REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale LA GIUNTA REGIONALE

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REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale
SCHEMA N. ........ NP/17563
DEL PROT. ANNO..............2015
Dipartimento Ambiente
Progetti e Programmi per la Tutela e Valorizzazione Ambientale - Settore
O G G E T T O : Approvazione delle "Linee guida per la migliore definizione e razionalizzazione dei confini dei SIC terrestri
liguri"
DELIBERAZIONE
1048
IN
del REGISTRO ATTI DELLA GIUNTA
DATA
N.
28/09/2015
LA GIUNTA REGIONALE
RICHIAMATI:
la direttiva 92/43/CEE e succ. modif. (c.d. Direttiva Habitat), relativa alla conservazione degli habitat naturali e
seminaturali e della flora e della fauna selvatiche;
la direttiva 79/409/CEE e succ. modif. (c.d. Direttiva Uccelli) concernente la conservazione degli uccelli
selvatici;
il Decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 e ss.mm.ii, recante il regolamento di
attuazione della citata direttiva 92/43/CEE, ed in particolare l’articolo 3 che:
 al comma 1, prevede che le regioni e le provincie autonome di Trento e di Bolzano individuino i siti in
cui si trovano tipi di habitat elencati nell'allegato A ed habitat di specie di cui all'allegato B e ne diano
comunicazione al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio ai fini della formulazione alla
Commissione europea, da parte dello stesso Ministero, dell'elenco dei proposti siti di importanza
comunitaria (pSic) per la costituzione della rete ecologica europea coerente di zone speciali di
conservazione denominata “Natura 2000”.
 al comma 4-bis stabilisce che, al fine di garantire la funzionale attuazione della direttiva 92/43/CEE e
l'aggiornamento dei dati, anche in relazione alle modifiche degli allegati previste dall'articolo 19 della
direttiva medesima, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sulla base delle azioni di
monitoraggio di cui all'articolo 7, effettuino una valutazione periodica dell'idoneita' dei siti alla
attuazione degli obiettivi della direttiva in seguito alla quale possono proporre al Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio un aggiornamento dell'elenco degli stessi siti, della loro
delimitazione e dei contenuti della relativa scheda informativa. Il Ministero dell'ambiente e della tutela
del territorio trasmette tale proposta alla Commissione europea per la valutazione di cui all'articolo 9
della citata direttiva;
la legge regionale n° 28 del 10 Luglio 2009 “Disposizioni in materia di tutela e valorizzazione della biodiversità”
che all’art.2 comma 1, lett. a) e d) stabilisce che fra le competenze regionali rientrano
 l'individuazione, l'approvazione e la modifica dei SIC e delle ZPS, ai sensi dell’art. 3 del d.p.r.
357/1997 e successive modifiche ed integrazioni;
 l'elaborazione di criteri, linee guida e procedure per la gestione e il monitoraggio dei siti della rete
ecologica regionale;
Data - IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
(Dott.ssa Paola Carnevale)
Data - IL SEGRETARIO
28/09/2015 (Dott. Roberta Rossi)
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ATTO
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COD. ATTO :
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PREMESSO CHE

la Commissione Europea, dal 2003 in poi, ha aggiornato e consolidato i dati, anche cartografici, sui Siti
Natura 2000 inviati dagli Stati membri, scoraggiando le modifiche sostanziali, e in particolare la
riperimetrazione dei Siti, dando per assodato che il processo di perimetrazione ed eventuale correzione
dei dati trasmessi fosse ormai ampiamente concluso dopo i primi sei anni di applicazione della direttiva;

la Commissione ad oggi ammette variazioni dei dati senza motivazione solo qualora essi vengano
incrementati (aumento del n° di specie o delle aree dei Siti) mentre eliminazioni di specie, habitat o
deperimetrazioni che portino ad una diminuzione di superficie dei Siti devono essere minuziosamente
argomentate ed essere sostenute da solide motivazioni che non possano far presumere comportamenti,
da parte dei soggetti responsabili al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente dei Siti e
delle loro componenti, di non ottemperanza, intenzionale o meno, a tale obiettivo;

