Risultato clinico e radiografico con follow
Transcript
Risultato clinico e radiografico con follow
CASE REPORT SIO NUOVI SOCI ATTIVI SIO Uno dei casi clinici presentati dal dott. Antonio Salierno al Congresso Internazionale di Milano Antonio Salierno Risultato clinico e radiografico con follow-up a 4 anni di un impianto post-estrattivo immediato al mascellare superiore. Case report nintroduzione e predicibili, se non in particolari condizioni e limitatamente a particolari sedi ossee. Negli ultimi anni, nelle varie branche dell’odontoiatria, è stata avvertita fortemente la necessità di ridurre i tempi terapeutici. Questa esigenza è stata particolarmente percepita nell’ambito n descrizione del caso dell’implantologia, che, tradizionalmente, prevede Paziente maschio, P. L., anni 42, giunge alla molti mesi, talvolta anni, per la realizzazione di un nostra osservazione per la risoluzione della frattu- trattamento implanto-protesico. Nel tentativo di ri- ra dell’elemento dentario sede 2.4. L’esame anam- durre i tempi di attuazione, numerosi Autori hanno nestico rivela buone condizioni di salute generale, focalizzato il loro interesse sull’implantologia po- assenza di malattie sistemiche, abitudine al fumo stestrattiva e sul carico immediato degli impianti, (> 10 sigarette/die). Si apprezzano all’esame obietti- dimostrando che, in particolari casi, si può ottenere vo discrete condizioni di igiene orale, biotipo paro- l’osteointegrazione e il successo clinico, radiografi- dontale spesso. L’OPT esibita consente di riscontrare, co e istologico, anche quando gli impianti vengono all’arcata superiore, presenza, in sede 1.3, di restauro inseriti direttamente in alveoli postestrattivi. conservativo incongruo su dente trattato endo- Le principali situazioni cliniche che riconoscono donticamente; in sede 2,4, presenza di elemento una valida indicazione al posizionamento po- dentario fratturato con parete vestibolare residua, stestrattivo immediato di un impianto sono le precedentemente sottoposto a terapia endodontica fratture radicolari, gli insuccessi endodontici e le e presenza di restauri conservativi in sede 1.5-1.6- parodontopatie avanzate. Al contrario, limita for- 1.7-2.5-2.6-2.7. All’arcata inferiore si rileva presenza temente l’applicazione di tale metodica la pre- di ponte protesico in sede 3.5-3.6-3.7 e di restauri senza di un insufficiente volume osseo intorno conservativi in sede 4.7-4.8 (Figg. 1a-c). all’alveolo, soprattutto in senso corono apicale: Il piano di trattamento iniziale prevede l’effet- infatti, il tessuto osseo dovrà permettere, in primo tuazione di una terapia eziologica strumentale luogo, una buona stabilità primaria dell’impianto; (motivazione all’igiene orale, detartrasi, sondag- pertanto, è necessario che ci siano almeno 4 mm gio parodontale, levigatura radicolare, verifica ed di osso disponibile apicalmente all’alveolo denta- eventuale ritrattamento conservativo ed endo- rio e almeno 2 mm in più del diametro massimo dontico degli elementi sede 1.3-1.6-2.5-2.7”). dell’impianto che bisogna posizionare. Alla rivalutazione, ottenuto il completo risanamento Allo stato attuale delle conoscenze, non è, quin- dei tessuti parodontali, eseguite le cure odontoiatri- di, possibile considerare queste tecniche sicure che conservative in sede 1.6-2.5 -2.7 ed endodon- Antonio Salierno, Odontoiatra. Specialista in Chirurgia Odontostomatologica, Libero Professionista. Corrispondenza: Studio Salierno Via Carlo Poerio 11 80058 Torre Annunziata (Na) Tel./Fax 0818618393 Cell. 3392025705 [email protected] Parole chiave: Impianto immediato, Frattura radicolare, Impianto postestrattivo. Implantologia 2012; 4: 53-56 53 SIO CASE REPORT a b c Figg. 1a-c (a) OPT iniziale. (b) Situazione clinica iniziale. (c) Rx endorale che evidenzia frattura in sede 2.4. Fig. 2 Riabilitazione dell’elemento 1.3 con corona. c a b Figg. 3a-c (a,b) Evidenziazioni clicnica e radiografica della frattura coronale completa del 2.4. (c) Esito di frattura coronale in sede 2.4, con parziale guarigione dei tessuti molli e permanenza in sede della radice. tica-protesica”in sede 1.3 (Fig. 2), viste le condizioni postestrattivo, la creazione del letto implantare della sede 2.4 (Figg. 3a-c), si opta per l’inserimento di è avvenuta grazie all’ausilio di strumenti rotan- un impianto post-estrattivo immediato. ti (frese per impianti osseo speed Astra Tech). Terminata la preparazione del letto implantare, Fasi chirurgiche 54 l’impianto prescelto rispettivamente: impianto La preparazione del paziente comincia già da 4*11 mm (Astra Tech Osseo Speed) è stato qualche giorno prima dell’intervento con un’ac- inserito nel sito chirurgico a bassissima velocità, curata preparazione iniziale: ablazione tartaro e monitorando il torque di inserzione mediante lucidatura di tutti gli elementi dentari, sciacqui manipolo collegato al motore chirurgico e com- con clorexidina 0,2% per 1 min ogni 12 ore; co- pletando, infine, manualmente l’avvitamento. La pertura antibiotica per via orale a partire dalla buona stabilità primaria ottenuta viene confer- sera prima fino a 7 giorni dopo l’intervento. mata anche dall’assenza di rotazione implantare Immediatamente prima dell’intervento il