[g-son - 1] giorno/giornale/tip/01 04/16

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[g-son - 1] giorno/giornale/tip/01 04/16
VENERDÌ 4 MARZO 2016 • EURO 1,30
ANNO 125 . NUMERO 63 • www.laprovinciadisondrio.it
RIPARTO DEI FONDI E CASO MENAROLA
Bim, sul territorio più di 20 milioni
Nel 2015 l’avanzo è diminuito di circa 500mila euro, ma per il 2016 il Bim mette comunque in gioco
oltre 20 milioni sul territorio, fra fondi alle Comunità montane
e ai Comuni. Più due milioni come quota di finanziamento per la tangenziale
di Morbegno. L’assemblea dei Comuni del consorzio ha approvato ieri il bilancio 2016
BETTINI A PAGINA 14
I FIGLI
NON SONO
UN DIRITTO
MA UN DONO
di RENZO CASERI
hi sono io per
giudicare una persona
omosessuale?”.
Prendo a prestito la
frase di papa Francesco per
non commentare la vicenda
del figlio adottato da Nichi
Vendola, ma per cercare di
capire cosa è diventato un
“figlio” grazie alle tecniche
di fecondazione assistita e
chi sono oggi i “genitori”
vista la possibilità della
maternità surrogata. Che i
tempi siano cambiati circa il
modo di concepire il senso
del generare è palese: il figlio
non risulta più “atteso”, ma
è frutto di un preciso
“desiderio”. Siamo di fronte
una vera rivoluzione
antropologica: il bambino è
diventato “il figlio del
desiderio”, come titola il
C
Acqua, 32 Comuni senza contatori
Dopo le lamentele di sindaci e cittadini, arrivano le precisazioni sui costi nella bolletta
Sulla bolletta dell’acqua
pesa un fisso elevato, che va di
pari passo col dato di 32 Comuni
privi di contatori, un piano di investimenti quinquennale appro-
vato all’unanimità dai sindaci.
Graveranno inoltre fino al 2019
più di 4milioni (il 20% della tariffa d’ambito) di rimborso ai Comuni dei mutui in essere per in-
vestimenti sulle reti e, per alcune
tipologie, anche la scelta di tutelare le utenze domestiche dei residenti. Tutti dati che si ricavano
dai documenti prodotti e appro-
vati dal 2014 dalla conferenza dei
sindaci dell’Ato, sostenuti all’unanimità come nel caso del piano
degli investimenti, ma nel mirino
di molti amministratori. Dall’uf-
ficio d’ambito, il direttore Paolo
Andrea Lombardi fa il punto della
situazione dopo le continue lamentele di cittadini e sindaci.
ACQUISTAPACE A PAGINA 15
Filo di Seta
Preoccupano i consensi per
Trump. Hillary ha già
contattato Verdini.
I dati del 2015
Gruppo Sanpellegrino
Anno in crescita
E svetta la Levissima
GURINI A PAGINA 11
CONTINUA A PAGINA 9
L’ITALIA
E LA GUERRA
UN ORIZZONTE
NEBULOSO
di FULVIO SCAGLIONE
ibia o non Libia? Di fronte
alla prospettiva di un
(altro) intervento militare
la politica e l’opinione
pubblica si stanno spaccando.
Era prevedibile. Come sempre,
tutti sono convinti che si debba
combattere l’Isis e vada
stroncato il traffico di esseri
umani che lucra (anche a
beneficio dei terroristi) sul
dramma delle migrazioni. Ma su
quanto e come impegnarsi per
farlo i pareri, e soprattutto le
disponibilità, cambiano appena
arriva il momento dell’azione.
Scettici e pacifisti hanno buone
L
CONTINUA A PAGINA 9
La garanzia
Frontalieri e sanità
«Evitato il salasso»
«Iter più complicato»
Reato di omicidio stradale
I dubbi degli avvocati
Un nuovo reato e nuove strategie difensive. L’attenzione dei penalisti nelle ultime ore è
tutta per l’omicidio stradale. Nuove pene - molto più severe rispetto al passato - ma soprattutto nuovi accertamenti per arrivare ad appurare le eventuali responsabilità. Per gli avvocati «l’iter processuale sarà più complicato e c’è l’incognita dei tempi». La provocazione:
«Si palesa anche il rischio di incentivare la fuga del “pirata”». MARSETTI A PAGINA 16
9 771590 588032
Sondrio
«Stop ai furbetti
del carico e scarico»
SERVIZIO A PAGINA 13
«Caos traffico, Traona abbandonata»
«Non sono stati rispettati i patti; si era stabilito di presidiare gli incroci sulla statale 38 in
concomitanza dell’ennesima chiusura della strada Valeriana e invece
ieri a tenere a bada un traffico indecente c’era solamente il nostro
vigile». È infuriato il sindaco di
Traona, Dino Della Matera, che
mercoledì ha dovuto gestire da
solo l’emergenza traffico sulla
strada statale 38 intasata di mezzi
per via del nuovo stop alle auto
sulla provinciale Valeriana dei Ce-
ch. Chiusura che finirà oggi, giorno
in cui è stata convocata d’urgenza
una riunione in Prefettura con i
sindaci di Traona, Cosio Valtellino,
Morbegno e Talamona. «Un incontro dovuto, in cui metterò nero
su bianco la mancanza di coordi-
namento in questa partita - afferma Della Matera -. Nell’ultima riunione in Comunità montana a
Morbegno si era stabilito che si
sarebbe messa in campo una task
force per regolamentare il traffico
da e verso la statale 38: peccato che
mercoledì ci fosse solamente il nostro vigile sulla strada».
GHELFI A PAGINA 24
Cucinelli avvolge Livigno nel cachemire
60304
BARBUSCA A PAGINA 12
Il paesaggio di Livigno
di mercoledì sera, reso fiabesco
da una copiosa nevicata, l’ha, per
sua stessa ammissione, incantato, con quella neve soffice come
il suo cachemire che l’ha reso
ricco e famoso.
Chissà se anche Brunello Cucinelli farà come Lucio Dalla, che
a Livigno trovò l’ispirazione per
scrivere il testo di “Attenti al lupo”, e trarrà spunto dall’incantevole panorama per qualche sua
nuova creatura. Il Piccolo Tibet
gli è piaciuto per davvero: «Appena arrivato ho bevuto due bic-
chieri di acqua fredda del rubinetto ed era buonissima, dalle
nostre parti l’acqua non è così.
Mi piace l’atmosfera. Siete super
garbati e gentili. Livigno è un
paese ordinato e come dicevano
i greci è un nostro dovere lasciare
un paese migliore di come l’abbiamo trovato. C’è solo un po’
troppa gente (l’inevitabile flusso
turistico stagionale, nda). Come
diceva San Benedetto, l’anima ha
bisogno del silenzio nella quotidianità, non si può avere più gente di quella che è la capienza».
Brunello Cucinelli a Livigno FOTO FABIO BORGA
GHILOTTI A PAGINA 23
I controlli
Limitazioni al ponte
tra Mantello e Rogolo
SERVIZIO A PAGINA 25
Nato a Verceia
Monsignor Curti
si è spento a 102 anni
SERVIZIO A PAGINA 26
Il commissario
Polifunzionale,
nessuno stop
Sconcerto a Villa
Il commissario prefettizio ha
definito l’opera ordinaria amministrazione dando il via libera. Gli ex consiglieri di minoranza delusi.CASTOLDIAPAGINA22
Il progetto al computer
LA PROVINCIA
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VENERDÌ 4 MARZO 2016
Economia
TOCCANDOFERRO
«Le nostre performance hanno beneficiato
anche dell’effetto volano generato da Expo Milano 2015,
che ci ha visto protagonisti in qualità di official water partner»
Stefano Agostini, presidente e ad del Gruppo San Pellegrino
[email protected]
Tel. 0342 535511 Fax 0342 535553
Levissima, un anno di grandi numeri
Le cifre. Un 2015 in crescita per il gruppo San Pellegrino sia in Italia che all’estero con dati più che positivi
Il marchio che ha sede nello stabilimento di Valdisotto ha trainato il settore con un aumento del 9%
BORMIO
DANIELA GURINI
Un 2015 in crescita per
il gruppo Sanpellegrino sia in
Italia che all’estero. Positivi i dati diffusi dalla più grande realtà
nel campo del beverage in Italia
con acque minerali, aperitivi
analcolici, bibite e tè freddi, prodotti diffusi in ben 145 paesi.
Eloquenti le cifre con un giro
d’affari nel 2015 di 911 milioni di
euro, in crescita del 12,4% rispetto al 2014.
A tirare la volata sono state le
ottime performance realizzate
sui mercati internazionali, dove
l’azienda ha chiuso con un incremento del fatturato a doppia cifra, pari al 25,4%.
Idratazione di qualità
A questi dati si aggiungono i risultati conseguiti sul mercato
italiano che confermano le prestazioni positive del 2014, trainate dal marchio Levissima che
ha la sua sede nello stabilimento
di Valdisotto, cresciuto del 9%.
Numeri che confermano l’acqua
minerale prodotto d’elezione da
parte dei consumatori di tutto il
mondo, che scelgono sempre
più spesso un’idratazione di
qualità. Nel complesso nel 2015
le esportazioni delle acque minerali S. Pellegrino e di Acqua
Panna, insieme alle bibite a marchio Sanpellegrino, si sono attestate attorno a un miliardo e 470
milioni di bottiglie, che rappre-
sentano il 52% del giro d’affari
complessivo del Gruppo. «Siamo soddisfatti – ha dichiarato
Stefano Agostini, presidente e
amministratore delegato del
gruppo Sanpellegrino - dei risultati conseguiti nell’esercizio
2015 sia sui mercati internazionali che sul fronte domestico,
dov’è previsto un investimento
di oltre 16 milioni di euro per
l’apertura a metà 2016 di un innovativo impianto produttivo
nel Lazio a Castrocielo».
«Lo stabilimento per l’imbottigliamento di acqua minerale a
marchio Nestlé Vera testimonia
l’interesse strategico del Gruppo nel settore delle acque minerali, un’autentica eccellenza del
nostro paese. Sul mercato italiano – ha sottolineato – è stata una
stagione climatica particolarmente positiva, con punte di caldo nei mesi estivi, che ha generato una crescita dei volumi di
vendita di tutto il comparto. Le
nostre performance hanno beneficiato anche dell’effetto volano generato da Expo Milano
2015, che ci ha visto protagonisti
1 Questi numeri
confermano
l’acqua minerale
come prodotto
sempre più scelto
in qualità di official water partner».
L’acqua minerale S. Pellegrino, infatti, con una bottiglia special edition distribuita in 150 milioni di esemplari in ottanta paesi è stata l’acqua ufficiale dell’Esposizione Universale e del
padiglione Italia, i prodotti del
Gruppo hanno dissetato circa il
25% dei visitatori all’interno del
sito espositivo.
Ambasciatori made in Italy
«L’Esposizione – ha evidenziato
Agostini - ha contribuito anche
agli ottimi risultati del marchio
S. Pellegrino, considerato uno
degli ambasciatori del made in
Italy nel mondo che è cresciuto
in Italia del 14% nel 2015. Secondo i dati IRI, il comparto delle
acque minerali da giugno a settembre 2015 è cresciuto del
15,2% in litri rispetto allo stesso
periodo del 2014 e il Gruppo
Sanpellegrino ha realizzato un
tasso di crescita superiore alla
media, migliorando la propria
quota di mercato. Un risultato
positivo al quale si affiancano i
dati record che continuiamo a
ottenere con la nostra politica di
internazionalizzazione».
Il gruppo ha coniato una nuova formulazione per le bibite
Sanpellegrino con l’innalzamento al 20% del quantitativo di
succo concentrato di arance italiane e la diminuzione del 10%
degli zuccheri complessivi.
Stefano Agostini, presidente e amministratore delegato del Gruppo San Pellegrino
GoCredito incontra i sindacati
«Un posto in Cda per cambiare»
Proposte
La lista si presenta
in alternativa all’attuale
gruppo dirigente in vista
dell’assemblea dei soci
Aprire le porte del
prossimo Cda del Credito Valtellinese a un rappresentante
indicato dai lavoratori. Cosa che
in Creval avveniva fino al 2003.
Questo lo scopo dell’incontro
che si è svolto a Milano fra alcune rappresentanze dei lavori del
Credito Valtellinese e i promotori di “GoCredito, vota la lista
per andare oltre”, che si presenta in alternativa all’attuale gruppo dirigente in vista dell’assemblea dei soci Creval il 23 aprile.
I promotori di GoCredito
hanno presentato ai sindacati i
punti programmatici per il rilancio della banca attraverso
una radicale trasformazione
della governance, la difesa dell’autonomia e la tutela del patrimonio umano e di competenze.
Diversi i punti critici dell’attuale
gestione sottolineati da GoCredito, «che hanno portato una
banca solida come il Creval – pur
considerando le difficoltà dello
scenario generale – a performare abbondantemente al di sotto
delle medie di mercato e a peccare nelle strategie e nella lentezza di reazione davanti ai segnali di ripresa. L’attuale dirigenza del Creval - è opinione di
GoCredito - non appare in grado
accompagnare nel migliore dei
modi la banca nelle scelte e nelle
sfide che si presentano a breve».
Tornando al tema dell’incontro, GoCredito ha invitato i sindacati a indicare un nome che,
soddisfatti i requisiti previsti
dalle nuove normative sui com-
ponenti dei Cda bancari, la lista
inserirà tra i propri candidati.
«Come sindacato auspichiamo che la direzione e il management di Creval accolgano la sfida lanciata da GoCredito in termini di rispetto delle linee di valorizzazione delle risorse - ha affermato il segretario nazionale
Uilca, Paola Minzon -. Circa la
proposta di indicare un nome
per il Cda, è presto per esprimersi; ora ragioneremo al nostro interno, anche confrontandoci
con le altre sigle sindacali. Certamente ci sta a cuore la grande
disponibilità dimostrata nei
confronti dei lavoratori. L’incontro è stato molto soddisfacente». «Ho accettato per dovere l’invito a questo incontro - ha
affermato Marco Panzeri, della
First-Cisl - e prendo atto positivamente della proposta avanzata da GoCredito. L’iniziativa è
Flavio Ferrari
meritevole di considerazione,
anche se non nuova visto che fino al 2003 nel Cda di Creval è
stato presente un membro indicato dai sindacati. Prendo anche
atto del fatto che all’appuntamento non presenti Fabi e Fisac,
il che posticipa una qualsiasi
condivisione». «La valutazione
circa le argomentazioni e i punti
programmatici presentati da
GoCredito è certamente positiva. Prendiamo atto altrettanto
positivamente della dichiarata
intenzione di presentarsi come
lista all’assemblea del 23 aprile e
di dare continuità al progetto all’interno del Cda anche nell’ipotesi in cui l’esito della votazione
non fosse favorevole», ha affermato Stefano Militello, segretario nazionale del Coordinamento Credito Valtellinese Uilca.
«Se vinceremo alla votazione
del 23 aprile cambieremo la
banca – ha affermato Gabriele
Spiller, fiduciario di Aperta Sa di
Lugano e già responsabile del
Servizio partecipazioni di Gruppo del Creval. – in termini di governance e assetto organizzativo. Diversamente, il progetto
GoCredito proseguirà in vista
della trasformazione in Spa così
come previsto dalla legge per le
banche popolari. Un traguardo
che cercheremo di accelerare il
più possibile». «Proponiamo un
taglio netto con il passato - ha
detto Flavio Ferrari, imprenditore e coordinatore del comitato
promotore -, certamente non è
nostra intenzione fare mosse o
tentativi che poi finiscono in
nulla o, come avvenuto in passato, in accordi dell’ultimo momento».
«Oggi il Creval è una banca
solida grazie alla sua patrimonializzazione e ai tanti clienti
privati e imprese che hanno
continuato a mettere soldi e lavorare con l’istituto. Certamente è una banca ricca di risorse
umane di qualità, altrimenti
non si spiegherebbe come mai i
volumi hanno tenuto. Tuttavia
alcune scelte del passato hanno
inciso negativamente sulla capacità di performare, che non a
caso e tenuto conto della difficile situazione economica è stata
decisamente inferiore a quella
di altre banche e della media del
comparto», ha affermato Francesco Naccarato, dottore commercialista e consigliere uscente di Creval.
12 Sondrio economia
LA PROVINCIA
VENERDÌ 4 MARZO 2016
Mercato asiatico
Frontalieri, salasso evitato da conoscere
Il ministero regala fiducia insieme alla Bps
L’iniziativa
L’incontro. Sindacato ed esponenti del Dicastero dell’Economia e Finanze
a confronto sul pagamento del servizio sanitario e del medico di base
Appuntamento il 10 marzo
con la “Giornata Cina”
per offrire una panoramica
sull’economia della zona
CHIAVENNA
La Banca Popolare di
Sondrio, nell’ambito del suo
programma rivolto all’internazionalizzazione, organizza
giovedì 10 marzo a Sondrio la
“Giornata Cina”, durante la
quale Bank of China e BLB
Studio Legale, partner di riferimento della Bps per l’occasione, offriranno una panoramica sui principali aspetti
economici e giuridici del mercato asiatico. In particolare,
Bank of China curerà un focus
informativo e fornirà ai partecipanti un prospetto contenente alcune proposte di investitori cinesi che desiderano
investire in aziende italiane
attive in diversi settori: chimica, farmaceutica, medicale,
energie rinnovabili, materiali
e trasporti ecologici, immobiliare, alimentare e bevande,
contenitori per bevande.
STEFANO BARBUSCA
Niente salasso per la
sanità per i frontalieri. È l’ obiettivo dei sindacati e da ieri è più
vicino. È stato definito nel corso
dell’incontro tra la delegazione
di Cgil, Cisl e Uil e i vertici del
ministero dell’Economia e delle
Finanze.
L’argomento è caldo, non
tanto in Valtellina e Valchiavenna, quanto in altre province di
confine. La domanda è una sola:
i frontalieri devono pagare il
Servizio sanitario nazionale e il
medico di base in Italia oppure
no?
Sono stati numerosi i lavoratori con il permesso G, che dopo
essersi recati all’ormai ex-Asl
per il rinnovo della tessera sanitaria oppure per la scelta del
medico di base, si sono sentiti
dire dall’operatore che nel loro
caso è necessario versare un’imposta variabile in funzione del
reddito.
Un anno di attesa
Secondo quanto dichiarato da
alcuni consiglieri regionali del
Pd che hanno sollevato la questione in Regione, nel 2015 all’Asl della provincia di Sondrio
hanno pagato in cinque per un
totale di 6.170,79 euro.
Nel 2016 alla data del 24 febbraio, in quella che è diventata
nel frattempo dopo la riforma
sanitaria l’Ats della Montagna,
hanno pagato altri cinque iscritti per un totale di 4.924.94 euro.
Sulla base di questa situazione, ieri a Roma si è parlato soprattutto del tema dell’assistenza sanitaria, un problema sollevato poco meno di un anno fa dai
sindacati svizzeri, che non ha
ricevuto una risposta.
Frontalieri al centro di una serie di problematiche in discussione tra sindacati e ministero
6170
EURO NEL 2015
Cinque persone
hanno pagato
l’imposta variabile
secondo il reddito
4924
EURO NEL 2016
Cinque iscritti
hanno versato
quanto dovuto
alla neonata Ats
«La richiesta ufficiale del sindacato è stata quella di sospendere una volta per tutte questa
imposta discriminatoria – è il
resoconto di Mirko Dolzadelli,
segretario provinciale della Cisl
di Sondrio e rappresentante
della propria organizzazione al
tavolo -. Su questo punto abbiamo ricevuto risposte confortanti. Ci attendiamo pertanto che
a breve il Governo possa intervenire in via ufficiale eliminando il problema alla radice e risolvendolo in via definitiva».
Tessuto sociale da tutelare
Il sindacato svizzero Unia non
ha dubbi. «I frontalieri pagano
le imposte dirette e queste vengono ristornate all’Italia sulla
base di accordi internazionali»,
commenta in una nota l’organizzazione con sede a Lugano.
Ieri si è discusso ancora una
volta del nuovo accordo sull’imposizione fiscale dei frontalieri.
Riprendendo gli interventi presentati martedì alla Terza Commissione–Affari Esteri del Senato, il sindacato ha avanzato
alcune richieste specifiche di
tutela del tessuto sociale transfrontaliero.
