la teatralità dei portici è il nostro senso di cittadinanza
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la teatralità dei portici è il nostro senso di cittadinanza
1/07 APRILE IL MERCURIO - n. 1, aprile 2007 - Spedizione in a.p. 45%, art. 2 comma 20/b - Filiale di Bologna - Prezzo abbonamento € 8,00 compreso nella quota associativa - Rivista inviata ai soci della Confesercenti di Bologna. Periodico trimestrale della Confesercenti Provinciale di Bologna BOCCATA DI OSSIGENO PER LE BOTTEGHE STORICHE EZIO RAIMONDI: “LA TEATRALITÀ DEI PORTICI È IL NOSTRO SENSO DI CITTADINANZA” VOGLI (MALALBERGO): “NON PUNTIAMO SUGLI IPERMERCATI” MOBILITÀ E ZTL AL PORTO, COMMERCIO DEL CENTRO STORICO IN PERICOLO FEDERPUBBLICITÀ. I LEONI DI CANNES SOTTO LE DUE TORRI REDDITI 2006, ELENCO DOCUMENTI NECESSARI ALLA COMPILAZIONE DEL 730/2007 DEHORS, ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E QUARTIERI FANNO CAMBIARE IL PIANO DEL COMUNE MERCATO ORTOFRUTTICOLO, COSTITUITO IL COMITATO DETTAGLIANTI A tutti i Soci CONFESERCENTI pagamento in 3 anni a tasso 0 manutenzione compresa www.ceasistemi.it CEA SRL Bologna: Via Ranzani, 5/11 Tel 051 244301/243277 Fax 051 248736 [email protected] VENDITA NOLEGGIO ASSISTENZA “I nuovissimi misuratori fiscali per l’invio telematico del corrispettivo all’Agenzia delle Entrate come indicato nel D.L. del 4 luglio 2006 n° 223” L’evoluzione del punto vendita ● Misuratori fiscali ● Sistemi integrati per la ristorazione ● Soluzioni per bar e tabaccherie con aggiornamento automatico dei listini ● Software per pizzerie d’asporto ● Cerca persone per ristoranti ● Terminali palmari per ordinazioni al tavolo ● Biglietterie automatizzate SIAE ● Gestionali per negozi al dettaglio ● Terminali per la gestione del prepagato, buoni pasto, promozioni ● Pos bancari ● Bilance elettroniche ● Verificatori di banconote false B O L O I I n questo numero “Il Mercurio” ha incontrato un grande personaggio che negli ultimi 50 anni ha saputo leggere e analizzare la vita e le vicende di Bologna: l’italianista Ezio Raimondi, che dal 1992 è anche il presidente dell’Ibc (Istituto per i beni culturali) dell’Emilia Romagna. Ecco la sintesi della lunga e appassionata chiacchierata che ci ha concesso nel suo ufficio di via Galliera stracolmo di libri. Dove va la città Bologna? È ancora una città disattenta, come lei l’ha definita, oppure ha un sogno, un obiettivo da perseguire? “Quando si parla di città, intendiamo la comunità di cittadini, oppure parliamo del governo della G N A P A R L A mente qual è la topografia di Bologna a cui penso? Qual è la dimensione umana che ho in mente? La città è diventata molto più complessa, molto più ricca di fatti di quanto non fosse in passato. La storia di Bologna è iscritta nei luoghi e nelle sedimentazioni di secoli, con una nascosta saggezza. E, però, come ne fruiamo, cosa diventa in noi tutto questo? Approfondisce quello che dovremmo chiamare il senso dell’appartenenza? Qual’è l’elemento comune che ci unisce? Qual’è il patrimonio di idee, di eventi, di cose in cui riconosciamo una parte di noi stessi? Quando si parla dei Portici, una cosa che colpisce è la lettura delle relazioni e delle sensazioni provate da certi viaggiatori del ’6-7-800: il portico dava a loro il senso di non so quale cupezza, tristezza. Può essere una A cura di Nicodemo Mele “La teatralità dei Portici è il nostro senso di cittadinanza” un terremoto” città? Probabilmente si tratta di capire insieme le due cose. Nel caso dei cittadini, vale la pena chiedersi: come sentono la propria città, come la intendono nelle sue interne ragioni, nella sua storia e in quelle che sono le sue vocazioni? Qual’è veramente il senso di appartenenza e come agisce il senso della cittadinanza nel momento in cui si danno grandi fenomeni come la globalizzazione? E, se c’è il senso della cittadinanza, è una chiusura oppure è un modo per aprirsi ad altri fenomeni, ad altri incontri, ad altri rapporti interculturali? Ci sono ancora i cittadini che continuano a vivere quotidianamente nel centro storico, oppure ci sono le attività di servizio che si sono impadronite di spazi e di altro?”. Ma nella nostra città, a Bologna, qualcosa si muove, succede? “Secondo me, sì! Anche perché i processi della vitalità sono straordinari. Qualche volta non è che manchino. Siamo noi che non li sappiamo riconoscere. Io stesso, quando parlo della città, mi chiedo: che parti della città ho in mente? Ho il senso di tutto ciò che è diventata la città, o solo ancora vecchi tratti della mia infanzia lontana che rappresentano ancora il cuore della città? Nella mia 6 sensazione che parla più dello stato d’animo del visitatore, ma potrebbe anche essere una verità e rimuovere o riequilibrare l’immagine del bolognese sorridente che, viceversa, ha anche una faccia della meditazione, dell’osservazione di se stessa. Quindi, questo momento di sospensione, questo momento di mezzo che sta vivendo la città di Bologna, potrebbe essere legato ad un tempo particolare di transizione e di incertezza, oppure potrebbe venire da qualche cosa di più profondo che è già la premessa al meditare, all’inventare e al fare. Interroghiamoci, ma rinunciando ad una serie di immagini e frasi fatte”. Bologna riuscirà a recuperare il ruolo di capitale della Regione, di polo di attrazione per gli studi, per il lavoro, l’economia e il commercio? “Mi riesce un po’ difficile rispondere. Ci vuole una conoscenza adeguata di un sistema multiplo al quale noi sostituiamo gli stereotipi delle nostre vecchie esperienze. Comincio con risponderle con quanto rispondevano gli studenti fuori sede e quelli americani alla mia domanda: perché avete scelto Bologna? ‘Perché è una grande città, dove si fanno grandi esperienze, si entra in una vita di n. 1, aprile 2007 La Bologna di oggi sotto la lente del grande italinista Ezio Raimondi B O L O G N A P A R L A Ezio Raimondi gruppo e in luoghi abbastanza ospitali. Perché Bologna è un’esperienza non soltanto culturale, ma anche umana, irrinunciabile’, mi rispondevano. Quindi, qualche cosa nella città universitaria dice ancora che Bologna può essere un luogo di attrazione con una dimensione di esperienza culturale e umana. Va detto anche che tra gli studenti è cresciuto il fenomeno della scelta di Bologna proprio perché ci sono certi professori. Cioè, succede come in certe università americane dove la presenza di certi docenti decide della scelta di questa o quella università. È da chiedersi, allora, in che modo questa realtà universitaria riesce a proiettarsi in quella che è l’altra città, ossia quella del cittadino. Non è una risposta quella che le fornisco a questo punto, ma il tentativo di mettere dei pezzetti di risposta. Quando lei parla della perdita della centralità di Bologna, il problema non è che quello che chiamiamo il centro, che ha perduto la sua funzione. È che è nato un sistema policentrico molto più intenso di quanto non si desse nel passato per cui le periferie hanno assunto un’iniziativa nuova rispetto a quanto accadeva in tempi più lontani. È, per dirla in una parola, cresciuta la concorrenza, la competizione. La mia risposta allora si converte in una domanda, che ha bisogno di verifiche e analisi: Bologna come ha risposto alla crescita di queste iniziative che hanno portato le periferie a diventa- re altrettanti centri con una loro specificità? Non ci sono più le rendite di posizione. Ci sono, invece, le cose che si conquistano giorno dopo giorno con una riflessione adeguata, con una giusta interpretazione e delle scelte corrette ed efficaci”. Tornando ai Portici, hanno tutte le carte in regola per ottenere il riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità Unesco? “Ci sono realtà che esistono indipendentemente dall’interpretazione politica che un governo può dare. Quasi 40 chilometri di Portici stabiliscono una specificità. Si può dire che Bologna è la città del Portico ed esalta il Portico come una parte indispensabile del volto cittadino. Non c’è un’altra città che possa presentare il fenomeno con la stessa rilevanza. Il portico potrebbe essere sentito come una specie di piccola scena teatrale. Quando si è nel portico, da spettatori si diventa attori. Questa specie di strana e straordinaria teatralità è un tutt’uno con il mio senso di cittadinanza, con il mio ruolo di cittadino. E’ un’idea quasi socio-politica, direi. Un carattere così straordinario e così diffusivo che diventa una sorta di modello. Con una sua intensità e una sua ragione di essere. E c’è un dato di fatto che garantisce il rapporto con il Patrimonio dell’Umanità. Ed è che nell’andare dei secoli i viaggiatori e i testimoni hanno sempre sottolineato la singolarità dei Portici. Quindi è un dato storico, oltre che un n. 1, aprile 2007 7 Messaggio Pubblicitario. Presso le Filiali sono a tua disposizione i Fogli Informativi riportanti le condizioni economiche praticate. FARE TUTTO DA SOLI È UN’IMPRESA? PARLANE CON NOI. OGNI IMPRESA È UNA GRANDE IMPRESA. PERCHÉ Gestire la contabilità, cercare un corriere conveniente per le spedizioni, trovare un consulente fiscale o legale. E poi preoccuparsi di acquistare il nuovo computer e noleggiare un furgone per una consegna urgente. Se lavori in proprio, chi meglio di te conosce le infinite incombenze che rubano energie e attenzione alla tua attività? 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Le osservazioni, lo stupore, qualche volta la meraviglia con cui i viaggiatori vedevano tutto questo è un’altra ragione testimoniale per poter pensare che si possa chiedere questo riconoscimento anche per Bologna. La città del Portico è un modo per aumentare l’ospitalità e rendere sempre più mite il luogo in una città di freddi intensi e clima continentale. È un aiuto che viene dato al singolo che soffre il freddo e il caldo e che, in questo modo, diventa entità pubblica e l’entità pubblica diventa parte del singolo. Si contemperano insieme. Come i Portici un altro carattere della città rimasto nel tempo ma, purtroppo, perso, era il sistema dei canali che, attraverso la Chiusa di Casalecchio, rifornivano i mulini in città ed erano parte attiva nella produzione della seta e della canapa. Ero ancora L O G N A P A R ragazzino che feci a tempo a vedere in via Capo di Lucca con il canale scoperto tutti i lavandai e le lenzuola che profumavano di bucato stese ad asciugare. Un’esperienza che poi mi sono ritrovato tempo più tardi come studioso quando lessi Beroaldo, l’Umanista bolognese del ’400, che nei suoi commenti agli autori latini citava proprio le lavandaie di via Capo di Lucca”. I beni culturali si possono coniugare con il turismo? “Il turismo in una realtà come quella italiana ha un prodotto in più o in modo maggiore che altrove, che è dato dai beni culturali. Le città italiane, qualcuno ha detto, sono dei grandi musei viventi. Insieme con la Francia, dispongono di un patrimonio straordinario. Allora, quando parliamo di prodotto turistico, potremmo dire che quello italiano dovrebbe essere sempre integrato dal prodotto culturale che è bene specifico della nostra realtà nella sua varietà e nella sua ricchezza. Posto in questi termini, allora nasce il problema di come comunicare tutto questo, fare entrare nella conoscenza dell’uomo comune le varie possibilità. E qui si apre lo spazio davvero straordinario dove, probabilmente, non abbia- Chi è Ezio Raimondi Da oltre 50 anni studioso di Dante, Manzoni e Gadda Critico letterario, filologo e saggista, Ezio Raimondi è nato 83 anni fa a Lizzano in Belvedere, ma è vissuto quasi sempre a Bologna e, da bambino, sotto gli antichi portici scomparsi di via del Borgo di San Pietro. Inizia ad insegnare nel 1955 alla facoltà di Magistero. Dal 1975 è a Lettere e filosofia. Nella sua lunga attività critica spazia dalle origini al Novecento a Dante Alighieri, Machiavelli, Torquato Tasso, Alessandro Manzoni, Renato Serra, Gabriele d’Annunzio, Carlo Emilio Gadda. Direttore di numerose riviste letterarie, è socio ordinario dell’Accademia nazionale dei Lincei di Roma, dell’Accademia delle Scienze di Bologna e membro della Akademie der Wissenschaften di Gottinga. Dal 1968 è stato più volte Visiting Professor alla Johns Hopkins University di Baltimora, al Graduate Center della City University di New York e alla University of California. È stato a lungo presidente del “Mulino” di Bologna. Dal 1992 è presidente dell’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia Romagna. È membro della Commissione Nazionale per la diffusione della cultura italiana all’estero istituita dal Ministero degli Esteri. N. M. n. 1, aprile 2007 L A mo ancora operato con la consapevolezza diffusa che forse sarebbe necessaria. Sembra un paradosso, ma è probabile che noi ancora non abbiamo una vera cultura per il bene culturale. Cioè una conoscenza adeguata di tutto ciò che ci può venire da quell’insieme. I Portici, per esempio, sono un bene culturale e il turista straniero che viene nella nostra città camminando sotto i portici ha una sorta di recitazione teatrale in proprio. Diventa un soggetto attivo e non soltanto uno spettatore. E allora bisogna fare in modo che il Portico diventi parte integrante di una certa esperienza. Il portico conduce a certi luoghi, a quel museo, a quelle biblioteche che in certi casi sono esse stesse un museo. I beni culturali non rappresentano, poi, solo il mondo dell’arte, ma anche quello della produzione e della tecnica, il mondo naturale. Si tratterebbe di rendere consapevoli le persone di tutto ciò che possediamo qui intorno”. I commercianti che ruolo possono giocare nella valorizzazione dei beni culturali? “Il commercio è una parte fondamentale di quello che chiamiamo il mercato. E’ uno strumento di rapporto e di dialogo interculturale. I commercianti sono dei mediatori e degli interpreti e la loro operazione commerciale è insieme un’operazione culturale. Sono una parte indispensabile. Forse non siamo più nei secoli (’200, ’300 o ’400) che alcuni studiosi definirono come epopea dei mercatanti, sentendoli come dei protagonisti non soltanto nella loro attività specifica dello scambio, ma anche per una corrispondente operazione culturale (i libri di memorie, dei ricordi, di trasmissioni). Qualche studioso ha detto che il testo che riassume in toto l’epopea dei mercatanti è ‘Il Decameron’ di Boccaccio. Qualche volta sarebbe opportuno ricordarlo. Quindi, il mondo del commercio è una parte indispensabile, tanto più avveduta quanto più sa interpretare il luogo in cui opera. Il commerciante ha il suo giusto istinto a questa specie di conoscenza originaria, che è un’attitudine. Ma, forse, il tenere conto del luogo in cui opera può dare più forza, più intelligenza”. 