Zona Tropicale

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Zona Tropicale
Zona Tropicale
La zona tropicale o zona torrida è quella compresa tra i due tropici: il Tropico del Cancro a Nord ed il Tropico del
Capricorno a Sud. Questa zona è quindi delimitata dai paralleli di latitudine 23° 27' Nord e 23° 27' Sud, estendendosi
per 46° 54. Questa zona è caratterizzata dal fatto che i giorni e le notti sono prossimi entrambi alle 12 ore durante tutto
l'anno. Questo è dovuto al fatto che i raggi solari (a mezzogiorno) sono sempre quasi perpendicolari al terreno
determinando un clima abbastanza costante durante tutto l'arco dell'anno.
È l'unica zona in cui è possibile osservare il fenomeno del sole allo zenit: quando i raggi del sole arrivano al suolo
perpendicolari facendo scomparire tutte le ombre. Questo fenomeno capita una sola volta sui tropici (a mezzogiorno del
21 giugno al Tropico del Cancro e il 22 dicembre al Tropico del Capricorno); nelle altre zone comprese nella fascia
capita invece due volte all'anno.
Climi
Il clima tropicale è il clima tipico della zona torrida della Terra. In questo clima si sviluppano le foreste tropicali e le
savane. I climi tropicali sono caratterizzati da elevate temperature durante tutto l'anno: neppure nel mese più freddo la
temperatura scende al di sotto dei 15 °C.
sottotipo: equatoriale
Il clima equatoriale è un clima tropicale caratterizzato da temperature medie annuali elevate anche con notevoli scarti di
temperatura tra giorno e notte ma non tra vari periodi dell'anno: le precipitazioni medie sono molto abbondanti e
pressoché costanti (manca cioè una vera e propria stagione secca), L'umidità relativa media è molto elevata e non
facilmente sopportabile da chi non vi è abituato. I raggi solari hanno sempre inclinazioni molto elevate, da un minimo di
circa 66 gradi al massimo di esatti 90 gradi nel centro del disco solare che viene raggiunto 2 volte nel corso dell'anno.
sottotipo: monsonico
Il clima monsonico è un clima tropicale umido. E' tipico del subcontinente indiano, del sud-est asiatico e della Cina
meridionale. Da giugno a ottobre i monsoni, venti caldi e carichi di umidità, provengono dall'oceano Indiano soffiando
da sud-ovest a nord-est, dal mare verso la terraferma. Nel loro percorso dall'oceano al continente vanno a scontrarsi con
l'insormontabile massiccio himalayano, raffreddandosi e rovesciando enormi quantità di pioggia. Le zone come la
pianura del Gange e del golfo del Bengala, che si trovano ai piedi dell'Himalaya, sono pertanto tra le zone più piovose
della Terra. L'alternanza dei monsoni determina anche i ritmi dell'agricoltura e le rese dei singoli anni. Ritardi o anticipi
di questi venti possono causare o grandi siccità o disastrose alluvioni, che hanno spesso compromesso i raccolti,
causando parecchie carestie.
sottotipo: savana
Esso prende il nome dalla savana, che è l'insieme della vegetazione che si trova in queste zone. Il clima della savana è
caratterizzato da due stagioni ben definite, la stagione umida e la stagione secca entrambe della durata approssimativa di
6 mesi. La prima comporta piogge intense e durature per molti giorni, con frequenti temporali e rari giorni senza
fenomeni, simile al clima tropicale. La seconda invece è molto secca, con piogge quasi assenti, simile al clima
desertico. Le piogge si distribuiscono caratteristicamente in corrispondenza del passaggio del Sole alla massima
elevazione (Zenit) e perciò si chiamano piogge zenitali.
Le temperature sono sempre abbastanza elevate (superiore generalmente ai 20 °C), ma le escursioni termiche sono
decisamente maggiori rispetto al clima equatoriale.
Negli ultimi decenni si è assistito ad un prolungamento della stagione arida in molte zone, forse a causa del
riscaldamento globale; questo fenomeno sta danneggiando la fauna e la flora locali che stanno scomparendo, nonché le
popolazioni indigene, costrette spesso a muoversi in altri luoghi.
