Piano triennale dell`offerta formativa - AA.SS. 2016-2019
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Piano triennale dell`offerta formativa - AA.SS. 2016-2019
ISTITUTO COMPRENSIVO “ANTONINO CAPONNETTO” Bagno a Ripoli (FI) PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA AA.SS. 2016-2019 INTRODUZIONE 1 Come previsto dalla L. 107 del 2015, a partire dall’anno scolastico 2015/16, il documento che esplicita il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto Comprensivo Antonino Caponnetto si articola in due documenti distinti: - Piano triennale dell’offerta formativa Piano annuale dell’offerta formativa Il Piano Pluriennale raccoglie e illustra gli elementi fondamentali dell’offerta formativa ed è aggiornato ogni qualvolta si renda necessario. Il Piano Annuale esplicita gli aspetti organizzativi e progettuali dell’offerta formativa e viene elaborato all’inizio di ogni anno scolastico. 1. ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’ISTITUTO 1.1 PLESSI SCOLASTICI Le Scuole dell’Istituto sono distribuite sul territorio sud-ovest del Comune di Bagno a Ripoli e precisamente nelle frazioni di Grassina, Antella, Ponte a Niccheri, Capannuccia e Balatro. Il plesso “Francesco Redi" di Ponte a Niccheri è sede degli uffici del Dirigente scolastico e della Segreteria. L'Istituto comprende i seguenti plessi scolastici: Scuole dell’infanzia LORENZO MILANI Via Tegolaia 98 Grassina BRUNO COCCHI Via di Balatro 1 Balatro CATIA FRANCI Via di Tizzano 203 Capannuccia MANUELA MASI Via Pian di Grassina 108 Bubè - Grassina Scuole primarie GUGLIELMO MARCONI Via Lilliano e Meoli 9 2 Grassina GUGLIELMO MARCONI Via di Tegolaia 98 Grassina LUIGI MICHELET Via di Pulicciano 39 Antella Scuola Secondaria di Primo Grado Francesco Redi Via Belmonte 40 Ponte a Niccheri Sede ospitante del “Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Firenze Sede Associata di Bagno a Ripoli” 1. 2 COME CONTATTARCI Direzione-Uffici dell’Istituto Comprensivo Via Belmonte 40 50012 Bagno a Ripoli (FI) Tel. 055/640645 Fax 055/643134 Mail Segreteria: [email protected] Mail Dirigente: [email protected] Mail Docente Vicaria: [email protected] Scuola Secondaria di Primo Grado Francesco Redi Via Belmonte 40 – Ponte a Niccheri Tel. 055/640645 Fax 055/643134 Scuola Primaria Guglielmo Marconi Via Lilliano e Meoli 9 - Grassina Tel. 055/643355 Sede distaccata Tegolaia Via Tegolaia 98 - Grassina Tel. 055/640373 3 Scuola Primaria Luigi Michelet Via di Pulicciano 39 - Antella Tel. 055/621378 Scuola dell’Infanzia Bruno Cocchi Via di Balatro 1 - Balatro Tel. 055/620140 Scuola dell’Infanzia Catia Franci Via di Tizzano 203 - Capannuccia Tel. 055/6499168 Scuola dell’Infanzia Manuela Masi Via Pian di Grassina 108 - Bubè Tel. 055/643230 Scuola dell’Infanzia Lorenzo Milani Via Tegolaia 98 Grassina Tel. 055/643967 Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti Sede Associata di Bagno a Ripoli Via Belmonte 40 – Ponte a Niccheri 50011 Bagno a Ripoli (FI) Tel. 055/640645 Email: [email protected] 1.3 COME RAGGIUNGERCI Sul sito web dell’Istituto http://www.iccaponnetto.it sono disponibili le informazioni su come raggiungerci nella sezione “Trovami” dei vari plessi scolastici. 1.4 PRINCIPI FONDANTI L’intento dell'Istituto Comprensivo Antonino Caponnetto, come luogo di formazione civile e culturale, è quello di promuovere sotto tutti i punti di vista la crescita, l’integrazione e la realizzazione umana e sociale degli alunni, pertanto l’attività scolastica in esso attuata lo caratterizza come: 4 Scuola democratica che rispetta l’esperienza culturale e gli stili cognitivi di ogni alunno, ma è anche impegnata a recuperare gli svantaggi culturali e offrire a tutti pari opportunità; Scuola che insegna ad apprendere, quindi che non è solo luogo di istruzione di saperi codificati, ma anche luogo di opportunità dove acquisire competenze; Scuola che esplora la realtà e che in questa prospettiva cerca di programmare e attuare l’azione educativa e didattica e l’approccio alle discipline; Scuola ambiente di vita che difende come essenziali i momenti di aggregazione, di gioco e relazione, in un clima di affettività rassicurante, accogliente e disponibile, e che opera per un contesto di - benessere dei suoi utenti e operatori; Scuola come comunità educante in cui spazi, tempi e risorse siano aperti alla domanda di crescita culturale e civile del territorio; Scuola per vivere l’esperienza scolastica da cittadini e cittadine, per una partecipazione consapevole attraverso chiarezza e correttezza nei rapporti, nel rispetto delle regole, dell’ambiente e delle persone. 2. CONTESTO SOCIO CULTURALE Il territorio comunale di Bagno a Ripoli si estende su una superficie di 7409 ettari rappresentata per circa un terzo da terreni pianeggianti e per gli altri due terzi da terreni collinari. L’ultima modifica del territorio comunale di Bagno a Ripoli avvenne infatti nel 1928 a favore del comune di Firenze. Si tratta di un’area legata a Firenze da secoli: un quarto dell’arco collinare fiorentino si trova nel comune di Bagno a Ripoli; le relazioni economiche si sono consolidate da lungo tempo e già in età comunale i signori della città venivano in questa zona per costruire le loro prestigiose residenze di campagna, le ville. Il territorio in cui è inserito l'Istituto si caratterizza come comune limitrofo alla città metropolitana, con due centri abitati e case sparse nella campagna circostante. Le scuole dell'Istituto pertanto sono ubicate sia nei centri abitati sia nella campagna. Nel territorio sono presenti anche la Biblioteca comunale, il Centro di Documentazione Educativa, varie Associazioni sportive e non, e Circoli che collaborano con l'istituzione scolastica sia per allargare l'offerta formativa per gli studenti, sia per la formazione degli insegnanti. Il Comune si occupa della manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuola, nei limiti del proprio bilancio. Le scuole dell'Istituto sono inserite nel P.E.Z. del territorio di competenza. Il territorio dell'Istituto, essendo vasto e non capillarmente servito dai mezzi pubblici, deve confrontarsi con problemi di mobilità, per il raggiungimento delle scuole da parte degli alunni. Il contesto socio-economico di provenienza degli studenti risulta, nella maggior parte dei casi, nella fascia medio alta. L'incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana risulta secondo l'ISTAT del 10,3%. Nelle classi terze della secondaria di primo grado risulta una percentuale dello 0,7% con problemi di disoccupazione familiare. 5 3. PIANIFICAZIONE CURRICOLARE 3.1 RIFERIMENTI GENERALI La pianificazione curricolare fa riferimento alle Indicazioni Nazionali per il curricolo riportate nel D.M. 254 del 16/11/2012. Articolazione modulare del monte orario annuale Scuola Primaria L’orario di funzionamento è definito su base giornaliera di 8 ore, corrispondenti a 40 ore settimanali, con la chiusura del sabato. Su base annuale (35 settimane) tale orario corrisponde a 1400 ore annue. Scuola Secondaria di Primo Grado L'orario annuale obbligatorio delle lezioni nella Scuola Secondaria di Primo Grado è di complessive 990 ore, corrispondente a 29 ore settimanali, più 33 ore annuali da destinare ad attività di approfondimento riferita agli insegnamenti di materie letterarie. Nel tempo prolungato il monte ore è determinato mediamente in 36 ore settimanali, elevabili fino a 40, comprensive delle ore destinate agli insegnamenti e alle attività e al tempo dedicato alla mensa. Programmazione settimanale dell’orario complessivo delle singole discipline Scuola Infanzia Il quadro orario settimanale prevede 40 ore in tutte le sezioni, articolate su 5 giorni, dal lunedì al venerdì. Scuola Primaria Il quadro orario settimanale prevede 40 ore in tutte le sezioni, articolate su 5 giorni, dal lunedì al venerdì. Scuola Secondaria di Primo Grado Il quadro orario settimanale e annuale delle discipline e le classi di concorso per gli insegnamenti della Scuola Secondaria di Primo Grado, definiti tenendo conto dei nuovi piani di studio, è così determinato, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275: TEMPO NORMALE Italiano, storia, geografia Matematica, scienze Tecnologia Inglese Seconda lingua comunitaria Arte e Immagine Educazione Fisica Musica Insegnamento Religione Cattolica Approfondimento 6 settimanale 9 6 2 3 2 2 2 2 1 1 annuale 297 198 66 99 66 66 66 66 33 33 L'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, previsto dall'articolo 1 del decreto-legge n. 137 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 169 del 2008, è inserito nell'area disciplinare storicogeografica. Il quadro orario settimanale e annuale delle discipline per gli insegnamenti della Scuola Secondaria di Primo Grado a tempo prolungato è così determinato fatto salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 275 del 1999: TEMPO PROLUNGATO Italiano, storia, geografia Matematica, scienze Tecnologia Inglese Seconda lingua comunitaria Arte e Immagine Educazione Fisica Musica Insegnamento Religione Cattolica Approfondimento a scelta delle scuole settimanale 15 9 2 3 2 2 2 2 1 1o2 annuale 495 297 66 99 66 66 66 66 33 3.2 SCUOLA DELL’INFANZIA La Scuola dell’Infanzia, ha il compito di offrire ai bambini e alle bambine pari opportunità per una crescita e maturazione complessiva che si traducono nel raggiungimento di traguardi significativi e “avvertibili” in ordine all’identità. Le scelte organizzative La scuola è organizzata per sezioni omogenee e questo perché il Collegio dei Docenti ritiene questo modello organizzativo come più rispondente ai bisogni specifici delle tre fasce d’età dei bambini. Poiché il curricolo della Scuola dell’Infanzia non si esaurisce con le attività didattiche più formalizzate, che si realizzano nei momenti di compresenza degli insegnanti, anche i momenti di routine offrono possibilità per il conseguimento di apprendimenti formali. Come poi esplicitano i progetti dei singoli plessi, vi sono comunque dei momenti in cui il lavoro viene organizzato anche per gruppi eterogenei per non perdere quelle potenzialità che corrente forma di aggregazione offre. Nelle tre fasce di età saranno, in funzione dei tempi di apprendimento dei bambini, differenziati: gli spazi delle sezioni; i tempi della giornata scolastica; le attività di routine (calendario, cartellone dei servizi, pranzo, sonno); il linguaggio, le letture e le conversazioni; le proposte di attività guidata legate ai curricoli; l’acquisizione e il rispetto delle regole quotidiane di convivenza. Il Collegio dei Docenti ha inoltre fatto la scelta di garantire, per i bambini di 3 e 4 anni, un momento di riposo pomeridiano, perché rispondente ad un bisogno del bambino di questa età che, seppur non più abituato a tale momento in famiglia, si troverebbe a vivere con estrema stanchezza una giornata scolastica di otto ore di attività. I bambini di 5 anni, in seguito al loro sviluppo fisiologico, non manifestano più tale bisogno e, pertanto, la Scuola organizza anche nel pomeriggio, un’attività che sia strettamente legata a quella della mattina e, quindi, al progetto educativo di sezione. Criteri relativi alla flessibilità oraria e organizzativa comuni a tutte le Scuole dell’Infanzia sono: • la non rigida ripartizione dell’orario settimanale di 25 ore, nei 5 giorni di apertura della Scuola, ma una ripartizione, che evita sprechi del tempo di contemporaneità degli insegnanti, funzionale alla progettualità del plesso e delle sezioni; 7 • un orario degli insegnanti delle sezioni che si struttura nell’ottica delle esigenze dell’intero plesso e quindi differenziato come scansione nelle tre fasce d’età; • momenti di apertura e di chiusura della Scuola non gestiti dagli insegnanti delle sezioni dei tre anni, in modo che possano giornalmente usufruire di una quota stabile di compresenza; • distribuzione differenziata della compresenza nelle tre fasce d’età, anche in funzione dei bisogni dei bambini. La giornata scolastica La giornata scolastica nella Scuola dell’Infanzia è articolata secondo le seguenti modalità: • Ingresso/accoglienza • Attività di gioco libero • Cerchio, riordino e merenda • Attività all’aperto o gioco libero • Attività guidata a piccolo gruppo • Predisposizione per il pranzo • Pranzo e riordino • Gioco all’aperto o attività libera • Riposo o attività tranquille • Attività a gruppo o sezione • Riordino e uscita Orari di funzionamento delle Scuole dell’Infanzia SCUOLA Entrata Uscita "BRUNO COCCHI" 8.00 / 8.45 15.30/16.00 dal lunedì al venerdì "CATIA FRANCI" 8.00 / 8.45 15.30/16.00 dal lunedì al venerdì "LORENZO MILANI" 8.15 / 9.00 15.45/16.15 dal lunedì al venerdì "MANUELA MASI" 8.00 / 8.45 15.30/16.00 dal lunedì al venerdì L’accoglienza alla Scuola dell’Infanzia Il Progetto Accoglienza della Scuola dell’Infanzia si propone: • che i bambini e le bambine prima di tutto sentano che la scuola é un posto dove possono stare bene insieme agli altri, anche a costo di qualche sofferenza causata dal distacco dalle figure familiari • che i genitori sentano e comprendano che la Scuola dell’Infanzia offre ai propri figli un'esperienza indispensabile alla crescita e al benessere, che gli adulti che prendono in carico i bambini sono persone responsabili e professionalmente qualificate, che il progetto educativo complessivo è significativo e sufficientemente flessibile per consentire a ciascuno un proprio percorso evolutivo; • che gli insegnanti sentano e comprendano che le famiglie che affidano alla scuola i propri figli sosterranno il loro compito, anche a costo di qualche sofferenza causata dal distacco, che la comunità scolastica affronta il delicato momento dell'inserimento con un progetto adeguato e pur sempre aperto a modifiche, qualora se ne valuti collegialmente l'opportunità. Modalità organizzative 8 Prima dell'ingresso dei bambini a scuola: • nel mese di Gennaio, al momento delle iscrizioni, il Dirigente Scolastico, una insegnante per plesso, gli insegnanti di IRC e le funzioni strumentali della scuola dell'Infanzia, incontrano i genitori per presentare il POF di istituto e i singoli plessi; viene inoltre organizzato un Open Day per consentire alle famiglie di visitare le scuole prima dell'iscrizione; • nel mese di Settembre, prima dell'inizio della scuola, le insegnanti incontrano i genitori per presentare il Progetto Accoglienza e preparare l'inserimento dei bambini; • a Ottobre, prima dell'inizio del tempo pieno, si terrà un'ulteriore assemblea con i genitori per trattare i temi relativi al pranzo e al riposo; • dal momento dell'inserimento e prima dell'inizio del tempo pieno gli insegnanti incontrano i genitori per un colloquio individuale teso a ricevere tutte le informazioni utili ad una conoscenza più approfondita del bambino e restituire le prime impressioni sull'andamento dell'inserimento. Per consentire un inserimento il più possibile sereno e fare in modo che gli insegnanti possano dedicare ad ogni bambino le necessarie attenzioni e rassicurazioni, i bambini entreranno a scuola in tre scaglionamenti in modo che tutto il gruppo sia inserito in un tempo che varia dagli otto a i dieci giorni circa. Si prevede una consistenza numerica maggiore nel primo gruppo di scaglionamento e che trascorrano almeno due giorni lavorativi fra l'inserimento di un gruppo e l'altro; avranno precedenza quei bambini i cui genitori faranno presente particolari esigenze di lavoro, altrimenti si procederà alla determinazione dei raggruppamenti secondo i seguenti criteri: • • • • • Presenza di fratelli maggiori nella stessa scuola Bambini più piccoli non scolarizzati Bambini più grandi non scolarizzati Bambini più piccoli scolarizzati Bambini più grandi scolarizzati Occorre sempre considerare altre opzioni che possano verificarsi di volta in volta (necessità della famiglia, presenza di situazioni delicate, ecc.). L'inserimento si completa nell'arco di circa tre settimane durante le quali il tempo scuola è ridotto all'orario antimeridiano, sia per dare tempo ai bambini di adattarsi con gradualità, sia per dare modo ai docenti di operare in compresenza per meglio gestire questo delicato momento. Durante questa prima fase di tre settimane i docenti potranno contrarre un "debito orario" con l'istituzione (nel caso in cui il numero dei bambini nell'ultima ora della mattinata si riducano in modo tale da rendere superflua la presenza di ambedue gli adulti). Questo monte ore potrà essere speso nella fase successiva all'inserimento, quando il momento del sonno richiederà la presenza di due adulti. Può rendersi necessario, per alcuni bambini, procrastinare l'inserimento a tempo pieno oltre le tre settimane previste; in questo caso si procederà, in accordo con la famiglia, a rendere ulteriormente flessibile l'inserimento; si prevede comunque, di norma, il completamento di tale fase entro il mese di Dicembre. 3.3 SCUOLA PRIMARIA I docenti delle classi della Scuola Primaria effettuano settimanalmente 22 ore di insegnamento e 2 ore di programmazione, queste ultime, che possono essere articolate anche su base plurisettimanale, si svolgono al termine delle lezioni secondo un calendario definito in accordo con il Dirigente Scolastico. I docenti programmano per classe, per classi parallele, per ambito; avendo sempre presente l’effettiva unitarietà dell’insegnamento, oltre che gli opportuni approfondimenti didattici e disciplinari in continuità con tutte le classi parallele della Scuola. L’intervento di una pluralità di docenti sulla medesima classe e sul medesimo alunno, soprattutto se ristretto entro i limiti che favoriscono un’accettabile e positiva relazionalità, garantisce una molteplicità di modelli di riferimento e di esperienze atti a soddisfare i bisogni individuali di crescita di tutti e di ciascuno. Va da sé che il gruppo di insegnamento, pur nel rispetto delle differenze culturali e personali di ciascuno dei 9 suoi componenti, si impegna alla realizzazione dell’unitarietà del proprio intervento, intesa come condivisione dei fondamentali principi formativi perseguibili e perseguiti anche per strade diverse, ma mai contraddittorie. L’unitarietà si realizza nel corso delle periodiche attività di programmazione e si manifesta nella quotidiana esperienza scolastica. Le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con modalità diverse, allo scopo di rendere più efficace l’intervento formativo: “Lezione” collettiva a livello di gruppo classe, per: • la presentazione di nuovi argomenti e concetti; • individuare i prerequisiti dei bambini; • per discutere, conversare e stabilire regole comuni; • verificare e riflettere sulle strategie che gli alunni hanno utilizzato; • visione di audiovisivi o altri strumenti fruibili contemporaneamente da un grande gruppo. Attività laboratoriale a piccolo gruppo: la didattica laboratoriale, vista come alternativa all’insegnamento collettivo, è essenziale per la sua funzione formativa (sia sul piano dell’apprendimento, che sul piano relazionale) e si basa sulla condivisione e sulla cooperazione. Attività laboratoriale per gruppi formati da alunni di classi diverse (classi aperte): la didattica laboratoriale organizzata a classi aperte, oltre ad un diverso utilizzo degli spazi e delle attrezzature a disposizione, permette un maggior sviluppo delle potenzialità degli alunni mediante la fruizione di maggiori e diverse opportunità di apprendimento e di stimolo delle attitudini personali. Interventi personalizzati e individualizzati: la personalizzazione e l’individualizzazione dell’insegnamento sono strategie che consentono di soddisfare le necessità di formazione e di crescita di ciascun allievo. Ciò comporta: • l’assunzione dell’inalienabile principio psicopedagogico secondo il quale non si può insegnare/educare se non attraverso un processo personalizzato e individualizzato di insegnamento/apprendimento. Tale processo, per essere realizzato, necessita di un’analisi delle preconoscenze e dell’individuazione delle potenzialità dell’allievo, dell’osservazione in itinere degli sviluppi nelle diverse aree che compongono la personalità dell’allievo nella sua globalità; • impostazione di un rapporto docente/discente adeguato alle esigenze del bambino; • riflessione sullo stile personale di apprendimento degli alunni e sulle condizioni che determinano situazioni favorevoli all’apprendimento; • adeguamento delle proposte didattiche (e quindi anche dei materiali) alle reali potenzialità dei singoli alunni, in modo tale da sfruttare l’area di sviluppo prossimale di ciascuno. La giornata scolastica La giornata scolastica è articolata secondo le seguenti modalità: • Ingresso/Accoglienza • Attività didattiche disciplinari • Merenda e ricreazione • Attività didattiche laboratoriali o disciplinari • Pranzo e ricreazione • Attività didattiche disciplinari o laboratoriali • Riordino della classe e uscita Orari di funzionamento delle scuole primarie SCUOLA "G. MARCONI" 10 Entrata Tutte le classi a 8.25 / 8.30 Uscita 16,30/ dal lunedì al venerdì "L. MICHELET" tempo pieno, 40 ore 8.25 / 8.30 16,30/ dal lunedì al venerdì 3.4 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “F. REDI”. Tempo Ordinario (30 ore) Modello organizzativo di 6 ore di lezione al giorno per cinque giorni settimanali. Tempo Prolungato (36 ore) Questo modulo organizzativo offre maggiori spazi e risorse per realizzare le finalità didattiche della scuola: infatti oltre agli insegnamenti fondamentali realizza in orario scolastico le attività di recupero, potenziamento (compresi vari laboratori a carattere orientativo) che negli altri modelli sono facoltativi. L'orario prevede, oltre a quello mattutino come gli altri, 3 pomeriggi, con possibilità di usufruire della mensa. I laboratori sono i seguenti: - Laboratorio teatrale con esperto esterno - Laboratorio Lingua Inglese metodologia CLIL tenuto da insegnante madrelingua - Laboratorio di Informatica con esperto Metodi, strumenti e attività • Sperimentazione di metodi didattici adeguati ad un apprendimento basato sulla qualità e sul metodo di studio più che sulla quantità dei contenuti • Uso di linguaggi verbali e non; • Utilizzo di strumenti informatici: posta elettronica, forum, chat, blog in lingua su siti appositamente protetti per la scuola (vedi link su home-page del sito della scuola). • Valorizzazione delle competenze comunicative tra docenti e alunni, dell’educazione all’affettività e all’apprendimento motivato (con progetti particolari di alcuni consigli di classe); • Attività di formazione e aggiornamento (organizzate in collaborazione con il Centro Documentazione Educativa del Comune e le altre scuole del territorio). Tali attività sono impostate secondo i bisogni