POF 2010-2013 - scuolaiaccarino

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POF 2010-2013 - scuolaiaccarino
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
“ETTORE IACCARINO”
Via Doglie, 20 – 80056 Ercolano (Na) – tel. 081 - 7390222 - fax 081 - 7322504
cod. fiscale 80039900636 – cod. ministeriale namm27100t
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PREMESSA
Il Piano dell’offerta formativa è il
documento che rappresenta l’identità culturale e
progettuale della scuola, attraverso il quale essa assume impegni concreti nei confronti
dell’utenza.
Il POF della Scuola Ettore Iaccarino, è uno strumento di garanzia per la formazione integrale
della persona.
La nostra “mission” privilegia lo sviluppo armonico dell’allievo, la valorizzazione delle
“diversità” e la promozione delle potenzialità, mettendo in atto tutte le forme di flessibilità di
tipo didattico e organizzativo.
La nostra Scuola, consapevole che il traguardo finale per ciascun alunno può ritenersi
raggiunto se le conoscenze (il sapere) e le abilità operative (il fare) apprese ed esercitate sono
diventate competenze , attua metodologie didattiche ed educative di insegnamentoapprendimento sempre più efficaci e propone un percorso che affianca, alle attività curriculari,
un’offerta formativa extracurriculare, finalizzata al recupero e all’eccellenza, senza trascurare la
progettazione di interventi sistematici di orientamento e di scelta, attraverso l’Educazione alla
convivenza civile.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO

L.104/92 Assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone handicappate

L.59/97 Conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed Enti locali per la
riforma della pubblica amministrazione

D.P.R.275/99 Regolamento dell’Autonomia

CC.CC.NN.LL. e CC.CC.NN.II. Contratti collettivi nazionali per il personale della
scuola

L.53/03 Norme generali sull’istruzione e i livelli essenziali delle prestazioni in
materia d’istruzione e formazione professionale

Novellato Titolo V della Costituzione, art.117/ L.C. 3/01 Potestà legislativa dello
Stato e delle Regioni

D.L.59/04 Indicazioni e istruzioni per la scuola secondaria di I grado.

Carta dei Servizi

Statuto degli Studenti
CAP. 1 IDENTITA’ DELLA SCUOLA
1.1 Contesto Territoriale
Nel recente passato Ercolano, noto comune vesuviano dalla gloriosa storia, ha registrato
una consistente crescita demografica, dovuta anche a fenomeni migratori dalla metropoli
all’immediata periferia.
Nel presente, invece, si nota una tendenza di segno opposto motivata da:
o ricerca di occupazione stabile;
o presa di distanza dal vulcano;
o reperimento di alloggi meno costosi;
o ansia di offrire ai più giovani un ambiente di vita più sereno e
meno pericoloso.
L’economia è mista, con intense attività agricole e di floricoltura e un vivace settore
terziario, mentre modeste sono le presenze artigianali (lavorazione della pietra lavica e del
corallo) e di carattere industriale. Le strutture turistico-alberghiere sono purtroppo ancora
carenti rispetto alla presenza in loco di siti di importanza e valore mondiali: scavi archeologici,
ville settecentesche lungo il “Miglio D’Oro”, Vesuvio, basilica di S. Maria a Pugliano.
A questo proposito, è in atto il tentativo di riconversione economica da parte dell’ Ente
locale, dell’ imprenditoria pubblica e privata, per fare del comune un polo di attrazione
turistica.
2
Per quanto riguarda l’organizzazione del tempo libero, è necessario rilevare la mancanza di
sale cinematografiche e di luoghi di aggregazione, nonché la prevalenza di associazioni
sportive e di palestre private, di cui pochi ragazzi possono usufruire. Tutto ciò fa sì che la
maggior parte dei nostri adolescenti trascorra buona parte della giornata per strada esposta a
pericoli e richiami di ogni genere, a meno che non sia impegnata a scuola per attività
complementari o non venga accolta presso le Parrocchie della zona. Anche all’interno della
scuola da questionari, interviste e dialoghi con i ragazzi, è emersa l’esigenza di strutture
destinate al tempo libero.
I mali del luogo sono, poi, quelli tipici dei paesi meridionali di gran parte degli Stati del
mondo: criminalità, sottocultura e illegalità , precarietà della situazione economica, mancanza
di seri interventi sociali e finanziari.
1.2 Analisi Socio-Psico-Pedagogico della Scuola
La “Iaccarino” presenta un contesto socio-culturale eterogeneo. In molti casi gli allievi
rilevano carenze affettive, difficoltà relazionali, conseguenze di rapporti familiari difficili. Ciò
comporta inadeguato coinvolgimento e rallentamento dei processi di apprendimento. Di contro
un’altra parte dell’utenza scolastica manifesta interesse verso offerte formative innovative e
costituisce il terreno fertile su cui operare per perseguire un progressivo innalzamento
culturale del contesto sociale circostante.
CAP. 2 ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
2.1 RISORSE UMANE E PROFESSIONALI

Dirigente Scolastico (D.S.): è la figura di riferimento principale per
tutte le componenti dell’istituzione sia per gli aspetti di ordine amministrativo che
organizzativo.

