Conservazione dello Storione cobice in Italia
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Conservazione dello Storione cobice in Italia
PROVINCIA DI C REMONA PROGETTO LIFE “COBICE” - 04NAT/IT/000126 Conservazione dello Storione cobice in Italia PROVINCIA DI BRESCIA PROVINCIA DI LECCO PROVINCIA DI LODI PROVINCIA MANTOVA DI PROVINCIA DI MILANO INFORMAZIONI PER I PESCATORI E PER LA CITTADINANZA 2004 - 2007 L’ERSAF - Regione Lombardia (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) e la Provincia di Cremona partecipano ad un importante progetto LIFE Natura, cofinanziato per oltre il 50% dalla Comunità Europea, denominato “COBICE” Conservation and Breeding of Italian Cobice Endemic Sturgeon - con gli obiettivi del recupero e della conservazione dello Storione cobice (Acipenser naccarii) nel suo antico areale di distribuzione, ovvero i principali fiumi del Nord Italia (distretto Padano-Veneto). SCHEDA DI PROGETTO Durata triennale: ottobre 2004 - settembre 2007 Coordinamento: Parco Regionale Veneto del Delta del Po Partner: ERSAF, Province di Cremona, Ferrara, Padova, Piacenza, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Istituto Sperimentale Spallanzani di Milano Cofinanziatori: Regione Lombardia e Regione Emilia-Romagna Obiettivi: • immissione di circa 30.000 esemplari di Storione cobice nel suo originale areale di distribuzione finalizzati al suo recupero; • attuazione di vari interventi di tipo conoscitivo (analisi genetiche, costruzione di una rete di rilevamento delle catture, realizzazione di banche dati, etc.), operativo (mantenimento di riproduttori selezionati, ripopolamenti, etc.), e soprattutto di comunicazione e divulgazione (realizzazione progetto di educazione ambientale, produzione e distribuzione di gadget, convegni, lezioni didattiche, creazione di pannelli esplicativi, etc.). NOTIZIE UTILI Dei 30.000 Storioni cobice (Acipenser naccarii) immessi, tutti geneticamente selezionati, circa 14.000 sono dotati di un apposito “microchip” (transponder), che consenta di riconoscere individualmente gli esemplari catturati. I “microchip” usati per la marcatura sono posizionati nell'animale a livello sottocutaneo; non sono quindi visibili e necessitano, per la lettura, di un apposito rilevatore magnetico. Permetteranno di raccogliere i dati relativi a spostamenti, accrescimento, stato di salute generale, preferenze ambientali e comportamentali. Esperienze effettuate in altri bacini idrografici hanno permesso di verificare che lo storione cobice si sposta attivamente anche in affluenti o eventuali canali attigui ai fiumi principali. Per assicurare un’adeguata raccolta di dati, necessaria per garantire la buona riuscita del progetto È INDISPENSABILE LA COLLABORAZIONE DI TUTTI I PESCATORI (PROFESSIONISTI E DILETTANTI) CHE ESERCITANO L’ATTIVITÀ NEI FIUMI DELLA REGIONE LOMBARDIA DISPOSIZIONI E NORME Gli Storioni autoctoni sono rigorosamente tutelati dalla Direttiva Comunitaria “Habitat” (all. II e IV) e dalle disposizioni normative nazionali e regionali oltre che dai vari regolamenti provinciali. Nell’ambito del progetto di conservazione dello Storione cobice le eventuali catture devono essere immediatamente comunicate alle Province territorialmente competenti o ai Referenti di zona che collaborano al progetto (la mappa e la tabella sul retro riporta l’elenco delle Province e dei referenti con i rispettivi numeri telefonici). Il pescatore deve mantenere in vita gli esemplari catturati conservando gli animali in uno dei seguenti modi: • in un contenitore di adeguate dimensioni o in una capiente nassa • appoggiati tra due tavole disposte a V col ventre verso l’alto e coperto da un sacco di juta bagnato Il referente si porterà rapidamente sul luogo della chiamata e provvederà, mediante apposita strumentazione, alla raccolta dei dati sull'esemplare catturato. Ad operazione eseguita lo Storione verrà liberato alla presenza del pescatore