30 Palazzo Pinelli in piazza Pinelli 5, Genova Estremi catastali: NCT

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30 Palazzo Pinelli in piazza Pinelli 5, Genova Estremi catastali: NCT
30 Palazzo Pinelli in piazza Pinelli 5, Genova
Estremi catastali: N.C.T. f. 45 mapp. 203; N.C.U. f. 81
mapp. 169.
Codice monumentale SBAPL: Maddalena 51 “casa”.
Condizione giuridica: vincolo (1913).
Cartografia storica: Catasto della Repubblica ligure
democratica (1798) pag. 114 n. 902,0 sub. 2 p. 0-1-2-3-4;
Catasto Fabbricati del Regno d'Italia (aggiornato al 1907)
mapp. 1665 e 1666, possessore: Parodi Bartolomeo fu
Giuseppe.
Inquadramento urbanistico (P.U.C. 2000): zona AC
(tessuto centro storico). Edificio tipo A - edifici
monumentali che rivestono rilevante importanza per il
loro significato storico e per i caratteri architettonici ed
artistici di particolare pregio.
Individuazione dell’edificio e prese fotografiche (planimetria N.C.T.):
http://www.liguria.beniculturali.it (a cura di Elena Calandra)
Policromia e uso del colore in Liguria
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Vicende costruttive:
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piazza Pinelli: sito di origine altomedievale (zona residenziale e commerciale) compresa fra
la via Publica e la Ripa Maris e inclusa nella cinta muraria del 1155. Area appartenente ai
Cebà dal XIII secolo, nominata “platea illorum de Ceba” nel 1404 dal notaio Oberto
Foglietta; prima detta piazza Cebà, poi piazza Pinelli (FERA 2004, p. 88) o Fondaco Scipioni
(nel 1414) (POLEGGI, GROSSI BIANCHI 1980, p. 189);
nel 1414: attestata esistenza al posto del palazzo attuale di una sede di Albergo nobiliare de
Scipionibus. Edificio proteso dalla torre dei Cebà alla Loggia Pinelli, nella parte di edificio
inclusa dalla Ripa Maris lungo vico Pinelli (FERA 2004, p. 88);
metà del XVI secolo: trasformazione di detto edificio nel palazzo rinascimentale ancora
esistente, ed accorpamento di altre costruzioni adiacenti;
1546-1549: attività edilizia di Agostino e Lorenzo Pinelli, attestata dai documenti conservati
nel Fondo Padri del Comune, riportati in (FERA 2004, p. 88);
1599: palazzo compreso per la prima volta nell’albo dei Rolli nel bussolo III. Forse
all’epoca dei due decreti precedenti (1567 e 1588) il palazzo poteva non essere ancora stato
terminato (http://www.irolli.it/);
1608: richiesta di Agostino Pinelli ai Padri del Comune, per allineare la facciata alle altre
della piazza;
1614: inclusione nell’albo dei Rolli - bussolo II (http://www.irolli.it/);
1664: inclusione nell’albo dei Rolli - bussolo IV (http://www.irolli.it/);
1798: palazzo forse ancora indiviso, utilizzato come abitazione nobiliare (FERA 2004, p. 89);
1827-1832: ampliamento del palazzo attuato da Gaetano Serra e trasformazione
dell’immobile in edificio da reddito (Commissione d’Ornato, Comune di Genova, citato in
FERA 2004, p. 89);
dopoguerra: realizzata sopraelevazione (FERA 2004, p. 89).
Informazioni sulla proprietà:
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1414: case di Angelus de Scipioni olim Pinelli; Valente uxor q. Stefani Scipioni; Thome
Scipioni olim Pinelli (http://www.irolli.it/);
1599: q. Stefano Pinelli (http://www.irolli.it/);
1614: Costantino Pinelli (http://www.irolli.it/);
1664: Filippo Maria Pinelli (http://www.irolli.it/);
1798: Pinello Salvago, Giuseppe q. Costantino; Lomellini Montebruno, Lorenzo q. Marco
(Catasto della Repubblica ligure democratica 1798);
1827: Gaetano Serra (Censimento della Popolazione della Città di Genova del 1827 A.S.C.);
1835: nipote di Gaetano Serra, Bartolomeo Parodi (Fondo Notai di Genova, I sezione,
Registro 2928 s.d.);
1891: figli di Bartolomeo Parodi (Catasto cessato nel 1907, partite 3555 e 13731 s.d.);
1907: eredi di Bartolomeo Parodi (Catasto Fabbricati del Regno d'Italia aggiornato al 1907).
Prospetto su piazza Pinelli
Decorazione pittorica:
• fase decorativa cinquecentesca, a opera di ignoti frescanti genovesi.
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Decorazione a partizioni architettoniche, con finti architravi, fregi, cornici e mensole alle
finestre, secondo ordini sovrapposti. Al primo piano nobile, amorini soprafinestra alludenti alla
forma del timpano. Interassi definiti dalle fasce orizzontali di marcapiani e marca davanzali.
