[g-son - 1] giorno/giornale/tip/01 04/16
Transcript
[g-son - 1] giorno/giornale/tip/01 04/16
VENERDÌ 4 MARZO 2016 • EURO 1,30 ANNO 125 . NUMERO 63 • www.laprovinciadisondrio.it RIPARTO DEI FONDI E CASO MENAROLA Bim, sul territorio più di 20 milioni Nel 2015 l’avanzo è diminuito di circa 500mila euro, ma per il 2016 il Bim mette comunque in gioco oltre 20 milioni sul territorio, fra fondi alle Comunità montane e ai Comuni. Più due milioni come quota di finanziamento per la tangenziale di Morbegno. L’assemblea dei Comuni del consorzio ha approvato ieri il bilancio 2016 BETTINI A PAGINA 14 I FIGLI NON SONO UN DIRITTO MA UN DONO di RENZO CASERI hi sono io per giudicare una persona omosessuale?”. Prendo a prestito la frase di papa Francesco per non commentare la vicenda del figlio adottato da Nichi Vendola, ma per cercare di capire cosa è diventato un “figlio” grazie alle tecniche di fecondazione assistita e chi sono oggi i “genitori” vista la possibilità della maternità surrogata. Che i tempi siano cambiati circa il modo di concepire il senso del generare è palese: il figlio non risulta più “atteso”, ma è frutto di un preciso “desiderio”. Siamo di fronte una vera rivoluzione antropologica: il bambino è diventato “il figlio del desiderio”, come titola il C Acqua, 32 Comuni senza contatori Dopo le lamentele di sindaci e cittadini, arrivano le precisazioni sui costi nella bolletta Sulla bolletta dell’acqua pesa un fisso elevato, che va di pari passo col dato di 32 Comuni privi di contatori, un piano di investimenti quinquennale appro- vato all’unanimità dai sindaci. Graveranno inoltre fino al 2019 più di 4milioni (il 20% della tariffa d’ambito) di rimborso ai Comuni dei mutui in essere per in- vestimenti sulle reti e, per alcune tipologie, anche la scelta di tutelare le utenze domestiche dei residenti. Tutti dati che si ricavano dai documenti prodotti e appro- vati dal 2014 dalla conferenza dei sindaci dell’Ato, sostenuti all’unanimità come nel caso del piano degli investimenti, ma nel mirino di molti amministratori. Dall’uf- ficio d’ambito, il direttore Paolo Andrea Lombardi fa il punto della situazione dopo le continue lamentele di cittadini e sindaci. ACQUISTAPACE A PAGINA 15 Filo di Seta Preoccupano i consensi per Trump. Hillary ha già contattato Verdini. I dati del 2015 Gruppo Sanpellegrino Anno in crescita E svetta la Levissima GURINI A PAGINA 11 CONTINUA A PAGINA 9 L’ITALIA E LA GUERRA UN ORIZZONTE NEBULOSO di FULVIO SCAGLIONE ibia o non Libia? Di fronte alla prospettiva di un (altro) intervento militare la politica e l’opinione pubblica si stanno spaccando. Era prevedibile. Come sempre, tutti sono convinti che si debba combattere l’Isis e vada stroncato il traffico di esseri umani che lucra (anche a beneficio dei terroristi) sul dramma delle migrazioni. Ma su quanto e come impegnarsi per farlo i pareri, e soprattutto le disponibilità, cambiano appena arriva il momento dell’azione. Scettici e pacifisti hanno buone L CONTINUA A PAGINA 9 La garanzia Frontalieri e sanità «Evitato il salasso» «Iter più complicato» Reato di omicidio stradale I dubbi degli avvocati Un nuovo reato e nuove strategie difensive. L’attenzione dei penalisti nelle ultime ore è tutta per l’omicidio stradale. Nuove pene - molto più severe rispetto al passato - ma soprattutto nuovi accertamenti per arrivare ad appurare le eventuali responsabilità. Per gli avvocati «l’iter processuale sarà più complicato e c’è l’incognita dei tempi». La provocazione: «Si palesa anche il rischio di incentivare la fuga del “pirata”». MARSETTI A PAGINA 16 9 771590 588032 Sondrio «Stop ai furbetti del carico e scarico» SERVIZIO A PAGINA 13 «Caos traffico, Traona abbandonata» «Non sono stati rispettati i patti; si era stabilito di presidiare gli incroci sulla statale 38 in concomitanza dell’ennesima chiusura della strada Valeriana e invece ieri a tenere a bada un traffico indecente c’era solamente il nostro vigile». È infuriato il sindaco di Traona, Dino Della Matera, che mercoledì ha dovuto gestire da solo l’emergenza traffico sulla strada statale 38 intasata di mezzi per via del nuovo stop alle auto sulla provinciale Valeriana dei Ce- ch. Chiusura che finirà oggi, giorno in cui è stata convocata d’urgenza una riunione in Prefettura con i sindaci di Traona, Cosio Valtellino, Morbegno e Talamona. «Un incontro dovuto, in cui metterò nero su bianco la mancanza di coordi- namento in questa partita - afferma Della Matera -. Nell’ultima riunione in Comunità montana a Morbegno si era stabilito che si sarebbe messa in campo una task force per regolamentare il traffico da e verso la statale 38: peccato che mercoledì ci fosse solamente il nostro vigile sulla strada». GHELFI A PAGINA 24 Cucinelli avvolge Livigno nel cachemire 60304 BARBUSCA A PAGINA 12 Il paesaggio di Livigno di mercoledì sera, reso fiabesco da una copiosa nevicata, l’ha, per sua stessa ammissione, incantato, con quella neve soffice come il suo cachemire che l’ha reso ricco e famoso. Chissà se anche Brunello Cucinelli farà come Lucio Dalla, che a Livigno trovò l’ispirazione per scrivere il testo di “Attenti al lupo”, e trarrà spunto dall’incantevole panorama per qualche sua nuova creatura. Il Piccolo Tibet gli è piaciuto per davvero: «Appena arrivato ho bevuto due bic- chieri di acqua fredda del rubinetto ed era buonissima, dalle nostre parti l’acqua non è così. Mi piace l’atmosfera. Siete super garbati e gentili. Livigno è un paese ordinato e come dicevano i greci è un nostro dovere lasciare un paese migliore di come l’abbiamo trovato. C’è solo un po’ troppa gente (l’inevitabile flusso turistico stagionale, nda). Come diceva San Benedetto, l’anima ha bisogno del silenzio nella quotidianità, non si può avere più gente di quella che è la capienza». Brunello Cucinelli a Livigno FOTO FABIO BORGA GHILOTTI A PAGINA 23 I controlli Limitazioni al ponte tra Mantello e Rogolo SERVIZIO A PAGINA 25 Nato a Verceia Monsignor Curti si è spento a 102 anni SERVIZIO A PAGINA 26 Il commissario Polifunzionale, nessuno stop Sconcerto a Villa Il commissario prefettizio ha definito l’opera ordinaria amministrazione dando il via libera. Gli ex consiglieri di minoranza delusi.CASTOLDIAPAGINA22 Il progetto al computer LA PROVINCIA 11 VENERDÌ 4 MARZO 2016 Economia TOCCANDOFERRO «Le nostre performance hanno beneficiato anche dell’effetto volano generato da Expo Milano 2015, che ci ha visto protagonisti in qualità di official water partner» Stefano Agostini, presidente e ad del Gruppo San Pellegrino [email protected] Tel. 0342 535511 Fax 0342 535553 Levissima, un anno di grandi numeri Le cifre. Un 2015 in crescita per il gruppo San Pellegrino sia in Italia che all’estero con dati più che positivi Il marchio che ha sede nello stabilimento di Valdisotto ha trainato il settore con un aumento del 9% BORMIO DANIELA GURINI Un 2015 in crescita per il gruppo Sanpellegrino sia in Italia che all’estero. Positivi i dati diffusi dalla più grande realtà nel campo del beverage in Italia con acque minerali, aperitivi analcolici, bibite e tè freddi, prodotti diffusi in ben 145 paesi. Eloquenti le cifre con un giro d’affari nel 2015 di 911 milioni di euro, in crescita del 12,4% rispetto al 2014. A tirare la volata sono state le ottime performance realizzate sui mercati internazionali, dove l’azienda ha chiuso con un incremento del fatturato a doppia cifra, pari al 25,4%. Idratazione di qualità A questi dati si aggiungono i risultati conseguiti sul mercato italiano che confermano le prestazioni positive del 2014, trainate dal marchio Levissima che ha la sua sede nello stabilimento di Valdisotto, cresciuto del 9%. Numeri che confermano l’acqua minerale prodotto d’elezione da parte dei consumatori di tutto il mondo, che scelgono sempre più spesso un’idratazione di qualità. Nel complesso nel 2015 le esportazioni delle acque minerali S. Pellegrino e di Acqua Panna, insieme alle bibite a marchio Sanpellegrino, si sono attestate attorno a un miliardo e 470 milioni di bottiglie, che rappre- sentano il 52% del giro d’affari complessivo del Gruppo. «Siamo soddisfatti – ha dichiarato Stefano Agostini, presidente e amministratore delegato del gruppo Sanpellegrino - dei risultati conseguiti nell’esercizio 2015 sia sui mercati internazionali che sul fronte domestico, dov’è previsto un investimento di oltre 16 milioni di euro per l’apertura a metà 2016 di un innovativo impianto produttivo nel Lazio a Castrocielo». «Lo stabilimento per l’imbottigliamento di acqua minerale a marchio Nestlé Vera testimonia l’interesse strategico del Gruppo nel settore delle acque minerali, un’autentica eccellenza del nostro paese. Sul mercato italiano – ha sottolineato – è stata una stagione climatica particolarmente positiva, con punte di caldo nei mesi estivi, che ha generato una crescita dei volumi di vendita di tutto il comparto. Le nostre performance hanno beneficiato anche dell’effetto volano generato da Expo Milano 2015, che ci ha visto protagonisti 1 Questi numeri confermano l’acqua minerale come prodotto sempre più scelto in qualità di official water partner». L’acqua minerale S. Pellegrino, infatti, con una bottiglia special edition distribuita in 150 milioni di esemplari in ottanta paesi è stata l’acqua ufficiale dell’Esposizione Universale e del padiglione Italia, i prodotti del Gruppo hanno dissetato circa il 25% dei visitatori all’interno del sito espositivo. Ambasciatori made in Italy «L’Esposizione – ha evidenziato Agostini - ha contribuito anche agli ottimi risultati del marchio S. Pellegrino, considerato uno degli ambasciatori del made in Italy nel mondo che è cresciuto in Italia del 14% nel 2015. Secondo i dati IRI, il comparto delle acque minerali da giugno a settembre 2015 è cresciuto del 15,2% in litri rispetto allo stesso periodo del 2014 e il Gruppo Sanpellegrino ha realizzato un tasso di crescita superiore alla media, migliorando la propria quota di mercato. Un risultato positivo al quale si affiancano i dati record che continuiamo a ottenere con la nostra politica di internazionalizzazione». Il gruppo ha coniato una nuova formulazione per le bibite Sanpellegrino con l’innalzamento al 20% del quantitativo di succo concentrato di arance italiane e la diminuzione del 10% degli zuccheri complessivi. Stefano Agostini, presidente e amministratore delegato del Gruppo San Pellegrino GoCredito incontra i sindacati «Un posto in Cda per cambiare» Proposte La lista si presenta in alternativa all’attuale gruppo dirigente in vista dell’assemblea dei soci Aprire le porte del prossimo Cda del Credito Valtellinese a un rappresentante indicato dai lavoratori. Cosa che in Creval avveniva fino al 2003. Questo lo scopo dell’incontro che si è svolto a Milano fra alcune rappresentanze dei lavori del Credito Valtellinese e i promotori di “GoCredito, vota la lista per andare oltre”, che si presenta in alternativa all’attuale gruppo dirigente in vista dell’assemblea dei soci Creval il 23 aprile. I promotori di GoCredito hanno presentato ai sindacati i punti programmatici per il rilancio della banca attraverso una radicale trasformazione della governance, la difesa dell’autonomia e la tutela del patrimonio umano e di competenze. Diversi i punti critici dell’attuale gestione sottolineati da GoCredito, «che hanno portato una banca solida come il Creval – pur considerando le difficoltà dello scenario generale – a performare abbondantemente al di sotto delle medie di mercato e a peccare nelle strategie e nella lentezza di reazione davanti ai segnali di ripresa. L’attuale dirigenza del Creval - è opinione di GoCredito - non appare in grado accompagnare nel migliore dei modi la banca nelle scelte e nelle sfide che si presentano a breve». Tornando al tema dell’incontro, GoCredito ha invitato i sindacati a indicare un nome che, soddisfatti i requisiti previsti dalle nuove normative sui com- ponenti dei Cda bancari, la lista inserirà tra i propri candidati. «Come sindacato auspichiamo che la direzione e il management di Creval accolgano la sfida lanciata da GoCredito in termini di rispetto delle linee di valorizzazione delle risorse - ha affermato il segretario nazionale Uilca, Paola Minzon -. Circa la proposta di indicare un nome per il Cda, è presto per esprimersi; ora ragioneremo al nostro interno, anche confrontandoci con le altre sigle sindacali. Certamente ci sta a cuore la grande disponibilità dimostrata nei confronti dei lavoratori. L’incontro è stato molto soddisfacente». «Ho accettato per dovere l’invito a questo incontro - ha affermato Marco Panzeri, della First-Cisl - e prendo atto positivamente della proposta avanzata da GoCredito. L’iniziativa è Flavio Ferrari meritevole di considerazione, anche se non nuova visto che fino al 2003 nel Cda di Creval è stato presente un membro indicato dai sindacati. Prendo anche atto del fatto che all’appuntamento non presenti Fabi e Fisac, il che posticipa una qualsiasi condivisione». «La valutazione circa le argomentazioni e i punti programmatici presentati da GoCredito è certamente positiva. Prendiamo atto altrettanto positivamente della dichiarata intenzione di presentarsi come lista all’assemblea del 23 aprile e di dare continuità al progetto all’interno del Cda anche nell’ipotesi in cui l’esito della votazione non fosse favorevole», ha affermato Stefano Militello, segretario nazionale del Coordinamento Credito Valtellinese Uilca. «Se vinceremo alla votazione del 23 aprile cambieremo la banca – ha affermato Gabriele Spiller, fiduciario di Aperta Sa di Lugano e già responsabile del Servizio partecipazioni di Gruppo del Creval. – in termini di governance e assetto organizzativo. Diversamente, il progetto GoCredito proseguirà in vista della trasformazione in Spa così come previsto dalla legge per le banche popolari. Un traguardo che cercheremo di accelerare il più possibile». «Proponiamo un taglio netto con il passato - ha detto Flavio Ferrari, imprenditore e coordinatore del comitato promotore -, certamente non è nostra intenzione fare mosse o tentativi che poi finiscono in nulla o, come avvenuto in passato, in accordi dell’ultimo momento». «Oggi il Creval è una banca solida grazie alla sua patrimonializzazione e ai tanti clienti privati e imprese che hanno continuato a mettere soldi e lavorare con l’istituto. Certamente è una banca ricca di risorse umane di qualità, altrimenti non si spiegherebbe come mai i volumi hanno tenuto. Tuttavia alcune scelte del passato hanno inciso negativamente sulla capacità di performare, che non a caso e tenuto conto della difficile situazione economica è stata decisamente inferiore a quella di altre banche e della media del comparto», ha affermato Francesco Naccarato, dottore commercialista e consigliere uscente di Creval. 12 Sondrio economia LA PROVINCIA VENERDÌ 4 MARZO 2016 Mercato asiatico Frontalieri, salasso evitato da conoscere Il ministero regala fiducia insieme alla Bps L’iniziativa L’incontro. Sindacato ed esponenti del Dicastero dell’Economia e Finanze a confronto sul pagamento del servizio sanitario e del medico di base Appuntamento il 10 marzo con la “Giornata Cina” per offrire una panoramica sull’economia della zona CHIAVENNA La Banca Popolare di Sondrio, nell’ambito del suo programma rivolto all’internazionalizzazione, organizza giovedì 10 marzo a Sondrio la “Giornata Cina”, durante la quale Bank of China e BLB Studio Legale, partner di riferimento della Bps per l’occasione, offriranno una panoramica sui principali aspetti economici e giuridici del mercato asiatico. In particolare, Bank of China curerà un focus informativo e fornirà ai partecipanti un prospetto contenente alcune proposte di investitori cinesi che desiderano investire in aziende italiane attive in diversi settori: chimica, farmaceutica, medicale, energie rinnovabili, materiali e trasporti ecologici, immobiliare, alimentare e bevande, contenitori per bevande. STEFANO BARBUSCA Niente salasso per la sanità per i frontalieri. È l’ obiettivo dei sindacati e da ieri è più vicino. È stato definito nel corso dell’incontro tra la delegazione di Cgil, Cisl e Uil e i vertici del ministero dell’Economia e delle Finanze. L’argomento è caldo, non tanto in Valtellina e Valchiavenna, quanto in altre province di confine. La domanda è una sola: i frontalieri devono pagare il Servizio sanitario nazionale e il medico di base in Italia oppure no? Sono stati numerosi i lavoratori con il permesso G, che dopo essersi recati all’ormai ex-Asl per il rinnovo della tessera sanitaria oppure per la scelta del medico di base, si sono sentiti dire dall’operatore che nel loro caso è necessario versare un’imposta variabile in funzione del reddito. Un anno di attesa Secondo quanto dichiarato da alcuni consiglieri regionali del Pd che hanno sollevato la questione in Regione, nel 2015 all’Asl della provincia di Sondrio hanno pagato in cinque per un totale di 6.170,79 euro. Nel 2016 alla data del 24 febbraio, in quella che è diventata nel frattempo dopo la riforma sanitaria l’Ats della Montagna, hanno pagato altri cinque iscritti per un totale di 4.924.94 euro. Sulla base di questa situazione, ieri a Roma si è parlato soprattutto del tema dell’assistenza sanitaria, un problema sollevato poco meno di un anno fa dai sindacati svizzeri, che non ha ricevuto una risposta. Frontalieri al centro di una serie di problematiche in discussione tra sindacati e ministero 6170 EURO NEL 2015 Cinque persone hanno pagato l’imposta variabile secondo il reddito 4924 EURO NEL 2016 Cinque iscritti hanno versato quanto dovuto alla neonata Ats «La richiesta ufficiale del sindacato è stata quella di sospendere una volta per tutte questa imposta discriminatoria – è il resoconto di Mirko Dolzadelli, segretario provinciale della Cisl di Sondrio e rappresentante della propria organizzazione al tavolo -. Su questo punto abbiamo ricevuto risposte confortanti. Ci attendiamo pertanto che a breve il Governo possa intervenire in via ufficiale eliminando il problema alla radice e risolvendolo in via definitiva». Tessuto sociale da tutelare Il sindacato svizzero Unia non ha dubbi. «I frontalieri pagano le imposte dirette e queste vengono ristornate all’Italia sulla base di accordi internazionali», commenta in una nota l’organizzazione con sede a Lugano. Ieri si è discusso ancora una volta del nuovo accordo sull’imposizione fiscale dei frontalieri. Riprendendo gli interventi presentati martedì alla Terza Commissione–Affari Esteri del Senato, il sindacato ha avanzato alcune richieste specifiche di tutela del tessuto sociale transfrontaliero. In particolare si e ottenuta la garanzia da parte del Ministero per l’apertura di un tavolo tecnico nazionale dove i sindacati e le associazioni di frontiera potranno presentare e discutere varie misure di accompagnamento al nuovo accordo, volte a ridurne l’impatto sui lavoratori. Partecipazione da estendere Al di là di questi ambiti specifici, la partecipazione all’evento è da estendere a qualunque azienda fosse interessata a sviluppare relazioni con controparti cinesi e internazionalizzarsi su