Le pillole di - FIPE - Federazione Italiana Pubblici Esercizi
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Le pillole di Numero 32-2009 Notizie, commenti, istruzioni ed altro Direttore responsabile: Edi Sommariva IL LAVORO DIPENDENTE NEI PUBBLICI ESERCIZI Anno 2008 Ufficio studi A cura di L. Sbraga e G. Erba Premessa Ufficio studi Le pillole di Numero 32- 2009 NOTA TECNICA Le tabelle presentate in questo report sono il risultato dell’elaborazione dei dati contenuti negli archivi Inps sul lavoro dipendente e riferiti all’anno 2008. La presentazione viene effettuata in relazione ai sei comparti in cui il pubblico esercizio è stato articolato: • bar; • ristoranti; • fornitura di pasti preparati (catering & banqueting); • mense; • discoteche; • stabilimenti balneari ed a due diversi livelli di aggregazione: • nazionale; • comparto. Le variabili considerate vanno dal numero delle aziende con dipendenti, al numero di lavoratori, dalla categoria professionale alla tipologia contrattuale, dal lavoro femminile a quello extracomunitario. L’ultimo paragrafo propone una valutazione sulla dinamica dell’occupazione dipendente negli ultimi due anni. Premessa Ufficio studi Le pillole di Numero 32- 2009 PREMESSA I dati sull’occupazione registrati negli archivi INPS sfatano diversi luoghi comuni costruiti intorno al variegato mondo dei pubblici esercizi. Il primo. Che il settore sia costituito prevalentemente da lavoratori autonomi. Il secondo. Che il settore rappresenti un grande serbatoio di lavoro nero. Il terzo. Che il settore sia caratterizzato da una forte componente stagionale. Prima di passare alla lettura delle tabelle giova ricordare che i dati di contabilità nazionale, che stimano anche l’occupazione irregolare, indicano, per il 2008, un numero di lavoratori dipendenti occupati nel settore, al netto di discoteche e stabilimenti balneari, di 616mila unità. I lavoratori registrati negli archivi del nostro Istituto di Previdenza come dipendenti di pubblici esercizi sono in media d’anno, al netto di discoteche e stabilimenti balneari, oltre 620mila. E le imprese che hanno alle proprie dipendenze almeno un lavoratore sono più di 124mila. Il numero di lavoratori iscritti all’Istituto di Previdenza risulta, così, addirittura superiore a quello “stimato” dalla contabilità nazionale. Premessa Ufficio studi Le pillole di Numero 32- 2009 PREMESSA La componente stagionale, così evidente nel settore turismo, appare assai sfumata all’interno del macro-settore dei pubblici esercizi. Tra il livello medio dell’occupazione nei quattro mesi estivi (giu.set.) e il livello medio dell’occupazione nei rimanenti mesi c’è uno scarto di 89mila unità, pari in percentuale a 14 punti. La variabilità rilevata nel numero di occupati dipende in larga misura dalla presenza di imprese stagionali piuttosto che dalla fluttuazione dell’occupazione all’interno di una medesima azienda. Insomma, nei pubblici esercizi il posto fisso c’è. Mai il settore rappresenta anche una grande opportunità di occupazione per giovani e donne e un canale di integrazione per i lavoratori stranieri. Il lavoro femminile rappresenta il 58,5% dell’occupazione dipendente complessiva grazie ad una flessibilità di orari che permette di conciliare gli impegni lavorativi con quelli familiari. Premessa Ufficio studi Le pillole di Numero 32- 2009 LA CONSISTENZA DI IMPRESE E LAVORATORI Nel 2008 l’articolato mondo delle imprese che fanno capo al pubblico esercizio (bar, ristoranti, mense & catering, discoteche e stabilimenti balneari) contava, in