FIDAPA BPW Italy IMPEGNO INTERNAZIONALE E STRUMENTI
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FIDAPA BPW Italy IMPEGNO INTERNAZIONALE E STRUMENTI CONTRO LA POVERTA’ 11 novembre 2016-11-07 Il ruolo delle ONG nella governante internazionale Luciana Delfini* Le organizzazioni non governative (ONG) giocano un ruolo fondamentale nel sostenere i cambiamenti della politica e della legislazione di un paese sviluppando una più elevata consapevolezza delle scelte e della governance nel suo complesso. Questo perché le ONG sono portatrici degli interessi e delle storie di gruppi di individui che attivano spinte propulsive finalizzate a “convincere” i decision-maker della opportunità dei cambiamenti ritenuti necessari. Questo processo di coinvolgimento riflette l’idea di democrazia partecipativa direttamente correlata al principio di buon governo. Nella maggior parte dei paesi, le organizzazioni non governative hanno un rilievo molto significativo nei processi di sviluppo tanto da divenirne attori essenziali per almeno tre motivi: • In primo luogo, per la loro dimensione non solo numerica ma anche, oramai, economica tanto da essere divenuti parte rilevante nei progetti di sviluppo. Le loro risorse sono per lo più aggiuntive a quelle della comunità internazionale e, aspetto fondamentale, il loro apporto contribuisce a rendere il processo di cambiamento più responsabile, trasparente e partecipativo. • In secondo luogo, hanno dimostrato, in virtù della peculiarità delle loro assetto organizzativo, di poter raggiungere e lavorare in zone remote, impervie per realizzare piani di lavoro altrimenti difficili da concretizzare ad opera delle sole agenzie ufficiali • Inoltre molte organizzazioni hanno stretti legami con le comunità più vulnerabili, di cui posseggono informazioni dirette e questo facilità la collaborazione tra i no state actor ed i Paesi all'interno di programmi di governo. Tutto ciò permette, dunque, alle ONG di poter svolgere un ruolo essenziale quali interlocutori e facilitatori di consultazioni pubbliche, ruolo necessario per contribuire * Avvocato in Roma. Delegata presso la FAO e l’ILO per la IFWLC-FIFCJ International Federation of Women in Legal Careers/Fédération Internationale des Femmes des Carrières Juridiques ad un processo trasparente e aperto di decision-making in cui gruppi diversi potranno vedersi coinvolti con assunzione di una pluralità di punti di vista al fine di realizzare congiuntamente gli obiettivi prefissati. Lo sviluppo di regole condivise da rispettare potrà produrre non solo una più agile applicazione delle regole stesse, ma una maggiore consapevolezza nell’osservarle. In questo contesto si inserisce l’Agenda 2030 che ha tra i suoi focus proprio quello di implementare nuove capacità e partnership per aumentare la partecipazione degli individui all’interno dei Sustainable Development Goals. La road map tracciata dalla nuova Agenda offre così l'opportunità di ridisegnare modelli differenti di politiche e di pratiche macroeconomiche non sempre pensati in conformità con la tutela dei diritti umani. Le ONG potranno assicurare il loro supporto per la realizzazione di dette policy con programmi efficaci, appropriati e coerenti per il pieno raggiungimento di tali diritti, della parità di genere e dell' empowerment delle donne. Questo perché la parità di genere è una questione di diritti umani e di equità e deve essere considerata come un drive essenziale per il raggiungimento di uno sviluppo improntato alla sostenibilità. L'evidenza suggerisce che l'uguaglianza di genere gioca un ruolo significativo nel migliorare la crescita economica e sociale. La partecipazione delle donne alla forza lavoro, infatti, non è solo un importante obiettivo, ma è anche un volano per la crescita economica e la stabilità. Se le società diventano più eque e la capacità produttiva di ogni individuo è apprezzata e impiegata, le economie diventano più resiliente. Per concretizzare con un esempio si possono considerare due diversi Rapporti: in materia di occupazione e imprenditoria femminile il Rapporto della World Bank (World Bank Group- Women, Business and Law 2016) ha identificato differenze giuridiche basate sul genere. Tra le 173 economie esaminate 155 mantengono almeno una barriera per le donne in cerca di opportunità, barriere che non esistono per gli uomini. Altro importante Rapporto quello della FAO sulla pesca (Globefish Research Programme, 2015). Questo settore è stato a lungo considerato un dominio esclusivamente maschile, nonostante le donne rappresentino circa la metà della forza lavoro. La loro attività spesso non viene riconosciuta, quasi sempre è sottopagata e le opportunità di accesso alle risorse, nella globalità della popolazione femminile, sono molto limitate anche da interventi legislativi ad hoc, come quelli riguardanti l’accesso al credito o ad alcuni diritti di proprietà. Vorrei sottolineare che i pochi studi sull'argomento provengono per lo più dalle Organizzazioni internazionali, quasi mai dai governi o dalle amministrazioni locali e meno che mai dalle industrie. Le stesse Organizzazioni hanno riservato alle donne un ruolo fondamentale da svolgere all’interno degli SDG. La sfida è quella di approntare i cambiamenti giuridici e legislativi necessari per garantire i loro diritti in tutto il mondo. In molte nazioni, la discriminazione di genere è ancora tessuta attraverso norme giuridiche e sociali e ciò rende necessario l’impegno sia delle Istituzioni sia delle ONG per promuoverne best practice, migliorare i risultati economici e la leadership femminile e guidare i paesi verso una crescita economica sostenibile e inclusiva. In questo contesto, l’universalità, quale principio basilare degli SDGs, è vista come un prerequisito per costruire il nuovo paradigma che orienterà le politiche di tutti i governi insieme con quello dell’inclusione. Le ONG possono lavorare insieme affinché prevalga questo approccio comprensivo ai diritti ed alla parità. Per fare ciò hanno anche l’importante compito di coadiuvare i Governi nella raccolta e elaborazione di dati attendibili e chiari. Per gestire occorre conoscere ed oggi la conoscenza e la comprensione della complessa distribuzione dei ruoli, del potere, dell'accesso alle risorse e ai profitti, tra i generi è incompleta e varia notevolmente tra regioni e tra i differenti segmenti della popolazione. Le ONG possono fare molto per questo.