istituzioni europee - Il Liceo “G. Cesare

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istituzioni europee - Il Liceo “G. Cesare
ISTITUZIONI EUROPEE
Le principali istituzioni dell'Unione europea sono:
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la Commissione europea, che rappresenta gli interessi generali dell'UE, formata da un Commissario
per Stato membro, con sede a Bruxelles. Dura in carica cinque anni, compreso il Presidente: i
componenti sono nominati dal Consiglio europeo ma devono avere l'approvazione del Parlamento
europeo;
il Parlamento europeo, composto dai rappresentanti dei popoli degli stati membri eletti a suffragio
universale diretto da tutti i cittadini dell'Unione ogni cinque anni, compreso il Presidente che per prassi
rimane in carica due anni e mezzo; ai sensi del Trattato ha sede a Strasburgo, città della Francia, ma
svolge i suoi lavori anche a Bruxelles (dove si trova un altro emiciclo) e a Lussemburgo (sede del
segretariato). Ogni singolo stato stabilisce in autonomia le modalità di svolgimento delle elezioni e il
metodo di ripartizione dei seggi;
il Consiglio dell'Unione europea (o Consiglio dei Ministri), formato da un rappresentante di ciascuno
stato membro a livello ministeriale che si occupa della stessa materia a livello statale (ad esempio al
Consiglio dei ministri convocato per urgenza economica parteciperanno tutti i ministri dell'economia,
ambientale quelli dell'ambiente ecc.), con sede a Bruxelles. La presidenza è assegnata a uno stato
membro e ruota ogni 6 mesi;
il Consiglio europeo comprende un rappresentante per ogni stato: il Capo di Stato (se si tratta di
repubbliche semipresidenziali o presidenziali) o quello di Governo (se si tratta di monarchie o
repubbliche parlamentari). I capi di stato e di governo sono assistiti dai ministri degli esteri e da un
membro della Commissione, con sede a Bruxelles. Il Presidente, nominato dal Consiglio europeo, dura
in carica due anni e mezzo;
la Corte di giustizia dell'Unione europea, che vigila sull'applicazione del diritto comunitario, con
sede a Lussemburgo;
la Corte dei conti europea, che verifica il finanziamento delle attività dell'UE, con sede a
Lussemburgo;
Il Mediatore europeo, che difende i cittadini e le organizzazioni dell'UE dalla cattiva
amministrazione, con sede a Strasburgo - Francia;
Il Garante europeo della protezione dei dati, che assicura che le istituzioni e gli organi dell'UE, nel
trattamento dei dati personali, rispettino il diritto alla privacy dei cittadini dell'Unione, con sede a
Bruxelles - Belgio.
Organismi finanziari
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La Banca centrale europea, che è responsabile per la politica monetaria europea, con sede a
Francoforte sul Meno. Obiettivo della BCE è la stabilità dei prezzi nei paesi che hanno adottato l’Euro
(eurolandia) controllando la quantità di moneta in circolazione e i tassi di interesse. E’ indipendente
dai governi nazionali.
La Banca europea degli investimenti, che finanzia i progetti di investimento dell'UE per favorire uno
sviluppo equilibrato in tutti i paesi UE.
La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, che finanzia o co-finanzia gli investimenti che
favoriscono la transizione verso un'economia di mercato nei paesi dell'Europa centrale, orientale e exURSS.
Il Fondo europeo per gli investimenti, che fornisce garanzie e capitale di rischio per aiutare le
piccole e medie imprese, con sede in Lussemburgo.
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PARLAMENTO EUROPEO
Il Parlamento europeo è eletto dai cittadini
dell’Unione europea e ne rappresenta gli interessi.
Le sue origini risalgono agli anni’50 e ai trattati
istitutivi; a partire dal1979 i suoi membri sono
eletti direttamente dalla popolazione che il
Parlamento stesso rappresenta.
Le elezioni si svolgono ogni cinque anni e
tutti i cittadini dell'UE hanno diritto di votare e di
candidarsi, dovunque vivano all'interno dell'UE.
Le ultime elezioni si sono svolte nel giugno 2009.
Il Parlamento esprime pertanto la volontà
democratica dei cittadini dell’Unione (oltre 490
milioni di persone) e ne rappresenta gli interessi
interagendo con le altre istituzioni dell’UE.
L’attuale Parlamento è costituito da 736
membri provenienti dai 27 paesi dell’UE.
Il Parlamento europeo esercita tre poteri
fondamentali: il potere legislativo, il potere di
bilancio e il potere di controllo democratico.
Parlamento europeo e Consiglio dei
ministri approvano congiuntamente le leggi
proposte dalla Commissione europea. Benché
ufficialmente il potere di iniziativa legislativa
spetti alla Commissione, il Parlamento europeo
può comunque chiedere alla Commissione di
presentare adeguate proposte legislative mediante Parlamentari di ciascun Stato al Parlamento Europeo
raccomandazioni. In questo modo, il Parlamento da quando viene eletto a suffragio universale
può esercitare il suo potere politico di impulso
legislativo.
Il potere legislativo del Parlamento europeo è limitato rispetto a quello dei Parlamenti degli Stati
membri, e non rispetta la separazione fra poteri.