pazien- (spinning test negativo) al momento dell’avvita- te effettua uno sciacquo con clorexidina 0,2% mento manuale della vite tappo (Cover screw, per 1 min e viene effettuata la disinfezione dei Astra Tech) (Figg. 5a-c). tessuti periorali con clorexidina 0,2%. La tecnica Terminato l’intervento è stata eseguita la radiografia di anestesia, ha previsto l’utilizzo di un’anestesia di controllo ed è stata effettuata la sutura dei lembi plessica, la formulazione di anestetico utilizzata con punti in seta “Eticon 3-0” che sono stati rimossi (articaina con adrenalina 1/100.000), eseguita l’a- a distanza di una settimana (Fig. 6). nestesia è stato allestito un lembo a tutto spes- A distanza di tre mesi dopo aver eseguito i controlli sore minimamente esteso che ha consentito l’e- clinici e radiografici è stata eseguita l’esposizione sposizione dei frammenti radicolari, previa odon- dell’ impianto con l’effettuazione di un lembo mi- tectomia è stata eseguita l’avulsione prima della nimamente esteso che ha consentito la rimozione radice vestibolare e successivamente della radice della cover screw e la sostituzione con vite di guari- palatale (Figg. 4a-c), dopo revisione dell’alveolo gione (healing abutment, Astra Tech) (Fig. 7). Implantologia 2012; 4: 53-56 CASE REPORT a b SIO c Figg. 4a-c Allestimento del lembo ed avulsione dei frammenti radicolari. a b c Figg. 5a-c (a) Rx di controllo eseguito durante le fasi di preparazione del letto implantare. (b) Impianto Osseo Speed 4.0* 11 Astra Tech inserito nell’alveolo residuato dall’avulsione della radice palatale. (c) Rx di controllo alla baseline. n Riabilitazione protesica successivi, ha consentito un adeguato condizio- Due settimane dopo la connessione della A circa 3 mesi di distanza, una volta stabilizzate le vite di guarigione, è stata rilevata l’impronta preli- condizioni dei tessuti molli, si è proceduto al rilievo minare per il confezionamento della corona prote- dell’impronta definitiva mediante un transfer perso- sica provvisoria (Figg. 8a,b). Il provvisorio, nei mese nalizzato in base al profilo d’emergenza del restauro namento dei tessuti periimplantari (Figg. 9a,b). a Fig. 7 Esposizione dell’impianto e connessione della vita di guarigione a tre mesi dall’inserimento. a Fig. 6 Sutura dei lembi Eticon 3-0. b Figg. 8a,b Rilievo dell’impronta. b Figg. 9a,b Elemento provvisorio ed aspetto dei tessuti periimplantari. Fig. 10 Abutment posizionato TiDesign™ Astra Tech. Implantologia 2012; 4: 53-56 55 SIO CASE REPORT Fig. 12 Manufatto in prova biscotto. a b Figg. 11a,b Prova struttura aurea con controllo radiografico del fit. Figg. 13a,b Manufatto definitivo ed Rx finale. a b provvisorio. Il restauro definitivo è costituito in un abutment in titanio personalizzabile TiDesign™ Astra Tech (Fig. 10) e una corona in lega aurea-ceramica che è stata finalizzata dopo le varie procedure di: a b Figg. 14a,b Controllo clinico e radiografico a quattro anni. prova della struttura protesica aurea con controllo radiografico del fit (Figg. 11a,b), rilievo dell’impronta di posizione, registrazione del colore, prova biscotto con verifica delle superfici di contatto interdentali e verifica dei contatti occlusali in centrica, in lateralità destra e sinistra ed in protrusione (Fig. 12). La valutazione finale del caso evidenzia una valida integrazione del restauro nei tessuti circostanti e l’assenza di riassorbimento osseo periimplantare (Figg. 13a,b). nFollow-up Il controllo clinico e radiografico a distanza di quattro anni dimostrano una buona stabilità dei tessuti molli ed un fisiologico rimodellamento osseo (Figg. 14a,b). nRingraziamenti Si ringraziano il Dott. Pasquale Spina per la collaborazione nella fase chirurgica e il Sig. Arturo Pepe per la realizzazione dei manufatti protesici. 56 Implantologia 2012; 4: 53-56 nBIBLIOGRAFIA 1. Scarano A, Iezzi G, Petrone G, Marinho VC, Corigliano M, Piattelli A. Immediate postextraction implants: a histologic and histometric analysis in monkeys. J Oral Implantol. 2000;26(3):163-9. 2. Paoloantonio M, Dolci M, Scarano A, D’Archivio D, Di Placido G, Piattelli A. Immediate implantation in fresh extraction sockets. A controlled clinical and histological study in man. J Periodontol. 2001;72:1560-1571. 3. Cochran DL, Morton D, Weber HP. Consensus statements and recommended clinacal procedures regarding loading protocols for endosseus dental implants. J Oral Maxillofaces Implants. (2004). 4. Hammerle CHF, Chen ST, Wilson TG. Consensus statements and recommended procedures regarding the placemant of implants in extraction sockets. J Oral Maxillofac Implants. 2004;19:26-28. 5. Araujo & Lindhe. Dimensional ridge alterations following tooth extraction. An experimental study in the dog. J Clin Periodontol 2005;32:212-218. 6. Nevins M, Camelo M, De Paoli S, Friedland B, Schenk RK, Parma-Benfenati S, Simion M, Tinti C, Wangenberg B. A study of the buccal wall of extraction sockets of teeth with prominent roots. Int J Periodontics Restorative Dent. 2006;26:19-29. 7. Tomasi C, Sanz M, Cecchinato D, Pjetursson EB, Ferrus J, Lang NP, Lindhe J. Bone dimensional variations at implants placed in fresh extraction sockets: a multivariante analysis. Clin Oral Implants Res. 2010 Jan;21:30-36.