arci - horus.be
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arcireport s e t t i m a n a l e a c u r a d e l l ’ A r c i anno VII - n. 2 20 gennaio 2009 www.arci.it/report [email protected] Fondamentalismi di casa nostra Guardiamo con sollievo alla tregua di Gaza, e ci chiediamo se reggerà, se potrà preparare il terreno a una vera pace. Ora che le armi tacciono, guai a dimenticare l'orrore che abbiamo visto. Non possiamo venir meno all'impegno: è ora che c'è bisogno di un nuovo grande movimento pacifista per dare forza e coraggio alla politica. Le manifestazioni di sabato sono state partecipate e propositive, diverse nelle piattaforme ma rispettose l'una dell'altra e unite dal bisogno di trovare il filo di un discorso comune. La distanza che separava l'arcipelago pacifista ad Assisi e le comunità palestinesi a Roma è un problema per tutti, di cui dobbiamo farci carico costruendo ponti al dialogo fra le culture e rifiutando la logica delle contrapposizioni. C'è già chi versa odio a piene mani sul conflitto mediorientale, trasformandolo nella prova generale dello scontro di civiltà. La guerra di Israele aumenterà il rancore e l'estremismo anziché indebolirli, e per ogni morto di Gaza nasceranno altri kamikaze. Dobbiamo fermare questa spirale della follia. Purtroppo il fondamentalismo ha molti sponsor, anche in Europa e in Italia. A cominciare dal nostro governo, ostinato sostenitore della guerra al punto di censurare l'informazione per nasconderne gli effetti e negare l'evidenza di massacri che tutto l'Occidente ha biasimato. D'altra parte l'ossessione anti islamica trasuda da ogni atto di questo governo: dalle vessazioni degli immigrati con l'ennesimo balzello sui permessi di soggiorno all'idea cretina di impedirgli di pregare nella loro lingua. Sull'Islam la destra scherza col fuoco e alimenta tensioni pericolose quando si dovrebbe cercare il dialogo e la convivenza fra culture e religioni. A soffiare sul fuoco dello scontro ideologico è anche il ministro Sacconi, che usa l'autorità del suo mandato per impedire l'attuazione di una sentenza dello Stato minacciando ritorsioni contro le cliniche che accogliessero Eluana Englaro. Siamo proprio oltre i limiti della decenza, ma è solo la triste conferma del cinismo, dell'arroganza e dell'ignoranza della classe politica che ci governa. A Gaza è tregua. Adesso la politica sostituisca le armi Articoli a pagina 2, 3 e 4 Barack Obama alla Casa Bianca Si è conclusa l’era Bush, il presidente peggiore che gli Stati uniti abbiano mai avuto a detta di molti analisti politici. Bush se ne va sconfitto a furor di popolo, da un voto che ha visto una partecipazione altissima, lasciandosi alle spalle errori e macerie. In tutto il mondo verrà associato per sempre alle immagini di quelle due scarpe tirategli addosso da un giornalista iracheno, diventate emblema del suo fallimento. Su Obama si appuntano grandi aspettative, in un mondo sconvolto da guerre e ingiustizie, su cui incombe la più grave crisi economica e finanziaria del dopoguerra. Dovrà affrontare una sfida enorme: ripristinare la legalità in un paese che in nome della lotta al terrorismo ha legittimato le peggiori violazioni del diritto, attuare le riforme sociali necessarie dopo i guasti provocati da anni di neoliberismo selvaggio, arginare gli effetti di una crisi devastante, intraprendere una politica di pace in un mondo sempre più destabilizzato e con tanti fronti di guerra ancora aperti. Non sappiamo come e quante delle promesse fatte in campagna elettorale vorrà e saprà realizzare. Probabilmente verrà anche per Barack Obama il tempo delle critiche e delle contestazioni. Oggi preferiamo coltivare la speranza che con la cacciata di Bush si apra un’epoca migliore. IL GIORNO DELLA MEMORIA Il 27 gennaio tante iniziative per non dimenticare la Shoah e le leggi razziali (pagina 5) LA CASA DELLE CULTURE Inaugurato a Milano il 17 gennaio un luogo per le culture del mondo (pagina 9) il Lampadiere RENDERE OBBLIGATORIA NELLE MOSCHEE LA PREDICAZIONE DEGLI INSEGNAMENTI DI MAOMETTO NELLA LINGUA ITALIANA. «SOLO IN QUESTO MODO SI PUÒ TENERE SOTTO CONTROLLO IL SENSO E LO SPIRITO CON CUI VENGONO SVOLTI GLI INTERVENTI RELIGIOSI E SI PUÒ EVITARE CHE LE PREDICHE DIVENTINO UNO STRUMENTO PER INCITARE ALL'ODIO» HA AFFERMATO GIANFRANCO FINI. MA PER 'TENERE SOTTO CONTROLLO' NON BASTANO FUNZIONARI DI PUBBLICA SICUREZZA CHE CONOSCONO L'ARABO (CHE CERTO NON MANCANO)? IN REALTÀ QUESTO PROVVEDIMENTO HA UNO SCOPO VESSATORIO, E COSÌ NON PUÒ CHE ESSERE PERCEPITO DAI MUSULMANI CHE VIVONO IN ITALIA, PERCHÉ NIENTE È PIÙ INTIMAMENTE LEGATO ALLA LINGUA COME LE PRATICHE RELIGIOSE. IL VERO SENSO DI QUESTA PROPOSTA È PERSEGUIRE LA GUERRA CON ALTRI MEZZI. arci arcireport 2 palestina Dopo Assisi e Roma: il pacifismo faccia davvero una politica nuova per il Medio Oriente civili. Ci associammo alla proposta dell'allora Ministro degli esteri D'Alema quando si batté senza successo per lo stesso obiettivo, dopo il successo dell'operazione diplomatica in Libano che in queste settimane ha evitato l'allargamento della guerra. In queste ore un Berlusconi tronfio, dopo tre settimane di silenzio di fronte al massacro, dà la disponibilità dei carabinieri italiani all'azione anti contrabbando nel mare di Gaza e nei tunnel che la collegano all'Egitto, da cui passano le armi destinate ad Hamas. Ma dove sono le forze internazionali a garanzia dell'apertura dei confini di Gaza per i civili, per le ambulanze, per il commercio, per il cibo? Nei tunnel con l'Egitto è passato anche il pane, negli ultimi diciotto mesi, come succedeva a Sarajevo: e in quel caso i tunnel erano benedetti e difesi dalla comunità internazionale. Gaza è sotto assedio da due anni. Se c'è un modo per rafforzare Hamas, è permettere che prosegua l'assedio. Assedio vuol dire guerra, visto che da tremila anni chiamiamo guerra l'assedio che cinse Troia. Se il ritiro delle truppe israeliane non sarà seguito da una rapida fine dell'assedio, faremo bene a non smobilitare. Il sussulto di responsabilità che ci ha attraversato, nei giorni dell'orrore, non deve assopirsi. Non possiamo ripetere l'errore degli ultimi due anni, in cui abbiamo tutti sopportato che una metropoli diventasse un campo di prigionia. Pare che la diplomazia sostenga l'ipotesi di un governo di unità nazionale, e l'unità dei palestinesi è uno dei pochi obiettivi sicuramente utili per aprire uno spiraglio di futuro. Ma Nella sala della Cittadella di Assisi è difficile entrare. già si sente ripetere la solita litania: Più di mille persone hanno riempito tutti i posti disponi‘Con Hamas non si tratta’. Speriamo bili, altre si accalcano ai lati. Sulla pedana, dove si in Obama, perché se dobbiamo conalternano gli oratori, la scenografia evoca le distruzioni fidare sull'Europa stiamo freschi. di Gaza. Su uno schermo vengono proiettate immagini Il 17 gennaio l'Italia attivista ha ritrodi guerra e di morte che normalmente la nostra Tv non vato la voce. Con caratteristiche trasmette. Mentre scorrono, iniziano i collegamenti telediverse, ma non confliggenti, ad fonici, da Gaza, da Gerusalemme, dall’Italia. Molti gli Assisi e Roma in molti abbiamo detto interventi in sala: operatori umanitari, politici, esponenche l'impegno per la pace in Medio ti delle organizzazioni promotrici, della comunità islaOriente deve adeguarsi ai tempi e mica e di quella palestinese. alla realtà delle cose. Bisogna saper Per l’Arci interviene Paolo Beni. C’è consapevolezza dire la verità sempre, rompere con la delle difficoltà, tristezza per le vittime, ma anche spelogica dei due pesi e due misure, ranza perché l’opprimente silenzio dei giorni passati si tenere grande equilibrio di progetto è finalmente spezzato. ma saperlo costruire sanzionando Questa speranza viene rafforzata dalle notizie che arrichiunque si ponga fuori dal diritto vano da Roma. internazionale senza equilibrismi che In migliaia – italiani, arabi, palestinesi – stanno sfilando non valgono, in una guerra asimmeinsieme. C’è molta rabbia e dolore nel corteo, ma nestrica. sun episodio di intolleranza. Assisi e Roma sono più Ora bisogna farlo. E non saranno vicine di quanto in molti pensassero prima di sabato. pochi coloro, anche nello schiera- ggi giura il presidente Obama. Sarebbe stato un buon giorno, di quelli che aprono uno spiraglio alla speranza. Ma non c'è allegria, fra chi ha a cuore il genere umano e coloro che per la dignità degli umani spendono la vita. A Gaza si approfitta della tregua per disseppellire i morti dalle macerie. Dalle case distrutte riemergono i corpi di bambini, donne, anziani. Con le mani la gente cerca i propri cadaveri e i rimasugli della propria esistenza. E ieri due amici sono stati assassinati per strada da un killer a Mosca: Anastasia Baburova lavorava per lo stesso giornale di Anna Polikvoskaia, e Stanislav Markelov era un avvocato, attivista del movimento Alternativa che sta nella rete del Forum sociale mondiale e nostro alleato in Russia. Lavoravano al processo contro i responsabili dello stupro e dell'omicidio di una ragazza cecena da parte di un colonnello russo. Sembrano fatti lontani, Gaza e Mosca, legati solo dal tempo e dai vincoli di solidarietà. Ma, a guardare bene, non è solo il cuore a comandare questo legame. Cosa è permesso ai potenti in questo tempo infame? Tutto. Stragismo, terrorismo, guerra: dove stanno i confini? Da tempo chiediamo alla comunità internazionale di dislocare un presenza internazionale a Gaza, per garantire la protezione dei O Finalmente abbiamo rotto il silenzio n.2 20 gennaio 2009 La ‘contabilità’ di 22 giorni di guerra 1205 morti, fra i quali 400 bambini e adolescenti, 113 anziani, 108 donne e cinque cittadini stranieri ai quali vanno aggiunti 10 soldati e 3 civili