IV Colloquio Interuniversitario Torin1

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IV Colloquio Interuniversitario Torin1
V Colloquio Interuniversitario Torino - Sahel – BOBO DIOULASSO
(BURKINA FASO)
10-12 febbraio 2009
“GESTIONE DELLE RISORSE NATURALI RISPETTO AI CAMBIAMENTI
CLIMATICI E AL MIGLIORAMENTO DELLE CAPACITA’ DEI
PRODUTTORI AGRICOLI IN SAHEL”
“FEUX CROISES DES QUESTIONS DE GESTION DES RESSOURCES
NATURELLES PAR RAPPORT AUX CHANGEMENTS CLIMATIQUES ET
DE RENFORCEMENT DES CAPACITES DES PRODUCTEURS
AGRICOLES AU SAHEL”
La quinta edizione dei Colloqui Turin-Sahel si è tenuta dal 10 al 12 febbraio 2009 a Bobo
Dioulasso, in Burkina Faso, presso le strutture dell'Université Polytechnique, che, insieme al
CIRDES (Centre International de Recherche-Développement sur l'Elevage en Zone Subhumide), ha
organizzato l'evento in collaborazione con il C.I.S.A.O.
Sono intervenuti esponenti delle Università e di altri enti di ricerca di Torino e dei Paesi del Sahel
coinvolti nelle attività di cooperazione internazionale (Senegal, Niger, Benin, Capo Verde, Mali e,
ovviamente, Burkina Faso).
La cerimonia di apertura ha visto la partecipazione del Governatore della Regione des Hauts
Bassins, nei cui territori si trova la cittadina di Bobo-Dioulasso, Sig. Pascal Temaï Benon, che ha
tenuto il discorso inaugurale, del Presidente dell'Università Politecnica di Bobo Dioulasso, Prof.
Hamidou Boly, del Direttore Generale del CIRDES, dott. Aboulaye Gouro, della Presidente del
Comitato scientifico del colloquio, prof.ssa Chantal Yvette Kabore-Zoungrana, della rappresentante
della Regione Piemonte, dott.ssa Angelica Domestico, del rappresentante della Cooperazione
italiana, dott. Mario Margiotta e del delegato del Rettore dell'Università di Torino, prof. Francesco
Cristofori. Nel corso della cerimonia è stato inoltre ricordato il Prof. Enrico Luzzati, recentemente
scomparso, primo direttore del CISAO e memoria storica della cooperazione Torino Sahel.
Sempre durante la cerimonia di apertura si è proceduto alla firma del rinnovo dei due protocolli di
collaborazione bilaterale fra l'Università di Torino e l'Università Politecnica di Bobo Dioulasso e il
CIRDES.I lavori congressuali si sono svolti nei giorni 10 e 11 febbraio, secondo un calendario
improntato su tre tematiche:
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Cogestione e gestione: la problematica dei conflitti di gestione nelle zone protette nel
contesto della decentralizzazione;
Sviluppo locale e decentralizzazione: ruolo e scopo dell'educazione ambientale e delle
associazioni nella dinamica del rafforzamento delle capacità dei produttori agricoli e della
lotta contro la povertà;
Strategie dei produttori agricoli nella gestione delle risorse naturali in relazione ai
cambiamenti climatici.
Sono stati presentati 25 lavori originali, seguiti, nelle tre sessioni, da una discussione attenta e
stimolante, che ha visto il contributo di tutti i presenti.
La prima sessione ha accolto cinque comunicazioni che hanno trattato il problema della gestione
delle risorse naturali, e dei loro ecosistemi, siano esse rappresentati da parchi, quali il "Parc
National des Oiseaux du Djoudj", in Senegal, aree e parchi cittadini, aree ricoperte da foreste, bacini
naturali o artificiali, ecc.
Nella seconda sessione, le nove comunicazioni previste hanno illustrato alcune esperienze di
cooperazione decentrata ed il impatto sul territorio quali, ad esempio, il partenariato tra aree protette
piemontesi e del Senegal o ancora la promozione della diffusione delle conoscenze del territorio
(percezione dei rischi geologici, del cambiamento climatico, del problema dei rifiuti urbani, …) a
Capo Verde. Inoltre è stato affrontato il tema dell'emigrazione e del suo contributo nell'economia
nazionale, con l'esempio del Mali e del Senegal. Infine si è parlato di microimprese, anche
femminili, e cooperative in Niger, di sviluppo socio-economico sia attraverso l'istituzione di fondi
per il credito agricolo, in Burkina Faso, sia attraverso il miglioramento del sistema sanitario in
alcune aree del Senegal.
La terza sessione ha visto infine la presentazione di undici comunicazioni: si è trattato di
riproduzione animale e di inseminazione artificiale nello zebù Azawak del Niger , nonché di
alimentazione delle mandrie, di salvaguardia di razze in via d'estinzione, quali la Somba nel nord
del Benin, e di miglioramento delle produzioni negli allevamenti di piccoli ruminanti nel Sahel.
Quindi alcuni interventi si sono occupati di apicoltura, essendo relativamente importante la
produzione di miele in Africa Occidentale.
Infine, si è posta l'attenzione su aspetti legati all'agricoltura e più specificatamente all'utilizzo di
pesticidi biologici ottenuti con preparazioni tradizionali.
A conclusione dei lavori si è svolta una tavola rotonda che ha registrato l'intervento di esponenti
delle varie università coinvolte e della rappresentante della Regione Piemonte e che è stata
finalizzata ad analizzare le prospettive e l'importanza della cooperazione Torino Sahel
nell'immediato futuro. Pur nell'impossibilità di assumere impegni certi per questioni amministrative,
si è convenuto sull'opportunità di proseguire, se possibile, l'esperienza in atto.
A questo proposito, nel corso di questo dibattito si è anche indicato come paese ospitante la sesta
edizione del colloquio, nel 2011, il Benin.
Parallelamente, si sono svolti incontri tra la rappresentante della Regione Piemonte, dott.ssa
Angelica Domestico, ed esponenti di Coldiretti, ONG italiane che operano nella zona, ONG ed
autorità locali su tematiche quali la gestione dei parchi naturali e lo sviluppo di colture di particolare
significato per la realtà locale (risicoltura).
La giornata conclusiva, 12 febbraio, ha previsto anche un'escursione guidata ai dintorni della vicina
città di Banfora: si è trattato di un'occasione distensiva che ha permesso ai partecipanti di
apprezzare le risorse naturali del posto oltre che di consolidare ulteriormente legami di amicizia e
collaborazione.
Il colloquio, in generale, ha avuto una buona ricaduta di immagine, con interessamento da parte dei
media, tanto da aver stimolato servizi esaurienti sui telegiornali serali.