Tutti gli itinerari
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PERCORSO 4 ATTORNO AL PIELTINIS, TRA PASCOLI E VETTE A sinistra, lo splendido altipiano di Festons e Malins dove si possono ammirare numerosi laghetti di origine glaciale; sullo sfondo campeggiano le Dolomiti Pesarine. In basso, gli estesi pascoli della Malga Vinadia Grande. OLTRE IL LIMITE DELLA VEGETAZIONE ARBOREA, A NORD DEI CENTRI ABITATI, SI APRONO ESTESISSIMI PASCOLI DI ALTA QUOTA. GRAZIE ALLA CURA CENTENARIA OPERATA DALL’UOMO, I PASCOLI HANNO UN’ELEVATA QUALITÀ FORAGGERA CHE CONSENTE NELLE MALGHE DEL COMPRENSORIO, POSTE COME A RAGGIERA ATTORNO AL MONTE PIELTINIS, UNA PRODUZIONE DI LATTICINI VERAMENTE UNICA. o NELL’INCANTO DELLA VAL NOVARZA CONOSCERE SAURIS: LA STORIA, L’AMBIENTE, LE TRADIZIONI A sinistra, carovana di fine ‘800 sul Passo del Pura, attraverso il quale, fino agli anni ‘30 del secolo scorso, passava l’unica carrareccia di comunicazione con il resto della Carnia. Al centro, Sauris di Sotto (Dörf) negli anni ‘40. A destra, la frazione di La Maina (Ame Lataise) prima dell’invaso del lago; il livello massimo dell’acqua si situa circa a metà del prato tra i due gruppi di abitazioni visibili. PER RAGGIUNGERE SAURIS STAZIONE FERROVIARIA Linea Udine-Tarvisio, uscita Stazione Carnia con collegamenti autolinee locali ESISTONO DEI LUOGHI NEI QUALI PARE CHE IL TEMPO ASSUMA UN ALTRO SCORRERE, PIÙ IN EQUILIBRIO CON I RITMI DELLA NATURA. SE QUESTA SENSAZIONE È AVVERTITA SOLO DOPO UN PRIMO IMPATTO NELL’INTERA CONCA DI SAURIS, NELLA VAL NOVARZA LA PERCEZIONE È IMMEDIATA. Il percorso, interamente su strada asfaltata, prende avvio poco dopo la località Hinter d’Olbe e in pratica costituisce la prosecuzione della strada principale della Val Novarza, già compresa nel tracciato 2B. Al bivio sul Rio Temberle, si sale verso destra sino al greto del Torrente Pieltinis; una volta oltrepassato, si sale entro un bosco misto in cui progressivamente aumenta la presenza di larici; usciti dal bosco si trova un bivio e si svolta a sinistra verso Casera Gerona. Dopo un tragitto di un paio di chilometri in leggera salita lungo il versante meridionale del Monte Torondon, si raggiunge la Casera Pieltinis: l’ampia conca su cui si trova adagiata è ricoperta da un rigoglioso manto erbaceo ed arbustivo con diffuse formazioni di ontano verde nei siti meno pascolati. Nei pascoli di alta quota, in compagnia di placidi bovini immersi in distese fiorite; tra queste ultime è frequente trovare preziose piante officinali il cui uso si è in parte perso ai giorni nostri (per es. l’Arnica alpina per la cura di dolori reumatici ed articolari). Malga Pieltinis è raggiungibile anche attraverso un sentiero che diparte dalla località Raitrn di poco sopra l’abitato di Sauris di Sotto. Imboccata una svolta a destra e superata la stazione d’arrivo di uno skilift dismesso, proseguiamo per alcuni tornanti in rapida sequenza e ci innalziamo verso il rotondeggiante Monte Rinderperk. Attraversata un’ampia e panoramica sella, scendiamo lungo il versante 3B Arta Terme Belluno AUTOSTRADA Tolmezzo Stazione Carnia Ampezzo A23 Udine-Tarvisio, uscita Stazione Carnia Udine Trieste AEROPORTI INTERNAZIONALI Ronchi dei Legionari (100 km) Venezia (160 km) 3A Austria SAURIS A23 PERCORSO 3 opposto, superiamo l’avvallamento, e risaliamo sino all’esteso tratto pianeggiante al cui estremo superiore è posto il complesso malghivo di Pieltinis. Si tratta di una strada solo parzialmente asfaltata e chiusa al traffico veicolare