la voce dei distributori
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18 la voce dei distributori EONEWS n. 446 - 10 NOVEMBRE 2005 Brilla la logistica di Rutronik I passivi, fiore all’occhiello POLLY MCGALLAGHER R utronik ha festeggiato nel giugno scorso il primo anno di presenza in Italia; oggi la controllata del gruppo tedesco conta, per le attività nel nostro paese, sulla sede centrale di Milano e su uffici a Torino, Padova, Bologna, Firenze, Roma, Ancona, Napoli. “Si tratta di uffici veri e propri, non degli home office che caratterizzano la presenza di altre strutture commerciali – precisa Alessandro Costantini, responsabile marketing, e questa puntualizzazione dà la misura di un paradigma di distribuzione che Rutronik ha creato e ambisce a mantenere nel tempo per differenziarsi dalla concorrenza, grande e piccola. Differenziazione innanzitutto “genetica”: il gruppo è stato costituto in Germania nel 1973 (nasce infatti come Rutronik Elektronische Bauelemente GmbH ad opera di Helmut Rudel, tuttora alla sua guida come presidente). Ancora oggi è totalmente in mani private e ha agito nel corso dei decenni secondo il principio assai pragmatico della “crescita programmata”, che l’ha portato innanzitutto a spalmare le attività in Germania e, in seguito a una svolta decisiva nel 1997, via via nell’Europa centrale, in Francia, in Gran Bretagna, in Spagna. Ultime accessioni, oltre all’Italia, i paesi dell’Est, per lo meno quelli a maggior potenziale commerciale (Cechia, Polo- nia, Bulgaria e Ungeria), con previsioni di ulteriore espansione in queste aree geografiche in relazione alla loro eleggibilità. Vocazione spiccatamente europea, quindi, che si è esplicata nell’espansione verso sud, ma sempre secondo la logica della ragionevolezza e ponderazione dell’investimento. I risultati di vendita confortano questo approccio, con un fatturato di 400 milioni di euro nel 2004 e oltre 1.000 dipendenti. Alessandro Costantini: Responsabile Marketing Rutronik Un atto di fiducia nel mercato italiano In Italia la struttura iniziale è stata di 50 persone, 40 per le vendite e 10 per il marketing. L’obiettivo ambizioso definito dal country manager Pino Cosenza, quello di conquistare il 10% di quota di mercato nei prossimi cinque anni, passa attraverso una struttura che mostra da una parte un rapporto stretto con le franchise rappresentate e cerca di declinare dall’altra il concetto di service mutuato dalla casa madre, adattandolo alle peculiarità del business nel nostro paese, scelto anche per la sua posizione proiettata nella regione mediterranea. Secondo una calzante metafora di Costantini, il mercato della distribuzione elettronica è caratterizzato da tratti di spiccato darwinismo e quindi lascia spazio vitale solo alle entità più adatte alla sopravvivenza: lo dimostra una storia pluridecennale di accordi, fusioni, incorporazioni, se non di cessazioni d’attività, e il fenomeno si è accentuato durante la recessione seguita alla bolla speculativa, che ha operato una selezione particolarmente dura. Quale ricetta permette allora a un’azienda di dimensioni medie di espandersi e fare profitti in presenza dei due big del settore, mantenendo la propria fisionomia (dimensioni continentali e capitale privato)? La risposta europea fornita da Rutronik si sintetizza in due punti chiave della missione aziendale, logistica e portafogli prodotti, in abbinamento al perseguimento dell’eccellenza strutturale e operativa. Logistica al primo posto, ma inserita in uno scenario che si differenzia notevolmente sia dalle regole costrittive imposte dai grandi nomi del settore sia dalla figura un po’ evanescente del “distributore-corriere”. Si tratta quindi di una logistica concordata, che mette al primo posto il cliente e le sue esigenze, impostata per moduli e imperniata su flessibilità e snellezza e rispettosa della pluralità di metodiche comunemente adottate (EDI, Kanban, kitting, consignment stock…). In dettaglio le metodologie vanno dalla personalizzazione delle etichette secondo le esigenze del cliente alle confezioni personalizzate, fino all’ordine di estrazione dei componenti con criteri custom, per il quale Rutronik detiene la leadership mondiale. Complementare alla logistica è la gestione del magazzino, con il rifornimento costante della pipeline anche durante le fluttuazioni di mercato. Questa strategia permette di far emergere quei costi nascosti nelle pieghe del sistema distributivo che normalmente sfuggono al cliente, più attento al listino che ai costi generali del business. Anche se la clientela ideale di Rutronik ha sede in Germania (dove almeno il 40% del parco clienti è organizzato secondo questi parametri, anche in Italia – nonostante la polverizzazione degli acquirenti - è vivo lo sforzo di creare una “mentalità logistica” . Per quanto concerne il portafoglio prodotti, lo spaccato delle linecard aziendali per fatturato di settore ha visto nel 2004 il dominio degli attivi (57%), seguiti dai passivi (31%) e a distanza dagli elettromeccanici e dai prodotti Discomp (memorie e prodotti di storage). Oltre alla distribuzione di componenti attivi, Rutronik punta su passivi ed elettromeccanici, nonostante l’impegno richiesto da una tipologia di prodotti non particolarmente premiante per valore aggiunto ed esigente in termini di logistica, ma dal quale il mercato non può comunque prescindere. Il gruppo è il primo in Europa per fatturato di settore e conta 50 franchise, che rappresentano la totalità qualitativamente al top dell’offerta, in grado di coprire tutte le applicazioni del business elettronico. Il compito di Rutronik, in presenza di una tale pletora di vendor, è quello di operare un discrimine nell’offerta e di studiare con il cliente il modo più efficiente di approvvigionamento. Infine un accenno agli aspetti ambientali; oltre alla certificazione ISO 14001 e al sistema di packaging completamente riciclabile, Rutronik offre un servizio avanzato rispetto ad altri distributori, fornendo al cliente un estratto base della conformità del prodotto alle normative europee WEEE e RoHs ed etichettando opportunamente i dispositivi. ■