rilevati, a piccoli gruppi, con ricaduta di informazioni e verifica sull’azione educativa. Quadro orario settimanale delle discipline per il Tempo Ordinario Italiano, Storia, Cittadinanza e Costituzione, Geografia Attività di Approfondimento in materie letterarie Matematica e scienze Tecnologia Inglese Seconda lingua comunitaria Arte e Immagine Educazione Fisica Musica Insegnamento Religione Cattolica Quadro orario settimanale delle discipline per il Tempo Prolungato: 11 9 1 6 2 3 2 2 2 2 1 Italiano, Storia, Cittadinanza e Costituzione, Geografia Matematica e scienze Tecnologia Inglese Seconda lingua comunitaria Arte e Immagine Educazione Fisica Musica Insegnamento Religione Cattolica 15 9 2 3 2 2 2 2 1 Corso a Indirizzo Musicale della Scuola Secondaria di Primo Grado Francesco Redi Nella Scuola Secondaria di Primo Grado F. Redi è attivo il Corso a Indirizzo Musicale. In esso, oltre alle 2 ore settimanali destinate all’ordinario insegnamento dell’Educazione Musicale, sono attuate altre 3 ore settimanali in cui si svolgono lezioni di strumento, individuali e/o per piccoli gruppi tenute da docenti professionisti nelle 4 specialità strumentali previste - chitarra, flauto, pianoforte, violino, le attività di ascolto partecipato e di musica d'insieme, nonché le lezioni di teoria e lettura della musica. Ciascun alunno iscritto al Corso a Indirizzo Musicale, oltre alle attività curriculari ordinarie che segue nelle varie classi, sezioni e modalità orarie della Scuola F. Redi in cui è frequentante, effettua rientri pomeridiani dal lunedì al venerdì, con possibilità di fruizione della mensa scolastica, per seguire le lezioni e le attività previste in ambito musicale L'ammissione al Corso a Indirizzo Musicale consiste in una semplice prova orientativo-attitudinale per cui non occorre saper già suonare. Alla fine del triennio di Scuola Secondaria di Primo Grado gli allievi porteranno all’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione anche lo strumento musicale studiato nel Corso a Indirizzo Musicale e riceveranno un attestato di frequenza del Corso medesimo con la relativa valutazione. Tale attestato potrà essere presentato alle scuole secondarie di secondo grado come credito formativo. Orario di funzionamento della Scuola Secondaria di Primo Grado Francesco Redi Entrata Tempo normale - 30 8,00 ore Tempo prolungato – 8,00 36 ore 8,00 Uscita Corso a Musicale 19,00 Indirizzo 14,30 14,00 dal lunedì al venerdì 14,00 16,00 lunedì, mercoledì martedì, giovedì, venerdì lezioni pomeridiane collettive e individuali nei giorni dal lunedì al venerdì 3.5 CRITERI E MODALITA’ PER LA FORMAZIONE DI CLASSI E SEZIONI INIZIALI FORMAZIONE DELLE SEZIONI INIZIALI DI SCUOLA DELL’INFANZIA I criteri e modalità per la formazione delle sezioni iniziali di scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo A. Caponnetto sono i seguenti: 12 Sono ammesse come richieste aggiuntive dei genitori relative all’iscrizione dei figli solo quelle presentate nella scheda di iscrizione; Le sezioni iniziali di scuola per l’infanzia saranno costituite a cura della Commissione Formazione Sezioni Iniziali di Scuola per l’Infanzia sulla base dell’omogeneità dell’età e delle conoscenze degli aspetti cognitivi e comportamentali e relazionali dei bambini ; Per gli alunni iscritti al primo anno, sulla base del Progetto Accoglienza incluso nel POF, è previsto un inserimento scaglionato organizzato in settimane successive delle cui modalità sarà data comunicazione alle famiglie, in accordo con le medesime, prima dell’inizio delle attività didattiche del nuovo anno scolastico, con l’obbiettivo di favorire la conoscenza graduale e non traumatica degli insegnanti, dei compagni e dell’ambiente scolastico da parte degli alunni, rassicurando e riducendo con ciò il loro eventuale disagio iniziale; Nel caso degli alunni che compiono tre anni entro il 31 gennaio dell'anno successivo, l'iscrizione è accolta con riserva, cioè saranno inseriti al compimento del terzo anno, con le modalità previste dal progetto accoglienza, solo se presenti posti liberi nei plessi della scuola dell'Infanzia. Nell'anno successivo tali alunni saranno reinseriti nella sezione tre anni, perché i criteri di formazione delle sezioni prevedono l'età omogenea. Dopo trenta giorni dall’inizio delle attività didattiche gli alunni mai presentatisi o assenti per motivi ingiustificati non hanno più diritto alla conservazione del posto e sono depennati dall’elenco degli ammessi alla frequenza; In caso di esubero di iscrizioni ad una sede scolastica è possibile l’assegnazione a una delle altre sedi dell’Istituto secondo disponibilità sulla base dei criteri di precedenza approvati annualmente dal Consiglio d’Istituto e presenti nell’apposita sezione iscrizioni del sito web di Istituto. La Commissione Formazione Sezioni Iniziali nella scuola dell’infanzia è costituita da: Coordinatore: docente referente della Commissione Continuità di scuola dell’infanzia. Membri: docente coordinatore delle scuole dell’infanzia, docenti referenti delle scuole dell’infanzia, più eventuale motivata presenza del docente referente per il disagio e il sostegno. La commissione si riunisce nel mese di giugno prima del termine delle attività didattiche e nel mese di settembre prima della ripresa delle attività didattiche. I nominativi degli alunni componenti le singole sezioni saranno resi pubblici entro il 15 del mese di luglio. FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME DI SCUOLA PRIMARIA I criteri e modalità per la formazione delle classi prime di scuola primaria dell’Istituto Comprensivo A. Caponnetto sono i seguenti: 1) Sono ammesse come richieste aggiuntive dei genitori relative all’iscrizione dei figli solo quelle presentate nella scheda di iscrizione, in cui essi possono inserire l’eventuale richiesta di un compagno da avere nella stessa classe, confermata da scelta corrispettiva nei suoi confronti da parte dei genitori dell’alunno prescelto sul proprio modulo di iscrizione, fatto salvo che l’accoglimento della richiesta avverrà sulla base della disponibilità e delle valutazioni degli organismi di lavoro preposti; 2) Le classi prime di scuola primaria saranno costituite a cura della Commissione Formazione Classi Prime di Scuola Primaria sulla base di quanto indicato in informative e schede di rilevazione prodotte per ogni alunno dai docenti delle scuole dell’infanzia di provenienza, in modo da formarle in maniera equilibratamente omogenea secondo i seguenti criteri: • classi tendenzialmente omogenee per età (con inserimento equilibrato dei bambini anticipatari nelle varie sezioni); • classi possibilmente equilibrate nel numero degli alunni e con numero equo tra maschi e femmine; • classi possibilmente eterogenee nelle competenze relazionali e cognitive degli alunni; 13 • inserimento nelle classi o sezioni degli alunni stranieri o provenienti da altra istituzione scolastica, in maniera equilibrata; • inserimento delle coppie di fratelli gemelli in classi diverse (salvo casi eccezionali) e con la condivisione del gruppo degli insegnanti della scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria; • inserimento degli alunni, in situazione di disagio segnalato, nella classe che sembra offrire loro maggiori garanzie di integrazione ed in numero equilibrato nelle classi; • nel caso di bambini diversamente abili, valutare per il loro inserimento, gli elementi salienti della loro certificazione; • tener conto delle motivazioni dei gruppi indicate dagli insegnanti della scuola dell'infanzia; • distribuire equamente i bambini provenienti da scuole dell’Infanzia diverse. 3) E’ esclusa da parte dei genitori ogni richiesta di classe e ogni altra richiesta affine; 4) L’assegnazione dei team di docenti ai gruppi-classe avverrà nei primi giorni del rispettivo anno scolastico mediante pubblico sorteggio alla presenza del Dirigente Scolastico, del Presidente del Consiglio di Istituto e dei rappresentanti dei genitori degli alunni delle sezioni dei 5 anni dell’anno scolastico precedente presso la Sede Direzionale dell’Istituto Comprensivo. 5) La Commissione Formazione Classi Prime di Scuola Primaria è costituita da: Coordinatore: docente referente della Commissione Continuità di scuola primaria. Membri: docente referente della Commissione Continuità della scuola dell’infanzia, docenti delle sezioni in uscita dalle scuole per l’infanzia, docenti delle future classi prime di scuola primaria dei rispettivi plessi, più eventuale motivata presenza del docente referente per il disagio e il sostegno. Dopo un lavoro iniziale comune la Commissione prosegue il proprio lavoro articolandosi in sottocommissioni di plesso. La commissione si riunisce nel mese di giugno prima del termine delle attività didattiche. In caso di esubero di iscrizioni ad una sede scolastica è possibile l’assegnazione a una delle altre sedi dell’Istituto secondo disponibilità sulla base dei criteri di precedenza approvati annualmente dal Consiglio d’Istituto e presenti nell’apposita sezione iscrizioni del sito web di Istituto. I nominativi degli alunni componenti i singoli gruppi-classe saranno resi pubblici entro il 15 del mese di luglio. FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO I criteri e modalità per la formazione delle classi prime di scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo A. Caponnetto sono i seguenti: 1) Sono ammesse come richieste aggiuntive dei genitori relative all’iscrizione dei figli solo quelle presentate nella scheda di iscrizione, in cui essi possono inserire l’eventuale richiesta di un compagno da avere nella stessa classe, confermata da scelta corrispettiva nei suoi confronti da parte dei genitori dell’alunno prescelto sul proprio modulo di iscrizione, fatto salvo che l’accoglimento della richiesta avverrà sulla base della disponibilità e delle valutazioni degli organismi di lavoro preposti; 2) E’ esclusa da parte dei genitori ogni richiesta di assegnazione ad una classe o sezione e comunque ogni altra richiesta, ad eccezione della eventuale segnalazione della presenza di fratelli/sorelle iscritti nella scuola oppure licenziati nell’anno scolastico precedente per ottenere l’assegnazione alla stessa sezione al fine di usufruire degli stessi libri di testo; 3) Le classi prime di scuola secondaria di primo grado saranno costituite a cura della Commissione Formazione Classi Prime di Scuola Secondaria di Primo Grado sulla base di quanto indicato in informative socio-sanitarie e schede di rilevazione compilate per ogni alunno dai docenti delle scuole primarie di provenienza in modo da formarle in maniera equilibratamen14 te omogenee per numero, sesso e livello di apprendimento degli alunni, comprendendo in ciò anche l’attenzione alle esigenze particolari (BES, DSA, H, Stranieri), e garantendo una equa distribuzione dello studio della seconda lingua comunitaria; 4) La Commissione Formazione Classi Prime di scuola secondaria di primo grado è costituita da: Coordinatore: docente coordinatore della scuola secondaria di primo grado se non impegnato negli esami conclusivi del primo ciclo di istruzione, oppure in sua vece docente di lettere di scuola secondaria di primo grado non impegnato negli esami conclusivi del primo ciclo di istruzione con maggiore anzianità di servizio. Membri: docente coordinatore della scuola secondaria di primo grado, docenti delle classi quinte di scuola primaria, docenti di scuola secondaria di primo grado non impegnati negli esami conclusivi del primo ciclo di istruzione, più eventuale motivata presenza del docente referente per il disagio e il sostegno. La commissione si riunisce nel mese di giugno prima del termine delle attività didattiche e nel mese di settembre prima della ripresa delle attività didattiche. In caso di esubero di iscrizioni alla sede scolastica, sulla base dei criteri di precedenza approvati annualmente dal Consiglio d’Istituto e presenti nell’apposita sezione iscrizioni del sito web di Istituto, sarà proposta l’assegnazione a una delle sedi di altri istituti vicini secondo disponibilità. I nominativi degli alunni componenti i singoli gruppi classe saranno resi pubblici entro il 15 del mese di luglio. 3.6 CURRICOLO D’ISTITUTO Per visionare il curricolo d’istituto è possibile consultare l’apposita sezione Documenti Organizzativi del sito web di Istituto. 3.7 PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Tutti i progetti didattici previsti per l’a.s. 2016/2017 sono pubblicati al punto 9 in appendice al presente documento. 3.8 PARI OPPORTUNITÀ E PREVENZIONE DELLE DISCRIMINAZIONI I progetti riguardanti legalità e pari opportunità validi per il triennio di riferimento sono i seguenti: Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria Verso una scuola amica Sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della convivenza civile; favorire il riconoscimento delle uguaglianze e delle diversità che ci caratterizzano; approfondire le emozioni ed i sentimenti che entrano in gioco nella relazione con il mondo esterno; favorire l’ascolto e la cura di se stessi, dei coetanei, degli adulti, degli animali, delle piante e degli oggetti che fanno parte dell’esperienza dei bambini. Progetto Benessere 15 Infanzia: Costruire piccoli gruppi di lavoro per sostenere le situazioni più delicate; avvalersi di consulenti esterni esperti in psicologia e motricità, al fine di concordare con le insegnanti di sezione progetti specifici riferibili ai bisogni concreti degli alunni/gruppi di alunni precedentemente individuati dalle insegnanti. Primaria: Superare situazioni di grave disagio attraverso interventi individualizzati o di piccolissimo gruppo nelle classi, per le classi, fra le classi, seguendo le linee metodologiche concordate precedentemente fra team e specialisti, nonché coerenti con le linee d'indirizzo dell'Istituto Comprensivo A. Caponnetto. Conseguire obiettivi minimi d'apprendimento relativi alla classe e all'età, consentiti dalla situazione cognitiva e psicofisica di ogni soggetto. Attivare le metodologie più idonee, secondo quanto individuato con i genitori, gli esperti, i servizi sanitari ed i servizi sociali del territorio, nonché con le istituzioni specialistiche ed i professionisti. Attivare un laboratorio del comportamento. Progetto PEZ Infanzia: Prevenire e contrastare la dispersione scolastica mediante attività di consulenza di specialisti per i docenti. Primaria: Promuovere iniziative di contrasto al disagio scolastico di tipo sociale, economico, comportamentale, attraverso attività di supporto/recupero disciplinare; mirare all'integrazione di bambini che in particolari situazioni di disabilità incontrano ostacoli nel piano dell'integrazione. Oltre le parole Il progetto è finalizzato ad accogliere ed offrire interventi a sostegno dei bambini migranti, gestire i primi rapporti con le famiglie, sviluppo di progetti didattici e metodologie adeguate di insegnamento dell'Italiano come Lingua 2, al fine di ridurre le difficoltà derivanti dallo svantaggio linguistico; insegnamento e/o rafforzamento della lingua italiana come L2, con percorsi individualizzati gestiti all'interno del team in orario scolastico e, in alcuni casi, con ore aggiuntive. Collaborazione di mediatori culturali della associazione ARCI. Scuola Secondaria di Primo Grado Sentinelle della Legalità - Fondazione Antonino Caponnetto Incontri con esperti dell’Associazione Antonino Caponnetto e della Polizia Municipale e Postale al fine di accrescere il senso delle istituzioni, il valore del bene comune, il senso di appartenenza alla comunità e alla cultura della legalità. Cittadini consapevoli Incontri con esperti sulla conoscenza della Costituzione e su problematiche di attualità. Consiglio degli studenti Il consiglio degli studenti è composto dagli alunni rappresentanti di classe al fine di coordinare iniziative e sottoporre pareri e proposte alla direzione scolastica. Oltre le parole Il progetto è finalizzato ad accogliere ed offrire interventi a sostegno dei bambini migranti, gestire i primi rapporti con le famiglie, sviluppo di progetti didattici e metodologie adeguate di insegnamento dell'Italiano come Lingua 2, al fine di ridurre le difficoltà derivanti dallo svantaggio linguistico; insegnamento e/o rafforzamento della lingua italiana come L2, con percorsi individualizzati gestiti all'interno del team in orario scolastico e, in alcuni casi, con ore aggiuntive. Collaborazione di mediatori culturali della associazione ARCI. 3.9 AMBIENTI SUPPORTATI DA TECNOLOGIA DIGITALE 16 La Scuola dell’Infanzia “C.Franci” dispone di un pc fisso collocato nell’aula mensa. La Scuola dell’Infanzia “B.Cocchi” dispone di un pc portatile e un pc fisso nell’aula adiacente la sezione 5 anni. La Scuola dell’Infanzia “L.Milani” dispone di un pc fisso collocato nell’aula pittura. La Scuola dell’Infanzia “M.Masi” dispone di un pc portatile e un pc fisso collocato nella stanza cucina. La Scuola Primaria "G. Marconi" dispone di due aule di informatica dotate complessivamente di n° 11 postazioni di cui 5 collegate ad internet, e di una LIM anch'essa collegata ad internet. Inoltre vi sono 2 classi provviste di LIM non collegate ad internet. La sede distaccata di Scuola Primaria "G. Marconi" via Tegolaia dispone di un'aula informatica dotata di n° 3 postazioni di cui 2 collegate ad internet. La Scuola Primaria "L. Michelet" dispone di un'aula di informatica dotata di n° 12 postazioni, tutte collegate ad internet, e di una LIM anch'essa collegata ad internet. Inoltre vi è una classe con LIM collegata ad internet e altre due postazioni PC si trovano nella stanza delle fotocopie ed in biblioteca, non collegate ad internet. La Scuola Secondaria di Primo Grado dispone di un laboratorio di informatica dotato di 27 postazioni e di una LIM. Inoltre ogni aula è provvista di una LIM, collegata in rete. L’Istituto partecipa a progetti di accesso a finanziamenti per supporti digitali che arricchiranno le attuali dotazioni tecnologiche. Nell’a.s. 2016/2017 grazie alla partecipazione al Progetto PON l’Istituto dispone della connessione di rete wi-fi in ogni plesso. 3.10 PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ Il Piano annuale per l’inclusività è pubblicato nella apposita sezione Documenti Organizzativi del sito web di Istituto. 3.11 VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Scuola dell’Infanzia Parlare di valutazione nella Scuola dell’Infanzia significa considerarla come uno strumento “autovalutazione regolatrice” del processo formativo. La valutazione del bambino si configura come una valutazione del contesto e dell’azione educativa, in una prospettiva di continua regolazione dell’attività didattica. Una delle funzioni della valutazione è quella di “rendere conto” dell’operato della scuola e dei risultati raggiunti dagli alunni, che evidenziano anche il grado di efficacia dell’azione educativa. In quest’ottica il Collegio dei docenti della Scuola dell’Infanzia ha approntato una serie di prove di verifica attorno a degli indicatori comuni legati ad attività comuni ed afferenti ai cinque campi di esperienza delle Indicazioni. Tali prove di verifica vengono somministrate ad ogni bambino in due diversi momenti nel corso dell’anno. Dai risultati delle prove le insegnanti recepiscono gli ambiti che più necessitano di un lavoro nel corso dell’anno, stendono una progettazione e ripetono quindi le prove al termine dell’anno scolastico. Il fatto che tali prove siano relative ad attività che in ogni scuola vengono proposte, garantiscono un’uguaglianza di opportunità per i bambini di ogni scuola dell’infanzia. Per i bambini di 5 anni è inoltre previsto uno schema di sintesi che renda conto delle caratteristiche del bambino e delle competenze acquisite nel suo cammino nei tre anni di Scuola dell’Infanzia. 17 Tale schema viene consegnato ai genitori e anche alle insegnanti che inizieranno con questi bambini il cammino nella Scuola dell’Infanzia. Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado L’autonomia della scuola garantisce che ogni Collegio dei Docenti possa scegliere criteri e procedure di valutazione. Tuttavia, nell’ottica della condivisione, il Collegio dei Docenti del nostro Istituto comprensivo ha ritenuto importante definire i propri criteri condividendoli e confrontandoli con quelli espressi dai diversi Collegi delle scuole della provincia di Firenze. Ne è nato un documento che, discusso anche nell’ambito del Convegno studio sulla valutazione tenutosi a Scandicci il 25 novembre 2009, ha tenuto conto dei seguenti paradigmi relativi alla valutazione numerica: • • • • prove di verifica disciplinari; prestazioni (compiti, elaborati, interrogazioni…); evoluzione dei processi di apprendimento; impegno dell’alunno. Ne consegue che il voto espresso in decimi nel documento di valutazione non è solo il risultato della media aritmetica delle votazioni riportate nelle prove di verifica, ma è il risultato delle osservazioni periodiche sui processi di maturazione e di apprendimento dell’alunno, ossia dello spessore qualitativo che afferisce alla valutazione. Indicatori dei giudizi di valutazione espressi in decimi Scuola Primaria 10 L’alunno: Rivela di possedere un valido metodo di lavoro individuale e di gruppo e produce in modo personale e creativo manifestando totale padronanza delle procedure Rivela impegno, interesse, partecipazione attiva e costante Attua interventi pertinenti, esprime valutazioni personali e critiche autonome * Dimostra sicuro possesso delle conoscenze oggetto di studio 9 L’alunno: Rivela di possedere un valido metodo di lavoro e produce secondo le indicazioni fornite Rivela impegno, interesse e partecipazione costante Comprende contenuti e metodi proposti applicando con padronanza le procedure Dimostra sicuro possesso delle conoscenze oggetto di studio 8 L’alunno: Rivela autonomia e procede secondo le indicazioni fornite Comprende contenuti e metodi proposti applicando in modo corretto le procedure Rivela impegno, interesse e partecipazione costante alle attività Dimostra possesso delle conoscenze oggetto di insegnamento 7 L’alunno: 18 Mostra relativa autonomia nel lavoro nei tempi e modi previsti Applica in modo adeguato procedure metodologiche Rivela impegno, interesse e partecipazione alle attività Possiede un discreto livello di competenza nelle conoscenze fondamentali 6 L’alunno: Sufficiente autonomia nel lavoro che non sempre è completo in ogni sua parte Sufficiente impegno, interesse e partecipazione alle attività Adeguato possesso delle conoscenze fondamentali 5 L’alunno: Manca di autonomia nel portare a termine un lavoro nei tempi e modi previsti Impegno, interesse e partecipazione inadeguati alle attività Lacunoso e/o parziale possesso delle conoscenze fondamentali Indicatori dei giudizi di valutazione per il comportamento Scuola Primaria Ha un comportamento corretto e responsabile. È ……*...... con adulti e coetanei. Puntuale e preciso nell’adempimento dei propri doveri. Ha un comportamento vivace ma responsabile. È ……*...... con adulti e coetanei. Assiduo nell’adempimento dei propri doveri. Ha un comportamento esuberante ma non sempre corretto. È ……*...... con adulti e coetanei. Costante nell’adempimento dei propri doveri. Rispetta le regole con discontinuità. È ……*...... con adulti e coetanei. Adempie ai propri doveri con una certa regolarità. Mostra un parziale rispetto delle regole. È ……*...... con adulti e coetanei. Saltuario nell’adempimento dei propri doveri. Mostra difficoltà a rispettare le regole. È ……*...... con adulti e coetanei. Manca di cura e attenzione nell’adempimento dei propri doveri. * sereno, collaborativo, corretto, tranquillo, disponibile, leale, bendisposto, fiducioso, socievole, aperto………………………………………………………………… polemico, aggressivo, litigioso, chiuso, schivo, ombroso, ansioso, agitato, introverso, oppositivo………………………………………………………………………… Indicatori dei giudizi di valutazione espressi in decimi Scuola Secondaria di Primo Grado 19 10 L’alunno: possiede un valido e corretto metodo di lavoro individuale e di gruppo e procede in modo personale e creativo, dimostrando completa padronanza delle diverse procedure; manifesta impegno, interesse e partecipazione attiva e costante; interviene in modo sempre pertinente esprimendo valutazioni personali e critiche; dimostra sicuro possesso delle conoscenze oggetto di studio e le sa utilizzare in contesti diversi. 