ISOLE MEDAS – 12/20 Agosto 2006 - Nautica Treviso
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ISOLE MEDAS – 12/20 Agosto 2006 - Nautica Treviso
ISOLE MEDAS – 12/20 Agosto 2006 ovvero Resoconto semiserio di una settimana da Sub Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 LA GENESI Erano i primi caldi del 2006, e all’attivissimo club Areasub della Nautica Treviso si pensava ad organizzare le vacanze. Dopo accesi dibattiti e accurate valutazioni si optò per Sharm El Sheik, si inviarono le e-mail di invito e si raccolsero le prenotazioni. Ed infatti ecco che, alla sera di sabato 12 agosto, i valenti membri (nel senso di appartenenti) della Nautica si apprestano a partire per… le Isole Medas! Stiamo ancora cercando di capire chi è che ha sbagliato strada. GLI EQUIPAGGI Saab A dire il vero i primi erano partiti qualche giorno addietro. A bordo della loro Saab (ho portato la mia supercar a sistemare prima della partenza ma ciuccia più di prima!) si erano mossi Federico e Baby, ovvero il politico e… la segretaria del politico. Nessuno li ha mai visti separati, una foto in cui appaia uno senza l’altra è ormai valutata un bel po’ al mercato nero. Inoltre, si racconta che siano stati sorpresi nell’atto di segarsi i piedi, che ritengono trovarsi troppo a Sud… per fortuna i Nautici sono sempre riusciti a bloccarli per tempo. Furgoneta Ma torniamo al sabato sera. La notte di Via 4 Novembre si squarcia allo scintillio di un bellissimo Fiat Ducato Combi 2.8 GTD: è la mitica Furgoneta! Dopo aver costretto i negozianti dell’ìsolato a ritirare le tende, sennò non ci passa, eccola parcheggiare di fronte alla Nautica. Ne discendono alcuni individui. Dal posto di guida ecco Antonio, poi ribattezzato Main Driver, o anche “Er Balestra” perchè va in acqua a testa bassa come l'omonimo pesce, che pur di ripagare chi si prenderà l’onere di accompagnarlo in acqua, ha ideato e organizzato il trasporto, nonché stilato il regolamento. La mitica “Furgoneta” Al suo fianco (e anche sua morosa) appare Barbara, il vero general manager. E’ lei (e le sue “entrature”) che dobbiamo ringraziare se questa idea si è trasformata in realtà. Di seguito, appena prelevati dalle rispettive abitazioni, appaiono: Gabriele, detto Highlander per via delle innumerevoli attività svolte, qualcuno sostiene che il soprannome derivi dalle sue competenze di maestro d'armi ed esperto di arti marziali... ne resterà solo uno. Ombretta, ossia: una donna, un dubbio. Vengo, non vengo, forse sì, forse no. E’ l’unica non fumatrice dell’equipaggio, quindi ha dovuto adeguarsi e soprattutto intossicarsi. Comunque nel corso della vacanza è stata vista fare 2 tiri di cicca, ruttare e (censura ☺ ), nonché arrotolarsi un asciugamano topa-free, quindi ci sono dei margini di recupero. Skeeo, che se lo chiami Antonio ormai non si gira neanche più, e che pur di seguire il gruppo ha convertito la morosa alla religione subacquea. Silvietta detta Apissima, 40 chili di bontà sotto un cespuglio di capelli rasta. Nessuno ha ancora capito come cavolo fa a mettersi il cappuccio. Diario di bordo pag. 2/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 Last but not the least, il Pucito, al secolo Saretta, la figlia della donna del capo: cioè guai a chi la tocca. Beviamo uno spritz tutti insieme, godendo delle lacrime di invidia dei presenti non partenti (Stomorgyl, Giorgia istruttore, Roby, Dindin, e qualche altro masochista), ed il pensiero corre inevitabilmente agli altri amici che, per un motivo o per l’altro, non condivideranno questa avventura. In particolare facciamo una pernacchietta a Silvia Apnea, rimasta a casa suo malgrado, e a Paolo Nemo, che non verrà per precisa scelta di vita (cchiù pilo) e quindi ci dispiace un po’ meno! Finalmente si parte insieme agli altri equipaggi. Il tempo è pessimo, piove a dirotto, ma l’entusiasmo è alle stelle e l’umore è alto. I patti sono chiari per tutti, esiste un regolamento da rispettare, precedentemente condiviso da tutti: ● Ogni partecipante è invitato a portare 1 (una) musicassetta della propria musica preferita così da accontentare, a turno, i gusti di tutti. ● Nel furgone si fuma, considerando che siamo 6 fumatori su 7. Avremmo potuto anche indire votazione democratica ma l'esito mi sembra piuttosto scontato (scusa Ombretta) :-). ● Ci si alternerà alla guida secondo l'estro del momento, senza obblighi di alcun genere, fatto salvo il rigoroso rispetto dei limiti di velocità: ogni infrazione costerà una bottiglia di prosecco da offrire alla comunità. ● Per alleviare le fatiche del conducente di turno, che sarà sempre un uomo visto che Silvietta non ha la patente e Barbara si è già chiamata fuori, è stato democraticamente