turistico. La partenza avviene dalla piazza centrale di Sauris di Sopra (1400 metri circa) imboccando la strada a destra della piccola fontana ivi presente. Il primo tratto, caratterizzato da notevoli pendenze, attraversa la località Vlekhe per raggiungere poi la Sella di Festons a quota 1860 m slm. Da questo punto il panorama si apre sull’ampio pianoro disposto a semicerchio delle Malghe Rioda, Festons e Malins, su alcuni suggestivi laghetti glaciali, ma soprattutto sulla splendida corona delle Dolomiti Pesarine. L’escursione prosegue tra i pascoli sino a Casera Festons (sentiero CAI n. 204); in direzione Malga Malins si risale sino 3C a quota 1862: una forcella dalla quale si può apprezzare una maestosa veduta. Di seguito, un modesto tratto in piano precede una ripida discesa in una conca, attraversata la quale solo una breve salita ci separa dai pascoli di Malins. La strada prosegue in discesa sino agli stabili della malga, ubicata in splendida posizione a quota 1686 metri lungo i versanti settentrionali del Monte Pieltinis. Precedentemente, con una piccola deviazione si può raggiungere un altro sito panoramico nei pressi di una pozza d’abbeveraggio. Proseguendo in leggera discesa, si riprende quasi subito ad ascendere verso la forcella a quota 1880 m dalla quale, compiuto un breve tratto in discesa, si giunge alla Casera Vinadia Grande. Davanti a noi scorgiamo ora l’intero percorso della facile salita che conduce a Forcella Pieltinis. 3D Dalla Sella Festons si procede in cresta lungo un piacevole sentiero sino alla Sella Malins, di qui, sempre a ridosso dello spartiacque, si attraversa la Costa di Pieltinis, dalla quale si può ammirare una veduta panoramica sul lago e su Sauris di Sotto. Proseguendo con leggera ascesa sui prati sottostanti la cima del Pieltinis, in poco tempo giungiamo alla sella e poi alla malga omonime. Provenendo da Casera Gerona, poco prima degli stabili di Casera Pieltinis, si svolta decisamente a destra e, con un piccolo sforzo, si raggiunge Forcella Ielma da cui si può spaziare con lo sguardo verso i pascoli delle due Casere Ielma di Sotto e Ielma di Sopra, ma soprattutto verso l’alta Val Pesarina, sovrastata dalle imponenti vette delle omonime Dolomiti. 3E In basso, begli scorci dei pascoli della Val Novarza. Secondo tradizione millenaria, l’alpeggio si svolge ad alta quota in genere tra i primi di giugno e la metà/fine settembre. Ivi si possono incontrare le tre figure principali che caratterizzano la vita delle malghe: il malgaro, il casaro e il pastore. Dal bivio per Malga Novarzutta, si prosegue verso destra su una carrareccia ben conservata che aggira il versante meridionale dei Monti Val Boaria e Novarza (2024 metri slm), attraversando alternanze di nardeti, ontaneti e brughiere. In fondo al ripido versante sottostante, coperto anche da bei boschi d’abete, scorre il Torrente Novarza. Dal percorso si possono intravedere sul lato opposto le casere Campo e Veltri, ora inattive. Dopo qualche km in leggera ascesa, improvvisamente, dopo una curva, si apre il maestoso anfiteatro prativo 4A al cui centro si ergono i fabbricati di Malga e Rifugio Losa. 4B Con una digressione dalla strada precedente, risalendo in poco tempo lungo una carrareccia, si può raggiungere Malga Novarzutta, alpe ancora attiva che ha mantenuto le caratteristiche architettoniche originarie. Guardando la casera, lungo il versante destro sono presenti massi arenacei violacei di forma piatta: non è raro intravedere in tale sito alcune marmotte o