9 L’alunno: possiede un valido metodo di studio e di lavoro e procede secondo le indicazioni date; manifesta impegno, interesse e partecipazione costante; interviene in modo pertinente esprimendo valutazioni personali e critiche; dimostra sicuro possesso delle conoscenze oggetto di studio. 8 L’alunno: procede in modo autonomo secondo le indicazioni date; manifesta impegno, interesse e partecipazione; comprende contenuti e metodi proposti applicando in modo corretto le procedure; dimostra buon possesso delle conoscenze oggetto di studio. 7 L’alunno: è relativamente autonomo nel lavoro e rispetta i tempi e le modalità previsti; manifesta impegno, interesse e partecipazione nelle attività; applica in modo adeguato le procedure metodologiche; possiede un discreto livello di competenza nelle conoscenze fondamentali. 6 L’alunno: procede con sufficiente autonomia nel lavoro che non è sempre completo in ogni sua parte; manifesta sufficiente impegno, interesse e partecipazione alle attività; dimostra un sufficiente possesso delle conoscenze fondamentali. 5 L’alunno: manca di autonomia nel portare a termine un lavoro nei tempi e nei modi previsti; manifesta impegno e interesse non adeguati alle richieste; dimostra un lacunoso e/o parziale possesso delle conoscenze fondamentali. 4 L’alunno: non porta a termine un lavoro nei tempi e nei modi previsti, anche se sollecitato; non manifesta impegno, interesse e partecipazione alle attività proposte; non ha acquisito nessuna delle conoscenze fondamentali. Dall'anno scolastico 2012/2013 il Collegio docenti di settore Scuola Secondaria di Primo Grado ha deliberato in data 11 settembre 2012 la seguente sperimentazione valida per gli anni a venire: i docenti di tutte le discipline si avvarranno del voto 3 nelle valutazioni degli alunni, con i seguenti indicatori: non porta mai a termine il lavoro scolastico 20 non manifesta nessun impegno né interesse né partecipazione alle attività proposte non ha acquisito nessuna delle conoscenze di base. Tale voto sarà però registrato solo nei registri personali degli insegnanti e comunicato alle famiglie, ma non comparirà nella scheda di valutazione, nella quale il voto minimo risulterà essere 4. Indicatori dei giudizi di valutazione per il comportamento Scuola Secondaria di Primo Grado La valutazione del comportamento dell’alunno, oltre alla necessaria funzione sanzionatoria, ha una importante valenza formativa, considera atteggiamenti, correttezza e coerenza nell’esercizio dei diritti e nell’adempimento dei doveri e modalità di partecipazione alla vita della scuola, inoltre non può mai essere utilizzata come strumento per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità, da parte degli studenti. Non è riferita necessariamente a singoli episodi che abbiano dato luogo a sanzioni disciplinari, tranne nel caso del voto di insufficienza (5) per il quale esiste l’appropriata normativa. (articolo 7 del D.P.R. 122/2009). Per quanto riguarda episodi che abbiano richiesto l’emanazione di provvedimenti disciplinari, si richiama all’iter previsto dal regolamento di Istituto, che prevede l’influenza sul voto di condotta in seguito a gravi infrazioni del regolamento stesso (punto 8). Come criteri per l’attribuzione del voto, si sono individuati alcuni macroindicatori quali: il rispetto delle persone, dell’ambiente scolastico, del regolamento interno di Istituto; l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo; il rispetto dei doveri scolastici; la collaborazione con i compagni ed i docenti TABELLA DEGLI INDICATORI PER IL COMPORTAMENTO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Voto 5 6 21 Indicatori La valutazione insufficiente del comportamento, soprattutto in sede di scrutinio finale, deve scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità ed anche nel caso di comportamenti abitualmente sanzionati in modo lieve ma che violano la dignità ed il rispetto della persona; “pericolo per l’incolumità delle persone; violenza tale da ingenerare un elevato allarme sociale; quando non siano rispettati doveri di frequentare regolarmente i corsi e di assolvere agli impegni di studio, di tenere nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni lo stesso rispetto, anche formale, che si chiede per se stessi; di utilizzare correttamente le strutture e i sussidi didattici e di non arrecare danni al patrimonio della scuola”. (D.P.R. 122/209) Frequenti episodi di inosservanza dei regolamenti di Istituto e del Patto di Corresponsabilità. Disinteresse e poca partecipazione alle attività scolastiche. Disturbo del regolare svolgimento delle lezioni, comportamento poco corretto verso compagni e personale scolastico. Scarsa collaborazione con il gruppo classe ed i docenti 7 8 9 10 Episodi di inosservanza dei regolamenti di Istituto e del Patto di Corresponsabilità. Interesse saltuario durante le attività scolastiche. Episodi di disturbo del regolare svolgimento delle lezioni, comportamento poco corretto verso compagni e personale scolastico. Funzione poco collaborativa con il gruppo classe ed i docenti Occasionalmente deve essere sollecitato ad osservare i regolamenti di Istituto e il Patto di Corresponsabilità. Essenziale partecipazione alle attività scolastiche Comportamento per lo più corretto ed educato Buona socializzazione Osserva puntualmente i regolamenti di Istituto e il Patto di Corresponsabilità. Partecipazione positiva alle attività scolastiche Comportamento corretto ed educato Socializzazione molto buona Osserva in maniera puntuale e responsabile i regolamenti di Istituto e il Patto di Corresponsabilità. Partecipazione costruttiva alle attività scolastiche Comportamento corretto ed educato Ottima socializzazione e consapevole accettazione della diversità MODELLO PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ISTITUTO COMPRENSIVO “ANTONINO CAPONNETTO” ViaBelmonte,40–50012BAGNOARIPOLI(FI) Tel.055/640645–Tel.eFax055/643134–C.M.FIIC846006 e-mail:[email protected]:www.iccaponnetto.it Il Dirigente Scolastico e il Presidente della Commissione d’esame visto il Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione emanato con D.L. 22/8/2007 tenuto conto del percorso scolastico e delle prove d’esame CERTIFICANO che l’alunno/a «COGNOME» «NOME» nato/a a «LUOGO_NASCITA» «PROV» il «DATA_NASCITA» ha superato l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione con la valutazione finale di ………............……….. (1) ed ha conseguito le seguenti competenze: COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI Asse dei linguaggi lingua italiana: Padroneggia gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l'interazione comunicativa verbale in vari contesti; legge, comprende e interpreta testi scritti di vario tipo; produce testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi 22 LIVELLI 2 lingue straniere: (prima lingua inglese, seconda lingua ……………….) Utilizza la lingua per i principali scopi comunicativi ed operativi altri linguaggi: Utilizza gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico; Utilizza gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio musicale; Utilizza consapevolmente il linguaggio del corpo ------------------------------------------------------------------------------------------- Asse matematico LIVELLI2 Utilizza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica; confronta ed analizza figure geometriche, individuando invarianti e relazioni; individua le strategie appropriate per la soluzione dei problemi; analizza dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l'ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni di tipo informatico Asse scientifico – tecnologico LIVELLI2 Osserva, descrive ed analizza qualitativamente e quantitativamente fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale; è consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate Asse storico – geografico – sociale LIVELLI2 Comprende il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali; colloca l'esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell'ambiente BagnoaRipoli,………………………. IlDirigenteScolasticoIlPresidentediCommissione _______________________________________________________ (1)(RIPORTARELAVALUTAZIONE(NUMERICA)COMPLESSIVACONSEGUITAALL’ESAME (2)(LIVELLOELEVATO(9/10),LIVELLOINTERMEDIOAVANZATO(8),LIVELLOINTERMEDIO(7),LIVELLOBASE(6) 3.12 CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO Per quanto riguarda la continuità didattica l’Istituito Antonino Caponnetto prevede incontri finalizzati a: - conoscenza da parte degli insegnanti delle modalità di programmazione dell'altro ordine di scuola in relazione all'utilizzo di spazi, tempi e contenuti; - passaggio di informazioni sui bambini iscritti nelle sezioni 3 anni che hanno precedentemente frequentato il nido; - passaggio di informazioni tra gli insegnanti della scuola dell’Infanzia e i docenti della Primaria al fine di favorire l'accoglienza dei bambini e la formazione di classi equilibrate; - passaggio di informazioni tra gli insegnanti della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado per favorire la formazione di classi equilibrate e l’inserimento degli alunni nel nuovo contesto scolastico. L’Istituto collabora con le Scuole Secondarie di Secondo grado del territorio, attraverso incontri tra insegnanti, partecipazione a progetti condivisi tra ordini di scuola e confronto sulla valutazione delle abilità acquisite. L’Istituto, presso la sede della Scuola Redi, ospita le scuole secondarie di secondo grado per una presentazione finalizzata all’orientamento degli studenti delle classi terze. Inoltre i docenti della Scuola Redi provvedono a organizzare percorsi informativi, relativi alle diverse tipologie di Scuole Secondarie di Secondo grado del territorio della provincia; è altresì possibile usufruire di uno sportello informativo, tenuto da docenti esperti, che incontrano gli alunni in colloqui individuali. 3.13 RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA 23 Principi generali Tra scuola, famiglia e bambino si stabilisce un accordo che si concretizza in un Progetto Educativo, dove le parti s’impegnano, nel rispetto del ruolo di ciascuno, nella costruzione e nella condivisione di regole e di relazioni comuni che prevedono le possibilità di dialogo, di critica costruttiva e di valutazione. La Scuola si impegna ad essere ambiente educativo di apprendimento che persegue finalità istituzionali e formative. La Famiglia si impegna ad essere soggetto che fonda la sua disponibilità sulla capacità di educare, assicurando conformità di condivisione nelle scelte educative. Gli alunni devono partecipare ed impegnarsi, rispettare gli altri, le idee, i comportamenti e le differenze. La comunicazione Scuola/Famiglia si realizza secondo i seguenti incontri, che rispettano un calendario stabilito dal Collegio dei Docenti nei primi mesi dell’anno scolastico. Assemblee • • • Nella Scuola dell’Infanzia si terranno in ogni anno scolastico 4 assemblee dei docenti con i genitori (5 per le sezioni dei 3 anni) che verranno organizzate secondo le modalità più consone ai vari plessi. Nella Scuola Primaria si terranno in ogni anno scolastico 2 assemblee di classe che verranno organizzate secondo un calendario preciso e in contemporanea per tutti i plessi. Nella Scuola Secondaria di Primo Grado si terrà un'assemblea presieduta dal coordinatore del consiglio di classe in occasione delle elezioni dei rappresentanti dei genitori. Colloqui individuali Quelle che seguono sono le modalità in cui si svolgono i colloqui ordinari per ogni bambino, rimane ovvio che in ogni momento dell’anno scolastico esso potrà subire integrazioni, se la Scuola o la Famiglia ne avessero necessità. Nella Scuola dell’Infanzia i colloqui hanno la seguente scansione, differenziata per fasce d’età: 3 anni: due colloqui per anno scolastico, uno all’inizio per acquisire informazioni utili sulla storia del bambino (secondo quanto affermato nel Progetto accoglienza ed inserimento per i bambini di 3 anni) e uno a fine anno scolastico. 4 anni: un colloquio a metà anno scolastico. 5 anni: un colloquio entro gennaio e uno entro il termine dell’anno scolastico. In quest’ultimo verrà presentato alle Famiglie lo schema di sintesi con cui il bambino verrà presentato alla Scuola Primaria. Nella Scuola Primaria si terranno due colloqui, uno a novembre e uno ad aprile, oltre ai due incontri per la consegna dei documenti di valutazione. Nella Scuola Secondaria di Primo Grado ogni insegnante riceverà in orario anti-meridiano per almeno due incontri mensili. Nei mesi di dicembre ed aprile si svolgeranno i colloqui pomeridiani generali. Consegna dei documenti di valutazione Nella Scuola dell’Infanzia, in occasione dell’ultimo colloquio individuale, viene consegnato ai genitori degli alunni di 5 anni uno schema di sintesi che rende conto delle caratteristiche del bambino e delle competenze acquisite nei tre anni di scuola. 24 Nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di Primo Grado, al termine di ogni quadrimestre, verrà consegnato ai genitori un documento di valutazione relativo alle competenze raggiunte dagli alunni. Le ulteriori sedi istituzionali per il confronto tra Scuola e Famiglia sono i Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe, il Consiglio di Istituto e il Comitato dei Genitori. Rapporti informali tra Scuola e Famiglia riguardano tutte quelle attività che coinvolgono le Famiglie nelle attività della Scuola come: feste, spettacoli, gite, manutenzione arredi. 4. PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA E GOVERNANCE D’ISTITUTO 4.1 GLI OO.CC. D’ISTITUTO NELL’A.S. 2016/17 4.2 DIRIGENTE SCOLASTICO Nel sito web dell’Istituto, nella sezione “Trasparenza”, è possibile consultare il curriculum vitae del Dirigente Scolastico. 25 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Marconi Michelet TOTALE 3 classi 2 classi 5 classi – tempo scuola 40h 3 classi 2 classi 5 classi “ “ “ “ SPECIALI DEI DOCENTI 34.3 classiINCARICHI 2 classi 5 classi “ “““ 3 classi 2 classi 5 classi “ “ “ “ 3Iclassi 2 classi 5 classi “ “ “ “ del dirigente e coordinatori di plesso/ordine di scuola, dei responsabili nominativi dei docenti collaboratori e referenti del servizio di prevenzione e protezione, e dei titoli di funzione strumentale sono pubblicati nella apposita sezione Documenti Organizzativi del sito web di Istituto. 4.4 DOCUMENTI FONDAMENTALI DI ISTITUTO I documenti fondamentali di Istituto sono reperibili nella apposita sezione Documenti Organizzativi del sito web di Istituto: - Regolamento d’Istituto - Patto di corresponsabilità educativa - Criteri di precedenza per le graduatorie di iscrizione - RAV – Rapporto di Autovalutazione - PDM – Piano di Miglioramento 5. PERSONALE DELLA SCUOLA 5.1 FABBISOGNO DEL PERSONALE DOCENTE: PROSPETTO ANALITICO PREVISIONALE PER LA DETERMINAZIONE DELL’ORGANICO NEL TRIENNIO 2016/2017-2018/19 Scuola dell’Infanzia – Totale 12 sezioni a tempo scuola 40 ore 3 anni 4 anni 5 anni 4 sezioni – tempo scuola 40h 4 sezioni “ “ “ “ 4 sezioni “ “ “ “ Scuola Primaria – Totale 25 classi a tempo scuola 40 ore Scuola Secondaria di Primo Grado – Totale 21 classi di cui 18 classi a tempo scuola 30 ore (comprensive dell’indirizzo musicale) e 2 classi attualmente a tempo scuola 36 ore 1^ 2^ 26 7 classi di cui 6 a 30h e 1 a 36h (di cui 1 a indirizzo musicale) 7 classi di cui 6 a 30h e 1 a 36h (di cui 1 a indirizzo musicale) 3^ 7 classi a 30h (di cui 1 a indirizzo musicale) Organico Potenziato Nell’anno scolastico 2015-2016 risultano assegnati all’Istituto n° 5 docenti di Scuola Primaria, n°1 docente di Scuola Secondaria di primo grado per la classe di concorso A032-musica, e n°1 docente in sostituzione del docente collaboratore vicario. Nell’anno scolastico 2016-2017 risultano assegnati all’Istituto n° 4 docenti di Scuola Primaria, n° 2 docenti di Scuola Secondaria di primo grado per la classe di concorso A032-musica e Sostegno EH. Gli organi collegiali dell’Istituto avevano approvato in precedenza i campi di potenziamento nell’ordine di seguito indicato: − − − − − − potenziamento umanistico, socio economico e per la legalità potenziamento laboratoriale potenziamento scientifico potenziamento linguistico potenziamento artistico e musicale potenziamento motorio. 5.2 FABBISOGNO DEL PERSONALE ATA Il fabbisogno del Personale ATA dell’Istituto deve essere funzionale ai dati sotto indicati: - Totale numero degli alunni dell’Istituto nel triennio: superiore a 1300 - Numero tre palestre dislocate nelle scuole primarie e secondaria di primo grado dell’Istituto. - Presenza di un appalto storico per il servizio di pulizia e vigilanza assegnato alla Ditta Dussmann Service, con relativo accantonamento di n. 5 unità di personale appartenente al profilo di collaboratore scolastico. 6. FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E MATERIALI Adesione al progetto PON L’Istituto Comprensivo Caponnetto partecipa al Progetto Operativo Nazionale (PON FESR) del MIUR per la scuola “competenze e ambienti per l’apprendimento”, tramite l’accesso a fondi strutturali europei. Il progetto si articolerà in più fasi nell’arco temporale 2014-2020. L’Istituto ha presentato candidatura a settembre del 2015 per la prima fase del piano con un progetto finalizzato alla copertura completa per l’accesso a internet in tutti i plessi del comprensivo tramite l’ampliamento dell’infrastruttura e dei punti di accesso alla rete LAN/WLAN. Alla fine di novembre del 2015 è stata presentata la candidatura per la seconda fase riguardante la realizzazione di ambienti digitali, di cui alla circolare MIUR 0012810 del 15 ottobre 2015, obiettivo specifico 10.8. Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi - azione: 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave del PON per la scuola - competenze e ambienti per l’apprendimento. L’Istituto Comprensivo Caponnetto partecipa ai fondi per accedere al progetto “La scuola al centro”. Adesione al progetto “#lamiascuolaccogliente” 27 L’Istituto Comprensivo Caponnetto partecipa al concorso per accedere al progetto del MIUR “#lamiascuolaccogliente” per la valorizzazione e il recupero di ambienti scolastici. Gli obiettivi del progetto prevedono il recupero e la riqualificazione di spazi della scuola, la realizzazione di scuole aperte al territorio che favoriscano processi di integrazione e multiculturalismo, la sinergia tra le esigenze scolastiche e la creatività degli studenti. E’ stata presentata nel mese di dicembre 2015 la candidatura al concorso con un progetto dal titolo “Giovani scienziati”. Il progetto è finalizzato al potenziamento delle discipline scientifiche e tecniche nel curricolo della Scuola Secondaria di Primo Grado, attraverso un approccio laboratoriale ed esperienziale gli studenti delle tre classi si avvicineranno alle materie di studio attraverso il metodo scientifico. La scuola auspica di realizzare delle lezioni laboratoriali da aprire in continuità con la Scuola dell’Infanzia e con la primaria dell’Istituto per creare un ponte tra i tre ordini di scuola e per costruire un reale curricolo verticale. 7. PIANI DI MIGLIORAMENTO DERIVANTI DALLA SEZIONE N. 5 DEL RAV EX ART. 6 DEL DPR 80/2013 7.1 INTRODUZIONE ESPLICATIVA Nel Rapporto di Autovalutazione di Istituto, elaborato sulla base delle indicazioni date dal Collegio dei Docenti del 20 maggio 2015 dalla Commissione di Autovalutazione successivamente formalizzata con Circolare interna n. 333 del 20 maggio 2015, sono stati individuati nelle varie aree e ambiti di analisi dell’Istituto degli specifici e dettagliati vincoli e punti di debolezza da superare, seppure in un contesto di valutazione dei dati dell’Istituto globalmente più che positivo. Sulla basi di questi dati, in coerenza con le valutazioni espresse sui punti di forza e gli aspetti da migliorare, sono state individuate nel Rapporto di Autovalutazione le seguenti priorità di miglioramento: Il testo completo del Rapporto di Autovalutazione di Istituto è consultabile nella apposita sezione Documenti Organizzativi del sito web di Istituto. 