Portfolio - ruben santillan | home

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Portfolio - ruben santillan | home
Portfolio
RUBéN SANTILLàN
designer
Portfolio
RUBéN SANTILLàN
About me
Capacità
designer
Dati Personali
xp - 3 anni
GENERALI
INTERESSI
Adobe indesign
xp - 2 anni
Adobe photoshop
xp - 2 anni
Rubén David Santillàn Bustillos
Quito - Ecuador
19 / 08 / 83
design, web, grafica, multimedia,
crossmedia, svilupi tecnologici,
videogiochi, communicazione, user
experience, social network.
Adobe premiere
xp - 1 anno
Adobe flash
xp - 1 anno
Chitarrista nel gruppo:
La Furia del Signor Banana
Adobe digital suite
xp - 1 anno
STUDI
adobe dreamweaver
xp - 1 anno
html5
xp - 1 anno
Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni
Corso di Disegno Industriale
2008 - 2011
css3
xp - 1 anno
javascript
xp - 1 anno
php
xp - 1 anno
wordpress
xp - 1 anno
Adobe Illustrat0r phonegap
xp - 1 anno
hobby
musicista
Universitari
RWR by Art is Open Source & Ninja Marketing
Read Write Reallity Project Work - (4 giorni)
Realtà Aumentata
2011
Pre-universitari
Corso di Specializzazione Informatica
presso: Diffusione Informatica Roma
Web Design
2006
contatti
Personal web-site
rubensantillan.altervista.org
Social Networks
facebook.com/santillan.ruben
twitter.com/#!/SantillanRuben
linkedin.com/in/santillanruben
e-mail
[email protected]
cellulare
3409449815
Works
Portfolio
RUBéN SANTILLàN
designer
Works
Portfolio
RUBéN SANTILLàN
designer
TIME
TO
ACT
Web Site
Against the nuclear facility
around the world
WEB DESIGN/
WORK in progress
green peace web site
working proposes
2011
art direction, design, programming, COPYWRITING
Green Peace da anni s’incarica di
fare campagne e controcampagne di sensibilizzazione a livello
mondiale.
Art is Open Source mi ha affidato
a curare il layout del prossimo
sito internet che ha come tema il
nucleare.
Time to act, funziona in modo
semplice e intuitivo, la grafica
richiama il pericolo nel quale i
nostri cari e noi stessi affrontiamo
Back-end
Front-end
nel trovarci nelle vicinanze di una
centrale nucleare, quindi cosa
migliore di poter dare a loro un
piccolo avvertimento “prima che
sia troppo tardi”
La grafica richiama quella di
un’applicazione così da familiarizzare anche con le persone che
sono oramai abituati a diversi
device.
Works
Portfolio
RUBéN SANTILLàN
designer
progetto di tirocinio presso: fake press
& art is open source.
2011/2012
LEAF
+
+
Interaction & Cross media concept design
art direction, concept prototyping, obiquitus study,
print production.
Sistema Leaf ++, interfacce “naturali”
per un nuovo linguaggio dell’interazione
scenarios /
concept working
Immaginiamo che vogliamo sapere
il nome di una pianta, sapere a che
famiglia appartiene, conoscere il suo
stato di salute, Ph, umidità, se suoi frutti
sono maturi, se questa pianta ha bisogno
d’acqua o di meno fertilizzante. E tutto
ciò può essere visualizzato, condiviso,
suggerito, compilato, visitato, immagazzinato, diviso in categorie e persino
consultabile.
Ogni cosa in tempo reale, e distribuito
in diversi SCENARI espicifici collegati
tra di loro
“La percezione del mondo vegetale
è mutata radicalmente nel corso
degli ultimi anni. Il mondo vegetale
nelle nostre città è spesso sinonimo
di tecnologia, trasporto, architettura e
sempre meno di conoscenza dell’ambiente naturale, delle proprietà delle
piante e della loro naturale disponibilità temporale e spaziale. L’ecosistema
tecnologico in cui viviamo ci consente,
però, di riappropriarci di saggezza
e conoscenza del mondo naturale
creando modelli di fruizione delle
informazioni che rendano accessibili
i saperi relativi a piante e foglie, e
alle loro proprietà, luoghi e tempi di
provenienza.”
Salvatore Iaconesi
Article by Media Duemila
art is open source - project
“Leaf++”, una pubblicazione cross mediale in realtà aumentata capace di riconoscere, tramite la computer vision, le foglie delle piante e di associarvi le informazioni più diverse.
Suggeritori
E’ un ruolo dentro al Social Network che
prevvede un’interesse nel promuovere nuove
piante tramite l’applicazione LEAF ++ o
tramite un add nel rispettivo canale all’interno del Social Network. per esempio:
Mi ritrovo a Castel Gandolfo e trovo una
pianta particolare, la fotografo io però nn sò
di che pianta si tratti, io direttamente dallo
smart phone la posso postare nel Social
Network e suggerire a qualcuno piu’ esperto
il compilamento di tale pianta/foglia.
Chiunque dentro al Social Network può
compiere questo ruolo, basta riempire i
dati rispettivi postati da se stessi oppure da
qualche suggeritore per la crescia del Social
Network.
sviluppatori .............. ?
x
x
x
x
x
x
x
like
post
add leaf
enter dates
Compliatori
metre posti le foto delle
vacanze ad un villagio
turistico, sotto a questa
c’è anche una descrizione di ciò che accade
alla pianta: come può
essere dallo sbocciare di
questa pianta, il numero
di frutti che ci sono
in essa.
