protocollo di sicurezza
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protocollo di sicurezza
PROTOCOLLO DI SICUREZZA per l’attuazione del progetto promosso di cooperazione (titolo) in (paese) tra l’Uff. VII della DGCS e L’Organizzazione non governativa (sigla e titolo per esteso) riconosciuta idonea dal Ministero degli Affari Esteri italiano (idoneità MAE decreto n. … del …, con sede in ….) operante in (paese) VISTO che il Comitato Direzionale con delibera n. (…) del (…) ha approvato la graduatoria predisposta a seguito dell’avviso pubblico del XX/XX/XXXX, nella quale è compreso, in posizione utile per l’ottenimento dei contributi pubblici, il progetto della ONG (sigla) dal titolo (…) a cui è stato attribuito il codice AID (…), di seguito denominato “progetto”; VISTA la Convenzione per la disciplina dell’esecuzione del progetto firmata il (data), in particolare l’art. 6; si conviene e si stabilisce quanto segue: 1. Registrazione del personale espatriato (cooperanti, volontari, consulenti in loco, personale in missione) 1. La ONG si impegna a registrare tutto il personale espatriato di nazionalità italiana impegnato nel progetto, ivi incluso il personale inviato all’estero temporaneamente e/o per missioni brevi, sul sito internet www.dovesiamonelmondo.it (sezione per le ONG/ONLUS, o in alternativa per residenti temporanei, per l’indicazione su mappa dell’abitazione) e a controllare regolarmente il sito internet www.viaggiaresicuri.it per prendere conoscenza di tutti gli aggiornamenti sulle condizioni generali di sicurezza . 2. I dati relativi a nome, cognome, residenza abituale (incluse coordinate GPS) e recapiti del personale espatriato di nazionalità italiana impegnato nell’esecuzione del progetto, ivi incluso il personale inviato all’estero temporaneamente e/o per missioni brevi, sono comunicati anche all’Ambasciata per e-mail all’indirizzo (indirizzo mail indicato dall’Ambasciata), ovvero con altre modalità di trasmissione se così indicato dall’Ambasciata. La ONG comunica tempestivamente al suddetto indirizzo e-mail o con le altre modalità indicate dall’Ambasciata eventuali modifiche di tali dati. 3. L’Ambasciata comunica tempestivamente all’ONG eventi o situazioni che possano comportare un rischio per il personale. L’Ambasciata fornisce all’ONG i propri recapiti di emergenza e comunica tempestivamente all’ONG eventuali variazioni degli stessi. 2. Disposizioni comportamentali e di sicurezza 1. La ONG all’avvio del progetto prende contatto con l’Ambasciata per verificare l’eventuale esistenza di specifiche disposizioni comportamentali e di sicurezza per il personale di nazionalità italiana. L’ONG si impegna a seguire tali disposizioni e ogni altra disposizione in materia di sicurezza e comportamentale che dovesse essere in futuro impartita dall’Ambasciata, tenendo conto – ferma restando la necessità di tutelare la sicurezza del personale – delle finalità progettuali e del buon andamento delle attività intraprese. 2. La ONG individua un referente per la sicurezza e ne comunica all’Ambasciata nome e recapito e-mail e telefonico. L’Ambasciata indirizza ogni comunicazione concernente il presente protocollo al referente per la sicurezza. 3. L’Ambasciata comunica tempestivamente alla ONG e per conoscenza all’Uff. VII/DGCS e all’Unità di Crisi qualsiasi modifica delle disposizioni comportamentali e di sicurezza che intervenga durante il periodo di svolgimento del progetto. 5. La ONG informa opportunamente e dettagliatamente tutto il personale di nazionalità italiana su eventuali disposizioni comportamentali e di sicurezza emanate dall’Ambasciata chiedendo allo stesso personale l’impegno a rispettare scrupolosamente le suddette disposizioni e quelle che potrebbero essere ulteriormente emanate nel corso della propria permanenza nel Paese. 6. La ONG segnala all’Ambasciata ogni situazione che costituisca un potenziale pericolo per l’incolumità del personale impegnato nel progetto 3. Coordinamento per l’ingresso nel paese Qualora la procedura di ingresso e/o la permanenza nel Paese da parte del personale espatriato e dei consulenti della ONG dovesse incontrare delle difficoltà, l’Ambasciata, su richiesta della ONG e per quanto di competenza, nei limiti delle proprie funzioni e attribuzioni, si farà parte attiva per sensibilizzare le autorità locali. 4. Strumenti di comunicazione La ONG dovrà dotarsi di strumenti di comunicazione adeguati (es. carte SIM locali, radio, connessioni internet, telefoni satellitari, ecc.), tenuto conto delle condizioni locali e secondo le indicazioni ricevute dall’Ambasciata, al fine di garantire in ogni circostanza la possibilità di comunicare con le Autorità italiane. 5. Situazioni di emergenza ed evacuazione di emergenza del personale della ONG 1. In situazioni di emergenza, la ONG comunica tempestivamente all’Ambasciata l’ubicazione e la situazione dei propri operatori e si coordina con l’Ambasciata sulle misure da adottare. 2. I numeri di emergenza da contattare nei week-end, nei giorni festivi e nelle ore serali sono i seguenti: xxxxxxx (Ambasciata) xxxxxxxx (ONG) 3. L’Ambasciata, nel caso in cui ritenga che la situazione sul territorio non garantisca la piena sicurezza al personale della ONG e tenuto conto delle conseguenze sullo svolgimento delle attività progettuali, dispone – sentita previamente la ONG e in coordinamento con la stessa – l’immediata evacuazione d’emergenza del personale di nazionalità italiana, secondo le modalità concordate al momento, comunicando tempestivamente la decisione anche all’Unità di Crisi e all’Ufficio VII/DGCS. 6. Clausola di salvaguardia La DGCS, nel caso in cui ritenga che la ONG non si sia attenuta a quanto stabilito dal presente protocollo o alle disposizioni impartite dall’Ambasciata in materia di sicurezza, valuta – sentita la ONG – la possibilità di revocare il contributo concesso, ai sensi della normativa vigente e di quanto stabilito nella Convenzione per la disciplina dell’esecuzione del progetto. Alla revoca eventualmente disposta ai sensi del presente articolo si applicano le norme di cui agli artt. 75, 77 e 78 della Delibera del Comitato Direzionale n. 185 del 14 novembre 2013. ONG ......... Il rappresentante Roma, data Ufficio VII DGCS Il Capo Ufficio