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Gestione dell’iperglicemia in PS Dr. Gabriele Valli D.E.A. GB Grassi Ostia ASL RMD Ragazzo di 22 anni. Da alcuni giorni dolori addominali, vomito, epigastralgia. Il curante prescrive lopemid e buscopan senza beneficio. Dalla mattina confuso, agitato, tachipnoico. Donna di 80 anni. Ripetuti episodi di vomito e diarrea e febbre 39. Affetta da diabete mellito in terapia insulinica. Soporosa, febbrile, mucose disidratate. Glucostick 275 mg% Uomo di 60 anni. Forte dolore retrosternale con sudorazione algida. Iperteso, diabetico, fumatore. All’ECG all’ingresso STEMI Relazione tra mortalità e valori glicemici Studio retrospettivo su 1850 pazienti ricoverati in terapia intensiva per varie cause Glicemia nelle SCA Kosiborod et al, Circulation, 2008 Intensive versus Conventional Glucose Control in Critically Ill Patients The NICE-SUGAR Study Investigators -N Engl J Med 2009; 360:1283-1297 6104 pazienti randomizzati 3054 Controllo intensivo della glicemia (81 - 108 mg%) 3050 Controllo convenzionale della glicemia ( < 180 mg%) 829 decessi nel gruppo controllo intensivo 721 decessi nel gruppo controllo convenzionale (p 0.02 OR 1.02-1.28) Nei pazienti critici sono considerati accettabili valori di glicemia < 180 mg% Controllo della glicemia L’insulina facilitá l’accesso del glucosio nel comparto intracellulare e il suo utilizzo: - Il glucagone e gli ormoni coinvolti nella reazione di allarme (adrenalina, cortisolo) mobilitano le riserve di glucosio: - ↑ Glicolisi ↑ Glicogenolisi ↑ Lipolisi ↑ Neogluconogenesi ↑ Glicolisi ↑ Glicogenosintesi ↑ Lipogenesi Deficit Insulina ↑ Catabolismo ↓ Anabolismo ↑Glicogenolisi ↑Gluconeogenesi ↑Lipolisi ↓ Meccanismi di rimozione del glucosio dal sangue Iperglicemia ematica ↓G6PD intracellulare ↑ OSM Iperchetonemia Diuresi Osmotica Acidosi Disidratazione MORTE Sindrome iperosmolare (HHS) e Chetoacidosi Diabetica (DKA) Criteri diagnostici DKA e HHS Squilibri elettrolitici SODIO POTASSIO Deficit assoluto di potassio (300-600 mEq) Perdite urinarie per diuresi osmotica Escrezione del potassio (scambio Na-K) a livello del tubolo distale per iperaldosteronismo secondario (ipovolemia) Perdite gastro-enteriche Metabolismo glicolitico e proteolitico cellulare. L’insulina favorisce l’ingresso del K nella cellula, la somministrazione di insulina puó causare un’ipopotassemia grave. Iponatremia da diluizione euvolemica ipernatremia ipovolemica Si stima un deficit di 100-200 ml/Kg (≈9L HHS; ≈4L DKA) Iperpotassemia (shift K intra/extracellulare) Ipopotassemia relativa (deficit se valori <5.3 mEq/L) Ipopotassemia assoluto COMPENSARE IL DEFICIT DI INSULINA Iperglicemia COMPENSARE L’EQUILIBRIO ACIDO-BASE Acidosi RIEQUILIBRARE IL DISTURBO ELETTROLITICO Disidratazione Disturbo elettrolitico RIPRISTINARE L’OSMOLALITÁ DEI LIQUIDI EXTRACELLULARI E COMPESARE IL DEFICIT DI ACQUA NaCl 0.9% 1000ml/Hr LIQUIDI INSULINA Valutazione dello stato di idratazione Edema Polmonare Shock Blanda ipotensione NaCl 0.9% a 1 L/Hr o plasma expander Monitoraggio emodinamico Valutazione del Na plasmatico Na ≈ NaCl 0.45% 4-14 ml/Kg/hr Senza Coma 5-7 U insulina s.c. ogni 2hr Coma: Insulina 0.4 U/Kg ½ bolo e.v. + ½ s.c. + Infusione e.v. insulina 0.1 U/Kg/Hr POTASSIO mEq/L ALCALI mEq/hr <3 pH≤6.9 pH> 6.9 NO 40 Posticipa insulina fino a K>3.3 mEq/L NaHCO3 40 mEq/hr 3-4 30 4-5 20 5-6 10 >6 No Valutazione dopo 15-30’ pH≤6.9 pH> 6.9 Ripetere l’infusione NO Controllo glicemico dopo 1 hr ↓ >20% ↑ >20% continua raddoppia Na ↓ NaCl 0.9% 4-14 ml/Kg/hr Se glicemia ≤250mg/dl inizia Glucosata 5% Controllo glicemico dopo 2 hr Raddoppia infusione ogni 2hr Fino a glicemia 200mg/dl Controlla K a 1 hr Infusione 20-30 mEq per mantenere K 4-5 mEq/L Uso dei bicarbonati Migliora il pH ematico... .... Peró: • • • • Non migliora la prognosi anche nei casi di acidosi piú grave. Favorisce lo spostamento del K dal compartimento extracelluare a quello intracellulare: puó causare ipopotassemia. Favorisce l’insorgenza dell’edema cerebrale. In alcuni casi é stato osservato un aumento paradosso della ketosi. L’uso dei bicarbonati nella ketoacidosi diabetica