percepirne il caratteristico ‘fischio’. Oltre il complesso malghivo, superando una serie di suggestivi, sia pur In alto, l’ampio catino prativo di Malga Losa. L’importanza ‘storica’ di questa alpe risulta accresciuta dalla recente realizzazione di un accogliente rifugio agrituristico. modesti altipiani e alcune pozze di raccolta idrica per il bestiame, si può salire alla Forcella Novarza dalla quale si apre una bella prospettiva sulla Val Pesarina. ta si giunge sino a Malga Palazzo, un altro bell’esempio di architettura rurale spontanea, da cui ci si può facilmente ri-immettere nella strada per Malga e Rifugio Losa. Dalla Forca di Frumeibn si imbocca a destra, per un breve tratto, una strada forestale, quindi si scende rapidamente entro il Bosco Hinter Frumeibn sino al Torrente Pieltinis. Incrociata la strada che corre parallela al Torrente Novarza, si inizia a salire con discreta pendenza verso il sito imboschito della Casera Gergia, ora non più utilizzata. Da qui, continuando la risali- 4D 4C Consiste in una variante del precedente tracciato poiché da Casera Gergia conduce, nei pressi della confluenza tra i rii Pieltinis e Novarzutta, alla strada principale della valle. LA FONDAZIONE, LA STORIA La comunità di Sauris (Zahre) deve probabilmente le sue origini ad un insediamento di alcune famiglie provenienti da una zona compresa tra Pusteria e Lesachtal, le quali, attorno al 1250 d.C., presero progressivamente possesso di una valle che, ai tempi, doveva ospitare solo dimore stagionali. I primi due nuclei abitati furono Sauris di Sotto (Dörf) e Sauris di Sopra (Plozn) che con i suoi 1400 metri di altitudine è il più elevato paese del Friuli Venezia-Giulia. IL PAESAGGIO Sita a cavallo tra i piani montano e alpino, la conca di Sauris contiene un armonioso mosaico di elementi paesaggistici, modellatisi sia sotto la spinta degli elementi naturali, sia ad opera dell’uomo. Erte distese boscate di alto fusto si alternano a terrazzi alluvionali nei quali prosperano prati e pascoli. Tipici ambiti alpini si ritrova- no, tra gli altri, nei massicci rocciosi del Bivera, del Pieltinis, del Tiarfin. Il reticolo idrografico è ben sviluppato con alcuni torrenti e numerosi rii, i quali, per la maggior parte, vanno ad alimentare il lago: principale elemento artificiale della valle. LA LINGUA E I TOPONIMI A Sauris (Zahre) si comunica ancora in prevalenza attraverso una lingua di origine altotedesca, modificata nei secoli dall’apporto di diversi “prestiti”, italiani e friulani. Essa rappresenta senza dubbio uno dei fattori di orgoglio dei saurani. I toponimi sono in netta prevalenza tedeschi, con qualche eccezione di impronta romanza (Lumiei, Festons, Tarondon, Novarza). Gli stessi nomi propri di luogo sono legati fortemente all’attività venatoria e a quella dell’allevamento del bestiame (es. Röseibn = piana degli equini), ma anche all’orografia (es. Veisper Kouvl = pietra di ponente = Monte Bivera) e alla distribuzione della vegetazione (es. Hoslach = cespugli di noccioli). LA FLORA, I BOSCHI Nella valle di Sauris è presente un’ampia varietà floristica: si sono rilevate circa settecento specie vegetali, alcune delle quali molto rare. Numerose le erbe aromatiche e officinali, utilizzate con sapienza da tempi remoti. Tra i boschi sono prevalenti i consorzi misti ad abete rosso, abete bianco, faggio e sporadica presenza di acero montano. Le faggete pure, grazie alla maggiore capacità di trattenuta del terreno di tale latifoglia, sono concentrate al di sopra dei