questo mercato. Lo studio legale, invece, si soffermerà maggiormente sugli investimenti italiani in Cina e Hong Kong, illustrando le opportunità presenti, il sistema fiscale in vigore, le agevolazioni disponibili, le migliori forme societarie per proporsi sul mercato, le modalità di costituzione delle società a capitale straniero e il funzionamento delle Free-Trade Zone (zone di libero scambio). La giornata si terrà al Servizio Internazionale della “Popolare” a Sondrio, con collega- Moratoria sui debiti degli allevamenti Coldiretti la invoca La richiesta Invito indirizzato al Governo per dare un po’ di ossigeno alle imprese agricole in evidenti difficoltà Una moratoria sui debiti degli allevamenti da latte e da carne bovina e suina che stanno affrontano una crisi senza precedenti. È quanto chiede la Coldiretti al Governo nel sottolineare che occorre dare immediatamente una boccata di ossigeno per non far chiudere le imprese agricole che da troppo tempo sono costrette a lavorare con prezzi di vendita al di sotto dei costi di produzione. «Servono misure nazionali Allevamenti da tutelare di rapida attuazione con una moratoria su mutui e prestiti agli allevamenti di 24/36 mesi, nonché – sottolinea la Coldiretti in una nota che è stata diffusa in questi giorni proprio in merito al sentito argomento - un riposizionamento debitorio dal breve al medio lungo termine e un im- Mercato asiatico da conoscere mento in videoconferenza delle sedi periferiche disponibili. La partecipazione è gratuita fino a esaurimento posti, mentre l’iscrizione è possibile se verrà effettuata entro martedì 8 marzo. Una realtà da scoprire Inoltre proprio in merito a questo argomento, va ricordato come la Banca Popolare di Sondrio dispone di un ufficio di rappresentanza a Shanghai, istituito proprio per fornire servizi di assistenza alle aziende che intendono approcciare il mercato cinese. Tra i principali servizi disponibili, ricordiamo la ricerca di controparti, la verifica di informazioni commerciali, il supporto logistico in occasione di viaggi per fiere oppure incontro di contatti locali, oltre alla fornitura di report Paese dedicati. Per ottenere ulteriori informazioni in merito all’iniziativa prevista il 10 marzo, le dipendenze e il Servizio Internazionale della Banca Popolare di Sondrio (numero di telefono 0342.528783) oppure email:[email protected] sono a disposizione per fornire ulteriori chiarimenti. pegno straordinario sui fondi di garanzia». «Una necessità che - precisa ancora la Coldiretti nel suo documento – può accompagnare il position paper che l’Italia presenterà alla Commissione europea che prevede anche l’obbligo di etichettatura di origine per fermare le importazioni dall’estero da spacciare come Made in Italy». «La situazione dei prezzi in campagna - continua la Coldiretti - sta assumendo toni drammatici per gli allevamenti con le quotazioni per i maiali nazionali destinati ai circuiti a denominazione di origine (Dop) che sono scesi al disotto della linea di 1,20 centesimi al chilo che non copre neanche i costi della razione alimentare». «Così come i bovini da carne che sono pagati su valori che si riscontravano 20 anni fa, per non parlare del prezzo del latte, che - conclude la Coldiretti nella sua richiesta con il venir meno degli accordi, rischia ora di essere in balia delle inique offerte dell’industria». 13 LA PROVINCIA VENERDÌ 4 MARZO 2016 Sondrio [email protected] Tel. 0342 535511 Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected], Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected], Franco Tonghini [email protected] Stop ai furbetti del “carico e scarico” L’ordinanza. Giro di vite sugli stalli troppo spesso occupati da automobilisti che li usano per parcheggiare In numerose vie della città d’ora in poi potranno essere utilizzati esclusivamente per i veicoli commerciali FRANCESCA BETTINI In centro (e non solo) scatta il giro di vite sugli stalli per il carico e scarico, troppo spesso occupati da automobilisti che li sfruttano per parcheggiare. Il punto spiega il comandante dei vigili – che lamentavano l’utilizzo improprio degli stalli da parte degli automobilisti, con le conseguenti difficoltà per gli addetti che devono effettuare le consegne. In effetti sono stati riscontrati molti abusi, quindi si è deciso di destinare ai soli veicoli commerciali gli spazi presenti nelle vie indicate dall’ordinanza, dove si trovano numerose attività commerciali e artigianali». Tutti gli spazi presenti in un lungo elenco di vie cittadine saranno riservati ai veicoli commerciali, eliminando gli stalli a linea gialla aperti anche ai mezzi “normali”: obiettivo, evitare l’uso improprio da parte degli «Stalli occupati per ore» automobilisti, un problema se- In alcune vie, spiega ancora Bragnalato più volte da spedizionie- danini, sono stati riscontrati cari e negozianti. A stabilire le nuo- si di stalli del carico e scarico ve regole è un’ordinanza emessa «occupati da un’auto in sosta anin questi giorni dal che per diverse ore», comandante della situazione che ovpolizia municipale viamente crea disagi Mauro Bradanini, a chi deve effettuare un provvedimento le consegne, specie che riguarda parecnelle strade più frechie zone della città: quentate e in quelle via De Simoni, piazin cui gli spazi di sozetta Carbonera, via sta sono limitati. delle Prese, il lungo Con l’eliminazione Mallero Diaz e il Ca- Il comandante della seconda tipodorna, le vie Trento, Mauro Bradanini logia di stalli del caTrieste, Parolo, Cairico e scarico, quelli mi, Bonfadini, XXV Aprile, Da- utilizzabili anche dai veicoli “comiano Chiesa, Colombaro, Car- muni”, non ci saranno più possiducci, Sauro, Piazzi, Cesura, bilità di equivoco sull’impiego Fiume, Pio Rajna e Malta, piaz- degli spazi, il che dovrebbe facizale Valgoi e largo Pedrini, piaz- litare il lavoro agli addetti che zale Bertacchi e anche via Stel- devono rifornire negozi, artigiavio. Qui tutti gli stalli gialli del ca- ni e attività del terziario. Nelle rico e scarico saranno utilizzabi- scorse settimane polizia munili solo per «operazioni di carico e cipale e ufficio tecnico hanno scarico merce, per un periodo fatto il punto della situazione massimo di 30 minuti, effettua- nelle varie zone della città, e parte dai veicoli appartenenti alla tendo da questa “mappa” è stata categoria N di cui all’articolo 47 preparata l’ordinanza, in vigore del Codice della strada», recita dal primo marzo: la segnaletica l’ordinanza, cioè i veicoli desti- verticale sarà aggiornata in temnati al trasporto di merci, che pi brevi, poi partiranno anche i dovranno comunque esporre controlli ad hoc dei vigili urbani, l’indicazione dell’orario di arri- pronti a sanzionare chi ancora vo. «Negli ultimi tempi abbiamo utilizzerà il carico e scarico coricevuto numerose segnalazio- me parcheggio per la propria auni dagli operatori commerciali – to. Giro di vite in città sui parcheggi riservati al carico e scarico merci Colla nel lucchetto del posteggio Paini La scuola ha messo il lucchetto per far posteggiare solo gli insegnanti, qualcuno l’ha riempito di colla per bloccare il cancello. È successo l’altro giorno in via IV Novembre, dove da poco sono entrate in vigore le nuove regole per l’accesso al piazzale vicino alla scuola primaria Paini: il lucchetto probabilmente è stato manomesso durante la notte, e al mattino i dipendenti dell’istituto hanno trovato il cancello bloccato. Gli insegnanti hanno dovuto cercare parcheggio altrove, poi in giornata il problema è stato risolto con un nuovo lucchetto, e dalla scuola è partita una denuncia alla polizia municipale per l’atto vandalico. Fino a qualche tempo fa, per entrare con l’auto nel piazzale della primaria Paini non si incontravano ostacoli, anche se il parcheggio è riservato alle auto dei dipendenti della scuola. Questa situazione nel tempo aveva creato parecchi Vandali in azione alla scuola Paini malintesi e discussioni fra automobilisti, visto che molti cittadini erano convinti che si trattasse di uno spazio di posteggio libero: per evitare situazioni spiacevoli, la dirigenza scolastica in accordo con il Comune ha deciso di bloccare fisicamente l’accesso al piazzale, mettendo un lucchetto al cancello e consegnando le chiavi solo ai dipendenti autorizzati. In zona però gli spazi di sosta non abbondano, e così la novità ha creato parecchi malumori, fin dai primi giorni dell’applicazione del divieto di sosta con rimozione forzata. F. Bet. Marciapiede più largo e “green block” Aperto il cantiere per i lavori in via Maffei È partito ieri un altro intervento di riqualificazione nel quartiere sud-ovest della città: mentre, infatti, in via Giuliani si sta lavorando per sistemare la strada, rimuovendo le radici delle piante che creavano fastidiosi e pericolosi dossi e migliorando la viabilità ciclo-pedonale e delle auto, soprattutto in termini di sicurezza, proprio ieri sono iniziati i lavori di riqualificazione di un tratto di marciapiede in via Maffei. L’intervento consiste nella ri- qualifica di 50 metri di marciapiede, attualmente disconnesso a causa delle radici degli alberi, particolarmente costrette dentro la pavimentazione in masselli autobloccanti, e le cui rampe di accesso disabili non sono a norma: il marciapiede sarà dunque allargato passando da 2 metri a 2,70 metri di larghezza e verrà posata, in corrispondenza delle sei piante esistenti, una pavimentazione, in masselli “verdi” o “green block”, ovvero una tipologia di masselli drenanti che, lasciando passare in quantità decisamente maggiore aria e acqua, miglioreranno le condizioni di “vivibilità” delle piante, lasciando respirare le radici e aumentando di conseguenza la tenuta del marciapiede negli anni. Successivamente verrà apportata nuova terra e i “green block” verranno intasati con ghiaietto, per consentire un passaggio pedonale agevole e in sicurezza anche per carrozzine e passeggini. Tutto il materiale esistente, come cordoli e mas- selli, verrà completamente riutilizzato. Per consentire la realizzazione di questi lavori (il cui termine è previsto entro fine mese), è stato istituito proprio da ieri e fino al prossimo 4 aprile il divieto di sosta temporanea (con rimozione forzata dei mezzi) nel parcheggio che insiste tra i civici 15 e 17 di via Maffei. Il costo dell’intervento, completamente a carico dell’amministrazione comunale, è di 25 mila euro. G.Mai. Il rendering del marciapiede di via Maffei 14 Sondrio LA PROVINCIA VENERDÌ 4 MARZO 2016 Via libera al riparto fondi del Bim Sul territorio più di venti milioni L’assemblea. Approvato ieri pomeriggio dai sindaci il rendiconto 2015 e il bilancio di previsione Alle Comunità montane 10 milioni anziché 10,6 - Confermati invece i trasferimenti ai Comuni FRANCESCA BETTINI Nel 2015 l’avanzo è diminuito di circa 500mila euro, ma per il 2016 il Bim mette comunque in gioco oltre 20 milioni sul territorio, fra fondi alle Comunità montane e ai Comuni. Più due milioni come quota di finanziamento per la tangenziale di Morbegno. Sono alcune delle cifre che la presidente del Bim Carla Cioccarelli ha evidenziato ieri all’assemblea dei Comuni del consorzio, presentando il rendiconto di gestione 2015 e il bilancio di previsione 2016: documenti che l’ente ha cercato di portare in assemblea «prima possibile», ha rimarcato Cioccarelli, per «dare certezze ai Comuni in un periodo di difficoltà». Comunità montane e Comuni Rispetto al passato, ha spiegato la presidente, l’anno scorso si è chiuso con un avanzo di 2,1 milioni di euro, circa 500mila in meno dell’anno precedente soprattutto «per i minori incassi dovuti ad arretrati e contenziosi, visto che dopo la forte attività degli ultimi anni le verifiche, almeno per i grandi gestori, sono più o meno concluse». Questi fondi vanno comunque a rimpinguare il budget per l’anno in corso, che prevede fra le voci principali 18,8 milioni di euro di introiti dai sovraccanoni e circa 500mila euro di incassi dalle transazioni su alcuni contenziosi. «Sul fronte delle uscite, l’esecutivo ha avuto sensibilità verso i Comuni - ha detto Cioccarelli -, considerando il periodo nefasto che attraversiamo. Abbiamo quindi chiesto un sacrificio alle Comunità montane, che riceveranno 10 milioni, anziché 10,6 milioni come lo scorso anno». Anche per i trasferimenti ai Comuni il Bim ha deciso di confermare gli importi del 2015, anche se la fusione fra Gordona e 1 Lunga discussione sul riparto dopo la fusione di Gordona e Menarola Menarola ha aperto una questione su cui in assemblea si è discusso non poco. «È la prima volta che ci troviamo con 77 Comuni anziché 78 - ha detto Cioccarelli -, quindi non senza discussioni e approfondimenti, abbiamo deciso di optare per una soluzione che non crea precedenti magari inadatti per il futuro. Ai due Comuni che si sono fusi viene assegnata una quota dei fondi, l’altra, quella destinata al Comune incorporato, resta nel bilancio del Bim a disposizione di tutti». Una decisione dettata dal fatto che le scelte di questo tipo spettano all’assemblea, non all’esecutivo, ha rimarcato la presidente: «Non siamo certo contrari a favorire i percorsi di aggregazione dei Comuni, ma il criterio va fissato attraverso un discorso più ampio, magari tramite una commissione», ha detto Cioccarelli. Il riparto Il sindaco di Gordona Mario Guglielmana ha invece chiesto l’assegnazione al Comune anche della quota di Menarola, «perché la comunità e il territorio di Menarola sono vivi e vegeti, e i fondi del Bim sono legati al territorio e alla comunità», ma anche affinché l’ente desse un segnale con «una scelta politica che incentivi le fusioni». Sulla questione in assemblea si è aperta una lunga discussione, con varie proposte, dalla destinazione dei fondi alla Comunità montana, all’idea di «congelare le risorse, in attesa della definizione dei criteri» avanzata dal sindaco di Prata Camportaccio Davide Tarabini. Alla fine il bilancio è stato approvato così con l’idea di attivare poi una commissione per discutere dell’aggiornamento dei criteri. Il presidente Carla Cioccarelli La soluzione del circolo di Morbegno per il dopo Ambrosi passa dalla condivisione Una soluzione unitaria in tempi rapidi così da dotare quanto prima il partito di segreteria e direzione. È l’auspicio del circolo del Partito democratico di Morbegno dopo le dimissioni di Salvatore Ambrosi. «Vogliamo ringraziare Ambrosi, che in questi anni si è trovato spesso a dover gestire delle situazioni complesse che hanno richiesto un forte impegno da parte sua - dichiara il coordinatore Federico Gusmeroli -. Ora è necessario che l’assemblea si doti al più presto di un nuovo segretario e di una nuova direzione che possa aiutarlo nelle scelte più importanti e possa agevolare e supportare il suo operato». Il circolo di Morbegno dichiara la propria disponibilità alla collaborazione, «nel rispetto dei ruoli e delle reciproche autonomie», per tutte le iniziative e le scelte politiche da intraprendere nei prossimi mesi. «C’è molto lavoro - dice Gusmeroli -: i temi politici sul tavolo non mancano, specialmente se si distoglie lo sguardo e la mente dai bassi giochi di scambi di poltrone e presenze nei consigli di amministrazione. C’è da lavorare duramente per mettere in rete le numerose iniziative dei circoli e tornare a impostare le strategie politiche del Partito democratico in valle, tanto più importanti in questi mesi vista l’assoluta improponibilità della Lega nord che in Lombardia si è dimostrata incollata alle poltrone ed è stata trascinata in più di un’indagine». Riguardo all’elezione del nuovo segretario, i nomi più papabili sono quelli di Roberta Songini e Giovanni Curti, senza tralasciare l’outsider Elena Del Giorgio, il circolo di Morbegno auspica che si riesca ad arrivare ad una soluzione unitaria «che sia il più possibile condivisa dalle diverse componenti presenti in assemblea provinciale e che permetta di accompagnare il percorso del partito fino Alle centraline idroelettriche sugli acquedotti molti Comuni stanno già pensando, ora ad accompagnare i progetti ci sarà anche un accordo fra Bim e Secam che definisce vari aspetti burocratici e un percorso comune sulla partita. All’assemblea di ieri del consorzio dei Comuni, infatti, è stata sottoposta anche la bozza della convenzione fra l’ente e l’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico integrato, un documento che affronta diversi aspetti tecnici e fissa un percorso in varie fasi per individuare «le concrete possibilità di sfruttamento degli acquedotti per la produzione di energia elettrica ecocompatibile, con indicazione dei costi conseguenti», recita il protocollo d’intesa. In pratica, partendo dal programma energetico regionale verrà realizzato uno studio di fattibilità sull’intero territorio provinciale, che indicherà gli acquedotti sui quali convenga realizzare eventuali impianti. Insieme ai Comuni interessati, quindi, verrà messa a punto una pianificazione pluriennale degli interventi, in base alla quale Bim, Secam e municipi coinvolti stileranno le singole convenzioni per la realizzazione e la gestione delle future centraline. Di qui poi partirà l’iter per attuare gli interventi, con la richiesta di concessione per l’uso plurimo dell’acquedotto e gli altri passaggi previsti dalle normative vigenti, fasi nelle quali il Bim e la Secam affiancheranno i Comuni. F. Bet. Segreteria Pd Da Morbegno appello all’unità Il punto Centraline municipali Accordo con Secam GIOVANI DEMOCRATICI Unioni civili se ne parla domani Incontro pubblico sul tema delle unioni civili organizzato dai Giovani democratici della provincia di Sondrio, domani alle 16,30 al museo civico di Storia naturale di Morbegno. Parteciperanno l’onorevole Micaela Campana, delegata ai diritti nella segreteria nazionale Pd; Roberto Gazzonis, segretario Gd Lombardia e il gruppo “Gay Sondrio”. RADICALI Testamenti biologici raccolta delle firme Salvatore Ambrosi 12 1 L’importante è che si chiuda la fase delle contrapposizioni interne al partito al prossimo congresso». Secondo Gusmeroli l’occasione potrebbe essere propizia per riorganizzare la struttura della federazione provinciale: «L’importante - conclude - è che si chiuda la fase delle contrapposizioni, che molto hanno ostacolato l’attività del partito e sono state concausa di un certo grado di disorganizzazione complessiva. Ora la situazione andrà riportata alla normalità, passando oltre i personalismi e le divergenze, per poter tornare a fare politica e cambiare in meglio la Valle». Per i prossimi due sabati, domani e il 12 marzo, dalle 9,30 alle 12,30, aSondrio inpiazza Campello e a Morbegno in piazza Sant’Antonio, saranno presenti i gazebo di Radicali di Sondrio per la raccolta di firme sulla proposta di legge riguardante l’istituzione in Lombardia del Registro dei testamenti biologici e l’inserimento delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT) nella Tessera sanitaria regionale. Alla fine di gennaio sono invece già state depositate in Regione le oltre 6000 firme (fra cui più 400 provenienti da Sondrio) raccolte su un progetto di legge d’iniziativa popolare a favore della cannabis terapeutica. 