Antonella Sorace svela la ricchezza del bilinguismo nell`età infantile

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Antonella Sorace svela la ricchezza del bilinguismo nell`età infantile
24/08/12
La voce del popolo
LA NOTA STUDIOSA ITALIANA TERRÀ QUESTA SETTIMANA TRE CONFERENZE A FIUME
Antonella Sorace svela
la ricchezza del bilinguismo nell’età infantile
FIUME – Questa settimana la nota linguista italiana Antonella Sorace, professoressa di Developmental
linguistics all’Università di Edimburgo, terrà tre conferenze incentrate sul bilinguismo nell’età infantile,
nell’ambito della collaborazione tra l’Ateneo scozzese e quello fiumano. Le conferenze sono state
annunciate dal preside della facoltà di Filosofia, Predrag Suštar, dal vicerettore dell’Università di Fiume,
Damir Zec, da Maja Brala-Vukanović, responsabile del dipartimento di Anglistica della suddetta facoltà,
nonché dalla sua collega Tihana Kraš, coordinatrice del contratto Erasmus tra le due Università.
ERASMUS “La prof.ssa Sorace è stata invitata a Fiume dal dipartimento di Anglistica, nell’ambito del
contratto bilaterale Erasmus tra i suddetti Atenei, che prevede lo scambio di docenti di linguistica e
anglistica e che è stato firmato lo scorso novembre. Si tratta del primo contratto di questo tipo che la nostra
Università ha stipulato con un ateneo che ha come lingua ufficiale d’insegnamento l’inglese. L’iniziativa è
nata grazie alla prof.ssa Kraš, la quale ha seguito un corso di perfezionamento post-dottorato proprio
all’Università di Edimburgo”, ha spiegato Maja Brala-Vukanović.
“Il programma di mobilità Erasmus è molto importante per la nostra Università, in quanto ci consente di
stabilire nuovi e proficui contatti con la comunità accademica internazionale, aumentando così le opportunità
di collaborazione”, ha detto Damir Zec, sottolineando che nell’anno accademico in corso 68 studenti e otto
docenti dell’Ateneo cittadino partecipano al programma Erasmus, attività che viene finanziata con 154mila
euro, poco più di un milione di kune. Sono 25 invece, gli studenti stranieri che hanno scelto di trascorrere
un periodo di studio a Fiume. “Per il prossimo anno accademico contiamo di ottenere due milioni e mezzo
di kune per portare avanti e migliorare il programma Erasmus”, ha reso noto Zec.
RICERCA LINGUISTICA Nel rilevare che l’Università di Edimburgo è uno degli atenei più prestigiosi al
mondo e che il suo dipartimento di Linguistica e Anglistica è il migliore del Regno Unito per quanto riguarda
l’attività di ricerca nel campo della linguistica, Šustar ha annunciato che il prossimo anno accademico verrà
istituito in seno all’Ateneo fiumano il Centro per la ricerca linguistica, del quale faranno parte diversi
dipartimenti della facoltà di Filosofia e verrà guidato dalla prof.ssa Zvjezdana Vrzić, che si è laureata
all’Università di New York.
UNA MENTE, DUE LINGUE La prima conferenza, intitolata “Una mente, due lingue, tanti vantaggi:
perché il bilinguismo fa bene ai bambini”, si terrà in lingua italiana giovedì prossimo, 19 aprile, alle 18.30,
alla Comunità degli Italiani. Il giorno seguente la prof.ssa Sorace terrà due conferenze in lingua inglese, la
prima dal titolo “Language and executive function in bilingualism” (“Il linguaggio e le funzioni esecutive nel
bilinguismo) alla facoltà di Filosofia a Tersatto (ore 13) e l’ultima, intitolata “Why bilingualism gives children
much more than two languages” (“Perché il bilinguismo dà ai bambini molto di più della conoscenza di due
lingue”) nell’aula consiliare del Municipio (ore 18). L’ingresso alle conferenze è libero.
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Antonella Sorace ha condotto studi sul bilinguismo i cui esiti hanno ottenuto un riconoscimento a livello
mondiale. Inoltre, la nota studiosa è impegnata nel diffondere i risultati della ricerca nel campo del
bilinguismo al di fuori degli ambienti accademici.
Monica Kajin Benussi
L'INGRESSO DI ZAGABRIA NELL'UE METTERÀ A DURA PROVA I RAPPORTI CON SARAJEVO
Josipović fiducioso: «Non ci sarà
l’esodo dei croati dalla Bosnia»
LJUBUŠKI – Il Capo dello Stato croato, Ivo Josipović, in visita nella vicina Bosnia ed Erzegovina, ha
invitato i governi di Zagabria e Sarajevo a velocizzare il processo di adeguamento dei rapporti tra i due
Paesi, che dovrà accompagnare l’entrata della Croazia nell’UE, soprattutto per quanto riguarda la parte
relativa ai rapporti economici bilaterali. Il presidente ha sottolineato che bisogna impegnarsi al massimo per
consentire che i rapporti tra i Paesi non vengano compromessi dalla creazione del “confine europeo” tra
Croazia e Bosnia, e per continuare con gli scambi commerciali e culturali e la libera circolazione di persone.