Personale docente: ogni insegnante lavora in un clima di
collaborazione, sul piano didattico, con i colleghi e sul piano educativo-relazionale
con le famiglie, senza mai perdere di vista la crescita e la valorizzazione della
persona, nel rispetto delle differenze e della identità di ciascuno alunno.

Personale non docente: Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
(D.S.G.A.),
assistenti amministrativi (addetti alla segreteria) e collaboratori
scolastici. Essi garantiscono un servizio puntuale ed efficiente, sia nelle prestazioni
specifiche, sia nei rapporti interpersonali con alunni e docenti.

Docente vicario.

Funzioni Strumentali, figure funzionali all’attuazione del POF e al
suo miglioramento.

Gruppo di studio e di lavoro per l’educazione e l’integrazione degli
alunni diversamente abili.

Equipe Pedagogiche.

Docenti coordinatori.

Comitato di Valutazione.

Consiglio d’Istituto e Giunta Esecutiva.

Famiglie degli alunni: collaborano al percorso formativo e seguono le
attività di apprendimento con costruttiva ed efficace disponibilità.
2.2 RISORSE STRUTTURALI E STRUMENTI
La nostra scuola è dotata di:

26 aule;

1 palestra coperta;

1 anfiteatro esterno;

1 campetto esterno polifunzionale;

1 laboratorio informatico dotato di 20 postazioni + teacher desk;

1 laboratorio linguistico:

1 laboratorio musicale e sala video;

Biblioteca;

Collegamento internet + collegamento con la rete locale;

Lavagne LIM;
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






Attrezzature per tennis tavolo;
1 televisore;
1 telecamera;
1 videoregistratore;
2 fotocamere;
Lettore DVD;
Distributore automatico di bevande e alimenti confezionati.
2.3 RISORSE ESTERNE DI SUPPORTO
Periodicamente diventano “risorsa“ persone esterne alla scuola, coinvolte in progetti
specifici: volontari, giornalisti, artigiani, esperti individuati dalla scuola , forze dell’ordine.
I soggetti con cui la Scuola opera sono i seguenti:

Altre scuole del territorio

Azienda Sanitaria Locale

Enti ed Istituzioni culturali locali

Associazioni di volontariato e di cooperazione sociale

Soggetti economici locali

INDIRE

Centri di formazione professionale
2.4 SERVIZI ALL’UTENZA
Il Consiglio d’Istituto, il Dirigente Scolastico, il Collegio dei docenti, i genitori, gli alunni, il
personale ATA partecipano ai processi decisionali, relazionali e ai progetti di sperimentazione,
nel rispetto delle specifiche competenze.

Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico previo appuntamento.

Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico conformemente agli avvisi
affissi all’albo e garantiscono i seguenti servizi:
 rilascio certificati di frequenza e/o iscrizione, entro tre giorni dalla
richiesta;
 rilascio certificati con votazione e/o giudizi, entro cinque giorni dalla
richiesta;
 rilascio attestati e certificati di diploma: “a vista” a partire dal terzo giorno
lavorativo dopo la pubblicazione dei risultati finali.

I collaboratori scolastici provvedono alla sorveglianza degli alunni e alla
pulizia dei locali.
2.5 RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
I genitori entrano nella scuola quali rappresentanti degli allievi e, come tali, partecipano
al Contratto Educativo, condividendone responsabilità e impegni nel reciproco rispetto di
competenze e ruoli.
Compiti dell’Istituzione scolastica sono:
formulare proposte educative e didattiche;
fornire in merito ad esse informazioni chiare;

valutare l’efficacia delle proposte;

rendere conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli alunni;

individuare le iniziative tese al sostegno e allo sviluppo dei soggetti in
situazione di handicap, svantaggio, disagio, difficoltà ed esplicitarne le modalità, la
frequenza, la durata.
Compiti dei genitori sono:

intervenire alle assemblee;

tenersi informati e al corrente delle iniziative della scuola, discuterle e
contribuire al loro arricchimento e alla loro realizzazione;

sostenere i ragazzi nel mantenere gli impegni assunti a scuola;

partecipare ai colloqui individuali;