7.2 INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PRIORITARI Obiettivi nell’area di processo - Ambiente di apprendimento: reperire fondi per migliorare laboratori, attrezzature e materiali per l’intero Istituto; Continuità e orientamento: monitorare a lungo termine un campione di studenti nel loro percorso di studio; Orientamento strategico e organizzazione della scuola: partecipare ad un maggior numero di reti di scuole con la possibilità di essere scuola capofila; partecipare e monitorare i progetti di Istituto all’interno e all’esterno del medesimo; Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane: reperire risorse economiche e organizzare corsi di auto-aggiornamento e aggiornamento con esperti che coinvolgano il maggior numero possibile di docenti; evidenziare le priorità per l’accesso al Fondo di Istituto per l’attuazione del POF. Priorità e traguardi negli esiti degli studenti 28 - - Competenze chiave e di cittadinanza: raggiungere le competenze chiave e di cittadinanza dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di Primo Grado, con istituzione di una commissione di lavoro verticale; raggiungere le competenze di imparare ad imparare, progettare, collaborare e risolvere problemi, individuando strategie e percorsi per il raggiungimento dell’obiettivo; individuare le relazioni fra la scuola e le famiglie nel percorso di acquisizione delle competenze, monitorando il raggiungimento dell’obiettivo attraverso griglie e questionari di valutazione rivolti a docenti, studenti e genitori; Risultati a distanza: monitorare a campione il percorso scolastico degli allievi dell’Istituto, con formazione di una commissione apposita; monitorare e verificare i progetti di Istituto e la loro ricaduta sull'utenza, con elaborazione di questionari e griglie di valutazione. Queste sono i punti specifici in cui la nostra istituzione scolastica, con il suo patrimonio professionale e di esperienze può e deve incidere quanto più possibile profondamente. 7.3 POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE PROGETTO POTENZIAMENTO Anno scolastico 2015/16 Nell’anno scolastico 2015/16 sulla base delle assegnazioni di docenti effettuate per l’Organico Potenziato nell’anno scolastico medesimo è stato istituito il relativo Progetto Potenziamento, come sotto specificato: Scuola primaria Alle scuole primarie del nostro Istituto sono stati assegnati cinque docenti di Organico Potenziato: due alla Scuola Primaria “L.Michelet” e tre alla Scuola Primaria “G.Marconi”. Il 50% dell'orario di servizio di questi docenti sarà utilizzato per la sostituzione dei colleghi assenti, con una organizzazione strutturata e stabile interna alle singole scuole. L’altro 50% dell’orario di servizio dei docenti assegnati all’Organico Potenziato sarà impegnato seguendo le indicazioni dei docenti F.S. a favore degli alunni DSA e BES, per i seguenti progetti di intercultura e di potenziamento, privilegiando le classi senza compresenza di docenti o con alunni in difficoltà di apprendimento. Potenziamento Scientifico Obiettivi del progetto a) Potenziamento delle competenze dell’ambito matematico-scientifico; b) Ampliamento dell’offerta formativa matematico-scientifica; c) Recupero e potenziamento scolastico per gli alunni segnalati dagli insegnanti preposti; Organico aggiuntivo previsto: Docenti di Scuola Primaria dell’ambito di competenza matematico-scientifico. Sintesi progettuale I docenti per il 50% del loro orario di servizio lavoreranno permettendo l'organizzazione di piccoli gruppi di livello in compresenza con gli insegnanti di classe, per rendere possibile un duplice lavoro di recupero e potenziamento delle competenze dell’ambito matematico-scientifico. 29 Si potrà così intervenire sulla prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, sul potenziamento dell'inclusione e del diritto allo studio e sulla valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e di piccolo gruppo. Potenziamento Linguistico Obbiettivi del progetto a) Potenziamento delle competenze dell’ambito linguistico; b) Ampliamento dell’offerta formativa linguistica; c) Recupero e potenziamento scolastico per gli alunni segnalati dagli insegnanti preposti. Organico aggiuntivo previsto: Un docente di Scuola Primaria dell’ambito di competenza linguistico. Sintesi progettuale I docenti per il 50% del loro orario di servizio lavoreranno permettendo l'organizzazione di piccoli gruppi di livello in compresenza con gli insegnanti di classe, per rendere possibile un duplice lavoro di recupero e potenziamento delle competenze dell’ambito linguistico. Si potrà così intervenire sulla prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, sul potenziamento dell'inclusione e del diritto allo studio e sulla valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e di piccolo gruppo, anche in riferimento all'alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come seconda lingua. Scuola secondaria di primo grado Alla scuola secondaria di primo grado del nostro Istituto è stato assegnato un docente di Organico Potenziato appartenente alla classe di concorso A032- Musica. Il 50% del suo orario di servizio sarà utilizzato per la sostituzione dei docenti assenti. L'altro 50% del suo orario di servizio sarà impegnato nel seguente Progetto didattico: Potenziamento umanistico, socio economico e per la legalità Obiettivi del progetto: a) Potenziamento della legalità intesa come partecipazione e appartenza; b) Partecipazione attiva alla vita scolastica come presupposto per la futura appartenenza sociale; c) Acquisizione di comportamenti socilamente responsabili per il rispetto della legalità; d) Acquisizione della consapevolezza di essere “cittadini del mondo”; e) Recupero e potenziamento scolastico per gli alunni segnalati dagli insegnanti di Lettere. Organico aggiuntivo previsto: Docente assegnato in Organico Potenziato con competenze nell’ambito Sintesi progettuale Il docente, per il 25% delle sue ore settimanali, avrà l’incarico di gestire e coordinare i i progetti previsti dal POF riguardanti la legalità, occupandosi anche di curare i rapporti con gli Enti e le Associazioni del territorio coinvolti nelle attività: - Coordinamento del Progetto Sentinelle della Legalità attuato in alcune classi terze; - Composizione di un inno della Scuola Redi da cantare con gli alunni Il restante 25% delle ore settimanali saranno effettuate nell’ambito dei progetti del Disagio e nel potenziamento per piccoli gruppi: - Progetto di recupero e potenziamento "Lettere", strutturato su piccoli gruppi di alunni di classi parallele. Triennio scolastico 2015/2019 30 Nel triennio scolastico 2015/2019 l’operatività del Progetto Potenziamento sarà affine a quanto realizzato nell’anno scolastico 2015/2016 anche se in funzione del personale disponibile e delle sue specifiche competenze individuali che al momento in cui scriviamo non sono ancora esattamente prevedibili. Anno scolastico 2016/17 Nell’anno scolastico 2016/17 sulla base delle assegnazioni di docenti effettuate per l’Organico Potenziato nell’anno scolastico medesimo è stato istituito il relativo Progetto Potenziamento, come sotto specificato: Scuola primaria Alle scuole primarie del nostro Istituto sono stati assegnati quattro docenti di Organico Potenziato: due alla Scuola Primaria “L.Michelet” e due alla Scuola Primaria “G.Marconi”. Uno dei due docenti assegnati alla Scuola Primaria “L.Michelet” sarà utilizzato per coprire e sanare con parte del proprio orario la carenza di organico delle attuali classi seconde. Dopo aver scorporato queste ore, il 50% dell'orario di servizio dei docenti assegnati all'Organico Potenziato sarà utilizzato per la sostituzione dei colleghi assenti, con una organizzazione strutturata e stabile interna alle singole scuole. In tale organizzazione si presterà particolare attenzione a tutelare le classi in cui vi sono un consistente numero di bambini le cui famiglie hanno scelto di non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica, così da poter salvaguardare il diritto allo svolgimento di attività alternative. L’altro 50% dell’orario di servizio di tali docenti sarà impegnato seguendo le indicazioni dei docenti F.S. a favore degli alunni DSA e BES, per progetti di intercultura e di potenziamento, privilegiando le classi senza compresenza di docenti o con alunni in difficoltà di apprendimento. Potenziamento Scientifico Obiettivi del progetto c) Potenziamento delle competenze dell’ambito matematico-scientifico; d) Ampliamento dell’offerta formativa matematico-scientifica; c) Recupero e potenziamento scolastico per gli alunni segnalati dagli insegnanti preposti; Organico aggiuntivo previsto: Docenti di Scuola Primaria dell’ambito di competenza matematico-scientifico. Sintesi progettuale I docenti per il 50% del loro orario di servizio lavoreranno permettendo l'organizzazione di piccoli gruppi di livello in compresenza con gli insegnanti di classe, per rendere possibile un duplice lavoro di recupero e potenziamento delle competenze dell’ambito matematico-scientifico. Si potrà così intervenire sulla prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, sul potenziamento dell'inclusione e del diritto allo studio e sulla valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e di piccolo gruppo. Potenziamento Linguistico Obiettivi del progetto a) Potenziamento delle competenze dell’ambito linguistico; b) Ampliamento dell’offerta formativa linguistica; c) Recupero e potenziamento scolastico per gli alunni segnalati dagli insegnanti preposti. Organico aggiuntivo previsto: Un docente di Scuola Primaria dell’ambito di competenza linguistico. Sintesi progettuale I docenti per il 50% del loro orario di servizio lavoreranno permettendo l'organizzazione di piccoli gruppi di livello in compresenza con gli insegnanti di classe, per rendere possibile un duplice lavoro di recupero e potenziamento delle competenze dell’ambito linguistico. 31 Si potrà così intervenire sulla prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, sul potenziamento dell'inclusione e del diritto allo studio e sulla valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e di piccolo gruppo, anche in riferimento all'alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come seconda lingua. Scuola secondaria di primo grado Alla scuola secondaria di primo grado del nostro Istituto è stato assegnato un docente di Organico Potenziato appartenente alla classe di concorso A032- Musica. Il 50% del suo orario di servizio sarà utilizzato per la sostituzione dei docenti assenti. L'altro 50% del suo orario di servizio sarà impegnato nel seguente Progetto didattico: Potenziamento umanistico, socio economico e per la legalità Obiettivi del progetto: a) Potenziamento della legalità intesa come partecipazione e appartenenza; b) Partecipazione attiva alla vita scolastica come presupposto per la futura appartenenza sociale; c) Acquisizione di comportamenti socialmente responsabili per il rispetto della legalità; d) Acquisizione della consapevolezza di essere “cittadini del mondo”; Organico aggiuntivo previsto: Docente assegnato in Organico Potenziato con competenze nell’ambito Sintesi progettuale Il docente, per il 25% delle sue ore settimanali, avrà l’incarico di gestire e coordinare i i progetti previsti dal POF riguardanti la legalità, occupandosi anche di curare i rapporti con gli Enti e le Associazioni del territorio coinvolti nelle attività: - Coordinamento del Progetto Sentinelle della Legalità attuato in alcune classi della scuola secondaria; - Composizione di un inno della Scuola Redi da cantare con gli alunni Il restante 25% delle ore settimanali saranno effettuate nell’ambito dei progetti del Disagio e nel potenziamento per piccoli gruppi: - Progetto di alfabetizzazione Italiano come Lingua 2, strutturato su piccoli gruppi di alunni di classi parallele, attraverso la musica 7.4 RETI DI SCUOLE Dall’a.s. 2016/2017 l’Istituto è fondatore e capofila della Rete fra Istituti Comprensivi della Provincia di Firenze con Corsi a Indirizzo Musicale di Scuola Secondaria di Primo Grado. Sempre dall’a.s. 2016/2017 l’Istituto è membro della Rete delle Scuole dell’Ambito 7 di Firenze, promossa dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana. 8. FORMAZIONE DEL PERSONALE L’Istituto Comprensivo Antonino Caponnetto ha avviato, a partire dall’anno scolastico 2015-2016 un corso di formazione collegiale sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento che ha preso avvio all’inizio di settembre e prosegue grazie all’intervento del Centro di Documentazione Educativa del Comune di Bagno a Ripoli. Nell’anno scolastico 2016-2017 si prevede un corso di formazione collegiale sulle competenze digitali, per l’avvio del registro elettronico nell’istituto. Per l’anno scolastico 2017-18 è previsto un corso di aggiornamento sullo sviluppo delle Competenze Chiave di Cittadinanza. 32 • DOCENTI La formazione dei docenti assumerà, come indicato dall’art. 1-comma 124 della Legge 13 luglio 2015 n. 107, un carattere obbligatorio, permanente e strutturale in coerenza gli obiettivi del POF Triennale e con i risultati emersi dal RAV e i traguardi del PDM. Il Piano Annuale di Formazione del Personale Docente dell’Istituto, che sarà aggiornato e rivisto annualmente in funzione dei nuovi bisogni emersi e delle modifiche e adeguamenti previsti nel PDM, sarà mirato all’incremento delle competenze e abilità individuate come prioritarie dal Collegio dei Docenti, coerentemente con gli obiettivi di processo e i traguardi definiti nel RAV, e si attuarà nell’anno scolastico 2016/17 mediante la frequenza ai corsi di formazione articolati in idonee unità formative di seguito specificati: CORSO SOMMINISTRAZIONE FARMACI CORSO DI PRONTO SOCCORSO CORSO DISOSTRUZIONE VIE RESPIRATORIE CORSO USO DEL DEFIBRILLATORE CARDIACO OBBIETTIVI DURATA DATE PREVISTE DOCENTE DESTINATARI SEDE DI REALIZZAZIONE FINANZIAMENTI Migliorare le competenze dei docenti relative alla sicurezza sanitaria degli alunni Corso breve Incontri nell’a.s. 2016/17 Referente Prof. Marco Bartolini I docenti dell’Istituto Istituto o sedi vicine Donazioni esterne, fondi di Istituto, Fondi MIUR CORSO METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA OBBIETTIVI Migliorare le competenze dei docenti nell’insegnamento della matematica DURATA Lezione settimanale per alcuni mesi DATE PREVISTE Incontri nell’a.s. 2016/17 DOCENTE Referente Prof.ssa Zuffanelli DESTINATARI I docenti specifici di scuola primaria e secondaria di primo grado SEDE DI REALIZZAZIONE Istituto – anche in rete con altre scuole FINANZIAMENTI Comune di Bagno a Ripoli, Fondi MIUR CORSO SULLE DIFFICOLTA’ DI ATTENZIONE OBBIETTIVI DURATA 33 Migliorare le capacità dei docenti di affrontare le difficoltà di attenzione degli alunni nel corso delle attività didattiche Lezione settimanale per alcuni mesi DATE PREVISTE DOCENTE DESTINATARI SEDE DI REALIZZAZIONE FINANZIAMENTI CORSO MIGLIORAMENTO DELLE COMPETENZE INFORMATICHE E USO DEL REGISTRO ELETTRONICO OBBIETTIVI DURATA DATE PREVISTE DOCENTE DESTINATARI SEDE DI REALIZZAZIONE FINANZIAMENTI Docente referente Prof.ssa Zuffanelli I docenti specifici di scuola primaria e secondaria di primo grado Istituto – anche in rete con altre scuole Donazioni esterne, fondi di Istituto, Fondi MIUR Migliorare le competenze informatiche dei docenti carenti in tale formazione e poi, per tutti, rendere in grado di utilizzare il registro elettronico Lezione settimanale per alcuni mesi Incontri durante l’anno scolastico Docente referente Fort I docenti, in particolare di scuola primaria e secondaria di primo grado per il registro elettronico Istituto Fondi di Istituto, Fondi MIUR CORSO FORMAZIONE ALL’EDUCAZIONE MOTORIA OBBIETTIVI Migliorare le competenze dei docenti nell’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria DURATA DATE PREVISTE DOCENTE DESTINATARI SEDE DI REALIZZAZIONE FINANZIAMENTI 34 N.4 lezioni per un totale di 10 ore da iniziare a gennaio per un incontro al mese (10 ore per gli insegnanti che non hanno mai partecipato al corso e per le Referenti Sport, 5 ore per quelli che hanno già fatto il corso negli scorsi anni) Un incontro al mese da gennaio ad aprile Docente referente Ins. Termini I docenti di scuola primaria coinvolti nel Progetto del Comune di Bagno a Ripoli tenuto dalla Uisp e tutti gli altri insegnanti di scuola primaria e di scuola dell'infanzia che vogliono partecipare. Palestra della Scuola Primaria Marconi Finanziato dal Comune di Bagno a Ripoli CORSO FORMAZIONE SULLE PROBLEMATICHE DELL’ADOZIONE OBBIETTIVI DURATA DATE PREVISTE DOCENTE DESTINATARI SEDE DI REALIZZAZIONE FINANZIAMENTI CORSO SESSUALITA’ E AFFETTIVITA’ NELL’ADOLESCENTE OBBIETTIVI DURATA DATE PREVISTE DOCENTE DESTINATARI SEDE DI REALIZZAZIONE FINANZIAMENTI Migliorare le competenze dei docenti nel caso di presenza in classe di alunni adottati Lezione settimanale per alcuni mesi Alcuni incontri nel corso dell’anno scolastico Referente ins. Margiacchi I docenti dell’Istituto coinvolti nel Progetto PIPPI Istituto degli Innocenti Gestito gratuitamente da ente autonomo esterno Rispondere ai bisogni di comprendere le dinamiche di sviluppo nelle problematiche di affettività, sessualità e identità degli adolescenti Alcuni interventi nel corso dell’anno scolastico Date da definire Dott. Mario Sarti – Progetto Maschio per Obbligo Dott. Daniele Mugnaini – Progetto L.I.M.A. Docenti interessati a migliorare le loro competenze al fine di sviluppare nelle loro classi le tematiche indicate negli obbiettivi, previo consenso del consiglio di classe Istituto – anche in rete con altre scuole Donazioni esterne, fondi di Istituto, Fondi MIUR • PERSONALE ATA Anche la formazione del Personale ATA concorre al raggiungimento degli obbiettivi e traguardi del PDM. Essa, definita dalla DSGA in coerenza con tale documento e i principi espressi nel POF Triennale, ha lo scopo di migliorare le competenze tecnico-professionali e trasversali del Personale ATA, anche in vista del processo di digitalizzazione della scuola. Il Piano di Formazione del Personale ATA dell’Istituto sarà mirato pertanto all’incremento delle competenze e abilità individuate come prioritarie, coerentemente con gli obiettivi di processo e i traguardi definiti nel RAV, e si attuarà nell’anno scolastico 2016/17 mediante la frequenza ai corsi di formazione articolati in idoenee unità formative di seguito specificati: CORSO OBBIETTIVI DURATA DATE PREVISTE 35 Segreteria digitale Completa digitalizzazione dei procedimenti amministrativi della scuola, apprendimento e utilizzo della piattaforma Segreteria Digitale, prima implementazione dello Sportello Digitale." Da settembre 2016 a marzo 2017 1-9-2016; 27-09-2016; 08-11-2016; altre due date DOCENTE DESTINATARI SEDE DI REALIZZAZIONE FINANZIAMENTI da definire Sig.GABRIELE LASTRUCCI informatico DIEMME per il Programma Azios Personale amministrativo degli uffici di segreteria Scuola Redi Donazioni esterne, fondi di Istituto, Fondi MIUR 9. PROGETTAZIONE DIDATTICA PROGETTI DIDATTICI DI ISTITUTO DENOMINAZ. PROGETTO FINALITA' E OBIETTIVI Scuola Sicura Educare ad un comportamento responsabile in situazioni di pericolo e diffondere la cultura della Prevenzione e Protezione Civile. DESTINATARIO/ICLASSI COINVOLTE COSTO tutte le classi e sezioni dell'Istituto con costo F.I.S. Sensibilizzare all'educazione stradale, avviare alla conoscenza di segnali stradali e comportamenti responsabili, far acquisire ai bambini la conoscenza delle norme stradali e renderli consapevoli di obblighi e divieti del pedone in strada; aumentare i livelli di sicurezza stradale; accrescere il senso delle Istituzioni, il valore del bene comune, il senso di appartenenza alla comunità e la cultura Progetto Legalità della legalità attraverso l'intervento del tutte le classi dell'Istie Educazione Comando di Polizia Municipale del Cotuto e sez. 5a Scuola stradale mune di Bagno a Ripoli. dell'Infanzia INFANZIA_Sensibilizzare gli alunni sulle Verso una scuola tematiche della convivenza civile; favoamica rire il riconoscimento delle uguaglianze e delle diversità che ci caratterizzano; (Educazione alla approfondire le emozioni ed i sentimencittadinanza) ti che entrano in gioco nella relazione con il mondo esterno; favorire l’ascolto e la cura di se stessi, dei coetanei, de36 senza costo gli adulti, degli animali, delle piante e degli oggetti che fanno parte dell’esperienza dei bambini. Gli Indiani Io racconto Conoscenza e accettazione di realtà culturali diverse. Educazione al rispetto dei valori della convivenza. Educazione al rispetto delle risorse della natura. Acquisizione di competenze graficopittoriche musicali. Scuola “L.Milani”sez 3/4/5 anni Scoperta del mondo sociale, animale e ambientale favorendone il rispetto Scuola “B. Cocchi” sez. 3 anni SECONDARIA DI 1°GRADO: Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace e il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'auto imprenditorialità. Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi sociosanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore; Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale. Organizzare Consiglio degli Studenti. 