una m edicina contro
Transcript
una m edicina contro
mostre e convegni La logistica in sa nità : una m e dicina contro l’ine fficie nza Una serie di relazioni di alto livello hanno accompagnato a Milano la proposta, organizzata congiuntamente da Ailog e Consorzio Dafne, di un appuntamento specifico dedicato al settore della sanità, e alle tante possibilità che in questo comparto si possono associare al termine “logistica” Un pubblico di grande qualità ha partecipato lo scorso 9 novembre a Milano alla seconda edizione del convegno organizzato da Ailog e Consorzio Dafne, “L’efficienza della supply chain sanitaria, innovazione, tecnologie e casi eccellenti”. Sostenuto da una serie di aziende che possono contribuire in modo significativo al raggiungimento di obiettivi di efficienza/efficacia (Axioma, Caen RFID, Difarco, Itworks, Knapp, Softwork, Toolsgroup, Toyota MHI e Vega), il convegno ha visto alternarsi sul palco oltre 15 professionisti legati a questi settore, tra manager delle strutture sanitarie, consulenti di direzione e fornitori di soluzioni tecnnologiche, tutti tesi alla definizione di un mondo comune nel quale domanda e offerta trovino il giusto punto d’incontro. Ma tenendo ben presente quello che, secondo una delle principali anime di questo convegno, Stefano Novaresi, Consigliere Delegato-Direttore Centrale Operations Gruppo Comifar e Vicepresidente Consorzio Dafne, è il principale e fondamentale obiettivo del mondo della sanità: guarire le persone, portare benessere, rappre28 >novembre 2011< Logistica Management sentare un punto di fiducia e di certezza per tutti i cittadini di una comunità. Ad aprire la sessione mattutina è salito sul palco il chairman Paolo Bisogni, Amministratore Delegato Sogenet e Consigliere Direttivo Ailog, il quale ha portato ai presenti i temi salienti della giornata, passando ben presto la parola a Stefano Novaresi. Il cui intervento è appunto partito da un invito assai particolare: l’idea che il giuramento di Ippocrate debba essere pronunciato non solo dal personale medico, ma tenuto in debita considerazione anche dagli operatori della tecnologia e della logistica, nel momento in cui si rivolgono a questo mercato. È un altro modo, ancorché provocatorio e radicale, per affermare che la logistica e la tecnologia in generale, per entrare in questo mondo, devono recuperare il proprio significato più ampio e profondo: essere e portare soluzioni per migliorare i processi in generale, senza dimenticare mai, anzi cercando di far proprio il più possibile, il fine ultimo delle strutture sanitarie. Nella sua ripresa Bisogni è invece entrato maggiormente nel dettaglio della giornata, mostre e convegni mostrando alcuni punti cardine delle proposte logistiche rivolte al mondo sanitario. Visioni e soluzioni che hanno l’obiettivo di rivedere tutti i processi, andando ad evidenziare i vari livelli di costo – alcuni dei quali difficilmente visibili - per proporne metodi e strumenti di razionalizzazione. Come si può calcolare il bisogno che le strutture sanitarie hanno di soluzioni per il contenimento dei costi? L’interessante intervento di Mariano Corso, Professore Ordinario Politecnico di Milano Direttore Osservatorio ICT in Sanità ne offre un’ampia panoramica, cosa che risulterà in pratica il corpus di elementi e riflessioni su cui si svilupperà tutta la giornata di convegno. Alcuni elementi, fra i tanti – che saranno certamente ripresi su uno dei prossimi numeri di Logistica Management -: il fatto che in Italia, di fatto, non esista un sistema sanitario, bensì oltre venti, perché in realtà il livello di servizio è stabilito a livello regionale, con le disparità che tutti possiamo verificare; il fatto che le regioni caratterizzate dalle migliori prestazioni in realtà dipendano, per tali risultati, dall’affluenza proveniente da altre regioni, e quindi siano non solo conseguenza, ma anche causa di tali disparità; il fatto che oggi la sanità si debba confrontare con obiettivi apparentemente inconciliabili: per esempio il principio, sacrosanto, dell’universalità della cura, con un’età media in continuo aumento, e con essa l’esigenza di qualità e di soluzioni innovative. Torneremo come detto su questi argomenti, per ora basti sapere che l’idea di fondo, da declinare nelle modalità che si riterranno più opportune, è che non serve semplicemente aumentare la spesa relativa all’innovazione – sempre che ciò sia possibile – bensì che si deve intervenire su questi processi con con maggior intelligenza, integrazione e capacità di gestire tale mondo a largo raggio. Tenendo conto che innovare questo tipo di supply chain è molto complesso, dato che si vanno a interfacciare organismi autonomi, con un proprio consolidato sistema di valori. ne di una nuova struttura ospedaliera, magari strutturata secondo il moderno criterio dell’intensità di cura, in luogo di quello dipartimentale basato sul tipo di patologia. Esemplari i casi del nuovo Ospedale di Vimercate, anche se ancora in via di realizzazione, e del nuovo Ospedale Sant’Anna di Como, operativo da oltre un anno, con una struttura logistico/informativa che terrebbe testa anche alla più innovativa delle aziende private. Ma sono altrettanto rilevanti i casi di ripensamento organizzativo introdotto in strutture già esistenti, magari pure di sapore antico come la Clinica Zucchi di Monza il cui corpo centrale risale, come edificio, addirittura al 1630. Ancora una volta ne rimandiamo, purtroppo, il necessario approfondimento; basti sapere che nel caso della ULSS 10 Veneto Orientale, composta dai tre presidi ospedalieri di San Donà di Piave, Portogruaro e Jesolo, si sono aperte le porte dei laboratori d’analisi ad una delle tecnologie più interessanti e poliedriche del momento, la RFID, che serve per identificare in modo sicuro e automatico le provette dei campioni. Il sistema, che è stato battezzato “Secure Tube Track” si compone di hardware Reggiani per la gestione del sistema provette (sistema Taglab), dispositivi RFID Feig Electronic forniti da Softwork e come applicativo di gestione, il software Concerto di Dedalus. Il tutto serve non solo per ottemperare ai requisiti della certificazione di qualità, ma anche per garantire la conservazione dei campioni secondo i parametri ottimali, cosa che ha previsto anche l’inserimento di un sensore tempo/ temperatura. Nel corso della giornata sono giunte le testimonianze di una serie di istituti ospedalieri nei quali questi temi hanno trovato terreno fertile. I casi più eclatanti sono certamente quelli in cui questi processi di cambiamento hanno sposato la realizzazioLogistica Management >novembre 2011< 29 mostre e convegni Invece, negli Istituti Clinici Zucchi, non solo si è introdotto un nuovo sistema per la gestione delle scorte in modalità “kanban”, che aumenta la disponibilità dei materiali riducendo nel contempo le necessità di riordino dello stock, ma si è perseguito soprattutto un fine formativo e culturale, volendo prima di ogni cosa insegnare alle persone a considerare tale questione in modo nuovo. Come giustamente sottolineato da Stefano Novaresi, fa particolarmente piacere sentire i medici che utilizzano il linguaggio dell’efficienza logistica: perché dimostra che, in questo caso, si è davvero realizzato quell’incontro di culture che si ritiene essere l’unica possibile base di lavoro fra logistica e sanità. E se questo percorso è cominciato, difficilmente si potranno fare passi indietro. 