non sussistono tuttavia ostacoli formali alla ridefinizione dei confini qualora li si voglia ridisegnare ad una
scala più dettagliata, purchè la sovrapposizione delle cartografie non evidenzi modifiche sostanziali del
perimetro;
CONSIDERATO CHE

la Regione Liguria, negli ultimi anni, ha avviato gli iter di approvazione delle obbligatorie Misure di
Conservazione e dei conseguenti Piani di gestione;

con d.G.R. n. 1715/2012 la Regione Liguria ha, tra l’altro, preso atto dell’assegnazione del contributo di
euro 200.000,00 per la realizzazione del progetto regionale “Rete Natura 2000”, che ha previsto la
costituzione di una task force pluridisciplinare a supporto della Regione, di alcuni Enti Parco ed Enti
gestori dei Siti Natura 2000 per l’attività di revisione e redazione delle Misure di Conservazione, dei Piani
dei parchi e/o dei piani di Gestione di SIC e ZPS;
CONSIDERATO inoltre che

durante il lavoro della task force regionale e degli enti gestori nella stesura degli strumenti di
pianificazione sono state confermate alcune criticità relative alle perimetrazioni dei Siti Natura 2000
terrestri liguri riguardanti principalmente errori materiali di perimetrazione (ad esempio zone perimetrali
che non ospitavano habitat o specie Natura 2000 negli anni di istituzione dei SIC europei ed italiani) o la
non coincidenza delle linee perimetrali di SIC e Parchi limitrofi.

le criticità di cui sopra rendono estremamente complessa la gestione di alcuni Siti e, più in generale,
danneggiano la coerenza della Rete Natura 2000 ligure che vede tutelate aree prive di interesse
conservazionistico o escluse aree di estremo pregio naturalistico;

