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macchine
& materiali
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& materiali
Jcb
Controcorrente
Maurizio Quaranta
È come ha deciso
di affrontare la
crisi l’inglese JCB,
inaugurando un nuovo
stabilimento per la
propria Heavy line e
presentando un nuovo
escavatore cingolato da
36 tonnellate
I
l produttore di Rocester ha inaugurato
lo scorso Gennaio un nuovo stabilimento per la linea Heavy dei propri
escavatori cingolati e gommati, realizzato
per migliorare ulteriormente gli standard qualitativi della gamma “pesante” e per portare la propria produzione a 8.000
unità l’anno. Ma lo stabilimento Heavy Products
non è l’unica novità recente annunciata da JCB.
La primavera 2009 ha portato alla luce due nuovi,
importanti prodotti, ovvero l’escavatore cingolato JS290 Auto e JS360
Auto, progettato per competere nel mercato globale degli escavatori.
Due progetti dunque che, nelle intenzioni,
porteranno JCB a essere considerato
un protagonista non solo nel segmento
delle macchine di piccola e media taglia,
ma anche nell’altrettanto impegnativo
settore “Heavy Line”.
Il neonato stabilimento Heavy Products
− che si aggiunge a quello indiano,
anch’esso dedicato esclusivamente alla
produzione di escavatori cingolati e gommati dalle 8 alle 21 ton − occupa una superficie di 42.000 m2, impiega 48 squadre altamente specializzate − capaci di
produrre una gamma di 25 modelli: escavatori cingolati da 7 a 46 ton ed escavaGiugno 2009
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John Gill, AD JCB
Heavy Products
tori gommati da 13 a 22 ton − ed è strutturato in due settori ben distinti, uno destinato alla carpenteria e alla saldatura,
l’altro all’assemblaggio.
La ratio di tale disposizione va ricercata
nel tentativo di eliminare il rischio di trasmissione all’area di assemblaggio delle
sostanze contaminanti presenti nell’area
di saldatura e carpenteria.
Sempre a tal fine, sono state introdotte
vere e proprie “camere sterili” per l’assemblaggio di tutti i principali componenti
idraulici e per la realizzazione di kit per
componenti di determinati allestimenti.
Inoltre, l’azienda ha investito in nuovissime cabine di verniciatura con un processo di verniciatura a sei fasi, che offre al cliente una finitura di altissimo livello ed estremamente durevole, che fa
sì che l’aspetto delle macchine rimanga
come nuovo più a lungo, aumentando
così anche il valore residuo della macchina. È John Gill, AD JCB Heavy Products, a dichiarare alla platea di giornalisti provenienti da tutta Europa che «questo centro è senza ombra di dubbio uno
dei più moderni stabilimenti per la produzione di escavatori al mondo e ne sono
estremamente orgoglioso.
Da quando JCB ha iniziato a produrre
la nuova gamma JS ci siamo costruiti
un’ottima reputazione, grazie alla qua-
lità, durata, potenza, controllabilità, efficienza e comfort dei nostri escavatori. Il
massiccio investimento che abbiamo sostenuto nella costruzione del nuovo stabilimento significa che possiamo ulteriormente migliorare questa nostra fama costruendo macchine di qualità ancora superiore».
«Riuscire ad accrescere ulteriormente
tali livelli qualitativi − ha concluso Gill −
è stato alla base della decisione di inve-
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stire 40 milioni di sterline nella produzione
di escavatori. È questo un momento estremamente entusiasmante nello sviluppo
del settore escavatori di JCB». Novità
anche per quanto concerne i collaudi preconsegna, da sempre particolarmente rigorosi, ed oggi arricchiti dal nuovo sistema “hot-test”, che prevede nel nuovo
stabilimento JCB Heavy Products tre fasi
anziché due nonché un controllo in 200
punti sulla finitura della macchina prima
della spedizione dalla fabbrica.
Il nuovo escavatore cingolato JS360 Auto
è la grande novità di JCB per la fascia più
alta di questa categoria di peso che si aggiunge a due modelli di successo, quali il
JS290 e il JS330. Progettato per competere nel mercato globale degli escavatori nel settore da 33 a 40 ton, esso abbina una grande stabilità ad una rilevante
controllabilità, in modo da offrire una valida soluzione anche in applicazioni gravose quali demolizioni, cave, movimentazione terra e costruzione di strade.
È azionato da un motore Isuzu AH-6HKIX
Tier III, a sei cilindri, da 7,8 l e 212 kW a
2.000 giri/min, potenza ottenuta grazie
a un regolatore elettronico isocrono che
risponde automaticamente alle richieste
dell’impianto idraulico, mantenendo la potenza ottimale del motore per una determinata condizione di funzionamento.
Il risultato è una maggiore reattività, tempi
di ciclo più rapidi e un conseguente miglioramento della produttività.
