Consulta Carrello news o salvalo sul tuo computer

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Consulta Carrello news o salvalo sul tuo computer
Maggio - Giugno 2015
Il gusto
della bella stagione
www.sisupermercati.it
Menù al profumo di sole:
le ricette di primavera
più fresche e appetitose
Dalla Liguria,
la vera cucina
mediterranea
Giardinaggio:
iris, il fiore che
vuole poche cure
Dal 25.05.15 al 30.09.15
ero
In q u esto n u m
Anno VI • Numero 3
Maggio/Giugno 2015
Editore
Pulsa Srl
via Jacopo dal Verme, 15
20159 Milano, tel. 02 69901296
Direttore Responsabile
Guido Gabrielli
Redazione e progetto grafico
Pulsa Srl
Pubblicità
Seri JAKALA
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Tel. 011 6897565
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via Gran Bretagna, 50
41122 Modena, tel. 059 3162511
Hanno collaborato: Simona
Acquistapace, Antonella Bassi, Auro
Bernardi, Simonetta Chiarugi, Maria
Greco Naccarato, Francesca Negri
FOTO: Auro Bernardi, Simonetta Chiarugi,
Adriana Farina, Davide Marcesini, Maria
Greco Naccarato, Shutterstock, Stockfood
Autorizzazione del Tribunale di Milano
n.26 del 25/1/2010
ACQUISTA 5
DI PRODOTTI
A SCELTA TRA**
23 in famiglia
4 Il territorio
Liguria, la vera cucina mediterranea, a base
di ingredienti semplici ed economici
8 Il vino
Turisti in erba: proposte di corsi e viaggi per i ragazzi
26 CONSIGLI PER LA SPESA
Creme amiche per la pelle: per il corpo, per il viso,
per proteggersi dai raggi solari
L'arte di decantare: quali vini devono prendere aria
e come si fa
28 iniziative sociali
13 Il segreto
Pesce, così è più facile: pulirlo, desquamarlo, sfilettarlo
31 IN casa
Di che razza sei? Piccola guida per conoscere meglio
il carattere del cane o del gatto da adottare
16 La stagione
Tutti per la scuola…continua con la 3ª edizione
Protagonista la frutta: non solo a fine pasto, ma come
elemento caratterizzante di primi, secondi e insalate
35 IL VERDE
Iris, il fiore di maggio facile da coltivare
19 Le ricette
Menù al profumo di sole: erbe aromatiche e verdure
di stagione per piatti che stuzzicano l'appetito
39 Il riciclo
22 CONSIGLI PER LA SPESA
Una delizia di gelato: le invitanti proposte di VALE
Puoi
Vincere
La cravatta è d'obbligo e scatena la creatività
41 IL WEEK END
Le Cinque magnifiche Terre: la Liguria sospesa
tra roccia e mare
www.sisupermercati.it
VACANZA DA SOGNO
VALE si fa
in quattro per te.
*
150 voli
Vale sa come si fa la spesa.
Perché sa darti un’ampia scelta
di prodotti alimentari, per la cura
della persona e della casa;
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e convenienza, sa selezionare
il meglio che la natura offre
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**Ad esclusione di: TUC (Stick 160g/40g; Krek 150g; Cracker 31g - Classico, Pomodoro & Grana, Erbe; Cracker Multicereali 32g;
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*Concorso valido dal 25.05.15 al 30.09.15. Regolamento completo su www.snackyislands.it. Montepremi complessivo 19.500 .
23 in famiglia
Turisti in erba: proposte di corsi e viaggi per i ragazzi
26 CONSIGLI PER LA SPESA
Creme amiche per la pelle: per il corpo, per il viso,
per proteggersi dai raggi solari
28 iniziative sociali
4
Tutti per la scuola…continua con la 3ª edizione
31 IN casa
Di che razza sei? Piccola guida per conoscere meglio
il carattere del cane o del gatto da adottare
35 IL VERDE
Iris, il fiore di maggio facile da coltivare
39 Il riciclo
La cravatta è d'obbligo e scatena la creatività
41 IL WEEK END
Le Cinque magnifiche Terre: la Liguria sospesa
tra roccia e mare
8
13
16
Per suggerimenti, commenti
e richieste scrivete a
Lucia Loffi Randolin:
[email protected]
Questa rivista è realizzata
con materie prime nel rispetto
dell'ambiente.
19
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23
MAGGIO - GIUGNO 2015 | 3
Liguria
IL TERRITORIO
La vera cucina
mediterranea
Piatti poveri, ma dai sapori raffinati, fatti di ingredienti semplici:
erbe aromatiche, verdure fresche, olio delicato. Protagonista
indiscusso il pesto, con un trionfo di paste fresche e focacce
U
na cucina caratterizzata da specialità
di mare e di terra, frutto di una tradizione che si è ingegnata a cavare il
massimo dai più economici degli ingredienti,
nobilitandoli in preparazioni inconfondibili e
gustose: la Liguria a tavola combina con
fantasia farina, legumi, olio ed erbe e il ri-
4 | IL TERRITORIO Liguria
sultato è famoso in tutto il mondo. Se poi si
aggiunge il sapore del pesce azzurro, il pesce povero per eccellenza, e la ricchezza di
ortaggi coltivati nel suo clima perfetto, questa regione può essere considerata il manifesto del mangiare bene e sano, un mix di
creatività e saggezza.
Profumi verdi
Forse il carattere più distintivo della cucina ligure è l'uso, pressoché generalizzato,
di erbe aromatiche, di verdure, di odori
e di olio d'oliva. La Liguria è, infatti, una
terra dove spontaneamente crescono erbe aromatiche profumatissime. Prevalgono
basilico, timo, maggiorana, rosmarino, salvia, borragine che, insieme ad altre erbe di
campo, vengono utilizzate nelle più svariate maniere per dare a ogni piatto un tocco
di originalità.
Il simbolo della regione è il basilico: l’assoluta particolarità del clima ligure ha creato un habitat perfetto per la coltivazione di
questa pianta aromatica. Dal microclima
alla perizia contadina, dalla vicinanza al
mare alla presenza di corsi d’acqua, dalla
forza del sole alla particolare ventilazione,
sono tanti gli elementi che hanno fatto del
basilico di un particolare sobborgo di Genova, Pra’, il migliore in assoluto per equilibrio
di profumo e sapore. È un basilico tenero,
di color verde tenue, dalla foglia di dimensione medio-piccola, di forma ovale e convessa, il cui profumo delicato non presenta
quella traccia di menta che si riscontra in
altre varietà. Si coltiva sia in serra riscaldata
sia in pieno campo. Mixato con olio, pinoli,
Pecorino, parmigiano, aglio e sale dà vita al
condimento principe di tutta la cucina ligure, ovviamente il pesto. Questo sugo, famoso nel mondo, si sposa perfettamente con
le trofie, una pasta fresca simile a un gnocchetto allungato, il cui nome sembra derivare
da “strufuggiâ” (atto dell’impastare).
Ma in Liguria non c’è solo il basilico. Assolutamente tipico è il Preboggion, un misto di erbe
spontanee che variano a seconda della zona
in cui vengono raccolte, ma che devono essere almeno sette, tra cui: cicerbita, talegua,
pimpinella, dente di cane, cavolo primaticcio
o bieta selvatica, prezzemolo, raperonzolo, ortica, pissarella e borragine. Non può mancare la
maggiorana che dà quel profumo tipicamente
ligure. Il preboggion si aggiunge a frittate, minestre, torte di verdura, oppure fa da ripieno a
ravioli e altre paste ripiene.
le verdure ripiene
In Liguria il profumo del mare va a rendere ancora più buone le primizie dell'orto e del bosco:
le caratteristiche "terrazze" producono pomodori "cuore di bue", zucchine trombette, cipolle, patate quarantine genovesi, melanzane,
asparagi e carciofi dal sapore unico, mentre
sotto i castagni crescono funghi e tartufi... Alcuni
degli ortaggi vengono trasformati dalle massaie in verdure ripiene, in ossequio alla tradizione
tutta ligure di valorizzare anche gli ingredienti
più poveri. Indimenticabili le lattughe farcite e i
fiori di zucca ripieni di patate. La ricetta originale
delle verdure ripiene prevede un ripieno di magro, cioè senza carne, ma spesso nelle case si è
usato aggiungervi ad esempio un pezzettino di
prosciutto, o un avanzo di carne, un po' di mortadella ecc. Naturalmente questa 'aggiunta' va
sempre fatta in quantità minima per rispettare
la delicatezza del gusto delle verdure che altrimenti ne risulterebbe compromesso. Si potrebbero definire ricette "svuotafrigo".
MAGGIO - GIUGNO 2015 | 5
Vuoi
qualche info per
un week end
alle Cinque Terre
in Liguria?
Leggi l'articolo
a pag. 41
Nell'entroterra collinare, poi, crescono i funghi
porcini che vengono proposti in cucina nei modi più svariati: alla genovese con aglio e basilico,
alla brace, fritti, ripieni, al funghetto, in tegame a
strati con patate, aglio e basilico.
paste&focacce
La Liguria è la patria di focacce, farinata di ceci, torte salate di carciofi, di asparagi, di funghi
e della famosissima torta pasqualina, ricoperta da 20 o addirittura 33 sfoglie, il cui ripieno
è a base di bietole,
carciofi, parmigiano
e uova: è usanza prepararla nel giorno di
Pasqua.
Semplice ma saporitissima, la farinata assume in Liguria un significato
quasi rituale. Preparata con
farina di ceci, sottile, croccante, dalla superficie dorata, è un piatto gustoso, ricco di varianti con l'aggiunta di differenti ingredienti come
rosmarino, cipolle, salsiccia.
Cibo povero e fragrante, la focaccia è un classico. Alla semplice versione originale vengono
aggiunti altri ingredienti come cipolle e olive,
creando specialità locali, fra le quali le più note sono la Sardenaira e la focaccia di Recco.
Originaria della zona fra Imperia e Ventimiglia,
la Sardenaira viene cotta con pomodoro, olive e acciughe. Simbolo gastronomico della
cittadina da cui prende il nome, la focaccia
di Recco è contraddistinta dall'aggiunta di formaggio fresco.