Social connect
COLLEGAMENTI
Con la Time Leaf Line
si può seguire lo sviluppo della vita di una
pianta e associare questa a eventi personali in
questo si da’ un senso
emotivo allo sviluppo
della partecipazione al
Social Network
x
develpers
compilatori
x
x
x
Sono gli iscritti che hanno un livello basico
all’interno del Network, è dedicato a chi
interessa i temi che riguardano lo stesso
Network e interagisce con Post, Add, etc.
x
Interessati
suggeritori
Ci sono 3 categorie di iscritti a seconda del
modo d’interazione dentro al Network, si
differenziano dai semplici passanti ai suggeritori e compilatori.
x
iscritti
interessati
E’ un livello di visualizzazione per le persone
che non sono iscritte al Network, qui ci sono
informazioni generali
Time leaf line
x
visitors
visitors
Leaf media people
Leaf Gadget
LEAF
+
+
Social Network
Gli aggiornamenti possono essere
collegati con un clic a:
Si vive,
si cresce
insieme
Tutti i dati che ci forniscono
i rilevatori. (in questo caso si
presume che ci siano tali)
Questa associazione di
eventi funziona anche nel
verso opposto, se la pianta
ha qualche aggiornamento di
grande rilievo, le persone che
la seguono possono aggire
commentando, condividendo,
o semplicemnete dichiarando
un’emozione.
per formare una rete piu ampia,
si possono collegare per esempio:
la stessa foto del profilo, lo stesso
nome, lo stesso Nick, e si può dare
anche un’emozione.
UPLOADING
Possono essere caricati diversi tipi di
formato multimediali:
audio, video, jpeg, pdf, png. etc...
contatti
Si può inviare messaggi privati, a
tutti i presenti al Social Network e
chattare con i tuoi contti di relativi
al gruppo, per creare relazioni al di
fuori del Network
rss, feedback
Si può dialogare con i compilatori,
lasciare commenti, visualizzare i
loro aggiornamenti, e lasciare un
feedback sia per ringraziare che per
correggere magari i dati inseriti
Tipi di rilevatori esterni
LEAF
+
+
Rilevatori Esterni
maturità frutto
Se questa pianta ha frutti, ci indica
se questo è maturo o meno, e ci
consiglia il momento ideale per la
coltivazione.
maturità
Questo indicatore ci informa il tempo di vita della pianta, dal momento
della sua nasciata e ci da’ il tempo
restante in media in base al tipo di
pianta tenendo conto anche degli
altri fattori esterni
umidità ambientale
I valori di umidità presenti nell’ambiente che contribuiscono alla crescita della pianta, è utile per confrontare i diversi clima nei diversi periodi
dell’anno in diversi continenti.
temperatura
4:08 PM
3G
3G
4:08 PM
NO
REG
PLANTAE
NETW ORK
MAGNOLIO
PHYTA
SSE
CLA
MAGNOLIO
PSIDA
UM
YL
PH
RHAMNALES
LIA
MIG
FA
maturità
maturità
sostanze
presenza
ph
temperatura
umidità
4:08 PM
Swipe for + options
3G
Real time data
4:08 PM
sostanze chimiche
E
DIN
OR
Picture
3G
External function
Rappresentata in C° ed è quella
nella quale la pianta è sottoposta,
la cosidetta temperatura ambiente,
rappresentata nn da un numero
bensì da un’angolazione
VITACEAE
Ci da riferimento di quante, e quali
sostanze chimiche fanno parte della
pianta, il perchè del suo uso, e in che
percentuale questa le contiene.
presenza
Di forme di vita, che possono
danegiare la pianta, tipo Acari,
Parasiti, etc...
ph
Fornisce i valori della pianta, il PH
va da 1 a 14, importante per capire
lo stato della pianta in confronto
all’ambiente.
LEAF
+
+
Attualità e Nuove Realtà
failed sharing
Non esiste spazio per le proprie opinioni,
feedback, implementazione di articoli sugli
altri social Network come fb, twitter, etc.
Love
AGGIORNAMENTI?
Infatti più persone vengono coinvolte nella vita
di una pianta, la pianta la
riconosce come un gesto
d’affetto
chi l’ha detto?
sofia
Ci troviamo i contenuti privi di aggiornamenti, cioè nn vengono seguiti, ne curati, ne
corretti là dove sia necesario.
Un problema è che sembra che sono stati
loro a scrivere ogni singola cosa, perchè
nn si possono risalire facilmente alle loro
fonti per poter approfondire le tematiche,
il problema è che quasi nessuno si asume la
responsabilità piena dei contenuti in caso
questi fossero sbagliati.
incoplete
La continua mancanza di dati “interi” quasi
tutti i “Social Network” sulle piante, hanno
delle lacune immense, del genere - ti dico
come si chiama, ma non ti dico a quale
famiglia appartiene- .
Conclusione
Mancanza di stimolo, nell’interesse e sviluppo di questi Social Network, in più esiste
poco dialogo e interazione.
Real Time Data
Le piante oltre all’acqua,
la terra, hanno bisogno
d’amore.
i know who I am now.
marco says
Ho corretto il regno perchè mi
sono reso conto che c’era un’errore,
in piu’ ho aggiunto la famiglia ^^
usING the
complation foarm
default
Roberto
picture from leaf ++
Compile
MARCO
COMPILATION FOARM
Roberto
picture from leaf ++
Al Complettamento ogni
pianta avrà un modo per dire
grazie, e non solo possono
aggiungersi alla questa rete
chiunque ne abbia voglia
sofia says
Ecco i dati della pianta, purtroppo
manca quello riguardante
la famiglia.
Real Time Data
i lost my identity, help me please!
roberto says
Ho trovato questa pianta a Villa
Gordiani, mi piace tanto ma io nn
squale pianta sia purtroppo.
C’é qualcuno che lo sà?
nome: uva
famiglia: --------------regno: magnolio pintae
sofia
usING the
complation foarm
default
Sofia
Sono scritti da un’unica persona che compie
tutti i ruoli, il problema è che non tutti sono
esperti del settore e spesso e volentieri nelle
trascrizioni/traduzioni ci sono parecchi
errori.