9 ondecomunicazione.it P A R L I A M O . . . I N C O M U N E C C on la conquista qualche anno fa del marchio Igp (Identificazione geografica protetta) Malalbergo e la sua frazione più importante, Altedo, è conosciuta in tutta Italia e nel mondo come la cittadina dell’Asparago Verde. Ma, oltre che gli asparagi, cosa bolle in pentola in questo attivissimo comune della Bassa bolognese, ai confini con il ferrarese? Ce lo spiega nell’intervista che segue il suo giovane sindaco Massimiliano Vogli che, pur essendo nato a Bologna, da 15 anni vive in questo paese. Al suo primo mandato, Vogli nella scorsa legislatura era stato assessore al Bilancio. Com’è stato il rapporto con i suoi cittadi- l’abbattimento dell’acquedotto di fianco alla piazza e nel 2007 la realizzazione in quell’area di un parcheggio di 35 posti auto”. A che punto siamo con il piano del commercio? “Attendiamo le linee del nuovo Piano provinciale del commercio per poi sviluppare il nostro. Quello che posso dire adesso è che puntiamo su una rete commerciale di piccoli negozi e ci sarà un piccolo centro commerciale nella nuova area tra la zona residenziale e quella produttiva che ospiterà la nuova Coop di Altedo e una decina di piccoli negozi”. Oltre alla carenza di parcheggi, i commercianti si lamentano anche per la pericolosità del traffico, specie ad Altedo. a cura di Francesco Droghetti NON PUNTIAMO sugli ipermercati ni in questa prima metà del mandato? “Buono e il bello di essere sindaco di un piccolo comune come il nostro è quello di vivere a contatto con la gente e con le associazioni del territorio”. E con i commercianti e le botteghe? “Ottimo anche con loro. Anche perché, sia in passato che di recente, il Comune non ha mai puntato sugli ipermercati. Inoltre, le richieste avanzate dai commercianti in campagna elettorale si stanno realizzando. In particolare, abbiamo realizzato la nuova piazza 25 Aprile ad Altedo, riqualificata tutta con alcuni parcheggi in più, con opere di abbellimento e l’installazione delle reti di servizio per gli ambulanti del mercato. Infine, nel 2006 abbiamo finanziato Massimiliano Vogli, sindaco di Malalbergo. 12 “In quella frazione le acque si stanno muovendo. Nell’attuale piano regolatore (risale al 1996) era prevista una circonvallazione ad Ovest dell’abitato che in parte è stata realizzata. Manca il primo pezzo, venendo da Bologna, di cui il progetto preliminare è stato approvato dal Consiglio comunale in febbraio. Oltre 2 milioni di euro il costo di quest’opera che sarà finanziata dai soggetti attuatori di due aree produttive vicine. In più, nel nuovo Piano strutturale comunale dell’associazione dei comuni Terre di Pianura (quasi approvato) sono previste altre due strade di circonvallazione. La prima, nuova, ad Est dell’abitato che permette un migliore collegamento tra Altedo e Baricella ed evita il passaggio dei camion dello zuccherificio del centro urbano. La seconda, infine, sempre ad Ovest di Altedo ancora più esterna a quella prevista dal Prg e che arriverà proprio di fronte al casello autostradale”. Continuano ad esserci le gelosie tra Malalbergo ed Altedo? “Superate. Esistevano una volta, soprattutto nel dopoguerra, quando il municipio fu abbattutto e la municipalità fu trasferita ad Altedo. Ma dagli anni ’90 la rivalità non c’è più, soprattutto per la crescita di tanti giovani”. Opere realizzate in questi ultimi anni a Malalbergo. n. 1, aprile 2007 “Scommettiamo – afferma Massimiliano Vogli, sindaco di Malalbergo – sulla rete dei piccoli negozi” P A R L I A M O . . . I N C O M U N E “Ne voglio citare soprattutto due: la nuova piscina comunale e il nuovo asilo nido, finanziate con il project financing. In pratica, con il cofinanziamento tra pubblico e privato siamo riusciti ad offrire due nuovi servizi importanti spendendo per la piscina solo 775 mila euro di fondi pubblici dei 2,3 milioni previsti e per l’asilo di 69 posti solo 530 mila euro, rispetto al milione e mezzo del costo complessivo dell’opera. Inoltre, sui 530 mila euro abbiamo ottenuto un finanziamento dalla Provincia pari al 30 per cento della cifra”. E centri anziani ne sono previsti? “Sì e uno di 450 metri quadri è già in costruzione sempre ad Altedo dall’aprile 2006. Lo stiamo realizzando nell’ambito della convenzione urbanistica con la società che sta costruendo i 300 alloggi di edilizia privata all’ingresso della frazione. Un altro dei nostri obiettivi in questo campo sanitario è la realizzazione di un centro di medicina generale, grazie ad un accordo con i medici di base e con Ausl. Nel 2006 abbiamo finanziato l’opera e nel 2007 cominceranno i lavori di costruzione di nove ambulatori per tutti i medici e pediatri di Malalbergo”. In quanto a piste ciclabili? “Nella passata legislatura è stato realizzato un primo tratto di pista ciclabile che collega Altedo con Pegola (3,5 chilometri). Mentre nel 2006 abbiamo inaugurato un secondo tratto che colle- ga Pegola con Malalbergo di altri 4 chilometri sul Navile. Quest’ultimo fa parte di un più ampio progetto di collegamento ciclabile di Malalbergo a Bologna sul Navile. A tale proposito stiamo coordinando con il Comune di Bologna e con l’ingegner Bottino una grande iniziativa che si terrà il 13, 14 e 15 aprile e che, lungo il Navile e lungo il Reno, prevede tre tappe di una serie di gare in canoa, in bici e a piedi con cui si arriverà ad Argenta e Cervia”. L’agricoltura come va? “L’agricoltura rimane ancora il nostro piatto forte, anche se negli ultimi 15 anni c’è stato un certo sviluppo edilizio e produttivo. Dalle risaie di una volta, si è poi passati a frutteti e asparago”. “TRAFFICO, PARCHEGGI E TANGENZIALE” Le attese dei commercianti di Malalbergo Il traffico, i parcheggi e le tanto attese tangenziali della frazione più grossa, Altedo. Questi i emi più scotanti, sentiti dai commercianti di Malalbergo. “Al momento - afferma Giancarlo Rappini del supermarket ‘La nuova spesa’ - abbiamo chiesto al sindaco la mezza giornata di chiusura per la media distribuzione. L’altro grande problema è che in questo paese siamo già in tanti. In pochi anni sono sorti ben quattro supermercati di medie dimensioni. Per questo chiediamo una migliore regolamentazione del nostro settore”. Da un punto di vista opposto si lamenta Amedea Tonini che con la figlia Tania Balboni gestisce un caratteristico punto alimentare come il ‘C’era una volta’. “Subiamo - afferma - la forte concorrenza dei supermercati, anche se la gente contina a venire da noi per i salumi di prima scelta”. Problema traffico. “Il fatto che ci sia è molto Giancarlo Rappini positivo per noi, ci Patrizia e Massimo Masotti arrivare prima possibile, almeno per portare fuori il traffico pesante”. E in quanto ai parcheggi? “L’abbattimento del vecchio acquedotto risponde vuole - afferma Massimo Masotti del negozio di animali ‘Amici miei’ - ma quando si blocca l’A13 per un incidente, qui diventa un inferno. Le tangenziali devono Daniele Ventura e il figlio Cesare Masotti - voluto anche da Futura, l’associazione dei commercianti di Altedo, ci consentirà di avere altri posti auto, oltre quelli già disponibili. I problemi sorgono al sabato con mercato”. Tutti i commercianti interpellati dichiarano di avere un buon rapporto con l’amministrazione comunale. “Molto buoni - afferma Daniele Ventura del Caffè Italiano - la situazione è migliorata già con l’amministrazione Finelli”. E Valeria Rossi dell’Ottica Tugnoli aggiunge: “A parte il rapporto con i vigili che fanno la multa ai nostri clienti che si dimenticano di mettere il disco orario e non toccano quelli che lasciano l’auto ferma tutto il giorno”. Valeria Rossi e la figlia A Malalbergo vi aspetta … Natura, ambiente e … tanta buona gastronomia. Ecco cosa attende il visitatore di Malalbergo che si avventura tra i canali e le strade di questo comune al confine con il ferrarese, che vanta radici romane (da “Maletum”, luogo malsano secondo alcuni, ricco di meli secondo altri). Tra gli edifici storici visitabili ci sono Palazzo Marescalchi, oggi sede della Biblioteca Comunale, e il “Casermone”, modificato nella sua struttura originaria. Vale la pena anche una visita alla Valle del Comune, dove nidificano varie specie di uccelli, come cicogne ed aironi. Ma la gastronomia la fa da padrone a Malalbergo. Innanzitutto con la Sagra dell’Asparago verde di Altedo Igp che tutti gli anni si tiene in maggio (nel 2007 dal 18 al 28 maggio) che attrae turisti e buongustai da tutta la regione e da tutt’Italia. E poi c’è la Sagra del Tortellino che nella zona artigianale “La N.M. cascina” propone diversi modi di condire il prodotto simbolo della cucina bolognese. Amedea Tonini e la figlia Tania Balboni n. 1, aprile 2007 13 T R A F F I C O Mobilità, superare il saldo negativo Le proposte di Confesesercenti Bologna al nuovo Piano del traffico Il 2 marzo scorso Sergio Ferrari, presidente della Confesercenti di Bologna, ha inviato a Maurizio Zamboni, assessore alla Mobilità del Comune di Bologna, le considerazioni e le osservazioni al Ptgu (Piano generale del traffico urbano) elaborate dalla nostra associazione che, di seguito, riportiamo. Lo sviluppo residenziale ha fatto della città un’area diffusa su tutto il territorio provinciale. Ormai la popolazione attiva, bolognese di nascita, si colloca parimenti nell’area metropolitana ed oltre, quanto è presente in città. Questa trasformazione, legata ad un più accentuato bisogno di mobilità, modifica sostanzialmente l’approccio al Pgtu, e lo lega ai bisogni di una comunità sempre più collocata in area vasta che deve conservare, anche sul piano culturale, una frequentazione con il territorio urbano della città capoluogo. Assumono pertanto maggiore rilievo le opere infrastrutturali di collegamento sia stradali che ferroviarie, nonché quelle del trasporto pubblico su gomma. Aumenta la domanda sulla città e questo deve essere annoverato come un fatto positivo sia sul piano economico che quello sociale e culturale. Altro elemento da considerare è quello relativo agli effetti prodotti da un sensibile restringimento della mobilità su auto privata nella città e una costosa politica della sosta, che prescinde dalla disponibilità di parcheggi a ridosso del centro storico; nonché l’uso limitato che hanno avuto i parcheggi scambiatori posti nella seconda periferia. Le attività commerciali hanno pagato un prezzo elevato con l’introduzione di Sirio nel centro storico, che ha accentuato il fenomeno della desertificazione con tutti i problemi connessi sul piano della sicurezza e del degrado. Come rivitalizzare il centro storico e ridargli nuova linfa è un tema molto presente, al quale anche la mobilità deve dare un contributo. Il fenomeno che si sta verificando, a fronte delle complicazioni introdotte sull’uso dell’auto privata, è quello che i consumatori hanno modifica- 14 to le loro abitudini commerciali e del tempo libero verso i comuni limitrofi e i luoghi della grande distribuzione. Sostituiamo di fatto con città artificiali quella reale e storica, con grave pregiudizio per i punti di riferimento tradizionali (pensiamo all’importanza delle piazze nella tradizione culturale e sociale della città). Corriamo troppo veloci e la mobilità ha assunto un rilievo politico preminente su tutti i fattori economici che con la mobilità convivono, e il saldo è negativo. Siamo sempre stati convinti assertori della necessità del metrò a Bologna, ma ci vorranno ancora 10 anni per realizzare la tratta dalla Fiera all’Ospedale Maggiore. Per il varo del parcheggio della Manifattura Tabacchi servono almeno altri 2 anni. Del Civis abbiamo già detto come per l’ampliamento della Ztl (Zona a traffico limitato) nel Quartiere Porto con soppressione di parcheggi (vedi nota a fianco). Richiamiamo l’attenzione sul passaggio del Civis da Via Irnerio da confrontarsi con gli operatori della Piazzola. Gli altri