web e grembiule: la scuola riparte

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web e grembiule: la scuola riparte
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web e grembiule:
la scuola riparte
faccia a faccia con il ministro dell’istruzione Mariastella
gelmini che rivela il suo piano per riportare L’offerta
formativa italiana ai più alti livelli europei. Premiando il
merito di studenti ma anche del corpo insegnante
di Federico Fabretti
Settembre, si torna sui banchi. Col maestro unico alle elementari, le pagelle via web e gli sms
per controllare le assenze. Nell’intervista a Riflessi, il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, parla della nuova scuola italiana, preannunciando un anno di innovazioni e cambiamenti. E rivela un sogno: portare la qualità
della nostra formazione ai più alti livelli europei.
sunti 8.000 assistenti tecnico-amministrativi e
647 dirigenti scolastici».
D Settembre, riprende l’anno scolastico. Come
parte questo 2009/2010?
D Insegnanti, dirigenti, studenti, famiglie: che
voto dà alla scuola, oggi?
R «Sarà un anno di grandi innovazioni e cambiamenti. Nella scuola elementare verrà introdotto il maestro unico di riferimento e saranno proposti nuovi modelli orari per accrescere
le possibilità di scelta delle famiglie; per l’ammissione all’esame di maturità sarà necessaria la sufficienza in tutte le materie. Il voto in
condotta farà media e concorrerà direttamente al voto finale».
R «La nostra scuola è chiamata a rialzare la
testa dopo anni nei quali in Italia si è certamente abbassata la qualità dell’offerta formativa. Attualmente siamo agli ultimi posti in
tutte le classifiche internazionali, dobbiamo
tornare ad essere un’eccellenza. Una scuola
che spende il 97% delle proprie risorse in stipendi è una scuola che non ha soldi per inve-
D Si parla anche di “scuola digitale”: sarà così?
R «Sì, le pagelle dei ragazzi saranno consultabili on line e tutte
le scuole potranno organizzare
servizi per avvertire via sms i genitori sulle assenze dei loro figli.
Inoltre sono stati immessi in ruolo 8.000 docenti e sono stati as-
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D E poi ci sono già le materie d’esame via
web…
R «Certo, è indispensabile creare un filo diretto con gli studenti. Ho 36 anni e sento molto quest’esigenza».
overalls and the web: school’s back. September
means back to school. This year there is just one teacher for elementary classes,
school reports will be sent via internet and text messages will be used to control absenteeism. In an
interview with Riflessi, the Minister of Education, Mariastella Gelmini, talks about the new regulations
for Italian schools and forecasts a year of innovation and change. “With Italy actually trailing quite
badly in all international rankings, these new rules hope to take the quality of our education system
back to the top in Europe”. New school hours will also be proposed, says the Minister, to increase
the possibility of choice for families, and admission to the Maturity Exam will depend on having a
sufficient grade in all subjects. Furthermore, conduct will now be recognised as being part of the
average and will directly influence the final outcome. “The school of merit must return, – underlines
Gelmini – meritocracy is the highest form of democracy because it allows everyone, independently of
their financial situation, the possibility of reaching the highest levels of education”.
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stire in nuove tecnologie, nella formazione e in
strutture migliori. Deve tornare la scuola del merito, la meritocrazia è la più alta forma di democrazia perché consente a tutti, indipendentemente dalle proprie condizioni economiche, di
raggiungere i più alti gradi degli studi».
«Deve tornare la scuola del merito.
La meritocrazia è la più alta forma
di democrazia perché consente a tutti
di raggiungere i più alti gradi degli studi»
riforme dei licei e dell’istruzione tecnica e professionale».
D Che cosa ha intenzione di fare per migliorare la qualità dei docenti?
D Grembiule, voto in condotta, maggior rigore
nelle valutazioni: è un ritorno al passato?
R «Preferisco un Paese con meno insegnanti
ma meglio pagati che abbiano la possibilità, attraverso sgravi fiscali e incentivi, di proseguire
la loro indispensabile opera di formazione. E
poi, la qualità. La formazione dei docenti e l’accesso all’insegnamento cambieranno radicalmente, in base alle nuove regole che ho presentato a fine agosto: tirocinio obbligatorio, perché
insegnare non può essere solo teoria, ma anche
pratica; assunzioni solo in base al fabbisogno,
per evitare il precariato; più spazio ai giovani
che entreranno subito in ruolo; più inglese e
competenze tecnologiche. Solo così si passa
dal semplice sapere al sapere insegnare».
R «Il rigore, la maggiore attenzione nei giudizi,
l’educazione, il rispetto per i compagni e per gli
insegnanti sono concetti fondamentali, da recuperare per restituire alla scuola la credibilità e il
prestigio che merita, oggi come in passato».
D Edilizia scolastica: l’incidente di Rivoli ha evidenziato non poche criticità. Ci saranno nuovi
investimenti?
D Qual è la sua scuola del futuro?
