Consulta Carrello news o salvalo sul tuo computer
Transcript
Consulta Carrello news o salvalo sul tuo computer
Maggio - Giugno 2015 Il gusto della bella stagione www.sisupermercati.it Menù al profumo di sole: le ricette di primavera più fresche e appetitose Dalla Liguria, la vera cucina mediterranea Giardinaggio: iris, il fiore che vuole poche cure Dal 25.05.15 al 30.09.15 ero In q u esto n u m Anno VI • Numero 3 Maggio/Giugno 2015 Editore Pulsa Srl via Jacopo dal Verme, 15 20159 Milano, tel. 02 69901296 Direttore Responsabile Guido Gabrielli Redazione e progetto grafico Pulsa Srl Pubblicità Seri JAKALA via C. Tenca 14 - Milano via F. Santi 1/2 - 10042 Nichelino (TO) Tel. 011 6897565 Stampa Coptip Industrie Grafiche via Gran Bretagna, 50 41122 Modena, tel. 059 3162511 Hanno collaborato: Simona Acquistapace, Antonella Bassi, Auro Bernardi, Simonetta Chiarugi, Maria Greco Naccarato, Francesca Negri FOTO: Auro Bernardi, Simonetta Chiarugi, Adriana Farina, Davide Marcesini, Maria Greco Naccarato, Shutterstock, Stockfood Autorizzazione del Tribunale di Milano n.26 del 25/1/2010 ACQUISTA 5 DI PRODOTTI A SCELTA TRA** 23 in famiglia 4 Il territorio Liguria, la vera cucina mediterranea, a base di ingredienti semplici ed economici 8 Il vino Turisti in erba: proposte di corsi e viaggi per i ragazzi 26 CONSIGLI PER LA SPESA Creme amiche per la pelle: per il corpo, per il viso, per proteggersi dai raggi solari L'arte di decantare: quali vini devono prendere aria e come si fa 28 iniziative sociali 13 Il segreto Pesce, così è più facile: pulirlo, desquamarlo, sfilettarlo 31 IN casa Di che razza sei? Piccola guida per conoscere meglio il carattere del cane o del gatto da adottare 16 La stagione Tutti per la scuola…continua con la 3ª edizione Protagonista la frutta: non solo a fine pasto, ma come elemento caratterizzante di primi, secondi e insalate 35 IL VERDE Iris, il fiore di maggio facile da coltivare 19 Le ricette Menù al profumo di sole: erbe aromatiche e verdure di stagione per piatti che stuzzicano l'appetito 39 Il riciclo 22 CONSIGLI PER LA SPESA Una delizia di gelato: le invitanti proposte di VALE Puoi Vincere La cravatta è d'obbligo e scatena la creatività 41 IL WEEK END Le Cinque magnifiche Terre: la Liguria sospesa tra roccia e mare www.sisupermercati.it VACANZA DA SOGNO VALE si fa in quattro per te. * 150 voli Vale sa come si fa la spesa. Perché sa darti un’ampia scelta di prodotti alimentari, per la cura della persona e della casa; perché sa darti qualità e convenienza, sa selezionare il meglio che la natura offre e tante specialità alimentari. **Ad esclusione di: TUC (Stick 160g/40g; Krek 150g; Cracker 31g - Classico, Pomodoro & Grana, Erbe; Cracker Multicereali 32g; Original 75g); FONZIES (40g/23,5g; Choco 35g); CIPSTER (21g; Freeky Fries tutti i formati); RITZ (Mini 35g). *Concorso valido dal 25.05.15 al 30.09.15. Regolamento completo su www.snackyislands.it. Montepremi complessivo 19.500 . 23 in famiglia Turisti in erba: proposte di corsi e viaggi per i ragazzi 26 CONSIGLI PER LA SPESA Creme amiche per la pelle: per il corpo, per il viso, per proteggersi dai raggi solari 28 iniziative sociali 4 Tutti per la scuola…continua con la 3ª edizione 31 IN casa Di che razza sei? Piccola guida per conoscere meglio il carattere del cane o del gatto da adottare 35 IL VERDE Iris, il fiore di maggio facile da coltivare 39 Il riciclo La cravatta è d'obbligo e scatena la creatività 41 IL WEEK END Le Cinque magnifiche Terre: la Liguria sospesa tra roccia e mare 8 13 16 Per suggerimenti, commenti e richieste scrivete a Lucia Loffi Randolin: [email protected] Questa rivista è realizzata con materie prime nel rispetto dell'ambiente. 19 31 23 MAGGIO - GIUGNO 2015 | 3 Liguria IL TERRITORIO La vera cucina mediterranea Piatti poveri, ma dai sapori raffinati, fatti di ingredienti semplici: erbe aromatiche, verdure fresche, olio delicato. Protagonista indiscusso il pesto, con un trionfo di paste fresche e focacce U na cucina caratterizzata da specialità di mare e di terra, frutto di una tradizione che si è ingegnata a cavare il massimo dai più economici degli ingredienti, nobilitandoli in preparazioni inconfondibili e gustose: la Liguria a tavola combina con fantasia farina, legumi, olio ed erbe e il ri- 4 | IL TERRITORIO Liguria sultato è famoso in tutto il mondo. Se poi si aggiunge il sapore del pesce azzurro, il pesce povero per eccellenza, e la ricchezza di ortaggi coltivati nel suo clima perfetto, questa regione può essere considerata il manifesto del mangiare bene e sano, un mix di creatività e saggezza. Profumi verdi Forse il carattere più distintivo della cucina ligure è l'uso, pressoché generalizzato, di erbe aromatiche, di verdure, di odori e di olio d'oliva. La Liguria è, infatti, una terra dove spontaneamente crescono erbe aromatiche profumatissime. Prevalgono basilico, timo, maggiorana, rosmarino, salvia, borragine che, insieme ad altre erbe di campo, vengono utilizzate nelle più svariate maniere per dare a ogni piatto un tocco di originalità. Il simbolo della regione è il basilico: l’assoluta particolarità del clima ligure ha creato un habitat perfetto per la coltivazione di questa pianta aromatica. Dal microclima alla perizia contadina, dalla vicinanza al mare alla presenza di corsi d’acqua, dalla forza del sole alla particolare ventilazione, sono tanti gli elementi che hanno fatto del basilico di un particolare sobborgo di Genova, Pra’, il migliore in assoluto per equilibrio di profumo e sapore. È un basilico tenero, di color verde tenue, dalla foglia di dimensione medio-piccola, di forma ovale e convessa, il cui profumo delicato non presenta quella traccia di menta che si riscontra in altre varietà. Si coltiva sia in serra riscaldata sia in pieno campo. Mixato con olio, pinoli, Pecorino, parmigiano, aglio e sale dà vita al condimento principe di tutta la cucina ligure, ovviamente il pesto. Questo sugo, famoso nel mondo, si sposa perfettamente con le trofie, una pasta fresca simile a un gnocchetto allungato, il cui nome sembra derivare da “strufuggiâ” (atto dell’impastare). Ma in Liguria non c’è solo il basilico. Assolutamente tipico è il Preboggion, un misto di erbe spontanee che variano a seconda della zona in cui vengono raccolte, ma che devono essere almeno sette, tra cui: cicerbita, talegua, pimpinella, dente di cane, cavolo primaticcio o bieta selvatica, prezzemolo, raperonzolo, ortica, pissarella e borragine. Non può mancare la maggiorana che dà quel profumo tipicamente ligure. Il preboggion si aggiunge a frittate, minestre, torte di verdura, oppure fa da ripieno a ravioli e altre paste ripiene. le verdure ripiene In Liguria il profumo del mare va a rendere ancora più buone le primizie dell'orto e del bosco: le caratteristiche "terrazze" producono pomodori "cuore di bue", zucchine trombette, cipolle, patate quarantine genovesi, melanzane, asparagi e carciofi dal sapore unico, mentre sotto i castagni crescono funghi e tartufi... Alcuni degli ortaggi vengono trasformati dalle massaie in verdure ripiene, in ossequio alla tradizione tutta ligure di valorizzare anche gli ingredienti più poveri. Indimenticabili le lattughe farcite e i fiori di zucca ripieni di patate. La ricetta originale delle verdure ripiene prevede un ripieno di magro, cioè senza carne, ma spesso nelle case si è usato aggiungervi ad esempio un pezzettino di prosciutto, o un avanzo di carne, un po' di mortadella ecc. Naturalmente questa 'aggiunta' va sempre fatta in quantità minima per rispettare la delicatezza del gusto delle verdure che altrimenti ne risulterebbe compromesso. Si potrebbero definire ricette "svuotafrigo". MAGGIO - GIUGNO 2015 | 5 Vuoi qualche info per un week end alle Cinque Terre in Liguria? Leggi l'articolo a pag. 41 Nell'entroterra collinare, poi, crescono i funghi porcini che vengono proposti in cucina nei modi più svariati: alla genovese con aglio e basilico, alla brace, fritti, ripieni, al funghetto, in tegame a strati con patate, aglio e basilico. paste&focacce La Liguria è la patria di focacce, farinata di ceci, torte salate di carciofi, di asparagi, di funghi e della famosissima torta pasqualina, ricoperta da 20 o addirittura 33 sfoglie, il cui ripieno è a base di bietole, carciofi, parmigiano e uova: è usanza prepararla nel giorno di Pasqua. Semplice ma saporitissima, la farinata assume in Liguria un significato quasi rituale. Preparata con farina di ceci, sottile, croccante, dalla superficie dorata, è un piatto gustoso, ricco di varianti con l'aggiunta di differenti ingredienti come rosmarino, cipolle, salsiccia. Cibo povero e fragrante, la focaccia è un classico. Alla semplice versione originale vengono aggiunti altri ingredienti come cipolle e olive, creando specialità locali, fra le quali le più note sono la Sardenaira e la focaccia di Recco. Originaria della zona fra Imperia e Ventimiglia, la Sardenaira viene cotta con pomodoro, olive e acciughe. Simbolo gastronomico della cittadina da cui prende il nome, la focaccia di Recco è contraddistinta dall'aggiunta di formaggio fresco. La Liguria è anche una delle patrie storiche della pasta di grano duro. Inconfondibilmente liguri sono le originali paste fresche: le lasagne, che vengono servite con il pesto versato