DPI_2015_2212015_RET

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FONDOPENSIONEBDR
FONDO PENSIONE PER IL PERSONALE
DELLA
BANCA DI ROMA
ISCRITTO ALL’ALBO DEI FONDI PENSIONE PRESSO LA COVIP – I^ SEZIONE SPECIALE AL N. 1162
SEDE LEGALE: VIA PADRE SEMERIA 9, 00154 ROMA
Documento sulla politica di investimento
Approvato il 22.12.2015
Il Documento è redatto dal Fondo Pensione per il Personale della Banca di Roma secondo le indicazioni stabilite dalla
Delibera COVIP del 16 marzo 2012. Il Documento è disponibile sul sito web del Fondo Pensione.
Indice
1. Premessa ....................................................................................................................................................... 2
a. Caratteristiche generali del Fondo Pensione e destinatari. .................................................................... 2
b. Scelte pregresse in materia di gestione ................................................................................................... 3
2. Obiettivi della politica di investimento.......................................................................................................... 4
a. Caratteristiche della popolazione di riferimento..................................................................................... 4
b. Obiettivi reddituali e profilo di rischio..................................................................................................... 6
3. Criteri di attuazione della politica di investimento ..................................................................................... 13
a. Ripartizione strategica delle attività ...................................................................................................... 13
b. Strumenti finanziari in cui si intende investire e rischi connessi .......................................................... 16
c. Modalità di gestione e caratteristiche dei mandati............................................................................... 17
d. Criteri per l’esercizio del voto ................................................................................................................ 23
4. Compiti e responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo di investimento ............................................ 24
a. Consiglio di Amministrazione ................................................................................................................. 24
b. Commissione Mobiliare.......................................................................................................................... 24
c. Commissioni Immobiliare ....................................................................................................................... 25
d. Funzione Finanza .................................................................................................................................... 25
e. Direttore Responsabile del Fondo.......................................................................................................... 26
f. Advisor finanziario................................................................................................................................... 26
f. Advisor immobiliare ................................................................................................................................ 27
g. Funzione Compliance.............................................................................................................................. 27
h. Gestori finanziari..................................................................................................................................... 27
i. Banca depositaria .................................................................................................................................... 28
l. Service amministrativo ............................................................................................................................ 28
5. Sistema di controllo e valutazione dei risultati conseguiti.......................................................................... 29
a. Verifica dei principali parametri di valutazione della gestione............................................................. 29
b. Controllo trimestrale dell’adeguatezza del portafoglio agli obiettivi del piano strategico ................. 30
c. - Monitoraggio del livello di capitalizzazione e dei rischi della Sezione................................................ 30
a. Verifica delle soglie di rischiosità e dei principali parametri di valutazione della gestione ................ 31
b. Performance attribution......................................................................................................................... 33
c. Controllo dei costi della gestione finanziaria ......................................................................................... 33
6. Modifiche apportate nell’ultimo triennio.................................................................................................... 34
1
1. Premessa
Il presente Documento, redatto in conformità alla deliberazione COVIP del 16 Marzo 2012, ha lo scopo di
definire la strategia finanziaria che il Fondo Pensione per il Personale della Banca di Roma (di seguito solo
“Fondo” o “Fondo Pensione”) intende attuare per ottenere, dall’impiego delle risorse affidate,
combinazioni rischio-rendimento efficienti nell’arco temporale coerente con i bisogni previdenziali degli
aderenti e con le prestazioni da erogare.
Il Documento indica gli obiettivi che il Fondo Pensione per il Personale della Banca di Roma mira a realizzare
con riferimento sia all’attività complessiva, sia a quella delle singole sezioni e dei singoli comparti di cui si
compone.
a. Caratteristiche generali del Fondo Pensione e destinatari.
Il Fondo Pensione per il Personale della Banca di Roma è il Fondo di previdenza complementare con
personalità giuridica per i lavoratori dipendenti della ex Banca di Roma risultante dagli accordi tra le Fonti
Istitutive del 30 luglio 1998 e del 12 febbraio 1999.
Il Fondo Pensione, iscritto all’albo tenuto dalla COVIP con il n. 1162, è strutturato secondo due gestioni
distinte contabilmente e patrimonialmente:
-
Gestione a prestazione definita, cui sono iscritti i dipendenti già iscritti al Fondo alla data del
31.12.1997;
-
Gestione a contribuzione definita, cui sono iscritti, oltre i dipendenti già iscritti al Fondo a tale data,
coloro che vi hanno aderito successivamente in presenza dei requisiti statutariamente previsti.
Come noto, per effetto delle previsioni del “Protocollo di gestione del processo di integrazione del nuovo
Gruppo UniCredit” del 3 agosto 2007, il Fondo Pensione per il Personale della Banca di Roma è chiuso a
nuove adesioni. L’art. 11 del Protocollo stabilisce infatti che - ferma restando la partecipazione dei
Lavoratori al Fondo Pensione al quale sono iscritti per pregressa adesione - i dipendenti assunti nel Gruppo
ovvero confermati a tempo indeterminato a partire dal 1° ottobre 2007 nonché i dipendenti in servizio e
non iscritti alla data del 30 settembre 2007 ad alcuna forma di previdenza complementare operante nel
Gruppo, con decorrenza 1° ottobre 2007 aderiranno al Fondo Pensione per il Personale delle Aziende del
Gruppo UniCredit.
***
Si ritiene opportuno premettere brevi cenni riguardo all’assetto organizzativo del Fondo Pensione.
Come noto il Fondo non dispone di personale proprio ma si avvale di risorse messe a disposizione dalla
Banca (da intendersi quale Banca di Roma e successori; oggi Unicredit).
A tal fine l’art. 22 dello Statuto prevede che “La Banca mette a disposizione del Fondo il personale
necessario al suo funzionamento.
L’organizzazione e la gestione del suddetto personale si ispira a criteri di efficienza e di economicità.
Gli oneri connessi al trattamento economico del personale vengono sostenuti dalla Banca. Altresì, sono a
carico dalla Banca le spese di ordinaria amministrazione e quelle correlate al corrente funzionamento del
Fondo, sulla base di un’apposita previsione annuale di spesa da concordare con la Banca medesima”.
2
.
In seguito alla incorporazione del gruppo Capitalia nel gruppo UniCredit, l'organizzazione del Fondo ha
subito alcune modificazioni, per cui ad oggi la gestione amministrativa dello stesso si è realizzata
avvalendosi di un’apposita struttura di UniCredit (Unit “Pension Funds”) costituita con l'obiettivo di offrire
servizi ai diversi Fondi pensione operanti nel gruppo.
b. Scelte pregresse in materia di gestione
Su una rilevante parte degli elementi oggetto del presente Documento, il Fondo Pensione ha già deliberato
in passato con contenuti coerenti con quanto previsto dalla Deliberazione Covip.
In particolare, tra le varie deliberazioni già assunte, si ricordano per la Sezione a Prestazione Definita:
-
la deliberazione del 12 aprile 2010 con cui il Consiglio di Amministrazione del Fondo ha adottato il
Piano di risanamento ALM, con l’obiettivo del graduale recupero nel tempo dell’equilibrio
patrimoniale;
le deliberazioni del 26 luglio 2011 e, in ultimo, del 18 giugno 2012 relative all’aggiornamento del
Piano suddetto;
la deliberazione del 28 aprile 2011 relativa alla strutturazione del Processo degli Investimenti per la
Sezione in oggetto;
la deliberazione del 1 ottobre 2014 con cui il Consiglio di Amministrazione del Fondo ha adottato il
Piano di Riequilibrio ai sensi del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 7 dicembre
2012, n. 259, approvato dalla Covip il 20 marzo 2015;
la deliberazione del 25 novembre 2015 relativa all’aggiornamento del Piano suddetto.
Per la Sezione a Contribuzione Definita si segnalano:
-
la deliberazione del 16 marzo 2006 relativa all’individuazione della Società cui affidare in
outsourcing la gestione amministrativo-contabile del Fondo Pensione;
la deliberazione del 20 dicembre 2007 relativa alla stipula della convenzione con il gestore
assicurativo per l’erogazione delle rendite;
la deliberazione del 15 settembre 2008 relativa all’individuazione dell’intermediario cui affidare il
servizio di banca depositaria;
la deliberazione del 2 febbraio 2010 relativa alla revisione dell’asset allocation del Comparto
Garantito;
la deliberazione del 4 maggio 2010 che definisce il nuovo assetto gestionale;
la deliberazione del 20 luglio 2010 avente ad oggetto l’investimento delle risorse del Comparto
Garantito in una polizza assicurativa di Ramo V;
la deliberazione del 2 maggio 2012 che individua gli intermediari cui affidare in delega parte delle
risorse del Comparto Moderato;
la deliberazione del 28 ottobre 2015 relativa alla revisione dell’asset allocation del Comparto
Moderato e del modello gestionale (scadenza mandati di gestione obbligazionari; rinnovo del
mandato azionario).
3
2. Obiettivi della politica di investimento
Il Fondo Pensione ha lo scopo esclusivo di assicurare agli aderenti, e loro aventi causa, prestazioni a
carattere previdenziale, in forma sia di rendita sia di capitale, complementari a quelle erogate dal sistema
obbligatorio pubblico. A tale fine esso provvede alla raccolta dei contributi, alla gestione delle risorse
nell’esclusivo interesse degli aderenti e all’erogazione delle prestazioni secondo quanto disposto dalla
normativa in materia di previdenza complementare e dallo Statuto.
In particolare l’obiettivo finale della politica di investimento del Fondo è quello di perseguire combinazioni
rischio-rendimento efficienti in un determinato arco temporale, coerenti con le prestazioni da erogare e tali
da consentire di massimizzare le risorse destinate alle prestazioni esponendo gli aderenti ad un livello di
rischio ritenuto accettabile.
a. Caratteristiche della popolazione di riferimento
Ai fini della definizione della politica di investimento il Fondo Pensione ha considerato disgiuntamente le
due Sezioni date le diverse prestazioni obiettivo (copertura delle passività attese per la Sezione a
Prestazione Definita verso l’ottimizzazione delle combinazioni rendimento-rischio per i Comparti della
Sezione a Contribuzione Definita).
Gestione a Prestazione Definita
Per la Sezione a Prestazione Definita, come previsto dallo Statuto, il Fondo provvede a intervalli non
superiori a tre anni (per prassi annualmente) a verifiche tecnico-attuariali a cura dell’attuario designato.
L’ultima verifica, affidata dallo studio attuariale Orrù, rispetto alla collettività degli iscritti al Fondo è riferita
al 31.12.2014; le valutazioni in particolare sono relative ai lavoratori in servizio, ai lavoratori che hanno
aderito a un piano aziendale di esodo e sono entrati nel Fondo di Solidarietà (cd. “esodati”), agli exdipendenti in attesa di prestazione differita (cd. “differiti”) e ai pensionati attuali iscritti al Fondo.
Gli iscritti attivi (ancora in servizio) a tale data risultano 4.711 (contro i 4.990 del 31.12.2013), di cui 39 sono
esodati (242 al 31.12.2013).
Di seguito si rappresentano le principali caratteristiche anagrafiche ed economiche relative ai 4.7111 attivi
al 31.12.14, con evidenziazione della retribuzione annua media, utile ai fini contributivi per il Fondo, e la
pensione media annua Fondo calcolata al 31.12.97 e rivalutata sino al 31.12.13 (per il 2014 gli importi di
pensione non hanno subito variazioni).
