Scheda ex art. 6 comma 5 D. Lgs. 334/99

Transcript

Scheda ex art. 6 comma 5 D. Lgs. 334/99
DOCUMENTAZIONE INFORMATIVA
destinata ai
LAVORATORI IN SITU
Ai sensi dell’art.3 comma 2 del decreto 16 marzo 1998
PREMESSA
Questo documento raccoglie le minime informazioni che i lavoratori presenti presso lo
stabilimento di via Granarolo 102 (situ) devono conoscere, come prevede l’articolo 3 del
Decreto 16 marzo 1998.
CONTENUTO
Allegato V
Schede comportamentali da seguire in caso di allarme
Diagramma piano di emergenza interno
Estratto dei risultati delle analisi e valutazioni effettuate nel rapporto di
sicurezza
Planimetria di stabilimento
Scheda di sicurezza Esano
PRINCIPALI DISPOSIZIONI DI SICUREZZA
Non fumare in stabilimento
Segnalare eventuali guasti, anomalie, incidenti, quasi incidenti al vostro superiore
Attenersi alla segnaletica di sicurezza interna
Indossare sempre i Dispositivi di Protezione Individuale
L’accesso al reparto estrazione è consentito al solo personale abilitato
Mantenere l’ordine e la pulizia in tutto lo stabilimento
NUMERI UTILI
Capo fabbrica (coordinatore
dell’emergenze)
Tel. 429 (ore 07-19) 423 (ore 19-07 e festivi)
Responsabili servizi produzione
Tel. 543 - 413
Responsabile tecnico di stabilimento
Tel. 522
Direttore tecnico di stabilimento
Tel. 440
Responsabile del servizio prevenzione e
protezione
Tel. 515
TAMPIERI SpA
ALLEGATO V D. Lgs. 334/99
Stabilimento di Via Granarolo n.102 Faenza (RA)
ALLEGATO V D. Lgs. 334/99
SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI
DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI
ED I LAVORATORI
Sezione 1
Nome della Società
Tampieri S.p.A.
(ragione sociale)
Stabilimento/deposito di
Faenza
RA
(comune)
(provincia)
Via Granarolo 102
(indirizzo)
Giovanni
Tampieri
Portavoce della Società
(se diverso dal Responsabile)
________________
(firma)
0546 645411
–
(telefono)
La Società ha presentato la notifica
prescritta dall’art. 6 del D.Lgs. 334/99
0546 46763
(fax)
X
La Società ha presentato il Rapporto di
sicurezza prescritto dall’art.8 del D.Lgs
334/99
Lorenzo
Responsabile dello Stabilimento
e Gestore
Tieghi
________________
(firma)
Allegato V DLgs 334-rev 2007
pag.1 di 13
TAMPIERI SpA
ALLEGATO V D. Lgs. 334/99
Stabilimento di Via Granarolo n.102 Faenza (RA)
Sezione 2
INDICAZIONI E RECAPITI DI AMMINISTRAZIONI, ENTI, ISTITUTI, UFFICI O ALTRI
PUBBLICI, A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE A CUI SI E’ COMUNICATA
L’ASSOGGETTABILITA’ ALLA PRESENTE NORMATIVA, O A CUI E’ POSSIBILE
RICHIEDERE INFORMAZIONI IN MERITO – DA REDIGERE A CURA DEL GESTORE
-
Ministero dell’Ambiente
Regione Emilia Romagna
Provincia di Ravenna
Comune di Faenza
Prefetto di Ravenna
Comando V.V.F di Ravenna
Direzione Regionale VV.F. di Bologna
RIPORTARE LE AUTORIZZAZIONI E LE CERTIFICAZIONI ADOTTATE IN CAMPO
AMBIENTALE DALLO STABILIMENTO – DA REDIGERE A CURA DEL GESTORE
-
Si allegano in appendice le autorizzazioni e le certificazioni adottate in campo
ambientale dallo stabilimento.
Sezione 3
Allegato V DLgs 334-rev 2007
pag.2 di 13
TAMPIERI SpA
ALLEGATO V D. Lgs. 334/99
Stabilimento di Via Granarolo n.102 Faenza (RA)
Descrizione della/delle attività svolta/svolte nello Stabilimento/deposito
SPECIFICARE L’EVENTUALE SUDDIVISIONE IN IMPIANTI/DEPOSITI
DESCRIZIONE DEL TERRITORIO CIRCOSTANTE (RICETTORI SENSIBILI QUALI SCUOLE;
OSPEDALI; UFFICI PUBBLICI; LUOGHI DI RITROVO; ECC -, ALTRI IMPIANTI INDUSTRIALI
PRESENTI, ECC.), NEL RAGGIO DI 5 KM.
RIPORTARE UNA CARTOGRAFIA, IN FORMATO A3, SECONDO UNA ADEGUATA SCALA, CHE
METTA IN RILIEVO I CONFINI DELLO STABILIMENTO E DELLE PRINCIPALI AREE PRODUTTIVE,
LOGISTICHE E AMMINISTRATIVE.
Lo stabilimento produce oli e farine per uso alimentare e per uso zootecnico, partendo
dalla lavorazione di semi oleosi che vengono addotti allo stabilimento con automezzi,
utilizzando due diversi processi:
-
Processo di spremitura meccanica
Processo di estrazione con solvente
Stoccaggio oli grezzi e raffinati
Stoccaggio di farine
Il primo processo è utilizzato come fase iniziale, per tutti i semi ad elevato contenuto di
olio (semi ricchi) quali ad esempio il seme di girasole, tale processo di premitura viene
effettuato senza l’ingresso in ciclo dell’esano. Dal processo di ci sopra si originano oli di
spremitura ed un pellet detto in gergo “cubetto”, ancora ricco di olio, che viene raffreddato
in apposito impianto, prima di essere inviato al successivo processo di estrazione.
Il secondo processo, ormai consolidato in decine d’anni d’esperienza, si avvale dell’esano
come solvente, per sciogliere l’olio contenuto nei semi e/o nel panello dopo la spremitura
di semi ricchi, rendendolo disponibile al termine di un processo di distillazione, per lo
stoccaggio finale in serbatoi di deposito. E’ poi presente in stabilimento un reparto di
raffinazione dell’olio vegetale grezzo che si avvale delle più moderne tecnologie al fine di
eliminare impurità ed odori, rendendo l’olio raffinato pronto per lo stoccaggio entro speciali
serbatoi presenti in stabilimento; da tali magazzini l’olio viene commercializzato per uso
alimentare.
Altra attività svolta in stabilimento è quella legata a :
-
Distillazione di alcool da prodotti agricoli
Stoccaggio alcool
L’attività è di tipo stagionale con durata del periodo produttivo e quantità lavorate che
sono strettamente legate alla bontà dell’annata vinicola. Le materie prime quali vinacce e
fecce addotte in stabilimento con automezzi, vengono lavorate per ottenere una soluzione
acquosa che sarà alimentata alla distilleria presente in stabilimento; l’alcool etilico prodotto
viene poi misurato e travasato entro serbatoi di stoccaggio allo scopo predisposti.
Allegato V DLgs 334-rev 2007
pag.3 di 13
TAMPIERI SpA
ALLEGATO V D. Lgs. 334/99
Stabilimento di Via Granarolo n.102 Faenza (RA)
DESCRIZIONE DEL TERRITORIO CIRCOSTANTE.
Entro un raggio di 5 Km dallo stabilimento sono presenti ricettori sensibili, quali scuole,
ospedali, uffici pubblici, luoghi di ritrovo, altri insediamenti industriali, ecc., poiché entro il
raggio suddetto è compresa in pratica l’intera città di Faenza.
Si rimanda alla consultazione della mappa scala 1:25000 allegata.
CARTOGRAFIA, IN FORMATO A3 CHE METTA IN RILIEVO I CONFINI DELLO
STABILIMENTO E DELLE PRINCIPALI AREE PRODUTTIVE, LOGISTICHE E
AMMINISTRATIVE.
Si rimanda alla consultazione della cartina allegata in appendice
Allegato V DLgs 334-rev 2007
pag.4 di 13
TAMPIERI SpA
ALLEGATO V D. Lgs. 334/99
Stabilimento di Via Granarolo n.102 Faenza (RA)
Sezione 4
Sostanze e preparati soggetti al D. Lgs. 334/99
Nome comune
o generico
ESANO
Numero
CAS
110-54-3
Classificazione di
pericolo (*)
R11, R38,
R48/20, R51/53,
R62, R65, R67
Principali
caratteristiche di
pericolosità (*)
Vedi scheda
allegata
Max
quantità
presente (t)
120
(*) Riportare la classificazione di pericolo e le frasi di rischio di cui al D.Lgs.52/97
e D.M. della Sanità 28.04.1997 e successive modifiche e norme di attuazione
Allegato V DLgs 334-rev 2007
pag.5 di 13
TAMPIERI SpA
ALLEGATO V D. Lgs. 334/99
Stabilimento di Via Granarolo n.102 Faenza (RA)
Sezione 5
Incidente (*)
Natura dei rischi di incidenti rilevanti
Informazioni generali
Sostanza coinvolta
RILASCIO IN AMBIENTE
Evento originato dalla fuoriuscita ESANO
accidentale della sostanza in fase
liquida e che dà luogo alla formazione di
una pozza evaporante con formazione
di
successiva
nube
di
vapore
infiammabile.
ESPLOSIONE
Evento conseguente l’innesco della ESANO
nube di vapori originatasi dalla pozza di
dispersione, generatasi a seguito di un
rilascio in fase liquida.
INCENDIO
Evento conseguente l’innesco della ESANO
pozza di dispersione, generatasi a
seguito di un rilascio in fase liquida.
(*) Incendio, esplosione, rilascio di sostanze pericolose.
Allegato V DLgs 334-rev 2007
pag.6 di 13
TAMPIERI SpA
ALLEGATO V D. Lgs. 334/99
Stabilimento di Via Granarolo n.102 Faenza (RA)
Sezione 6
Tipo di effetti per la popolazione e per l’ambiente
I possibili danni eventualmente provocati dagli eventi incidentali ipotizzati nel
rapporto di sicurezza, a cui potrebbero essere esposti i soggetti presenti, sono quelli
conseguenti l'esposizione a radiazioni termiche e l'esposizione all'onda di sovrapressione
Es. intossicazione; malessere; irraggiamento; onda d’urto (rottura vetri), ecc.
Misure di prevenzione e sicurezza adottate
I criteri e le norme utilizzate per la progettazione degli impianti sono i
Seguenti:
RECIPIENTI IN PRESSIONE
:
ISPESL RACCOLTA "S" e "VSR"
VALVOLE DI SICUREZZA
:
ANCC RACCOLTA E
STRUTTURE
:
UNI CNR 10011
IMPIANTI ELETTRICI
:
NORME C-E.I.
PROTEZIONE DEI CONTENITORI DI ESANO - Non sono presenti nei reparti interessati
dall'esano sostanze corrosive in grado di aggredire gli impianti e/o i contenitori.
