Nasce il MASISE - Sardegna Solidale
Transcript
Nasce il MASISE - Sardegna Solidale
NASCITA DELL’ ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE MA.SI.SE Un doveroso ringraziamento va al proficuo rapporto tra cittadinanza e volontariato instauratosi gradualmente in crescendo di credibilità, empatia e partecipazione; ai referenti dei nostri Comuni, alle Amministrazioni locali tutte e in particolar modo alle tre che compongono la sigla MA.SI.SE, acronimo dei Comuni di MAracalagonis, SInnai e SEttimo San Pietro, che insieme costituiscono e rafforzano una struttura intercomunale di P.C. Periodo di transizione evolutivo. Il 12.luglio 1977 con altri sette amici sub, Ligas Mario - Sessini Gianfranco - Bernardi Luciano - Cotza Ruggero - Serra Efisio - Orru’ Francesco - Lai franco - Sanna Renzo - costituimmo l’Associazione “Club Sub Sinnai” quale gruppo sportivo e lo registrammo presso l’Uff. del Registro di Cagliari al n° 4267-71/M serie II. Scopo dello statuto “Ricerche e studi subacquei - pesca sportiva”. Nel 1979, il Consiglio Direttivo del Club, ammirevolmente presieduto dalla fondazione dal Sig. Mario Ligas, commissionò allo scultore Pinuccio Sciola di San Sperate una statua in trachite rosa, che raffigurasse una madonna da deporre nei fondali del nostro mare. Dopo numerose ricerche subacquee individuammo il luogo dove poterla deporre. Tra i bozzetti presentati dall’artista, scegliemmo quello raffigurante la Vergine con il volto rivolto verso l’alto, con in braccio il Bambin Gesù. La scultura venne scolpita da Pinuccio Sciola e benedetta a Bonaria con il nome di “Madonna del Naufrago” Trasportata nel mare di Villasimius tramite un pontone messo a disposizione gratuita dalla Ditta Onorato di Cagliari, il 19 luglio venne deposta ai piedi dei faraglioni dell’Isola dei Cavoli, ove i soci del Sub Sinnai avevano predisposto a 12 mt. un solido basamento. La cerimonia venne partecipata da una moltitudine di villeggianti e autorità, testimoni dell’evento. 1978 - Quell’ anno, su richiesta della Prefettura di Cagliari ci adoperammo con i gli amici e colleghi del Sub Sinnai nella ricerca di dispersi in mare, pattugliando le scogliere lungo l’area del Golfo degli Angeli, dal Poetto a Solanas. Dal 17 al 26 marzo 1979, invitati dall’Università di Cagliari Sezione Geologia, prendemmo parte ad una spedizione scientifico-geologica di ricerca, prima nell’area dell’isola dei Cavoli e successivamente sulla Nave Oceanografica “Bannok“del C.N.R., Comandante Sig. Senigagliesi con 8 membri di equipaggio e sette ricercatori guidati dal Prof. Nino Ulzega, con il medico sportivo Dott. Maurizio Rodriguez e tre sub (Ing. Giampaolo Porcu, Sig. Luciano Bernardi e Sig. Angelo Perra) per favorire prelievi scientifici sui fondali, in navigazione sulla piattaforma orientale della Sardegna. Luciano Bernardi Presidente MA-SI–SE dal 1984 al 2011 Fu quella un’esperienza affascinante, carica di emozioni e significati. In modo quasi estemporaneo e per sensibilità ambientale, un gruppetto di noi iniziò a spengere focolai nelle vicinanze del paese di Sinnai, prossimi alla pineta Campidano. In quel tempo, provai in diversi modi di organizzare un possibile insieme, che potesse contribuire o aiutarmi nell’intento prefissatomi in Sant’Angelo. Purtroppo le risposte istituzionali, Comune, Provincia Regione, da me sollecitate erano si di plauso, ma interlocutorie. Nei primi anni 80, in Sardegna, a detta della stessa Prefettura, non si era a conoscenza di Associazioni di volontariato organizzate in protezione civile. Esistevano volontari nel soccorso sanitario, di primo intervento, nel sociale, nello sport, nello scautismo, nell’A.R.I., nel C.A.I. ecc… , si sentiva parlare di antincendio, ma avevamo poca o nulla coscienza della presenza o no di squadre di volontariato di “protezione civile” nel territorio; sapevamo che negli anni passati anche nella nostra area c’era stato un sevizio