deliberato che una donna volenterosa si sieda a fianco del posto guida ed esegua (censura ☺ ) ogni 100 km, salvo sopraggiunta morte clinica del suddetto conducente. ● Infine si ricorda che è una vacanza: l'obiettivo di tutto è divertirsi per cui anche il viaggio sarà un momento di relax. Nessuno ci corre dietro, ci fermiamo quante volte e per quanto tempo vogliamo, per fare pipì o per mangiarci un panino. Sono comunque bene accette vivande, bibite e cotillons! Carnival Alla guida dell’inquietante monovolume nero, ecco Ale: il capo. Fa immersioni da quando l’acqua del mare era dolce. Si racconta che il Padreterno gli abbia chiesto consiglio su quanto sale metterci prima di buttare la pasta, poi invece ci ha messo i pesci e ha deciso che gli piaceva così! Al suo fianco l’insostituibile Patty, che se avesse le branchie non verrebbe più fuori dall’acqua, ma non fatela mai incazzare, perché potreste sentirla imprecare “in italiano” (chiedere a Hugo del diving per chiarimenti). I vertici:Grande-capo Ale, Pucito e Patty C’è poi Giorgia, che i reggiseni non li compra in boutique, ma li fa fare dal geometra. Vivrà questa vacanza come un esame divemaster? Lo scopriremo Diario di bordo pag. 3/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 insieme al giovanissimo Betto, per qualcuno “Little Bastard”, il frutto dell’amore di lei e dell’insostituibile Roby, che purtroppo ha dovuto rinunciare alla vacanza. Kyron Altro macchinone, altro pazzo. Stiamo parlando di Antonello, il vero e unico “camelador” del gruppo, il figo della compagnia. Insieme a lui c’è il Ghiozzo, al secolo Michela, la biologa del gruppo. Avremmo voluto utilizzarla anche per orientarci nella fauna delle notti spagnole ma non è stato possibile: va a letto dopo Carosello. Merita una citazione anche Silvia, che non è esattamente una persona, ma la sensualissima voce del navigatore. Non sbaglia una strada e, anche se succede, Antonello non ci fa caso. “el Camelador” Antonello Sabato 12/8 - IL VIAGGIO Partita alle 20 in punto dalla Nautica, la Furgoneta fa la prima sosta dopo ben 4 minuti di percorso: il main driver deve comprare le sigarette. Ne compra 7 pacchetti e poi si sente un po’ coglione quando Apissima gli fa notare che in Spagna costano decisamente meno… Si prosegue fino all’autostrada quando, all’altezza di Dolo, il prode mezzo comincia a tirare il culo indietro e si accende la spia rossa dell’avaria al motore. Interrogato poi sulle sensazioni del momento, Antonio dichiara: “non mi passava un ago nel (censura ☺)”. Ci si ferma all’area di servizio e, mentre facciamo il pieno di gasolio, ci consultiamo con Ale che ipotizza un semplice “momento di mona” degli iniettori, probabilmente sporchi a causa del carburante vecchio. Fortunatamente, ha ragione Furgoneta’s people: Ombretta, Apissima, Skeeo & Pucito lui: la Furgoneta si Diario di bordo pag. 4/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 riaccende, risponde al piede esperto con amichevoli mugolii, si riparte. Bisogna dire che nella Furgoneta si respira (oltre al fumo) aria di A-Team: cellulari con navigatore, CD portatili collegati con strane diavolerie all’autoradio, walkie talkie con ben 1 chilometro di portata (contro i cinque dichiarati da specifiche tecniche) per tenersi in comunicazione con gli altri. L’incarico di marconista viene affidato ad Apissima, e grande è la sua inquietudine quando qualcuno ci intercetta e afferma che siamo su una frequenza riservata: o spegniamo o ci sparano. Skeeo, perplesso, decide che in ogni caso non è saggio comunicare la nostra targa, giusto per non sbagliarci. Ovviamente alla fine si scopre che il minacciatore è Antonello che, grazie alle sue radici vichinghe, simula un perfetto accento da poliziotto terrone, traendo in inganno perfino Skeeo, anch’egli di discendenze transalpine. Appena prima del confine con la Francia, Kyron e Carnival devono fermarsi perché hanno sete di gasolio. Durante la sosta, Patty sbircia nel bar dell’autogrill e individua una siluette figosa appena ricoperta da un gonnellino poco più che simbolico. Immediatamente allerta Ale e Antonello che, in tre secondi netti, si ritrovano a traguardare l’obiettivo dall’interno del bar. Ad una più calma riflessione, la I puttanoni da paura siluette si rivela essere due puttanoni da paura, probabilmente slave, appoggiate al banco a bere qualcosa, nella tipica posizione del “se mi guardi il (censura ☺ ) mi conti le carie”. Tutta la clientela maschile è rivolta verso di loro, più di qualcuno ha anche le bavette agli angoli della bocca. Ale non può farsi sfuggire una simile occasione e così, con navigata indifferenza, scatta un paio di foto a tiro istintivo, cioè senza mirare: il risultato è