I serbatoi di accumulo dell'esano sono del tipo interrato, e perciò normalmente considerati
al riparo da urti accidentali ed aggressioni di sostanze corrosive che potrebbero
eventualmente liberarsi nei reparti. Le tubazioni che raccordano i serbatoi con gli
impianti corrono in posizioni tali da risultare al riparo da possibili collisioni di automezzi in
manovra; il reparto estrazione e l’attigua area dei serbatoi sono stati inoltre transennati
per impedire il transito di mezzi e per separarli dalla restante area di stabilimento.
PROVVEDIMENTI ADOTTATI NEI LUOGHI CHIUSI PER EVITARE LA FORMAZIONE E
LA PERSISTENZA DI MISCELE INFIAMMABILI E/O ESPLOSIVE - I reparti interessati
dall'esano e le sezioni che li compongono sono ubicati in locali di grande volume e
godono di buona ventilazione naturale. L'edificio che ospita il reparto estrazione è stato
inoltre dotato di ventilazione forzata che viene attivata automaticamente dall' impianto di
rivelazione di atmosfere infiammabili.
Allegato V DLgs 334-rev 2007
pag.7 di 13
TAMPIERI SpA
ALLEGATO V D. Lgs. 334/99
Stabilimento di Via Granarolo n.102 Faenza (RA)
RIVELAZIONE DI VAPORI DI ESANO REPARTO ESTRAZIONE - L'impianto dispone di
n.20 sensori di gas infiammabile, disposti in punti chiave dell'impianto, facenti capo ad una
centralina installata entro la sala controllo dell'impianto. Nel caso che perdite di esano si
verifichino, generando vapori infiammabili, i sensori interessati dalla presenza di gas
faranno scattare, al raggiungimento di valori pari a circa il 15% di L.E.L., un primo allarme
acustico - luminoso entro la sala controllo ed in reparto; nel caso si raggiungesse la
seconda soglia del 30%, sarà comandata in automatico anche la partenza dei n.4
ventilatori sulle pareti perimetrali del reparto.
RIVELAZIONE DI VAPORI DI ALCOOL ETILICO - l'impianto è costituito da n.9 sensori di
vapori infiammabili installati in punti strategici della distilleria RA 0312 e del deposito
alcool F. Le principali zone poste sotto controllo sono : l'area in prossimità della
colonna distillatrice sopra la canaletta di raccolta reflui e l'area in prossimità delle pompe
di mandata alcool alla sala misuratori, alla base della colonna demetilante; sono inoltre
installati sensori di esplosività nel locale misuratori, nei locali accertamento connessi alla
distilleria in esame e all'interno del deposito di stoccaggio. Tutti i segnali fanno capo
ad una centralina installata entro il locale magazzino attiguo la distilleria, che si incarica
di dare segnalazione di allarme ottico - acustico al raggiungimento del 30% del L.I.E. per
l'alcool etilico in aria.
SISTEMI PREVISTI PER CONTENERE UNA FUORIUSCITA DI SOSTANZE
INFIAMMABILI - Il reparto estrazione è dotato di pavimentazione impermeabilizzata,
con buone pendenze, canalizzazioni e caditoie; l'edificio estrazione fa capo ad un ramo
di fognatura separato dalle altre di stabilimento che porta a due vasche trappola per
esano interrate. Le vasche trappola di cui sopra sono state progettate in modo tale che, in
caso si verificasse una perdita di esano, il solvente fuoriuscito sarà raccolto e si
potrà provvedere alla sua rimozione senza inquinare la rete fognante di stabilimento.
Le due cisterne interrate esternamente all'oleificio adibite allo stoccaggio di esano, sono
state interrate dopo che si è provveduto a creare una sacca impermeabile ad eventuali
fughe di esano, con l'uso di teli di materiale sintetico appropriato.
Sono state inoltre poste in opera n.2 sonde piezometriche all'interno dell'area segregata,
che consentono eventuali controlli in caso si abbia ragione di ipotizzare una eventuale
perdita dei serbatoi; in tale modo sarà possibile, evitare dispersioni di esano nel terreno.
SISTEMI ANTINCENDIO - Lo stabilimento dispone di quattro tipi di impianti fissi di
estinzione incendi e più precisamente:
-
IMPIANTO AD ACQUA (Generale ad alta pressione, mantenuto costantemente in
pressione)
IMPIANTO AD ACQUA (Generale a bassa pressione, mantenuto costantemente
in pressione)
IMPIANTO A SCHIUMA (Per oleificio e per magazzini olio U,V,S1,T1)
IMPIANTO A VAPORE (Per cicloni di trattamento aria di raffreddamento farine
nell’oleificio ed essiccazione a torre).
Allegato V DLgs 334-rev 2007
pag.8 di 13
TAMPIERI SpA
ALLEGATO V D. Lgs. 334/99
Stabilimento di Via Granarolo n.102 Faenza (RA)
Le riserve idriche degli impianti sono rappresentate da:
-
Una vasca di ossidazione delle acque reflue di stabilimento della capacità minima
di circa mc.3000 (Laguna);
Un serbatoio metallico fuori terra della capacità di circa mc.900, adibito anche ad
alimento servizi di processo, ed alimentato da n.3 pozzi artesiani.
IMPIANTO AD ACQUA (ad alta pressione)
- L'impianto,
del tipo mantenuto
costantemente in pressione è installato entro il locale denominato in planimetria sala
Pompe Antincendio, ubicato accanto il bacino acque di depurazione. Essenzialmente
la stazione di pompaggio è composta dai seguenti principali gruppi di spinta:
-
N.1 elettropompa di pressurizzazione: portata 130 It/min, pressione 4 bar
N.1 elettropompa principale: portata nominale 2300 It/min, pressione 8 bar
N.1 elettropompa impianto a schiuma; portata nominale 3000 It/min, pressione 8
bar.
L'alimentazione idrica delle pompe avviene tramite tubazione direttamente dal
serbatoio di riserva. L'alimentazione elettrica è fornita da linea preferenziale direttamente
da cabina elettrica.
L'impianto è munito di idoneo attacco per le autopompe dei W.F. collocato in luogo
agevolmente e sicuramente accessibile agli automezzi in prossimità dell'ingresso in
stabilimento, dietro la palazzina uffici. L'impianto antincendio può essere messo in
pressione, in caso di necessità, anche tramite una pompa azionata da motore diesel, che
si mette automaticamente in moto, in caso di mancato avviamento della
elettropompa, al calare della pressione in impianto; essa è in grado di erogare, con
motore a 2000 giri/min una portata nominale di 5300 It/min ad 8 bar di pressione, la
pompa è installata entro apposito box non distante dalla stazione di spinta
elettropompe di cui si è già detto. La motopompa di cui sopra è alimentata
direttamente con apposita tubazione dal serbatoio di riserva o, mediante la manovra di
una valvola, dalla vasca di ossidazione già citata; la pompa può inviare acqua oltre che
all'impianto antincendio ad acqua, anche a quello a schiuma dell'oleificio o dei magazzini
olio U,V,S1,T1.
IMPIANTO AD ACQUA (Generale a bassa pressione) - L'impianto è ubicato entro il locale
denominato Sala Pompe Oleificio; esso serve le utenze di stabilimento legate al processo
ed inoltre la rete idranti (UNI 45) che ha sviluppo in tutta la parte meno recente dello
stabilimento.
Essenzialmente l’impianto è composto dai seguenti principali gruppi di spinta:
-
N.1elettropompa di pressurizzazione; portata 350 It/min, pressione 4 bar
N.1elettropompa principale: portata 1700 It/min, pressione 4 bar
N.1elettropompa di scorta: 1700 It/min, pressione 4 bar.
L'alimentazione idrica delle pompe avviene tramite tubazione direttamente dal
serbatoio di riserva da mc.900. L'alimentazione elettrica delle suddette pompe può
avvenire o da ENEL o da autoproduzione con turboalternatore e, in caso di emergenza, a
mezzo del gruppo elettrogeno al servizio dell'oleificio.
IMPIANTI DI RAFFREDDAMENTO SERBATOI - E' installato gruppo di spinta, con
propria aspirazione dal serbatoio di riserva da 900 Mc, che serve gli impianti di
raffreddamento dei serbatoi per i depositi di olio vegetale raffinato al coperto U,V,S1,T1.
Allegato V DLgs 334-rev 2007
pag.9 di 13
TAMPIERI SpA
ALLEGATO V D. Lgs. 334/99
Stabilimento di Via Granarolo n.102 Faenza (RA)
La pompa possiede le seguenti caratteristiche idrauliche: portata nominale 1570 It/min a 6
bar. Il serbatoio di stoccaggio olio vegetale grezzo n.133 possiede impianto di irrorazione
d'acqua del tetto e del mantello mediante ugelli erogatori della dimensione idonea a
garantire il rateo di acqua di 2,5 lt/min per mq; l'impianto viene alimentato dalla rete
antincendio sempre in pressione, con azionamento manuale da postazione sicura.
IMPIANTO FISSO DI ESTINZIONE INCENDI AD ACQUA A PROTEZIONE DELLA
RAFFINERIA OLI ALIMENTARI - E' installato impianto di estinzione sprinkler ad umido, a
protezione dei piani alle quote terra, + 5700, + 8700, + 15700, della raffineria oli
alimentari; esso è alimentato dalla rete antincendio acqua ad alta pressione di
stabilimento ed è
dotato di n.123 ugelli spruzzatori e di valvola a diluvio corredata dagli usuali dispositivi di
controllo e campana idraulica di allarme esterna. L'impianto è atto a fornire una densità di
scarica di 5 It/min per ogni mq in pianta servito.
IMPIANTO AUTOMATICO FISSO DI SPEGNIMENTO AD ACQUA ASSERVITO AL
MAGAZZINO ALCOOL AL CHIUSO "F” - La linea di alimentazione è derivata con stacco
dalla rete antincendio alta pressione con interposizione di una valvola generale di
intercettazione di impianto, che è piombata in posizione aperta ed ha maneggio di
azionamento esterno alla parete del magazzino. La linea seguita poi salendo ed
assumendo andamento orizzontale per alimentare i quattro stacchi a pettine di
distribuzione a ciascun serbatoio. L'impianto ad attuazione automatica è basato sulla
messa in campo di n.1 ugello erogatore del tipo sprinkler per ciascun serbatoio del
deposito, della dimensione idonea a garantire il rateo di acqua prefissato dal D.M. del
18/05/1995; l’ugello erogatore è posto sulla verticale del tetto del serbatoio servito, in
corrispondenza del centro e diviene attivo in caso d’incendio alla rottura della fialetta
prevista a circa 68° C.
IMPIANTO FISSO DI SPEGNIMENTO A SCHIUMA ASSERVITO ALL'OLEIFICIO L'impianto ha le sue apparecchiature principali, ivi compreso il premescolatore
schiumogeno a portata variabile da 2000 It di capacità, installate all'interno della sala
pompe antincendio. L'acqua necessaria al funzionamento dell'impianto è addotta, a
mezzo di tubazione interrata,
dal serbatoio di accumulo acqua da
900 Mc
all'elettropompa dedicata di spinta, mentre la mandata della pompa è controllata da
valvola motorizzata, azionata da una rete di pulsanti a distanza, unitamente alla partenza
dell'elettropompa stessa.