Marco
monopolio informativo
MARCO
COMPILATION FOARM
All You
Need is
Roberto
Problematiche
LEAF
+
+
Un Orto Virtuale
Blog
Key-words
funzionamento
piante in questione
temperatura
esempio
In primo luogo questo
“ORTO”, ha tre piante, uva,
mela, ipocastano
Roma città 32 °
Roma Ostia 28°
Finlandia, Helsinki 18°
geolocalizzazione
collegamenti
Riusciamo ad Individuare 3
posti, Italia (Roma/Lido) e
Finlandia, dove basta guardare
la mappa per capire il posto
preciso
Tramite le parole chiave si possono collegare gli argomenti per
creare veri e propri articoli che
possono essere arrichiti automaticamente e così cresce il nostro
Orto Virtuale
Ovviamente questo è un esempio
limitato e limitante alle possibilità di combinazioni e sugerimenti
che si possono ricavare.
Il Clima a Roma città è di 32°
Alex says “Questa città è meravigliosa, pecato per lo smog e
fa’ caldissimo per i miei gusti”,
invece al Lido di Ostia è di 28°
Daniela says “ In città non ci
resto qui al mare si sta’ bene”,
ad altro canto uscire per posti
piu’ freschi è consigliato infatti
in Helsinki la temperatura è
di 18° e sono state rilevate 120
nuove piante secondo il social
Network
Ad esempio le tematiche posono riguardare
lo smog, automaticamente queste informazioni vengono filtrate tramite delle API, e
concentrate in un’unico posto “L’ORTO”.
e grazie ai rilevatori si possono associare le
varie segnalazioni in tempo reale ad ogni
discussione
Le persone hanno una TIME LEAF LINE, e
come si è visto possono seguire l’andamento
di una o varie piante, così da poter considerare ogni persona presente un Orto Virtuale,
dove ogni singolo collegamento ai contenuti
diventa il fertilizzante e ogni contenuto i
frutti, e lo scambio e sopratutto l’intreccio
di queste informazione aiutano a tenere in
contatto tra di loro tutti gli utenti.
Alex
Interi articoli riguardanti i Temi salenti si
scrivono automaticamente raggrupando i
contenuti di ogni singolo Orto.
diventa un articolo vero e proprio.
Follow Uva (Italy)
La Temperatura è di 32°
alex says
Questa città è meravigliosa, peccato per lo smog e fa’ caldissimo per
i miei gusti,
Mario
In questo modo, la cura di questo “ORTO
VIRGUALE non diventa una cosa strettamente personale, perchè chiunque ne ha
voglia di condividere, starà fertilizzando l’argomento, che poi alla fine avrà una sequenza
logica e cronologica.
Articoli Veri
e Propri
daniela
ostia a roma
mario
in montagna
Alex
guardate roma
Follow mela (Finland)
La Temperatura è di 18°
Mario says
Ho sempre preferito posti all’aria
aperta e stare vicino la natura
Daniela
In base agli argomenti trattati nel Social
Network, si possono ricavare delle parole
chiave per quanto riguarda gli ultimi aggiornamenti, così da poter creare intere masse
informative raccolte in un’unico spazio in
questo modo si può far proliferare l’orto
Virtuale
Follow ipocastano (it)
La Temperatura è di 28°
Daniela says
In città non ci resto qui al mare
si sta’ bene
LEAF
+
+
Crescita di un Ecosistema
in tempo reale
Crescita di n
Ecosistema
in tempo reaule
LA FORMA INIZIALE
VUOLE RAPPRESEN
TAR
UN’ECOSISTEMA DIVI E
SO
IN 8 PARTI.
OGNI COLORE ESPRIM
DELL’INFORMAZIONE E L’APICE DELLA RACCOLTA
L’INFORMAZIONE VIENPER OGNI CATEGORIA.
SPECIE DI UNA CAT E RACCOLTA PER OGNI
EGO
MOSTRA IL COMPLE RIA, L’INFOSTETICA CI
TTA
DELLA FORMA INIZ MENTO
IALE.
RAPPRESENTANO GLI
REALE DELL COMPLE AGGIORNAMENTI IN TEMPO
TAM
CHE POI ANDRà A FINI ENTO DI UN’INFORMAZIONE
A SECONDA DEL COL RE NELLA FORMA INIZIALE
ORE CAPIAMO LA CAT
EGORIA.
OGNI COLORE
RAPPRESENTA 1 DEL
LE
8 GRANDI CATEGORIE
DI PIANTE ANGIOSP
ERME.
Works
Portfolio
RUBéN SANTILLàN
designer
wHERE
IS
MY
CAR?
Mobile application concept
In due semplici click
tu trovi la tua auto.
CONCEPT PROJECT BY MYSELF
2011
art direction, design, programming, COPYWRITING
application /
concept working
Working
E’ un’applicazione per i Mobile,
che utilizza la geolocalizzazione
per rintracciare la propria auto o
mezzo di trasporto all’interno di
un sistema urbano o città, è una
semplice applicazione alla quale si
applica la semplicità di due azioni.
1. LOCATION.
Geolocalizza la posizione del
vehicolo in questione e memorizza l’indirizzo nella mappa.
2. LOCALIZATION
Dopo aver registrato la precedente Geolocalizzazione traccia una
mappa dalla tua posizione attuale
al momento della Registrazione o
Location, così da indicare il punto
esatto dell macchina o vehicolo
?
?
?
?
?
?
?
?
?
?
?
3G
?
?
?
4:08 PM
WHERE
?
IS
MY
CAR ?
?
WHERE IS
MY CAR ?