4

cooperare perché l’ alunno percepisca l’importanza della collaborazione
tra scuola e famiglia per la sua crescita e formazione.
Nel corso dell’anno, i docenti sono disponibili ad incontrare i genitori nelle ore di
ricevimento, che verranno comunicate tempestivamente dai docenti stessi; inoltre, sono
programmati 4 incontri collegiali:
presentare il P.O.F.(Ottobre);
andamento didattico-disciplinare (Dicembre e Aprile)
illustrazione schede di valutazione (Febbraio).
I momenti assembleari devono rispondere alle esigenze di dibattito, di promozione, di
confronto culturale e costituiscono il momento privilegiato per la costruzione di un valore
comune e condiviso.
La formalizzazione dei rapporti scuola- famiglia-alunno è esplicitata nel “Patto Educativo
di corresponsabilità”, in cui vengono delineati i compiti essenziali degli utenti (docentifamiglie-alunni) che rappresentano i soggetti direttamente interessati allo svolgimento
concreto e quotidiano della vita scolastica.
Parte del Patto Educativo di corresponsabilità viene riportata qui di seguito e viene
distribuita ai genitori all’inizio del primo anno di scuola media.
2.6 Patto Educativo di corresponsabilità
Il Patto Educativo di corresponsabilità, con valenza triennale, è l’accordo fra docente e
discente, fra scuola e famiglie. Con esso vengono sottoscritti gli impegni reciproci, le attività,
le metodologie, i criteri di verifica e di valutazione, per raggiungere gli obiettivi formativi
previsti.
Base del Contratto formativo, è la conoscenza e il rispetto del Regolamento d’Istituto, la
Carta dei servizi e lo Statuto degli studenti.
Agli alunni è richiesto:
serietà nell’impegno, nell’ascolto, nell’attenzione e nella partecipazione in classe;
puntualità e rispetto dell’orario scolastico;
serietà nell’impegno;
utilizzo della divisa scolastica;
puntualità nelle giustifichi;
non utilizzo del cellulare all’interno dell’edificio scolastico;
comportamento corretto e rispettoso verso i docenti, il personale della scuola e gli
alunni che la frequentano;
 comportamento corretto nelle uscite didattiche;
 comportamento corretto verso la scuola e i suoi arredi.

















I docenti si impegnano a:
creare un clima di serenità, di confronto, di reciprocità e di collaborazione con
le diverse componenti;
realizzare i curricoli disciplinari, le scelte organizzative e le metodologie
didattiche elaborate nel POF;
essere puntuali;
ascoltare le esigenze di ogni singolo alunno;
avere massima disponibilità sia sul piano didattico che educativo;
incoraggiare gli alunni e favorire l’autostima;
favorire la relazione con la famiglia;
mantenere i rapporti con le strutture presenti sul territorio.
La famiglia si impegna a:
conoscere l’offerta formativa della scuola e a partecipare al dialogo
educativo, collaborando con i docenti nel rispetto della libertà di
insegnamento e della loro competenza valutativa;
prendere visione del Regolamento della scuola e dello Statuto delle
Studentesse e degli Studenti, rispettarli e farli rispettare ai propri figli;
5






informare la scuola di eventuali problematiche che possano avere
ripercussioni sull’andamento scolastico dello studente;
esercitare una funzione di controllo nell’impegno quotidiano del figlio;
tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei
propri figli;
partecipare a riunioni, assemblee, consigli e colloqui previsti;
limitare le assenze dei figli a casi di effettiva necessità.
Il personale ausiliario e amministrativo si impegna a:
Collaborare, in modo costruttivo, con tutti gli utenti della scuola.
CAP. 3 STRUTTURA FORMATIVA
3.1 Disegno Pedagogico
Al preadolescente, persona in crescita, soggetto sociale attivo, impegnato a dare senso al
suo esistere e a progettare il suo futuro scolastico-professionale, la scuola offre:

educazione, intesa come promozione di comportamenti che concorrono a
costruire l’identità personale e ad acquisire consapevolezza dei propri diritti e
doveri come cittadini;

istruzione, intesa come solida ed organica preparazione di base,
riguardante, per ogni materia di insegnamento, le conoscenze essenziali e i nodi
concettuali, le abilità procedurali legate al capire, la progressione
nell’acquisizione di un metodo di studio, la comprensione e l’uso dei linguaggi
specifici;

formazione, intesa come processo di acquisizione delle competenze
necessarie per orientarsi con spirito critico nel mondo di oggi e per affrontare
con
consapevolezza il futuro.
Per la sua tradizione, per la tipologia dell’utenza, per le risorse professionali e
strumentali di cui dispone, la nostra scuola privilegia sul piano formativo:

la dimensione europea, promuovendo la consapevolezza e il senso di
appartenenza all’Europa attraverso richiami costanti nei programmi disciplinari e
riferimenti specifici in progetti interdisciplinari;

la dimensione classica, valorizzando il patrimonio classico che fonda ed
alimenta la nostra civiltà;

la dimensione scientifico-tecnologica, educando al pensiero
scientifico, avvalendosi di una didattica multimediale ed offrendo a tutti gli alunni la
possibilità di un approccio operativo all’informatica;

la dimensione creativa, valorizzando e stimolando il pensiero
divergente, promuovendo la capacità espressiva anche attraverso laboratori di
musica, teatro, cineforum e attività grafico-pittorico-plastiche;

la dimensione sportiva, concorrendo allo sviluppo armonico della
persona e favorendo l’approccio alle diverse discipline sportive;

la dimensione interculturale, promuovendo conoscenza e rispetto della
cultura locale, educando alla mondialità.
Gli obiettivi formativi enunciati si realizzano solo quando la scuola definisce un suo stile in
accordo con gli indirizzi generali approvati dal Consiglio di Istituto, stile che si declina nei
seguenti indicatori di qualità:

condivisione delle scelte educative-didattiche dell’istituto, da parte del
gruppo docente, con particolare riguardo ai docenti dell’équipe pedagogica operante
con un determinato gruppo di alunni;
6

collaborazione di tutto il personale (docente, amministrativo e ausiliario)
nella gestione dei problemi organizzativi della scuola;

attivazione di percorsi interculturali;

raccordo interdisciplinare tra docenti operanti con lo stesso gruppo di
alunni come strumento che possa garantire l’unitarietà dell’insegnamento;

flessibilità organizzativa;

utilizzazione razionale degli spazi educativi;

relazioni
costanti tra insegnanti e genitori, per migliorar l’offerta
formativa della scuola e per esplicitare le modalità di aiuto agli studenti a casa ;

disponibilità dei docenti alla sperimentazione, alla innovazione didattica e
all’aggiornamento professionale;

attivazione di piani di studio personalizzati con particolare riferimento
agli alunni con difficoltà e agli alunni diversamente abili.
3.2 PROFILO EDUCATIVO CULTURALE E PROFESSIONALE (P.E.C.U.P.)
La nostra scuola si propone di sviluppare competenze, ossia rendere gli alunni capaci di
utilizzare conoscenze e abilità (logiche, critiche, elaborative, creative), per:
costruire la propria identità;
acquisire strumenti culturali;
essere consapevoli dei propri diritti/doveri di figli, di studenti, di cittadini.
Nel corso del primo triennio di Scuola Secondaria, ciascun allievo viene posto nella
condizione di acquisire conoscenze e abilità e, quindi, di conseguire competenze che investono
le tre dimensioni fondamentali della personalità: affettiva, relazionale e cognitiva.
Obiettivi Formativi
AREA AFFETTIVA
Abilità
Accettazione e rispetto
delle regole
Rispetto degli altri e
dell’ambiente
Competenze
-
rispettare le regole del gruppo;
rispettare l’orario scolastico;
giustificare le assenze nei tempi stabiliti.
essere aperto al dialogo, all’amicizia, alla
solidarietà;
usare un linguaggio corretto;
avere cura dei beni collettivi;
stabilire rapporti interpersonali fondati sulla
tolleranza e sull’accoglienza della diversità.
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Portare a termine il
compito assegnato
portare il materiale necessario;
rispettare i tempi stabiliti;
acquisire graduale organizzazione ed autonomia
nel lavoro operativo;
eseguire i compiti.
Esprimere le proprie
emozioni e sentimenti in
modo produttivo
acquisire fiducia di sé;
intervenire correttamente, esprimendo le proprie
opinioni;
essere in grado di prendere iniziative ed operare
scelte consapevoli.
Obiettivi Formativi
AREA RELAZIONALE
Abilità
Competenze
-
accettare la guida dell’insegnante;
reagire positivamente alle sollecitazioni;
dimostrarsi disponibili al confronto.
Stabilire
positive
relazioni interpersonali
-
inserirsi in piccoli gruppi;
collaborare in gruppi flessibili;
accettare le opinioni altrui;
saper ammettere di aver sbagliato.
Collaborare
con
compagni e i docenti
-
essere disponibili verso i compagni;
intervenire in modo pertinente;
partecipare con contributi personali.
Capacità
attivo
di
ascolto
i
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Saper
gruppo
lavorare
nel
saper accettare il proprio ruolo;
saper assumere graduali responsabilità;
saper apprezzare il punto di vista degli altri e
prenderlo come stimolo.
Obiettivi Formativi
AREA COGNITIVA
Abilità
Osservare
Comprendere
Comunicare
Competenze
cogliere analogie e differenze;
cogliere relazioni temporali;
cogliere relazioni spaziali;
cogliere elementi particolari e
situazioni formative;
cogliere relazioni di causa-effetto.
-
verbali
-
generali
in
leggere e comprendere testi di vario tipo;
conoscere e memorizzare i contenuti;
rielaborare i contenuti appresi;
acquisire codici comunicativi diversi.
sviluppare l’uso dei linguaggi verbali e non
nei loro elementi basilari;
riferire un’esperienza con linguaggio strutturato;
relazionare su un contenuto cognitivo;
correlare logicamente più contenuti.
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Produrre
saper produrre messaggi orali, utilizzando
linguaggi specifici;
saper produrre messaggi e testi scritti,
utilizzando linguaggi specifici;
esprimere valutazioni personali sui contenuti;
applicare conoscenze e regole apprese.
Al raggiungimento dei suddetti obiettivi, concorrono le diverse discipline attraverso i
rispettivi Obiettivi Specifici di Apprendimento (O.S.A.)
Per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica vengono
programmate attività alternative, previa acquisizione del parere delle famiglie, o viene data la
possibilità di svolgere studio guidato con l’assistenza dell’insegnante.
Il raggiungimento degli O.F. (obiettivi formativi) è possibile attraverso i processi delle U.A.