Classi di età
40-44
45-49
50-54
55-59
60-64
65-69
TOTALE
Numero
Età media
(anni)
149
865
43,4
47,5
Anzianità media
iscrizione Fondo
(anni)
23,0
24,6
1.431
1.567
653
7
4.711
52,0
57,0
61,0
65,3
53,9
28,0
33,7
35,7
35,0
30,3
Retribuzione
Contributiva
media
44.909
51.379
54.407
53.808
57.078
53.557
53.645
Pensione media
annua Fondo
971
1.438
2.359
3.954
4.666
4.518
3.019
4
I pensionati del Fondo al 31.12.2014 sono 15.136 (14.896 al 31.12.13), di cui 11.418 di vecchiaia e anzianità,
249 di invalidità e 3.496 nuclei superstiti di attivo o di pensionato.
Di seguito sono riportate le caratteristiche demografiche ed economiche medie dei pensionati al
31.12.2014 per tipo di pensione.
Tipo di pensione
Vecchiaia e anzianità
Invalidità
Numero
11.418
249
Età media (anni)
71,2
68,7
Pensione annua Fondo
6.394
5.248
3.469
15.136
76,3
72,3
4.667
5.979
Superstiti (di attivi e pensionati)
TOTALE
Al 31.12.2014 risultano iscritti alla Gestione anche 1.491 pensionati con diritto alla prestazione differita che
hanno età media di 58,3 anni e pensione annua media di 4.148 euro.
L’indice di pensionamento (rapporto tra pensionati e attivi, con esclusione sia di differiti che di esodati) al
31.12.2014 è pari a 3,2 (3,1 a fine 2013).
Gestione a Contribuzione Definita
Di seguito si riportano alcune informazioni di sintesi sulla popolazione di riferimento sulla evoluzione della
stessa negli ultimi 5 anni.
Data
31.12.2014
31.12.2013
31.12.2012
31.12.2011
31.12.2010
N. iscritti in attività
7.923
8.148
8.732
9.055
9.765
N. iscritti cessati dal servizio
506
862
693
767
859
Totale iscritti
8.429
9.010
9.425
9.822
10.624
Anche per la Sezione a Contribuzione Definita, si segnala la progressiva diminuzione del numero di iscritti,
dovuta, oltre che a fenomeni demografici come per la Sezione a Prestazione Definita, all’impatto delle
previsioni del Protocollo di gestione del 3 agosto 2007 e successive integrazioni in ordine agli esodi
anticipati e alla cessione di sportelli, nonché della maturazione della pensione INPS degli esodati in base a
precedenti accordi.
Per quanto riguarda gli iscritti in attività di servizio al 31 dicembre 2014 (7.923 unità), il 39,9% ca. di essi
risultano essere femmine; il 60,1% ca. maschi, con un’età media complessiva pari a ca. 50,9 anni. Di seguito
la distribuzione per sesso e classe d’età della popolazione degli attivi iscritti alla Sezione.
Classi di età
20 – 24
25 – 29
30 – 34
35 – 39
40 – 44
45 – 49
50 – 54
55 – 59
60 – 64
Femmine per classi di età
(% totale per sesso)
0,0%
0,06%
3,13%
11,53%
16,05%
20,77%
23,43%
19,82%
5,19%
Maschi per classi di età
(% totale per sesso)
0,00%
0,10%
1,62%
7,95%
9,32%
14,73%
24,45%
25,88%
15,57%
Totale per fascia d’età
(% totale attivi)
0,000
0,001%
0,022%
0,094%
0,120%
0,171%
0,240%
0,235%
0,114%
5
65 e oltre
Totale
0,0%
100,0%
0,38%
100,0%
0,002%
100,0%
La sezione, come detto, risulta essere strutturata in due Comparti, Garantito e Moderato, la cui
popolazione attiva è di seguito descritta. È da tener presente, al riguardo, che taluni iscritti hanno suddiviso
la propria posizione previdenziale su entrambi i Comparti.
In particolare, il Comparto Garantito al 31 dicembre 2014 conta 1.046 posizione attive, ripartite come
descritto in tabella.
Classi di età
25 – 29
30 – 34
35 – 39
40 – 44
45 – 49
50 – 54
55 – 59
60 – 64
65 e oltre
Totale complessivo
Femmine
0
5
26
47
90
100
92
31
0
391
Maschi
1
11
40
44
101
160
166
128
4
655
Totale per fascia d’età
1
16
66
91
191
260
258
159
4
1.046
A fine 2014, invece, il Comparto Moderato registra 7.269 posizioni di iscritti attivi la cui distribuzione è
evidenziata dalla tabella successiva.
Classi di età
20 – 24
25 – 29
30 – 34
35 – 39
40 – 44
45 – 49
50 – 54
55 – 59
60 – 64
65 e oltre
Totale complessivo
Femmine
0
2
94
340
471
594
667
558
141
0
2867
Maschi
0
4
66
343
410
656
1097
1148
661
717
4402
Totale per fascia d’età
0
6
160
683
881
1250
1764
1706
802
17
7269
b. Obiettivi reddituali e profilo di rischio
Come detto, il Fondo è articolato secondo due gestioni tra loro separate anche patrimonialmente che
rispondono a logiche di determinazione di obiettivi e combinazioni rendimento-rischio tra loro
differenziate.
Gestione a Prestazione Definita
La Sezione ha come obiettivo l’erogazione di trattamenti pensionistici in forma di rendita secondo le misure
definite dallo Statuto a favore di una platea di iscritti (e loro aventi causa) predefinita. Il Fondo, nell’ambito
6
della gestione delle proprie risorse, persegue pertanto l’obiettivo del costante equilibrio tecnico-attuariale,
anche attraverso il conseguimento di adeguati livelli di rendimento.
In tale ambito, in coerenza alle previsioni dello Statuto, il Fondo procede, ad intervalli non superiori a 3 anni
(per prassi annualmente), ad incaricare un attuario per la redazione di una Relazione tecnico attuariale e a
predisporre piani di investimenti e disinvestimenti finalizzati, tra l’altro, al graduale smobilizzo del rilevante
patrimonio immobiliare, al fine di rendere disponibili le risorse per far fronte all’erogazione delle
prestazioni previdenziali attese, e, al tempo stesso, di conseguire rendimenti adeguati al raggiungimento e
al mantenimento dell’equilibrio tecnico-attuariale, in coerenza con le disposizioni di legge tempo per
tempo vigenti.
Al riguardo, il Fondo Pensione adotta un piano strategico, con il supporto dell’Advisor, volto alla gestione
integrata dei rischi dell’attivo e del passivo patrimoniale (cd. Asset Liability Management, “ALM”).
Tale piano implica un processo di verifica ed eventuale revisione, su base annuale, dell’allocazione
strategica del patrimonio della Sezione e richiede un meccanismo di adeguamento del portafoglio alle
previsioni del piano continuo ed attivo. In funzione delle modifiche introdotte dal piano strategico vengono
quindi valutate proposte di investimento e disinvestimento secondo i criteri dettati dallo specifico processo
di cui il Fondo si è dotato, descritto nel successivo cap. 3.
La definizione e l’evoluzione del piano a partire dal 2010 sono state oggetto di continua verifica, anche al
fine di valutare l’impatto che la dinamica dei mercati e della normativa hanno sull’equilibrio patrimoniale;
tale attività è stata oggetto di periodica informativa all’Organo di Vigilanza.
Preso atto dei risultati del piano, dell’evoluzione del quadro normativo di riferimento (cfr. D.MEF 259/12) e
delle indicazioni espresse dalla Commissione di Vigilanza, le Fonti Istitutive del Fondo in data 16/5/2014
hanno approvato l’adozione di ulteriori misure di riequilibrio patrimoniale (di seguito l“Accordo”), che il
CdA del Fondo ha provveduto successivamente a recepire.
Tale Accordo modifica sia per i pensionati esistenti sia per gli iscritti in servizio e differiti il meccanismo di
rivalutazione delle prestazioni in essere per la Sezione a Prestazione Definita:
-
abolendo la precedente perequazione automatica all’inflazione, statutariamente prevista;
-
lasciando inalterate per il 2014 l’importo delle prestazioni;
-
prevedendo a partire dal 2015 che le variazioni delle prestazioni siano effettuate secondo l’effettivo
rendimento della gestione del patrimonio della Sezione risultante dalla differenza tra il tasso di
rendimento rilevato annualmente dal CdA del Fondo in sede di compilazione del Bilancio di
esercizio e il tasso necessario per il mantenimento dell’equilibrio utile a finanziare le prestazioni a
carico del Fondo stesso determinato sulla base di apposite valutazioni attuariali.
Alla luce della strutturale modifica intervenuta nel meccanismo di adeguamento delle prestazioni e delle
nuove indicazioni normative (cfr. Reg. Covip n.2949/2014), il Fondo Pensione ha proceduto quindi a
redigere ed approvare nella riunione dell’1 ottobre 2014 un piano di riequilibrio decennale (di seguito
“Piano”), basato sulle risultanze al 31.12.2013; detto Piano contempla per altro l’esigenza di costituire
entro il 31.12.2023 attività supplementari pari al 4% delle riserve tecniche. Con delibera n.1761 del
20/3/2015 la Covip ha approvato il Piano e le connesse modifiche statutarie.
7
Nella definizione del Piano il Fondo Pensione, in particolare, ha tenuto conto:
-
dei risultati delle valutazioni contenute nel documento tecnico dell’advisor attuariale al 31.12.13;
delle principali ipotesi di sviluppo del patrimonio immobiliare e mobiliare alla stessa data, definite
con il supporto rispettivamente dell’advisor immobiliare e finanziario.
Valutazioni tecnico-attuariali
Con riferimento alle stime dell’advisor attuariale:
-
il quadro delle ipotesi demografiche, economiche e finanziarie è stato prudenzialmente definito. In
particolare si segnala che il tasso tecnico è stato individuato nel 3,75%, livello ritenuto
ragionevolmente realizzabile alla luce dei risultati raggiunti e degli investimenti da realizzare nel
corso del prossimo decennio;
-
al fine di realizzare sin da subito e costantemente nel decennio l’equilibrio tecnico attuariale, è
stato ipotizzato l’abbattimento in un’unica soluzione degli importi pensionistici pari del 5% nel
2015, di cui due terzi imputabili alla necessità di costituzione delle attività supplementari del 4%
previste dal Decreto;
-
dato che, ai sensi dell’art . 7 del D.MEF 259/2012, il Fondo potrà procedere a ripianare il disavanzo
entro 10 anni dall’entrata in vigore dello stesso (ossia entro il 2023), in alternativa all’unico
abbattimento del 5%, è stato stimata una riduzione anno per anno dello 0,9% degli importi
pensionistici tra il 2015 e il 2023. Tale riduzione nello specifico comporta su tutto il decennio
analizzato un avanzo costantemente positivo, ivi comprendendo la costituzione delle attività
supplementari del 4% (che incide per due terzi, ossia ca. lo 0,6% annuo in diminuzione delle
prestazioni);
-
l’ipotesi di riduzione dello 0,9% annuo delle pensioni implica tuttavia una forte ed eccessiva
capitalizzazione al 2023, destinata per lo più ad aumentare nel tempo; può essere quindi valutata
una riduzione inferiore e tale comunque da assicurare prudenzialmente il raggiungimento
dell’equilibrio attuariale nel decennio, a tal proposito una riduzione delle pensioni dello 0,7% annuo
tra il 2015 e il 2023 (di cui sempre due terzi imputabile alla costituzione di attività supplementari)
condurrebbe a un avanzo tecnico già a partire dal 2021 sulla base di un tasso di rendimento del
patrimonio pari al 3,75%.