30 La visione collaborativa del Consorzio Dafne Un progetto realmente innovativo e, per usare un’espressione un po’ abusata ma efficace, “a costo zero” - a parte quelli che si possono considerare come costi del voler fare bene – è quello che viene riassunto come Dafne Ospedali, che peraltro è solo una delle cinque linee di attività perseguite dal Consorzio Dafne (tutti i dettagli e lo stato dell’arte si possono trovare sul sito www.consorziodafne.com). Il punto della situazione è offerto ai presenti da Marco Tullio Alpini, coordinatore di questo progetto, che si può considerare una risposta concreta alle esigenze di “fare sistema” che permeano la sanità pubblica, in quanto >novembre 2011< Logistica Management consente alle aziende farmaceutiche di realzionarsi in modo completamente diverso con le aziende sanitarie, e ovviamente viceversa. Oggi, in attesa di un decreto attuativo che imponga la fatturazione elettronica alle aziende che si relazionano con la pubblica amministrazione, il progresso ottenuto è quindi su base volontaria: ciononostante ben 31 aziende farmaceutiche e ospedali utilizzano correntemente questo sistema di scambio informazioni, interfacciando dall’altra parte 85 strutture sanitarie (aree vaste-ASL-AO) operative o in test con 930 presidi/magazzini codificati. I vantaggi possibili sono, in estrema sintesi: la dematerializzazione di tutti i documenti del ciclo dell’ordine; la significativa riduzione degli errori, dei tempi e dei costi di gestione; un miglior livello di servizio; il recupero di efficienza nei processi aziendali di approvvigionamento; la completa visibilità del tracking dell’ordine; l’eliminazione della carta e archiviazione sostitutiva; la possibile automatizzazione di tutti i processi di gestione di ordine, bolla, fattura, mandato di pagamento, riconciliazione; e infine l’utilizzo di un unico standard applicativo e di trasmissione tra tutti gli operatori della filiera. Si tratta, sot- tolineiamo, di vantaggi che diventano sempre più cospicui man mano aumenta il numero degli operatori che aderiscono a questo standard. Un esempio concreto fornito ai presenti è quello di Soresa SpA, proposto da Alessandro Pepino, Consulente di questa realtà, unica nel suo genere in Italia, che funge in pratica come centrale di acquisti per tutta la spesa sanitaria nella regione Campania. L’esigenza di semplificazione dei processi in questo caso era fondamentale dato che tale realtà di fatto duplica i processi attualmente in essere fra fruitori e fornitori di materiali sanitari. A seguito di un lungo percorso di introduzione di queste metodologie, gli acquisti oggi sono gestiti in termini collaborativi e integrati, proprio grazie all’utilizzo della piattaforma Dafne. Insomma è finito il tempo in cui i dati servivano solo per la propria azienda, come conferma anche l’efficace intervento di Michele Simbula, Direttore Commerciale di Difarco SpA, azienda che da tempo sostiene e mette in pratica le indicazioni Dafne. Alcuni “slogan” fotografano una realtà in profonda evoluzione, nella quale siamo chiamati a trovare nuovi modelli di comportamento – mostre e convegni passando per esempio da un concetto di terziario avanzato, ad uno di terziario aumentato; da un customized service, all’adaptive service, o per tornare alla questione che più ci preme in questo contesto, dalla protezione dei dati alla condivisione di tutte quelle informazioni che possono essere utili a livello di filiera. Ed è il mercato stesso che ce lo chiede: l’attuale scenario ci impone infatti di perseguire con ogni sforzo e con ogni mezzo l’equilibrio fra le richieste sempre più pressanti da parte dei clienti, e il controllo dei nostri costi operativi. Se si pensa che a tutt’oggi, secondo quanto riportato da Difarco, il 70% degli ordini di farmaci emessi dalle ASL e dagli ospedali viene trasmesso via fax, il 10% via posta tradizionale, e il 20% via e-mail, si può capire il livello di benefici che può sopraggiungere nel momento in cui si passi ad una integrazione dei dati a livello di ordinativi e di fatture: tempi di evasione ordini ridotti, tracking preparazione ordini in tempo reale, tracking della successiva spedizione, info preventiva di eventuali mancanze, certificazione della consegna e, in definitiva, disponibilità di informazioni utilizzabili per qualsiasi azione di miglioramento. Un’altra voce nel dialogo: quella delle aziende Durante la giornata si sono alternate con un ritmo regolare le voci dei fornitori di sistemi e soluzioni, supportate anche dalla presenza nell’area espositiva. Sì, perché