37 senza costo tutte le classi INFANZIA_Costruire piccoli gruppi di lavoro per sostenere le situazioni più delicate; avvalersi di consulenti esterni esperti in psicologia e motricità al fine di concordare con le insegnanti di sezione progetti specifici riferibili ai bisogni concreti degli alunni/gruppi di alunni precedentemente individuati dalle insegnanti. EXCALIBUR -Favorire le dinamiche relazionali; favorire il benessere emotivo (canalizzando l’aggressività di alcuni bambini verso lo Scuola sviluppo delle proprie potenzialità). “L.Milani”,Sez.5 anni -Sviluppare il senso delle regole e il rispetto di esse; rinforzare l’attenzione e l’ascolt, acquisire consapevolezza di sè, del proprio corpo attraverso il gioco motorio e il rilassamento; favorire l’organizzazione spazio-tempo. BRAIN-GYM Acquisizione di una maggiore consapeScuola “L.Milani”,Sez volezza di sè e del gruppo classe, atr4 anni traverso un lavoro emotivo-corporeo favorito dal movimento intenzionale basato su esercizi, giochi e filastrocche. Anche in funzione delle necessità della bambina con handicap. BENESSERE INTEGRAZIONE -Potenziamento cocetti spaziotemporali Progetto Benessere 38 Scuola “M.Masi”,Sez 5 anni -Potenziamento motricità fine -Mediazione conflittualità con i pari con costo esperto PSICOMOTRICITA’ -Controllo emozioni Scuola “C. Franci” sez 3 anni -Controllo del corpo PRIMARIA_Superare situazioni di grave disagio attraverso interventi individualizzati o di piccolissimo gruppo nelle classi, per le classi, fra le classi seguendo le linee metodologiche concordate precedentemente fra team e specialisti ed esperti in psicologia nonché coerenti con le linee d'indirizzo dell'Istituto Comprensivo A.Caponnetto. Conseguire obiettivi minimi d'apprendimento relativi alla classe e all'età, consentiti dalla situazione cognitiva e psicofisica di ogni soggetto. Attivare le metodologie più idonee secondo quanto individuato con i genitori, gli esperti, i servizi sanitari ed i servizi sociali del territorio nonché con le istituzioni specialistiche ed i professionisti. classi IA, IIA, VB Scuola Primaria “G.Marconi” classi IA-B, III B Scuola Primaria “L.Michelet Attivare un laboratorio sull'emotività al fine di sviluppare nei bambini adeguate modalità di comunicazione e di rapporto con adulti e coetanei; approfondire fra docenti l’analisi dei problemi più ricorrenti nei bambini per calibrare in modo più preciso l’azione educativa. SECONDARIA DI 1°GRADO_ Intervenire nelle situazioni di disagio attraverso interventi individualizzati o di piccolo gruppo nelle classi, anche avvalendosi di consulenti esterni esperti in psicologia seguendo le linee metodologiche concordate precedentemente fra Consigli di classe ed esperti coerentemente con le linee d'indirizzo dell'Istituto. Progetto PEZ 39 INFANZIA_Prevenire e contrastare la dispersione scolastica mediante attività di consulenza di specialisti per i docenti. Affiancare le insegnanti in un progetto laboratoriale a piccolo gruppo tutte (su richiesta) Scuola “C.Franci” Sez. 3 anni senza costo PRIMARIA_Promuovere iniziative di contrasto al disagio scolastico di tipo sociale, economico, comportamentale, attraverso attività di supporto/recupero disciplinare; mirare all'integrazione di bambini che in particolari situazioni di disabilità incontrano ostacoli nel piano dell'integrazione. classi IIC, III B Scuola Primaria “G.Marconi” classi IIA, V B Scuola Primaria “L.Michelet” SECONDARIA DI 1°GRADO_ Prevenire classe 1C/altre su rie contrastare la dispersione scolastica mediante attività di consulenza di spe- chiesta cialisti per i docenti. Sportello di ascolto per alunni, famiglie e docenti. Progetto P.I.P.P.I. Superare lacune o fragilità nell'apprendimento in modo da rimuovere disagi di tipo sociale e psicologico, rafforzando alcuni aspetti fondanti della personalità; migliorare la capacità di cooperare in piccoli gruppi o nel gruppo classe, nel rispetto dei ruoli e delle caratteristiche di ciascuno; favorire il processo di interiorizzazione delle regole condivise così da consentire l'accesso ad una didattica inclusiva. tutte le classi e sezioni dell'Istituto classe IVB Scuola Primaria “L.Michelet” Favorire l'integrazione ed il successo formativo dell'alunno adottato attraverDiritto allo studio so un processo di collaborazione tra degli alunni adot- famiglia, istituzioni, equipes adozioni, tutte le classi e sezioni tati enti autorizzati e altri soggetti coinvolti. dell'Istituto 40 senza costo con costo F.I.S. Accoglienza Continuità asilo nido Continuità - Passaggio InfanziaPrimaria Favorire un passaggio graduale tra la famiglia e la Scuola dell'Infanzia e tra la Scuola dell'Infanzia e la Scuola Primaria. Conoscenza da parte delle insegnanti delle modalità di programmazione dell'altro ordine di scuola in relazione all'utilizzo di spazi, tempi e contenuti; passaggio di informazioni sui bambini iscritti nelle sezioni 3 anni che hanno precedentemente frequentato il nido; conoscenza reciproca tra scuola e famiglia e valorizzazione delle potenzialità di ogni bambino in ottica di continuità di esperienze pregresse effettuate in famiglia e a scuola. sez. 3a Scuola dell'Infanzia - classi prime Scuola Primaria dell'Istituto senza costo Passaggio di informazioni sui bambini iscritti nelle sezioni 3 anni che hanno precedentemente frequentato il nido d’infanzia. sez. 3a Scuola dell'Infanzia dell'Istituto con costo F.I.S. Favorire l'accoglienza dei bambini alla scuola primaria attraverso un basilare passaggio di informazioni; favorire il più possibile situazioni-classe equilibrate; favorire occasioni costruttive di scambio e confronto sul lavoro svolto fra i due ordini di scuola. sez. 5a Scuola dell'Infanzia - classi prime Scuola Primaria dell'Istituto con costo F.I.S. Favorire una proficua conoscenza tra la Continuità - Pas- scuola Primaria e la scuola Secondaria saggio Primaria- di 1°grado attraverso incontri tenuti in Secondaria Primo entrambe le scuole; sviluppare momen- classi V Scuola Primagrado ti di socializzazione tra gli alunni. ria dell'Istituto senza costo Continuità - Passaggio PrimariaComprendere l'interdipendenza fra i Secondaria Primo paesi mondiali nella produzione e digrado stribuzione delle risorse e comprendere “Ricchezza e po- come la solidarietà sia un atteggiamenvertà” to positivo per liberarsi dalle ingiustizie. senza costo 41 classi V A-B Scuola Primaria “L.Michelet” classi seconde scuola Secondaria di Primo grado ContinuitàPassaggio Secondaria Primo grado- Secondaria Secondo grado Da alcuni anni è aperto un tavolo con le scuole secondarie del territorio, attraverso incontri tra insegnanti, partecipazione a progetti condivisi tra ordini di scuola e confronto sulla valutazione classi terze scuola Sedelle abilità acquisite; passaggio di incondaria di Primo graformazioni utili al proficuo inserimento. do Accogliere ed offrire interventi a sostegno dei bambini migranti, gestire i primi rapporti con le famiglie, sviluppo di progetti didattici e metodologie adeguate di insegnamento dell'italiano come Lingua 2, al fine di ridurre le difficoltà derivanti dallo svantaggio linguistico; insegnamento e/o rafforzamento della lingua italiana come L2 con percorsi individualizzati gestiti all'interno del team in orario scolastico e, in alcuni Intercultura casi, con ore aggiuntive. Collaborazione tutte le classi dell'Isti"Oltre le parole" di mediatori culturali ARCI. tuto Promozione alla lettura Progetto Potenziamento 42 Sviluppare l'attitudine alla lettura per il puro piacere di leggere; stimolare il piacere e l'abitudine alla lettura; sensibilizzare le famiglie all’importanza della lettura; rafforzare la continuità territoriale (Biblioteca Comunale e C.D.E); sviluppare le conoscenze biblioteconomiche (anche attraverso le biblioteche di plesso) in continuità tra i tre ordini di scuola. con costo F.I.S. senza costo con cotutte le classi e sezioni sto dell'Istituto F.I.S. PRIMARIA - Alle scuole primarie del nostro Istituto sono stati assegnati quattro docenti di Organico Potenziato: due alla Scuola Primaria “L.Michelet” e due alla Scuola Primaria “G.Marconi”. Uno dei due docenti assegnati alla Scuola Primaria “L.Michelet” sarà utilizzato per coprire e sanare con parte del proprio orario la carenza di organico delle attuali classi seconde. Dopo aver scorporato queste ore, il 50% dell'orario di servizio dei docenti assegnati all'OrgaTutte le classi dell'Isti- Senza nico Potenziato sarà utilizzato per la tuto costo sostituzione dei colleghi assenti, con una organizzazione strutturata e stabile interna alle singole scuole. In tale organizzazione si presterà particolare attenzione a tutelare le classi in cui vi sono un consistente numero di bambini le cui famiglie hanno scelto di non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica, così da poter salvaguardare il diritto allo svolgimento di attività alternative. L’altro 50% dell’orario di servizio di tali docenti sarà impegnato seguendo le indicazioni dei docenti F.S. a favore degli alunni DSA e BES, per progetti di intercultura o per specifici progetti di potenziamento, privilegiando le classi senza compresenza di docenti o con alunni in difficoltà di apprendimento per specifiche attività progettuali di Potenziamento scientifico e Potenziamento linguistico. SECONDARIA DI 1°GRADO – Alla scuola secondaria di primo grado del nostro Istituto è stato assegnato un docente di Organico Potenziato appartenente alla classe di concorso A032Musica. Il 50% del suo orario di servizio sarà utilizzato per la sostituzione dei docenti assenti. L'altro 50% del suo orario di servizio sarà impegnato in attività di Potenziamento umanistico, socio economico e per la legalità, con il compito di gestire e coordinare il Progetto Sentinelle della Legalità e il Progetto Composizione di un inno della Scuola Redi da cantare con gli alunni nonché nel Progetto di recupero e potenziamento "Lettere", strutturato su piccoli gruppi di alunni di classi parallele. 43 PROGETTI DIDATTICI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DENOMINAZ. PROGETTO FINALITA' E OBIETTIVI DESTINATARIO/ICLASSI COINVOLTE COSTO 3 anni: riuscire ad interagire con piccolo gruppo senza conflitto e cominciare a percepire le emozioni come rabbia, felicità e tristezza. 4 anni : riuscire a gestire nel piccolo gruppo momenti conflittuali senza l’intervento dell’adulto e interiorizzare le emozioni negative come parte di sè. Excalibur 5 anni : riconoscre ed esprimere le proprie emozioni e cominciare ad aprirsi ai bisogni dell’altro. sez. 3a, 4a, 5a Scuola Senza codell'Infanzia "L.Milani" sto Stimolare i genitori all’interesse verso tematiche educative attraverso la lettura di testi sull’argomento. Il segnalibro - biblioteca dei genitori Stimolare anche persone meno abituate alla lettura alla consultazione libraria attraverso manuali di intrattenimento per bambini. sez. 3a,4a,5a, Scuola dell'Infanzia "L.Milani" Senza costo L'orto a scuola Manipolare ed utilizzare materiali naturali; seminare; seguire le fasi della coltivazione, confrontare le diverse varietà vegetali sez. 4a, 5a Scuola dell'Infanzia "L.Milani" Senza costo Conoscere il significato delle tradizioni della propria cultura e imparare sez 3a, 4a, 5a Scuola a conoscere e rispettare altre culture. dell'Infanzia "L.Milani" Senza costo Sottolineare le festività natalizie con momenti di iniziative comuni a tutte e tre le sezioni. Natale e non solo 44 Laboratorio di Motricità consapevole Acquisire consapevolezza di sé e delle proprie possibilità; prevenire o attenuare problematiche di tipo psicomotorio utilizzando tecniche Brain Gym e di rilassamento, accompagna- tutte le sez. te da supporti sonori sc.Infanzia Milani Senza costo Conoscenza dela struttura e della scuola dell’infanzia . Progetto apertura con Ritrovo della situazione precedente Asilo Nido “Chicco di da parte dei bambini di tre anni che grano” hanno frequentato il nido . sez 3a. Sc.Infanzia Milani /bambini del Nido Senza costo Avviare i bambini ad un rapporto con la natura più semplice e meno invasivo. A piccoli passi nell’ambiente: l’orto naturale Avviare nei bambini la consapevolezza che la terra e la sua preziosa fer- sez. 5a Scuola dell'In- Senza cotilità vanno rispettate e protette. fanzia "C.Franci" sto Saper progettare, seminare diverse famiglie di piante; curare l’orto della “nostra tradizione” (nella pacciamatura, irrigazione , diserbo, ecc..) Con l’aiuto di chi “viene da lontano”: l’orto “tradizionale” Con la collaboarzione dei migranti “volontari” edicare i bambini all’unicità, alla diversità, alla somiglianza e all’accoglienza. sez. 5a Scuola dell'In- Senza cofanzia "C.Franci" sto Potenziare la conoscenza dei colori legati non solo al vissuto personale ma anche e soprattutto alla stagionalità, alle biodiversità naturalie e alle tradizioni socio-culturali dei vari continenti. “I colori della vita” Potenziare e diversificare le abilità grafico-espressive . sez. 5a Scuola dell'In- Senza cofanzia "C.Franci" sto Progettare e realizzare una corrispondenza di “cartoline” e “lettere”, disegni e parole tra il gruppo di cinque anni e Caterina che, dopo due anni di scuola insieme, si è trasferita in Svizzera. Avviare la conoscenza nell’ambito della “letto-scrittura”. “Oltre la lontananza” 45 Accettare in modo costruttivo il di- sez. 5a Scuola Senza dell'Infanzia "C.Franci" costo stacco. Acquisizione schemi motori di base . Acquisizione regole del gruppo e dello spazio palestra. Dallo schema corporeo vissuto al geDal movimento al ge- sto grafico, rappresentazione sez. 3anni Scuola Senza costo grafico dell’omino dell'Infanzia "C.Franci" sto Avvio della conoscenza dell’ambito musicale (secondo l’età). Musica insieme Crescere con la musica Avvio alla conoscenza di sequenze sonoro-misicali e/o spartiti musicali da svilupparsi in toria e in pratica Sez. 4 anni, 5 anni Scuola dell’infanzia “ C. Franci” Costo esperto Facilitare la coesione del gruppo classe. Educare al rispetto delle regole, educare all’ascolto, all’attenzione e concentrazione e alla memoria; valorizzare le capacità espressive e creative diogni individuo all’interno del gruppo. Favorire la crescita personale attraverso il miglioramento dell’autostima e della sez. 3a, 4a, 5a Scuola Costo consapevolezza di sè. dell'Infanzia "M.Masi" esperto Conoscenza delle caratteristiche principali dei più importanti artisti dell’arte contemporanea. Sviluppo dell’interesse per la fruizione delle opere d’arte. Acquisizione di nuove tecniche grafico-pittoriche. Piccoli artisti Affinamento del proprio vocabolario espressivo e visivo tutte le sez. Scuola dell'Infanzia "M.Masi" Senza costo tutte le sez. Sc. dell'Infanzia "B. Cocchi" Costo esperto Bambini: Favorire le funzioni auto regolative emotive. Favorire le acquisizioni evolutive dello sviluppo corporeo. Promuovere comportamenti adeguati alle regole della vita scolastica. Crescere insieme 46 Migliorare la qualità delle rela- zioni con i coetanei. Favorire i tempi di attenzione e le autonomie necessarie alla vita comunitaria. Insegnanti: decodificare le dinamiche relazionali del gruppo classe. Trovare strategie adeguate per la risluzione delle situiazioni problematiche. Genitori: consulenza sulle problematiche degli apprendimenti e dello sviluppo. Creare sinergie sulle problematiche educative con la scuola Incontrarsi con il "Coriandolo" Continuità Nido/Infanzia: conoscere l'ambiente educativo dei due ordini di scuola, ampliare le relazioni anche con bambini di età diverse, accogliere i bambini negli spazi della scuola tutte le sez. Sc. dell'In- Senza codell'Infanzia. fanzia "Cocchi" sto Ortolando Osservare la crescita delle piante;manipolare la terra e tutti i materiali occorrenti per l'orto scolastico;Seguire e comprendere le traTutte le sez. sc. Infan- Senza cosformazioni in ambito botanico zia “B. Cocchi” sto PROGETTI DIDATTICI SCUOLA PRIMARIA DENOMINAZ. PROGETTO Musica 47 FINALITA' E OBIETTIVI Sviluppare le proprie capacità di ascolto e di osservazione dell'ambiente sonoro; ascoltare se stessi e gli altri; esprimere idee ed emozioni; sviluppare la propria immaginazione e creatività; potenziare le proprie capacità comunicative; accrescere la capacità di attenzione e concentrazione; esercitare la memoria. Promuovere e continuare un percorso di formazione musicale DESTINATARIO/I-CLASSI COINVOLTE tutte le classi di Scuola Primaria dell'Istituto COSTO con costo F.I.S. + esperto + materiali che porti i bambini ad acquisire familiarità con un nuovo linguaggio. L'importanza dell'attività di formazione ed educazione musicale nella scuola consiste nello sviluppo delle abilità percettivo-uditive che consolidano la capacità mnemonica e di attenzione. Attraverso il lavoro a gruppi, con scambio di ruolo, si favorisce l'autonomia e il sentimento di reciprocità evidenziando le personali inclinazioni. Rinforzare le competenze motorie dei bambini, promuovere l'abitudine ad una attività motoria e ludico-sportiva costante, stimolare la motivazione verso il movimento e lo sport tramite la collaborazione con enti e associazioni sportive presenti sul territorio, mediante il supporto del Comune di Bagno tutte le classi di a Ripoli e del progetto “Sport e scuola Scuola Primaria Motoria e salute compagni di banco” finanziato dal M.I.U.R. dell'Istituto con costo F.I.S. Fornire strumenti per capire il testo poetico dall'interno e creare una situazione favorevole per la nascita di futuri amanti e lettori della poesia. Offrire uno strumento in più per comunicare con il proprio io più profondo attraverso la metafora; fare insieme e individualmente una ricerca di un'espressività consapevole liberata dagli obblighi di una comunicazione utilitaristica; conoscere i meccanismi interni del linguaggio poetico; far entrare la poesia nella quotidianità. Laboratorio di poesia Teatro 48 Attraverso un percorso di introspezione legato alle emozioni, gli alunni saranno guidati nel comporre un testo poetico. classi V Scuola Primaria “G.Marconi” Offrire diverse e maggiori opportunità di espressione soprattutto agli alunni che mostrano disagio nel relazionarsi con gli altri e tutte le classi delnel vivere l'esperienza scolastica in maniera la Scuola Primaadeguata. ria “L.Michelet” con costo esperto con costo esperto Rafforzare le abilità di ascolto e di comprensione orale; sviluppare la correttezza e la fluidità dell'esposizione orale; motivare all'apprendimento al fine di promuovere il classi IV V Scuola Lettorato lin- successo scolastico; acquisire elementi esPrimaria gua inglese senziali alla comunicazione orale. “G.Marconi” Avvicinare gli alunni al mondo delle piante attraverso un contatto diretto ed un approccio di tipo operativo che favorisca lo spirito di cooperazione ed il senso di responsabilità; acquisire conoscenze in campo botanico ed agrario (cicli delle piante e loro stagionalità); promuovere il consumo consapevole del cibo anche attraverso assaggi dei prodotti dell'orto in collaborazione con il personale di cucina della scuola; avvalersi del contributo operativo, affettivo e di trasmissione dei saperi dei nonni. classi II A-B-C, IV A-B-C, V C Scuola Primaria "G. Marconi" Orto E' previsto il contributo del Comune di Bagno a Ripoli attraverso la collaborazione di un agronomo. classi III A-B, IV B Scuola Primaria “L.Michelet” Progetto iris Imparare a conoscere una coltivazione tipica del territorio in via di estinzione e osservarne il ciclo vitale. classi III A-B-C, IV A-B-C Scuola Primaria "G. Marconi" Pedibus Unicoop - Educazione al consumo consapevole 49 Miglioramento della qualità della vita delle comunità e dei bambini, consentendo agli alunni un'esperienza di autonomia e accre- tutte le classi di scimento personale, in un approccio alla Scuola Primaria mobilità ecologica e di movimento salutare. dell'Istituto Avviare alla consapevolezza dei problemi ambientali e del consumo consapevole delle risorse; stimolare la conoscenza del cibo attraverso i sensi; educare ad una corretta alimentazione. con costo esperto con costo F.I.S. con costo F.I.S. senza costo classi I A-B-C, II A-B-C, III A-B-C, IV A-B-C Scuola Primaria "G.Marconi" classi I A-B, III A-B Scuola Primaria senza costo "L.Michelet" Dislessia Partecipazione dell'insegnante Funzione Strumentale a corsi di formazione e incontri di coordinamento. Somministrazione delle prove di screening per l'individuazione precoce dei D.S.A. agli alunni delle classi coinvolte e relativa correzione e tabulazio- classi I e II di ne. Organizzazione e predisposizione di Scuola Primaria un'anagrafe interna per i casi di DSA. dell'Istituto Approfondire, con attività laboratoriali, alcuni aspetti del periodo preistorico, della civiltà egizia, greca, etrusca nonché l'importanza della ricerca archeologica e delle Laboratori stori- testimonianze materiali per la ricostruzione ci della storia dell'uomo. classi III IV V di Scuola Primaria dell'Istituto con costo F.I.S. con costo laboratorio a carico genitori Sito web Documentazione mediante sito web dell'Istituto di informazioni, foto, progetti, articoli relativi al lavoro svolto nelle varie classi. tutte le classi di Scuola Primaria dell'Istituto con costo F.I.S. Integramusica Favorire la conoscenza, gli scambi relazionali e di interazione con i pari; sviluppare capacità espressive e comunicative. classi I A-B-C Scuola Primaria "G.Marconi" senza costo Favole d'acqua Conoscenza di racconti legati al territorio di Bagno a Ripoli e all'acqua; sperimentare le potenzialità artistiche dell'acqua tramite la tecnica degli acquerelli. classi I A-B-C, II A-B-C Scuola Primaria "G.Marconi" con costo laboratorio a carico genitori classi II A-B-C Alla scoperta dei Avvicinare i più piccoli al magico mondo dei Scuola Primaria colori colori usando tempere e matite colorate. "G.Marconi" con costo laboratorio a carico genitori Occhio al detta50 Sviluppare lo spirito d'osservazione dei bambini utilizzando materiali osservati in classi II A-B-C con costo laborato- glio classe dal punto di vista scientifico (i semi). Scuola Primaria rio a carico genitori "G.Marconi" PROGETTI DIDATTICI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DENOMINAZIONE FINALITA’ E OBIETTIVI DESTINATARIO COSTO CLASSI COINVOLTE PROGETTO Euronet 50/50 Risparmiare energia, ridurre le emissioni di CO2 e combattere il cambiamento climatico. Tutte No La solidarieta’ a scuola Far comprendere alle nuove generazioni l’alto valore della solidarietà Tutte le classi prime No Protezione civile nelle scuole Rendere più consapevoli alunni e docenti sul sistema di Protezione civile Tutte le classi seconde No La vita nelle tue mani Conoscenza delle tecniche di rianimazione Tutte le classi terze No REDI 2.0 – La classe virtuale Strumento per sostenere docenti ed allievi nelle loro attività Tutte le classi Senza costo Olimpiadi di Matematica Potenziamento delle capacità logico matematiche e promozione dell’interesse per la materia Tutte FIS Gruppo Sportivo Favorire l’avviamento alla pratica sportiva. Promuovere l’acquisizione di una corretta cultura motoria e sportiva in funzione del rispetto reciproco, della Tutte – in orario extrascolastico Senza costo 51 cooperazione e di un positivo impiego del tempo libero. Trofeo ASSI Favorire l’avviamento alla pratica sportiva coinvolgendo il maggior numero possibile di alunni. Favorire il rispetto reciproco e la collaborazione, anche confrontandosi lealmente e correttamente con gli alunni delle altre scuole Tutte FIS Trofeo Chianti Favorire l’avviamento alla pratica sportiva coinvolgendo il maggior numero possibile di alunni. Favorire il rispetto reciproco e la collaborazione, anche confrontandosi lealmente e correttamente con gli alunni delle altre scuole Tutte FIS Avviamento al nuoto Favorire l’avviamento all’acquaticità. Tutte le classi terze Senza costo Il Calcio a scuola Promuovere l’acquisizione di una corretta cultura motoria e sportiva in funzione del rispetto reciproco, della cooperazione e di un positivo impiego del tempo libero. Tutte Senza costo Sentinelle della legalità-Fondazione Caponnetto Incontri con esperti dell’Associazione Antonino Caponnetto e della Polizia Municipale e Postale al fine di accrescere il senso delle istituzioni, il valore del bene comune, il senso di appartenenza alla comunità e alla cultura della legalità. 