impressionante (v. foto a lato). La Furgoneta invece disdegna il rifornimento perché sostiene che in Francia costa meno (Antonio), di conseguenza magno è il gaudio degli altri equipaggi quando, in prossimità del primo distributore gallico, leggono “Gasolio € 1.236”! Ale impietoso infierisce: che ciavada! ocio che in Spagna il gasolio lo regalano. Incassato lo smacco, la Furgoneta prosegue il viaggio senza ulteriori fatti salienti. Lungo la strada il tempo migliora, smette perfino di piovere. Alle 2.15 Gabriele sostituisce alla guida lo stanco Antonio, si procede mentre il resto dell’equipaggio se la passa tra una ronfata (rara), due mani a scopa e qualche Red Bull, mentre il Pucito armeggia all’autoradio proponendo un mix di Marilyn Manson e Pupo (lei sostiene “ritmi anni 80’s”), purché sia tutto sempre a volume di distorsione. Diario di bordo pag. 5/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 Domenica 13/8 - L’ARRIVO Verso le 6 del mattino Skeeo prende i comando dell’Enterprise, pardon, Furgoneta, che grazie ai cambi di autista riesce in parte a compensare la maggior velocità degli altri mezzi, costretti a concedersi qualche sosta di riposo. Nonostante questo si arriva ad Estartit solo alle 9, con una mezz’ora di ritardo rispetto agli altri, così si decide di fare una sana colazione spagnola a base di macro-brioche. Ma un’altra umiliazione attende questo nobile equipaggio quando, arrivati all’albergo, distante non più di 5 minuti da dove ci si era fermati, si scopre che all’hotel c’è molta più roba e, soprattutto, gratis! Per fortuna qui c’è un bel sole. Si scaricano i bagagli e si prende possesso delle. Dopo poco, sulla loro Stilo Nera, arrivano Paolino e figlia, la simpatica Rita, appena tornata da Parigi con l’unico desiderio di godersi un po’ di mare, e costretta a cuccarsi 13 ore di viaggio con il babbo che sbuffa! Sciroppati i 1.200 km, per una volta in una direzione diversa dalla Calabria, il vecchio lupo di mare scruta la Costa Brava e dichiara: “me pare a tunnara de Palmi”. Nostalgia della vecchia terra? Rita La giornata della domenica è dedicata al riposo, qualche temerario azzarda una tintarella in piscina, ma verso mezzogiorno viene castigato dalle nuvole e, dopo poco, dalla pioggia. A l’Estartit dichiarano che erano mesi che la aspettavano… si può essere più sfigati? Patty & Simba Diario di bordo Nel pomeriggio Ale si accorge di aver ricevuto un sms da Silva, detta Simba, spedito alle 14. La pazza scatenata, partita da sola sulla sua Honda Hornet 600 alle 4 del mattino, carica di bagagli come un asino da soma, ci fa sapere che arriverà tra circa un’ora e mezza perché ha appena passato il confine. Guardiamo l’ora, sono le 16, ormai dovrebbe essere qui. Continua a piovere e non la invidiamo, ma cominciamo un po’ a pag. 6/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 preoccuparci quando alle 17 non arriva ancora. La chiamiamo, messaggiamo. Nulla. Finalmente, sono quasi le 18, un omino della Michelin, ma vestito di nero, si presenta all’entrata del garage. Si leva il casco (nero, ovviamente) e appare una capigliatura bionda. E’ Simba, bagnata come un pulcino, che a richiesta di delucidazioni sul ritardo afferma candidamente che il suo telefono ha l’ora impostata male, e quindi il messaggio delle 14 era probabilmente stato spedito alle 15, o alle 16. Comunque finalmente ci siamo tutti (a parte Max, Daniela & sons che arriveranno dopodomani), si passa il resto della giornata a sistemare le attrezzature, chiacchierare, rintuzzare i continui attacchi di Betto che sfida chiunque a qualsiasi cosa, insomma a cazzeggiare un po’. Antonio, dal basso della sua inesperienza, domanda a grande capo Ale che tipo di pesci troveremo domani. Lui, serissimo, risponde che ci sarà qualche ricciola, qualche sardina e poco altro e Antonio, boccalone imberbe, se la beve tranquillamente. Ovviamente dopo pochi secondi scoppia a ridere e lo prende in giro per altri buoni 10 minuti: “votu che te gò portà fin qua par do sardee?”