israeliani: tante le vite umane perdute nella Striscia di Gaza nei 22 giorni dell’operazione dell’esercito israeliano Piombo fuso. Per raggiungere questo ‘risultato’ sono stati impiegati 232 carri armati, 687 blindati, 43 postazioni di lancio per jet da combattimento, 105 elicotteri armati, 221 unità di artiglieria terrestre, 346 mortai, 3 satelliti spia, 64 informatori, 12 spie infiltrate e 8milla militari. Oltre alle 1205 vite stroncate ci sono anche i danni materiali: più di 4mila edifici residenziali distrutti o gravemente danneggiati. È questa la stima provvisoria fatta dall’Ufficio centrale di statistica palestinese che stima anche i danni subiti da strutture pubbliche ed economiche. Secondo il rapporto le devastazioni provocate dai raid aerei e dall’artiglieria hanno riguardato anche decine di edifici pubblici, una ventina di moschee, 18 scuole e parte delle infrastrutture per la distribuzione dell’acqua e dell’elettricità. Fra le strutture che hanno subito gravissimi danni ci sono anche quelle delle Nazioni unite. L’istituto centrale di statistica palestinese ha anche fatto una prima valutazione dei costi economici complessivi di una eventuale ricostruzione che ammonterebbero ad oltre 300 milioni di euro e una cifra analoga si ritiene sia necessaria per gli interventi di prima necessità e lo sgombero delle macerie. mento democratico, che troveranno più comodo e facile tornare alle confortevoli parole della retorica e del bilancino. Il rischio è che la forte assemblea di Assisi del pacifismo politico produca non politica ma solo aiuti umanitari e una bella missione di solidarietà a Gerusalemme. E che la grande manifestazione di dignità delle comunità palestinesi a Roma si rinchiuda nell'isolamento e nel minoritarismo. Chi davvero vuole ricostruire un ruolo per una politica di pace, bisogna che ritorni ad assumere responsabilità e protagonismo. Va ricostruita una alleanza nuova, capace di attrarre e di condizionare politica, intellettualità e società civile. Questa alleanza avrebbe bisogno di noi. Vogliamo provare ad esserne all'altezza? Info: [email protected] arci arcireport 3 palestina Il Parlamento europeo vota una risoluzione per il cessate il fuoco immediato e la fine dell'assedio te i bombardamenti. Da lunedì le armi sembrano finalmente tacere e l’esercito israeliano ha iniziato il ritiro. Con sgomento abbiamo visto le immagini dei soldati israeliani ritirarsi alzando le dita in segno di vittoria, lasciandosi alle spalle distruzione e odio. Altrettanto surreali appaiono le dichiarazioni di Hamas che rivendica la vittoria perché il potenziale missilistico non sarebbe stato del tutto distrutto. La verità è che il massacro di questi giorni non ha vincitori, ma solo sconfitti. Lascia dietro di sé una scia velenosa di odio e rancore, un popolo ferito e mutilato, nei corpi e nella dignità. Info: www.luisamorgantini.net i sono voluti 19 giorni di guerra, più di mille morti e migliaia di feriti perché il Parlamento europeo assumesse una posizione politica ferma sul conflitto di Gaza. La risoluzione adottata all’unanimità il 15 gennaio chiede infatti il cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza, la fine dell’assedio che «rappresenta una punizione collettiva contraria al diritto umanitario internazionale», la riapertura di tutti i valichi di frontiera per il passaggio di persone e merci da e per la Striscia e la riconferma della scelta di non procedere al voto per il potenziamento delle relazioni tra Ue e Israele. Mentre i parlamentari votavano la risoluzione in cui si esprime «sgomento dinanzi alle sofferenze della popolazione civile di Gaza» condannando «con forza che siano stati colpiti obiettivi civili e delle Nazioni unite», il quartier generale dell’UNRWA, colpito dalle bombe israeliane, andava a fuoco insieme agli aiuti umanitari che custodiva, crollavano ospedali, scuole e centri della Mezzaluna Rossa palestinese. La risoluzione chiede a Israele di rispettare gli obblighi internazionali e il diritto uma- nitario, di garantire ‘corridoi’ per l’accesso degli aiuti alla popolazione civile, di consentire alla stampa di seguire gli eventi che avvengono dentro la Striscia. Ad Hamas chiede di fermare il lancio di razzi e di lavorare per l’unità politica e territoriale palestinese. Questa posizione del Parlamento europeo, molto più avanzata di quella assunta dagli esponenti del nostro governo, è il frutto del lavoro che alcuni europarlamentari hanno con tenacia svolto in questi anni per mantenere aperto il dialogo con i palestinesi e i loro rappresentanti, organizzando delegazioni con esponenti dei vari gruppi perché constatassero di persona la situazione nei Territori occupati. Intanto molte Ong, associazioni pacifiste internazionali ed europee, premi nobel per la pace, hanno lanciato un appello perché Israele risponda davanti alla Corte Internazionale di Giustizia dei crimini di guerra commessi contro i civili di Gaza come richiesto anche dalla Commissione Diritti umani della Nazioni unite - e che un Tribunale internazionale verifichi se armi non convenzionali siano state usate duran- Il fosforo bianco distrugge i tessuti Lo Stato d’Israele ha violato le norme internazionali sulla protezione dei civili È stato quotidiano inglese Times, il primo a denunciare l’uso del fosforo bianco a Gaza da parte dell’esercito israeliano nonostante le leggi internazionali ne vietino l'utilizzo come arma nelle zone ad alta densità di popolazione civile. Il fosforo bianco è un elemento chimico che a contatto con l'ossigeno produce anidride fosforica che a sua volta reagisce violentemente con composti che contengono acqua, distruggendo quindi qualsiasi tessuto organico. Fonti sanitarie di Gaza hanno confermato che «molte persone presentano ferite mai riscontrate prima nella zona». I medici internazionali attivi nel maggiore ospedale della Striscia, quello di Shifa, hanno dichiarato che si tratta delle stesse ferite riscontrate in passato in Afghanistan e Iraq. Si pensa quindi al fosforo bianco visto che è noto che nel 2004 gli americani lo utilizzarono in Iraq. Il medico Mads Gilbert ha dichiarato «Non sono in grado di dire se gli israeliani stanno usando armi al fosforo bianco, ma stanno sicuramente 'sperimentando' sulla popolazione nuovi ordigni chiamati Dime (Dense inerte metal explosive)». Nell'attacco a Gaza lo Stato di Israele ha violato le norme di diritto internazionale in caso di guerra. Questo corpo di norme è sostanzialmente fondato sulle quattro Convenzioni di Ginevra adottate il 12 agosto 1949 e che hanno sostituito tutti i precedenti trattati. La prima è la Convenzione per il trattamento dei feriti e dei malati delle forze armate in campagna. La seconda Convenzione riguarda il trattamento dei feriti, dei malati e dei naufraghi delle Forze armate sul mare. La terza Convenzione definisce il trattamento dei prigionieri di guerra. Infine la quarta Convenzione attiene alla protezione delle persone civili in tempo di guerra. Proprio per l'applicazione di quest'ultima Convenzione nei Territori palestinesi, si tenne nel 2001 un'apposita conferenza in Svizzera alla quale parteciparono i rappresentanti di 114 Stati firmatari della quarta convenzione e otto osservatori. Solo tre Stati hanno apertamente boicottato l'incontro: Israele, Stati uniti e Australia. Riportiamo stralci di alcuni articoli della quarta Convenzione. All'articolo 2 si stabilisce che «Le persone che non partecipano C 20 gennaio 2009 Il 25 gennaio aperitivo italo-palestinese al circolo Basaglia. A seguire dibattito e proiezione del film Estraneo a casa mia della regista palestinese Sahera Dirbas Info: [email protected] notizieflash n.2 TORINO direttamente alle ostilità, compresi i membri di forze armate che abbiano deposto le armi e le persone messe fuori combattimento da malattia, ferita, detenzione o qualsiasi altra causa, saranno trattate in ogni circostanza con umanità, senza alcuna distinzione di carattere sfavorevole che si riferisca alla razza, al colore, alla religione o alla credenza, al sesso, alla nascita o al censo, o fondata su qualsiasi altro criterio analogo». L’articolo 18 prevede che «Gli ospedali civili organizzati per prestare cure ai feriti, ai malati, agli infermi e alle puerpere non potranno in nessuna circostanza, essere fatti segno di attacchi; essi saranno, in qualsiasi tempo, rispettati e protetti dalle parti belligeranti». Infine l’articolo 53 vieta «alla potenza occupante di distruggere beni mobili o immobili appartenenti individualmente o collettivamente a persone private, allo Stato o a enti pubblici, a organizzazioni sociali o a cooperative, salvo nel caso in cui tali distruzioni fossero rese assolutamente necessarie dalle operazioni militari». Info: www.irc.org arci arcireport 4 palestina Quando abbiamo trasformato le persone in espressione del ‘male’ allora si possono uccidere Pubblichiamo il contributo di due cittadini israeliani, Simona e Shmuel Sermoneta-Gertel, residenti in Italia dove svolgono l’attività di traduttori stazione, morte e sofferenza inflitte non arriva alla maggior parte degli israeliani, soprattutto a chi si limita a guardare la Tv. Le immagini mostrate dai telegiornali - più di macerie che di volti umani - sono poche, e comunque inserite in un contesto ben preciso: quello di ogni nostro sforzo, ampiamente documentato, per minimizzare e aiutare le vittime della guerra, quasi fossero state colpite da un terremoto o da uno tsunami. Poi c'è quello che invece viene mostrato, anzi martellato: le pene dei nostri. Vengono riportate in ogni dettaglio: immagini di danni causati dai razzi, testimonianze, e nel conteggio delle vittime anche persone affette da attacchi di ansia (dovessimo contarle anche a Gaza...). Tutto