In particolare si e ottenuta la
garanzia da parte del Ministero
per l’apertura di un tavolo tecnico nazionale dove i sindacati e
le associazioni di frontiera potranno presentare e discutere
varie misure di accompagnamento al nuovo accordo, volte
a ridurne l’impatto sui lavoratori.
Partecipazione da estendere
Al di là di questi ambiti specifici, la partecipazione all’evento
è da estendere a qualunque
azienda fosse interessata a sviluppare relazioni con controparti cinesi e internazionalizzarsi su questo mercato.
Lo studio legale, invece, si
soffermerà maggiormente sugli investimenti italiani in Cina e Hong Kong, illustrando le
opportunità presenti, il sistema fiscale in vigore, le agevolazioni disponibili, le migliori
forme societarie per proporsi
sul mercato, le modalità di costituzione delle società a capitale straniero e il funzionamento delle Free-Trade Zone
(zone di libero scambio).
La giornata si terrà al Servizio Internazionale della “Popolare” a Sondrio, con collega-
Moratoria sui debiti
degli allevamenti
Coldiretti la invoca
La richiesta
Invito indirizzato al Governo
per dare un po’ di ossigeno
alle imprese agricole
in evidenti difficoltà
Una moratoria sui
debiti degli allevamenti da latte e da carne bovina e suina
che stanno affrontano una crisi senza precedenti.
È quanto chiede la
Coldiretti al Governo nel sottolineare che occorre dare immediatamente una boccata di
ossigeno per non far chiudere
le imprese agricole che da
troppo tempo sono costrette a
lavorare con prezzi di vendita
al di sotto dei costi di produzione.
«Servono misure nazionali
Allevamenti da tutelare
di rapida attuazione con una
moratoria su mutui e prestiti
agli allevamenti di 24/36 mesi, nonché – sottolinea la
Coldiretti in una nota che è
stata diffusa in questi giorni
proprio in merito al sentito
argomento - un riposizionamento debitorio dal breve al
medio lungo termine e un im-
Mercato asiatico da conoscere
mento in videoconferenza
delle sedi periferiche disponibili. La partecipazione è gratuita fino a esaurimento posti,
mentre l’iscrizione è possibile
se verrà effettuata entro martedì 8 marzo.
Una realtà da scoprire
Inoltre proprio in merito a
questo argomento, va ricordato come la Banca Popolare di
Sondrio dispone di un ufficio
di rappresentanza a Shanghai,
istituito proprio per fornire
servizi di assistenza alle aziende che intendono approcciare
il mercato cinese.
Tra i principali servizi disponibili, ricordiamo la ricerca di controparti, la verifica di
informazioni commerciali, il
supporto logistico in occasione di viaggi per fiere oppure
incontro di contatti locali, oltre alla fornitura di report Paese dedicati.
Per ottenere ulteriori informazioni in merito all’iniziativa prevista il 10 marzo, le dipendenze e il Servizio Internazionale della Banca Popolare di Sondrio (numero di telefono 0342.528783) oppure email:[email protected]
sono a disposizione per fornire ulteriori chiarimenti.
pegno straordinario sui fondi
di garanzia».
«Una necessità che - precisa ancora la Coldiretti nel suo
documento – può accompagnare il position paper che
l’Italia presenterà alla Commissione europea che prevede
anche l’obbligo di etichettatura di origine per fermare le importazioni dall’estero da spacciare come Made in Italy».
«La situazione dei prezzi in
campagna - continua la
Coldiretti - sta assumendo toni drammatici per gli allevamenti con le quotazioni per i
maiali nazionali destinati ai
circuiti a denominazione di
origine (Dop) che sono scesi al
disotto della linea di 1,20 centesimi al chilo che non copre
neanche i costi della razione
alimentare».
«Così come i bovini da carne che sono pagati su valori
che si riscontravano 20 anni
fa, per non parlare del prezzo
del latte, che - conclude la
Coldiretti nella sua richiesta con il venir meno degli accordi, rischia ora di essere in balia
delle inique offerte dell’industria».
13
LA PROVINCIA
VENERDÌ 4 MARZO 2016
Sondrio
[email protected]
Tel. 0342 535511
Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected],
Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected], Franco Tonghini [email protected]
Stop ai furbetti del “carico e scarico”
L’ordinanza. Giro di vite sugli stalli troppo spesso occupati da automobilisti che li usano per parcheggiare
In numerose vie della città d’ora in poi potranno essere utilizzati esclusivamente per i veicoli commerciali
FRANCESCA BETTINI
In centro (e non solo)
scatta il giro di vite sugli stalli per
il carico e scarico, troppo spesso
occupati da automobilisti che li
sfruttano per parcheggiare.
Il punto
spiega il comandante dei vigili –
che lamentavano l’utilizzo improprio degli stalli da parte degli
automobilisti, con le conseguenti difficoltà per gli addetti
che devono effettuare le consegne. In effetti sono stati riscontrati molti abusi, quindi si è deciso di destinare ai soli veicoli
commerciali gli spazi presenti
nelle vie indicate dall’ordinanza,
dove si trovano numerose attività commerciali e artigianali».
Tutti gli spazi presenti in un lungo elenco di vie cittadine saranno riservati ai veicoli commerciali, eliminando gli stalli a linea
gialla aperti anche ai mezzi
“normali”: obiettivo, evitare
l’uso improprio da parte degli «Stalli occupati per ore»
automobilisti, un problema se- In alcune vie, spiega ancora Bragnalato più volte da spedizionie- danini, sono stati riscontrati cari e negozianti. A stabilire le nuo- si di stalli del carico e scarico
ve regole è un’ordinanza emessa «occupati da un’auto in sosta anin questi giorni dal
che per diverse ore»,
comandante della
situazione che ovpolizia municipale
viamente crea disagi
Mauro Bradanini,
a chi deve effettuare
un provvedimento
le consegne, specie
che riguarda parecnelle strade più frechie zone della città:
quentate e in quelle
via De Simoni, piazin cui gli spazi di sozetta Carbonera, via
sta sono limitati.
delle Prese, il lungo
Con l’eliminazione
Mallero Diaz e il Ca- Il comandante
della seconda tipodorna, le vie Trento, Mauro Bradanini
logia di stalli del caTrieste, Parolo, Cairico e scarico, quelli
mi, Bonfadini, XXV Aprile, Da- utilizzabili anche dai veicoli “comiano Chiesa, Colombaro, Car- muni”, non ci saranno più possiducci, Sauro, Piazzi, Cesura, bilità di equivoco sull’impiego
Fiume, Pio Rajna e Malta, piaz- degli spazi, il che dovrebbe facizale Valgoi e largo Pedrini, piaz- litare il lavoro agli addetti che
zale Bertacchi e anche via Stel- devono rifornire negozi, artigiavio. Qui tutti gli stalli gialli del ca- ni e attività del terziario. Nelle
rico e scarico saranno utilizzabi- scorse settimane polizia munili solo per «operazioni di carico e cipale e ufficio tecnico hanno
scarico merce, per un periodo fatto il punto della situazione
massimo di 30 minuti, effettua- nelle varie zone della città, e parte dai veicoli appartenenti alla tendo da questa “mappa” è stata
categoria N di cui all’articolo 47 preparata l’ordinanza, in vigore
del Codice della strada», recita dal primo marzo: la segnaletica
l’ordinanza, cioè i veicoli desti- verticale sarà aggiornata in temnati al trasporto di merci, che pi brevi, poi partiranno anche i
dovranno comunque esporre controlli ad hoc dei vigili urbani,
l’indicazione dell’orario di arri- pronti a sanzionare chi ancora
vo. «Negli ultimi tempi abbiamo utilizzerà il carico e scarico coricevuto numerose segnalazio- me parcheggio per la propria auni dagli operatori commerciali – to.
Giro di vite in città sui parcheggi riservati al carico e scarico merci
Colla nel lucchetto del posteggio Paini
La scuola ha messo il
lucchetto per far posteggiare
solo gli insegnanti, qualcuno
l’ha riempito di colla per bloccare il cancello.
È successo l’altro giorno in
via IV Novembre, dove da poco
sono entrate in vigore le nuove
regole per l’accesso al piazzale
vicino alla scuola primaria
Paini: il lucchetto probabilmente è stato manomesso durante la notte, e al mattino i dipendenti dell’istituto hanno
trovato il cancello bloccato.
Gli insegnanti hanno dovuto
cercare parcheggio altrove,
poi in giornata il problema è
stato risolto con un nuovo lucchetto, e dalla scuola è partita
una denuncia alla polizia municipale per l’atto vandalico.
Fino a qualche tempo fa, per
entrare con l’auto nel piazzale
della primaria Paini non si incontravano ostacoli, anche se
il parcheggio è riservato alle
auto dei dipendenti della
scuola. Questa situazione nel
tempo aveva creato parecchi
Vandali in azione alla scuola Paini
malintesi e discussioni fra automobilisti, visto che molti
cittadini erano convinti che si
trattasse di uno spazio di posteggio libero: per evitare situazioni spiacevoli, la dirigenza scolastica in accordo con il
Comune ha deciso di bloccare
fisicamente l’accesso al piazzale, mettendo un lucchetto al
cancello e consegnando le
chiavi solo ai dipendenti autorizzati. In zona però gli spazi
di sosta non abbondano, e così
la novità ha creato parecchi
malumori, fin dai primi giorni
dell’applicazione del divieto di
sosta con rimozione forzata.
F. Bet.
Marciapiede più largo e “green block”
Aperto il cantiere per i lavori in via Maffei
È partito ieri un altro
intervento di riqualificazione
nel quartiere sud-ovest della città: mentre, infatti, in via Giuliani
si sta lavorando per sistemare la
strada, rimuovendo le radici delle piante che creavano fastidiosi
e pericolosi dossi e migliorando
la viabilità ciclo-pedonale e delle auto, soprattutto in termini di
sicurezza, proprio ieri sono iniziati i lavori di riqualificazione di
un tratto di marciapiede in via
Maffei.
L’intervento consiste nella ri-
qualifica di 50 metri di marciapiede, attualmente disconnesso
a causa delle radici degli alberi,
particolarmente costrette dentro la pavimentazione in masselli autobloccanti, e le cui rampe di accesso disabili non sono a
norma: il marciapiede sarà dunque allargato passando da 2 metri a 2,70 metri di larghezza e
verrà posata, in corrispondenza
delle sei piante esistenti, una pavimentazione, in masselli “verdi” o “green block”, ovvero una
tipologia di masselli drenanti
che, lasciando passare in quantità decisamente maggiore aria e
acqua, miglioreranno le condizioni di “vivibilità” delle piante,
lasciando respirare le radici e
aumentando di conseguenza la
tenuta del marciapiede negli anni. Successivamente verrà apportata nuova terra e i “green
block” verranno intasati con
ghiaietto, per consentire un passaggio pedonale agevole e in sicurezza anche per carrozzine e
passeggini. Tutto il materiale
esistente, come cordoli e mas-
selli, verrà completamente riutilizzato. Per consentire la realizzazione di questi lavori (il cui
termine è previsto entro fine
mese), è stato istituito proprio
da ieri e fino al prossimo 4 aprile
il divieto di sosta temporanea
(con rimozione forzata dei mezzi) nel parcheggio che insiste tra
i civici 15 e 17 di via Maffei.
Il costo dell’intervento, completamente a carico dell’amministrazione comunale, è di 25
mila euro.
G.Mai.
Il rendering del marciapiede di via Maffei
14 Sondrio
LA PROVINCIA
VENERDÌ 4 MARZO 2016
Via libera al riparto fondi del Bim
Sul territorio più di venti milioni
L’assemblea. Approvato ieri pomeriggio dai sindaci il rendiconto 2015 e il bilancio di previsione
Alle Comunità montane 10 milioni anziché 10,6 - Confermati invece i trasferimenti ai Comuni
FRANCESCA BETTINI
Nel 2015 l’avanzo è diminuito di circa 500mila euro,
ma per il 2016 il Bim mette comunque in gioco oltre 20 milioni sul territorio, fra fondi alle
Comunità montane e ai Comuni. Più due milioni come quota
di finanziamento per la tangenziale di Morbegno.
Sono alcune delle cifre che la
presidente del Bim Carla Cioccarelli ha evidenziato ieri all’assemblea dei Comuni del consorzio, presentando il rendiconto di
gestione 2015 e il bilancio di previsione 2016: documenti che
l’ente ha cercato di portare in assemblea «prima possibile», ha
rimarcato Cioccarelli, per «dare
certezze ai Comuni in un periodo di difficoltà».
Comunità montane e Comuni
Rispetto al passato, ha spiegato
la presidente, l’anno scorso si è
chiuso con un avanzo di 2,1 milioni di euro, circa 500mila in
meno dell’anno precedente soprattutto «per i minori incassi
dovuti ad arretrati e contenziosi, visto che dopo la forte attività
degli ultimi anni le verifiche, almeno per i grandi gestori, sono
più o meno concluse».
Questi fondi vanno comunque a rimpinguare il budget per
l’anno in corso, che prevede fra
le voci principali 18,8 milioni di
euro di introiti dai sovraccanoni
e circa 500mila euro di incassi
dalle transazioni su alcuni contenziosi. «Sul fronte delle uscite,
l’esecutivo ha avuto sensibilità
verso i Comuni - ha detto Cioccarelli -, considerando il periodo
nefasto che attraversiamo. Abbiamo quindi chiesto un sacrificio alle Comunità montane, che
riceveranno 10 milioni, anziché
10,6 milioni come lo scorso anno».
Anche per i trasferimenti ai
Comuni il Bim ha deciso di confermare gli importi del 2015, anche se la fusione fra Gordona e
1 Lunga discussione
sul riparto
dopo la fusione
di Gordona
e Menarola
Menarola ha aperto una questione su cui in assemblea si è discusso non poco. «È la prima
volta che ci troviamo con 77 Comuni anziché 78 - ha detto Cioccarelli -, quindi non senza discussioni e approfondimenti,
abbiamo deciso di optare per
una soluzione che non crea precedenti magari inadatti per il futuro. Ai due Comuni che si sono
fusi viene assegnata una quota
dei fondi, l’altra, quella destinata
al Comune incorporato, resta
nel bilancio del Bim a disposizione di tutti». Una decisione
dettata dal fatto che le scelte di
questo tipo spettano all’assemblea, non all’esecutivo, ha rimarcato la presidente: «Non siamo
certo contrari a favorire i percorsi di aggregazione dei Comuni, ma il criterio va fissato attraverso un discorso più ampio,
magari tramite una commissione», ha detto Cioccarelli.
Il riparto
Il sindaco di Gordona Mario
Guglielmana ha invece chiesto
l’assegnazione al Comune anche della quota di Menarola,
«perché la comunità e il territorio di Menarola sono vivi e vegeti, e i fondi del Bim sono legati al
territorio e alla comunità», ma
anche affinché l’ente desse un
segnale con «una scelta politica
che incentivi le fusioni». Sulla
questione in assemblea si è
aperta una lunga discussione,
con varie proposte, dalla destinazione dei fondi alla Comunità
montana, all’idea di «congelare
le risorse, in attesa della definizione dei criteri» avanzata dal
sindaco di Prata Camportaccio
Davide Tarabini.
Alla fine il bilancio è stato approvato così con l’idea di attivare poi una commissione per discutere dell’aggiornamento dei
criteri.
Il presidente Carla Cioccarelli
La soluzione del circolo
di Morbegno
per il dopo Ambrosi
passa dalla condivisione
Una soluzione unitaria in tempi rapidi così da dotare
quanto prima il partito di segreteria e direzione.
È l’auspicio del circolo del
Partito democratico di Morbegno dopo le dimissioni di Salvatore Ambrosi.
«Vogliamo ringraziare Ambrosi, che in questi anni si è trovato spesso a dover gestire delle
situazioni complesse che hanno
richiesto un forte impegno da
parte sua - dichiara il coordinatore Federico Gusmeroli -. Ora
è necessario che l’assemblea si
doti al più presto di un nuovo segretario e di una nuova direzione che possa aiutarlo nelle scelte
più importanti e possa agevolare e supportare il suo operato».
Il circolo di Morbegno dichiara la propria disponibilità alla
collaborazione, «nel rispetto dei
ruoli e delle reciproche autonomie», per tutte le iniziative e le
scelte politiche da intraprendere nei prossimi mesi.
«C’è molto lavoro - dice Gusmeroli -: i temi politici sul tavolo non mancano, specialmente
se si distoglie lo sguardo e la
mente dai bassi giochi di scambi
di poltrone e presenze nei consigli di amministrazione. C’è da lavorare duramente per mettere
in rete le numerose iniziative
dei circoli e tornare a impostare
le strategie politiche del Partito
democratico in valle, tanto più
importanti in questi mesi vista
l’assoluta improponibilità della
Lega nord che in Lombardia si è
dimostrata incollata alle poltrone ed è stata trascinata in più di
un’indagine».
Riguardo all’elezione del
nuovo segretario, i nomi più papabili sono quelli di Roberta
Songini e Giovanni Curti, senza tralasciare l’outsider Elena
Del Giorgio, il circolo di Morbegno auspica che si riesca ad arrivare ad una soluzione unitaria
«che sia il più possibile condivisa dalle diverse componenti
presenti in assemblea provinciale e che permetta di accompagnare il percorso del partito fino
Alle centraline idroelettriche sugli acquedotti molti
Comuni stanno già pensando,
ora ad accompagnare i progetti
ci sarà anche un accordo fra Bim
e Secam che definisce vari aspetti burocratici e un percorso comune sulla partita.
All’assemblea di ieri del consorzio dei Comuni, infatti, è stata sottoposta anche la bozza della convenzione fra l’ente e
l’azienda pubblica che gestisce il
servizio idrico integrato, un documento che affronta diversi
aspetti tecnici e fissa un percorso in varie fasi per individuare
«le concrete possibilità di sfruttamento degli acquedotti per la
produzione di energia elettrica
ecocompatibile, con indicazione dei costi conseguenti», recita
il protocollo d’intesa. In pratica,
partendo dal programma energetico regionale verrà realizzato
uno studio di fattibilità sull’intero territorio provinciale, che indicherà gli acquedotti sui quali
convenga realizzare eventuali
impianti. Insieme ai Comuni interessati, quindi, verrà messa a
punto una pianificazione pluriennale degli interventi, in base
alla quale Bim, Secam e municipi coinvolti stileranno le singole
convenzioni per la realizzazione
e la gestione delle future centraline. Di qui poi partirà l’iter per
attuare gli interventi, con la richiesta di concessione per l’uso
plurimo dell’acquedotto e gli altri passaggi previsti dalle normative vigenti, fasi nelle quali il
Bim e la Secam affiancheranno i
Comuni.
F. Bet.
Segreteria Pd
Da Morbegno
appello all’unità
Il punto
Centraline
municipali
Accordo
con Secam
GIOVANI DEMOCRATICI
Unioni civili
se ne parla domani
Incontro pubblico sul tema
delle unioni civili organizzato dai Giovani democratici
della provincia di Sondrio,
domani alle 16,30 al museo
civico di Storia naturale di
Morbegno. Parteciperanno
l’onorevole Micaela Campana, delegata ai diritti nella
segreteria nazionale Pd; Roberto Gazzonis, segretario
Gd Lombardia e il gruppo
“Gay Sondrio”.
RADICALI
Testamenti biologici
raccolta delle firme
Salvatore Ambrosi
12
1 L’importante
è che si chiuda
la fase delle
contrapposizioni
interne al partito
al prossimo congresso». Secondo Gusmeroli l’occasione potrebbe essere propizia per riorganizzare la struttura della federazione provinciale: «L’importante - conclude - è che si chiuda
la fase delle contrapposizioni,
che molto hanno ostacolato l’attività del partito e sono state
concausa di un certo grado di disorganizzazione complessiva.
Ora la situazione andrà riportata alla normalità, passando oltre
i personalismi e le divergenze,
per poter tornare a fare politica e
cambiare in meglio la Valle».
Per i prossimi due sabati, domani e il 12 marzo, dalle 9,30
alle 12,30, aSondrio inpiazza
Campello e a Morbegno in
piazza Sant’Antonio, saranno presenti i gazebo di Radicali di Sondrio per la raccolta
di firme sulla proposta di
legge riguardante l’istituzione in Lombardia del Registro dei testamenti biologici
e l’inserimento delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT) nella Tessera
sanitaria regionale.