La Liguria è anche una delle patrie storiche
della pasta di grano duro. Inconfondibilmente
liguri sono le originali paste fresche: le lasagne, che vengono servite con il pesto versato sopra, i corzetti (palline fatte di una pasta
la vera ricetta del pesto
la v er si
one
d el la
tr a d iz io
ne
Il vero pesto si fa con mortaio e pestello di
marmo. Si inizia con una manciata di pinoli
con 3 pezzettini d'aglio (meno della metà
di uno spicchio). Si pesta con forza, finchè
non diventa una specie di farina. Togliere
dal mortaio e tenere da parte. Mettere nel
mortaio le foglioline di un mazzetto di basilico ligure, senza gambi, con qualche grano
di sale grosso. Non si lavano con l'acqua,
ma si passano con carta da cucina. E via
di lavoro di polso: prima si pesta, poi con
un movimento rotatorio, per non fare riscaldare troppo il basilico. Quando è ben
lavorato, si aggiungono prima il parmigiano
grattugiato, poi il pecorino grattugiato, in
proporzione di 2 a 1. Quindi unite il mix di
pinoli e aglio e infine 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva ligure, a filo, continuando
a lavorare di pestello.
ricchissima di uova), le piccagge (tagliatelle),
le trofie e i pansotti con la salsa di noci.
Anche minestre e zuppe sono interpretate
con ricchezza di verdure e aromi; particolarmente profumato il minestrone, ancora
più tipiche la mesciua, un misto di legumi, e
la sbira, trippa in umido servita con brodo.
Secondi di mare e di terra
Lo stretto legame con il mare suggerisce i tipici
piatti a base di pesce: il cappon magro, un’originale insalata di pesci, frutti di mare e crostacei combinati con le verdure, gli sgombretti in
salsa di piselli, lo stoccafisso, la frittata di bianchetti. Si tratta di un termine regionale generico che indica il novellame (cioè i piccoli) di
alcune specie di pesci marini, in particolare
sarde e acciughe. Questi pesciolini, lunghi dai
3 ai 10 mm, si presentano come un massa biancastra e si pescano dal 1 dicembre al 30 aprile.
Per quanto riguarda la carne, possiamo definire la cima alla genovese una specie di arrosto
ripieno. In realtà, in tipico stile "risparmioso" ligure, di carne nella cima non ce n'è molta. Infatti,
tolta la sacca di vitello esterna, il ripieno è costituito principalmente da verdure, pinoli e formaggio. Il tutto è legato da uova e profumato
di aglio e maggiorana. La tasca viene cucita e
cotta nel brodo vegetale.
VERSIONE VELOCE
Ingredienti
•30 g di basilico ligure
•15 g di pinoli
•15 g di Parmigiano Reggiano
➋
➌
➌
Per quanto riguarda i dolci, a Torriglia preparano i canestrelli, a Rapallo i gobeletti,
a Sassello gli amaretti con pasta di mandorle e a Genova i biscotti Lagaccio; il
pandolce, il più diffuso e conosciuto, è la
versione genovese del panettone, preparato artigianalmente con pasta più compatta e meno lievitata, e molto ricco di
uvetta e canditi.
Oro liquido
L'olio Riviera Ligure Dop si distingue per il gusto fruttato e
delicato di oliva matura, quasi
per nulla amaro, con sentori di
mandorla e pinolo. Non copre
mai il gusto dei piatti che accompagna. È insostituibile per
la preparazione di piatti a base
di pesce in generale, di salse alle noci e pesto, e perfetto per la
maionese.
4
PREPARAZIONE
Difficoltà
Facile
20 minuti
•15 g di Pecorino sardo
•60 g di olio extravergine d'oliva
•mezzo spicchio di aglio fresco
•sale grosso
IL Vino da abbinare
PREPArazione
Mettere per 10 minuti nel freezer un contenitore
con l'olio e i pinoli lievemente tostati e raffreddati.
Mettere nel freezer anche le lame del mixer che si
intende usare, o l'intero minipimer. Questo trucco
serve per non riscaldare il basilico mentre lo si frulla,
perchè potrebbe diventare scuro e amaro.
Passare le foglie di basilico con una pezzuola
umida. Grattugiare fini i formaggi.
Togliere dal freezer attrezzo e contenitore. Unire a
olio e pinoli le foglie del basilico, i formaggi grattugiati
e l'aglio. Frullare per meno di un minuto. Assaggiare
ed nel caso aggiustare di formaggio, aglio o olio.
Si può congelare e conservare a lungo, oppure
tenere in frigo per qualche giorno.
➊
I dolci
PORZIONI
il vino che profuma di erbe
Il Vermentino ligure è un vino
che trova nel clima temperato
della costa le condizioni ideali
per dare il meglio di sè. Dal colore giallo paglierino tenue, ha un
profumo di fiori di campo ed erbe
aromatiche, con un che di fruttato di albicocca ed ananas. Si beve fresco, stappato al momento, a una temperatura di 8°-10°.
Perfetto con un piatto di trenette cotte con 2
patate tagliate a tocchetti, una manciata di
fagiolini e scolate in una ciotola con il pesto
allungato con un po' di acqua calda di cottura della pasta.
Le regole
IL VINO
L'arte del decantare
Alcuni vini, per essere apprezzati al meglio, hanno bisogno
di ossigenarsi o di essere separati da un eventuale sedimento.
Per farlo, c'è uno strumento, il decanter: quando e come si usa
di Francesca Negri
S
ono molti i poeti che hanno decantato il vino, da
Saffo a Baudelaire, fino
al genio ribelle di Alda Merini
che scriveva: “[…] a me piacciono […] i calici di vino profondi/ dove la mente esulta/
livello di magico pensiero”.
Ma il nettare di Bacco si decanta non solo per tesserne
8 | IL VINO LE REGOLE
le lodi: decantazione, infatti,
è il nome di un’operazione importante per alcuni tipi di vino.
In pratica, decantare significa
trasferire il contenuto della bottiglia in un recipiente di vetro
o cristallo a forma di caraffa, il
decanter. Ha una forma simile
a quella dell’anfora, molto larga alla base, con una super-
ficie panciuta che si restringe
verso il collo per poi riallargarsi
alla bocca.
Per prima cosa, almeno due
ore prima dell'apertura, la bottiglia va fatta sedimentare:
basta semplicemente metterla
in posizione verticale per agevolare il deposito di residui e di
sedimenti. Questa operazione
al trebbiano
Spezzatino di pesce
dura circa un'ora.
La decantazione è necessaria
in due casi:
• si decantano i vini di lungo
invecchiamento per separarli
dal sedimento presente nella
bottiglia; • si decantano i vini giovani
per favorire l’ossigenazione,
estrarre più complessità di sapori e profumi, permettendo
al bouquet aromatico di esprimersi pienamente e più velocemente.
Vino all'aria
L’elemento che preserva maggiormente il vino è l’anidride
carbonica che esso ingloba
nella fermentazione alcolica: il
processo di decantazione riduce la quantità di anidride carbonica e accelera il processo
di maturazione, consentendo al
bouquet di “venir fuori” prima e
meglio.
Non bisogna essere necessariamente sommelier per farlo nel
modo appropriato, basta seguire alcune accortezze.
Per apprezzare al meglio un vino
di età non superiore a dieci anni,
bianco o rosso che sia, bisogna
stapparlo dalle otto alle dodici
ore prima della consumazione,
per aerarlo. In alternativa, lo si
può decantare per accelerare il
processo di ossigenazione.
• Nel decantare un vino giovane, travasate il contenuto della bottiglia facendolo
scrosciare direttamente nel
decanter per intensificare il
processo di ossigenazione.
• Nel decantare un vino di lungo invecchiamento, versate
con cautela il contenuto della bottiglia nel decanter per
preservare la chiarezza e la brillantezza del vino da eventuali
depositi che potrebbe avere
sviluppato nel tempo.
Ingredienti
• 800 g di filetto di pescatrice
• 6 dl di Trebbiano
• 100 g di scalogno
• 100 g di burro fresco
• 150 g di funghi, porri e pomodori
• 150 g di taccole
• olio d'oliva q.b.
• 1 bicchierino di Cognac
• sale, pepe, prezzemolo q.b.
Difficoltà
Media
PREPARAZIONE
20 minuti
4
PORZIONI
i
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Preparazione
➊
Ridurre il Trebbiano con lo scalogno, facendolo
andare a fuoco lento in un pentolino antiaderente,
finché non ne sarà rimasto all’incirca mezzo decilitro.
Lavorare il burro, regolare di sale e pepe e mettere
da parte. Tagliare funghi, porri, pomodori e taccole,
quindi fare rosolare con l'olio le verdure a fuoco lento,
finché non raggiungono la cottura ottimale.
Nel frattempo, tagliare il filetto di pescatrice a cubetti di circa 4 centimetri per ogni lato, rosolarli con il
burro precedentemente lavorato e poi sfumare il tutto
con un bicchierino di Cognac.
A questo punto, impiattare stendendo un cucchiaio di verdure sul piatto, porre sopra qualche pezzo di
pescatrice, irrorare con la salsa al Trebbiano e guarnire
con del prezzemolo tritato.
➋
➌
➍
Come un sommelier
Gli esperti decantano vini importanti e molto
invecchiati in un modo molto coreografico. Volete
provare? Dopo aver pulito la bottiglia con molta
delicatezza, mettetela in un paniere da vino. Il
paniere tornerà utile per la stappatura, perché
consentirà di effettuarla con la bottiglia sempre in
posizione pressoché orizzontale (per non far muovere
i sedimenti). Una volta stappata la bottiglia, bisogna
travasarla lentamente, senza movimenti bruschi:
il vino dovrà passare dalla bottiglia nel decanter
senza gorgogliare; nel momento del “travaso”, per
accertarsi che i sedimenti non entrino nel decanter,
va utilizzata una candela da posizionare vicina alla
bottiglia in modo da poter vedere in controluce i
depositi sul fondo e smettere per tempo di versare
il vino. Infine, la bottiglia deve essere sempre
presentata in tavola insieme al decanter, in modo da
mostrare agli ospiti l'etichetta.
