Gestione della sicurezza negli alberghi RIDOLFI 07.03.2016
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Gestione della sicurezza negli alberghi RIDOLFI 07.03.2016
SEMINARIO Attività Alberghiere: COME FAR FRONTE AGLI ADEMPIMENTI DELLA NORMATIVA ANTINCENDIO Gli aspetti gestionali connessi all’attività alberghiera. Le responsabilità A cura di Rodolfo RIDOLFI Sostituto Direttore Antincendio Capo Esperto Comando VV.F. Verona Verona, 07.03.2016 QUADRO NORMATIVO (attività non soggette) DPR 547/55 Sicurezza sul lavoro Obbligo sopralluogo D.L.vo 626/94 D.M. 10/03/98 Nuove norme Sicurezza sul lavoro Criteri VdR incendio ed emergenza Evoluzione normativa rischio incendio Norme specifiche e Criteri di P.I. ATT. NORMATE (attività soggette) Att. 66 del DPR 151/2011 D.M. 09.04.1994 e s.m.i. D.M. 14.07.2015 da 25 a 50 posti letto Criteri di P.I. ATT. NON NORMATE D.M. 03/08/2015 (R.T.O.) TESTO UNICO Dlgs. 81/2008 LUOGHI DI LAVORO Gli aspetti gestionali connessi all’attività alberghiera Gestione della Sicurezza (art. 14 del DM 9/04/1994) Addestramento del personale (art. 15 del DM 9/04/1994) Registro dei controlli (art. 16 del DM 9/04/1994) Istruzioni di Sicurezza (art. 17 del DM 9/04/1994) 3 Gli aspetti gestionali connessi all’attività alberghiera NOVITA’ ? SOSTANZIALMENTE NESSUNA DAL 1994 4 Gestione della Sicurezza (art. 14 del DM 9/04/1994) 14.1 Generalità Il responsabile dell'attività deve provvedere affinché nel corso della gestione NON VENGANO ALTERATE LE CONDIZIONI DI SICUREZZA, - sui sistemi di vie di uscita non siano collocati ostacoli (depositi, mobili ecc.) che possano intralciare l'evacuazione delle persone riducendo la larghezza o che costituiscano rischio di propagazione dell'incendio; - siano presi provvedimenti di sicurezza in occasione di manutenzioni, risistemazioni ecc.; - siano mantenuti efficienti i mezzi e gli impianti antincendio, (con prove con cadenze non inferiore ai 6 mesi) - siano eseguite tempestivamente le eventuali manutenzioni o sostituzioni necessarie e condotte periodicamente prove degli stessi con cadenze non inferiore ai 6 mesi; - siano mantenuti costantemente in efficienza gli impianti elettrici - siano mantenuti costantemente in efficienza gli impianti di ventilazione, condizionamento e riscaldamento (prova periodica con scadenza non superiore ad 1 anno). - Le centrali termiche devono essere affidate a personale qualificato Gestione della Sicurezza (art. 14 del DM 9/04/1994) 14.2 Chiamata servizi di soccorso I servizi di soccorso debbono poter essere avvertiti facilmente, con la rete telefonica. La procedura di chiamata deve essere chiaramente indicata, a fianco di qualsiasi apparecchio telefonico dal quale questa chiamata sia possibile. Nel caso della rete telefonica pubblica, il numero di chiamata dei Vigili del fuoco deve essere esposto bene in vista presso l'apparecchio telefonico dell'esercizio. Addestramento del personale (art. 15 del DM 9/04/1994) 15.1 Primo intervento ed azionamento del sistema di allarme Il responsabile dell'attività deve provvedere affinché, in caso di incendio, il personale sia in grado di: - usare correttamente i mezzi disponibili per le operazioni di primo intervento, - azionare il sistema di allarme - azionare il sistema di chiamata di soccorso. Operazioni: - chiaramente indicate al personale - impartite anche in forma scritta. Tenendo conto delle condizioni di esercizio, il personale deve essere chiamato a partecipare almeno 2 volte l'anno - a riunioni di addestramento (uso dei mezzi di soccorso, di allarme e di chiamata di soccorso), nonché a - esercitazioni di evacuazione dell'immobile sulla base di un piano di emergenza. Addestramento del personale (art. 15 del DM 9/04/1994) 15.2 Azioni da svolgere In caso di incendio, il personale di un'attività ricettiva, deve essere tenuto a svolgere le seguenti azioni: - applicare le istruzioni che gli sono state impartite per iscritto; - contribuire efficacemente all'evacuazione di tutti gli occupanti dell'attività ricettiva. Addestramento del personale (art. 15 del DM 9/04/1994) 15.3 Attività di capienza superiore a 500 posti letto Nelle