L'iniziativa legislativa spetta alla Commissione, il Parlamento Europeo deve comunque essere
consultato sui provvedimenti legislativi più importanti.
Nell’esercizio del suo potere di bilancio, il Parlamento europeo ogni anno, a dicembre, stabilisce il
bilancio dell'anno successivo. Il progetto di bilancio, presentato dalla Commissione, viene esaminato
congiuntamente dal Parlamento e dal Consiglio ma il Parlamento ha anche la facoltà di respingere, per
importanti motivi, il progetto. Il PE ha inoltre il diritto di proporre modifiche alla spesa obbligatoria e il
diritto di proporre emendamenti alla spesa non obbligatoria del Bilancio.
Il Parlamento ha inoltre il compito di votare la fiducia alla Commissione nel suo insieme, dopo aver
ascoltato le audizioni dei singoli commissari designati, e può quindi esercitare un'eventuale "mozione di
censura" verso la Commissione, che viene ridisegnata e sottoposta a nuova votazione. Qualunque nuova
adesione di uno stato all'Unione europea, nonché la maggior parte degli accordi internazionali, deve ricevere
l’approvazione del Parlamento.
La principali funzioni del Parlamento Europeo sono:
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esercitare il controllo politico della commissione può votare mozioni di censura e proporre
interrogazioni scritte e orali;
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esaminare le proposte della commissione e partecipare al consiglio dell'unione europea;
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insieme al consiglio dell'unione europea può approvare il bilancio annuale politico sulla
comunità;
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nominare un mediatore che ha il compito di ricevere i reclami dei cittadini dell'unione;
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istituire commissioni temporanee d'inchiesta.
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COMMISSIONE EUROPEA
E’ l'organo esecutivo dell'Unione europea e svolge compiti simili a quelli dei governi nazionali: fa
proposte di legge, dirige l’amministrazione, ha il potere esecutivo.
La commissione resta in carica 5 anni dopo che è stata approvata dal Parlamento Europeo, che può
anche sfiduciarla e costringerla alle dimissioni
È composta da un individuo per stato membro, ma è indipendente dai governi nazionali.
I singoli commissari agiscono collegialmente per realizzare gli interessi dell’UE. Ogni commissario si
occupa di un settore di attività. Il presidente ha funzioni simili a quelle del capo di governo
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ha il potere di iniziativa legislativa
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vigila sul rispetto del trattato da parte di tutti gli stati membri (può ricorrere alla corte di giustizia
nei confronti di chi non rispetta i trattati)
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è il portavoce dell’UE e negozia accordi internazionali con gli altri stati del mondo
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cura l’attuazione delle politiche europee
Ha un enorme apparato burocratico (circa 20.000
dipendenti) suddivisi in direzioni generali (+ o – come i
nostri ministeri);: ha sede a Bruxelles
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
noto anche come Consiglio dei Ministri Europei, è insieme al Parlamento europeo - il ramo legislativo
dell'Unione europea. Ha sede a Bruxelles. La presidenza del
consiglio è tenuta a rotazione (per 6 mesi) da ciascun paese
dell’UE (2010: 1° sem Spagna; 2° sem Belgio)
Il Consiglio è composto dai ministri, o comunque
persone facenti parte della compagine governativa, degli
Stati membri. Esso si riunisce in varie formazioni: a seconda
della questione all'ordine del giorno, infatti, ciascuno Stato
membro sarà rappresentato dal ministro responsabile di
quell'argomento (affari esteri, affari sociali, trasporti,
agricoltura, ecc.), più il commissario europeo responsabile
del tema in esame. La presidenza del Consiglio è assunta a
rotazione da uno Stato membro ogni sei mesi.
Dopo l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona le
formazioni sono 10:
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Affari generali
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Affari esteri (presieduto dall'Alto
rappresentante)
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Affari economici e finanziari (Ecofin)
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Agricoltura e pesca
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Giustizia e degli affari interni
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Occupazione, politica sociale, salute e
consumatori
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Competitività
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Trasporti, telecomunicazioni ed energia
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Ambiente
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Istruzione, gioventù e cultura
Il Consiglio esercita, congiuntamente al Parlamento
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Europeo, la funzione legislativa e la funzione di bilancio; coordina le politiche economiche generali degli
stati membri; definisce e implementa la politica estera e di sicurezza comune della UE; conclude, a nome
dell'Unione, accordi internazionali tra la UE e uno o più Stati o organizzazioni internazionali; coordina le
azioni degli Stati membri e adotta misure nel settore della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia
penale.
Le deliberazioni vengono adottate a maggioranza semplice, qualificata o all'unanimità.
Nonostante l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, per un periodo transitorio che arriverà fino al
2014 le decisioni saranno prese mediante l'attribuzione dei voti stabilita dal Trattato di Nizza, dopo questo
termine entrerà in vigore il sistema della "doppia maggioranza", per cui una decisione a maggioranza
qualificata dovrà avere il supporto del 55% degli Stati membri (minimo di 15) che rappresentino il 65% della
popolazione europea.