. Verso mezzanotte, accade l'evento peggiore della settimana: dopo di questo, qualunque disavventura sembrerà una barzelletta! Bisogna dire che, per mantenere il rito dello spritz anche in vacanza, il buon Gabry aveva provveduto a procurare 2 bottiglie di Stomorgyl e che, “Little Bastard” Betto & “Zia” Giorgia imprudentemente, le aveva affidate ad Antonio. Questi le ripone con la massima cura sotto il comodino, ma se ne dimentica quando la sua dolce metà Barbara gli chiede di unire i letti... Immediatamente è sopraffatto da morbosi pensieri: dài che stasera si (censura ☺ ), ma quando fa per spostare il mobile, succede l'irreparabile: le bottiglie del prezioso nettare cadono a terra, in un fragore di cocci e schizzi ovunque. Antonio, autore del disastro, è anche ferito da un vetro sul piede, sanguina copiosamente, ma non se ne cura affatto! Piuttosto, tra ogni tipo di bestemmia, osserva sconsolato il rosso liquore spanto per l'intera stanza... Nei giorni successivi Barbara cercherà di rimediare (perchè è lei la causa prima della tragedia, avendo chiesto di spostare i letti) ma non riuscirà a trovare la bevanda in nessuno dei supermercati locali. Diario di bordo pag. 7/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 Lunedì 14/8 - LA PRIMA IMMERSIONE Ci alziamo presto, perché i simpaticoni del diving hanno programmato le nostre uscite alle 8,30. Considerando che la colazione non è servita prima delle 8, abbiamo giusto il tempo per trangugiare una brioche e partire. Non siamo proprio entusiasti di questo orario, e lo facciamo presente al grande capo Ale che promette una fiera battaglia. Tommy, Daniela & Max In ogni caso per oggi va così: alle 8,30 pronti davanti ai box ad aspettare il furgone del diving, con tanto di carrellino a rimorchio per caricare le attrezzature. Ci sono 8 posti a sedere, gli altri devono arrivare al porto col cavallo di San Francesco. Al molo ci aspetta la nostra barca, la Sirena; non è troppo grande ma è attrezzatissima per posizionare le bombole e vestirsi comodamente. E’ anche dotata di ascensore, ci domandiamo perché non le fanno tutte così! L'equipaggio è composto dal comandante Capitan Findus e la conturbante Silvana, detta anche “sììììììììììì”, già oggetto, durante la scorsa vacanza, delle attenzioni (non ci risulta ricambiate) del grande assente Stomorgyl. Camelador-Antonello la squadra e decide che l’onta va vendicata, così se ne innamora subito e prima di sera la inviterà a cena. La prima immersione è a Salpatxot. Il tempo non è granché, ma la voglia è tanta e si va in acqua senza esitazioni… entusiasmo premiato: cernie decisamente fuori taglia, addirittura un po’ allarmanti, branzini che sembrano barracuda, enormi saraghi fasciati e tantissimo pesce di ogni tipo. Purtroppo la visibilità è piuttosto compromessa e, a fine immersione, Simba ha modo di esibire le sue qualità di divemaster conducendo il suo gruppo non verso la barca, non nei dintorni della cima, ma ESATTAMENTE sulla cima, neanche c'avesse il radar! Culo o classe? Da segnalare la cagatina di Barbara, uscita con 0 bar e in affanno. Antonio, suo compagno anche in acqua (per questa volta), ha un lampo di genio: un pensiero sinistro lo pervade e per un momento valuta che potrebbe far finta di niente… ma alla fine l’amore (e la paura della galera) ha il sopravvento, quindi la soccorre dandole aria e gonfiandole il GAV a bocca. Lei ringrazia. Lui si gonfia di autostima come un pesce luna. Ma si sgonfierà presto… Diario di bordo pag. 8/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 Torniamo al porto contentissimi e questa volta la gara non è a chi rientra in furgone, ma a chi va a piedi: abbiamo tutti voglia di chiacchierare e fermarci a bere una cerveza, che si legge “serveza”, anzi, “servetta”. La servetta sulla strada del ritorno diventerà un rito per tutta la settimana. Al pomeriggio seconda immersione, uscita alle 15 dal porto, destinazione Tasco Petit. Il tempo è peggiorato e pioviggina. Ovviamente scendiamo lo stesso e troviamo un bel po’ di corrente, quindi facciamo tutta l’immersione aggrappandoci sulle rocce. Alla fine, fatta la sosta di sicurezza, andiamo verso la superficie, ma il “pesce luna” Antonio si esibisce in una delle sue migliori performance, decidendo di scendere invece di risalire. Ale, che guida il gruppo, se ne accorge e gli va incontro, appena Antonio lo vede fa ampi cenni di ok e si appresta a raggiungerlo. Allora Ale, rassicurato, riprende la risalita ma, quando si gira, l'altro è ancora più giù, perso in un mondo parallelo. Barbara e Pucito si scambiano gesti non contemplati nella didattica PADI, che potremmo riassumere con un “xeo mona?”, mentre Ale cerca di richiamare l’attenzione del disperso con ripetute segnalazioni di lampada, ma niente una fava: lui, imperterrito, continua a scendere. Vista la situazione disperata, e con una punta di cagotto, Ale inizia una discesa in posizione plastica, detta “la mossa del paracadutista incazzato”, e in men che non si dica si trova di fronte ad Antonio. Picchiettandogli ripetutamente la fronte con le nocche, giusto per Barbara essere sicuro di avere la massima attenzione, inizia un turpiloquio subacqueo da far impallidire uno scaricatore, lo convince finalmente a farsi seguire e, appena guadagnata la superficie, il turpiloquio si trasforma in una sequenza di improperi in aramaico antico, urlati a più non posso tanto che Patty, dalla barca, dichiara stupita: ”con chi si sta incazzando se io sono qui?” Il nostro pesce luna torna alle sue dimensione naturali (praticamente un nudibranco) e non pronuncerà più verbo per diverse ore. Nel frattempo, in barca, c'è un po' di preoccupazione per Betto, reduce da questa immersione decisamente impegnativa. Patty, che lo ha trascinato per tutto il tempo, gli domanda se ha avuto difficoltà, e lui candidamente risponde: “non me ne sono neanche accorto, però ora capisco perchè mi sento così stanco!”