Alla fine di gennaio sono invece già state depositate in
Regione le oltre 6000 firme
(fra cui più 400 provenienti
da Sondrio) raccolte su un
progetto di legge d’iniziativa
popolare a favore della cannabis terapeutica.
15
LA PROVINCIA
VENERDÌ 4 MARZO 2016
Servizio idrico
La discussione
«Acqua, scelto di tutelare i residenti»
Il punto. Il direttore dell’Ufficio d’ambito ricorda la ratio con cui sono state prese le decisioni per le tariffe
Lombardi: «Il piano degli investimenti sarà rivisto ad aprile» - Sterlocchi: «Prioritari restano i contatori»
ANNALISA ACQUISTAPACE
Sulla bolletta dell’acqua
pesa un fisso elevato, che va di pari
passo col dato di 32 Comuni privi
di contatori, un piano di investimenti quinquennale approvato
all’unanimità dai sindaci e risultato della scrematura di richieste
che arrivano a superare i 2mila
euro pro capite , graveranno inoltre fino al 2019 più di 4milioni (il
20% della tariffa d’ambito) di rimborso ai Comuni dei mutui in essere per investimenti sulle reti e,
per alcune tipologie, anche la scelta di tutelare le utenze domestiche
dei residenti. Tutti dati che si ricavano dai documenti prodotti e approvati dal 2014 dalla conferenza
dei sindaci dell’Ato, sostenuti all’unanimità come nel caso del piano degli investimenti, ma che nelle dichiarazioni recenti sembrano
scontentare molti amministratori.
La revisione
Dall’ufficio d’ambito, il direttore
PaoloAndreaLombardiricorda
che «quel piano di investimenti
definito nel 2014, portato dagli
80milioni
richiesti
ai
50milioniapprovati dai sindaci
sulla base di una valutazione fatta
insieme a Secam fondata su un
preciso criterio parametrico, sarà
presto superato dal programma
2016-2019 che sarà valutato con
lo schema regolatorio per l’Autorità entro fine aprile».
Dall’ufficio d’ambito spiegano
inoltre che l’indicazione espressa
dai sindaci è stata quella di tutelare le utenze domestiche dei residenti, tradotta poi in un aumento
progressivo della tariffa fino all’1,26 euro al metro cubo prevista
nel 2019. Diversa la situazione delle altre utenze, a partire dalle seconde case, che trovano in bolletta
il costo dei 153 metri cubi risultati
di una stima sui consumi del 2011,
che sarà aggiornata presto ai dati
del 2013. Non a caso, sono proprio
i non residenti ad essere titolari
della stragrande maggioranza delle richieste di posa di nuovi contatori: 8mila sono le domande e solo
pochissime in capo ai residenti.
Il caso
Tra i Comuni, Buglio in Monte è
stato quello che in provincia si è
opposto fino all’ultimo alla costituzione dell’Ato arrivando nel
2013 ad essere sanzionato dall’Autority cui sono state attribuite le
funzionidiregolazioneecontrollo
dei servizi idrici:«Per la mancata
adesione all’Ato - dice il sindaco
Valter Sterlocchi - fummo sanzionati con l’imposizione del 10%
di sconto sulla tariffa rivolta ai cittadini per le bollette emesse sul
ruolo del 2012. Il Comune venne
inoltre diffidato ad aderire con la
prospettiva per l’anno successivo
di una ulteriore sanzione che
avrebbe alzato al 20% lo sconto
con l’aggiunta di un’ammenda di
25mila euro. A quel punto fummo
costretti ad aderire, ma l’azione di
Buglio che insieme ad altri Comuni sostenne la proposta di referendum abrogativo della legge che
istituiva gli Ato contribuì al risultato raggiunto in seguito con le
modificheallanormativachehanno aperto alla possibilità di gestione non da parte di una società privata bensì “in house”, consentendo perciò l’affidamento a Secam.
In questa forma, l’Ato può rispondere alle esigenze dei Comuni e
dei cittadini: gli stessi amministratori che siedono nella conferenzadell’Atocompongonoanche
l’assemblea di Secam». Prioritario, secondo Sterlocchi risulta oggi
il completamento del percorso di
installazione dei contatori «ancora assenti in 32 Comuni ma indispensabili per una gestione ottimale ed equa».
Gli amministratori locali siedono nell’assemblea dell’Ato
«Affrontare le criticità
per salvaguardare Secam»
«Troppo spesso i Comuni sono stati lasciati ai margini delle scelte più importanti,
che sono state prese altrove e
hanno visto interpellati i delegati comunali solo in fase di ratifica. Ne è un esempio il recente
caso del “caro-acqua”». È questa la posizione di InComune
l’associazione dei sindaci che fa
capo, tra gli altri, a Massimo
Chistolini, reduce dal primo
appuntamento pubblico a Chiavenna e che stasera si presenterà ufficialmente a Sondrio, alle
20,45 nella sala Vitali del CreVal.
«Fare discorsi generici, cercando di mettere i cittadini di
un Comune contro quelli di altri
- sostengono - è grottesco e non
serve a nulla, se non a sviare ancora una volta la discussione dai
problemi veri. Ogni Comune ha
responsabilità per l’azione di
Secam (la società interamente
pubblica che si occupa del servizio idrico integrato, nda), in special modo chi ne detiene le quote maggiori». Ogni riferimento a
«Mancano informazioni chiare
Intervengano anche i Comuni»
Ancora discussioni e
polemiche per le bollette del servizio idrico in provincia, in particolare nei Comuni nei quali le
utenze, al momento dell’affidamento del servizio a Secam, erano ancora sprovviste di contatore - parliamo di 32 realtà - sulla
vicenda interviene anche la Cgil.
Il segretario generale Giocondo Cerri, ricordando innanzitutto ai Comuni che ora si
lamentano che sono stati loro ad
approvare piano tariffario ed investimenti, se da una parte plaude alla decisione dell’Ufficio
d’ambito di prorogare al 30 aprile il termine per chiedere l’installazione del contatore, con
conseguente conguaglio delle
bollette in base agli effettivi consumi dal primo luglio 2015, dall’altra denuncia«la persistente e
colpevole latitanza da parte della Secam e di molti Comuni nel
dare informazioni chiare e ad individuare soluzioni possibili per
i cittadini interessati». Secondo
la Cgil è proprio questo atteggiamento a provocare un diffuso
malcontento, insieme ai ritardi
e alle modalità con le quali le bollette arrivano a casa degli utenti.
Per questo l’associazione è
convinta che debbano essere affrontate al più presto le criticità
segnalate (revisione del piano di
priorità e intervento, rivisitazione delle tariffe per le aziende
agricole, applicazione della tariffa pro-die per chi ne ha fatto
richiesta anche sulla bolletta del
primo semestre 2015, “gratuità”
solo apparente dei contatori installati…), «prima di mettere in
pericolo un’azienda che appartiene a tutti i cittadini della provincia di Sondrio. I problemi e le
contraddizioni vanno affrontati
con decisione - concludono -, ricordandosi che l’Ato deve risponde ad un principio chiaro:
solidarietà tra i territori».
forte aumento delle tariffe per
molti utenti».
Per questo Cerri e i suoi sono
convinti che Secam avrebbe dovuto preparare innanzitutto un
piano dettagliato che spiegasse
le modalità ed i tempi per arrivare alla tariffa unica, consentendo e favorendo gli utenti ancora
sprovvisti di contatore. «Se è vero che c’è una legge che obbliga
all’installazione dei contatori la riflessione -, i veri responsabili sono i Comuni inadempienti».
muni nei quali si stanno installando i contatori è quella di utilizzare per il periodo, 1 luglio
2014 - 1 luglio 2015, i 2 milioni e
380mila euro che Secam ha loro
rimborsato per i mutui precedentemente contratti con riferimento al secondo semestre
2014 e all’anno 2015». Con queste risorse nella stragrande
maggioranza dei casi, il calcolo
della Cgil, si potrebbero conguagliare le utenze che hanno fatto
richiesta di installazione e per le
quali i consumi risulteranno inferiori con le letture.
«Restano comunque i problemi di fondo, che vanno gestiti
con Secam società pubblica, sui
quali tutti i Comuni devono giocare il loro ruolo - insiste Cerri -:
informazioni chiare, a partire da
un piano di gestione trasparente, programma controllabile degli investimenti, garanzie sul ribasso nel medio termine delle
tariffe con i risparmi ottenuti.
Perché l’impegno pubblico era
che il fare massa nella gestione
del sistema idrico, avrebbe consentito dopo una prima fase di
ridurre le tariffe; invece si prevede di giungere ad un costo di 1,26
euro al metro cubo».
Le soluzioni
Trasparenza e comunicazione
«Da subito - dicono dalla Cgil abbiamo sostenuto che la vicenda andava gestita in maniera più
trasparente, con una comunicazione che coinvolgesse più attivamente le amministrazioni e
venisse spiegato ai cittadini il tema dei contatori, delle scadenze
e delle nuove tariffe. Tutti gli addetti ai lavori sapevano, e si poteva prevedere, che la necessità di
uniformare un sistema così da
Comune a Comune e con quasi
la metà dei municipi sprovvisti
di contatore avrebbe portato un
Sondrio e alla presa di posizione
del sindaco Alcide Molteni
non sembra del tutto casuale.
«La Secam - continuano da InComune - ha assunto impegni
ben precisi di adeguata informativa alla clientela, ovvero ai
cittadini, rendicontazione e fatturazione attraverso una Carta
dei servizi. Sempre ai sindaci
(propietari pro tempore di Secam) tocca verificare se tutto
funziona come promesso per
tutelare i propri cittadini: questa verifica non soltanto è opportuna, ma necessaria per di
migliorare i servizi del proprio
gestore. Non osservare gli evidenti margini di miglioramento
sarebbe un atteggiamento miope, oltre che irresponsabile».
Giocondo Cerri, segretario della Cgil
Ma al di là delle responsabilità e
di ciò che avrebbe potuto e dovuto fare, il sindacato è convinto
che si debba uscire da questa situazione. E per farlo serva uno
sforzo di tutti i soggetti interessati.
«All’ufficio d’Ambito e a Secam chiediamo di gestire questa
fase di transizione con tempi
sufficienti e l’informazione dovuta, per consentire a tutti gli
utenti ancora sprovvisti del contatore di poter fare richiesta di
installazione nei tempi che permettano il conguaglio sui reali
consumi - il suggerimento -. La
richiesta che facciamo ai 32 Co-
M. Bor.
16 Sondrio
LA PROVINCIA
VENERDÌ 4 MARZO 2016
Nuovo reato: omicidio stradale
Pene più severe, i dubbi dei legali
IN CITTÀ
Anziano trovato
morto in casa
Sul posto anche i pompieri
Reato a sè. Gli avvocati: «Iter processuale più complicato, l’incognita dei tempi»
La provocazione: «Con questo nuovo reato c’è il rischio di incentivare la fuga del “pirata”»
ANTONIA MARSETTI
Un nuovo reato e
nuove strategie difensive.
L’attenzione dei penalisti nelle ultime ore è tutta per l’omicidio stradale. Nuove pene molto più severe rispetto al
passato - ma soprattutto nuovi accertamenti per arrivare
ad appurare le eventuali responsabilità.
E qui viene il punto.
Per gli avvocati è di fondamentale importanza inquadrare il problema per garantire la miglior difesa.
«Di primo acchito e da una
lettura veloce e quindi giocoforza approssimativa perché
ancora la legge non è in vigore, possiamo asserire che a
fronte di pene più severe,
l’iter procedurale e processuale sarà tutt’altro che semplice. Oltre alle nuove figure
di reato - spiega l’avvocato
Francesco Romualdi, al
quale abbiamo chiesto di mettere in evidenza i punti “critici” del nuovo reato (critici dal
suo punto di vista, ovvero
quello del difensore) - sono
stati introdotti anche alcuni
accorgimenti per sanzionare
chi cercherà di sottrarsi agli
accertamenti previsti ad
esempio per appurare se il
conducente si è messo alla
guida sotto l’effetto di alcol e
droga».
Prelievo coattivo
«E da questo punto di vista vale la pena di sottolineare l’introduzione del nuovo comma
3 dell’art. 359bis cpp che, in
estremissima sintesi, dà facoltà alla polizia giudiziaria,
su indicazione verbale del Pm
di turno, di costringere con la
forza il soggetto sospettato di
omicidio stradale a sottoporsi
a prelievi biologici anche tramite accompagnamento, coattivo, in strutture ospedaliere».
Del resto, se da un lato è facile stabilire l’eventuale ferimento o addirittura il decesso
di una vittima, lo è meno appurare se il “pirata” era in grado di guidare.
«È facile dunque prevedere
- incalza Romualdi -, vista
l’onda emotiva mediatica che
l’omicidio stradale solitamente solleva, che nella pratica sarà prassi per gli agenti
chiedere al Pm l’autorizzazione al prelievo biologico coattivo. In questo modo, ciò che
la legge prevede come eventualità si trasformerà in una
sorta di automatismo (alcol e
stupefacenti nel sangue svaniscono con il passare delle
ore e quindi più passa il tempo, più vi è il rischio di compromettere le indagini, nda)».
Pagano il conto
con soldi falsi
La pena prevista per il nuovo reato parte da un’ipotesi base che va dai 2 ai 7 anni
Il dubbio
Un ultimo
interrogativo
Fattore tempo
Già ora, quando vengono fatti
accertamenti di questo tipo,
la prassi insegna che dopo
un’ora di tempo i valori di alcol e stupefacente cambiano e
di parecchio. «Appunto. E
quindi, a meno che l’avvocato
non si trovi già in ospedale ho
dei seri dubbi - afferma Romualdi - che si attenderà il
suo arrivo, per quanto tempestivo questo possa essere. Chi
si prenderà, infatti, la responsabilità di aspettare l’avvocato? La Pg farà notare il rischio
di creare pregiudizio e quindi
si procederà ad eseguire un
atto irripetibile (il prelievo
del sangue, nda) a cui il difensore avrebbe il diritto di assistere». E di mezzo non c’è solo
una questione di principio.
Facciamo un esempio concreto: se il lasso di tempo di attesa dell’avvocato fa abbassare
il valore di alcol nel sangue da
1,51 g/l a 1,49 g/l, il discorso
cambia di molto perché si
passa da una pena da 8 a 12
Via la patente di guida
dai 5 ai 15 anni
Per chi fugge fino a 30
L’omicidio stradale
colposo diventa reato a sé,
graduato su tre varianti: resta la pena già prevista oggi
(da 2 a 7 anni) nell’ipotesi base, quando cioè la morte sia
stata causata violando il codice della strada.
Ma la sanzione penale sale
sensibilmente negli altri casi:
chi uccide una persona gui-
BERBENNO
La procedura
Peraltro la procedura prevede che sia data tempestiva notizia al difensore dell’interessato che può presenziare al
prelievo forzoso, ma senza
pregiudizio per il compimento dell’atto. Tradotto in soldoni, significa che o l’avvocato si
“fionda” in ospedale, oppure
la Pg procede comunque «e
quindi anche la garanzia difensiva corre seriamente il rischio di essere svilita», chiosa
Romualdi.
dando in stato di ebbrezza
grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro,
o sotto effetto di droghe rischia ora da 8 a 12 anni di carcere.
Sarà punito con la reclusione da 5 a 10 anni l’omicida
il cui tasso alcolemico superi
0,8 g/l oppure abbia causato
l’incidente per condotte di
Sono stati i vicini di casa a
chiamare le forze dell’ordine per capire cosa fosse
successo all’uomo che non
rispondeva al campanello,
mentre dal suo appartamento giungeva il rumore
di un rubinetto lasciato
aperto. Nel primo pomeriggio di ieri la macabra
scoperta: l’uomo, 69 anni,
residente in uno stabile di
via Mazzini, era riverso a
terra, ormai privo di vita,
sul pavimento della cucina. Indagini sono in corso
per appurare le cause del
decesso che sembrano essere imputabili ad un malore.
La velocità elevata
E poi c’è un’ultima considerazione, sulle sanzioni: «Le stesse
sanzioni previste per chi guida
sotto l’effetto di alcol o droga
sono previste per chi ha una
velocità non inferiore a 70 km/h
in centro urbano e superiore di
50 km/h, rispetto al limite massimo consentito, in territorio extra
urbano. Posto che è ad esempio
previsto per le lesioni colpose
stradali gravi l’arresto facoltativo in flagranza anche in caso di
violazioni al codice della strada,
come faranno a rilevare la velocità se sopraggiungono, come
sempre accade, dopo il sinistro?
I produttori di bevande
«Esprimiamo soddisfazione per
il provvedimento che istituisce il
reato autonomo di omicidio
stradale. Si tratta di una risposta
concreta e seria ai problemi della
pirateria stradale e della guida in
stato di ebbrezza nel nostro
Paese». Così Ottavio Cagiano de
Azevedo, direttore generale di
Federvini.
particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a
rischio).
La pena può però aumentare della metà se a morire è
più di una persona: in quel
caso il colpevole rischia fino
a 18 anni di carcere.
È stabilita, infine, una specifica circostanza aggravante
nel caso in cui il conducente,
responsabile di un omicidio
stradale colposo, si sia dato
alla fuga. In tale ipotesi, la
pena è aumentata da 1/3 a 2/3
e non può, comunque, essere
inferiore a 5 anni.
Ecco le altre novità del testo approvato alla Camera e
in attesa di essere pubblicato
anni a un’altra da 5 a 10.
Ma non si rischia in questo
modo di incentivare la fuga
del responsabile? «Certo. La
pena prevista per il nuovo
omicidio stradale, 589bis,
parte da un’ipotesi base (senza aggravanti di ebbrezza,
stupefacenti o gravi violazioni al codice della strada), che
va dai 2 ai 7 anni. La pena per
l’omicidio stradale sotto l’effetto di alcol (sopra 1,5 g/l) o
droga va da 8 a 12 anni. Se il
responsabile fugge, la pena
(art. 589 ter c.p.) è aumentata
da 1/3 a 2/3 e comunque non
sarà mai inferiore ai 5 anni.
Ora se io so di aver bevuto
molto o assunto cocaina, sarò
più portato a scappare per
sottrarmi agli accertamenti,
perché è prevedibile che la
mia pena sarà comunque
sempre inferiore, e forse non
di poco, agli 8 anni che rischio
se mi prendono con droga o
alcol nel sangue».
Ma c’è un altro aspetto sul
quale avvocati e magistrati si
confronteranno. «L’eventuale accertamento di assunzione di stupefacenti tramite il
prelievo biologico,anche coattivo, non automaticamente
è sinonimo di violazione dell’art. 187 del codice della strada che sanziona chi conduce
sotto effetto di stupefacente e
non chi assume stupefacenti... Possono trovare nel conducente tracce di stupefacente nel sangue il cui effetto drogante è però già esaurito,
quindi occorrerà anche valutare l’incidenza dell’accertamento tecnico, sulla cui validità - in assenza del difensore
per quanto detto prima - nutro seri dubbi, in ordine alla
sussistenza delle nuove ipotesi di reato. Ora, per l’omicidio
stradale da stupefacente è
previsto l’arresto obbligatorio in flagranza. Ma come si
farà a distinguere un’assunzione da stupefacente che
non svolge più i suoi effetti, da
un’assunzione che comporta
un dispiego degli effetti mentre si guidava? Se il dato rilevato è minimo, che fanno gli
inquirenti? Arrestano o denunciano a piede libero? Chi
si assumerà il rischio di far
scattare le manette?». Questioni, insomma, di sostanza,
non di lana caprina.
(sino a quel momento non
potrà entrare in vigore).
Lesioni stradali: aumentano le pene se chi guida è
ubriaco o drogato: da 3 a 5
anni per lesioni gravi e da 4 a
7 per quelle gravissime. Se invece il colpevole ha un tasso
alcolemico fino a 0,8 g/l o se
l’incidente è causato da manovre pericolose la reclusione sarà da un anno e 6 mesi a
3 anni per lesioni gravi e da 2
a 4 anni per le gravissime.
