Generatori di clock e di impulsi
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Generatori di clock e di impulsi
Generatori di clock e di impulsi - Il condensatore è costituito da due superfici conduttrici parallele, le armature, separate da un materiale isolante, il dielettrico. La quantità di carica Q e l’energia E immagazzinate nel condensatore valgono rispettivamente Q = CV 1 E = CV 2 2 dove V è la tensione ai capi del condensatore e C è un parametro tipico del condensatore, detto capacità. La sua unità di misura è il farad (F) anche se molto più usati sono i sottomultipli μF, nF, pF. - Un condensatore, quando viene alimentato da una tensione E tramite una resistenza R , si carica con legge esponenziale tendendo ad E con costante di tempo = RC. Anche la scarica avviene con legge esponenziale. L’espressione generale di una tensione esponenziale v che, partendo dal valore iniziale Vin tende al valore finale Vfin con costante di tempo = RC è riportata qui di seguito insieme con l’espressione che fornisce il tempo T necessario affinché l’esponenziale raggiunga un valore VT v =V fin − (V fin − Vin )e − t τ T = RC ln V fin − Vin V fin − VT - I generatori di clock altro non sono che generatori di onde quadre (multivibratori astabili). Possono essere di tipo RC oppure a quarzo. Nelle figg. 1 e 2 sono riportati gli schemi di due generatori di clock del primo tipo, insieme con le formule che forniscono il periodo di oscillazione, mentre nelle figg. 3 e 4 sono illustrati due generatori a quarzo. - I generatori di impulsi, detti anche multivibratori monostabili, generano impulsi di durata predeterminata in seguito al comando di un segnale di ingresso. Nelle figg. 5 e 6 sono rappresentati rispettivamente un generatore di impulso di reset ed un monostabile a porte OR. - In tutte le famiglie logiche TTL e CMOS sono disponibili monostabili integrati, come il '221. Questi monostabili sono detti non retriggerabili se, una volta attivati, divengono insensibili ad eventuali segnali di comando; in caso contrario sono retriggerabili. - Il timer 555 è un temporizzatore integrato molto usato che può essere utilizzato sia come astabile sia come monostabile. Nelle figg. 7 e 8 sono illustrate le due configurazioni con le formule che forniscono rispettivamente il periodo dell’oscillazione e la durata dell’impulso. Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4 Fig. 5 Fig. 6 Fig. 7 Fig. 8