MAGGIO - GIUGNO 2015 | 9
In alternativa al decanter, uno
strumento che occupa poco
spazio ed è assai utile è l’aeratore per il vino, che grazie
alla sua forma crea un aumento nella velocità di scorrimento
del liquido nel momento in cui
si versa e quindi una conseguente diminuzione della pressione. La decompressione così
creata genera un vuoto in grado di risucchiare e mescolare il
vino all'aria, ossigenandolo a
puntino.
In assenza anche di questa attrezzatura, potete cercare di innescare l’ossigenazione versando il vino nel bicchiere tenendo
la bottiglia a circa 30 centimetri di distanza dal calice.
Avvinare i bicchieri
Dopo avere decantato il
vino, prima di servirlo, potete “avvinare” i bicchieri dei
vostri ospiti. Versate un dito
di vino nel primo calice, fatelo ruotare così da bagnare
le pareti in modo uniforme,
svuotate il contenuto nel secondo bicchiere, ruotate e
così via fino a quando avete
bagnato l’ultimo bicchiere
che andrà poi svuotato nel
lavandino. Questa operazione permette di lavare via
gli odori che possono essere rimasti sui bicchieri se
non sono stati lavati perfettamente o se è molto tempo
che non li usate.
L’avvinamento non sempre è
necessario, ma sicuramente
fa molta scena...
trebbiano
Focus
Nome e Cognome Trebbiano d’Abruzzo Doc
Residenza (Zona di produzione)
In Abruzzo il Trebbiano ha trovato un
ecosistema ideale, ottenendo risultati
rilevanti. Il Trebbiano d’Abruzzo Doc è
realizzato con l’omonima uva per l’85%
e da altri vitigni a bacca bianca per il restante 15%. È l’unico vino bianco dell'Abruzzo ad essere regolamentato da una
Doc (dagli anni ’60), cosa che ha conferito una prima concreta valorizzazione
qualitativa del prodotto. Da allora questo vino abruzzese ha avuto un successo
crescente.
Età Ottimi risultati sia con vini giovani
di buona piacevolezza, sia con vini di
straordinaria longevità ottenuti con la
fermentazione o con la maturazione in
grandi o piccole botti di rovere.
Segni particolari Il Trebbiano ha una
maturazione che indicativamente va dal
20 settembre al 10 ottobre. È coltivato
in Abruzzo su oltre 10.000 ettari. Il nome
deriva da "Trebula", ossia fattoria (Plinio
il vecchio descrive un "Vinum Trebulanum", che secondo questa interpretazione, starebbe per "vino di paese", o "vino
casareccio").
Note degustative Di colore paglierino
con riflessi verdognoli, profuma di fiori e
mandorla.
Esperienza di gusto Sapore delicato
sostenuto da fresca acidità. Al palato è
secco, morbido, armonico con retrogusto lievemente ammandorlato. Si fa ricordare per il suo gradevole bouquet di
fiori e frutta, fresco, dal sapore asciutto
e armonico.
Abbinamenti con il cibo Ottimo
aperitivo, accompagna tutto il pasto
e il pesce in umido e arrosto. È ottimo
da abbinare agli antipasti di mare e di
verdure tipici del territorio abruzzese. Si
sposa bene con minestre e pastasciutte
locali, con piatti a base di uova, pesce e
carni bianche (per esempio il tacchino
alla canzanese, ricetta tipica teramese).
Temperatura di servizio
8-10°C.
Il bicchiere giusto Da Riesling.
10 | IL VINO LE REGOLE
Cucina
IL SEGRETO
PESCE,
così è più
facile
Bando alle scuse, non bisogna farsi intimidire da operazioni come
eviscerare, desquamare, sfilettare: come si fa, passo per passo.
E portare in tavola più spesso i doni del mare non sarà un problema
I
banchi del pesce, anche al supermercato, sono sempre più
attraenti, una dieta a base di
questo alimento è sicuramente
nutriente e leggera, ma… spesso il pesce ci intimidisce. Come
pulirlo? Come cucinarlo senza
rovinare tutto?
La pulizia del pesce le prime volte sembra un'impresa, per non
parlare della cottura: la polpa
delicata, che reagisce velocemente al calore, non concede
distrazioni.
In realtà, i banchi a libero servizio nei supermercati offrono
sempre di più una buona varietà di pesci già puliti, almeno
per quanto riguarda le interiora.
È un dettaglio importante, perché è proprio nelle interiora di
alcuni pesci che si nasconde un
brutto parassita che potrebbe
rovinare la nostra salute: l’anisakis. Quindi è sempre importante
controllare che la carne del pesce non abbia strani buchi, che
segnalerebbero la presenza
di questo antipatico animaletto.
Operazione pesci puliti
Pulire perfettamente il pesce,
comunque, è una missione
tutt'altro che impossibile.
Gli attrezzi di cui abbiamo bisogno sono solo due: un coltello
medio tipo trinciante per squamare e tagliare e un coltello
più lungo a lama flessibile per
sfilettare.
Desquamare
Innanzitutto, per molti pesci bisogna eliminare le squame, che
è davvero antipatico ritrovarsi
in bocca. Basta con una mano
impugnare il pesce per la coda
e con un coltello di media grandezza risalire dalla coda verso la
testa “contropelo”, sollevando
ed eliminando tutte le squame
prima da una parte e poi dall’altra. C’è chi suggerisce di farlo sul
tagliere, il nostro segreto è di farlo
nel lavello riempito per metà di
acqua, così da non far rimbalzare le squame per tutta la cucina
.
MAGGIO - GIUGNO 2015 | 13
I casi difficili
Esistono dei pesci che hanno bisogno di un trattamento speciale, come
le sogliole per esempio. Dopo averle eviscerate, bisogna eliminare la pelle:
si fa una piccola incisione vicino alla coda sul lato nero, poi si afferra la pelle e
con un gesto deciso la si strappa tirando verso la testa. La stessa operazione si
ripete dal lato della pelle bianca, sempre con un bel gesto deciso.
Tra i prodotti ittici più ostici ci sono sicuramente le ostriche. In questo caso,
meglio dotarsi dell’apposito coltello e, se non si vuole acquistare il guanto in
maglia di ferro, sarà meglio proteggersi con uno strofinaccio pesante: le ferite da ostriche non sono affatto piacevoli! Prendete nella mano sinistra l’ostrica, con la parte piatta verso l’alto, la cerniera dell’ostrica dovrà essere nella
direzione opposta del vostro polso. Infilate la lama del coltello apposito tra le
due valve a circa 2/3 dell’altezza dell’ostrica vicino alla cerniera. Fate scorrere delicatamente il coltellino lungo tutto il lato interno dell’ostrica e tagliate
il muscolo che tiene unite le due valve. Fate girare tutta la lama intorno
al perimetro interno dell’ostrica e quindi ruotate la lama del coltellino per
allontanare le due valve.
Eviscerare
Molto bene, ora non resta che
eviscerare il pesce, se non lo
abbiamo acquistato già pulito!
Sempre con lo stesso coltello incidiamo la pancia e con le mani
togliamo le interiora. Siete un po’
impressionabili o non volete odori sulle mani? Utilizzate i guanti
usa e getta: pratici, migliorano
anche la presa sul pesce ed evitano che le nostre mani perdano
di… freschezza.
Sfilettare
Stiamo qui parlando di pesci
medio grossi, che a questo punto sono già pronti per tutte le ricette al forno o in un brodo leggero di verdure. Ma se vogliamo
avere una presentazione più elegante, allora non è proprio pos-
sibile evitare di sfilettare: basterà
infilare un coltello più flessibile
lungo tutto il fianco del pesce
sopra le pinne dorsali (foto 1),
poi farlo scivolare lungo la spina
centrale (foto 2) e il gioco è fatto
per il primo filetto; girate il pesce
e fate lo stesso dall’altro lato.
Un consiglio, se il pesce è grande non dimenticate di estrarre
la carne delle “guancette”, un
boccone davvero prelibato.
Spinare
Rimangono ora da eliminare le
eventuali spine che fossero rimaste sui filetti. Per trovarle, è sufficiente scorrere la polpa del
pesce con i polpastrelli: le spine pungeranno e a quel punto
con una pinzetta sarà semplice
eliminarle.
Molluschi, crostacei & Co
Per i pesci più piccoli non c’è bisogno di sfilettare. Alici e acciughe si eviscerano staccando la
testa, senza coltello, poi con delicatezza si fa scivolare il pollice lungo la pancia in modo da aprirle
a libro. Questo modo di prepararle è adatto per
ricette come le alici in tortiera, o le acciughe impanate e fritte. Nel caso invece di seppie e totani, la prima operazione da fare è separare la testa
con i tentacoli dal resto del corpo, cioè dalla sacca. All’interno della testa bisogna poi eliminare il
dente con cui l’animale si nutre, e sciacquare per
eliminare ogni traccia di sporco. Dai totani si staccano le due alette, la pelle e una piccola nervatura di “plastica” che vedrete spuntare dalla sacca.
14 | IL SEGRETO CUCINA
In ultimo, la sacca va completamente svuotata e
sciacquata con abbondante acqua fredda. Nel
caso delle seppie, toccando la sacca è possibile
sentire “l’osso”: con una piccola pressione anche
questo uscirà dalla sacca con facilità.
Per quanto riguarda infine gamberi, mazzancolle
e scampi, si tratta di prodotti molto preziosi che
vanno trattati con delicatezza. Esistono vari modi
per prepararli. Nel caso in cui serva solo la polpa,
si inizia a staccare la testa e il carapace (lo scudo
che protegge il corpo), poi con uno stuzzicadenti
si elimina il filetto nero, che in cottura risulterebbe
molto amaro. La testa e il carapace non vanno
buttati, si possono sciacquare e utilizzare per preparare uno squisito brodo di crostacei.