1^C – 3^A, 3^F FIS . Breve storia dei diritti delle persone 52 Incontri con il magistrato Deidda: 2^B-D-E come nascono le costituzioni, cosa 3^C-D-G-H sono le leggi, la legalità, la giustizia. Breve percorso di storia del diritto. senza costo Cittadini consapevoli Incontri con esperti sulla conoscenza della Costituzione e su problematiche di attualità ANPI Biblioteca Promuovere e coordinare tutte le attività relative alla promozione della lettura. Tutte Senza costo Progetto Poesia Partecipazione al Concorso nazionale di poesia organizzato dal Calcit. Classi seconde Senza costo PEZ Età scolare Contrastare la dispersione scolastica Alcune classi A carico della Regione Punto di ascolto Insieme è più facile Migliorare le capacità di relazione tra pari e tra ragazzi ed adulti. Tutte le classi ed i genitori interessati Esperto + risorse PEZ 3^A-B-F Utilizzare un linguaggio comune per creare un clima impostato all’accoglienza, collaborazione e condivisione all’interno del consiglio di classe e della classe Senza costo Educazione alla pace Percorso attivo contro il femminicidio Tutte le classi Terze in orario scolastico ed extrascolastico Senza costo Continuità e orientamento Promuovere e coordinare interventi e percorsi in continuità con la scuola primaria e secondaria di secondo grado. Percorsi di orientamento scolastico. Prime e terze FIS Pillole di parole Incontri con i giovani dell’associazione fondata da ragazzi dislessici con lo scopo di promuovere attività informativa nel campo della dislessia e imparare ad affrontare i problemi legati a essa. Tutte le classi prime Senza costo 53 Musica creativa Realizzazione di un CD e di un filmato con canzoni a carattere storico Alunni di strumento delle classi terze in orario extrascolastico Esperto Laboratorio di ceramica Realizzazione di manufatti in ceramica con modellazione di creta ed altri materiali 1^ A Esperto Progetto lingua Tedesca Primo approccio alla conoscenza della Lingua tedesca Alunni interessati delle classi 2^ e 3^ in orario extrascolastico Esperto Lettore madrelingua Inglese Potenziare le conoscenze della lingua inglese (lessico, fluency, intonazione). 2^A-B-C-D-F-G Tre lezioni di 1h per classe FIS + esperto Senza costo 3^A-B-C-D-F-G-H Dieci lezioni di 1h per classe Lettore madrelingua Francese Potenziare le abilità linguistiche al fine di conseguire il diploma DELF nelle terze classi. Primo approccio con madrelingua per le seconde. Tutte la classi di Lingua francese Senza costo Lettore madrelingua Spagnola Lavoro sul lessico per migliorare la comprensione e la produzione orale. Tutte le classi di spagnolo FIS + esperto Laboratorio Inglese-Italiano con metodologia CLIL Apprendimento collaborativo, sviluppo della creatività, sviluppo delle abilità di comunicazione orale in lingua inglese, potenziamento delle competenze espressive. 1-2 E Esperto Corso di potenziamento della lingua Latina Corso pomeridiano extra-curriculare per l’apprendimento degli elementi propedeutici della Lingua Latina Tutte le classi terze a richiesta - in orario extrascolastico Esperto retribuito dagli iscritti 54 Laboratorio di informatica Promuovere le conoscenze informatiche. 1^ E - 2^ E Esperto I consigli di classe nel loro ambito coordinano ed organizzano le modalità del recupero. La pausa didattica avrà la durata di una settimana e l’esito del percorso sarà certificato tramite verifica. Tutte Senza costo Recupero e potenziamento “Lettere” A cura dei docenti volontari, attuato in piccoli gruppi di alunni di classi parallele Tutte Senza costo Navigare in sicurezza Incontro con la Polizia Postale per illustrare le potenzialità ed i rischi connessi all’uso di internet e dei social network. Tutte le classi Esperto senza costo C’è posta per noi Corrispondenza con un a classe di una scuola in lingua italiana di Rovigno (Croazia) 1^ C Senza costo Consiglio degli Studenti Costituire il consiglio degli studenti per coordinare iniziative e sottoporre pareri e proposte alla direzione scolastica. Tutte Senza costo “Maschio per obbligo” Sessualità e affettività Acquisizione della consapevolezza di sé e della propria fisicità Tutti gli alunni delle classi Terze eccetto la 3^H; Esperto senza costo “Progetto L.I.M.A” - Affettività, sessualità e identità Sviluppo della consapevolezza relativa a affettività, sessualità e identità negli alunni adolescenti 3^H Tutti gli alunni della classe e tutti i genitori interessati anche di altre classi Esperto senza costo Corso di educazione Coinvolgere gli alunni del T.P. in percorso di educazione alimentare e 1-2^ E Senza costo Recupero 55 Tutti i genitori interessati anche di altre classi alimentare nella preparazione di un pasta Progetto Orto Creare uno spazio nel giardino della scuola per coltivare piccoli ortaggi Classi interessate Senza costo Educazione alla legalità: "Breve storia dei diritti umani" Educazione alla legalità: "Breve storia dei diritti umani" Educazione alla legalità: "Breve storia dei diritti umani" FIS Progetto RAP Educare gli alunni alla cultura della sicurezza in ogni segmento della loro esistenza Tutte Senza costo Progetti teatro I docenti ritengono l’attività teatrale importante per lo sviluppo e il potenziamento delle capacità espressive e relazionali dei ragazzi, per questo tanta attenzione è data a questo tipo di attività che sono anche parte di progetti di Istituto (Continuità-Orientamento e Disagio-Recupero). TUTTE FIS + esperto Sorveglianza al parcheggio delle biciclette Durante la prima ricreazione con impegno a turno di almeno due alunni per volta secondo un calendario annuale. Classi 1^ Senza costo Sorveglianza della raccolta differenziata Durante la ricreazione impegno a turno di almeno due alunni per volta, secondo il calendario annuale, sorveglianza nelle aule e corridoi della scuola. Classi 2^ Senza costo Sorveglianza delle distributrici di alimenti Durante la prima ricreazione, almeno due alunni per piano, sorveglianza delle macchine distributrici automatiche di alimenti nella scuola. Classi 3^ Senza costo Riordino delle aule al termine delle lezioni Organizzazione con impegno a turno degli alunni rappresentanti di classe o loro delegati per il riordinamento delle aule scolastiche al termine delle lezioni. Tutti i rappresentanti di classe Senza costo 56 Riordino dei tavoli al termine della mensa Organizzazione, con impegno a turno di almeno due alunni per volta, del riordinamento dei tavoli al termine della mensa. Alunni che usufruiscono della mensa scolastica Senza costo 10. APPENDICE DI INFORMAZIONI GENERALI SULL’ISTITUTO 10.1 LE NOSTRE RADICI La Direzione Didattica di Bagno a Ripoli fu istituita nel 1959. In precedenza le scuole del comune di Bagno a Ripoli facevano parte del Circolo Didattico di Scandicci che includeva anche quelle di Impruneta. Sul territorio, insieme alle scuole dei centri più grandi quali Grassina, Antella e Bagno a Ripoli, funzionavano piccole unità formate anche da una sola classe. Molti dei 19 plessi complessivi, erano ricavati in ambienti di fortuna come locali agricoli e strutture in disuso. La sede delle Piazzole, località sotto i boschi di Fontesanta, era ubicata in un solo locale senza finestra con due pietre che servivano da scalini per entrare. La stufa che faceva fumo, costringeva i ragazzi, in inverno, a seguire le lezione con la porta aperta. Le classi, numerose, erano tenute da un unico insegnante che faceva lezione solo al mattino con alunni di età diverse. Esistevano “asili “ tenuti da suore che si occupavano di bambini in età prescolare. Gli anni ’60 rappresentarono il periodo di svolta, poiché il Comune di Bagno a Ripoli iniziò a sviluppare nei confronti della scuola un impegno che andava ben oltre gli obblighi imposti dalla legge. A Bagno a Ripoli stava maturando la scelta strategica di puntare sulla qualità e sulla riqualificazione complessiva della scuola. In questo contesto si inserì dal 1962 il direttore didattico Marcello Trentanove, aderente ai principi dell’educazione “attiva”. 57 Il movimento di idee, il confronto sui nuovi principi educativi a cui tutte le componenti sociali del territorio aderirono, portò un grande contributo anche alla formazione degli insegnanti che, sentirono indispensabile far ricorso a varie forme di aggiornamento. Furono affiancati spesso a titolo gratuito da esperti, docenti e ricercatori dell’Università con i quali si era stabilito un rapporto costante. Gradatamente si diffusero quei presupposti che caratterizzarono la ”nuova scuola“ come: il superamento della figura di insegnante unico e dell’uso di un unico libro di testo; la necessità che il percorso formativo iniziasse nella scuola dell’infanzia; l’importanza di prolungare il tempo scuola. Con grande fatica, superando spesso rivalità campanilistiche e percorrendo l’intero territorio, il Sindaco Cocchi, l’assessore all’istruzione Carrai con il direttore e gli insegnanti protraendo incontri e assemblee talvolta fino a notte alta, riuscirono a mettere le basi a quella che sarebbe diventata la scuola attuale. Dal doposcuola, gestito dal patronato scolastico con la collaborazione del Comune per il servizio di trasporto e mensa scolastica, si arrivò alla sperimentazione del tempo pieno nell’anno scolastico 1971/72. La prima scuola materna statale fu istituita nell’anno scolastico 1969/70 a Grassina. Poco dopo anche l’amministrazione dovette intervenire per rispondere ai bisogni della popolazione organizzando la “scuola materna dell’infanzia Comunale” perché l’intervento dello stato non era stato sufficiente. Fu convincente poi, la delegazione di genitori che da Grassina in pullman, manifestò il suo dissenso al Ministero della Pubblica Istruzione a Roma ottenendo l’apertura di ben cinque sezioni di scuola materna statale. Così, in pochi anni, per l’intervento dello Stato e per quello del Comune, fu possibile istituire sezioni di scuola materna in tutto il territorio comunale, tanto da soddisfare tutte le richieste della popolazione. Gli aspetti più significativi del funzionamento delle scuole dell’infanzia di Bagno a Ripoli furono da una parte la stretta collaborazione fra insegnanti statali ed insegnanti comunali, dall’altra la partecipazione e la collaborazione dei genitori alla vita della scuola. Basti citare il fatto che ad ogni inizio d’anno venivano organizzate dalle insegnanti assemblee nelle quali si chiarivano ai genitori i criteri che si sarebbero seguiti nel condurre la scuola e si 58 discuteva degli atteggiamenti più opportuni degli adulti nei confronti dei bambini in funzione della loro crescita equilibrata e del conseguimento della autonomia. Tali assemblee si ripetevano poi periodicamente anche durante l’anno scolastico. Ciò ebbe come effetto che quando nel 1975 furono costituiti gli organi collegiali, anche la scuola dell’infanzia di Bagno a Ripoli li pretese e fu in grado di farli funzionare e di valorizzarli. Fra gli anni ’70 e ’90, furono inaugurate la nuova scuola materna di Bubè e la scuola elementare di Grassina, furono iniziati i lavori di ampliamento nella scuola elementare di Antella ed in quella di Balatro. Nel 1978 vennero istituiti due Circoli Didattici, nel territorio di Bagno a Ripoli a causa dell’incremento della popolazione scolastica, il 1° Circolo e il 2° Circolo. L’amministrazione comunale, ormai parte determinante del progetto educativo integrato, consolidava sul territorio le sue iniziative in accordo con l’amministrazione scolastica. Nascevano le biblioteche scolastiche all’interno dei plessi, il centro di documentazione educativa, la banca intercomunale degli audiovisivi. Si predisponeva un piano per l’assistenza e il supporto all’integrazione degli alunni portatori di handicap. La Scuola Francesco Redi è presente nel territorio dagli anni ’60 del Novecento. Nasce come scuola di Avviamento Professionale di tipo Agrario e Industriale femminile e come tale rimane fino all’anno scolastico 1964/1965, quando prende l’avvio la Scuola Media Statale Unificata con tre sezioni ad Antella e tre sezioni a Bagno a Ripoli sotto la guida di un unico preside. È nell’anno scolastico 1970/71 che la scuola media di Ponte a Niccheri viene intitolata a Francesco Redi, con sede centrale e amministrativa in Via di Belmonte e con varie sezioni staccate sul territorio, comprese quelle di Bagno a Ripoli Capoluogo. Nell’anno scolastico 1978/79 si ha l’inaugurazione della sede in Via Plessis Robinson a Bagno a Ripoli e in quell’anno le due scuole diventano autonome. Si riuniranno nell’anno 1994/1995 con sede della Presidenza in Via Belmonte e sotto la guida dei presidi Dal Pino, Galligani, La Vella e Collini, e rimarranno unite fino al 2008/2009. Dall’anno scolastico 2009/2010 vengono istituiti gli Istituti Comprensivi di Bagno a Ripoli Capoluogo e Bagno a Ripoli-Antella-Grassina e nello stesso anno il nostro Istituto è stato poi intitolato ad Antonino Caponnetto con una cerimonia nella quale sono intervenute le Autorità locali, la Fondazione A. Caponnetto e la vedova del Magistrato, chiamata affettuosamente “Nonna Betta” dai ragazzi. 59 Parallelamente a questa storia vi è quella del Centro Territoriale Permanente per l’Educazione degli Adulti, che nasce dentro la Scuola Media Francesco Redi come evoluzione dei Corsi di 150 Ore per i Lavoratori. Infatti con il CCNL dei Metalmeccanici del 1973 era stato introdotto per i lavoratori dipendenti un nuovo diritto a permessi che sospendeva la prestazione di lavoro per poter accedere a corsi di studio e grazie ad esso dal 1974 esisteva all’interno della Scuola Media F. Redi la possibilità di frequentare corsi sperimentali di scuola media per lavoratori studenti. Con l’O.M. 445 del 1997 l’esperienza veniva regolamentata e stabilizzata nei Centri Territoriali Permanenti per l’Istruzione e la Formazione in Età Adulta, denominazione e regolamentazione tutt’ora vigente, recentemente rivista e integrata dal D.P.R. 4 ottobre 2012. In accordo con la Scuola Città Pestalozzi il Centro Territoriale Permanente di Bagno Ripoli supporta poi fin dall’inizio l’organizzazione della scuola media, adesso secondaria di primo grado, all’interno dell’Istituto Penale Minorile G. Meucci. Dall’anno scolastico corrente 2014/2015, in esecuzione della Circolare Ministeriale n. 36 del 10 aprile 2014, il Centro Territoriale Permanente di Bagno a Ripoli è confluito nella nuova realtà del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Firenze, unica realtà didattica e amministrativa, avente sede principale a Scandicci, indirizzo email: [email protected] , di cui l’ex Centro Territoriale Permamente di Bagno a Ripoli è da quel momento Sede Associata di Bagno a Ripoli. Il nostro P.O.F. nasce e si inserisce quindi in questo contesto, ampio, articolato, e attento alla globalità del processo educativo dove l’interazione con i soggetti esterni all’istituzione scolastica è ormai consuetudine sperimentata., così come la partecipazione dei genitori alla vita della scuola. Per questo esso vuole essere il documento che si adatta alle nuove forme di ricerca ed accoglie in modo adeguato le innovazioni istituzionali sull’autonomia scolastica. 10. 2 IL CONTESTO CULTURALE, SOCIALE ED ECONOMICO Il territorio comunale di Bagno a Ripoli si estende su una superficie di 7409 ettari rappresentata per circa un terzo da terreni pianeggianti e per gli altri due terzi da terreni collinari. L’ultima modifica del territorio comunale di Bagno a Ripoli avvenne infatti nel 1928 a favore del comune di Firenze. «Si tratta di un’area legata a Firenze da secoli: un quarto dell’arco collinare fiorentino si trova 60 nel comune di Bagno a Ripoli; le relazioni economiche si sono consolidate da lungo tempo e già in età comunale i signori della città venivano in questa zona per costruire le loro prestigiose residenze di campagna, le ville. L’agricoltura ha costituito per secoli l’attività economica di gran lunga prevalente. Ciò ha avuto conseguenze determinanti sia sull’assetto del territorio sia sulla composizione e la distribuzione sociale.»La crisi della mezzadria, che ha avuto il suo culmine alla fine degli anni ’50, ha provocato l’abbandono delle campagne rischiando di compromettere l’equilibrio ambientale. La popolazione si è concentrata nei centri abitati del fondovalle ed è in parte emigrata. Se le mutate condizioni agricole hanno quindi portato un calo demografico in queste zone, a partire dagli anni ’60 si è verificata una tendenza inversa dovuta alla scelta da parte di molti fiorentini di vivere nella campagna di Bagno a Ripoli in quanto confortevole zona residenziale. L’agricoltura che era la prima occupazione del territorio è stata sostituita in gran parte con occupazioni afferenti al settore terziario. «I dati relativi alla crisi dell’agricoltura…e al flusso migratorio dalla città di persone dedite per lo più al terziario…sono indicativi del capovolgimento dell’equilibrio economico del territorio. Alla forte immigrazione non è corrisposto un proporzionale aumento delle attività economiche: il territorio comunale si caratterizza sia come luogo residenziale che come luogo di produzione e di lavoro.» 10.3 LE SCUOLE Le Scuole dell’Istituto sono distribuite sul territorio sud-ovest del Comune di Bagno a Ripoli e precisamente nelle frazioni di Grassina, Antella, Ponte a Niccheri, Capannuccia e Balatro. Il plesso “Francesco Redi” di Ponte a Niccheri è sede degli uffici del Dirigente scolastico e della Segreteria. L’istituto comprende i seguenti plessi scolastici: SCUOLE DELL’ INFANZIA 61 LORENZO MILANI Via Tegolaia 98 Località GRASSINA 3 Sezioni Orario 8.15 – 16.15 BRUNO COCCHI Via di Balatro 1 Località BALATRO 3 Sezioni Orario 8.00 – 16.00 CATIA FRANCI Via di Tizzano 203 Località CAPANNUCCIA 3 Sezioni Orario 8.00 – 16.00 62 MANUELA MASI Via Pian di Grassina 108 Località BUBE’-GRASSINA 3 Sezioni Orario 8.00 – 16.00 63 SCUOLE PRIMARIE GUGLIELMO MARCONI Via Lilliano e Meoli 9 Località GRASSINA 12 Classi a tempo pieno Orario 8.30 – 16.30 GUGLIELMO MARCONI Via di Tegolaia 98 Località GRASSINA 3 3 Classi a tempo pieno Orario 8.30 – 16.30 64 LUIGI MICHELET Via di Pulicciano 39 Località ANTELLA 10 Classi a tempo pieno Orario 8.30 – 16.30 65 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FRANCESCO REDI Via Belmonte 40 Località PONTE A NICCHERI 18 Classi a tempo ordinario 2 Classi a tempo prolungato 66 10.4 NOTE STORICO-BIOGRAFICHE SULLE INTITOLAZIONI DELLE SCUOLE E DELL’ISTITUTO Antonino Caponnetto Antonino Caponnetto (Caltanissetta, 5 settembre 1920 – Firenze, 6 dicembre 2002) è stato un magistrato italiano. Antonino Caponnetto[1] guidò il Pool antimafia, ideato da Rocco Chinnici, nel 1980, del quale prese il posto nel novembre 1983. Accanto a sé chiamò Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Giuseppe Di Lello e Leonardo Guarnotta. La loro attività magistrale portò all'arresto di più di 400 delinquenti legati alla criminalità organizzata che fu condannata nel maxiprocesso di Palermo, iniziato il 10 febbraio 1986. Biografia Si trasferì da giovanissimo, all'età di 10 anni, dalla natia Sicilia a Pistoia e si laureò in giurisprudenza a Firenze. Entrato in magistratura nel 1954, al primo incarico come Pretore di Prato ha rinviato alla Corte Costituzionale due norme del testo unico sulla Pubblica Sicurezza che vietavano il volantinaggio ottenendo in favore della libertà della persona la sentenza n. 1 e 2 della Corte Costituzionale. La sua carriera ebbe una svolta nel 1983 quando ottenne il trasferimento a Palermo, successivamente all'uccisione di Rocco Chinnici capo dell'Ufficio istruzione di Palermo. Iniziarono così cinque anni di trincea e di soddisfazioni professionali. Pool antimafia Seguendo la strategia studiata dall'ufficio istruzione di Torino dove c'era Giancarlo Caselli per la lotta al terrorismo, continuando l'opera di Rocco Chinnici, realizzò un gruppo di magistrati, nel 1983, con il compito di occuparsi a tempo pieno solo della lotta alla mafia. Il pool, che vide la partecipazione di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Giuseppe Di Lello, e Leonardo Guarnotta, istruì il primo grande processo contro la mafia e si servì delle dichiarazione di pentiti come Tommaso Buscetta. Quando decise di lasciare Palermo per tornare a Firenze indicò in Falcone il suo successore. Il Csm gli preferì Antonino Meli seguendo criteri di anzianità e Caponnetto non nascose la sua amarezza per questa decisione. Concluse la sua carriera nel 1990 e dovette assistere prima alla morte di Falcone e poco dopo di Borsellino, assassinati dalla mafia (straziante il suo commento alle telecamere subito dopo la Strage di via d'Amelio: «È finito tutto!»). Da allora, invece di andare in pensione, iniziò, 67 instancabile, un viaggio per le scuole e le piazze di tutta Italia per raccontare, soprattutto ai giovani e ai giovanissimi, chi fossero Falcone e Borsellino. Caponnetto intervenne in centinaia di scuole, diviene un infaticabile testimone di etica della politica e della vita civile, della giustizia e della legalità. Nel 1993 fu candidato per La Rete alle elezioni amministrative di Palermo, divenendo così presidente del consiglio comunale. Nel 1993 ha ricevuto dall'Università di Torino la laurea ad honorem in scienze politiche. Nel 1999 ha organizzato il primo vertice sulla legalità e la giustizia sociale a Firenze, insieme a magistrati, avvocati, associazioni, giornalisti, per discutere e fare il punto sulla situazione della legalità in Italia. Cittadino onorario di Palermo, Catania, Grammichele, Monteveglio, per due volte è stato candidato a senatore a vita con raccolte di firme. A fargli gli auguri per i suoi 80 anni, fu anche il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Li festeggiò in famiglia, con la moglie, i tre figli, i cinque nipoti e nel cuore il ricordo di Falcone e Borsellino: "Li sento sempre vivi, più vivi che mai. Ho l'impressione che veglino dall'alto proprio su di me". È morto a Firenze dopo una lunga malattia il 6 dicembre 2002 all'età di 82 anni.[2] Con la sua scomparsa, la lotta alla mafia perde un altro dei suoi simboli. Bruno Cocchi Bruno Cocchi (1920-2003) antifascista, Sindaco a Bagno a Ripoli dal 1956 al 1975. La sua Amministrazione fu fortemente caratterizzata dal principio di rinnovare nella continuità e dalla convinzione che era necessario lavorare ad una generale ricollocazione del ruolo politico delle istituzioni locali, seguendo i principi della nuova Costituzione repubblicana e ad una forte rivalutazione del ruolo delle autonomie e del rapporto tra Enti Locali e cittadini amministrati. Per Bruno Cocchi orientamenti ideali e azione costruttiva non hanno mai costituito comparti separati ma anzi è stata una sua peculiare qualità l'attitudine spiccata a tradurre in livelli superiori di vivere civile, il controllo e la promozione del territorio ovvero la capacità di utilizzare sapientemente strumenti urbanistici, legislativi, regolamentari per ottenere quello che oggi viene definito "sviluppo sostenibile". Il periodo di guida del Comune vide anche l'intensificazione della battaglia per la pace fra i popoli e le nazioni, per fare delle istituzioni locali dei presidi contro il ritorno di guerre e conflitti e in questo quadro si inserisce il gemellaggio con la città francese di Le Plessis Robinson e la sua amicizia con Giorgio La Pira e con quanti promossero iniziative di pace e di dialogo. 