BIOGAS MASTER L`ENERGIA ALLO STATO

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BIOGAS MASTER L`ENERGIA ALLO STATO
Dr. Agr. Guido Bezzi
Resp. Area Agronomia CIB
IL DIGESTATO:
Quadro Normativo e
Aspetti Tecnico-Economici
11° INFOBIOGAS – BTS - PalaExpo di Verona - 11 Marzo 2015
Il Consorzio
•
•
Il CIB - Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione è uno strumento voluto dai
produttori per i produttori che aggrega e rappresenta il settore del biogas e della
gassificazione in agricoltura.
Nato nel 2009 è la prima aggregazione volontaria che riunisce aziende produttrici di
biogas e syngas* da fonti rinnovabili (biomassa prevalentemente agricola), le aziende
o società industriali fornitrici di impianti e tecnologie, Enti ed Istituzioni che producono,
progettano e contribuiscono a vario titolo alla tutela e alla crescita del settore.
Il Consorzio
I soci
Aziende Agricole
Soci Ordinari CIB
N° 500 > 370 MW
Gli Obiettivi
Promuovere in Italia lo sviluppo della cogenerazione dal
biogas, la gassificazione e il biometano
Attraverso:
•
il confronto tra gli operatori della filiera al fine di fornire proposte tecniche
che indirizzino le normative incentivanti e di gestione;
• il contributo all’ottimizzazione dei processi produttivi per una migliore
efficienza nella gestione degli impianti, con benefici ambientali ed economici;
• servizi per gli associati: servizio energia, servizio sottoprodotti, servizio
agronomico, servizio tutela legale
“IL BIOGAS FATTO BENE”
Il Biogas Fatto Bene
La Mission del CIB
la crescita della consapevolezza della complementarietà delle attività
agricola - zootecnica tradizionale con quella agro-energetica che ben si
integrano tra loro supportando la sostenibilità ambientale (riduzione delle
emissioni di CO2), agronomica (Direttiva Nitrati) ed economica (integrazione
del reddito);
lo sviluppo economico sociale con la creazione di nuovi posti di lavoro e
la valorizzazione del territorio.
Multifunzionalità e Sostenibilità dell’agricoltura
Agricoltura Sostenibile
e Biogas Fatto Bene
Ottimizzazione delle
risorse naturali nei
cicli colturali
Aumento
della
produzione
per ettaro ed
efficiente
utilizzo delle
superfici
agricole
Miglioramento
della
competitività del
comparto
agricolo e
presidio del
territorio
Ritorno degli
investimenti
come
opportunità di
miglioramento
fondiario
Ottimizzazione
del ciclo dei
nutrienti e
sostanza
organica
Valorizzazione
delle colture
dedicate e
biomasse di
scarto
Biogas Ciclo Chiuso
Competitività dalle Sinergie Aziendali
Il Digestato
Il digestato in azienda agricola
15%
85%
Il Digestato
Inquadramento Normativo
EVOLUZIONE NORMATIVA
Il digestato in azienda agricola
Il Digestato
Inquadramento Normativo
EVOLUZIONE NORMATIVA
Il digestato in azienda agricola
Il Digestato
Inquadramento Normativo
EVOLUZIONE NORMATIVA
Il digestato in azienda agricola
Il Digestato
Inquadramento Normativo
Il digestato in azienda agricola
NUOVO DECRETO INTERMINISTERIALE DIGESTATO:
- Testo Approvato in Conf. Stato/Regioni il 27/11/2014
- Il testo è frutto di un lavoro interministeriale Mipaaf-Mattm
- Definizione del digestato in base alle sue caratteristiche
- Definizione delle condizioni di equiparabilità a concime chimico
- Definizione delle modalità operative e dei parametri di sicurezza
NORMATIVA EUROPEA FERTILIZZANTI:
- In via di revisione: riconoscimento del digestato fra i fertilizzanti organici in base a
parametri di qualità e sicurezza.
-Chiarimento semplificazione dell’utilizzo in agricoltura nel rispetto dei parametri suddetti
(anche per il digestato derivato da rifiuti).
-Semplificazione di alcune parti della Direttiva 1069/2009 sui SOA in Iter.