Ricette
LA STAGIONE
Protagonista
la frutta
Primo, secondo, contorno e…
frutti estivi! Non come fine pasto o merenda,
ma come ingrediente principe
di tutte le portate, anche di quelle salate
N
egli anni ’80 non c’era ristorante alla
moda che non proponesse il risotto alle fragole. Oggi questa ricetta è un po'
“datata”, ma la frutta nella lista degli ingredienti di primi, secondi e contorni è tornata
fortunatamente di piena attualità. Non stiamo
pensando solo alle insalate o al classico prosciutto e melone, ma a vere e proprie ricette
di carne, pesce, riso, pasta.
Siamo più abituati a utilizzare, in ricette tradizionali o esotiche, frutti un po' invernali come arance, limoni e mele. Oppure l’ananas, che nella cucina cinese è un ingrediente tipico di tanti piatti
16 | LA STAGIONE Ricette
agrodolci. Ma stiamo entrando nella
stagione dove la frutta esprime il meglio di se stessa, come
profumo, aroma e colore e questa ricchezza non può che rendere ancora più speciali
anche le ricette classiche scritte da tempo sui
nostri quaderni di cucina. Nel bellissimo gioco
della cucina, a questo punto dell’anno siamo
chiamati a rimescolare le carte ed approfittare
della generosità della stagione estiva: albicocche, ciliegie, fragole e nespole e chi più ne
ha più ne metta.
quel tocco in più
Le regole da seguire sono semplici: la frutta
estiva, quando l’estate non è ancora arrivata,
ha un gusto prevalentemente aspro e questo
tocco di acidità, unito ai bei colori accesi,
rappresenta una bella novità in cucina. Questa frutta si presta anche a essere cotta, non
a lungo certo, perché rimane più saporita e
bella a vedersi se passata in padella brevemente e a fiamma molto alta.
Albicocche
Proviamo un carpaccio di albicocche, affettate sottili sottili e lasciate marinare al sole
con zucchero di canna, basilico e cannella:
perfette se abbinate a lattuga leggermente
saltata in padella e gamberi crudi. Le albicocche sono davvero magiche: accompagnate
da mandorle e uvetta, rendono speciale anche un cous cous aromatizzato delicatamente con coriandolo e menta, più dadini di pollo
laccati con un filo di miele. Il cous cous potete
facilmente reperirlo in scatola in qualsiasi supermercato e prepararlo è davvero semplice.
Possiamo anche pensare a un risotto, decisamente vegetariano, mantecato con una
crema di finocchi stufati e una dadolata di
albicocche saltate in padella e sfumate con
aceto bianco. Da provare prima che arrivi il
gran caldo, mentre le giornate si allungano e
non importa se si cena un po’ più tardi.
non la solita insalata
• Spinaci novelli e fagiolini sbollentati per 10 minuti, albicocche, mandorle,
briciole di pane integrale, scorza di lime
grattugiata.
Condire con 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, 1 cucchiaio di senape, il succo
di un lime.
• Cuori di lattuga, fichi tagliati a fettine,
palline di melone, strisce di prosciutto,
semi di girasole.
Condire con olio extravergine di oliva,
succo di pompelmo e un cucchiaio di yogurt bianco.
• Insalata belga, pollo grigliato tagliato
a striscioline, mela verde, noci, briciole di
paneintegrale, ciliegie snocciolate.
Condire con olio extravergine di oliva, aceto di mele, salsa di soya.
Le insalate a base di frutta e verdura
sono davvero il modo più semplice per
imparare a mescolare i sapori. Ed esistono dei piccoli trucchi per renderle ancora più speciali:
1 mescolare qualche frutto secco come
mandorle, pistacchi e nocciole sminuzzati grossolanamente;
2 aggiungere delle briciole di pane secco per dare croccantezza;
3 prevedere anche una manciata di germogli;
4 variare il condimento utilizzando senape o yogurt o una punta di maionese.
Ciliegie
Il segreto più importante per dare ai piatti il
giusto carattere sta nello scegliere frutti non
troppo maturi, croccanti sotto i denti, che diano freschezza al palato. Pensiamo alla carne,
magari in forma di spiedino, colorato da
tante belle ciliegie. Saranno le prime della
stagione: snocciolate e alternate a peperone
verde, salsiccia e indivia. Delizioso!
Melone
Avete voglia di assaggiare un insolito sugo
buono e fresco? Frullate mezzo melone con 4
cucchiai d’olio extravergine di oliva, un pizzico di peperoncino piccante, qualche foglia di
menta, sale e pepe. Saltate in padella senza
grassi delle briciole di prosciutto crudo, cuocete la pasta al dente e conditela con il prosciutto, la crema di melone e qualche pomodorino tagliato a quarti. Ecco un primo piatto
alla frutta gustoso e insolito.
Nespole
Non dimentichiamo la ricchezza che la frutta
estiva può portare anche alle preparazioni a
base di pesce. Per esempio una variante della
ceviche peruviana, dove il pesce crudo marinato negli agrumi è accompagnato dalla
dolcezza della cipolla rossa e condito con una
salsa a base di lime, cui un frutto primaverile
come la nespola può aggiungere un magnifico tocco in più.
MAGGIO - GIUGNO 2015 | 17
Ricette
di
Stagione
ricette ideate
e testate ai fornelli
da Maria Greco
Naccarato,
chef, blogger ed
esperta di cucina
Menù
al profumo di sole
Erbe aromatiche, verdure di stagione, formaggi di capra:
ai primi caldi, gli ingredienti più fragranti stuzzicano l'appetito
o
Paté di conigli
Bruschetta AL
Difficoltà
PREPARAZIONE
Media
30 minuti+riposo
4
PORZIONI
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Ingredienti
• 1 pane integrale
• 1 coniglio
• 1 cipolla
• 1 carota
• 1 cuore di sedano
• alloro
• rosmarino
• olio extravergine di oliva
• timo
• aglio
• 30 foglie di salvia
• sale
• pepe nero in grani
IL SEGRETO Per rendere questa ricetta
ancora più profumata, basta riscaldare
l’olio fino a circa 70°, immergere le erbe
aromatiche e lasciare in infusione per una
notte prima di unirlo al coniglio cotto.
Preparazione
➊
Portare a bollore l'acqua con tutte le verdure e pochissimo sale, dopo 10 minuti immergere il coniglio intero e lasciarlo cuocere fino a che la carne può staccarsi
facilmente con le mani dalle ossa (non cuocere però
oltre questo momento).
Lasciare raffreddare nel brodo, poi estrarre il coniglio, asciugarlo e con le mani pulite staccarne tutti i
pezzi di carne mettendoli a sgocciolare in due scolapasta. Trasferire la polpa di coniglio in una ciotola e insaporirlo con sale e pepe in grani.
Prendere ora una terrina e mettere sul fondo uno
strato di carne, coprire con parte delle foglie di salvia,
➋
➌
dei rametti di rosmarino, timo e foglie di alloro. Irrorare
con abbondante olio extravergine di oliva e ripetere
lo strato di coniglio, poi quello di aromi fino a esaurire
gli ingredienti. Fare ben attenzione che l’olio copra
bene la carne, schiacciando eventualmente con le
mani. Mettere della pellicola trasparente a contatto
a lasciare in frigo per almeno 48 ore.
Trascorso il riposo, affettare il pane integrale,
spennellare ogni fetta con un pochino dell’olio in cui
ha risposato il coniglio, poi grigliare le fette su una
piastra ben calda. Distribuire il tonno di coniglio fresco sulle bruschette calde, decorare con foglie di salvia e portare in tavola.
➍
MAGGIO - GIUGNO 2015 | 19
i
n asparag
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Gnocc
Difficoltà
Media
PREPARAZIONE
30 minuti
Ingredienti
• 300 g di ricotta vaccina
• 500 g di spinaci freschi
• 150 g di farina
• 50 g di Grana Padano
• 50 g di Pecorino
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pron
4
PORZIONI
• 4 uova
• 1 mazzetto di asparagi
• 1 cipolla
• noce moscata
• 25 g di burro
• sale e pepe bianco
Preparazione
IL SEGRETO Per strizzare bene gli spinaci, basta scolarli e metterli in un piatto di plastica usa e getta.
Quando sono un po' raffreddati, proteggendo
le mani con uno strofinaccio, chiudere il piatto a
metà, inclinarlo sul lavandino e stringere forte.
➊ Lavare gli spinaci, scolarli, trasferirli in una padella antiaderente e coprire con un coperchio. Cuocerli a fiamma
viva per 10 minuti senz’aggiungere altra acqua. Trasferire
gli spinaci in uno scolapasta, poi con le mani strizzarli con
forza per eliminare completamente l’acqua. Tritarli con un
coltello, quindi trasferirli in una ciotola.
Aggiungere agli spinaci la ricotta, i formaggi grattugiati, le uova, la noce moscata grattugiata. Mescolare
bene, assaggiare e regolare di sale e pepe. Poi aggiungere la farina e provare a fare delle palline grandi come
delle noci. Se l’impasto non fosse sufficientemente sodo,
aggiungere eventualmente altra farina.
Pulire gli asparagi, eliminare la parte più dura del
gambo, tagliare le punte. Sbollentare per 4 minuti in acqua salata bollente i gambi e le punte. In un tegame
➋
➌
lasciate fondere una noce di burro, aggiungere la
cipolla tritata finemente e quando è diventata trasparente unire gli asparagi scolati e cuocere per
circa 5 minuti.
Cuocere i gnocchetti in abbondante acqua
salata bollente fino a quando non salgono a galla,
quindi scolarli con una schiumarola direttamente
nella padella con gli asparagi.
➍
Tartare di ricciola
Difficoltà
Facile
PREPARAZIONE
15 minuti
4
PORZIONI
IL SEGRETO I frutti di cappero, chiamati anche “cucunci”, sono i capperi più
grandi con il gambo lungo. Possono anche essere serviti da soli come stuzzichini.