attività ricettive di capienza superiore a 500 posti letto deve essere previsto un servizio di sicurezza opportunamente organizzato, composto da un responsabile e da addetti addestrati per il pronto intervento e dotati di idoneo equipaggiamento. Registro dei controlli (art. 16 del DM 9/04/1994) Deve essere predisposto un registro dei controlli periodici, dove siano annotati tutti gli interventi ed i controlli relativi alla • efficienza degli impianti elettrici, di illuminazione, di sicurezza, • dei presidi antincendio, • dei dispositivi di sicurezza e di controllo delle aree a rischio specifico • della osservanza della limitazione dei carichi di incendio nei vari ambienti dell’attività, • le riunioni di addestramento • le esercitazioni di evacuazione. Tale registro deve essere mantenuto costantemente aggiornato e disponibile per il controllo da parte del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco. Istruzioni di Sicurezza (art. 17 del DM 9/04/1994) 17.1 Istruzioni da esporre all'ingresso All'ingresso della struttura ricettiva devono essere esposte bene in vista precise istruzioni relative al comportamento del personale e del pubblico in caso di sinistro ed in particolare una planimetria dell'edificio per le squadre di soccorso che deve indicare la posizione: - delle scale e delle vie di evacuazione; - dei mezzi e degli impianti di estinzione disponibili; - dei dispositivi di arresto degli impianti di distribuzione del gas e dell'elettricità; - del dispositivo di arresto del sistema di ventilazione; - del quadro generale del sistema di rivelazione e di allarme; - degli impianti e locali che presentano un rischio speciale; - degli spazi calmi; - eventuale presenza di impianti fotovoltaici. Istruzioni di Sicurezza (art. 17 del DM 9/04/1994) 17.2 Istruzioni da esporre a ciascun piano A ciascun piano deve essere esposta una planimetria d'orientamento, in prossimità delle vie di esodo. La posizione e la funzione degli spazi calmi deve essere adeguatamente segnalata. Istruzioni di Sicurezza (art. 17 del DM 9/04/1994) 17.3 Istruzioni da esporre in ciascuna camera Istruzioni sul comportamento da tenere in caso di incendio - esposte bene in vista (in italiano e in alcune lingue estere) - planimetria semplificativa del piano, (posizione della camera rispetto alle vie di evacuazione, alle scale ed alle uscite). - divieto di usare gli ascensori in caso di incendio. - divieto di impiegare fornelli di qualsiasi tipo per il riscaldamento di vivande, stufe ed apparecchi di riscaldamento o di illuminazione in genere a funzionamento elettrico con resistenza in vista o alimentati con combustibili solidi, liquidi o gassosi; - divieto di tenere depositi, anche modesti, di sostanze infiammabili nei locali facenti parte del volume destinato all'attività. Situazioni particolari Art. 14.1 Generalità: siano presi opportuni provvedimenti di sicurezza in occasione di manutenzioni, risistemazioni ecc.; Attenzione particolare in caso di esecuzione di lavori durante l’esercizio dell’attività in quanto si può verificare: aggravio delle condizioni di rischio ostruzione delle vie di esodo aumento del carico d’incendio creazione di rischi interferenziali (DUVRI). Situazioni particolari Dall’esito del DUVRI devono eventualmente derivare misure compensative del rischio quali: aumento della sorveglianza incremento e/o riposizionamento dei mezzi di estinzione chiusura di porzioni dell’attività altro. LA REGOLA TECNICA: IL DM 09/04/1994 TITOLO III - Disposizioni relative alle attività ricettive con capacità ≤ a 25 posti letto. Le misure di prevenzione e protezione che il gestore deve garantire sono di seguito elencate. a. Le strutture orizzontali e verticali devono avere resistenza al fuoco non inferiore a REI 30. b. Gli impianti devono essere realizzati a regola d'arte. c. Deve essere assicurato per ogni eventuale caso di emergenza il sicuro esodo degli occupanti. Devono inoltre essere osservate le disposizioni contenute nei punti: - 11.2 (Mezzi ed impianti di estinzione incendi: estintori), - 13 (Segnaletica di sicurezza), - 14 (Gestione della sicurezza) - 17 (Istruzioni di sicurezza). N.B. A questi adempimenti specifici della regola tecnica di prevenzione incendi, bisogna affiancare quelli previsti dal D.Lgs. 81/2008 e dal collegato DM 10/03/98, DAL DM 09/04/1994 AL DM 06/10/2003 Compensazione delle misure di protezione passive con quelle di - protezione attive - integrate ad interventi di tipo gestionale organizzativo. In carenza di caratteristiche costruttive di resistenza al fuoco delle strutture, (ad es. attività esistenti dei centri storici o in palazzi vincolati), è possibile garantire un livello di sicurezza equivalente attraverso - l’installazione di impianti di protezione attiva, quali quelli di rivelazione e di segnalazione d’incendio - la presenza di una squadra di emergenza idoneamente formata, presente costantemente durante l’esercizio dell’attività. DAL DM 09/04/1994 AL DM 06/10/2003 Es. Albergo con h<24 m DM 09/04/1994 DM 06/10/2003 DM 06/10/2003 REI 60 REI 45 + REI 30 + * Verificato ogni 2 anni da parte dei Comandi provinciali dei Vigili del fuoco. + 2 Addetti Attestato C* DAL DM 09/04/1994 AL DM 06/10/2003 Caratteristiche del servizio interno di sicurezza: Permanentemente presente h 24 Congruo numero di addetti (> 2) con attestato di tipo C. Preparazione verificata ogni due anni da parte del Comando VV.F. CORSI ANTINCENDIO per le attività alberghiere. Tipo di corso di formazione che deve essere svolto da parte degli addetti alla squadra antincendio in un luogo di lavoro (DM 10/03/98). N° POSTI LETTO LIVELLO DI RISCHIO N° ORE DI CORSO TIPO DI ATTESTATO < 25 basso 4 (Corso tipo A) Frequenza 25 - 99 medio 8 (Corso tipo B) Frequenza 100 - 199 medio 8 (Corso tipo B) idoneità tecnica > 200 elevato 16 (Corso tipo C) idoneità tecnica CORSI ANTINCENDIO per le attività alberghiere. Tipo di corso di formazione che deve essere svolto da parte degli addetti alla squadra antincendio in un luogo di lavoro (DM 10/03/98). N°° POSTI LETTO LIVELLO Di complessità (DPR 151/2011) LIVELLO di rischio (DM 10/03/98) N°°ORE DI CORSO (DM 10/03/98) TIPO DI ATTESTATO < 25 no DPR 151/2011 basso 4 (Corso tipo A) frequenza 25 - 50 Fascia A medio 8 (Corso tipo B) frequenza 50- 99 Fascia B medio 8 (Corso tipo B) frequenza 100 - 199 Fascia C medio 8 (Corso tipo B) idoneità tecnica > 200 Fascia C elevato 16 (Corso tipo C) idoneità tecnica ADEMPIMENTI E SCADENZE DELLE MISURE DI ADEGUAMENTO Finalizzati al miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro MISURE DI ADEGUAMENTO SCADENZA D.LGS. 626/1994 31/12/1996 DM 10/03/1998 07/10/1998 DAL DM 09/04/1994 AL DM 16/03/2012 Requisiti per l’accesso al piano straordinario biennale: Misure di gestione della sicurezza integrative al punto 14 del D.M. 09/04/1994 Servizio interno di sicurezza permanentemente presente h 24 Congruo numero di addetti in funzione dei posti letto con attestato di idoneità. ADEMPIMENTI MISURE DI ADEGUAMENTO motivazioni addotte dall’albergatore per non avere effettuato i lavori: 1. Non posso effettuare i lavori durante la stagione estiva perché ci sono i clienti 2. Non posso effettuare i lavori durante la stagione invernale perché l’albergo è chiuso ed io sono via 3. I lavori di adeguamento richiedono un impegno economico rilevante MISURE DI ADEGUAMENTO Finalizzati al miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro D.Lgs. 81/2008 REATI E SANZIONI Testo Unico e Prevenzione Incendi C Principi combustione:per le sorgenti d’ d’innesco Art. 14della - Disposizioni il contrasto del lavoro irregolare… Limitatamente alla sospensione dell’attività di impresa, all’accertamento delle violazioni in materia di prevenzione incendi, indicate all’allegato I, provvede il comando provinciale dei vigili del fuoco territorialmente competente. (in seguito alla reiterazione del reato) In materia di prevenzione incendi in ragione della esclusiva competenza del CNVVF di cui all’articolo 46 del presente decreto, trovano applicazione le disposizioni di cui agli articoli 16, 19 e 20 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139. … C Principi della d’innesco Allegato I combustione: le sorgenti d’ Testo Unico e Prevenzione Incendi Allegato I Gravi violazioni