parcheggi programmati sono di medio-lungo periodo e fra le opere da realizzare proponiamo un parcheggio sotterraneo in Piazza Calderini che può convivere con la pedo- n. 1, aprile 2007 nalizzazione della Piazza. E’ uno sbocco necessario in questa importante zona della città per il mantenimento di una vocazione commerciale e turistica di prima grandezza. Evitiamo di estendere ulteriormente le strisce blu con sosta a pagamento: sta diventando un balzello insopportabile. Non esprimiamo contrarietà su Rita a salvaguardia delle attuali corsie preferenziali al fine di aumentarne la velocità e il numero di percorrenze dei mezzi pubblici. Per quanto riguarda l’individuazione di nuovi percorsi “protetti” pensiamo sia da valutare caso per caso, in quanto spesso implicano una rinuncia alla sosta in sede stradale non sempre compatibile con le attività di servizio (il caso Andrea Costa è stato esemplare). Evitiamo altresì di introdurre meccanismi di pagamento della sosta tanto progressivi (fino alle ore 23) quanto ingiustificati. E’ già tanto quello che si paga oggi e pesa sul bilancio delle famiglie. Dobbiamo avere sempre presente che la mobilità è un diritto che và esercitato nelle forme più razionali e convenienti. Gli utenti sanno valutare da soli qual’è il mezzo che meglio risponde alle proprie esigenze di lavoro e di mobilità, e quando il trasporto pubblico si rivelerà altrettanto veloce e più economico del mezzo privato, la scelta sarà decisamente a favore del primo, senza inviti o disincentivi. Isole pedonali. Tali sono quelle che non consentono passaggio alcuno di veicoli motorizzati e sono valorizzate da un arredo urbano che inviti alla sosta e si configuri come un ambiente funzionale alla presenza dei bambini senza pericolo alcuno per la loro incolumità. Devono essere necessariamente di piccole dimensioni, esattamente il contrario della proposta di pedonalizzazione nella zona universitaria. Anche per lasciare spazio nelle vicinanze alla sosta delle auto dei residenti. Non devono essere attraversate da T R A F F I C O nessun mezzo motorizzato e anche le biciclette vanno condotte a mano (vedi via delle Moline). Niente dissuasori quindi, né piste ciclabili che le attraversino e che sono fonte di pericolo. Molta attenzione invece all’arredo con panchine e fioriere. Gli ibridi con i dissuasori non sono una soluzione del problema o quanto meno non vanno nella direzione auspicata in tutte le situazioni. Sul piano sicurezza rileviamo come opportunamente venga affrontato il problema dell’attraversamento delle strisce pedonali e del loro incremento numerico. Nelle strade ad elevata percorrenza con una sede ampia in larghezza, non si riesce ad attraversare la strada in assenza completa di traffico. Si è pertanto costretti ad un attraversamento in due tempi, portandosi al centro della strada, con evidente pericolo per la propria incolumità. Bisognerebbe trovare il modo per superare questa difficoltà, senza ovviamente ricorrere all’impianto semaforico (via Toscana ne è un esempio classico). E’ di grande rilievo il problema dell’ambiente e dell’aria pulita. E’ un tema culturale e sanitario che ci obbliga ad una riflessione attenta e consapevole e ha bisogno di molti contributi. Non possiamo però fare dell’auto l’unico responsabile di questa situazione complessa. Condividiamo una campagna di sensibilizzazione e di incentivi per emissioni meno inquinanti. A conclusione chiediamo di continuare il metodo del confronto per ogni modifica al piano del traffico che implichi problemi interdisciplinari con le attività commerciali, turistiche e di servizio. E’ un metodo faticoso ma è l’unico possibile in un settore così delicato qual’è la mobilità. Ztl al Porto, commercio del centro storico in pericolo Brugnoli, Lame e Calori. La prima considerazione riguarda il fatto che i parcheggi oggi presenti in superficie in questa zona, sono l’unico patrimonio esistente a ridosso del centro storico e hanno favorito la permanenza sul mercato di tante attività imprenditoriali, commerciali, di servizio, artigianali ed del terziario, che svolgono una importante funzione per la città. Ci chiediamo se davvero abbia un senso logico sopprimere quanto di positivo è ancora presente e disponibile, senza alternativa alcuna su come preservare spazi di libertà anche all’auto privata, pur a rotazione e a costi non certo agevolati. Anche l’ultimo distributore di carburante se ne andrà, e si perderà l’unica attività di questo tipo presente all’interno delle mura di circonvallazione. Non possiamo essere d’accordo con questa impostazione culturale e tanto meno con questo progetto. Il centro storico si è enorme- mente impoverito di attività commerciali, artigianali e di servizio. Hanno pagato un prezzo molto elevato in termini economici e sociali per una politica di sole restrizioni all’auto privata, senza validi strumenti alternativi e adeguati ai moderni bisogni di mobilità. Su Civis non sappiamo quasi nulla. Perché è stata scelta questa ipotesi di percorso rispetto a quella conosciuta di San Lazzaro – Borgo Panigale? Perché un mezzo così pesante e con spazi di manovra a largo raggio vada ad infilarsi su vie strette ed anguste del centro storico? Quali vantaggi rappresenta per gli utenti? La Confesercenti di Bologna invita il Presidente Palmieri a farsi carico delle nostre istanze e preoccupazioni e all’assessore Zamboni chiede di dimostrare quella disponibilità che gli è propria nei momenti difficili e controversi e di aprire un confronto che possa, con il contributo di tutti, apportare modifiche al progetto, per garantire un futuro alle attività economiche esistenti, riaprendo il capitolo parcheggi, Sirio (S. Felice e Lame) e Civis nell’ottica di valutare costi e benefici di questa operazione. n. 1, aprile 2007 15 Con un lettera a Sergio Palmieri, presidente del Quartiere Porto, e a Maurizio Zamboni, assessore alla Mobilità del Comune di Bologna, l’8 febbraio scorso la Confesercenti di Bologna ha rese note le sue osservazione al progetto del Comune di estendere la Ztl (Zona a traffico limitato) ad una parte consistente di centro storico del quartiere Porto. Eccole. In merito alla proposta, contenuta nel Pptu del Comune di Bologna, che prevede la soppressione di centinaia di parcheggi situati sulle vie Riva Reno e Della Grada, lo spostamento di Sirio da via San Felice alla Porta, l’accensione di un nuovo punto Sirio su Porta Lame, facendo rientrare quindi questa zona a traffico limitato e controllato. In questo disegno il Civis assume un rilievo molto importante, per non dire determinante. Il problema investe anche le vie circostanti come le vie F E D E R P U B B L I C I T A ’ I Leoni di Cannes sotto le Due Torri Proiettati al Lumière gli spot tv premiati al 53° Festival di Cannes Dopo tanti anni sono tornati anche a Bologna gli spot pubblicitari tv premiati al Festival internazionale della pubblicità che ogni anno si svolge a Cannes (sulla Costa Azzurra, in Francia). Il 1° marzo scorso al Cinema Lumière della nostra città sono stati proiettati, in una sala piena di giovani e operatori del settore pubblicità, tutti gli spot premiati con i Leoni d’Oro, d’Argento e di Bronzo della pubblicità televisiva nel 2006, alla 53.a edizione di questo importante festival, svoltosi dal 18 al 24 giugno 2006. II festival, come sempre, è un grande evento culturale ed economico che coinvolge centinaia e centinaia di aziende del settore pubblicitario di tutto il mondo. La proiezione bolognese è stata organizzata dalla Confesercenti di Bologna, FederPubblicità Emilia Romagna e TP Emilia Romagna con il patrocinio del Comune e della Provincia di Bologna e il contributo di Carisbo, e realizzata da Fabrizio Cervellati della Brain di Castel Maggiore e da Luigi Sghinolfi della Jackpot di Anzola. Alla presentazione c’erano Loreno Rossi, segretario provinciale di Confesercenti Bologna, Marco Pasi, responsabile di FederPubblicità Emilia Romagna Confesercenti, Nevio Ronconi di TP Pubbicitari Professionisti e Roberto Grandi, Pro Rettore st Il manife ni a o dei Leo 16 Bologna La presentazione alla stampa dei Leoni di Cannes. Da sinistra: Fabrizio Cervellati, Luigi Sghinolfi, Loreno Rossi, Roberto Grandi e Marco Pasi dell’Università di Bologna e docente di Comunicazioni di Massa. “Abbiamo portato i Leoni di Cannes a Bologna – ha affermato Loreno Rossi – sia perché ci teniamo molto allo sviluppo della vita culturale della nostra città, sia perché la Confesercenti si interessa sempre di più a settori dei servizi come quello della pubblicità e del marketing”. Molto appassionata la presentazione dei Leoni fatta dal professor Grandi. “Circa 20 anni fa – ha raccontato – con l’allora assessore alla Cultura Nicola Sinisi realizzammo ‘Pubblicità e d’intorni’, un’iniziativa che si aprì con un incontro con Gavino Sanna, creatore della pubblicità della Barilla. Venne seguita da più di mille persone. A distanza di anni molte cose sono cambiate, ma la pubblicità continua a riprendere le modificazioni in atto nella società. Così se negli anni ’80 la pubblicità proponeva la società della ‘Milano da bere’, negli anni ’90 quella dell’artificialità, negli ultimi anni quella dei reality show”. Quindi è passato all’analisi degli spot premiati a Cannes. “Innanzitutto – ha affermato Grandi – scopriamo in quest’ultimo festival dei Leoni della pubblicità l’emergere di paesi inaspettati come la Thainlandia, il Messico, l’Argentina. Inoltre, negli spot il parlato non esiste quasi per niente, c’è molta musica, tanta ironia (soprattutto in quelli inglesi) e il prodotto pubblicizzato non è più in primo piano. In tutti gli spot è il finale che svela il prodotto e ti fa capire tutto il messaggio”. Vincitore assoluto a Cannes e premiato con il Grand Prix è stato lo spot della birra Guinness, diretto da Danny Kleinman per la Abbot Mead Vickers.Bbdo. E c’e stato anche un Leone d’Oro per l’ltalia assegnato allo spot della lavatrice Ariston della Indesit, diretto da Dario Piana per la Leo Burnett Italia. Inoltre, l’ltalia ha portato a casa due Leoni di Bronzo: quello per lo spot delle caramelle Halls Extra Strong della Cadbury Italia, diretto da n. 1, aprile 2007 Roberto Grandi Gaetano Vaudo per la Jwt Italia, e quello per lo spot della Reactine Allergy Relief della Pfizer Italia, diretto da Enrico Grassi per la Jwt Roma. I Leoni d’Oro per la pubblicita tv premiati a Cannes sono stati 17. Quello assoluto della Guiness era stato prodotto in Inghilterra, assieme ad altri 5 spot premiati in questa prima categoria. Oltre a quello dell’ltalia, gli altri 11 premiati in questa categoria erano stati prodotti in Thailandia (7), Australia, Francia e Portogallo. Più numerosi i Leoni d’Argento (ben 56), che sono stati prodotti in Argentina (6), Francia (4), Usa (18), Inghilterra (8), Danimarca (2), Germania (7), Norvegia (2), Olanda (6) e uno ciascuno in Giappone, Spagna e Messico. Infine, i Leoni di Bronzo per gli spot tv sono stati 75. Di questi, come detto, 2 sono stati prodotti in Italia, 21 in Usa, 12 in Inghilterra, 5 in Argentina, 8 in Australia, 4 in Olanda, 5 in Spagna, 2 in Francia, 2 in Norvegia, 2 in Sud Africa, 2 in Nuova Zelanda, 2 in Brasile, 2 in Belgio e uno ciascuno in Giappone, in Cina, in Germania, in Svezia, in Svizzera e in Messico. In tutto erano oltre 150 gli spot, per un totale di circa due ore di proiezione. F I P A C La salute non ha età L’assemblea provinciale Fipac Il 1° marzo scorso nella sede provinciale della Confesercenti di Bologna si è tenuta l’assemblea provinciale della Fipac. Un incontro preparatorio importante, in vista dell’assemblea nazionale dei commercianti pensionati della Confesercenti che si è svolta a Roma il 26 marzo. Dopo il saluto di Sergio Ferrari, presidente di Confesercenti Bologna, l’assemblea bolognese della Fipac è proseguita con la relazione di Francesco Droghetti, presidente provinciale Fipac. “A 30 mesi dalla mia elezione – ha affermato Droghetti – vorrei fare una disamina delle cose fatte e di quelle rimaste insolute. La società odierna non tiene conto del mutamento generazionale, per questo credo che ci vogliono nuove e aggiornate politiche sociali che considerino l’anziano una risorsa e non un peso”. Quindi ha rivelato come oggi in Italia gli anziani sopra i 65 anni sono circa il 19 per cento e che diventeranno il 21 nel 2011 e il 38 nel 2050. “Una situazione – ha sostenuto Droghetti – che preoccupa molto la Fipac provinciale e nazionale, soprat- tutto per l’incertezza economica del nostro paese che si ripercuote sulle fasce deboli”. Droghetti ha poi ricordato che da un anno e fino al 2009 la Fipac di Bologna guida il coordinamento provinciale del Cupla (Comitato unitario dei pensionati lavoratori autonomi), un organismo che ha dato voce ad una parte significativa degli anziani, finora quasi ignorata dalle istituzioni. Assieme alla Fipac si sta battendo per la costituzione di un fondo nazionale dedicato alla non autosufficienza degli anziani malati. “Pertanto – ha aggiunto Droghetti – il Governo deve intervenire sul reddito degli anziani, indicizzando le pensioni, e sulla tutela della loro salute con una rete di servizi e un sistema sanitario efficiente”. Capitolo pensioni. “Negli ultimi 15 anni – ha affermato Droghetti – sono state introdotte diverse