68 Sotto la sua amministrazione furono operate scelte molto impegnative che rispondevano alle richieste sempre crescenti di servizi sociali. Stava maturando in quel periodo, e Cocchi la colse, la consapevolezza dell'inscindibile legame esistente tra livelli retributivi e presenza sul territorio di servizi in grado di assicurare un alto livello qualitativo della vita. A Bagno a Ripoli prevalse quindi la scelta di costituire servizi di uso collettivo come scuole, strutture sanitarie, rispondenti a i bisogni emergenti che erano legati ai mutamenti nei rapporti familiari e sociali e sicuramente l'approvazione del PRG nel '64 favorì la realizzazione di strutture da adibire a usi sociali e culturali. Per quanto riguarda l'impegno dell'Amministrazione Comunale nella scuola gli anni '60 segnarono una svolta profonda; fu allora infatti che il Comune iniziò a sviluppare nei confronti della scuola un impegno che andava ben oltre l'applicazione del T.U. del 1934 che riservava ai Comuni solo l'obbligo di fornire i locali per uso scolastico, il materiale didattico, il riscaldamento, l'illuminazione, il personale di custodia. Cocchi intuì l'importanza del rapporto scuola-territorio dando a questo aspetto un nuovo valore e ponendo in primo piano il ruolo attivo che gli enti locali - rappresentativi della comunità potevano svolgere nel settore dell'educazione. Il Comune infatti maturò la consapevolezza che, essendo esso stesso l'istituzione che rappresentava le istanze più immediate dei suoi cittadini, non si poteva limitare alle funzioni di fornitura previste dal Testo Unico ma che il ruolo dell'Ente Locale doveva essere quello di promozione sociale, culturale e democratica. Furono numerosi in quegli anni i Consigli Comunali che si occuparono dell'argomento scuola, in un contesto di profonde trasformazioni economiche e sociali e di vivace dibattito politico. Il Comune condusse una intensa attività per superare gli ostacoli ed ottenere i finanziamenti necessari per dotare il territorio di servizi ad uso collettivo; furono battaglie impegnative che ottennero l'appoggio popolare e il dibattito fu portato in tutte le frazioni del comune attraverso frequenti assemblee pubbliche. L'amministrazione puntò inizialmente al potenziamento degli interventi per gli edifici scolastici operando di conseguenza una progressiva smobilitazione delle scuole rurali, dove si concentrava il fenomeno delle pluriclassi. Fu una operazione complessa: in poco più di dieci anni furono costruite nuove scuole nel territorio a fondovalle per eliminare il fenomeno dei doppi turni (soprattutto nelle frazioni di Grassina e Bagno a Ripoli) e del sovraffollamento delle classi. A Bagno a Ripoli stava maturando la scelta strategica di puntare sulla qualità ed anche gli interventi edilizi avevano come contesto quello di una complessiva qualità di tutto il sistema scolastico. Chiudere le scuole rurali significò inoltre per il Comune altri impegni economici ed organizzativi: la predisposizione di un adeguato servizio di trasporto scolastico e, nei casi in cui l'orario lo rendesse necessario, di mensa. La costruzione di nuovi edifici tenne conto non solo delle esigenze quantitative di sicurezza ma anche delle necessità didattiche dettate da una nuova concezione della scuola che richiedeva ambienti adeguati per lo svolgimento di attività pratiche, ludiche, sociali, che rendessero più direttamente partecipi i bambini al loro percorso di formazione. 69 Bruno Cocchi seppe cogliere e recepire gli stimoli che venivano dal Direttore Didattico di quel periodo, Marcello Trentanove, che conferì alle prime attività attuate dal Comune il sostegno della sua competenza e contribuì in maniera decisiva a precorrere un nuovo modello di scuola che tendesse a superare la figura dell'insegnante unico di classe, a prolungare il tempo scuola e a considerare l'inizio del processo di formazione a partire dalla scuola dell'infanzia. Il rapporto di collaborazione fra Ente Locale e Direzione Didattica poteva quindi avvenire su nuovi livelli con la consapevolezza che il momento pedagogico-didattico è di competenza della scuola, ma anche con la volontà di realizzare un intervento educativo integrato in cui Comune, Scuola e territorio collaborassero. Infatti, oltre ai servizi sopra ricordati, il Comune inserì proprio personale nell'attività educativa e scolastica in appoggio al tempo pieno e ad altre attività integrative. Tutto questo nella convinzione che il concetto di assistenza scolastica dovesse essere superato a favore del concetto di diritto allo studio. Coerentemente quindi gli interventi nel campo dell'edilizia scolastica, dei trasporti e della mensa erano finalizzati a favorire la sperimentazione di nuove modalità organizzative e didattiche delle quali avrebbero giovato tutti i bambini. L'Amministrazione, stimolata dai suoi cittadini, contribuì ad attuare una gestione sociale della scuola prima ancora che questo venisse legiferato dal D.P.R. n.416 del 1974 che istituì gli Organi Collegiali: i genitori, stimolati da Scuola e Comune si organizzarono in comitati, ci si cominciò ad occupare di problematiche educative (il tempo pieno, la scuola dell'infanzia pubblica, la continuità tra i diversi ordini di scuola, l'uso del libro di testo e di testi alternativi, le tematiche dell' handicap, l'aggiornamento degli insegnanti, il rapporto scuola e territorio ecc.). Di fronte all'aumento consistente dell'impegno dell'Ente Locale per la scuola, nell'organico del Comune fu istituita una nuova figura professionale: il coordinatore scolastico. A Bagno a Ripoli la sperimentazione del tempo pieno iniziò nell'a.s. 1971-72. La scuola materna fu istituita nell'a.s. 1968-69 (con la Legge 444/68) la proposta ebbe grande consenso da parte delle famiglie ma nei primi anni lo Stato non fu in grado di programmarne il concreto sviluppo nei territori. Si ebbe in quegli anni una grande massa di domande non soddisfatta e di fronte al ritardo statale, nel 1970-71, fu istituita la scuola materna comunale che si integrò fortemente con la scuola statale e fu chiamata scuola comunale dell'infanzia esprimendo così la volontà di sostenere il diritto del bambino di accedere a una scuola formativa già dai tre anni. In un Consiglio Comunale del '70 si sostenne come questo tipo di scuola fosse "assolutamente indispensabile come reale campo di formazione del carattere e della personalità del bambino nell'età prescolare, in una società che vede l'inserimento della donna nell'attività produttiva" (delib. C.C. n.5 del 16.1.70 sulla situazione scolastica del Comune). In questa situazione si fece sempre più forte la domanda generalizzata di una scolarizzazione elevata per contenuti; qualificata per i caratteri organizzativi, il personale e le strutture; partecipata e gestita in modo democratico e aperto alla compenetrazione con le istanze delle famiglie e della società; tutto questo comportò la scelta di fondo di una politica scolastica permanentemente rivolta all'affermazione del diritto a una scuola a partire dai tre anni di vita. 70 Catia Franci 71 Manuela Masi Manuela Masi, nata il 15 ottobre 1952 nel Comune di Impruneta a Fonte Seconda, non lontano da quel piccolo borgo di Grassina chiamato Bubè, nel quale la sua famiglia si trasferì subito dopo la sua nascita e dove è deceduta il 1° Settembre 1979. Manuela, non visse un'infanzia come tutti i coetanei perché i suoi genitori, accentuati dalla loro personalità e coerenza, mettevano in pratica quei valori di democrazia e solidarietà per i quali ricevevano testimonianze di stima e di amicizia da ben oltre i confini del loro piccolo borgo. Il padre Aldo era stato un partigiano ed aveva mantenuti intatti i valori di quella scelta. Nella zona rappresentava un sicuro punto di riferimento e molti si fermavano a casa Masi perché erano sicuri di poter contare su Wanda e Aldo per qualunque aiuto. Altri si fermavano anche solo per salutare, fare quattro chiacchere prima di ripartire a piedi verso gli altri borghetti sparsi per le colline vicine. Insomma in casa Masi non si era mai soli, come usa dire Wanda. Manuela è quindi vissuta in questo determinante contesto di valori anche se la sua infanzia segui per il resto consuetudini consolidate della nostra realtà sociale. Così frequentò l'asilo dalle suore del Sacro Cuore in via Costa al Rosso, frequentò le elementari alla Marconi di via Tegolaia e dopo aver ultimato la scuola media, scelse di frequentare il Liceo Classico di Badia a Ripoli, nel quale insegnavano le locali Suore dell'Immacolata. Già dal ginnasio dimostrò una particolare vocazione per le materie umanistiche riscuotendo subito l'apprezzamento delle insegnanti più attente, anche se gli argomenti che trattava talvolta si scontravano con la loro fede. Tuttavia, alcune di loro, anche dopo il Liceo, continuarono a coltivare i rapporti con Manuela, fino al giorno della sua scomparsa affascinate dalla sua rara comunicativa e capacità di saper ascoltare qualsiasi interlocutore. Doti che Manuela aveva evidentemente ereditato nel suo "umus" familiare così socializzante ed aperto a tutti. A forza di ascoltare gli altri ed i loro problemi fin da piccola, a 16 anni si era già fatta un'idea precisa di quello che erano la vita e la nostra società. Sono lì a testimoniarlo le sue più di cento poesie che i genitori hanno ritrovato scritte su agende, fogliacci e quant'altro Manuela aveva "a portata di penna" nel momento dell'ispirazione. Infatti, già nel '68, scriveva poesie come “Denuncia”, “Pensieri” ed altre su temi che rispecchiano il pensiero giovanile dell’epoca. Tuttavia leggendole non si percepisce la sua giovane età tanta è la profondità e la bellezza dei suoi versi che descrivono, con sorprendente attualità i temi legati all'esistenza dell'uomo e della natura: contro il degrado, l’ingiustizia le ipocrisie. Coerentemente alle sue poesie aveva cercato di mettere in pratica, nella sua breve vita, quei valori di solidarietà e democrazia anche attraverso il suo impegno lavorativo nell'Amministrazione Comunale di Bagno a Ripoli, nell'assessorato alle politiche sociali, per l'attivazione dell'ospedale di S.M.Annunziata e nell'ambito dell'assistenza agli anziani. Assunse anche re72 sponsabilità politiche rilevanti ed inusuali per una ragazza poco più che ventenne, come quando fu eletta segretaria della sezione di Grassina dell'allora P.C.I. Il suo volere e sapere ascoltare gli altri le permisero di riscuotere consensi sia tra le nuove generazioni che tra i compagni più anziani i quali, inizialmente, provarono un certo disagio di fronte ad una segretaria donna così giovane, per poi ricordarla oggi come fenomeno di preparazione politica e sensibilità umana, doti indispensabili in una delle epoche più travagliate della storia politica della nostra Repubblica come furono gli anni ‘70. Manuela dimostrò sempre apertura al dialogo con tutte le forze politiche di allora senza alcun settarismo come raccontano molti compagni. Quando seppe di quel male incurabile, fece leva sulla sua caparbietà di riuscire a vincere anche questa battaglia e continuò per la sua strada nella vita e nella politica, seguendo i lavori dei vari congressi e preparandone lei stessa le tesi anche dal letto dell’ospedale. Poi, a partire dal '79, cominciò a ritagliarsi un mondo suo, per prepararsi a quello che sapeva essere inevitabile. Preferì tralasciare gli studi di laurea in scienze politiche e ricominciare a scrivere poesie; molte premonitrici, nelle quali si percepisce la maturità e la profondità del suo pensiero, altre intrise di toccanti versi indirizzati alla sua mamma. La musica divenne la terapia preferita. Ricordava sempre certi passi di un saggio del maestro Giuseppe Sinopoli che dicevano: “La musica come la bellezza risplende… Il superamento del dolore è necessario perché la nostra vita riacquisti il senso della bellezza. Forse, la musica, con la sua impalpabile bellezza ci può aiutare.” Nei momenti difficili, fino all’ultimo, volle ascoltare il suo brano preferito, il Bolero di Ravel: quel crescendo martellante di viole e violini sempre più avvolgenti, come quel momento che sapeva essere ogni giorno più vicino. Attraverso la sua malattia ebbe modo di toccare con mano le carenze delle strutture sanitarie e di conoscere da vicino tutte le sofferenze che ne derivavano per i malati e così, ancora una volta, volle pensare agl'altri chiedendo ai propri genitori di impegnarsi in qualcosa per aiutare quei malati come lei. Questo "qualcosa" da vent'anni è il Calcit Chianti Fiorentino, un’associazione autonoma di volontariato, per la prevenzione dei tumori e l’assistenza domiciliare ai malati terminali. Don Lorenzo Milani Don Lorenzo Carlo Domenico Milani Comparetti (Firenze, 27 maggio 1923 – Firenze, 26 giugno 1967) è stato un sacerdote, insegnante, scrittore ed educatore italiano. Figura controversa della Chiesa cattolica negli anni cinquanta e sessanta, discepolo di don Giulio Facibeni, viene ora considerato una figura di riferimento per il cattolicesimo socialmente impegnato per il suo impegno civile nell'istruzione dei poveri, la sua dife73 sa dell'obiezione di coscienza e per il valore pedagogico della sua esperienza di maestro. « Il giorno che avremo sfondato insieme la cancellata di qualche parco, installato la casa dei poveri nella reggia del ricco, ricordati Pipetta, quel giorno ti tradirò, quel giorno finalmente potrò cantare l'unico grido di vittoria degno di un sacerdote di Cristo, beati i poveri perché il regno dei cieli è loro. Quel giorno io non resterò con te, io tornerò nella tua casuccia piovosa e puzzolente a pregare per te davanti al mio Signore crocifisso. » ("Lettera a Pipetta", scritta a un giovane comunista) Lorenzo Milani Comparetti era figlio di un'agiata famiglia di intellettuali fiorentini, secondogenito di Albano Milani e Alice Weiss, pronipote del filologo Domenico Comparetti e di sua moglie Elena Raffalovich, sostenitrice e creatrice di giardini d'infanzia froebeliani, e nipote di Luigi Adriano Milani. Ragazzo vivace e intelligente, coltivò la passione per la pittura, studiando prima come privato, poi a Milano all'Accademia di Brera. Nell'estate del 1942, durante una vacanza a Gigliola (Montespertoli), Lorenzo decise di affrescare una cappella; durante i lavori rinvenne un vecchio messale la cui lettura lo appassionò notevolmente. Successivamente, al ritorno a Milano, si interessò di liturgia[1]. Questo probabilmente fu il suo primo vero contatto con il cristianesimo, dato che la sua famiglia non era mai stata religiosa, quando non espressamente anticlericale. I Milani avevano battezzato i loro figli solo per paura di ripercussioni in epoca fascista, dato che la madre Alice era ebrea, anche se non-credente. Lorenzo lo chiamò sempre il suo "battesimo fascista". Conversione Nel giugno del 1943 Lorenzo si convertì. L'inizio di questa svolta fu il colloquio, avvenuto in modo casuale, con don Raffaele Bensi, che in seguito fu il suo direttore spirituale. Le circostanze della sua conversione sono sempre rimaste piuttosto confuse e oscure, e sembra che non ci sia stato nessun evento specifico che abbia provocato la conversione del giovane Lorenzo, anche se egli era probabilmente in uno stato di ricerca spirituale da vario tempo. Il 12 giugno dello stesso anno fu cresimato dal cardinale Elia Dalla Costa. 74 Il 9 novembre 1943 entrò nel seminario di Cestello in Oltrarno. Il periodo del seminario fu per lui piuttosto duro, poiché Lorenzo Milani cominciò fin dall'inizio a scontrarsi con la mentalità della Chiesa e della curia: non riusciva a comprendere le ragioni di certe regole, prudenze, manierismi che ai suoi occhi erano lontanissimi dall'immediatezza e sincerità del Vangelo. Fu ordinato sacerdote nel duomo di Firenze il 13 luglio 1947 dal cardinale Elia Dalla Costa. A San Donato di Calenzano Venne inviato come coadiutore a San Donato di Calenzano, vicino a Firenze, dove lavorò per una scuola popolare di operai e strinse amicizia con altri sacerdoti come Danilo Cubattoli, Bruno Borghi e Renzo Rossi. Gli fu amico e collaboratore il calenzanese Agostino Ammannati, che insegnava lettere nel liceo classico Cicognini a Prato. Negli anni a Calenzano scrisse Esperienze Pastorali, che ebbe una forte eco per i suoi contenuti eterodossi: secondo lo scrittore tradizionalista Rino Cammilleri papa Giovanni XXIII, venutone a conoscenza, avrebbe definito l'autore addirittura come «un pazzo scappato da un manicomio».[2]. A Barbiana Nel dicembre del 1954, a causa di screzi con la Curia di Firenze, venne mandato a Barbiana, minuscolo e sperduto paesino di montagna nel comune di Vicchio, in Mugello, dove iniziò il primo tentativo di scuola a tempo pieno, espressamente rivolto alle classi popolari, dove, tra le altre cose, sperimentò il metodo della scrittura collettiva. La sua scuola era alloggiata in un paio di stanze della canonica annessa alla piccola chiesa di Barbiana, un paese con un nucleo di poche case intorno alla chiesa e molti casolari sparsi sulle pendici del monte Giovi: con il bel tempo si faceva scuola all’aperto sotto il pergolato. La scuola di Barbiana era un vero e proprio collettivo dove si lavorava tutti insieme e la regola principale era che chi sapeva di più aiutava e sosteneva chi sapeva di meno, 365 giorni all’anno. Opera fondamentale della scuola di Barbiana è Lettera a una professoressa (maggio 1967), in cui i ragazzi della scuola (insieme a Don Milani) denunciavano il sistema scolastico e il metodo didattico che favoriva l'istruzione delle classi più ricche (i cosiddetti "Pierini"), lasciando la piaga dell'analfabetismo in gran parte del paese. La Lettera a una professoressa fu scritta negli anni della malattia di don Milani. Alla sua morte 75 il libro ricevette un incremento di vendite incredibile, diventando uno dei moniti del movimento studentesco del '68. Altre esperienze di scuole popolari sono nate nel corso degli anni basandosi sull'esperienza di Don Lorenzo e sulla Lettera a una professoressa. Fu Don Milani ad adottare il motto "I care", letteralmente mi importa, mi interessa, ho a cuore (in dichiarata contrapposizione al "Me ne frego" fascista), che sarà in seguito fatto proprio da numerose organizzazioni religiose e politiche. Questa frase scritta su un cartello all'ingresso riassumeva le finalità educative di una scuola orientata alla presa di coscienza civile e sociale. Durante l'alluvione di Firenze del 1966, anche da Barbiana partono aiuti alla volta di Firenze a base di acqua e pane [3] Don Milani morì verso la fine di giugno del 1967 a causa di un linfogranuloma; negli ultimi mesi della malattia volle stare vicino ai suoi ragazzi perché, come sosteneva, "imparassero che cosa è la morte". Tuttavia, nei suoi ultimi giorni di vita fu riportato a Firenze, per morire in casa di sua madre. Fu poi tumulato nel piccolo cimitero poco lontano dalla sua chiesa e scuola di Barbiana, seppellito in abito talare e, su sua espressa richiesta, con gli scarponi da montagna ai piedi. Molti dei suoi ragazzi sono ancora oggi impegnati nei sindacati o nella politica. Francesco Gesualdi, autore delle principali guide italiane al consumo critico e fondatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo è uno di questi. Scritti Per i suoi scritti (ad esempio L'obbedienza non è più una virtù), e per affermazioni come «Io reclamo il diritto di dire che anche i poveri possono e debbono combattere i ricchi» venne incluso nel novero dei cosiddetti cattocomunisti, definizione spesso denigratoria, attribuita allora a un prete scomodo, che al contrario si era sempre opposto con i suoi scritti e con le sue parole a qualsiasi tipo di dittatura e di totalitarismo, incluso il Comunismo. In seguito a un suo scritto in difesa dell'obiezione di coscienza (pubblicato dal settimanale Rinascita il 6 marzo 1965), dove ancora una volta si distaccava dall'insegnamento e dalla tradizione cattolica, venne processato per apologia di reato e assolto in primo grado, ma morì prima che fosse emessa la sentenza di appello.[4] La sentenza di appello per Don Milani invece dichiarò il reato estinto per morte del reo. Oltre a Esperienze Pastorali, che fu ritirato pochi mesi dopo la pubblicazione nonostante avesse ottenuto l’imprimatur, sono memorabili nel campo dell’educazione i figli 76 dell'esperienza di Barbiana: L'obbedienza non è più una virtù (a cura di Carlo Galeotti, contiene documenti sul processo a Don Milani, 1965) e Lettera a una professoressa (1967). Questi testi sono stati scritti collettivamente insieme a tutti i ragazzi che frequentavano la scuola. Le carte originali di Don Milani sono custodite presso la Fondazione Giovanni XXIII (già Istituto per le Scienze Religiose) di Bologna, presso la Fondazione don Lorenzo Milani di Firenze e presso l'Istituzione Centro di Documentazione Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana, a Vicchio Guglielmo Marconi Guglielmo Giovanni Maria Marconi (Bologna, 25 aprile 1874 – Roma, 20 luglio 1937) è stato un fisico e inventore italiano. È conosciuto per aver sviluppato per primo un efficace sistema di comunicazione con telegrafia senza fili via onde radio che ottenne una notevole diffusione: evoluzioni di tale sistema portarono allo sviluppo dei moderni sistemi e metodi di telecomunicazione come la radio, la televisione e in generale tutti i sistemi che utilizzano le comunicazioni senza fili. Anche altri scienziati ed inventori hanno contribuito all'invenzione della telegrafia senza fili o hanno effettuato esperimenti simili negli stessi anni, come ad esempio Heinrich Hertz nel 1886, Nikola Tesla nel 1893, Carl Ferdinand Braun, Thomas Edison, Aleksandr Popov ed altri, ma gli esperimenti di Marconi portarono alle prime applicazioni commerciali su vasta scala della telegrafia senza fili. Biografia Gli esperimenti Marconi, appena ventenne, cominciò i primi esperimenti lavorando come autodidatta e avendo come aiutante il maggiordomo Mignani. Nell'estate del 1894 costruì un segnalatore di temporali costituito da una pila, un coherer (ossia un tubetto con limatura di nickel e argento posta fra due tappi d'argento) e un campanello elettrico, capace di emettere uno squillo in caso di fulmine. 77 In seguito riuscì, premendo un tasto telegrafico posto su un bancone, a far squillare un campanello posto dall'altro lato della stanza.