ai fini dell'adozione del provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale Violazioni che espongono a rischi di carattere generale: - mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi (parte rischio incendio); - mancata elaborazione del Piano di emergenza ed evacuazione; - mancata formazione ed addestramento (squadre antincendio); - mancata costituzione del servizio di prevenzione e protezione e nomina del relativo responsabile; - ….. C Principi della combustione: le sorgenti d’ d’innesco Artt. 22 - 23 - 24 Testo Unico e Prevenzione Incendi Art. 22 - Obblighi dei progettisti 1. I progettisti dei luoghi e dei posti di lavoro e degli impianti rispettano i principi generali di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro al momento delle scelte progettuali e tecniche e scelgono attrezzature, componenti e dispositivi di protezione rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari in materia. (arresto fino a 6 mesi o ammenda 1500 - 6000 euro) Art. 23 - Obblighi dei fabbricanti e dei fornitori 1. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzature di lavoro, dispositivi di protezione individuali ed impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. 2. In caso di locazione finanziaria di beni assoggettati a procedure di attestazione alla conformita', gli stessi debbono essere accompagnati, a cura del concedente, dalla relativa documentazione. (arresto da 3 a 6 mesi o ammenda 10000 - 40000 euro) Art. 24 - Obblighi degli installatori 1. Gli installatori e montatori di impianti, attrezzature di lavoro o altri mezzi tecnici, per la parte di loro competenza, devono attenersi alle norme di salute e sicurezza sul lavoro, nonche' alle istruzioni fornite dai rispettivi fabbricanti. (arresto fino a 3 mesi o ammenda 12000 - 5200 euro) Testo Unico e Prevenzione Incendi C Principi della combustione: le sorgenti d’innesco Art. 36d’ - Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a) sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività della impresa in generale; b) sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l'evacuazione dei luoghi di lavoro; c) sui nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di cui agli articoli 45 e 46; d) sui nominativi del responsabile e degli addetti del servizio di prevenzione e protezione, e del medico competente. (Arresto da 2 a 4 mesi o con l’ammenda da 1.200 a 5.200 euro il DdL dirigente) 2. Il datore di lavoro provvede altresì affinchè ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a) sui rischi specifici cui è esposto in relazione all'attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia; b) sui pericoli connessi all'uso delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle schede dei dati di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica; c) sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate. (Arresto da 2 a 4 mesi o con l’ammenda da 1.200 a 5.200 euro il DdL dirigente) C Principi della combustione: le sorgenti d’innesco Art. 37d’ - Formazione dei lavoratori Testo Unico e Prevenzione Incendi Art. 37 Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti 9. I lavoratori incaricati dell'attività di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza devono ricevere un'adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico; nelle more: DM 10 marzo 1998, 1998 (Arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 euro il DdL dirigente) C Principi della combustione: le sorgenti delle d’ d’innesco Sezione VI - Gestione emergenze Art. 43 - Disposizioni generali Art. 43 (Disposizioni generali) Testo Unico e Prevenzione Incendi 1. Ai fini degli adempimenti di cui all'articolo 18, comma 1, lettera t), il datore di lavoro: a) organizza i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell'emergenza; (arresto 2 - 4 mesi o ammenda 750 - 4000 euro DdL - dirigente) b) designa preventivamente i lavoratori di cui all'articolo 18, comma 1, lettera b); (arresto 2 - 4 mesi o ammenda 750 - 4000 euro DdL - dirigente) c) informa tutti i lavoratori che possono essere esposti a un pericolo grave e immediato circa le misure