riforme, oggi si tratta di mettere in sicurezza il sistema. In che modo? Affrontando i problemi connessi all’invecchiamento della popolazione, mantenendo la spesa pubblica entro le soglie compatibili, rilanciando gli investimenti nel sistema economico, garantendo l’equa distribuzione di oneri e benefici pensionistici, tutelando le fasce deboli”. ion i CO A t un NFE utti SE g ac on vie RC li As ag ev n E ola co ven e o NT soc m z zio p io ffer I e iat ni ren ne ta F i IPA su de s lle nt p e e pr cia C es le taz Capitolo sanità. “Modi e forme del sistema sanitario – ha sostenuto Droghetti – vanno orientati verso le esigenze dei cittadini. Inoltre, si deve costruire una medicina del territorio per dare priorità alle cure primarie e una rete integrata di servizi sociali utile a realizzare la solidarietà tra generazioni e a sostenere i servi- PRESTAZIONI SANITARIE G ODONTOIATRIA ESTETICA G IGIENE ORALE G ORTODONZIA G CONSERVATIVA G ENDODONZIA G PROTESI G IMPLANTOLOGIA G PARODONTOLOGIA G PARODONTOLOGIA RIGENERATIVA G CHIRURGIA G RADIOLOGIA ENDORALE Centro Odontoiatrico San Vitale • VIA LARGA, 36 • BOLOGNA Tel. 051 19982789 • Cell. 339 2518851 E-mail: [email protected] 18 zi territoriali che sostengono la responsabilità della famiglia. Infine, la Fipac chiede un superamento dei tempi di attesa e delle disegualianze territoriali del sistema, una revisione della politica dei medicinali. Oggi i diritti delle persone anziane sono minacciati dalle politiche neo liberiste e dalla globalizzazione”. Terminato l’intervento del presidente Droghetti, Antonella Trangone dell’Azienda usl Bologna, ha catturato l’attenzione dei presenti con la relazione sul tema “La salute non ha età”. All’assemblea Fipac è intervenuto quindi Tonino Berardi, in rappresentanza dell’Anp-Cia e componente del Cupla provinciale. Mentre nel corso del dibattio che ne è seguito Gilberto Zironi si è detto preoccupato “per l’incertezza economica che pesa soprattutto sulle fasce deboli e i pensionati. Le pensioni oggi sono svalutate da un’inflazione che agisce sui beni di primo consumo”. E se Eliseo Biondi ha approvato l’opera dei dirigenti della Fipac provinciale, Mario Corazza ha fatto un intervento politico sindacale a tutto campo, con pesanti riflessioni sulla Giunta Comunale bolognese che a suo dire non agevola i pensionati e le persone anziane. Infine, Teresa Pagnoni, dirigente del patronato Itaco, ha illustrato i servizi espletati ai soci operatori e pensionati nell’assistenza alla previdnza, come per il Caf o per i 730, la compilazione dei Red e delle dichiarazioni Isee. L’incontro si è chiuso con l’elezione dei delegati all’assemblea nazionale Fipac del 26 marzo. Ossia: Francesco Droghetti, Carlo Tomba, Graziano Mariotti e Nino Generali. n. 1, aprile 2007 Direzione sanitaria Dott. Fabio Cervellati Aut. n. PG. 195573 F PATRONATO I P A C ITACO COMMERCIANTI E ARTIGIANI, CONTRIBUTI PREVIDENZA 2007. La legge finanziaria per il 2007 ha stabilito nuove aliquote contributive, in vigore dal 1° gennaio 2007, per gli iscritti alla Gestione separata. Sono previste due aliquote: la prima, pari al 23,50% (23% più 0,50% di aliquota aggiuntiva per malattia, maternità e assegni per il nucleo familiare), per tutti coloro che non risultino assicurati ad altre forme pensionistiche obbligatorie; la seconda, pari al 16%, per tutti i rimanenti soggetti iscritti alla gestione: lavoratori pensionati, già assicurati ad altre forme di previdenza obbligatoria. Per gli associati in partecipazione, sono da quest’anno applicate aliquote del 23% e del 16% previste per le altre categorie di lavoratori iscritti alla gestione separata. La ripartizione dell’onere contributivo resta confermata nelle misure di un terzo (1/3) per il collaboratore e due terzi (2/3) per il committente, mentre per gli associati in partecipazione il 55% a carico dell’associante e il 45% a carico dell’associato. GESTIONE SEPARATA, NUOVE ALIQUOTE. I versamenti dovranno essere effettuati tramite i modelli di pagamento unificato F24, alle scadenze del 16 maggio, 16 agosto, 16 novembre 2007 e 16 febbraio 2008, per quanto riguarda le quattro rate dei contributi dovuti sul minimale di reddito (13.598 euro); i contributi dovuti sulla quota di reddito eccedente il minimale (fino a 66.805 euro), a titolo di saldo 2006 e primo e secondo acconto 2007, dovranno essere versati entro i termini previsti per il pagamento delle imposte sulle persone fisiche. Per chi si è iscritto nella gestione dopo l’anno 1995, privo di precedente anzianità contributiva è previsto un limite massimo di reddito più alto: 87.187 euro. Le aliquote per il 2007 sono: Artigiani • 19,50% del reddito superiore a 13.598 euro e fino 40.083 euro • 20,50% del reddito superiore a 40.083 euro e fino al massimale di 66.805 euro. Per i collaboratori di età non superiore ai 21 anni, le aliquote di cui sopra sono ridotte rispettivamente al 16,50% e al 17,50%. Commercianti • 19,59 % del reddito superiore a 13.598 euro e fino a 40.083 euro • 20,59 % del reddito superiore a 40.083 euro e fino al massimale di 66.805 euro Per i collaboratori di età non superiore ai 21 anni, le aliquote di cui sopra sono ridotte rispettivamente al 16,59 % e al 17,59%. Il contributo minimo diventa quindi: Artigiani: • 2.651,61 euro annui per i titolari di qualunque età e per i collaboratori di età superiore ai 21 anni; • 2.243,67 euro per i collaboratori di età non superiore ai 21 anni; Commercianti: • 2.663,84 euro annui per i titolari di qualunque età e per i collaboratori di età superiore ai 21 anni; • € 2.255,90 per i collaboratori di età non superiore ai 21 anni. A questa contribuzione va aggiunto per tutti il contributo per prestazioni di maternità pari a 0,62 euro mensili e per i soli iscritti alla Gestione commercianti si aggiunge l’aliquota dello 0,09% ai fini dell’indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività commerciale prorogata al 31 dicembre 2009. CASSETTO PREVIDENZIALE AZIENDE. Allo scopo di migliorare il rapporto con i propri utenti professionali (aziende, consulenti del lavoro, professionisti delegati, associazioni di categoria ecc.), l’Inps mette a disposizione (per il momento a livello sperimentale) un nuovo strumento, chiamato “Cassetto Previdenziale Aziende”. L’applicazione consente di consultare i dati più significativi in possesso dell’Inps: dati anagrafici e versamenti contributivi relativi a F24, DM10, E-mens ecc. eventuali informazioni relative a omissioni, inadempienze, domande di cassa integrazione ecc., senza la necessità di rivolgersi agli sportelli delle sedi. AGGIORNAMENTO ESTRATTI. In concomitanza col periodo nel quale i lavoratori dipendenti devono comunicare al datore di lavoro quale decisione prenderanno per la destinazione del Tfr maturando dal 2007, l’Inps sta inviando a 14 milioni di lavoratori il rendiconto previdenziale relativo agli anni 2005 e 2006. Nel plico che sarà inviato si troveranno, quindi, i prospetti che riassumono, per il 2005 ed il 2006, le retribuzioni, gli accrediti figurativi, l’imponibile previdenziale nonché la denominazione delle aziende e la qualifica del lavoratore. Sarà allegato anche un opuscolo informativo sulla riforma della previdenza complementare. Gli assicurati potranno avere informazioni e chiarimenti anche rivolgendosi al Patronato Itaco, tel.051.6339952/53. PRIVACY. In base a quanto disposto dal decreto legislativo 196/2006 (Codice per la protezione dei dati personali) l’Inps, quale soggetto pubblico che tratta dati personali, sensibili e giudiziari, ha provveduto a introdurre ulteriori misure di sicurezza – informatiche, organizzative, logistiche e procedurali – per raggiungere più elevati livelli di protezione, e per aggiornare il documento programmatico sulla sicurezza, da fare entro il 31 marzo di ogni anno. APPRENDISTI. La legge Finanziaria 2007 ha esteso anche agli apprendisti, a decorrere dal 1° gennaio 2007, la tutela dell’indennità di malattia prevista per i lavoratori dipendenti. Spetta così l’indennità giornaliera, il riconoscimento figurativo a fini previdenziali e allo stesso tempo si applicano le disposizioni in materia di certificazione della malattia e di fasce orarie di reperibilità e di controllo da parte dell’Inps. Di conseguenza, il lavoratore deve presentare o inviare all’Inps e al datore di lavoro, entro due giorni dal rilascio, certificato e l’attestato di malattia compilati dal medico curante. TOTALIZZAZIONE. Procede il percorso per rendere operativa la procedura che consentirà col metodo della Totalizzazione a coloro che hanno contributi previdenziali in varie Gestioni previdenziali di ottenere alla fine un’unica pensione. Mercoledì 14 marzo, l’Inps ha sottoscritto le prime convenzioni con le casse privatizzate dei liberi professionisti. Le convenzioni sono state siglate con la Cassa nazionale forense,la Cassa nazionale dei dottori commercialisti, la Cassa italiana dei geometri, l’Ente di previdenza dei periti industriali, l’Ente di previdenza dei consulenti del lavoro. Le convenzioni prevedono che sia l’Inps a pagare la pensione totalizzata effettuando le ritenute fiscali. CUD IN RISTAMPA. Sono in corso di ristampa e spedizione ai pensionati i Cud, già rilasciati dall’INPS e dall’Inpdap, relativi ai comuni Anzola, Argelato, Baricella, Lizzano, Bologna, Camugnano, Casalecchio, Castel di Casio, Castello di Serravalle, Castel Maggiore, Castel San Pietro Terme, Castiglione dei Pepoli, Dozza, Gaggio Montano, Loiano, Medicina, Minerbio, Molinella, Monterenzio, Monzuno, San Giovanni Persiceto, Pianoro, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Lazzaro, Sant’Agata Bolognese, Savigno e Zola Predosa, perché non aggiornati rispetto alle variazioni delle aliquote delle addizionali comunali, a seguito delle nuove delibere emesse dai Comuni a febbraio 2007. Quindi i residenti nei comuni interessati dovranno verificare di essere in possesso del Cud corretto prima di fare il modello 730 o il modello Unico. n. 1, aprile 2007 19 S E R V I Z I REDDITI 2006, ELENCO DOCUMENTI NECESSARI ALLA COMPILAZIONE DEL 730/2007 REDDITI • Codice fiscale figli nati nel corso del 2006 • Modello CUD per redditi di lavoro dipendente, pensione (anche estera) o co.co.co (collaborazione coordinata e continuativa) • indennità o redditi da disoccupazione, mobilità, borse di studio, infortunio, malattia, cassa integrazione. • Eventuali variazioni di fabbricati o terreni rispetto all’anno precedente (consegnare copie rogiti o eventuale visura catastale) • Ricevute affitti incassati su immobili di proprietà. • Contratti di affitto:se in “regime convenzionale” serve la copia per assegnare agevolazioni ICI e IRPEF • Redditi di capitale (utili, associazioni in partecipazione, ecc.) • Compensi occasionali, redditi diversi. • Redditi soggetti a tassazione separata (e.riscatto nel quinquennio di premi assicurazione vita, rimborso di oneri dedotti in anni precedenti, ecc.) • Rimborsi ricevuti da Enti locali (es.rimborsi per interventi chirurgici) ONERI DEDUCIBILI E DETRAZIONI • Spese mediche sostenute nel 2006 • Interessi passivi per mutui ipotecari * • Spese per detrazione 36% su interventi di ristrutturazione edilizia:1)Ricevuta e Comunicazione al Centro di Servizio 2)Fatture e bonifici bancari (Per spese • • • • • • • • • • • • • condominiali: ripartizione dell’amministratore) Premi di assicurazione sulla vita ed infortuni Premi assicurazione RC auto (con importo SSN) Spese veterinarie Erogazioni liberali a favore di ONLUS, partiti politici, enti ed istituzioni religiose riconosciuti Contributi previdenziali e assistenziali volontari e obbligatori Canoni, livelli e censi (esempio: contributi a Consorzi Bonifica) Tasse di iscrizione e frequenza per scuola media secondaria e Università Rendite, vitalizi, assegni alimentari, bonifiche, indennità corrisposte per la perdita dell’avviamento. Spese per l’adozione di minori stranieri (con certificazione dell’Ente che rilascia l’autorizzazione) Spese funebri Spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale dei soggetti non autosufficienti (compresi anche i familiari non fiscalmente a carico) al compimento degli atti della vita quotidiana. Spese sostenute dai genitori per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido per un importo complessivamente non superiore a 632 euro annui per ogni figlio. Deduzioni per liberalità effettuate a favore di: Onlus,associazioni di promozione sociale,fondazioni e associazioni riconosciute aventi per oggetto statu- tario la tutela, la promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico,fondazioni e associazioni riconosciute aventi per oggetto statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica individuate con Dpcm. NOVITÀ ANNO 2007 • La possibilità di utilizzare il credito risultante dalla dichiarazione per il versamento, con il mod. F24, dell’ICI dovuta per l’anno 2007; • la modifica della misura percentuale della detrazione per le spese di ristrutturazione edilizia, quest’anno infatti sono previste due misure di percentuali infatti la detrazione Irpef passerà con decorrenza dal 30 settembre 2006 dal 41% al 36%; • ATTESTAZIONI DI PAGAMENTO (MOD.F24) PER ACCONTI ATTENZIONE!!! • È necessario indicare inoltre l’ICI pagata per ogni fabbricato nel 2006. Si tratta