(Unità di Apprendimento) come strumenti progettuali didattico-disciplinari-pedagogici.
Le U.A. sono, pertanto, l’insieme della progettazione di uno o più obiettivi formativi, nonché
delle attività, dei metodi, delle soluzioni organizzative e delle modalità di verifica necessarie
per trasformare le conoscenze degli studenti in competenze.
L’insieme delle U.A. costituisce il Piano di Studio Personalizzato.
3.3 INDICAZIONI METODOLOGICHE
3.3.1 Strategie cognitive-relazionali-operative
Per il raggiungimento degli Obiettivi Educativi:
instaurare un clima di serenità e di collaborazione in classe;
dare spazio alla libera espressione di sé, incoraggiare e valorizzare i tentativi di
espressione in chi deve superare timidezza e difficoltà;
controllare sistematicamente il lavoro svolto in classe e a casa, attribuendovi
valore;
guidare in classe discussioni e dibattiti, curando che gli alunni prendano la parola
ed interagiscano con gli interventi dei compagni;
esplicitare un codice di comportamento in classe ed intervenire con
provvedimenti concordati con i colleghi (metodo collegiale);
gratificare i progressi a scopo di rinforzo;
rendere gli alunni partecipi della programmazione didattico-educativa e degli
obiettivi da raggiungere;
far lavorare anche in forma ludica gli alunni in gruppi flessibili;
organizzare gruppi di studio per l'inserimento ed il sostegno degli alunni in
difficoltà;
far compiere operazioni di autovalutazione anche sociale;
stabilire precise consegne e tempi adeguati per l’esecuzione dei compiti.
Per il raggiungimento degli Obiettivi Didattici:
-
dimensionare la difficoltà delle consegne, anche diversificandole;
far partecipare gli alunni a progetti, visite guidate e attività integrative;
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dare spazio ad attività di conversazione, dibattito, drammatizzazione, lavoro di
tipo operativo e creativo;
organizzare lezioni con l'uso di mezzi audiovisivi e multimediali;
guidare all'uso corretto del diario scolastico e dei libri di testo;
usare schemi, griglie e tabelle per l'esemplificazione e la conservazione dei
contenuti;
rendere espliciti i criteri di verifica e promuovere modalità di autocorrezione;
attuare attività di recupero (feed back) e di approfondimento (ricerca);
dare spazio ad attività in grado di offrire motivazione allo studio (musica, pittura,
sport, cineforum e multimedialità);
realizzare un raccordo pluridisciplinare e interdisciplinare degli interventi
didattici;
ritornare ciclicamente sugli argomenti trattati;
rispettare lo stile cognitivo e il ritmo di apprendimento dell’alunno.
3.3.2 Metodologie
Le metodologie di lavoro e le modalità di intervento in relazione alle attività di classe, sono
le seguenti:
lezioni frontali che cedano poi spazio a lezioni interattive;
lezione dialogata per favorire l’interazione con il gruppo-classe e l’interesse
attivo;
problem solving per sviluppare le capacità logiche e l’autonomia
organizzativa;
lettura drammatizzata e animazione per arricchire l’espressività e l’analisi dei
comportamenti;
mastery learning per il controllo sistematico dell’apprendimento come diagnosi
dell’appreso, in modo da poter operare continue ristrutturazioni dell’itinerario didattico
qualora necessario;
peer teaching per aiutare alunni in difficoltà;
uso della ricerca attiva guidata, sia nelle attività teoriche che pratiche;
utilizzo del metodo induttivo (dall’esperienza alla formalizzazione) e deduttivo
(dalla regola-definizione al particolare-esempio concreto);
ricorso costante al vissuto e agli interessi dei ragazzi;
riflessioni sulle modalità di lavoro della classe e dei singoli, per avviare alla
metaconoscenza, cioè alla consapevolezza del proprio stile di apprendimento;
analisi dei risultati scolastici, messi anche in relazione all’attivazione delle abilità
personali (all’impegno), per favorire l’autovalutazione;
lavoro di gruppo e a coppie per accrescere la collaborazione e il confronto
reciproco;
attività a classi aperte per particolari interventi e progetti;
didattica laboratoriale sviluppata nei diversi momenti ed articolazione del
percorso formativo. Pensare alla pratica laboratoriale significa pensare al soggetto che
costruisce il proprio apprendimento e che congiunge il “sapere” con il “fare” in sintonia col
DPR 275/99, che prevede interventi di educazione, formazione, istruzione, mirati alla
persona ed adeguati ai diversi contesti.
costruzione di una programmazione curriculare centrata su Unità di
apprendimento (UA) così articolata:

dati identificativi (titolo e destinatari)

articolazione dell’apprendimento (individuazione di un riferimento unitario
dell’UA e conseguente articolazione in obiettivi formativi integrati e personalizzati)

mediazione didattica (definizione di
metodo, tempi, soluzioni
organizzative)