“Dobbiamo adempiere a determinati criteri e per farlo abbiamo poco più di un anno di tempo”, ha
sottolineato Josipović. Il presidente croato è stato accolto a Ljubuški dal ministro del Commercio estero
bosniaco, Mirko Šarović, il quale ha sottolineato che il Paese non è pronto per l’entrata della Croazia
nell’UE. A risentirne maggiormente potrebbero essere i settori dell’agricoltura e dell’allevamento, ma anche
l’economia in genere, ha specificato il ministro, preoccupato soprattutto per quanto riguarda le esportazioni
in Croazia di prodotti di origine animale e vegetale. I produttori bosniaci non dispongono ancora dei
laboratori qualificati per il controllo e la certificazione della merce in linea con le esigenze europee.
Nell’ambito della visita il presidente croato è stato anche a Mostar. Josipović ha sottolineato inoltre che
l’entrata della Croazia nell’UE non sarà accompagnata da un esodo della popolazione croata, in possesso
della doppia cittadinanza, dalla Bosnia ed Erzegovina. Il Capo dello Stato ha sottolineato inoltre che la
Croazia, una volta diventata Paese membro dell’UE, appoggerà fortemente l’entrata della Bosnia ed
Erzegovina nell’unione di Stati europei come pure il cammino verso l’Europa degli altri Paesi della regione.
“La stabilità nella Bosnia ed Erzegovina è uno degli obiettivi nazionali della Croazia”, ha ricordato il
presidente, appoggiando inoltre il procedimento in corso nella vicina Bosnia ed Erzegovina volto
all’equiparazione dei diritti dei croati a quelli degli appartenenti agli altri due popoli costitutivi.
IL VICEPREMIER NEVEN MIMICA ALLA CONVENTION SDP DI UMAGO
Autonomie locali e regionali: si prospetta una «rivoluzione»
UMAGO – Se quanto ventilato a Umago nel corso della Convention dell’SDP da Neven Mimica,
vicepresidente del governo, responsabile per la politica interna ed estera, dovesse avverarsi, allora molti
piccoli Comuni della Croazia, e dunque dell’Istria, sarebbero destinati a scomparire. Uno scenario poco
allettante per chi, come ad esempio Grisignana, Portole e Verteneglio, ha trovato il modo di affermarsi
nonostante le mille difficoltà economiche causate da bilanci troppo piccoli e difficilmente gestibili.
Certo, come detto dall’ospite, le cose non cambierebbero fino alle elezioni del 2013, ma dopo? Mimica,
che ha formato anche un apposito “Comitato per il decentramento del potere locale e regionale”, vuole
realizzare questi propositi entro il 2017. Non subito, ma gradualmente, tenendo conto, come detto da
Mimica, delle componenti storiche, culturali, economiche, geografiche e le specificità di ogni singolo
Comune. Parliamo sempre di Comuni piccoli che spesso non riescono a sbarcare il lunario.
”La Croazia è uno Stato troppo centralizzato, dove appena il 10 p.c dei mezzi viene restituito alle
autonomie locali, mentre la fetta più grossa viene spesa a livello nazionale – ha detto Mimica – cosa che
frena lo sviluppo dell’economia e della società nelle aree periferiche...Per questa ragione esiste la possibilità
di sopprimere qualcosa come 400 piccoli Comuni e Città“.
Stando a Mimica non ci sono “soluzioni preconfezionate“ capaci di dare soluzioni universali. E parecchie
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incognite riguardano pure le Regioni, visto che in base ai criteri dell’Unione europea la Croazia sarà divisa
in sole cinque Regioni che sostituiranno le Contee, cosa che dovrebbe agevolare l’impiego dei fondi UE,
ma non solo. Novità sono previste pure per l’elezione “diretta” dei sindaci e dei presidenti delle Regioni.
Andranno definiti meglio i rapporti fra sindaco e Consiglio, perché già oggi ci sono degli assurdi, come
quelli che il “potere esecutivo viene prima di quello rappresentativo“ (cosa che si può vedere molto bene
anche nella vita quotidina, quando un sindaco per esempio, si prende il diritto di decidere anche a nome del
Consiglio). Se il bilancio di un Comune non viene accolto, allora può succedere che si vada alle elezioni
anticipate per il rinnovo del Consiglio, ma non del sindaco. Cosa assurda e improponibile per Mimica.
Franco Sodomaco
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