RITENUTO pertanto necessario redigere apposite linee guida con le quali si intende:
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includere le eventuali emergenze naturalistiche (ai sensi dell’art.2 e 3 Direttiva Habitat), non censite in
precedenza, configurando nuovi equilibri ecologici;
definire con più accuratezza i confini dei SIC attestandoli su elementi fisici certi al fine, anche, di
consentire l’installazione dell’apposita tabellazione per renderli riconoscibili;
fare coincidere i confini dei SIC sovrapposti ai parchi con i confini dei parchi stessi, ove le differenze
riscontrate siano minime, anche allo scopo di evitare l’applicazione di regole vincolistiche differenti;
migliorare l’attività di vigilanza dell’Ente gestore;
enucleare (ai sensi dell’art. 9 della Direttiva Habitat) le eventuali aree che non abbiano mai ospitato
habitat e specie attualmente segnalate nella Scheda Natura 2000, incluse in precedenza per errore
materiale;
-
RITENUTO pertanto, anche al fine di razionalizzare le procedure di individuazione da parte degli Enti gestori e di
verifica da parte degli Enti competenti degli eventuali aggiornamenti cartografici dei confini dei SIC contenuti nelle
proposte di Piano, e di legittimare uno scenario credibile di conservazione attiva delle ricchezze ambientali e
paesaggistiche in essi riconosciute, di:
1. approvare le linee guida denominate “Linee guida per la migliore definizione e razionalizzazione dei
confini dei SIC terrestri liguri allegate al presente provvedimento quale sua parte integrante e necessaria.
SU PROPOSTA dell’assessore ai Lavori pubblici, Infrastrutture e viabilità, Ambiente e Tutela del Territorio,
Parchi, Ecosistema costiero, Ciclo delle Acque e dei Rifiuti, Protezione Civile, Difesa del Suolo
DELIBERA
per i motivi indicati in premessa, che qui si intendono integralmente richiamati
1. di approvare le linee guida denominate “Linee guida per la migliore definizione e razionalizzazione dei
confini dei SIC terrestri liguri” allegata al presente provvedimento quale sua parte integrante e
necessaria.
Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni o,
alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla
pubblicazione dello stesso
----------------------------------------------------------------------------- FINE TESTO -----------------------------------------------------------------------------
Si attesta la regolarità amministrativa, tecnica e contabile del presente atto.
Data - IL DIRIGENTE
Data - IL DIRETTORE GENERALE
(Dott. Gaetano Schena)
(Dott.ssa Gabriella Minervini)
Data - IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
(Dott.ssa Paola Carnevale)
Data - IL SEGRETARIO
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PROGETTO RETE NATURA 2000
Linee guida
per la migliore definizione e razionalizzazione
dei confini dei SIC liguri
INDICE
Contesto di applicazione ...................................................................................................................... 3 Migliore definizione e razionalizzazione dei confini .......................................................................... 3 Obiettivi ............................................................................................................................................... 3 Indicazioni procedurali ........................................................................................................................ 3 Indicazioni tecnico-esecutive............................................................................................................... 4 Data - IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
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Contesto di applicazione
I Criteri guida per la migliore definizione e razionalizzazione dei confini dei SIC liguri si inseriscono all’interno delle attività
previste dal Progetto Rete Natura 2000 di coordinamento e di supporto tecnico da parte della Regione Liguria agli Enti Parco e agli
Enti gestori dei SIC, nell’aggiornamento decennale dei Piani dei Parchi (PdP) e nella redazione dei Piani di Gestione (PDG).
Migliore definizione e razionalizzazione dei confini
Per migliore definizione e razionalizzazione dei confini dei SIC liguri s’intende l’attività di verifica tecnica, svolta in ambiente
GIS, dei confini dei SIC, la loro redazione a scala di maggior dettaglio e il loro, eventuale, riposizionamento, in inclusione o in
esclusione, sulla base di criteri di scelta oggettivi e di elementi fisici certi.
Tale attività dovrà svolgersi a partire dal confronto tra i confini istitutivi dei SIC (scala 1:10.000) e i limiti amministrativi
aggiornati (in scala 1:5.000), tenendo conto dei livelli cartografici regionali di seguito elencati, e, per eventuali controlli di
dettaglio, facendo riferimento a tutte le cartografie ufficiali necessarie a giustificare le proposte di modifica:
 Carta Tecnica Regionale (CTR) (in scala 1:5.000), database topografico 2006-2013;
 Ortofotocarte digitali (in scala 1:10.000) - (per eventuali controlli di dettaglio);
 Carta Catastale (in scala 1:5.000) riportata su CTR - (per eventuali controlli di dettaglio);
 Zone rilevanti per la salvaguardia (Aree Focali) dei siti di interesse comunitario della Rete Natura 2000 e Misure di
Conservazione valide per i SIC Alpini Liguri di cui alla DGR 1687/2009 – (per la verifica di eventuali aree in inclusione).
Obiettivi
La migliore definizione e razionalizzazione dei confini dei SIC liguri ha l’obiettivo di rendere riconoscibili i limiti di gestione
amministrativa dei Siti, legittimando uno scenario credibile di conservazione attiva delle ricchezze ambientali e paesaggistiche in
essi riconosciute.
In particolare la migliore definizione e razionalizzazione dei confini del SIC liguri intende:
 includere le eventuali emergenze naturalistiche (ai sensi dell’art.2 e 3 Direttiva Habitat), non censite in precedenza,
configurando nuovi equilibri ecologici;
 definire con più accuratezza i confini dei SIC attestandoli su elementi fisici certi al fine, anche, di consentire
l’installazione dell’apposita tabellazione per renderli riconoscibili;
 semplificare l’emanazione degli atti autorizzativi e gestionali;
 fare coincidere i confini dei SIC sovrapposti ai parchi con i confini dei parchi stessi, ove le differenze riscontrate siano
minime, anche allo scopo di evitare l’applicazione di regole vincolistiche differenti;
 enucleare (ai sensi dell’art. 9 della Direttiva Habitat) le eventuali aree che non abbiano mai ospitato habitat e specie
attualmente segnalate nella Scheda Natura 2000, incluse in precedenza per errore materiale.
Indicazioni procedurali
La migliore definizione e razionalizzazione dei confini dei SIC, ove presentata, dovrà essere approvata dalla Regione e,
successivamente, inviata al Ministero dell’Ambiente per una verifica di dettaglio.
Il Ministero, espletati gli atti di propria competenza previsti dall’iter procedurale, invierà la modifica dei confini alla
Commissione Europea per la Rete Natura 2000 (di seguito Commissione Europea) richiedendone l’ammissibilità.
Le modifiche avranno efficacia esclusivamente a seguito dell’eventuale accettazione da parte della Commissione Europea.
L’aumento di superficie dei Siti appartenenti alla Rete Natura 2000 (SIC e ZPS) determina l’aumento delle aree sottoposte a
tutela, mentre il declassamento di aree determina la diminuzione della superficie tutelata.
In entrambi i casi le variazioni più consistenti, dovranno essere giustificate e motivate in modo dettagliato. In nessun caso tali
variazioni dovranno alterare l’equilibrio ecologico, la qualità e la quantità degli elementi naturalistici tutelati all’interno del Sito.
Come più volte comunicato dal Ministero dell’Ambiente, sono ammesse tutte le modifiche del perimetro dei Siti che
comportino un aumento della superficie tutelata e la correzione di errori materiali.
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In quest’ottica particolare attenzione dovrà essere posta alla diminuzione della superficie tutelata.
La diminuzione della superficie tutelata potrà, infatti, essere proposta a fronte di eventuali ed incontestabili errori materiali
dovuti all’inclusione di aree che non abbiano mai ospitato habitat e specie attualmente segnalate nella Scheda Natura 2000 del Sito
stesso.
Tale diminuzione, dovrà essere opportunamente argomentata e supportata da motivazioni tali da dimostrare l'assenza della
specie o dell'habitat dal 1992 (anno di approvazione della Direttiva Habitat), mediante la redazione di studi di settore aggiornati,
l'esame di pubblicazioni scientifiche e/o di ortofotocarte della zona in esame.
Le argomentazioni e le motivazioni dovranno, inoltre, eludere il dubbio di eventuali comportamenti, intenzionali o meno, da
parte dei soggetti gestori, non ottemperanti all’obiettivo del mantenimento dei Siti in uno stato di conservazione soddisfacente.
L’accertamento di richieste di modifiche di confine in esclusione non supportate da opportune motivazioni, può comportare
infatti l'attivazione della procedura d'infrazione da parte della Commissione Europea.
In questi termini le variazioni più consistenti del perimetro dei Siti dovranno essere oggetto di uno specifico iter
amministrativo, che prevede la richiesta di riperimetrazione da parte della Regione competente al Ministero dell'Ambiente, in
occasione della redazione del Rapporto Nazionale (ogni 6 anni) o di eventuali finestre di aggiornamento intermedie.
Il Ministero dell’Ambiente riporta che, negli ultimi anni, la Commissione Europea è meno disponibile a validare la modifica
dei confini dei Siti, in particolare se comporta la riduzione della loro superficie. Ammette invece la variazioni dei dati, senza