1. LOCATION / registra
3G
4:08 PM
E’ un’applicazione per i Mobile,
che utilizza la geolocalizzazione per rintracciare la propria
auto o mezzo di trasporto all’interno di un sistema urbano o
città, è una applicazione alla
quale si applica la semplicità di
due azioni.
2. LOCALIZATION / localizza
3G
4:08 PM
3G
4:08 PM
WHERE IS
MY CAR ?
WHERE IS
MY CAR ?
location
localitation
location
localitation
Geolocalizza la posizione del vehicolo in questione e memorizza l’indirizzo nella mappa.
3G
4:08 PM
your
car
you are
here
Dopo aver registrato la precedente Geolocalizzazione traccia una mappa dalla tua posizione attuale al momento della
Registrazione o Location, così da indicare il punto esatto
Works
Portfolio
RUBéN SANTILLàN
designer
Ruben
santillan
Personal Web-Site
A minimal html5
for a Cross-medial job
WEB DESIGN/
WORKING ON MYSELF
CONCEPT PROJECT BY MYSELF
2011
art direction, design, programming, COPYWRITING
Il mio primo sito in html5 è proprio il mio secondo sito personale.
Il sito è sviluppato in html5, css3, e
javascript, con una grafica precisa
e ben definita, molto minimal,
dove l’idea è quella di far rislatare
i progetti e sopratutto tenere
sott’occhio tutto lo schermo, senza
dover ricorrere allo scorrimento
laterale per la visualizzazione di
lavori e vari.
Back-end
Front-end
Ho scelto di scrivere in html5 per
tutte le sue nuove funzionalità, ho
scelto di Formattare con CSS3 per
la sua cross-medialità, e ho scelto
di programmare in javaScript per
la sua fluidità.
Works
Portfolio
RUBéN SANTILLàN
designer
SANTA
CECILIA
Stagione Abbonamenti 2011 - 2012
Libera il Tuo Spirito Classico
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
comunication/adv
above the line
accademia nazionale di santa cecilia
in collaborazione con: a. Iacovino, d. Palumbo r. schiano
2011
art direction, copywriting, print production, design
C’è un aspetto “classico” anche in
coloro che sembrano appartenere
a culture e stili di vita lontanissimi
dalla musica sinfonica e da camera, a
patire dai giovani. Il classico che è in
ciascuno di noi, sempre più visibile
col passare degli anni, è segno di un
apprezzamento latente che deve solo
essere liberato.
Con lo slogan “Libera lo spirito classico”, proposto a gran voce proprio da
un gruppo di giovanissimi professionisti, Santa Cecilia vuole abbracciare le
fasce di pubblico tra le più eterogenee,
privilegiandone alcune come quella
dei ragazzi abbattendo quelle barriere
“pre-concette” della musica classica
come linguaggio destinato a pochi.
Fondata ufficialmente nel 1585,
l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
è una delle più antiche istituzioni
musicali al mondo e ha oggi sede
all’interno dell’Auditorium di Roma.
Unisce un corpo accademico composto di 100 membri fra i più illustri
esponenti della cultura e dell’arte
musicale a un’orchestra e un coro
sinfonici fra i più accreditati in campo
internazionale.
Works
Portfolio
RUBéN SANTILLàN
designer
ministero
del
lavoro
Buoni Lavoro
Tu Cosa Scegli?
Buoni Lavoro, Sicuri, Semplici, Convenienti
comunication/adv
above the line
MINISTERO DEL LAVORO
in collaborazione con: d. CRISTOFANO
2011
art direction, copywriting, design, print production
Concept
Ci sono modi differenti di fare e far
fare un lavoro. Alcuni, come il lavoro
in nero, sono apparentemente più
semplici ma finiscono per mettere
il datore di lavoro e il lavoratore in
situazioni difficili, comiche ed estreme.
Con il Buono lavoro, al contrario,
sono tutti più sereni, rilassati, sicuri e
“contenti”.
Tu Cosa Scegli?
Buoni Lavoro
Gli annunci stampa presentati sono
legati al concept dello spot e intendono rivolgersi ad entrambe i arget
(lavoratori e datori di lavoro) ponendo
una semplice domanda: Tu cosa scegli? … una dimensione di lavoro piena
di ansia, stress e situazioni estreme,
oppure una situazione rilassata, serena
e legale?
TU COSA
SCEGLI?
BUONI LAVORO
SICURI
SEMPLICI
CONVENIENTI
TU COSA
SCEGLI?
BUONI LAVORO
SICURI
SEMPLICI
CONVENIENTI
TU COSA
SCEGLI?
BUONI LAVORO
SICURI
SEMPLICI
CONVENIENTI
Works
Portfolio
RUBéN SANTILLàN
designer
bic
new
line
colors
Advertising
Biccate questa!!!
una linea per riconquistare
advertising /
concept working
project work for graphic & visual
design 3
2010
art direction, copywriting, design, print production
volendo rinnovare l’immagine della
penna Bic, è stata concepita una
pubblicità di toni familiari che mostrasse una simbiosi tra creatività e
versatilità, usando oltre al classico
colore nero, i colori della nuova collezione, evidenziando così, un carattere
giovanile.
La percentuale con cui vengono usati
questi colori effetivamente nella realtà, è
stata applicata alla
distirbuzione dei medesimi colori nella
pubblicità.
Soluzioni intelligenti, pratiche ed
efficiento sono la
nostra sfida
La storia BIC ha seguito le orme delle
esigenze che cambiano. Ogni volta che
BIC identifica uno specifico bisogno,
risponde con ingegnosità tecnica per
ottimizzare la performance, grazie alla
sua continua ricerca e sviluppo.