formato da cittadini presi stagionalmente dalle liste di collocamento, (squadre comunali antincendio), servizio che a Sinnai era stato da un paio d’anni soppresso. Gli interventi antincendio venivano effettuati preminentemente dall’ Azienda Foreste Demaniali della Sardegna e svolti all’interno delle aree da esse gestite con il loro personale e all’esterno dalle squadre dei Barracelli nei rispettivi territori comunali, ove presenti; il resto era affidato soprattutto ai Vigili del Fuoco. Alla Prefettura di Cagliari mi parlarono di ruolini, ma non corrispondendo alle mie prerogative, non se ne fece ancora nulla. A Sinnai non c’era un servizio di Barracellato né squadra comunale e quindi per ridurre i danni del fuoco, in pochi amici (cacciatori e subacquei per lo più) quando ne venivamo a conoscenza, ci chiamavamo telefonicamente per intervenire, utilizzando mezzi propri senza alcuna preparazione o protezione individuale, unico ausilio per lo spegnimento in quei frangenti, erano le “frasche”. Si pensava e sperava che organizzare volontari di protezione civile, servisse a concorrere a sostenere le Amministrazioni Locali per un periodo contenuto, quello necessario al superamento delle presenti criticità. Quanto fosse errato il concetto, ne assumemmo coscienza in breve tempo. Foto di gruppo Allestimento antincendi dell’ UNIMOG Anno 1981 Il Presidente Sandro Pertini conferisce l’incarico di Ministro della Protezione Civile a Giuseppe Zamberletti (padre fondatore della protezione civile italiana) Nel 1982 Nasce il (Dipartimento Nazionale della Protezione Civile) con a capo il Prof. Elveno Pastorelli. A quel punto formulai una richiesta al Commissario Straordinario di Governo per la Campania e Basilicata Ing. A. Barone (conosciuto a Sturno nel terremoto dell’80) per avere consigli e suggerimenti sulle normative. La sollecita quanto attesa risposta mi segnalava i riferimenti di legge esistenti, che rimandavano all’approvazione del recente Disegno di Legge presentato alla Camera dei Deputati il 5/02/82, i quali prevedevano tra l’altro, l’apporto del volontariato, nel futuro Servizio Nazionale di Protezione Civile. Mi informava altresì che l’unica vecchia Legge in vigore, attinente alla materia, era dell’ 8 dic. 1970 la n° 996 “Norme sul soccorso e l'assistenza alle popolazioni” e che, si era ancora in assenza del relativo Regolamento di attuazione. Il Presidente della Repubblica, motivato dal recente disastroso movimento tellurico dell’ Irpinia, licenziò il Regolamento di attuazione con il DPR 06 febbraio 1981 n. 66 (G.U. 16/3 n° 74). (11 anni dopo la Legge n° 996). Sempre, in modo estemporaneo così come più spesso avveniva, ci ritrovammo nel rogo che colpì la pineta di Sinnai del 29 giugno 1982 (quel pomeriggio c’erano i mondiali e si giocava la partita Argentina Italia finita 0-2); nell’occasione incontrai e conobbi Nicolò Isoni di Settimo San Pietro che, come me, salì in pineta per dare una mano, ed ebbi a conoscere il Direttore Gen. dell’ A.F.D.S. Luigi Lepori con il Dott Tonino De Muro Direttore dei Servizi dell’ Assessorato Ambiente con i Dottori Francesco Saba e Giuseppe Delogu, allora Ispettori del Corpo Forestale. Le operazioni di spegnimento le coordinava il Sig. Antonio Murgia, responsabile della Caserma dell’Azienda Foreste Demaniali della Sardegna “Foresta Campidano” di Sinnai. Durante l’estinzione intervenne un C. 130 dell’ Aeronautica Militare Italiana, che ricordo scaricò, ritardante sul fronte del fuoco in una gola e gli operatori A.I.B. che vi operavano ne uscirono (mezzi e uomini con mia grande meraviglia) dipinti di arancione. Intanto studiavo le normative ricevute e le riassumevo in un documento che risultò molto utile per la compilazione dei successivi documenti sociali, propedeutico allo Statuto. Tra amici, parlavamo (anzi profetizzavamo) di trovare un modo per dare risposte ai nuovi bisogni e come proteggere più concretamente l’ambiente. Tra le ipotesi e le idee di possibili attività da sostenere essere: “in mare ?