. Rientrati in porto, grande-capo Ale e grande-morosa-del-capo Patty si recano al diving. Vogliono parlare con Hugo, fino a quel momento introvabile, per farci cambiare gli orari delle uscite. In effetti soprattutto quella del mattino è troppo scomoda, per cui riescono a strappare il turno delle 11 per almeno 2 giornate, per le altre si vedrà. Per intanto grazie, grandi capi. Diario di bordo pag. 9/33 Medas –Agosto 2006 Nautica Treviso – Areasub Intanto Simba la centaura e Antonello vanno a farsi un giro con la moto in un paese vicino, ma non ci hanno detto esattamente dove... Dopo la cena, il gruppo si divide per affrontare la serata nel modo più opportuno. Si delineano immediatamente i “singles impenitenti”, determinati a passare una serata caliente, mentre il resto della truppa si limita a qualche “servetta” in albergo. Baby Gli impenitenti, cioè Antonello, Pucito, Rita, Simba (detta anche Uma Thurman in versione ridotta) e, per questa occasione, anche Federico e Baby, passano la serata a Lloret de Mar. Poi, tornando indietro, mentre Antonello ignora ripetutamente Silvia (il navigatore), che cerca di convincerlo ad imboccare alcune stradine per i campi, passano vicino ad un night e decidono di fermarsi. Il “camelador” Antonello scende e va ad informarsi sui costi, sfoggiando il suo perfetto catalano: “quantos costas l'ingresos?”. Il bodyguard, mosso a pietà, risponde “20 euros”. Ma Antonello non si accontenta, spera di contrattare un prezzo ridotto per le ragazze, e insiste: “E par le chicas?” Ma questa volta il bodyguard non ha capito bene, e spiega: “usted contratas con loros direttamente dentros”. Per intenderci, le donne in quel locale non possono proprio entrare... Ma Simba non si rassegna e fa un ultimo tentativo: con la sfacciataggine che la contraddistingue, si presenta dal buttafuori dichiarando di essere lesbica! Niente da fare, questo non sente ragioni: le donne non possono entrare, la serata finisce qui. Rientro in hotel alle 4 del mattino. Come da manuale: il perfetto stile di vita morigerato del subacqueo. Baby & Simba Martedì 15/8 – PIOGGIA, PIOGGIA, PIOGGIA Se il buongiorno si vede dal mattino, questa sarà una pessima giornata. Piove a catinelle, l'uscita in barca è in grave pericolo. Un po' alla volta i Nautici si presentano a colazione, si vedono i segni della seratona sulle facce tirate di qualcuno. Pochi hanno voglia di fare l'immersione perchè il tempo è veramente brutto. Ecco una buona scusa per abbuffarsi con la tipica medas-breakfast: si comincia con un paio di uova all'occhio di bue, abbondantemente foderate di bacon saltato in padella, il tutto inguainato in un due fette di pane appena tostato. Ma siccome ci piace farci del male, alcuni hanno bissato aggiungendo una succulenta porzione di frittata e qualche fetta di prosciutto crudo. Ce ne Diario di bordo pag. 10/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 sarebbe già abbastanza per vomitare anche l'anima, ma i più temerari si ricordano improvvisamente delle loro origini latine e quindi decidono che no, la colazione senza qualcosa di dolce non è una vera colazione. E allora vai di brioche, pastine, fette biscottate, burro e marmellata, e l’immancabile pessimo cappuccino al Nescafè slavato. A parte Apissima, che non si è mai smossa dal suo yogurt con cereali, tutti gli altri sono seriamente provati. Sguardi persi nel vuoto, espressioni inebetite. Ma cosa importa, tanto l'immersione salta... E invece no! Sono quasi le 11 quando Hugo si presenta con il furgone del diving e, inaspettatamente, si porta dietro qualche raggio di sole. Alla vista del nostro astro, e al profumo di mute sudate che emana dal furgone, ecco che i Nautici tornano in sé: in meno di 5 minuti hanno quasi tutti cambiato idea! L'immersione si fa, si parte per il porto. Skeeo & Apissima Tocca a Pota del Llop, una bella paretina ricca di gorgonie gialle e rosse “sabeis que son las gorgonias? Siiiiiii???questa pianta toda colorata siiiiiiiiiiiii????” (Silvana). Insieme alle solite cernie giganti e ai saraghi, avvistiamo alici, cefali, scorfani da paura, polpi. Uno è nella tana, non riusciamo a farlo uscire ma deve essere davvero grosso, perchè intravediamo