centri abitati. Ai margini del limite superiore della vegetazione arborea (1800 metri) sono presenti popolamenti radi di larice, peccete pure o estese boscaglie di ontano verde, spesso insediatesi su pascoli non più utilizzati. LA FAUNA La rarefazione della presenza umana e l’esistenza di ambiti remoti e selvaggi permettono da sempre, all’alta Val Lumiei, di ospitare una ricca componente faunistica. Accanto ai tipici ungulati, quali capriolo, cervo e camoscio, sono presenti diversi mustelidi (martora, puzzola, faina, donnola), un numero imprecisato di specie dell’avifauna, tra cui i rapaci diurni e notturni (es. civetta) e tetraonidi (es. gallo cedrone, gallo forcello), svariati roditori quali scoiattoli, ghiri, arvicole. Negli ultimi tempi, come in altre aree dell’alta Carnia, è stata segnalata la presenza della lince e dell’orso bruno, scomparso in zona agli inizi del XX secolo. Soprattutto ai primordi dell’insediamento, una delle maggiori fonti di sostentamento per gli abitanti doveva essere costituita dalla caccia che, sebbene oggi con finalità ricreative e sportive, viene tuttora largamente praticata. LA GASTRONOMIA ORA, L’ALIMENTAZIONE UN TEMPO Con un sapiente recupero di alcuni elementi della cucina tradizionale e qualche innovazione, l’offerta di ristorazione degli ambienti pubblici di Sauris, in linea con una già affermata vocazione turistica, appare di buono, se non ottimo livello qualitativo. Meno di un secolo fa l’alimentazione, anche a causa dei difficili collegamenti con i paesi contermini, aveva qui ancora il carattere della sussistenza ed era incentrata sulle poche coltivazioni adatte al rigido clima alpino (orzo, segale, rape, cappuccio, fave) e sui prodotti caseari (burro, formaggio) che, tuttavia, venivano spesso scambiati con altri generi di prima necessità, come ad esempio il sale. Sino all’introduzione della patata, notevole importanza nella cucina locale rivestiva la fava, un versatile legume minore che poteva entrare anche nella composizione di alcuni succedanei del pane e del caffé. IL LAGO Attorno ai primi anni ‘40 del secolo scorso, per fini idroelettrici, iniziarono i lavori per la costruzione di un’imponente sbarramento sul Torrente Lumiei. La diga, inaugurata poi nel 1948, presenta una altezza di ben 136 metri e contiene una massa d’acqua di oltre 70 milioni di metri cubi. Sul fondovalle invaso dall’acqua si trovava inoltre una delle frazioni di Sauris, La Maina, con una cinquantina di abitanti; gli stessi dovettero ricostruire più a monte le loro abitazioni. Anche per i concorrenti interessi di produzione idroelettrica, ad oggi l’utilizzo turistico del lago appare ancora limitato, ma la sua seducente bellezza si impone comunque al visitatore. COORDINAMENTO GRAPHICA SNC PROGETTO GRAFICO N.ZATTRA TESTI F.TROIERO ILLUSTRAZIONE M.FALESCHINI FOTO U.DA POZZO Venezia AGRITURISMO MONTE RUKE MALGA NOVARZUTTA È situato sul dorsale nord del Monte Ruke, a 1462 m slm, a sud est dell’abitato di Sauris di Sopra. L’edificio, un vecchio rustico parzialmente ristrutturato, ospita 50 posti a tavola al coperto. Ulteriori 50 posti si trovano nell’area esterna. La malga si colloca nella valle del Rio omonimo, tra il Monte Torondon e il Monte Novarza, a 1625 m slm. Interessante la struttura degli edifici, basata sulla tipologia architettonica tradizionale. RIFUGIO EIMBLAT DE RIBN È situato in località Eimblat de Ribn a 1441 m slm. Si tratta di un vecchio rustico recentemente ristrutturato. La sala interna può ospitare sino a 32 coperti, un’ampia tettoia esterna dispone di ulteriori 70 posti L’edificio è dotato di 4 camere, per complessivi 10 posti letto. MALGA MALINS Il complesso malghivo è collocato in un pianoro alle pendici settentrionali del Monte Pieltinis, a quota 1672 m slm. 