Works
Portfolio
RUBéN SANTILLàN
designer
Ruben
santillan
Personal ex-WebSite
A small place for
Colours
WEB DESIGN/
WORKING ON MYSELF
CONCEPT PROJECT BY MYSELF
2010
art direction, design, programming, COPYWRITING
Il mio primo sito in flash è proprio
il mio primo sito personale.
Il sito è sviluppato in flash e actionscript 3.0 con una grafica precisa e
ben definita, molto colorata, dove
l’idea è quella di accompagnare i
progetti dentro una stanza, questa
rappresenta una sensazione, e
anche un’indicatore di riferimento
per il menù.
Flash è una piattaforma che aiuta
allo svilupo grazie alla sua scher-
You get
What you see
mata intuitiva e sopratutto per
chì iniziava ad approciarsi al web
design, trovava molto intuitivo lo
svilupo grazie all’interfaccia visiva, la quale con co - esisteva con
la parte di programmazione.
Action Script rende fluida e
morbida la navigazione.
Works
Portfolio
RUBéN SANTILLàN
designer
we
expect
a
libraray
Publishing Graphic Concept
What we expect from a library
after 20 years?
concept working /
design
project work - multimedia &
communcation
2011
copywriting, design
What we spect from a LIBRARY after 20
years, WE SPECT A LIBRARY
La condivisione è una realtà da non
sottovalutare, ma se potessimo attingere
qualsiasi tipo di contenuto digitale
grazie ad un supporto archiviazione dati
personale? dove chiunque può essere autore, edicola ed editore, tutto collegato a
qualunque device e messo a disposizione in modo GRATUITO, ed accesibile a
chiunque sia interessato.
Fra 20 anni i libri nn avranno solo una
descrizione dei loro contenuti bensì una
dimostrazione pratica di ciò che narrano
o raccontano, vedere l’implementazione
di tale argomento applicato a una
rivista per bambini, potrebbe dare al
bambino nuove prospettive così da
poter aiutare a sviluppare la propria
creatività, ma nn solo questo, chi vuole
può prendere ogni singolo contenuto,
da l’informazione dell’autore del libro,
la font, una particolare animazione o
semplicemente un testo, e le librerie
saranno in grado di fornire la tecnologia per l’attingimento di tali risorse.
con dei posti take away, per facile
esportazione del materiale anche se
poi dovrà essere catalogato, oppure da
una parte di consultazione, questo in
modo semplice e intuitivo
Works
Portfolio
RUBéN SANTILLàN
designer
FAKE
PRESS
Web Design
See what happens when your life
is a Fake
concept working /
web design
project work - multimedia &
communcation
2011
copywriting, design
FakePress è un “think-tank” italiano e
internazionale, costituito sotto forma
di associazione culturale, che investiga,
sviluppa e realizza modelli di publishing
e progetti editoriali coerenti con i nuovi
scenari tecnologici, produttivi e culturali
contemporanei.
I modelli di libera disseminazione dei
saperi, la multiautorialità, l’approccio
etnografico al design, la disponibilità
di tecnologie ubique, la possibilità di
aggiungere strati informativi sulla realtà
ordinaria e creare nuove forme di esperienza e di relazione col territorio,
Think
Tank
in un processo di continua apertura e
reinvenzione del presente. Sono questi
i principali elementi che ne ispirano
l’azione e la creazione.
Osservando il contemporaneo,
FakePress delinea scenari realistici e
percorribili per il presente e il futuro
prossimo del publishing.
RomaEuropaFakeFactory
menu
la reinvenzione del reale attraverso pratiche
critiche di remix, mashup,
ricontestualizzazione,
reenactment
REFF AR Drug
CoS
MACME
REEF the book
Atlante di Roma
CBF
squatting Supermarkets
i See
Ubiquitous Anthropology
(NeRVi)
projects and news
Projects
Press release
Updates
info
FakePress
FakeSchool
Research & Academics
Contacts
Credits
Lingua
English
Italiano
FakePress
Next Step Publishing
Works
Portfolio
RUBéN SANTILLàN
designer
african
chair
Publishing - Magazine
Bauhaus, Confronti, Marcel Breuer,
Primitivismo.
magazzine /
concept working
esame di grafic & visual design 2
2010
art direction, design, print production
L’idea era di riproporre un’articolo
basato su un’ampia ricerca, l’argomento
principale era Scegliere un’oggetto della
Bauhaus, e confrontarlo con altri 3
oggetti con caratteristiche simili dello
stesso periodo.
Analizzando lo stile del creatore in
questo caso Marcel Breuer, riusciamo
a collegare lo stile di questo artista ad
altri laboratori all’interno di questa
FENOMENO scuola.
Nei primi anni venti studia alla scuola
del Bauhaus (corso di falegnameria).
Già a 19 anni, nel 1921 progetta e realizza l’African chair o sedia romantica
in legno scolpito a mano e tessuti disegnati nell’ambito del Bauhaus. La forma di questa sedia è fondamentale per
comprendere le origini derivanti dalle
culture locali (popolar ungherese in
questo caso) e da produzioni artigiane.
Questa sedia, come la maggior parte
dei prototipi noti del Bauhaus, viene
realizzata artigianalmente all’interno
dei laboratori. Dopo un periodo di
formazione professionale presso uno
studio d’architettura a Parigi, torna
presso la scuola del Bauhaus dal 1925
come insegnante.
Nei primi anni venti studia alla scuola
del Bauhaus (corso di falegnameria).
Già a 19 anni, nel 1921 progetta e
realizza l’African chair o sedia romantica in legno scolpito a mano e tessuti
disegnati nell’ambito del Bauhaus. La
forma di questa sedia è fondamentale
per comprendere le origini derivanti
dalle culture locali (popolar ungherese
in questo caso) e da produzioni artigiane. Questa sedia, come la maggior
parte dei prototipi noti del Bauhaus,
viene realizzata artigianalmente all’interno dei laboratori. Dopo un periodo
di formazione professionale presso
uno studio d’architettura a Parigi,
torna presso la scuola del Bauhaus dal
1925 come insegnante.