solo un tentacolo grande come un braccio. Usciamo che piove, ma ormai non ci fa più paura niente! Arrivati in porto, come al solito non c'è posto per tutti nel furgone che ci porterà in albergo, così Ale, Antonio e Simba si offrono di scammellare a piedi. Lungo la strada si fermano per la tradizionale “servetta” di rito in un bar lungo la strada. Ma Barbara, Skeeo, Pucito, Simba & Antonello rientrati in albergo, Antonio realizza che ha lasciato l'asciugamano al bar e, ovviamente, deve tornare indietro a riprenderlo. Arrivato al bar, trova la sedia dove lo aveva lasciato occupata da altra gente, del Diario di bordo pag. 11/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 telo nessuna traccia. Così va dal cameriere ed in perfetto inglese domanda: “Did you find a towel on that chair?” (In realtà durante il percorso aveva ripassato la frase più volte....) e l'altro risponde: “La tovaja?” e va a recuperarla nel retrobottega. Nel primo pomeriggio arrivano gli ultimi componenti della comitiva: stiamo parlando di Max & Family, cioè Daniela e i piccoli Tommy e Vittoria. Ovviamente hanno fame, optano per un bocadillo nella main street di l'Estartit, poi ribattezzata “via Bafile”, dove aspettano per oltre un'ora. Usciamo per la seconda immersione della giornata: Ferranelles. Anche qui cernie e saraghi a iosa, ormai ci hanno quasi stufato. Ale si immerge con la telecamera, la prima volta in questa vacanza, e la fortuna che gli è propria si manifesta immediatamente: una cernia grossa come un cavallo si ferma davanti a lui. E' a una decina di metri, immobile, lo fissa, lo punta. Improvvisamente la mega-cernia scatta in avanti e, in meno di un secondo è a 20 centimetri dall'obbiettivo. Ale perde qualche anno di vita e guadagna un ciuffo bianco, ma mantiene il sangue freddo e resta immobile. Il pesce spalanca le fauci che quasi fa corrente, concedendo un'inedita inquadratura dell’orifizio anale dalla parte dello stomaco, poi si gira e se ne va. Ma non è finita qui, non contento di questa ripresa da Pulitzer della subacquea, grande-capopieno-di-culo Ale si imbatte perfino in un polpo fuori dalla tana e lo rincorre per un paio di minuti buoni. Gabriele, Ale, Ampissima, Rita, Pucito & Paolino Torniamo in barca e Ombretta vuole festeggiare: con la scusa che deve cambiarsi il costume fa vedere le tette a tutti. Il popolo mostra di gradire, ma Baby dichiara “a quasi tutti, perchè io non le ho viste – non che mi piaccia – e se Fede le ha viste... non me lo ha detto!” Anche Antonio si lamenta di non aver colto l'attimo, ma Ombretta è una donna giusta: il vero progresso è quando è per tutti, e così si esibisce in un replay. Brava, anzi, bravissima. Nel frattempo Patty è un po' infreddolita e viene colta da un impellente bisogno fisiologico (liquido). Ma in barca non c'è il bagno, quindi deve aspettare fino al porto. Appena attraccati, si fionda verso i servizi ma, ahimè, li trova chiusi, perchè sono già passate le 18. In preda al panico, in virtù del famoso detto “i veri amici si vedono nel momento del bisogno”, si rivolge al comandante della Sirena II, sorella maggiore della nostra barchetta, ma anche qui non c'è niente da fare: hanno già pulito e quindi non se ne parla. Diario di bordo pag. 12/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 Non sappiamo come Patty abbia poi risolto il problema, ma sappiamo bene come lo abbia fatto pesare ad Hugo: “ti parlo in italiano perchè sono troppo incazzata!” e “noi donne non abbiamo l'uccello!” In quel mentre, quel gran signore di Paolino, dall'alto della sua infinita saggezza, commenta: “se per una pisciata deve nascere 'sto casino io me la tengo!” Barbara, intervistata sull'accaduto, dichiara: “Non avrei saputo fare di meglio! Però vedere la furia della Patty mi ha fatto capire che dovrò trattarla molto bene.... mi ero già immaginata Hugo K.O. sulla banchina!”. Anche Federico, vuole dare il suo contributo: “Ad un certo punto la Patty, dopo aver abbondantemente riempito Hugo di parole, aggiunge gridando a squarciagola: 'Non me ne frega un cazzo!', credevo che alla fine gli tirasse un cagnone sul muso! Grande Patty! Secondo me da oggi in poi saremo autorizzati a pisciare in qualunque angolo della barca.” Pucito osserva: “Non che tu ti sia mai fatto problemi a pisciare dalla barca....” Apissima invece si lamenta del trattamento subito da Federico durante il ritorno in albergo: “Fede mi ha spenta come se fossi il suo orso! Io parlavo ma lui con la sua arroganza mi contrastava, Federico arrivando a paragonarmi ad un “gatto tacà ai (censura ☺ )”. Sono mortificata... cercavo di esternare la mia gioia per la splendida immersione ma il politico voleva sempre essere al centro dell'attenzione ed ha cominciato ad accecare tutti con la lampada della Patty...”