Valutazioni di sviluppo delle attività patrimoniali
Con riferimento allo sviluppo prospettico dell’attuale patrimonio e delle passività per la redazione del
Piano, le elaborazioni svolte con l’ausilio dell’advisor finanziario:
-
sono state condotte assumendo uno Scenario Centrale caratterizzato da ipotesi prudenziali e
concretamente realizzabili per quanto riguarda sia il patrimonio mobiliare, sia quello immobiliare: i
risultati reddituali e i flussi di cassa attesi sono stati stimati in particolare sulla base degli effettivi
strumenti mobiliari presenti al 31.12.13 e presumibili nei prossimi anni (a meno di scadenze /
rimborsi), recependo al contempo un’ipotesi di dismissione (e redditività) immobiliare individuata
in chiave prudenziale a seguito di un’attenta disamina delle alternative a disposizione, svolta col
supporto dell’advisor immobiliare;
8
-
prevedono, in tale Scenario Centrale, ipotesi di dismissione e reinvestimento del patrimonio
mobiliare, volti ad adeguare dinamicamente il portafoglio strategico, inserite in uno sviluppo
prudenziale del contesto di mercato di medio periodo;
-
al fine di realizzare l’opportuno allineamento tra le diverse previsioni, contengono criteri e ipotesi
coerenti all’Accordo e alle valutazioni attuariali sopra dette, in merito alle modalità di
determinazione del risultato annuale a cui adeguare le prestazioni, al tasso tecnico utilizzato per la
quantificazione annuale della riserva matematica (3,75%), allo sviluppo dei flussi pensionistici futuri
(pre-adeguamento), all’ipotesi di riduzione degli importi in pensione dello 0,7% annuo tra il 2015 e
il 2023.
Obiettivi finanziari del piano di riequilibrio
Sulla base dell’attuale portafoglio e delle ipotesi cautelativamente assunte, è stato quindi individuato il
piano strategico decennale di investimenti tale da consentire di realizzare un target di redditività in media
almeno pari a quello utilizzato per la stima delle riserve tecniche, assumendo rischi adeguati in termini di
variabilità intertemporale dei rendimenti (a cui sono connesse le variazioni delle prestazioni) e di liquidità
dell’attivo patrimoniale (ossia tale da rendere ragionevolmente certo il pagamento delle prestazioni nel
decennio). In particolare si segnala che:
-
la redditività attesa dal Piano è pari al 4,1% medio annuo nel decennio, se pur con un profilo via via
crescente nel tempo in ragione della durata media degli strumenti investiti, tale da rendere più che
sostenibile l’ipotizzata riduzione dello 0,7% annuo degli importi pensionistici tra il 2015 e il 2023;
-
non si evidenziano rischi di liquidità specifici nel decennio considerato nello Scenario Centrale;
-
i rischi connessi all’implementazione del Piano sono stati valutati anche mediante l’elaborazione di
uno Scenario di Stress definito in maniera cautelativa, i cui risultati hanno evidenziato che il
patrimonio è in grado di generare anche in uno scenario negativo rendimenti positivi nel decennio
(+3% annuo medio ca.), e rischi di liquidità fronteggiabili mediante una minore pianificazione degli
investimenti futuri (e/o maggiori dismissioni) a partire dal 2018.
Il Fondo Pensione, ha ritenuto comunque prudente in questa fase adottare l’ipotesi di riduzione dello 0,7%
degli importi delle prestazioni di iscritti attivi, pensionati e differiti per ciascun anno tra il 2015 e il 2023 al
fine di orientare l’attività strategica verso la costituzione di una dotazione patrimoniale sufficiente non solo
alla copertura degli impegni previdenziali in senso stretto, ma anche delle attività supplementari del 4%
(che incidono per i due terzi rispetto alla stima di riduzione predetta) nel decennio senza creare criticità
particolari in merito alla destinazione di eventuali eccedenze.
Alla luce delle evidenze del nuovo bilancio tecnico-attuariale 2014 e dello scenario di mercato atteso,
nonché dell’aggiornamento del quadro normativo (D.MEF 166/2014), il CdA del 25/11/2015 ha ritenuto
opportuno verificare l’adeguatezza del Piano. Tale verifica ha evidenziato che:
-
il bilancio tecnico attuariale svolto su dati al 31/12/14 sostanzialmente conferma le valutazioni
sottostanti l’approvazione del piano
-
lo scenario di mercato, contraddistinto da rendimenti ancora molto bassi in ambito obbligazionario,
è tuttora in linea con quello del Piano.
9
Di conseguenza, sono state confermate le linee guida del Piano prevedendo, al contempo, per ciascuna
asset class dei range tattici coerenti con il Piano stesso che consentano di operare nel rispetto di tali linee
guida nel prossimo triennio mantenendo un opportuno livello di flessibilità dato il contesto volatile atteso
per i mercati di riferimento.
Gestione a Contribuzione Definita
La Sezione ha come fine ultimo l’erogazione di prestazioni in forma sia di rendita che di capitale.
La Sezione, le cui risorse vengono gestite in coerenza con la disciplina del DM 62/07 e successive
integrazioni o modifiche, risulta attualmente articolata in due Comparti: Garantito e Moderato.
La suddivisione in più Comparti, prevista dallo Statuto del Fondo, risponde all’esigenza di strutturare il
risparmio previdenziale in funzione degli obiettivi di rendimento e di rischio dell’investimento
previdenziale: rischio di mercato, rischio di inflazione e rischio legato all’orizzonte temporale
dell’investimento. I due Comparti sono quindi differenziati per caratteristiche, profili di rischio e
rendimento al fine di assicurare agli aderenti un’adeguata possibilità di scelta.
Una volta esaminate le principali distribuzioni demografiche della popolazione per i due Comparti, si è
proceduto all’individuazione degli obiettivi finanziari sugli orizzonti temporali definiti per ciascuno di essi.
In particolare, per quanto riguarda il Comparto Garantito, tenuto conto degli obiettivi chiaramente
esplicitati dal D. Lgs. 252/2005 e della comunicazione Covip 815/2007, il Consiglio di Amministrazione ha
deciso di definire dal 2012:
-
l’obiettivo di raggiungimento, con elevata probabilità, di un rendimento comparabile alla
rivalutazione del Tfr;
un rendimento minimo di restituzione integrale del capitale conferito alla linea più prudenziale del
Fondo;
un orizzonte massimo di 5 anni per l’ottimizzazione, coerente con la natura del Comparto.
Per quanto riguarda il Comparto Moderato, si è proceduto individuando:
-
un obiettivo di rendimento oltre l’inflazione almeno pari all’1,5%,
in termini di rischio, un’elevata probabilità di rendimenti comparabili alla rivalutazione del Tfr
sull’orizzonte di ottimizzazione;
un orizzonte temporale massimo per l’ottimizzazione prudenzialmente pari a 10 anni, anche In
considerazione degli effetti del Protocollo del 2007.
Rispetto agli obiettivi finanziari suddetti, il Fondo ha proceduto a verificare nel corso del 2015 l’adeguatezza
dell’asset allocation vigente per il Comparto Moderato.
I rendimenti attesi e le volatilità ottenibili dagli attuali Comparti sono stati quindi aggiornati, con il supporto
dell’Advisor, attraverso un processo di simulazione dei tassi nominali e di inflazione attesa coerente con
quella sinora sempre utilizzata dal 2012 nella redazione del presente Documento.
Per quanto riguarda i rendimenti lordi attesi e le volatilità degli indici di mercato, è stata effettuata una
stima dei livelli di equilibrio sostenibili nel medio-lungo termine, utilizzando come rendimento di partenza
la media decennale dei rendimenti degli strumenti monetari area Euro. Al contempo, le stime hanno tenuto
10
conto delle attuali condizioni di mercato, evidenziando prospettive di rendimento nel breve/medio periodo
molto contenute sui principali mercati obbligazionari investibili.
L’inflazione attesa stimata, anche sulla base delle aspettative degli operatori di mercato, è risultata positiva
ma contenuta nel breve medio-periodo e, successivamente, crescente nel medio-lungo termine (sino a
1,7% ca.).
Descrizione
previsioni: a 3 anni (giu-15)
previsioni: olt re 10 anni (giu-15)
rendim. medio
volat ilit à annua
annuo
(lorda)
(lordo)
rendim. medio
volat ilit à annua
annuo
(lorda)
(lordo)
Cash
0,2%
0,5%
1,7%
Bond Emu government IG1-5Y
-0,3%
1,9%
2,2%
0,7%
2,1%
Bond Emu government IG5-10Y
-0,6%
4,3%
3,0%
4,4%
Bond USgovernment all mat s.hdg.
Bond Emerging government all mat s.hdg.
0,7%
5,3%
4,6%
8,4%
2,7%
6,5%
5,0%
8,9%
Inf lat ion linked Emu government (ex Greece) HICPall mat s.
Bond Euro Corporat e all mat s.
-0,2%
0,0%
6,9%
3,5%
3,5%
3,6%
7,1%
3,8%
Bond USCorporat e all mat s.hdg.
1,7%
5,6%
4,8%
6,0%
Bond Global Corporat e HY all mat s.hdg.
4,5%
9,7%
7,8%
10,7%
Privat e Debt
4,0%
8,6%
5,8%
8,6%
Polizze (rendiment o garant it o)
2,0%
0,0%
2,0%
0,0%
Bond Global Convert ibles
4,4%
9,2%
4,7%
9,1%
Equit y Emu
6,1%
17,2%
7,2%
17,1%
Equit y World ex Emu unhdg.
5,5%
12,2%
6,0%
12,1%
Equit y Emerging World unhdg.
Flessibili (AASpropost a)
6,6%
3,1%
18,8%
6,5%
7,8%
4,7%
18,7%
6,5%
Real Est at e
3,0%
5,0%
3,0%
5,0%
Privat e Equit y (AASpropost a)
3,8%
10,8%
5,8%
10,9%
inf lazione at t esa
0,8%
1,7%
Ad esito di tale verifica, in un contesto di mercato molto mutato rispetto al recente passato, i risultati:
confermano la rispondenza agli obiettivi definiti nel corso del 2012;
al contempo, però, evidenziano combinazioni di rendimento/rischio potenzialmente sfavorevoli su
orizzonti temporali più brevi per gli aderenti.
Sulla base di questi risultati il Fondo ha effettuato una parziale manutenzione / ottimizzazione dell’asset
allocation del Comparti, al fine di massimizzare la probabilità di raggiungimento dei rendimenti obiettivo
precedentemente definiti anche su orizzonti temporali più brevi, fermo restando la tolleranza al rischio
massima già individuata per il comparto.
Il Fondo ha così individuato l’asset allocation ottimale del comparto Moderato, in particolare verificando:
- rendimenti medi annui (al lordo di costi e fiscalità);
- volatilità dei suddetti rendimenti;
- probabilità di ottenere risultati superiori all’inflazione.
Per il comparto Garantito, preso atto della scadenza della polizza in essere nel 2015 e dell’impossibilità di
prorogarla mantenendo il livello di garanzia previgente (2% lordo annuo) alla luce del mutato contesto di
mercato, sono in corso analisi volte alla identificazione di una soluzione assicurativa ritenuta idonea al
raggiungimento degli obiettivi prefissati per il comparto mantenendo un livello di garanzia adeguato,
interessando primari operatori di mercato.