se finora abbiamo parlato del “perché” fare determinate cose, è anche importante sapere “come” ed è qui che si colloca la capacità delle aziende di rispondere alle esigenze delle realtà sanitarie. Si può partire per esempio dall’ottimizzazione dei processi di distribuzione intermedia del farmaco: in tal senso Luca Penuti, responsabile divisione logistica e automazione di Vega – realtà che da oltre vent’anni parla con le aziende farmaceutiche di informatica, di logistica, di soluzioni per automatizzare la distribuzione - ha presentato la soluzione DPF, Distribuzione Prodotti Farmaceutici, una soluzione verticale per la distribuzione intermedia, in grado di integrare tutti i processi coinvolti, da quelli finanziari fino al livello operations. Accanto a lui ha parlato Alfredo Sassi, Direttore Generale di CTF Group Scrl, quarto gruppo distributivo italiano, presente in 29 pro- vince del Nord Italia, con 5 unità logistiche ubicate in due diverse regioni, Lombardia e Veneto. Questa realtà ha inserito la soluzione Vega nei propri processi, con risultati molto positivi in termini di qualità dei risultati, soprattutto sul fronte dell’integrazione delle informazioni e disponibilità dei dati a tutti i livelli aziendali. Anche la francese Infor, presente al convegno con Axioma, suo partner italiano nella consulenza per l’avviamento di soluzioni SCM, ha molto da dire su come si costruisce una supply chain flessibile, migliorando la puntualità e la precisione nella consegna dei farmaci, ma senza per questo aumentare le scorte, anzi, tenendo i livelli sotto control- lo. Ne hanno parlato a due voci Olivier Rouvière, SCM Channel Sales Director Southern Europe, Middle East, South Africa di Infor, insieme con Giorgio Rastrelli di Axioma. Il miglior modo di illustrare le peculiarità di questo sistema sta nei casi concreti: partendo dapprima dalla società Organon, attualmente MSD. Questo produttore farmaceutico olandese si era posto una serie di obiettivi di business, il principale dei quali era la possibilità di avere una previsione della domanda globale, inquadrata in una visione globale. Per realizzare tale disegno sono stati installati i moduli software Infor10 Demand Planning, Infor10 Advanced Planning e Infor10 Advanced Scheduling. Fra i principali Logistica Management >novembre 2011< 31 mostre e convegni risultati che si sono ottenuti, la possibilità di effettuare una pianificazione globale a lungo termine, coinvolgendo ben 60 società in tutto il mondo nell’ambito di un solo processo, fino alla parte operativa che comprende cinque siti internazionali e due subcontractors. Altro miglioramento si è visto in termini di lead time oltre che di maggior reattività in sede di produzione. La seconda case history presentata riguarda la società Dentsply. Il progetto si è fo calizzato sulla previsione della domanda e ottimizzazione dello stock, tralasciando gli aspetti della pianificazione della produzione. In generale sono strumenti che consentono di prevenire, prima di curare, cosa che risulta particolarmente interessante di questi tempi. Strumenti che consentono di avere più velocità e più flessibilità. Una scelta condivisa da svariate aziende farmaceutiche, oltre alle due citate, quali Ansell, Pfizer, GlaxoSmithKline, Biogen Idec, Ferring Pharmaceuticals, Mundipharma, Actavis. Spunti dall’area espositiva Caen RFID Per tutti quei segmenti in cui si debbano garantire le condizioni del trasporto e della conservazione in generale – tornando al programma svolto nella giornata, proprio il caso della USSL 10 Veneto Orientale ne costituiva un esempio – Caen RFID propone due tipologie di tag con sensore tempo/temperatura. La serie Easy2Log® Temperature Logger A927Z, tag UHF semipassivo, oltre alle caratteristiche della lettura/scrittura RFID (a norma EPC Class1 Gen2/ISO18000-6C), è in grado di memorizzare 8000 campionature di temperatura per un totale di 16 kb di memoria. L’intervallo di campionatura è programmabile. La durata delle batterie può