sopra, i corzetti (palline fatte di una pasta la vera ricetta del pesto la v er si one d el la tr a d iz io ne Il vero pesto si fa con mortaio e pestello di marmo. Si inizia con una manciata di pinoli con 3 pezzettini d'aglio (meno della metà di uno spicchio). Si pesta con forza, finchè non diventa una specie di farina. Togliere dal mortaio e tenere da parte. Mettere nel mortaio le foglioline di un mazzetto di basilico ligure, senza gambi, con qualche grano di sale grosso. Non si lavano con l'acqua, ma si passano con carta da cucina. E via di lavoro di polso: prima si pesta, poi con un movimento rotatorio, per non fare riscaldare troppo il basilico. Quando è ben lavorato, si aggiungono prima il parmigiano grattugiato, poi il pecorino grattugiato, in proporzione di 2 a 1. Quindi unite il mix di pinoli e aglio e infine 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva ligure, a filo, continuando a lavorare di pestello. ricchissima di uova), le piccagge (tagliatelle), le trofie e i pansotti con la salsa di noci. Anche minestre e zuppe sono interpretate con ricchezza di verdure e aromi; particolarmente profumato il minestrone, ancora più tipiche la mesciua, un misto di legumi, e la sbira, trippa in umido servita con brodo. Secondi di mare e di terra Lo stretto legame con il mare suggerisce i tipici piatti a base di pesce: il cappon magro, un’originale insalata di pesci, frutti di mare e crostacei combinati con le verdure, gli sgombretti in salsa di piselli, lo stoccafisso, la frittata di bianchetti. Si tratta di un termine regionale generico che indica il novellame (cioè i piccoli) di alcune specie di pesci marini, in particolare sarde e acciughe. Questi pesciolini, lunghi dai 3 ai 10 mm, si presentano come un massa biancastra e si pescano dal 1 dicembre al 30 aprile. Per quanto riguarda la carne, possiamo definire la cima alla genovese una specie di arrosto ripieno. In realtà, in tipico stile "risparmioso" ligure, di carne nella cima non ce n'è molta. Infatti, tolta la sacca di vitello esterna, il ripieno è costituito principalmente da verdure, pinoli e formaggio. Il tutto è legato da uova e profumato di aglio e maggiorana. La tasca viene cucita e cotta nel brodo vegetale. VERSIONE VELOCE Ingredienti •30 g di basilico ligure •15 g di pinoli •15 g di Parmigiano Reggiano ➋ ➌ ➌ Per quanto riguarda i dolci, a Torriglia preparano i canestrelli, a Rapallo i gobeletti, a Sassello gli amaretti con pasta di mandorle e a Genova i biscotti Lagaccio; il pandolce, il più diffuso e conosciuto, è la versione genovese del panettone, preparato artigianalmente con pasta più compatta e meno lievitata, e molto ricco di uvetta e canditi. Oro liquido L'olio Riviera Ligure Dop si distingue per il gusto fruttato e delicato di oliva matura, quasi per nulla amaro, con sentori di mandorla e pinolo. Non copre mai il gusto dei piatti che accompagna. È insostituibile per la preparazione di piatti a base di pesce in generale, di salse alle noci e pesto, e perfetto per la maionese. 4 PREPARAZIONE Difficoltà Facile 20 minuti •15 g di Pecorino sardo •60 g di olio extravergine d'oliva •mezzo spicchio di aglio fresco •sale grosso IL Vino da abbinare PREPArazione Mettere per 10 minuti nel freezer un contenitore con l'olio e i pinoli lievemente tostati e raffreddati. Mettere nel freezer anche le lame del mixer che si intende usare, o l'intero minipimer. Questo trucco serve per non riscaldare il basilico mentre lo si frulla, perchè potrebbe diventare scuro e amaro. Passare le foglie di basilico con una pezzuola umida. Grattugiare fini i formaggi. Togliere dal freezer attrezzo e contenitore. Unire a olio e pinoli le foglie del basilico, i formaggi grattugiati e l'aglio. Frullare per meno di un minuto. Assaggiare ed nel caso aggiustare di formaggio, aglio o olio. Si può congelare e conservare a lungo, oppure tenere in frigo per qualche giorno. ➊ I dolci PORZIONI il vino che profuma di erbe Il Vermentino ligure è un vino che trova nel clima temperato della costa le condizioni ideali per dare il meglio di sè. Dal colore giallo paglierino tenue, ha un profumo di fiori di campo ed erbe aromatiche, con un che di fruttato di albicocca ed ananas. Si beve fresco, stappato al momento, a una temperatura di 8°-10°. Perfetto con un piatto di trenette cotte con 2 patate tagliate a tocchetti, una manciata di fagiolini e scolate in una ciotola con il pesto allungato con un po' di acqua calda di cottura della pasta. Le regole IL VINO L'arte del decantare Alcuni vini, per essere apprezzati al meglio, hanno bisogno di ossigenarsi o di essere separati da un eventuale sedimento. Per farlo, c'è uno strumento, il decanter: quando e come si usa di Francesca Negri S ono molti i poeti che hanno decantato il vino, da Saffo a Baudelaire, fino al genio ribelle di Alda Merini che scriveva: “[…] a me piacciono […] i calici di vino profondi/ dove la mente esulta/ livello di magico pensiero”. Ma il nettare di Bacco si decanta non solo per tesserne 8 | IL VINO LE REGOLE le lodi: decantazione, infatti, è il nome di un’operazione importante per alcuni tipi di vino. In pratica, decantare significa trasferire il contenuto della bottiglia in un recipiente di vetro o cristallo a forma di caraffa, il decanter. Ha una forma simile a quella dell’anfora, molto larga alla base, con una super- ficie panciuta che si restringe verso il collo per poi riallargarsi alla bocca. Per prima cosa, almeno due ore prima dell'apertura, la bottiglia va fatta sedimentare: basta semplicemente metterla in posizione verticale per agevolare il deposito di residui e di sedimenti. Questa operazione al trebbiano Spezzatino di pesce dura circa un'ora. La decantazione è necessaria in due casi: • si decantano i vini di lungo invecchiamento per separarli dal sedimento presente nella bottiglia; • si decantano i vini giovani per favorire l’ossigenazione, estrarre più complessità di sapori e profumi, permettendo al bouquet aromatico di esprimersi pienamente e più velocemente. Vino all'aria L’elemento che preserva maggiormente il vino è l’anidride carbonica che esso ingloba nella fermentazione alcolica: il processo di decantazione riduce la quantità di anidride carbonica e accelera il processo di maturazione, consentendo al bouquet di “venir fuori” prima e meglio. Non bisogna essere necessariamente sommelier per farlo nel modo appropriato, basta seguire alcune accortezze. Per apprezzare al meglio un vino di età non superiore a dieci anni, bianco o rosso che sia, bisogna stapparlo dalle otto alle dodici ore prima della consumazione, per aerarlo. In alternativa, lo si può decantare per accelerare il processo di ossigenazione. • Nel decantare un vino giovane, travasate il contenuto della bottiglia facendolo scrosciare direttamente nel decanter per intensificare il processo di ossigenazione. • Nel decantare un vino di lungo invecchiamento, versate con cautela il contenuto della bottiglia nel decanter per preservare la chiarezza e la brillantezza del vino da eventuali depositi che potrebbe avere sviluppato nel tempo. Ingredienti • 800 g di filetto di pescatrice • 6 dl di Trebbiano • 100 g di scalogno • 100 g di burro fresco • 150 g di funghi, porri e pomodori • 150 g di taccole • olio d'oliva q.b. • 1 bicchierino di Cognac • sale, pepe, prezzemolo q.b. Difficoltà Media PREPARAZIONE 20 minuti 4 PORZIONI i l sa d l a sa à p iù d o v in t tere ca r a a ic e t t r a l al Preparazione ➊ Ridurre il Trebbiano con lo scalogno, facendolo andare a fuoco lento in un pentolino antiaderente, finché non ne sarà rimasto all’incirca mezzo decilitro. Lavorare il burro, regolare di sale e pepe e mettere da parte. Tagliare funghi, porri, pomodori e taccole, quindi fare rosolare con l'olio le verdure a fuoco lento, finché non raggiungono la cottura ottimale. Nel frattempo, tagliare il filetto di pescatrice a cubetti di circa 4 centimetri per ogni lato, rosolarli con il burro precedentemente lavorato e poi sfumare il tutto con un bicchierino di Cognac. A questo punto, impiattare stendendo un cucchiaio di verdure sul piatto, porre sopra qualche pezzo di pescatrice, irrorare con la salsa al Trebbiano e guarnire con del prezzemolo tritato. ➋ ➌ ➍ Come un sommelier Gli esperti decantano vini importanti e molto invecchiati in un modo molto coreografico. Volete provare? Dopo aver pulito la bottiglia con molta delicatezza, mettetela in un paniere da vino. Il paniere tornerà utile per la stappatura, perché consentirà di effettuarla con la bottiglia sempre in posizione pressoché orizzontale (per non far muovere i sedimenti). Una volta stappata la bottiglia, bisogna travasarla lentamente, senza movimenti bruschi: il vino dovrà passare dalla bottiglia nel decanter senza gorgogliare; nel momento del “travaso”, per accertarsi che i sedimenti non entrino nel decanter, va utilizzata una candela da posizionare vicina alla bottiglia in modo da poter vedere in controluce i depositi sul fondo e smettere per tempo di versare il vino. Infine, la bottiglia deve essere sempre presentata in tavola insieme al decanter, in modo da mostrare agli ospiti l'etichetta. MAGGIO - GIUGNO 2015 | 9 In alternativa al decanter, uno strumento che occupa poco spazio ed è assai utile è l’aeratore per il vino, che grazie alla sua forma