INGREDIENTI
• 1 kg di ricciola
• 20 pomodorini
• 20 foglie di basilico
• 2 cucchiai da tavola
di succo di limone
Preparazione
➊
hi
il s u s
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Pulire la ricciola per ricavarne i due filetti: squamarla con un
coltello facendolo scivolare dalla coda verso la testa. Incidere il
ventre del pesce e togliere le interiora, poi tagliare le pinne dorsali con un paio di forbici. Infilare
il coltello lungo il fianco del pesce e farlo scivolare lungo la lisca
centrale. Fare lo stesso dall’altro
lato e ricavare il primo filetto. Girare il pesce, ripetere l’operazione e ricavare il secondo filetto.
Eliminare la pelle e tagliare la
polpa a dadini.
Raccogliere la polpa di pesce in una ciotola e condirla su-
➋
• 1 spicchio d’aglio
• qualche frutto di cappero
per decorare
• 4 cucchiai di olio extravergine
di oliva
• sale e pepe
bito con sale, pepe e due cucchiai di olio extravergine di oliva.
Lavare, asciugare e tagliare
in quarti i pomodorini. Pulire il basilico con un panno umido, poi
sminuzzarlo con le mani e tenerlo
da parte. In una ciotola di vetro mettere il rimanente olio e lo
spicchio d’aglio e riscaldare per
5 secondi in microonde.
Aggiungere i pomodorini,
regolare di sale e pepe e unire
anche la tartare di ricciola e il
basilico. Completare con il succo di limone, mescolare, assaggiare e regolare di sale e pepe.
Decorare con qualche frutto di
cappero.
➌
➍
chevre
caponatina al
Difficoltà
PREPARAZIONE
Facile
20 minuti
4
PORZIONI
INGREDIENTI
• 300 g di melanzane perline
• 100 g di pomodorini
• 30 g di olive taggiasche
• 1/2 peperone rosso
• 2 spicchi d'aglio
• 15 foglie di basilico
• 4 medaglioni di formaggio chevre
• 3 cucchiai d'olio extravergine
•
di oliva
sale e pepe
con
e
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me a
e
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l
per
IL SEGRETO La melanzana perlina, corta e oblunga, ha
un sapore più dolce di quella tradizionale (se ne fa anche un'inusuale marmellata). Può essere sostituita dalle
melanzane grandi, ma dalla buccia chiara.
Preparazione
➊ Snocciolare le olive. Lavare ed asciugare le melanzane perline, il peperone e i pomodorini. Quindi tagliare in
quarti i pomodorini, il peperone e la melanzana a dadini.
In una casseruola riscaldare l’olio, aggiungere due
spicchi d’aglio in camicia, far insaporire per qualche minuto a fiamma dolce prima di aggiungere il peperone
tagliato a dadini e, dopo 5 minuti, i pomodorini in quarti.
Mantenendo la fiamma piuttosto viva, aspettare che il
peperone si ammorbidisca, poi aggiungere la melanza-
➋
na a pezzettini. Solo ora salare e pepare. Dopo 5 minuti,
togliere dal fuoco e unire 10 foglie di basilico sminuzzate
con le mani e le olive nere snocciolate e tagliate a metà.
Accendere il grill del forno. Foderare una teglia con
carta da forno, appoggiarvi sopra i formaggi chevre e
infornare per un paio di minuti.
Mettere al centro di ogni piatto la caponatina, aggiungere il formaggio fondente ben caldo e ancora una
foglia di basilico.
➌
➍
Semifreddo al caffè
Difficoltà
PREPARAZIONE
Media
30 minuti+riposo
8
INGREDIENTI
• 6 tuorli
• 50 g di zucchero
• 70 g di acqua
PORZIONI
• 15 g di caffè liofilizzato
• 400 g di panna fresca
• meringhe e cacao
Preparazione
e l at o
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t ie r a
gel a
➊
In un pentolino mettere a
freddo lo zucchero e l'acqua e
portare sul fuoco a fiamma media,
attendendo che lo zucchero si
sciolga. Abbassare la fiamma e
far addensare lo sciroppo. L’ideale
è poter disporre di un termometro
che ne misuri la temperatura,
lo sciroppo va infatti tolto dal
fuoco quando raggiunge i 118°, ci
vorranno indicativamente 10 minuti.
Mentre lo sciroppo cuoce, in
una ciotola montare i 6 tuorli con
una frusta elettrica e non appena
lo sciroppo è pronto versarlo a filo
sui tuorli continuando a lavorare la
crema. Proseguire fino a quando il
composto si sarà raffreddato.
In una ciotola sciogliere 15 g di
caffè liofilizzato con un cucchiaino
da caffè di acqua fredda,
➋
IL SEGRETO Lo sciroppo di acqua e zucchero, aggiunto alle uova e poi lavorato con
le fruste elettriche mentre si raffredda, crea
un'impalcatura che dà consistenza al dolce.
➌
in polvere per decorare
mescolando bene: il risultato dovrà
essere una crema molto densa.
Aggiungere la crema di caffè al
composto di tuorli e amalgamare
con un cucchiaio di legno.
In un'altra ciotola montare la
panna fresca, non troppo dura, e
con una spatola unirla al composto
di uova e caffè.
Sistemare quattro coppa pasta
su una teglia rivestita da carta da
forno, trasferire il composto in una
tasca da pasticcere e riempire
le formine. Trasferire subito nel
congelatore e far rassodare
per almeno 3 ore. Togliere dal
congelatore 15 minuti prima
di servire in tavola, decorare
con piccole meringhe e cacao
spolverizzato. Il semifreddo può
ugualmente essere servito in uno
stampo unico da dolce.
➍
➎
MAGGIO - GIUGNO 2015 | 21
consigli per la spesa
Una delizia di gelato
Per occasioni speciali o momenti particolari non un gusto qualunque, bensì
specialità belle e buone, anzi buonissime. Le invitanti proposte di VALE
C
hi di voi non ricorda la scena del film “Il diario
di Bridget Jones” in cui lei, la Bridget, di pessimo umore apre il freezer e si impossessa di una
vaschetta di gelato? E chi almeno una volta nella vita
non ha pensato a una serata di pieno relax sul divano
davanti a un film in dvd con vaschetta di gelato in una
mano e cucchiaio nell’altra? Consolatorio? Rilassante?
Gratificante? Forse il gelato è anche tutto questo. Se
poi è “speciale”, meglio ancora: ricco, dai tanti colori,
decorato in modo elegante o divertente, come può esserlo quello che compone la linea premium “VALE
Le Specialità”, gelati studiati per essere assaporati
appunto nelle occasioni speciali. Proposte di alta qualità, legate alla tipicità del territorio: si va dai tartufi
bianchi e neri alle vaschette dai gusti che richiamano
la Sicilia (cassata siciliana, sorbetto al limone di
Sicilia, gelato al pistacchio dell’Isola) e il Piemonte
(gelato alla nocciola con nocciole del Piemonte Igp),
oppure prelibatezze come il caffè arabica 100% (gelato
al caffè) .
Due porzioni di golosità
Bianco o nero, il tartufo è una specialità da gustare sia a
fine pasto, sia durante la giornata, o a metà serata. Bianco
se si preferisce un gelato alla panna ripieno di gelato
al caffè 100% arabica, ricoperto con granella di meringa, in cui oltre a latte scremato fresco, panna fresca, zucchero, burro, tuorlo d’uovo, l’estratto di caffè liquido dà
quel deciso ed esclusivo sapore di caffè. Nero se si opta
per un gelato al cioccolato extra fondente, ripieno di
gelato alla crema di latte e ricoperto con cacao in polvere zuccherato: un contrasto delizioso fra dolce e amaro. Entrambi in pratiche confezioni da due porzioni sulle
quali viene ricordato come sia importante mantenere la
temperatura bassa, soprattutto nel tragitto negozio-casa,
per una corretta conservazione del prodotto. Raccomandazione naturalmente valida per tutti i gelati e surgelati.
Tipicità al gelo
Dalla Sicilia, ecco i tre gusti “speciali”. Il gelato alla cassata siciliana, decorato con pan di Spagna e frutta
candita, a base di latte scremato, zucchero, ricotta, granella di cioccolato, burro, pasta di mandorle. Il gelato al pistacchio di Sicilia, in cui granella e pasta di pistacchio
si aggiungono a latte scremato e zucchero. Il sorbetto al
limone di Sicilia, dove acqua, zucchero e succo dell’agrume costituiscono gli ingredienti principali. Ingredienti, tutti,
di qualità. Come quelli del Gelato alla nocciola, ottenuto
esclusivamente da”Nocciola del Piemonte Igp”, e del
Gelato al caffè arabica 100%. Tutti sono disponibili in vaschette trasparenti da 200 g, così che anche l’occhio abbia
la sua parte cadendo sulle golose sfumature di colore…
Un consiglio: per assaporarne al meglio il gusto, è bene
togliere il gelato dal freezer almeno 10 minuti prima di
servirlo.
Partenze
IN FAMIGLIA
Turisti in erba
Scuole addio, cominciano le vacanze.
Ma come organizzare i ragazzi quando i genitori
sono ancora al lavoro? Ecco alcune proposte di corsi e viaggi
estivi da scegliere anche in base ai loro desideri
O
gni anno si ripropone
lo stesso problema.
Quando finiscono le
scuole i ragazzi, ovviamente,
sono contentissimi. I genitori un po’ meno. La domanda
arriva puntuale: chi si occupa
dei bambini? Come gestirli prima che si vada tutti insieme
al mare o ai monti? Quando
la questione non può essere
risolta con l’aiuto dei nonni, bisogna trovare un’alternativa.
In realtà, le proposte non mancano, in città e nelle località di
villeggiatura: anzi, corsi e soggiorni estivi possono diventare un'occasione per stimolare l'autonomia dei ragazzi
di elementari e medie alle loro
prime esperienze fuori casa.
Ecco allora alcuni suggerimenti
e indirizzi per scegliere meglio.
Non senza aver sentito anche
i nostri figli su ciò che amerebbero fare
.
Città da giocare
Nelle città più grandi le iniziative sono, in genere, tantissime.