Di seguito si riassumono, per ogni Comparto, orizzonte temporale d’investimento consigliato, grado di
rischio, rendimento atteso e probabilità di raggiungere l’obiettivo reddituale.
11
Garantito
Orizzonte temporale obiettivo:
Grado di rischio:
Rendimento nominale annuo atteso:
Probabilità
di
mancato
raggiungimento
1
dell’obiettivo minimo (protezione del capitale) :
Meno di 5 anni
Basso (volatilità annua attesa inferiore all’1%)
0,4% a 5 anni (rendimento reale annuo atteso: -0,7%)
Molto bassa
Moderato
Orizzonte temporale obiettivo:
Grado di rischio:
Rendimento nominale annuo atteso:
Probabilità
di
mancato
raggiungimento
dell’obiettivo minimo (rivalutazione Tfr) 2:
Sino a 10 anni
Medio (volatilità annua attesa a 10 anni: 4,5%)
3,9% a 10 anni (rendimento reale annuo atteso: 2,5%)
Bassa (15% a 10 anni)
Il modello adottato, pur associando ad ogni Comparto l’orizzonte temporale obiettivo sopra indicato, non
presenta meccanismi life-cycle o target date, a fronte anche della flessibilità concessa agli iscritti di allocare
la propria posizione individuale nel modo più funzionale rispetto alle soggettive propensioni al rischio, alla
presenza o meno di altre forme di investimenti con finalità di tipo previdenziale e all’approssimarsi dell’età
pensionabile.
Il Fondo Pensione controlla su base periodica (almeno triennale) l’efficienza del modello di Asset Allocation
Strategica e la capacità dei Comparti di raggiungere gli obiettivi attesi sull’orizzonte temporale obiettivo.
1
Probabilità che, anche sulla base all’esperienza passata, il rendimento dell’investimento, nell’orizzonte temporale
della gestione, risulti inferiore al limite citato
12
3. Criteri di attuazione della politica di investimento
Per il raggiungimento degli obiettivi finanziari della Gestione a Prestazione Definita e di ciascuno dei due
Comparti della Gestione a Contribuzione Definita, vengono individuati:
a. la ripartizione strategica delle attività, ovvero la percentuale del patrimonio da investire nelle varie
classi di strumenti;
b. gli strumenti finanziari nei quali si intende investire e i rischi connessi;
c. la modalità di gestione diretta o indiretta che si intende adottare e lo stile e le caratteristiche dei
mandati per le gestioni affidate in convenzione;
d. i criteri per l’esercizio dei diritti di voto spettanti al Fondo.
Investimenti etici:
Dal 2008 il Fondo Pensione richiede ad un soggetto terzo specializzato (Vigeo) l’analisi sociale ed
ambientale del portafoglio risultante dal Bilancio al fine di valutare il livello di responsabilità sociale. Il
rating del Fondo sui dati al 31.12.2014 è risultato superiore alla media dell’universo coperto da Vigeo, sia
per quanto riguarda gli emittenti imprese (punteggio conseguito dal Fondo di 50.2 su una media
dell’universo considerato dalla Società di 38.5) che per gli emittenti Paesi (punteggio conseguito dal Fondo
di 76.6 su una media dell’universo considerato dalla Società di 62.5).
a. Ripartizione strategica delle attività
Gestione a Prestazione Definita
Ripartizione strategica delle attività per classe di strumento:
Il piano strategico prevede la suddivisione del portafoglio della Sezione in due sub-portafogli:
-
il Liability Driven Portfolio, funzionale alla generazione di flussi di liquidità necessari ad erogare le
prestazioni nei prossimi anni, al riparo (per quanto possibile) da rischi di mercato;
il Return Portfolio, composto da strumenti con aspettative di rendimento (e rischio) più elevato,
diversificato e decorrelato al suo interno, con un orizzonte temporale di medio-lungo termine.
Per il Liability Driven Portfolio vengono attualmente individuate le seguenti classi di strumenti:
-
Cash
Bond Nominali (governativi e corporate)
Bond Inflation Linked (governativi e corporate)
Commodity
Fondi Immobiliari
Immobili
Per il Return Portfolio vengono individuate le seguenti classi di strumenti:
-
Bond Corporate High Yield
Equity e Private Equity (Globale)
13
-
Alternativi
Ripartizione per area geografica:
Per quanto riguarda il Liability Driven Portfolio, l’area di investimento prioritaria è quella Euro, per quanto
riguarda il Return Portfolio non è definita a priori la ripartizione per aree geografiche o settoriali.
Valute e coperture valutarie:
La valuta di investimento prevalente è l’Euro, in coerenza con la valuta delle prestazioni da erogare.
Duration media della componente obbligazionaria:
La duration delle attività patrimoniali è pari a ca. 5,8 anni.
Benchmark/Allocazione strategica:
Al fine di raggiungere con alta probabilità i risultati individuati al paragrafo 2.b per la Gestione
nell’orizzonte temporale idoneo, all’interno del piano strategico sono state predisposte le allocazioni
ottimali fino al 2023, rispetto a cui il Fondo provvede periodicamente agli investimenti/disinvestimenti
necessari.
Il Fondo tuttavia si riserva taluni margini di flessibilità nell’adeguamento ai pesi suddetti, per tener conto
tra l’altro delle condizioni di mercato tempo per tempo vigenti; a tal fine sono stati previsti i seguenti limiti
all’esposizione per classi di attivo:
-
Liability Driven Portfolio: mai inferiore al 60% (Return Portfolio mai superiore al 40%);
-
Cash, Bond nominali e inflation linked complessivamente mai inferiori al 15%;
-
Commodity mai superiori al 4%;
-
Bond Corporate High Yield mai superiori al 15%;
-
Equity/Private Equity mai superiori al 25%;
-
Alternativi mai superiori al 10%.
14
Gestione a Contribuzione Definita
1. Comparto Garantito
La gestione del Comparto Garantito è effettuata tramite polizza assicurativa di ramo V scaduta a fine 2015.
Il Fondo ha tempestivamente avviato la ricerca di soluzione similare sul mercato tutt’ora in atto.
Al termine del processo, si darà conto delle scelte compiute e delle caratteristiche della soluzione
identificata.
2. Comparto Moderato
Ripartizione strategica delle attività per classe di strumento:
L’asset allocation individuata per il Comparto dal Consiglio di Amministrazione del 28 ottobre 2015 è molto
diversificata, sia per tipologia di strumenti sia per area geografica di riferimento.
La gestione è prevalentemente orientata verso titoli obbligazionari (50%), sia governativi (25%) sia societari
(25%), e in misura minore verso titoli azionari (20%); è inoltre prevista una componente di fondi chiusi
(16%), di strumenti flessibili (7%), di polizze assicurative (4%) e di liquidità (3%).
Ripartizione per area geografica:
A livello strategico, la componente obbligazionaria e di liquidità del Comparto è investita prevalentemente
nell’area euro (ca. 30%) e, in misura inferiore, nell’area globale ex-euro (ca.23%).
La componente azionaria del Comparto è investita in proporzioni eguali tra area euro (10%) e area globale
ex euro (10%).
Per la altre classi di strumenti previsti (Fondi Chiusi, Flessibili e Polizze) non è invece indicata a priori l’area
di investimento, al momento comunque gli stessi sono investiti prevalentemente nell’Eurozona.
Valute e coperture valutarie:
L’investimento in obbligazioni denominate in Euro è preponderante, in quanto denominate nella valuta in
cui dovranno essere erogate le prestazioni. Le obbligazioni non denominate in Euro prevedono la
copertura integrale del rischio valutario.
I titoli di capitale non denominati in Euro prevedono la copertura discrezionale del rischio valutario.
Gli altri strumenti indicati (Fondi Chiusi, Flessibili e Polizze) sono prevalentemente denominati in euro.
Duration media della componente obbligazionaria:
L’attuale duration per i benchmark della quota obbligazionaria del portafoglio è pari a 5,5 anni ca.
Allocazione strategica/Benchmark:
Il processo di ottimizzazione, susseguente alla definizione degli obiettivi e dell’universo investibile, ha
condotto alla seguente ripartizione strategica del Comparto approvata dal CdA del 28 ottobre 2015.
15
Mercato
peso %
Liquidità
Obbligazioni
3,0%
50,0%
di cui governative Paesi Sviluppati
di cui governative Paesi Emergenti
di cui corporate IG (euro e usd)
di cui corporate high yield (globali)
di cui corporate convertibili (globali)
Azioni
21,0%
4,0%
15,0%
5,0%
5,0%
20,0%
di cui Paesi Sviluppati
di cui Paesi Emergenti
Altri strumenti
di cui Fondi chiusi/alternativi
di cui flessibili
di cui polizze assicurative
17,0%
3,0%
27,0%
16,0%
7,0%
4,0%
Lo steso CdA ha inoltre fissato limiti all’esposizione per classi di attivo coerenti col profilo di rischio
individuato; i principali riguardano le quote di:
-
liquidità e obbligazioni complessivamente mai inferiore al 45% del comparto;
-
azioni compresa tra il 10 e il 25% del comparto;
-
altri strumenti compresa tra il 15 e il 35% del comparto.
Coerentemente, per le classi di strumenti per cui è prevista la gestione in delega (titoli azionari), sono stati
definiti appositi benchmark per ciascuno dei mandati affidati, riportati nel prosieguo.
b. Strumenti finanziari in cui si intende investire e rischi connessi
Strumenti finanziari in cui si intende investire:
Le disponibilità del Fondo sono investite nelle attività ammesse ai sensi della normativa vigente tempo per
tempo per i Fondi Pensione Preesistenti.
Il Fondo Pensione ha peraltro informato la Commissione di Vigilanza degli investimenti già in portafoglio
non compatibili con la normativa sopra citata, rispetto ai quali ha proceduto, salvaguardando gli interessi
degli iscritti, alla progressiva dismissione laddove possibile.
Ad oggi il principale sforamento rispetto a tali limiti riguarda, per la Sezione a Prestazione Definita, il
superamento della quota del 20% prevista per la detenzione diretta degli immobili, autorizzato dalla Covip
il 5/7/2012.
OICR:
E’ consentito l’investimento in OICR, ivi inclusi FIA, per entrambe le Sezioni del Fondo purché:
16
-
tali strumenti siano utilizzati al fine di conseguire una efficiente gestione del portafoglio tramite una
adeguata diversificazione degli investimenti;
i programmi e i limiti di investimento di ogni OICR siano compatibili con le linee di indirizzo del
portafoglio di ciascuna Sezione;
sia esplicitato per tali investimenti il livello di accesso per il Fondo alle informazioni sulle strategie
poste in essere dal gestore, la struttura dei costi e i periodi di uscita dallo stesso.
Inoltre, nel caso delle gestioni convenzionate del Comparto Moderato, sul Fondo Pensione non vengono
fatte gravare commissioni di gestione, spese e diritti di qualsiasi natura relativi alla sottoscrizione e al
rimborso delle parti di OICR acquisiti, che siano promossi o gestiti dai Gestori ovvero da altre società del
gruppo di appartenenza dei Gestori, né altre forme di commissioni aggiuntive
Strumenti derivati:
L’attività in strumenti derivati è prevista per le gestioni convenzionate del Comparto Moderato, previa
definizione di apposita disciplina e per finalità di copertura ed efficiente gestione.