predisposte e i comportamenti da adottare; (arresto 2 - 4 mesi o ammenda 750 - 4000 euro il DdL - dirigente) d) programma gli interventi, prende i provvedimenti e dà istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave e immediato che non può essere evitato, possano cessare la loro attività, o mettersi al sicuro, abbandonando immediatamente il luogo di lavoro; (PIANO DI EVACUAZIONE, n.d.r.) (arresto 2 - 4 mesi o ammenda euro 750 - 4000 euro il DdL - dirigente) C Principi della combustione: le sorgenti delle d’ d’innesco Sezione VI - Gestione emergenze Art. 43 - Disposizioni generali Testo Unico e Prevenzione Incendi Art. 43 (Disposizioni generali) 1. Ai fini degli adempimenti di cui all'articolo 18, comma 1, lettera t), il datore di lavoro: … e) adotta i provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed immediato per la propria sicurezza o per quella di altre persone e nell’impossibilità di contattare il competente superiore gerarchico, possa prendere le misure adeguate per evitare le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici disponibili. (PIANO DI EMERGENZA, n.d.r.) (arresto 2 - 4 mesi o ammenda euro 750 - 4000 euro DdL - dirigente) e-bis) garantisce la presenza di mezzi di estinzione idonei alla classe di incendio ed al livello di rischio presenti sul luogo di lavoro, tenendo anche conto delle particolari condizioni in cui possono essere usati. L’obbligo si applica anche agli impianti di estinzione fissi, manuali o automatici, individuati in relazione alla valutazione dei rischi. (arresto 2 - 4 mesi o ammenda euro 1200 - 5200 euro DdL - dirigente) Testo Unico e Prevenzione Incendi C Principi della combustione: le sorgenti delle d’ d’innesco Sezione VI - Gestione emergenze Art. 43 - Disposizioni generali 2. Ai fini delle designazioni di cui al comma 1, lettera b), il datore di lavoro tiene conto delle dimensioni dell'azienda e dei rischi specifici dell'azienda o della unità produttiva secondo i criteri previsti nei decreti di cui all'articolo 46. (N.B. ADDETTI ABILITATI CORSO ANTINCENDIO PER ALBERGHI ai sensi del DM 6 OTTOBRE 2003) 3. I lavoratori non possono, se non per giustificato motivo, rifiutare la designazione. (Arresto fino a un mese o ammenda da 200 a 600 euro per il lavoratore). Essi devono essere formati, essere in numero sufficiente e disporre di attrezzature adeguate, tenendo conto delle dimensioni e dei rischi specifici dell'azienda o dell'unità produttiva… 4. Il datore di lavoro deve, salvo eccezioni debitamente motivate, astenersi dal chiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato. (arresto 2 - 4 mesi o ammenda euro 750 - 4000 euro DdL - dirigente) C Principi della combustione: le sorgentidelle d’ d’innesco Sezione VI - Gestione emergenze Art. 46 – Prevenzione Incendi Testo Unico e Prevenzione Incendi Art. 46 (Prevenzione incendi) 1. La prevenzione incendi è la funzione di preminente interesse pubblico, di esclusiva competenza statuale, diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza della vita umana, di incolumità delle persone e di tutela dei beni e dell'ambiente. 2. Nei luoghi di lavoro soggetti al presente decreto legislativo devono essere adottate idonee misure per prevenire gli incendi e per tutelare l'incolumità dei lavoratori. (arresto 2 - 4 mesi o ammenda euro 1200 - 5200 euro DdL - dirigente) C Principi della combustione: leDecreto sorgenti d’ ’innesco dlegislativo 8 marzo 2006, n. 139 Testo Unico e Prevenzione Incendi Art. 20. Sanzioni penali e sospensione dell'attività 1.Il titolare di una delle attività che OMETTA di richiedere - il rilascio del CPI - il rinnovo del CPI è punito con arresto sino ad 1 anno o con ammenda da 258 a 2.582 euro, n.b. ARRESTO: il reato è una CONTRAVVENZIONE 2.Chiunque, nelle certificazioni e dichiarazioni rese ai fini del - il rilascio del CPI - il rinnovo del CPI • attesti fatti non rispondenti al vero • falsifica o altera le certificazioni e dichiarazioni medesime. è punito con la reclusione da 3 mesi a 3 anni e con la multa da 103 a 516 euro, n.b. RECLUSIONE: il reato è un DELITTO Grazie per l’attenzione ARRIVEDERCI ARRIVEDERCI