15 LA PROVINCIA VENERDÌ 4 MARZO 2016 Servizio idrico La discussione «Acqua, scelto di tutelare i residenti» Il punto. Il direttore dell’Ufficio d’ambito ricorda la ratio con cui sono state prese le decisioni per le tariffe Lombardi: «Il piano degli investimenti sarà rivisto ad aprile» - Sterlocchi: «Prioritari restano i contatori» ANNALISA ACQUISTAPACE Sulla bolletta dell’acqua pesa un fisso elevato, che va di pari passo col dato di 32 Comuni privi di contatori, un piano di investimenti quinquennale approvato all’unanimità dai sindaci e risultato della scrematura di richieste che arrivano a superare i 2mila euro pro capite , graveranno inoltre fino al 2019 più di 4milioni (il 20% della tariffa d’ambito) di rimborso ai Comuni dei mutui in essere per investimenti sulle reti e, per alcune tipologie, anche la scelta di tutelare le utenze domestiche dei residenti. Tutti dati che si ricavano dai documenti prodotti e approvati dal 2014 dalla conferenza dei sindaci dell’Ato, sostenuti all’unanimità come nel caso del piano degli investimenti, ma che nelle dichiarazioni recenti sembrano scontentare molti amministratori. La revisione Dall’ufficio d’ambito, il direttore PaoloAndreaLombardiricorda che «quel piano di investimenti definito nel 2014, portato dagli 80milioni richiesti ai 50milioniapprovati dai sindaci sulla base di una valutazione fatta insieme a Secam fondata su un preciso criterio parametrico, sarà presto superato dal programma 2016-2019 che sarà valutato con lo schema regolatorio per l’Autorità entro fine aprile». Dall’ufficio d’ambito spiegano inoltre che l’indicazione espressa dai sindaci è stata quella di tutelare le utenze domestiche dei residenti, tradotta poi in un aumento progressivo della tariffa fino all’1,26 euro al metro cubo prevista nel 2019. Diversa la situazione delle altre utenze, a partire dalle seconde case, che trovano in bolletta il costo dei 153 metri cubi risultati di una stima sui consumi del 2011, che sarà aggiornata presto ai dati del 2013. Non a caso, sono proprio i non residenti ad essere titolari della stragrande maggioranza delle richieste di posa di nuovi contatori: 8mila sono le domande e solo pochissime in capo ai residenti. Il caso Tra i Comuni, Buglio in Monte è stato quello che in provincia si è opposto fino all’ultimo alla costituzione dell’Ato arrivando nel 2013 ad essere sanzionato dall’Autority cui sono state attribuite le funzionidiregolazioneecontrollo dei servizi idrici:«Per la mancata adesione all’Ato - dice il sindaco Valter Sterlocchi - fummo sanzionati con l’imposizione del 10% di sconto sulla tariffa rivolta ai cittadini per le bollette emesse sul ruolo del 2012. Il Comune venne inoltre diffidato ad aderire con la prospettiva per l’anno successivo di una ulteriore sanzione che avrebbe alzato al 20% lo sconto con l’aggiunta di un’ammenda di 25mila euro. A quel punto fummo costretti ad aderire, ma l’azione di Buglio che insieme ad altri Comuni sostenne la proposta di referendum abrogativo della legge che istituiva gli Ato contribuì al risultato raggiunto in seguito con le modificheallanormativachehanno aperto alla possibilità di gestione non da parte di una società privata bensì “in house”, consentendo perciò l’affidamento a Secam. In questa forma, l’Ato può rispondere alle esigenze dei Comuni e dei cittadini: gli stessi amministratori che siedono nella conferenzadell’Atocompongonoanche l’assemblea di Secam». Prioritario, secondo Sterlocchi risulta oggi il completamento del percorso di installazione dei contatori «ancora assenti in 32 Comuni ma indispensabili per una gestione ottimale ed equa». Gli amministratori locali siedono nell’assemblea dell’Ato «Affrontare le criticità per salvaguardare Secam» «Troppo spesso i Comuni sono stati lasciati ai margini delle scelte più importanti, che sono state prese altrove e hanno visto interpellati i delegati comunali solo in fase di ratifica. Ne è un esempio il recente caso del “caro-acqua”». È questa la posizione di InComune l’associazione dei sindaci che fa capo, tra gli altri, a Massimo Chistolini, reduce dal primo appuntamento pubblico a Chiavenna e che stasera si presenterà ufficialmente a Sondrio, alle 20,45 nella sala Vitali del CreVal. «Fare discorsi generici, cercando di mettere i cittadini di un Comune contro quelli di altri - sostengono - è grottesco e non serve a nulla, se non a sviare ancora una volta la discussione dai problemi veri. Ogni Comune ha responsabilità per l’azione di Secam (la società interamente pubblica che si occupa del servizio idrico integrato, nda), in special modo chi ne detiene le quote maggiori». Ogni riferimento a «Mancano informazioni chiare Intervengano anche i Comuni» Ancora discussioni e polemiche per le bollette del servizio idrico in provincia, in particolare nei Comuni nei quali le utenze, al momento dell’affidamento del servizio a Secam, erano ancora sprovviste di contatore - parliamo di 32 realtà - sulla vicenda interviene anche la Cgil. Il segretario generale Giocondo Cerri, ricordando innanzitutto ai Comuni che ora si lamentano che sono stati loro ad approvare piano tariffario ed investimenti, se da una parte plaude alla decisione dell’Ufficio d’ambito di prorogare al 30 aprile il termine per chiedere l’installazione del contatore, con conseguente conguaglio delle bollette in base agli effettivi consumi dal primo luglio 2015, dall’altra denuncia«la persistente e colpevole latitanza da parte della Secam e di molti Comuni nel dare informazioni chiare e ad individuare soluzioni possibili per i cittadini interessati». Secondo la Cgil è proprio questo atteggiamento a provocare un diffuso malcontento, insieme ai ritardi e alle modalità con le quali le bollette arrivano a casa degli utenti. Per questo l’associazione è convinta che debbano essere affrontate al più presto le criticità segnalate (revisione del piano di priorità e intervento, rivisitazione delle tariffe per le aziende agricole, applicazione della tariffa pro-die per chi ne ha fatto richiesta anche sulla bolletta del primo semestre 2015, “gratuità” solo apparente dei contatori installati…), «prima di mettere in pericolo un’azienda che appartiene a tutti i cittadini della provincia di Sondrio. I problemi e le contraddizioni vanno affrontati con decisione - concludono -, ricordandosi che l’Ato deve risponde ad un principio chiaro: solidarietà tra i territori». forte aumento delle tariffe per molti utenti». Per questo Cerri e i suoi sono convinti che Secam avrebbe dovuto preparare innanzitutto un piano dettagliato che spiegasse le modalità ed i tempi per arrivare alla tariffa unica, consentendo e favorendo gli utenti ancora sprovvisti di contatore. «Se è vero che c’è una legge che obbliga all’installazione dei contatori la riflessione -, i veri responsabili sono i Comuni inadempienti». muni nei quali si stanno installando i contatori è quella di utilizzare per il periodo, 1 luglio 2014 - 1 luglio 2015, i 2 milioni e 380mila euro che Secam ha loro rimborsato per i mutui precedentemente contratti con riferimento al secondo semestre 2014 e all’anno 2015». Con queste risorse nella stragrande maggioranza dei casi, il calcolo della Cgil, si potrebbero conguagliare le utenze che hanno fatto richiesta di installazione e per le quali i consumi risulteranno inferiori con le letture. «Restano comunque i problemi di fondo, che vanno gestiti con Secam società pubblica, sui quali tutti i Comuni devono giocare il loro ruolo - insiste Cerri -: informazioni chiare, a partire da un piano di gestione trasparente, programma controllabile degli investimenti, garanzie sul ribasso nel medio termine delle tariffe con i risparmi ottenuti. Perché l’impegno pubblico era che il fare massa nella gestione del sistema idrico, avrebbe consentito dopo una prima fase di ridurre le tariffe; invece si prevede di giungere ad un costo di 1,26 euro al metro cubo». Le soluzioni Trasparenza e comunicazione «Da subito - dicono dalla Cgil abbiamo sostenuto che la vicenda andava gestita in maniera più trasparente, con una comunicazione che coinvolgesse più attivamente le amministrazioni e venisse spiegato ai cittadini il tema dei contatori, delle scadenze e delle nuove tariffe. Tutti gli addetti ai lavori sapevano, e si poteva prevedere, che la necessità di uniformare un sistema così da Comune a Comune e con quasi la metà dei municipi sprovvisti di contatore avrebbe portato un Sondrio e alla presa di posizione del sindaco Alcide Molteni non sembra del tutto casuale. «La Secam - continuano da InComune - ha assunto impegni ben precisi di adeguata informativa alla clientela, ovvero ai cittadini, rendicontazione e fatturazione attraverso una Carta dei servizi. Sempre ai sindaci (propietari pro tempore di Secam) tocca verificare se tutto funziona come promesso per tutelare i propri cittadini: questa verifica non soltanto è opportuna, ma necessaria per di migliorare i servizi del proprio gestore. Non osservare gli evidenti margini di miglioramento sarebbe un atteggiamento miope, oltre che irresponsabile». Giocondo Cerri, segretario della Cgil Ma al di là delle responsabilità e di ciò che avrebbe potuto e dovuto fare, il sindacato è convinto che si debba uscire da questa situazione. E per farlo serva uno sforzo di tutti i soggetti interessati. «All’ufficio d’Ambito e a Secam chiediamo di gestire questa fase di transizione con tempi sufficienti e l’informazione dovuta, per consentire a tutti gli utenti ancora sprovvisti del contatore di poter fare richiesta di installazione nei tempi che permettano il conguaglio sui reali consumi - il suggerimento -. La richiesta che facciamo ai 32 Co- M. Bor. 16 Sondrio LA PROVINCIA VENERDÌ 4 MARZO 2016 Nuovo reato: omicidio stradale Pene più severe, i dubbi dei legali IN CITTÀ Anziano trovato morto in casa Sul posto anche i pompieri Reato a sè. Gli avvocati: «Iter processuale più complicato, l’incognita dei tempi» La provocazione: «Con questo nuovo reato c’è il rischio di incentivare la fuga del “pirata”» ANTONIA MARSETTI Un nuovo reato e nuove strategie difensive. L’attenzione dei penalisti nelle ultime ore è tutta per l’omicidio stradale. Nuove pene molto più severe rispetto al passato - ma soprattutto nuovi accertamenti per arrivare ad appurare le eventuali responsabilità. E qui viene il punto. Per gli avvocati è di fondamentale importanza inquadrare il problema per garantire la miglior difesa. «Di primo acchito e da una lettura veloce e quindi giocoforza approssimativa perché ancora la legge non è in vigore, possiamo asserire che a fronte di pene più severe, l’iter procedurale e processuale sarà tutt’altro che semplice. Oltre alle nuove figure di reato - spiega l’avvocato Francesco Romualdi, al quale abbiamo chiesto di mettere in evidenza i punti “critici” del nuovo reato (critici dal suo punto di vista, ovvero quello del difensore) - sono stati introdotti anche alcuni accorgimenti per sanzionare chi cercherà di sottrarsi agli accertamenti previsti ad esempio per appurare se il conducente si è messo alla guida sotto l’effetto di alcol e droga». Prelievo coattivo «E da questo punto di vista vale la pena di sottolineare l’introduzione del nuovo comma 3 dell’art. 359bis cpp che, in estremissima sintesi, dà facoltà alla polizia giudiziaria, su indicazione verbale del Pm di turno, di costringere con la forza il soggetto sospettato di omicidio stradale a sottoporsi a prelievi biologici anche tramite accompagnamento, coattivo, in strutture ospedaliere». Del resto, se da un lato è facile stabilire l’eventuale ferimento o addirittura il decesso di una vittima, lo è meno appurare se il “pirata” era in grado di guidare. «È facile dunque prevedere - incalza Romualdi -, vista l’onda emotiva mediatica che l’omicidio stradale solitamente solleva, che nella pratica sarà prassi per gli agenti chiedere al Pm l’autorizzazione al prelievo biologico coattivo. In questo modo, ciò che la legge prevede come eventualità si trasformerà in una sorta di automatismo (alcol e stupefacenti nel sangue svaniscono con il passare delle ore e quindi più passa il tempo, più vi è il rischio di compromettere le indagini, nda)». Pagano il conto con soldi falsi La pena prevista per il nuovo reato parte da un’ipotesi base che va dai 2 ai 7 anni Il dubbio Un ultimo interrogativo Fattore tempo Già ora, quando vengono fatti accertamenti di questo tipo, la prassi insegna che dopo un’ora di tempo i valori di alcol e stupefacente cambiano e di parecchio. «Appunto. E quindi, a meno che l’avvocato non si trovi già in ospedale ho dei seri dubbi - afferma Romualdi - che si attenderà il suo arrivo, per quanto tempestivo questo possa essere. Chi si prenderà, infatti, la responsabilità di aspettare l’avvocato? La Pg farà notare il rischio di creare pregiudizio e quindi si procederà ad eseguire un atto irripetibile (il prelievo del sangue, nda) a cui il difensore avrebbe il diritto di assistere». E di mezzo non c’è solo una questione di principio. Facciamo un esempio concreto: se il lasso di tempo di attesa dell’avvocato fa abbassare il valore di alcol nel sangue da 1,51 g/l a 1,49 g/l, il discorso cambia di molto perché si passa da una pena da 8 a 12 Via la patente di guida dai 5 ai 15 anni Per chi fugge fino a 30 L’omicidio stradale colposo diventa reato a sé, graduato su tre varianti: resta la pena già prevista oggi (da 2 a 7 anni) nell’ipotesi base, quando cioè la morte sia stata causata violando il codice della strada. Ma la sanzione penale sale sensibilmente negli altri casi: chi uccide una persona gui- BERBENNO La procedura Peraltro la procedura prevede che sia data tempestiva notizia al difensore dell’interessato che può presenziare al prelievo forzoso, ma senza pregiudizio per il compimento dell’atto. Tradotto in soldoni, significa che o l’avvocato si “fionda” in ospedale, oppure la Pg procede comunque «e quindi anche la garanzia difensiva corre seriamente il rischio di essere svilita», chiosa Romualdi. dando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe rischia ora da 8 a 12 anni di carcere. Sarà punito con la reclusione da 5 a 10 anni l’omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l’incidente per condotte di Sono stati i vicini di casa a chiamare le forze dell’ordine per capire cosa fosse successo all’uomo che non rispondeva al campanello, mentre dal suo appartamento giungeva il rumore di un rubinetto lasciato aperto. Nel primo pomeriggio di ieri la macabra scoperta: l’uomo, 69 anni, residente in uno stabile di via Mazzini, era riverso a terra, ormai privo di vita, sul pavimento della cucina. Indagini sono in corso per appurare le cause del decesso che sembrano essere imputabili ad un malore. La velocità elevata E poi c’è un’ultima considerazione, sulle sanzioni: «Le stesse sanzioni previste per chi guida sotto l’effetto di alcol o droga sono previste per chi ha una velocità non inferiore a 70 km/h in centro urbano e superiore di 50 km/h, rispetto al limite massimo consentito, in territorio extra urbano. Posto che è ad esempio previsto per le lesioni colpose stradali gravi l’arresto facoltativo in flagranza anche in caso di violazioni al codice della strada, come faranno a rilevare la velocità se sopraggiungono, come sempre accade, dopo il sinistro? I produttori di bevande «Esprimiamo soddisfazione per il provvedimento che istituisce il reato autonomo di omicidio stradale. Si tratta di una risposta concreta e seria ai problemi della pirateria stradale e della guida in stato di ebbrezza nel nostro Paese». Così Ottavio Cagiano de Azevedo, direttore generale di Federvini. particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio). La pena può però aumentare della metà se a morire è più di una persona: in quel caso il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere. È stabilita, infine, una specifica circostanza aggravante nel caso in cui il conducente, responsabile di un omicidio stradale colposo, si sia dato alla fuga. In tale ipotesi, la pena è aumentata da 1/3 a 2/3 e non può, comunque, essere inferiore a 5 anni. Ecco le altre novità del testo approvato alla Camera e in attesa di essere pubblicato anni a un’altra da 5 a 10. Ma non si rischia in questo modo di incentivare la fuga del responsabile? «Certo. La pena prevista per il nuovo omicidio stradale, 589bis, parte da un’ipotesi base (senza aggravanti di ebbrezza, stupefacenti o gravi violazioni al codice della strada), che va dai 2 ai 7 anni. La pena per l’omicidio stradale sotto l’effetto di alcol (sopra 1,5 g/l) o droga va da 8 a 12 anni. Se il responsabile fugge, la pena (art. 589 ter c.p.) è aumentata da 1/3 a 2/3 e comunque non sarà mai inferiore ai 5 anni. Ora se io so di aver bevuto molto o assunto cocaina, sarò più portato a scappare per sottrarmi agli accertamenti, perché è prevedibile che la mia pena sarà comunque sempre inferiore, e forse non di poco, agli 8 anni che rischio se mi prendono con droga o alcol nel sangue». Ma c’è un altro aspetto sul quale avvocati e magistrati si confronteranno. «L’eventuale accertamento di assunzione di stupefacenti tramite il prelievo biologico,anche coattivo, non automaticamente è sinonimo di violazione dell’art. 187 del codice della strada che sanziona chi conduce sotto effetto di stupefacente e non chi assume stupefacenti... Possono trovare nel conducente tracce di stupefacente nel sangue il cui effetto drogante è però già esaurito, quindi occorrerà anche valutare l’incidenza dell’accertamento tecnico, sulla cui validità - in assenza del difensore per quanto detto prima - nutro seri dubbi, in ordine alla sussistenza delle nuove ipotesi di reato. Ora, per l’omicidio stradale da stupefacente è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza. Ma come si farà a distinguere un’assunzione da stupefacente che non svolge più i suoi effetti, da un’assunzione che comporta un dispiego degli effetti mentre si guidava? Se il dato rilevato è minimo, che fanno gli inquirenti? Arrestano o denunciano a piede libero? Chi si assumerà il rischio di far scattare le manette?». Questioni, insomma, di sostanza, non di lana caprina. (sino a quel momento non potrà entrare in vigore). Lesioni stradali: aumentano le pene se chi guida è ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. Se invece il colpevole ha un tasso alcolemico fino a 0,8 g/l o se l’incidente è causato da manovre pericolose la reclusione sarà da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime. Conducente mezzi pesanti: l’ipotesi più grave di omicidio stradale (e di lesioni) si applica ai camionisti e agli autisti di autobus anche in presenza di un tasso alcolemico sopra gli 0,8 g/l. Fuga del conducente: se il conducente fugge dopo l’incidente scatta l’aumento di pena da un terzo a due terzi, e la pena non potrà comunque essere inferiore a 5 anni per l’omicidio e a 3 anni per le lesioni. Altre aggravanti sono previste se vi è la morte o lesioni di più persone oppure se si è alla guida senza patente o senza assicurazione. La pena è invece