crea un aumento nella velocità di scorrimento del liquido nel momento in cui si versa e quindi una conseguente diminuzione della pressione. La decompressione così creata genera un vuoto in grado di risucchiare e mescolare il vino all'aria, ossigenandolo a puntino. In assenza anche di questa attrezzatura, potete cercare di innescare l’ossigenazione versando il vino nel bicchiere tenendo la bottiglia a circa 30 centimetri di distanza dal calice. Avvinare i bicchieri Dopo avere decantato il vino, prima di servirlo, potete “avvinare” i bicchieri dei vostri ospiti. Versate un dito di vino nel primo calice, fatelo ruotare così da bagnare le pareti in modo uniforme, svuotate il contenuto nel secondo bicchiere, ruotate e così via fino a quando avete bagnato l’ultimo bicchiere che andrà poi svuotato nel lavandino. Questa operazione permette di lavare via gli odori che possono essere rimasti sui bicchieri se non sono stati lavati perfettamente o se è molto tempo che non li usate. L’avvinamento non sempre è necessario, ma sicuramente fa molta scena... trebbiano Focus Nome e Cognome Trebbiano d’Abruzzo Doc Residenza (Zona di produzione) In Abruzzo il Trebbiano ha trovato un ecosistema ideale, ottenendo risultati rilevanti. Il Trebbiano d’Abruzzo Doc è realizzato con l’omonima uva per l’85% e da altri vitigni a bacca bianca per il restante 15%. È l’unico vino bianco dell'Abruzzo ad essere regolamentato da una Doc (dagli anni ’60), cosa che ha conferito una prima concreta valorizzazione qualitativa del prodotto. Da allora questo vino abruzzese ha avuto un successo crescente. Età Ottimi risultati sia con vini giovani di buona piacevolezza, sia con vini di straordinaria longevità ottenuti con la fermentazione o con la maturazione in grandi o piccole botti di rovere. Segni particolari Il Trebbiano ha una maturazione che indicativamente va dal 20 settembre al 10 ottobre. È coltivato in Abruzzo su oltre 10.000 ettari. Il nome deriva da "Trebula", ossia fattoria (Plinio il vecchio descrive un "Vinum Trebulanum", che secondo questa interpretazione, starebbe per "vino di paese", o "vino casareccio"). Note degustative Di colore paglierino con riflessi verdognoli, profuma di fiori e mandorla. Esperienza di gusto Sapore delicato sostenuto da fresca acidità. Al palato è secco, morbido, armonico con retrogusto lievemente ammandorlato. Si fa ricordare per il suo gradevole bouquet di fiori e frutta, fresco, dal sapore asciutto e armonico. Abbinamenti con il cibo Ottimo aperitivo, accompagna tutto il pasto e il pesce in umido e arrosto. È ottimo da abbinare agli antipasti di mare e di verdure tipici del territorio abruzzese. Si sposa bene con minestre e pastasciutte locali, con piatti a base di uova, pesce e carni bianche (per esempio il tacchino alla canzanese, ricetta tipica teramese). Temperatura di servizio 8-10°C. Il bicchiere giusto Da Riesling. 10 | IL VINO LE REGOLE Cucina IL SEGRETO PESCE, così è più facile Bando alle scuse, non bisogna farsi intimidire da operazioni come eviscerare, desquamare, sfilettare: come si fa, passo per passo. E portare in tavola più spesso i doni del mare non sarà un problema I banchi del pesce, anche al supermercato, sono sempre più attraenti, una dieta a base di questo alimento è sicuramente nutriente e leggera, ma… spesso il pesce ci intimidisce. Come pulirlo? Come cucinarlo senza rovinare tutto? La pulizia del pesce le prime volte sembra un'impresa, per non parlare della cottura: la polpa delicata, che reagisce velocemente al calore, non concede distrazioni. In realtà, i banchi a libero servizio nei supermercati offrono sempre di più una buona varietà di pesci già puliti, almeno per quanto riguarda le interiora. È un dettaglio importante, perché è proprio nelle interiora di alcuni pesci che si nasconde un brutto parassita che potrebbe rovinare la nostra salute: l’anisakis. Quindi è sempre importante controllare che la carne del pesce non abbia strani buchi, che segnalerebbero la presenza di questo antipatico animaletto. Operazione pesci puliti Pulire perfettamente il pesce, comunque, è una missione tutt'altro che impossibile. Gli attrezzi di cui abbiamo bisogno sono solo due: un coltello medio tipo trinciante per squamare e tagliare e un coltello più lungo a lama flessibile per sfilettare. Desquamare Innanzitutto, per molti pesci bisogna eliminare le squame, che è davvero antipatico ritrovarsi in bocca. Basta con una mano impugnare il pesce per la coda e con un coltello di media grandezza risalire dalla coda verso la testa “contropelo”, sollevando ed eliminando tutte le squame prima da una parte e poi dall’altra. C’è chi suggerisce di farlo sul tagliere, il nostro segreto è di farlo nel lavello riempito per metà di acqua, così da non far rimbalzare le squame per tutta la cucina . MAGGIO - GIUGNO 2015 | 13 I casi difficili Esistono dei pesci che hanno bisogno di un trattamento speciale, come le sogliole per esempio. Dopo averle eviscerate, bisogna eliminare la pelle: si fa una piccola incisione vicino alla coda sul lato nero, poi si afferra la pelle e con un gesto deciso la si strappa tirando verso la testa. La stessa operazione si ripete dal lato della pelle bianca, sempre con un bel gesto deciso. Tra i prodotti ittici più ostici ci sono sicuramente le ostriche. In questo caso, meglio dotarsi dell’apposito coltello e, se non si vuole acquistare il guanto in maglia di ferro, sarà meglio proteggersi con uno strofinaccio pesante: le ferite da ostriche non sono affatto piacevoli! Prendete nella mano sinistra l’ostrica, con la parte piatta verso l’alto, la cerniera dell’ostrica dovrà essere nella direzione opposta del vostro polso. Infilate la lama del coltello apposito tra le due valve a circa 2/3 dell’altezza dell’ostrica vicino alla cerniera. Fate scorrere delicatamente il coltellino lungo tutto il lato interno dell’ostrica e tagliate il muscolo che tiene unite le due valve. Fate girare tutta la lama intorno al perimetro interno dell’ostrica e quindi ruotate la lama del coltellino per allontanare le due valve. Eviscerare Molto bene, ora non resta che eviscerare il pesce, se non lo abbiamo acquistato già pulito! Sempre con lo stesso coltello incidiamo la pancia e con le mani togliamo le interiora. Siete un po’ impressionabili o non volete odori sulle mani? Utilizzate i guanti usa e getta: pratici, migliorano anche la presa sul pesce ed evitano che le nostre mani perdano di… freschezza. Sfilettare Stiamo qui parlando di pesci medio grossi, che a questo punto sono già pronti per tutte le ricette al forno o in un brodo leggero di verdure. Ma se vogliamo avere una presentazione più elegante, allora non è proprio pos- sibile evitare di sfilettare: basterà infilare un coltello più flessibile lungo tutto il fianco del pesce sopra le pinne dorsali (foto 1), poi farlo scivolare lungo la spina centrale (foto 2) e il gioco è fatto per il primo filetto; girate il pesce e fate lo stesso dall’altro lato. Un consiglio, se il pesce è grande non dimenticate di estrarre la carne delle “guancette”, un boccone davvero prelibato. Spinare Rimangono ora da eliminare le eventuali spine che fossero rimaste sui filetti. Per trovarle, è sufficiente scorrere la polpa del pesce con i polpastrelli: le spine pungeranno e a quel punto con una pinzetta sarà semplice eliminarle. Molluschi, crostacei & Co Per i pesci più piccoli non c’è bisogno di sfilettare. Alici e acciughe si eviscerano staccando la testa, senza coltello, poi con delicatezza si fa scivolare il pollice lungo la pancia in modo da aprirle a libro. Questo modo di prepararle è adatto per ricette come le alici in tortiera, o le acciughe impanate e fritte. Nel caso invece di seppie e totani, la prima operazione da fare è separare la testa con i tentacoli dal resto del corpo, cioè dalla sacca. All’interno della testa bisogna poi eliminare il dente con cui l’animale si nutre, e sciacquare per eliminare ogni traccia di sporco. Dai totani si staccano le due alette, la pelle e una piccola nervatura di “plastica” che vedrete spuntare dalla sacca. 