Conducente mezzi pesanti: l’ipotesi più grave di omicidio stradale (e di lesioni) si
applica ai camionisti e agli
autisti di autobus anche in
presenza di un tasso alcolemico sopra gli 0,8 g/l.
Fuga del conducente: se il
conducente fugge dopo l’incidente scatta l’aumento di
pena da un terzo a due terzi, e
la pena non potrà comunque
essere inferiore a 5 anni per
l’omicidio e a 3 anni per le
lesioni.
Altre aggravanti sono previste se vi è la morte o lesioni
di più persone oppure se si è
alla guida senza patente o
senza assicurazione. La pena
è invece diminuita fino alla
metà quando l’incidente è avvenuto anche per colpa della
vittima.
Revoca della patente: in
caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente.
Il confronto
Hanno pagato il pranzo, in
un ristorante di Berbenno,
con una banconota da 500
euro, poi risultata falsa, ma
non l’hanno fatta franca.
Ieri in Tribunale a Sondrio
due lituani (lui di 41, lei di
32) e un russo di 31 anni
sono stati condannati a un
anno e 4 mesi ciascuno (oltre al pagamento di 400
euro di multa) per spendita e introduzione di monete falsificate, truffa e furto
aggravato (a quanto pare si
erano pure impossessati di
un cellulare lasciato su un
carrello della sala da pranzo) .
TIRANO
Ladro di abiti
patteggia la pena
Ha patteggiato a otto mesi
un romeno di 30 anni, residente in provincia di Brescia per il reato di furto.
Con due complici l’uomo
- che ha precedenti specifici alle spalle - si era introdotto in due negozi di Tirano nel giugno di tre anni fa.
Aveva prelevato abiti e indumenti per un valore
complessivo di 200 euro
circa. L’uomo ha ottenuto
- oltre allo sconto di pena
- anche la condizionale a
patto però di prestare attività di pubblica utilità per
120 ore, al servizio del comune in cui risiede.
Una nuova patente sarà conseguibile solo dopo 15 anni
(omicidio) o 5 anni (lesioni).
Tale termine è però aumentato nelle ipotesi più gravi: se
ad esempio il conducente è
fuggito dopo l’omicidio stradale, dovranno trascorrere
almeno 30 anni dalla revoca.
Raddoppio della prescrizione: per il nuovo reato di
omicidio stradale sono previsti il raddoppio dei termini di
prescrizione e l’arresto obbligatorio in flagranza nel caso più grave.
Negli altri casi l’arresto è
facoltativo.
Il Pm, inoltre, potrà chiedere per una sola volta di prorogare le indagini preliminari.
LA PROVINCIA
Sondrio 17
VENERDÌ 4 MARZO 2016
«Como-Pechino
in bicicletta»
Incontro al cinema
Campo sportivo
per l’elisoccorso
Una soluzione
“tampone”
L’iniziativa
L’antropologo Corbellini
condurrà la serata
dedicata al viaggio
sulle orme di Marco Polo
Il punto. Il parroco ha dato l’ok
per l’utilizzo dell’area di Santa Maria
E ora si pensa a una piazzola adatta
Aprica
Dopo l’incidente di martedì
in caso di necessità
il mezzo del 118 atterrerà
sul terreno di gioco
Soluzione “tampone” trovata ad Aprica, almeno per ora.
Il parroco, don Claudio
Rossatti, ha confermato al
sindaco, Carla Cioccarelli,
la disponibilità del campo
sportivo di Santa Maria come
area provvisoria per l’atterraggio dell’elicottero dell’Areu.
La richiesta rivoltagli dal
primo cittadino – dopo l’incidente di martedì pomeriggio,
quando un cartello, sollevato
dall’aria, è finito contro una
pala del veivolo, chiamato ad
Aprica per soccorrere un paziente, danneggiandola – è
andata a buon fine.
«Quando accaduto martedì è di sicuro negativo, ma è
una spinta ulteriore a considerare come una priorità la
realizzazione di una nuova
piazzola di atterraggio dell’elisoccorso – afferma Cioccarelli -. Non avevo dubbi che
il parroco ci desse una mano.
Il campo sportivo, che è chiuso e si trova in una posizione
decentrata ma comunque
raggiungibile in fretta da parte dell’ambulanza, potrà sopperire per il momento all’esigenza di uno spazio per far
atterrare l’elicottero in caso
di emergenze».
«Già oggi (ieri per chi leg-
L’area dove finora atterrava l’elicottero del 118
ge, nda) - spiega - sono state
comunicate le coordinate di
volo».
Detto questo, il sindaco è
consapevole che si dovrà fare
in modo di mettere a disposizione al più presto un’area
più consona e omologata.
«A tal fine Areu ci ha garantito la disponibilità dei
propri esperti per aiutarci a
selezionare il luogo migliore,
anche in base ai piani di volo,
dove realizzare una piazzola
abilitata al volo notturno –
conclude il sindaco -. Dopodiché ci attiveremo per fare
richiesta di finanziamento
alla Comunità montana e ad
altri enti per poterla concretizzare». Il Comune di Aprica
ha preso contatto anche con
il confinante Comune di Corteno Golgi per individuare
un’area che possa servire entrambe le località.
“Sulla via della seta,
Como-Pechino in bicicletta”
è il titolo dell’incontro in
programma domani, sabato,
alle 21, al cinema Bernina di
Chiesa in Valmalenco, per
iniziativa della parrocchia
del posto.
Sarà l’antropologo Giancarlo Corbellini, cofondatore anche del Museo Etnografico di Chiesa, a condurre
la serata, dal momento che,
lui stesso, aveva accompagnato i ciclisti nella mega-pedalata che li aveva condotti
dall’Italia fino in Cina, sulle
orme di Marco Polo, nell’estate del 2005.
«Eravamo in dodici ciclisti
con tre furgoni al seguito –
precisa Dario Piasini, di
Poggiridenti, pedalatore e
membro della spedizione in
questione -, compreso quello
della Rai che ci riprendeva e
ci seguiva per Overland, trasmissione dedicata a questo
tipo di avventure in giro per il
mondo».
«In quell’occasione - aggiugne - eravamo, quindi,
molto attrezzati, organizzati,
e dai filmati che proporremo
domani si evince molto bene.
Poi, però, non ci siamo fermati e, anche senza il supporto Rai di Overland, abbiamo
ripreso il cammino verso
Oriente, nell’estate del 2012,
con l’intento di ripercorrere
il lunghissimo tragitto compiuto, settant’anni prima di
Marco Polo, da frate Giovanni di Pian del Carpine, in provincia di Perugia, inviato dal
Papa, all’epoca di stanza a Lione, con apposita bolla papale, a perorare la causa pontificia finalizzata ad arrestare
la temuta avanzata mongola
verso l’Europa».
Partito da Lione, infatti,
l’emissario papale aveva raggiunto Kiev per, poi, far rotta
verso Ulan Bator, la capitale
mongola, transitando per Samarcanda e Taskent.
«Anche noi, nell’estate del
2012 siamo partiti, in tre, in
bicicletta, ma siamo arrivati
fino a Kiev, dopodichè, causa
anche il conflitto bellico, non
abbiamo potuto proseguire conclude -. Però, vorremo ripartire, pensiamo a fine giugno, e completare il percorso
in bici da Kiev a Ulan Bator.
Gli interessati possono aderire».
E. Del.
22
LA PROVINCIA
VENERDÌ 4 MARZO 2016
Tirano e Alta Valle
Nessuna sospensiva sul polifunzionale
La decisione. Il commissario prefettizio Sorrentino ha definito l’opera ordinaria amministrazione dando il via libera
Gli ex consiglieri di minoranza delusi e contrariati: «Ci sono altre priorità come la sicurezza stradale su cui investire»
VILLA DI TIRANO
CLARA CASTOLDI
Nessuno stop. La
struttura polifunzionale, tanto contestata a Villa di Tirano,
uno dei motivi del commissariamento del Comune, sarà realizzata. È quanto riferito agli
ex consiglieri di minoranza
Antonino Zappalà e Monica
Manoni dal commissario prefettizio, Umberto Sorrentino, che regge provvisoriamente il Comune di Villa di Tirano
fino alle prossime elezioni.
Altre priorità
Quasi un milione euro dei soldi dei cittadini, in parte stanziati nel bilancio 2015 e in parte da stanziare nel bilancio
2016, in fase di redazione, per
la costruzione di un’opera «al
momento non prioritaria e
non inserita neppure nel programma elettorale della precedente maggioranza - accusano Zappalà e Manoni -, che
incoscientemente l’ha votata
con la sola eccezione dell’ex
consigliere Fabrizio Rossatti», peraltro presidente della
Pro Loco, associazione che di
più potrebbe usarla.
«Parliamo di un’opera votata in un consiglio dove nemmeno la maggioranza, pur restando compatta, forse non
aveva ben chiare le priorità di
cui Villa in questo momento
ha bisogno - aggiungono gli ex
consiglieri -. Ad esempio un
impianto semaforico o un sottopasso anche solo pedonale
all’altezza della stazione, punto importante di attraversamento di studenti, viaggiatori
e residenti, problema balzato
purtroppo agli onori della cronaca per un grave incidente
stradale verificatosi martedì.
Continuare con la costruzione
del polifunzionale, inoltre,
vuol dire destinare le già limitate risorse del bilancio comunale a scapito dei nostri consorzi locali ad esempio, che valorizzano il territorio attraverso opere di manutenzione
ordinaria e straordinaria che,
anche per l’anno 2016, si troveranno senza i necessari fondi per perseguire i loro obiettivi di pubblica utilità. Oppure a
scapito della sistemazione del
campetto prospiciente le
scuole, utilizzato dai ragazzi,
che da tempo necessita di si-
12
1 Si spende
1 milione di euro
quando c’è
un campetto
di gioco fatiscente
stemazione, oppure ancora la
messa in sicurezza dei pedoni
attraverso la realizzazione dei
marciapiedi sulla statale 38
nei tratti mancanti».
Niente sospensione
Zappalà e Manoni auspicavano da parte del commissario
un intervento sospensivo della procedura di assegnazione
attualmente provvisoria, pertanto ancora in fase di verifica,
senza alcun contratto firmato
con la ditta aggiudicataria,
considerate anche le modalità
con cui si è arrivati alla sua approvazione. Invece, tale opera
viene considerata ora “ordinaria amministrazione”. I due ricordano che il Consiglio di
Stato ha evidenziato il seguente principio: nelle gare pubbliche d’appalto l’aggiudicazione
provvisoria è atto che determina una scelta non ancora
definitiva del soggetto aggiudicatario. Pertanto sarebbe un
evento del tutto fisiologico
che ad un’aggiudicazione
provvisoria non segua quella
definitiva. «Magari la scelta
della costruzione ed ora della
continuazione di un’opera del
genere meritava qualche riflessione e valutazione in più,
soprattutto nell’ottica della sicurezza dei cittadini», concludono.
L’8 Marzo a palazzo Foppoli
C’è la mostra “Donne e colori”
Tirano
Oltre alla tradizionale
esposizione alla memoria
di Clelia Canali proposto
il tema dell’integrazione
Fra tradizione e novità si festeggerà la donna a Tirano. Protagonista, anche quest’anno, la Pro loco cittadina che
ha pensato ad un doppio appun-
tamento: la mostra “Donne &
Colori in ricordo di Lelia Canale” che sarà inaugurata domani
alle 17 e che rappresenta una felice tradizione ormai da diversi
anni e la giornata di domenica
dedicata alla donna con una
manifestazione di sensibilizzazione sull’importante e delicato
ruolo nella società e nella quotidianità. «La mostra che raccoglie i lavori di artisti e tiranesi e
non solo è un must che la Pro
loco propone da anni, ma che
quest’anno riserva una novità spiega Rosanna Fiorina dell’associazione tiranese -. Poiché
abbiamo avuto un alto numero
di iscrizioni, si è preferito utilizzare due location diverse per favorire l’esposizione. Nella sede
storica di palazzo Foppoli ci sarà l’esposizione dei quadri e delle ceramiche, mentre a palazzo
Il rendering del progetto di polifunzionale che è costato la poltrona al sindaco di Villa di Tirano
Quadrio nelle splendide sale,
gentilmente concesse per la
mostra da Quadrio Curzio, troveranno posto tutte le creazioni
legate all’artigianato. Un altro
elemento di innovazione sarà
costituito dal fatto che le artiste
si presteranno a lavorare e a dipingere, a ore stabilite, per spiegare al pubblico come vengono
realizzate alcune opere. Abbiamo rivolto l’invito anche all’Istituto comprensivo di Tirano, perché riteniamo importante avvicinare i ragazzi al
mondo dell’ arte e della creatività». La manifestazione per la
“Festa della donna” è legata ad
un argomento di attualità. Quest’anno il filo conduttore sarà
“Donne e integrazione”. Alle
artiste è stato chiesto di portare
un lavoro inerente a questo tema. La parola integrazione potrà essere interpretata da ogni
donna in base alla propria sensibilità, dall’integrazione nel
mondo del lavoro a quella nello
sport o nella quotidianità, per
esempio.
Domenica, dunque, verrà
proposto un evento a tema in
piazza Cavour, alle 14,30, con
musica, poesia e arte. Le mostre
saranno aperte da domenica 6
marzo a domenica 13 mattino
dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18,
apertura anche sabato sera 12
marzo dalle 20 alle 22.
La manifestazione benefica
alla memoria del maestro di sci
Fabrizio Dordi quest’anno
cambia la formula
Cambia la formula dell’evento “Brizzi Day 2016”, in
programma nel fine settimana
ad Aprica. Il Consorzio turistico
di Tirano sta preparando da
tempo la ormai famosissima
kermesse benefica dedicata al
compianto Fabrizio Dordi, maestro di sci scomparso nel 2006 in
un incidente stradale. Il comitato organizzatore ha deciso di
puntare tutti gli sforzi sulla giornata della domenica soprattutto
riguardo agli ospiti vip, mentre il
convegno sulle leggende sciistiche programmato per il sabato
sera è stato annullato a seguito
dell’impossibilità a partecipare
di alcuni degli ospiti. «Considerate importanti assenze al momento di incontro - spiegano dal
Consorzio - abbiamo pensato di
potenziare al massimo il pomeriggio di gioco del sabato per i
bambini e gli ospiti a sorpresa
del mondo dello sport e dello
spettacolo interverranno la domenica». Tutto si aprirà sabato
alle 14 all’après ski Baradello con
Il Brizzi Day raccoglie sempre tantissime adesioni
Teglio
giochi sulla neve per i bimbi e alle 18 la messa in ricordo di Fabrizio. Domenica 6 alle 9 la gara di
sci a sorpresa in Magnolta con
l’apertura del Brizzi Village. Alle
12 il pranzo al palazzetto dello
sport e rock’n’roll dal vivo con i
Bang Raevolutions. Alle 13,30
estrazione premi della lotteria
Brizzi Day for Ariel alla presenza di ospiti a sorpresa e alle 14,30
le premiazioni. Si ricorda che le
iscrizioni sono aperte alla Scuola italiana sci & snowboard di
Aprica, mentre il pacco gara potrà essere ritirato dalle 14 di oggi
in piazza Palabione.
La tradizione del
“Sunà da Mars” o del “Ciamà
l’erba”, come viene chiamata
in altro modo, sta contagiando
la Valle e molti sono i paesi che
vogliono rispolverarla.
È il caso di San Giacomo di
Teglio dove gli alpini hanno
pensato ad un pomeriggio quello di domenica 6 marzo per risvegliare la primavera al
suon dei campanacci che saranno portati per le strade della frazione tellina da grandi e
piccini.
Il programma della manifestazione, che rappresenta un
momento di divertimento soprattutto per i bambini, prevede il ritrovo alle 14 in via Crotti
nei pressi del parco giochi. Un
quarto d’ora dopo avrà inizio la
passeggiata accompagnata
dall’assordante suono dei
campanacci, più o meno grandi. Alle 15 si arriverà sul piazzale della chiesa di San Sebastiano dove alpini e amici degli alpini offriranno dolci e bevande
calde. Le penne nere invitano i
partecipanti ad arrivare al luogo del raduno possibilmente
col proprio campanaccio.
C. Cas.
C. Cas.
C. Cas.
Il Brizzi Day punta tutto sulla domenica di gare
Aprica
San Giacomo
riscopre
la tradizione
dei campanacci
23
LA PROVINCIA
VENERDÌ 4 MARZO 2016
Testimonianza
Il capitalismo dal volto umano
Cucinelli, una nevicata di ottimismo
Incontro pubblico. In una Livigno imbiancata l’imprenditore del cachemire ha raccontato la sua filosofia di vita
Elogi al paese («ordinato») e all’acqua del rubinetto («buonissima») - E sul lavoro dice: «Non bisogna esagerare»
LIVIGNO
PAOLO GHILOTTI
Il paesaggio di Livigno
di mercoledì sera, reso fiabesco
da una copiosa nevicata, l’ha, per
sua stessa ammissione, incantato, con quella neve soffice come
il suo cachemire che l’ha reso
ricco e famoso.
Chissà se anche Brunello Cucinelli farà come Lucio Dalla,
che a Livigno trovò l’ispirazione
per scrivere il testo di “Attenti al
lupo”, e trarrà spunto dall’incantevole panorama livignasco per
qualche sua nuova creatura. Il
Piccolo Tibet gli è piaciuto per
davvero: «Appena arrivato ho bevuto due bicchieri di acqua fredda del rubinetto ed era buonissima, dalle nostre parti l’acqua non
è così. Mi piace l’atmosfera. Siete
super garbati e gentili. Livigno è
un paese ordinato e come dicevano i greci è un nostro dovere lasciare un paese migliore di come
l’abbiamo trovato. C’è solo un po’
troppa gente (l’inevitabile flusso
turistico stagionale, nda). Come
diceva San Benedetto, l’anima ha
bisogno del silenzio nella quotidianità, non si può avere più gente di quella che è la capienza.
Quando si fece una riunione per
fare l’aeroporto a Perugia, io dissi
che era meglio non averlo per
non avere troppa gente, altrimenti si rompe l’equilibrio. Per
fare un esempio, Assisi è mistica
fino alle 8 del mattino, poi c’è
l’invasione dei turisti e cambia
l’atmosfera».
Platea incantata
Di sicuro nell’incontro pubblico
al Cinelux del paese, l’imprenditore ha incantato la numerosa
platea per l’estrema umiltà di un
uomo che non si dimentica da
dove è venuto, le sue origini contadine delle quali è fiero: «Mi
sono divertito a fare il contadino
con gli animali. Ricordo il profumo dei maiali, delle vacche, del
grano. Eravamo poveri, ma felici.
Non ho mai visto i miei genitori
litigare». L’accento umbro non è
molto lontano da quello toscano
e per sapienza ed ironia ha ricordato i toscani più in voga al momento, da Renzi a Pieraccioni, da
Carlo Conti a Panariello. Anche
lui come loro un autentica star da
palcoscenico.
È stata una ventata di ottimismo quella che Cucinelli ha portato in Alta Valle, sfoggiando con
semplicità una conoscenza della
storia invidiabile, con una serie
di citazioni di personaggi davvero niente male per uno che «non
ha mai studiato, perché la mia
generazione ha studiato fino al
’67, poi c’è stato il 6 politico. Ho
fatto un esame di ingegneria, ma
non l’ho m ai superato. Dai 15 ai
25 anni sono stati anni bellissimi
perché non ho fatto niente. Stavamo al bar da mattino a sera con
gli amici, una ventina. Peccato
non mi abbiano “messo” i contri-
1 Nella sua azienda
con più di mille
dipendenti si lavora
da lunedì al venerdì
dalle 8 alle 17,30
1 La mia
generazione
ha studiato fino
al ’67, poi c’è stato
il 6 politico
buti perché ero sempre presente,
il sabato e la domenica, la notte,
ora me li ritroverei. È stata una
bellissima scuola di vita il bar, lì
c’è sempre qualcuno che ascolta
il tuo mal d’anima. Ogni sera si
sceglieva l’argomento più disparato per la discussione e si faceva
notte fonda. Io non conoscevo la
filosofia, ma ho letto Kant che era
difficile e ricordo la sua massima
“Agisci considerando l’umanità
come nobile fine», che non era
troppo distante da quello che mi
diceva mio padre che non aveva
studiato: “Guai a te se non ti comporti bene”».