di un dato che è già in nostro possesso solo per i contribuenti che hanno affidato a noi il servizio ICI. • Per la detrazione degli interessi passivi è ora indispensabile produrre al CAAF copia del rogito di acquisto e copia del contratto di mutuo. • SCADENZA 730/2007, 31/05/2007. Hotel A Rosa Maria 100 metri dal mare Cucina a base di specialità marinare Aperto tutto l’anno In pieno centro a Cesenatico Ambiente raffinato ed accogliente Viale Carducci, 43 • 47042 Cesenatico (FC) Tel. e Fax 0547 80160 [email protected] n. 1, aprile 2007 21 F O R M A Z I O N E Come diventare sfogline… Naturalmente Nell’ambito del progetto “Naturalmente” per la valorizzazione della cucina tradizionale bolognese, il Nuovo Cescot Emilia Romagna, ente di formazione della Confesercenti, ha organizzato a Bologna due laboratori denominati “L’antica arte della sfoglia… come diventare autentiche sfogline o sfoglini”. Le quattro lezioni del corso, della durata di 3 ore ciascuna e a partecipazione gratuita, si sono svolte in orario pomeridiano (dalle 16 in poi) e serale (dalle 20.30 in poi) nella sede bolognese di CucinArt Club (via San Savino 29) e le lezioni tenute da Elisabetta Martelli, Kitchen adviser. Realizzato dal network FilierAlimentare-Naturalmente “Informazione e sensibilizzazione per i consumatori di oggi e di domani”, il progetto è stato cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo (Fse 2006/Rer Ob.3 C4 Rif. n. 369), dal Ministero del Lavoro e dalla Regione Emilia Romagna con delibera della Giunta regionale n. 1156 del 5 agosto 2006. Nella prima giornata del corso, il 27 marzo, è stato affrontato il tema relativo alle tecniche di base per la preparazione della sfoglia. Il 3 aprile, invece, si è passati all’esame dei vari formati delle paste, vuote o ripiene. Quindi, il 17 aprile i corsisti si sono occupati di tutti i colori della sfoglia e il 24 delle erbe e dei fiori che possono arricchire il gusto della sfoglia. Al termine di ogni lezione i corsisti hanno degustato i piatti preparati. Dopo le esperienze di Pieve di Cento e di Monteveglio, in questa terza tornata di laboratori Naturalmete ha trovato come partner CucinArt e un’autentica esperta come Elisabetta Martelli, che alla sfoglia e alla pasta fatta in casa dedica da anni la propria attenzione, anche dopo aver messo da parte l’esperienza del ristorante “Dolce e salato” di San Pietro in Casale. “CucinArt è nata nel 2001 per iniziativa di Roberto Roveri – racconta – proprio come laboratorio di formazione per la salvaguardia della nostra tradizione culturale enogastronomica. L’incontro con il Nuovo Cescot e con il progetto ‘Naturalmente’ non poteva che essere scontato, anche perché ci siamo trovati di fronte una realtà davvero all’avanguardia. Riteniamo che da questi corsi con il Nuovo Cescot possano uscire sfogline o sfoglini già in grado Incipit, ipercorso per l’avvio di piccole e medie imprese Un gestore di ristorante e artigianato etnico e uno di un’azienda agricola, un titolare di una ditta di produzione di documentari e audiovisivi e uno di uno studio grafico e web design, un tour operator e un paio di organizzatori di eventi, un libraio per l’infanzia e un cartolaio, un negoziante di prodotti tipici e un paio di conduttori di pub e bistrò, un titolare di una ditta di pulizie e un paio di consulenti di aziende. Queste le identità professionali dei circa 30 partecipanti al corso Incipit (ipercorso formativo per l’avvio di piccole e medie imprese) che, completamente gratuito, per 44 ore (32 in aula e 12 di esercitazione individuale) si è svolto a Bologna dal 20 febbraio al 27 marzo scorsi. Organizzato dal Nuovo Cescot Emilia Romagna, il progetto era stato approvato dalla Provincia di Bologna e co-finanziato dal Fondo sociale europeo (Fse Ob.3 D3 Pa 2006-4151/Bo). Tra i temi trattati nelle lezioni del corso c’erano le competenze imprenditoriali, manageriali, operative relazionali da mettere in gioco; le strategie di promo-commercializzazione dell’impresa; come e perché stendere il business; il web marketing, l’e-commerce e internet; la distinzione tra spetti economici e finanziari di un’impresa; l’analisi della redditività aziendale; la pubblicità, la promozione delle vendite e direct-marketing; la previsione dei prezzi di vendita e delle quantità di prodotti da vendere, il ricarico, il margine, l’analisi degli incassi giornalieri, settimanali e mensili; la scelta del regime contabile e le norme civilistiche e fiscali, gli adempimenti tributari. Le lezioni sono state tenute da Andrea Baioni, Stefano Favallesi, Rossella Lama e Mauro Marzocchi. 22 n. 1, aprile 2007 di aprire un negozio di pasta fresca o di poter lavorare per un ristorante. Sono numerosi i progetti realizzati da CucinArt per conto del ministero dell’Agricoltura. Normalmente nella sede di CucinArt realizziamo incontri con il cibo, il vino e tutta la nostra cucina. Da ultimo facciamo anche corsi di cucina nostrana alle tante badanti straniere che lavorano come assistenti familiari. In quanto alla sfoglia, appoggiamo la proposta di legge sulla sua certificazione tipica. Per questo sviluppiamo sempre di più i nostri corsi, seguiti ormai dal 50 per cento di uomini e da tanti stranieri, soprattutto dal Giappone e dagli Stati Uniti”. ANCORA CORSI PER I BARMAN DEL FUTURO L’11 aprile scorso è partito l’ulteriore corso “Nuove tendenze al bar”, rivolto ai titolari, dipendenti e collaboratori di pubblici esercizi, imprese turistiche e alberghiere. Organizzato dalla Fiepet (Federazione dei pubblici esercizi) aderente alla Confesercenti di Bologna in collaborazione con il Nuovo Cescot Emilia Romagna il corso ha l’obiettivo di far conoscere ai partecipanti le nuove tendenze del settore, con particolare riferimento alla stuzzicheria dolce e salata per gli aperitivi, agli aperitivi e gli happy hour, le fantasie di cocktails, la piccola pasticceria e la decorazione della frutta e verdura. Cofinanziato dalla Provincia di Bologna, il corso dura 30 ore. Iniziato l’11 aprile scorso, si svolge con frequenza nelle giornate di lunedì e mercoledì dalle 15 alle ore 18. La quota di partecipazione è di 171 euro. Per informazioni contattare il Nuovo Cescot E.R. al n. 051/6380350, e-mail [email protected] oppure visitare il sito www.cescot.emilia-romagna.it. CATERING & DISTRIBUZIONE Il GRUPPO LELLI si compone di due società: Lelli Lino e Figli S.r.l. dal 1964 e dal 2004 Terra e Mare S.r.l. con sede operativa a S.Carlo (FE) La società Lelli Lino e Figli è specializzata nelle forniture di prodotti food e non nei settori: • ristorazione tradizionale (ristoranti-pizzerie-pub-bar paninoteche-ecc.) • ristorazione collettiva. Tramite i propri agenti di vendita copre una vasta area di strutture retail (panifici-latterie-drogherie ecc.) in Bologna e provincia. Le consegne sono effettuate con mezzi di proprietà da personale dipendente. L’insediamento, avvenuto all’inizio dell’anno in corso , nel nuovo capannone di mq. 8500 con area cash di 5000 mq. ha permesso l’ampliamento della gamma prodotti , affiancando a quelli già trattati, la vendita di carne fresca , frutta e verdura. La soc. Terra & Mare s.r.l. specializzata in surgelati (carne-pescepasta-pasticceria-verdura) dispone di un magazzino di mq. 2000 con area surgelati per 2000 pallets, ed offre lo stesso servizio rivolto alla stessa clientela. Magazzino e Uffici: Via Zanini 1 • 40011 ANZOLA EMILIA (BO) Tel. 051/6501311 (10 linee r.a.) • Fax 051/6501301 e-mail: [email protected] Convenzione Confesercenti, condizioni speciali riservate agli associati ORARI DI APERTURA DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ 07,30-18,30 SABATO 08,00-17,00 DOMENICA 08,00-13,00 IL CERTIFICATO DI AGIBILITÀ: CHE COS’È In una casa il certificato di agibilità (noto un tempo come abitabilità), attesta che è garantito il rispetto di certi parametri (ad esempio l’altezza media dei soffitti od il rapporto tra la dimensione delle finestre e la superficie del pavimento), che rendono possibile l’abitare dei locali, senza che manchi lo spazio vitale, la luce od il ricambio d’aria. Per le nuove costruzioni o per le ristrutturazioni integrali, dal luglio 2003, però, fa anche di più: garantisce non soltanto le proporzioni minime dei locali e delle finestre, ma anche la sicurezza statica dell’edificio e la sicurezza ed il risparmio energetico degli impianti. Lo stabilisce il nuovo Testo Unico dell’edilizia: le regioni possono però dettare norme diverse, in completamento o perfino in contraddizione con quelle nazionali; occorre quindi informarsi. Il vecchio certificato di abitabilità ed il nuovo di agibilità devono essere posseduti, o richiesti, per tutti i locali dove si vive o si svolge un’attività umana. Sono esclusi in genere i magazzini o i box, e inclusi invece i laboratori artigianali. In mancanza del certificato, oltre a non essere possibile l’utilizzo e oltre al rischio di sanzioni, può essere impossibile vendere ad altri l’immobile. Ecco le norme nazionali per ottenere il certificato. La richiesta va presentata ai nuovi Sportelli Unici dell’Edilizia, previsti per ogni comune di una certa dimensione (mentre i comuni più piccoli possono associarsi per averne uno in condivisione). In mancanza dello Sportello Unico, ci si può rivolgere all’Ufficio tecnico dell’Edilizia. Insieme alla richiesta occorrerà presentare la domanda di accatastamento dell’edificio, la dichiarazione di conformità dell’opera al progetto, le dichiarazioni di conformità degli impianti ai sensi delle norme sulla sicurezza (legge 46/90) e sul risparmio energetico (legge 10/91) e, se prevista, quella di conformità alla regole sul superamento delle barriere architettoniche, per permettere ai disabili di accedere all’immobile. Se l’immobile è in cemento armato, occorreranno anche certificati di collaudo statico. Se la zona è a rischio di terremoti, quello di rispondenza alle norme anti-sismiche. Bisogna infine chiedere anche un assenso alle Asl (Aziende sanitarie locali, ex Usl), che però è sostituibile da una semplice autocertificazione. Se i certificati ci sono tutti, ma non si presenta la domanda di agibilità, si rischia una sanzione (da 258 a 464 euro, cioè da 500 a 900 mila di vecchie lire). Entro 10 giorni dalla domanda del certificato, lo sportello comunicherà il nome del responsabile del procedimento burocratico (a cui rivolgersi in caso di dubbi). Entro 30 giorni, rilascerà il certificato stesso. Quest’ultimo termine slitta a 60 giorni se l’assenso delle Asl (le ex Usl) è sostituito da un’autocertificazione. Trascorsi inutilmente questi periodi, si applica il “silenzioassenso” e l’agibilità si considera rilasciata. Ovviamente, tutte queste procedure burocratiche non sono alla portata del comune cittadino, che quasi sempre dovrà rivolgersi a tecnici qualificati iscritti al relativo ordine o albo (ingegneri, architetti, geometri) i quali forniranno loro i vari certificati. Attenzione soprattutto quando si acquista un’abitazione da un’impresa di costruzioni: non è per niente detto che, al momento del versamento degli anticipi o delle prime rate, l’immobile possieda già il certificato di agibilità: la cosa è impossibile, per esempio, se l’edificio è ancora in via di costruzione. V I T A A S S O C I A T I V A 6° Gran Galà Confesercenti Bologna Giovedì 21 giugno 2007 - ore 20,45 Area Museale “Cà La Ghironda” Via Leonardo da Vinci, 19 - Ponte Ronca di Zola Predosa (BO) La serata si svolgerà sulle terrazze esterne della prestigiosa Area Museale di Cà La Ghironda in una cornice di colline, natura e opere d’arte. La cena sarà l’occasione per assaporare le qualità della cucina bolognese abbinata ai vini dei Colli Bolognesi. Saranno presenti alla serata Personalità che si sono distinte nei settori della cultura, dell’arte, dello sport, della musica e dell’enogastronomia, alle quali verrà consegnato l’attestato di benemerenza Confesercenti denominato “Bolognese d’oro”, giunto alla 5a edizione. Per prenotazioni rivolgersi alla segreteria Confesercenti Bologna Tel. 051/6339947 e agli uffici di zona Confesercenti. n. 1, aprile 2007 25 E N O G A S T R O N O PRODOTTI TIPICI CERTIFICATI, LA CONSOLIDATA VOCAZIONE BOLOGNESE a cura di Nicodemo Mele dal suo assessorato e curata da Paolo Barone, fornisce informazioni e itinerari gustosi sui tutti i prodotti tipici bolognesi “Negli ultimi anni si è sviluppata sempre di certificati con la Doc, Docg, Igp e Dop, o più la vocazione bolognese alla produzione che stanno per essere certificati. Ossia, stiadi prodotti enogastronomici certificati. mo parlando di: Pesca e nettarina di Purtroppo, però, spesso questi prodotti di Romagna Igp, Albicocca Val Santerno di alto pregio non si trovano nei negozi, non Imola, Pere dell’Emilia Romagna Igp, Melone compaiono sulle tavole dei ristoranti. Ecco, tipico di San Matteo della Decima, Marrone allora, la necessità di escogitare nuove forme di Castel del Rio Igp, Tartufo Bianco dei Colli promozionali e di commercializzazione. Sia Bolognesi, Asparago Verde di Altedo Igp, per farli riconoscere sempre di più dai consu- Patata di Bologna, Cipolla tipica di Medicina, matori, che per stimolare i ristoratori locali Scalogno di Romagna Igp, Ricetta del ripiead utilizzarli nelle loro cucine”. A parlare così no del vero Tortellino di