fa capire quant'è dura questa guerra per gli abitanti del mezzogiorno israeliano. Ovviamente si tratta di vere vittime, reali problemi, giuste paure di civili innocenti. Il problema sta nel fatto che tutto questo serve a far tacere le coscienze, a distogliere l'attenzione da un male assai maggiore, a giustificare le atrocità che le stesse forze armate israeliane infliggono ai residenti di Gaza: un milione e mezzo di persone sotto assedio, centinaia di bambini uccisi, interi quartieri rasi al suolo. Essenziale, oltre a darci la sensazione di essere noi le vere vittime della situazione, è inculcare un forte senso di paura. Ma Hamas anche in questi giorni in cui ha lanciato centinaia di Proprio in questi giorni è uscito nelle sale italiane razzi (quasi tutti fai-da-te) è riuscita Valzer con Bashir, dell'israeliano Ari Folman, che torna solo a colpire pochi individui e a causulla ferita di Sabra e Chatila, i campi profughi palestisare limitati danni materiali. Non dà nesi teatro nel 1982 della strage di civili per mano dei certo l'impressione di costituire una cristiano-libanesi, con l'acquiescenza dell'esercito dello minaccia all'esistenza dello Stato Stato d'Israele. Già solo per il fatto di riportare l'attend'Israele. Però - si spiega - dietro Hazione sull'evento, Valzer con Bashir è un'opera impormas ci sono la Siria, l'Iran, Al Qaeda, tante, realizzata da un israeliano critico verso il suo il movimento islamista intero. Potenze governo. Notevole anche lo stile del film, un inedito che ci vogliono annientare (ma dove documentario d'animazione, un racconto che approda sono tutte le armi iraniane a Gaza? alla denuncia del massacro attraverso un viaggio nella Dov'è il coordinamento tra Gaza e memoria dell'autore. Folman, all'epoca soldato in Teheran quando Ahmedinejad rimane Libano, solo raccogliendo le testimonianze di commiliintransigente mentre Hamas si dice toni, psicologi e giornalisti riesce a ricomporre il ricordo disposto a tregue e arriva anche ad di quell'esperienza, trovando in fondo alla sua rielaboaccettare - se approvata con un plebirazione il rimosso di essere stato spettatore impotente scito - una soluzione di due stati?). dell'orrore da pochi metri. Il taglio del film potrebbe Per rimuovere l'ultimo ostacolo alla essere frainteso: pur non nascondendo le colpe degli collaborazione, occorre disconoscere israeliani, quello proposto è comunque uno sguardo l'umanità del nemico. E quindi lo si parziale che rischia di essere interpretato come un tenpresenta come una massa indistinta tativo autoassolutorio. Non è così, e Valzer con Bashir di terroristi appartenenti ad una ‘culresta un film da non perdere. tura della morte’ (contrapposta alla a propaganda immancabilmente fiorisce in tempi di guerra; ha il compito di motivare la gente a partecipare, o quantomeno indurla a tacere. Questa complicità si ottiene singolarmente mostrando noi come giuste vittime, e il nemico come un mostro disumano. Un attacco militare frontale a un'organizzazione di guerriglia in un'area densamente popolata, e per di più sotto assedio, non può che provocare un massacro di civili inermi. Chiunque può capirlo, ma solo una massiccia campagna propagandistica può manipolare le menti ad accettarlo. Da israeliani e da ebrei ne siamo tra i principali destinatari. Da esseri umani abbiamo il dovere di sforzarci per capire i meccanismi di questa propaganda per scorgere la realtà che si cela dietro di essa. Partiamo da ciò che non viene mostrato. I civili Palestinesi della striscia di Gaza donne, uomini e sopratutto bambini (metà della popolazione!) - sono da tempo isolati, rinchiusi, quasi invisibili all'opinione pubblica israeliana. Ora, dopo tre settimane di bombardamenti, l'effettivo grado di deva- L In ‘Valzer con Bashir’ la strage di Sabra e Chatila n.2 20 gennaio 2009 La striscia di Gaza su blog e social forum Blog, social forum e siti, che già da anni si interrogano sul problema dei territori contesi e sulla violenza di cui sono vittime migliaia di civili, lasciano trasparire la voce di tante persone direttamente coinvolte nel conflitto, qualunque sia la loro nazionalità, il loro modo di pensare o la loro cultura. Una madre palestinese giornalista che si interroga sulla crescita dei suoi figli ‘tra spazi ed identità', un giovane giornalista e producer palestinese, due amici separati dal conflitto (uno vive in un campo profughi a Sajaia e l'altro a Sderot, piccola cittadina vicino Gaza in territorio israeliano), sono solo alcune delle voci che formano un puzzle infinito. Doveroso citare poi il blog di Vittorio Arrigoni, pacifista italiano, unico del nostro paese ad essere rimasto ancora nella striscia di Gaza e che per la sua attività è stato prima incarcerato ed ora minacciato di morte da un sito filoisraeliano. Nel suo blog, chiamato Guerrilla radio, Arrigoni pubblica gli articoli che quasi quotidianamente invia a il manifesto con testimonianze, foto e considerazioni di chi la striscia di Gaza la vive quotidianamente, di chi lì ha i suoi amici e ha costruito una vita. Anche su Facebook non mancano gruppi per dire no alla guerra oppure apertamente filo palestinesi o filoisraeliani: Palestina Libre, Dalla parte di Israele contro Hamas, Stop alla guerra tra Israele e Palestina. C'è chi propone di boicottare i prodotti israeliani, quelli con il codice a barre 729, e chi lancia un vero e proprio appello: Che Israele riconosca la Palestina e la Palestina riconosca Israele. nostra ‘cultura della vita’), una cultura piena di odio gratuito, che lo induce persino ‘ad usare i bambini come scudi umani’ (ma dove nascondere i bambini in una zona così densamente abitata?), chiare ‘dimostrazioni’ che si tratta di veri e propri mostri spietati. Guardiamoci bene dalla propaganda, non solo da questa ma da tutte, perché, per dirla con Aldous Huxley «quando si pensa ad uomini e donne particolari semplicemente come a dei rappresentanti di una classe, che è stata in precedenza definita come il ‘male’, ... allora la ripugnanza che si prova a ferire o a uccidere scompare». arci arcireport 5 giornatadellamemoria Primo Levi sulla Shoah: ‘Il fatto che sia accaduta non vuol dire che non possa accadere di nuovo’ diventa così uno strumento attivo per capire e rispondere alle sollecitazioni del presente, mettendo in luce il filo culturale e politico che lega le leggi razziali alle attuali forme di razzismo e di come queste ultime, si traducano, nella società e nella politica, in prassi abitudinarie comunemente accettate. Per questo motivo, in quella Giornata, tante saranno le iniziative, gli incontri e i momenti comuni di riflessione sullo sterminio lucido e sistematico che quelle genti subirono anche nei quattro campi di smistamento italiani di Borgo San Dalmazzo (Cuneo), Fossoli (Modena), Grosseto e Bolzano. Ma anche per non dimenticare le stragi di civili inermi (Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema e tante altre); qui i contingenti dell SS, affiancati dai repubblichini, penetrarono nelle case, nelle stalle e nei fienili strappando all’aperto quanti venivano trovati e aprendo il fuoco sui gruppi di rastrellati, per poi concludere l’opera con bombe incendiarie e lanciafiamme, appiccando il fuoco ai casolari ed ai poveri corpi straziati. Solo fra Sant’Anna e Marzabotto furono uccisi 560 inermi. Risulta quindi di fondamentale importanza una giornata per non dimenticare, specialmente nel clima politico di questi giorni, che vede le forze politiche della maggioranza proporre un disegno di legge con cui parificare partigiani, militari e deportati ai Il 25 gennaio nell'ambito delle manifestazioni legate al repubblichini di Salò, sotto il simbolo Giorno della Memoria la Provincia e la Scuola per la dell’ ‘Ordine del Tricolore’ (vedi Pace dell'amministrazione provinciale di Lucca, insieArcireport n.1 del 13 gennaio 2009). me all'Anpi, all'Istituto storico della Resistenza e dell'eUna legge che si vorrebbe far passatà contemporanea, al Coordinamento cittadino antifare in nome di una «cultura di pace e scista di Lucca e all'Arci organizzano il 'Viaggio nella di pacificazione della nuova Italia, Memoria'. consapevole della necessità di rimarSi tratta di una visita al museo storico della Resistenza ginare le ferite di un passato tragico e di Sant'Anna di Stazzema e al museo audiovisivo della cruento nell'interesse dell'intera colResistenza di Fosdinovo. Un'occasione per approfondilettività», recita il testo. re la conoscenza di una pagina di storia attuale, come In questa legge si dice testualmente quella della Resistenza, attraverso le testimonianze e i che tale onorificenza deve essere ricordi di coloro che l'hanno vissuta. La visita a conferita: «a coloro che hanno preSant'Anna di Stazzema sarà anche l'occasione per stato servizio militare per almeno sei prendere parte nella sede del Museo della Resistenza, mesi, anche a più riprese, in zona di alla manifestazione 'Leggere per non dimenticare', letoperazioni, nelle Forze armate italiatura delle opere vincitrici del Premio letterario nazionane durante la guerra 1940-1945 e le 'Sant'Anna Genny Marsili'. All'incontro, che inizierà che siano invalidi; a coloro che hanno alle 15.30, prenderanno parte Ada Alduina Bottari, prefatto parte delle formazioni armate sidente del circolo Gennj Marsili e il sindaco di partigiane o gappiste, regolarmente Stazzema, Michele Silicani. inquadrate nelle formazioni dipenIl viaggio sarà effettuato in pullman, con partenza alle denti dal Corpo volontari della libertà, 8.30 dal Palazzetto dello Sport in via delle Tagliate. ai combattenti della guerra 1940La prenotazione è obbligatoria e c'è tempo fino al 21 1945, ai mutilati, agli ex prigionieri o gennaio per prenotarsi. internati nei campi di