THE AFRICAN CHAIR
MARCEL BREUER
SCHEDA TECNICA
TITOLO: Africa o Romantic Chair
DESIGNER: Marcel Breuer
TESSUTI: Gunta Stòlzl
ANNO: 1921
DIMENSIONI: 179,4 x 65 x 67,1 cm
MATERIALI E TECNICA:
Intagliato e verniciato a mano, in legno di
rovere e ciliegio, ricoperto da fili di canapa
intrecciati con tessuti di lana, seta e cotone.
PRODUZIONE: Fuori Produzione
MUSEO: Bauhaus - Archiv, Berlino.
“L’emerzione di questo disegno è come un vecchio sogno dimenticato”.
AFRICAN CHAIR STORY
A 19 anni, nel 1921, Marcel Breuer progetta
e realizza l’African chair o romantica in
legno scolpito a mano e tessuti colorati,
disegnati e realizzati da Gunta Stòlzl, il tutto
arigianalmente all’interno dei laboratori. La
forma di questa sedia è fondamentale per
comprendere le influenze del primo Breuer,
derivanti dalle culture locali (popolar
ungherese in questo caso) e dall’eredità
espressionista. Per questo l’African chair
è anche emblema dello spirito del primo
Bauhaus, scuola simbolo del Modernismo,
solitamente associata a concetti di
razionalità e costruttivismo, ma che trae
le sue origini proprio nell’espressionismo.
Poichè è simile ad un trono, si è ipotizzato
che l’African Chair fosse stata creata per
il direttore della scuola ovvero lo stesso
Gropius, che incarnava in sè l’incontro
delle arti maggiori, in accordo con
l’obiettivo principale del primo Bauhaus.
Secondo altri si tratta di un trono nuzioale,
simboleggiante il rapporto molto stretto tra
Breuer e la Stòlz.
MARCEL BREUER
THE AFRICAN CHAIR
Marcel
Breuer
Nel 1925 crea la sua prima sedia in tubi
d’acciaio. Cura gli arredamenti di interni per gli
edifici del Bauhaus a Dessau (1925 - 1926) e per
l’abitazione di Piscator a Berlino nel 1927. Dal
1028 è libero professionista a Berlino. Progetta
mobli; cura arredamenti per interni e allestisce
esposizioni. Nel 1932 realizza il suo primo
Architetto e designer, nasce a Pècs in Ungheria edificio (Haus Harnischamacher).Dal 1935 al
nel 1902. Studente alla Bauhaus dal 1920 al
1937 lavora a Londra come architetto in colla1924, si forma nel laboratorio di falegnameria
borazione con F.R.S. Yorke. A partire dal 1937
e super il secondo esame di apprendistato
è docente di architettura alla Harvard University.
(1924. Successivamente, soggiorna a Parigi.
Conduce uno studio di architettura con Gropius
Lavora alla Bauhaus come docente dall’aprile del dal 1938 al 1941. Nell’1955 progetta i Grandi
1925 all’aprile del 1928 dove dirige il laboramagazzi a Rotterdam. Si trasferisce a new
torio del mobile, all’interno del quale realizza
York nel 1946. L’anno seguente progetta la sua
l’African Chair.
abitazione privata.
Da allora seguono numerosi altri progetti architettonici, fra cui il Museo Whitney a New York.
Nel 1952, con Pier Luigi Nervi e Bernhard
Zerfhuss, partecipa anche alla realizzazione
del Palazzo dell’UNESCO a Parigi. Nel 1956
apre a new York lo studio “Marcel breuer and
Associates”. Con i mobili in tubi d’acciaio, da
lui ideati a partire da 1925, e con i suoi arredi.
Negli anni 70 si ritira dalla scena parchè malato.
Breuer ha contribuito a porre le basi di una
nuova, moderna cultura abitativa. La sua fama è
continuata ben oltre gli anni Venti, è considerato
tra i piu’ importanti designer e architetti arredatori
del Novecento.
DAL LEGNO ALL’ACCIAIO
DAL ESPRESIONISMO AL COSTRUTTIVISMO
L’African Chair è emblema delle radici
espressioniste del bauhaus e dell’eredità
artistica del primo Novecento, ancora
presente in un giovanissimo Breuer. E’ un
pezzo unico, artigianale, come i quadri
espressionisti si pone da intermediario tra
l’artista ed il mondo, è ricca di simbolismo,
spiritualità. E’ etnica, celebra l’artigianato
e le popolazioni primitive, il fascino per i
paesi esotici che per primo gougein portà
in Occidente e che influenzò tutta l’arte del
primo Novecento.
La Ceska Chair ha una struttura in tubo
d’aciaio cromato, sedile e spalliera in
paglia di Vienna con bordo di faggio
nero o naturale. Realizzata con l’intento
di creare una seduta che assicurase al
contempo comfort ed eleganza, è stata
riproposta negli anni in varie versioni
proprio per la sua funzionalità e versalità.
Il nome è stato dato alla figlia di Breuer,
che si chiamava appunto “Ceska”.
1924
Anche la Lattenstuhl Chair è realizzata nel
laboratorio di falegnameria, proprio come
l’African Chair.
Tuttavia in essa è già evidente l’influenza
del nuovo pensiero nel Bauhaus, all’insegna
della modularità, della semplicità,
dell’alternarsi del verticale e dell’orizzontale,
nonchè i colori primari e l’essenzialità
delle forme.
Innovazione principale è il fatto che l’inlcia-
La libreria di Breuer ha una struttra
in tubo d’acciaio cromato lucido e
ripiani in multistrato di pioppo con piani
rivestiti in laminato plastico nero e bordi
verniciati trasparenti.