Bologna, Mortadella è Gabriella Montera, assessore provinciale Bologna Igp, Parmigiano Reggiano Dop, all’Agricoltura. E lo fa a proposito di una sua Squacquerone di Romagna, Prosciutto di recente creatura, il volume “Armonie del Modena Dop, Zampone Modena Igp, gusto. Atlante dei sapori tipici della provincia Cotechino Modena Igp, Salamini italiani alla di Bologna”. Si tratta di un’elegante guida in Cacciatora Dop, Pane montanaro, Miele del due lingue (italiano e inglese) corredata di crinale dell’Appenino emiliano romagnolo e centinaia di splendide foto che, pubblicata di erba medica della pianura, Vitellone bianco dell’Appennino centrale Igp, Albana di Romagna Docg, Albana di Romagna spumante Doc, Trebbiano di Romagna Doc, Sangiovese di Romagna Doc, Colli di Imola Doc (Bianco, Rosso, Novello, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Barbera, Trebbiano, Pignoletto e Chardonnay), Colli Bolognesi Doc (Pignoletto, Chardonnay, Pinot bianco, sauvignon, Alcune delle gemme gastronomiche del territorio bolognese (foto di Paolo Barone, tratta da “Armonie del gusto”). Riesling italiaco, Bianco, 26 n. 1, aprile 2007 M I A Cabernet Savignon, Barbera e Merlot), Colli Bolognesi Classico Pignoletto Doc, Reno Doc (Montuni, Bianco e Pignoletto). “La Provincia – sostiene l’assessore Montera – non può occuparsi dei Gabriella Montera prodotti tipici senza creare una rete di confronto e incontro tra i produttori e le associazioni di categoria. Un’azione molto importante, questa, per innalzare Bologna tra le avanguardie nel forte connubio tra saperi e sapori. Per questo, in un’operazione come questa dell’atlante dei sapori del gusto bolognese abbiamo trovato alcuni partner d’eccezione come sono la Camera di Commercio, la Fondazione Carisbo, Confesercenti e Ascom”. Oltre all’Atlante, quali altre azioni saranno messe in atto dalla Provincia per promuovere i prodotti tipici? “Innanzitutto – risponde Gabriella Montera – è importante la sinergia tra il mio assessorato e quelli al Turismo e alle Attività produttive della Provincia. Quindi, la realizzazione di iniziative come il ‘DegustiBo’ nelle botteghe, i mercatini dei produttori nei vari centri urbani del territorio provinciale, le Farm-market, le giornate di Slow Food. Il nostro obiettivo non è quello di puntare al grande consumo, quanto quello di valorizzare lo sviluppo dell’economia locale che promuove i prodotti tipici e, di conseguenza, lo stesso territorio con se sue bellezze artistiche, culturali e paesaggistiche”. E N O G A S T R O N O Signori, a TAVOLA !!! a cura di Pier Luigi Nanni PASTA E FAGIOLI ALLA MIA MANIERA Da sempre considerato un piatto “povero”, recentemente è stato giustamente rivalutato non solo per la semplicità degli ingredienti e la facilità di preparazione, ma anche per la ricca gustosità, per la piacevolezza e l’allegria che diffonde nei commensali a tavola. Ingredienti. Dosi per quattro persone: 1/2 kg. di fagioli secchi, possibilmente i “borlotti lamon”; 1 cipolla; 1 spicchio di aglio; 1/2 bicchiere di olio d’oliva extravergine; 200 g. di pasta corta di grano duro; la punta di un cucchiaino di peperoncino essiccato; 8 fette di pan carrée; 1 litro di brodo di carne; sale s.q. Tempo di preparazione e cottura: 60 minuti. Preparazione e cottura. Tagliare a metà diagonalmente le fette di pane e tostarle delicatamente. Mettere i fagioli a cuocere in acqua fredda senza salare e quando sono cotti passarne 1/3 al setaccio e scolare gli altri. Preparare un soffritto con la cipolla, il prezzemolo, aglio e peperoncino: rosolare bene nell’olio e versarvi i fagioli passati, diluire con brodo e quando bolle, aggiungere i restanti fagioli interi e la pasta. Posizionare nei piatti quattro triangoli di pane, riempire e servire al momento: a piacere, aggiungere un filo di olio d’oliva extra vergine. … e (per Bacco!) vino L’aromaticità e la speziatura del soffritto, unite alla dolcezza naturale dei legumi, si sposa con con un giovane ed accattivante Merlot Doc Colli Bolognesi secco, di buona e non eccessiva corposità, dagli accattivanti aromi erbacei con nota speziata e fragranza vegetale di peperone verde, che valorizza le ricchezza dei delicati sapori della portata. Stappare al I A momento e gustarlo in medi calici a 1416°C. Il vitigno Merlot è stato impiantato sulle nostre colline nella seconda metà del XIX° secolo. Proveniente dall’alto Veneto, originalmente proviene dal sud-ovest della Francia, il Bordolese, precisamente dal circondario della Gironde. Ha sempre avuto un giusto riconoscimento sia per la notevole produzione che, soprattutto, per le notevoli qualità apprezzate esclusivamente da pochi estimatori ma mai più ampiamente riconosciuta, se non solo a decorrere dai primi anni del decennio scorso. Il disciplinare di produzione consente la produzione solo nella tipologia “fermo” sia nelle vesti tradizionali quali, leggero, profumato e di pronta bevuta, oppure “riserva” dopo trentasei mesi di invecchiamento. Asparagustando 2007 COMUNE DI MALALBER GO CON IL CONTRIBUT O DI: CAMERA DI COMMERCI INDUSTRIA ARTIGIANA O TO E AGRICOLTURA DI BOLOGNA CAMERA DELL ’ECONOMIA Tutte le novità della sagra dell’Asparago di Altedo BRAIN-Adv.com Primo piatto … M Anche quest’anno ritorna la tradizionale Sagra dell’Asparago Verde che in maggio si tiene ad Altedo, la maggiore frazione di Malalbergo. E, come ormai succede da alcuni anni, la Confesercenti di Bologna partecipa alla realizzazione di “Asparagustando 2007”, il percorso enogastronomico tra i 64 ristoranti più prestigiosi del territorio che 3° EDIZIONE MAGGIO 2007 offrono piatti a base del famoso ortaggio Igp altedese. Ma la Sagra di Altedo è anche tanto altro. Prima tra tutte va segnalata la serata “Tagliatelle e asparago”, organizzaGuida alla degusta ta dagli Apostoli della tagliatella e preceduta da un convegno sui prodotti tipici del dell e ’Asparago Verdzion e di Altedo a territorio al quale parteciperanno, tra gli altri, Apostoli come Luciano Sita, presidente Bologna e Provincia della Granarolo, e il professor Emilio Franzoni che parlerà del tema dell’alimentazione. Inoltre, nelle serate del 21, 22, 23 e 24 maggio si svolgeranno le “Quattro serate d’autore”, ossia le cene a base di piatti all’Asparago verde di Altedo, create dai migliori chef italiani. E come tutti gli anni nelle serate clou della Sagra (il 18, 19, 20, 25, 26 e 27 maggio) funzionerà il ristorante “Tuttasparago”. Infine, anche quest’anno si terrà il concorso internazionale Asparago d’oro. La serata finale in cui si misureranno le migliori ricette selezionate si terrà nel ristorante dell’agriturismo Fattoria Corte Roeli, aperto di recente a Malalbergo. POLIAMBULATORIO PRIVATO CENTRO KINESI FISIOTERAPICO DI GIORNO ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA FISIATRIA FKT E RIABILITAZIONE FUNZIONALE FISIATRIA FKT E RIABILITAZIONE FUNZIONALE: Onde d'Urto, Algonix, Laser Multifrequenza, Laser Neodimio: Yag, CONVENZIONI DIRETTE/INDIRETTE: A.C.A.I. - ACI - ALIBERF-SITAB APE BOLOGNA - ASSIRETE - UNI.C.A. BLUE ASSISTANCE - CAMPA - CAMST CASAGIT CISL - CLINISERVICE - CNA - CONFESERCENTI C.S.A. INTESA - DAY MEDICAL - ELVIA ASSISTANCE F.A.B.I. FASDAC - FASI - FILO DIRETTO - FIMIV FISDE - FISDE EDISON - INPDAPOLTRE Autorizzazione Comune di Bologna PG 84545 del 21/05/2001 INTERPARTNER ASSISTANCE - LIONS CLUB LLOYD ADRIATICO - MONDIAL ASSISTANCE AMBULATORIO POLISPECIALISTICO E DIAGNOSTICA Orario Direttore Sanitario Dott. Lucio Maria Manuelli Medico Chirurgo Specialista Ortopedia e Traumatologia Autorizzazione Comune di Bologna PG 36493 del 05/03/2001 NEW MED - ORDINE INGEGNERI - P.A.S. 20 8/ to Continua ckf di giorno s.a.s. di a. di giorno e c. p.zza dei martiri 1943-45, 1/2 - 40121 bologna QUAS - ROTARY CLUB - SANICARD tel. 051 249101/051 254244 r. a. - fax 051 4229343 • e-mail: [email protected] web: www.ckf-digiorno.com SARA ASSICURAZIONI - UNISALUTE Laser CO2,Tecar, Crio-Termoterapia, Ipertermia,Tens-Acuscope,Tens, Magneto, Elettrostimolazioni, Elettrostimolazioni Compex, C. di Kotz, C.Diadinamiche,C.Interferenziali,C.Faradiche,C.Galvaniche,Idrogalvano,Ionoforesi,Infrarossi,Ultravioletti,Ultrasuoni,Paraffina, Radar, Massaggio, Massaggio Pompage, Massaggio Linfodrenaggio Manuale, Trazioni Vertebrali, Kinesi Attiva e Passiva, Riabilitazione Funzionale, Rieducazione Neuromotoria, Riabilitazione Cardio-Vascolare e Respiratoria, Manipolazioni Vertebrali e Articolari, R.P.G. Rieducazione Posturale Globale, Osteopatia, Isocinetica, Cardiofitness, Pancafit, Palestra Generale e Riabilitativa, Ginnastica, Kinesi e Responsabile Sanitario Dott. Lucio Maria Manuelli Medico Chirurgo Specialista Fisiochinesiterapia Ortopedica Riabilitazione in Acqua. n. 1, aprile 2007 27 A N V A Mercatini dell’antiquariato, lotta all’abusivismo degli hobbisti Interrogazione in Consiglio regionale Nel corso del mese di marzo ben due sindaci della provincia di Bologna (quello di San Lazzaro e quello di Budrio) sono intervenuti per condannare la proliferazione degli hobbisti nei mercatini dell’antiquariato. “In pratica – afferma Wilma Benuzzi, responsabile del settore antiquari dell’Anva di Bologna – hanno spezzato una lancia a favore di una battaglia che la nostra categoria e, in particolare la nostra associazione portano avanti da diversi anni. Ormai, siamo al punto di rottura e bisogna intervenire. Per questo nelle scorse settimane ho scritto al presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, al sindaco di Bologna Sergio Cofferati e al ministro per l’Economia Pierluigi Bersani. Unico risultato sinora ottenuto è stata un’interrogazione in Consiglio regionale del capogruppo dell’Italia dei Valori Paolo Nanni”. Com’è la situazione in questo momento? “Il dato più grave che rileviamo – risponde GESTIONE PRODOTTI E RIFIUTI TRATTATI Wilma Benuzzi – è quello del progressivo abbandono delle licenze da parte di operatori che, come me, fanno i mercati dell’antiquariato da tanti anni e il passaggio di questi nelle fila degli hobbisti”. Perché? “Per il semplice fatto che fare l’hobbista conviene molto di più che essere un operatore commerciale a tutti gli effetti. Non si paga l’Iva sul venduto e non si paga l’Irpef nella dichiarazione dei redditi. Uniche spese: il posteggio (con tariffe più ridotte rispetto alle nostre) e la benzina dell’auto. Per il resto si comportano esattamente come noi, cioè vendono i propri prodotti affianco ai nostri banchi, quando la legge parla chiaramente solo di mostra e scambio. Legge che nessun Comune fa rispettare”. Perché è scoppiata la proliferazione degli hobbisti? “Con la moltiplicazione delle sagre paesane i E Comuni, tramite le Pro loco, hanno sempre più incentivato il fenomeno per incassare proventi dalla tassa di occupazione del suolo pubblico e risparmiare sui costi degli spettacoli. Spesso succede che non ci sono nemmeno posti per i nostri banchi e ce ne dobbiamo tornare a casa a vuoto. E’ ora che il fenomeno venga arginato, come si sta facendo in Veneto e Piemonte”. Quali le vostre proposte? “Visto che non si riescono ad eliminare più gli hobbisti proponiamo di liberalizzare il nostro settore con un regime forfettario che obblighi tutti al pagamento di una tassa annua omnicomprensiva. In questo modo tutti saranno sullo stesso piano e chi non ha licenza non possa essere messo in grado di fare più mercati di quanti ne faccia chi ce l’ha”. Nicodemo Mele SMALTIMENTO RIFIUTI • TUTTE LE TIPOLOGIE DI OLII USATI • EMULSIONI OLEOSE • FANGHI, MORCHIE OLEOSE E ALTRI RIFIUTI OLEOSI • FILTRI EX OLIO GASOLIO ARIA, ECC. • BATTERIE ESAUSTE • PILE (NI. CD, HG. ALCALINE) • IMBALLAGGI DI TUTTI I TIPI • CARTA, CARTONE, VETRO, PLASTICA • METALLI FERROSI E NON FERROSI • LEGNO, OLI VEGETALI (DA CUCINA) • PNEUMATICI E POLVERI ATI AGLI ASSOCI TI CONFESERCEN NTO 5% SCO TO SMALTIMEN SU OGNI CONTENENTI METALLI NON FERROSI • RESIDUI DI FILTRAZIONI • TRATTAMENTO ACQUE REFLUE INDUSTRIALI, ECC. • SOLVENTI • TRASFORMATORI E CONDENSATORI CONTENENTI PCB E PCT • RIFIUTI RAEE (APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE-TV-COMPUTER) • TONER-SCARTI D’UFFICIO • GRASSI, ANTIGELO • CEMENTO/MATTONI/MATERIALI DA COSTRUZIONE • IMBALLAGGI TESSILI, FANGHI DI VERNICIATURA CONSULENZA E SERVIZI • CONSULENZA E ASSISTENZA IN TEMPO REALE ANCHE ON LINE • CONTRATTI/CONVENZIONI • DENUNCIA MUD • ANALISI CHIMICHE SUI RIFIUTI • PULIZIE CISTERNE E SERBATOI • NOLEGGIO E VENDITA CISTERNE, CASSONI SCARRABILI, CONTENITORI RACCOGLITORI: RACCOLTA OLI USATI CONCESSIONARIO CONSORZIO OBBLIGATORIO DEGLI OLII USATI CERTIFICATI: CONSORZIO OBBLIGATORIO BATTERIE ESAUSTE E RIFIUTI PIOMBOSI PER RIFIUTI SOLIDI E LIQUIDI CERTIFICATI: MONTIECO S.R.L.: VIA 2 GIUGNO 11/B • ANZOLA EMILIA (BO) TEL. 051 733132 • FAX 051 735152 • www.montieco.it 28 n. 1, aprile 2007 SISTEMA/QUALITÀ/AMBIENTE ISO 9001 - ISO 14001 F I N E S T R E S U L L A R E G I O N E Centri benessere, una nuova legge per disciplinare il settore Presentata a Bologna dall’Aiceb Confesercenti Oltre 22 mila imprese, circa 20 milioni di clienti per un giro d’affari annuo che supera i 10 miliardi di euro. Sono i numeri dei “centri benessere”, emersi nel corso della recente presentazione della proposta di legge a Bologna, promossa da Aiceb (Associazione italiana centri benessere) della Confesercenti. Censiti con vari