concentramenInfo: 0583.433451 to nonchè ai combattenti nelle forma- uesto è il primo dei due articoli della legge che nel 2000 ha istituito la Giornata della memoria: «Il 27 gennaio è una data simbolica per ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati». Il 27 gennaio è stata scelta come data simbolo, perché proprio quel giorno, del 1945 le truppe sovietiche dell'Armata Rossa entrarono ad Auschwitz, scoprendo e rivelando per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista, il suo tristemente famoso campo di concentramento da cui liberarono i pochi superstiti. Scopo di questo appuntamento è non dimenticare ciò che è successo in quei tragici anni, non dimenticare la Shoah dei 6 milioni di ebrei assassinati, oltre al mezzo milione di rom e i centinaia di migliaia fra comunisti, omosessuali, malati di mente, russi e polacchi. La memoria collettiva Q Il viaggio nella memoria per non dimenticare n.2 20 gennaio 2009 Contro vecchie e nuove discriminazioni Come ogni anno sono molte le iniziative promosse dall’Anpi, dagli Enti Locali e da associazioni, fra le quali l´Arci, in occasione della Giornata della memoria. A Lucca e provincia i circoli, anche in collaborazione con Anpi, approfondiranno il tema degli stranieri, della paura e del razzismo con incontri, spettacoli, mostre e proiezioni che si terranno nella settimana a cavallo del 27. Due eventi sono previsti anche a febbraio: il 10 Evoluzioni razziali, spettacolo sul razzismo e sulla sua perenne rinascita sotto spoglie sempre diverse e il 14 Straniero a chi? che propone una riflessione teatrale sui meccanismi che generano il razzismo. Il circolo di Capannori ospiterà fino al 15 febbraio la mostra del fotografo Oliviero Toscani sull'eccidio di Sant'Anna di Stazzema mentre al circolo Guernica di Imperia il 24 è in programma lo spettacolo Il Paese della Vergogna, in cui si racconteranno le grandi stragi che hanno insanguinato l'Italia dal 1944 al 1993. L'Arcigay di Roma propone invece il 26 gennaio La memoria degli altri una giornata che con dibattiti, film, musica e testimonianze ricorderà la Shoah degli ebrei ma anche dei disabili e degli omosessuali. Il circolo Antonello Simeon di Nocera Inferiore (SA) a partire dal 20 gennaio organizza proiezioni di film a tema, tra cui La Tregua il 27 gennaio e Il cielo cade il 5 febbraio. Un’iniziativa interessante è poi quella del Treno della memoria, che partirà carico di studenti il 25 gennaio con destinazione Auschwitz. I ragazzi avranno l'opportunità di visitare i luoghi dello sterminio in un percorso educativo organizzato. Info: www.arci.it zioni dell’esercito nazionale repubblicano nel biennio 1943-1945», dove questi ultimi sono nient’altro che i repubblichini di Salò. Coloro cioè che collaborarono ‘attivamente’ ai rastrellamenti di ebrei e alle stragi di civili. Come disse Primo Levi: «Il fatto che sia accaduto non vuol dire che non possa riaccadere», e un'assurda proposta come questa è in netto contrasto con la verità storica, e con i principi fondanti la convivenza civile sanciti nella nostra Carta costituzionale. arci arcireport 6 migranti 30 gennaio: la rete europea contro i centri di detenzione chiede ai governi di aprire le porte Arci e altri membri della rete Migreurop, il 14 gennaio scorso, sono stati ricevuti a Strasburgo per un audizione sulla campagna Per un diritto alla trasparenza nei luoghi di detenzione per stranieri. All'audizione erano presenti una decina di europarlamentari, italiani, francesi, spagnoli e portoghesi, nonché numerosi funzionari ed assistenti. L'audizione, presieduta dall'on. Giusto Catania, si è aperta con l'intervento di Claire Rodier, presidente di Migreurop, che ha presentato la rete e la dimensione europea della campagna, il cui appello è stato ad oggi firmato da numerose associazioni europee ed africane oltre alle 32 che compongono la rete. La Presidente ha poi enunciato le richieste notizieflash L' FIRENZE Il 24 gennaio si inaugura la mostra In cammino nel tempo che illustra il percorso vissuto dai rom macedoni e kosovari per arrivare a Firenze Info: [email protected] rivolte alle istituzioni europee: creazione di uno strumento vincolante che obblighi gli Stati membri a garantire il diritto di accesso della società civile ai luoghi di detenzione per stranieri; instaurazione di un meccanismo di controllo sui luoghi di detenzione degli stranieri, tanto negli Stati membri quanto nei paesi con i quali la Ue ha stipulato accordi migratori, attraverso, per esempio, le visite regolari di organizzazioni indipendenti e la presentazione di rapporti - almeno annuali - al Parlamento europeo, imposizione agli Stati membri dell'obbligo di garantire ai migranti detenuti l'accesso effettivo a un sistema di tutela indipendente dalle autorità nazionali. Dopo Claire Rodier, sono intervenuti Mauricio Valiente, della Cear (Commissione spagnola di aiuto ai rifugiati), Isabelle Caillol di HRA/RLAP (Turchia), Sophie Baylac di Cimade (Francia), Pierre Arnaud Perrouty della Lega dei diritti dell’uomo (Belgio) e Alessandra Capodanno dell’Arci, presentando le situazioni nazionali in materia di accesso ai centri e le strategie adottate per portare avanti la campagna. Tutti gli interlocutori istituzionali si sono Nel 2009 il Numero verde per i rifugiati allarga i nodi della sua rete Nel 2009, il Numero verde per richiedenti e titolari di protezione internazionale (Raru) continuerà le sue attività grazie al contributo di Anci nazionale, la quale ha destinato al servizio di call center per Raru parte dei finanziamenti assegnati per i fondi 8x1000. Il servizio si conferma come punto di riferimento di numerosi richiedenti asilo e rifugiati, soprattutto di quelli che, a causa dell'insufficiente risposta istituzionale, non hanno mai beneficiato di servizi di accoglienza, orientamento e tutela. Con il passare del tempo e delle telefonate, il Numero verde ha assunto anche la forma di una piattaforma di confronto e scambio di esperienze tra operatrici e operatori coinvolti nel settore del diritto d'asilo, nonché tra avvocati e avvocate alle prese con le costanti modifiche della normativa di riferimento. La rete di interpreti si è consolidata: attualmente sono coperte la maggior parte delle lingue ufficiali dei principali Paesi di origine dei richiedenti protezione internazionale. Arabo, albanese, amarico, farsi, francese, inglese, somalo, spagnolo, swahili, tigrino e turco: grazie alla funzione della confe- renza a 3 (beneficiario, interprete, operatrice), la comunicazione raramente subisce inibizioni. Il successo degli anni passati è testimoniato dal numero dei contatti, che al 31 dicembre del 2007, ammontava a 1080. Il numero dei contatti non corrisponde al numero di telefonate, perché nella maggior parte dei casi il rapporto non si conclude nel corso del primo contatto ma dopo una serie di telefonate. Capita spesso che la stessa persona chiami più volte, sia per porre domande differenti, sia per aggiornarci sugli steps del suo percorso o sull'esito dell'audizione o per ringraziare quando un problema viene risolto, in base alle nostre indicazioni o all'operato di strutture alle quali l'utenza era stata indirizzata. Questo feedback spontaneo è indice di buon funzionamento del servizio e dell'instaurarsi di una relazione di fiducia tra le operatrici/operatori e l'utente. Aumentano le telefonate, aumenta il servizio: a partire da gennaio 2009, il Numero verde risponde dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 18.30 e dispone di una segreteria multilingue attiva 24 ore su 24. Info: [email protected] n.2 20 gennaio 2009 dimostrati molto interessati alla campagna e si sono impegnati a informarne gli altri membri del Parlamento europeo. Anche a tal fine stiamo lavorando alla stesura degli atti dell'audizione che pubblicheremo a breve sul sito. Molti degli euro-parlamentari presenti si sono resi disponibili a partecipare alla Giornata d'azione prevista per il 30 gennaio prossimo, visitando, insieme a rappresentanti delle associazioni, centri di detenzione in vari Paesi europei e non: Francia, Belgio, Italia, Spagna, Turchia, Marocco, Mauritania. In Italia Giusto Catania visiterà il Centro di identificazione ed espulsione a Pian del Lago, in provincia di Caltanisetta, dove sono detenuti circa 400 cittadini stranieri. L’obiettivo futuro della Campagna sarà la costituzione di un gruppo di euro-parlamentari sensibili a queste tematiche con cui procedere a visite periodiche per praticare, nei limiti del possibile, il ruolo di monitoraggio e denuncia. Si tratta di esercitare quindi non solo un nostro diritto, ma quel che sentiamo fortemente come dovere nei confronti dei migranti detenuti. Info: [email protected] Possibile class action contro i ritardi Sono in 520mila i migranti in attesa dei permessi di soggiorno e i tempi di attesa si allungano. Ad oggi un cittadino straniero può attendere fino a 15 mesi per ricevere il documento tramite le Poste italiane. Per questo servizio il migrante paga un totale di 72,12 euro; in futuro, grazie all’emendamento dalla Lega Nord votato dalla Camera la settimana scorsa, si aggiungerà una tassa che andrà dai 10 ai 400 euro. Che fare di fronte a questo disagio? La Cgil sta studiando la possibilità di una class action a nome dei 520mila migranti in attesa del permesso di soggiorno. Sarebbe la prima class action italiana nel campo dei diritti dei migranti. «I nostri legali stanno lavorando alla definizione di un contenzioso collettivo - ha dichiarato Piero Soldini, responsabile Immigrazione Cgil -. Un’azione legale, a questo punto, sembra lo strumento più efficace per affrontare il problema». Il primo febbraio la loro situazione si aggraverà: scade, infatti, il trattato internazionale che