Zona temperata
Queste due fasce sono caratterizzate dall'avere una esposizione ai raggi del sole molto variabile durante il corso
dell'anno. Ciò determina una forte differenza fra le durate del dì (ore di luce) e della notte (ore di buio), di conseguenza
si possono percepire, nel corso dell'anno, 2 diversi periodi: quello di forte illuminazione solare (estate) e quello di scarsa
illuminazione (inverno) che, con i relativi periodi ciclici di transizione dall'uno all'altro determinano le classiche 4
stagioni. Tutto ciò non può non avere influenza sugli ambienti e d esseri viventi e pertanto si possono avere climi
diversi.
Climi: il clima temperato comprende i numerosi sottotipi delle zone comprese tra tropici e i circoli polari in entrambi
gli emisferi.
Clima temperato freddo
Il clima temperato freddo si può dividere in due diversi climi: il clima temperato freddo continentale (con estate calda) e
il clima temperato freddo continentale con inverno lungo e secco. Il primo è caratterizzato da un inverno freddo con la
temperatura del mese più freddo inferiore a -2 °C. Le estati sono relativamente calde con temperatura media del mese
più caldo compresa tra 15 °C e 20 °C e possono avere massime che toccano o superano i 30 °C. Il secondo è
caratterizzato da un inverno lungo e freddissimo con punte di anche -50 °C. Le estati sono invece generalmente più
fresche del tipo precedente. Le zone tipiche di questo clima sono il Canada nordorientale e la Siberia orientale.
Il clima temperato fresco
La classificazione di questo tipo climatico appare abbastanza complicata, tant'è che è divisa in ben 12 sottoclassi.
Semplificando si può dire che è diviso in clima della foresta, clima della steppa e clima oceanico. Il primo, umido è
associato alla foresta temperata a latifoglie. Il secondo, secco, è il clima tipico delle steppe continentali. Il clima
oceanico è il clima delle coste occidentali dei continenti: il nordovest degli Stati Uniti, la Tasmania e la Nuova Zelanda,
l'Arcipelago britannico, le zone atlantiche della Francia, le coste del Mar del Nord e della Manica. Caratteristica di
questo tipo di clima sono il totale annuale delle precipitazioni e la debole escursione termica. Le estati non sono quasi
mai aride. Nelle zone interne dei continenti, più lontane dal mare e quindi con fenomeni più marcati, il clima temperato
oceanico si modifica in sub-oceanico: l'escursione media annuale aumenta; è più freddo in inverno e più caldo in estate,
le precipitazioni annuali in pianura sono meno importanti, i venti perdono la loro forza.
Clima temperato caldo
Il clima temperato caldo comprende diverse sottoclassi di climi, da quello umido dell'Asia orientale e degli Stati Uniti
del Sud a quello semidesertico e desertico. Il clima mediterraneo rientra in questa categoria e a seconda della posizione
geografica (proprio la presenza del mare stesso ad esempio) si possono avere delle modifiche climatiche e
meteorologiche anche abbastanza importanti; diluvi o periodi di aridità estivi.
Zona glaciale o polare
Queste due fasce sono caratterizzate dall'avere una esposizione ai raggi del sole molto scarsa durante tutto dell'anno.
In particolare qualunque località di queste zone ha almeno un giorno all'anno in cui il sole non sorge perchè rimane
sotto la linea dell'orizzonte (fenomeno della notte polare) e almeno un giorno all'anno in cui il sole non tramonta perchè
rimane sopra la linea dell'orizzonte (fenomeno del sole di mezzanotte)
clima
Il clima polare è un insieme di manifestazioni di temperatura e pressione che creano durante l'anno la meteorologia dei
poli terrestri e delle regioni all'interno dei circoli polari. La principale caratteristica dei climi polari sta nella temperatura
di queste zone, che raramente supera i 10 gradi anche nei più caldi giorni d'estate.
Le regioni a clima polare si dividono fondamentalmente in due classi: le aree polari vere e proprie (Antartide,
Groenlandia) e le aree subpolari dove si trova il clima della tundra e dove il terreno praticamente sempre gelato (si
chiama permafrost) impedisce la crescita di alberi ad alto fusto.
In genere, le zone a clima polare si trovano a nord del 60º parallelo nell'emisfero boreale e a sud di esso nell'emisfero
australe. Nelle aree subpolari spesso si hanno grandi escursioni termiche annue, che vanno da temperature molto rigide
d'inverno a temperature abbastanza miti d'estate. La piovosità è in genere molto scarsa; tuttavia spesso in queste zone la
neve ricopre il suolo per gran parte dell'anno, poiché le temperature non sono sufficienti a scioglierla.