motivazioni dettagliate, qualora questi vengano incrementati (ad esempio nel numero di specie o di habitat all’interno dei Siti).
Non sono reputate significative dal Ministero dell’Ambiente le modifiche dei confini istitutivi dei Siti nell’ordine dei 10-20 ml
(1-2 mm sulla CTR alla scala 1:10.000). Per tali variazioni non sono richieste giustificazioni dettagliate.
Indicazioni tecnico-esecutive
Il posizionamento dei confini dei SIC dovrà tener conto, in modo prioritario, degli elementi fisici di tipo lineare (elementi
naturali e/o vegetazionali), facilmente riconoscibili nelle cartografie regionali di base e nelle foto aeree, delle risultanze dei rilevi di
campo, che, nel loro insieme, presentino un andamento parallelo al perimetro istitutivo e tale da costituire un tutt’uno omogeneo di
valori ambientali e paesaggistici del Sito.
A questo scopo vengono fornite delle indicazioni tecnico-esecutive per il posizionamento dei confini dei SIC, alle quali fare
riferimento, adottando criteri di scelta di tipo oggettivo per ottenere confini certi.
Le porzioni di limite ridefinite con maggior facilità sono quelle riconducibili ad elementi fisici o geografici chiaramente
riconoscibili nelle foto aeree e nelle cartografie regionali di base. In ordine di priorità dovranno essere scelti i seguenti limiti:
a. strade, percorsi e sentieri;
b. fiumi, fossi e corsi d’acqua;
c. crinali, ecc.
In particolare:
 in prossimità di strade (o di elementi indicati con doppio tratto nella CTR), queste dovranno risultare esterne all’area SIC
(esclusi gli eventuali casi critici da valutare nello specifico);
 in prossimità di sentieri (o di elementi indicati con un solo tratto nella CTR) il perimetro del SIC dovrà seguire l’asse del
sentiero. In questi casi il confine dell’area tutelata sarà da considerarsi il sentiero stesso (inteso come ricompreso nel SIC),
anche nel caso in cui la segnaletica venga posizionata, per praticità, a lato di questo. Indicazioni più specifiche dovrebbero
essere precisate nei contenuti del piano di gestione del SIC in questione.
 in prossimità di elementi fisici quali fiumi, fossi e corsi d’acqua si dovrà valutare, caso per caso, l’opportunità di far
coincidere il perimetro del SIC all’interno oppure all’esterno, sulla base della rilevanza naturalistica riconosciuta da studi
specialistici;
 in prossimità di crinali, il perimetro del SIC dovrà coincidere con la linea di massima pendenza, avendo cura di rettificare
il più possibile la linea di confine.
In tutti i casi nei quali non è identificabile un limite fisico certo prossimo, coincidente o parallelo alla delimitazione istitutiva,
possono essere considerate diverse opzioni che dovranno essere esplicitate e motivate oggettivamente nella proposta di modifica
del perimetro del SIC.
Di seguito il dettaglio, non esaustivo, di alcune situazioni ricorrenti:
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l’estensione dell’area di un SIC a nuovi Comuni attualmente non ricompresi nell’elenco di quelli già interessati dall’area
tutelata dovrà essere supportata da motivazioni bionaturalistiche e non unicamente tecniche; il Comune incluso dovrà
essere comunque coinvolto nella redazione del Piano o, comunque, della proposta di modifica;
in caso di presenza o in prossimità di confini amministrativi regionali o statali, il perimetro del SIC si appoggerà sui primi;
in presenza o in prossimità di Zone di protezione speciale (ZPS) o di Foreste Regionali, il perimetro del SIC si appoggerà
su questi;
in caso di prossimità tra il confine del SIC e quello di un’area protetta (Parchi), sarà necessario valutare, caso per caso,
l’opportunità della loro coincidenza. Lo spostamento verso il confine dell’area protetta, qualora comportasse l’inclusione
di aree del SIC all’interno dell’area protetta stessa, determinerebbe l’applicazione dei vincoli per l’attività venatoria per le
aree incluse;
in caso di adiacenza tra aree SIC è necessario evitare l’intersezione tra i due confini. Sul tratto di confine coincidente, i
perimetri di ciascun SIC dovranno essere esattamente sovrapposti;
in caso di prossimità a confini proprietari (verifica su Carta Catastale scala 1:5.000 riportata su CTR), sarà possibile
valutare, caso per caso, l’opportunità della loro coincidenza, esclusivamente se si tratta di particelle di grandi dimensioni,
corpo unico di una stessa proprietà e parti di proprietà di una stessa tipologia di conduzione. In ogni caso devono essere
sempre privilegiate in inclusione le proprietà pubbliche ed in esclusione le proprietà private, se in posizione dubbia,
evitando il frazionamento di proprietà private.
Qualora non vengano riscontrate condizioni oggettive di modifica, come precedentemente illustrato, l’andamento attuale del
perimetro del SIC non andrà modificato.
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