켦 f latte, burro, formaggio, ricotta fresca e affumicata degustazione prodotti MALGA VINADIA GRANDE La malga, collocata a nord del Monte Pieltinis, a 1734 m slm, è stata recentemente ristrutturata. 켦 latte, burro, formaggio, ricotta fresca e affumicata 켦 f CAMMINARE PER SCOPRIRE SAURIS IN VIAGGIO TRA GLI AGRITURISMI E LE MALGHE DEL COMUNE DI SAURIS latte, burro, formaggio, ricotta fresca e affumicata degustazione prodotti RIFUGIO MALGA LOSA Situata a 1765 m slm, la malga si colloca in una conca di origine glaciale, nel settore più elevato del vallone formato dal Torrente Novarza e circondato dai Monti Torondon, Pieltinis e Rinderperk. La sala interna può ospitare sino a 22 posti, ulteriori 30 coperti si trovano nell’area esterna. 켦 f b latte, burro, formaggio, ricotta fresca e affumicata degustazione prodotti e ristorazione con piatti tradizionali n° 22 posti letto MALGA PIELTINIS È situata a 1739 m slm nella conca del Monte Pieltinis, circondata dai Monti Torondon e Rinderperk. La casera è accogliente e funzionale grazie alla recente ristrutturazione. 켦 f latte, burro, formaggio, ricotta fresca e affumicata degustazione prodotti Regione Friuli Venezia-Giulia Comune di Sauris R E A L I Z Z AT O D A L C O M U N E D I S A U R I S C O N I L C O N T R I B U T O D E L L’ E R S A PERCORSO 1 INIS ▲ Laghi di Malins STA ▲ 2034 3D St. Raitrn St.lo Oubneker E 1C 1F ER BO 1B St. Gostach Agriturismo Monte Ruke Po BOSCO M. RUKE 1489 Unterankhlopfe HINT E ▲ iei ▲ SCHO ch TSAI 1424 M. CAVALLO M E RUKE PAMELOUCHE St. Beinte li K TE LO N M E St. Mott St.li Petris ER ti nis FRU ME IBN 4C F.ca Frumeibn St.li Sbont 2G 1A LA MAINA St.lo Sbeintle H INT el lo St.li Painte St. Frumeibn li P l o t n po L AT E I S ch (Latais) (Ame Lataise) St.lo Sbont Troiero an ell 1A h. 2,40 1B h. 1,50 1C h. 0,30 1D h. 4,00 1E h. 0,40 1F h. 0,40 1G h. 0,20 2A h. 1,30 2B h. 1,50 2C h. 2,00 2D h. 2,00 2E h. 1,30 2F h. 2,30 2G h. 1,00 2H h. 0,50 3A h. 2,30 3B h. 1,30 3C h. 3,40 3D h. 2,00 3E h. 0,50 4A h. 1,50 4B h. 1,00 4C h. 2,40 4D h. 0,50 i ࢇ • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • B O S Lago C di Sauris To r r O B E R N O N E 1D B O S C O D E L L A S T U A B PASSO PURA ▼ O S C O I A O B FL e L um nte i ei percorso 1 percorso 2 AMPEZZO percorso 3 percorso 4 :: )( ; ruderi passo, forcella campeggio malga, rifugio, agriturismo Imboccata la strada per il Passo del Pura che transita sulla diga, si percorre la successiva galleria e si prosegue sino al primo tornante; di qui, in coincidenza con il Rio Storto, parte una strada bianca che costeggia il lato sud del lago. La carrareccia, sovrastata dai verdissimi Boschi Flobia, Stua e Bernone, conduce sino alla propaggine più occidentale del lago. L’ultima parte del tracciato è costituita da un sentiero che, oltrepassando il Rio Tavanelli, giunge sulla larga Foce del Lumiei, un poco a monte della quale si trova l’omonima Forra: una sottile e profonda fessura nella roccia scavata dall’acqua nel corso dei millenni cui è possibile accedere solamente quando la portata del Torrente è minima e se muniti di adeguata attrezzatura (caschetto protettivo e indumenti antipioggia). Oltre la forra, si sale verso Pamelouche (letteralmente: nella gola, da Louch = buca, cavità) e quindi, attraverso una strada forestale, si giunge al bivio in località Mulini dove un tempo erano in funzione due mulini ad acqua, procedendo poi fino a Preitcpoudn, area caratterizzata da prati e diversi stavoli nei pressi dell’abitato di Sauris di Sopra. 