media d’anno, oltre 639mila lavoratori dipendenti e più di 127mila aziende con almeno un dipendente. Il pubblico esercizio resta un sistema d’impresa fondato sulla micro-impresa. Il numero di dipendenti per azienda è, in media, pari a 5,0 unità e, confermando quanto detto precedentemente, il valore oscilla di qualche decimale in relazione alle fluttuazioni mensili dell’occupazione. Il numero dei lavoratori dipendenti varia, nell’arco dell’anno, all’interno di una forchetta che va dal minimo del mese di febbraio di 578.693 unità al massimo del mese di luglio di 714.548 unità. Consistenza - (media 2008) min max media Dipendenti 578.693 714.548 639.293 Aziende 117.654 138.371 127.467 4,9 5,2 5,0 Dipendenti per azienda Fonte: elaboraz. C.S. Fipe su dati Inps Premessa Ufficio studi Le pillole di Numero 32- 2009 LA CONSISTENZA DI IMPRESE E LAVORATORI Il maggior numero di lavoratori dipendenti è occupato presso le imprese di ristorazione, con una media annua di 321.948 unità, pari al 50,4% del totale nazionale. Segue il comparto dei bar dove i lavoratori dipendenti sono in media d’anno 194.500, il 30,4% del totale. Un contributo significativo ai livelli occupazionali del settore viene dalla ristorazione collettiva con oltre 78mila lavoratori dipendenti. Contenute le quote di discoteche e stabilimenti balneari. Premessa Ufficio studi Le pillole di Numero 32- 2009 LA STAGIONALITA’ La componente stagionale, così evidente nel settore turismo, risulta assai più sfumata all’interno del pubblico esercizio. Tra il livello medio dell’occupazione nei quattro mesi estivi (giu.-set.) e il livello medio dell’occupazione nei rimanenti mesi c’è uno scarto di 89mila unità, pari in percentuale a 14 punti. La variabilità rilevata all’interno del numero di occupati dipende in larga misura dalla presenza di imprese stagionali piuttosto che dalla fluttuazione dell’occupazione all’interno di una medesima azienda. Nei mesi estivi lo stock delle imprese cresce in media di circa 14mila unità rispetto al livello raggiunto, sempre in media, negli altri otto mesi dell’anno. Circa l’80% della fluttuazione dell’occupazione è da attribuire proprio alla presenza di imprese stagionali. Il resto riguarda, invece, la dinamica dell’occupazione all’interno di imprese permanenti. Possiamo stimare questo turnover in circa 20mila unità lavorative. Occorre ricordare che in questa sede si fa riferimento alla sola occupazione dipendente e non dunque al lavoro prestato da titolari e collaboratori familiari che, come è noto, rappresenta una quota significativa, sebbene non maggioritaria, dell’input di lavoro all’interno dell’intero settore. Premessa Le pillole di Ufficio studi Numero 32- 2009 LA STAGIONALITA’ In termini puntuali possiamo dire che il mese di maggiore concentrazione di lavoratori dipendenti è luglio, e non agosto come comunemente si è portati a ritenere, quando si registra un incremento del 12% sul livello medio annuale dell’occupazione. Ad agosto l’incremento scende al 9,4% per effetto di una flessione di lavoratori dipendenti pari a poco più di quindicimila unità dovuto in larga misura al ridimensionamento del volume di attività in quanto lo stock di imprese resta pressoché immutato. Pubblici esercizi - Variazioni % per mese del numero di occupati dipendenti rispetto alla media 2008 9,9 11,8 9,4 6,4 2,6 -2,8 -3,1 dicembre novembre ottobre agosto luglio settembre Fonte: elaboraz. C.S. Fipe su dati Inps giugno maggio febbraio -3,7 -5,9 aprile -9,5 marzo -9,4 gennaio -5,6 Premessa Ufficio studi Le