diminuita fino alla metà quando l’incidente è avvenuto anche per colpa della vittima. Revoca della patente: in caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente. Il confronto Hanno pagato il pranzo, in un ristorante di Berbenno, con una banconota da 500 euro, poi risultata falsa, ma non l’hanno fatta franca. Ieri in Tribunale a Sondrio due lituani (lui di 41, lei di 32) e un russo di 31 anni sono stati condannati a un anno e 4 mesi ciascuno (oltre al pagamento di 400 euro di multa) per spendita e introduzione di monete falsificate, truffa e furto aggravato (a quanto pare si erano pure impossessati di un cellulare lasciato su un carrello della sala da pranzo) . TIRANO Ladro di abiti patteggia la pena Ha patteggiato a otto mesi un romeno di 30 anni, residente in provincia di Brescia per il reato di furto. Con due complici l’uomo - che ha precedenti specifici alle spalle - si era introdotto in due negozi di Tirano nel giugno di tre anni fa. Aveva prelevato abiti e indumenti per un valore complessivo di 200 euro circa. L’uomo ha ottenuto - oltre allo sconto di pena - anche la condizionale a patto però di prestare attività di pubblica utilità per 120 ore, al servizio del comune in cui risiede. Una nuova patente sarà conseguibile solo dopo 15 anni (omicidio) o 5 anni (lesioni). Tale termine è però aumentato nelle ipotesi più gravi: se ad esempio il conducente è fuggito dopo l’omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca. Raddoppio della prescrizione: per il nuovo reato di omicidio stradale sono previsti il raddoppio dei termini di prescrizione e l’arresto obbligatorio in flagranza nel caso più grave. Negli altri casi l’arresto è facoltativo. Il Pm, inoltre, potrà chiedere per una sola volta di prorogare le indagini preliminari. LA PROVINCIA Sondrio 17 VENERDÌ 4 MARZO 2016 «Como-Pechino in bicicletta» Incontro al cinema Campo sportivo per l’elisoccorso Una soluzione “tampone” L’iniziativa L’antropologo Corbellini condurrà la serata dedicata al viaggio sulle orme di Marco Polo Il punto. Il parroco ha dato l’ok per l’utilizzo dell’area di Santa Maria E ora si pensa a una piazzola adatta Aprica Dopo l’incidente di martedì in caso di necessità il mezzo del 118 atterrerà sul terreno di gioco Soluzione “tampone” trovata ad Aprica, almeno per ora. Il parroco, don Claudio Rossatti, ha confermato al sindaco, Carla Cioccarelli, la disponibilità del campo sportivo di Santa Maria come area provvisoria per l’atterraggio dell’elicottero dell’Areu. La richiesta rivoltagli dal primo cittadino – dopo l’incidente di martedì pomeriggio, quando un cartello, sollevato dall’aria, è finito contro una pala del veivolo, chiamato ad Aprica per soccorrere un paziente, danneggiandola – è andata a buon fine. «Quando accaduto martedì è di sicuro negativo, ma è una spinta ulteriore a considerare come una priorità la realizzazione di una nuova piazzola di atterraggio dell’elisoccorso – afferma Cioccarelli -. Non avevo dubbi che il parroco ci desse una mano. Il campo sportivo, che è chiuso e si trova in una posizione decentrata ma comunque raggiungibile in fretta da parte dell’ambulanza, potrà sopperire per il momento all’esigenza di uno spazio per far atterrare l’elicottero in caso di emergenze». «Già oggi (ieri per chi leg- L’area dove finora atterrava l’elicottero del 118 ge, nda) - spiega - sono state comunicate le coordinate di volo». Detto questo, il sindaco è consapevole che si dovrà fare in modo di mettere a disposizione al più presto un’area più consona e omologata. «A tal fine Areu ci ha garantito la disponibilità dei propri esperti per aiutarci a selezionare il luogo migliore, anche in base ai piani di volo, dove realizzare una piazzola abilitata al volo notturno – conclude il sindaco -. Dopodiché ci attiveremo per fare richiesta di finanziamento alla Comunità montana e ad altri enti per poterla concretizzare». Il Comune di Aprica ha preso contatto anche con il confinante Comune di Corteno Golgi per individuare un’area che possa servire entrambe le località. “Sulla via della seta, Como-Pechino in bicicletta” è il titolo dell’incontro in programma domani, sabato, alle 21, al cinema Bernina di Chiesa in Valmalenco, per iniziativa della parrocchia del posto. Sarà l’antropologo Giancarlo Corbellini, cofondatore anche del Museo Etnografico di Chiesa, a condurre la serata, dal momento che, lui stesso, aveva accompagnato i ciclisti nella mega-pedalata che li aveva condotti dall’Italia fino in Cina, sulle orme di Marco Polo, nell’estate del 2005. «Eravamo in dodici ciclisti con tre furgoni al seguito – precisa Dario Piasini, di Poggiridenti, pedalatore e membro della spedizione in questione -, compreso quello della Rai che ci riprendeva e ci seguiva per Overland, trasmissione dedicata a questo tipo di avventure in giro per il mondo». «In quell’occasione - aggiugne - eravamo, quindi, molto attrezzati, organizzati, e dai filmati che proporremo domani si evince molto bene. Poi, però, non ci siamo fermati e, anche senza il supporto Rai di Overland, abbiamo ripreso il cammino verso Oriente, nell’estate del 2012, con l’intento di ripercorrere il lunghissimo tragitto compiuto, settant’anni prima di Marco Polo, da frate Giovanni di Pian del Carpine, in provincia di Perugia, inviato dal Papa, all’epoca di stanza a Lione, con apposita bolla papale, a perorare la causa pontificia finalizzata ad arrestare la temuta avanzata mongola verso l’Europa». Partito da Lione, infatti, l’emissario papale aveva raggiunto Kiev per, poi, far rotta verso Ulan Bator, la capitale mongola, transitando per Samarcanda e Taskent. «Anche noi, nell’estate del 2012 siamo partiti, in tre, in bicicletta, ma siamo arrivati fino a Kiev, dopodichè, causa anche il conflitto bellico, non abbiamo potuto proseguire conclude -. Però, vorremo ripartire, pensiamo a fine giugno, e completare il percorso in bici da Kiev a Ulan Bator. Gli interessati possono aderire». E. Del. 22 LA PROVINCIA VENERDÌ 4 MARZO 2016 Tirano e Alta Valle Nessuna sospensiva sul polifunzionale La decisione. Il commissario prefettizio Sorrentino ha definito l’opera ordinaria amministrazione dando il via libera Gli ex consiglieri di minoranza delusi e contrariati: «Ci sono altre priorità come la sicurezza stradale su cui investire» VILLA DI TIRANO CLARA CASTOLDI Nessuno stop. La struttura polifunzionale, tanto contestata a Villa di Tirano, uno dei motivi del commissariamento del Comune, sarà realizzata. È quanto riferito agli ex consiglieri di minoranza Antonino Zappalà e Monica Manoni dal commissario prefettizio, Umberto Sorrentino, che regge provvisoriamente il Comune di Villa di Tirano fino alle prossime elezioni. Altre priorità Quasi un milione euro dei soldi dei cittadini, in parte stanziati nel bilancio 2015 e in parte da stanziare nel bilancio 2016, in fase di redazione, per la costruzione di un’opera «al momento non prioritaria e non inserita neppure nel programma elettorale della precedente maggioranza - accusano Zappalà e Manoni -, che incoscientemente l’ha votata con la sola eccezione dell’ex consigliere Fabrizio Rossatti», peraltro presidente della Pro Loco, associazione che di più potrebbe usarla. «Parliamo di un’opera votata in un consiglio dove nemmeno la maggioranza, pur restando compatta, forse non aveva ben chiare le priorità di cui Villa in questo momento ha bisogno - aggiungono gli ex consiglieri -. Ad esempio un impianto semaforico o un sottopasso anche solo pedonale all’altezza della stazione, punto importante di attraversamento di studenti, viaggiatori e residenti, problema balzato purtroppo agli onori della cronaca per un grave incidente stradale verificatosi martedì. Continuare con la costruzione del polifunzionale, inoltre, vuol dire destinare le già limitate risorse del bilancio comunale a scapito dei nostri consorzi locali ad esempio, che valorizzano il territorio attraverso opere di manutenzione ordinaria e straordinaria che, anche per l’anno 2016, si troveranno senza i necessari fondi per perseguire i loro obiettivi di pubblica utilità. Oppure a scapito della sistemazione del campetto prospiciente le scuole, utilizzato dai ragazzi, che da tempo necessita di si- 12 1 Si spende 1 milione di euro quando c’è un campetto di gioco fatiscente stemazione, oppure ancora la messa in sicurezza dei pedoni attraverso la realizzazione dei marciapiedi sulla statale 38 nei tratti mancanti». Niente sospensione Zappalà e Manoni auspicavano da parte del commissario un intervento sospensivo della procedura di assegnazione attualmente provvisoria, pertanto ancora in fase di verifica, senza alcun contratto firmato con la ditta aggiudicataria, considerate anche le modalità con cui si è arrivati alla sua approvazione. Invece, tale opera viene considerata ora “ordinaria amministrazione”. I due ricordano che il Consiglio di Stato ha evidenziato il seguente principio: nelle gare pubbliche d’appalto l’aggiudicazione provvisoria è atto che determina una scelta non ancora definitiva del soggetto aggiudicatario. Pertanto sarebbe un evento del tutto fisiologico che ad un’aggiudicazione provvisoria non segua quella definitiva. «Magari la scelta della costruzione ed ora della continuazione di un’opera del genere meritava qualche riflessione e valutazione in più, soprattutto nell’ottica della sicurezza dei cittadini», concludono. L’8 Marzo a palazzo Foppoli C’è la mostra “Donne e colori” Tirano Oltre alla tradizionale esposizione alla memoria di Clelia Canali proposto il tema dell’integrazione Fra tradizione e novità si festeggerà la donna a Tirano. Protagonista, anche quest’anno, la Pro loco cittadina che ha pensato ad un doppio appun- tamento: la mostra “Donne & Colori in ricordo di Lelia Canale” che sarà inaugurata domani alle 17 e che rappresenta una felice tradizione ormai da diversi anni e la giornata di domenica dedicata alla donna con una manifestazione di sensibilizzazione sull’importante e delicato ruolo nella società e nella quotidianità. «La mostra che raccoglie i lavori di artisti e tiranesi e non solo è un must che la Pro loco propone da anni, ma che quest’anno riserva una novità spiega Rosanna Fiorina dell’associazione tiranese -. Poiché abbiamo avuto un alto numero di iscrizioni, si è preferito utilizzare due location diverse per favorire l’esposizione. Nella sede storica di palazzo Foppoli ci sarà l’esposizione dei quadri e delle ceramiche, mentre a palazzo Il rendering del progetto di polifunzionale che è costato la poltrona al sindaco di Villa di Tirano Quadrio nelle splendide sale, gentilmente concesse per la mostra da Quadrio Curzio, troveranno posto tutte le creazioni legate all’artigianato. Un altro elemento di innovazione sarà costituito dal fatto che le artiste si presteranno a lavorare e a dipingere, a ore stabilite, per spiegare al pubblico come vengono realizzate alcune opere. Abbiamo rivolto l’invito anche all’Istituto comprensivo di Tirano, perché riteniamo importante avvicinare i ragazzi al mondo dell’ arte e della creatività». La manifestazione per la “Festa della donna” è legata ad un argomento di attualità. Quest’anno il filo conduttore sarà “Donne e integrazione”. Alle artiste è stato chiesto di portare un lavoro inerente a questo tema. La parola integrazione potrà essere interpretata da ogni donna in base alla propria sensibilità, dall’integrazione nel mondo del lavoro a quella nello sport o nella quotidianità, per esempio. Domenica, dunque, verrà proposto un evento a tema in piazza Cavour, alle 14,30, con musica, poesia e arte. Le mostre saranno aperte da domenica 6 marzo a domenica 13 mattino dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, apertura anche sabato sera 12 marzo dalle 20 alle 22. La manifestazione benefica alla memoria del maestro di sci Fabrizio Dordi quest’anno cambia la formula Cambia la formula dell’evento “Brizzi Day 2016”, in programma nel fine settimana ad Aprica. Il Consorzio turistico di Tirano sta preparando da tempo la ormai famosissima kermesse benefica dedicata al compianto Fabrizio Dordi, maestro di sci scomparso nel 2006 in un incidente stradale. Il comitato organizzatore ha deciso di puntare tutti gli sforzi sulla giornata della domenica soprattutto riguardo agli ospiti vip, mentre il convegno sulle leggende sciistiche programmato per il sabato sera è stato annullato a seguito dell’impossibilità a partecipare di alcuni degli ospiti. «Considerate importanti assenze al momento di incontro - spiegano dal Consorzio - abbiamo pensato di potenziare al massimo il pomeriggio di gioco del sabato per i bambini e gli ospiti a sorpresa del mondo dello sport e dello spettacolo interverranno la domenica». Tutto si aprirà sabato alle 14 all’après ski Baradello con Il Brizzi Day raccoglie sempre tantissime adesioni Teglio giochi sulla neve per i bimbi e alle 18 la messa in ricordo di Fabrizio. Domenica 6 alle 9 la gara di sci a sorpresa in Magnolta con l’apertura del Brizzi Village. Alle 12 il pranzo al palazzetto dello sport e rock’n’roll dal vivo con i Bang Raevolutions. Alle 13,30 estrazione premi della lotteria Brizzi Day for Ariel alla presenza di ospiti a sorpresa e alle 14,30 le premiazioni. Si ricorda che le iscrizioni sono aperte alla Scuola italiana sci & snowboard di Aprica, mentre il pacco gara potrà essere ritirato dalle 14 di oggi in piazza Palabione. La tradizione del “Sunà da Mars” o del “Ciamà l’erba”, come viene chiamata in altro modo, sta contagiando la Valle e molti sono i paesi che vogliono rispolverarla. È il caso di San Giacomo di Teglio dove gli alpini hanno pensato ad un pomeriggio quello di domenica 6 marzo per risvegliare la primavera al suon dei campanacci che saranno portati per le strade della frazione tellina da grandi e piccini. Il programma della manifestazione, che rappresenta un momento di divertimento soprattutto per i bambini, prevede il ritrovo alle 14 in via Crotti nei pressi del parco giochi. Un quarto d’ora dopo avrà inizio la passeggiata accompagnata dall’assordante suono dei campanacci, più o meno grandi. Alle 15 si arriverà sul piazzale della chiesa di San Sebastiano dove alpini e amici degli alpini offriranno dolci e bevande calde. Le penne nere invitano i partecipanti ad arrivare al luogo del raduno possibilmente col proprio campanaccio. C. Cas. C. Cas. C. Cas. Il Brizzi Day punta tutto sulla domenica di gare Aprica San Giacomo riscopre la tradizione dei campanacci 23 LA PROVINCIA VENERDÌ 4 MARZO 2016 Testimonianza Il capitalismo dal volto umano Cucinelli, una nevicata di ottimismo Incontro pubblico. In una Livigno imbiancata l’imprenditore del cachemire ha raccontato la sua filosofia di vita Elogi al paese («ordinato») e all’acqua del rubinetto («buonissima») - E sul lavoro dice: «Non bisogna esagerare» LIVIGNO PAOLO GHILOTTI Il paesaggio di Livigno di mercoledì sera, reso fiabesco da una copiosa nevicata, l’ha, per sua stessa ammissione, incantato, con quella neve soffice come il suo cachemire che l’ha reso ricco e famoso. Chissà se anche Brunello Cucinelli farà come Lucio Dalla, che a Livigno trovò l’ispirazione per scrivere il testo di “Attenti al lupo”, e trarrà spunto dall’incantevole panorama livignasco per qualche sua nuova creatura. Il Piccolo Tibet gli è piaciuto per davvero: «Appena arrivato ho bevuto due bicchieri di acqua fredda del rubinetto ed era buonissima, dalle nostre parti l’acqua non è così. Mi piace l’atmosfera. Siete super garbati e gentili. Livigno è un paese ordinato e come dicevano i greci è un nostro dovere lasciare un paese migliore di come l’abbiamo trovato. C’è solo un po’ troppa gente (l’inevitabile flusso turistico stagionale, nda). Come diceva San Benedetto, l’anima ha bisogno del silenzio nella quotidianità, non si può avere più gente di quella che è la capienza. Quando si fece una riunione per fare l’aeroporto a Perugia, io dissi che era meglio non averlo per non avere troppa gente, altrimenti si rompe l’equilibrio. Per fare un esempio, Assisi è mistica fino alle 8 del mattino, poi c’è l’invasione dei turisti e cambia l’atmosfera». Platea incantata Di sicuro nell’incontro pubblico al Cinelux del paese, l’imprenditore ha incantato la numerosa platea per l’estrema umiltà di un uomo che non si dimentica da dove è venuto, le sue origini contadine delle quali è fiero: «Mi sono divertito a fare il contadino con gli animali. Ricordo il profumo dei maiali, delle vacche, del grano. Eravamo poveri, ma felici. Non ho mai visto i miei genitori litigare». L’accento umbro non è molto lontano da quello toscano e per sapienza ed ironia ha ricordato i toscani più in voga al momento, da Renzi a Pieraccioni, da Carlo Conti a Panariello. Anche lui come loro un autentica star da palcoscenico. È stata una ventata di ottimismo quella che Cucinelli ha portato in Alta Valle, sfoggiando con semplicità una conoscenza della storia invidiabile, con una serie di citazioni di personaggi davvero niente male per uno che «non ha mai studiato, perché la mia generazione ha studiato fino al ’67, poi c’è stato il 6 politico. Ho fatto un esame di ingegneria, ma non l’ho m ai superato. Dai 15 ai 25 anni sono stati anni bellissimi perché non ho fatto niente. Stavamo al bar da mattino a sera con gli amici, una ventina. Peccato non mi abbiano “messo” i contri- 1 Nella sua azienda con più di mille dipendenti si lavora da lunedì al venerdì dalle 8 alle 17,30 1 La mia generazione ha studiato fino al ’67, poi c’è stato il 6 politico buti perché ero sempre presente, il sabato e la domenica, la notte, ora me li ritroverei. È stata una bellissima scuola di vita il bar, lì c’è sempre qualcuno che ascolta il tuo mal d’anima. Ogni sera si sceglieva l’argomento più disparato per la discussione e si faceva notte fonda. Io non conoscevo la filosofia, ma ho letto Kant che era difficile e ricordo la sua massima “Agisci considerando l’umanità come nobile fine», che non era troppo distante da quello che mi diceva mio padre che non aveva studiato: “Guai a te se non ti comporti bene”». Lavori umili Mentre Cucinelli cresceva al bar, i suoi due fratelli facevano lavori umili. «Uno era un saldatore e la mamma la sera gli metteva le patate sugli occhi, vedevo che mio padre era dispiaciuto perché sul lavoro lo prendevano in giro e così mi dissi: “Io non so cosa farò nella vita, ma voglio la dignità umana”, perché papà era poco rispettato sul lavoro e gli dava fastidio. Il rispetto è tutto. Anche l’imperatore Marco Aurelio prima di una battaglia decisiva per le sorti dell’impero romano si rivolse con queste parole ai suoi soldati: “Miei stimati uomini”». Ed è stato di parola Cucinelli. Nella sua azienda, che ha oltre mille dipendenti, si lavora da lunedì al venerdì dalle 8 alle 17,30, ma «con una lunga pausa pranzo, perché è importante mangiare e comunicare. Bisogna tornare a vivere con rispetto. Nessuno nella mia azienda manda mail dopo l’orario di lavoro. Non possiamo lavorare 12-13 ore al giorno. Come dice Benigni, se ti fanno lavorare troppo, rubano lavoro a chi non l’ha. La mia giornata di lavoro è normale, non sono stravolto come va di moda dire