1D • • • • • strada di collegamento ▼ Ta v Rio r to St.lo AIT B. Minigher 2F li 2D 2B St. Hinter’s Eike PEHR VOLE R i o St o 1E TS Pi ta ta I HO ▲ 2C li Ri o Scalo t F L A S C B O IN SC C.ra Gergia M. OLBE 1657 EN i ken po c h O T. Lu m A Ri o S au ris SC O OS G ON Mi tre C St.li Rikelan (Dörf) a (Plozn) ST St.li Hinter d’Olbe 2H SAURIS DI SOTTO v ar z SAURIS DI SOPRA Sbeintle lo T. ; 1G I M OL 4D St.li Straitarn Velt 1D R.Temb erle St. St.li Leneike St. li Preitcpoudn 2A 2A 4C T. N o VL C R.Novar zutta St. Temberle li Dalla strada comunale in prossimità del ponte sul Rio Mitreikenpoch si sale a mezza costa agli Stavoli Sbeintle e Sbont Troiero, un tempo circondati da prati ora velocemente rimboschiti, quindi, attraverso una ripida ascesa, si giunge sul Monte Cavallo di Sauris e poi, in piano, al Monte Ruke in cui troviamo l’omonimo agriturismo. Di qui, proseguendo su strada, in breve ci si trova nell’ampio pianoro prativo, denominato localmente Ploze, a sud di Sauris di Sopra (Plozn) su cui svetta in direzione sud-est il maestoso gruppo alpino del Monte Bivera. Attraverso i percorsi 1E ed 1F si può scendere sino all’alveo del Torrente Lumiei, principale affluente del lago, e così immettersi nel tracciato 1D di seguito descritto. PERCORRIBILITÀ s E KH li St.li Lucchini 2E St.lo Hozach NONOSTANTE LA SUA ORIGINE ARTIFICIALE, IL LAGO DI SAURIS CON LA SUA CARATTERISTICA COLORAZIONE TURCHESE, IMMERSA TRA IL VERDE SMERALDO DEI BOSCHI DI CONIFERE, RAPPRESENTA UN ELEMENTO DI NOTEVOLE SUGGESTIONE NATURALISTICA, AMPIAMENTE APPREZZABILE LUNGO IL PRIMO GRUPPO DI PERCORSI. Scorcio della frazione La Maina che si affaccia sul lago in direzione dei maestosi contrafforti del Monte Bivera. 1A Rifugio Eimblat de Ribn St. Pront 4A Malga Palazzo ni ol ▼ 3B Malga FORCHIA Veduta panoramica dell’Alta Val Lumiei in cui si possono individuare i maggiori centri abitati, il lago e i pascoli attorno al Monte Pieltinis. IL SISTEMA DEGLI STAVOLI Suggestivo scorcio dell’Alta Valle del Lumiei apprezzabile da Sauris di Sopra. In basso, esempi di architettura rurale spontanea in località Hinter d’Olbe e Lateis. A Sauris, grazie anche ad uno specifico vincolo di tutela regionale, il patrimonio edilizio ha mantenuto le tipiche caratteristiche alpine dei primi insediamenti. GLI STAVOLI SONO EDIFICI RURALI IN LEGNO E PIETRA ADIBITI ALLA CONSERVAZIONE DEL FIENO E AL RICOVERO DEL BESTIAME. QUESTE STRUTTURE SONO DISSEMINATE NEI PRATI DI MEDIA ALTITUDINE E SONO RAGGIUNGIBILI TRAMITE UNA FITTA RETE DI SENTIERI E CARRARECCE. Malga Gerona C O S T A L T A lo 3C Malga Novarzutta l ti CASERA RAZZO M. RINDERPERK 1755 ▲ o o rt R io K h Sella Malins Festons ie ▲ M. MÖRGANTLAITE 1934 Sella 3A M. HOACHE LANAR 1885 2007 PERCORSO 2 MAGIE TRA LAGO E MONTE RUKE P T. Laghetti di Festons 3E ▲ CO M. OUBERKHOUVL 4B Malga Pieltinis DI P I E LT ▲ Forc. Pieltinis 2027 M. NOVARZA Forc. Ielma M. PIELTINIS M. VAL BOARIA 1963 ▲ ▲ 3C ▲ 2019 Ꞇ Rifugio Malga Losa ▲ M. TORONDON Malga Vinadia Grande Malga Malins M. FESTONS 1934 Forc. Novarza ▼ M. MALINS 1424 ▲ Malga IELMA di SOPRA In alto, il caratteristico Agriturismo Monte Ruke in località omonima. In basso, una suggestiva veduta del lago, sullo sfondo la giogaia del Tinisa con antistanti, estesi boschi di