Si può spaziare dalle ludoteche
ai baby-parking, ai corsi sportivi che tengono impegnati i
bambini per tutta la giornata
con un orario identico a quello scolastico. Inoltre, moltissimi
comuni organizzano le colonie
estive urbane: funzionano con
gli stessi orari della scuola, ma
ovviamente con attività deciMAGGIO - GIUGNO 2015 | 23
samente più ludiche: giochi
con l’acqua e la sabbia per
i più piccoli, sport, escursioni
(anche fuori città) per i più
grandicelli. Le informazioni
su questo servizio sono disponibili nelle scuole, ma non
mancano siti ad hoc che si
possono consultare per trovare soluzioni alternative,
come www.bambinopoli.it.
Progetto vacanze
Esistono molte iniziative dedicate ai bambini in località di
villeggiatura o in campagna.
Il Wwf (tel. 02 831331, www.
wwfnature.it) organizza stage
ecologicamente corretti e anche entusiasmanti su tutto il
territorio nazionale dove, a seconda delle proposte, ci si può
cimentare nella canoa, nell’equitazione, nell’arrampicata o in
percorsi esplorativi in mountain
bike. O ancora seguire le orme
dei biologi marini o delle guardie ecologiche per imparare a
proteggere la natura e la sua
biodiversità.
Si può poi optare per il classico kinderheim. L’Aki (Associazione Kinderheim Italiani, tel.
024982588 www.kinderheim.it)
organizza soggiorni in località
marine e sulle Dolomiti con programmi che includono attività
ludiche in mezzo alla natura.
Infine, per i preadolescenti una
buona soluzione sono gli stage di volontariato ambientale,
organizzati per esempio da Legambiente (tel. 06862681, www.
legambiente.com).
Il parere della psicologa
Spesso sono i genitori a spingere i figli ad
andare in villeggiatura da soli, preoccupati
dello "spreco" di tanto tempo libero. Ma
non è detto che a 6-7 anni tutti siano
pronti per un’esperienza del genere. «Non
esiste in realtà una regola fissa», afferma
Milena Agosti, psicologa e psicoterapeuta
a Milano. «Comunque sia, la separazione
da mamma e papà, che è uno dei compiti
evolutivi più importanti del ragazzo, può
risultare traumatica e va preparata. È
importante che sia graduale, anche per
una vacanza».
Per non forzare, è bene iniziare a piccole
dosi: periodi brevi – una settimana al
massimo – non troppo lontano da casa (per
poterlo andare a recuperare facilmente in
caso di crisi insuperabile), in piccoli gruppi.
Meglio evitare invece, come prima volta, un
soggiorno-studio all’estero di 3 settimane,
un’avventura che può essere stimolante, ma
24 | IN FAMIGLIA Partenze
Le attività previste? Dipende dalla località, ma si spazia
dal ripristino di aree boschive
a interventi di valorizzazione
ambientale. Gli alloggi? Spartanissimi: masserie, palestre,
ex conventi, tenda. Si tratta insomma di un’ottima esperienza formativa, un buon sistema
per impegnare i ragazzi e farli
vivere non solo al di fuori della routine, ma anche in una
dimensione priva di Tv, giochi
elettronici e smartphone.
anche molto critica. «Per valutare se è
il momento giusto, è fondamentale mettersi
in ascolto dei figli e cercare di capire
se c’è in loro la voglia di una vacanza da
soli». Per agevolarli, specie se timidi, è utile
trovare qualche amico o compagno di
classe per condividerla e avere una “spalla”
di sostegno nei momenti di difficoltà.
E se è la mamma (o il papà) a entrare
in ansia al momento della partenza, nel
timore che senza genitori il piccolo sia
fuori controllo? È bene ricordare che
nei vari campus, college o centri estivi i
ragazzi sperimentano sì per la prima volta
l’autonomia e si sentono liberi, ma non sono
mai lasciati a se stessi: si trovano in realtà
in situazioni “contenitive” dove la giornata
è cadenzata, ci sono orari, regole da
rispettare e, soprattutto, adulti di riferimento
che li aiutano con discrezione a gestire
la nuova libertà. Ai genitori non resta che
assecondare questa organizzazione.
consigli per la spesa
novatore Thalasso scrub corpo
Atmosfera & Benessere a base di
sale marino, che esfolia e rivitalizza il
corpo perché ricco di vitamina E, olio
di avocado ed estratti di alga marina:
abbina così i benefici del mare con le
proprietà restitutive degli oli eudermici. Agisce dolcemente sulla pelle
rivitalizzandola, e la rende morbida e
vellutata.
Per un volto luminoso
Creme amiche
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Per preparare il corpo alla stagione calda, per
attenuare i segni del tempo sul viso, per proteggersi
dai raggi del sole: tante soluzioni a portata di mano
L
'estate è alle porte. Se già non
abbiamo provveduto, forse
è meglio che ci affrettiamo a
fare qualcosa per almeno attenuare
quelle “noiose” bucce d’arancia che
lo specchio impietoso ci mostra.
Una corsa al nostro supermercato
di fiducia ed ecco fra i tanti prodotti quello che fa per noi: un Trattamento rimodellante corpo della
linea Atmosfera & Benessere,
con effetto rassodante e levigante,
a base di caffeina e teofillina, estratti di edera e alghe fucus. Si tratta di
un unico trattamento, concepito per
rimodellare la figura e perfeziona-
re la silhouette, da applicare quotidianamente con un energico massaggio: in tal modo si produce uno
stimolo efficace del microcircolo, in
grado di promuovere il drenaggio
e migliorare l’aspetto della pelle a
“buccia d’arancia”. Il risultato? Una
immediata sensazione di leggerezza
e tonicità, oltre che di compattezza.
Per un effetto più potente
Se poi si desidera potenziare l’effetto del trattamento rimodellante, la
linea AB propone un altro prodotto
da utilizzare prima di applicare quello
rassodante. È il Trattamento rin-
Se invece, o anche, preferiamo rivolgere la nostra attenzione al viso, magari stanco alla fine di un lungo periodo di lavoro, possiamo ricorrere alla
nuova crema perfezionante di Atmosfera & Benessere BB CREAM
nelle due nuance medio chiaro e
medio scuro (marrone). Un unico
prodotto per uniformare, idratare,
proteggere e nutrire la pelle così da
rendere luminoso il viso, in cui tracce
di stanchezza e piccoli difetti, come
rughe e arrossamenti, vengono quanto meno attenuati se non cancellati.
Ricche di vitamina E e di oli eudermici,
le due versioni della crema proteggono la pelle dalle aggressioni esterne
e prevengono i segni del tempo. Nota
di rilievo: hanno un fattore di protezione solare pari a 15 (SPF), il che non
guasta in questa stagione. Da Atmosfera & Benessere sempre nuove
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di idratazione e nutrimento grazie
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abbronzato; per la delicata cute dei
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Calabria, Molise e Basilicata, dove l’iniziativa terminerà
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alla campagna.
Come noto, “Tutti per la scuola” è nata per dare un
contributo in materiale didattico alle scuole dell’infanzia e primarie, pubbliche e paritarie d’Italia. Coinvolge gli istituti scolastici, i supermercati e iper che
aderiscono al progetto, e i loro clienti dotati di Carta Club che facendo la spesa possono donare dei
punti a una scuola scelta fra quelle che partecipano
all’iniziativa: 250 punti corrispondono a 4 euro. Sul
sito www.tuttiperlascuola.it potete trovare le indicazioni utili per l’adesione, le date di scadenza, l’elenco dei punti di vendita coinvolti, dei premi in palio e
delle scuole registrate, nonché alla voce “progetti
didattici”, divertenti giochi educativi contro lo spreco
(alimentare ed energetico) e schede di lavoro. Tutto
su www.tuttiperlascuola.it.
Scuola
SA
CS
UI
O
LL
OA
OPERAZIONE PASSAPAROLA
Ricordiamo che dallo scorso giugno, per gli istituti già iscritti e quelli non, c’è la possibilità di accumulare più punti con “Porta una Scuola Amica”.
Segnalando sul sito www.tuttiperlascuola.it una
scuola non ancora iscritta, c’è la possibilità per
quella che lo fa, sia di ricevere 500 punti per se
stessa, sia di donare 250 punti alla scuola indicata. Possono partecipare e segnalare sul sito le
nuove scuole da coinvolgere, gli insegnanti e le
famiglie Clienti con carta fedeltà dei supermercati che aderiscono all’iniziativa.
Premi
I NUMERI DEL PROGETTO
1.300 Scuole dell’infanzia e primarie registrate
324 Scuole premiate
1.600 Premi consegnati alle scuole.
935
Punti di vendita aderenti
dati ad aprile 2015
Alcuni premi del catalogo per le scuole
Set 2 giochi
"L'ecosistema"-
Videoproiettore
Epson
Permette di ricreare il
ciclo dell'acqua e far
piovere davvero, per
capire come il vapore
acqueo si trasforma in
pioggia.
Installazione Direct Power
On/Off, spegnimento rapido.
Presenta immagini da dispositivi USB, anche senza PC.
Luminosità e Colour Light
Output di 3.000 lumen
2.000 Punti
24.000 Punti
Lavagna interattiva 65"
touch – Samsung
Casetta
da esterno
Pannello LCD da 65" capace di
percepire il tocco e trasformarlo in
input, tempo di risposta velocissimo, speaker integrato per diffondere musica o file vocali, riproduzione di diapositive, foto e video.
Allegra casetta Natura
con effetto doghe alle
pareti, 2 finestre laterali
munite di persiane apribili e finestrella posteriore
225.000 Punti
Per scoprire gli altri premi visita il sito:
9.750 Punti
www.tuttiperlascuola.it
Animali
IN CASA
Di che razza sei?
Piccola guida per conoscere meglio il carattere del cane
(o del gatto) che abbiamo scelto o che desideriamo
adottare. E per sfatare molte false credenze
L
e razze animali sono il frutto di una selezione artificiale, effettuata dagli esseri umani, proseguita per centinaia di anni. Scegliendo i riproduttori, per generazioni, si
sono ottenuti cani completamente diversi, dai
chihuahua agli alani, dai pincher ai terranova.