permetteva di transitare nei Paesi Shengen durante il ritorno ai Paesi di origine presentando solo il cedolino, la ricevuta che dimostra di essere in attesa di rinnovo. arci arcireport 7 forumsocialemondiale Si radunano in Brasile oltre 4mila movimenti. Tra le novità la piattaforma Belem expanded te partecipanti; più di tremila i delegati dei popoli indigeni, che daranno vita alla Giornata pan-amazzonica, completamente dedicata ai 500 anni di resistenza, realizzazioni e prospettive afro-indigene e popolari. Organizzata in parallelo al quinto Social Forum Pan-amazzonico, sarà un’occasione per i popoli e i movimenti indigeni per parlare con il mondo e raccontare la propria cultura, utilizzando metodi come i no borders meetings, le carovane su strada e via fiume. Si prevede che quella del 2009 sarà la più grande mobilitazione indigena nella storia del Fsm, dove gli indios, sempre appendice quasi folclorica nei forum precedenti, saranno per questa volta protagonisti e potranno discutere la propria realtà nel mondo chiedendo il sostegno di tutta l’umanità per lanciare una campagna in difesa del pianeta. Bambini e adulti sono, infatti, da sempre protagonisti di una lotta di resistenza e di una sofferenza per i danni irreversibili causati da un capitalismo predatorio neoliberale, guidato dall’espansione delle attività delle imprese delle multinazionali a danno delle comunità indigene. E a parlare dell'alternativa fattiva e possibile attuata dai popoli indigeni è intervenuto, in Italia, uno dei suoi massimi rappresentanti, Luis Evelis Andrade Casama, Presidente del Fondo Indigeno Latinoamericano e portavoce del movimento indigeno colombiano. Per lanciare l'evento, infatti, il I seminari e workshop presentati di seguito sono proCoordinamento italiano per il forum posti da Justiça nos Trilhos, rete internazionale che ha sociale mondiale ed europeo ha preper obiettivo di ottenere il risarcimento delle violazioni sentato, il 15 gennaio scorso a Roma ambientali commesse dalla Compagnia Vale do Rio Crisi globale? Risposte globali, giorDoce (Vale). Partecipano rappresentanti dei popoli in nata di informazione e discussione. conflitto con Vale e avvocati, sociologi ed economisti In mattinata, una conferenza stampa che studiano l’impatto di Vale nelle regioni in cui opera. presso la Federazione nazionale della stampa, durante la quale sono 28 gennaio mattina, seminario internazionale intervenuti Raffaella Bolini dell’Arci, Justiça nos Trilhos (Sui binari della giustizia): il conflitto Giuseppe De Marzo di ASud, tra la gente e Companhia Vale do Rio Doce (Vale). Alessandra Mecozzi della Fiom, 28 gennaio pomeriggio, seminario internazionale Piero Bernocchi dei Cobas, padre Justiça nos Trilhos: i popoli in conflitto con Vale in tutto Alex Zanotelli, e Casama, che ha il mondo. dichiarato: «La sfida è proporre cose concrete, quali la difesa dei beni 29 gennaio primo workshop comuni, la lotta alla privatizzazione Justiça nos Trilhos: il conflitto tra la gente e Vale dei beni fondamentali e soprattutto la (dimensione ambientale). lotta alla criminalizzazione di ogni 30 gennaio secondo workshop idea differente». Nel pomeriggio, Justiça nos Trilhos: il conflitto tra la gente e Vale presso il Nuovo Cinema Aquila, si è (dimensione economica). tenuto un incontro pubblico sul tema: 31 gennaio terzo workshop Verso il Forum sociale mondiale di Justiça nos Trilhos: il conflitto tra la gente e Vale Belem - Spazio di costruzione di proposte e iniziative. (dimensione giuridica). Tra le novità di questa edizione, è Info: www.justicanostrilhos.org empre più vicino l’appuntamento con il Forum sociale mondiale (Fsm), giunto alla sua IX edizione, che si terrà quest’anno a Belem do Parà, in Brasile, nel cuore dell’Amazzonia, dal 27 gennaio al primo febbraio. Scelta mirata e consapevole, perchè, come ricorda Raffaella Bolini, responsabile internazionale Arci, «l'Amazzonia diviene un elemento simbolico e politico fortissimo dell'insostenibilità del modello economico e sociale attuale, ma anche della lotta dei popoli indigeni che rappresenta la cifra dell'alternativa alla crisi». Otto anni sono già trascorsi dall’edizione di Porto Alegre, quella di ‘Un altro mondo è possibile’, ma immutati sono rimasti gli obiettivi, che puntano alla diffusione di un modello di sviluppo alternativo alla globalizzazione capitalista, e nel contempo è cresciuta la partecipazione di organizzazioni impegnate in azioni concrete per un mondo più giusto e democratico. 4mila tra movimenti, sindacati, realtà della società civile, Ong, popoli indigeni e chiese provenienti da 150 Paesi di tutto il mondo, per un totale di oltre 80mila persone iscrit- S Seminari e workshop Belem, ecco il programma n.2 20 gennaio 2009 Crisi dell’Occidente: percorsi di riflessione Tra le iniziative promosse dalle organizzazioni italiane, va ricordato il percorso di riflessione politica e culturale su Crisi di civiltà, dello stato e dello sviluppo che l’Arci ha sviluppato in collaborazione con il Coordinamento delle organizzazioni indigene e con molte organizzazioni sociali di diversi continenti. A Belem si terranno tre seminari che affronteranno la crisi dello stato nazione, la centralità che la questione comunitaria sta assumendo in tutto il mondo, il peso delle culture identitarie. L'Arci è fra i promotori, inoltre, di un incontro fra movimenti sociali statunitensi e movimenti europei, che ha per obiettivo di sviluppare una ‘cooperazione nord-nord’, che sia capace di costruire collaborazione e pensiero condiviso sui problemi comuni alla crisi della società occidentale. L’Arci promuove, inoltre, un seminario per discutere delle proposte per una nuova Giornata di azione globale che il Fsm ha deciso di riproporre come forma di mobilitazione in tutto il mondo. Parteciperà, inoltre, alle iniziative promosse congiuntamente da Libera e da Viva la Ciudadania colombiana sui temi dell'economia illegale e dei traffici internazionali che sono una componente essenziale, anche se spesso dimenticata, del mercato globalizzato. Ultima iniziativa, gli incontri a Belem della coalizione Giustizia Climatica ora!, dove, in collaborazione con WWF Italia e Legambiente, si promuoverà il percorso di mobilitazione sociale verso il summit dell'Onu sul cambiamento climatico che si terrà a Copenhagen a dicembre. Info: [email protected] stata presentata Belem expanded, territorio virtuale costruito per ospitare le iniziative decentrate e le connessioni con il territorio amazzonico, con l’obiettivo di consentire la partecipazione di soggetti che non potranno essere presenti a Belem, promuovendo lo scambio di esperienze, la costruzione di convergenze, il rafforzamento di alleanze.I movimenti di collegamento tra le attività verranno realizzati mediante strumenti Internet, come chat testuali, audio e video conferenze, trasmissioni radiofoniche. Info: www.fsm2009amazonia.org.br arci arcireport 8 cultura L’impegno dell’Ucca per la promozione e la diffusione dei film che raccontano la realtà i è riunito il 16 e il 17 gennaio il primo Consiglio nazionale dell'Ucca del 2009, convocato per l'approvazione del bilancio preventivo e del piano delle attività per i prossimi dodici mesi. La discussione si è incentrata sulla reale novità di quest'anno, ovvero le numerose proposte 'dal basso' che i circoli territoriali sono stati chiamati per la prima volta a presentare in forma di veri e propri progetti. Da tempo il piano attività Ucca include iniziative locali sostenute a livello nazionale, ma la volontà di porre l'accento sul protagonismo della rete dei circoli, ben 250 alla fine del 2008, ha ispirato la decisione di stimolare la candidatura di idee, programmi e attività che possano contribuire in modo notizieflash S PISA Sono ricominciate le DomenicaLive, appuntamenti domenicali con gli spettacoli e la musica dal vivo al circolo Leningrad Café Info: [email protected] originale a un programma nazionale ancora più innovativo e partecipato. L'unica incertezza è data dai pesanti tagli annunciati al Fondo unico per lo spettacolo: dall'effettiva ricaduta sulle associazioni di cultura cinematografica dipenderà la capacità dell'Ucca di investire più o meno risorse nelle grandi potenzialità espresse dal territorio. Tante le proposte discusse anche a partire da un'importante occasione di dibattito che il 16 pomeriggio ha visto tutti i consiglieri presenti confrontarsi su quello che è il cuore dell'attività Ucca, i film da promuovere, con un'apprezzata maratona di proiezioni: opere scelte tra quelle individuate nel corso del 2008 sia con l'iniziativa di Obiettivi sul lavoro che con quella dei premi Ucca-Venticittà. Si tratta in particolare di film documentari, a conferma del fatto che anche nel 2009 saranno soprattutto curate la valorizzazione e la diffusione di questo tipo di cinema, legato al racconto della realtà. Contrastare la sua penalizzazione distributiva è ciò che si prefigge ad esempio il premio Venticittà, che tornerà nei festival di Bellaria, Firenze e Torino. A disposizione dei circoli il dvd con i film vincitori di ‘Obiettivi sul lavoro’ Dopo la conclusione della terza edizione di Obiettivi sul lavoro, il percorso dei film vincitori non si ferma qui. Gli enti promotori del concorso, Ucca, Arci e Nidil-Cgil, propongono ai circoli, alle Camere del lavoro e alle altre associazioni di base interessate uno speciale dvd contenente tutte e quattro le opere premiate: L'Astronauta di Maurizio Losi (15', 2008), miglior film di finzione, Circolare notturna di Paolo Carboni (30', 2007), miglior documentario, e i due ex-aequo Una bella bistecca di Ulrik Brüel Gerber (20', 2007) e Precaria-mente di Siria Lentini (44', 2008), come migliori film ambientati nella provincia di Roma. Le