Il Digestato
NON AGRICOLO
Rifiuti
Rifiuti +
Sottoprodotti
e/o biomasse
Compostaggio
Trattamento
Rifiuti
Liquido a depurazione
Az. Agr. Biogas
BIOMASSE
AGRICOLE
AGRICOLO
DIGESTATO
Schema di Destinazione e Utilizzo - Oggi
LIQUAMI E LETAMI
SOTTOPRODOTTI
AGROINDUSTRIALI
Utilizzo in
Agricoltura
secondo Dir. Nitrati
PUA su frazione
azotata di
competenza
Cessione ad altre
Az. Agricole
Il DM Effluenti
Definizioni e Adempimenti
DEFINIZIONI:
- Art. 2
Il decreto disciplina norme e tecniche generali di utilizzo agronomico di:
Effluenti di allevamento, Acque Reflue e Digestato.
Il digestato è escluso dall’applicazione della parte IV del DM 152/06 in base
alle norme tecniche e i criteri di applicazione del decreto
ADEMPIMENTI:
- Art. 4
L’utilizzo agronomico del digestato è subordinato a comunicazione del
legale rappresentante all’autorità competente almeno 30gg prima dell’attività.
Sono esonerate dalla comunicazione aziende in ZNVN fino 3000kg/anno di
N al campo e in ZVN fino a 1000kg/anno di N al campo
Il DM Effluenti
Piano Utilizzazione Agronomica
PIANO DI UTILIZZAZIONE AGRONOMICA:
- Art. 5
Il PUA ha validità 5 anni salvo casi che ne richiedano aggiornamento per
variazioni sostanziali di utilizzo.
Devono presentare il PUA:
- Aziende in ZVN e ZNVN con apporto di N al campo > 6000kg/anno
- Allevamenti bovini con più di 500UBA
- Aziende in ZVN con apporto di N al campo compreso fra 3000 e
6000kg/anno predispongono un PUA semplificato
- Aziende autorizzate ai sensi del Titolo III-bis Parte II del DL 152/06 devono
presentare AIA
Il DM Effluenti
Documentazione di Accompagnamento
DOCUMENTAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO:
- Art. 6
Il trasporto di effluenti, acque reflue e digestato destinati ad utilizzazione
agronomica è effettuato da soggetti muniti di un DOCUMENTO DI
ACCOMPAGNAMENTO in cui sono riportati:
- Estremi azienda di origine e estremi legale rappresentante
- Natura e quantità del materiale trasportato
- Identificazione del mezzo utilizzato
- Estremi identificativi dell’azienda destinataria
- Estremi della comunicazione di spandimento
Il DM Effluenti
Divieti e Tempi di spandimento
DIVIETI E TEMPI DI SPANDIMENTO:
- Artt. 8 e 9
Permangono in essere i divieti di spandimento in essere per gli effluenti
zootecnici e per le frazioni di cui sono composti nel rispetto di distanze da
corsi d’acqua e tipologia di aree di destinazione.
Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano possono prevedere divieti
specifici ed adattare i periodi di divieto di spandimento a seconda di
condizioni climatiche particolari.
Il DM Effluenti
Produzione di Digestato Art.22
Articolo 22
(Produzione del digestato)
Ai fini di cui al presente decreto, il digestato destinato ad utilizzazione agronomica è prodotto da impianti aziendali o
interaziendali alimentati esclusivamente con i seguenti materiali e sostanze, da soli o in miscela tra loro:
•paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso di cui all’articolo 185,
comma 1, lettera f) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
•materiale agricolo derivante da colture agrarie. Fatti salvi gli impianti da realizzarsi ai sensi dell’articolo 2 del
decreto legge 10 gennaio 2006 n. 2, convertito, con modificazione, dalla legge 11 marzo 2006 n. 81, per gli
impianti autorizzati successivamente all’entrata in vigore del presente decreto, tale materiale non potrà superare
il 30% in termini di peso complessivo;
•effluenti di allevamento, come definiti all’articolo 3, comma 1, lettera c) del presente decreto;
•le acque reflue, come definite all’articolo 3, comma 1, lettera f) del presente decreto;
•residui dell’attività agroalimentare di cui all’articolo 3, comma 1 lettera i) del presente decreto, a condizione che non
contengano sostanze pericolose conformemente al Regolamento (CE) n. 1907/2006;
•acque di vegetazione dei frantoi oleari e sanse umide anche denocciolate di cui alla legge 11 novembre 1996, n. 574.
•i sottoprodotti di origine animale, utilizzati in conformità con quanto previsto nel Regolamento (CE) 1069/2009 e nel
regolamento di implementazione (UE) 142/2011, nonché delle disposizioni approvate nell’accordo tra Governo,
Regioni e Province autonome
• materiale agricolo e forestale non destinato al consumo alimentare di cui alla tabella 1B del decreto 6 luglio
2012.