andare da 3 a 5 anni, e può essere utilizzato in ambienti da -20 °C a +70 °C (IP65). L’altra serie è quella degli Easy2Log RT0005, dalla forma inconfondibile: sempre RFID UHF a norma EPC C1G2 ISO18000-6C, ha 8 kb di memoria per i dati di temperatura, ma maggior flessibilità di utilizzo e di programmazione, anche in termini di frequenza di campionamento ed emissione di allarmi. La durata media è di circa un anno. Anche questo dispositivo, che può essere attivato e monitorato interamente via RF, serve per tenere sotto controllo il ciclo di vita di un prodotto, il suo trasporto e la sua conservazione, garantendo che la catena del freddo non venga mai interrotta e, nel caso, consentendo di intervenire su eventuali problemi in modo veloce ed efficace. Entrambi i dispositivi sono adatti alla gestione e tracciamento di tutti quei tipi di prodotti per i quali è necessaria la conservazione a temperatura controllata, quali alimenti freschi, pesce/carne/latticini, surgelati e, ovviamente, prodotti chimici e farmaceutici. Itworks Sono ormai numerose le esperienze maturate da Itworks nel settore farmaceutico/sanità. E questo sia in merito alla competenza base dell’azienda marchigiana nello sviluppo software e nell’integrazione con Sap, sia all’attività centrata sulla tecnologia vocale come soluzione per la raccolta dati, che si concretizza per questa azienda nel marchio vo-CE. Sul primo fronte, per esempio, Itworks ha realizzato una soluzione completa di hardware, software e servizi per l’integrazione di ricette e prenotazioni emesse dal sistema SAP R/3 con la gestione della sala pesate. L’azienda utilizzatrice è la Valpharma di San Marino: il suo obiettivo era quello di integrare a SAP R/3 il sistema di pesatura ed etichettatura. Itworks si è occupata dello sviluppo del software lato PC concentratore e dello sviluppo del codice ABAP lato SAP, e messa in produzione della soluzione realizzata. Relativamente invece alla tecnologia vocale, secondo Itworks le funzionalità e i vantaggi che il voice genera nella gestione operativa di magazzino, si esaltano nel caso specifico della distribuzione del farmaco. Per esempio Infarma, solution integrator, leader nella fornitura di software e servizi all’intera filiera del farmaco, ha integrato nel suo WMS GeO, largamente diffuso nei magazzini di distribuzione 32 >novembre 2011< Logistica Management mostre e convegni intermedia, il software vo-CE, generando la soluzione vocale più avanza nel panorama farmaceutico. La soluzione, nata in collaborazione con Infarma, infatti si distingue per sofisticazione e flessibilità e offre la possibilità di utilizzare il vocale in ogni ambito operativo del magazzino. Tale soluzione è utilizzata da Farmacentro Servizi e Logistica, cooperativa di distribuzione, che l’ha completata con i terminali indossabili HX2 di LXE con ring scanner e cuffia microfonica. L’effettivo incremento della produttività è evidente negli operatori con supporto vocale, piuttosto che con gli operatori che utilizzano il sistema “tradizionale”, in quanto vo-CE facilita l’allestimento degli ordini favorendo un ritmo e limitando al massimo le distrazioni. In questo ambito specifico il sistema vocale è stato testato con successo anche nella fase di ingresso merci e stoccaggio, dove la possibilità di lavorare a mani libere è particolarmente utile vista anche la necessità di movimentare anche pesi e volumi considerevoli. Knapp della supply chain, ed è integrabile con qualunque sistema aziendale. Sostanzialmente il sistema prevede e pianifica la domanda, le scorte e la distribuzione con approccio “Servicedriven”: partendo dal livello di servizio desiderato, il sistema calcola il livello di scorta ottimale, i valori critici dei parametri (scorta di sicurezza, livello di riordino ecc.) e le proposte di rifornimento, nel rispetto dei vincoli logistici. Il sistema copre le seguenti funzionalità integrate: pianificazione del livello di servizio, previsione e modellazione della domanda (stagionalità, trend), pianificazione