. Alla fine però ammette: “Cacchio, sono ubriaca!” Rita dal canto suo si congratula con se stessa: “La prima immersione dopo un bel po' di tempo... dopo la seratona a Lloret de Mar fino alle 4 di mattina... bueno, gò ancora el fisico!” In serata il gruppo degli irriducibili nottambuli, Gabriele, Simba, Pucito e Antonello (ma non dormono mai questi?), vanno a cercare la movida a Platja d'Aro, ma si riducono ad una memorabile battaglia agli autoscontri... che putei! Gli altri, più umilmente, si accontentano di una sangria “all together”, e tra i fumi dell’alcool, Max ci racconta del suo viaggio: “Iero in autostrada, coa mè Audi bea granda, in tersa corsia a dosento all'ora, quando che sorpasso 'na tipo bianca co' un sbarbà. El me varda, mi o vardo co' aria de dispresso, tipo “povero sfigà” vara qua che machina... st'altro me varda ancora e el ciapa a testa de a bionda Diario di bordo pag. 13/33 Medas –Agosto 2006 Nautica Treviso – Areasub che g'aveva in fianco e se a butta in mexxo ae gambe... So restà de merda... gò alsà el pie dall'acceerator e quando ghe me g'ha raggiunto gò ciapà a testa dea Daniela e xo…! Paolino invece è un uomo serio e, complice una doppia sangria, scrive una poesia tutta per noi: Estate Corpi al sole, profumati, sudati stanchi, alleghi, divertiti, annoiati. Vociare di bimbi, qualcuno piange, altri ride. Capannelli di giovani organizzano la notte. I meno giovani, vogliosi (…) organizzano “altro”. E' estate. Amori, delusioni, amicizie nascono e muoiono come bolle di sapone. Bolle colorate leggere e intriganti ballano nell'aere e muoiono. E' estate. Sogni, illusioni e delusioni ma, forse qualcuno no. Affari, bel mondo, donne, lustrini. Ma è un carosello? No! E' estate. Paolino, Federico, Baby & Daniela Diario di bordo pag. 14/33 Medas –Agosto 2006 Nautica Treviso – Areasub Mercoledì 16/8 – IL MATTINO HA L'UOVO IN BOCCA Finalmente ci svegliamo col sole. Alle 9 tutti giù a colazione per la solita scorpacciata. Alla fine, provati ma felici, ci sentiamo un po' nauseati da questa sensazione di “freschino” che non ci abbandona più, al che Antonio conia la frase del giorno “il mattino ha l'uovo in bocca”. I capi sono riusciti ad ottenere tutte le uscite nell'orario migliore, il prezzo da pagare, per questa volta, è la barca senza ascensore... ecchissene! L'immersione è alla Petra de Deu, pesci a gogò come al solito e... come al solito qualcuno deve pisciare. Questa volta è la zia Giorgia che, non volendo rischiare di doversi “esprimere in italiano” come ha fatto ieri la Patty, ed essendo donna assai più pragmatica, semplicemente si smutanda e si mette a farla col e (censura ☺ ) fuori dal pozzetto di poppa. In quel momento passa un canoista che ringrazia sentitamente. Pausa pranzo in piscina dell'albergo, qualcuno chiacchiera, qualcun altro prende il sole. Federico mal sopporta la distanza dalla politica cittadina e cerca disperatamente un giornalaio, purtroppo però a quest'ora è tutto chiuso, così si spaparanza sull'ultimo lettino libero. Dopo un po' arriva la Patty che gli rivela il miracolo: c'è un edicola aperta! Incurante della distanza dall'albergo (anni luce), Federico si alza e parte per l'agognato giornale, ma neanche quando trova chiuso e torna (dopo ore) deluso intuisce la verità: Patty gli ha detto una cazzata per farlo alzare dal lettino e mettercisi lei! Patty sei mitica!!! Al pomeriggio si va a La Vaca, ci troviamo in barca con qualche intruso: i francesi vice-campioni del mondo, detti Pulce & Pojana. Si fanno riconoscere subito perchè, a causa del rollio della barca (il mare è piuttosto grosso), la Pulce fa un bel tonfo con bombola e pinne... W la PADI! “Zia” Giorgia Come già detto non c'è un bel mare, Daniela che lo soffre parecchio rinuncia all'uscita, poverina, ci dispiace. Si entra in acqua tra onde piuttosto alte e Silvana promette di spostare la barca in modo da raccoglierci all'uscita in una zona più tranquilla. Infatti, a fine immersione, puntiamo tutti alla “boja amarillas pequeña”… ma la barca? Non si è mai mossa dalla boa grande! Ci aspetta una bella nuotata. Una volta in barca si ripete il rito della pisciatina. Questa volta l'autore è Federico che, arrivato allo specchio di poppa, sfodera l'arnese e comincia l'opera, ma la zia Giorgia non si fida e va a verificare di persona... L'episodio probabilmente eccita anche Ombretta che, determinata a stupirci Diario di bordo pag. 15/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 ancora una volta, si esibisce in un altro cambio costume con tanto di asciugamano-pareo indossato topa-free... Ancora Federico, forse orgoglioso delle sue gesta, prosegue nelle sue