… in terra ” non riuscivamo a concretizzare forme strutturate di volontariato finalizzate e quale fosse la traccia o il “focus”più rilevante, tra le urgenze da noi allora considerate. Anno 1983 Incendio di Currargia Pur avendo le tracce legislative, non reperendo ancora norme o leggi che prevedessero l’organizzazione, l’impiego e/o di come attivarsi per acquisire strutture, attrezzature e mezzi che potessero stimolare e/o promuovere e organizzare il volontariato in protezione civile, ci risultava oltremodo difficile dare risposte definite alle riaccese aspettative. Nel luglio 1983 l’incendio ed i nove morti di Currargia (Tempio), mise fine alle nostre perplessità e titubanze, acquisimmo coscienza e certezza su quale fosse l’emergenza predominante per la Sardegna.”L’incendio” Missione “ROCCE SARDE” 1993 Albania 1999 “missione Arcobaleno” Anno 1984 D.L. 159 - L. 363 - Anno di fondazione Nel 1984 – Fu promulgato infine il D.L. del 26/05/84 N° 159. “Interventi urgenti per i terremotati” modificato dall’ art.11 L. 26/05/84 Fu finalmente varata la Legge n° 363 del 24 luglio 84, “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 maggio. 1984, n. 159” mancante ancora del Regolamento attuativo il quale arrivò ben 10 anni dopo, con il (DRR 21 settembre 1994 n. 613) “. Regolamento recante norme concernenti la partecipazione delle Associazioni di volontariato nelle attività…” A quel punto, mi attivai utilizzando diverse foto e articoli di giornale dell’ 80 sull’argomento tappezzando Bar, Armerie e, negozi dei tre paesi, con manifesti dal tema “il terremoto e le sue conseguenze nelle popolazioni colpite”. Lo scopo era di invitare i cittadini a costituire insieme un primo nucleo di volontariato a difesa del nostro ambiente e in particolare dagli incendi boschivi. Il gruppo iniziatore costituito dai primi soci, riunitosi presso la Sede del Club Sub Sinnai predispose lo schema degli atti sociali e delle attività da realizzare urgentemente, in primis diffondere tra i cittadini il proposito di costituire un organismo di volontariato per le attività di supporto alla comunità. Pochi risposero all’appello e, tra questi, invitai ad un incontro coloro che si erano mostrati i più sensibili, con l’obiettivo di organizzare quanto prima ciò che mi ero a suo tempo proposto. Battesimo dell’Associazione Foto di gruppo anni 80 Esercitazione “TESEO 91” Cuglieri Torre del Pozzo Così con i cittadini motivati dalla solidarietà e forte senso civico, verso l’uomo e la natura, scelsi il “Gruppo Promotore”, formato dai signori: Giovanni Cadinu armiere in Settimo San Pietro, Paolo Platino armiere in Maracalagonis, Giovanni Cardia armiere in Sinnai, Giosuè Asuni Vigile del Fuoco in pensione, Antonio Spina impiegato e radioamatore di Sinnai, Mario Ligas commerciante e fondatore con me ed altri, del Club SUB Sinnai, Sergio Sanna impiegato, Adolfo Piccioni finanziere in pensione e Giorgio Ligas insegnante e il sottoscritto, allora Sottufficiale Controllore del traffico aereo dell’Aeronautica Militare, in servizio presso la Torre di Controllo dell’Aeroporto di Elmas Insieme, dopo molte considerazioni, decidemmo come muovere i primi passi; dibattemmo a lungo sugli obiettivi, gli scopi sociali e sui contenuti del nostro primo Statuto che seguì le LL. 996 del 1970 e la 363 del 24 luglio 1984, come riferimenti certi. Così proponemmo la prima bozza dell’Atto Costitutivo unico, dell’ Associazione di Volontariato di Protezione Civile Sarda e del Nucleo Operativo MA.SI.SE, (acronimo dei paesi di Maracalagonis, Sinnai e Settimo San Pietro) e del Coordinamento Regionale dell’. A.R.V.P.C.S. (Associazione Regionale Volontari della Protezione Civile Sarda). Il documento si caratterizzava nell’impegno sociale gratuito finalizzato a bene comune attivo sulle fasce sociali più a rischio e sui fenomeni di