Con l'azionamento di uno dei pulsanti a spacco, collocati in campo in prossimità delle
sfuggite principali e del locale pompe antincendio,
si ottiene la partenza
dell'elettropompa con portata nominale 3000 It/min a 8 bar, ed unitamente l'apertura della
valvola che alimenta il premescolatore schiumogeno a portata variabile, con il
conseguente invio del liquido premiscelato alle teste di erogazione schiuma a media
espansione dell'impianto entro l'oleificio. La distribuzione della schiuma all'interno
dell'oleificio è effettuata da n. 16 teste di erogazione, n.8 delle quali sono collocate a
quota di circa 3 metri sul livello del pavimento dell'oleificio, mentre le restanti n.8 sono
collocate in posizione alta, tale da distribuire schiuma sulle apparecchiature più critiche
del reparto. In caso di mancanza di energia elettrica l'alimentazione dell'impianto in esame
può avvenire attraverso la motopompa (con pari caratteristiche idrauliche rispetto
all'elettropompa), previo azionamento delle valvole di interconnessione.
IMPIANTO FISSO DI SPEGNIMENTO A SCHIUMA ASSERVITO AI MAGAZZINI
Allegato V DLgs 334-rev 2007
pag.10 di 13
TAMPIERI SpA
ALLEGATO V D. Lgs. 334/99
Stabilimento di Via Granarolo n.102 Faenza (RA)
OLIO RAFFINATO U,V,S1,T1 - E' installato, a protezione dei magazzini U,V,S1,T1,
un impianto fisso di estinzione incendi a schiuma a media espansione che viene
derivato con stacco dell'esistente linea a valle del premescolatore schiumogeno a portata
variabile da 2000 It di capacità installato entro l'esistente sala pompe antincendio,
che all'occorrenza serve anche l'impianto dell'oleificio di cui si è già detto. Con
l'azionamento di uno dei quattro pulsanti a spacco, collocati in campo in
corrispondenza di ciascuno degli angoli dell'edificio che ospita i magazzini serviti,
chiaramente identificabili da ciascuna delle sfuggite, si ottiene la partenza
dell'elettropompa schiuma antincendio ed unitamente l'apertura della valvola attuata che
alimenta la sezione di lance schiuma del magazzino interessato.
IMPIANTO DI ESTINZIONE A VAPORE - II desolventizzatore, il ciclone, i filtri a
maniche dell'oleificio ed il redler di alimentazione fiocco all’estrattore, sono protetti da un
impianto fisso di spegnimento a vapore che agisce all'intemo delle apparecchiature
suddette, saturandone i volumi; analogo impianto è installato entro la torre di essiccazione
seme e sui tre essiccatoi rotativi per vinacce.
Es. sistemi di allarme automatico e di arresto di sicurezza; serbatoi di contenimento;
barriere antincendio; ecc.
Allegato V DLgs 334-rev 2007
pag.11 di 13
TAMPIERI SpA
ALLEGATO V D. Lgs. 334/99
Stabilimento di Via Granarolo n.102 Faenza (RA)
Sezione 7
Il PEE è stato redatto dall’Autorità competente?
SI:
NO: X
Le informazioni debbono fare esplicito riferimento ai PEI di cui all’art.11 ed ai PEE di cui
all’art.20 del presente decreto (qualora i PEE non siano stati predisposti, il gestore dovrà
riportare le informazioni desunte dal Rapporto di Sicurezza, ovvero dalla pianificazione di
emergenza di cui all’allegato III, lettera c, punto V).
Mezzi di segnalazione di incidenti
Le modalità di segnalazione incidenti previste dal piano di emergenza interno di
stabilimento, consistono nell'avvertire uno qualsiasi degli operatori di stabilimento; in tale
modo per via gerarchica l'informazione giungerà ai maggiori responsabili di
stabilimento. Sarà attivato il segnale d'allarme consistente nel suono della apposita
sirena; inoltre è previsto l'uso di un impianto fisso di altoparlanti per fornire
indicazioni dettagliate.
Come da procedure, interverrà quindi la squadra d'emergenza con la conseguente
attivazione di quanto previsto dal piano di emergenza interno. Tali procedure prevedono,
fra le altre cose, la segnalazione dell'emergenza a quanti si trovino all'interno dello
stabilimento.
In caso di emergenza grave lo stabilimento trasmette l'allarme a mezzo telefono a:
• Carabinieri
• Vigili Urbani
• Pubblica Sicurezza
• Stazione VV.F.di Faenza
fornendo indicazioni dettagliate sul tipo e la gravità dell'emergenza; sono inoltre
allertati gli insediamenti limitrofi.
(es. sirene, altoparlanti, campane, ecc.)
Comportamento da seguire
Ricordiamo che i modelli matematici utilizzati, dimostrano che, per gli eventi incidentali
ipotizzati, gli effetti non coinvolgono in modo significativo l'esterno dello stabilimento; non
sarà quindi necessario suggerire alla popolazione speciali comportamenti.
In ogni caso, in linea di massima, i comportamenti canonici da adottare sono:
• Se non ci si trova nell'area direttamente interessata dalla nube di dispersione
allontanarsi rapidamente dallo stabilimento
• Rimanere o portarsi in ambienti chiusi
• Rimanere o portarsi ai piani alti
• Interrompere l'erogazione di gas domestico all'abitazione
• Spegnere i fuochi
• Chiudere le finestre
• Disattivare i sistemi di ricambio d'aria
• Sintonizzarsi su una stazione radiofonica locale
• Seguire le indicazioni date dalle autorità competenti
• Non usare il telefono lasciando la linea libera per comunicazioni di emergenza
Allegato V DLgs 334-rev 2007
pag.12 di 13
TAMPIERI SpA
ALLEGATO V D. Lgs. 334/99
Stabilimento di Via Granarolo n.102 Faenza (RA)
Mezzi di comunicazione previsti
Le comunicazioni relative all’emergenza sono diffuse dallo stabilimento TAMPIERI S.p.A.
a:
Personale dello stabilimento (a mezzo megafono amplificato, telefono interno ed a
voce);
Autorità pubbliche preposte (a mezzo telefono)
(specificare quali: es. radio locale, TV locale, altoparlanti, ecc.)
Presidi di pronto soccorso
I presidi di pronto soccorso da impiegarsi in caso di emergenza sono:
Internamente lo stabilimento cassette di pronto soccorso e presidio sanitario interno
Presidi esterni allo stabilimento
Le cassette di pronto soccorso sono ubicate nei reparti dello stabilimento, sempre a
disposizione, mentre il presidio sanitario interno è ubicato nei pressi della palazzina uffici
(come mostrato sulla planimetria allegata al piano d’emergenza di stabilimento); per
quanto concerne invece i presidi esterni allo stabilimento sarà compito della pubblica
Autorità indicare sul piano d’emergenza esterno i presidi di pronto soccorso disponibili
nella zona vicina allo stabilimento, specificando a titolo indicativo:
Ubicazione
Nome del responsabile per la attivazione
Attrezzature disponibili ed organico
Natura dei soccorsi e delle cure che possono essere fornite
Allegato V DLgs 334-rev 2007
pag.13 di 13
Cod.: ST/PEI/01
Scheda tecnica
Rev 00
Del 23/08/2010
Titolo: COMPITI COORDINATORE EMERGENZE
Pag. 1 di 1
FUNZIONI DELEGATE A RICOPRIRE IL RUOLO DI COORDINATORE ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE
QUANDO
CAPO FABBRICA (CF)
Sempre
RESPONSABILE SERVIZIO PRODUZIONE (SERV.PRO)
In caso di indisponibilità di CF
RESPONSABILETECNICO DI STABILIMENTO (RTS)
In caso di indisponibilità di SERV.PRO
DIRETTORE DI STABILIMENTO (TEK)
In caso di indisponibilità di RTS
RESPONSABILE SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP)
In caso di indisponibilità di TEK
CONDUTTORE REPARTO ESTRAZIONE (COND)
In caso di indisponibilità delle funzioni sopra riportate
ALLERTATO DA:
-
-
Conoscenza diretta o segnalazione
-
Sirena con suono intermittente
Si dota se necessario dei Dispositivi di Protezione Individuale (di autorespiratore o maschera
antigas, la scelta è da valutare di volta in volta), si reca sul luogo dove è stato segnalato l’evento
per accertare lo stato delle cose, valuta l’entità dell'emergenza e, se necessario, ne dà
comunicazione alle autorità competenti
VIGILI DEL FUOCO
tel.: 115
CARABINIERI
tel.: 112
PUBBLICA SICUREZZA
tel.: 113
EMERGENZA SANITARIA
tel: 118
-
Assume il coordinamento di tutte le operazioni di intervento fino all'arrivo dei VV.FF e
successivamente opera in stretta collaborazione coi medesimi.
-
Valuta l’opportunità di fare allontanare all'esterno dello stabilimento le Autobotti e gli automezzi,
eventualmente presenti.
-
Al momento in cui l'emergenza non e' più gestibile, su autonoma decisione o su disposizione dei
VVFF, dà l'ORDINE DI EVACUAZIONE, raggiunge immediatamente la portineria dove,
avvalendosi della collaborazione degli addetti alla gestione delle emergenze e dell’addetto alla
portineria, coordina e disciplina l’evacuazione del personale
-
Si accerta che, in caso di evacuazione, tutto il personale presente in Stabilimento si sia recato al
punto di raccolta.
-
In accordo con le autorità competenti intervenute decreta la segnalazione della fine dello stato di
allarme e autorizza l’eventuale ripresa delle attività produttive
Significato di "ORDINE DI EVACUAZIONE"
"L'ORDINE DI EVACUAZIONE" viene dato quando una "EMERGENZA" non e' più gestibile.
Ciò comporta l'interruzione di qualsiasi azione di contenimento o estinzione e l'abbandono
immediato dello stabilimento da parte di tutto il personale.
Tutto il personale dovrà confluire al punto di raccolta presso la portineria
Funzione
redige RSPP
verifica TEK/GE
Cod.: ST/PEI/02
Scheda tecnica
Rev 00
Del 23/08/2010
Titolo: COMPITI ADDETTO ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE
Pag. 1 di 1
FUNZIONI DELEGATE A RICOPRIRE IL RUOLO DI ADDETTO ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE
QUANDO
PERSONALE FORMATO/ADDESTRATO (corso antincendio 16 ore)
ALLERTATO DA:
-
Sempre, se le condizioni operative del reparto lo
consentono
-
Conoscenza diretta o segnalazione
-
Sirena con suono intermittente
Chiunque rilevi una grave anomalia di funzionamento degli impianti anche se esso non si configura
ancora come perdita consistente di prodotti infiammabili o incendio deve, qualora sia competente ed in
grado di effettuare una manovra per limitare o far cessare il pericolo, intervenire immediatamente con i
mezzi a sua disposizione sul posto, senza mai mettere in pericolo la propria incolumità e informando al
più presto il responsabile superiore, creando la condizione di PREALLARME.