adesso». Il pubblico presente all’incontro con l’imprenditore FOTO FABIO BORGA Una storia di successo nel segno della bellezza Rendere il lavoro più umano, mettere l’uomo al suo centro. È questo l’obiettivo di Brunello Cucinelli, l’imprenditore umanista, come viene definito oggi, nato nel 1953 a Castel Rigone, vicino a Perugia, da una famiglia contadina. Diplomato geometra interrompe nel 1974 gli studi di ingegneria e fonda una piccola impresa con una grande idea, quella di colorare il cachemire. Nasce così nel 1978 la Brunello Cucinelli con sede ad «Viviamo un Rinascimento morale grazie all’opera di Papa Francesco» Pensiero in pillole La politica? «Mi piace. A prescindere da chi governa, mi sforzo di rispettare le regole» La serata organizzata da Atc Livigno (Associazione turismo e commercio, rappresentata dal vicepresidente Daniele Compagnoni) ha permesso a Bunello Cucinelli di ribadire quelli che sono i caposaldi della sua vita, non solo di imprenditore. «Stiamo vivendo un Rinascimento morale, civile, religioso, etico ed economico per merito di Papa Francesco. Prima ci sono stati 30 anni di crisi della civiltà. Non dobbiamo essere troppo presi dalla quotidianità. Siamo talmente presi dall’immediato che non ci coccoliamo più, che non ridiamo più, non facciamo più scherzi. Devono tornare i valori della vita che sono il sorriso, la saggezza, la normalità. Siamo in un’epoca dove si sa tutto. Per essere credibile uno deve essere vero ha aggiunto -. I giovani non comprano un prodotto realizzato da chi non ha rispettato i valori della vita». Ha pure fondato una scuola che riscopre i mestieri di una volta, come il muratore e il giardiniere: «Sono lavori che si pensa sempre debbano farli i figli degli altri. Non credevo ci fossero tanti iscritti. Facciamo 5 ore e i ragazzi prendono 700 euro di paga al mese e a gruppi di quattro sono seguiti da un insegnante dinamico che li sa trascinare - ha raccontato -. I giovani devono ascoltare i genitori solo quan- L’imprenditore ha toccato numerosi temi di attualità Ellera di Corciano, nel Perugino, ma nel 1982, dopo il matrimonio con Federica Benda, si trasferisce nel castello trecentesco di Solomeo, un piccolo borgo nei pressi di Perugia, che diventa il cuore dei suoi successi e trasforma nella nuova sede di uffici e laboratori aziendali. È la sede di un’oasi operosa dove lavorano 1.300 persone per la produzione di quei capi in cachemire colorato con cui lo stilista ha traghettato il prodotto fuori dalla tradi- do questi parlano di ideali. Invece abbiamo trasmesso ai giovani la paura, abbiamo tolto loro la voglia di sognare. I nostri professori ci hanno trasmesso ideali. Quando dissi a mio padre, che è ancora vivo e ha 94 anni, che avrei prodotto pullover in cachemire, che lui non sapeva neppure di cosa si trattasse, mi disse buona fortuna. Bisogna tornare al dialogo, non si discute più. Vedo i giovani impegnati al telefonino da soli. Io volevo fare il sacerdote, poi il monaco, sono sempre stato affascinato dalla vita monastica». Cucinelli ha toccato numerosi temi di attualità. Le donne rappresentano il 70% dei sui dipendenti. «Siete già mamme da quando giocate da bambine con le bambole, avete una sopportazione del dolore più alta. Siete qualcosa di speciale», ha detto a quelle che lo ascoltavano. La politica? «Mi piace. A prescindere da chi governa, mi sforzo di rispettare le regole - ha spiegato -. Lo Stato sociale italiano è il migliore. Mi ha chiamato un amico dall’America che ha la zione dei beige e dei grigi. Da imprenditore filosofo e filantropo, Cucinelli ha ricevuto una laurea honoris dall’università di Perugia e ha istituito, con la Fondazione di famiglia, quel “Progetto per la bellezza” con la realizzazione dei tre parchi agrario, dell’industria e dell’oratorio laico. Sua anche la “Scuola dei mestieri” coi corsi di rammendo, riammaglio, taglio e confezione, orticoltura, giardinaggio e arti murarie. La Brunello Cucinelli spa, dopo aver debuttato in piazza Affari nel 2012, ha riportato ricavi netti nel 2013 pari a 322,5 milioni di euro con una distribuzione in oltre 60 Paesi nel mondo. moglie in fin di vita e deve pagare 140mila dollari per una settimana in ospedale a Miami, da noi non accade. Siamo ammirati dai cinesi, gli stranieri sono affascinati dalla nostra cultura. Il made in Italy va bene». Ha scelto di ristrutturare la vecchie azienda al posto di costruirne di nuove e ha rimesso in sesto antichi borghi. «Non ho mai provato il dolore tipico della provincia di dover licenziare qualcuno. La periferia deve tornare carina come il centro. Ho acquistato una fabbrichetta dismessa per sostituirla con frutteti e campi da calcio per renderla vivibile». E infine il suo segreto: «Non vivo giudicando e sto meglio, altrimenti non sei mai in pace con te stesso. Io ho solo voglia di trasferirvi il mio pensiero. Chi vive nei piccoli borghi fa una vita migliore perché non c’è solitudine». L’immigrazione? «Bisogna accoglierli nel migliore dei modi. L’America non sarebbe quello che è se non avesse accolto i sudamericani». P.Ghi. 24 LA PROVINCIA VENERDÌ 4 MARZO 2016 Morbegno e Bassa Valle «Siamo stati lasciati soli a gestire il caos» La protesta. Il sindaco di Traona, Della Matera, furente per l’assenza della task force promessa sulla statale 38 «Oggi al tavolo in Prefettura farò presente che il nostro vigile mercoledì sera ha dovuto gestire un ingorgo» TRAONA SABRINA GHELFI «Non sono stati rispettati i patti; si era stabilito di presidiare gli incroci sulla statale 38 in concomitanza dell’ennesima chiusura della strada Valeriana e invece ieri a tenere a bada un traffico indecente c’era solamente il nostro vigile». È infuriato il sindaco di Traona, Dino Della Matera, che mercoledì ha dovuto gestire da solo l’emergenza traffico sulla strada statale 38 intasata di mezzi per via del nuovo stop alle auto sulla provinciale Valeriana dei Cech. Chiusura che finirà oggi, giorno in cui è stata convocata d’urgenza una riunione in Prefettura con i sindaci di Traona, Cosio Valtellino, Morbegno e Talamona. La protesta «Un incontro dovuto, in cui metterò nero su bianco la mancanza di coordinamento in questa partita - afferma Della Matera -. Nell’ultima riunione in Comunità montana a Morbegno si era stabilito che si sarebbe messa in campo una task force per regolamentare il traffico da e verso la statale 38: peccato che mercoledì ci fosse solamente il nostro vigile sulla strada, che a fatica ha regolamentato il traffico e le colonne al crocevia fra la 38 e la strada Cosio-Talamona. Né è stata eseguita interamente la promessa asfaltatura del tratto stradale che arriva a Cosio Stazione». Il nuovo sacrificio sopportato questa settimana dagli automobilisti sarà ricompensato con l’anticipo di qualche giorno della riapertura - prevista inizialmente per il 25 marzo - della strada provinciale. La decisione è stata presa durante la riunione di settimana scorsa a Morbegno per la definizione della regolamentazione del traffico lungo la provinciale Valeriana interessata dai lavori della “Variante di Morbegno”, cioè della nuova superstrada. All’incontro in Cm chiesto dal sindaco di Traona, presieduto dal presidente della Provincia, Luca Della Bitta, al quale erano presenti la Comunità montana Valtellina di Morbegno, Anas, la ditta ap- 1 Oggi la Valeriana verrà riaperta, ma il sindaco recrimina sulla gestione dell’emergenza paltatrice dei lavori Cossi Costruzioni e i rappresentanti dei Comuni di Traona, Cosio Valtellino e Morbegno. In questa occasione si era stabilito l’incremento dei presidi delle forze dell’ordine nel tratto Cosio-Traona attivando nel servizio di viabilità la presenza di movieri nel tratto Cosio Valtellino-Traona messi a disposizione dalla ditta Cossi per supportare le forze dell’ordine nelle due fasce orarie più critiche (la mattina dalle 7 alle 9 e il pomeriggio dalle 17 alle 19) sino a oggi, venerdì 4 marzo. Linea comune disattesa «Tutti i presenti hanno condiviso questa linea - aveva dichiarato il presidente della Provincia Della Bitta - che rappresenta l’impegno assunto da parte dei diversi attori nel cercare di limitare i disagi che si possono arrecare ai cittadini. Siamo di fronte a un’opera storica per il nostro territorio. Ancora alcuni giorni di pazienza e di sacrificio di fronte ad un’opera tanto attesa da molti anni. Credo quindi che l’impegno di tutti sia nella direzione di contenere il più possibile i disagi e di raggiungere l’obiettivo di velocizzare le opere». Mercoledì sera la statale 38 ha patito per l’assenza della Valeriana tra le vie percorribili Consorzio Porte «Morbegno non dialoga» Cosio Valtellino L’albergatore Giulio Salvi, nel Cda della società turistica, accusa la giunta Ruggeri di autoisolarsi «Purtroppo in queste discussioni che mettono in evidenza i contrasti fra il Comune di Morbegno e il consorzio ci andiamo di mezzo noi operatori, soprattutto in un momento in cui sarebbe necessario fare quadrato e programmare insieme». Giulio Salvi, albergatore, fa parte del consiglio di amministrazione del consorzio turistico Porte di Valtellina e interviene dopo l’ultima assemblea dei soci, in cui il Comune di Morbegno ha sospeso il suo contributo annuale di 13mila euro a favore del consorzio. Una scelta che Salvi imputa a «vecchi rancori fra Porte di Valtellina e giunta Ruggeri - dice -, mi riferisco alle dimissioni dell’ex presidente del consorzio, nonché assessore di Morbegno, Claudio D’Agata. Del resto, facendo io parte del Cda di Porte di Valtellina mi rendo conto di quanto il Comune di Morbegno poco dialoghi con il consorzio e i suoi soci: penso a un’iniziativa valida del Comune come la pista del ghiaccio, peccato che nessuno degli operatori sapesse nulla riguardo a prezzi, date, orari e neppure il consorzio». Un’incapacità di dialogare che secondo l’albergatore è «tipica dell’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Ruggeri, visto che - specifica - lo scorso 29 febbraio ho avanzato richiesta al Comune di potermi proporre nell’organizzazione della manifestazione autunnale creando Cantine in Valtellina: attendo ancora risposta, come ho fatto presente al consorzio al quale ho domandato supporto in questa idea, previo consenso del Comune di Morbegno. Anche perché non so se riuscirò a fare meglio le cantine, ma sono sicuro di riuscire a non fare peggio di quanto è stato programmato quest’anno». Salvi cita ancora, ad esempio della mancanza di confronto, «la non riposta del Comune alla mia richiesta del 29 dicembre DELEBIO Spettacolo all’oratorio “A manzeta dul cech” della compagnia “i Fulchit” di Cadiate all’oratorio di Delebio domenica dalle 15. Uno spettacolo per ridere e svagarsi, ma anche per fare anche del bene e raccogliere fondi per il comitato Maria Letizia Verga di Monza. Con i testi di Gabriele Pastorelli e la regia di Danilo Zimaldi, la commedia vedrà protagonisti sei interpreti per sei personaggi in una storia divertente recitata in dialetto. M. PES. MORBEGNO Gruppo scout al Ri-Circolo Giulio Salvi, l’albergatore critico con il sindaco Ruggeri 12 1 «Il mancato contributo è frutto di rancori tra il Comune e il consorzio» 2014 sull’impiego dei volontari migranti, ma anche a quella del maggio successivo sul progetto abbattimento barriere architettoniche. Mentre a gennaio ho proposto al Comune il progetto Tolleranza zero (per collocare nella città di Morbegno i pannelli già posizionati su via Roma a Regoledo nel comune di Cosio Valtellino), poiché parlando con il dirigente della scuola Damiani è risaltato un suo preciso interesse per l’iniziativa. Purtroppo, però, anche qui non ho avuto alcuna risposta». G. Ghe. Il Clan di Morbegno, che comprende ragazzi compresi tra i 18 e 22 anni, del gruppo Scout racconta l’esperienza estiva, vissuta nell’agosto 2015, durante la quale hanno prestato servizio e fatto animazione in un centro per bambini e ragazzi moldovi. L’incontro è stasera alle 20,30 al Ri-Circolo, in via Beato a Andrea a Morbegno. C’è la possibilità di partecipare dalle 19,30 all’aperi-cena in compagnia, prima dei racconti di viaggio. M. PES, Contro i furti passeggiate in paese di sera niente ronde Talamona Si ritroveranno in piazza per dare vita a “passeggiate per il paese” in modo da controllare passaggi sospetti per le vie di Talamona. Questo è quanto hanno deciso i frequentatori dei social network, quelli di Talamona in particolare. Gli stessi che nei giorni scorsi dalle pagine di facebook hanno parlato di ronde per fare fronte al timore che si è acuito nelle ultime settimane rispetto ai nuovi colpi dei topi d’appartamento nel Morbegnese. Adesso correggono il tiro e parlano non di ronde, ma piuttosto di passeggiate notturne che dovrebbero partire settimana prossima. A riguardo il primo cittadino talamonese, Fabrizio Trivella, dice che «le passeggiate per le strade dei cittadini ovviamente sono libere, diverso è il discorso delle ronde che escludo categoricamente, con le quali si rischia, invece, di cadere in attività che, oltre a essere rischiose, se non autorizzate non sono neppure legali».Il sindaco ribadisce anche la sua disponibilità a prestare una sede pubblica come l’auditorium per confrontarsi sul tema furti. S. Ghe. Morbegno e bassa valle 25 LA PROVINCIA VENERDÌ 4 MARZO 2016 Limitazioni sul ponte Vietati i mezzi pesanti Servizi sociali L’ombra del ricorso sull’appalto al Solco Morbegno Controlli. Tra Mantello e Rogolo l’attraversamento dell’Adda è del 2006 La Provincia sta verificando la solidità e per questo ha emesso l’ordinanza Intanto i sindaci hanno approvato la carta dei servizi che sancisce la suddivisione dei settori e il tipo di interventi MANTELLO L’assemblea distrettuale dei sindaci approva la Carta dei servizi che disciplina la condivisione dei servizi sociali fra i 25 comuni del mandamento e che quest’anno prevedono una nuova modalità di gestione. La Comunità montana, infatti, ha affidato al consorzio Solco Sondrio Solidarietà e Cooperazione il servizio che è stato sostenuto attraverso un bando da 2,7 milioni di euro e punta su innovazione e sperimentazione per ridisegnare la gestione degli interventi. Un affidamento è avvenuto attraverso un bando oggetto fra l’altro di ricorso da parte di Progetto vita, la cooperativa arrivata seconda alla gara, «che ha contestato la procedura amministrativa dell’affidamento - ha spiegato Mirosa Oreggioni dell’Ufficio di piano di Morbegno, che è il soggetto che si occupa per conto dei Comuni e della Cm del coordinamento dei servizi sociali -, in sostanza si contesta la scelta ricaduta su un consorzio, il Solco, invece di una cooperativa sociale, ma la base sociale del Solco è data dalle cooperative che lo compongono che hanno proposto un progetto di rete che abbiamo scelto. La Cm ha contestato il ricorso, che sarà dibattuto a ottobre». Intanto quindi i Comuni nell’assemblea del distretto di Morbegno hanno approvato la gestione associata dei servizi socioassitenziali nella nuova veste, licenziando la Carta dei servizi che altro non è che una guida ai servizi erogati. Il nuovo corso dei servizi è partito lo scorso settembre, ma molti sono stati attivati da gennaio e il nuovo modello organizzativo ha coinvolto 15 ANNALISA ACQUISTAPACE Divieto per i mezzi pesanti e senso unico alternato per gli altri veicoli lungo il ponte sull’Adda tra Rogolo e Mantello. È di ieri la decisione assunta attraverso un’ordinanza emessa dalla Provincia, cui appartiene il percorso che collega la sponda retica a quella orobica, di imporre a titolo precauzionale la limitazione del traffico a senso unico alternato sul ponte e di indicare il divieto per i veicoli con massa di carico superiore a 10 tonnellate sul ponte che attraversa l’Adda. Verifica sugli stralli Il provvedimento viene indicato come conseguenza della «verifica decennale sul ponte strallato di Mantello, che ha rilevato delle anomalie sugli stralli di valle che impongono di assumere limitazioni di transito». Proprio per lo stato rilevato, il tecnico progettista ha consigliato alla Provincia di disporre la limitazione di portata dei mezzi in transito e la chiusura della corsia di valle del ponte. Nei giorni scorsi la Provincia aveva disposto i lavori di manutenzione degli stralli del ponte,che sono una serie di cavi ancorati al pilone di sostegno che fanno della struttura un ponte “sospeso”. Proprio in occasione di quegli interventi di manutenzione era già stato necessario disporre per un limitato numero di giorni la regolamentazione del traffico a senso unico alternato, per consentire i lavori. «Ci è stata comunicata la decisione assunta dalla Provincia per la limitazione al traffico che è subito operativa - spiega il sindaco di Mantello, Giacomo Bonetti - e abbiamo già avuto contatti con gli uffi- Il ponte tra Mantello e Rogolo sull’Adda è stato inaugurato dieci anni fa e ora è sotto esame FOTO SANDONINI 1 Il sindaco Bonetti: «Il ponte è stato aperto e reso transitabile nel 2006» ci e i tecnici per comprendere la natura della decisione. Sappiamo che i lavori di manutenzione effettuati fanno parte di un preciso cronoprogramma decennale, che infatti cade nel 2016 dopo che il ponte è stato aperto e reso transitabile nel 2006» Di quattro solo due ponti 1 «La decisione assunta è da ritenersi di natura precauzionale» 3 Aziende, Attività e Negozi CEDESI ben avviata carrozzeria in Canton Ticino. Per informazioni: [email protected] RISTORANTE cedesi attività di ristorazione, pizzeria, bar, 700 mq. centro Como 335.6420898. Appartamenti 4 COMO cercasi appartamento per direttore di filiale causa trasferimento, massimo 950,00 Euro mensili. Tel. 333.2695593. Rappresentanze 10 Offerte/Domande STUDIO Sedoni & Co. Srl - Tecnocasa Besana Brianza e Veduggio seleziona n. due giovani diplomati/e per inserimento e avviamento alla professione. 