R «È la scuola del merito, che valuta l’efficienza, la qualità della didattica e i risultati
raggiunti. Una scuola che realizza pienamente
il progetto dell’autonomia, rafforzando le competenze dei dirigenti scolastici nel reclutamento, nella selezione e nello sviluppo di carriera degli insegnanti, come d’altra parte ci
suggerisce l’Ocse. È soprattutto una scuola
che prepara adeguatamente all’università e
all’inserimento nel mondo del lavoro, tramite
stage presso atenei e istituti di alta formazione e ore di tirocinio in aziende o in settori professionali. È un obiettivo fondamentale delle
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In apertura Il ministro
dell’Istruzione Mariastella
Gelmini. Nata a Leno in
provincia di Brescia nel
1973, è stata eletta in
parlamento nel 2006. Nel
2008 è stata riconfermata
dagli elettori ed è stata
nominata ministro
dell’Istruzione, Università
e Ricerca scientifica
nel IV Governo Berlusconi
R «Assolutamente sì, l’edilizia scolastica è
una vera e propria emergenza che stiamo affrontando con decisione. Il Cipe ha autorizzato
lo stanziamento di un miliardo di euro per garantire ai ragazzi scuole sicure. Allo stesso tempo il Ministero ha avviato il censimento di tutte
le scuole italiane per stilare l’anagrafe dell’edilizia scolastica riguardante gli elementi strutturali e decidere dove e come intervenire».
D Università e ricerca sono spesso considerati
anelli deboli del sistema: è per questo che ha
deciso di dare i voti agli atenei?
R «Sogno che tra cinque anni la prima università italiana nelle classifiche internazionali non
sia al 150° posto, come accade oggi. La valutazione è lo strumento che ci permetterà di migliorare la qualità dei nostri atenei. Per la prima
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volta in Italia più risorse saranno distribuite alle università migliori, con una buona offerta
formativa, una ricerca di qualità e senza problemi di bilancio. Chi gestisce bene le risorse sarà
premiato, chi le spreca ed organizza corsi di
laurea inutili non avrà soldi. In questo modo
tutti saranno costretti a fare di più e meglio».
R «Studiavo, ma non ero una secchiona. Praticavo molto sport e ho fatto danza classica per
otto anni. Ero molto legata alla mia maestra
Maria Rosa. Una mamma. Rigorosa, sempre
sorridente».
D La questione dell’insegnante unico, come
quella del tempo lungo e dell’ora di religione,
ha creato diverse incomprensioni: come stanno
realmente le cose?
R «Buon anno a tutti i ragazzi, ai quali ricordo
che la scuola è una cosa bella e importante e
che a scuola si conoscono i migliori amici della
propria vita».
R «Io ritengo, e me ne assumo la responsabilità, che, nella scuola elementare, un unico insegnante di riferimento sia preferibile a più insegnanti. Questo perché il bambino nei suoi primi anni di vita ha bisogno di un’unica figura di
riferimento, come sanno i tantissimi italiani
che sono cresciuti con un solo maestro ed hanno un ricordo bellissimo di quel rapporto. La
verità è che aver introdotto più maestri quando
i bambini diminuivano è servito solo per creare
più posti di lavoro e non è certo stato fatto
nell’interesse degli studenti».
D Società multietnica e scuola multietnica: è
vera integrazione?
R «C’è integrazione solo quando la scuola insegna a tutti la cultura, le tradizioni e la lingua
italiane. Solo così evitiamo l’emarginazione e
l’isolamento dei bambini stranieri che vengono
a studiare in Italia. La nostra scuola comunque
fa già molto per accogliere ed integrare chi decide di emigrare nel nostro Paese».
D Ministro molto giovane: la sua esperienza e il
suo rapporto personale con la scuola da studentessa…
D Un augurio ai giovani che tornano sui banchi?
diari e matite
Con i personaggi dei cartoni, ecologici per un
basso impatto ambientale, con le star della
musica che piacciono tanto agli adolescenti,
arrivano le novità da mettere nello zaino. E
proprio a partire dalle borse (a tracolla per i
più grandi, magari con le ruote per i piccoli)
ecco fare capolino i modelli reversibili e quelli
con stereo incorporato della Seven. Gli astucci
si possono coordinare con lo zaino mentre
per i diari si può scegliere tra i classici come
Smemoranda o i nuovi di Disney Fairies,
Transformers e Wwf, dedicati ai cuccioli in
estinzione. Attenzione “verde” da Faber Castell
che presenta matite con legno proveniente
da zone di riforestazione e Koh-I-Noor che
prepara linee ecosostenibili. Ci sono anche
penne ergonomiche che aiutano i bambini
a imparare a scrivere, di Stabilo, con prese
adatte ai destrorsi e ai mancini. Sul fronte dei
libri scolastici la novità viene dal Ministero
della Pubblica Istruzione che cercherà di
contrastare il rincaro dei titoli adotatti con nuovi
provvedimenti nel prossimo triennio: tetti fissati
per gli insegnanti, stessi libri per 5 o 6 anni e
testi scaricabili da internet permetteranno di
risparmiare il 30 per cento.
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