Al segnale di allarme, Si reca al PUNTO DI RITROVO per prendere contatto con i componenti della
squadra di intervento, mettendosi a disposizione del COORDINATORE DELL'EMERGENZA o di
un suo delegato.
Si dota se necessario dei Dispositivi di Protezione Individuale (autorespiratore o maschera antigas
,la scelta è da valutare di volta in volta)
Appronta le necessarie attrezzature per contrastare l'emergenza ed esegue le direttive del
coordinatore alla gestione delle emergenze.
In caso di ordine di evacuazione abbandona immediatamente l'area di stabilimento, adoperandosi
per quanto possibile, perché lo sfollamento avvenga con ordine e senza panico
Significato di "ORDINE DI EVACUAZIONE"
"L'ORDINE DI EVACUAZIONE" viene dato quando una "EMERGENZA" non e' più gestibile.
Ciò comporta l'interruzione di qualsiasi azione di contenimento o estinzione e l'abbandono
immediato dello stabilimento da parte di tutto il personale.
Tutto il personale dovrà confluire al punto di raccolta presso la portineria
Funzione
redige RSPP
verifica TEK/GE
Cod.: ST/PEI/03
Scheda tecnica
Rev 00
Del 23/08/2010
Titolo: COMPITI ADDETTO ALLA PORTINERIA/GUARDIOLA
ALLERTATO DA:
Pag. 1 di 1
-
Conoscenza diretta o segnalazione
-
Sirena con suono intermittente
ADDETTO PORTINERIA
Al segnale di allarme, Interrompe tutte le comunicazioni telefoniche in corso che non riguardino
l’emergenza.
effettua la stampa delle persone presenti che accedono allo stabilimento con l’ausilio del badge
(software tornello)
preleva il registro delle presenze, sul quale sono annotati i nominativi delle persone che sono
entrate all’interno del sito senza l’ausilio del badge.
effettua l’appello del personale presente presso il punto di raccolta al momento dell'evacuazione,
verificando i nominativi, con le registrazioni in suo possesso.
segnala al coordinatore eventuali dispersi.
Se informato sull’arrivo di mezzi di soccorso esterni provvede di volta in volta ad aprire il cancello,
dando le indicazioni necessarie al luogo dell’ evento.
Su ordine esplicito del COORDINATORE DELL’EMERGENZA, avverte dello stato di emergenza
gli insediamenti limitrofi che potrebbero essere eventualmente interessati
ADDETTO GUARDIOLA
preleva il registro sul quale sono annotati gli automezzi presenti all’interno del sito, si reca presso la
portineria e collabora con l’addetto alla portineria
Significato di "ORDINE DI EVACUAZIONE"
"L'ORDINE DI EVACUAZIONE" viene dato quando una "EMERGENZA" non e' più gestibile.
Ciò comporta l'interruzione di qualsiasi azione di contenimento o estinzione e l'abbandono
immediato dello stabilimento da parte di tutto il personale.
Tutto il personale dovrà confluire al punto di raccolta presso la portineria
Funzione
redige RSPP
verifica TEK/GE
Cod.: ST/PEI/04
Scheda tecnica
Rev 00
Del 23/08/2010
Titolo: COMPITI ADDETTO UFFICIO TECNICO
ALLERTATO DA:
-
Pag. 1 di 1
-
Conoscenza diretta o segnalazione
-
Sirena con suono intermittente
Chiunque rilevi un grave stato di anomalia di funzionamento degli impianti anche se esso non si
configura ancora come perdita consistente di prodotti infiammabili o incendio deve, qualora sia
competente ed in grado di effettuare una manovra per limitare o far cessare il pericolo, intervenire
immediatamente con i mezzi a sua disposizione sul posto, senza mai mettere in pericolo la propria
incolumità e informando al più
presto il responsabile superiore, creando la condizione di
PREALLARME.
Al segnale di allarme, sospende ogni attività, mettendosi a disposizione del COORDINATORE
DELLE EMERGENZE al quali fornirà informazioni tecniche, disegni, specifiche tecniche e più in
generale elementi per una più completa valutazione degli eventi.
In caso di ordine di evacuazione coadiuva l’addetto alla portineria nella verifica del personale
presente al punto di raccolta
Significato di "ORDINE DI EVACUAZIONE"
"L'ORDINE DI EVACUAZIONE" viene dato quando una "EMERGENZA" non e' più gestibile.
Ciò comporta l'interruzione di qualsiasi azione di contenimento o estinzione e l'abbandono
immediato dello stabilimento da parte di tutto il personale.
Tutto il personale dovrà confluire al punto di raccolta presso la portineria
Funzione
redige RSPP
verifica TEK/GE
Cod.: ST/PEI/05
Scheda tecnica
Rev 00
Del 23/08/2010
Titolo: PERSONALE INTERNO NON APPARTENENTE ALLA SQUADRA DI EMERGENZA
ALLERTATO DA:
-
Pag. 1 di 1
-
Conoscenza diretta o segnalazione
-
Sirena con suono intermittente
Chiunque rilevi un grave stato di anomalia di funzionamento degli impianti anche se esso non si
configura ancora come perdita consistente di prodotti infiammabili o incendio deve, qualora sia
competente ed in grado di effettuare una manovra per limitare o far cessare il pericolo, intervenire
immediatamente con i mezzi a sua disposizione sul posto, senza mai mettere in pericolo la
propria incolumità e informando al più presto il responsabile superiore, creando la condizione di
PREALLARME.
-
Al segnale di ALLARME rappresentato dal suono della sirena intermittente rimane in allerta
presso la propria postazione, in attesa che l’emergenza possa:
-
o
essere risolta (spegnimento sirena intermittente)
o
non essere più gestibile (sirena suono continuo)
Nel secondo caso, ferma in sicurezza gli impianti e/o le macchine a cui è addetto, abbandona
il luogo di lavoro recandovi al PUNTO DI RACCOLTA.
-
Se il pericolo è rappresentato da incendio o da rilascio in ambiente di sostanze pericolose, si
reca al PUNTO DI RACCOLTA percorrendo vie per quanto possibile sopra vento, in modo da
non essere coinvolti da eventuali nubi nocive e/o tossiche.
-
Giunto al punto di raccolta, segnala la sua presenza al personale della portineria, in modo che
non scattino eventuali inutili operazioni di ricerca nei suoi confronti, e resta in attesa di
disposizioni da parte del personale addetto alla gestione delle emergenze.
Significato di "ORDINE DI EVACUAZIONE"
"L'ORDINE DI EVACUAZIONE" viene dato quando una "EMERGENZA" non e' più gestibile.
Ciò comporta l'interruzione di qualsiasi azione di contenimento o estinzione e l'abbandono
immediato dello stabilimento da parte di tutto il personale.
Tutto il personale dovrà confluire al punto di raccolta presso la portineria
Funzione
redige RSPP
verifica TEK/GE
Cod.: ST/PEI/06
Scheda tecnica
Rev 00
Del 23/08/2010
Titolo:COMPITI VISITATORI
Pag. 1 di 1
ALLERTATO DA:
-
Conoscenza diretta o segnalazione
-
Sirena con suono intermittente
Qualora rileviate un grave stato di anomalia degli impianti, un incendio o qualsiasi altro evento dal
quale possano derivare danni agli impianti, all’ambiente o pericolo per le persone, dovete darne
immediata segnalazione al vostro accompagnatore perché sia attivata la segnalazione
dell’emergenza. Successivamente preparatevi ad evacuare prestando la massima attenzione ad
eventuali disposizioni impartite dalla squadra di emergenza dello stabilimento.
Al segnale di ALLARME rappresentato dal suono della sirena intermittente recatevi al PUNTO
DI RACCOLTA posto nell’area antistante la portineria
Se il pericolo è rappresentato da incendio o da rilascio in ambiente di sostanze pericolose,
ricordatevi di recarti alla zona di ritrovo percorrendo vie per quanto possibile sopra vento, in modo
da non essere coinvolti da eventuali nubi nocive e/o tossiche.
Giunti al PUNTO DI RACCOLTA, segnalate la vostra presenza al personale della portineria, in
modo che non scattino eventuali inutili operazioni di ricerca nei vostri confronti, e restate in attesa
di disposizioni da parte del personale addetto alla gestione delle emergenze.
Significato di "ORDINE DI EVACUAZIONE"
"L'ORDINE DI EVACUAZIONE" viene dato quando una "EMERGENZA" non e' più gestibile.
Ciò comporta l'interruzione di qualsiasi azione di contenimento o estinzione e l'abbandono
immediato dello stabilimento da parte di tutto il personale.
Tutto il personale dovrà confluire al punto di raccolta presso la portineria
Funzione
redige RSPP
verifica TEK/GE
Cod.: ST/PEI/07
Scheda tecnica
Rev 00
Del 23/08/2010
Titolo: COMPITI ADDETTO VIGILANZA
ALLERTATO DA:
Pag. 1 di 1
-
Conoscenza diretta o segnalazione
-
Sirena con suono intermittente)
Qualora durante il giro di ispezione rilevi un grave stato di anomalia degli impianti, un incendio o
qualsiasi altro evento dal quale possano derivare danni agli impianti, all’ambiente o pericolo per le
persone, deve darne immediata segnalazione al coordinatore alla gestione delle emergenze.
Successivamente abbandona la zona interessata, raggiungendo nel modo più rapido e sicuro la
portineria.
Apre il cancello di ingresso allo stabilimento (Via Granarolo 102); questa operazione va eseguita
anche se allertato da suono intermittente della sirena di stabilimento.
Al segnale di allarme, Interrompe tutte le comunicazioni telefoniche in corso che non riguardino
l’emergenza.
Preleva il registro delle presenze, sul quale sono annotati i nominativi delle persone che sono
entrate all’interno del sito.
Se informato sull’arrivo di mezzi di soccorso esterni provvede di volta in volta a dare le indicazioni
necessarie a raggiungere il luogo dell’ evento.
Su ordine esplicito del COORDINATORE DELL’EMERGENZA, avverte dello stato di emergenza gli
insediamenti limitrofi che potrebbero essere eventualmente interessati:
Significato di "ORDINE DI EVACUAZIONE"
"L'ORDINE DI EVACUAZIONE" viene dato quando una "EMERGENZA" non e' più gestibile.
Ciò comporta l'interruzione di qualsiasi azione di contenimento o estinzione e l'abbandono
immediato dello stabilimento da parte di tutto il personale.
Tutto il personale dovrà confluire al punto di raccolta presso la portineria
Funzione
redige RSPP
verifica TEK/GE
Cod.: ST/PEI/08
Scheda tecnica
Rev 00
Del 23/08/2010
Titolo: PERSONALE DITTE IN APPALTO
ALLERTATO DA:
Pag. 1 di 1
-
Conoscenza diretta o segnalazione
-
Sirena con suono intermittente
Chiunque rilevi una grave anomalia di funzionamento degli impianti anche se esso non si configura
ancora come perdita consistente di prodotti infiammabili o incendio deve, qualora sia competente ed
in grado di effettuare una manovra per limitare o far cessare il pericolo, intervenire immediatamente
con i mezzi a sua disposizione sul posto, senza mai mettere in pericolo la propria incolumità e
informando al più presto il responsabile superiore, creando la condizione di PREALLARME.