Con orecchie a punta o pendenti, occhi marroni o azzurri, pelo lungo o corto, taglia gigante
o minuscola. Ma insieme con queste caratteristiche fisiche, si sono scelti anche lati del carattere e del comportamento, come vivacità,
reazioni a certi stimoli, socievolezza e così via.
Scelta ragionata
Schematizzando, i cani selezionati per la caccia
inseguono la preda. I cani da lavoro, per esempio da pastore, hanno bisogno di fare cose, essere impegnati anche mentalmente. I cani da
compagnia sono davvero cani da compagnia.
Queste tendenze sono in parte genetiche e in
parte comunicate dalla madre già durante la
gravidanza e poi nella prima infanzia (per conoscere bene un cane bisogna dunque conoscerne i genitori). Tutto questo non significa che
poi il cucciolo non avrà il suo carattere, le sue
MAGGIO - GIUGNO 2015 | 31
simpatie, la sua intelligenza, o che non sarà un
individuo diverso dagli altri della sua stessa razza
e persino dai suoi fratelli. Ma alcune inclinazioni
di base rimangono quelle della razza.
Per saperne di più
Le razze canine ufficialmente riconosciute nel
mondo sono più di 300, impossibile descriverle
tutte. Sono molto differenti tra loro, una può piacere più dell'altra, ma non bisogna mai scegliere
un cane di razza per il suo aspetto. E prima di
comprarlo o adottarlo, è necessario informarsi
anche sulle sue attitudini comportamentali. Ecco alcuni esempi.
Border collie
È un cane da pastore molto vivace, anche mentalmente. Selezionato per tenere in ordine greggi di pecore, a cui corre intorno continuamente.
Ha bisogno di lunghe passeggiate e corse, per
chilometri, non il giretto intorno casa, ogni giorno, tre volte al giorno. Ma non solo. Ha l'esigenza
di esercitare anche le sue capacità cognitive,
deve dunque essere impegnato in giochi intensi
e collaborativi, almeno un'ora al giorno.
Sconsigliato a quasi tutti.
pastore tedesco
È quasi il prototipo del cane, reso famoso da film
e telefilm. Viene considerato erroneamente un
bonaccione, sempre docile e obbediente. In realtà è un animale dal carattere molto forte, cerca di imporsi e tende a difendere il padrone e la
casa con energia. Spesso non è molto amichevole con i suoi simili.
Non adatto a persone nervose o fragili. Non adatto come primo cane.
Adatto a persone equilibrate e che conoscono
bene i cani e il loro comportamento.
Bracchi
Italiani, tedeschi, francesi, sono tantissime razze,
tutti cani da caccia abituati a lavorare in gruppo. Il loro tipo di caccia è "da ferma", significa
che si bloccano quando individuano la preda,
non sono sanguinari assassini. Di solito hanno
dunque un temperamento collaborativo e vanno d'accordo con gli altri cani. Ma hanno la
tendenza a seguire le piste interessanti, ovvero a
scappare. E corrono dietro ai gatti.
Non adatti a chi vuole un cane da lasciar andare in giro senza guinzaglio, soprattutto nelle
passeggiate fuori città (disturbano gli animali
selvatici).
Bassotto
Il bassottino, così piccolo e grazioso, in realtà è
pestifero e mordace. Non bisogna farsi ingannare dalla taglia. Non è per niente dolce, ha un carattere difficile e reagisce agli stimoli abbaian32 | IN CASA Animali
E il gatto?
Anche tra i gatti, ogni razza ha un'indole
particolare, anche se ogni esemplare
è un piccolo, interessante mondo a
sé. Generalmente, però, possiamo
asserire che i gatti che appartengono
a una stessa razza condividono delle
caratteristiche caratteriali.
Alcuni sono quieti e pigri: il Persiano è il
miglior esempio, tranquillo, perfetto per
la vita in casa, di famiglia.
Altri invece sono più attivi e chiassosi,
come il Siamese, il gatto sicuramente
più affettuoso, ma che a volte può
essere molto lamentoso e insistente:
perciò non sempre è consigliabile a chi
abita in un condominio.
Il comunissimo gatto Europeo, robusto,
attivo, grande cacciatore, è affettuoso
con tutta la famiglia ma necessita di
grandi spazi, mentre il Certosino, gatto
dalla struttura muscolosa, è molto
tranquillo e quindi ben adattabile alla
vita casalinga.
do. Selezionato per la caccia cruenta alla volpe,
ha la tendenza a dare morsi profondi.
Non adatto a chi vuole un cane piccolo, tranquillo e semplice da gestire.
Fox Terrier
Sono cani da caccia, vivaci, curiosi e coraggiosi.
Anche troppo. Hanno la tendenza ad aggredire
e uccidere gatti, conigli e altri piccoli animali.
Possono mordere le persone e i bambini anche
nel gioco. Tra maschi, tendono ad azzuffarsi in
modo cruento.
Non adatti alle famiglie con bambini piccoli, ai
pigri e a chi non vuole problemi.
Jack Russel
È il meno sanguinario dei Terrier. Allegro, estroverso, simpatico, è un prepotente, impone di
continuo la sua presenza, anche abbaiando, e
vuole costantemente l'attenzione del padrone.
Non adatto a chi sta molto fuori casa e a chi non
ha voglia e tempo da dedicargli.
Labrador
Sembra il cane più dolce e amichevole del mondo e così molti pensano sia un pelouche. Non è
vero, è un cane da lavoro, ha bisogno di essere educato e seguito, deve socializzare con gli
altri cani ed essere tenuto impegnato in giochi
collaborativi. È quasi impossibile che morda gli
esseri umani, ma è probabile che, se trascurato,
distrugga la casa.
Non adatto a chi vuole un pelouche.
Iris
IRIS GERMANICA
IL VERDE
Iris il fiore di maggio
Simboleggia sincerità e amicizia, cresce
in campagna e lungo i fossi: richiede poche cure
e regala tante rifioriture
testo e foto di Simonetta Chiarugi
P
er bellezza, eleganza e fascino l'iris è
una delle piante da fiore più amate non
solo da poeti e pittori, che le hanno reso
omaggio immortalandola in opere famose come Iris di Van Gogh, ma anche dagli
appassionati di giardinaggio. Le sue doti estetiche, infatti, si accompagnano alla facilità
di coltivazione e alla soddisfazione di bellissime fioriture. Le iris sono piante ornamentali
perenni che necessitano di pochissime cure e
sono in grado di crescere e riprodursi autonomamente e con grande rapidità. Questo sia
in giardino, messe a dimora in piena terra, sia
in terrazzo, purché sistemate in vasi di grandi
dimensioni. Potete scegliere tra le differenti e
numerose specie quella più idonea alle vostre
esigenze di coltivazione, in grado di adattarsi a
ogni tipologia di spazio e di condizione climatica e ambientale.
Le iris si classificano sostanzialmente in due tipologie, bulbose o rizomatose, a seconda della forma dell'apparato radicale della pianta.
Iris bulbose
Sono dotate di un bulbo di colore bruno o giallastro e hanno foglie strette e acuminate, lunghe
dai 30 ai 50 centimetri. I fiori che sbocciano nel
tardo inverno o all'inizio della primavera sono
tendenzialmente piccoli e nella maggior parte delle specie sono privi del labello ricadente.
Producono una folta massa vegetativa di dimensioni piccole o medie, ideale per essere
utilizzata nelle aiuole e nelle bordure o per
essere posta in massa sotto gli alberi decidui. In
terrazzo, si prestano a essere inserite nelle composizioni in vaso. Per ottenere piacevoli effetti
scenografici di massa, in autunno piantate i bulbi a gruppi di 10-15.
MAGGIO - GIUGNO 2015 | 35
Le specie più conosciute e commercializzate di
iris bulbose sono Iris hollandica e Iris reticulata.
IRIS BARBATA NANA
Le iris più note e coltivate sono caratterizzate da
una radice a forma di rizoma. Tra queste, la specie più conosciuta e coltivata al mondo sin dai
tempi antichi è quella delle Iris barbate, così
denominate per la caratteristica striscia di
peluria che hanno nella “gola”. Presentano
grandi infiorescenze colorate, nelle combinazioni più varie, formate da sei petali, tre che prendono il nome di vessilli, rivolti verso l’alto, e tre
detti ali, rivolti verso il basso.
Con le iris barbate i coltivatori si sono sbizzarriti e,
a partire dal 1800, hanno creato numerosi ibridi:
in alcuni la barba assume bizzarre conformazioni, sviluppando una vistosa appendice.
La specie più comune delle iris barbate è l’Iris
germanica, dal fiore classico lilla o viola intenso: pianta molto rustica, si trova sparsa per i
giardini e per le campagne, radica con estrema
velocità ed è facile ritrovarla nei declivi, dove la
fitta rete creata dai rizomi contribuisce a contenere i terreni scoscesi.
La radice più profumata
La più pregiata delle Iris germanica è Iris
florentina pallida. Di origine europea, è
conosciuta anche come giaggiolo pallido o
giaggiolo odoroso. Dal suo rizoma si ricava
ancora oggi la preziosa “essenza di violetta”
utilizzata in profumeria e anche, secondo
un'antica tradizione, per aromatizzare i
liquori e alcuni vini come il Chianti.
I rizomi si raccolgono in piena estate, vanno
lavati, mondati della scorza di cui sono ricoperti e posti a essiccare al sole infilati con
uno spago, come a formare una collana. Con
IRIS BARBATA
Iris rizomatose
Facili da coltivare
Le iris sono piante perenni facili da coltivare,
ideali per giardinieri pigri, inesperti o alle prime
armi! Tenetele in pieno sole in terreno drenato.
Le iris bulbose vanno piantate in autunno a una
profondità di circa il triplo della loro altezza, pari
a due volte sopra al bulbo.
Le rizomatose devono essere poste, sempre in
autunno, appena sotto la superficie, basta adagiare i rizomi a filo del suolo e poi rincalzare:
amano infatti sentire i raggi solari. Recidete le
foglie con un taglio netto e obliquo a circa 10/15
cm dal colletto (la base del fusto), in modo che
la pianta non offra resistenza ai venti prima di
sviluppare le sue radici. Anche se sono resistenti
alla siccità, nei primi mesi dopo l'impianto le iris
hanno necessità di essere bagnate poco ma
con regolarità. Ogni tre o quattro anni circa
dovrete dividerne i cespi e frammentare il rizoma per ottenere piante più fiorifere e rigogliose.