14 | IL SEGRETO CUCINA In ultimo, la sacca va completamente svuotata e sciacquata con abbondante acqua fredda. Nel caso delle seppie, toccando la sacca è possibile sentire “l’osso”: con una piccola pressione anche questo uscirà dalla sacca con facilità. Per quanto riguarda infine gamberi, mazzancolle e scampi, si tratta di prodotti molto preziosi che vanno trattati con delicatezza. Esistono vari modi per prepararli. Nel caso in cui serva solo la polpa, si inizia a staccare la testa e il carapace (lo scudo che protegge il corpo), poi con uno stuzzicadenti si elimina il filetto nero, che in cottura risulterebbe molto amaro. La testa e il carapace non vanno buttati, si possono sciacquare e utilizzare per preparare uno squisito brodo di crostacei. Ricette LA STAGIONE Protagonista la frutta Primo, secondo, contorno e… frutti estivi! Non come fine pasto o merenda, ma come ingrediente principe di tutte le portate, anche di quelle salate N egli anni ’80 non c’era ristorante alla moda che non proponesse il risotto alle fragole. Oggi questa ricetta è un po' “datata”, ma la frutta nella lista degli ingredienti di primi, secondi e contorni è tornata fortunatamente di piena attualità. Non stiamo pensando solo alle insalate o al classico prosciutto e melone, ma a vere e proprie ricette di carne, pesce, riso, pasta. Siamo più abituati a utilizzare, in ricette tradizionali o esotiche, frutti un po' invernali come arance, limoni e mele. Oppure l’ananas, che nella cucina cinese è un ingrediente tipico di tanti piatti 16 | LA STAGIONE Ricette agrodolci. Ma stiamo entrando nella stagione dove la frutta esprime il meglio di se stessa, come profumo, aroma e colore e questa ricchezza non può che rendere ancora più speciali anche le ricette classiche scritte da tempo sui nostri quaderni di cucina. Nel bellissimo gioco della cucina, a questo punto dell’anno siamo chiamati a rimescolare le carte ed approfittare della generosità della stagione estiva: albicocche, ciliegie, fragole e nespole e chi più ne ha più ne metta. quel tocco in più Le regole da seguire sono semplici: la frutta estiva, quando l’estate non è ancora arrivata, ha un gusto prevalentemente aspro e questo tocco di acidità, unito ai bei colori accesi, rappresenta una bella novità in cucina. Questa frutta si presta anche a essere cotta, non a lungo certo, perché rimane più saporita e bella a vedersi se passata in padella brevemente e a fiamma molto alta. Albicocche Proviamo un carpaccio di albicocche, affettate sottili sottili e lasciate marinare al sole con zucchero di canna, basilico e cannella: perfette se abbinate a lattuga leggermente saltata in padella e gamberi crudi. Le albicocche sono davvero magiche: accompagnate da mandorle e uvetta, rendono speciale anche un cous cous aromatizzato delicatamente con coriandolo e menta, più dadini di pollo laccati con un filo di miele. Il cous cous potete facilmente reperirlo in scatola in qualsiasi supermercato e prepararlo è davvero semplice. Possiamo anche pensare a un risotto, decisamente vegetariano, mantecato con una crema di finocchi stufati e una dadolata di albicocche saltate in padella e sfumate con aceto bianco. Da provare prima che arrivi il gran caldo, mentre le giornate si allungano e non importa se si cena un po’ più tardi. non la solita insalata • Spinaci novelli e fagiolini sbollentati per 10 minuti, albicocche, mandorle, briciole di pane integrale, scorza di lime grattugiata. Condire con 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, 1 cucchiaio di senape, il succo di un lime. • Cuori di lattuga, fichi tagliati a fettine, palline di melone, strisce di prosciutto, semi di girasole. Condire con olio extravergine di oliva, succo di pompelmo e un cucchiaio di yogurt bianco. • Insalata belga, pollo grigliato tagliato a striscioline, mela verde, noci, briciole di paneintegrale, ciliegie snocciolate. Condire con olio extravergine di oliva, aceto di mele, salsa di soya. Le insalate a base di frutta e verdura sono davvero il modo più semplice per imparare a mescolare i sapori. Ed esistono dei piccoli trucchi per renderle ancora più speciali: 1 mescolare qualche frutto secco come mandorle, pistacchi e nocciole sminuzzati grossolanamente; 2 aggiungere delle briciole di pane secco per dare croccantezza; 3 prevedere anche una manciata di germogli; 4 variare il condimento utilizzando senape o yogurt o una punta di maionese. Ciliegie Il segreto più importante per dare ai piatti il giusto carattere sta nello scegliere frutti non troppo maturi, croccanti sotto i denti, che diano freschezza al palato. Pensiamo alla carne, magari in forma di spiedino, colorato da tante belle ciliegie. Saranno le prime della stagione: snocciolate e alternate a peperone verde, salsiccia e indivia. Delizioso! Melone Avete voglia di assaggiare un insolito sugo buono e fresco? Frullate mezzo melone con 4 cucchiai d’olio extravergine di oliva, un pizzico di peperoncino piccante, qualche foglia di menta, sale e pepe. Saltate in padella senza grassi delle briciole di prosciutto crudo, cuocete la pasta al dente e conditela con il prosciutto, la crema di melone e qualche pomodorino tagliato a quarti. Ecco un primo piatto alla frutta gustoso e insolito. Nespole Non dimentichiamo la ricchezza che la frutta estiva può portare anche alle preparazioni a base di pesce. Per esempio una variante della ceviche peruviana, dove il pesce crudo marinato negli agrumi è accompagnato dalla dolcezza della cipolla rossa e condito con una salsa a base di lime, cui un frutto primaverile come la nespola può aggiungere un magnifico tocco in più. MAGGIO - GIUGNO 2015 | 17 Ricette di Stagione ricette ideate e testate ai fornelli da Maria Greco Naccarato, chef, blogger ed esperta di cucina Menù al profumo di sole Erbe aromatiche, verdure di stagione, formaggi di capra: ai primi caldi, gli ingredienti più fragranti stuzzicano l'appetito o Paté di conigli Bruschetta AL Difficoltà PREPARAZIONE Media 30 minuti+riposo 4 PORZIONI ale r ig in p iù o it l o o del s o n to n Ingredienti • 1 pane integrale • 1 coniglio • 1 cipolla • 1 carota • 1 cuore di sedano • alloro • rosmarino • olio extravergine di oliva • timo • aglio • 30 foglie di salvia • sale • pepe nero in grani IL SEGRETO Per rendere questa ricetta ancora più profumata, basta riscaldare l’olio fino a circa 70°, immergere le erbe aromatiche e lasciare in infusione per una notte prima di unirlo al coniglio cotto. Preparazione ➊ Portare a bollore l'acqua con tutte le verdure e pochissimo sale, dopo 10 minuti immergere il coniglio intero e lasciarlo cuocere fino a che la carne può staccarsi facilmente con le mani dalle ossa (non cuocere però oltre questo momento). Lasciare raffreddare nel brodo, poi estrarre il coniglio, asciugarlo e con le mani pulite staccarne tutti i pezzi di carne mettendoli a sgocciolare in due scolapasta. Trasferire la polpa di coniglio in una ciotola e insaporirlo con sale e pepe in grani. Prendere ora una terrina e mettere sul fondo uno strato di carne, coprire con parte delle foglie di salvia, ➋ ➌ dei rametti di rosmarino, timo e foglie di alloro. Irrorare con abbondante olio extravergine di oliva e ripetere lo strato di coniglio, poi quello di aromi fino a esaurire gli ingredienti. Fare ben attenzione che l’olio copra bene la carne, schiacciando eventualmente con le mani. Mettere della pellicola trasparente a contatto a lasciare in frigo per almeno 48 ore. Trascorso il riposo, affettare il pane integrale, spennellare ogni fetta con un pochino dell’olio in cui ha risposato il coniglio, poi grigliare le fette su una piastra ben calda. Distribuire il tonno di coniglio fresco sulle bruschette calde, decorare con foglie di salvia e portare in tavola. ➍ MAGGIO - GIUGNO 2015 | 19 i n asparag o c i d r e v i h Gnocc Difficoltà Media PREPARAZIONE 30 minuti Ingredienti • 300 g di ricotta vaccina • 500 g di spinaci freschi • 150 g di farina • 50 g di Grana Padano • 50 g di Pecorino i s o f f ic o it b u es ti pron 4 PORZIONI • 4 uova • 1 mazzetto di asparagi • 1 cipolla • noce moscata • 25 g di burro • sale e pepe bianco Preparazione IL SEGRETO Per strizzare bene gli spinaci, basta scolarli e metterli in un piatto di plastica usa e getta. Quando sono un po' raffreddati, proteggendo le mani con uno strofinaccio, chiudere il piatto a metà, inclinarlo sul lavandino e stringere forte. ➊ Lavare gli spinaci, scolarli, trasferirli in una padella antiaderente e coprire con un coperchio. Cuocerli a fiamma viva per 10 minuti senz’aggiungere altra acqua. Trasferire gli spinaci in uno scolapasta, poi con le mani strizzarli con forza per eliminare completamente l’acqua. Tritarli con un coltello, quindi trasferirli in una ciotola. Aggiungere agli spinaci la ricotta, i formaggi grattugiati, le uova, la noce moscata grattugiata. Mescolare bene, assaggiare e regolare di sale e pepe. Poi aggiungere la farina e provare a fare delle palline grandi come delle noci. Se l’impasto non fosse sufficientemente sodo, aggiungere eventualmente altra farina. Pulire gli asparagi, eliminare la parte più dura del gambo, tagliare le punte. Sbollentare per 4 minuti in acqua salata bollente i gambi e le punte. In un tegame ➋ ➌ lasciate fondere una noce di burro, aggiungere la cipolla tritata finemente e quando è diventata trasparente unire gli asparagi scolati e cuocere per circa 5 minuti. Cuocere i gnocchetti in abbondante acqua salata bollente fino a quando non salgono a galla, quindi scolarli con una schiumarola direttamente nella padella con gli asparagi. ➍ Tartare di ricciola Difficoltà Facile PREPARAZIONE 15 minuti 4 PORZIONI IL SEGRETO I frutti di cappero, chiamati anche “cucunci”, sono i capperi più grandi con il gambo lungo. Possono anche essere serviti da soli come stuzzichini. INGREDIENTI • 1 kg di ricciola • 20 pomodorini • 20 foglie di basilico • 2 cucchiai da tavola di succo di limone Preparazione ➊ hi il s u s 'italiana all Pulire la ricciola per ricavarne i due filetti: squamarla con un coltello facendolo scivolare dalla coda verso la testa. Incidere il ventre del pesce e togliere le interiora, poi tagliare le pinne dorsali con un paio di forbici. Infilare il coltello lungo il fianco del pesce e farlo scivolare lungo la lisca centrale. Fare lo stesso dall’altro lato e ricavare il primo filetto. Girare il pesce, ripetere l’operazione e ricavare il secondo filetto. Eliminare la pelle e tagliare la polpa a dadini. Raccogliere la polpa di pesce in una ciotola