Il DM Effluenti
Produzione di Digestato Art.22
Articolo 22
(Produzione del digestato)
•Il digestato di cui al comma 1, è considerato sottoprodotto ai sensi dell’articolo 184bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, qualora prodotto da impianti
aziendali o interaziendali alimentati esclusivamente con materiali e sostanze di cui al
comma 1 e destinato ad utilizzazione agronomica nel rispetto delle disposizioni di
cui al presente titolo.
•Ai fini del presente decreto, il digestato agrozootecnico è prodotto con materiali e
sostanze di cui al comma 1 lettere a), b) e c). Il digestato agroindustriale è prodotto
con i materiali di cui al comma 1, lettere d), e), f) e g), eventualmente anche in
miscela con materiali e sostanze di cui al comma 1 lettere a), b) e c).
Il DM Effluenti
Adempimenti per l’utilizzo del digestato Art.25
Articolo 25
(Adempimenti del produttore o utilizzatore di digestato)
•La comunicazione di cui ad Art.4, fermo restando quanto previsto dall’Allegato IV al presente decreto, deve contenere
anche i seguenti elementi:
indicazione del tipo di digestato prodotto dall’impianto di digestione anaerobica tra quelli menzionati nell’articolo 22,
comma 3 del presente decreto;
indicazione delle matrici in ingresso all’impianto di digestione anaerobica, tra quelli di cui all’articolo 22, comma 1
del presente decreto, specificando il soggetto fornitore;
nel caso del digestato agroindustriale, elementi atti a dimostrare che le matrici in ingresso nell’impianto di digestione
anaerobica rispettano i requisiti di cui all’articolo 29 del presente decreto.
•Le aziende di cui al comma 1 sono altresì tenute ai seguenti adempimenti:
tenuta di un registro dei materiali di ingresso nell’impianto come definito in fase di autorizzazione ambientale da
esibire in caso di controllo da parte delle autorità competenti;
redazione e conservazione delle registrazioni delle operazioni di utilizzazione agronomica del digestato sui terreni
nella propria disponibilità ovvero di cessione del digestato a soggetti terzi;
redazione del PUA, conformemente all’art. 5;
Il rispetto delle disposizioni del Regolamento (CE) 1069/09 e del Regolamento (CE) n. 142/2011 e dell’ Accordo tra il
Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano e le Autonomie locali, sul documento recante: “Linee
guida per l’applicazione del Regolamento (CE) n. 1069/2009”, ove applicabili.
Il DM Effluenti
Equiparazione a Concimi Art.32
Articolo 32
(Condizioni di equiparabilità del digestato ai concimi di origine chimica)
1. Il digestato è equiparato, quanto agli effetti fertilizzanti e di efficienza di uso, ai concimi chimici
disciplinati dal d.lgs. 75/2010 in presenza di tutte le seguenti condizioni:
a) contenuto in N prontamente assimilabile pari alla percentuale di N ammoniacale su N
totale superiore al 70%;
b) livello di efficienza d’uso dell’azoto superiore all’80% alle condizioni per l’utilizzo di cui
all’art 33;
c) i prodotti minerali derivanti da trattamenti di recupero dell’azoto da digestato così come definito
all'art. 52, comma 2 bis, della legge 7 agosto 2012, n. 134 o da effluenti di allevamento, sono
equiparati per quanto attiene agli effetti fertilizzanti e all'efficienza di uso, ai concimi di origine
chimica, ai fini dell’impiego in sede di utilizzazione agronomica. In questo caso l’efficienza di
utilizzo è considerata pari al 100%;
d) idonea copertura degli stoccaggi;
e) distribuzione in campo con sistemi a bassa emissività (iniezione, interramento immediato,
fertirrigazione ed equivalenti).
Il DM Effluenti
Criteri Agronomici Digestato Equiparato Art.33
Articolo 33
(Criteri generali per l’utilizzazione agronomica del digestato equiparato)
L’utilizzazione agronomica del digestato di cui all’art. 32 avviene nel rispetto del
fabbisogno delle colture e del bilancio dell’azoto, così come previsto dal PUA e
nel rispetto dei seguenti criteri gestionali:
a) copertura degli stoccaggi del digestato e del separato liquido al fine di ridurre al minimo le
perdite di azoto ammoniacale in atmosfera;
b) esecuzione di almeno due analisi chimiche del digestato, nel periodo autunno-vernino e
una nel periodo primaverile-estivo, che dimostrino il rispetto delle caratteristiche chimiche
previste al precedente articolo 32;
c) distribuzione con iniezione, interramento immediato o fertirrigazione ed equivalenti;
d) impiego nei periodi del massimo assorbimento delle colture, ovvero in presemina ed in
copertura.