degrado ambientale (incendi) del nostro territorio. Presentai alla valutazione del Comitato Promotore il lavoro che venne considerato valido ed attuabile, pertanto il testo fu approvato all’unanimità. Dall’8 ottobre 1984 iniziammo le comunicazioni ufficiali con le autorità locali, invitando contestualmente i cittadini dei tre comuni all’iscrizione L’Atto Costitutivo e lo Statuto, così redatti vennero definitivamente sottoscritti presso il Notaio Ernesto Quinto Bassi in Cagliari il 1 dicembre 1984. L’atto unico è stato registrato dal Notaio il 13 dicembre 1984 presso l’Ufficio del Registro di Cagliari al n. 08086 71/M serie II. I documenti sociali globalizzavano una organizzazione di volontariato autonoma e indipendente dalla politica formata da Associazioni costituite da cittadini solidali operanti a favore della comunità. Con questo documento ci mettemmo a disposizione sia per le attività di protezione civile che la Campagna Antincendio, chiedendo formazione, mezzi ed attrezzature per l’impegno e la sicurezza dei volontari. L’Amministrazione Comunale di Sinnai, alla comunicazione della costituzione di un nucleo di protezione civile ed alla richiesta di un locale da adibire a Sede Sociale, rispose ponendoci a disposizione i locali dell’ex Ufficio di Collocamento ed ex sala di lettura, sito al piano terra del Municipio in Via Roma, n°.5 costituiti da tre stanze antistanti l’omonima via. Il 19 dicembre 84 rappresenta la data della riunione ufficiale del primo Consiglio Direttivo, ufficializzando così l’Associazione MA.SI.SE e L’Associazione Regionale Volontari della Protezione Civile Sarda “A.R.V.P.C.S.” con sede entrambi in Via Roma n. 5 Sinnai (P.zza Municipio), composta dai soci fondatori che decidono tra loro la distribuzione delle prime cariche sociali e gli impegni a livello locale e regionale, così suddivisi: Luciano Bernardi, Direttore del Nucleo Operativo e Coordinatore Regionale; Giovanni Cadinu, Segretario del Nucleo Operativo e del Direttivo Provinciale; Giovanni Cardia, Cassiere del Nucleo Operativo e del Direttivo Provinciale; Giosuè Asuni, Capo Sezione Addestramento e Personale; Antonio Spina, Capo sezione Trasmissioni e Soccorso Primario; Mario Ligas, Capo Sezione Servizi Sociali e Assistenziali; Adolfo Piccioni, Capo Sezione Servizi di Prevenzione; Giorgio Ligas, Capo Servizio Sala Operativa. MAracalagonis Il “Gruppo” predispose un piano di lavoro per l’immediato: - allacciare contatti con le autorità, - organizzare un’Assemblea e la formazione molto prima della prossima campagna antincendio 85; l’attivazione di una Sala Operativa - predisporre un questionario per i prossimi soci. Dal 20 ottobre 1984 ai primi di gennaio 1985, dopo aver confermato e ufficializzato in primis al Sindaco di Sinnai Dott. Paolo Tronci l’iniziativa ed avuto da lui l’approvazione; inviammo le comunicazioni a tutte le autorità dell’epoca: SInnai Al Presidente della Repubblica (Sandro Pertini); Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento di Protezione Civile (On. Giuseppe Zamberletti) coadiuvato dal sottosegretario Prof. Elveno Pastorelli; Alla Prefettura di Cagliari (Dott Gianni Tuveri e a S.E. il Pref. Enrico Parodi); Ai Sindaci dei Comuni di Settimo San Pietro (Dott. Adriano Salis) e quello di Maracalagonis (Dott. Benigno Vacca); Territori di competenza MA-SI-SE Al Presidente della R.A.S. (On Mario Melis); Al Consiglio Regionale della Sardegna (Dott. Emanuele Sanna); Alla 1^ Commissione Permanente del Consiglio Regionale della Sardegna (Andrea SEttimo S. Pietro Pubu- sa); All’ Assessorato della Difesa dell’Ambiente della RAS (Ass. Francesco Puligheddu); All’Ufficio Regionale di Protezione Civile della RAS. ( Gen.le Mario D’Autilia); Al Presidente della Provincia di Cagliari (Dott. Giuseppe Putzolo); All’Uff di P.C. della Provincia (Ing. Andrea Gardu); All’Ispettorato Provinciale dei Vigili del Fuoco per la Sardegna (Ing. Matteo Accardi).