e condirla su- ➋ • 1 spicchio d’aglio • qualche frutto di cappero per decorare • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva • sale e pepe bito con sale, pepe e due cucchiai di olio extravergine di oliva. Lavare, asciugare e tagliare in quarti i pomodorini. Pulire il basilico con un panno umido, poi sminuzzarlo con le mani e tenerlo da parte. In una ciotola di vetro mettere il rimanente olio e lo spicchio d’aglio e riscaldare per 5 secondi in microonde. Aggiungere i pomodorini, regolare di sale e pepe e unire anche la tartare di ricciola e il basilico. Completare con il succo di limone, mescolare, assaggiare e regolare di sale e pepe. Decorare con qualche frutto di cappero. ➌ ➍ chevre caponatina al Difficoltà PREPARAZIONE Facile 20 minuti 4 PORZIONI INGREDIENTI • 300 g di melanzane perline • 100 g di pomodorini • 30 g di olive taggiasche • 1/2 peperone rosso • 2 spicchi d'aglio • 15 foglie di basilico • 4 medaglioni di formaggio chevre • 3 cucchiai d'olio extravergine • di oliva sale e pepe con e nz an l me a e in l per IL SEGRETO La melanzana perlina, corta e oblunga, ha un sapore più dolce di quella tradizionale (se ne fa anche un'inusuale marmellata). Può essere sostituita dalle melanzane grandi, ma dalla buccia chiara. Preparazione ➊ Snocciolare le olive. Lavare ed asciugare le melanzane perline, il peperone e i pomodorini. Quindi tagliare in quarti i pomodorini, il peperone e la melanzana a dadini. In una casseruola riscaldare l’olio, aggiungere due spicchi d’aglio in camicia, far insaporire per qualche minuto a fiamma dolce prima di aggiungere il peperone tagliato a dadini e, dopo 5 minuti, i pomodorini in quarti. Mantenendo la fiamma piuttosto viva, aspettare che il peperone si ammorbidisca, poi aggiungere la melanza- ➋ na a pezzettini. Solo ora salare e pepare. Dopo 5 minuti, togliere dal fuoco e unire 10 foglie di basilico sminuzzate con le mani e le olive nere snocciolate e tagliate a metà. Accendere il grill del forno. Foderare una teglia con carta da forno, appoggiarvi sopra i formaggi chevre e infornare per un paio di minuti. Mettere al centro di ogni piatto la caponatina, aggiungere il formaggio fondente ben caldo e ancora una foglia di basilico. ➌ ➍ Semifreddo al caffè Difficoltà PREPARAZIONE Media 30 minuti+riposo 8 INGREDIENTI • 6 tuorli • 50 g di zucchero • 70 g di acqua PORZIONI • 15 g di caffè liofilizzato • 400 g di panna fresca • meringhe e cacao Preparazione e l at o un g senz a t ie r a gel a ➊ In un pentolino mettere a freddo lo zucchero e l'acqua e portare sul fuoco a fiamma media, attendendo che lo zucchero si sciolga. Abbassare la fiamma e far addensare lo sciroppo. L’ideale è poter disporre di un termometro che ne misuri la temperatura, lo sciroppo va infatti tolto dal fuoco quando raggiunge i 118°, ci vorranno indicativamente 10 minuti. Mentre lo sciroppo cuoce, in una ciotola montare i 6 tuorli con una frusta elettrica e non appena lo sciroppo è pronto versarlo a filo sui tuorli continuando a lavorare la crema. Proseguire fino a quando il composto si sarà raffreddato. In una ciotola sciogliere 15 g di caffè liofilizzato con un cucchiaino da caffè di acqua fredda, ➋ IL SEGRETO Lo sciroppo di acqua e zucchero, aggiunto alle uova e poi lavorato con le fruste elettriche mentre si raffredda, crea un'impalcatura che dà consistenza al dolce. ➌ in polvere per decorare mescolando bene: il risultato dovrà essere una crema molto densa. Aggiungere la crema di caffè al composto di tuorli e amalgamare con un cucchiaio di legno. In un'altra ciotola montare la panna fresca, non troppo dura, e con una spatola unirla al composto di uova e caffè. Sistemare quattro coppa pasta su una teglia rivestita da carta da forno, trasferire il composto in una tasca da pasticcere e riempire le formine. Trasferire subito nel congelatore e far rassodare per almeno 3 ore. Togliere dal congelatore 15 minuti prima di servire in tavola, decorare con piccole meringhe e cacao spolverizzato. Il semifreddo può ugualmente essere servito in uno stampo unico da dolce. ➍ ➎ MAGGIO - GIUGNO 2015 | 21 consigli per la spesa Una delizia di gelato Per occasioni speciali o momenti particolari non un gusto qualunque, bensì specialità belle e buone, anzi buonissime. Le invitanti proposte di VALE C hi di voi non ricorda la scena del film “Il diario di Bridget Jones” in cui lei, la Bridget, di pessimo umore apre il freezer e si impossessa di una vaschetta di gelato? E chi almeno una volta nella vita non ha pensato a una serata di pieno relax sul divano davanti a un film in dvd con vaschetta di gelato in una mano e cucchiaio nell’altra? Consolatorio? Rilassante? Gratificante? Forse il gelato è anche tutto questo. Se poi è “speciale”, meglio ancora: ricco, dai tanti colori, decorato in modo elegante o divertente, come può esserlo quello che compone la linea premium “VALE Le Specialità”, gelati studiati per essere assaporati appunto nelle occasioni speciali. Proposte di alta qualità, legate alla tipicità del territorio: si va dai tartufi bianchi e neri alle vaschette dai gusti che richiamano la Sicilia (cassata siciliana, sorbetto al limone di Sicilia, gelato al pistacchio dell’Isola) e il Piemonte (gelato alla nocciola con nocciole del Piemonte Igp), oppure prelibatezze come il caffè arabica 100% (gelato al caffè) . Due porzioni di golosità Bianco o nero, il tartufo è una specialità da gustare sia a fine pasto, sia durante la giornata, o a metà serata. Bianco se si preferisce un gelato alla panna ripieno di gelato al caffè 100% arabica, ricoperto con granella di meringa, in cui oltre a latte scremato fresco, panna fresca, zucchero, burro, tuorlo d’uovo, l’estratto di caffè liquido dà quel deciso ed esclusivo sapore di caffè. Nero se si opta per un gelato al cioccolato extra fondente, ripieno di gelato alla crema di latte e ricoperto con cacao in polvere zuccherato: un contrasto delizioso fra dolce e amaro. Entrambi in pratiche confezioni da due porzioni sulle quali viene ricordato come sia importante mantenere la temperatura bassa, soprattutto nel tragitto negozio-casa, per una corretta conservazione del prodotto. Raccomandazione naturalmente valida per tutti i gelati e surgelati. Tipicità al gelo Dalla Sicilia, ecco i tre gusti “speciali”. Il gelato alla cassata siciliana, decorato con pan di Spagna e frutta candita, a base di latte scremato, zucchero, ricotta, granella di cioccolato, burro, pasta di mandorle. Il gelato al pistacchio di Sicilia, in cui granella e pasta di pistacchio si aggiungono a latte scremato e zucchero. Il sorbetto al limone di Sicilia, dove acqua, zucchero e succo dell’agrume costituiscono gli ingredienti principali. Ingredienti, tutti, di qualità. Come quelli del Gelato alla nocciola, ottenuto esclusivamente da”Nocciola del Piemonte Igp”, e del Gelato al caffè arabica 100%. Tutti sono disponibili in vaschette trasparenti da 200 g, così che anche l’occhio abbia la sua parte cadendo sulle golose sfumature di colore… Un consiglio: per assaporarne al meglio il gusto, è bene togliere il gelato dal freezer almeno 10 minuti prima di servirlo. Partenze IN FAMIGLIA Turisti in erba Scuole addio, cominciano le vacanze. Ma come organizzare i ragazzi quando i genitori sono ancora al lavoro? Ecco alcune proposte di corsi e viaggi estivi da scegliere anche in base ai loro desideri O gni anno si ripropone lo stesso problema. Quando finiscono le scuole i ragazzi, ovviamente, sono contentissimi. I genitori un po’ meno. La domanda arriva puntuale: chi si occupa dei bambini? Come gestirli prima che si vada tutti insieme al mare o ai monti? Quando la questione non può essere risolta con l’aiuto dei nonni, bisogna trovare un’alternativa. In realtà, le proposte non mancano, in città e nelle località di villeggiatura: anzi, corsi e soggiorni estivi possono diventare un'occasione per stimolare l'autonomia dei ragazzi di elementari e medie alle loro prime esperienze fuori casa. Ecco allora alcuni suggerimenti e indirizzi per scegliere meglio. Non senza aver sentito anche i nostri figli su ciò che amerebbero fare . Città da giocare Nelle città più grandi le iniziative sono, in genere, tantissime. Si può spaziare dalle ludoteche ai baby-parking, ai corsi sportivi che tengono impegnati i bambini per tutta la giornata con un orario identico a quello scolastico. Inoltre, moltissimi comuni organizzano le colonie estive urbane: funzionano con gli stessi orari della scuola, ma ovviamente con attività deciMAGGIO - GIUGNO 2015 | 23 samente più ludiche: giochi con l’acqua e la sabbia per i più piccoli, sport, escursioni (anche fuori città) per i più grandicelli. Le informazioni su questo servizio sono disponibili nelle scuole, ma non mancano siti ad hoc che si possono consultare per trovare soluzioni alternative, come www.bambinopoli.it. Progetto vacanze Esistono molte iniziative dedicate ai bambini in località di villeggiatura o in campagna. Il Wwf (tel. 02 831331, www. wwfnature.it) organizza stage ecologicamente corretti e anche entusiasmanti su tutto il territorio nazionale dove, a seconda delle proposte, ci si può cimentare nella canoa, nell’equitazione, nell’arrampicata o in percorsi esplorativi in mountain bike. O ancora seguire le orme dei biologi marini o delle guardie