Se temete per la vostra incolumità a seguito di un grave evento, o se vi è ordinato da un
componente della squadra di emergenza, sospendete ogni attività lavorativa e, dopo aver messo
in sicurezza eventuali impianti su cui stavate operando, recatevi al PUNTO DI RACCOLTA .
Al segnale di allarme rappresentato dal suono della sirena intermittente fermate in sicurezza
eventuali attrezzature in uso e abbandonate l’area recandovi al PUNTO DI RACCOLTA.
Se il pericolo è rappresentato da incendio o da rilascio in ambiente di sostanze pericolose,
ricordate di recarvi al punto di raccolta percorrendo vie per quanto possibile sopra vento, in modo
da non essere coinvolti da eventuali nubi nocive e/o tossiche.
Giunti al PUNTO DI RACCOLTA, segnalate la vostra presenza al personale della portineria, in
modo che non scattino eventuali inutili operazioni di ricerca nei vostri confronti, e restate in attesa
di disposizioni da parte del personale addetto alla gestione delle emergenze.
Significato di "ORDINE DI EVACUAZIONE"
"L'ORDINE DI EVACUAZIONE" viene dato quando una "EMERGENZA" non e' più gestibile.
Ciò comporta l'interruzione di qualsiasi azione di contenimento o estinzione e l'abbandono
immediato dello stabilimento da parte di tutto il personale.
Tutto il personale dovrà confluire al punto di raccolta presso la portineria
Funzione
redige RSPP
verifica TEK/GE
PIANO DI EMERGENZA SITO TAMPIERI
ST.PEI.10 R02 del 23/08/2010
COME CI
COMPORTIAMO
IN CASO DI
EMERGENZA
PREALLARME
EVENTO GESTIBILE DAL REPARTO
VALUTO
L’EVENTO
COORDINATORI DELL’EMERGENZA
- Capo fabbrica (CF)
- Responsabile servizi di produzione (SERVPRO)
- Responsabile tecnico di stabilimento (RTS)
- Direttore di stabilimento (TEK)
- Responsabile servizi di protezione e prevenzione (RSPP)
- Conduttore reparto estrazione (COND)
EVENTO NON GESTIBILE DAL REPARTO
INTERVENGO E
AVVISO IL
COORDINATORE
Il coordinatore
compila la scheda
SR.SIC.10
EVENTO
RISOLTO
AVVISO IL
COORDINATORE
EVENTO NON
RISOLTO
IL
COORDINATORE
VALUTA
IL COORDINATORE
ATTIVA LA SIRENA
INTERMITTENTE
E CHIAMA
I VIGILI DEL FUOCO
AL SUONO DELLA SIRENA INTERMITTENTE
ALLARME
GLI ADDETTI
ALL’EMERGENZA
SI DIRIGONO
VERSO IL PUNTO
DI RITROVO
IL RESTO DEL I VISITATORI E IL
PERSONALE
PERSONALE
TAMPIERI
DELLE DITTE IN
RIMANE IN
APPALTO SI
ALLERTA NEL
RECANO AL
PROPRIO POSTO
PUNTO DI
DI LAVORO
RACCOLTA
IL COORDINATORE
GESTISCE
L’INTERVENTO
DEGLI ADDETTI
ALL’EMERGENZA
FINO ALL’ARRIVO
DEI VIGILI DEL
FUOCO
EVACUAZIONE
Il coordinatore
compila la scheda
SR.SIC.10
EVENTO RISOLTO
Il cessato pericolo
viene segnalato
dallo spegnimento
delle sirene
EVENTO NON
RISOLTO
IL COORDINATORE
ATTIVA LA SIRENA A
SUONO CONTINUO
E CHIAMA
I VIGILI DEL FUOCO
SE NON AVVISATI
PRECEDENTEMENTE
AL SUONO DELLA SIRENA
CONTINUA
IL PERSONALE
ADDETTO ALLA
PORTINERIA
STAMPA
L’ELENCO DEL
PERSONALE
PRESENTE
ALL’INTERNO
DEL SITO
(SOFTWARE
TORNELLO)
TUTTO IL
PERSONALE
FERMA IN
SICUREZZA GLI
IMPIANTI E SI
DIRIGE VERSO IL
PUNTO DI
RACCOLTA
Il coordinatore
compila la scheda
SR.SIC.10
EVENTO CHIUSO
Il cessato pericolo
viene segnalato
dallo spegnimento
delle sirene
In caso di
incidente rilevante
il gestore
comunica alle
autorità esterne
quanto prescritto
dall’art. 24 del
D.Lgs. 334/99
PERSONALE ADDETTO ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE
COORDINATORI DELL’EMERGENZA
- Bardi Fabrizio
- Morini Avio
- Negro Alessandro
- Neri Giuseppe
- Ravaioli Raimondo
- Sangiorgi Marco
- Santini Giancarlo
- Savoia Gianluca
- Tieghi Lorenzo
- Visani Christian
- Vitaloni Mirco
- Zama Gabriele
FUNZIONE
FIRMA
ADDETTI ANTINCENDIO
- Albonetti Luciano (TEN)
- Bertaccini Marco (SPA)
- Bianchi Francesco (SPA)
- Biondi Roberto (SPA)
- Caroli Enzo (SPA)
- Casalini Roberto (SPA)
- Castellani Francesco (SPA)
- Cimino Christian (SPA)
- Cornacchia Leonardo (TEN)
- Cornalis Marco (SPA)
- Cristofori Gianfranco (SPA)
- De Falco Catello Angelo (SPA)
REDIGE
- De Meo Paolo (SPA)
- Degli Innocenti Daniele (SPA)
- Donati Niki (TEN)
- Fabbri Mauro (SPA)
- Fabbrini Marcello (SPA)
- Ferrucci Giampaolo (SPA)
- Franzese Gianfranco (SPA)
- Frassineti Aldo (SPA)
- Gentilini Vittorio (SPA)
- Maltese Giuseppe (SPA)
- Nanni Ivano (SPA)
- Palermo Gianluca (SPA)
VERIFICA
- Palli Paolo (SPA)
- Pascu Wilhem (SPA)
- Polsinelli Simone (SPA)
- Reali Renzo (SPA)
- Rustignoli Paolo (TEN)
- Salsano Mattia (SPA)
- Sartoni Alessandro (SPA)
- Siro Lusa (SPA)
- Sparnacci Roberto (SPA)
- Sportelli Daniele (SPA)
- Tabanelli Daniele (SPA)
- Tampieri Davide (TEN)
- Tibis Gustavo (SPA)
- Trevisan Simone (SPA)
- Valli Mauro (SPA)
- Ventura Lucio (SPA)
- Visani Gabriele (SPA)
- Visani Giovanni (SPA)
- Zaccarelli Davide (TEN)
APPROVA
ESTRATTO DEI RISULTATI DELLE ANALISI E VALUTAZIONI
EFFETTUATE NEL RAPPORTO DI SICUREZZA
SOGLIE DI DANNO A PERSONE E COSE (da DM 20/10/98)
TIPO DI SCENARIO
INCIDENTALE
Incendio pozza con '
radiazione termica
stazionaria
lesioni
reversibili
lesioni
irreversibili
3 kw/ m2
5 kw/ m2
7 kw/m2
12,5 kw/ m2
m.26
m.25
m.23
m. 18
1/2LFL
LFL
m. 102
m. 8,5
FLASH-FIRE
radiazione
termica istantanea
UVCE
sovrapressione di
picco
Inizio letalità
elevata letalità – danni
alle strutture - effetti
donino
bar 0,03
bar 0,07
bar 0,14
bar 0,3
m. 56
m. 22
m. 10
m.0
Maggiori elementi potranno essere desunti dai dati contenuti
nelle tabelle di calcolo allegate al Rapporto di Sicurezza,
disponibile presso gli uffici tecnici.
Nome del prodotto:
EXXSOL HEXANE T
Data di revisione: 09 Apr. 2010
Pagina 1 di 12
______________________________________________________________________________________________________________________
SCHEDA DI SICUREZZA
SEZIONE 1
IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETÀ
Questa SDS è conforme alla legislazione Italiana ed Europea vigente.
PRODOTTO
Nome del prodotto:
EXXSOL HEXANE T
Descrizione del prodotto:
Idrocarburo alifatico
Uso previsto:
Diluente di reazione, Solvente
IDENTIFICAZIONE DELLA SOCIETÀ
Fornitore:
Esso Italiana s.r.l.
Direzione Vendite Prodotti Chimici
Via R. Lepetit 8/10
20124 Milano
Italia
Servizio Emergenza 24 ore su 24
Informazioni generali
E-Mail
SEZIONE 2
Emergenza, ore ufficio 02 8803 333/
Emergenza - 24 ore su 24 - 0382 525005
(c/o C.N.I.T.- Pavia)
02 8803 1
[email protected]
IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
Questo materiale è considerato pericoloso secondo le linee guida di legge (vedere la Sezione 15).
CLASSIFICAZIONE: | F; R11 | Tossico per il ciclo riproduttivo, Cat. 3; R62 | Xn, Nocivo; R48/20 | Xn; R65
| Xi; R38 | R67 | N, Pericoloso per l'ambiente; R51/53 |
PERICOLI CHIMICO-FISICI
Facilmente infiammabile. Il materiale puo' rilasciare vapori che formano in poco tempo miscele infiammabili. Il
vapore accumulato puo' infiammarsi e/o esplodere se acceso. Il materiale può accumulare cariche statiche
che possono provocare una scarica incendiaria.
PERICOLI PER LA SALUTE
Possibile rischio di ridotta fertilità. Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione
prolungata per inalazione. Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione. Irritante per la pelle.
L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini. La sovraesposizione a n-esano può causare
effetti sui nervi periferici, con conseguente debolezza o intorpidimento degli arti inferiori. Può causare
depressione del sistema nervoso centrale.
RISCHI AMBIENTALI
Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
NOTA:
Questo materiale non deve essere usato per alcun utilizzo all'infuori dell'uso previsto nella Sezione 1, senza
Nome del prodotto:
EXXSOL HEXANE T
Data di revisione: 09 Apr. 2010
Pagina 2 di 12
______________________________________________________________________________________________________________________
la consulenza di un esperto. Studi sulla salute hanno dimostrato che l'esposizione chimica può causare potenziali rischi
per la salute umana, che possono variare da individuo a individuo.
SEZIONE 3
COMPOSIZIONE / INFORMAZIONI SUI COMPONENTI
Questo materiale è regolamento come sostanza complessa.
Sostanze pericolose o Sostanze complesse da riportare:
Nome
CAS#
NAFTA LEGGERA IDROTRATTATA
64742-49-0
EINECS /
ELINCS
265-151-9
Concentr.*
Simboli/Frasi di
rischio
100%
F;R11, Xi;R38,
Xn;R48/20, Xn;Repro.