copie del dvd sono messe in distribuzione gratuitamente, con l'unica incombenza delle spese di spedizione a carico dei richiedenti. L'offerta di Obiettivi sul lavoro si completa con la menzione speciale Dallo zolfo al carbone di Luca Vullo (53', 2008), film inserito in un dvd a parte. L'Ucca inoltre ha intenzione di promuovere in seguito anche alcuni dei film soltanto selezionati, tutti comunque di grande qualità e interesse. La finalità principale di diffondere il più possibile il cinema di qualità impegnato sul fronte della documentazione sociale, si intreccia in questo caso con il dovere di porre all'attenzione del pubblico i temi del mondo del lavoro, normalmente emarginati nell'agenda dell'informazione e dei mass-media. Trattarli attraverso i linguaggi dell'audiovisivo è un modo efficace per sopperire a questa grave mancanza. Sul lavoro nella società di oggi, precario, malpagato, insicuro, c'è molto da dire e da scoprire, e i giovani cineasti indipendenti passati in questi anni attraverso le successive edizioni di Obiettivi sul lavoro hanno sempre dimostrato uno sguardo particolarmente sensibile e ricettivo, capace di restituire l'urgenza e la drammaticità dei problemi che pesano soprattutto sulla vita delle giovani generazioni, sia con l'inventiva della fiction che con la veridicità del documentario. Anche per questo l'Ucca non mancherà di ripetere nel 2009 l'iniziativa: nel frattempo, chi fosse interessato ai film del 2008 può rivolgersi già da ora alla segreteria nazionale o consultare il sito Info: www.ucca.it n.2 20 gennaio 2009 Uno dei settori di intervento in cui continuerà l'impegno di molte delle realtà di base è quello della scuola, con esperienze ormai consolidate di formazione agli audiovisivi, dai laboratori della Piccola Bottega dei Filmmakers organizzati dall'Arci Movie di Napoli insieme al Giffoni Film Festival a quelli promossi dal circolo Agorà di Pontedera e dall'Arsenale di Pisa. Proprio in vista di una proficua collaborazione con le scuole, il Consiglio ha anche approvato la proposta di accordo con l'Istituto Luce per l'utilizzo dei film del suo catalogo. Attende invece solo di passare alla fase operativa l'iniziativa già finanziata La fabbrica della memoria, che costituirà nel 2009 uno degli assi portanti delle attività Ucca. Si tratta di un percorso di formazione rivolto soprattutto ai giovani dirigenti dei circoli, con la finalità di fornire strumenti e competenze per svolgere una fondamentale funzione di 'catalizzatori' della memoria e dell'identità collettive nelle rispettive comunità, tramite il linguaggio audiovisivo e le sue possibilità di documentazione socio-antropologica. Info: www.ucca.it Le borse di studio ‘Paolo Polo’ Presentata a Sassari il 19 gennaio la borsa di studio in memoria dell'ex presidente regionale dell'Arci Paolo Polo, con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Presidenza del Consiglio regionale , della Provincia di Sassari e dei comuni di Sassari e di Ozieri. Paolo Polo scomparso dieci anni fa ricoprì diversi incarichi nel Pci e nell’Arci. Fu soprattutto un politico che sapeva parlare alla società civile e coinvolgere i giovani. Il concorso, Studenti e cittadini: modi ed esperienze di partecipazione e aggregazione sociale, è riservato ai nati o residenti nell'isola, con due sezioni: la prima, per studenti delle superiori (singoli o classi), prevede un premio di 2mila euro; la seconda, per studenti universitari nati dopo il 1980 (singoli o gruppi fino a quattro persone), uno di 3mila euro. Gli elaborati, in forma narrativa o di saggio (max 15mila battute), dovranno essere consegnati, in cartaceo o digitale, entro il 30 aprile all'Arci di Sassari. A valutare le opere sarà una giuria presieduta dallo scrittore Salvatore Mannuzzu. Info: [email protected] arci arcireport 9 rumoridaglispazi Poesie, musiche, odori di couscous, per l’inaugurazione della Casa delle culture del mondo stata inaugurata il 17 gennaio a Milano la Casa delle culture del mondo. Il primo centro interculturale di tutto il milanese, espressamente dedicato all'attività artistica e alla creatività dei migranti, vuole essere la casa di tutti, italiani e nuovi italiani, stranieri e non. La Casa, realizzata su progetto della Provincia di Milano, in collaborazione con Arci Milano e Centro Come, è innanzitutto uno spazio cittadino recuperato, ricavato restaurando le cucine dell'Istituto alberghiero Carlo Porta, da anni inutilizzate. Si colma così una lacuna grave per una città multiculturale come Milano, che sempre più spesso viene descritta nelle sue intolleranze: «un segno di apertura e di modernità non solo proclamata» spiega Filippo Penati, presidente della Provincia. «Anche questo è un modo per preparare Milano all'Expo 2015. Il più vero e non retorico». Una risposta positiva è venuta già dalla nutrita adesione alla giornata dell'inaugurazione, con la partecipazione di oltre 500 persone: giornalisti, operatori sociali e culturali, rappresentanti di consolati e di associazioni straniere, professori universitari, ma soprattutto artisti migranti e tanti cittadini comuni. E così, mentre dalla zona bar giungevano i sapori di un couscous alle verdure e dalla zona soppalcata adibita a piccolo spazio espositivo penzolavano le gambe di bimbi di coppie miste che vociavano e facevano amicizia, nell'ufficio predisposto a spogliatoio Michela, compagna di Dotcha, allattava il piccolo Leon; la figlia di cinque anni di Britta attendeva dietro le quinte il momento in cui allestire il palco per l'esibizione della madre; l'assistente alla regia dello spettacolo È Imbarazzismi, tratto dal testo di Kossi Komla Ebri, misurava palmo a palmo le dimensioni dell'auditorium per l'allestimento futuro dello spettacolo; Modou chiacchierava tra una sigaretta e l'altra con il tecnico audio di Cologno Monzese intercalando il discorso con il suo (si fa per dire) "Bella lì". E l'Orchestra di Via Padova chiudeva la giornata con la sua musica interetnica, lanciando l'augurio che la casa delle culture possa essere un luogo aperto ed ospitale, dove le culture che si incontrano siano una pratica di vita comunitaria. Diretta da Max Latronico, l'Orchestra è infatti essa stessa primo esempio di apertura multiculturale, essendo composta da 15 musicisti provenienti da Paesi diversi (Estonia, Perù, Cile, Ucraina, Burkina Faso, Marocco, Serbia, Cuba, Italia...). Sul palco si sono alternati reading poetici, performance di danza e recital teatrali: sono intervenuti la poetessa Adele Desideri, l'attore argentino Manuel Ferreira, la scrittrice e pittrice italo-indiana Gabriella Kuruvilla, il danzatore togolese Dotcha, lo scrittore algerino Abdel Malek Smari, lo scrittore rumeno Mihai Mircea Butcovan, Britta Oling, coreografa svedese di origine senegalese, la Banda del Villaggio Solidale, nata nel 2004, dopo lo sgombero del campo rom di via Capo Rizzuto a Milano. A coordinare l'intera giornata l'attore senegalese Modou Gueye, dell'associazione MaschereNere. All'incontro di presentazione oltre a Filippo Penati, sono intervenuti Daniela Benelli, Assessora alla cultura, culture e integrazione, Paolo Branca, professore di Lingua araba all’Università cattolica di Milano, Emanuele Patti Presidente dell’Arci Milano, Milano, Casa delle culture del mondo n.2 20 gennaio 2009 C’è anche l’auditorium da cento posti La Casa delle culture del mondo è a Milano in via Giulio Natta 11, nella zona di Lampugnano. Voluta dalla Provincia di Milano, insieme all’Arci e Centro Come, è frutto di quattro anni di lavoro e studio delle più interessanti esperienze internazionali. Il progetto è nato nel 2005 con l'attivazione di alcuni focus group di docenti universitari, rappresentanti delle comunità e operatori del settore, che hanno definito le esigenze culturali dei migranti. Dal lavoro di ricerca è nato il cd-rom Integrando, mappa costantemente aggiornata on-line delle comunità straniere, dei servizi comunali e delle associazioni di mediazione nella provincia di Milano; il sito www.talentiextravaganti.it, ricognizione delle espressioni artistiche nelle comunità immigrate a Milano e provincia; la rassegna 'Le ultime carovane', per la promozione di espressioni culturali straniere; il sostegno dato alla produzione di documentari sul tema dell'immigrazione. Il centro è costituito da uno spazio espositivo, un auditorium da 100 posti, un centro di documentazione e studio con riviste e testi, sia in italiano che in lingua straniera, e connessione wi-fi, ed un 'bar dei sapori del mondo', angolo ristoro per la socializzazione e la degustazione di cibi etnici. Arci e centro Come si occuperanno direttamente della gestione della struttura. Le due associazioni hanno già indicato un programma delle iniziative per i prossimi mesi, tra cui lettura di fiabe interculturali per bambini, con l'ausilio di mediatrici linguistiche per le famiglie, un laboratorio sugli strumenti musicali nel mondo, e corsi di lettura contemporanea cinese. e Graziella Favaro per Centro Come. Dagli interventi sono emerse le grandi aspettative che ruotano intorno alla struttura: «un modello di intervento culturale dal forte significato politico - spiega Daniela Benelli - in una città di immigrazione che manca di progetti e spazi dove avviare l'integrazione culturale dei suoi cittadini stranieri, tra i quali ci sono anche scrittori, pittori, musicisti, uomini e donne di teatro e di cinema». Un luogo «incubatore di pace» per Emanuele Patti, dove sperimentare la diversità come ricchezza, e non solo come distinzione. Info: www.provincia.milano.it/cultura arci arcireport incircolo 10 Cava de’ Tirreni: ‘Mutamenti e trasformazioni, la società che cambia’ in un ciclo di incontri l circolo Pablo Neruda di Cava de' Tirreni in