ecologiche per imparare a proteggere la natura e la sua biodiversità. Si può poi optare per il classico kinderheim. L’Aki (Associazione Kinderheim Italiani, tel. 024982588 www.kinderheim.it) organizza soggiorni in località marine e sulle Dolomiti con programmi che includono attività ludiche in mezzo alla natura. Infine, per i preadolescenti una buona soluzione sono gli stage di volontariato ambientale, organizzati per esempio da Legambiente (tel. 06862681, www. legambiente.com). Il parere della psicologa Spesso sono i genitori a spingere i figli ad andare in villeggiatura da soli, preoccupati dello "spreco" di tanto tempo libero. Ma non è detto che a 6-7 anni tutti siano pronti per un’esperienza del genere. «Non esiste in realtà una regola fissa», afferma Milena Agosti, psicologa e psicoterapeuta a Milano. «Comunque sia, la separazione da mamma e papà, che è uno dei compiti evolutivi più importanti del ragazzo, può risultare traumatica e va preparata. È importante che sia graduale, anche per una vacanza». Per non forzare, è bene iniziare a piccole dosi: periodi brevi – una settimana al massimo – non troppo lontano da casa (per poterlo andare a recuperare facilmente in caso di crisi insuperabile), in piccoli gruppi. Meglio evitare invece, come prima volta, un soggiorno-studio all’estero di 3 settimane, un’avventura che può essere stimolante, ma 24 | IN FAMIGLIA Partenze Le attività previste? Dipende dalla località, ma si spazia dal ripristino di aree boschive a interventi di valorizzazione ambientale. Gli alloggi? Spartanissimi: masserie, palestre, ex conventi, tenda. Si tratta insomma di un’ottima esperienza formativa, un buon sistema per impegnare i ragazzi e farli vivere non solo al di fuori della routine, ma anche in una dimensione priva di Tv, giochi elettronici e smartphone. anche molto critica. «Per valutare se è il momento giusto, è fondamentale mettersi in ascolto dei figli e cercare di capire se c’è in loro la voglia di una vacanza da soli». Per agevolarli, specie se timidi, è utile trovare qualche amico o compagno di classe per condividerla e avere una “spalla” di sostegno nei momenti di difficoltà. E se è la mamma (o il papà) a entrare in ansia al momento della partenza, nel timore che senza genitori il piccolo sia fuori controllo? È bene ricordare che nei vari campus, college o centri estivi i ragazzi sperimentano sì per la prima volta l’autonomia e si sentono liberi, ma non sono mai lasciati a se stessi: si trovano in realtà in situazioni “contenitive” dove la giornata è cadenzata, ci sono orari, regole da rispettare e, soprattutto, adulti di riferimento che li aiutano con discrezione a gestire la nuova libertà. Ai genitori non resta che assecondare questa organizzazione. consigli per la spesa novatore Thalasso scrub corpo Atmosfera & Benessere a base di sale marino, che esfolia e rivitalizza il corpo perché ricco di vitamina E, olio di avocado ed estratti di alga marina: abbina così i benefici del mare con le proprietà restitutive degli oli eudermici. Agisce dolcemente sulla pelle rivitalizzandola, e la rende morbida e vellutata. Per un volto luminoso Creme amiche per la pelle Per preparare il corpo alla stagione calda, per attenuare i segni del tempo sul viso, per proteggersi dai raggi del sole: tante soluzioni a portata di mano L 'estate è alle porte. Se già non abbiamo provveduto, forse è meglio che ci affrettiamo a fare qualcosa per almeno attenuare quelle “noiose” bucce d’arancia che lo specchio impietoso ci mostra. Una corsa al nostro supermercato di fiducia ed ecco fra i tanti prodotti quello che fa per noi: un Trattamento rimodellante corpo della linea Atmosfera & Benessere, con effetto rassodante e levigante, a base di caffeina e teofillina, estratti di edera e alghe fucus. Si tratta di un unico trattamento, concepito per rimodellare la figura e perfeziona- re la silhouette, da applicare quotidianamente con un energico massaggio: in tal modo si produce uno stimolo efficace del microcircolo, in grado di promuovere il drenaggio e migliorare l’aspetto della pelle a “buccia d’arancia”. Il risultato? Una immediata sensazione di leggerezza e tonicità, oltre che di compattezza. Per un effetto più potente Se poi si desidera potenziare l’effetto del trattamento rimodellante, la linea AB propone un altro prodotto da utilizzare prima di applicare quello rassodante. È il Trattamento rin- Se invece, o anche, preferiamo rivolgere la nostra attenzione al viso, magari stanco alla fine di un lungo periodo di lavoro, possiamo ricorrere alla nuova crema perfezionante di Atmosfera & Benessere BB CREAM nelle due nuance medio chiaro e medio scuro (marrone). Un unico prodotto per uniformare, idratare, proteggere e nutrire la pelle così da rendere luminoso il viso, in cui tracce di stanchezza e piccoli difetti, come rughe e arrossamenti, vengono quanto meno attenuati se non cancellati. Ricche di vitamina E e di oli eudermici, le due versioni della crema proteggono la pelle dalle aggressioni esterne e prevengono i segni del tempo. Nota di rilievo: hanno un fattore di protezione solare pari a 15 (SPF), il che non guasta in questa stagione. Da Atmosfera & Benessere sempre nuove proposte al servizio dei propri clienti! Abbronzati senza rischi Per ottenere una protezione dal sole su misura e un'abbronzatura dorata, ecco le creme solari Atmosfera&Benessere, studiate per mantenere il giusto livello di idratazione e nutrimento grazie all'azione emolliente del burro di cacao e della vitamina E. Sono disponibili con SPF 6, 15, 30, 50+ baby, vale a dire sono a bassa, media, alta e altissima protezione: per chi ha la pelle chiara e quindi richiede più cura; per chi è già un po’ abbronzato; per la delicata cute dei bambini. Per tutti, anche il doposole idratante AB con aloe vera, che esercita un’azione lenitiva, è di facile assorbimento ed esalta l’abbronzatura. INIZIATIVE SOCIALI continua... a 3 edizione Grazie al successo ottenuto e alla larga partecipazione delle scuole d’Italia, l’iniziativa “Tutti per la scuola”, partita nel 2012, proseguirà fino al 13 febbraio 2016. I coupon richiesti entro quella data potranno essere versati sul sito fino al 14 marzo 2016.* Per sostenere la scuola insieme COME PARTECIPARE E AIUTARE LA SCUOLA? *Esclusi dalla proroga sono le regioni Puglia, Campania, Calabria, Molise e Basilicata, dove l’iniziativa terminerà il prossimo 30 ottobre, previa verifica della data di scadenza presso i punti di vendita aderenti alla campagna. Come noto, “Tutti per la scuola” è nata per dare un contributo in materiale didattico alle scuole dell’infanzia e primarie, pubbliche e paritarie d’Italia. Coinvolge gli istituti scolastici, i supermercati e iper che aderiscono al progetto, e i loro clienti dotati di Carta Club che facendo la spesa possono donare dei punti a una scuola scelta fra quelle che partecipano all’iniziativa: 250 punti corrispondono a 4 euro. Sul sito www.tuttiperlascuola.it potete trovare le indicazioni utili per l’adesione, le date di scadenza, l’elenco dei punti di vendita coinvolti, dei premi in palio e delle scuole registrate, nonché alla voce “progetti didattici”, divertenti giochi educativi contro lo spreco (alimentare ed energetico) e schede di lavoro. Tutto su www.tuttiperlascuola.it. Scuola SA CS UI O LL OA OPERAZIONE PASSAPAROLA Ricordiamo che dallo scorso giugno, per gli istituti già iscritti e quelli non, c’è la possibilità di accumulare più punti con “Porta una Scuola Amica”. Segnalando sul sito www.tuttiperlascuola.it una scuola non ancora iscritta, c’è la possibilità per quella che lo fa, sia di ricevere 500 punti per se stessa, sia di donare 250 punti alla scuola indicata. Possono partecipare e segnalare sul sito le nuove scuole da coinvolgere, gli insegnanti e le famiglie Clienti con carta fedeltà dei supermercati che aderiscono all’iniziativa. Premi I NUMERI DEL PROGETTO 1.300 Scuole dell’infanzia e primarie registrate 324 Scuole premiate 1.600 Premi consegnati alle scuole. 