Il DM Effluenti
Azioni del CIB e Passi da Compiere
QUALI PASSI DA COMPIERE:
- Il Decreto NON E’ ANCORA PUBBLICATO e quindi NON E’ ATTIVO.
- Il testo è ora oggetto di vaglio della Commissione Europea.
- Sarà oggetto di eventuali revisioni dopo l’esame della Commissione Europea prima
della pubblicazione ufficiale.
AZIONI DEL CIB:
- Analisi e supporto tecnico-normativo durante lo svolgimento di tutti i tavoli di lavoro
- Concertazione continua con Mipaaf , Mattm ed enti preposti.
- Proposta di modifiche ed emendamenti in coerenza con la normativa vigente ai fini
dell’ottenimento di un testo equilibrato.
Il Digestato
Schema di Destinazione e Utilizzo – Domani?
DIGESTATO
AGRICOLO
Alta Efficienza ed
Equiparazione
Concimi
BIOMASSE
AGRICOLE
Agro-Zootecnico
Utilizzo in
Agricoltura
secondo Dir. Nitrati
LIQUAMI E LETAMI
SOTTOPRODOTTI
AGROINDUSTRIALI
Bilancio
N
Agro-Industriale
Alta Efficienza ed
Equiparazione
Concimi
Bilancio
N
Utilizzo Efficiente
del Digestato
Caratteristiche e Tecnologie
Il Digestato
Aspetti Tecnici
Il digestato in azienda agricola
Il digestato per caratteristiche è un materiale fluido con particelle in
sospensione che, rispetto alle biomasse di partenza si presenta omogeneo
con tenore di umidità più elevato (causa degradazione microbica),
stabilizzato e dotato di sostanze nutritive in forma organica e in forma
disponibile per le piante.
•
•
•
La composizione del digestato varia in base alle biomasse di partenza.
Passando da liquami ad insilati, ad esempio, aumenta sostanza secca e
tenore in azoto.
Il processo di digestione anaerobica mantiene il contenuto di macro e
microelementi valorizzandoli.
Il digestato è una soluzione fertilizzante organica stabilizzata
costituito da un mix di macro e micro elementi.
Il Digestato
Composizione
Il digestato in azienda agricola
Fonte: Gruppo Ricicla
Il Digestato
Effetti sul Terreno
Il digestato in azienda agricola
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MACROELEMENTI: apporto di N in forma organica e in forma prontamente
disponibile. La conoscenza della composizione è fondamentale per impostare
tempi e modi di somministrazione efficiente. Pe K in rapporto ottimale 1:3,
miglioramento della dotazione
MICROELEMENTI: diversi studi hanno dimostrato come non si siano mai
verificati significativi effetti sulla dotazione o accumuli nel terreno.
SOSTANZA ORGANICA E COMUNITA’ MICROBICA: aumenta l’attività
microbica grazie alla presenza di macro e microelementi che fungono da
promotori della crescita dei microrganismi terricoli. L’apporto di sostanza
organica continuo migliora la dotazione del terreno e immobilizza CO2.
pH: Il digestato è tendenzialmente alcalino. I dati di lungo periodo indicano come
il pH del terreno rimanga pressoché costante.
Il Digestato
Effetti sul Terreno
Il digestato in azienda agricola
Fonte: Pioneer Hi-Breed
Il Digestato
Effetti sul Terreno
Il digestato in azienda agricola
Fonte: Pioneer Hi-Breed
Il Digestato
e le Colture
Il digestato in azienda agricola
•
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PRIMAVERILI ESTIVE: Ottime utilizzatrici del digestato in quanto abbisognano di
importanti quantitativi di azoto. Possono ricevere fertilizzazione con digestato sia
in pre-semina che copertura.
AUTUNNO VERNINE: possono essere efficienti cover-crop invernali limitando la
lisciviazione, beneficiano di apporti di digestato alla ripresa vegetativa.
