La natura secondo il Wildlife Photographer of the Year

Transcript

La natura secondo il Wildlife Photographer of the Year
La natura secondo il Wildlif
Photographer o
28
fe
of the Year
Fotografia naturalistica
Il Wildlife Photographer
of the Year è un
concorso di prestigio ed
anche l’ultima edizione
ha premiato immagini
molto belle. Gli italiani
si sono fatti onore, e tra
i vincitori c’è un italiano
di dieci anni.
Torna come ogni anno l’appuntamento
con il concorso Wildlife Photographer of
the Year che raccoglie splendide immagini di natura.
L’ultima edizione ha fatto registrare la
cifra record di 32.351 partecipanti provenienti da 82 paesi e in queste pagine presentiamo alcune delle migliori immagini,
Steve Winter, USA,
“Wildlife Photographer of the Year”.
Snowstorm leopard.
Il leopardo delle nevi è una specie a
rischio di estinzione, cacciato perché
è un predatore, ma anche per la sua
pregiata pelliccia.
La foto fa parte di un servizio commissionato dal National Geographic che
ha richiesto 10 mesi di lavoro nelle
montagne del parco nazionale Hemis
High Altitude National Park, in India.
“Ho individuato i sentieri percorsi
dal leopardo delle nevi ed ho piazzato
delle trappole fotografiche in modo che
l’animale, passando, interrompesse il
raggio e facesse così scattare la foto.
Non è stato facile trovare il leopardo,
ma una gelida mattina di maggio alle
3:17 del mattino ecco che mi fissa
proprio nella posizione che speravo.
E’ stato molto emozionante.”
Fotocamera Canon Eos 350D con
obiettivo 10-22mm a focale 16mm; 1/
200s a f/16; 100 ISO; custodia impermeabile e protezione in plexiglas per i
flash; trappola fotografica Trailmaster
1550-PS.
29
Stefano Unterthiner, Italia, “Gerald Durrell Award for Endangered Wildlife”.
Bleak outlook.
Stefano ha voluto documentare i “Macaca nigra” in uno dei loro ultimi rifugi, la profonda foresta pluviale nel Tangkoko
National Park, dell’isola Sulawesi in Indonesia.
“Non mi lavavo da parecchi giorni così che il mio odore è stato accettato dal branco e dopo un paio di settimane i macachi
hanno cominciato ad avvicinarsi; un giorno, mentre ero seduto, uno di loro si è avvicinato e mi ha toccato la mano; poco dopo
se ne è avvicinato un altro ed erano a distanza talmente ridotta che potevo osservare ogni ruga dei loro visi. Questo giovane
maschio era particolarmente curioso e ho potuto riprenderlo col grandangolo, cosciente della particolare inquadratura. E’
stato un vero privilegio. Oggi i giorni di questi macachi sono contati, la foresta si riduce sempre più, tanto che la loro popolazione negli ultimi dieci anni si è dimezzata.”
Nikon D2x con obiettivo Nikon 12-24mm; 1/100s a f/10; 250 ISO e flash.
a partire da quella del fotografo americano Steve Winter, che ha vinto con la
fotografia Snowstorm leopard.
Le fotografie vincitrici sono esposte al
Museo di storia naturale di Londra fino
al 26 aprile, prima tappa di un tour internazionale che toccherà 60 città; inoltre
sono state pubblicate nel catalogo della
mostra e in uno speciale supplemento
di BBC Wildlife Magazine. Il concorso
infatti è gestito dal Museo di storia naturale e dalla prestigiosa rivista.
Mark Carwardine, zoologo, scrittore,
fotografo e presidente della giuria ha
spiegato: “Ogni anno questa fantastica vetrina per i fotografi crea nuove
30
prospettive nel campo della fotografia
naturalistica e svolge un ruolo fondamentale nel creare più consapevolezza
verso l’esigenza di tutela dell’ambiente.
Infatti grazie alla mostra, alle riviste e
ad internet, milioni di persone vedono le
immagini premiate e mentre ammirano
la loro forza visiva guardano la natura
sotto una luce diversa.
Per vincere il concorso l’elemento in più
che una fotografia deve avere è l’originalità; sotto gli occhi dei giudici scorrono migliaia di immagini tecnicamente
perfette, ma solo quelle che riescono a
suscitare emozioni, a cogliere una situazione in modo del tutto nuovo, sono le
immagini vincenti”.
Abbiamo intervistato i due principali
vincitori, l’americano Steve Winter,
fotografo del National Geographic e
Wildlife Photographer of the Year dell’edizione 2008, e l’italiano Stefano
Unterthiner che ha vinto nella categoria
dei ritratti di animali.