provincia di Salerno promuove dallo scorso novembre un ciclo di conferenze intitolato Mutamenti e trasformazioni, la società che cambia. Tutti gli incontri vengono pubblicizzati su Il Giornale di Cava, periodico mensile edito dai soci del circolo. Il prossimo appuntamento in programma è il 24 gennaio alle 18 presso la sala teatro comunale. Si parlerà di Capitalismo, regole e mercato e data la complessità dei temi che verranno affrontati sono stati chiamati a contribuire al dibattito Agostino Gallozzi, presidente di Confindustria di Salerno e Adalgiso Amendola, docente di filosofia del diritto alla facoltà di giurisprudenza dell'uni- notizieflash I FIESSO UMBERTIANO (RO) Fino al 25 gennaio si può visitare la mostra su Garibaldi organizzata dall’Arci di Rovigo in occasione del bicentenario della nascita Info: 0425.25566 versità di Salerno. All’appuntamento del 24 ne seguiranno altri sullo stesso filone, che saranno definiti nei prossimi giorni. «L'analisi della scena politica e sociale riveste da sempre - dichiara Antonio Armenante, curatore dell'iniziativa - un ruolo importante nella creazione del dibattito pubblico. Individuare i problemi e trattarli davanti ad una vasta platea, eterogenea per scelta, fornisce indicazioni utili alla cittadinanza e permette ad essa di porre domande o di intervenire esprimendo il proprio punto di vista». Negli appuntamenti precedenti si è parlato di camorra con il contributo del giornalista Rai Fabrizio Feo e l'onorevole Isaia Sales, che hanno raccontato la propria esperienza di opposizione ai clan cammoristici. La risposta entusiasta del pubblico in quell’occasione ha spinto gli organizzatori ad aumentare l'impegno in vista degli incontri successivi. Così dopo soli nove giorni dalla prima conferenza è stato fissato un nuovo appuntamento, questa volta prendendo spunto dal libro Riformismo possibile del professor Carmine Pinto, docente presso l' università degli studi di Salerno. Oltre all'autore hanno partecipato il giornalista dell'Unità Massimiliano Amato e il politico Enzo Mattina, che hanno contribuito a creare un ampio dibattito sulla stagione delle riforme che ha caratterizzato la storia politica italiana tra il 1945 ed il 1964. Il terzo appuntamento del ciclo di conferenze, intitolato Stop Gelmini, ha rappresentato un vero e proprio tuffo nell'attualità. La serata, interamente gestita da giovani collaboratori de Il Giornale di Cava, ha visto alternarsi sul palco docenti dell'università di Salerno, insegnanti di licei ed istituti tecnici cittadini, maestre elementari ed esponenti della cosiddetta ‘onda anomala’, ovvero gli studenti dei licei e delle università che hanno animato in prima persona ‘l'autunno caldo' 2008. Il coro unanime di sdegno verso una riforma definita a più riprese un semplice programma di tagli indiscriminati e l'approfondimento sulle origini e le possibili evoluzioni del movimento di protesta sono stati i momenti fondamentali del dibattito. Info: [email protected] Notizie Brevi Appuntamenti musicali MOLFETTA (BA) - Al Cavallo di Troia, ha preso il via una kermesse musicale dedicata alla poesia di Fabrizio De Andrè a dieci anni dalla sua scomparsa. Prossimi appuntamenti il 23 gennaio con Emilio Garofalo & Medina e il 31 gennaio con Erica Mou e Antonello Papagni. Ingresso riservato ai soci Arci che potranno rinnovare la loro tessera per l'intero 2009 al costo di 5 euro. Info: 3493558529 Concorso teatrale PISTOIA - Il circolo Bottegone, il 22 gennaio alle 21.15 riprende, dopo la pausa natalizia, il concorso teatrale Fabrizio Rafanelli. Lo spettacolo di giovedì prossimo, a ingresso libero, sarà Onora il padre di Mario Viana. Il concorso proseguirà fino al 16 aprile con la premiazione dei vincitori. Info: 0573.946482 Convitto e alloggio CUNEO - È in corso la prima fase di preparazione per la rassegna teatrale Convitto e alloggio, curata dall'Arci. Le compagnie interessate devono inviare il materiale audio-visivo alla segreteria organizzativa. Una commissione selezionerà le cinque opere ammesse alla rassegna che si svolgerà dal 30 giugno al 28 luglio. Info: [email protected] Cinema etico SPILAMBERTO (MO) - È iniziata, allo spazio eventi Famigli di viale Rimembranze, la rassegna cinematografica CinEtica. Un ciclo di nove incontri, organizzati dal gruppo cinema Arci, durante i quali saranno proiettati film e documentari per sensibilizzare i cittadini su sviluppo sostenibile e diritti umani. La rassegna, ad ingresso gratuito, si concluderà il 23 aprile. Info: 059.785761 Carri di Carnevale SARZANA (SP) - Arci e assessorato al turismo del comune di Sarzana sono già al lavoro per organizzare il Carnevale. Coinvolti i quartieri di San Lazzaro, Nave, Trinità, Marinella, Battifollo, Crociata, Sarzanello e Centro Storico che stanno realizzando nuovi carri allegorici. Chi volesse n.2 partecipare può rivolgersi all'Arci. Info: 0187.626658 sede del Circolo, in Via Brescia, 3. Info: 0432.542802 Cooperazione internazionale Strage di Vinca SIENA - Dal 30 gennaio al 17 aprile, nei locali del circolo Arci in via di Città 101 si terrà il corso dal titolo Progettare interventi di cooperazione internazionale, nuova opportunità rivolta a volontari dell'associazione Carretera Central, attaverso la quale l'Arci opera nel settore della cooperazione internazionale. Gli interessati dovranno consegnare l'iscrizione entro venerdì in strada Massetana Romana 18. Info: [email protected] PISA - Il 22 alle 16, presso la sala soci della Coop di Cisanello, avrà luogo la presentazione del libro Vinca: la sua storia e il suo martirio. L'iniziativa è realizzata dal comitato Arci di Pisa. Sono previsti gli interventi del presidente provinciale dell'Anpi Giorgio Vecchiani, e di Adriana Pazzini, responsabile delle politiche culturali dell'Arci di Pisa. Info: 050.23278 Imparare a scrivere UDINE - Il Circolo Nuovi Orizzonti organizza un corso di scrittura finalizzato alla stesura di uno o più capitoli sulla storia della scuola del quartiere Rizzi. Si parlerà delle tecniche della scrittura e verranno messi a disposizione dei corsisti dal Centro di documentazione e archiviazione della memoria dei Rizzi, una serie di documenti. Le iscrizioni sono aperte fino al 30 gennaio. ll Corso si terrà nella 20 gennaio 2009 Corso di Yoga MONFALCONE (GO)- Inizia il 21 il corso di yoga organizzato dall'Arci. Il corso si tiene presso Aquamica, piscina comunale di Monfalcone. Ogni lezione è composta da Prana Mudra (movimenti abbinati al respiro), Asana (posizione), Pranayama (tecniche di respirazione) e Yoga Nidra (rilassamento). È previsto un massimo di 12 persone per garantire a ognuno di essere seguito attentamente. Info: 0481.481890 arci arcireport 11 incircolo ‘I cantori di storie’: il teatro che sveglia gli animi e promuove una cultura della solidarietà P ‘Cinemaniaci’ per il rispetto dei diritti Il circolo Cinemaniaci di Piacenza, nell'ambito del progetto 'Diritti umani: dal dire al fare', organizza tre proiezioni a tema, 'Diritti d'autore: il cinema contro l'indifferenza'. La prima, prevista il 22 gennaio alle 21 presso l'Aula magna dell'Istituto Tecnico 'Marconi', tratterà i diritti dei bambini con il film di Walter Salles, Central do Brasil: la storia di una ricerca, di un lungo viaggio e della riscoperta di sentimenti a lungo soffocati. Il 29 gennaio sarà la volta di Terra Promessa di Amos Gitai; il 12 febbraio toccherà a Concorto: immagina i diritti umani, pellicola presentata dagli studenti della classe 4° N del liceo scientifico 'L. Respighi' al Film Festival di cortometraggi sui diritti umani. Dal 4 all'11 febbraio è inoltre in programma 'Libertà e partecipazione', settimana di incontri con alcuni giovani del sud Italia impegnati in iniziative responsabili di cittadinanza e partecipazione. Gli ospiti incontreranno loro coetanei in scuole di Piacenza e provincia. A metà marzo una settimana di incontri con ospiti provenienti dall'America latina e dalla Bosnia. Info: 349.4038965 cui il giornalista di Radio 24 racconta dal punto di vista degli esiti giudiziari, le grandi stragi che insanguinarono l'Italia dal 1944 al 1993. Il paese della vergogna contiene flash, racconta circostanze, dà volti a nomi e personaggi, ne colora i contorni, li mette insieme, infonde e intreccia emozioni, ma soprattutto sollecita la coscienza civile, quella che parla di altri ma che si riferisce proprio a noi stessi. Gli organizzatori assicurano: «Ci sveglia da una letargia pericolosa e profonda, ci scuote e ci invita a meditare». Il 31 gennaio sarà la volta di Candelaria Romero in HijoS: l'odissea di una famiglia che in seguito alla dittatura militare in Argentina lascia il paese per rifugiarsi in Bolivia. Viene raccontata la storia del protagonista; il padre della famiglia, la sua infanzia, le storie d'amore, l'attività politica, il carcere, la tortura, l'esilio, la grave malattia che lo colpisce e la lotta per la sopravvivenza, fino al suo ritorno in patria. Oggi la madre di cui si parla nella storia vive in Argentina, una delle figlie abita in Svezia e la seconda figlia, interprete della storia e scrittrice della testimonianza, vive e lavora a Bergamo. Altri tre spettacoli sono in calendario per il mese di febbraio: l'8 con Raffaele Fusaro in La rosa bianca, storia ambientata nella Germania travolta dalla follia nazista del 1942, dove cinque giovani amici e il loro professore di filosofia formano un movimento di resistenza non violenta contro la dittatura di Hitler. Il 21 febbraio sarà la volta di Antonella Dora Pronobis, colorita descrizione delle ‘donne di chiesa’; infine il 28 la performance teatrale della serba Dijana Pavlovic in Rom Cabaret, spettacolo che indaga nei testi di autori rom dimostrando la fiorente e sensibile cultura di questo popolo. Info: 