0362.998.187 - 348.67.06.577. Offerte 12 Impiego STUDIO professionale in Como cerca impiegato/a con esperienza in ambito contabile/fiscale/dichiarativi, per parttime verticale. Inviare C.V. a: [email protected] «Ci è stato detto - continua Bonetti - che la decisione assunta per la limitazione del carico del ponte da parte dei veicoli è da ritenersi precauzionale, ma che bisognerà attendere alcuni giorni per poter avere una risposta più chiara riguardo all’esito delle verifiche effettuate dai tecnici sulla struttura». Il sindaco di Mantello parla di «tempi che crediamo possano essere co- Offerte 14 Lavoro ANIMATORI Animatrici per bambini ed assistenti bagnanti cercasi, per lavoro estivo in provincia di Como. Se veramente interessati inviare curriculum vitae, con foto, tramite e-mail a: [email protected] ANZANO del Parco (Co) azienda metalmeccanica settore ingranaggi, cerca munque di una manciata di giorni, con un primo aggiornamento che sarà fatto già a metà della prossima settimana, contando sulla possibilità di poter vedere riaperto il ponte a breve. La riapertura della Valeriana all’altezza del cantiere per la nuova 38 di Traona dovrebbe almeno in parte limitare il disagio di questa nuova ordinanza». La limitazione al transito ai mezzi inferiori alle 10 tonnellate, disposta dalla Provincia per la struttura di Mantello, è la stessa vigente da anni sul vecchio ponte fra Traona e Cosio Valtellino. Delle quattro infrastrutture di superamento dell’Adda in Bassa valle, sono da oggi pienamente utilizzabili il ponte di Dubino e quello di Morbegno. operaio perito tecnico meccanico per produzione, età 30/40 anni. Indispensabili: esperienza programmazione CNC, responsabilità, precisione. Telefonare al nr. 031.632830 orari ufficio. serietà, puntualità, capacità organizzative, propensione rapporti interpersonali. Inviare curriculum con foto a: [email protected] AZIENDA grafica olgiatese cerca stampatore con esperienza Offset 5 Colori. Inviare curriculum: [email protected] AZIENDA ricerca operaia con esperienza confezionatura abbigliamento e/o addetta al controllo qualità stessa area. Inviare curriculum a: [email protected] o telefonare al 331.4096282. AZIENDA impianti elettrici-tecnologici in Como ricerca tecnico con esperienza per gestione cantieri-commesse da preventivazione a contabilizzazione, apprezzata capacità disegno Autocad, richieste CERCASI ambosessi collaboratore / socio per bar / ristorante in Ticino, Svizzera. Inviare il curriculum: [email protected] LA Stamperia Seride Srl con sede in Luisago (Co) per inserimento nel proprio organico ricerca: n. 1 variantista InkjetOperatrice Cad, ottima conoscenza Photoshop e programmi di variantatura. Inviare curriculum all’indirizzo email: [email protected] OTM Eurotecnica SRL ricerca solo personale veramente specializzato nella manutenzione meccanica industriale. Chiamare 340.8448035 RISTORANTE albergo sul lago vicinanze Como cerca cameriere/a con esperienza per stagione estiva, postaaltele [email protected] Domande 15 Lavoro SIGNORA 50enne esperienza pluriennale nel settore del commercio, addetta alla vendita negozio abbigliamento, scarpe, biamcheria per la casa, disponibile immediatamente cerca part-time. Tel. 339.7935586. L’ufficio di piano a Morbegno soggetti del territorio, fra associazioni, fondazioni, cooperative e Ufficio di Piano con Comunità montana. Il risultato è un sistema indubbiamente innovativo. Diversi i settori di intervento, fra di essi c’è il servizio tutela minori innanzitutto, che prevede le attività di tutela dei minori e di sostegno alla genitorialità rivolto a nuclei familiari in difficoltà. Il servizio ha in carico 201 nuclei familiari per un totale di 267 minori con provvedimento dell’autorità giudiziaria, di cui 16 minori in comunità e 23 minori in affido familiare. Il servizio di assistenza domiciliare ai minori partito dal 1 gennaio prevede il coinvolgimento di 6 educatori per un totale di 60 ore settimanali di servizio a favore di 20 minori in carico al servizio tutela e 5 minori in carico al Servizio sociale di base. Poi c’è lo spazio neutro a favore di 20 minori, che prevede incontri a caduta settimanale/quindicinale o mensile e viene garantito dagli educatori che svolgono anche gli interventi educativi con una media di 10 ore settimanali. Il servizio sociale di base è invece rivolto a minori, famiglie, adulti in difficoltà, anziani, disabili che ha in carico 435 nuclei familiari. S. Ghe. Affitto 20 Località Turistiche A Pinarella di Cervia (Ra) affittasi appartamenti, anche giardino privato. Vicinanza: mare, pineta, Terme, Mirabilandia. Spiaggia Bagno anna 95: ristorante, pizzeria, animazione, parco giochi. Info: 0544.988570 - 0544.987141 www.agen ziainternazionale.com Arredamenti, 43 Mobili e Antichità L’ANTIQUARIO Filippo & Figli acquistiamo mobili - quadri - militaria - ceramiche orientali - illuminazione e arredi di design dal 1700 / 1960. Pagamento immediato. 031.492847 - 338.7340893. Lurate Caccivio (Co) Via Varesina, 46. www.antiquariofilippoefigli.com Matrimoniali 50 SARA 42enne, divorziata, fine, elegante, decisa, indipendente, cerca 50enne giovanile, dinamico, attivo. Scopo matrimonio. Nuovi Incontri, 031.260137. LA PROVINCIA 26 VENERDÌ 4 MARZO 2016 Valchiavenna Samolaco vende i terreni agricoli «Grandi come 7 campi da gioco» Penne nere Il raduno domenica è a Gordona L’evento L’alienazione. Affittarli non rende più di tanto, di qui la decisione presa dal Comune Il sindaco: «Avvieremo un'analisi approfondita ed entro due anni fisseremo un’asta» SAMOLACO DANIELE PRATI Maxi operazione quella in programma per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Michele Rossi, intenzionata a mettere sul mercato terreni agricoli per un totale di 330mila metri quadrati. Trentatré ettari di terreno che da anni ormai sono concessi in affitto ad aziende agricole del territorio di cui l’amministrazione vorrebbe disfarsi definitivamente. Se ne riparlerà, di fatto, fra due anni comunque. Questo perché il comune ha voluto fare le cose con calma, evitando soprattutto spiacevoli contenziosi come avvenuto in altri comuni in cui si è tentata un’operazione del genere. Si tratta di una superficie di 33 ettari che al momento non rende più di 10mila euro di affitto I passi del Comune «Appena insediati – spiega il primo cittadino – abbiamo preso in mano la situazione, incontrando gli agricoltori e i loro rappresentanti di categoria. Abbiamo concordato un percorso che prevede la concessione in proroga dei terreni in affitto fino al 31 dicembre 2017. Dopo quella data si ripartirà da zero». O con nuovi contratti d’affitto o con la vendita dei terreni al maggior offerente e la possibilità per gli ormai ex affittuari di avere una prelazione che li avvantaggi. «Non nascondiamo – continua Rossi – che il nostro obbietti- 1 Si vuole evitare quanto avvenuto a Gordona con lunghe dispute tra i cittadini 1 Non è detto che il Comune fissi anche un nuovo canone di affitto È morto don Curti Il prete più anziano ancora in attività Il lutto Aveva appena compiuto 102 anni, era nato il 15 febbraio 1914 a Verceia, poi nel ’36 si trasferì a Marzio (Varese) Addio a monsignor Luigi Curti, il prete più anziano d’Italia ancora in attività. Il sacerdote, a Marzio (Varese) da quasi 80 anni consecutivi parroco del paese, si è spento nel pomeriggio di ieri. Aveva appena compiuto 102 anni, festeggiati con gli abitanti di Marzio che per l’occasione gli avevano preparato una festa a sorpresa. Il decesso è avvenuto all’ospedale di Luino, dove era stato ricoverato per una peritonite acuta. Venerdì il don era stato operato e domenica, nonostante l’anestesia Don Luigi Curti e Luca Della Bitta totale, stava bene. Gli abitanti di Marzio sono andati a trovarlo e don Luigi ha salutato tutti, scusandosi di non aver fatto in tempo a scrivere una lettera di ringraziamento per la festa a sorpresa organizzata qualche domenica fa. «Se l’è presa bonariamente con me che non gli avevo fornito i nomi e i cognomi esatti vo è quello di mettere sul mercato la maggior parte di questi terreni. Questi due anni saranno utilizzati per fare una attenta valutazione sugli stessi, per capire quali considerare strategici e quali, invece, si possono vendere». Il patrimonio fondiario è enorme. Per chi è meno avvezzo ai calcoli sulle superfici, si parla di una misura complessiva pari a quasi sette campi da calcio regolamentari. Il tutto in un contesto in cui l’attività agricola rimane quella prevalente per l’economia del paese. Ma quanto incamera ogni an- delle persone da ringraziare, era lucidissimo» racconta Tiziano Rusconi. Don Luigi fu mandato a Marzio 80 anni fa per la salute cagionevole, che con l’aria di montagna è diventata «da leone». Fino all’anno scorso, a 101 compiuti, don Luigi celebrava una messa al sabato e tre alla domenica. E persino di recente non si tirava indietro, specialmente quando c’era da celebrare una cerimonia importante, come un matrimonio o un funerale di un abitante del paese. Monsignor Curti era nato il 15 febbraio 1914 a Verceia. Dal 4 dicembre 1936 è stato ininterrottamente al servizio della comunità parrocchiale di Marzio. Nei suoi anni di vita sacerdotale si sono dati il cambio otto Papi, ma lui non ha mai lasciato Marzio. Non ha mai rinunciato alla semplicità e, con senso del dovere e umiltà, ha saputo essere un punto di riferimento per la vita del paese. I villeggianti lo hanno apprezzato durante i periodi di vacanza, tanto che se si mettessero insieme tutte le anime di cui ha saputo essere guida, il numero supererebbe di molto le 300 di Marzio. no il comune da questi affitti? Poco, a quanto pare: «I contratti sono decisamente vecchi – spiega il sindaco - . L’amministrazione ricava complessivamente una cifra annua inferiore ai 10 mila euro». Il precedente I tempi lunghi sono stati scelti come soluzione per evitare di finire in dispute senza fine, come avvenuto a Gordona negli anni scorsi. Nel 2010 il comune allora guidato dal sindaco Mario Biavaschi decise di mettere in vendita alcuni lotti di terreno agrico- lo, fino a quel momento concessi in affitto, con l’obbiettivo di incamerare una cifra vicina ai 2 milioni di euro. Ne venne fuori una lunga disputa che vide agricoltori e associazioni di categoria sostenere il diritto alla conduzione dei terreni fino alla scadenza dei quindici anni del contratto di affitto e il diritto di prelazione nell’acquisto in caso di vendita degli stessi lotti. Ci furono allora vari tentativi di conciliazione. Con alcuni finiti in modo positivo, mentre per altri si sono aperte vertenze legali non ancora concluse. Tutto è pronto per la grande festa che coinvolgerà anche la banda e il coro Attese 100 penne nere, ma non solo, al raduno degli Alpini di Gordona in programma domenica 6 marzo. L’appuntamento annuale del gruppo guidato da Renato Coldagelli è arrivato e vedrà la partecipazione, oltre che degli amici e dei sostenitori, anche della Banda di Gordona e del coro Cuore Alpino e la grande novità dell’inaugurazione della nuova sede sociale. Comunicato il programma della giornata. Il ritrovo è fissato in sede alle 9,30. Un quarto d’ora più tardi partirà la sfilata fino alla nuova sede per l’inaugurazione. Dopo il taglio del nastro e i discorsi ufficiali il programma prevede l’alzabandiera al monumento ai Caduti, seguito dalla celebrazione della Messa e dalla deposizione della corona al monumento. Alle 11,30 aperitivo all’oratorio di Gordona. Il pranzo è in programma alle 12,30 al ristorante Boggia. Un momento di svolta per il gruppo nato nel 1974. Fino a quel momento in valle erano operativi solo i gruppi alpini di Chiavenna e Mese. Il gruppo è nato su iniziativa di Mario Dell’Anna, Siro Dell’Anna, primo capogruppo, Agostino Tavasci e Alessio Tavasci durante una festa al ristorante Forcola. Attualmente il gruppo ha un centinaio di iscritti. Per altre informazioni è possibile contattare Renato Coldagelli al numero 348 4745 681. D. Pra. La vecchia autopompa risplende Chiavenna. Il meccanico in pensione Remo Beretta, volontario di Carate Brianza, ha ridato vita insieme a Giuseppe Bernardo Cesana e Danilo Buratti a un mezzo di oltre ottant’anni della Galleria storica dei vigili del fuoco di Chiavenna. Si tratta dell’autopompa Fiat 525 N dei vigili del fuoco utilizzata dai pompieri del Comune della Brianza, che ora si trova nella città della Mera nel museo di via Novi al fianco di circa altri trenta mezzi, tutti fun- zionanti. «Un mezzo 2800 di cilindrata, con sei cilindri, è il primo motore della casa torinese al quale è stato applicato lo spinterogeno – racconta con orgoglio Beretta al termine del restauro -. C’è voluto tanto impegno, abbiamo costruito, fatto realizzare e applicato vari pezzi. La macchina era praticamente demolita, l’abbiamo riportata alle sue condizioni ottimali». S. Bar. 33 LA PROVINCIA VENERDÌ 4 MARZO 2016 CulturaeSpettacoli MASSIMARIOMINIMO FEDERICO RONCORONI Parlare d'amore fa bene all'amore La sola cosa che si possiede è l’amore che si dà Isabel Allende [email protected] Tel. 031 582311 Cultura: Mario Schiani [email protected], Massimo Romanò [email protected], Umberto Montin [email protected], Mauro Butti [email protected], Pietro Berra [email protected], Spettacoli: Edoardo Ceriani [email protected], Nicola Nenci [email protected], Fabio Cavagna [email protected], Riccardo Bianchi [email protected], Lilliana Cavatorta [email protected], Antonella Crippa (Lecco)[email protected], Sara Baldini (Sondrio)[email protected] Scrittura segreta L’arte di celare le parole nelle parole Storia e tecnica. Dai trucchi agli artifici per nascondere informazioni militari o industriali, oggi la crittografia è diventata importante anche per difendere la privacy ALFREDO CHIÀPPORI La storia delle comunicazioni è anche la storia delle tecniche di occultamento dei messaggi per renderli comprensibili solo alle persone autorizzate. Ed è anche la storia dei tentativi compiuti per scoprire queste tecniche di scritture segrete e rendere leggibili i messaggi nascosti. È dunque la storia dell’antica guerra tra inventori e solutori di scritture segrete. Una guerra senza esclusione di colpi, tra intelligenze contrapposte, e destinata a non finire mai. Ogni scrittura segreta è sempre esposta agli attacchi dei decrittatori. E quando essi scoprono il modo di metterla in chiaro, allora la scrittura segreta deve trasformarsi, in modo da tornare a essere impenetrabile. È un po’ quello che succede con i virus. Un virus continua a diffondersi finché i medici non scoprono un farmaco capace di distruggerlo. Allora, per resistere al farmaco e continuare a diffondersi, il virus deve trasformarsi e diventare più potente. Informazione materia preziosa Per la stessa ragione, l’eterna guerra tra inventori e solutori di scritture segrete ha determinato grandi progressi scientifici e tecnologici, come l’invenzione del computer. Non c’è dubbio che, nella nostra Età dell’informazione, le scritture segrete sono diventate molto più importanti che in passato, perché l’informazione è la materia prima più preziosa. Le nostre telefonate rimbalzano da un satellite all’altro, le nostre e-mail viaggiano attraverso catene di calcolatori elettronici. In entrambi i casi i rischi di intercettazione sono molteplici e la nostra privacy è seriamente minacciata. Allo stesso modo, un numero sempre più grande di transazioni commerciali avvengono via Internet, e la salvaguardia della riservatezza è necessaria ai grandi operatori come ai singoli individui. Il desiderio di privacy dei cittadini e la crescente domanda di scritture segrete si scontrano con le ragioni della lega- lità e della sicurezza. Sorge dunque la domanda cruciale: è più importante la tutela della nostra privacy o la difesa dell’ordine pubblico e della sicurezza? Oppure, è possibile trovare un compromesso? Il bisogno di segretezza Ma torniamo alle scritture segrete.Il bisogno di segretezza accompagna molte attività umane, politiche e militari, commerciali e industriali, diplomatiche e poliziesche. Molto spesso, il bisogno di segretezza è anche un bisogno di sopravvivenza. Da qui derivano le molteplici tecniche utilizzate dall’uomo, nel corso dei millenni, per nascondere i messaggi. Le comunicazioni segrete basate sul semplice occultamento dei testi si chiamano steganografia, dalle parole greche “steganòs”, coperto, e “graphein”, scrivere. Innumerevoli e antichissime sono le tecniche utilizzate per nascondere i messaggi. All’epoca delle guerre che i greci combatterono contro i persiani nel V secolo a.C., si usava rasare il capo a un corriere, scrivere il messaggio sulla cute e aspettare che ricrescessero i capelli. Naturalmente non doveva trattarsi di messaggi urgenti. Oppure, si grattava via la cera dalle tavolette per scrittura, si annotava sul legno sottostante il messaggio segreto e lo si ricopriva con nuova cera. In tal modo, le tavolette, che sembravano vergini, venivano recapitate attraverso le linee nemiche senza destare sospetti nelle guardie. 1 Nell’antica Grecia messaggi sulla cute rasata: e poi l’attesa finché i capelli non ricrescevano 1 La crittografia nasconde i significati usando un codice o la cifratura In Cina, invece, per essere ancora più sicuri si scriveva il messaggio su piccole strisce di seta, che venivano appallottolate, ricoperte di cera e inghiottite dal messaggero. In Italia, nel XIV secolo, lo scienziato Giambattista Della Porta aveva escogitato un ingegnoso sistema per comunicare segretamente utilizzando un uovo sodo. Dopo aver preparato un inchiostro, mescolando allume e aceto, si scriveva il messaggio sul guscio. L’inchiostro vi penetrava tingendo l’albume. Bastava sbucciare l’uovo sodo per leggere il testo segreto. Anche la scrittura con inchiostri simpatici, o invisibili, è una forma molto usata in steganografia. Trasparente quando è asciutto, l’inchiostro simpatico si scurisce esponendolo al calore di una fiamma. Tecniche diverse Per rendere più sicura questa forma di scrittura segreta, alla steganografia si è affiancata le più potente crittografia, dal greco “kriptòs”, nascosto. Nella crittografia non si nasconde il messaggio, ma il suo significato. Per rendere oscuro un testo, lo si trasforma in una scrittura segreta mediante un codice, concordato prima dal mittente e dal destinatario. Il codice sostituisce una parola, o una frase, con un’altra parola, frase, numero o simbolo. L’alternativa al codice è la cifratura, un tecnica che opera a un livello più profondo, perché stabilisce la sostituzione non delle parole, ma delle singole lettere. Dunque, anche se il nemico intercetta il messaggio, non conoscendo il codice o la cifra, dovrebbe trovare difficile, se non impossibile, ricostruire il significato del messaggio segreto. Per garantire un livello di sicurezza più alto, steganografia e crittografia possono essere impiegate insieme per occultare il messaggio. Prendiamo il caso del “microdot”, cioè la riduzione di una pagina alle dimensioni di un punto, attraverso un procedimento fotografico. Prima il testo viene crittato, poi ridotto a una macchia più piccola di un millimetro, quindi nascosto nel punti- Nel film “The Imitation Game” si racconta come il matematico Turing decrittò il sistema cifrato dei nazisti Alfredo Chiappori Dalla satira politica alla narrativa Alfredo Chiappori Nato a Lecco nel 1943, Alfredo Chiàppori è disegnatore, autore di fumetti di segno satirico-politico e scrittore. È emerso grazie alle strisce di “Up il sovversivo”, pubblicate nel 1969 sul mensile Linus. Tra i suoi lavori successivi: “Alfreud” (1972), “Vado, l’arresto e torno” (1973), Il Belpaese (in collaborazione con Fortebraccio, 1973), “Padroni e padrini” (con Oreste Del Buono, 1974), “Storie d’Italia” (4 voll., 1977-81), “Tali e quali” (1990), “Il belpaese si diverte” (1991), “Ma va’” (1992), “Wanted” (1993). Tra le opere di narrativa “Il porto della fortuna” (1997), “La breva” (2001), “Il mistero del Lucy Fair” (2002), “Franco destino” (2004). no di una “i” in un testo dall’apparenza innocua. Trasposizione e sostituzione Esistono due tipi di crittografia, conosciuti come “trasposizione” e “sostituzione”. La trasposizione consiste semplicemente nel mutare posto alle lettere del messaggio, ottenendo così degli anagrammi. Ma, nel caso di testi brevi, la trasposizione non dà alcuna sicurezza, perché pochi caratteri alfabetici possono originare pochi modi diversi. Non resta che la crittografia per sostituzione. Uno degli esempi più antichi di questa cifratura è quella usata da Giulio Cesare e descritta nella Vita dei Cesari di Svetonio. Conosciuta come cifratura di Cesare, consiste nel semplice scambio di ogni lettera del messaggio con quella che si trova tre posti più avanti nell’alfabeto usato. È chiaro che, nel caso dell’alfabeto italiano di 21 lettere, impiegando qualsiasi spostamento tra 1 e 20 lettere si possono generare 20 cifrature diverse. Se, invece del semplice spostamento, si ammette qualsiasi riorganizzazione dell’alfabeto, si hanno 50 miliardi di miliardi di possibilità, ciascuna delle quali può generare una diversa cifratura. Però restiamo sempre nel campo delle cifrature per sostituzione monoalfabetica. Ma lo studio dell’analisi delle frequenze con cui appaiono le singole lettere di una lingua, studio avviato dagli Arabi e poi continuato in Europa, aveva dimostrato la debolezza di ogni sostituzione monoalfabetica. Ma bisogna aspettare il Rinascimento per trovare una cifratura nuova e più resistente: la sostituzione polialfabetica. Fu Leon Battista Alberti a proporre per primo l’uso di più alfabeti cifranti, e di sostituirli durante la cifratura, per confondere e gettare nella disperazione i decrittatori. Il vantaggio formidabile del sistema suggerito dall’Alberti fu colto dal diplomatico francese Blaise de Vigenère, che escogitò una tecnica crittografica nuova e di grande potenza. La forza della cifratura di Vigenère stava nell’utilizzare 26 alfabeti cifranti per crittare un solo messaggio. Questa cifratura fu chiamata “la chiffre indéchiffrable”. Ma anche questa cifratura fu sconfitta. A riuscire nel difficilissimo compito fu l’inglese Charles Babbage, l’inventore della “macchina delle differenze”, considerata l’antesignana dei moderni elaboratori elettronici. 