Intervista a Steve Winter
Come è nata questa foto del leopardo
delle nevi? E’ stata realizzata su commissione o è un tuo progetto?
Ho saputo per la prima volta del leopardo
delle nevi leggendo “Stones of Silence”
del Dr. George Schaller alla fine degli
Antoni Kasprzak, Polonia, “Animal Behaviour: Birds” Award.
Clash of eagles.
Gli uccelli sono tra i soggetti preferiti dei fotografi, ma la sfida è riuscire a scattare foto che rappresentino un comportamento
interessante e che nello stesso tempo siano di forte impatto visivo.
Antoni Kasprzak ci racconta la storia di questa foto. “L’inverno in Polonia è particolarmente freddo e la neve è abbondante,
cosicché è difficile per le aquile trovare del cibo; così quando ho trovato un alce ucciso da un treno ho capito subito che mi
conveniva mettermi in attesa, stando ben nascosto. Cinque ore dopo ecco arrivare due aquile che subito cominciano ad azzuffarsi. Sullo sfondo una bufera di neve. La vittoria va all’aquila più anziana, e quindi più esperta, mentre quella più giovane è
costretta ad aspettare il suo turno per più di un’ora, in coda con gazze ed altri animali molto interessati.”
Canon Eos 40D con obiettivo Canon EF 500mm f/4 IS USM; 1/1000s a f/4.5; 500 ISO; treppiedi.
anni ‘70. Successivamente ho anche letto
“The Snow Leopard” di Peter Mattheisen
sul lavoro svolto da George in Nepal.
Questo scatto fa parte di un servizio
realizzato su incarico del National
Geographic, l’unica rivista che può permettersi di finanziare tali spedizioni.
Dicono che lo snow leopard sia una
“mission impossible” per un fotografo.
Come hai preparato la spedizione?
Per prima cosa ho fatto un sopralluogo
ed ho individuato una location nel nord
dell’India dove operava una missione
scientifica ed ho incontrato i ricercatori
e i naturalisti; è stato molto importante
raccogliere i loro suggerimenti in quan-
to, vivendo sul posto, potevano darmi
consigli molto utili.
Si dice che tu abbia portato con te più
di trenta valige. Quanta attrezzatura ti
porti di solito quando affronti spedizioni in luoghi selvaggi?
Sì, ho portato con me 39 valige in questa spedizione, ma di solito mi limito
ad un bagaglio composto da 15 a 25
valige. D’altra parte dovevo affrontare
un appostamento invernale insieme al
mio assistente e ad una squadra di gente
trovata sul posto.
Quindi tende, sacchi a pelo, trappole
fotografiche e tutto quanto è indispensabile perchè la spedizione sia un suc-
cesso. Oggi poi, lavorando in digitale, mi
porto dietro piccoli generatori per avere
l’energia necessaria a fare i salvataggi
delle immagini.
Che attrezzatura usi?
Le mie fotocamere sono Canon, e per
ogni trappola fotografica c’è una reflex.
A supporto uso tre flash e un sistema ad
infrarossi Trailmaster Remote.
Effettui post-produzione delle immagini?
Al National Geographic non possiamo
fare post-produzione, salvo quanto è
necessario per rendere il più possibile
la situazione ripresa.
La post-produzione è invece curata
31
Alessandro Oggioni, Italia, “Ten years and under” Award.
Snow pose.
Un paesaggio innevato, delle impronte e ombre nella morbida luce della sera fanno da scenario ad una volpe sulla neve
che si volta indietro per guardare verso la fotocamera: la composizione è perfetta e colpisce il fatto che l’autore abbia solo
10 anni.
Nikon D70 con obiettivo 18-70mm f/3.5-4.5 a focale 70mm; 1/800s a f/9; 200 ISO.
direttamente dalla rivista a partire dai
file Raw, per ottenere la massima fedeltà all’originale.
Intervista a Stefano Unterthiner
L’italiano Stefano Unterthiner ha vinto
nella categoria dei ritratti di animali con
la foto Troublemaker, uno scatto molto
particolare che ritrae un macaco su una
spiaggia.
Quando hai scattato questa foto? E’
parte di un progetto?
L’immagine è del novembre 2007. Mi
ero recato nell’isola di Sulawesi in
Indonesia per realizzare un reportage
su questa specie di macachi (Macaca
nigra), la cui sopravvivenza è seriamente
minacciata. Ho trascorso sull’isola quasi
due mesi, lavorando in particolare nella
riserva naturale di Tangkoko.
32
Il soggetto è un maschio sub-adulto di cinopiteco (Macaca nigra) che
“conoscevo bene” e che mi divertivo a
chiamare Troublemaker (combina-guai).