3311143004 SABBIONARA D’AVIO (TN) Il 23 gennaio concerto del cantautore bolognese Claudio Lolli affiancato dal chitarrista Capodacqua e The Gang. Appuntamento al nuovo teatro di Avio alle 20.45, prezzo d’ingresso 12 euro Info: trento@arci notizieflash renderà il via il 24 gennaio a Imperia, al circolo Guernica, I cantori di storie rassegna di teatro civile. Il teatro civile è arte sociale, arte che si occupa e si preoccupa delle questioni del mondo e degli uomini che lo abitano, portando sul palcoscenico frammenti di storia collettiva così come interrogativi attuali e quotidiani, non solo per raccontare fatti ma per riflettere e far riflettere nella direzione dell'impegno civile. Per promuovere la cultura della solidarietà, questa rassegna teatrale si rivela strumento di particolare efficacia visti i temi al centro dell’iniziativa: l'Italia del dopoguerra e dello sviluppo, lo stragismo, la lotta contro ogni forma di ingiustizia e di oppressione, le pari opportunità. Questi incontri sono occasioni per porre molti interrogativi, ma soprattutto risposte utili per costruire relazioni con persone provenienti da altre parti del mondo: l'obiettivo è quello di sensibilizzare la cittadinanza a una cultura della solidarietà e della ‘cittadinanza attiva’. Il primo appuntamento è con Daniele Biacchessi in Il Paese della vergogna, in Exfila diventa polo di attrazione culturale per costruire reti di aggregazione Exfila connessioni metropolitane è il luogo della cultura e delle culture, dell'accesso alla conoscenza, dei diritti, della socialità e della cittadinanza attiva. Così, a Firenze, ci si muove all'interno dei linguaggi della contemporaneità e della creatività giovanile, per dare vita ad una serie di appuntamenti capaci di promuovere reti per l'aggregazione, lo scambio e le forme espressive. Si inizierà il 21 gennaio alle 17.30, con il primo di un ciclo di incontri dal titolo Alimentazione e salute. Non mancheranno gli appuntamenti in musica: il 22 gennaio alle 22 con Marco Parente, cantautore ‘scarno’ dalle tinte leggermente dark che per l'occasione rivisiterà il suo repertorio. Il 23 gennaio alla stessa ora, si attende Koolmorf Widesen, alias Leonardo Barbadoro, che presenterà Melodies Fork Now, il suo secondo album: momenti di chiara derivazione post-rock in un live set con violino. Inoltre il 25 gennaio alle 17.30, in occasione della Giornata della Memoria, gli allievi del C.a.m. diretti da Alessandro Di Puccio presentano Le Note della Shoah, un concerto di musiche da film sullo sterminio degli ebrei. Info: www.exfila.it A Cavriglia incontri per la terza età A Cavriglia, provincia di Arezzo, ha preso il via un progetto che pone gli anziani al centro: otto lezioni per conoscere il proprio corpo nella terza età. Il corso si occupa di varie tematiche teorico-pratiche. Gli incontri sono iniziati con un appuntamento presso il circolo Arci di Castelnuovo dei Sabbioni, dove è stato illustrato l'intero ciclo dopo la proiezione del film Coocon. n.2 20 gennaio 2009 Prossimo appuntamento previsto è il 23 gennaio alle 15, presso il Centro Anziani Il Filo d'Argento di Cavriglia dove si tratterà l'argomento Aspetti psicologici dell'età avanzata, per poi continuare il 29 gennaio alla stessa ora presso la Società mutuo soccorso di Vacchereccia dove si daranno consigli utili per una corretta alimentazione. Info: www.arcivaldarno.net arci arcireport 12 società ‘Nuove generazioni’ a La Spezia: due mostre dedicate a giovani artisti noti e meno noti nche quest'anno La Spezia 'ci riprova' con l'arte. Il concorso Nuove generazioni, promosso dall'Arci e dal Comune di La Spezia, in collaborazione con la Fondazione Carispe, si chiude con due mostre cittadine, entrambe inaugurate il 16 gennaio. Obiettivo dell'iniziativa è la promozione della creatività giovanile nel campo delle arti visive. Autori delle opere esposte tutti giovani e giovanissimi artisti spezzini, che vedranno le loro creazioni raccolte in un catalogo, e la migliore premiata con un assegno di mille euro. «Quando le cose funzionano bene perché cambiare?» è il commento di Cinzia Aloisini, assessore alle politiche giovanili del Comune (nonché ex presidente dell’Arci di La Spezia) nel discorso di inaugurazione. «Nuove generazioni è un'esperienza di alto livello e si inserisce nel contesto di operazioni culturali come Destinazione Popeye e Corto in città, che confermano quanto ci sia di buono in questa città a livello artistico». Il lavoro costante all'interno della scuola primaria, la presenza di un Liceo artistico che spesso A Il Movimento consumatori, insieme ad altre associazioni in difesa dei consumatori, ottiene dall'Eni dei conguagli a favore dei consumatori. Italgas si è impegnata ad accelerare il piano volontario di sostituzione dei contatori con l'obiettivo di sostituire entro la primavera del 2011 quelli che hanno più di 20 anni, circa il 20% dei contatori installati. Nel frattempo, ai clienti ai quali ai quali non è stato ancora sostituito il contatore a membrana animale, la Divisione Gas&Power di Eni riconoscerà in bolletta uno sconto dell'1,31% sino al momento della sostituzione del contatore e un conguaglio riferito ai consumi degli ultimi due anni anch'esso dell'1,31% per anno. Inoltre, l'accordo riconoscere ai clienti ai quali è stato sostituito il contatore nel corso dell'ultimo anno, un conguaglio pari all'1,31% calcolato sui consumi dell'anno precedente. SMS consumatori Un'iniziativa moderna, veloce e gratuita, pensata per tutti i consumatori e destinata a rendere più semplice fare la spesa intelligente e consapevole. È il servizio SMS Consumatori, promosso dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. SMS Consumatori è un servizio d’informazione sui prezzi dei principali prodotti agroalimentari che in tempo reale aggiorna sui prezzi medi all'origine, all'ingrosso e al dettaglio di 84 prodotti: frutta, ortaggi, latte e latticini, carne, pesce, pane, pasta, etc. Inviando un SMS completamente gratuito al numero telefonico 47947, con il solo nome del prodotto d'interesse, si ricevono all'istante tutte le informazioni sulla filiera dei prezzi, suddivisi per area geografica. Workshop di Consumer’s Forum Il 21 gennaio a Roma dalle 9.30 presso Roma eventi si terrà un workshop sul'inefficienza nelle filiere (in tutte in generale, nelle alimentari in particolare) che genera aggravi di costo a carico di tutti gli attori della catena del valore penalizzando quello finale (il consumatore); e consente manovre speculative. Chi lavora sull'efficienza operativa, come l'industria di marca o la grande distribuzione organizzata, ha da sempre interesse a minimizzare questi fattori distorsivi in particolare in momenti come questi di crisi dei consumi e di turbolenza nei costi delle materie prime. Matteo Sara) a creare progetti 'site specific'. Si tratta di artisti ormai avviati, molti dei quali vivono all'estero, ma che hanno cominciato a esprimersi proprio attraverso iniziative cittadine (spesso curate dall'Arci). «Ci sembrava opportuno offrire nuovi strumenti di partecipazione ad una fascia d'età ancora giovane ma che già offre significative e consolidate realtà artistiche» spiega Enrico Formica. Oltre alle due mostre collettive, un'ulteriore sezione in programma è Nuove generazioni focus: due mostre personali di Giselda Biagini ed Elena Guidotti, artiste che gravitano nell'ambiente artistico della città ligure, e che esporranno presso il circolo Arci Arte x arte a partire da sabato 17 gennaio. Info: [email protected] Hanno collaborato a questo numero Antonio Armenante, Francesca Biagioli, Raffaella Bolini, Vanessa Cancelliere, Alessandra Capodanno, Milena Cassella, Andrea D‘Alfonso, Silvia De Silvestri, Maria Ortensia Ferrara, Valentina Itri, Isabella Lombardi, Sermoneta-Gertel, Luisa Morgantini, Fatima Raoui, Shmuel Sermoneta-Gertel, Simona Sermoneta-Gertel In redazione Andreina Albano, Silvia Baraldini, Paolo Beni, Maurizio Mumolo, Carlo Testini Direttore responsabile Enzo Piperno Disegno del lampadiere Martina Castagnini www.movimentoconsumatori.it Rubricadelmovimentoconsumatori Eni: conguagli per i contatori viene coinvolto in realizzazioni pratiche sul territorio urbano, la creazione di istituzioni culturali importanti come il Camec (Centro arte moderna e contemporanea della Spezia) nel dismesso palazzo già sede del Tribunale: attività che rappresentano un impegno coerente di Comune e associazioni, e che hanno sviluppato una particolare attenzione della città verso l'arte e la valorizzazione del patrimonio artistico. Sarà per questo che, in questa seconda edizione del concorso, le mostre allestite sono diventate due, e inserite in due cornici espositive differenti. Il primo allestimento è ospitato dal Centro Allende, uno spazio polifunzionale ispirato al White Cube londinese. Raccoglie i lavori di nove giovani artisti esclusivamente under 25, selezionati da un'apposita commissione, e in gara per il premio finale. La seconda esposizione è invece allestita all'interno del Museo del Castello di San Giorgio, sede di collezioni archeologiche e luogo simbolo della memoria storica e culturale della città. Qui sono ospitate le opere di nove artisti under 32, invitati dai curatori delle mostre (Enrico Formica e Impaginazione e grafica Claudia Ranzani Progetto grafico Sectio - Roma Cristina Addonizio Editore Arci Nuova Associazione Redazione Roma, via dei Monti di Pietralata n.16 Registrazione Tribunale di Roma n. 13/2005 del 24 gennaio 2005 il Blog http://arcireport.splinder.com/ Arcireport è rilasciato nei termini della licenza Creative Commons Attribuzione -Non commerciale Condividi allo stesso modo 2.5 Italia http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/it/ n.2 20 gennaio 2009