non é una prioritá ed é potenzialmente dannoso Squilibri Elettrolitici: ipokaliemia • La reidratazione e la terapia insulinica favoriscono il passaggio intracellulare di potassio; • Il deficit intracellulare di K+ è elevato anche quando i suoi livelli serici sono «apparentemente» normali (meccanismi di compenso a stato di acidosi); Potassiemia Potassio da somministrare Non nota <3 mEq/L 10 mEq/h 40 mEq/h** 3-4 mEq/L 30 mEq/h 4-5 mEq/L >5.5-6.0 mEq/L 20 mEq/h Monitoraggio ogni 2 h ** Se K+ <3 mEq/L posticipare l’infusione di insulina fino a quando si raggiungono valori soglia >3.3 mEq/L (rischio di aritmie e disfunzione muscoli respiratori) • Nella DKA preferire al “comune” KCl preparati “alcalini” come aspartato di K (es. K-Flebo): il K+ si scambia con gli H + intracellulari mentre il Cl- si distribuisce nello spazio extracellulare contribuendo all’acidosi ipercloremica; • In presenza di oliguria ridurre la velocità di infusione a 5 mEq/h Eventuali cause scatenanti Cause Organiche • Infezioni (∼40%) • • • Pancreatite acuta IMA, Stroke, Embolia Polmonare Farmaci (steroidi, tiazidici, antipsicotici «atipici») Interventi chirurgici Disturbi comportamento alimentare o malattie psichiatriche Tireotossicosi, S. di Cushing • • • Cause Non Organiche • Omissione terapia • Malfunzionamento strumenti di somministrazione insulinica Sostanze stupefacenti (cocaina, ketamina) o alcool Scarsa assunzione di carboidrati Stress prolungati (lavori notturni) • • • La leucocitosi e l’aumento della creatinina sono spesso legate alla disidratazione L’aumento di amilasi e lipasi può essere legata ad interferenza con i chetoni Il valore di sodemia può essere alterato a seconda del metodo di misura utilizzato • IPOGLICEMIA Eccessiva somministrazione di insulina • IPOPOTASSEMIA Mancata integrazione di K, uso di HCO3, Eccessiva insulina • EDEMA POLMONARE Rapida somministrazione di liquidi in pz cardiopatici • ACIDOSI IPERCLOREMICA Eccessiva integrazione di sol. di cloruri (i.e. Sol. Fisiologica o HCO3) • EDEMA CEREBRALE Eccessive soluzioni ipotoniche – Rapida alcalinizzazione (i.e. HCO3) – Rapida caduta glicemica Criteri di interruzione del trattamento • • • • • pH>7.3; HCO3- 18 mEq/L; Gap Anionico <12 Osmolarità plasmatica<320 mOsm/kg; Ripresa stato di vigilanza Transizione dalla via e.v. verso la via s.c. Step 1 2 3 4 Azione Esempio Calcolare il fabbisogno totale delle 24 h: quantità di insulina ricevuta 24 ml = 24 UI per via ev nelle ultime 12 h in ml/h (1 ml = 1 UI) moltiplicato 2 24*2 = 48 UI Somministrare il 50% della dose totale come insulina “basale” con 48 UI * 50% = 24 analogo lento (glargine o detemir) Somministrare il restante 50% della dose totale come insulina 48 UI * 50% = 24 “prandiale” con analogo rapido (aspart, glulisina, lispro) 20% colazione: 4 UI Suddividere il fabbisogno di analogo rapido ai pasti in 20% colazione e 40% pranzo: 10 UI 40% pranzo e 40% cena 40% cena. 10 UI Programmare la prima dose sc di insulina “basale” (Lantus o Detemir) 2-3 ore prima del pasto serale; Proseguire l’infusione ev di insulina («rebound» con possibile recidiva), con interruzione infusione ev di insulina al momento della cena; Somministrare la prima dose di insulina analogo rapido dopo cena Transizione dalla via e.v. verso la via sc Dose di Insulina Anologo Rapido Glicemia (mg/dL) Digiuno Dose Usuale (Pasto) Insulino-Resistenza >141-180 2 4 6 181-220 4 6 8 221-260 6 8 10 261-300 8 10 12 301-350 10 12 14 351-400 12 14 16 >400 14 16 18 (valori non a target) Il target deve essere una glicemia < 140mg% nei pazienti non critici e <180mg% nei pazienti critici Umpierrez GE et al. JCEM 2012 Conclusioni • L’iperglicemia è un reperto frequente che incide significativamente sulla prognosi dei pazienti • E’ innescata dal deficit di secrezione di insulina • La principale conseguenza è la grave disidratazione ed il disturbo elettrolitico connesso. • Il trattamento consiste nel ripristinare il compenso idroelettrolitico, compensare il deficit di insulina e trattare la causa scatenante Possibili Scenari in PS Diabete non noto Diabete Noto Iperglicemia reattiva Diagnosi Monitoraggio Trattamento