La Forma è fedelmente corrispondente
alla funzione.
1925
La Wassily Chair è costituita da una struttura in tubo di acciaio cromato. Sedile, schienale e braccioli in cuoio rigenerato. Breuer
disegnò la N° B3 chair, comunemente
conosciuta come sedia Wassily Chair per
la residenza di Kandinsky’s a Dessau,
dove sorgeva la Bauhaus school. Questa
poltrona ha un’importanza fondamentale
perchè venne utilizzata per la prima volta
un tubo d’acciaio di 20mm di diametro, lo
stesso della bicicletta dl designer.
Il Contilever Sofa è realizzato con un
tubolare in acciaio e ferro nichelato,
mentre seduta e schienale sono di
tappezzeria imbottita. Progettato nel
1931, è ripubblicato nel 2000 in questa
edizione disponibile in lana, cora e
cuoio è un raro e funzionale esempio di
divano a sbalzo
I Tavolini b9 sono un set di tavolini o
parete e impilabili con struttura tubolare
rotonda in acciaio cromato e piano in legno
insieme, ma con un approccio funzionale
e industriale che rende questo set di
tavolini emblema dei prodotti di Breuer in
questo periodo. Nella modalità di finitura
del legno è evidente la volontà di riceca di
nuovi materiali.
La scrivania s285 è realizzata in
tubolare d’acciaio e legno verniciato
per i ripiani.
E’ una scrivania da insegnante che
incarna i principi di trasparenza,
riduzione di forma, e alta funzionalità
tipici di questo periodo di Breuer.
1919
1928
CONFRONTI
1928
1930
1931
1932
RITORNO
ALL’ETNICO?
CONFRONTI
Anche negli anni successivi alla svolta dei
mobili in tubolare metallico, Breuer non
abbandona mai il legno, con esiti che
potrebbero avvicinarlo, almeno a prima vista
ad uno stile etnico, accostabile a quello
dell’African Chair.
Per l’appartamento di Dora Ventris a
Highpoint nel famoso edificio modernistico
di Berthold Lubetkin, Marcel Breuer ha
disegnato nel 1936 il sofà, il cui prototipo fu
poi realizzato da isokon.
1936
In realtà anche questi mobili in legno sono
progettati con intenti chiaramente industriali
e seguono i principi di funzionalità, chiarezza
e semplicità che caraterizzano i prodotti di
Breuer e il Bauhaus a partire già dal 1922.
Dopo i tavolini impilabili in tubolare del
1925, che segnarono l’avvento di una
nuova era in tutta l’industria del mobile
nel 1938 Breuer ne realizza un’altro tipo in
legno, ora non cercando di nascondere ma
enfatizzando il legno.
1938
IL LEGNO NEL BAUHAUS
Walter Gropius
Cabinet, 1923
Hannes Meyer
Pieghevole, 1924
Alvar Aalto
Stool 60, 1932
Mies Van Der Rohe
Wooden stool, 1933
CONTESTO STORICO
LA
GERMANIA
DEGLI
ANNI
20’
Durante la Repubblica di Weimar, fra il 1919 ed
il 1033 la Germania conobbe una intensa fase di
espansione artistica, culturale e scientifica.
Da un punto di vista politico - economico, la
Germania si confrontava con i duri termini della
riparazione imposta dal Trattato di Versailles,
che pose fine alla prima guerra mondiale:
fra le consequenze ci fu anche un’alto livello
di inflazione.
Ciononostante, negli anni venti del Novecento
Berlino, grazie anche al nuovo clima di libertà
politica, era il motore di una rivoluzione culturale.
Gli artisti tedeschi furono molto produttivi e
diedero importanti contributi nei campi della letteratura, dell’arte, dell’architettura, della musica,
della drammaturgia e nel nuovo mezzo che in
Il filosofo Ernest Bloch descrisse quel periodo
come una nuova “età di Pericle”.
“Espressionismo e post-espressionismo, nuova
oggettività, realismo, metafisico, dadaismo,
futurismo, cubismo, primitivismo, il verismo, il
soprematismo, il progressivismo, il funzionalismo, il neoclassicismo: tutto ciò si affastella nel
giro di un decennio, crea scuole e discepoli che
si combattono accanitamente tra loro, di volta
in volta si presenta come assolutamente nuovo,
unico e diverso: uno scintillante caleidoscopio di
forme e colori mal visti prima”
L’EVOLUZIONE DEL
BAUHAUS
LA
GERMANIA
DEGLI
ANNI
20’
GROPIUS
Nel manifesto del Bauhaus del 1919 Gropius
esprime l’esigenza di una collaborazione tra
artisti e artigiani, guardando al Wierkbund come
principale modello.
Non parla ancora di tecnica, anche perchè
l’industria tedesca era in ginocchio dopo la fine
della guerra. I primi lavori nei laboratori erano
ancora orientati alla produzione artigianale
TECNICA
A partire dal 1921 Gropius si avvicinò sempre
piu’ al pensiero scientifico e razionalista e nelle
sue descrizione posteriori della scuola ignorò la
prima fase espressionista del Bauhaus
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PROTAGONISTI
“Il Dipartimento di Architettura dell’Università allo
stato attuale, è un aborto, la quinta ruota di una
macchina...La salveza consisterebbe in scuole
di architettura con un orientamento pratico e
laboratori statali.
Artigianato e ancora artigianato”
ITTEN
I
L’ESOTERICO
SEGNI
“Condurre un allievo allo scoperto delle proprie
forme e dei propri colori soggetivi significa portarlo
DEL
a scoprire se stesso”
CAMBIAMENTO DOESBURG
Già dal 1921 un primo indizio del cambiamento
è da rintracciare nella sostituzione del logo della
scuola, da quello di stampo espressionista di
Ròhl a quello piu’ geometri di Shlemmer.