stesso. STORIONE COBICE (ACIPENSER NACCARII) Ordine: Acipenseriformes Nomi dialettali: Sturiòon, Sturiù, Sturiüun, Stiriòon se piccolo: Sfurseléta o Furcéla Morfologia • corpo affusolato, coperto da pelle nuda e da 5 serie longitudinali di placche ossee (una dorsale, due laterali e due ventrali); • pinna caudale asimmetrica (eterocerca); • muso arrotondato e relativamente corto, bocca diritta posta nella parte inferiore della testa, 4 corti barbigli cilindrici che non si estendono fino alla bocca e con inserzione più vicina all’apice del muso che alla bocca; • colore grigio-bruno con riflessi verdastri e scudi più chiari; • normalmente raggiunge 140 - 150 cm di lunghezza e 30 kg di peso; • pesce antico, con presenza di un cordone dorsale cartilagineo (con ossificazione solo della testa) e senza lisca. Habitat e biologia All’età di 2 - 3 anni i giovani scendono in mare e vi rimangono fino al raggiungimento della maturità sessuale (14 anni per le femmine, qualche anno prima per i maschi), stazionando su fondali fangoso-sabbiosi a profondità dai 10 ai 200 m in prossimità degli estuari. Risalgono quindi i fiumi per raggiungere i luoghi di riproduzione preferendo fondali di maggiore profondità (specie eurialina anadroma) [Verosimilmente alcune popolazioni possono svolgere l’intero ciclo biologico in acque dolci: comportamento che potrebbe essere indotto dalle caratteristiche dei fiumi che ostacolano la migrazione]. Da giugno a luglio avviene la deposizione presso le rive in acque moderatamente correnti. Le uova, fino al 20% del proprio peso vivo della femmina, aderiscono ai ciottoli del fondo e dopo circa una settimana schiudono avannotti di 8 - 10 mm. La dieta è esclusivamente bentonica (molluschi, crostacei, larve di insetti, vermi) e i soggetti adulti possono cibarsi anche di piccoli pesci, benché sia specie onnivora. Distribuzione e conservazione: la specie è endemica del bacino del Mare Adriatico, dove frequenta le coste settentrionali e orientali. La ridotta area di distribuzione della specie e la forte contrazione delle popolazioni nell’ultimo secolo sono i motivi per cui sono adottate rigorose misure di protezione e ampi provvedimenti di recupero della specie, tra i quali si inserisce il presente progetto. IN CASO DI RINVENIMENTO DI UNO STORIONE potete gentilmente contattare la Provincia territorialmente competente o il referente di zona più vicino come di seguito riportato NUMERI TELEFONICI DI PRONTO INTERVENTO ERSAF (Valorizzazione Risorse Ittiche): PROVINCIA DI CREMONA (Ufficio Pesca): Lun - Gio (9.00 - 18.00); Ven (9.00 - 13.00) Lun - Ven (8.45 - 12.45; 14.45 - 16.45) (Carlo Lombardi): (Polizia Provinciale): Lun - Dom (7.00 - 19.00) PROVINCIA DI BRESCIA (Ufficio Pesca): Lun - Gio (8.00 - 16.30) PROVINCIA DI LODI (Servizio Fauna): Lun - Gio (9.00 - 17.00); Ven (9.00 - 12.30) 1 2 3 4 Mario Bandera (LC) Stefano Bernardi (MI) Antonio Cappelli (CR) Rossetto Vanazzi (CR) Mer - Ven (tutto il giorno) Lun - Sab (mattina) 5 6 7 8 338 7896905 340 4085385 348 0467196 338 8756371 Sponda cremonese Pietro Pederneschi (FIPSAS CR) Paolo Trentarossi (CR) 4 8 02 90962310 0373 965636 02 67404.679/294 0372 406.453/8/9 335 1904703 329 7919438 0372 406.450 030 3749.613 0371 442.214 0372 23425 338 1859833 335 1904703 Sponda lodigiana Anselmo Colombi (LO) Giuseppe Arbasi (LO) Pronto intervento (PC) Davide Braga (BS) Senaido Compagni (P. Mincio) Pronto intervento (PC) Lun - Sab (tutto il giorno) Lun - Ven (tutto il giorno) Lun - Gio (8.00 - 16.30) Lun - Ven (7.30 - 13.30) 030 3749.613 0376 228.323 333 6666283 333 4241827 334 6640434 335 5390720 347 2791409 334 6640433 Si ricorda che lo Storione è una specie in via di estinzione. La buona riuscita del presente progetto potrà contribuire al suo ritorno nelle acque dei nostri fiumi. www.cobice.net - www.ersaf.lombardia.it - http://agricoltura.provincia.cremona.it > Pesca Si ringrazia per la preziosa collaborazione