34 Spettacoli LA PROVINCIA VENERDÌ 4 MARZO 2016 Io sono chi decido di essere Il premio Oscar in quattro sale Consuelo canta Consuelo Vietato perderlo Il nuovo disco. “Su di me” è il secondo lavoro da cantautrice della Orsingher Domani originalissima serata-evento di presentazione tra brani e make up Cineweekend in Valle SONDRIO “Il caso Spotlight” allo Starplex, all’Iris di Morbegno, al Victoria di Chiavenna e al Mignon di Tirano Conto alla rovescia per Consuelo Orsingher che domani sera (ore 21) alla sala polifunzionale Don Vittorio Chiari presenterà il suo nuovo disco, il secondo da solista dopo “Emozionarsi a vivere”. Sul palco partirà un viaggio tra le trasformazioni di corpo e anima della cantautrice valtellinese. “Su di me. Una donna, le sue canzoni” racchiude il lavoro di 4 anni di Consuelo Orsingher. In scena, i 13 brani del nuovo disco della cantautrice valtellinese, edito da Red Fish. Alcuni saranno eseguiti sugli arrangiamenti di Ivan Azzetti, altri live, con accompagnamento del pianoforte. Si prospetta una serata ricca di sorprese, tra musica, esibizioni e ospiti. “Chi mi conosce - spiega Orsingher - troverà una Consuelo molto diversa, chi non mi conosce vivrà con me un viaggio, attraverso stili e ambientazioni decisamente diversi”. Grande è la differenza tra questo nuovo lavoro e il suo primo disco da cantautrice in cui la musica era la prima cosa. “Ora ci sono io, Consuelo cantautrice aggiunge- e tutti i concetti e i messaggi che, attraverso le parole in musica, voglio trasmettere”. I brani (alcuni testi sono di Roberta Bosa, in arte Rebi Rivale, affermata cantautrice di Udine) e le esibizioni parleranno di un percorso di crescita, di tante Orsingher unite in una. A rendere questo microcosmo assolutamente personale, ci sarà Gianfranco Moreschi, esperto di immagine di Look Center che, durante il concerto, contaminerà la sua arte con quella di Orsingher. Sul palco, si vivrà la trasformazione, anzi le trasformazioni, del corpo e dell’anima. La musica guiderà il make up e viceversa, per veicolare un concetto chiave: una donna di 40 anni che rispetta il proprio essere e i propri cambiamenti, che permette alle alterazioni di entrare nella vita e giocare la loro parte, che non segue necessariamente una sola strada, ma percorre tante strade differenti che ampliano È il premio Oscar “Il caso Spotlight” il film da vedere nel fine settimana. La pellicola di Tom McCarthy (già regista del bel “L’ospite inatteso”) è programmata in ben quattro sale: Starplex di Sondrio, Cinema Iris di Morbegno, Cinema Victoria di Chiavenna e Cinema Mignon di Tirano. Un film sulla pedofilia, ma soprattutto la storia del gruppo di giornalisti del Boston Globe, soprannominato “Spotlight” e specializzato in inchieste, che nel 2002 scoprì e pubblicò i casi di abusi sessuali commessi su minori da oltre 70 sacerdoti locali, coperti dall’allora arcivescovo Bernard Francis Law. Un bel film, emozionante, teso e ben scritto, nel solco della tradizione del cinema americano d’impegno civile degli anni ’70 e pellicole come “Tutti gli uomini del presidente”. McCarthy riesce condannare i crimini senza essere manicheo e a sviluppare adeguatamente tutti i personaggi, grazie anche a un cast perfetto: Mark Ruffalo, il redivivo Michael Keaton, Rachel McAdams, Liev Schreiber e Stanley Tucci nel ruolo del prelato. Il Cinema Excelsior di Sondrio, che ha avuto fiducia in anticipo in “Spotlight” e l’ha proiettato nei giorni scorsi rinviando l’annunciato “Ti guardo” (Leone d’oro all’ultima Mostra di Venezia) al 21 marzo, ha in cartellone “Joy” di David O. Russell. Il sogno americano raccontato, ancora una volta, attraverso l’inventrice del mocio per lavare i pavimenti, una donna creativa e intraprendente ma poco fortunata dal punto di vista economico. Una commedia tra alti e bassi, con una brava Jennifer Lawrence (ottima anche la sua performance canora) e Robert De Niro e Isabella Rossellini in parti bizzarre e cattive. Altro film premiato con l’Oscar, all’attrice protagonista Brie Larsson, è “Room” di Lenny Abrahamson. In program- Un frame del video “Su di me” girato al Grand Hotel della Posta di Sondrio che sarà presentato domani Al Mignon con gli Amici degli Anziani di Tirano I Promessi Sposi in dialetto Dopo lo strepitoso successo di qualche mese fa giovedì 10 marzo alle 20.45 torna in scena lo spettacolo degli Amici degli anziani di Tirano intitolata “Al Renzu, la Lucia… e tuta la cumpagnia. Rimembranze e… rimostranze”. Già rappresentata due volte, sarà la terza replica sul palco del Mignon dello spettacolo durante il quale gli spettatori saranno nuovamente coinvolti in allegria dalle interpretazioni, dal testo, (rigorosamente in dialetto tiranese) e dalla musica, che sulla trama del noto romanzo manzo- Concorso del 3/3/2016 13 56 49 76 79 72 61 25 48 72 40 53 59 13 46 13 17 35 15 22 18 44 29 27 61 34 44 64 39 41 75 53 90 15 76 71 32 7 40 6 75 90 66 64 20 4 25 25 10 60 80 76 19 20 42 Quote Superenalotto 53.600.000,00 - 25.959,81 313,47 24,59 5,00 Quote Superstar 31.347,00 2.459,00 100,00 10,00 5,00 8 16 29 49 56 62 niano, passano in rassegna i principali personaggi, introducono curiosi dialoghi fra loro e l’autore. Un’abile scelta dei vocaboli e delle frasi idiomatiche richiama alla memoria il linguaggio dei nonni, favorendo l’interpretazione degli attori più “datati” e pertanto buoni conoscitori del dialetto. L’incasso andrà a totale beneficio dell’iniziativa della parrocchia di pavimentare con erba sintetica il campo di gioco dell’oratorio. Prenotazione e acquisto dei biglietti alla libreria Il mosaico di Viale Italia. 1 C. CAS. L’operazione nostalgia ha fatto centro Sondrio, risale la febbre del giovedì sera Pagina Fb e nuova data 44 13 Numero Oro: 13 13 15 17 18 22 25 27 29 34 35 46 48 49 53 56 59 61 72 76 79 orizzonti e prospettive. Perché “passo dopo passo so che io sono chi decido di essere”, citando la frase di uno dei 13 brani, che diventa concept dell’evento. L’ingresso è a offerta libera e il ricavato sarà devoluto interamente alla Famiglia Salesiana. “É per me un onore e un piacere potermi esibire al Don Vittorio Chiari - conclude Consuelo - Sono profondamente legata alla Famiglia Salesiana e credo nella sua opera”. Nel corso della serata, organizzata dall’Agenzia Bruno Ligari, , verrà proiettato, in anteprima, il videoclip del singolo “Su di me” e chissà che, magari, le Ladiesgang, dirette da Consuelo Orsingher, non facciano capolino... Il disco-party anni Ottanta della settimana scorsa ha ottenuto un tale successo che sarà replicato il 24 marzo Il successone del disco party anni ’80 di qualche giorno fa al Porto 05 di Albosaggia (quasi 500 persone ad alternarsi in pista, cinque ore di festa) ha (ri) portato la febbre del giovedì sera in città. Sale infatti, a colpi di brani immortali tra disco music, funk, reggae e rock, la nostalgia per i tempi andati. Quarantenni e cinquantenni hanno riscoperto la voglia di tornare in discoteche finora colonizzate da techno e house, e da un pubblico under 20. Tanto è che dopo la festa abilmente organizzata da Edi Simonini di Calendario Valtellinese in collaborazione con il locale, il dj Doriano Giugni e il presentatore Bruno Ligari, è stata subito varata una pagina Facebook che ha rapidamente superato i “500” mi piace. L’alto gradimento riscontra- to ha spinto i promotori a proporre una nuova serata, il 24 marzo, per “recuperare” certe dimenticanze in scaletta che gli utenti del social hanno prontamente segnalato in pagina, ma non è escluso che questo possa diventare un appuntamento fisso, come erano i giovedì dell’epoca alla Moia (continuiamo a chiamarla così, ci scusino i proprietari) e al Tempio. La formula, del resto è azzeccata. Un ingresso a 10 euro con consumazione inclusa ripropone una tipologia cara alla me- ma alla multisala. Jack è un bambino cresciuto con la madre chiuso in una stanza, abituato a trattare da amici gli oggetti d’arredamento, senza sapere che oltre la porta blindata esiste un mondo. Un giorno troverà il modo per fuggire. Il film funziona nella parte della segregazione, meno nel resto. Al Cinema Pedretti di Morbegno e allo Starplex arriva il thriller “Attacco al potere 2” di Babak Najafi con Gerard Butler, Aaron Eckhart, Morgan Freeman e Angela Basset. Dopo le tensioni con la Corea del Nord, stavolta il pericolo terrorismo si sposta a Londra. Sempre in tema di azione, la multisala mantiene il film Marvel “Deadpool” di Tim Miller Per chi cerca la commedia, ci sono “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese e “Tiramisù” di Fabio De Luigi, con una netta preferenza per il primo: tema attuale, coppie e strumenti tecnologici, e csast affiatato e in forma. Il Cinema 3 di Morbegno alterna, fino a domenica, quest’ultimo a “The Danish Girl” di Tom Hooper (quello de “Il discorso del re” e “I miserabili”). Nella Copenhagen di inizio anni ’20, la pittrice Gerda dipinge un ritratto del marito Einar vestito da donna e il quadro riscuote successo. È l’inizio di una serie di cambiamenti che portano l’uomo a essere il primo transessuale della storia. Da Oscar l’interpretazione di Alicia Vikander, da nomination quella trasformista di Eddie Redmayne. Nicola Falcinella È senz’altro il film del weekend moria di molti. Senza eccessi di alcun tipo, quelli che ci avevano allontanati in tanti, all’epoca dalla discoteca. Una notte con amici ritrovati o trovati, senza pestarsi i piedi (o perlomeno chiedendo scusa quando succede), grande musica tra Donna Summer e Gloria Gaynor, KC&The Sunshine Band e Kiss, AC/DC e The Knack, Bob Marley e Silvester, Clash e Boney M, Pink Floyd e Village People in un’allegra convivenza di generi, senza ghettizzazioni che non fossero quelle delle opportune selections di Doriano. E non sono mancati i lentoni, quelli di una volta, da ballare stretti, come si faceva una volta. Ritorno al futuro. Paolo Redaelli 2.014.000 lettori (Audipress 2015/III) * IL GIORNO CON TUTTOSPORT NON VENDIBILI SEPARATAMENTE - INIZIATIVAVALIDA PER LE PROVINCE DI COMO, LECCO E SONDRIO - ALESSANDRIA, ASTI, NOVARA, VERBANIA E VERCELLI VENERDÌ 4 marzo 2016 | Anno 61 - Numero 54 € 1,30 * | EDIZIONE SONDRIO VALTELLINA Anno 17 - N. 63 In Brianza uno striscione di solidarietà davanti al bar chiuso per mafia di GIANCARLO MAZZUCA C’ERA UNA VOLTA L’ AVVOCATO La scritta apparsa BALLABIO, CRIPPA e commento di BANDERA · A pagina 27 in centro a Seregno di BRUNO VESPA LA MOSSA DI RENZI Q UANDO arriverà la mitica riduzione delle imposte promessa da Matteo Renzi? L’altra sera a “Porta a porta” ho avuto di fronte l’anti Renzi per eccellenza, che non è né Bersani e nemmeno D’Alema. È Mario Monti. L’abbiamo definito “il Presidente dell’Austerità”. Nonostante l’Europa di oggi non piaccia nemmeno a lui, nonostante riconosca che l’austerità ha di fatto paralizzato l’economia italiana (ma a suo giudizio ha salvato l’Italia), Monti ha una concezione della politica economica opposta a quella del suo non immediato successore. Per fare un esempio, lui rimise la tassa sulla prima casa tolta da Berlusconi, Renzi l’ha eliminata. E guarda con grande sospetto a gran parte degli ultimi sgravi. Il premier ha varato infatti altri provvedimenti significativi in questo senso: gli 80 euro, il bonus da 500 per i giovani, la defiscalizzazione dei contributi nel Jobs Act, la riduzione dell’Irap. Ma ha la sensazione che l’opinione pubblica sia rimasta piuttosto fredda. [Segue a pagina 10] Libia, uccisi da fuoco amico Raid delle milizie tripoline, morti due italiani rapiti. «Erano nelle mani dell’Isis» e ARPINO · Da pagina 2 a pagina 7 Le nostre truppe speciali pronte al blitz per liberare gli altri ostaggi Servizi DENTI STII MPAZZAI LLOW COST. I NCHI ESTASUCOSTI EBENEFI CI Servizio · A pagina 8 I LB U S I N E S S d e l SORRI SO BARTOLOMEI · Alle pagine 14 e 15 Uccise i genitori. Rafforzata la scorta alle donne Piccione a cena: Cracco contestato dai vegani E a MasterChef vince Erica Maso, 25 anni dopo minacce alle sorelle: «Ora finisco il lavoro» y(7HB1C4*MLLOQR( +.!”!@!”![ Esproprio con 18 rate evase Retromarcia sui mutui: più tempo a chi non paga Blitz nel suo ristorante MANGIAROTTI A pagina 37 e GIORGI · Nelle Cronache · A pagina 22 RdC IL COMMENTO UN TEMPO nel salotto buono di viale dell’Astronomia sedevano i grandi nomi dell’imprenditoria italiana. Abbiamo avuto presidenti della Confindustria che si chiamavano Gianni Agnelli, l’Avvocato... ALARI · A pagina 18 Val Masino e Gordona reclamano più fondi e 2 milioni vanno alla nuova 38 Assemblea Bim, sì dei sindaci Ma c’è anche chi alza la voce BERGAMINI · In Sondrio Rimborsi, parla Zanetti «Salva banche, il governo perde tempo» GOZZI · A pagina 8 www. i l gi or no. i t / s ondr i o emai l :r edaz i one. s ondr i o@i l gi or no. net Sondr i o Venerdì 4 marzo 2016 Redazione: via A. Caimi 6, Sondrio - Tel. 0342 527411 - Fax 0342 527417 · Pubblicità: SpeeD - Sondrio - Tel. 0342 515111 - Fax 0342 215199, e-mail: [email protected] VIABILITÀ E CAOS A MANTELLO Lavori al ponte necessari ma tanti disagi BERGAMINI · All’interno Nella foto il primo cittadino Domenico Iobizzi IMMOBILI E PREZZI NELLA CITTÀ DI TIRANO Caro affitto: poche case e prezzi alti TUBELLI · All’interno «IL BIM MI AIUTI CONTRO LA FRANA» IL PRIMO CITTADINO DI VAL MASINO CHIEDE FONDI PER IL SUO TERRITORIO BERGAMINI · All’interno SEGUI CION LI NESUWWW. I LGI ORNO. I T/ SONDRI O •• II PRIMO PIANO SONDRIO VENERDÌ 4 MARZO 2016 COSTO INVITO «SI PREVEDE DI RAGGIUNGERE UN COSTO PER L’UTENTE DI 1,26 EURO AL METRO CUBO» «RITENIAMO SIA GIUNTO IL MOMENTO DI USCIRE DA QUESTA SITUAZIONE» Tariffe dell’acqua e bollette salate La Cgil tira la giacca ai sindaci INCONTRO CON GOCREDITO «Nel futuro Cda CreVal un posto «Secam e molti Comuni non danno informazioni chiare agli utenti» a dipendente» IMPEGNO Alcuni rappresentanti della Camera del lavoro di CAMILLA MARTINA – SONDRIO – L’APPLICAZIONE delle nuove tariffe per il pagamento del servizio idrico in provincia continua a essere al centro di discussioni e polemiche, in particolare nei 32 Comuni della provincia nei quali le utenze, al momento dell’affidamento del servizio a Secam, erano sprovviste di contatore. «Mentre dall’Ufficio d’Ambito giunge la positiva notizia di una nuova proroga al 30 aprile per chiedere l’installazione del contatore - commentano le segreterie Cgil e Spi provinciali - con conseguente conguaglio delle bollette in base agli effettivi consumi, persiste una col- “ La segreteria PROVINCIALE La notizia positiva è di una proroga al prossimo 30 aprile per chiedere l’installazione dei contatori pevole latitanza da parte della Secam e di molti Comuni nel dare informazioni chiare e a individuare soluzioni possibili per i cittadini interessati. È innanzitutto questo atteggiamento a generare malcontento e proteste, unitamente ai ritardi e alle modalità con le quali le bollette arrivano a casa degli utenti (in diversi Comuni ancora mancano quelle di chiusura 2014). Secam, ricordiamo, è società pubblica, che vede tutti i Comuni azionisti che non possono lamentarsi dei costi esorbitanti dopo avere approvato all’unanimità investimenti e tariffe». Il diritto di protestare spetta agli utenti che, in alcuni casi, si sono trovati le bollette quadruplicate. «La vicenda andava gestita con modalità trasparenza, con una comunicazione che coinvolgesse in modo attivo le amministrazioni e spiegasse ai cittadini il tema dei contatori, le scadenze e le nuove tariffe. Gli addetti ai lavori sapevano che la necessità di uniformare un sistema profondamente diverso e disomogeneo avrebbe portato un forte aumento delle tariffe, ma, da parte di Secam, si sarebbe dovuto preparare un piano dettagliato che spiegasse le modalità e i tempi per arrivare a una tariffa unica. Se è vero che vi è una legge che obbliga all’installazione dei contatori, i veri responsabili, più dei cittadini, sono le amministrazioni comunali inadempienti». «All’Ufficio d’Ambito e Secam - aggiungono - chiediamo di gestire questa fase di transizione con tempi sufficienti e l’informazione dovuta, mentre ai Comuni nei quali si stanno installando i contatori di utilizzare, per il periodo dal 1 luglio 2014 al 1 luglio 2015, i 2 milioni e 380.000 euro che Secam ha loro rimborsato per i mutui precedentemente contratti. Risorse che consentiranno di conguagliare le utenze che hanno fatto richiesta di installazione e per le quali i consumi risulteranno inferiori al momento delle letture». Restano le questioni di fondo: «Informazioni chiare, piano di gestione trasparente, programma controllabile degli investimenti, garanzie sul ribasso nel medio termine delle tariffe - concludono - Perché l’impegno pubblico era che il fare massa nella gestione del sistema idrico avrebbe consentito di ridurre le tariffe, invece si prevede di raggiungere 1,26 euro al metro cubo». «Difendiamo il nostro territorio» Incontro a Tirano con i rappresentanti dei comitati di cittadini – TIRANO – «ACQUA, territorio, energia, democrazia», i quattro cardini attorno ai quali si è sviluppato l’incontro pubblico ospitato alla libreria «Il Mosaico» di Tirano, nel corso del quale, grazie alle testimonianze portate da