Cat. 3;R62, Xn;R65,
R67, N;R51/53, Note H,
Note P
Concentr.*
Simboli/Frasi di
rischio
1 - 5%
F;R11, Xi;R38, Xn;R65,
R67, N;R50/53
F;R11, Xi;R38, Xn;R65,
R67, N;R51/53
F;R11, Xi;R38,
Xn;R48/20, Xn;Repro.
Cat. 3;R62, Xn;R65,
R67, N;R51/53
Componenti pericolosi contenuti in sostanze complesse da riportare:
Nome
CAS#
CICLOESANO
110-82-7
203-806-2
EXCL.
N-HEXANE
110-54-3
EXCL
N-HEXANE
203-777-6
ESANO (MISCELA DI ISOMERI)
N-ESANO
EINECS /
ELINCS
40 - 50%
50 - 60%
Tutte le concentrazioni sono in percentuale sul peso, ad eccezione dei gas. Le concentrazioni di gas sono in
percentuale sul volume.
SEZIONE 4
INTERVENTI DI DI PRIMO SOCCORSO
INALAZIONE
Rimuovere per evitare ulteriore esposizione. Coloro che prestano assistenza devono evitare l'esposizione per
se' e per gli altri. Usare una protezione adeguata delle vie respiratorie. In caso di irritazione delle vie
respiratorie, vertigini, nausea o incoscienza, ricorrere immediatamente a visita medica. In caso di arresto della
respirazione, praticare ventilazione assistita con un dispositivo meccanico o ricorrendo alla respirazione bocca
a bocca.
CONTATTO CON LA PELLE
Lavare le aree di contatto con acqua e sapone. Rimuovere gli indumenti contaminati. Lavare accuratamente
gli indumenti contaminati prima di riutilizzarli.
CONTATTO CON GLI OCCHI
Sciacquare con abbondanti quantità d'acqua. In caso di irritazione, ricorrere a visita medica.
INGESTIONE
Consultare immediatamente un medico. Non indurre vomito.
NOTA PER IL MEDICO
Se ingerito, il materiale può essere aspirato nei polmoni e provocare polmonite chimica. Trattare in modo
appropriato. Questo materiale idrocarburo leggero, o un componente, possono essere associati con
sensibilizzazione cardiaca, in seguito ad esposizione molto alta (ben al di sopra dei limiti di esposizione
Nome del prodotto:
EXXSOL HEXANE T
Data di revisione: 09 Apr. 2010
Pagina 3 di 12
______________________________________________________________________________________________________________________
professionale) o con una concomitante esposizione ad alto livello di stress o a sostanze stimolanti-cardiache
come la epinefrina. La somministrazione di tali sostanze dovrebbe essere evitata.
CONDIZIONI MEDICHE PRE-ESISTENTI POSSONO ESSERE AGGRAVATE DALL'ESPOSIZIONE
Esano - I soggetti con malattie neurologiche devono evitare l'esposizione.
SEZIONE 5
MISURE ANTINCENDIO
MEZZI ESTINGUENTI
Mezzi di estinzione appropriati: Usare schiuma, chimici secchi, o anidride carbonica (CO2) per spegnere le
fiamme.
Mezzi estinguenti inappropriati: Getti diretti d'acqua
ANTINCENDIO
Istruzioni antincendio: Evacuare l'area. In caso di mancata accensione di una perdita o fuoriuscita, usare
spruzzi d'acqua per disperdere i vapori e per proteggere il personale intento ad arrestare la perdita. Evitare la
dispersione o infiltrazione dei materiali antincendio in corsi d'acqua, reti fognarie o riserve d'acqua potabile.
Gli addetti all'estinzione dell'incendio devono usare equipaggiamento di protezione standard e - in spazi chiusi
- autorespiratore SCBA. Usare spruzzi d'acqua per raffreddare le superfici esposte all'incendio e proteggere il
personale.
Pericoli d'incendio insoliti: Facilmente infiammabile. I vapori sono infiammabili e più pesanti dell'aria. I
vapori possono spostarsi lungo il terreno e raggiungere fonti di accensione remote causando un pericolo di
ritorno di fiamma. Materiale pericoloso. Gli addetti all'estinzione dell'incendio devono considerare l'uso
dell'equipaggiamento di protezione indicato nella Sezione 8.
Prodotti di combustione pericolosi:
carbonio
Fumi, esalazioni, Prodotti di combustione incompleta., Ossidi di
DATI D'INFIAMMABILITÁ
Punto di infiammabilità [Metodo]: <-18C (0F) [ ASTM D-56]
Limiti di infiammabilità (Volume approssimativo % in aria): LEL: 1.2
Temperatura di autoaccensione: 280° C. (536° F)
SEZIONE 6
UEL: 8.3
MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALE
PROCEDURE DI NOTIFICA
In caso di fuoriuscita o rilascio accidentale, darne notifica alle autorità competenti in conformità a tutte le
normative vigenti.
MISURE PROTETTIVE
Evitare il contatto con il materiale accidentalmente fuoriuscito. Se necessario, avvisare o fare evacuare gli
occupanti di aree circostanti e sottovento a causa della tossicità o dell'infiammabilità del materiale. Consultare
la Sezione 5 per le Misure Antincendio. Consultare la Sezione "IIdentificazione dei Pericoli" per verificare i
maggiori rischi. Consultare la Sezione 4 per le Misure di Primo Soccorso. Consultare la Sezione 8 per l'
Equipaggiamento di Protezione Individuale.
GESTIONE DELLE FUORIUSCITE
Dispersione sul suolo: Eliminare tutte le fonti di innesco (vietato fumare e tenere torce, scintille o fiamme
nelle immediate vicinanze). Arrestare la perdita se tale intervento può essere compiuto senza rischi. Tutte le
Nome del prodotto:
EXXSOL HEXANE T
Data di revisione: 09 Apr. 2010
Pagina 4 di 12
______________________________________________________________________________________________________________________
apparecchiature usate durante la manipolazione del prodotto devono essere adeguatamente messe a terra.
Non toccare o camminare su materiale accidentalmente fuoriuscito. Evitare l' infiltrazione in corsi d'acqua,
reti fognarie, seminterrati o aree confinate. Per ridurre la quantità dei vapori si può usare una schiuma
anti-evaporazione
Raccogliere il materiale assorbito usando strumenti puliti che non generano scintille.
Assorbire o coprire con terra asciutta, sabbia o altro materiale non combustibile e riporre in recipienti.
Fuoriuscite di grandi dimensioni: gli spruzzi d'acqua possono ridurre il vapore, ma non impediscono
l'accensione in spazi chiusi.
Dispersione in acqua: Eliminare tutte le fonti di innesco (vietato fumare e tenere torce, scintille o fiamme
nelle immediate vicinanze). Arrestare la perdita se tale intervento può essere compiuto senza rischi. Non
confinare nell'area della fuoriuscita accidentale. Comunicare a occupanti e imbarcazioni in aree sottovento il
pericolo di incendio ed esplosione ed invitarli a tenersi a distanza. Attendere che il liquido evapori dalla
superficie. Consultare uno tecnico specialista prima di usare disperdenti.
Le raccomandazioni per fuoriuscite accidentali a terra e nell'acqua si basano sulle ipotesi di fuoriuscite più
probabili per questo prodotto; tuttavia, condizioni geografiche, venti, temperatura (e nel caso di fuoriuscite in
acqua) direzione e velocità e della corrente possono influenzare fortemente le azioni appropriate da prendere.
Per questa ragione dovrebbero esse consultati esperti locali.
Nota : Le regolamentazioni locali possono prescrivere o limitare un'azione da prendere.
PRECAUZIONI AMBIENTALI
Fuoriuscite di grandi dimensioni: arginare a distanza il liquido accidentalmente fuoriuscito per il successivo
recupero e smaltimento. Evitare la dispersione in corsi d'acqua, reti fognarie, seminterrati o aree confinate.
SEZIONE 7
MANIPOLAZIONE ED IMMAGAZZINAMENTO
MANIPOLAZIONE
Evitare l'inalazione di nebulizzazioni o vapori. Evitare il contatto con la pelle. Prevenire l'esposizione a fonti
di innesco, per esempio usare attrezzi anti-scintilla e apparecchiature a prova di esplosione. Dal materiale
riscaldato/agitato, possono svilupparsi vapori/fumi potenzialmente irritanti/tossici. Usare soltanto con
ventilazione adeguata. Evitare piccole fuoriuscite e perdite per impedire il pericolo di scivolamento. Il materiale
puo' accumulare cariche di energia statica che possono causare scintille (fonte di innesco). Usare appropriate
procedure di magazzinaggio e di messa a terra . Consultare le linee guide locali per gli standards applicabili.
Indicazioni aggiuntive American Petroleum Institute 2003 (Protection Against Ignitions Arising out of Static,
Lightning and Stray Currents) o National Fire Protection Agency 77 (Recommended Practice on Static
Electricity) or CENELEC CLC/TR 50404 (Electrostatics - Code of practice for the avoidance of hazards due to
static electricity).
Temperatura di carico/scarico:
Temperatura di trasporto:
Pressione di trasporto:
[Ambiente]
[Ambiente]
[Ambiente]
Accumulatore statico: Questo materiale è un accumulatore statico. Un liquido e' tipicamente un
accumulatore statico nonconduttivo, se è conduttivo e' al di sotto di 100 pS/m (100x10E-12 Siemens per metro)
ed e' considerato un accumulatore statico semiconduttivo, se la conduttivita' e' inferiore a 10,000 pS/m. Sia che
il liquido sia conduttivo che semiconduttivo, le precauzioni sono le stesse. Un numero di fattori, per esempio la
temperatura del liquido, la presenza di contaminanti, additivi ant-statici e i fltri possono grandemente
influenzare la conduttivita' del liquido.
STOCCAGGIO
Nome del prodotto:
EXXSOL HEXANE T
Data di revisione: 09 Apr. 2010
Pagina 5 di 12
______________________________________________________________________________________________________________________
Deve essere disponibile un abbondante approvvigionamento idrico per gli incendi. Si raccomanda un sistema
fisso di nebulizzazione/allagamento. La scelta del contenitore, per esempio navi cisterna, puo' influenzare
l'accumulo e la dissipazione della carica statica. Tenere il recipiente chiuso. Maneggiare i recipienti con cura.
Aprire lentamente per controllare possibili perdite di pressione. Conservare in luogo fresco e ben ventilato. È
preferibile lo stoccaggio all'esterno o in area staccata. I contenitori stoccati devrebbero essere messi a terra e
confinati. Contenitori di immagazzinamento fissi, contenitori per travaso e equipaggiamento associato devono
essere messi a terra e rivestiti per prevenire l'accumulo di elettricita' statica.