935 Punti di vendita aderenti dati ad aprile 2015 Alcuni premi del catalogo per le scuole Set 2 giochi "L'ecosistema"- Videoproiettore Epson Permette di ricreare il ciclo dell'acqua e far piovere davvero, per capire come il vapore acqueo si trasforma in pioggia. Installazione Direct Power On/Off, spegnimento rapido. Presenta immagini da dispositivi USB, anche senza PC. Luminosità e Colour Light Output di 3.000 lumen 2.000 Punti 24.000 Punti Lavagna interattiva 65" touch – Samsung Casetta da esterno Pannello LCD da 65" capace di percepire il tocco e trasformarlo in input, tempo di risposta velocissimo, speaker integrato per diffondere musica o file vocali, riproduzione di diapositive, foto e video. Allegra casetta Natura con effetto doghe alle pareti, 2 finestre laterali munite di persiane apribili e finestrella posteriore 225.000 Punti Per scoprire gli altri premi visita il sito: 9.750 Punti www.tuttiperlascuola.it Animali IN CASA Di che razza sei? Piccola guida per conoscere meglio il carattere del cane (o del gatto) che abbiamo scelto o che desideriamo adottare. E per sfatare molte false credenze L e razze animali sono il frutto di una selezione artificiale, effettuata dagli esseri umani, proseguita per centinaia di anni. Scegliendo i riproduttori, per generazioni, si sono ottenuti cani completamente diversi, dai chihuahua agli alani, dai pincher ai terranova. Con orecchie a punta o pendenti, occhi marroni o azzurri, pelo lungo o corto, taglia gigante o minuscola. Ma insieme con queste caratteristiche fisiche, si sono scelti anche lati del carattere e del comportamento, come vivacità, reazioni a certi stimoli, socievolezza e così via. Scelta ragionata Schematizzando, i cani selezionati per la caccia inseguono la preda. I cani da lavoro, per esempio da pastore, hanno bisogno di fare cose, essere impegnati anche mentalmente. I cani da compagnia sono davvero cani da compagnia. Queste tendenze sono in parte genetiche e in parte comunicate dalla madre già durante la gravidanza e poi nella prima infanzia (per conoscere bene un cane bisogna dunque conoscerne i genitori). Tutto questo non significa che poi il cucciolo non avrà il suo carattere, le sue MAGGIO - GIUGNO 2015 | 31 simpatie, la sua intelligenza, o che non sarà un individuo diverso dagli altri della sua stessa razza e persino dai suoi fratelli. Ma alcune inclinazioni di base rimangono quelle della razza. Per saperne di più Le razze canine ufficialmente riconosciute nel mondo sono più di 300, impossibile descriverle tutte. Sono molto differenti tra loro, una può piacere più dell'altra, ma non bisogna mai scegliere un cane di razza per il suo aspetto. E prima di comprarlo o adottarlo, è necessario informarsi anche sulle sue attitudini comportamentali. Ecco alcuni esempi. Border collie È un cane da pastore molto vivace, anche mentalmente. Selezionato per tenere in ordine greggi di pecore, a cui corre intorno continuamente. Ha bisogno di lunghe passeggiate e corse, per chilometri, non il giretto intorno casa, ogni giorno, tre volte al giorno. Ma non solo. Ha l'esigenza di esercitare anche le sue capacità cognitive, deve dunque essere impegnato in giochi intensi e collaborativi, almeno un'ora al giorno. Sconsigliato a quasi tutti. pastore tedesco È quasi il prototipo del cane, reso famoso da film e telefilm. Viene considerato erroneamente un bonaccione, sempre docile e obbediente. In realtà è un animale dal carattere molto forte, cerca di imporsi e tende a difendere il padrone e la casa con energia. Spesso non è molto amichevole con i suoi simili. Non adatto a persone nervose o fragili. Non adatto come primo cane. Adatto a persone equilibrate e che conoscono bene i cani e il loro comportamento. Bracchi Italiani, tedeschi, francesi, sono tantissime razze, tutti cani da caccia abituati a lavorare in gruppo. Il loro tipo di caccia è "da ferma", significa che si bloccano quando individuano la preda, non sono sanguinari assassini. Di solito hanno dunque un temperamento collaborativo e vanno d'accordo con gli altri cani. Ma hanno la tendenza a seguire le piste interessanti, ovvero a scappare. E corrono dietro ai gatti. Non adatti a chi vuole un cane da lasciar andare in giro senza guinzaglio, soprattutto nelle passeggiate fuori città (disturbano gli animali selvatici). Bassotto Il bassottino, così piccolo e grazioso, in realtà è pestifero e mordace. Non bisogna farsi ingannare dalla taglia. Non è per niente dolce, ha un carattere difficile e reagisce agli stimoli abbaian32 | IN CASA Animali E il gatto? Anche tra i gatti, ogni razza ha un'indole particolare, anche se ogni esemplare è un piccolo, interessante mondo a sé. Generalmente, però, possiamo asserire che i gatti che appartengono a una stessa razza condividono delle caratteristiche caratteriali. Alcuni sono quieti e pigri: il Persiano è il miglior esempio, tranquillo, perfetto per la vita in casa, di famiglia. Altri invece sono più attivi e chiassosi, come il Siamese, il gatto sicuramente più affettuoso, ma che a volte può essere molto lamentoso e insistente: perciò non sempre è consigliabile a chi abita in un condominio. Il comunissimo gatto Europeo, robusto, attivo, grande cacciatore, è affettuoso con tutta la famiglia ma necessita di grandi spazi, mentre il Certosino, gatto dalla struttura muscolosa, è molto tranquillo e quindi ben adattabile alla vita casalinga. do. Selezionato per la caccia cruenta alla volpe, ha la tendenza a dare morsi profondi. Non adatto a chi vuole un cane piccolo, tranquillo e semplice da gestire. Fox Terrier Sono cani da caccia, vivaci, curiosi e coraggiosi. Anche troppo. Hanno la tendenza ad aggredire e uccidere gatti, conigli e altri piccoli animali. Possono mordere le persone e i bambini anche nel gioco. Tra maschi, tendono ad azzuffarsi in modo cruento. Non adatti alle famiglie con bambini piccoli, ai pigri e a chi non vuole problemi. Jack Russel È il meno sanguinario dei Terrier. Allegro, estroverso, simpatico, è un prepotente, impone di continuo la sua presenza, anche abbaiando, e vuole costantemente l'attenzione del padrone. Non adatto a chi sta molto fuori casa e a chi non ha voglia e tempo da dedicargli. Labrador Sembra il cane più dolce e amichevole del mondo e così molti pensano sia un pelouche. Non è vero, è un cane da lavoro, ha bisogno di essere educato e seguito, deve socializzare con gli altri cani ed essere tenuto impegnato in giochi collaborativi. È quasi impossibile che morda gli esseri umani, ma è probabile che, se trascurato, distrugga la casa. Non adatto a chi vuole un pelouche. Iris IRIS GERMANICA IL VERDE Iris il fiore di maggio Simboleggia sincerità e amicizia, cresce in campagna e lungo i fossi: richiede poche cure e regala tante rifioriture testo e foto di Simonetta Chiarugi P er bellezza, eleganza e fascino l'iris è una delle piante da fiore più amate non solo da poeti e pittori, che le hanno reso omaggio immortalandola in opere famose come Iris di Van Gogh, ma anche dagli appassionati di giardinaggio. Le sue doti estetiche, infatti, si accompagnano alla facilità di coltivazione e alla soddisfazione di bellissime fioriture. Le iris sono piante ornamentali perenni che necessitano di pochissime cure e sono in grado di crescere e riprodursi autonomamente e con grande rapidità. Questo sia in giardino, messe a dimora in piena terra, sia in terrazzo, purché sistemate in vasi di grandi dimensioni. Potete scegliere tra le differenti e numerose specie quella più idonea alle vostre esigenze di coltivazione, in grado di adattarsi a ogni tipologia di spazio e di condizione climatica e ambientale. Le iris si classificano sostanzialmente in due tipologie, bulbose o rizomatose, a seconda della forma dell'apparato radicale della pianta. Iris bulbose Sono dotate di un bulbo di colore bruno o giallastro e hanno foglie strette e acuminate, lunghe dai 30 ai 50 centimetri. I fiori che sbocciano nel tardo inverno o all'inizio della primavera sono tendenzialmente piccoli e nella maggior parte delle specie sono privi del labello ricadente. Producono una folta massa vegetativa di dimensioni piccole o medie, ideale per essere utilizzata nelle aiuole e nelle bordure o per essere posta in massa sotto gli alberi decidui. In terrazzo, si prestano a essere inserite nelle composizioni in vaso. Per ottenere piacevoli effetti scenografici di massa, in autunno piantate i bulbi a gruppi di 10-15. MAGGIO - GIUGNO 2015 | 35 Le specie più conosciute e commercializzate di iris bulbose sono Iris hollandica e Iris reticulata. IRIS BARBATA NANA Le iris più note e coltivate sono caratterizzate da una radice a forma di rizoma. Tra queste, la specie più conosciuta e coltivata al mondo sin dai tempi antichi è quella delle Iris barbate, così denominate per la caratteristica striscia di peluria che hanno nella “gola”. Presentano grandi infiorescenze colorate, nelle combinazioni più varie, formate da sei petali, tre che prendono il nome di vessilli, rivolti verso l’alto, e tre detti ali, rivolti verso il basso. Con le iris barbate i coltivatori si sono sbizzarriti e, a partire dal 1800, hanno creato numerosi ibridi: in alcuni la barba assume bizzarre conformazioni, sviluppando una vistosa appendice. La specie più comune delle iris barbate è l’Iris germanica, dal fiore classico lilla o viola intenso: pianta molto rustica, si trova sparsa per i giardini e per le campagne, radica con estrema velocità ed è facile ritrovarla nei declivi, dove la fitta rete creata dai rizomi contribuisce a contenere i terreni scoscesi. La radice più profumata La più pregiata delle Iris germanica è Iris florentina pallida. Di origine europea, è conosciuta anche come giaggiolo pallido o giaggiolo odoroso. Dal suo rizoma si ricava ancora oggi la preziosa “essenza di violetta” utilizzata in profumeria e anche, secondo un'antica tradizione, per aromatizzare i liquori e alcuni vini come il Chianti. I rizomi si raccolgono in piena estate, vanno lavati, mondati della scorza di cui sono ricoperti e posti a essiccare al sole infilati con uno spago, come a formare una collana. Con IRIS BARBATA Iris rizomatose Facili da coltivare Le iris sono piante perenni facili da coltivare, ideali per giardinieri pigri, inesperti o alle prime armi! Tenetele in pieno sole in terreno drenato. Le iris bulbose vanno piantate in autunno a una profondità di circa il triplo della loro altezza, pari a due volte sopra al bulbo. Le rizomatose devono essere poste, sempre in autunno, appena sotto la superficie, basta adagiare i rizomi a filo del suolo e poi