Lavori umili
Mentre Cucinelli cresceva al bar,
i suoi due fratelli facevano lavori
umili. «Uno era un saldatore e la
mamma la sera gli metteva le
patate sugli occhi, vedevo che
mio padre era dispiaciuto perché
sul lavoro lo prendevano in giro
e così mi dissi: “Io non so cosa
farò nella vita, ma voglio la dignità umana”, perché papà era poco
rispettato sul lavoro e gli dava
fastidio. Il rispetto è tutto. Anche
l’imperatore Marco Aurelio prima di una battaglia decisiva per
le sorti dell’impero romano si
rivolse con queste parole ai suoi
soldati: “Miei stimati uomini”».
Ed è stato di parola Cucinelli.
Nella sua azienda, che ha oltre
mille dipendenti, si lavora da lunedì al venerdì dalle 8 alle 17,30,
ma «con una lunga pausa pranzo,
perché è importante mangiare e
comunicare. Bisogna tornare a
vivere con rispetto. Nessuno nella mia azienda manda mail dopo
l’orario di lavoro. Non possiamo
lavorare 12-13 ore al giorno. Come dice Benigni, se ti fanno lavorare troppo, rubano lavoro a chi
non l’ha. La mia giornata di lavoro è normale, non sono stravolto
come va di moda dire adesso».
Il pubblico presente all’incontro con l’imprenditore FOTO FABIO BORGA
Una storia di successo
nel segno della bellezza
Rendere il lavoro più
umano, mettere l’uomo al suo
centro. È questo l’obiettivo di
Brunello Cucinelli, l’imprenditore umanista, come viene definito oggi, nato nel 1953 a Castel
Rigone, vicino a Perugia, da una
famiglia contadina. Diplomato
geometra interrompe nel 1974
gli studi di ingegneria e fonda
una piccola impresa con una
grande idea, quella di colorare il
cachemire. Nasce così nel 1978
la Brunello Cucinelli con sede ad
«Viviamo un Rinascimento morale
grazie all’opera di Papa Francesco»
Pensiero in pillole
La politica? «Mi piace.
A prescindere da chi
governa, mi sforzo
di rispettare le regole»
La serata organizzata
da Atc Livigno (Associazione
turismo e commercio, rappresentata dal vicepresidente
Daniele Compagnoni) ha
permesso a Bunello Cucinelli
di ribadire quelli che sono i caposaldi della sua vita, non solo
di imprenditore. «Stiamo vivendo un Rinascimento morale, civile, religioso, etico ed
economico per merito di Papa
Francesco. Prima ci sono stati
30 anni di crisi della civiltà.
Non dobbiamo essere troppo
presi dalla quotidianità. Siamo talmente presi dall’immediato che non ci coccoliamo
più, che non ridiamo più, non
facciamo più scherzi. Devono
tornare i valori della vita che
sono il sorriso, la saggezza, la
normalità. Siamo in un’epoca
dove si sa tutto. Per essere credibile uno deve essere vero ha aggiunto -. I giovani non
comprano un prodotto realizzato da chi non ha rispettato i
valori della vita».
Ha pure fondato una scuola
che riscopre i mestieri di una
volta, come il muratore e il
giardiniere: «Sono lavori che
si pensa sempre debbano farli
i figli degli altri. Non credevo
ci fossero tanti iscritti. Facciamo 5 ore e i ragazzi prendono
700 euro di paga al mese e a
gruppi di quattro sono seguiti
da un insegnante dinamico
che li sa trascinare - ha raccontato -. I giovani devono
ascoltare i genitori solo quan-
L’imprenditore ha toccato numerosi temi di attualità
Ellera di Corciano, nel Perugino,
ma nel 1982, dopo il matrimonio
con Federica Benda, si trasferisce nel castello trecentesco di
Solomeo, un piccolo borgo nei
pressi di Perugia, che diventa il
cuore dei suoi successi e trasforma nella nuova sede di uffici e laboratori aziendali. È la sede di
un’oasi operosa dove lavorano
1.300 persone per la produzione
di quei capi in cachemire colorato con cui lo stilista ha traghettato il prodotto fuori dalla tradi-
do questi parlano di ideali. Invece abbiamo trasmesso ai
giovani la paura, abbiamo tolto loro la voglia di sognare. I
nostri professori ci hanno trasmesso ideali. Quando dissi a
mio padre, che è ancora vivo e
ha 94 anni, che avrei prodotto
pullover in cachemire, che lui
non sapeva neppure di cosa si
trattasse, mi disse buona fortuna. Bisogna tornare al dialogo, non si discute più. Vedo i
giovani impegnati al telefonino da soli. Io volevo fare il sacerdote, poi il monaco, sono
sempre stato affascinato dalla
vita monastica».
Cucinelli ha toccato numerosi temi di attualità. Le donne rappresentano il 70% dei
sui dipendenti. «Siete già
mamme da quando giocate da
bambine con le bambole, avete una sopportazione del dolore più alta. Siete qualcosa di
speciale», ha detto a quelle che
lo ascoltavano. La politica?
«Mi piace. A prescindere da
chi governa, mi sforzo di rispettare le regole - ha spiegato
-. Lo Stato sociale italiano è il
migliore. Mi ha chiamato un
amico dall’America che ha la
zione dei beige e dei grigi. Da imprenditore filosofo e filantropo,
Cucinelli ha ricevuto una laurea
honoris dall’università di Perugia e ha istituito, con la Fondazione di famiglia, quel “Progetto
per la bellezza” con la realizzazione dei tre parchi agrario, dell’industria e dell’oratorio laico.
Sua anche la “Scuola dei mestieri” coi corsi di rammendo, riammaglio, taglio e confezione, orticoltura, giardinaggio e arti murarie.
La Brunello Cucinelli spa, dopo aver debuttato in piazza Affari nel 2012, ha riportato ricavi
netti nel 2013 pari a 322,5 milioni di euro con una distribuzione
in oltre 60 Paesi nel mondo.
moglie in fin di vita e deve pagare 140mila dollari per una
settimana in ospedale a Miami, da noi non accade. Siamo
ammirati dai cinesi, gli stranieri sono affascinati dalla nostra cultura. Il made in Italy va
bene».
Ha scelto di ristrutturare la
vecchie azienda al posto di costruirne di nuove e ha rimesso
in sesto antichi borghi. «Non
ho mai provato il dolore tipico
della provincia di dover licenziare qualcuno. La periferia
deve tornare carina come il
centro. Ho acquistato una fabbrichetta dismessa per sostituirla con frutteti e campi da
calcio per renderla vivibile». E
infine il suo segreto: «Non vivo giudicando e sto meglio, altrimenti non sei mai in pace
con te stesso. Io ho solo voglia
di trasferirvi il mio pensiero.
Chi vive nei piccoli borghi fa
una vita migliore perché non
c’è solitudine». L’immigrazione? «Bisogna accoglierli nel
migliore dei modi. L’America
non sarebbe quello che è se
non avesse accolto i sudamericani».
P.Ghi.
24
LA PROVINCIA
VENERDÌ 4 MARZO 2016
Morbegno e Bassa Valle
«Siamo stati lasciati soli a gestire il caos»
La protesta. Il sindaco di Traona, Della Matera, furente per l’assenza della task force promessa sulla statale 38
«Oggi al tavolo in Prefettura farò presente che il nostro vigile mercoledì sera ha dovuto gestire un ingorgo»
TRAONA
SABRINA GHELFI
«Non sono stati rispettati i patti; si era stabilito
di presidiare gli incroci sulla
statale 38 in concomitanza
dell’ennesima chiusura della
strada Valeriana e invece ieri a
tenere a bada un traffico indecente c’era solamente il nostro
vigile». È infuriato il sindaco
di Traona, Dino Della Matera, che mercoledì ha dovuto
gestire da solo l’emergenza
traffico sulla strada statale 38
intasata di mezzi per via del
nuovo stop alle auto sulla provinciale Valeriana dei Cech.
Chiusura che finirà oggi, giorno in cui è stata convocata
d’urgenza una riunione in
Prefettura con i sindaci di Traona, Cosio Valtellino, Morbegno e Talamona.
La protesta
«Un incontro dovuto, in cui
metterò nero su bianco la
mancanza di coordinamento
in questa partita - afferma
Della Matera -. Nell’ultima
riunione in Comunità montana a Morbegno si era stabilito
che si sarebbe messa in campo
una task force per regolamentare il traffico da e verso la statale 38: peccato che mercoledì
ci fosse solamente il nostro vigile sulla strada, che a fatica ha
regolamentato il traffico e le
colonne al crocevia fra la 38 e
la strada Cosio-Talamona. Né
è stata eseguita interamente
la promessa asfaltatura del
tratto stradale che arriva a Cosio Stazione». Il nuovo sacrificio sopportato questa settimana dagli automobilisti sarà
ricompensato con l’anticipo di
qualche giorno della riapertura - prevista inizialmente per
il 25 marzo - della strada provinciale. La decisione è stata
presa durante la riunione di
settimana scorsa a Morbegno
per la definizione della regolamentazione del traffico lungo
la provinciale Valeriana interessata dai lavori della “Variante di Morbegno”, cioè della nuova superstrada.
All’incontro in Cm chiesto
dal sindaco di Traona, presieduto dal presidente della Provincia, Luca Della Bitta, al
quale erano presenti la Comunità montana Valtellina di
Morbegno, Anas, la ditta ap-
1 Oggi la Valeriana
verrà riaperta, ma
il sindaco recrimina
sulla gestione
dell’emergenza
paltatrice dei lavori Cossi Costruzioni e i rappresentanti
dei Comuni di Traona, Cosio
Valtellino e Morbegno. In
questa occasione si era stabilito l’incremento dei presidi
delle forze dell’ordine nel tratto Cosio-Traona attivando nel
servizio di viabilità la presenza di movieri nel tratto Cosio
Valtellino-Traona messi a disposizione dalla ditta Cossi
per supportare le forze dell’ordine nelle due fasce orarie più
critiche (la mattina dalle 7 alle
9 e il pomeriggio dalle 17 alle
19) sino a oggi, venerdì 4 marzo.
Linea comune disattesa
«Tutti i presenti hanno condiviso questa linea - aveva dichiarato il presidente della
Provincia Della Bitta - che
rappresenta l’impegno assunto da parte dei diversi attori
nel cercare di limitare i disagi
che si possono arrecare ai cittadini. Siamo di fronte a
un’opera storica per il nostro
territorio. Ancora alcuni giorni di pazienza e di sacrificio di
fronte ad un’opera tanto attesa da molti anni. Credo quindi
che l’impegno di tutti sia nella
direzione di contenere il più
possibile i disagi e di raggiungere l’obiettivo di velocizzare
le opere».
Mercoledì sera la statale 38 ha patito per l’assenza della Valeriana tra le vie percorribili
Consorzio Porte
«Morbegno
non dialoga»
Cosio Valtellino
L’albergatore Giulio Salvi,
nel Cda della società turistica,
accusa la giunta Ruggeri
di autoisolarsi
«Purtroppo in queste
discussioni che mettono in evidenza i contrasti fra il Comune
di Morbegno e il consorzio ci
andiamo di mezzo noi operatori, soprattutto in un momento
in cui sarebbe necessario fare
quadrato e programmare insieme».
Giulio Salvi, albergatore, fa
parte del consiglio di amministrazione del consorzio turistico Porte di Valtellina e interviene dopo l’ultima assemblea dei
soci, in cui il Comune di Morbegno ha sospeso il suo contributo annuale di 13mila euro a
favore del consorzio. Una scelta che Salvi imputa a «vecchi
rancori fra Porte di Valtellina e
giunta Ruggeri - dice -, mi riferisco alle dimissioni dell’ex
presidente del consorzio, nonché assessore di Morbegno,
Claudio D’Agata. Del resto, facendo io parte del Cda di Porte
di Valtellina mi rendo conto di
quanto il Comune di Morbegno
poco dialoghi con il consorzio e
i suoi soci: penso a un’iniziativa
valida del Comune come la pista del ghiaccio, peccato che
nessuno degli operatori sapesse nulla riguardo a prezzi, date,
orari e neppure il consorzio».
Un’incapacità di dialogare che
secondo l’albergatore è «tipica
dell’amministrazione guidata
dal sindaco Andrea Ruggeri,
visto che - specifica - lo scorso
29 febbraio ho avanzato richiesta al Comune di potermi proporre nell’organizzazione della
manifestazione autunnale creando Cantine in Valtellina: attendo ancora risposta, come ho
fatto presente al consorzio al
quale ho domandato supporto
in questa idea, previo consenso
del Comune di Morbegno. Anche perché non so se riuscirò a
fare meglio le cantine, ma sono
sicuro di riuscire a non fare
peggio di quanto è stato programmato quest’anno». Salvi
cita ancora, ad esempio della
mancanza di confronto, «la
non riposta del Comune alla
mia richiesta del 29 dicembre
DELEBIO
Spettacolo
all’oratorio
“A manzeta dul cech” della compagnia “i Fulchit”
di Cadiate all’oratorio di
Delebio domenica dalle
15. Uno spettacolo per ridere e svagarsi, ma anche
per fare anche del bene e
raccogliere fondi per il comitato Maria Letizia Verga di Monza.
Con i testi di Gabriele Pastorelli e la regia di Danilo
Zimaldi, la commedia vedrà protagonisti sei interpreti per sei personaggi in
una storia divertente recitata in dialetto. M. PES.
MORBEGNO
Gruppo scout
al Ri-Circolo
Giulio Salvi, l’albergatore critico con il sindaco Ruggeri
12
1 «Il mancato
contributo
è frutto di rancori
tra il Comune
e il consorzio»
2014 sull’impiego dei volontari
migranti, ma anche a quella del
maggio successivo sul progetto
abbattimento barriere architettoniche. Mentre a gennaio
ho proposto al Comune il progetto Tolleranza zero (per collocare nella città di Morbegno i
pannelli già posizionati su via
Roma a Regoledo nel comune
di Cosio Valtellino), poiché
parlando con il dirigente della
scuola Damiani è risaltato un
suo preciso interesse per l’iniziativa. Purtroppo, però, anche
qui non ho avuto alcuna risposta».
G. Ghe.
Il Clan di Morbegno, che
comprende ragazzi compresi tra i 18 e 22 anni, del
gruppo Scout racconta
l’esperienza estiva, vissuta nell’agosto 2015, durante la quale hanno prestato servizio e fatto animazione in un centro per
bambini e ragazzi moldovi.
L’incontro è stasera alle
20,30 al Ri-Circolo, in via
Beato a Andrea a Morbegno. C’è la possibilità di
partecipare dalle 19,30 all’aperi-cena in compagnia, prima dei racconti di
viaggio. M. PES,
Contro i furti
passeggiate
in paese di sera
niente ronde
Talamona
Si ritroveranno in
piazza per dare vita a “passeggiate per il paese” in modo da
controllare passaggi sospetti
per le vie di Talamona. Questo è
quanto hanno deciso i frequentatori dei social network, quelli
di Talamona in particolare. Gli
stessi che nei giorni scorsi dalle
pagine di facebook hanno parlato di ronde per fare fronte al
timore che si è acuito nelle ultime settimane rispetto ai nuovi
colpi dei topi d’appartamento
nel Morbegnese.
Adesso correggono il tiro e
parlano non di ronde, ma piuttosto di passeggiate notturne
che dovrebbero partire settimana prossima. A riguardo il
primo cittadino talamonese,
Fabrizio Trivella, dice che «le
passeggiate per le strade dei cittadini ovviamente sono libere,
diverso è il discorso delle ronde
che escludo categoricamente,
con le quali si rischia, invece, di
cadere in attività che, oltre a essere rischiose, se non autorizzate non sono neppure legali».Il
sindaco ribadisce anche la sua
disponibilità a prestare una sede pubblica come l’auditorium
per confrontarsi sul tema furti.
S. Ghe.
Morbegno e bassa valle 25
LA PROVINCIA
VENERDÌ 4 MARZO 2016
Limitazioni sul ponte
Vietati i mezzi pesanti
Servizi sociali
L’ombra del ricorso
sull’appalto al Solco
Morbegno
Controlli. Tra Mantello e Rogolo l’attraversamento dell’Adda è del 2006
La Provincia sta verificando la solidità e per questo ha emesso l’ordinanza
Intanto i sindaci hanno
approvato la carta dei servizi
che sancisce la suddivisione
dei settori e il tipo di interventi
MANTELLO
L’assemblea distrettuale dei sindaci approva la Carta dei servizi che disciplina la
condivisione dei servizi sociali
fra i 25 comuni del mandamento
e che quest’anno prevedono una
nuova modalità di gestione. La
Comunità montana, infatti, ha
affidato al consorzio Solco Sondrio Solidarietà e Cooperazione
il servizio che è stato sostenuto
attraverso un bando da 2,7 milioni di euro e punta su innovazione e sperimentazione per ridisegnare la gestione degli interventi.
Un affidamento è avvenuto
attraverso un bando oggetto fra
l’altro di ricorso da parte di Progetto vita, la cooperativa arrivata seconda alla gara, «che ha
contestato la procedura amministrativa dell’affidamento - ha
spiegato Mirosa Oreggioni
dell’Ufficio di piano di Morbegno, che è il soggetto che si occupa per conto dei Comuni e della
Cm del coordinamento dei servizi sociali -, in sostanza si contesta la scelta ricaduta su un consorzio, il Solco, invece di una cooperativa sociale, ma la base sociale del Solco è data dalle cooperative che lo compongono che
hanno proposto un progetto di
rete che abbiamo scelto. La Cm
ha contestato il ricorso, che sarà
dibattuto a ottobre».
Intanto quindi i Comuni nell’assemblea del distretto di Morbegno hanno approvato la gestione associata dei servizi socioassitenziali nella nuova veste, licenziando la Carta dei servizi che altro non è che una guida
ai servizi erogati. Il nuovo corso
dei servizi è partito lo scorso settembre, ma molti sono stati attivati da gennaio e il nuovo modello organizzativo ha coinvolto 15
ANNALISA ACQUISTAPACE
Divieto per i mezzi pesanti e senso unico alternato per
gli altri veicoli lungo il ponte sull’Adda tra Rogolo e Mantello. È
di ieri la decisione assunta attraverso un’ordinanza emessa dalla
Provincia, cui appartiene il percorso che collega la sponda retica
a quella orobica, di imporre a
titolo precauzionale la limitazione del traffico a senso unico alternato sul ponte e di indicare il
divieto per i veicoli con massa di
carico superiore a 10 tonnellate
sul ponte che attraversa l’Adda.
Verifica sugli stralli
Il provvedimento viene indicato
come conseguenza della «verifica decennale sul ponte strallato
di Mantello, che ha rilevato delle
anomalie sugli stralli di valle che
impongono di assumere limitazioni di transito». Proprio per lo
stato rilevato, il tecnico progettista ha consigliato alla Provincia
di disporre la limitazione di portata dei mezzi in transito e la
chiusura della corsia di valle del
ponte. Nei giorni scorsi la Provincia aveva disposto i lavori di
manutenzione degli stralli del
ponte,che sono una serie di cavi
ancorati al pilone di sostegno
che fanno della struttura un ponte “sospeso”. Proprio in occasione di quegli interventi di manutenzione era già stato necessario
disporre per un limitato numero
di giorni la regolamentazione del
traffico a senso unico alternato,
per consentire i lavori. «Ci è stata
comunicata la decisione assunta
dalla Provincia per la limitazione al traffico che è subito operativa - spiega il sindaco di Mantello, Giacomo Bonetti - e abbiamo già avuto contatti con gli uffi-
Il ponte tra Mantello e Rogolo sull’Adda è stato inaugurato dieci anni fa e ora è sotto esame FOTO SANDONINI
1 Il sindaco
Bonetti: «Il ponte
è stato aperto
e reso transitabile
nel 2006»
ci e i tecnici per comprendere la
natura della decisione. Sappiamo che i lavori di manutenzione
effettuati fanno parte di un preciso cronoprogramma decennale, che infatti cade nel 2016 dopo
che il ponte è stato aperto e reso
transitabile nel 2006»
Di quattro solo due ponti
1 «La decisione
assunta
è da ritenersi
di natura
precauzionale»
3
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«Ci è stato detto - continua Bonetti - che la decisione assunta
per la limitazione del carico del
ponte da parte dei veicoli è da
ritenersi precauzionale, ma che
bisognerà attendere alcuni giorni per poter avere una risposta
più chiara riguardo all’esito delle
verifiche effettuate dai tecnici
sulla struttura». Il sindaco di
Mantello parla di «tempi che
crediamo possano essere co-
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munque di una manciata di giorni, con un primo aggiornamento
che sarà fatto già a metà della
prossima settimana, contando
sulla possibilità di poter vedere
riaperto il ponte a breve. La riapertura della Valeriana all’altezza del cantiere per la nuova 38 di
Traona dovrebbe almeno in parte limitare il disagio di questa
nuova ordinanza». La limitazione al transito ai mezzi inferiori
alle 10 tonnellate, disposta dalla
Provincia per la struttura di
Mantello, è la stessa vigente da
anni sul vecchio ponte fra Traona e Cosio Valtellino. Delle quattro infrastrutture di superamento dell’Adda in Bassa valle, sono
da oggi pienamente utilizzabili
il ponte di Dubino e quello di
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soggetti del territorio, fra associazioni, fondazioni, cooperative e Ufficio di Piano con Comunità montana. Il risultato è un sistema indubbiamente innovativo. Diversi i settori di intervento,
fra di essi c’è il servizio tutela minori innanzitutto, che prevede
le attività di tutela dei minori e di
sostegno alla genitorialità rivolto a nuclei familiari in difficoltà.