Nell’occasione di questo scatto, ho avuto
la fortuna di trovare il gruppo di primati
sulla spiaggia in cerca di semi e frutti
lasciati dalla marea.
Ci puoi descrivere la situazione di luce
della scena?
La luce era piuttosto dura, ma il cielo
era in parte velato e con l’uso di un flash
sono riuscito a bilanciare e a rendere più
morbida l’immagine.
Quale attrezzatura hai usato?
Nikon D2x, obiettivo 12-24mm, flash ed
un filtro neutro digradante.
Sei solito fare post-produzione?
Certo, sviluppo sempre le mie immagini
Raw per renderle il più possibile fede-
li alla situazione che ho fotografato.
Intervengo soprattutto su contrasto,
saturazione e nitidezza.
Hai progetti per il futuro?
Sarò in missione in Polonia e Svezia per
il progetto “Wild wonders of Europe”. A
maggio, tornerò in Finlandia per concludere il lavoro per il mio prossimo libro
sull’orso bruno.
Alessandro Oggioni,
un premio a 10 anni
Alessandro è giovanissimo ed ha vinto
nella categoria fino a 10 anni. Ha scattato la foto premiata mentre sciava a
Valnontey, nel Parco Nazionale del Gran
Paradiso. Inizialmente voleva fotografare la volpe che lo guardava dall’albero
su cui era salita, ma poi questa è scesa
dal ramo e ha iniziato a camminare sulla
Catriona Parfitt, Gran Bretagna, “15-17 years old” Award.
The show.
Nessun leone osa attaccare una giraffa adulta perché sa che un calcio ben sferrato con le sue lunghe gambe potrebbe essergli
fatale. Ma questa volta Catriona trova presso uno stagno al Hobatere Lodge in Damaraland, Namibia, un giovane leone che
attacca ripetutamente una giraffa assetata.
“La giraffa arrivando era molto nervosa – racconta Catriona – camminava lentamente verso lo stagno voltandosi continuamente
in direzione di un rilievo dietro al quale poteva trovarsi un branco di leoni. Ed infatti la giraffa isolata costituiva una grande
tentazione per quei leoni annoiati, che cominciarono ad attaccarla ogni volta che tentava di avvicinarsi all’acqua; si trattava
probabilmente di un gioco, ma la giraffa non è riuscita a raggiungere lo stagno”.
Catriona Parfitt è giovane, ed ha vinto nella categoria 15-17 anni.
Canon Eos 400D con obiettivo Canon EF 300mm f/4 IS USM e moltiplicatore Canon EF 1.4; 1/200s a f/5.6; 100 ISO.
pista. Le volpi cacciano i topi o i piccoli
roditori percependo il loro movimento
sulla neve; individuata la preda, iniziano
a scavare per catturarla.
“Mi piace questa fotografia - ha commentato Alessandro - perché ha tutto:
il paesaggio, la volpe, le sue impronte
sulla neve e la sua ombra”.
“E’ un lavoro di rilievo per la così giovane età del fotografo”, ha detto Cristina
Mittermeier, giudice del concorso.
Il nuovo concorso
Il Wildlife Photographer of the Year è
annuale, e le iscrizioni all’edizione 2009
si chiudono il 27 marzo (il 20 marzo per
le iscrizioni effettuate per posta).
Il concorso si articola in 17 categorie
(14 riservate agli adulti e 3 ai ragazzi),
con temi che vanno dal comportamento
degli animali, alle piante, alla natura
delle città, fino alla fotografia subacquea. Sono inoltre assegnati dei premi
speciali per le immagini di flora e fauna
a rischio di estinzione.
I fotografi possono iscriversi on-line
sul sito www.nhm.ac.uk/wildphoto,
oppure inviando per posta un CD con
le immagini.
Tutte le fotografie devono essere in
formato digitale (scansioni di diapositive o immagini digitali originali). Per
ogni categoria è possibile presentare tre
immagini.
Il costo dell’iscrizione è di 25 sterline, 27
sterline se viene effettuata per posta.
Il vincitore del concorso riceverà 10.000
sterline, mentre i premi delle singole
categorie sono fino a 1.000 sterline.
L’iscrizione alle tre categorie riservate ai
ragazzi (fino a 10 anni, 11-14 anni e 1517 anni) è gratuita; il vincitore del titolo
Young Wildlife Photographer of the Year
riceverà un premio di 500 sterline e avrà
la possibilità di trascorrere una giornata
con un fotografo professionista. Per i
vincitori delle singole categorie riservate
ai ragazzi il premio è di 250 sterline.
33