L'operazione si esegue dopo che la pianta ha
finito la sua fioritura ed è a riposo vegetativo:
dall'estate fino a tutto settembre. Hanno bisogno di poco concime a lenta cessione, granulare, da applicare in un'unica soluzione a inizio
primavera, alla ripresa vegetativa.
l’essiccazione si sviluppa un profumo simile a
quello della viola mammola, per la presenza
di un olio essenziale chiamato “irone”. Potete
utilizzare il rizoma essiccato dell'Iris florentina pallida, riponendolo semplicemente nei
cassetti e negli armadi per profumare la biancheria. Oppure potete ricavarne una polvere
(o acquistarla già pronta presso le erboristerie più fornite) e mescolarla a petali di fiori ed
erbe aromatiche per realizzare un pot-pourri
dall’aroma persistente, in quanto la Florentina pallida la costituisce un efficace fissativo
per i profumi.
Tessuti
IL RICICLO
La cravatta
è d'obbligo
I modelli vecchi o rovinati ritornano
a nuova vita: gioielli, borse, abiti,
contenitori portatutto sfruttano
la bellezza di tessuti e stampe
B
uttarle via è un peccato: le cravatte sono spesso
di filati preziosi come la seta o il lino e colori e
fantasie brillano per ricercatezza. Se però sono
passate di moda o un po' usurate, rinnoviamole per
esempio come originali gioielli: la collana a fianco è
realizzata semplicemente infilando all'interno della
parte stretta 4 palline di polistirolo e fermandole con
5 perline. Una cucitura dietro il collo e il gioco è fatto.
Più complessa, ma di soddisfazione, la realizzazione di un abito con tante vecchie cravatte, da acquistare a poco prezzo in un negozio
dell'usato. Il segreto è sfruttare la naturale "svasatura" di questo accessorio per segnare il punto vita e dare ampiezza alla gonna. Una lunga
cerniera dietro consente di indossarlo con facilità. Da notare le spalline, la cintura e le "maniche", realizzate a loro volta con cravatte. L'effetto d'insieme sarà tanto più notevole, quanto
più azzeccati gli accostamenti di colori.
il portacellulare ultrachic
Una bella cravatta, tagliata a misura nella parte terminale più
larga, diventa un elegante portacellulare. Basta cucirla sul
fondo, ripiegarla, cucirla ai lati, lasciando il margine superiore
aperto così da creare un tasca per banconote o carte di credito.
Per chiuderlo, un bottone automatico sulla punta e uno al
centro. Per non buttare nulla, con la parte sottile e un anello si
può realizzare poi un portachiavi. Un set da regalo!
Il secchiello di seta
Per questa borsa, meglio partire dal fondo, fermando tra
loro le punte di tante cravatte e proseguendo poi cucendole
tutte tra loro. All'altezza desiderata, ripiegatele e fissatele
all'interno, lasciando un "corridoio" aperto nel quale far
passare come coulisse altre 2 cravatte che faranno da tracolla.
Liguria
Monterosso
IL WEEK END
Le Cinque
magnifiche Terre
Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore:
sospese tra cielo, roccia e mare, unite da bellissimi sentieri
che si snodano nelle vigne da cui nascono grandi vini
di Auro Bernardi
U
n susseguirsi di promontori
e insenature tra falesie di
roccia: su cinque spuntoni sono aggrappate
altrettante manciate di case dai
colori pastello. Ecco, in sintesi, le
Cinque Terre, quella parte della
provincia di La Spezia affacciata sul mare tra Capo di Montenero e Punta Mesco. Cinque borghi risalenti al Medioevo e arrivati
miracolosamente intatti fino a noi.
Vediamoli da vicino. Monterosso:
“Paese roccioso e austero, asilo di
pescatori e contadini”, così lo definiva Eugenio Montale. Il poeta di
Ossi di seppia aveva qui una casa
e amava questo paese dalle poderose fortificazioni antisaracene
affacciato su una splendida baia (foto in alto). Vernazza: forse il
più scenografico, con le case a
fare da quinta al porticciolo sotto la torre di avvistamento. E la
chiesa di S. Margherita di Antiochia ricca di tesori artistici (foto 4).
Corniglia: affacciato sul blu, ma
distante dalle onde. Nido d'aquila a 100 m dal pelo dell'acqua,
più di terra che di mare (foto 5).
Manarola: qui le case sembrano
nascere dalle pietre stesse della
scogliera, addossate le une alle
altre sulla lunga e stretta marina
(foto 3). Riomaggiore: racchiuso
tra due ripide colline alla foce di
un torrente, era molto amato dal
pittore ottocentesco Telemaco Signorini (foto 2).
A piedi nel Parco
A collegare tra loro le Cinque Terre c'è una delle più belle
escursioni pedonali dell'intera Penisola: il Sentiero
Azzurro. Da Monterosso a
Corniglia il percorso si sviluppa a ridosso del mare
con scorci sempre diversi e
bellissimi, specialmente in
prossimità dei centri abitati.
Da Corniglia a Riomaggio-
re segue un tracciato più interno
passando per Volastra e Beccara.
È percorribile in una sola giornata
(12 km – 5-6 ore) e in tutte le stagioni, anche se è meglio evitare
le ore centrali dei mesi più caldi.
Anche i sentieri, come i paesi, sono di origine medievale e fino alla costruzione della ferrovia sono
stati l'unica via di comunicazione
per gli abitanti. Dal Sentiero Azzurro si dipartono poi decine di mulattiere che salgono verso il crinale, in una fittissima rete di percorsi
attraverso poderi strappati alla
montagna con un lavoro secolare. Si è calcolato che la lunghezza
dei muri a secco di contenimento
dei ciàn, i terrazzamenti coltivati,
arriva a 7.000 km. Un'opera tanto
colossale quanto poco appariscente. Le mulattiere raggiungono anche cinque santuari: la
Madonna di Soviore sopra Monterosso, la Madonna di Reggio sopra Vernazza, San Bernardino tra
Vernazza e Corniglia, la Madonna
della Salute tra Corniglia e Manarola, e la Madonna di Montenero
sopra Riomaggiore. Un tempo
sentinelle della devozione popoMAGGIO - GIUGNO 2015 | 41
2
Di vino in vino, di festa in festa
Sono poco più di una ventina i piccoli produttori locali che
continuano la tradizione vitivinicola delle Cinque Terre con
l'unico supporto meccanico della monorotaia per il trasporto
delle uve. Del resto l'asperità del suolo non permette altro.
Due i vini prodotti: il Cinque Terre Doc, bianco secco da
tavola, e lo Schiacchetrà, vino liquoroso prodotto da uva
passita, di colore dal giallo oro all'ambrato. Altra delizia
gastronomica delle Cinque Terre, le acciughe salate di Monterosso. Tradizionalmente conservate
nelle albanelle di vetro, sono da gustare condite con olio ligure e “annaffiate” da vino bianco locale.
Tre le sagre primaverili a Monterosso (www.prolocomonterosso.it), la terza domenica di maggio si
festeggia il limone, prodotto tipico citato anche da Montale nelle sue liriche. Il 20 giugno è la volta
della Sagra dell'acciuga: in piazza Garibaldi viene allestito il banco gastronomico e sul lungomare
di Fegina le bancarelle vendono il pesce abbinato al pan fritto e al vino bianco. Infine, il 23 e 24
giugno, c'è la tradizionale Festa di San Giovanni Battista con falò e fuochi d'artificio.
lare, oggi altrettante mete di salutari e spettacolari trekking di mezza montagna. L'intero territorio è
compreso nel Parco Nazionale
delle Cinque Terre e nella lista
del Patrimonio Mondiale dell'Umanità Unesco.
Uno sguardo dall'acqua
Una veduta impareggiabile sulle
Cinque Terre si può godere anche
da bordo di una piccola imbarcazione. Sottocosta sono tracciati
dei veri e propri sentieri kayak che
collegano i cinque borghi e che
proseguono per Portovenere, a
est, e Levanto, a ovest. Tra Vernazza e Punta Linà esiste inoltre
un percorso natatorio, ovvero
una corsia naturale di circa 800
m delimitata da boe per bagni
in mare in assoluta sicurezza e
per lo snorkeling sulle bellezze
dei fondali marini. Tutto il litorale
fa parte dell'Area Marina Protetta delle Cinque Terre con
due riserve naturali integrali a
Punta Mesco e Capo di Montenero. Come tutta la Liguria,
anche le Cinque Terre appartengono infine al Santuario dei
Cetacei del Mediterraneo.
4
Dove Fermarsi
Monterosso - Cantina du Sciacchetrà
Tel. 0187802583 www.cantinadusciacchetra.it
Pesto ligure, olio, mirto, grappe, miele, pasta, confetture
e, naturalmente, vini delle Cinque Terre, sciacchetrá in testa
in questo piccolo ma fornitissimo locale di prelibatezze locali.
Riomaggiore - Locanda del Sole
Tel. 0187920773 www.locandadelsole.net
Nel cuore del paese, ma raggiungibile anche con l'auto
privata. La colazione sulla terrazza fa parte dei plus offerti
da Madre Natura.
42 | IL WEEK END Liguria
5
3
Dal 25.05.15 al 30.09.15
ACQUISTA 5
DI PRODOTTI
A SCELTA TRA**
Puoi
Vincere
VACANZA DA SOGNO
*
150 voli
**Ad esclusione di: TUC (Stick 160g/40g; Krek 150g; Cracker 31g - Classico, Pomodoro & Grana, Erbe; Cracker Multicereali 32g;
Original 75g); FONZIES (40g/23,5g; Choco 35g); CIPSTER (21g; Freeky Fries tutti i formati); RITZ (Mini 35g).
*Concorso valido dal 25.05.15 al 30.09.15. Regolamento completo su www.snackyislands.it. Montepremi complessivo 19.500 .