Nelle specchiature grandi, al primo piano nobile, figure tipiche della tradizione decorativa
genovese cinquecentesca: figure di Armato (al centro, frontale), Bacco con coppa alzata, figura
virile togata (Genua Picta 1982, 117). Al secondo piano, simili figurazioni, di probabile
estrazione mitologica. Nelle specchiature più piccole, scene mitologiche e figure allegoriche.
Fra primo e secondo piano nobile, fregio continuo con motivi floreali, cornucopie e armi;
figurette alate e tralci vegetali nel fregio superiore; illeggibile il fregio sopra al piano terra,
anche dopo le indagini attuate in previsione del restauro. Al piano terra, decorazione a bugnato
chiaro con forte ombreggiatura;
• possibile fase decorativa posteriore (basamento chiaro a piano terra) (FERA 2004, p. 91).
Consistenza:
• prima del restauro del 2002: facciata su piazza Pinelli molto degradata. Visibilità
dell’apparato decorativo pari a circa 1/10 del totale. Totalità dell’intonaco antico conservata;
• dopo il restauro del 2002: tutta la superficie affrescata è stata restaurata. Superficie decorata
pari alla totalità del prospetto.
Tecnica:
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intonaco di colore grigio chiaro, a base di grassello stagionato, a granulometria più grossa
nello strato di fondo e a granulometria medio-fine nello strato di arenino; presenza di crudi
di calce nell’impasto, stesura piuttosto omogenea; visibili le tracce delle pontate e delle
giornate, per i due piani aggiunti in epoca ottocentesca: arenino a base di malta pozzolanica,
dal colore tendente all’ocra; traccia di rigatura per la partizioni architettoniche, colorata in
giallo chiaro, figure dipinte previo uso dello spolvero (FERA 2004, p. 91).
Interventi conservativi recenti:
• prima del restauro del 2002-2003: forte consunzione della superficie affrescata,
particolarmente grave in corrispondenza delle specchiature minori e del fregio continuo fra
primo e secondo piano nobile; illeggibilità della decorazione alla quota del piano terra a
causa di una pesante scialbatura; illeggibilità del fregio a coronamento del piano terra a
causa di una intonacatura con malta cementizia; craquelure non uniforme; crosta nera
dovuta all’inquinamento atmosferico, estesa alla quasi totalità della facciata; minor
dilavamento delle parti dipinte immediatamente a ridosso delle cornici marcapiano e
marcadavanzale in pietra di Promontorio;
• dicembre 2002 – settembre 2003: restauro progettato e diretto da Francesco Saverio Fera e
Maria Luisa Barbino, Alberto Boccardo, Carlo Rocca architetti. Rilievo delle linee
preparatorie al disegno ad affresco, in alcuni tratti uniche tracce della decorazione;
idropulitura a getto d’acqua a bassa pressione per pulire la superficie; consolidamento
dell’intonaco, delle crepe, delle lacune con iniezioni di malta a base di calce idraulica;
colmatura dei distacchi tra le varie parti dell’antico intonaco; asportazione di sali solubili
con impacchi; fissaggio con infiltrazioni di resina acrilica; descialbatura meccanica degli
strati successivi di tinteggio; pulitura di incrostazioni polverulente con resina a scambio
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ionico; consolidamento degli intonaci con quattro mani di acqua di calce; esecuzione di
nuovo marmorino ove mancante; reintegrazione pittorica delle lacune a colore locale
sottotono tramite velature ad acquerello; fissaggio finale degli apparati decorativi con acqua
di calce e silicato di potassio.
• aprile 2006: manutenzione riguardante coloritura, infissi interni, gronda, intonaco
(http://civis.comune.genova.it/civis/html/oralink/orasel5.html, scheda "piazza Pinelli 2").
Giorgia Teso
Bibliografia citata
Genua Picta 1982
AA.VV. Genua Picta. Proposte per la scoperta e il recupero delle facciate dipinte. Catalogo della
mostra (Genova 1982), Genova 1982.
FERA 2004
F. S. FERA, Scheda 19. Palazzo Pinelli, in ARKOS - Numero speciale I palazzi dei Rolli, 2004, pp.
88-92.
POLEGGI, GROSSI BIANCHI 1980
E. POLEGGI, L. GROSSI BIANCHI, Una città portuale nel medioevo. Genova nei secoli X-XVI,
Genova 1980.
Documentazione
Catasto cessato nel 1907, partite 3555 e 13731. Archivio Storico Comune di Genova.
Censimento della Popolazione della Città di Genova del 1827. A.S.C.
http://civis.comune.genova.it/civis/html/oralink/orasel5.html, a cura del Comune di Genova e
dell’Osservatorio Civis (consultato il giorno 28 aprile 2008).
http://www.liguriavincoli.it, a cura della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici
della Liguria e della Regione Liguria (consultato il giorno 28 aprile 2008).
http://www.irolli.it/
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria, fascicolo "Casa", Archivio
corrente.