PRATI POLIFITI: sono le colture più propense all’utilizzo di effluenti e digestato
offrendo copertura permanente e fabbisogno di azoto elevato
ORTICOLE E FRUTTETI: digestato (frazione solida) valida alternativa alle
concimazioni classiche.
COLTURE BIOLOGICHE: il progetto Europeo SUSTANGAS ha dimostrato come
le produzioni della maggioranza di agricoltori biologici coinvolti siano
significativamente aumentate (almeno 20-30%).
Il Digestato
Efficienza Distribuzione
Il digestato in azienda agricola
Il Digestato
Efficienza Distribuzione
Il digestato in azienda agricola
• RIDUZIONE FINO AL 100% DELL’UTILIZZO DI CONCIMI CHIMICI E OTTIMIZZAZIONE DEI COSTI
COLTURALI AZIENDALI
• OTTIMIZZAZIONE DELL’EFFICIENZA DI FERTILIZZAZIONE SU TUTTA L’AZIENDA
• RIDUZIONI DELLE PERDITE DI N PER LISCIVIAZIONE ED EVAPORAZIONE ED AUMENTO DELLA
SOSTANZA ORGANICA NEL TERRENO
• MIGLIORE GESTIONE DEGLI EFFLUENTI RISPETTO ALLA DIRETTIVA NITRATI
Il Digestato
Sistemi Distribuzione
Il digestato in azienda agricola
SISTEMI DI ABBATTIMENTO N
Il Digestato
Sistemi Distribuzione
Il digestato in azienda agricola
CANTIERI DI LAVORO PER INTERRAMENTO IN PRE-SEMINA O COPERTURA COSTITUITI DA
MACCHINA OPERATRICE E SISTEMA DI CARICO A ROTOLONE O BUFFER DI CARICO
Il Digestato
Sistemi Distribuzione
Il digestato in azienda agricola
• SISTEMI AD ALTA EFFICIENZA DI DISTRIBUZIONE
• DISTRIBUZIONE IN BASE ALLE ESIGENZE DELLA COLTURA
• RICHIEDONO RETE AZIENDALE DI ADDUZIONE DIGESTATO DALL’IMPIANTO
Il Valore del Digestato
Modello di Studio
Il Valore del Digestato
Campione di indagine
Provincia
Cremona
Lodi
Mantova
Milano
Torino
Alessandria
Verona
Pordenone
Modena
Bologna
Reggio Emilia
Perugia
Terreni
(ettari)
292,00
249,00
176,00
331,40
654,00
160,00
406,00
500,00
256,00
1.045,00
437,50
283,00
Tipo
allevamento
Suini
----Bovini carne
Bovini latte
Bovini carne
Bovini latte
Bovini latte
----Bovini latte
Suini
Consistenza
(numero)
3.800
--------3.000
1.650
65
310
240
------1.800
4.000
Impianto
(kW)
999
999
625
999
999 (2 impianti)
979
999
999
800
999
330
999
Il Valore del Digestato
Contenimento dei Costi Colturali
Contenimento
medio di costo
colturale:
- 291,00
euro/ettaro
Tecnica
Colturale
Classica
Tecnica
Colturale
Digestato
Il Valore del Digestato
Vantaggio economico di filiera
Il Digestato
Corretta Applicazione
Riepilogo Conclusivo
I fattori da cui non si può prescindere per fare un corretto uso del digestato sono:
• Conoscenza della composizione del digestato
• Conoscenza del fabbisogno della coltura
• Conoscenza della natura del suolo e delle sue caratteristiche
• Monitoraggio della fertilità del suolo per strutturare il piano di concimazione
• Distribuzione nei momenti di maggiore recettività della pianta
• Nessuna applicazione durante l’inverno
#CIBENEFICIANOTUTTI
Il digestato in azienda agricola
•
Quando il BIOGAS E’ FATTO BENE
•
Quando il DIGESTATO è USATO BENE
E
SI PRODUCE ENERGIA, CALORE E/O
BIOMETANO E SI MIGLIORA LA
SOSTENIBILITA’ E LA QUALITA’ DI CIO’
CHE SI PORTA A TAVOLA
www.consorziobiogas.it
Dr. Agr. Guido Bezzi
Resp. Area Agronomia CIB
CIB
Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione
[email protected]
P.IVA: 09248721004
c/o Parco Tecnologico Padano
Via Einstein,
Loc. Cascina Codazza
Lodi (LO)
Segreteria
Telefono +39(0)3714662633
Fax +39(0)3714662401
Grazie per l’attenzione.