In particolare, nei limiti previsti dalla normativa vigente, sono ammessi i seguenti investimenti con
controparti di primaria importanza:
-
Contratti “futures”, negoziati su mercati regolamentati su indici azionari dei Paesi OCSE e non OCSE;
-
currency swap e contratti a termine su valute (forward); gli strumenti derivati su tassi di cambio
sono ammessi esclusivamente per finalità di copertura.
c. Modalità di gestione e caratteristiche dei mandati
Gestione a Prestazione Definita
Come criterio generale, statutariamente previsto, il Fondo Pensione effettua una valutazione degli impegni
e delle disponibilità della presente gestione e, dati i profili di rendimento-rischio attesi e il grado di
professionalità necessario per garantire un’efficiente gestione delle risorse, valuta la convenienza di
avvalersi della struttura messa a disposizione da Unicredit e/o di soggetti gestori esterni specializzati nei
vari rami di attività.
Le valutazioni e le scelte del Consiglio concernenti la gestione delle risorse tengono conto, ove possibile,
degli obiettivi di diversificazione degli investimenti, efficiente gestione del portafoglio, diversificazione dei
rischi, contenimento dei costi, massimizzazione dei rendimenti netti.
La gestione diretta ad oggi rappresenta la forma di gestione esclusiva della Sezione a Prestazione Definita;
in considerazione delle necessità di implementazione del piano strategico le scelte d’investimento sono
generalmente orientate verso strumenti di tipo indicizzato (soluzioni di tipo passivo) per tutti quei mercati e
asset class le cui caratteristiche di liquidità, trasparenza, diversificazione e volume di scambi rendono più
improbabile costruire con continuità valore attraverso la gestione “attiva”. Dove invece siano riscontrati i
presupposti per gestioni orientate alla creazione di valore rispetto ai parametri di riferimento, i criteri di
selezione degli strumenti sono orientati verso soluzioni di tipo attivo.
17
Al fine di selezionare di volta in volta gli strumenti mobiliari idonei a perseguire gli obiettivi prefissati, il
Fondo Pensione si è dotato di uno specifico processo degli investimenti e dei disinvestimenti, di seguito
descritto e articolato in 3 fasi.
Processo degli investimenti/disinvestimenti finanziari
Fase 1 – A cura della Funzione Finanza, con eventuale ausilio di Advisor
La prima fase, di tipo istruttorio, riguarda i nuovi investimenti e gli eventuali disinvestimenti. La
responsabilità di tale fase è della Funzione Finanza, che può avvalersi dell’ausilio dell’Advisor Finanziario di
cui alla sezione 4 punto f., ovvero di altri Advisors. In particolare, la Funzione Finanza, relativamente ai
nuovi investimenti/disinvestimenti:
-
-
-
-
riceve e valuta proposte di investimento/disinvestimento;
per quanto riguarda strumenti finanziari “standardizzati”, ovvero liquidi e non complessi, richiede
all’Advisor di predisporre opportune analisi di tipo finanziario relative alle proposte ricevute. Tali
analisi sono contenute in un documento analitico. Nello stesso ambito può inoltre richiedere
all’Advisor di elaborare autonomamente analisi di investimenti/disinvestimenti, indicandone i
requisiti;
per quanto riguarda strumenti finanziari “non standardizzati”, ovvero strutturati sulla base di
specifiche esigenze del Fondo e quindi per natura con un certo grado di illiquidità e/o complessità,
collabora con l’Advisor nella concezione delle caratteristiche generali dello strumento.
Successivamente, si interfaccia, ove possibile, con una pluralità di controparti per richiedere
eventuali quotazioni di tali strumenti. Predispone un documento di sintesi relativo alle quotazioni
ricevute;
analizza, integra e valida il documento analitico predisposto dall’Advisor e, per ogni singola
proposta analizzata, ne verifica la compatibilità con l’asset allocation, con il profilo di rischio del
portafoglio e, con il supporto della Funzione Compliance, la compatibilità con la normativa di
riferimento e la sussistenza di eventuali conflitti di interesse;
sottopone alla Commissione Mobiliare le proposte di investimento/disinvestimento corredate
dall’analisi dell’Advisor.
L’Advisor, su richiesta della Funzione Finanza:
-
-
-
relativamente ai nuovi investimenti in strumenti finanziari “standardizzati”, ovvero liquidi e non
complessi, esprime valutazione secondo i criteri previsti dal processo degli investimenti: in
particolare, produce un documento analitico di valutazione;
per quanto riguarda investimenti in strumenti finanziari “non standardizzati”, ovvero strutturati
sulla base di specifiche esigenze del Fondo e quindi per natura con un certo grado di illiquidità e/o
complessità, collabora con la Funzione Finanza nella concezione delle caratteristiche generali dello
strumento;
relativamente ai disinvestimenti, indica modalità operative di dismissione di strumenti ritenuti non
più adeguati ai requisiti richiesti dal piano strategico della Sezione o per i quali le condizioni di
mercato rendano opportuna la dismissione;
18
-
può proporre autonomamente investimenti e disinvestimenti, predisponendo le opportune analisi
a corredo.
I criteri di compatibilità descritti dal processo degli investimenti prevedono che i nuovi investimenti
debbano essere:
-
coerenti con il piano strategico e con la normativa di riferimento;
laddove possibile, confrontati con altri investimenti comparabili e alternativi;
accompagnati da una valutazione che presenti caratteri di oggettività, prediligendosi in tal senso
analisi quantitative verificabili;
laddove non sia possibile l’analisi quantitativa e/o confronto con altre proposte, sarà dato peso
maggiore ad aspetti quali redditività attesa, rischiosità, liquidità e costi.
Lo schema descritto assicura una pluralità di giudizi ed un controllo efficace da parte della Funzione Finanza
delle scelte operate e delle motivazioni connesse.
Fase 2 – A cura della Commissione Mobiliare
La seconda fase consiste nell’attività di valutazione e successiva proposta al Consiglio di Amministrazione
dei nuovi investimenti/disinvestimenti; di tale fase è investita la Commissione Mobiliare, la quale:
-
valuta, ed eventualmente modifica, gli investimenti/disinvestimenti proposti sulla base della
documentazione istruita dalla Funzione Finanza;
sottopone al Consiglio di Amministrazione le proposte per la valutazione ed eventuale
approvazione.
In particolare, il documento di sintesi predisposto per il Consiglio di Amministrazione contiene:
-
le proposte di investimento/disinvestimento, corredate dalle opportune analisi, e i relativi importi;
l’elenco di tutte le proposte escluse e delle relative motivazioni.
Fase 3 – A cura del Consiglio di Amministrazione
La terza fase consiste nell’attività di deliberazione delle proposte di investimento/disinvestimento; di tale
fase è investito il Consiglio di Amministrazione, il quale:
-
valuta, modifica e approva gli investimenti e i disinvestimenti proposti dalla Commissione Mobiliare
e contenuti nel documento di sintesi;
incarica il Direttore Generale di effettuare gli investimenti e/o i disinvestimenti deliberati.
Processo degli investimenti/disinvestimenti immobiliari
I processi di investimento e disinvestimento nel settore immobiliare prendono avvio dal piano ALM che
individua la quota di portafoglio che si intende investire nel settore immobiliare diretto e,
conseguentemente, determina l’ammontare di acquisti e vendite di immobili programmati.
19
Nell’ambito degli aggiornamenti del piano ALM, il Direttore, con il supporto dell’Advisor Immobiliare,
revisiona l’asset allocation effettiva proponendo alla Commissione Immobiliare le azioni, in termini di
acquisti, vendite e valorizzazioni, da porre in essere.
L’approvazione della pianificazione relativa alla componente immobiliare segue tempi e modalità già
descritti per i processi relativi alla componente mobiliare.
Processo degli investimenti immobiliari
Il processo si articola nelle seguenti fasi:
−
Elaborazione piano investimenti
−
Ricerca opportunità di investimento
−
Valutazione opportunità di investimento
−
Esecuzione investimenti
Elaborazione piano investimenti - Ad ogni significativo aggiornamento del piano ALM, qualora questo
preveda nuovi investimenti immobiliari il Direttore, con il supporto dell’Advisor Immobiliare, elabora una
proposta di piano investimenti definendo numero e mix di immobili da acquistare in termini di area
geografica, destinazione d’uso, tipologia di rischio (trophy, core, core plus, value added, ecc.) e dimensione
unitaria dell’investimento.
Tale proposta viene sottoposta all’approvazione della Commissione Immobiliare che, con il supporto della
Funzione Compliance, ne verifica la coerenza con il piano ALM e la normativa di riferimento prima di essere
sottoposta al Consiglio di Amministrazione.
Ricerca opportunità di investimento - Le metodologie che possono essere adottate sono le seguenti:
•
partecipazione a gare (bandi pubblici e privati): è questo il caso di offerte o annunci pubblici di
vendita e gare competitive nelle quali gli operatori di mercato sono invitati ad offrire
nell’ambito di procedure predeterminate;
•
richiesta pubblica di inviti ad offrire: in questo caso è previsto che il Fondo, per il tramite di
mezzi di comunicazione ad elevata diffusione sul territorio (avvisi finanziari, annunci, etc.),
comunichi al mercato degli operatori l’interesse ad acquistare immobili con determinate
caratteristiche individuando – oltre ai requisiti tecnici, architettonici e di localizzazione, anche i
parametri economici e finanziari di base;
•
network delle relazioni commerciali con i principali operatori di settore (proprietari, agenzie
immobiliari, banche, istituti finanziari ed assicurativi, SGR) per il tramite dell’Advisor
Immobiliare o delle agenzie immobiliari di fiducia del Fondo.
Valutazione opportunità di investimento – Una volta individuate opportunità di investimento tali da
consentire una adeguata comparazione, il Direttore, con il supporto dell’Advisor Immobiliare, ne effettua
una prima analisi sotto i profili commerciale, legale e tecnico. Elabora quindi una memoria per la
Commissione Immobiliare per la successiva proposta da sottoporre al Consiglio di Amministrazione.
20
Esecuzione investimenti – In caso di approvazione preliminare da parte del Consiglio di Amministrazione, il
Direttore, con il supporto dell’Advisor Immobiliare, incarica il notaio, il consulente legale e quello tecnico
per l’effettuazione delle necessarie attività di verifica documentale e fisica dell’immobile. Al termine di tali
verifiche il Direttore, con il supporto dell’Advisor Immobiliare, predispone una memoria per la
Commissione Immobiliare, la quale, dopo opportuna analisi, la sottopone al Consiglio di Amministrazione
per l’approvazione definitiva dell’operazione di investimento ed il conferimento al Presidente,
Vicepresidente e Direttore dei necessari poteri. Il Direttore, con il supporto dell’Advisor Immobiliare, delle
funzioni Legale, Finanza e Contabilità e dei consulenti esterni di cui sopra predispone i testi della
compravendita (preliminare e rogito), effettua il pagamento e cura tutti gli adempimenti connessi.
Processo dei disinvestimenti immobiliari
Il processo si articola nelle seguenti fasi:
−
Elaborazione piano disinvestimenti
−
Definizione modalità di vendita
−
Elaborazione prezzi di vendita
−
Esecuzione disinvestimenti
Elaborazione piano disinvestimenti - Ad ogni significativo aggiornamento del piano ALM, il Direttore, con il
supporto dell’Advisor Immobiliare, elabora una proposta di piano disinvestimenti definendo tipologia e
ammontare degli immobili da vendere.
Tale proposta viene sottoposta all’approvazione della Commissione Immobiliare che ne verifica la coerenza
con il piano ALM e la normativa di riferimento prima di essere sottoposta al Consiglio di Amministrazione.