controllo degli apprendimenti (individuazione di criteri e modalità di
verifica, standard di prestazione, modalità di documentazione)
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3.3.3 Repertorio di interventi individualizzati
Sulla base della situazione di partenza degli alunni, rilevata all’inizio dell’anno
scolastico, si attueranno interventi educativo-didattici da realizzare attraverso lo svolgimento
delle seguenti attività:
Interventi
RECUPERO
CONSOLIDAMEN
TO
POTENZIAMENTO
AMPLIAMENTO E
APPROFONDIMENTO
Attività programmate
esercizi di lettura tecnica;
ricerca lessicale;
conversazioni guidate;
lettura per immagini;
attività di gruppo;
ascolto e ripetizione;
uso di sussidi audiovisivi;
incarichi di fiducia;
avvio alla drammatizzazione;
avvio all'informatica;
percorsi individualizzati di apprendimento;
questionari di comprensione facilitati;
esercizi di schematizzazione e di riordino logico dei
contenuti;
esercitazioni attraverso schede predisposte;
attività sportive;
attività operative e pittoriche.
assegnazione di incarichi di fiducia;
gratificazioni per piccoli successi;
avvio alla drammatizzazione, al giornalismo e all’
informatica;
esercizi di lettura espressiva;
esercizi di confronto;
esercizi di ascolto e ripetizione;
esercizi osservazione/descrizione;
esercizi di fissaggi;
autocorrezione;
conversazioni guidate;
uso di sussidi audiovisivi e fotografici;
produzione di testi seguendo una scaletta;
coinvolgimento in tutte le attività programmate.
attività di gruppo;
attività di ricerca;
esercizi di approfondimento;
formulazione di questionari;
drammatizzazione e giornalismo;
analisi di testi;
conversazioni-stimolo;
autovalutazione;
schematizzazione di concetti chiave;
produzione di testi di vario tipo.
attribuzione di incarichi di responsabilità;
coinvolgimento diretto nelle attività programmate;
lettura e analisi di testi;
ampliamento dei contenuti disciplinari;
ricerche approfondite e documentate;
tutoring a ragazzi in difficoltà;
costruzione di quadri di sintesi.
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3.4 VERIFICA E VALUTAZIONE
Le prove di verifica si realizzano sia durante lo svolgimento delle UA (verifiche intermedie)
sia a conclusione dell’UA (verifiche finali), per mezzo di:

prove non strutturate: a) trattazione libera su un argomento (tema); b)
interrogazioni; c) lavori di gruppo non guidati; d) prove su argomento scelto
dall’alunno. Tali prove abituano il ragazzo ad esprimersi con proprietà e chiarezza
sintetizzando i concetti chiave;

prove semistrutturate: a) riassunto; b) saggio breve; c) colloquio strutturato;
d) questionario con domande aperte; e) prove di comprensione dei testi. Tali prove
danno una visione generale del grado di assimilazione dei contenuti, nonché delle
capacità di analisi e sintesi;

prove strutturate: a) test a risposta chiusa (vero/falso); a risposta multipla, a
completamento, a correlazione, di comprensione. Tali prove permettono una
tabulazione chiara e rapida dei risultati.
Ciascuna prova di verifica tenderà ad accertare l’acquisizione delle conoscenze e delle
abilità, e verificare se e quanto esse si siano trasformate in competenze personali di ciascuno.
Le verifiche serviranno soprattutto:

all’alunno, per prendere coscienza delle proprie conoscenze e competenze, delle proprie
attitudini e delle proprie carenze;

al docente, per verificare il suo piano di lavoro ed eventualmente apportare le dovute
modifiche in itinere; per accertare, periodicamente, i progressi rispetto al livello di partenza e agli
obiettivi prefissati; per avviare attività di recupero, consolidamento, potenziamento.
La valutazione scaturirà dall’analisi dei dati e delle informazioni raccolte attraverso le
verifiche e sarà orientata a dare:

agli allievi e ai genitori coscienza dei risultati conseguiti ed indicazioni su problematiche
ancora aperte;

ai docenti consapevolezza del cammino percorso e di ciò che resta da fare.
La valutazione non si compone di soli contenuti culturali ma investe l’alunno come persona
capace di gestire i suoi momenti affettivi, emozionali, relazionali e partecipativi; pertanto
ciascun alunno sarà valutato in relazione a se stesso.
Nella valutazione si identificano tre momenti:

funzionale alla conoscenza delle potenzialità e dei bisogni degli alunni in vista
della determinazione dell’azione didattica (valutazione diagnostica);

“in itinere” tendente a verificare lo scarto tra programmazione e reale
andamento dei percorsi di apprendimento, in funzione della definizione dei passi
successivi dell’intervento (valutazione formativa);

finale, complessiva, consuntiva che consiste in un bilancio del valore dell’iter
formativo realizzato (valutazione sommativa).
La valutazione terrà presente i seguenti indicatori:

livello di socializzazione,

comportamento,

partecipazione ed impegno personale,

metodo di lavoro,

progressi registrati nei livelli di conoscenza e abilità,

acquisizione delle competenze,

livello di maturazione globale della personalità,

attitudini emerse.
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I criteri di valutazione saranno esplicitati e chiariti agli alunni, per far sì che essi siano
consapevoli dell’apprendimento e dei progressi realizzati, nonché degli obiettivi o finalità ancora
da raggiungere.
La valutazione degli apprendimenti verrà espressa secondo criteri numerici.
Anche valutazione sul livello globale di maturazione, infine, si baserà su indicatori numerici e
terrà conto anche di altri aspetti della personalità, quali: il senso di responsabilità, l’autonomia
personale, la capacità di relazione, la capacità di comunicazione, l’impegno nello studio e gli
interessi.
3.5 MEZZI E STRUMENTI
A sostegno delle attività didattiche, vengono utilizzati i seguenti mezzi e strumenti:
- libri di testo
- riviste e giornali
- laboratorio d’informatica audiovisivi
- strumenti multimediali
- dibattiti e incontri con esperti
- visite guidate
- partecipazione a manifestazioni culturali
- software didattici
- laboratori facoltativi e opzionali
- speciali progetti educativi.
3.6 PROGETTI INTEGRATIVI
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Nell’ambito dell’Offerta Formativa, nelle attività curriculari, vengono proposti alcuni progetti
che mirano al miglioramento, sia culturale che psico-fisico, degli allievi.
3.6.1 Continuità e Orientamento
La circolare ministeriale del 16 novembre 1992 (n.339) sottolinea, come esigenza primaria
dell’alunno, il diritto ad un percorso formativo organico e completo che rispetti la continuità e
favorisca l’orientamento nelle scelte.
La continuità viene attuata grazie ad un itinerario curricolare articolato, organico e
condiviso. E’ fondamentale, quindi, quel coordinamento, previsto dalla legge, che incita alla
conoscenza reciproca dei programmi ufficiali dei diversi ordini di Scuola e che dovrebbe portare
ad una armonizzazione degli itinerari e delle strategie didattiche.
Di conseguenza riteniamo indispensabili gli incontri tra gli insegnanti dei vari ordini di scuole
finalizzati a:
 acquisire quelle competenze e conoscenze indispensabili per realizzare un
coordinamento dei curricoli degli anni iniziali e terminali dei diversi ordini di Scuola;
 confrontare itinerari e formulare dei percorsi, all'interno degli specifici curricoli, che
tengano conto di esperienze particolarmente motivanti per gli alunni e, quindi, improntati al
criterio della continuità;
 elaborare strumenti comuni di accertamento dei prerequisiti che diano un quadro
della reale situazione di ogni singolo alunno. In special modo per coloro che, presentando
situazioni di svantaggio, hanno seguito particolari percorsi formativi e necessitano ancora di
un lavoro individualizzato. Un maggiore coordinamento tra i docenti dei due ordini, inoltre,
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I progetti sono depositati presso gli Uffici Amministrativi ed è possibile richiederne la visione.
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aiuta ad impostare le prove di ingresso in modo da evitare qualunque disorientamento da
parte degli alunni, e a coordinare i criteri di valutazione.
Si organizzeranno incontri periodici tra classi e insegnanti dei diversi ordini; si
progetteranno insieme iniziative di accoglienza che rendano più facile l’inserimento nel nuovo
ambiente scolastico.
Nello stesso tempo, secondo quanto previsto dal Progetto Orientamento, si effettueranno
incontri con docenti e studenti degli Istituti Superiori, con l’obiettivo di coinvolgere anche
questi e sensibilizzarli alle problematiche dell’orientamento e della continuità.
La continuità prevede, inoltre, la realizzazione del Progetto Accoglienza che costituisce un
momento fondamentale per l'inserimento dei nuovi alunni. Per alcuni giorni (4 o 5) si
svolgeranno attività atte a favorire l'integrazione, la conoscenza, lo "stare bene insieme".
Per gli insegnanti è un momento importante per osservare comportamenti e socialità ed
integrare e/o modificare le informazioni raccolte attraverso le schede di valutazione della
scuola primaria, i test d'ingresso e i colloqui con le maestre.
3.6.2 Interventi individualizzati per alunni diversamente abili
La Scuola riconosce e garantisce ad ogni alunno il diritto allo studio. Tale diritto non può
essere precluso in presenza difficoltà nell'apprendimento come sanciscono l'art.34 della
Costituzione e le leggi 517/77 e 104/92.
Quest'ultima detta
indicazioni precise per l'inserimento degli alunni diversamente abili
nella Scuola attraverso la programmazione di interventi educativi e didattici che possano
rendere effettivo il loro diritto allo studio. Gli interventi di sostegno forniranno esperienze
scolastiche alternative basate sui linguaggi non-verbali, sulla valorizzazione della creatività e
dell’espressione spontanea e dovranno orientare verso progetti di vita.
Tenendo conto della diversa natura dei deficit posseduti dagli alunni, il Collegio dei Docenti,
stabilito come obiettivo prioritario generale per gli alunni disabili lo sviluppo di una corretta
socializzazione, privilegia i seguenti obiettivi:
 acquisizione della coscienza di sé,
 acquisizione del senso civico e della socialità, per un adeguato