nomi e classificati sotto diverse tipologie, oggi i centri benessere sono molto diffusi e sono anche in continuo aumento quelli in funzione all’interno delle strutture ricettive. Da non sottovalutare, infine, il fatto che solo negli stabilimenti termali, in due anni, il numero di clienti dei centri benessere è salito da 83 mila a 115 mila e si sono moltiplicate le imprese specializzate su tutto il territorio nazionale. La rilevanza di questi numeri rende chiara l’importanza della riorganizzazione del settore, con una definizione dei ruoli e delle funzioni collegati alle attività svolte. L’attuale denominazione di centri benessere, infatti, si applica a qualsivoglia attività di cura estetica del corpo e riguarda un’eterogenea platea di imprese, dai centri estetici alle palestre, da quanti offrono trattamenti di medicina naturale ai poliambulatori che comprendono tra i propri servizi anche il trattamento estetico, dai centri fitness e wellness a quelli che propongono terapie eseguite con apparecchi elettromedicali. “Per evitare la generalizzazione e soprattutto per tutelare l’utente di tali servizi – ha sottolineato l’onorevole Gianfranco Burchiellaro, primo firmatario della proposta di legge - è necessario provvedere con una legislazione ad hoc, a fronte dell’attuale regolamentazione di carattere nazionale solo per i centri estetici (legge n. 1 del 1990) e di quella regionale per le palestre. È indispensabile che gli utenti accedano a strutture ben definite e in possesso di tutti i requisiti strutturali, professionali e organizzativi che possano soddisfare al meglio le loro esigenze, operando nella più assoluta sicurezza, all’interno di regole certe”. “Quello dei centri benessere – ha aggiunto il presidente dell’Aiceb Confesercenti, Gianmarco Rossi - è un settore in esplosione con incrementi fino all’80-90 per cento l’anno, ma si può rischiare una crescita incontrollata senza regolamentazione, preoccupante sia per l’intero comparto che per l’utente, laddove non si fosse in regola con le normative e con il personale”. “C’è una sola legge del 1990 – precisa Rossi – ma riguarda le estetiste. A 17 anni di distanza serve una vera e propria legge, che non contingenti il settore ma lo regolamenti”. “La proposta di legge che abbiamo promosso – ha concluso il presidente dell’Aiceb – cerca dunque di colmare questa lacuna normativa fissando dei parametri certi, nell’interesse dei clienti e degli stessi operatori del settore”. Il settore del benessere ha avuto uno sviluppo importante anche in Emilia Romagna con oltre 2000 imprese, tra cui 850 centri estetici, 650 istituti di bellezza e 540 palestre. Oltre, naturalmente, all’incremento esponenziale dei centri benessere all’interno degli alberghi e delle altre strutture ricettive. A tal proposito è attualmente in discussione la delibera applicativa della Legge 16 sulla disciplina delle strutture ricettive. Stefano Bollettinari E adesso arriva la guida ai Luoghi del benessere di Bologna Grazie al contributo e al patrocinio della Camera di Commercio e alla collaborazione della Confesercenti di Bologna, nei prossimi mesi la Paper Edizioni di Bologna darà alle stampe per la prima volta in Italia una guida interamente a colori dedicata ai Luoghi del benessere. Avrà per titolo: “Guida ai Luoghi del Benessere. Ospitalità e servizi in Bologna città e provincia”. Obiettivo della guida è quello di fornire uno strumento che metta in relazione con il pubblico le numerose attività chi si occupano di benessere. Uno strumento semplice, ricco di informazioni, capace di rispondere alle esigenze di quanti stanno scoprendo l’importanza di prendersi cura di se stessi. La guida conterrà una selezione mirata dei Centri Benessere, Centri Estetici, Palestre e Solarium. Una volta pubblicata, la guida sarà distribuita gratuitamente negli alberghi e nei bar di città e provincia, negli Uffici di accoglienza turistica dell’Aeroporto Marconi di Bologna, negli Iat della Stazione ferroviaria e di Piazza Maggiore e nel corso del salone fieristico Sana di Bologna che si terrà in settembre 2007. Tutte le foto di questa pagina sono state concesse da Mithodea City Spa di Bologna n. 1, aprile 2007 29 N O T I PUBBLICI ESERCIZI Dehors, associazioni di categoria e quartieri fanno cambiare il piano al Comune Il 20 marzo scorso la Giunta comunale di Bologna ha varato con la delibera n. 61/2007 il nuovo piano per i dehors del centro storico che sarà attuato a partire dal 1° maggio. Il 3 aprile il piano è stato bocciato dalle associazioni di categoria (Confesercenti Bologna, Ascom, Cna, Confartigianato e Assocentro) e dai quattro quartieri del centro storico (Porto, Saragozza, Santo Stefano e San Vitale), riunitisi in un tavolo di coordinamento per valutare la situazione. E il 10 aprile, poco prima di andare in stampa, la Giunta comunale di Bologna ha fatto una piccola marcia indietro, adottando una delibera di indirizzo con cui ha datto più potere proprio ai quartieri in Z I E S I N D A fatto di deroghe nell’uso di ombrelloni per i dehors di tipologia 1 (solo tavoli e sedie). Appena una settimana prima quartieri e associazioni di categoria erano stati molto duri con la delibera del Comune sui dehors. “Esprimiano una fortissima preoccupazione – si leggeva nel comunicato emanato al termine dell’incontro del 3 aprile – per i vincoli e le restrizioni, che paiono improntati ad eccessiva e formale rigidità, voluti dalla C A L I Sovrintendenza. Questo atto è stato concepito in una logica orientata ai divieti mentre la legge regionale n. 14 contempla i dehors in un’ottica di valorizzazione dei centri storici. In più, su questa materia è mancato un confronto preventivo sia con le associazioni di categoria che con i Quartieri”. Ed ecco la proposta scaturita dal tavolo Quartieri-associazioni. “Riteniamo necessaria – proseguiva il comunicato – una riclassificazione delle tipologie dei dehors per le diverse zone del centro nel rispetto e occorre che simili provvedimenti assicurino piena certezza ai proprietari in merito agli investimenti realizzati e stabilità ai livelli occupazionali dei locali interessati. Per questo chiediamo una proroga della data di attuazione della delibera del 20 marzo scorso, portandola a coincidere con i termini temporali che verranno stabiliti per la entrata in vigore del nuovo piano delle aree pubbliche per l’installazione dei dehors relativo l’intero territorio comunale, che sarà assunto contestualmente ai nuovi COME mettersi in BELLA MOSTRA ARREDAMENTI GIARDINI, GRAZIE ALLA PLURIENNALE ESPERIENZA, VI CONSEGNA CHIAVI IN MANO IL LOCALE ARREDATO E PERSONALIZZATO A MISURA DI CLIENTE. PROGETTAZIONE CON PRODUZIONE INTERNA E ASSISTENZA SONO I VALORI AGGIUNTI PER “METTERSI IN BELLA MOSTRA”. ARREDAMENTI GIARDINI: L’IMPORTANZA DI VENDERE CON L’IMMAGINE. SERVIZIO MANUTENZIONE PERMANENTE A RICHIESTA DELLA AI SOCI CONFESERCENTI SCONTO SPECIALE in rapporto al lavoro 30 1 ANNO DI GARANZIA ARREDAMENTI PER BAR, NEGOZI E INTERNI Via del Pero, 14/2 - 40067 Rastignano (Bo) Tel. 051 744157 - Fax 051 744199 www.giardini-arredamento.it e-mail: [email protected] n. 1, aprile 2007 N O T I regolamenti del Comune su questa materia”. Queste le valutazioni di Confesercenti Bologna sui risultati ottenuti tra queste alterne vicende. “I nostri soci potranno passare indenni quest’estate – hanno ribadito Sergio Ferrari e Loreno Rossi, rispettivamente presidente e segretario provinciale – ma speriamo che il Comune entro la fine dell’anno riveda tutto l’impianto normativo sui dehors e che, soprattutto coinvolga di più i quartieri e le associazioni di categoria. Qusti ultimi due, con l’accordo del 3 aprile, hanno rimandato al mittente l’impostazione della delibera che consentiva per buona parte del centro storico la possibilità di realizzare solo dehors di tipologia 1 (tavoli + sedie), senza pedana e senza copertura, e che impediva agli operatori di offrire un servizio di qualità, sia dal punto di vista igienico che della sicurezza. Inoltre, avevano bocciato la norma della delibera che consentiva solo in quattro vie del centro storico l’utilizzo delle tipologie 5, 6 e 7 (doppia falda di Z I E S I N D A copertura, tavoli, sedie, con pedana e delimitazioni laterali). A fronte di tali contenuti, passano in secondo piano anche alcuni risultati non scontati, come la possibilità di utilizzare i dehors 364 giorni l’anno e il mantenimento della tipologia autorizzata fino all’esaurimento della concessione in essere”. I LOCALI DELLA NOTTE Orari, ancora battaglie Alla fine del gennaio scorso “I Locali della Notte”, il sindacato di pub e osterie aderente alla Confesercenti di Bologna, ha promosso il ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) dell’Emilia Romagna contro l’ordinanza del Comune di Bologna sugli orari dei locali pubblici. L’iniziativa è scaturità dalla necessità di decine di gestori dei locali di mettersi al riparo dalle conseguenze di eventuali sanzioni o dal rischio di vedersi revocata la possibilità di chiudere alle tre di notte. “Il ricorso al Tar sugli orari – ha C A L I affermato Sergio Ferrari, presidente della Confesercenti di Bologna – non è un atto ostile contro il Comune, ma uno strumento di precauzione con cui i nostri associati possono crearsi una rete di protezione. Soprattutto contro la norma dell’ordinanza che prevede la revoca dell’autorizzazione a rimanere aperti dopo l’una di notte in caso di due successive multe. È un meccanismo sproporzionato rispetto alla violazione e che rischia di far chiudere i battenti a diversi locali”. Il ricorso è stato assistito dall’avvocato Federico Gualandi. “Non prevede una richiesta di sospensiva dell’ordinanza – ha spiegato – ma l’impugnazione consente la censura di tutti i provvedimenti che ne conseguono. Anche perché l’ordinanza pone il problema della responsabilità dei comportamenti assunti dai clienti fuori dal locale che viene fatta ricadere sugli esercenti. Un presupposto contestabile assieme all’accordo infraprocedimentale che viene fatto sottoscrivere ai gestori dei locali in cambio del prolungamento dell’orario”. LA SICUREZZA DI FARE CENTRO NOVITÀ ora anche Centro revisioni MOTO Il centro pneumatici di riferimento PNEUMATICI E SICUREZZA Via Stendhal, 11 - 40128 Bologna Tel. 051 322022 - Fax 051 328287 per l’automobilista e il motociclista. Attrezzato anche per furgoni, camion e mezzi pesanti. CENTRO REVISIONI AUTO E MOTO MCTC MOTORIZZAZIONE CIVILE Autorizzazione n° 8 del 16/7/97 n. 1, aprile 2007 Pagamenti personalizzati con ricevuta bancaria 31 N O T I FIESA-ASSOFRUTTERIE Mercato ortofrutticolo, costituito il Comitato dettaglianti Nel novembre scorso, su iniziativa della Confesercenti provinciale, è nato il Comitato Dettaglianti Mercato Ortofrutticolo di Bologna. L’iniziativa è scaturita inseguito alla situazione creatasi nel Caab (Centro agro-alimentare di Bologna) con l’aumento delle aperture settimanali del mercato ortofrutticolo per la vendita diretta al pubblico. Una situazione che ha da subito scontentato decine e decine di piccoli e medi dettaglianti. “Attualmente – afferma Maurizio Galeotti (nella foto), presidente del Comitato Dettaglianti Mercato Ortofrutticolo – le aperture del Caab per la vendita diretta sono simili a quelle del mercato ortofrutticolo di Firenze. Roma e Torino, invece, hanno solo una giornata di apertura la settimana. Solo che se a Firenze la vendita diretta è gestita dal mercato stesso, a Bologna se ne occupa un’associazione di imprese che ha a disposizione gratuitamente locali e strutture. Una situazione di concorrenza sleale inaccettabile, dal momento che il Caab è una struttura pubblica. Per questo chiediamo che i locali siano concessi per bando pubblico”. Oltre a Galeotti presidente, i soci del Comitato Dettaglianti Mercato Ortofrutticolo di Bologna hanno eletto Agateno Santoro e Roberto Ferraioli vice presidenti, mentre nel Consiglio direttivo sono stati eletti Mohammad Aftab Abbasi, Gennaro Cappiello, Pietro Greco, Marco Talè e Altin Lleshaj. “Tra Bologna e provincia – rivela 32 Z I E S I N D A Galeotti – oggi ci sono 570 negozi al dettaglio di ortofrutta che si servono del Caab. In più a questa struttura fanno capo 50 medio-grossisti e 300 produttori-conferitori che vendono e comprano merce dal Caab. Ora, la Confesercenti e il Comitato si batto per eliminare diverse discriminazioi verso i dettaglianti, a cominciare dai costi di servizio di entrata che a tutt’oggi differiscono tra chi ha il camion con la sponda idraulica e chi non ce l’ha. Inoltre, chiediamo che anche il consumatore paghi un biglietto di ingresso (magari con una percentuale aggiuntiva da calcolare sulla spesa fatta), per evitare che entrando gratis qualcuno ne approfitti per caricare l’auto di cassette che poi va a rivendere abusivamente in un condominio o in un quartiere periferico”. Scopi del Comitato Dettaglianti Mercato Ortofrutticolo. “C’è quello – sostiene Galeotti – della promozione e valorizzazione del ruolo del commercio al dettaglio alimentare e, in particolare del settore ortofrutticolo, come elemento essenziale della filiera per formare il miglior rapporto qualita/prezzo al consumatore. Quindi, la tutela degli interessi e del ruolo della categoria delle piccole imprese al dettaglio che, rischiando in proprio, producono