Definizione modalità di vendita - Le modalità per realizzare le dismissioni sono le seguenti:
•
Offerta pubblica: tramite annunci pubblici di vendita nelle quali gli operatori di mercato sono
invitati ad offrire nell’ambito di una procedura predeterminata;
•
Offerta privata ad inviti: in questo caso è previsto che il Fondo inviti un numero selezionato di
operatori a formulare proposte di acquisto nell’ambito di una procedura predeterminata;
•
Agenzie immobiliari: sempre adottato nel caso di vendite frazionate e in alcuni casi anche nel
caso di vendite in blocco; in considerazione del rapporto fiduciario da instaurare, il Fondo
seleziona uno o più agenzie immobiliari secondo i parametri più rilevanti connessi alla tipologia
di vendita da effettuare.
Il Direttore, con il supporto dell’Advisor Immobiliare e della Funzione Compliance, predispone una proposta
motivata sulla metodologia da adottare con evidenza dei costi connessi. Tale proposta viene sottoposta
all’approvazione della Commissione Immobiliare che la esamina prima di sottoporla al Consiglio di
Amministrazione che delibera in relazione alla metodologia da adottare e l’approvazione dei relativi costi.
Elaborazione prezzi di vendita – Il Direttore, con il supporto dell’Advisor Immobiliare e delle agenzie
immobiliari (ove previste), elabora una proposta di prezzi di vendita, corredata delle modalità di calcolo e
21
del confronto con le principali fonti statistiche sui prezzi di mercato e la spiegazione delle eventuali
discrepanze.
Tale proposta è sottoposta alla Commissione Immobiliare, la quale dopo l’esame, la sottopone al Consiglio
di Amministrazione per l’approvazione definitiva dell’operazione ed il conferimento al Presidente,
Vicepresidente e Direttore dei necessari poteri.
Esecuzione disinvestimenti – In caso di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, il
Direttore, con il supporto dell’Advisor Immobiliare, incarica le agenzie immobiliari, i notai (eventuale), il
consulente legale (eventuale) e quelli tecnici per l’effettuazione delle necessarie attività di verifica
documentale e fisica dell’immobile. Il Direttore, con il supporto dell’Advisor Immobiliare, delle funzioni
Legale, Finanza e Contabilità e dei consulenti esterni di cui sopra predispone i testi della compravendita
(comunicazioni di vendita, preliminare e rogito), effettua l’incasso e cura tutti gli adempimenti connessi, fra
i quali la consegna dell’immobile all’acquirente.
Gestione a Contribuzione Definita
1. Comparto Garantito
Le risorse del Comparto sono state gestite tramite convenzione assicurativa di ramo V con garanzia
contrattuale di restituzione di capitale/rendimento minimo, con consolidamento annuo del rendimento
conseguito, scaduta a fine 2015. Sono in corso analisi volte alla identificazione di una soluzione assicurativa
ritenuta idonea al raggiungimento degli obiettivi prefissati per il comparto mantenendo un livello di
garanzia adeguato, interessando primari operatori di mercato.
Comparto Moderato
A seguito dell’implementazione del modello gestionale approvato dal Consiglio di Amministrazione, le
risorse del Comparto sono gestite:
-
-
per l’80% mediante gestione diretta, ovvero per il 3% mediante detenzione di liquidità, per il 50%
mediante strumenti di tipo obbligazionario (sia governativi che societari), per il 16% mediante
quote di fondi chiusi/alternativi, per il 7% mediante strumenti aventi ad oggetto strategie flessibili,
per il 4% mediante polizze assicurative;
per il 20% mediante una convenzione di gestione finanziaria, di cui all’art. 6, comma 1 del D.Lgs
252/2005, specializzata sulla classe di attivo azionaria, senza garanzia contrattuale di restituzione
capitale/rendimento minimo, stipulate con intermediario professionale su cui il Fondo svolge una
funzione di controllo.
Il tasso di rotazione annua del comparto, tenuto conto della composizione del portafoglio e delle modalità
e stile di gestione adottati, è da contenere entro il 150%. L’indicatore turnover viene monitorato
annualmente.
Relativamente alla gestione diretta, viene applicato il processo degli investimenti e le logiche già presentate
per la Sezione a Prestazione Definita.
Relativamente alla gestione convenzionata, il Gestore è in possesso dei requisiti fissati dalle competenti
Autorità di Vigilanza ai sensi dell’articolo 6, comma 7 del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252. In
22
occasione della relativa procedura selettiva il Consiglio di Amministrazione ha richiesto, ai fini della
presentazione delle candidature, oltre ai i requisiti ai requisiti di legge, la presenza di mezzi in gestione per
conto terzi non inferiori a 5 miliardi di euro.
Tenuto conto della liquidità e trasparenza dei mercati di riferimento, della possibilità di ottenere extrarendimenti anche sulla base dell’esperienza storica, il mandato di gestione assegnato è di tipo attivo, con
un parametro di controllo del rischio rispetto al benchmark assegnato (TEV) adeguato.
Nella convenzione di gestione è previsto un limite massimo di turnover in condizioni normali di mercato del
150%; tale indicatore rientra nell’informativa che mensilmente il gestore deve inviare al Fondo.
Di seguito sono riassunte le caratteristiche delle convenzioni di gestione in essere.
Tipologia
mandato
Specialistico:
Azionario
globale
Durata
mandato
3 anni a
partire dal
1/1/2016
Benchmark (ticker Bloomberg)
50% Msci Emu Net Return Index (NDDLEMU)
50% Msci World Developed Countries Ex Emu
Net Return Index in euro (MSDEWEMN
15% Msci Emerging Markets Net Return Index
in euro (MSDEEEMN)
% risorse
affidate del
Comparto
15%
Tipologia
gestione
Attiva
Tev
massima
(annua,
rolling)
7%
Coperture valutarie
Struttura commissionale
E’ consentito detenere titoli in divise
extra-euro senza copertura dal rischio
di cambio.
Sono previste:
- una commissione fissa annua in
percentuale del patrimonio in gestione
- una commissione di Incentivo legata
alla differenza (se positiva) tra il
rendimento del portafoglio e quello del
benchmark.
d. Criteri per l’esercizio del voto
L’esercizio dei diritti di voto inerenti agli strumenti finanziari acquistati per entrambe le Sezioni, in via
diretta o dai Gestori convenzionati, compete in via esclusiva al Fondo.
Nell’ipotesi di gestione convenzionata, il Gestore è obbligato a far rilasciare in tempo utile al Fondo la
documentazione necessaria dalla Banca Depositaria. Il Gestore inoltre, comunicherà preventivamente i
contenuti dei singoli ordini del giorno, collaborando per la formazione degli orientamenti e delle istruzioni
di voto vincolanti, da impartire da parte del Fondo stesso. Il Fondo infine, nell’ambito dell’esercizio dei
propri poteri di delega, può conferire al Gestore il potere per l’esercizio del diritto di voto, mediante una
procura rilasciata per iscritto ed efficace esclusivamente per ogni singola assemblea.
23
4. Compiti e responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo di investimento
Intervengono nel processo di investimento del Fondo, con ruoli e competenze diversificati, i soggetti di
seguito indicati:
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
i.
j.
k.
Consiglio di Amministrazione
Commissione Mobiliare
Commissione Immobiliare
Funzione Finanza
Direttore Responsabile del Fondo
Advisor finanziario
Advisor immobiliare
Funzione Compliance
Gestori finanziari
Banca depositaria
Service amministrativo
a. Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione svolge le seguenti funzioni:
•
definisce e adotta la politica di investimento idonea al raggiungimento degli obiettivi strategici e ne
verifica il rispetto; a tal fine esamina i rapporti sulla gestione finanziaria e valuta le proposte e le
raccomandazioni formulate dalle Commissioni Mobiliare ed Immobiliare, adottando le relative
determinazioni;
•
delibera l’affidamento e la revoca dei mandati di gestione; in caso di gestione diretta, è il soggetto
incaricato della gestione medesima;
•
revisiona periodicamente e modifica, se necessario, la politica di investimento;
•
esercita il controllo sull’attività svolta dalla Funzione Finanza, assumendo le relative determinazioni;
•
approva le procedure interne di controllo della gestione finanziaria, tenendo conto delle proposte
formulate dalla Funzione Finanza;
•
definisce la strategia in materia di esercizio dei diritti di voto spettanti al Fondo;
•
ha l’obbligo, in presenza di vicende in grado di incidere sull’equilibrio patrimoniale del Fondo, di
darne segnalazione alla COVIP, evidenziando i provvedimenti ritenuti necessari per la salvaguardia
della condizione di equilibrio.
b. Commissione Mobiliare
Il CdA del Fondo Pensione ha istituito una Commissione Mobiliare, composta da Presidente, Vice
Presidente e sei Consiglieri oltre al Responsabile della Funzione Finanza, con le seguenti funzioni:
•
formula le raccomandazioni per l’organo di amministrazione;
•
valuta la documentazione predisposta dalla Funzione Finanza e dall’Advisor e propone all’organo di
amministrazione le eventuali decisioni in materia;
•
valuta periodicamente la politica di investimento e la struttura di Asset Allocation del patrimonio, e
suggerisce all’organo di amministrazione eventuali modifiche da apportare.
24
c. Commissioni Immobiliare
Il CdA del Fondo Pensione ha istituito una Commissione Immobiliare, composta da Presidente, Vice
Presidente e sei Consiglieri oltre al Responsabile della Funzione Finanza, con le seguenti funzioni:
•
formula le raccomandazioni per l’organo di amministrazione;
•
valuta la documentazione predisposta dal Direttore Responsabile del Fondo e dall’Advisor e propone
all’organo di amministrazione le eventuali decisioni in materia;
•
valuta periodicamente il rendimento e la qualità del patrimonio immobiliare, suggerendo all’organo
di amministrazione eventuali interventi da attuare.
d. Funzione Finanza
La Funzione Finanza:
•
contribuisce all’impostazione della politica di investimento;
•
svolge l’attività istruttoria per la selezione dei gestori finanziari e sottopone all’organo di
amministrazione le proposte di affidamento e di revoca dei mandati;
•
per la sola gestione in forma diretta, esprime la propria valutazione di compatibilità del profilo di
rischio delle proposte ricevute rispetto agli obiettivi strategici di ciascuna Sezione;
•
controlla l’attuazione delle strategie e valuta l’operato dei soggetti incaricati della gestione. In tale
ambito produce una documentazione completa dei controlli svolti sull'attività di investimento, di
facile lettura, destinata ad essere conservata negli archivi della forma pensionistica per dieci anni, in
modo da consentire la ricostruzione degli eventi che hanno determinato le situazioni reddituali
passate. Particolare attenzione è posta nella verifica e nella valutazione degli investimenti in
strumenti alternativi e in derivati;
•
verifica la gestione finanziaria esaminando i risultati conseguiti nel corso del tempo sulla base della
documentazione periodica fornita dall’Advisor. Al riguardo concorre nell’elaborazione della relazione
periodica da indirizzare agli organi di amministrazione e controllo circa la situazione di ogni singolo
Comparto, corredata da una valutazione del grado di rischio assunto in rapporto al rendimento
realizzato. In caso di significativi cambiamenti nei livelli di rendimento-rischio derivanti dall'attività di
investimento o, in prospettiva, di possibili superamenti delle soglie di rischiosità, predispone una
relazione a carattere straordinario, da indirizzare agli organi di amministrazione e controllo;
•
formula proposte alla Commissione Mobiliare riguardo ai nuovi sviluppi dei mercati e alle eventuali
modifiche della politica di investimento che si rendessero necessarie;
•
collabora con l’Advisor e con gli altri soggetti coinvolti nel processo di investimento (soggetti
incaricati della gestione, banca depositaria ecc.), al fine di fornire il supporto necessario circa gli
aspetti inerenti alla strategia da attuare e i risultati degli investimenti;
La Funzione Finanza è composta dal Direttore Responsabile del Fondo e da due soggetti, anche consiglieri,
indicati dal Consiglio di Amministrazione, che si avvalgono di risorse messe a disposizione dall’azienda ai
sensi dell’art. 22 dello Statuto.