Le prestazioni offerte dall’impianto idraulico e dal motore sono controllate dal sistema di gestione avanzato JCB AMS,
che consentono all’operatore di scegliere
tra quattro modalità di funzionamento,
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Il sottocarro, caratterizzato da una struttura a “X”, interamente saldato con protezione inferiore centrale, longheroni a
sezione trapezoidale e fori per lo scarico
di detriti in corrispondenza dei rulli di supporto, è disponibile nella versione L (carro
lungo) e NL (carro lungo e stretto), con
pattini da 600 a 900 mm.
È sufficiente un occhio attento per rendersi conto degli straordinari sforzi progettuali per garantire un comodo accesso
per la manutenzione, con ampie cofanature che consentono l’accesso a tutti i
punti da terra e comunque un agevole
accesso a gruppi come il propulsore, il
distributore, i filtri e le pompe.
Ampi gli spazi di manovra a disposizione
ovvero quattro diversi livelli di potenza e velocità necessari
per una determinata operazione.
L’escavatore JS360 è equipaggiato con un braccio monolitico
di nuovo disegno da 6,45 m, mentre sono disponibili avambracci di lunghezze pari a 2,1m, 2,63m, 3,23m e 4,03 m, in
grado così di soddisfare le diverse esigenze degli operatori in
termini di sbraccio, profondità di scavo, altezza di carico, forze
di strappo e versatilità in cantiere. Le strutture, integralmente
saldate, offrono un’ulteriore resistenza per l’impiego di attrezzature da demolizione. La forza di penetrazione con avambraccio da 2,21 m è di 245 kN, mentre la forza di strappo
massima della benna è pari a 230 kN.
del personale tecnico di assistenza, che
consentono gli interventi più importanti
senza alcun smontaggio. Inoltre tutti i
gradini e i rivestimenti superiori della piattaforma sono dotati di pannelli antiscivolo. Ad agevolare ulteriormente le operazioni di manutenzione, un display digitale, che fa parte del sistema AMS che
comprende anche un sistema di autodiagnostica, in cabina monitora tutti i livelli
dei liquidi.
Il JS360 è dotato della cabina comune
agli escavatori della serie JS Auto, garanzia di comfort operativo di classe superiore e di una visibilità a 360 gradi: installata su 6 supporti viscoelastici per
garantire un ottimale l’isolamento dalle
vibrazioni e dal rumore, la cabina è si-
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cura, comoda ed ospitale, disegnata in
modo ergonomico e pratico con una eccellente disposizione dei comandi, per
migliorare la funzionalità e ottimizzare il
comfort dell’operatore.
La visibilità è eccellente grazie alle notevoli superfici vetrate; sul tetto è presente
una finestra con tergicristalli che permette di vedere bene l’attrezzatura di lavoro anche quando piove.
Il sedile, a sospensione pneumatica completamente regolabile e montato su guide
(optional), è dotato di numerose regolazioni che permettono all’operatore di trovare il giusto comfort, minimizzando la
fatica richiesta per affrontare una dura
giornata di lavoro.
Infine, i comandi integrati nelle leve a
corsa breve, sensibili e reattive, consentono di effettuare le varie operazioni senza
alcuno sforzo.
Sempre in cabina troviamo il monitor di
controllo, che permette di controllare rapidamente, e in qualsiasi momento, tutti
i parametri di funzionamento della macchina, ma anche di impostare una delle
quattro differenti modalità di lavoro, così
da permettere un utilizzo sempre efficace, a seconda della potenza richiesta
dal tipo di lavoro che ci si trova ad eseguire.
Il monitor orientabile AMS − ricordiamo
che l’AMS registra tutti i principali dati di
funzionamento della macchina che agevolano la diagnosi degli eventuali problemi − ha un design compatto con un’interfaccia semplice e facile da usare che
comprende: schermo antiriflesso, orologio, area messaggi, indicatore di modalità di lavoro, visualizzazione delle ore di
funzionamento, spie, indicatore del rapporto inserito, indicatori livello carburante,
temperatura acqua e temperatura olio
idraulico.
In conclusione, non possiamo che complimentarci con la JCB che, nonostante
le attuali difficoltà di mercato, ha affrontato la crisi controcorrente, investendo
in un nuovo stabilimento e presentando
un nuovo escavatore cingolato da 36
ton.n
Peso operativo
Tonnellate
Potenza netta
motore
kW (CV)
Forza di strappo
alla benna
kgf
Portata
pompa
l/min.
JS360
36.0
202 (270)
24881
2 x 300
A
B
C
D
E
F
4021
4954
2600/2390
3200-3500/2990-3290
11220
3590-3850
G
H
I
J
K
L
M
N
1214
3460
2990
3202
530
1024
3431
3220
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