Temperatura di stoccaggio:
[Ambiente]
Pressione di stoccaggio:
[Ambiente]
Recipienti/Imballaggi compatibili: Autocisterne; Carri ferroviari; Chiatte; Fusti
Materiali e Rivestimenti compatibili (Compatibilita' Chimica): Acciao al Carbonio; Acciaio Inossidabile;
Polietilene; Polipropilene; Poliestere; Teflon
Materiali e Rivestimenti non compatibili: Gomma Naturale; Gomma Butilica; Monomero
Etilene-propilene-diene (EPDM); Polistirene
SEZIONE 8
CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE / PROTEZIONE INDIVIDUALE
VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE
Standard/Limiti di esposizione (Nota : I limiti di esposizione non sono cumulabili)
Nome sostanza
CICLOESANO
CICLOESANO
EXXSOL ESANO
Forma
Limite/Standard
TWA
350
mg/m3
TWA
ESANO (MISCELA DI ISOMERI)
RCP-T
WA
STEL
ESANO (MISCELA DI ISOMERI)
TWA
N-ESANO
TWA
N-ESANO
TWA
100 ppm
300
mg/m3
3500
mg/m3
1760
mg/m3
72 mg/m3
50 ppm
Nota
100 ppm
85 ppm
Fonte
Anno
OEL - Italia
2009
All. 8 DLg.
626/94
ACGIH
2009
ExxonMobil 2009
1000 ppm
ACGIH
2009
500 ppm
ACGIH
2009
20 ppm
Pelle
OEL - Italia
All. 8 DLg.
626/94
ACGIH
2009
2009
Nota:Le informazioni sulle procedure di monitoraggio raccomandate possono essere ottenute dagli organismi/enti citati :
Ente Nazionale Italiano di Unificazione - UNI
CONTROLLI INGEGNERISTICI
Il livello di protezione e i tipi di controlli necessari variano a seconda delle condizioni di potenziale esposizione.
Misure di controllo da considerare :
Predisporre una ventilazione adeguata in maniera da non superare i limiti di esposizione. Usare
impianti di ventilazione a prova di esplosione. Usare impianti di ventilazione a prova di esplosione per
restare al di sotto dei limiti di esposizione.
PROTEZIONE PERSONALE
Nome del prodotto:
EXXSOL HEXANE T
Data di revisione: 09 Apr. 2010
Pagina 6 di 12
______________________________________________________________________________________________________________________
La scelta dell'equipaggiamento di protezione individuale varia in base alle condizioni di esposizione potenziale
come per esempio applicazioni, procedure di manipolazione, concentrazione e ventilazione. Le informazioni
sulla scelta dell'equipaggiamento di protezione, come indicata di seguito, si basa sull'uso normale e definito.
Protezione respiratoria: Se i controlli tecnici non mantengono le concentrazioni di agenti contaminanti
aerodispersi a un livello adeguato a proteggere la salute dei lavoratori, è opportuno usare un respiratore
appropriato. Il respiratore deve essere scelto, impiegato e sottoposto a manutenzione in accordo alle
legislazioni vigenti, se applicabili. I tipi di respiratori da utilizzare per questo materiale includono :
Respiratore con filtro, a copertura parziale del viso Comitato Europeo per la Standardizzazione
(CEN) standards EN 136, 140 e 145 forniscono raccomandazioni su maschere, oltre a EN 149 e 143
su filtri., Materiale del filtro di tipo A.
Per elevate concentrazioni aerodisperse, usare un respiratore approvato alimentato ad aria, funzionante a
pressione positiva. I respiratori alimentati ad aria, con un flacone di scarico, possono essere appropriati
quando i livelli di ossigeno sono inadeguati, se i rischi dei gas/vapori sono bassi, e se la capacita'/valori dei
filtri di purificazione dell'aria possono essere superati.
Protezione delle mani: Le informazioni sui tipi di guanti specifici fornite si basano sulla documentazione
pubblicata e sui dati dei produttori di guanti. Le condizioni di lavoro possono notevolmente incidere sulla
adeguatezza e durata dei guant. Contattare il produttore di guanti per informazione specifiche sulla
adeguatezza e durata dei guanti nelle condizioni di lavoro specifiche. Ispezionare e sostituire guanti usurati o
danneggiati. I tipi di guanti da considerare per questo materiale includono:
Si raccomanda l'uso di guanti a resistenza chimica. In caso di contatto probabile con gli avambracci,
indossare guanti lunghi. Nitrile, CEN standard EN420 e EN374 dispongono i requisiti generali e
listano i tipi di guanti.
Protezione degli occhi:
protezioni laterali.
In caso di contatto probabile, si raccomanda l'uso di occhiali di sicurezza con
Protezione cutanea e del corpo:
Le informazioni sui tipi di indumenti specifici fornite si basano sulla
documentazione pubblicata o sui dati dei produttori. I tipi di indumenti da considerare per questo materiale
comprendono:
Si raccomanda l'uso di indumenti a resistenza chimica/resistenti agli oli.
Misure igieniche specifiche: Osservare sempre le misure standard di igiene personale, come per esempio
il lavaggio delle mani dopo aver manipolato il materiale e prima di mangiare, bere e/o fumare. Lavare
regolarmente gli indumenti da lavoro e l'equipaggiamento di protezione per rimuovere i contaminanti. Eliminare
gli indumenti e le scarpe che non possono essere lavati. Praticare una buona pulizia generale.
CONTROLLI AMBIENTALI
Vedere le Sezioni 6, 7, 12 e 13..
SEZIONE 9
PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE
Di seguito, sono fornite le proprietà fisiche e chimiche tipiche. Per maggiori dati, consultare il Fornitore alla
Sezione 1.
INFORMAZIONI GENERALI
Nome del prodotto:
EXXSOL HEXANE T
Data di revisione: 09 Apr. 2010
Pagina 7 di 12
______________________________________________________________________________________________________________________
Stato fisico:
Liquido
Forma:
Chiaro
Colore: Incolore
Odore: Petrolio medio/Solvente
Soglia di odore: N/D
INFORMAZIONI IMPORTANTI SU SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE
Densità relativa:
0.68
Densità (a 15 º C): 680 kg/m³ (5.67 lbs/gal, 0.68 kg/dm³)
Punto di infiammabilità [Metodo]:
<-18C (0F) [ ASTM D-56]
Limiti di infiammabilità (Volume approssimativo % in aria): LEL: 1.2
UEL: 8.3
Temperatura di autoaccensione: 280° C. (536° F)
Punto di ebollizione / Intervallo:
65C (149F) - 70C (158F)
Densità dei vapori (aria = 1):
2.9 a 101 kPa [Calcolato]
Tensione di vapore:
17.6 kPa (132 mm Hg) a 20 C. | 39 kPa (292.5 mm Hg) a 38C
| 59.1 kPa (443.25 mm Hg) a 50C
Velocità di evaporazione (n-butil acetato = 1):
14
pH: N/A
Log Pow (Coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua): N/D
Solubilità in acqua: Trascurabile
Viscosità: 0.42 Cst. (0.42 mm2/sec) a 40 C. [Calcolato] | 0.59 Cst. (0.59 mm2/sec) a 25C
proprieta' Ossidanti: Vedi sezione Identificazione dei Pericoli.
ALTRE INFORMAZIONI
Punto di congelamento: <-60° C. (-76° F)
Punto di fusione: N/D
Peso molecolare:
86
Igroscopico: No
Coefficiente di espansione termica: 0.00135 V/V Gradi C
Temperatura di decomposizione: N/D
SEZIONE 10
STABIILITÀ E REATTIVITÀ
STABILITÀ: Il materiale è stabile in condizioni normali.
CONDIZIONI DA EVITARE: Evitare calore, scintille, fiamme libere e altre fonti di accensione.
MATERIALI DA EVITARE:
Ossidanti forti
PRODOTTI DI DECOMPOSIZIONE PERICOLOSI: Il materiale non si decompone a temperatura ambiente.
Polimerizzazione pericolosa: Non si verificherà.
SEZIONE 11
INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
TOSSICITA' ACUTA
Via di esposizione
Inalazione
Tossicità: Dati disponibili.
Irritazione: Dati finali non disponibili.
Conclusione / Osservazioni
Minimamente tossico. In base alla letteratura disponibile
Pericolo trascurabile a temperatura ambiente o di normale
manipolazione. In base alla letteratura disponibile
Nome del prodotto:
EXXSOL HEXANE T
Data di revisione: 09 Apr. 2010
Pagina 8 di 12
______________________________________________________________________________________________________________________
Ingestione
Tossicità: LD 50 > 15000 mg/kg
Pelle
Tossicità: LD 50 > 2000 mg/kg
Irritazione: Dati disponibili.
Occhio
Irritazione: Dati finali non disponibili.
Minimamente tossico. In base alla letteratura disponibile
Minimamente tossico. In base alla letteratura disponibile
Moderatamente irritante per la pelle in caso di esposizione
prolungata. In base alla letteratura disponibile
Può causare disturbi lievi di breve durata agli occhi. In base alla
letteratura disponibile
EFFETTI CRONICI/ALTRI
Relativo unicamente al prodotto:
Piccole quantita' di liquido, aspirate nei polmoni in caso di ingestione o di vomito, possono causare polmonite
chimica o edema polmonare. Esposizione molto alta (in spazi confinati/abuso) a idrocarburi leggeri puo' dare
origine a un ritmo cardiaco anormale (aritmia). Un alto livello di stress concomitante e/o un esposizione ad alti
livelli di idrocarburi (al di sopra dei limiti di esposizione professionali),e a sostanze stimolanti del cuore come
l'epinefrina, decongestionanti nasali, medicine per l'asma, o medicine cardiovascolari puo' dare inizio ad
aritmie.
ESANO COMMERCIALE: in uno studio sulla riproduzione di due generazione, condotto con esano
commerciale in animali, sono stati osservate riduzioni ponderali nella prole di entrambe le generazioni, alla
concentrazione massima (9000 ppm) Non è stato notato nessun effetto sul comportamento riproduttivo. Effetti
sono stati notati soltanto a livelli di concentrazione molto superiori al TLV. Il Normal-Esano (n-esano) causa
danno ai nervi periferici negli animali da laboratorio e negli umani.
Contiene:
N-ESANO: le esposizioni prolungate e/o ripetute a n-esano possono causare danno progressivo e
potenzialmente irreversibile al sistema nervoso centrale (p. es. dita, piedi, braccia, gambe, ecc.). L'esposizione
simultanea a metiletilchetone (MEK) o metilisobutilchetone (MIBK) ed n-esano può aumentare il rischio di effetti
negativi da n-esano sul sistema nervoso periferico.N-esano ha mostrato di causare danni ai testicoli ad alte
dosi, in ratti masci. La rilevanza di questi effetti negli umani non e' nota.
Maggiori informazioni sono disponibili su richiesta.
SEZIONE 12
INFORMAZIONI ECOLOGICHE
Le informazioni fornite si basano sui dati disponibili per il materiale in oggetto, per i componenti del materiale e per
materiali simili.
ECOTOSSICITA'
Materiale -- Si presume che sia tossico per gli organismi acquatici. Può provocare effetti negativi a lungo
termine per l'ambiente acquatico.
MOBILITA'
Materiale -- Estremamente volatile, si ripartisce rapidamente in aria. Non si presume che si ripartisca in
sedimento e solidi sospesi nelle acque reflue.
PERSISTENZA E DEGRADABILITÀ
Biodegradazione:
Materiale -- Si presume che sia facilmente biodegradabile
Ossidazione atmosferica:
Materiale -- Si presume che degradi rapidamente in aria.
