Alex,lo Gnomo e le adenoidi
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Alex,lo Gnomo e le adenoidi
Alex, lo Gnomo e le adenoidi Il sole spuntava tra gli alberi annunciando un nuovo giorno nel villaggio degli gnomi. Sulle foglie dei fiori la mattina aveva cosparso una miriade di diamanti, pronti a essere raccolti da manine delicate. Ma Alex si alzò come al solito, stanco e senza voglia. Aveva dormito male, aveva sognato giganti cattivi e mostri scatenati..., e come se non bastasse, dalla paura si era fatto anche la pipì addosso. - Alex, la colazione è pronta! chiamò la mamma dalla cucina. Vestiti e vieni a mangiare... Ma per Alex, la colazione, come del resto tutto il mangiare era un incubo. Faceva fatica a mandare giù, e soprattutto a respirare finché masticava. - Ecco, sono pronto mamma, disse dopo un pò, affacciandosi alla porta della cucina. - Dai Alex, sbrigati, oggi c’è la lezione delle lingue straniere, non vorrai mica fare tardi? Non ho voglia di mangiare, mamma. E poi sono così stanco. La lezione fu una tortura. Le parole sembravano volare nell’aria, ma lui non riusciva ad afferrarne il senso. E quando toccò a lui ripeterle... un disastro totale. Era scoraggiato, aveva mal di testa e sentiva anche un dolore all’orecchio. La mamma era preoccupata, il suo bambino sembrava peggiorare ogni giorno sempre di più, e le occhiaie erano ogni giorno sempre più grandi. Allora ebbe un idea: porterò Alex dal Grande Gnomo della foresta, lui saprà indicarmi una cura. E cosi fece. Giove, il Grande Gnomo lo guardò attentamente, osservò bene la bocca, il naso e i denti e scuotè la testa; ti darò da bere lo sciroppo dell’Albero della Salute e dovrai respirare i vapori del Fiume della Valle. Alex ascoltò attentamente le parole del Grande Gnomo e fece tutto quello che gli aveva indicato. Continuò a farlo per tanti giorni, ma la testa era ancora pesante, il respiro affaticato e di notte si svegliava ancora pieno di incubi. La mamma si consultò con il papà gnomo e decisero di farlo vedere dalla Maga Elisheba che cura i piccoli e i grandi gnomi guardandoli con il terzo occhio di luce. La Maga infatti accese il suo occhio e guardò prima nella gola di Alex, poi nel nasino e per l’ultimo nelle orecchie. - Alex, disse infine, tu hai in fondo al nasino un semino, anzi due, che continuano a crescere; sono come il fagiolo magico; stanno crescendo nel naso, nella gola e nelle orecchie. Si chiamano adenoidi. Per questo tu non riesci a respirare bene, non riesci a mangiare con calma e non riesci a sentire bene le parole. Bisogna tirarle fuori! Ti manderò dal Folletto Blu che ha degli strumenti magici, che attirano il fagiolo e lo portano fuori dal tuo nasino. Alex era contento che finalmente si era trovata la causa del suo malessere e soprattutto che si poteva curare. Il Folletto Lapoo lo aspettava, perchè la mamma gli aveva già mandato un messaggio. Dovette andare due volte. Una volta per fare il giochino dei colori: praticamente doveva indovinare i colori delle bottigliette (dentro le quali le fatine mettevano il suo sangue) e delle pompette che un’altra fata le metteva sul petto per vedere come funziona il cuore. Ma lui era sano, era un vero gnomo cresciuto ai piedi della Montagna Rocciosa e nella Foresta Magica. E l’altra volta fu per l’intervento vero e proprio. Andò con la mamma alla casa del Folletto Blu, che si riconosceva nella foresta per via dell’H grande appesa sulla porta d’ingresso. Li dentro c’era un lettino preparato apposta per lui, e quando una delle fatine gli spalmò una crema sulle braccia, la sua paura sparì definitivamente. E sparirono anche i fagiolini del naso; quando si svegliò (ma quando si era addormentato?), aveva un tubicino che infondeva un liquido nel suo sangue, e scoprì che c’erano anche altri gnomi con lui nella stanza che dormivano. La serata passò molto in fretta: tra un ghiacciolo e le risate provocate dai clown, Alex non senti la mancanza della sua casa. Il giorno dopo, il Folletto Blu guardò nuovamente la sua gola e lo mandò a casa. Era guarito... E anche le lezioni cominciarono a essere più interessanti, ma soprattutto, non sognò più i mostri giganti e i draghi sputafuoco. La vita gli sembrò più bella e i giochi più facili. P.S.: qui troverete: I folletti: Sergio, Alberto, Paolo e Francesco. Le maghe: Daniela, Marina. Le fatine: Daniela, Elisa, Lidia, Luminita, Maria Grazia, Rosalia, Sabina, Silvana, Stefania, Teresa. Gli elfi: Francesco, Gaetano, Gianfranco, Gianluca, Luigi, Marco, Nicola, Renzo. I guardiani: Emma, Francesca, Igor. Autore: Ciungu Anca Luminita Illustrazioni: Michele Righetti Realizzazione: Ospedale “Sacro Cuore - Don Calabria” - Negrar (Vr) Reparto di Otorinolaringoiatria Stampa: Tipolitografia don Calabria - VERONA