Tali risorse sono in possesso di preparazione professionale, livello di conoscenze ed esperienze adeguati.
25
e. Direttore Responsabile del Fondo
Il Direttore Responsabile del Fondo:
•
provvede alla gestione corrente ed è il capo dell’esecutivo;
•
verifica che la gestione del Fondo sia svolta nell’esclusivo interesse degli aderenti, nel rispetto della
normativa vigente nonché delle disposizioni dello Statuto del Fondo Pensione;
•
vigila sul rispetto dei limiti di investimento, complessivamente e per ciascuna linea in cui si articola la
gestione finanziaria del Fondo;
•
vigila sulle operazioni in conflitto di interesse e sull’adozione di prassi operative idonee a meglio
tutelare gli iscritti;
•
in presenza di vicende in grado di incidere sull’equilibrio del Fondo, supporta l’organo di
amministrazione nella segnalazione a COVIP dei provvedimenti ritenuti necessari per la salvaguardia
delle condizioni di equilibrio.
f. Advisor finanziario
Il Fondo si avvale dei servizi di consulenza dell’Advisor Prometeia Advisor SIM S.p.A., con sede legale in
Bologna, via Marconi 43, che svolge le seguenti attività:
•
fornisce una valutazione indipendente dell’andamento dei mercati finanziari e coadiuva l’organo di
amministrazione nell’impostazione della politica di investimento;
•
collabora con la Funzione Finanza nell’elaborazione di analisi e raccomandazioni all’organo di
amministrazione riguardo allo sviluppo e alla modifica della politica di investimento, al fine di assicurare
la coerenza dell’insieme delle azioni intraprese con gli obiettivi perseguiti, a tal fine interagisce con la
Funzione Finanza per una valutazione dei risultati raggiunti;
•
collabora con la Funzione Finanza nella redazione e successivo aggiornamento del documento sulla
politica di investimento;
•
fornisce mensilmente alla Funzione Finanza reportistica di misurazione della performance e dei rischi di
entrambe le Sezioni del Fondo;
•
partecipa, su richiesta del Fondo, ai Consigli di Amministrazione e alle Commissioni Mobiliari.
Prometeia Advisor SIM è controllata al 100% da Prometeia S.p.A. che non annovera tra i soci alcuna società
di gestione o istituzione finanziaria. L’Advisor è una società d’intermediazione mobiliare (SIM) autorizzata
alla consulenza istituzionale e, per tale ragione, soggetta alla vigilanza e controllo di CONSOB e Banca
d’Italia. La società fornisce consulenza ad investitori istituzioni (principalmente Fondi Pensioni Negoziali e
Preesistenti, Casse di Previdenza e Fondazioni Bancarie) dal 2006 e dispone di risorse, modelli specifici,
software e know-how dedicati alla consulenza per Investitori Previdenziali.
Prometeia Advisor Sim si conforma in materia di conflitti di interesse a quanto richiesto dalle Direttive
2004/39/CE e 2006/73/CE, dal D.Lgs. n. 58/1998 e dal Regolamento della Banca d’Italia e della Consob ai
sensi dell’art. 6, comma 2-bis del TUF. Ha pertanto adottato apposita procedura organizzativa contenuta e
disciplinata all’interno del Manuale delle Procedure Aziendali.
26
I dipendenti di Prometeia Advisor Sim non ricoprono alcuna carica in Società terze, adottano le procedure
previste dal manuale interno delle procedure e sono sottoposti a controllo da parte della funzione
Controllo conformità.
Prometeia Advisor Sim è indipendente dalle case di gestione finanziaria e più in generale dalle istituzioni
finanziarie.
f. Advisor immobiliare
Il Fondo si avvale di Investire Immobiliare SGR per:
•
la definizione delle strategie commerciali;
•
la valutazione dei prezzi di vendita/acquisto e locazione degli immobili;
•
il monitoraggio del portafoglio immobiliare;
•
la consulenza sulla predisposizione di proposte di ottimizzazione del portafoglio;
•
partecipa, su richiesta del Fondo, ai Consigli di Amministrazione e alle Commissioni Immobiliari.
Investire Immobiliare SGR è controllata da Banca Finnat Euramerica SpA che ne detiene l’80% del capitale
sociale.
Investire Immobiliare SGR si conforma in materia di conflitti di interesse a quanto richiesto dal
Regolamento congiunto Banca d’Italia/Consob del 29 ottobre 2007 che prevede specifici obblighi in capo
alle SGR per l’individuazione e la gestione dei conflitti di interesse.
g. Funzione Compliance
Il Fondo Pensione per il Personale della Banca di Roma si avvale di una Funzione Compliance.
Con specifico riferimento al processo di investimento/disinvestimento, la Funzione Compliance :
•
verifica la coerenza delle proposte rispetto ai limiti qualitativi e quantitativi previsti dalle norme di
legge o da provvedimenti dell’ Autorità di vigilanza ovvero stabiliti dal CDA del Fondo;
•
controlla, in relazione alle operazioni di investimento/disinvestimento, il rispetto del modello di
gestione degli investimenti/disinvestimenti adottato;
•
verifica l’osservanza della disciplina sui conflitti di interesse;
•
provvede alla tenuta del registro informatico per la trattazione dei reclami secondo la normativa in
materia emanata da COVIP.
h. Gestori finanziari
I gestori finanziari:
•
investono le risorse finanziarie affidate con la finalità, nella gestione passiva, di replicare l’andamento
del mercato di riferimento e, nella gestione attiva, di realizzare extrarendimenti;
•
trasmettono rendicontazione periodica sulle scelte effettuate e sull’andamento di performance del
portafoglio;
27
•
se richiesti esercitano il diritto di voto spettante al Fondo Pensione inerente i titoli oggetto della
gestione secondo le istruzioni vincolanti impartite dall’organo di amministrazione degli stessi.
i. Banca depositaria
Limitatamente alla Gestione a Contribuzione Definita, le risorse finanziarie del Fondo sono affidate ad
un’unica banca depositaria.
La banca depositaria incaricata è Société Générale Securities Services S.p.A., con sede in Milano, Via
Benigno Crespi 19/A MAC 2.
Descrizione dei compiti:
•
esegue le attività a essa affidate dalla legge;
•
esegue le ulteriori attività a essa affidate dal Fondo;
•
trasmette le ulteriori informazioni eventualmente richieste dal Fondo al fine di alimentare il sistema
di verifica e controllo di cui alla sezione 5 del presente Documento.
l. Service amministrativo
La gestione amministrativa e contabile del Fondo è affidata a Parametrica Pension Fund S.r.l, con sede in
Parma, Via Abbeveratoia n. 63/A.
Descrizione dei compiti:
• gestione amministrativa delle posizioni individuali degli iscritti: gestione dei dati anagrafici degli iscritti,
tenuta della contabilità in quote con valorizzazione mensile delle stesse e imputazione ai singoli
comparti ed iscritti, gestione dei flussi contributivi, gestione dei flussi di investimento, gestione di
trasferimenti posizioni individuali, riscatti, anticipazioni, switch tra comparti;
• gestione contabile: comprende la tenuta della contabilità ai fini civilistici e fiscali, la tenuta dei libri
contabili obbligatori, la predisposizione di reports mensili, la predisposizione dei dati di bilancio
annuale, l’attività di assistenza e produzione dati necessari al Fondo per la gestione de rapporti con gli
altri enti (COVIP, ISTAT, ABI…); calcolo delle commissioni spettanti ai gestori finanziari;
• gestione adempimenti fiscali: calcolo delle imposte e predisposizione modelli F24, CUD, UNICO e 770.
28
5. Sistema di controllo e valutazione dei risultati conseguiti
Le differenti logiche di determinazione degli obiettivi e criteri di attuazione della politica di investimento
implicano per le due sezioni del Fondo diverse modalità di controllo e valutazione dei risultati, come di
seguito descritto.
Gestione a Prestazione Definita
Il sistema di controllo della gestione finanziaria della Sezione si articola nei seguenti presidi:
a. verifica dei principali parametri di valutazione della gestione;
b. controllo dell’adeguatezza del portafoglio rispetto gli obiettivi del piano strategico;
c. monitoraggio del livello di capitalizzazione e dei rischi della Sezione.
Le informazioni che alimentano il sistema di controllo della gestione finanziaria sono raccolte dalla Funzione
Finanza e verificate dall’Advisor.
In particolare, relativamente alla valorizzazione degli strumenti finanziari, la Funzione Finanza utilizza
diverse fonti informative, in relazione alla tipologia di strumento, quali Info Providers per OICR e titoli
quotati, controparti market makers per le obbligazioni non quotate, rendiconti di gestione per i Fondi
Chiusi.
Relativamente al patrimonio immobiliare la Funzione Finanza riceve le informazioni aggiornate dall’Advisor
immobiliare.
Per quanto riguarda il saldo di liquidità disponibile alla data di valutazione, la Funzione Finanza si interfaccia
con la Funzione Contabilità.
Una volta completata la raccolta delle informazioni rilevanti, viene prodotto un flusso informativo ed
inviato all’Advisor finanziario. Le caratteristiche del flusso informativo nonché le modalità di invio sono
state concordate in modo da minimizzare il rischio di mancati aggiornamenti.
La verifica della gestione finanziaria, il controllo dell’attuazione delle strategie e la valutazione periodica dei
rischi integrati attivo-passivo, sono affidati alla Funzione Finanza, con il supporto dell’Advisor finanziario.
La Funzione Finanza riporta tali analisi alla Commissione Mobiliare, e successivamente al Consiglio di
Amministrazione, mediante relazioni periodiche.
Di seguito è rappresentata l’architettura generale del sistema di controllo della gestione finanziaria.
a. Verifica dei principali parametri di valutazione della gestione
La verifica in oggetto viene condotta periodicamente dalla Funzione Finanza, sulla base della reportistica
mensile prodotta dall’Advisor.
Con riferimento alla Sezione, è stato predisposto un momento di verifica che analizza i seguenti elementi:
29
Area di verifica
Rendimento e
Rischi di
portafoglio
rispetto agli
obiettivi
Periodicità
Mensile
Indicatore
Rendimento assoluto della Sezione sui seguenti orizzonti temporali,
calcolato sia secondo criteri contabili sia secondo criteri di mercato:
• da inizio mese;
• da inizio anno.
Rendimento (e differenziali) sui medesimi orizzonti temporali di:
- tasso di equilibrio previsto dal piano strategico;
- tasso di equilibrio previsto da ultimo bilancio tecnico.
Esposizione di
portafoglio e
contribuzione alla
performance per
asset class e per
singolo strumento
Mensile
Scomposizione del portafoglio secondo le asset class del piano strategico e
per singolo strumento, sia secondo criteri contabili sia secondo criteri di
mercato.