Inoltre nel 1921 un gruppo di studenti ungheresi, tra cui Marcel Breuer, si discostò dall’espressionismo con il “Manifesto Kuri”.
Kuri stava per “costruttivo, utilitario, razionale,
internazionale”.
Anche coloro che erano stati piu’ vicini
all’espressionismo, come Kandinskij e Klee
furono per alcuni versi influenzati dal nuovo
pensiero razionista.
Succesivamente, il passaggio al costruttivismo
fu definito e portà ad esiti fondamentali.
NEOPLASTICISMO
Nel 1921 Doesburg rivoluziona il Buhaus di Weimar con le teorie appartentemente razionali del
movimento de Stijl, basate sull’utilizzo dei colori
primari, sulla geometria, le tinte unite e gli angoli
retti. L’obiettivo era un equilibrio che elevasse
l’arte spiritualmente in senso quasi platonico.
MOHOLY-NAGY
COSTRUTTIVISMO
Quando giunse al Bauhaus come successore di
itten nel 1923, aveva gia’ superato l’espressionismo in favore di un linguaggio costruttivista.
“Un espressionista cerca sopratutto
di esprimere sè stesso.
Rifiuta la percezione immediata e
crea in base a strutture psichiche
piu’ complesse, trascrivendole poi
in simboli e immagini”
L’ESPRESSIONISMO:
PAUL KLEE
“L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è.” ..................................................
IL PRIMITIVISMO
GAUGEIN
Il termine Primitivismo è etnocentrico, ed è logico
che sia così, in quanto esso non si riferisce alle arti
tribali in sé stesse, ma all’interesse e alla reazione
che esse suscitano in occidente. Nei primi del
Novecento molti artisti e intellettuali si avvicinarono
alle culture dei paesi esotici, ammorandone lo
stile di vita semplice e spontaneo, i riti magici, il
contatto con la natura. In campo artistico, l’arte di
questi popoli venne ripresa da artisti quali Matisse,
Derain e Picasso.
Quest’ultimo, nel suo quadro rivoluzionario
“Le damoiselles d’Avignon”, sostituisce ai volte
delle maschere africane. La svolta sta proprio nel
dare origine a una nuova era artistica ritornando alle
orgini piu’ primitive dell’uomo.
Il primo a portare in Occidente questo mito del
buon selvaggio fu Gaugein, il quale però lo esaltò
da un punto di vista piu’ culturale che estetico.
Successivamente le manifestazioni dell’arte primitiva
erano diventate lo strumento per la riappropriazione della propria identità come un processo di
rinnovamento delle forme che esaurisce tutte le
possibilità, sembrano voler ritornare alle origini
stesse dell’esperienza creativa.
KANDINSKIJ
“L’arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla, e indica il contenuto del futuro.”
LE DONNE NEL BAUHAUS
GUNTA STOLZ
All’interno del Buhaus imperò sempre un modello
sessuale che vede le donne come “esseri naturali” e gli uomini come “esseri culturali”.
Dunque il ruolo femminile era considerato in
primis quello di badare alla csa ed educare
i figli; in ambito artistico erano considerate
adatte alla tessitura e al massimo all’architettura
d’interni, infatti il laboratorio di tessitura fu per
un certo periodo considerato un dipartimento
tipicamente femminile.
Gunta Stolz arriva a Weimar nel ‘19 e scopre ben
presto che, al rivoluzionario Bauhaus, le donne
sono ancora relegate al telaio, Accetta la sfida
e in sette anni riesce a organizzare e dirigere
il laboratorio di tessitura, che otterrà grande
di qualità, innovazione e modernità. Gunta
si sposta alla ricerca di maestranze da cui
imparare tecniche di lavorazione e tintura,
sperimentale proprietà di vecchi e nuovi
materiali, collabora alla ideazione di mobili “AFRICAN CHAIR” con Marcel breuer,
trasferisce nel design di orazzi e tappeti il
linguaggio dell’arte contemporanea, delle
opere di Paul Klee e Kandinsky.
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I MOBILI DI CARLO BUGATTI
Tra la fine dell’Ottocento e i primi del
Novecento la produzione Italiana è
in gran parte concetrata a riproporre
formule eclettiche di vario tipo. Tra i
pochi che si distinguono per innovazioni tecniche o estetiche, troviamo
Carlo Bugatti, che è oggi uno dei piu’
apprezzati ebanisti italiani tra il XIX e il XX
secolo, tra i piu’ richiesti dal collezionisti e
presente in molti musei
Bugatti aveva una singolare “idea” di
mobile, concepito come un’architettura
o oome una scultura, in ogni caso senza
alcuna preoccupazione legata all’uso.
Mentre inizia a costruire i suoi mobili
segue moduli compositivi derivati dall’architettura di varie epoche e paesi, con
risultati statici, simili a torri e castelli.
L’interpretazione architettonica e simmetrica del mobile, per, rivela presto una
tendenza all’asimmetria: non solo nella
decorazione, ma anche nella struttura,
subentra gradualmente il desiderio di una
linearità libera, in grado di raggiungere
un equilibrio scultoreo e allo stesso
tempo di dare effetti cinetici attraverso
forme studiate. A questa ricerca
sperantale di forme, si contrappone un
THE END
in superficie dato dall’uso della pergamena, che insieme alle forme etniche
della spirale, del cerchio, del mondala,
pongono Bugatti nella cerchia di
Gaugein e Rousseau, che ricercarono
nell’etnico un mondo “remoto, mitico,
primitivo, ancora intaminato dalla
civiltà industriale”.
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Portfolio
RUBéN SANTILLàN
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