pillole di Numero 32- 2009 LE CATEGORIE DI LAVORATORI La quota più consistente di dipendenti appartiene alla categoria degli operai con oltre l’85% del totale. Le categorie utilizzate dall’INPS per codificare l’occupazione non permettono di ben interpretare le reali articolazioni del lavoro dipendente all’interno del pubblico esercizio. Sarebbe molto più utile poter disporre di una classificazione che distingua l’occupazione a seconda che si tratti di maitre, chef, barman, cameriere, addetto mensa e via di seguito. Dirigenti e quadri non arrivano a mezzo punto percentuale in considerazione del fatto che nella microimpresa le funzioni direttive sono perlopiù svolte dai titolari. Tali figure trovano una più diffusa collocazione all’interno delle imprese multilocalizzate che detengono, tuttavia, una quota di mercato assai minoritaria. Una quota significativa del lavoro dipendente è rappresentata dagli apprendisti (8%) pari, in valore assoluto, ad oltre 51mila unità. Cifra che nel mese di luglio si incrementa del 20% superando quota 61mila. Premessa Le pillole di Ufficio studi Numero 32- 2009 LE CATEGORIE DI LAVORATORI Lavoratori dipendenti per categoria (media 2008) Dirigenti Quadri Impiegati Operai Apprendisti Contratti inserimento Totale Fonte: elaboraz. C.S. Fipe su dati Inps val. assoluti val. % 320 0,05 1.707 0,3 38.497 5,6 546.194 85,4 51.079 8,0 1.496 0,2 639.293 100 Premessa Ufficio studi Le pillole di Numero 32- 2009 LE TIPOLOGIE CONTRATTUALI L’occupazione dipendente si divide quasi a metà tra tempo pieno (51,8%) e part time (48,2%). A livello di singole categorie di lavoratori si deve rilevare che il part time è molto diffuso tra operai (53,7% del totale) e impiegati (37,9%). Per dirigenti e quadri l’occupazione è esclusivamente full time. Il rapporto tra lavoro a tempo pieno e lavoro part time assume pesi differenti nei diversi comparti. Mentre in bar, ristoranti, discoteche e stabilimenti balneari è prevalente la quota di lavoratori assunti con orario full time, nel catering e, soprattutto, nella ristorazione collettiva è il lavoro part time a rappresentare la forma contrattuale più diffusa. Qui oltre sette dipendenti su dieci hanno un contratto part time. La diffusione del part time è strettamente correlata alle modalità di svolgimento del servizio, in particolare nella ristorazione scolastica e aziendale. Prevalenza del lavoro femminile e diffusione del part time vanno a braccetto e sono la testimonianza di una modalità d’impiego che consente la coesistenza tra l’esigenza di generare reddito e l’esigenza di dedicare tempo alla famiglia. Premessa Le pillole di Ufficio studi Numero 32- 2009 LE TIPOLOGIE CONTRATTUALI Pubblici esercizi - Lavoratori dipendenti secondo l'orario di lavoro (media 2008) part time 48,2% Fonte: elaboraz. C.S. Fipe su dati Inps Full time 51,8% Premessa Le pillole di Ufficio studi Numero 32- 2009 LE TIPOLOGIE CONTRATTUALI Le tipologie contrattuali per comparto (anno 2008 - quota %) 100% 80% 43,0 44,5 63,1 60% 46,2 42,9 part time 72,7 40% 20% 57,0 55,5 36,9 27,3 fornitura di pasti preparati mense 53,8 57,1 discoteche Stab. balneari, lacuali e fluviali 0% bar ristoranti Fonte: elaboraz. C.S. Fipe su dati Inps f ull time Premessa Ufficio studi Le pillole di Numero 32- 2009 IL LAVORO FEMMINILE Il lavoro femminile continua a restare prevalente all’interno delle imprese di pubblico esercizio. La quota è pari al 58,5% del totale. Il segmento che in termini relativi attrae maggiormente il lavoro femminile è quello della ristorazione collettiva dove su