Nome del prodotto:
EXXSOL HEXANE T
Data di revisione: 09 Apr. 2010
Pagina 9 di 12
______________________________________________________________________________________________________________________
ALTRE INFORMAZIONI ECOLOGICHE
VOC: Sì
DATI ECOLOGICI
Componenti
CICLOESANO
SEZIONE 13
Tossicita' Acquatica Acuta
L(E)C50 >0.1 - 1 mg/L
CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO
Le raccomandazioni per lo smaltimento si basano sul materiale così come fornito. Smaltire in conformità alle leggi e ai
regolamenti vigenti e alle caratteristiche del materiale al momento dello smaltimento.
RACCOMANDAZIONI SULLO SMALTIMENTO
Il prodotto è idoneo alla combustione in un impianto chiuso e controllato adatto ai combustibili o allo
smaltimento mediante incenerimento in condizioni controllate a temperature molto elevate per impedire la
formazione di prodotti di combustione indesiderati.
INFORMAZIONI SULLO SMALTIMENTO AI SENSI DI LEGGE
Codice Europeo dei Rifiuti: 08 XX XX
NOTA: questi codici sono assegnati in base agli usi più comuni per questo materiale e possono non tenere
conto degli agenti contaminanti derivanti dall'uso effettivo. Chi produce rifiuti deve valutare il processo
effettivamente usato durante la generazione del rifiuto e i suoi contaminanti al fine di assegnare il codice di
rifiuto piu' appropriato .
Avvertenza recipienti vuoti Avvertenza sui contenitori vuoti (quando appropriato): i contenitori vuoti possono
contenere residui e possono essere pericolosi. Non cercare di riempire o pulire i contenitori senza opportune istruzioni. I
bidoni vuoti devono essere completamente drenati e stoccati in sicurezza fino a un appropriato condizionamento o
smaltimento. I contenitori vuoti devono essere riciclati, recuperati o smaltiti da un appaltatore qualificato o autorizzato e
in conformità con le normative governative. NON METTERE SOTTO PRESSIONE, TAGLIARE, SALDARE, FORARE,
FRANTUMARE O ESPORRE TALI CONTENITORI A CALORE, FIAMME, SCINTILLE, SCARICHE
ELETTROSTATICHE O ALTRE SORGENTI DI ACCENSIONE. ESSI POSSONO ESPLODERE E PROVOCARE
LESIONI O LA MORTE.
SEZIONE 14
INFORMAZIONI SUL TRASPORTO
TERRA (ADR/RID)
Denominazione di spedizione esatta:
Classe di Rischio: 3
Codice di Classificazione: F1
Numero ONU: 1208
Gruppo imballaggio: II
Etichettatura/Simbolo:
3, EHS
Numero di rischio ID: 33
ESANI
Nome del prodotto:
EXXSOL HEXANE T
Data di revisione: 09 Apr. 2010
Pagina 10 di 12
______________________________________________________________________________________________________________________
Codice di Azione d'Emergenza (EAC, Emergency Action Code) Hazchem:
Nome del documento di trasporto: UN 1208,ESANI ,3,PGII
3YE
NAVIGAZIONE IN ACQUE INTERNE (ADNR/ADN)
Denominazione di spedizione esatta: IDROCARBURI LIQUIDI, N.A.S.
Classe di Rischio:
3
Numero di rischio ID: 33
Numero UN o ID: 3295
Gruppo imballaggio: II
Etichettatura/Simbolo: 3 (N2), EHS
Nome del documento di trasporto: UN3295, IDROCARBURI, LIQUIDI, N.A.S. (N- & ISO-ESANO), 3 (N2),
PG II
MARE (IMDG)
Denominazione di spedizione esatta: ESANI
Classe e divisione del pericolo:
3
Numero ONU: 1208
Gruppo imballaggio: II
Inquinante Marino: Sì
Etichetta(e): 3
Codice EMS: F-E, S-D
Nome del documento di trasporto: UN1208, ESANO, 3, PG II, (-18°C c.c.),INQUINANTE MARINO
TRAFFICO AEREO (IATA)
Denominazione di spedizione esatta: ESANI
Classe e divisione del pericolo: 3
Numero ONU: 1208
Gruppo imballaggio: II
Etichettatura/Simbolo: 3
Nome del documento di trasporto:
UN 1208,ESANI ,3,PGII
SEZIONE 15
INFORMAZIONI SULLA NORMATIVA
Il materiale è pericoloso secondo quanto definito dalle Direttive dell'Unione Europea per le sostanze/i preparati
pericolosi.
CLASSIFICAZIONE: Facilmente infiammabile. Categoria 3 Tossico per la riproduzione. Nocivo. Irritante.
Pericoloso per l'ambiente.
Etichettatura EU:
Simbolo: F, Xn, N
.
.
Facilmente
infiammabile.
Nocivo.
Pericoloso per
l'ambiente.
Natura del rischio speciale: R11; Facilmente infiammabile. R62; Possibile rischio di ridotta fertilità. R48/20;
Nome del prodotto:
EXXSOL HEXANE T
Data di revisione: 09 Apr. 2010
Pagina 11 di 12
______________________________________________________________________________________________________________________
Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata per inalazione. R65; Nocivo:
può causare danni ai polmoni in caso di ingestione. R38; Irritante per la pelle. R67; L'inalazione dei vapori
può provocare sonnolenza e vertigini. R51/53; Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo
termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
Consiglio di sicurezza: S43; In caso di incendio usare schiuma, polvere secca, o anidride carbonica (CO2).
S9; Conservare il recipiente in luogo ben ventilato. S16; Conservare lontano da fiamme e scintille - Non
fumare. S33; Evitare l'accumulo di cariche elettrostatiche. S36/37; Usare indumenti protettivi e guanti adatti.
S57; Usare contenitori adeguati per evitare l'inquinamento ambientale. S60; Questo materiale e il suo
contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi. S61; Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle
istruzioni speciali/ schede informative in materia di sicurezza. S62; In caso di ingestione non provocare il
vomito: consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta.
Contiene: ESANO (MISCELA DI ISOMERI), N-ESANO
INFORMAZIONI SULLA NORMATIVA E LEGGI E REGOLAMENTI VIGENTI
Conforme ai seguenti requisiti degli inventari Nazionale/Europeo delle sostanze chimiche:
EINECS, TSCA
DSL,
Direttive e regolamenti UE applicabili:
Direttiva Eu:
Direttiva e suoi emendamenti 1999/13/EC (sulla limitazione delle emissioni di composti organici
volatili....)
Direttiva 1994/33/EC (sulla protezione dei giovani lavoratori)
Leggi e regolamenti nazionali: DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81 e successive modifiche
SEZIONE 16
ALTRE INFORMAZIONI
N/D = Non determinato, N/A = non applicabile
LEGENDA DEI CODICI DI RISCHIO RIPORTATI NELLE SEZIONI 2 E 3 DI QUESTO DOCUMENTO (a titolo
puramente informativo):
R11; Facilmente infiammabile.
R38; Irritante per la pelle.
R48/20; Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata per inalazione.
R50/53; Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente
acquatico.
R51/53; Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
R62; Possibile rischio di ridotta fertilità.
R65; Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione.
R67; L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini.
QUESTA SCHEDA DI SICUREZZA CONTIENE LE SEGUENTI REVISIONI ::
Cambi nella Revisione :
Sezione 04 : Primo Soccorso- Note modificata.
Sezione 05: Misure antincendio - Mezzi estinguenti appropriati modificata.
Sezione 06 : Procedure di Notifica - Titolo modificata.
Sezione 1 : Indirizzo postale della Societa' modificata.
Sezione 11: Tabella di Tossicita' Acuta - Titolo modificata.
Sezione 09 : Stato fisico modificata.
Nome del prodotto:
EXXSOL HEXANE T
Data di revisione: 09 Apr. 2010
Pagina 12 di 12
______________________________________________________________________________________________________________________
Sezione 09 : Stato fisico modificata.
Sezione 11 : Letalita' Acuta per Ingestione - Titolo modificata.
Sezione 11: Inalazione modificata.
Sezione 09 : Tasso di Evaporazione - Titolo modificata.
Sezione 08 : Protezione Personale - Titolo modificata.
Sezione 07 : Manipolazione e Stoccaggio - Manipolazione. modificata.
Sezione 07: Manipolazione e stoccaggio -Frasi per lo Stoccaggio modificata.
Identificazione dei Pericoli: Pericoli Fisico/Chimici modificata.
Sezione 07 : Accumulatore Statico modificata.
Sezione 07 : Materiali Compatibili e Rivestimenti - Titolo modificata.
Sezione 07: Materiali/Rivestimenti - Adatti modificata.
Sezione 07: Materiali/Rivestimenti - Non Adatto modificata.
Sezione 06 : Spandimenti Accidentali - Gestione degli Spandimenti - Acque modificata.
Sezione 09 : Viscosita' modificata.
Sezione 09 : Viscosita' modificata.
Sezione 15 : EU Componenti modificata.
Sezione 08 : CEN Standard Respiratorio - EU modificata.
Sezione 15 : Consigli di Sicurezza modificata.
Identificazione dei Rischi : Note sui Rischi modificata.
Sezione 11 : Altri effetti sulla salute. modificata.
Sezione 09: Proprieta' Ossidanti modificata.
Sezione 15 : Richiami alla Legislazione Italiana modificata.
Sezione 01 : Metodi di Contatto con la Società, in ordine di priorità modificata.
Sezione 08: Tabella Limiti di Esposizione modificata.
Sezione 14 : Tremcard CEFIC - Titolo cancellata.
Sezione 14 : Tremcard CEFIC cancellata.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------------------Le informazioni e raccomandazioni qui contenute sono, per quanto a conoscenza di ExxonMobil, accurate e affidabili,
alla data di pubblicazione. La ExxonMobil puo' essere contattata per assicurarsi che il documento sia il piu' aggiornato
disponibile presso la ExxonMobil. Le informazioni e raccomandazioni sono offerte all'esame e considerazione
dell'utilizzatore, ed e' responsabilita' dell'utilizzatore di considerare se il prodotto e' appropriato per il suo utilizzo
specifico. Se il compratore reimballa questo prodotto, deve assicurarsi che le appropriate informazioni di salute e
sicurezza siano incluse nel contenitore. Appropriate segnalazioni e procedure di manipolazione sicura devono essere
messe a disposizione del trasportatore e dell'utilizzatore.
Sono severamente proibite alterazioni a questo documento. Eccezion fatta per quanto stabilito dalla legge, la
ripubblicazione o la ritrasmissione di questo documento, in tutto o in parte, e' vietata. Il termine "ExxonMobil" e' usato
per convenienza, e puo' includere una o piu' ExxonMobil Chemical Company, Exxon Mobil Corporation, o qualsiasi
affiliata nella quale detengano interessi.
----------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------------------------------------------Esclusivamente per uso interno
MHC: 1A, 0, 0, 0, 3, 0
DGN: 4402596HIT (1006434)
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------