Calcolo della contribuzione al rendimento per singola asset class e per
singolo strumento.
Calcolo del differenziale tra valori contabili e di mercato per asset class e
singolo strumento e monitoraggio della relativa evoluzione.
b. Controllo dell’adeguatezza del portafoglio agli obiettivi del piano strategico
Il monitoraggio in oggetto viene condotto periodicamente dalla Funzione Finanza, sulla base della
reportistica prodotta dall’Advisor, risultando peraltro funzionali alla predisposizione di piani di investimento
e disinvestimento, di norma trimestrali.
Viene dunque previsto un apposito momento di verifica per la Sezione che ha ad oggetto:
-
-
l’analisi dell’adeguatezza del rendimento ottenuto e in corso di maturazione rispetto agli obiettivi
prefissati dal piano strategico;
l’analisi dei principali rischi integrati attivo-passivo, con evidenziazione, tra l’altro, della liquidità
disponibile in base ai flussi di cassa attesi (in entrata e uscita) per il trimestre successivo;
l’analisi dell’adeguatezza della composizione del portafoglio per asset class rispetto alla
composizione prevista dal piano strategico per fine anno (con eventuale aggiornamento del piano
investimenti);
l’analisi dell’adeguatezza del profilo di rischio/rendimento atteso dei singoli strumenti in
portafoglio rispetto agli obiettivi del piano strategico (con eventuale aggiornamento del piano
disinvestimenti).
c. - Monitoraggio del livello di capitalizzazione e dei rischi della Sezione
I controlli in oggetto vengono condotti periodicamente dalla Funzione Finanza, sulla base della reportistica
prodotta dall’Advisor.
Il momento di verifica avviene per prassi annualmente, in concomitanza con l’elaborazione del Bilancio
Tecnico, risultando peraltro funzionale alla verifica ed eventuale revisione del piano strategico della
Sezione.
Si segnala tuttavia che, al fine di tener conto della particolare dinamica dei mercati e dell’evoluzione della
normativa di riferimento, sono possibili ulteriori momenti di verifica.
Durante tale verifica si procede a:
30
-
analizzare il livello di capitalizzazione e la sua probabile evoluzione;
aggiornare l’analisi dei rischi integrati attivo-passivo della Sezione (tasso, liquidità ecc..);
verificare la sostenibilità e l’adeguatezza dell’attuale articolazione strategica prevista dal piano
della Sezione.
Gestione a Contribuzione Definita
Il sistema di controllo della gestione finanziaria della Sezione si articola nei seguenti presidi:
a.
b.
c.
verifica periodica delle soglie di rischiosità e dei principali parametri di valutazione della gestione a
livello di Comparto e di gestore;
analisi del risultato della gestione finalizzata ad individuare i diversi fattori che hanno contribuito a
generarlo (performance attribution);
controllo dei costi della gestione finanziaria, delle commissione base e di incentivo e costi di
negoziazione e verifica annuale del tasso di turnover, elaborato secondo le indicazioni riportate nella
circolare Covip n. 648/2012.
La verifica della gestione finanziaria, il controllo dell’attuazione delle strategie e la valutazione dell’operato
dei Gestori finanziari, sono affidati alla Funzione Finanza del Fondo, che si avvale del supporto dell’Advisor
per i presidi di cui ai punti a) e b).
Il dato sul turnover di Comparto secondo le indicazioni della circolare Covip n. 648/2012 viene calcolato su
base annuale dal Service Amministrativo.
La Funzione Finanza riporta le proprie analisi al Consiglio di Amministrazione per tramite delle relazioni
periodiche sui comparti e sulle gestioni della Sezione, come illustrato nei compiti e responsabilità della
Funzione Finanza di cui al cap. 4.
Le informazioni che alimentano il sistema di controllo della gestione finanziaria sono raccolte a cura della
Funzione Finanza. I flussi informativi consistono in:
•
flusso saldi e movimenti di titoli e liquidità prodotto dalla Banca Depositaria;
•
flusso saldi e movimenti di titoli e liquidità prodotto dai gestori finanziari delegati per la quota di
risorse loro conferita;
•
rendiconti periodici di gestione dei Fondi Chiusi;
•
dettaglio sui costi della gestione da parte del Service Amministrativo;
Una volta completata la raccolta delle informazioni rilevanti, viene prodotto un flusso informativo ed
inviato all’Advisor. Le caratteristiche del flusso informativo nonché le modalità di invio sono state
concordate in modo da minimizzare il rischio di mancati aggiornamenti.
Di seguito è rappresentata l’architettura generale del sistema di controllo della gestione finanziaria.
a. Verifica delle soglie di rischiosità e dei principali parametri di valutazione della gestione
La verifica in oggetto viene condotta periodicamente dalla Funzione Finanza, sulla base della reportistica
prodotta dall’Advisor.
31
In particolare, per il Comparto Moderato è stato predisposto un momento di verifica che analizza i seguenti
elementi:
Area di verifica
Indicatori di rendimento
Periodicità
Mensile
Variabilità del rendimento
Mensile
Indicatore
Rendimento assoluto sui seguenti orizzonti temporali:
• da inizio mese
• ultimo trimestre
• da inizio anno
Rendimento del benchmark sugli orizzonti temporali predetti
Rendimento differenziale (delta) sugli orizzonti temporali predetti
Volatilità ex-post del Comparto sugli orizzonti temporali predetti
Volatilità ex-post del benchmark sugli orizzonti temporali predetti
Indicatori di efficienza
Mensile
Indice di Sharpe del Comparto sugli orizzonti temporali predetti
Indice di Sharpe del benchmark sugli orizzonti temporali predetti
Performance relativa
Mensile
Tracking Error (TE) sugli orizzonti temporali predetti
Tracking Error Volatility (TEV) sugli orizzonti temporali predetti
Information Ratio sugli orizzonti temporali predetti
Esposizione di portafoglio
per assetclass/strumento
Mensile
Scomposizione del portafoglio in gestione diretta secondo le asset class
strategiche
Scomposizione del portafoglio in gestione delegata secondo le asset
class del benchmark e/o per profili rilevanti (es. settori, valuta, area
geografica)
La Banca Depositaria verifica il rispetto dei limiti di legge del Comparto. A livello di singolo gestore delegato,
la Banca Depositaria è inoltre preposta al controllo dei limiti fissati dalle rispettive Convenzioni di gestione
per ogni singola operazione e predispone inoltre un controllo di coerenza.
Ciononostante, al fine di rafforzare i presidi in essere e verificare la veridicità, correttezza e completezza di
controlli della Banca Depositaria, la Funzione Finanza col supporto dell’Advisor effettuata l’analisi del
rispetto dei vincoli posti sull’attività di gestione dalle Convenzioni.
Limitatamente al Comparto Garantito, la Funzione Finanza, effettua invece le seguenti verifiche:
-
congruità del rendimento minimo garantito
-
analisi del rendimento della gestione separata sottostante (cadenza annuale).
L’Advisor inoltre fornisce mensilmente al Fondo il proprio scenario macro-economico e finanziario,
contenente le linee guida per la gestione dei portafogli istituzionali. Tali documenti rappresentano la
visione macroeconomica di Prometeia a medio-termine e le implicazioni gestionali di breve periodo.
Di seguito vengono illustrate le verifiche previste per il Comparto Moderato e per ogni mandato di gestione
affidato per lo stesso.
1.
Gestore
Comparto
Moderato
Azionario
globale
Area di Controllo
Deviazione
standard
Turnover
Limiti
d’investimento
specifici previsti
dalla Convenzione
Verifica
<= 10%
<=150%
Controllo sull’esposizione per classe d’attivo e strumento:
• nessun titolo di debito
• Oicr: max 20%
• Derivati: ammessi futures su indici azionari Paesi Ocse/non Ocse,
32
di gestione
Tev
currency swap e contratti a termine su valute
Controllo sul rating:
• rating controparte titoli non negoziati in mercati regolamentati: S&P
BBB-, Moody’s Baa3 per entrambe le agenzie
Il GESTORE mirerà a mantenere un tasso di rotazione del portafoglio annuo
(turnover) entro un valore obiettivo pari al 150% che in situazione di stress del
mercato non potrà superare il valore massimo del 200%.
TEV <= 7% (annualizzato)
b. Performance attribution
L’attività, limitata al solo Comparto Moderato, è a cura dell’Advisor Prometeia Advisor SIM e prevede, su
base trimestrale, l’elaborazione di un’analisi volta ad attribuire ex-post la performance del Comparto, ai
diversi fattori, individuati sulla base del processo di investimento sottostante, che hanno contribuito a
generarlo.
c. Controllo dei costi della gestione finanziaria
I controlli in oggetto, limitati al Comparto Moderato, vengono condotti dalla Funzione Finanza, in
collaborazione con la Funzione Contabilità e sulla base dei dati prodotti dal Service Amministrativo:
mensilmente con riferimento alle commissioni di gestione base e di incentivo, annualmente con riferimento
ai costi di negoziazione.
Per ogni Comparto è stato predisposto un momento di verifica che analizza i seguenti elementi:
Mappa dei controlli sui costi della gestione finanziaria
Controllo
Dettaglio
Verifica
Controllo
commissioni
di gestione
fisse
Commissione fissa annua di gestione: somma
delle commissioni fisse annue dei singoli
mandati di gestione, calcolate in base a quanto
previsto in Nota Tecnica per ciascuna
Convenzione di gestione, ed aggregate a livello
di Comparto
Commissione di incentivo (eventuale) cumulata:
calcolata in base a quanto previsto in ciascuna
Convenzione di gestione (laddove prevista) e
aggregata a livello di Comparto
Misurazione del tasso di turnover dei portafogli
dei singoli mandati nel periodo di riferimento
anche al fine di verificare l’impatto dei costi di
negoziazione sostenuti
corrispondenza con l’ammontare
addebitato al Comparto di
investimento
Controllo
commissioni
di incentivo
Controllo
turnover di
portafoglio
Periodicità
verifiche
Mensile
Corrispondenza con il valore
calcolato e contabilizzato dal
service amministrativo
Mensile
confronto con l’obiettivo
prefissato e con i dati calcolati nel
periodo di osservazione
precedente ed identificazione di
eventuali anomalie
Annuale
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6. Modifiche apportate nell’ultimo triennio
Si descrivono di seguito le modifiche apportate al presente Documento nell’ultimo triennio:
Data
Descrizione sintetica modifica apportata
28/05/2014 Attribuzioni Funzione Finanza
Descrizione sintetica indicazioni sostituite
Adeguamento attribuzioni della funzione
finanza in coerenza con le modifiche
apportate al processo di gestione degli
investimenti
28/05/2014 Denominazione Gestore Convenzionato
Modificazione della denominazione del
Gestore Dexia Asset Management Belgium
SA in Candriam Belgium
22/12/2015 Revisione periodica triennale (ex art. 2, • Aggiornamento tabelle popolazione di
comma 4, Delibera COVIP del 16 marzo
riferimento
2012.)
• Descrizione e obiettivi del Piano di
Riequilibrio per la Sezione a Prestazione
definita
• Revisione asset Allocation Strategica del
Comparto Moderato – Sezione a
Contribuzione definita
• Puntualizzazioni in ordine al processo di
gestione degli investimenti finanziari
• Aggiornamento su Comparto Garantito –
Sezione a Contribuzione definita
• Aggiornamento su Comparto Moderato –
Sezione a Contribuzione definita
• Precisazioni in ordine al sistema di
controllo e valutazione dei risultati
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