Il servizio ha in carico 201 nuclei
familiari per un totale di 267 minori con provvedimento dell’autorità giudiziaria, di cui 16 minori in comunità e 23 minori in affido familiare. Il servizio di assistenza domiciliare ai minori
partito dal 1 gennaio prevede il
coinvolgimento di 6 educatori
per un totale di 60 ore settimanali di servizio a favore di 20 minori in carico al servizio tutela e
5 minori in carico al Servizio sociale di base. Poi c’è lo spazio
neutro a favore di 20 minori, che
prevede incontri a caduta settimanale/quindicinale o mensile
e viene garantito dagli educatori
che svolgono anche gli interventi educativi con una media di 10
ore settimanali. Il servizio sociale di base è invece rivolto a minori, famiglie, adulti in difficoltà,
anziani, disabili che ha in carico
435 nuclei familiari.
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LA PROVINCIA
26
VENERDÌ 4 MARZO 2016
Valchiavenna
Samolaco vende i terreni agricoli
«Grandi come 7 campi da gioco»
Penne nere
Il raduno
domenica
è a Gordona
L’evento
L’alienazione. Affittarli non rende più di tanto, di qui la decisione presa dal Comune
Il sindaco: «Avvieremo un'analisi approfondita ed entro due anni fisseremo un’asta»
SAMOLACO
DANIELE PRATI
Maxi operazione
quella in programma per
l’amministrazione comunale
guidata dal sindaco Michele
Rossi, intenzionata a mettere sul mercato terreni agricoli per un totale di 330mila
metri quadrati.
Trentatré ettari di terreno
che da anni ormai sono concessi in affitto ad aziende
agricole del territorio di cui
l’amministrazione vorrebbe
disfarsi definitivamente. Se
ne riparlerà, di fatto, fra due
anni comunque. Questo perché il comune ha voluto fare
le cose con calma, evitando
soprattutto spiacevoli contenziosi come avvenuto in altri comuni in cui si è tentata
un’operazione del genere.
Si tratta di una superficie di 33 ettari che al momento non rende più di 10mila euro di affitto
I passi del Comune
«Appena insediati – spiega il
primo cittadino – abbiamo
preso in mano la situazione,
incontrando gli agricoltori e i
loro rappresentanti di categoria. Abbiamo concordato
un percorso che prevede la
concessione in proroga dei
terreni in affitto fino al 31 dicembre 2017. Dopo quella data si ripartirà da zero».
O con nuovi contratti d’affitto o con la vendita dei terreni al maggior offerente e la
possibilità per gli ormai ex
affittuari di avere una prelazione che li avvantaggi. «Non
nascondiamo – continua
Rossi – che il nostro obbietti-
1 Si vuole evitare
quanto avvenuto
a Gordona
con lunghe dispute
tra i cittadini
1 Non è detto
che il Comune
fissi anche
un nuovo canone
di affitto
È morto don Curti
Il prete più anziano
ancora in attività
Il lutto
Aveva appena compiuto
102 anni, era nato il 15 febbraio
1914 a Verceia, poi nel ’36
si trasferì a Marzio (Varese)
Addio a monsignor
Luigi Curti, il prete più anziano
d’Italia ancora in attività. Il sacerdote, a Marzio (Varese) da
quasi 80 anni consecutivi parroco del paese, si è spento nel pomeriggio di ieri. Aveva appena
compiuto 102 anni, festeggiati
con gli abitanti di Marzio che per
l’occasione gli avevano preparato una festa a sorpresa. Il decesso è avvenuto all’ospedale di
Luino, dove era stato ricoverato
per una peritonite acuta. Venerdì il don era stato operato e domenica, nonostante l’anestesia
Don Luigi Curti e Luca Della Bitta
totale, stava bene. Gli abitanti di
Marzio sono andati a trovarlo e
don Luigi ha salutato tutti, scusandosi di non aver fatto in tempo a scrivere una lettera di ringraziamento per la festa a sorpresa organizzata qualche domenica fa. «Se l’è presa bonariamente con me che non gli avevo
fornito i nomi e i cognomi esatti
vo è quello di mettere sul
mercato la maggior parte di
questi terreni.
Questi due anni saranno
utilizzati per fare una attenta
valutazione sugli stessi, per
capire quali considerare
strategici e quali, invece, si
possono vendere». Il patrimonio fondiario è enorme.
Per chi è meno avvezzo ai calcoli sulle superfici, si parla di
una misura complessiva pari
a quasi sette campi da calcio
regolamentari. Il tutto in un
contesto in cui l’attività agricola rimane quella prevalente per l’economia del paese.
Ma quanto incamera ogni an-
delle persone da ringraziare, era
lucidissimo» racconta Tiziano
Rusconi. Don Luigi fu mandato
a Marzio 80 anni fa per la salute
cagionevole, che con l’aria di
montagna è diventata «da leone». Fino all’anno scorso, a 101
compiuti, don Luigi celebrava
una messa al sabato e tre alla domenica. E persino di recente
non si tirava indietro, specialmente quando c’era da celebrare
una cerimonia importante, come un matrimonio o un funerale di un abitante del paese.
Monsignor Curti era nato il 15
febbraio 1914 a Verceia. Dal 4 dicembre 1936 è stato ininterrottamente al servizio della comunità parrocchiale di Marzio. Nei
suoi anni di vita sacerdotale si
sono dati il cambio otto Papi, ma
lui non ha mai lasciato Marzio.
Non ha mai rinunciato alla semplicità e, con senso del dovere e
umiltà, ha saputo essere un punto di riferimento per la vita del
paese. I villeggianti lo hanno apprezzato durante i periodi di vacanza, tanto che se si mettessero
insieme tutte le anime di cui ha
saputo essere guida, il numero
supererebbe di molto le 300 di
Marzio.
no il comune da questi affitti?
Poco, a quanto pare: «I contratti sono decisamente vecchi – spiega il sindaco - .
L’amministrazione ricava
complessivamente una cifra
annua inferiore ai 10 mila euro».
Il precedente
I tempi lunghi sono stati scelti come soluzione per evitare
di finire in dispute senza fine,
come avvenuto a Gordona
negli anni scorsi. Nel 2010 il
comune allora guidato dal
sindaco Mario Biavaschi
decise di mettere in vendita
alcuni lotti di terreno agrico-
lo, fino a quel momento concessi in affitto, con l’obbiettivo di incamerare una cifra vicina ai 2 milioni di euro.
Ne venne fuori una lunga
disputa che vide agricoltori e
associazioni di categoria sostenere il diritto alla conduzione dei terreni fino alla scadenza dei quindici anni del
contratto di affitto e il diritto
di prelazione nell’acquisto in
caso di vendita degli stessi
lotti. Ci furono allora vari
tentativi di conciliazione.
Con alcuni finiti in modo positivo, mentre per altri si sono aperte vertenze legali non
ancora concluse.
Tutto è pronto
per la grande festa
che coinvolgerà
anche la banda e il coro
Attese 100 penne nere, ma non solo, al raduno degli
Alpini di Gordona in programma domenica 6 marzo. L’appuntamento annuale del gruppo guidato da Renato Coldagelli è arrivato e vedrà la partecipazione, oltre che degli amici
e dei sostenitori, anche della
Banda di Gordona e del coro
Cuore Alpino e la grande novità dell’inaugurazione della
nuova sede sociale. Comunicato il programma della giornata.
Il ritrovo è fissato in sede alle 9,30. Un quarto d’ora più tardi partirà la sfilata fino alla
nuova sede per l’inaugurazione.
Dopo il taglio del nastro e i
discorsi ufficiali il programma
prevede l’alzabandiera al monumento ai Caduti, seguito
dalla celebrazione della Messa
e dalla deposizione della corona al monumento. Alle 11,30
aperitivo all’oratorio di Gordona. Il pranzo è in programma
alle 12,30 al ristorante Boggia.
Un momento di svolta per il
gruppo nato nel 1974. Fino a
quel momento in valle erano
operativi solo i gruppi alpini di
Chiavenna e Mese. Il gruppo è
nato su iniziativa di Mario
Dell’Anna, Siro Dell’Anna,
primo capogruppo, Agostino
Tavasci e Alessio Tavasci
durante una festa al ristorante
Forcola.
Attualmente il gruppo ha un
centinaio di iscritti. Per altre
informazioni è possibile contattare Renato Coldagelli al
numero 348 4745 681.
D. Pra.
La vecchia autopompa risplende
Chiavenna. Il meccanico in pensione Remo
Beretta, volontario di Carate Brianza, ha ridato vita
insieme a Giuseppe Bernardo Cesana e Danilo
Buratti a un mezzo di oltre ottant’anni della Galleria storica dei vigili del fuoco di Chiavenna. Si tratta
dell’autopompa Fiat 525 N dei vigili del fuoco utilizzata dai pompieri del Comune della Brianza, che
ora si trova nella città della Mera nel museo di via
Novi al fianco di circa altri trenta mezzi, tutti fun-
zionanti.
«Un mezzo 2800 di cilindrata, con sei cilindri, è il
primo motore della casa torinese al quale è stato
applicato lo spinterogeno – racconta con orgoglio
Beretta al termine del restauro -. C’è voluto tanto
impegno, abbiamo costruito, fatto realizzare e applicato vari pezzi. La macchina era praticamente
demolita, l’abbiamo riportata alle sue condizioni
ottimali». S. Bar.
33
LA PROVINCIA
VENERDÌ 4 MARZO 2016
CulturaeSpettacoli
MASSIMARIOMINIMO
FEDERICO RONCORONI
Parlare d'amore
fa bene all'amore
La sola cosa che si possiede è
l’amore che si dà
Isabel Allende
[email protected]
Tel. 031 582311
Cultura: Mario Schiani [email protected], Massimo Romanò [email protected], Umberto Montin [email protected], Mauro Butti [email protected], Pietro Berra [email protected],
Spettacoli: Edoardo Ceriani [email protected], Nicola Nenci [email protected], Fabio Cavagna [email protected], Riccardo Bianchi [email protected], Lilliana Cavatorta
[email protected], Antonella Crippa (Lecco)[email protected], Sara Baldini (Sondrio)[email protected]
Scrittura segreta
L’arte di celare
le parole nelle parole
Storia e tecnica. Dai trucchi agli artifici per nascondere
informazioni militari o industriali, oggi la crittografia
è diventata importante anche per difendere la privacy
ALFREDO CHIÀPPORI
La storia delle comunicazioni è anche la storia delle
tecniche di occultamento dei
messaggi per renderli comprensibili solo alle persone autorizzate. Ed è anche la storia
dei tentativi compiuti per scoprire queste tecniche di scritture segrete e rendere leggibili
i messaggi nascosti.
È dunque la storia dell’antica guerra tra inventori e solutori di scritture segrete. Una
guerra senza esclusione di colpi, tra intelligenze contrapposte, e destinata a non finire
mai. Ogni scrittura segreta è
sempre esposta agli attacchi
dei decrittatori. E quando essi
scoprono il modo di metterla
in chiaro, allora la scrittura segreta deve trasformarsi, in modo da tornare a essere impenetrabile.
È un po’ quello che succede
con i virus. Un virus continua a
diffondersi finché i medici non
scoprono un farmaco capace di
distruggerlo. Allora, per resistere al farmaco e continuare a
diffondersi, il virus deve trasformarsi e diventare più potente.
Informazione materia preziosa
Per la stessa ragione, l’eterna
guerra tra inventori e solutori
di scritture segrete ha determinato grandi progressi scientifici e tecnologici, come l’invenzione del computer.
Non c’è dubbio che, nella nostra Età dell’informazione, le
scritture segrete sono diventate molto più importanti che in
passato, perché l’informazione
è la materia prima più preziosa.
Le nostre telefonate rimbalzano da un satellite all’altro, le
nostre e-mail viaggiano attraverso catene di calcolatori elettronici. In entrambi i casi i rischi di intercettazione sono
molteplici e la nostra privacy è
seriamente minacciata. Allo
stesso modo, un numero sempre più grande di transazioni
commerciali avvengono via Internet, e la salvaguardia della
riservatezza è necessaria ai
grandi operatori come ai singoli individui.
Il desiderio di privacy dei
cittadini e la crescente domanda di scritture segrete si scontrano con le ragioni della lega-
lità e della sicurezza. Sorge
dunque la domanda cruciale: è
più importante la tutela della
nostra privacy o la difesa dell’ordine pubblico e della sicurezza? Oppure, è possibile trovare un compromesso?
Il bisogno di segretezza
Ma torniamo alle scritture segrete.Il bisogno di segretezza
accompagna molte attività
umane, politiche e militari,
commerciali e industriali, diplomatiche e poliziesche. Molto spesso, il bisogno di segretezza è anche un bisogno di sopravvivenza. Da qui derivano
le molteplici tecniche utilizzate dall’uomo, nel corso dei millenni, per nascondere i messaggi. Le comunicazioni segrete basate sul semplice occultamento dei testi si chiamano
steganografia, dalle parole greche “steganòs”, coperto, e
“graphein”, scrivere. Innumerevoli e antichissime sono le
tecniche utilizzate per nascondere i messaggi.
All’epoca delle guerre che i
greci combatterono contro i
persiani nel V secolo a.C., si
usava rasare il capo a un corriere, scrivere il messaggio sulla
cute e aspettare che ricrescessero i capelli. Naturalmente
non doveva trattarsi di messaggi urgenti.
Oppure, si grattava via la cera dalle tavolette per scrittura,
si annotava sul legno sottostante il messaggio segreto e lo
si ricopriva con nuova cera. In
tal modo, le tavolette, che sembravano vergini, venivano recapitate attraverso le linee nemiche senza destare sospetti
nelle guardie.
1 Nell’antica Grecia
messaggi sulla cute
rasata: e poi l’attesa
finché i capelli
non ricrescevano
1 La crittografia
nasconde
i significati usando
un codice
o la cifratura
In Cina, invece, per essere
ancora più sicuri si scriveva il
messaggio su piccole strisce di
seta, che venivano appallottolate, ricoperte di cera e inghiottite dal messaggero.
In Italia, nel XIV secolo, lo
scienziato Giambattista Della
Porta aveva escogitato un ingegnoso sistema per comunicare
segretamente utilizzando un
uovo sodo. Dopo aver preparato un inchiostro, mescolando
allume e aceto, si scriveva il
messaggio sul guscio. L’inchiostro vi penetrava tingendo l’albume. Bastava sbucciare l’uovo sodo per leggere il testo segreto.
Anche la scrittura con inchiostri simpatici, o invisibili, è
una forma molto usata in steganografia. Trasparente quando è asciutto, l’inchiostro simpatico si scurisce esponendolo
al calore di una fiamma.
Tecniche diverse
Per rendere più sicura questa
forma di scrittura segreta, alla
steganografia si è affiancata le
più potente crittografia, dal
greco “kriptòs”, nascosto. Nella crittografia non si nasconde
il messaggio, ma il suo significato. Per rendere oscuro un testo, lo si trasforma in una scrittura segreta mediante un codice, concordato prima dal mittente e dal destinatario. Il codice sostituisce una parola, o una
frase, con un’altra parola, frase,
numero o simbolo. L’alternativa al codice è la cifratura, un
tecnica che opera a un livello
più profondo, perché stabilisce
la sostituzione non delle parole, ma delle singole lettere.
Dunque, anche se il nemico
intercetta il messaggio, non conoscendo il codice o la cifra,
dovrebbe trovare difficile, se
non impossibile, ricostruire il
significato del messaggio segreto.
Per garantire un livello di sicurezza più alto, steganografia
e crittografia possono essere
impiegate insieme per occultare il messaggio. Prendiamo il
caso del “microdot”, cioè la riduzione di una pagina alle dimensioni di un punto, attraverso un procedimento fotografico. Prima il testo viene
crittato, poi ridotto a una macchia più piccola di un millimetro, quindi nascosto nel punti-
Nel film “The Imitation Game” si racconta come il matematico Turing decrittò il sistema cifrato dei nazisti
Alfredo Chiappori
Dalla satira
politica
alla narrativa
Alfredo Chiappori
Nato a Lecco nel 1943, Alfredo
Chiàppori è disegnatore, autore di
fumetti di segno satirico-politico
e scrittore.
È emerso grazie alle strisce di “Up
il sovversivo”, pubblicate nel
1969 sul mensile Linus. Tra i suoi
lavori successivi: “Alfreud” (1972),
“Vado, l’arresto e torno” (1973), Il
Belpaese (in collaborazione con
Fortebraccio, 1973), “Padroni e
padrini” (con Oreste Del Buono,
1974), “Storie d’Italia” (4 voll.,
1977-81), “Tali e quali” (1990), “Il
belpaese si diverte” (1991), “Ma
va’” (1992), “Wanted” (1993). Tra
le opere di narrativa “Il porto
della fortuna” (1997), “La breva”
(2001), “Il mistero del Lucy Fair”
(2002), “Franco destino” (2004).
no di una “i” in un testo dall’apparenza innocua.
Trasposizione e sostituzione
Esistono due tipi di crittografia, conosciuti come “trasposizione” e “sostituzione”. La trasposizione consiste semplicemente nel mutare posto alle
lettere del messaggio, ottenendo così degli anagrammi. Ma,
nel caso di testi brevi, la trasposizione non dà alcuna sicurezza, perché pochi caratteri alfabetici possono originare pochi
modi diversi. Non resta che la
crittografia per sostituzione.
Uno degli esempi più antichi
di questa cifratura è quella usata da Giulio Cesare e descritta
nella Vita dei Cesari di Svetonio. Conosciuta come cifratura
di Cesare, consiste nel semplice scambio di ogni lettera del
messaggio con quella che si
trova tre posti più avanti nell’alfabeto usato. È chiaro che,
nel caso dell’alfabeto italiano
di 21 lettere, impiegando qualsiasi spostamento tra 1 e 20 lettere si possono generare 20 cifrature diverse. Se, invece del
semplice spostamento, si ammette qualsiasi riorganizzazione dell’alfabeto, si hanno 50
miliardi di miliardi di possibilità, ciascuna delle quali può
generare una diversa cifratura.
Però restiamo sempre nel
campo delle cifrature per sostituzione monoalfabetica. Ma
lo studio dell’analisi delle frequenze con cui appaiono le singole lettere di una lingua, studio avviato dagli Arabi e poi
continuato in Europa, aveva
dimostrato la debolezza di ogni
sostituzione monoalfabetica.
Ma bisogna aspettare il Rinascimento per trovare una cifratura nuova e più resistente: la
sostituzione polialfabetica.
Fu Leon Battista Alberti a
proporre per primo l’uso di più
alfabeti cifranti, e di sostituirli
durante la cifratura, per confondere e gettare nella disperazione i decrittatori. Il vantaggio formidabile del sistema
suggerito dall’Alberti fu colto
dal diplomatico francese Blaise de Vigenère, che escogitò
una tecnica crittografica nuova e di grande potenza. La forza
della cifratura di Vigenère stava nell’utilizzare 26 alfabeti cifranti per crittare un solo messaggio. Questa cifratura fu
chiamata “la chiffre indéchiffrable”.