rincalzare: amano infatti sentire i raggi solari. Recidete le foglie con un taglio netto e obliquo a circa 10/15 cm dal colletto (la base del fusto), in modo che la pianta non offra resistenza ai venti prima di sviluppare le sue radici. Anche se sono resistenti alla siccità, nei primi mesi dopo l'impianto le iris hanno necessità di essere bagnate poco ma con regolarità. Ogni tre o quattro anni circa dovrete dividerne i cespi e frammentare il rizoma per ottenere piante più fiorifere e rigogliose. L'operazione si esegue dopo che la pianta ha finito la sua fioritura ed è a riposo vegetativo: dall'estate fino a tutto settembre. Hanno bisogno di poco concime a lenta cessione, granulare, da applicare in un'unica soluzione a inizio primavera, alla ripresa vegetativa. l’essiccazione si sviluppa un profumo simile a quello della viola mammola, per la presenza di un olio essenziale chiamato “irone”. Potete utilizzare il rizoma essiccato dell'Iris florentina pallida, riponendolo semplicemente nei cassetti e negli armadi per profumare la biancheria. Oppure potete ricavarne una polvere (o acquistarla già pronta presso le erboristerie più fornite) e mescolarla a petali di fiori ed erbe aromatiche per realizzare un pot-pourri dall’aroma persistente, in quanto la Florentina pallida la costituisce un efficace fissativo per i profumi. Tessuti IL RICICLO La cravatta è d'obbligo I modelli vecchi o rovinati ritornano a nuova vita: gioielli, borse, abiti, contenitori portatutto sfruttano la bellezza di tessuti e stampe B uttarle via è un peccato: le cravatte sono spesso di filati preziosi come la seta o il lino e colori e fantasie brillano per ricercatezza. Se però sono passate di moda o un po' usurate, rinnoviamole per esempio come originali gioielli: la collana a fianco è realizzata semplicemente infilando all'interno della parte stretta 4 palline di polistirolo e fermandole con 5 perline. Una cucitura dietro il collo e il gioco è fatto. Più complessa, ma di soddisfazione, la realizzazione di un abito con tante vecchie cravatte, da acquistare a poco prezzo in un negozio dell'usato. Il segreto è sfruttare la naturale "svasatura" di questo accessorio per segnare il punto vita e dare ampiezza alla gonna. Una lunga cerniera dietro consente di indossarlo con facilità. Da notare le spalline, la cintura e le "maniche", realizzate a loro volta con cravatte. L'effetto d'insieme sarà tanto più notevole, quanto più azzeccati gli accostamenti di colori. il portacellulare ultrachic Una bella cravatta, tagliata a misura nella parte terminale più larga, diventa un elegante portacellulare. Basta cucirla sul fondo, ripiegarla, cucirla ai lati, lasciando il margine superiore aperto così da creare un tasca per banconote o carte di credito. Per chiuderlo, un bottone automatico sulla punta e uno al centro. Per non buttare nulla, con la parte sottile e un anello si può realizzare poi un portachiavi. Un set da regalo! Il secchiello di seta Per questa borsa, meglio partire dal fondo, fermando tra loro le punte di tante cravatte e proseguendo poi cucendole tutte tra loro. All'altezza desiderata, ripiegatele e fissatele all'interno, lasciando un "corridoio" aperto nel quale far passare come coulisse altre 2 cravatte che faranno da tracolla. Liguria Monterosso IL WEEK END Le Cinque magnifiche Terre Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore: sospese tra cielo, roccia e mare, unite da bellissimi sentieri che si snodano nelle vigne da cui nascono grandi vini di Auro Bernardi U n susseguirsi di promontori e insenature tra falesie di roccia: su cinque spuntoni sono aggrappate altrettante manciate di case dai colori pastello. Ecco, in sintesi, le Cinque Terre, quella parte della provincia di La Spezia affacciata sul mare tra Capo di Montenero e Punta Mesco. Cinque borghi risalenti al Medioevo e arrivati miracolosamente intatti fino a noi. Vediamoli da vicino. Monterosso: “Paese roccioso e austero, asilo di pescatori e contadini”, così lo definiva Eugenio Montale. Il poeta di Ossi di seppia aveva qui una casa e amava questo paese dalle poderose fortificazioni antisaracene affacciato su una splendida baia (foto in alto). Vernazza: forse il più scenografico, con le case a fare da quinta al porticciolo sotto la torre di avvistamento. E la chiesa di S. Margherita di Antiochia ricca di tesori artistici (foto 4). Corniglia: affacciato sul blu, ma distante dalle onde. Nido d'aquila a 100 m dal pelo dell'acqua, più di terra che di mare (foto 5). Manarola: qui le case sembrano nascere dalle pietre stesse della scogliera, addossate le une alle altre sulla lunga e stretta marina (foto 3). Riomaggiore: racchiuso tra due ripide colline alla foce di un torrente, era molto amato dal pittore ottocentesco Telemaco Signorini (foto 2). A piedi nel Parco A collegare tra loro le Cinque Terre c'è una delle più belle escursioni pedonali dell'intera Penisola: il Sentiero Azzurro. Da Monterosso a Corniglia il percorso si sviluppa a ridosso del mare con scorci sempre diversi e bellissimi, specialmente in prossimità dei centri abitati. Da Corniglia a Riomaggio- re segue un tracciato più interno passando per Volastra e Beccara. È percorribile in una sola giornata (12 km – 5-6 ore) e in tutte le stagioni, anche se è meglio evitare le ore centrali dei mesi più caldi. Anche i sentieri, come i paesi, sono di origine medievale e fino alla costruzione della ferrovia sono stati l'unica via di comunicazione per gli abitanti. Dal Sentiero Azzurro si dipartono poi decine di mulattiere che salgono verso il crinale, in una fittissima rete di percorsi attraverso poderi strappati alla montagna con un lavoro secolare. Si è calcolato che la lunghezza dei muri a secco di contenimento dei ciàn, i terrazzamenti coltivati, arriva a 7.000 km. Un'opera tanto colossale quanto poco appariscente. Le mulattiere raggiungono anche cinque santuari: la Madonna di Soviore sopra Monterosso, la Madonna di Reggio sopra Vernazza, San Bernardino tra Vernazza e Corniglia, la Madonna della Salute tra Corniglia e Manarola, e la Madonna di Montenero sopra Riomaggiore. Un tempo sentinelle della devozione popoMAGGIO - GIUGNO 2015 | 41 2 Di vino in vino, di festa in festa Sono poco più di una ventina i piccoli produttori locali che continuano la tradizione vitivinicola delle Cinque Terre con l'unico supporto meccanico della monorotaia per il trasporto delle uve. Del resto l'asperità del suolo non permette altro. Due i vini prodotti: il Cinque Terre Doc, bianco secco da tavola, e lo Schiacchetrà, vino liquoroso prodotto da uva passita, di colore dal giallo oro all'ambrato. Altra delizia gastronomica delle Cinque Terre, le acciughe salate di Monterosso. Tradizionalmente conservate nelle albanelle di vetro, sono da gustare condite con olio ligure e “annaffiate” da vino bianco locale. Tre le sagre primaverili a Monterosso (www.prolocomonterosso.it), la terza domenica di maggio si festeggia il limone, prodotto tipico citato anche da Montale nelle sue liriche. Il 20 giugno è la volta della Sagra dell'acciuga: in piazza Garibaldi viene allestito il banco gastronomico e sul lungomare di Fegina le bancarelle vendono il pesce abbinato al pan fritto e al vino bianco. Infine, il 23 e 24 giugno, c'è la tradizionale Festa di San Giovanni Battista con falò e fuochi d'artificio. lare, oggi altrettante mete di salutari e spettacolari trekking di mezza montagna. L'intero territorio è compreso nel Parco Nazionale delle Cinque Terre e nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità Unesco. Uno sguardo dall'acqua Una veduta impareggiabile sulle Cinque Terre si può godere anche da bordo di una piccola imbarcazione. Sottocosta sono tracciati dei veri e propri sentieri kayak che collegano i cinque borghi e che proseguono per Portovenere, a est, e Levanto, a ovest. Tra Vernazza e Punta Linà esiste inoltre un percorso natatorio, ovvero una corsia naturale di circa 800 m delimitata da boe per bagni in mare in assoluta sicurezza e per lo snorkeling sulle bellezze dei fondali marini. Tutto il litorale fa parte dell'Area Marina Protetta delle Cinque Terre con due riserve naturali integrali a Punta Mesco e Capo di Montenero. Come tutta la Liguria, anche le Cinque Terre appartengono infine al Santuario dei Cetacei del Mediterraneo. 4 Dove Fermarsi Monterosso - Cantina du Sciacchetrà Tel. 0187802583 www.cantinadusciacchetra.it Pesto ligure, olio, mirto, grappe, miele, pasta, confetture e, naturalmente, vini delle Cinque Terre, sciacchetrá in testa in questo piccolo ma fornitissimo locale di prelibatezze locali. Riomaggiore - Locanda del Sole Tel. 0187920773 www.locandadelsole.net Nel cuore del paese, ma raggiungibile anche con l'auto privata. La colazione sulla terrazza fa parte dei plus offerti da Madre Natura. 42 | IL WEEK END Liguria 5 3 Dal 25.05.15 al 30.09.15 ACQUISTA 5 DI PRODOTTI A SCELTA TRA** Puoi Vincere VACANZA DA SOGNO * 150 voli **Ad esclusione di: TUC (Stick 160g/40g; Krek 150g; Cracker 31g - Classico, Pomodoro & Grana, Erbe; Cracker Multicereali 32g; Original 75g); FONZIES (40g/23,5g; Choco 35g); CIPSTER (21g; Freeky Fries tutti i formati); RITZ (Mini 35g). *Concorso valido dal 25.05.15 al 30.09.15. Regolamento completo su www.snackyislands.it. Montepremi complessivo 19.500 .