reddito per se stesse e per il territorio. Dato questo, il Comitato ha tre obiettivi”. Quali? “Per prima cosa – risponde Galeotti – organizzeremo un’iniziativa per farci conoscere e acquisire altri soci al Comitato. Quindi chiederemo un incontro con i dirigenti del Caab per discutere dei servizi e dei costi riservati ai dettaglianti che frequentano il Mercato e, in particolare, chiederemo la gratuità per l’accesso, come oggi viene riservata ai consumatori. Infine, contiamo di organizzare uno sciopero degli acquisti verso i grossisti che forniscono il nuovo punto vendita al dettaglio all’intemo del Mercato stesso. Questo, perché riteniamo che la vendita diretta dentro al Caab persegue l’obiettivo di far saltare un anello della filiera (il commercio al dettaglio) nel rapporto con i consumatori, o comunque di metterlo in difficoltà (anche attraverso campagne di comunicazione), soprattutto sul tema del prezzo. Ci opporremo sempre a questo obiettivo, perché riteniamo che il dettagliante applica un normale e equo ricarico sui prodotti e svolge un ruolo insostituibile per fornire il miglior servizio e le migliori opportunità ai consumatori”. n. 1, aprile 2007 C A L I FIESA Buoni pasto e sentenza del Tar Lazio, ricorso al Consiglio di Stato Il 15 marzo scorso c’è stato lo sciopero dei buoni pasto da parte di alcuni pubblici esercizi. L’agitazione era stata promossa dalla Fipe Confcommercio per protestatre contro la sentenza del Tar del Lazio e alla quale la Fiesa (Federazione italiana degli esercenti dell’alimentazione) e la Fiepet (Federazione italiana esercenti pubblici e turistici) della Confesercenti non hanno aderito. Fiesa e Fiepet avevano, invece, scelto la strada legale, ossia ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che, vanificando alcuni dispositivi dell’apposito Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla materia dei buoni pasto, peggiora le condizioni di mercato dei consumatori. “La nostra Federazione - ha dichiarato il 14 marzo scorso Giancarlo Petruccioli, presidente nazionale Fiesa - non vuole scaricare sui consumatori portatori di buoni pasto le contraddizioni del sistema, per questo motivo ha deciso di ritirare normalmente i ticket e allo stesso tempo di ricorrere al Consiglio di Stato per il ripristino delle norme e la certezza delle regole. Altre azioni ci sembrano premature e rischiano di trasformarsi in un boomerang per le categorie commerciali”. Il 20 febbraio scorso con una circolare, inviata ai soci e a tutte le sedi Confesercenti, la Fiesa ha spiegato il motivo delle sue scelte. “Con sentenza n. 572 del 2007 – vi si legge – il Tar (Tribunale amministrativo regionale) del Lazio ha annullato in parte il Dcpm 18 novembre 2005 in materia di regolamentazione del servizio sostitutivo di mense sul quale avevamo a lungo lavorato di concerto con le altre associazioni e con il ministero delle Attività produttive, ora Ministero dello Sviluppo Economico. La sentenza del Tar produce effetti negativi e deleteri per il settore e mette in discussione l’impianto stesso del provvedimento, il suo equilibrio e il delicato meccanismo di funzionamento e richiede pertanto un nostro intervento legale di tutela delle categorie interessate”. “Il provvedimento che esce dalla sentenza – prosegue la circolare – stravolge il testo emanato dal Dpcm. In particolare salta il sistema previsto all’art. 6, recante la disciplina dei criteri per l’aggiudicazione delle gare, ai sensi del quale N O T I come si ricorderà, gli appalti avrebbero dovuto essere aggiudicati mediante la valutazione sia del prezzo più basso che del progetto tecnico, dei tempi di rimborso dei buoni pasto agli esercizi convenzionati; e dunque dei termini di pagamento, che della rete distributiva degli esercizi convenzionati, al fine di garantire un più adeguato servizio al consumatore”. “Il Tribunale – commenta la circolare – non si è reso conto che il complesso meccanismo costruito con il Dpcm era di assoluto vantaggio per il consumatore finale, sia in termini di costi del servizio, che è quel che rileva, ai fini del maggior vantaggio per la collettività, che di qualità del servizio stesso in quanto finalizzato a far crescere e premiare la maggior offerta presente sul territorio”. “Ulteriori novità negative derivanti dagli effetti della sentenza – annota la circolare – riguardano la facoltà di emettere i buoni pasto anche per società con capitale inferiore a 750 mila euro senza che la stessa debba più essere certificata da una società di revisione. E’ di facile comprensione che tutto questo espone il sistema a rischi aggiuntivi. Altro grave effetto è la disposizione della sentenza che annulla l’obbligo della forma scritta delle convenzioni. Ne Z I E S I N D A deriva che tra società di emissione ed esercizi commerciali non saranno obbligatori contratti in forma scritta, con gravi carenze sul fronte della certezza degli obblighi delle parti e delle responsabilità. Infine, sui termini di pagamento delle fatture agli esercenti la sentenza prevede che le modalità ed i termini di pagamento potranno essere concertati tra le parti, in deroga ai 45 giorni previsti dal Dpcm, che rappresentava un termine entro il quale saldare il dovuto da parte delle società emettitrici che generalmente tendono a diluire e dilatare tali termini. L’insieme delle decisioni contenute nella sentenza appaiono, dunque, assai gravi e tali che non lasciano altra strada che all’impugnazione della sentenza presso il Consiglio di Stato, procedura che abbiamo già avviato”. ANAMA Novità normative per il settore immobiliare Il 23 marzo scorso a Bologna, in una sala dell’Hotel Europa, si è tenuto un seminario regionale dell’Anama (Associazione C A L I nazionale agenti e mediatori d’affari) di approfondimento tecnico sulle novità introdotte dalle recenti normative nazionali per il settore immobiliare. Seguita da decine di operatori del settore, l’iniziativa è stata caratterizzata dall’intervento di Paolo Bellini, presidente nazionale Anama. Inoltre, l’avvocato Giuseppe Pesci ha risposto ai quesiti sulle norme antiriclaggio, Loretta Grazia a quelli sulle implicazioni fiscali tra privati, mentre Alberto Govoni è entrato nel merito delle implicazioni fiscali nelle compravendite con Iva e, infine, il notaio Federico Tonelli di è soffermato sulle questioni attinenti la registrazione preliminare dei dati agente in atto. L’incontro è stato chiuso da Sergio Ferrari, presidente regionale di Confesercenti, e da Tonino Veronesi dell’Anama Emilia-Romagna. IGLIETTERIA: RGANIZZAZIONE OOCROCIERE BBAEREA E MARITTIMA SSOGGIORNI TERMALI NNOLO BUS TTURISMO GIOVANILE CCINOMITIVE OCCASIONE DI RADUNI PRENOTAZIONI PER PTUTTI SPORTIVI E DI LAVORO I PROGRAMMI DEI PRINCIAPALI TOUR OPERATOR SOGGIORNI PER SLA TERZA ETÀ CON ASSISTENZA ERIE E GITE: FFORGANIZZATE DI PERSONALE IN ITALIA SPECIALIZZATO PER VIAGGIARE SENZA AMARE SORPRESE VIA RIVA RENO, 77/A - BOLOGNA TEL. 051 232124/232345 e-mail: [email protected] VVIAGGI DI NOZZE VVACANZE STUDIO n. 1, aprile 2007 ED ALL’ESTERO IAGGI “LAST MINUTE” VVDELL ’ULTIMO MINUTO 33 C O N F E S E R C E N T I Mantova, cultura e navigazione sul Po Escursione da non perdere quella di domenica 27 maggio prossima a Mantova. Il Confesercenti club offre ai soci Fipac e Confesercenti una ricca giornata di visite ai maggiori monumenti della cittàà di Virgilio e dei Gonzaga, un luculliano pranzo a base di prodotti tipici e una gita indimenticabile in motonave dai Laghi mantovani al Po. Il programma prevede la partenza alle 7,15 dalla sede provinciale della Confesercenti (via del Commercio Associato 30) e una successiva fermata alle 7,30 all’ipercoop Borgo Panigale. A Mantova, una guida accompagneràà la comitiva nel tour del centro storico attraverso piazza Bordello, il Duomo, Palazzo Ducale e Palazzo del Capitano, il Castello di San Giorgio (fatto erigere da Francesco Gonzaga verso la fine del XIV secolo), via Cairoli, piazza Virgiliana, piazza Broletto, il Voltone di San Pietro e Palazzo del Podestà, piazza delle Erbe dove si affacciano il palazzo della Regione e l’attigua Torre dell’Orologio, piazza Mantegna e la Basilica di Sant’Andrea. Quindi ci si trasferiràà al ristorante, a Castel Goffredo, il cui menùù, a base di cucina tradizionale mantovana ispirata all’epoca dei Gonzaga, prevede per antipasti salame nostrano, coppa cotta, involtino di polenta con tartufo e speck e polenta alle erbe amare; per primi tortelli di zucca alla mantovana e risotto al radicchio rosso e, infine, per secondo tagliata di manzo con insalata mista. Nel pomeriggio sistemazione sulla motonave e partenza dai laghi di Mantova, dai quali si ha un’inedita visione del centro storico. Raggiunta la Vallazza, una zona umida creata dal Mincio di grande interesse naturalistico, si arriva a Governalo, la conca di navigazione che consente al natante il passaggio dal Mincio al Po. Risalendo il corso del Po, si attracca al ponte di San Benedetto Po, l’antico centro padano sede della millenaria Festa annuale Fipac sullo Ionio Approfittiamo di questo numero primaverile del “Mercurio” per ricordare ancora una volta a tutti i soci Confesercenti e Fipac la festa annuale 2007 della Fipac (il sindacato nazionale dei pensionati Confesercenti) che dal 2 al 16 giugno prossimi si terrà nel Villaggio Torre Serena di Ginosa Marina, in provincia di Taranto, al centro del Mar Ionio. Si tratta, in pratica, di una vacanza da favola (15 giorni, 14 notti) in una località marina piena di fascino, comodità e relax, che offree interessanti escursioni turistiche, culturali ed enogastronomiche. Nella nostra provincia la partecipazione a questa festa nazionale Fipac sullo Ionio è organizzata da Assoturismo, Fipac e dal Confesercenti club di 34 Bologna. Il Villaggio Torre Serena si trova a ridosso di una vasta pineta, un mare da sogno, una bellissima spiaggia con una sabbia finissima e offre agli ospiti piscine, bar, ristoranti, anfiteatro, dancing e discoteca all’aperto, negozi, campi da tennis, calcio, bocce e palestra. Le camere sono dotate di bagno, aria condizionata e tutti i comfort. La partenza in pullman gran turismo è prevista dalla sede Confesercenti di Bologna (via Commercio Associato 30) alle ore 6 di mattina. La quota di partecipazione è di circa 930 euro per i soci Fipac e di circa 955 per i non soci. Il costo della camera singola è di 185 euro per 14 notti. La quota comprende: viaggio in pullman G.T. andata e ritorno; pasto durante il viaggio; trattamento di pensione completa con bevande ai pasti forniti a buffet; utilizzo delle strutture del Villaggio e servizi sportivi; navetta dal villaggio al paese (3 giorni la settimana); infermeria con medico a disposizione per 2 ore al giorno; animazione diurna e serale con piano bar, tornei, ballo e spettacoli anfiteatro; assicurazione. Organizzazione tecnica Hello Travel di Roma. Per prenotazioni ed informazioni telefonare in ore d’ufficio alla Fipac provinciale, 051 6339917. n. 1, aprile 2007 C L U B Abbazia Benedettina di Polirone. Dopola visita dell’abbazia sistemazione sul pullman e rientro a Bologna. Prezzo per persona (minimo 50 posti) 65 euro. La quota comprende: Pullman Gran turismo andata e ritorno, giro della cittàà con guida, pranzo e bevande incluse, navigazione da Mantova a San Benedetto Po, assicurazione infortuni. Organizzazione tecnica: Cosepuri Viaggi. Per informazioni e prenotazioni: tel. 051.6339917, fax051.519006, e-mail [email protected]. Settembre, tradizionali cure termali a Bibione Com’è ormai tradizione da alcuni anni, per i soci Confesercenti e Fipac il Confesercenti club organizza in settembre le cure termali a Bibione, splendida località marina dell’Adriatico a pochi chilometri da Venezia. E, come sempre, si tratta di due settimane (dall’8 al 22 settembre prossimi) di cure termali, escursioni, passeggiate e feste. Si parte in pullman turistico da Bologna (alle 7,30 dell’8 settembre, dalla pensilina n. 25 della stazione delle autocorriere) e, approdati a Bibione, ci si sistema nell’hotel Ariston (tre stelle), dotato di tutte le comodità. Nel corso del soggiorno si potrà partecipare ad attività individuali, balneari ed escursioni. La quota di partecipazione individuale ammonta a 706 euro, con un supplemento di 130 euro nel caso di camera singola. Organizzato dalla Sugar Viaggi di Bologna, il soggiorno a Bibione può essere prenotato entro il 30 giugno 2007, versando un anticipo di 200 euro, presso la segreteria Confesercenti Club turismo - Fipac, via del Commercio Associato 30, tel. 051.6339917. Il saldo deve essere effettuato entro il 5 agosto prossimo. TUTTI GLI EVENTI HANNO UN SAPORE. NOI SAPPIAMO RENDERLO UNICO. Da più di 40 anni, Party Ricevimenti offre un servizio di catering e ristorazione davvero unico. Perché sa esaltare il carattere distintivo di ogni evento: il suo sapore. Qualcosa che dipende non solo dall’alta qualità dei menu, ma anche dall’eccellenza dell’organizzazione e dall’attenzione costante ad ogni dettaglio. Anche il più piccolo. Perché la vera qualità sa andare oltre. E lasciare, nel cuore di ogni ospite, una traccia che non è possibile dimenticare: il sapore di un’emozione. Via Tosarelli, 318 40050 Villanova di Castenaso (BO) Tel. +39 051 6017517/780268 [email protected] www.partyricevimenti.it