[8]] Il giovane Marconi proseguì nei suoi esperimenti anche all'aperto. In campagna aumentò la potenza delle emissioni e la distanza che separa il trasmettitore dal ricevitore, capace di ricevere i segnali dell'alfabeto Morse. L'8 dicembre 1895, dopo vari tentativi, l'apparecchio che aveva costruito si dimostrò valido nel comunicare e ricevere segnali a distanza, ma anche nel superare gli ostacoli naturali (in questo caso, la collina dietro Villa Griffone). Il colpo di fucile che Mignani sparò in aria per confermare la riuscita dell'esperimento (l'apparecchio vibrò e cantò come un grillo per tre volte) viene considerato l'atto di battesimo della radio in Italia; altri sperimentatori avevano infatti ottenuto simili risultati in precedenza, come Nikola Tesla, che trasmise a 50 km di distanza all'inizio dello stesso anno in un collegamento a West Point,[9] mentre il russo Aleksandr Popov aveva realizzato un ricevitore di onde radio nel maggio dello stesso anno[5][10]. Il brevetto Prevedendo l'occorrenza di grandi capitali per proseguire negli esperimenti, Marconi si rivolse al ministero delle Poste e Telegrafi, al tempo guidato dall'on. Pietro Lacava, illustrando l'invenzione del telegrafo senza fili e chiedendo finanziamenti. La lettera non ottenne risposta e venne liquidata dal ministro con la scritta «alla Longara», intendendo il manicomio posto in via della Lungara a Roma.[11] Nel 1896, Marconi parla con l'amico di famiglia Carlo Gardini, console degli Stati Uniti a Bologna, dell'idea di lasciare l'Italia per andare nel Regno Unito. Gardini scrive una lettera all'Ambasciatore d'Italia a Londra, Annibale Ferrero suo conoscente, per presentare il giovane e le sue straordinarie scoperte. Con risposta, l'ambasciatore Ferrero, consiglia di non rivelare a nessuno i risultati ottenuti se non dopo la presentazione del brevetto. Inoltre lo incoraggia a recarsi nel Regno Unito, dove ritiene che gli sarà più facile trovare i capitali necessari per l'impiego pratico della sua invenzione. Il 12 febbraio del 1896, Marconi parte con la madre per il Regno Unito. A Londra, il 5 marzo dello stesso anno, presenta la prima richiesta provvisoria di brevetto, col numero 5028 e col titolo "Miglioramenti nella telegrafia e relativi apparati". Da sottolineare che tale richiesta avvenne con 21 giorni di anticipo rispetto alla data della prima trasmissione radio realizzata dal russo Popov.[12] Il 19 marzo, Marconi ricevette dall'Ufficio Brevetti conferma dell'accettazione della prima domanda. Il 2 giugno dello stesso anno depositò all'Ufficio Brevetti di Londra una domanda definitiva per un sistema di telegrafia senza fili, n. 12039, dal titolo "Perfezionamenti nella trasmissione degli im78 pulsi e dei segnali elettrici e negli apparecchi relativi". Nel farlo, Marconi rinunciò a tre mesi di priorità sull'invenzione. Durante gli anni vi sono state molte dispute, sia teoriche nell'ambito dei fisici, sia in campo legale, per stabilire chi debba essere effettivamente considerato il primo inventore della radio, e ancora oggi la questione è controversa. Il successo Marconi, intanto, effettua dimostrazioni pubbliche alla presenza di politici e industriali: colloca ad esempio un trasmettitore sul tetto dello stabile della direzione delle Poste e un ricevitore in una casa su una banchina del Tamigi, a quattro chilometri di distanza. Per l'Ammiragliato stabilisce un contatto attraverso il canale di Bristol, largo 14 chilometri. Collabora con il Daily Express in occasione delle regate di Kingstown. I giornalisti seguono le regate al largo, a bordo di un rimorchiatore, poi passano le notizie a Marconi che le trasmette ad una stazione a terra da dove vengono telefonate rapidamente al giornale. Nel luglio 1897 Marconi fondò a Londra la Wireless Telegraph Trading Signal Company (successivamente rinominata Marconi Wireless Telegraph Company), che aprì il primo ufficio in Hall Street a Chelmsford, in Inghilterra, nel 1898 e impiegava circa 50 persone. Egli effettuò la prima trasmissione senza fili sul mare da Ballycastle (Irlanda del nord) all'isola di Rathlin nel 1898. Stabilì un ponte radio tra la residenza estiva della regina Vittoria e lo yacht reale sul quale c'era il principe di Galles, il futuro Edoardo VII convalescente per una brutta ferita al ginocchio. Nel dicembre dello stesso anno, da un battello attrezzato con radio parte una richiesta di soccorso: è il primo caso di richiesta di salvataggio. Il 29 maggio i segnali attraversano il canale della Manica superando la distanza di 51 chilometri. Marconi concentra successivamente le sue ricerche verso l'Atlantico, convinto che le onde possano varcare l'oceano seguendo la curvatura della Terra. Nel novembre 1901 a Poldhu, in Cornovaglia, installa un grande trasmettitore la cui antenna di 130 metri è costituito da 60 fili tesi a ventaglio tra due piloni alti 49 metri e distanti fra di loro 61. Poi s'imbarca per St. John's di Terranova con gli assistenti Kemp e Paget. I due luoghi, separati dall'oceano Atlantico, distano fra di loro oltre 3.000 chilometri. Il 12 dicembre 1901 ci fu la comunicazione che costituì il primo segnale radio transoceanico. Il messaggio ricevuto era composto da tre punti, la lettera S del codice Morse. Per raggiungere Terranova avrebbe dovuto rimbalzare due volte sulla ionosfera. Una con79 testazione recente è stata presentata dal dottor Jack Belrose basandosi sia su considerazioni teoriche che su tentativi di ripetizione dell'esperimento; egli crede che Marconi udì solamente disturbi atmosferici scambiati per un segnale.[13] Marconi installò un analogo trasmettitore a scintilla nel Centro Radio di Coltano, presso Pisa, nel 1903, che venne utilizzato fino alla seconda guerra mondiale prima per comunicare con le colonie d'Africa, quindi con le navi in navigazione, e in seguito ampliata e potenziata tanto da diventare una delle più potenti stazioni radio d'Europa. In quell'anno, come ricorda la stampa coeva (La Gazzetta della Spezia) Marconi fu alla Spezia, presso la struttura della Marina Militare di San Bartolomeo, località militarizzata fra il capoluogo e Lerici: issò antenne dotate di palloni gonfiati ad elio, sulle plance di imbarcazioni inviate sempre più lontane dalla costa del golfo spezzino, e dalla base di San Bartolomeo dove Marconi operava per ottimizzare trasmissioni e ricezioni. Il 25 settembre 1912, alle ore 12:30 circa, Marconi transitava alla guida della sua automobile, una Fiat 50 HP, nel paese di Borghetto Vara in direzione di Genova, per attraversare il Passo del Bracco. Appena fuori dall'abitato di Borghetto Vara, in prossimità di una curva secca, la sua vettura si scontrò frontalmente con un'altra automobile, una Isotta Fraschini, rimanendo incastrata fra le lamiere di quest'ultima[14]. L'urto fu molto violento e Marconi fu ferito all'occhio destro dalle schegge di vetro del parabrezza della sua vettura frantumatosi nello scontro. Ricoverato presso l'Ospedale militare della Spezia in Viale Fieschi, Marconi fu operato nella serata dello stesso giorno a causa dell'aggravarsi delle sue condizioni; i medici furono costretti ad estirpare l'occhio leso. In seguito fece una lunga degenza riabilitativa presso lo stesso ospedale. La curva nei pressi dell'abitato di Borghetto Vara, luogo dell'incidente, è detta ancor oggi dai vecchi abitanti curva Marconi. Nel 1904 effettuò esperimenti sul colle Cappuccini di Ancona.[15] Il 16 marzo 1905 sposò Beatrice O'Brien, figlia di Edward Dunnough (O'Brien), quattordicesimo barone di Inchiquin. Ebbero tre figlie, Lucia, che sopravvisse solo tre settimane, Degna e Gioia, e un figlio, Giulio. Divorziarono nel 1924.[16] Marconi completò gli esperimenti per ottenere comunicazioni transoceaniche attendibili fino al 1907 e fondò la Marconi corporation, che nell'ottobre del 1907 inaugurò il primo regolare servizio pubblico di radiotelegrafia attraverso l'Oceano Atlantico, dando la possibilità alle navi transatlantiche di lanciare l'SOS senza fili. L'utilità del radio soccorso in mare si dimostrò il 23 gennaio del 1909, con il primo eclatante soccorso navale che portò al salvataggio degli oltre 1700 passeggeri del 80 transatlantico americano "Republic", che stava per affondare dopo essere stato speronato dal piroscafo italiano "Florida". L'operatore radiotelegrafico Binns, che lavorava per la compagnia Marconi, continuò a lanciare per 14 ore ripetute l'SOS, finché uno di essi fu ricevuto dall'operatore del piroscafo "Baltic", il cui comandante ordinò di cambiare rotta e diede il via all'operazione di salvataggio. All'indomani nel porto di New York, salvi tutti i passeggeri, Binns fu festeggiato come un eroe e la gratitudine coinvolse la figura del marconista, accelerando la popolarità di Marconi. Nello stesso anno, il 10 dicembre 1909, a Stoccolma Guglielmo Marconi ricevette il premio Nobel per la fisica, condiviso con il fisico tedesco Carl Ferdinand Braun. La motivazione della Reale Accademia delle Scienze di Svezia recitò: “... a riconoscimento del contributo dato allo sviluppo della telegrafia senza fili”. Nell'autunno 1911 Marconi visitò le colonie italiane in Africa per sperimentare i collegamenti a lunga distanza con la stazione di Coltano; in particolare fu a Tripoli da poco occupata dalle truppe italiane dove effettuò in collaborazione con Luigi Sacco, comandante della locale stazione radio, alcuni esperimenti di collegamento radio con Coltano, che diedero impulso all'allestimento da parte dell'arma del Genio del primo servizio di radiotelegrafia militare su larga scala. Quando, nel 1912, il Titanic affondò dopo aver lanciato il segnale SOS via radio, Marconi si trovava negli Stati Uniti e accorse al porto di New York per ricevere i 705 superstiti. Intervistato dalla stampa disse «Vale la pena di aver vissuto per aver dato a questa gente la possibilità di essere salvata». Prima di tornare in Italia, venne organizzata una cerimonia ufficiale in cui i superstiti sfilarono nelle strade di New York incolonnati, recando in omaggio a Guglielmo Marconi una targa d'oro, realizzata dallo scultore Paolo Troubetzkoy, quale segno di riconoscenza. L'inventore conferì un premio al marconista del Titanic Harold Bride che rimase al proprio posto a lanciare messaggi di soccorso, anche quando l'acqua aveva raggiunto il ponte superiore.[17] Nel 1920 lo stabilimento di Marconi di Chelmsford fu sede della prima trasmissione audio annunciata pubblicamente del Regno Unito; una delle annunciatrici fu Nellie Melba. Nel 1922 il primo servizio regolare di trasmissioni di intrattenimento cominciò dal Marconi Research Centre a Writtle, vicino Chelmsford. Fu nominato presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche nel 1927 e della Regia Accademia d'Italia (l'attuale Accademia Nazionale dei Lincei) il 19 settembre 1930, diventando automaticamente membro del Gran Consiglio del Fascismo, pur partecipando ad una sola seduta. 81 Marconi e l'immagine dell'Italia all'estero La figura di Marconi fu utilizzata dal governo italiano per valorizzare il ruolo degli italiani all'estero. Il presidente del consiglio Boselli nei difficili anni della prima guerra mondiale aveva proposto di nominare Marconi commissario per curare la rappresentanza diplomatica italiana negli Stati Uniti, ma il progetto non ebbe seguito per le resistenze dei diplomatici di carriera.[18][18] Marconi e il fascismo Venne poi utilizzato dalla propaganda del regime fascista come esempio di patriottismo e genialità italica. Benito Mussolini, in un discorso al Senato del 9 dicembre 1937, affermò: "Nessuna meraviglia che Marconi abbracciasse, sin dalla vigilia, la dottrina delle Camicie Nere, orgogliose di averlo nei loro ranghi".[19] Lo stesso Marconi non nascose le sue simpatie per il regime, affermando: "Rivendico l'onore di essere stato in radiotelegrafia il primo fascista, il primo a riconoscere l'utilità di riunire in fascio i raggi elettrici, come Mussolini ha riconosciuto per primo in campo politico la necessità di riunire in fascio le energie sane del Paese per la maggiore grandezza d'Italia".[20] In occasione della 19ª riunione della Società Italiana per il Progresso delle Scienze che si tenne dal 7 al 15 settembre 1930 congiuntamente a Bolzano e a Trento, iniziò il suo discorso inaugurale con le parole: "Il mio saluto è esultante per il compiacimento di trovarmi tra i fratelli del Trentino in una grande manifestazione prettamente italiana che si svolge sul suolo riconquistato alla grande Madre sotto la guida del Re vittorioso, mentre il segnacolo della Patria sventola sicuro sul Brennero e al compimento dei nostri destini presiede e provvede la mente vigile e alerte del Duce."[21] Il nuovo matrimonio e gli anni successivi Il 15 giugno 1927 sposò Maria Cristina Bezzi-Scali.[22] La loro figlia fu chiamata Maria Elettra Elena Anna. Anche il panfilo che ospitò molte ricerche in varie parti del mondo si chiamava Elettra. Gli esperimenti effettuati nel golfo del Tigullio avevano come postazione a terra una torre, posta sulla penisola di Sestri Levante, che successivamente prese il nome di "Torre Marconi", mentre nelle carte ufficiali della Marina italiana il golfo del Tigullio assunse il nome di "Golfo Marconi". Lo affianca in questi anni l'assistente Adelmo Landini. 82 Il 17 giugno 1929 Vittorio Emanuele III conferisce a Marconi il titolo ereditario di marchese. Nel 1929, su richiesta di Pio XI, si incaricò di sovrintendere alla costruzione della prima Stazione Radio del Vaticano. L'inaugurazione di quella che nei decenni successivi assumerà il nome di Radio Vaticana avvenne il pomeriggio del 12 febbraio 1931. G. Marconi volle introdurre personalmente la prima trasmissione radiofonica di un Pontefice, Pio XI, annunciando al microfono: "Con l'aiuto di Dio, che tante misteriose forze della natura mette a disposizione dell'umanità, ho potuto preparare questo strumento che procurerà ai fedeli di tutto il mondo la consolazione di udire la voce del Santo Padre"[5]. Alle 16,49 Pio XI pronunciò in latino il primo radiomessaggio e Marconi, in collegamento diretto con New York, Melbourne, Québec e altre città del mondo, introdusse le parole del Papa affermando fra l'altro: "Per circa venti secoli il Pontefice Romano ha fatto sentire la parola del suo divino magistero nel mondo, ma questa è la prima volta che la sua viva voce può essere percepita simultaneamente su tutta la superficie della terra". Al termine della cerimonia Pio XI lo decorò con le insegne della Gran Croce dell'Ordine Piano, consegnandogli anche il Diploma di socio della Pontificia Accademia delle Scienze."[23] In questo periodo ideò e fece costruire un radiocomando con cui il Papa Pio XI poté azionare per la prima volta l'illuminazione della stele votiva dedicata alla Madonna della Lettera a Messina. Dal Centro di Coltano partì il segnale, nel 1931, che accese le luci al Cristo Redentore di Rio de Janeiro, in una dimostrazione sull'efficienza della radio in comunicazioni transoceaniche. Dal 1933 alla morte fu presidente dell'Istituto Treccani. Nel 1934 fu nominato primo presidente del CIRM che era nato su iniziativa sua e del suo medico, il dottor Guido Guida. Sempre nel 1933 mostrò nelle vicinanze di Castel Gandolfo ad alcuni alti ufficiali un apparato radio che permetteva di rilevare oggetti metallici nelle vicinanze, di fatto un primo abbozzo del radar che Marconi aveva preconizzato già nel 1922. Negli anni seguenti continuò queste ricerche, in parallelo a quelle di Ugo Tiberio. Il primo servizio di televisione regolare al mondo fu inaugurato a Londra dalla BBC il 2 novembre 1936; dopo una breve sperimentazione dei due sistemi (quello a scansione 83 meccanica dello scozzese John Logie Baird e quello elettronico della Marconi-EMI Television), la BBC adottò definitivamente il sistema elettronico Marconi-EMI dal 1º febbraio 1937] Gli furono conferite 16 lauree honoris causa (di cui due in legge), 25 onorificenze di alto rango, 13 cittadinanze onorarie[24][25]. Con Regio Decreto del 18 luglio 1936 Marconi fu promosso contrammiraglio nella riserva per meriti eccezionali. Dal 1990 fino all'introduzione dell'euro nel 2001, Guglielmo Marconi è stato raffigurato sulla banconota da 2.000 lire italiane. La morte A Roma, la mattina del 19 luglio 1937, Guglielmo Marconi accompagnò alla stazione la moglie, diretta a Viareggio per festeggiare il settimo compleanno della figlia Elettra, facendo poi ritorno nella casa del suocero, in via Condotti, dove ebbe una crisi cardiaca. Dopo che il suo medico personale, il dottor Cesare Frugoni, gli comunicò la gravità delle sue condizioni, Marconi fece chiamare un sacerdote, ricevette l'estrema unzione e morì alle 3:45 del mattino del 20 luglio.[26] In segno di lutto, quello stesso giorno le stazioni radio di tutto il mondo interruppero contemporaneamente le trasmissioni per due minuti. Ai funerali di Stato, tenutisi a Roma il 21 luglio, parteciparono la gran parte delle autorità politiche e del mondo accademico, compreso il Capo del Governo Benito Mussolini, oltre a una impressionante folla di 500.000 persone. Le sue spoglie sono custodite a Sasso Marconi presso la casa paterna di villa Griffone, dove hanno sede anche un museo e una fondazione a lui dedicati. Luigi Michelet 84 Luigi Michelet era unico figlio di una modesta coppia di domestici, cioè di persone addette al servizio di una famiglia benestante, che risiedeva in Piazza S. Ambrogio n. 3 a Firenze. Il padre, Giuseppe Michelet, era originario di Conegliano Veneto, dove ancora oggi esiste il cognome Michelet, probabilmente originato dalla trasposizione nell’antico dialetto veneto della denominazione popolare utilizzata per definire spregiativamente i soldati di ventura spagnoli, chiamati appunto “micheletti” (e per questo Michelet è un cognome italiano da leggere con normale pronuncia italiana). La madre, Maria Benedetta Chiari, proveniva invece da San Benedetto in Alpe, dove ancora oggi sono rintracciabili discendenti della sua famiglia di origine. Luigi Michelet nacque quindi a Firenze il 25 giugno 1896. Luigi Michelet fu battezzato a Firenze nel Battistero di San Giovanni e studiò, nonostante le modeste origini e risorse della famiglia, nell’Istituto Tecnico per Ragionieri di Firenze, apprendendo nel corso degli studi anche le lingue inglese e francese. Dopo un breve impegno come maestro volontario Luigi Michelet fu richiamato al servizio militare di leva ed esso coincise con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale e la successiva entrata in guerra dell’Italia, che avvenne il 23 maggio 1915. Egli frequentò allora il corso allievi ufficiali di complemento presso l’Accademia Militare di Modena e fu inviato con il grado di sottotenente al Fronte di Guerra nell’area del Piave, dove fu autore di una azione eroica nel corso della battaglia avvenuta il 29-30 settembre 1917 per la conquista dell’area montuosa soprastante la località di Madoni, nell’Altipiano della Bainsizza (oggi in territorio sloveno), al comando come tenente della sezione di mitraglieri dell’84° Reggimento di Fanteria della Brigata Venezia. Per tale azione eroica Luigi Michelet fu pertanto insignito dell’onorificienza militare della Medaglia di Argento. Dopo un breve periodo di assenza dal fronte di guerra poichè assegnato come istruttore nella Scuola Allievi Ufficiali di Caserta, Luigi Michelet rientrò in servizio operativo nell’area del Monte Grappa come tenente in forza al 74° Reggimento di Fanteria della Brigata Lombardia e, pochi mesi prima del 4 novembre 1918, in cui ebbero termine le azioni belliche sul fronte italiano, fu vittima, il 28 luglio 1918, dell’esplosione di una bomba a mano, spirando per le gravissime ferite riportate a soli 22 anni nell’Ambulanza Chirurgica d’Armata n. 1 nei pressi dell’ Ospedale Militare di Crespano del Grappa. La salma fu in un primo momento inumata nel Cimitero Militare di Crespano del Grappa, da cui fu poi trasferita il 15 giugno 1921 nel Cimitero di Trespiano di Firenze. Il padre di Luigi Michelet morì dopo poco, il 6 maggio 1922, prima di vedere la Scuola Elementare di Antella, a Bagno a Ripoli (Firenze), intitolata a suo figlio con Delibera 85 Podestarile del Comune di Bagno a Ripoli n. 62 del 7 marzo1928, in memoria della sua azione eroica nella Prima Guerra Mondiale e del suo valido impegno come maestro volontario. La madre morì invece dopo il termine della Seconda Guerra Mondiale il 10 gennaio del 1946. Tutta la famiglia Michelet è adesso unita nel ricordo del figlio nella sepoltura comune ai suoi lati nel Cimitero di Trespiano a Firenze, nel loculo n. 1129 nella Zona Levante. Francesco Redi Francesco Redi nacque ad Arezzo il 18 febbraio 1627 e morì a Pisa nel 1697. Era figlio di un medico che lavorava presso il Granduca di Toscana ed aveva otto fratelli, di cui quattro maschi e cinque femmine. Studiò a Firenze e a Pisa e lì si laureò nel 1647 in Filosofia e Medicina. Dopo la laurea Redi frequentò per tutto il 1648 la scuola di disegno di Remigio Cantagallina, come annotava nel proprio Libro di Ricordi. Continuò poi gli studi a Roma fino al 1654. Successivamente, a Firenze, entrò a servizio dei Medici e si dedicò allo studio delle lingue. Dal 1655 fece parte dell'Accademia della Crusca, in cui lavorò alacremente all'III edizione del Vocabolario e di cui fu arciconsolo dal 1678 al 1690. Partecipò alla fondazione dell'Accademia del Cimento e insegnò nello Studio Fiorentino. Fu nominato archiatra dal Granduca Ferdinando II: tale carica indicava il medico gerarchicamente più importante dello Stato. Pubblicò, nel 1685, un'opera letteraria che divenne celebre alla sua epoca: "Bacco in Toscana". Morì a Pisa ma fu seppellito ad Arezzo per sua disposizione testamentaria. Nell'Ottocento una statua che lo ritrae fu collocata in una nicchia del Piazzale degli Uffizi. Più recentemente, gli è stato dedicato un cratere di 62 km di diametro su Marte. 86 Attività scientifiche[ I suoi studi, fra i quali quelli intorno alla generazione spontanea e al veleno delle vipere, rivestono particolare importanza nella storia della scienza moderna, per la loro opera di demolizione di alcune teorie di stampo aristotelico a favore di un'attività sperimentale e per la loro applicazione in campo medico di una pratica terapeutica di impostazione ippocratica, costruita su regole di prevenzione e sull'uso di rimedi esclusivamente naturali e su precetti di vita equilibrata. Pubblicò un gran numero di ricerche naturalistiche, che destarono grande interesse in tutta Europa. Nelle "Osservazioni Intorno alle Vipere" dimostrò che il veleno di questi animali, contrariamente alla comune opinione dell'epoca, è dannoso solo se inoculato nella ferita e non se ingerito. Particolarmente importanti sono le sue "Esperienze Intorno alla Generazione degl'Insetti" del 1668, nato da una lettera a Carlo Dati, in cui confutò la teoria della generazione spontanea, allora generalmente accettata, con un approfondito studio sperimentale della riproduzione delle mosche. Nel lavoro scientifico di Redi più ancora dei risultati ottenuti è essenziale il metodo usato, che gli assicura un posto di grande rilievo nella storia del metodo sperimentale. 87