dieci addetti ben otto sono donne. All’opposto sono le imprese balneari ad attrarre, nel comparto del pubblico esercizio, una quota relativamente più modesta di donne. Solo un dipendente su tre è di sesso femminile. Nei ristoranti il rapporto tra i sessi è piuttosto equilibrato, mentre in bar e discoteche prevalgono nettamente le donne. Premessa Le pillole di Ufficio studi Numero 32- 2009 IL LAVORO FEMMINILE Pubblici esercizi - Lavoratori dipendenti per sesso (media 2008) Maschi 41,5% Femmine 58,5% Fonte: elaboraz. C.S. Fipe su dati Inps Premessa Le pillole di Ufficio studi Numero 32- 2009 IL LAVORO FEMMINILE Lavoratori dipendenti per comparto e sesso (media 2008 - valori %) Maschi Femmine TOTALE Bar 38,9 61,1 100,0 Ristoranti 48,6 51,4 100,0 Fornitura di pasti preparati 29,8 70,2 100,0 Mense 20,2 79,8 100,0 Discoteche 37,9 62,1 100,0 Stabilimenti balneari, lacuali e fluviali 64,3 35,7 100,0 Totale 41,5 58,5 100,0 Comparto Fonte: elaboraz. C.S. Fipe su dati Inps Premessa Ufficio studi Le pillole di Numero 32- 2009 I LAVORATORI EXTRA-COMUNITARI Nel 2008 il settore del pubblico esercizio ha impiegato, in media d’anno, 57.378 lavoratori di origine straniera, pari al 9% dell’occupazione dipendente. Di questi ben sette su dieci lavorano nei ristoranti. Il 24% è impiegato nel comparto dei bar. La componente dimensionale dei comparti condiziona fortemente la distribuzione dell’occupazione extracomunitaria all’interno del settore. Un indicatore più corretto per valutare la capacità dei diversi comparti di assorbire manodopera straniera è rappresentato dalla quota di tali occupati sull’occupazione complessiva di ciascun comparto. A fronte di un valore medio pari al 9% dobbiamo segnalare il 14,4% delle imprese di intrattenimento che, in tal modo, risultano essere il primo comparto per incidenza di lavoro straniero all’interno del variegato mondo del pubblico esercizio. Seguono i ristoranti con il 12,1%, i bar con il 7% e, ultimo, il comparto della ristorazione collettiva con il 2,4%. Altro dato interessante è fornito dall’indicatore che mette in relazione il numero di lavoratori extracomunitari con il numero delle imprese. In questo caso il comparto della fornitura di pasti preparati sale in cima alla graduatoria con 1,3 lavoratori per azienda. Ristoranti e bar vengono dopo discoteche e mense. Premessa Le pillole di Ufficio studi Numero 32- 2009 I LAVORATORI EXTRA-COMUNITARI Lavoratori dipendenti extracomunitari per comparto (media 2008) comparto v.a. val.% Bar 13.696 23,9 Ristoranti 39.027 68,0 Fornitura di pasti preparati 1.007 1,8 Mense 1.884 3,3 Discoteche 1.469 2,6 295 0,5 Stabilimenti balneari, lacuali e fluviali Totale Fonte: elaboraz. C.S. Fipe su dati Inps 57.378 100,0 Premessa Le pillole di Ufficio studi Numero 32- 2009 L’EVOLUZIONE TRA IL 2006 E IL 2008 In due soli anni l’occupazione del settore è cresciuta di oltre il 25%. Un incremento solo in parte dovuto alla crescita del numero delle imprese, anch’essa significativa. La crescita ha riguardato tutte le figure professionali sebbene si sia in larga misura concentrata tra gli operai e gli impiegati. Interessante il +8,1% dei dirigenti. Il part time ha visto crescere la propria quota sul totale occupazione passando dal 45,7% del 2006 al 48,2% del 2008. Anche il lavoro femminile ha leggermente aumentato il proprio peso all’interno del settore. Consistenza - (medie annue) 2006 2008 Dipendenti 508.324 639.293 25,8 Aziende 109.104 127.467 16,8 4,7 5,0 6,4 Dipendenti per azienda Fonte: elaboraz. C.S. Fipe su dati Inps var. %