situazione di emergenza l`africa colpita in pieno dalla carestia
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situazione di emergenza l`africa colpita in pieno dalla carestia
EDIZIONE SPEZIALE | JAB N°170 B | GIUGNO 2002 Associazione Umanitaria CH-1868 Collombey-Le-Grand SITUAZIONE DI EMERGENZA L’AFRICA COLPITA IN PIENO DALLA CARESTIA In Africa australe, 10 - 11 milioni di persone sono minacciate dalla carestia che colpisce gran parte del continente. Quest’anno, quasi 4 milioni di tonnellate di cibo dovranno essere importate per assicurare alle popolazioni il minimo vitale. I paesi più colpiti hanno bisogno di un aiuto di emergenza di almeno 1.2 milioni di tonnellate. (fonte : FAO - Food and Agricultural Organisation, 29 maggio 2002) Solo l’aiuto esterno potrà assicurarne la sopravvivenza per i prossimi 6 mesi Disperate, le famiglie africane vendono gli ultimi beni per acquistare cereali il cui prezzo aumenta giorno dopo giorno. In mancanza di mezzi, mangiano ciò che trovano sul loro cammino: scorze di mais, radici e fiori commestibili. (Reuters del 26 maggio 2002) Il problema della carestia assume aspetti sempre più inquietanti «Signor alto commissario, se entro alcuni giorni non si farà nulla, fuggiremo con i nostri mariti e i nostri figli». E’ l’invocazione di una rappresentante delle donne durante il passaggio a Zimtenga» Giornale «Le Pays» del 9 aprile 2002, Burkina Faso. La carestia uccide, mutila e crea svantaggi La malnutrizione, se anche non porta direttamente alla morte, ostacola lo sviluppo fisico e intellettuale e la resistenza alle malattie (diarrea, infezioni respiratorie, tetani...) ed epidemie (meningiti, morbillo, pertosse...). Le donne e i bambini sono più vulnerabili. risparmiato dalla morte «A fine mattinata, scorgiamo dal nostro ufficio un uomo dalla barba bianca, seguito da una vecchia con un bambino La carenza alimentare causa ipogalassia (mancanza di latte) nelle donne, che comporta sofferenze atroci per i neonati. Nei bambini la malnutrizione provoca ritardi di crescita e porta al marasma (dimagrimento estremo) e al kwashiorkor (formazione di edemi). tra le mani. Il bambino attirava la nostra attenzione con le sue grida: gli occhi incavati nelle orbite erano un segno visibile della sofferenza patita. Dopo aver discusso con chi lo accompagnava, apprendiamo che il bambino è orfano, la madre aveva partorito due gemelli al termine della sia ottava gravidanza. In seguito ad un’emorragia, è morta assieme al secondo gemello in sala parto. Dopo questo avvenimento il padre ha perso la ragione. Morhiliasse è stato affidato al nonno e alla zia che sono nell’impossibilità di soddisfare le esigenze del bambino» Dopo 19 giorni di cure Morhiliasse raggiunse il suo villaggio con una provvista di latte.Fino al suo svezzamento tornerà per un controllo e gli sarà dato delle nuove provviste. (Gédéon Kaboré, CREN di Nobéré, Burkina Faso) Stato della crisi alimentare nel Sahel. Vengono raggiunti livelli record che provocano preoccupazioni sulle possibilità di accesso delle popolazioni ai cereali, soprattutto nelle zone più vulnerabili. «Il fatto più significativo sul piano alimentare nel Sahel in questo periodo transitorio (periodo che precede il raccolto mentre le riserve provenienti dall’anno precedente sono finite) resta il rialzo anomalo del prezzo dei cereali (miglio, sorgo e mais principalmente). Nonostante le produzioni agricole soddisfacenti ottenuti dalla campagna 2001/02, l’evoluzione del prezzo medio del miglio è segnata da un rialzo eccezionale in particolare nel Mali, nel Niger e nel Burkina Faso fino a marzo e nel Ciad a partire da aprile. Il prezzo medio del miglio sui mercati di N’Djaména (Ciad) ha aumentato tra marzo e aprile 2002 del 22% circa. Come conseguenza logica di questo rialzo inatteso del prezzo dei cereali sui mercati, i movimenti di ricostituzione delle scorte di sicurezza, dopo la situazione alimentare nel 2001, restano attualmente molto difficili, o addirittura quasi impossibili nei paesi del Sahel . Già pesantemente indebitati, non possono affrontare situazioni di emergenza. (fonte: www.fews.net) Come se le catastrofi naturali non bastassero, la maggior parte dei paesi africani sono indeboliti da conflitti armati e da pessime politiche governative. Il numero di africani che vivono sotto la soglia di un dollaro al giorno (1.56 CHF) è passato da 217 milioni nel 1987 a 310 milioni. (fonte: AFP del 2 giugno 2002) Ogni anno il 54 % dei bambini ha meno di 5 anni, ovvero quasi 6 milioni, muoiono per le conseguenze della malnutrizione nei paesi in via di sviluppo. (fonte : www.ifpri..org international food policy research institute) La minaccia della carestia La sofferenza della popolazione sarà lunga e dura. Ogni giorno viviamo gli stessi scenari e le stesse miserie, perché certe persone chiedono aiuto solo quando non ce la fanno veramente più. Grazie a voi possiamo fare qualcosa, asciugare le lacrime, confortare, aiutare chi soffre. Guardate questa donna o meglio seguitela: «Vengo da voi perché non ne posso più. Sono giovane, è vero, ma la miseria mi ha prosciugata. Madre di sei figli, con il più piccolo ancora da allattare. Mio marito è morto sei mesi fa. La famiglia mi ha fatta risposare con uno dei suoi fratelli che ha già due mogli e dieci figli che non può sfamare. La cosa più difficile per me è lo sguardo degli altri, uno sguardo pesante quando bussi alla loro porta per avere un avanzo di cibo da dare a questo bambino che porto per tutta la giornata. Talvolta guardo nella vasca del lievito di alcune famiglie e trovo resti di tôt (pasta di miglio o di mais) ancora soda che porto agli altri figli. Alcune persone mi respingono, altre dividono il loro pasto con me, Mio Dio, fino a quando sopporterò questo sguardo ? Io, ridotta ad una simile miseria perché mio marito è morto. Guétaouendé Sawadogo, CSO de Kaya, Burkina Faso Fatasse è in stato di grave malnutrizione e sotto flebo. Lotta visibilmente tra la vita e la morte con una respirazione spezzata. Il suo cuore batte sempre più rapidamente, e gli occhi che si aprono con difficoltà esprimono tutta la sua sofferenza. L ‘affluenza della popolazione verso i nostri centri aumenta, senza la vostra generosità non possiamo rispondere alla loro indigenza e offrire loro un aiuto alimentare di emergenza. Dateci i mezzi per aiutarli Uniamo i nostri sforzi ✗ CHF 30.– Provvedere per un mese ad un malnutrito in un centro di recupero e di educazione nutrizionale (CREN) ✗ CHF 57.– Aiuto alimentare per una famiglia di 8-10 persone per un mese. «Dividi il tuo pane con chi ha fame e riporta a casa i poveri senza tetto»