CONSIGLIO EUROPEO
è un organo che si riunisce periodicamente per esaminare le principali problematiche del processo di
integrazione europea.
Esso è composto dai capi di stato o di governo degli stati membri dell'Unione europea, assistiti dai
ministri degli esteri, nonché il presidente della Commissione europea ed un altro membro della
Commissione.
I vertici europei (Summit) si svolgono almeno 2 volte l’anno in coincidenza con l’avvio della
Presidenza semestrale tenuta a rotazione da ciascuno Stato. Durante questi vertici vengono definiti gli
orientamenti politici generali, si affrontano i problemi (crisi economica, disoccupazione, finanza, conflitti tra
stati membri, ecc). Il consiglio non ha poteri formali ma ORIENTA l’attività di tutti gli altri organi
CORTE DI GIUSTIZIA DELL'UNIONE EUROPEA
è un'istituzione dell'Unione europea, ha sede a Lussemburgo.
La CGUE ha il compito di garantire l'osservanza del diritto nell'interpretazione e nell'applicazione dei
trattati fondativi dell'Unione europea e nell'interpretazione e nell'applicazione dei Trattati fondativi.
Assicura il rispetto dei trattati e degli atti comunitari e assicura che questi non siano contrari ai diritti
fondamentali.
Dal 1989 la Corte è affiancata da un Tribunale di 1° grado anch’esso composto da un giudice per ogni
stato membro che si pronuncia su ricorsi contro le decisioni delle istituzioni comunitarie. Riguardo le
decisioni prese dal tribunale di 1° grado si può ricorrere presso la Corte di Giustizia (che funziona come la
nostra Corte di cassazione)
CORTE DEI CONTI EUROPEA
è l'organo esterno all'Unione europea preposto all'esame dei conti di tutte le entrate e le uscite
dell'Unione e dei suoi vari organi, accertandone la sana gestione finanziaria.
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LEGGI EUROPEE
L’Unione europea non può legiferare in tutti i settori della vita civile, ma solo in quelli, appunto, per i
quali il Trattato prevede una competenza specifica (principio di attribuzione). Questo è il primo criterio che
le istituzioni europee devono rispettare. In secondo luogo, le leggi approvate non possono essere contrarie
alle disposizioni dei Trattati od ai principi generali dell’ordinamento (per esempio, i diritti fondamentali, la
promozione dell’eguaglianza fra uomini e donne, alcune disposizioni in materia sociale ed ambientale o in
materia di concorrenza). Il fatto che il legislatore possa agire solo nei limiti delle regole del Trattato è un
principio proprio dello “stato di diritto”: la volontà politica del legislatore si può esercitare solo nei limiti
delle regole. In caso contrario, la Corte di Giustizia può annullare le leggi in questione.
Come sappiamo anche in Italia, per esempio, il legislatore non può fare leggi contrarie alla
Costituzione, altrimenti la Corte Costituzionale potrà annullarle.
la Commissione europea fa le proposte legislative ed il Parlamento ed il Consiglio le approvano;
una volta approvate le leggi (in particolare le direttive) gli Stati debbono “trasporle” nell’ordinamento,
secondo la procedura che ciascuno di essi sceglie.
REGOLAMENTI
Sono atti normativi direttamente applicabili in ciascuno stato membro ed entrano in vigore 20
giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
Hanno validità per tutti (Stati, imprese, persone fisiche) e in caso di contrasto con le leggi ordinarie
nazionali prevale il regolamento
DIRETTIVE
Sono atti normativi vincolanti che devono essere recepite dagli Stati membri cui sono dirette.
Mentre i regolamenti mirano a riformare le leggi nazionali le direttive prevedono risultati da
raggiungere da parte dello Stato e degli Stati cui sono destinate e vengono utilizzate per ottenere un
armonizzazione delle legislazioni nazionali.
Gli Stati a cui la direttiva è rivolta sono obbligati a emanare propri atti normativi che si adeguino alla
normativa stessa ma con ampia discrezionalità circa le norme da adottare. Di solito viene indicato un termine
entro il quale gli Stati devono adottarle
Le direttive sono strumenti flessibili perché indicano le finalità che si vogliono perseguire e si lascia
libero ciascuno stato di trovare le forme e i mezzi per raggiungere quei determinati risultati
DECISIONI
Sono atti giuridici vincolanti rivolti a organismi o soggetti ben determinati: sono obbligatorie e
direttamente applicabili. Si distinguono da Regolamenti per il carattere specifico (una decisione può
riconoscere diritti a un singolo cittadino o a uno stato membro e non a tutti)
RACCOMANDAZIONI E PARERI
Le raccomandazioni sono atti non vincolanti (per cui non comportano alcun obbligo giuridico), che
contengono l’invito a conformarsi ad un certo comportamento. Consigli che servono a realizzare un
ravvicinamento tra le legislazioni tra i Paesi dell’UE
I pareri sono atti non vincolanti che servono a fare conoscere al destinatario gli orientamenti e le
opinioni dell’UE in merito a determinate questioni: hanno un valore politico e morale in quanto si limitano
ad esprimere giudizi che i richiedenti sono liberi di seguire o meno
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