inserimento nella
classe e nella società,
 acquisizione e miglioramento delle abilità psicomotorie,
 acquisizione delle capacità di codificare e decodificare diversi linguaggi,
 acquisizione delle abilità di lettura e scrittura,
 conoscenza dei numeri ed acquisizione delle abilità di calcolo.
Nella prospettiva di una educazione rispondente alle esigenze di ogni alunno, si individuano
le aree di efficienza mediante schede adeguatamente preparate al fine di programmare
interventi educativi individualizzati efficaci: specifico compito dell'insegnante di sostegno è di
attuare il recuperare, negli alunni disabili, dei pre-requisiti mancanti e di potenziare le abilità
possedute, concordando con gli insegnanti curriculari, i metodi, le strategie e i percorsi didattici
da attuare finalizzati al raggiungimento di tali obiettivi.
L’insegnante di sostegno assume la contitolarità nelle classi in cui opera ed è
corresponsabile dell’andamento complessivo dell’attività didattica, integra la sua azione con gli
insegnanti curriculari, opera come facilitatore degli interventi e favorisce la costruzione di
percorsi individualizzati.
L’orario di servizio del docente di sostegno viene definito in base alle esigenze educativodidattiche dei singoli alunni.
3.6.3 Progetti educativi
La Scuola mette in atto una serie di progetti educativi che concorrono alla formazione,
all’orientamento, alla crescita matura e responsabile degli allievi per:
fornire una corretta informazione;
favorire la sensibilizzazione verso le importanti tematiche del nostro tempo;
formare una coscienza civile e democratica.
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I progetti nascono come risposta ai bisogni rilevati e mettono in movimento tutte le risorse
della scuola e quelle presenti sul territorio, creando momenti gratificanti, che si concretizzano
in incontri e dibattiti con persone qualificate che trattano argomenti e problemi di attualità,
visite culturali con interventi di esperti, partecipazioni a concorsi e manifestazioni sportiveculturali-teatrali-musicali, organizzazione di mostre mercato con manufatti di vario genere
realizzati dagli stessi alunni della scuola.
I progetti curriculari ed extracurriculari, definiti per ogni anno scolastico, sono riportati
nell’allegato annuale “ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA ED AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA
FORMATIVA” affiancato al presente P.O.F.
CAP. 4 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL P.O.F.
Il monitoraggio in itinere dei processi attivati sarà effettuato dal gruppo dalle funzioni
strumentali e coordinato dal Dirigente Scolastico.
Le rilevazioni saranno effettuate mediante l'uso di strumenti di osservazione e di raccolta
dei dati, come questionari ed interviste, rivolti a tutte le componenti (su campione per genitori
ed alunni), per acquisire indicazioni rispetto ai seguenti aspetti:
 clima organizzativo;
 livello di soddisfazione;
 assenze alunni e personale;
 valutazione dei processi di apprendimento;
 valutazione delle metodologie e della loro funzionalità
 partecipazione dei genitori;
 uso degli spazi e delle tecnologie.
Il Collegio dei Docenti, l'assemblea del personale A.T.A. ed il Consiglio d'Istituto opereranno
un'analisi ed una riflessione sui dati raccolti e, laddove se ne presenti l’esigenza, apporteranno
le correzioni o le modifiche necessarie.
La valutazione complessiva sarà effettuata al termine dell'anno scolastico, rispetto alle
finalità ed agli obiettivi con scadenza annuale, alla fine del triennio per il Piano in generale.
Viene effettuata una valutazione dei processi e dei prodotti, in termini di "valore aggiunto",
rispetto alle condizioni di partenza ed alle risorse utilizzate (valutazione di efficacia e di
efficienza).
Gli organi preposti alla valutazione sono gli stessi del monitoraggio, mentre le dimensioni
indagate, oltre a quelle proprie del monitoraggio, faranno riferimento anche a:
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classi, allievi ed insegnanti coinvolti nelle innovazioni;
utilizzo del tempo-scuola per attività innovative di apprendimento;
accordi stipulati con personale esterno e territorio;
diminuzione assoluta e relativa dell’insuccesso e della dispersione;
valore aggiunto delle competenze professionali del personale;
divulgazione delle iniziative di formazione svolte;
stabilità del personale in sede;
modalità di valutazione e verifica degli apprendimenti;
raccolta dei materiali didattici prodotti;
informazione, pubblicizzazione ed archiviazione dei processi di ricerca
attivati,
degli esiti delle attività programmate, delle iniziative intraprese e dei risultati
conseguiti;
innovazione curricolare;
innovazione organizzativa;
gestione del personale;
impiego delle risorse finanziarie.
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CAP. 5 SEZIONE REGOLAMENTI
I regolamenti che stabiliscono, nel rispetto della normativa vigente, i rapporti, le
competenze e le mansioni delle componenti coinvolte a vario titolo, nel percorso educativodidattico di questa scuola, sono disponibili in diversi punti informativi: bacheca dei genitori,
bacheca dei docenti, in segreteria.
Essi sono:
Regolamento d’Istituto
Statuto delle Studentesse e degli Studenti
Carta dei Servizi
Patto Educativo di corresponsabilità
Regolamento dell’Organo di garanzia
Regolamento del Collegio dei Docenti
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