Ma anche questa cifratura fu
sconfitta. A riuscire nel difficilissimo compito fu l’inglese
Charles Babbage, l’inventore
della “macchina delle differenze”, considerata l’antesignana
dei moderni elaboratori elettronici.
34 Spettacoli
LA PROVINCIA
VENERDÌ 4 MARZO 2016
Io sono chi decido di essere Il premio Oscar
in quattro sale
Consuelo canta Consuelo Vietato perderlo
Il nuovo disco. “Su di me” è il secondo lavoro da cantautrice della Orsingher
Domani originalissima serata-evento di presentazione tra brani e make up
Cineweekend in Valle
SONDRIO
“Il caso Spotlight” allo
Starplex, all’Iris di Morbegno,
al Victoria di Chiavenna
e al Mignon di Tirano
Conto alla rovescia per
Consuelo Orsingher che domani
sera (ore 21) alla sala polifunzionale Don Vittorio Chiari presenterà il suo nuovo disco, il secondo
da solista dopo “Emozionarsi a
vivere”.
Sul palco partirà un viaggio tra
le trasformazioni di corpo e anima della cantautrice valtellinese.
“Su di me. Una donna, le sue
canzoni” racchiude il lavoro di 4
anni di Consuelo Orsingher. In
scena, i 13 brani del nuovo disco
della cantautrice valtellinese,
edito da Red Fish.
Alcuni saranno eseguiti sugli
arrangiamenti di Ivan Azzetti,
altri live, con accompagnamento
del pianoforte. Si prospetta una
serata ricca di sorprese, tra musica, esibizioni e ospiti.
“Chi mi conosce - spiega Orsingher - troverà una Consuelo
molto diversa, chi non mi conosce vivrà con me un viaggio, attraverso stili e ambientazioni decisamente diversi”.
Grande è la differenza tra questo nuovo lavoro e il suo primo
disco da cantautrice in cui la musica era la prima cosa. “Ora ci
sono io, Consuelo cantautrice aggiunge- e tutti i concetti e i
messaggi che, attraverso le parole in musica, voglio trasmettere”.
I brani (alcuni testi sono di
Roberta Bosa, in arte Rebi Rivale,
affermata cantautrice di Udine)
e le esibizioni parleranno di un
percorso di crescita, di tante Orsingher unite in una.
A rendere questo microcosmo
assolutamente personale, ci sarà
Gianfranco Moreschi, esperto di
immagine di Look Center che,
durante il concerto, contaminerà
la sua arte con quella di Orsingher. Sul palco, si vivrà la trasformazione, anzi le trasformazioni,
del corpo e dell’anima.
La musica guiderà il make up
e viceversa, per veicolare un concetto chiave: una donna di 40
anni che rispetta il proprio essere
e i propri cambiamenti, che permette alle alterazioni di entrare
nella vita e giocare la loro parte,
che non segue necessariamente
una sola strada, ma percorre tante strade differenti che ampliano
È il premio Oscar “Il
caso Spotlight” il film da vedere nel fine settimana. La pellicola di Tom McCarthy (già regista del bel “L’ospite inatteso”) è programmata in ben
quattro sale: Starplex di Sondrio, Cinema Iris di Morbegno,
Cinema Victoria di Chiavenna
e Cinema Mignon di Tirano.
Un film sulla pedofilia, ma
soprattutto la storia del gruppo di giornalisti del Boston
Globe,
soprannominato
“Spotlight” e specializzato in
inchieste, che nel 2002 scoprì e
pubblicò i casi di abusi sessuali
commessi su minori da oltre
70 sacerdoti locali, coperti dall’allora arcivescovo Bernard
Francis Law. Un bel film, emozionante, teso e ben scritto, nel
solco della tradizione del cinema americano d’impegno civile degli anni ’70 e pellicole come “Tutti gli uomini del presidente”. McCarthy riesce condannare i crimini senza essere
manicheo e a sviluppare adeguatamente tutti i personaggi,
grazie anche a un cast perfetto:
Mark Ruffalo, il redivivo Michael Keaton, Rachel McAdams, Liev Schreiber e Stanley
Tucci nel ruolo del prelato.
Il Cinema Excelsior di Sondrio, che ha avuto fiducia in anticipo in “Spotlight” e l’ha proiettato nei giorni scorsi rinviando l’annunciato “Ti guardo” (Leone d’oro all’ultima
Mostra di Venezia) al 21 marzo,
ha in cartellone “Joy” di David
O. Russell. Il sogno americano
raccontato, ancora una volta,
attraverso l’inventrice del mocio per lavare i pavimenti, una
donna creativa e intraprendente ma poco fortunata dal
punto di vista economico. Una
commedia tra alti e bassi, con
una brava Jennifer Lawrence
(ottima anche la sua performance canora) e Robert De Niro e Isabella Rossellini in parti
bizzarre e cattive.
Altro film premiato con
l’Oscar, all’attrice protagonista
Brie Larsson, è “Room” di Lenny Abrahamson. In program-
Un frame del video “Su di me” girato al Grand Hotel della Posta di Sondrio che sarà presentato domani
Al Mignon con gli Amici degli Anziani di Tirano
I Promessi Sposi in dialetto
Dopo lo strepitoso successo di
qualche mese fa giovedì 10 marzo
alle 20.45 torna in scena lo spettacolo degli Amici degli anziani di
Tirano intitolata “Al Renzu, la
Lucia… e tuta la cumpagnia.
Rimembranze e… rimostranze”.
Già rappresentata due volte, sarà
la terza replica sul palco del
Mignon dello spettacolo durante
il quale gli spettatori saranno
nuovamente coinvolti in allegria dalle interpretazioni, dal
testo, (rigorosamente in dialetto
tiranese) e dalla musica, che sulla
trama del noto romanzo manzo-
Concorso del 3/3/2016
13
56
49
76
79
72
61
25
48
72
40
53
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35
15
22
18
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34
44
64
39
41
75
53
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15
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32
7
40
6
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66
64
20
4
25
25
10
60
80
76
19
20
42
Quote Superenalotto
53.600.000,00
-
25.959,81
313,47
24,59
5,00
Quote Superstar
31.347,00
2.459,00
100,00
10,00
5,00
8
16
29 49
56
62
niano, passano in rassegna i
principali personaggi, introducono curiosi dialoghi fra loro e
l’autore. Un’abile scelta dei vocaboli e delle frasi idiomatiche
richiama alla memoria il linguaggio dei nonni, favorendo l’interpretazione degli attori più “datati” e pertanto buoni conoscitori
del dialetto. L’incasso andrà
a totale beneficio dell’iniziativa
della parrocchia di pavimentare
con erba sintetica il campo di
gioco dell’oratorio. Prenotazione
e acquisto dei biglietti alla libreria
Il mosaico di Viale Italia. 1 C. CAS.
L’operazione nostalgia ha fatto centro
Sondrio, risale la febbre del giovedì sera
Pagina Fb e nuova data
44
13
Numero Oro: 13
13 15 17 18 22
25 27 29 34 35
46 48 49 53 56
59 61 72 76 79
orizzonti e prospettive. Perché
“passo dopo passo so che io sono
chi decido di essere”, citando la
frase di uno dei 13 brani, che diventa concept dell’evento.
L’ingresso è a offerta libera e
il ricavato sarà devoluto interamente alla Famiglia Salesiana. “É
per me un onore e un piacere
potermi esibire al Don Vittorio
Chiari - conclude Consuelo - Sono profondamente legata alla Famiglia Salesiana e credo nella sua
opera”. Nel corso della serata,
organizzata dall’Agenzia Bruno
Ligari, , verrà proiettato, in anteprima, il videoclip del singolo “Su
di me” e chissà che, magari, le
Ladiesgang, dirette da Consuelo
Orsingher, non facciano capolino...
Il disco-party anni Ottanta
della settimana scorsa
ha ottenuto un tale successo
che sarà replicato il 24 marzo
Il successone del disco party anni ’80 di qualche
giorno fa al Porto 05 di Albosaggia (quasi 500 persone ad alternarsi in pista, cinque ore di festa) ha (ri) portato la febbre del
giovedì sera in città. Sale infatti,
a colpi di brani immortali tra
disco music, funk, reggae e
rock, la nostalgia per i tempi andati. Quarantenni e cinquantenni hanno riscoperto la voglia di tornare in discoteche finora colonizzate da techno e
house, e da un pubblico under
20. Tanto è che dopo la festa
abilmente organizzata da Edi
Simonini di Calendario Valtellinese in collaborazione con il
locale, il dj Doriano Giugni e il
presentatore Bruno Ligari, è
stata subito varata una pagina
Facebook che ha rapidamente
superato i “500” mi piace.
L’alto gradimento riscontra-
to ha spinto i promotori a proporre una nuova serata, il 24
marzo, per “recuperare” certe
dimenticanze in scaletta che gli
utenti del social hanno prontamente segnalato in pagina, ma
non è escluso che questo possa
diventare un appuntamento
fisso, come erano i giovedì dell’epoca alla Moia (continuiamo
a chiamarla così, ci scusino i
proprietari) e al Tempio.
La formula, del resto è azzeccata. Un ingresso a 10 euro con
consumazione inclusa ripropone una tipologia cara alla me-
ma alla multisala. Jack è un
bambino cresciuto con la madre chiuso in una stanza, abituato a trattare da amici gli oggetti d’arredamento, senza sapere che oltre la porta blindata
esiste un mondo. Un giorno
troverà il modo per fuggire. Il
film funziona nella parte della
segregazione, meno nel resto.
Al Cinema Pedretti di Morbegno e allo Starplex arriva il
thriller “Attacco al potere 2” di
Babak Najafi con Gerard Butler, Aaron Eckhart, Morgan
Freeman e Angela Basset. Dopo le tensioni con la Corea del
Nord, stavolta il pericolo terrorismo si sposta a Londra. Sempre in tema di azione, la multisala mantiene il film Marvel
“Deadpool” di Tim Miller
Per chi cerca la commedia,
ci sono “Perfetti sconosciuti”
di Paolo Genovese e “Tiramisù” di Fabio De Luigi, con
una netta preferenza per il primo: tema attuale, coppie e
strumenti tecnologici, e csast
affiatato e in forma. Il Cinema
3 di Morbegno alterna, fino a
domenica, quest’ultimo a “The
Danish Girl” di Tom Hooper
(quello de “Il discorso del re” e
“I miserabili”). Nella Copenhagen di inizio anni ’20, la
pittrice Gerda dipinge un ritratto del marito Einar vestito
da donna e il quadro riscuote
successo. È l’inizio di una serie
di cambiamenti che portano
l’uomo a essere il primo transessuale della storia. Da Oscar
l’interpretazione di Alicia
Vikander, da nomination quella trasformista di Eddie Redmayne.
Nicola Falcinella
È senz’altro il film del weekend
moria di molti. Senza eccessi di
alcun tipo, quelli che ci avevano
allontanati in tanti, all’epoca
dalla discoteca. Una notte con
amici ritrovati o trovati, senza
pestarsi i piedi (o perlomeno
chiedendo scusa quando succede), grande musica tra Donna
Summer e Gloria Gaynor,
KC&The Sunshine Band e Kiss,
AC/DC e The Knack, Bob Marley e Silvester, Clash e Boney M,
Pink Floyd e Village People in
un’allegra convivenza di generi,
senza ghettizzazioni che non
fossero quelle delle opportune
selections di Doriano. E non sono mancati i lentoni, quelli di
una volta, da ballare stretti, come si faceva una volta. Ritorno
al futuro.
Paolo Redaelli
2.014.000 lettori (Audipress 2015/III)
* IL GIORNO CON TUTTOSPORT NON VENDIBILI SEPARATAMENTE - INIZIATIVAVALIDA PER LE PROVINCE DI COMO, LECCO E SONDRIO - ALESSANDRIA, ASTI, NOVARA, VERBANIA E VERCELLI
VENERDÌ 4 marzo 2016 | Anno 61 - Numero 54 € 1,30 * |
EDIZIONE SONDRIO VALTELLINA
Anno 17 - N. 63
In Brianza
uno striscione
di solidarietà
davanti al bar
chiuso per mafia
di GIANCARLO MAZZUCA
C’ERA UNA VOLTA
L’ AVVOCATO
La scritta apparsa
BALLABIO, CRIPPA e commento di BANDERA · A pagina 27 in centro a Seregno
di BRUNO VESPA
LA MOSSA
DI RENZI
Q
UANDO arriverà la
mitica riduzione delle
imposte promessa da
Matteo Renzi? L’altra sera a
“Porta a porta” ho avuto di
fronte l’anti Renzi per
eccellenza, che non è né Bersani
e nemmeno D’Alema. È Mario
Monti. L’abbiamo definito “il
Presidente dell’Austerità”.
Nonostante l’Europa di oggi non
piaccia nemmeno a lui,
nonostante riconosca che
l’austerità ha di fatto
paralizzato l’economia italiana
(ma a suo giudizio ha salvato
l’Italia), Monti ha una
concezione della politica
economica opposta a quella del
suo non immediato successore.
Per fare un esempio, lui rimise
la tassa sulla prima casa tolta
da Berlusconi, Renzi l’ha
eliminata. E guarda con grande
sospetto a gran parte degli
ultimi sgravi. Il premier ha
varato infatti altri
provvedimenti significativi in
questo senso: gli 80 euro, il
bonus da 500 per i giovani, la
defiscalizzazione dei contributi
nel Jobs Act, la riduzione
dell’Irap. Ma ha la sensazione
che l’opinione pubblica sia
rimasta piuttosto fredda.
[Segue a pagina 10]
Libia, uccisi da fuoco amico
Raid delle milizie tripoline, morti due italiani rapiti. «Erano nelle mani dell’Isis»
e ARPINO
· Da pagina 2 a pagina 7
Le nostre truppe speciali pronte al blitz per liberare gli altri ostaggi Servizi
DENTI
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Servizio · A pagina 8
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SORRI
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BARTOLOMEI · Alle pagine 14 e 15
Uccise i genitori. Rafforzata la scorta alle donne
Piccione a cena:
Cracco contestato
dai vegani
E a MasterChef
vince Erica
Maso, 25 anni dopo
minacce alle sorelle:
«Ora finisco il lavoro»
y(7HB1C4*MLLOQR( +.!”!@!”![
Esproprio con 18 rate evase
Retromarcia
sui mutui:
più tempo
a chi non paga
Blitz nel suo ristorante
MANGIAROTTI A pagina 37
e GIORGI · Nelle Cronache
· A pagina 22
RdC
IL COMMENTO
UN TEMPO nel salotto buono di viale dell’Astronomia sedevano i
grandi nomi dell’imprenditoria italiana. Abbiamo avuto presidenti
della Confindustria che si chiamavano Gianni Agnelli, l’Avvocato...
ALARI · A pagina 18
Val Masino e Gordona reclamano più fondi e 2 milioni vanno alla nuova 38
Assemblea Bim, sì dei sindaci
Ma c’è anche chi alza la voce
BERGAMINI · In Sondrio
Rimborsi, parla Zanetti
«Salva banche,
il governo
perde tempo»
GOZZI · A pagina 8
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Venerdì 4 marzo 2016
Redazione: via A. Caimi 6, Sondrio - Tel. 0342 527411 - Fax 0342 527417
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II
PRIMO PIANO
SONDRIO
VENERDÌ 4 MARZO 2016
COSTO
INVITO
«SI PREVEDE DI RAGGIUNGERE
UN COSTO PER L’UTENTE
DI 1,26 EURO AL METRO CUBO»
«RITENIAMO SIA GIUNTO
IL MOMENTO DI USCIRE
DA QUESTA SITUAZIONE»
Tariffe dell’acqua e bollette salate
La Cgil tira la giacca ai sindaci
INCONTRO
CON GOCREDITO
«Nel futuro
Cda CreVal
un posto
«Secam e molti Comuni non danno informazioni chiare agli utenti»
a dipendente»
IMPEGNO Alcuni
rappresentanti della
Camera del lavoro
di CAMILLA MARTINA
– SONDRIO –
L’APPLICAZIONE delle nuove
tariffe per il pagamento del servizio idrico in provincia continua a
essere al centro di discussioni e
polemiche, in particolare nei 32
Comuni della provincia nei quali
le utenze, al momento dell’affidamento del servizio a Secam, erano
sprovviste di contatore. «Mentre
dall’Ufficio d’Ambito giunge la
positiva notizia di una nuova proroga al 30 aprile per chiedere l’installazione del contatore - commentano le segreterie Cgil e Spi
provinciali - con conseguente conguaglio delle bollette in base agli
effettivi consumi, persiste una col-
“
La segreteria
PROVINCIALE
La notizia positiva
è di una proroga
al prossimo 30 aprile
per chiedere l’installazione
dei contatori
pevole latitanza da parte della Secam e di molti Comuni nel dare
informazioni chiare e a individuare soluzioni possibili per i cittadini interessati. È innanzitutto questo atteggiamento a generare malcontento e proteste, unitamente
ai ritardi e alle modalità con le
quali le bollette arrivano a casa degli utenti (in diversi Comuni ancora mancano quelle di chiusura
2014). Secam, ricordiamo, è società pubblica, che vede tutti i Comuni azionisti che non possono lamentarsi dei costi esorbitanti dopo avere approvato all’unanimità
investimenti e tariffe». Il diritto
di protestare spetta agli utenti
che, in alcuni casi, si sono trovati
le bollette quadruplicate. «La vicenda andava gestita con modalità trasparenza, con una comunicazione che coinvolgesse in modo
attivo le amministrazioni e spiegasse ai cittadini il tema dei contatori, le scadenze e le nuove tariffe.
Gli addetti ai lavori sapevano che
la necessità di uniformare un sistema profondamente diverso e disomogeneo avrebbe portato un forte aumento delle tariffe, ma, da
parte di Secam, si sarebbe dovuto
preparare un piano dettagliato
che spiegasse le modalità e i tempi per arrivare a una tariffa unica.
Se è vero che vi è una legge che
obbliga all’installazione dei contatori, i veri responsabili, più dei cittadini, sono le amministrazioni
comunali inadempienti». «All’Ufficio d’Ambito e Secam - aggiungono - chiediamo di gestire questa fase di transizione con tempi
sufficienti e l’informazione dovuta, mentre ai Comuni nei quali si
stanno installando i contatori di
utilizzare, per il periodo dal 1 luglio 2014 al 1 luglio 2015, i 2 milioni e 380.000 euro che Secam ha
loro rimborsato per i mutui precedentemente contratti. Risorse che
consentiranno di conguagliare le
utenze che hanno fatto richiesta
di installazione e per le quali i consumi risulteranno inferiori al momento delle letture». Restano le
questioni di fondo: «Informazioni chiare, piano di gestione trasparente, programma controllabile
degli investimenti, garanzie sul ribasso nel medio termine delle tariffe - concludono - Perché l’impegno pubblico era che il fare massa
nella gestione del sistema idrico
avrebbe consentito di ridurre le tariffe, invece si prevede di raggiungere 1,26 euro al metro cubo».
«Difendiamo il nostro territorio»
Incontro a Tirano con i rappresentanti dei comitati di cittadini
– TIRANO –
«ACQUA, territorio, energia, democrazia», i quattro cardini attorno ai quali si è sviluppato l’incontro pubblico ospitato alla libreria
«Il Mosaico» di Tirano, nel corso
del quale, grazie alle testimonianze portate da diversi comitati della provincia, si è riflettuto sui traguardi concreti cui i cittadini possono arrivare unendo le proprie
forze in difesa dei diritti lesi. «Siamo qui, perché oggi la democrazia manca, sembra svuotata di significato, specie nei luoghi istituzionali. Abbiamo però avuto modo di sperimentare, al contempo,
utili ed efficaci forme di democrazia dal basso: si è partecipato, ci si
è sporcati le mani e tutti insieme
abbiamo ottenuto in molti casi
quello che chiedevamo» così Enzo Orsingher, del comitato «Possibile-Lettera VII», a introduzione
della serata. E dunque esempi pratici, come quello riportato da Mar-
COMBATTIVI
I rappresentanti
dei diversi sodalizi
tina Simonini del Coordinamento Acqua pubblica: «Attorno
all’acqua vi sono troppi interessi:
è il petrolio del futuro. Per questo
ci battiamo per difendere un bene
così prezioso. Il nostro lavoro si è
molto intensificato da quando Se-
cam è stato designato gestore unico del servizio idrico integrato della Provincia e soprattutto in seguito alle prime fatture emesse dalla
società, relative al 2° semestre
2014. Molti utenti inferociti si sono rivolti a noi e così abbiamo ini-
ziato un’indagine, rivolgendoci a
tecnici e legali, tutti concordi nel
dichiarare che «il piano tariffario
approvato dall’Ufficio d’Ambito
e dalla Secam contiene caratteri
di illegittimità». Oltre alle petizioni e alle varie iniziative, si sono avviati contatti con due avvocati
dell’Associazione Confconsumatori. La linea difensiva è ancora
da definire, ma con la mobilitazione di tutti siamo certi di riuscire a
far rivalutare il piano tariffario».