conifere. Nei pressi della Locanda alla Pace si imbocca una stradina che scende in località Gostach. Sul percorso è interessante il capitello in muratura (maina) che contiene un’immagine della Madonna del Pane o Santa Maria Rodega, ove si trovava il punto di incontro delle tre vecchie strade che collegavano le frazioni di Sauris. Proseguendo ad occidente nel pianoro prativo di Hinter s’Eike, dove si trovano alcuni sta1B voli particolarmente ben conservati, si arriva al centro sportivo. Oltrepassato lo stesso in direzione sud, si intraprende l’erto tracciato che porta al crinale del Monte Ruke. Questo ultimo segmento 1B taglia trasversalmente la Costa Schotsaite e passa accanto al sito denominato Pehrvole, toponimo di certo interesse che, non unico in zona, testimonia la sicura presenza sino al secolo XX di numerosi orsi (Pehr = orso, Vole = trappola); forse il sito rappresentava il punto terminale delle battute di caccia. Il percorso si immette successivamente nel tracciato 1A. Il tracciato 1C è da considerarsi come una variante del precedente, al quale si collega in località Untervelt. Infine dal centro sportivo, oltrepassando alla propria destra il complesso attrezzato ad accogliere tende e camper, con il percorso 1G si sale direttamente ad un punto della strada, prossimo all’abitato di Sauris di Sopra. Si tratta di un percorso tutto su strada, in parte sterrata, in parte asfaltata. A Sauris di Sotto, nei pressi del Municipio, si imbocca la strada che sale verso nord lasciando il prosciuttificio Wolf e la sciovia sulla destra, fino a raggiungere località Raitrn. Poco oltre ci si addentra in una faggeta e, oltrepassato il franoso canalone del rio Mitreikenpoch, si giunge in salita fino alla Sella Eimblat de Ribn dove troviamo l’omonimo rifugio a quota 1425 m slm. 2A In alto, il rifugio agrituristico Eimblat de Ribn, posto in un vero e proprio snodo di gran parte dei sentieri descritti. In basso, mandria di vacche raccolta per la mongitura pomeridiana. A sinistra, nell’ampio bacino del Lago di Sauris, in momenti di rara quiete, si può praticare piacevolmente la pesca sportiva. 2B Questo percorso rappresenta la vera e propria porta della Val Novarza. Salendo sopra l’abitato di Lateis per la ripida strada asfaltata, da cui si può apprezzare splendidi scorci del lago, si valica la Forca Frumeibn procedendo a mezza costa fino in località Hinter d’Olbe, un ampio prato con presenza di suggestivi stavoli. Di qui, dopo un breve tratto boscato si giunge a un bivio e si prosegue a sinistra fino alla Sella di Eimblat de Ribn. Come il precedente, ma in parte su sentiero, questo percorso unisce Lateis a Eimblat de Ribn. Nella parte alta dell’abitato di Lateis, a sinistra, oltre gli stavoli in località Painte, si imbocca una panoramica carrareccia che sale con elevata pendenza tra boschi e prati sino alla Baita Minigher; da qui, dopo circa mezz’ora in discesa si raggiunge Eimblat de Ribn. 2C Dalla Forca di Frumeibn, superato lo stavolo si imbocca il sentiero che sale lungo le pendici orientali del Monte Olbe, si giunge nel Bosco Stompf e quindi al punto di arrivo dei precedenti percorsi. 