della domanda (nuovi prodotti, eventi speciali, forzature), ottimizzazione delle scorte (what-if), applicazione del VMI (Vendor Managed Inventory), calcolo dei fabbisogni produttivi ed emissione ordini, pianificazione della produzione a capacità finita, pianificazione dei trasporti. Il sistema permette un rapido ritorno dell’investimento e quindi un aumento del livello di servizio fino al 99% e oltre, una riduzione delle scorte del 20-50%, a parità o con aumento del livello di servizio, una riduzione dei costi logistici (immobilizzo, movimentazione ecc.) e interventi “specifici” che richiedono un minimo impegno in termini economici e di risorse. Toyota Material Handling Italia Particolarmente indicati per supportare i flussi logistici e distributivi dei prodotti farmaceutici, le soluzioni Knapp che si indicano come Knapp Pharma Solutions supportano il cliente con sistemi altamente integrati e impianti su misura per ogni esigenza, la cui efficacia si traduce in tempi di ammortizzazione dei costi molto ridotti. Una soluzione logistica completa, che va dalle funzioni di disimballaggio all’identificazione e rilevamento automatici delle caratteristiche del prodotto nella zona di ingresso merci, passando per lo stoccaggio fino alla preparazione degli ordini con sistemi “merce verso l’uomo”, come per esempio l’OSR e lo Speeder. I sistemi di prelievo completamente automatici di Knapp rappresentano soluzioni di provata affidabilità a livello mondiale, per l’allestimento di prodotti a media e alta rotazione come i medicinali. Efficaci, ma anche flessibili, dato che l’allestimento è sempre adeguato alle caratteristiche del prodotto e al comportamento della domanda. Toyota Material Handling Italia (TMHIT) è l’organizzazione italiana di Toyota Material Handling Group, leader mondiale nella produzione e commercializzazione di mezzi e soluzioni per la movimentazione delle merci. Oggi questa realtà gestisce tre gamme di carrelli elevatori: Toyota, BT e Cesab, ma le sue caratteristiche peculiari non si esauriscono con la scelta del prodotto. L’offerta infatti si completa con un’ampia proposta di servizi e soluzioni, studiata appositamente per valorizzare il business della clientela: formule finanziarie e di noleggio personalizzate, un vasto parco di carrelli usati, una concezione di service moderna ed evoluta per una gestione affidabile, economica, produttiva e sicura del parco macchine. Di fatto, la movimentazione ha oggi un ruolo rilevante nell’operatività di ogni azienda, ed evidentemente il segmento farma non fa eccezione. Gestire tutto questo a costi contenuti e con mezzi efficienti è un fattore determinante di competitività. Per questo motivo la scelta del servizio assistenza risulta tanto importante quanto la disponibilià dei mezzi più idonei per le operazioni di movimentazione. Oggi, chi sceglie Toyota Material Handling Italia può contare su oltre 900 tecnici specializzati, oltre 750 officine mobili equipaggiate con parti di ricambio originali, reperibilità delle parti di ricambio entro le 24 ore, contratti di assistenza tecnica in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza, tecniche di diagnostica all’avanguardia con possibilità di ricerca guasti computerizzata, come anche sulla gestione e ottimizzazione dei costi di gestione delle flotte anche distribuite su diversi siti. ToolsGroup Per il settore Pharma & Healthcare, ToolsGroup propone una serie di suite per la pianificazione della supply chain demand driven. Per rispondere alle grandi sfide di questo mercato, le aziende che operano nel settore Life Sciences devono essere in grado di anticipare e analizzare le esigenze provenienti dal mercato, rispondendovi con massima tempestività. È a queste esigenze che intendono dare risposta le soluzioni sviluppate da ToolsGroup, ideate appunto come strumenti per massimizzare i livelli di servizio. La suite di ToolsGroup è sviluppata per la pianificazione e l’ottimizzazione Logistica Management >novembre 2011< 33