Katiusia Menni MD Endometriosi Castelcovati 2.015
Transcript
Katiusia Menni MD Endometriosi Castelcovati 2.015
STATO DELL’ARTE DELLA DIAGNOSTICA Menni Katiuscia A.O. Mellino Mellini Chiari (BS) 11/04/2015 L’endometriosi rappresenta una delle più comuni malattie in ambito ginecologico anche se il suo profilo epidemiologico è tutt’ora ampiamente sconosciuto. 8 – 15% donne in età fertile (> 25-40 anni) 50% donne infertili o con dolore pelvico cronico DEFINIZIONE Proliferazione e funzionamento di tessuto endometriale (sia epitelio che stroma) in sede ectopica rispetto ai limiti normali dell’endometrio L’endometrio ectopico è morfologicamente e funzionalmente identico all’endometrio normale DEFINIZIONE Endometriosi interna (adenomiosi): endometrio ectopico nel miometrio uterino Endometriosi esterna: endometrio ectopico fuori dall’utero LOCALIZZAZIONI EXTRA-UTERINE COMUNI MENO FREQUENTI RARE Ovaie Colon, tenue, appendice Legamenti uterini (utero-sacrali, larghi, rotondi) Mucosa della cervice, vagina, tuba Polmone, pleura, tessuti molli,mammella Peritoneo add. Sup Setto retto-vaginale Cute (ombelico, vulva, inguine) Douglas Ureteri Pancreas Peritoneo pelvico di utero, tube, rettosigma, vescica Vescica Fegato Stomaco Rene, uretra ENDOMETRIOSI PROFONDA (Deeply Infiltrating Endometriosis) ✓ forma più complicata e sintomatica; ✓ 30-40% delle pazienti; ✓ lesioni solide, fibromuscolari; ✓ lesioni che infiltrano il peritoneo in profondità (> 5 mm); ETIOPATOGENESI L’ etiologia dell’endometriosi risulta ancora poco chiara e controversa nonostante il crescente interesse clinico ed i numerosi studi pubblicati. IPOTESI: ✓ Reflusso di cellule endometriali attraverso le salpingi (mestruazione retrograda); ✓ Metaplasia celomatica; ✓ Metastatica (linfatica, ematica, chirurgica). ANATOMIA PATOLOGICA L’aspetto macro e microscopico delle lesioni endometriosiche è polimorfo, verosimilmente in conseguenza al “nuovo” ambiente, diverso da quello uterino, in cui l’impianto endometriale viene a trovarsi. L’endometrio ectopico conserva la proprietà di rispondere alla stimolazione ciclica degli estrogeni e del progesterone assumendo aspetti proliferativi, secretivi e successivamente andando incontro ad uno sfaldamento emorragico ANATOMIA PATOLOGICA Impianto del tessuto endometriale sulla superficie peritoneale Neoangiogenesi Sanguinamento dell’impianto Risposta infiammatoria Iperplasia fibrosa periferica PRESENTAZIONE LAPAROSCOPICA Alla valutazione laparoscopica le lesioni peritoneali superficiali possono presentarsi come piccoli noduli o vescicole, aree pigmentate o di neoangiogenesi, con aspetto “a fiamma” o laminare, sotto forma di retrazioni cicatriziali biancastre o briglie aderenziali ✓ lesioni rosse riccamente vascolarizzate ✓ lesioni pigmentate marroni-nere per depositi emosiderinici secondari al sanguinamento ✓ lesioni bianche (esiti cicatriziali) CLINICA ✓ nessun sintomo (riscontro intraoperatorio casuale); ✓ dismenorrea; ✓ algie pelviche croniche; ✓ dispareunia; ✓ dolori durante defecazione (dischezia) e/o minzione (disuria); ✓ dolore lombare; ✓ gonfiore addominale; ✓ nausea; ✓ affaticamento cronico; ✓ cefalea. Sintomi non specifici Variabilità di forma, sede e presentazione c ne Gi go olo o g r ri u h C APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE Paziente Ps ico go lo o g o l o i d a R ENDOMETRIOSI ED IMAGING ✓ ECOGRAFIA ✓ TC ✓ RM ✓ 18 FDG PET-CT ECOGRAFIA SOVRA-PUBICA ECOGRAFIA TV Clinical history suggestive of endometriosis Physical examination Palpable nodule NO Palpable nodule YES Proceded to TVSBP Sufficient information YES Patient counseling Sufficient information NO Due to: Heterogeneous ovarian cyst Possible ureteral involvement Extensive adhesive process Proceded to MRI RadioGraphics 2011: 31:E77-E100 Patient counseling Il GOLD STANDARD nella diagnosi e nello staging della malattia endometriosica è la laparoscopia …tuttavia La laparoscopia non visualizza adeguatamente il coinvolgimento o le localizzazioni “atipiche” extraperitoneali, piccole localizzazioni endometriosiche intraovariche e soprattutto lesioni oscurate da aderenze pelviche MRI è un valido aiuto pre-chirurgico per l’individuazione, la caratterizzazione ed un adeguato bilancio spaziale dell’endometriosi PROTOCOLLO RM PREPARAZIONE DEL PAZIENTE SEQUENZE Clistere evacuativo al mattino Vescica semidistesa Sequenze TSE T2 sul piano assiale, sagittale e coronale Sequenze TSE T1 fat-sat sul piano assiale,sagittale e coronale Non è necessario l’utilizzo di mdc BOBINE DI SUPERFICIE PHASED-ARRAY MATRICE AD ALTA RISOLUZIONE ENDOMETRIOSI PROFONDA Sede delle lesioni TU VE Legamenti utero-sacrali (LUS) SRV V I Torus uterinus (TU) Vagina (V) Intestino (I) VE Vescica (VE) Setto retto-vaginale (SRV) V SRV I LUS PICCOLI NODULI PICCOLI NODULI GRANDI NODULI GRANDI NODULI GRANDI NODULI GRANDI NODULI - MULTIPLI GRANDI NODULI - MULTIPLI LESIONI CISTICHE ✓ diametro variabile ✓ aspetto eterogeneo ✓ coinvolgenti comunemente l’ovaio (endometrioma) ✓ coinvolgimento bilaterale (30%-50% dei casi) ✓ contenuto denso o semiliquido (cisti cioccolato) CISTI SEMPLICI CISTI COMPLESSE CISTI COMPLESSE ADENOMIOSI FOCALE ADENOMIOSI DIFFUSA ENDOMETRIOSI INTESTINALE ENDOMETRIOSI INTESTINALE ENDOMETRIOSI TRATTO GENITO-URINARIO ENDOMETRIOSI PARETE ADDOMINALE SEDI RARE SUPERFICIE EPATICA SEDI RARE NERVO SCIATICO CONCLUSIONI L’US endocavitaria è l’indagine di primo livello. Nella endometriosi profonda e dd con altre lesioni pelviche è utile il completamento diagnostico con RM La RM costituisce metodica efficace nella diagnosi, nella stadiazione e nel follow-up della malattia endometriosica; Presenta dei limiti nella identificazione di piccoli foci peritoneali localizzati nel Douglas, nei legamenti larghi e utero-sacrali e nel riconoscimento delle localizzazioni parietali dei visceri cavi o lesioni aderenziali Costituisce metodica utile nel guidare la chirurgia laparoscopica La laparoscopia rimane il gold standard nella diagnosi e nello staging della malattia endometriosica Grazie