Una battaglia vinta, poi, quella
del «Comitato per la tutela e la valorizzazione del territorio agricolo del piano di Bianzone». Edj Polinelli racconta: «Difendere il territorio, si può! Lo dimostra la nostra pluriennale lotta contro la cava del Ranèe. Inascoltati da Provincia e Regione, abbiamo trovato il pieno appoggio della Comunità Europea». La serata si è conclusa con l’intervento di Valentina Donagrandi, del Comitato No
Biogas in Alta Valle. Em.Tub.
INCONTRO a Milano fra i
rappresentanti di GOCredito
e dei dipendenti CreVal. GOCredito ha proposto di aprire
le porte del prossimo Cda del
Credito Valtellinese a un rappresentante indicato dai lavoratori. Cosa che in Creval avveniva fino al 2003. In questo
senso, GOCredito ha invitato
i sindacati a indicare un nome che la lista GOCredito inserirà tra i propri candidati.
«Come sindacato auspichiamo che la direzione e il management Creval accolgano la
sfida lanciata da GOCredito
in termini di rispetto delle linee di valorizzazione delle risorse. Circa la proposta di indicare un nome per il Cda, è
troppo presto per esprimersi»
ha affermato il segretario nazionale Uilca, Paola Minzon.
«Ho accettato per dovere l’invito a questo incontro – ha affermato Marco Panzeri, First
– e prendo atto positivamente della proposta. L’inizitiva
è meritevole di considerazione. Prendo anche atto del fatto che all’appuntamento non
erano presenti Fabi e Fisac, il
che posticipa una qualsiasi
condivisione». «La valutazione circa le argomentazioni e i
punti programmatici presentati da GOCredito è certo positiva. Prendiamo atto altrettanto positivamente della dichiarata intenzione di presentarsi come lista all’asseblea
del 23 aprile e di dare continuità al progetto all’interno
del Cda anche nell’ipotesi in
cui l’esito della votazione
non fosse favorevole», ha affermato Stefano Militello, segretario nazionale Coordinamento CreVal Uilca.
PRIMO PIANO
VENERDÌ 4 MARZO 2016
ASSEMBLEA A SONDRIO
III
••
IL PRESIDENTE CIOCCARELLI
«IL BIM DARÀ UN CONTRIBUTO DI 2 MILIONI DI EURO
ALLA COSTRUZIONE DELLA NUOVA STATALE 38
IMPEGNO A FAVORE DEL NOSTRO TERRITORIO»
Bim, i sindaci
dicono sì alla gestione
Ma Iobizzi è duro: «Più fondi alla Valmasino»
Stato, proprio perché non presento progetti mi riduce ulteriormente i fondi. Non posso nemmeno
pensare a una fusione perché il
mio Comune è unico e difficilmente può essere accorparto a un
altro. E adesso dobbiamo anche
affrontare i problemi legati a una
montagna pericolosissima questione riguardo alla quale ho ricevuto la solidarietà di molti politici, ma non da quelli valtelliensi».
di ALESSIA BERGAMINI
– SONDRIO –
L’ASSEMBLEA del Bim ha approvato ieri il bilancio di previsione per il 2016: 20milioni di euro,
due dei quali destinati alla nuova
Statale 38. A fronte di cifre tanto
importanti, però, buona parte della discussione si è incentrata sugli
82mila euro spettanti al Comune
di Menarola, ma non più assegnati in conseguenza alla fusione del
piccolo comune con quello di Gordona. La questione è stata sollevata dal sindaco Mario Guglielmana che ha sottolineato come il suo
Comune non abbia ricevuto dal
Bim nulla di più rispetto agli anni precedenti, nonostante la fusione e ha aggiunto: «Io sono favorevole alle fusioni, ma in questo modo il Bim non le incentiva«. L’intervento del primo cittadino di
Gordona ha acceso il dibattito
fra chi sosteneva che la cifra andasse comune destinata al nuovo
comune (così come richiesto dallo stesso Guglielmana) e chi, invece, riteneva di doverla suddividere fra i Comuni. Senza contare la
LA RELAZIONE Carla Cioccarelli, presidente Bim
proposta di rinviare l’approvazione del bilancio, proprio per approfondire l’argomento.
NON HA FATTO mancare di
sentire la propria voce il primo cittadino di Valmasino, Domenico
Iobizzi, che invece ha recriminato sulla scarsità di fondi destinati
(National Press)
al suo comune. «Io sono fra quelli
più danneggiati dal Bim - ha affermato - La mia è una delle valli più
grandi d’Italia, produciamo energia in grandissima quantità, ma
quello che ci viene reso è pochissimo. Questo sistema di distribuzione non mi piace... Non ho i soldi
sufficienti per fare progetti e lo
IL BILANCIO è stato, infine, approvato, con un voto contrario quello di Guglielmana - e un astenuto. Soddisfatta la presidente
Carla Cioccarelli. «Un bilancio da
venti milioni di euro permette di
fare investimenti e progetti» ha affermato, richiamando poi la necessità di una maggior coesione
fra i Comuni facenti parte del
Bim. «Oggi più che mai è necessario superare i campanilismi e le divisioni. Non dobbiamo dimenticare che in Valtellina tutte le concessioni idroelettriche sono scadute e questo è il momento di essere
compatti per non farci portare via
quanto ci spetta».
Focus
La curiosità
Dopo la fusione di
Gordona con Menarola il
sindaco Mario
Guglielmana ha
evidenziato come il nuovo
Comune non abbia
ricevuto nulla in più dal
Bim ma che anzi si sia
ritrovato per certi versi
penalizzato: «Così non si
incentivano le fusioni» ha
detto Guglielmana
BEMA INIZIATIVA DI MAURIZIO PASINA CHE INVITA I CITTADINI A NON PAGARE GLI AUMENTI
Petizione 5 Stelle contro le bollette della Secam
– BEMA –
SONO UNA SETTANTINA le firme raccolte in calce alla petizione sul sistema idrico integrato del Comune di Bema, promossa da Maurizio Pasina (che a Bema possiede una seconda casa, ndr.), attivista del Movimento 5 Stelle
di Valtellina e Valchiavenna e consigliere comunale a Morbegno.
MOVIMENTO Maurizio Pasina
dei 5 Stelle
(National Press)
«I CITTADINI UTENTI del sistema idrico
e di depurazione di Bema, a seguito delle bol-
lette ricevute dall’ente gestore Secam, con la
petizione vogliono segnalare il comportamento per nulla trasparente e corretto tenuto dagli
enti preposti nei confronti degli utenti» si legge nel testo della petizione che sta raccogliendo il sostegno di alcuni cittadini e degli attivisti del Movimento 5 Stelle. Con la petizione
gli utenti dichiarano l’intenzione di continuare a pagare il dovuto in maniera forfettaria e
non in base alle bollette ricevute. «I cittadini,
residenti e non, sono intenzionati a versare, la
somma di 42.27 euro (costo forfettario annua-
le dei servizi idrici erogati dal Comune di Bema precedente alla gestione Secam ndr) per il
secondo semestre del 2014 e 42.27 euro per il
2015 in attesa dell’effettiva posa dei contatori».
LA PETIZIONE è stata inviata al sindaco di
Bema, Paolo Croce, all’amministratore delegato di Secam Gildo De Gianni e al presidente
dell’ufficio d’ambito della provincia di Sondrio, e per conoscenza alla prefettura di Sondrio e a Federconsumatori Lombardia.
Alessia Bergamini
••
IV
CRONACHE
VENERDÌ 4 MARZO 2016
VALDISOTTO
PRECEDENTE
INCHIESTA
NELLA STESSA GIORNATA
QUATTRO ROGHI A SAN BARTOLOMEO
E UNO NELLA LOCALITÀ MONTE
DENUNCIATO UN 50ENNE
IN STATO CONFUSIONALE
SI CERCA L’ALTRO RESPONSABILE
Incendi, i consigli della Forestale
«In Valle rischio elevato in inverno»
Continua la caccia al responsabile del rogo di un campo a Monte
di NICOLETTA PISANU
– VALDISOTTO –
SENTITE le persone informate
dei fatti, raccolti gli indizi, gli
agenti del Corpo forestale di Bormio stringono il cerchio attorno
al responsabile dell’incendio di
martedì a Monte di Valdisotto.
Nella stessa giornata erano stati
appiccati altri quattro roghi, nella
vicina località San Bartolomeo,
ma in quel caso l’episodio era stato attribuito a un valligiano in
sta to confusionale.
«QUESTO è il periodo dell’anno
in cui in Valle si registrano il maggior numero di incendi. Bisogna
quindi fare particolare attenzione», consiglia il comandante provinciale del Corpo forestale dello
Stato di Sondrio, Andrea Turco.
Il dato è singolare e in controtendenza rispetto al resto d’Italia:
«In territorio alpino e prealpino il
picco di roghi si ha da dicembre
ad aprile, non in estate come per
esempio succede nel Centro-Sud
Italia – ha spiegato il comandante
Turco –. Nelle nostre zone la grande pericolosità è data dalle basse
temperature che mandano gli alberi in quiescenza. Le piante sono meno ricche di linfa e quindi
hanno meno liquidi», di conseguenza bruciano più facilmente.
Al contrario, «in primavera ed
estate la vegetazione è in piena attività e, in questo territorio, è più
difficile che si inneschino fenomeni di incendi boschivi – ha sottolineato il comandante –. La presen-
AL VERTICE
Il comandante
provinciale del Corpo
forestale dello Stato
di Sondrio, Andrea
Turco. I suoi uomini,
dopo aver
denunciato una
persona del posto,
stanno indagando
sui roghi che hanno
colpito i boschi
di Valdisotto
(National Press)
VADEMECUM
Non accendere fuochi
per pulire il sottobosco
e non abbandonare rifiuti
za di temperature basse nell’inverno alpino rende la vegetazione
più soggetta alla combustione».
E oltre al fattore naturale, c’è un
altro motivo per cui in Valtellina
l’inverno è il periodo più critico riguardo agli incendi: «In queste
settimane molti agricoltori e allevatori stanno preparando i terre-
ni in vista delle nuove coltivazioni e dei pascoli – ha ricordato Turco –. Il consiglio per chi lavora in
questo settore è non procedere
con l’accensione diretta di fuochi,
nemmeno per ripulire il terreno
dalle specie infestanti. Troppo alto è il rischio che venga coinvolto
il bosco». Un consiglio diventato
norma regionale in Lombardia.
la legge infatti vieta «l’accensione
di incendi a meno di cento metri
dal bosco – ha commentato il comandante della Forestale –. Bisogna stare attenti anche all’utilizzo
di attrezzature che possono creare
scintille, come i decespughliatori
con la marmitta calda, che può dare origine a una combustione».
Inoltre, soprattutto per chi ama
passeggiare nel bosco, vale la regola «di non lasciare rifiuti sul terreno, tanto meno oggetti in vetro –
ha precisato Turco –. Infatti il vetro, con il sole, fa l’effetto lente e
può provocare scintille. I rifiuti
sono sempre suscettibili di surriscaldamento». Chi avvistasse fumo di colore scuro o fiamme, deve chiamare subito i Vigili del fuoco o il Corpo forestale, affinché intervengano per evitare il propagarsi del rogo.
In breve
Miglior manager
del Belpaese
Pedranzini è al top
Sondrio
·DALL’HARVARD Business
Review, arriva un bel
risultato per il numero uno
della BPS. Mario Alberto
Pedranzini si colloca infatti al
33esimo posto nella
classifica dei top manager
operanti in Italia con le
migliori performance. Al
primo posto c’è Sergio
Marchionne della Fca.
Banconota tarocca
per pagare il pranzo
Condannati tre stranieri
Sondrio
·NEL marzo del 2015
avevano pranzato in un
ristorante di Berbenno
pagando il conto con una
banconota falsa da 500 euro
in più avevano rubato un
cellulare. Per questo una
coppia di lituani e un russo
sono stati condannati a 1
anno e 4 mesi (pena
sospesa).
Allarme furti in città
Auto con sospetti
a bordo in via Maffei
Sondrio
·POLIZIOTTI sulla tracce di
malfattori in via Maffei. Ieri
pomeriggio alle 16 gli uomini
in divisa stavano cercando
una Opel Astra con a bordo
alcuni pregiudicati dediti ai
colpi in appartamento.
Polizia anche in via Mazzini,
dove è stato aperto una casa.
All’interno un 69enne morto
colto da infarto.
VALDISOTTO IL MARCHIO DI CEPINA FA DA TRAINO NEL GRUPPO SANPELLEGRINO. I SINDACATI CHIEDONO ASSUNZIONI
L’acqua Levissima si beve la crisi e cresce sul mercato del 9%
– VALDISOTTO –
LEVISSIMA cresce del 9%,
confermando le prestazioni
positive del 2014. Il marchio
di acqua di Cepina (Valdisotto), fa da traino nel mercato
nazionale del gruppo di cui
fa parte, Sanpellegrino. «Un
buon risultato per una delle
più importante realtà produttive sul territorio dell’Alta
Valle», commentano Donatella Canclini di Uila Uil, Vittorio Boscacci di Flai Cgil e
Daniele Tavasci della Fai Cisl. Nello stabilimento di Cepina gli assunti a tempo indeterminato sono 230 cui si aggiungono diverse decine tra
stagionali e interinali. «Visto
l’andamento - aggiungono -
si auspicano nuove assunzioni a tempo indeterminato legate agli stagionali, come previsto dalla contrattazione nazionale». Il gruppo Sanpellegrino, leader italiano nel settore beverage, con 1.500 dipendenti e prodotti esportati
in 145 Paesi, ha espresso
un fatturato di 911 milioni
di euro, con un incremento,
nel 2015, di 12,4% rispetto
al 2014. A tirare la volata le
ottime performance sui mercati
internazionali dove
l’azienda ha chiuso con un incremento del fatturato a doppia cifra (25,4%). Nel complesso, le esportazioni 2015
delle acque minerali S.Pellegrino e di Acqua Panna, in-
I NUMERI DEGLI OPERAI
Nello stabilimento
gli assunti a tempo
indeterminato sono 230
Lo stabilimento di Cepina, una delle più
importanti realtà produttive sul territorio
sieme alle bibite a marchio
Sanpellegrino, si sono attestate attorno a un miliardo e
470 milioni di bottiglie, che
rappresentano il 52% del giro d’affari complessivo del
Gruppo. «Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati conseguiti nell’esercizio
2015, sia sui mercati internazionali che sul fronte domestico, dove è previsto un investimento di oltre 16 milioni
di euro per l’apertura, a metà
2016, di un innovativo impianto produttivo nel Lazio,
a Castrocielo - ha dichiarato
Stefano Agostini, presidente
e amministratore delegato
del gruppo Sanpellegrino -.
Lo stabilimento per l’imbottigliamento di acqua minerale a marchio Nestlé Vera testimonia l’interesse strategico
del Gruppo nel settore delle
acque minerali, un’autentica
eccellenza del nostro Paese». «Sul mercato italiano ha aggiunto Agostini - una
stagione climatica particolarmente positiva, con punte di
caldo nei mesi estivi, ha generato una crescita dei volumi
di vendita di tutto il comparto».
Camilla Martina
CRONACHE
VENERDÌ 4 MARZO 2016
TIRANO
CIFRE VARIABILI
«IN PIÙ MANCANO SOSTEGNI
REGIONALI, COME VE NE SONO
IN ALTRE AREE D’ITALIA»
«UN MONOLOCALE PUÒ
ESSERE AFFITTATO A 200 EURO
UN APPARTAMENTO A 400»
Gli immobili a disposizione sono pochi e il costo dei terreni è elevato
– TIRANO –
TROVARE una casa in affitto a
Tirano? Un’impresa più difficile
di quanto sembra e che impone
tempi di ricerca spesso troppo lunghi per chi arriva in città e non ha
alcun punto di appoggio. Tra questi si pensa ad esempio agli insegnanti o agli infermieri e al personale medico: sono tanti i rappresentanti di queste categorie che
ogni anno giungono a Tirano per
andare a ricoprire incarichi, spes-
IN CITTÀ
Trovare una casa
in affitto a Tirano
sembra essere
un’impresa difficile
e che impone tempi
di ricerca spesso
troppo lunghi per
chi arriva in città
e non ha alcun
punto di appoggio
se volte temporanei. E nel mentre
si dedicano a un lavoro che sembra sempre più difficile, reperire
cioè una fissa dimora, sono costretti a soggiornare nelle varie
strutture alberghiere o nei B&B,
affrontando spese di certo più alte
di quelle previste dall’affitto in
media richiesto per un appartamento.
DA UN LATO a scarseggiare pare essere proprio la materia prima, ovvero gli immobili, pochi e
per lo più già tutti occupati.
••
NIENTE SOVVENZIONI
Trovare casa, un’impresa difficile
di EMMANUELA TUBELLI
V
Dall’altro la tendenza al risparmio dei locatori che, in tempo di
crisi, sono sempre più riluttanti a
pagare un mediatore e preferiscono affidarsi piuttosto ad economici, e non sempre efficaci, passaparola. Un rompicapo, insomma, su
cui tenta di far chiarezza Francesco Manieri, titolare dell’omonima agenzia immobiliare di Viale
Italia, una delle tre attività operanti a Tirano nel settore: «Oltre al
dato oggettivo, cioè il numero esiguo di immobili, vi è un altro fattore decisivo: l’alto costo per l’ac-
quisto dei terreni e l’aumento degli oneri relativi alle nuove costruzioni, che impedisce al singolo di
comprare uno spazio edificabile e
impiantarvi una nuova casa. Questo specie in una fase di congiuntura economica negativa come
quella che viviamo. Mancano peraltro sostegni regionali, come ve
ne sono in altre aree d’Italia: in
Lombardia vi è infatti poca edilizia convenzionata, con la quale,
invece, grazie alle sovvenzioni, si
può dare la possibilità a molti di
acquistare terreni». È difficile, peraltro, anche fare una stima anche
solo orientativa sui costi in media
richiesti dai locatori, come spiega
Manieri: «In materia la legge è
chiara: il mercato dei contratti è
libero. Dunque è la massa, attraverso domanda e offerta, a decretare il valore degli immobili in locazione. Le cifre sono molto varie:
un monolocale può essere affittato a 200 euro al mese, ma anche a
300, così come un appartamento a
più vani può aggirarsi attorno ai
400 euro. Ma sono valori orientativi e relativi a casi specifici. Certo,
l’Agenzia delle entrate pone dei
parametri, che nella pratica però
non vengono sempre utilizzati.
Sta all’agente fare mediazione tra
le richieste del locatore e le esigenze del locatario».
APRICA
Elisoccorso
400mila euro
per la piazzola
DA IERI MATTINA l’elicottero del 118 ha ripreso a
volare, dopo lo stop imposto dall’incidente di martedì scorso che si è verificato
mentre il mezzo stava effettuando un’operazione di
soccorso ad Aprica, e che
lo ha costretto a restare a
terra.
In questi giorni un tecnico
specializzato provvederà
ad effettuare un sopralluogo per valutare l’area più
idonea dove realizzare una
nuova piazzola di atterraggio, il cui costo è stimato
intorno ai 400mila euro.
Dal canto suo, la Comunità montana, ha assicurato
che farà la sua parte per
provvedere alla spesa.
Nel frattempo, l’eliambulanza può provvisoriamente atterrare nel campo da
calcio, messo a disposizione dalla parrocchia di Santa Maria.