2D 2E La partenza del tracciato, percorribile interamente su carrareccia, è situata circa 300 metri prima dell’abitato di Sauris di Sopra nei pressi di un affioramento di rocce gessose. Con leggera ascesa si giunge agli stavoli in località Oubneker e Hozach; di qui, dopo una ripida salita di 200 metri, si prosegue in piano sino alla località Pront dalla quale si può incrociare in breve i percorsi 3B, e 2A o raggiungere Raitrn. Oltrepassati gli Stavoli Sbont, in località La Maina, si raggiunge un bivio. Imboccato il tracciato a sinistra, dopo una breve salita e un tratto piano ci troviamo agli Stavoli Mott. Proseguendo in un ambiente ancora selvaggio, solcato da rii e aree in erosione, si raggiunge il Bosco Osongen costituito da abeti e faggi. Ad un certo punto si incrocia poi il sentiero 2C e di conseguenza la strada per Eimblat de Ribn. 2F Percorso interamente in forma di sentiero. Dalla frazione di Lateis, in località Klomen, ci si addentra in una piccola radura per poi scendere entro una bella faggeta sino al Rio Plotnpoch; da qui si sale in un breve tratto boscato sino ad un prato, attraversato il quale si arriva ad uno stavolo abbandonato; da questo punto si apre una suggestiva veduta panoramica che abbraccia quasi l’intera conca di Sauris: dal lago, alla catena dei Monti Tinisa, Bivera e Tiarfin, ai centri di Sauris di Sotto e di Sopra. Proseguendo il tragitto, con frequente andamento a serpentina, si giunge infine in località Sbont. 2G 2H Il percorso, parte dal piazzale antistante il Kursaal a Sauris di Sotto e prosegue verso est; oltrepassate le ultime case, affrontiamo una salita sino ad alcuni stavoli nei cui pressi è presente una voragine di tipo carsico. Rimanendo in quota, all’interno del bosco, si può scorgere sulla sinistra un caratteristico anfratto di roccia: il Bélinlouch, ovvero l’antro della Bélin, uno sgradevole personaggio femminile che, come narra la leggenda, imponeva un singolare pedaggio a chiunque dovesse uscire da Sauris per la prima volta (de must pussn in orsch in der Bélin). Incontrato il greto di un rio, lo si risale verso sinistra sino ad incontrare un salto in corrispondenza di un masso molto levigato alto circa 3 m; lo si aggira puntando verso nord sino alla località Straitar. Dopo un’ora e mezza dalla partenza incontriamo infine la carrareccia che riporta a Sauris di Sotto, mentre a destra prosegue lungo l’itinerario 2A. CAMMINARE PER SCOPRIRE SAURIS, PER COGLIERE I TESORI DI QUESTO PICCOLO UNIVERSO MONTANO, DOVE LA NATURA E LA STORIA SI DISVELANO APPIENO E, UN PASSO DOPO L'ALTRO, OGNI ANIMO SI RASSERENA. I PERCORSI Ꞇ Magie tra lago e Monte Ruke Il sistema degli stavoli Attorno al Pieltinis, tra pascoli e vette o Nell’incanto della Val Novarza A Sauris, come in tante comunità alpine, la sopravvivenza, anche in tempi recenti, era garantita da un’armonica successione stagionale delle attività agricole, forestali e pastorali. Queste attività erano esercitate sia in prossimità dei centri abitati (orti e campi), sia a livello di mezza costa (prati e boschi), sia oltre il limite della vegetazione arborea (pascoli). Una simile organizzazione necessitava di un fitto reticolo di sentieri, mulattiere e carrarecce per collegare tra loro paesi, stavoli e malghe. L’intreccio dei sentieri di un tempo viene qui presentato in modo coordinato, così da permettere all’escursionista di venire a contatto con i tanti e suggestivi aspetti del paesaggio e della natura ancora presenti e incontaminati nella conca di Sauris. La descrizione dei percorsi vuol essere unicamente un’indicazione di massima, lasciando alla fantasia e alla “gamba” dei fruitori la possibilità di compiere i tragitti in modo inverso, ad anello o di combinarli tra loro a piacimento. I sentieri possono essere compiuti agevolmente a piedi, a cavallo o in bicicletta da montagna, secondo le indicazioni riportate sulla cartina.