diversi comitati della provincia, si è riflettuto sui traguardi concreti cui i cittadini possono arrivare unendo le proprie forze in difesa dei diritti lesi. «Siamo qui, perché oggi la democrazia manca, sembra svuotata di significato, specie nei luoghi istituzionali. Abbiamo però avuto modo di sperimentare, al contempo, utili ed efficaci forme di democrazia dal basso: si è partecipato, ci si è sporcati le mani e tutti insieme abbiamo ottenuto in molti casi quello che chiedevamo» così Enzo Orsingher, del comitato «Possibile-Lettera VII», a introduzione della serata. E dunque esempi pratici, come quello riportato da Mar- COMBATTIVI I rappresentanti dei diversi sodalizi tina Simonini del Coordinamento Acqua pubblica: «Attorno all’acqua vi sono troppi interessi: è il petrolio del futuro. Per questo ci battiamo per difendere un bene così prezioso. Il nostro lavoro si è molto intensificato da quando Se- cam è stato designato gestore unico del servizio idrico integrato della Provincia e soprattutto in seguito alle prime fatture emesse dalla società, relative al 2° semestre 2014. Molti utenti inferociti si sono rivolti a noi e così abbiamo ini- ziato un’indagine, rivolgendoci a tecnici e legali, tutti concordi nel dichiarare che «il piano tariffario approvato dall’Ufficio d’Ambito e dalla Secam contiene caratteri di illegittimità». Oltre alle petizioni e alle varie iniziative, si sono avviati contatti con due avvocati dell’Associazione Confconsumatori. La linea difensiva è ancora da definire, ma con la mobilitazione di tutti siamo certi di riuscire a far rivalutare il piano tariffario». Una battaglia vinta, poi, quella del «Comitato per la tutela e la valorizzazione del territorio agricolo del piano di Bianzone». Edj Polinelli racconta: «Difendere il territorio, si può! Lo dimostra la nostra pluriennale lotta contro la cava del Ranèe. Inascoltati da Provincia e Regione, abbiamo trovato il pieno appoggio della Comunità Europea». La serata si è conclusa con l’intervento di Valentina Donagrandi, del Comitato No Biogas in Alta Valle. Em.Tub. INCONTRO a Milano fra i rappresentanti di GOCredito e dei dipendenti CreVal. GOCredito ha proposto di aprire le porte del prossimo Cda del Credito Valtellinese a un rappresentante indicato dai lavoratori. Cosa che in Creval avveniva fino al 2003. In questo senso, GOCredito ha invitato i sindacati a indicare un nome che la lista GOCredito inserirà tra i propri candidati. «Come sindacato auspichiamo che la direzione e il management Creval accolgano la sfida lanciata da GOCredito in termini di rispetto delle linee di valorizzazione delle risorse. Circa la proposta di indicare un nome per il Cda, è troppo presto per esprimersi» ha affermato il segretario nazionale Uilca, Paola Minzon. «Ho accettato per dovere l’invito a questo incontro – ha affermato Marco Panzeri, First – e prendo atto positivamente della proposta. L’inizitiva è meritevole di considerazione. Prendo anche atto del fatto che all’appuntamento non erano presenti Fabi e Fisac, il che posticipa una qualsiasi condivisione». «La valutazione circa le argomentazioni e i punti programmatici presentati da GOCredito è certo positiva. Prendiamo atto altrettanto positivamente della dichiarata intenzione di presentarsi come lista all’asseblea del 23 aprile e di dare continuità al progetto all’interno del Cda anche nell’ipotesi in cui l’esito della votazione non fosse favorevole», ha affermato Stefano Militello, segretario nazionale Coordinamento CreVal Uilca. PRIMO PIANO VENERDÌ 4 MARZO 2016 ASSEMBLEA A SONDRIO III •• IL PRESIDENTE CIOCCARELLI «IL BIM DARÀ UN CONTRIBUTO DI 2 MILIONI DI EURO ALLA COSTRUZIONE DELLA NUOVA STATALE 38 IMPEGNO A FAVORE DEL NOSTRO TERRITORIO» Bim, i sindaci dicono sì alla gestione Ma Iobizzi è duro: «Più fondi alla Valmasino» Stato, proprio perché non presento progetti mi riduce ulteriormente i fondi. Non posso nemmeno pensare a una fusione perché il mio Comune è unico e difficilmente può essere accorparto a un altro. E adesso dobbiamo anche affrontare i problemi legati a una montagna pericolosissima questione riguardo alla quale ho ricevuto la solidarietà di molti politici, ma non da quelli valtelliensi». di ALESSIA BERGAMINI – SONDRIO – L’ASSEMBLEA del Bim ha approvato ieri il bilancio di previsione per il 2016: 20milioni di euro, due dei quali destinati alla nuova Statale 38. A fronte di cifre tanto importanti, però, buona parte della discussione si è incentrata sugli 82mila euro spettanti al Comune di Menarola, ma non più assegnati in conseguenza alla fusione del piccolo comune con quello di Gordona. La questione è stata sollevata dal sindaco Mario Guglielmana che ha sottolineato come il suo Comune non abbia ricevuto dal Bim nulla di più rispetto agli anni precedenti, nonostante la fusione e ha aggiunto: «Io sono favorevole alle fusioni, ma in questo modo il Bim non le incentiva«. L’intervento del primo cittadino di Gordona ha acceso il dibattito fra chi sosteneva che la cifra andasse comune destinata al nuovo comune (così come richiesto dallo stesso Guglielmana) e chi, invece, riteneva di doverla suddividere fra i Comuni. Senza contare la LA RELAZIONE Carla Cioccarelli, presidente Bim proposta di rinviare l’approvazione del bilancio, proprio per approfondire l’argomento. NON HA FATTO mancare di sentire la propria voce il primo cittadino di Valmasino, Domenico Iobizzi, che invece ha recriminato sulla scarsità di fondi destinati (National Press) al suo comune. «Io sono fra quelli più danneggiati dal Bim - ha affermato - La mia è una delle valli più grandi d’Italia, produciamo energia in grandissima quantità, ma quello che ci viene reso è pochissimo. Questo sistema di distribuzione non mi piace... Non ho i soldi sufficienti per fare progetti e lo IL BILANCIO è stato, infine, approvato, con un voto contrario quello di Guglielmana - e un astenuto. Soddisfatta la presidente Carla Cioccarelli. «Un bilancio da venti milioni di euro permette di fare investimenti e progetti» ha affermato, richiamando poi la necessità di una maggior coesione fra i Comuni facenti parte del Bim. «Oggi più che mai è necessario superare i campanilismi e le divisioni. Non dobbiamo dimenticare che in Valtellina tutte le concessioni idroelettriche sono scadute e questo è il momento di essere compatti per non farci portare via quanto ci spetta». Focus La curiosità Dopo la fusione di Gordona con Menarola il sindaco Mario Guglielmana ha evidenziato come il nuovo Comune non abbia ricevuto nulla in più dal Bim ma che anzi si sia ritrovato per certi versi penalizzato: «Così non si incentivano le fusioni» ha detto Guglielmana BEMA INIZIATIVA DI MAURIZIO PASINA CHE INVITA I CITTADINI A NON PAGARE GLI AUMENTI Petizione 5 Stelle contro le bollette della Secam – BEMA – SONO UNA SETTANTINA le firme raccolte in calce alla petizione sul sistema idrico integrato del Comune di Bema, promossa da Maurizio Pasina (che a Bema possiede una seconda casa, ndr.), attivista del Movimento 5 Stelle di Valtellina e Valchiavenna e consigliere comunale a Morbegno. MOVIMENTO Maurizio Pasina dei 5 Stelle (National Press) «I CITTADINI UTENTI del sistema idrico e di depurazione di Bema, a seguito delle bol- lette ricevute dall’ente gestore Secam, con la petizione vogliono segnalare il comportamento per nulla trasparente e corretto tenuto dagli enti preposti nei confronti degli utenti» si legge nel testo della petizione che sta raccogliendo il sostegno di alcuni cittadini e degli attivisti del Movimento 5 Stelle. Con la petizione gli utenti dichiarano l’intenzione di continuare a pagare il dovuto in maniera forfettaria e non in base alle bollette ricevute. «I cittadini, residenti e non, sono intenzionati a versare, la somma di 42.27 euro (costo forfettario annua- le dei servizi idrici erogati dal Comune di Bema precedente alla gestione Secam ndr) per il secondo semestre del 2014 e 42.27 euro per il 2015 in attesa dell’effettiva posa dei contatori». LA PETIZIONE è stata inviata al sindaco di Bema, Paolo Croce, all’amministratore delegato di Secam Gildo De Gianni e al presidente dell’ufficio d’ambito della provincia di Sondrio, e per conoscenza alla prefettura di Sondrio e a Federconsumatori Lombardia. Alessia Bergamini •• IV CRONACHE VENERDÌ 4 MARZO 2016 VALDISOTTO PRECEDENTE INCHIESTA NELLA STESSA GIORNATA QUATTRO ROGHI A SAN BARTOLOMEO E UNO NELLA LOCALITÀ MONTE DENUNCIATO UN 50ENNE IN STATO CONFUSIONALE SI CERCA L’ALTRO RESPONSABILE Incendi, i consigli della Forestale «In Valle rischio elevato in inverno» Continua la caccia al responsabile del rogo di un campo a Monte di NICOLETTA PISANU – VALDISOTTO – SENTITE le persone informate dei fatti, raccolti gli indizi, gli agenti del Corpo forestale di Bormio stringono il cerchio attorno al responsabile dell’incendio di martedì a Monte di Valdisotto. Nella stessa giornata erano stati appiccati altri quattro roghi, nella vicina località San Bartolomeo, ma in quel caso l’episodio era stato attribuito a un valligiano in sta to confusionale. «QUESTO è il periodo dell’anno in cui in Valle si registrano il maggior numero di incendi. Bisogna quindi fare particolare attenzione», consiglia il comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato di Sondrio, Andrea Turco. Il dato è singolare e in controtendenza rispetto al resto d’Italia: «In territorio alpino e prealpino il picco di roghi si ha da dicembre ad aprile, non in estate come per esempio succede nel Centro-Sud Italia – ha spiegato il comandante Turco –. Nelle nostre zone la grande pericolosità è data dalle basse temperature che mandano gli alberi in quiescenza. Le piante sono meno ricche di linfa e quindi hanno meno liquidi», di conseguenza bruciano più facilmente. Al contrario, «in primavera ed estate la vegetazione è in piena attività e, in questo territorio, è più difficile che si inneschino fenomeni di incendi boschivi – ha sottolineato il comandante –. La presen- AL VERTICE Il comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato di Sondrio, Andrea Turco. I suoi uomini, dopo aver denunciato una persona del posto, stanno indagando sui roghi che hanno colpito i boschi di Valdisotto (National Press) VADEMECUM Non accendere fuochi per pulire il sottobosco e non abbandonare rifiuti za di temperature basse nell’inverno alpino rende la vegetazione più soggetta alla combustione». E oltre al fattore naturale, c’è un altro motivo per cui in Valtellina l’inverno è il periodo più critico riguardo agli incendi: «In queste settimane molti agricoltori e allevatori stanno preparando i terre- ni in vista delle nuove coltivazioni e dei pascoli – ha ricordato Turco –. Il consiglio per chi lavora in questo settore è non procedere con l’accensione diretta di fuochi, nemmeno per ripulire il terreno dalle specie infestanti. Troppo alto è il rischio che venga coinvolto il bosco». Un consiglio diventato norma regionale in Lombardia. la legge infatti vieta «l’accensione di incendi a meno di cento metri dal bosco – ha commentato il comandante della Forestale –. Bisogna stare attenti anche all’utilizzo di attrezzature che possono creare scintille, come i decespughliatori con la marmitta calda, che può dare origine a una combustione». Inoltre, soprattutto per chi ama passeggiare nel bosco, vale la regola «di non lasciare rifiuti sul terreno, tanto meno oggetti in vetro – ha precisato Turco –. Infatti il vetro, con il sole, fa l’effetto lente e può provocare scintille. I rifiuti sono sempre suscettibili di surriscaldamento». Chi avvistasse fumo di colore scuro o fiamme, deve chiamare subito i Vigili del fuoco o il Corpo forestale, affinché intervengano per evitare il propagarsi del rogo. In breve Miglior manager del Belpaese Pedranzini è al top Sondrio ·DALL’HARVARD Business Review, arriva un bel risultato per il numero uno della BPS. Mario Alberto Pedranzini si colloca infatti al 33esimo posto nella classifica dei top manager operanti in Italia con le migliori performance. Al primo posto c’è Sergio Marchionne della Fca. Banconota tarocca per pagare il pranzo Condannati tre stranieri Sondrio ·NEL marzo del 2015 avevano pranzato in un ristorante di Berbenno pagando il conto con una banconota falsa da 500 euro in più avevano rubato un cellulare. Per questo una coppia di lituani e un russo sono stati condannati a 1 anno e 4 mesi (pena sospesa). Allarme furti in città Auto con sospetti a bordo in via Maffei Sondrio ·POLIZIOTTI sulla tracce di malfattori in via Maffei. Ieri pomeriggio alle 16 gli uomini in divisa stavano cercando una Opel Astra con a bordo alcuni pregiudicati dediti ai colpi in appartamento. Polizia anche in via Mazzini, dove è stato aperto una casa. All’interno un 69enne morto colto da infarto. VALDISOTTO IL MARCHIO DI CEPINA FA DA TRAINO NEL GRUPPO SANPELLEGRINO. I SINDACATI CHIEDONO ASSUNZIONI L’acqua Levissima si beve la crisi e cresce sul mercato del 9% – VALDISOTTO – LEVISSIMA cresce del 9%, confermando le prestazioni positive del 2014. Il marchio di acqua di Cepina (Valdisotto), fa da traino nel mercato nazionale del gruppo di cui fa parte, Sanpellegrino. «Un buon risultato per una delle più importante realtà produttive sul territorio dell’Alta Valle», commentano Donatella Canclini di Uila Uil, Vittorio Boscacci di Flai Cgil e Daniele Tavasci della Fai Cisl. Nello stabilimento di Cepina gli assunti a tempo indeterminato sono 230 cui si aggiungono diverse decine tra stagionali e interinali. «Visto l’andamento - aggiungono - si auspicano nuove assunzioni a tempo indeterminato legate agli stagionali, come previsto dalla contrattazione nazionale». Il gruppo Sanpellegrino, leader italiano nel settore beverage, con 1.500 dipendenti e prodotti esportati in 145 Paesi, ha espresso un fatturato di 911 milioni di euro, con un incremento, nel 2015, di 12,4% rispetto al 2014. A tirare la volata le ottime performance sui mercati internazionali dove l’azienda ha chiuso con un incremento del fatturato a doppia cifra (25,4%). Nel complesso, le esportazioni 2015 delle acque minerali S.Pellegrino e di Acqua Panna, in- I NUMERI DEGLI OPERAI Nello stabilimento gli assunti a tempo indeterminato sono 230 Lo stabilimento di Cepina, una delle più importanti realtà produttive sul territorio sieme alle bibite a marchio Sanpellegrino, si sono attestate attorno a un miliardo e 470 milioni di bottiglie, che rappresentano il 52% del giro d’affari complessivo del Gruppo. «Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati conseguiti nell’esercizio 2015, sia sui mercati internazionali che sul fronte domestico, dove è previsto un investimento di oltre 16 milioni di euro per l’apertura, a metà 2016, di un innovativo impianto produttivo nel Lazio, a Castrocielo - ha dichiarato Stefano Agostini, presidente e amministratore delegato del gruppo Sanpellegrino -. Lo stabilimento per l’imbottigliamento di acqua minerale a marchio Nestlé Vera testimonia l’interesse strategico del Gruppo nel settore delle acque minerali, un’autentica eccellenza del nostro Paese». «Sul mercato italiano ha aggiunto Agostini - una stagione climatica particolarmente positiva, con punte di caldo nei mesi estivi, ha generato una crescita dei volumi di vendita di tutto il comparto». Camilla Martina CRONACHE VENERDÌ 4 MARZO 2016 TIRANO CIFRE VARIABILI «IN PIÙ MANCANO SOSTEGNI REGIONALI, COME VE NE SONO IN ALTRE AREE D’ITALIA» «UN MONOLOCALE PUÒ ESSERE AFFITTATO A 200 EURO UN APPARTAMENTO A 400» Gli immobili a disposizione sono pochi e il costo dei terreni è elevato – TIRANO – TROVARE una casa in affitto a Tirano? Un’impresa più difficile di quanto sembra e che impone tempi di ricerca spesso troppo lunghi per chi arriva in città e non ha alcun punto di appoggio. Tra questi si pensa ad esempio agli insegnanti o agli infermieri e al personale medico: sono tanti i rappresentanti di queste categorie che ogni anno giungono a Tirano per andare a ricoprire incarichi, spes- IN CITTÀ Trovare una casa in affitto a Tirano sembra essere un’impresa difficile e che impone tempi di ricerca spesso troppo lunghi per chi arriva in città e non ha alcun punto di appoggio se volte temporanei. E nel mentre si dedicano a un lavoro che sembra sempre più difficile, reperire cioè una fissa dimora, sono costretti a soggiornare nelle varie strutture alberghiere o nei B&B, affrontando spese di certo più alte di quelle previste dall’affitto in media richiesto per un appartamento. DA UN LATO a scarseggiare pare essere proprio la materia prima, ovvero gli immobili, pochi e per lo più già tutti occupati. •• NIENTE SOVVENZIONI Trovare casa, un’impresa difficile di EMMANUELA TUBELLI V Dall’altro la tendenza al risparmio dei locatori che, in tempo di crisi, sono sempre più riluttanti a pagare un mediatore e preferiscono affidarsi piuttosto ad economici, e non sempre efficaci, passaparola. Un rompicapo, insomma, su cui tenta di far chiarezza Francesco Manieri, titolare dell’omonima agenzia immobiliare di Viale Italia, una delle tre attività operanti a Tirano nel settore: «Oltre al dato oggettivo, cioè il numero esiguo di immobili, vi è un altro fattore decisivo: l’alto costo per l’ac- quisto dei terreni e l’aumento degli oneri relativi alle nuove costruzioni, che impedisce al singolo di comprare uno spazio edificabile e impiantarvi una nuova casa. Questo specie in una fase di congiuntura economica negativa come quella che viviamo. Mancano peraltro sostegni regionali, come ve ne sono in altre aree d’Italia: in Lombardia vi è infatti poca edilizia convenzionata, con la quale, invece, grazie alle sovvenzioni, si può dare la possibilità a molti di acquistare terreni». È difficile, peraltro, anche fare una stima anche solo orientativa sui costi in media richiesti dai locatori, come spiega Manieri: «In materia la legge è chiara: il mercato dei contratti è libero. Dunque è la massa, attraverso domanda e offerta, a decretare il valore degli immobili in locazione. Le cifre sono molto varie: un monolocale può essere affittato a 200 euro al mese, ma anche a 300, così come un appartamento a più vani può aggirarsi attorno ai 400 euro. Ma sono valori orientativi e relativi a casi specifici. Certo, l’Agenzia delle entrate pone dei parametri, che nella pratica però non vengono sempre utilizzati. Sta all’agente fare mediazione tra le richieste del locatore e le esigenze del locatario». APRICA Elisoccorso 400mila euro per la piazzola DA IERI MATTINA l’elicottero del 118 ha ripreso a volare, dopo lo stop imposto dall’incidente di martedì scorso che si è verificato mentre il mezzo stava effettuando un’operazione di soccorso ad Aprica, e che lo ha costretto a restare a terra. In questi giorni un tecnico specializzato provvederà ad effettuare un sopralluogo per valutare l’area più idonea dove realizzare una nuova piazzola di atterraggio, il cui costo è stimato intorno ai 400mila euro. Dal canto suo, la Comunità montana, ha assicurato che farà la sua parte per provvedere alla spesa. Nel frattempo, l’eliambulanza può provvisoriamente atterrare nel campo da calcio, messo a disposizione dalla parrocchia di Santa Maria.