scaramucce con Apissima, e racconta: “Al ritorno dall'immersione Silvietta continuava a rompere le 'balls', allora prima le ho tirato addosso dei biscotti del mitico Antonello, poi non contento gliene ho anche sbriciolato uno dentro la maglietta... Però la bastarda si è vendicata in serata tirandomi dietro lo zucchero...” Arriva la sera, e la fresca brezza catalana ispira ancora il nostro vate Paolino: Il dì si è svegliato cielo sereno e mare beato. Il branco è in pista per l'uscita prevista. Qualche incertezza molta ironia ma tutto si conclude con giro di sangria. Siamo tutti commossi da tanta dolcezza, allora il vate ridiscende sulla terra e ci allieta con un indovinello: “Cosa fa un pulcino nel forno? Pio... Pio... Pio foco”. Ogni commento è superfluo. Nel frattempo si organizza la solita quinta colonna di nottambuli, in una nuova formazione composta dagli irriducibili Gabriele, Simba, Pucito e Antonello, più la partecipazione straordinaria di Rita e Antonio. Si opta per una serata “easy”: un giro di rhum (gentilmente offerto da Gabriele) al Rockfeller, ma la serata non decolla, così poco dopo Simba abbandona il gruppetto e verso le 23 si decide di andare via. Ma ecco che il diabolico camelador Antonello si ricorda del locale di due sere prima e, con fare carbonaresco, propone ad Antonio e Gabriele una puntatina in questo luogo di perdizione. Pucito e Rita si prodigano in raccomandazioni: “fate i bravi, guardare ma non toccare”, Pucito addirittura chiede ad Antonio cosa deve dire a Barbara, temendone le ire. Si sta giusto stabilendo una linea comune (“dite che siamo restati tutti insieme”) quando un lampo di flash “squaglia” la comitiva: è Simba che dal terrazzo della sua stanza immortala il gruppo in separazione. La frittata è fatta, carta (anzi foto) canta... si può solo raccontare la verità. In ogni caso i nostri tre moschettieri partono Gabriele “Highlander” al night: avrà visto la per l'avventura e poco dopo approdano in Madonna? questa specie di night. Locale dignitoso e distinto. Ingresso libero, consumazione obbligatoria 14 euro. Men allowed only. Che per chi non sa l'inglese vuol dire più o meno “femene fora dai cojoni”. Diario di bordo pag. 16/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 All'interno poca gente, luci da discoteca, ragazze in abiti succinti che approcciano e si fanno pagare da bere. Ce ne sono di spagnole, brasiliane, dell'est; offrono qualche sorriso al prezzo di una consumazione, molto di più alzando la posta. Le ragazze sono giovani e carine, a turno una è sul palco ad esibirsi nella lap dance. Ma i nostri non cedono alle tentazioni: un Havana per Antonello, 2 Gin Lemon per Antonio e Gabriele, un bel po' di “scanociae” e poi via. Sono a nanna alle 2. Giovedì 17/8 – DIVING O SCI D'ACQUA? Come ogni mattina partiamo con la nostra barchetta. Mentre molliamo l'ormeggio, Antonio e Antonello notano una bella figliola dello staff della Sirena II. Si sbracciano in ampi saluti e lei risponde con un bel “ciao”. La prima immersione programmata oggi è a Dophi Nord, praticamente speleologia subacquea. A pochi metri dalla superficie c'è l'entrata in un tunnel, largo 4 o 5 metri e lungo una ventina. Dall'altra parte, sul versante sud, c'è la statua di bronzo di un delfino, ideale per le nostre foto ricordo. Patty scende con la macchina fotografica e ritrae quasi tutti, ma il più entusiasta è Betto, così felice che si toglie l'erogatore e si mette a baciare ed accarezzare il delfino! Mamma Giorgia purtroppo non può gioire insieme al pargolo, costretta da una dolorosa otite a rinunciare all'immersione: “tutta la noche col mal de reche!! casso! Mi sono persa la performance del mio niño con il delfino, doman sarà mejor!”. Anche Ale vuole sfruttare il luogo particolarmente suggestivo, così scende con la telecamera in coppia col Pucito, cercando di farle fare la modella. Lei si esibisce in svariate pose alla “Savi”, ma si arrende quando Ale vorrebbe riprenderla mentre esce da un cunicolo strettissimo: “vecio no so cussì pequeña!” si lamenta, e poi si vendica mangiandosi l'Apeks del capo e dichiarando: “gò i denti de fero”. Antonello & Antonio Diario di bordo Al pomeriggio invece andiamo a Medallot, nonostante il mare decisamente minaccioso. Siamo ripagati da una bellissima parete ricca di anemoni, oltre che dalla solita abbondantissima fauna: cernie, saraghi, ricciole, persino una murena blu! Peccato solo per un micidiale termoclino sotto i 15 metri. Lo scoglio è abbastanza piccolo, ci facciamo un paio di giri intorno, alla ricerca di qualcuna delle aragosta stanziali in questo posto, ma non abbiamo fortuna. pag. 17/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 Quando però ci accingiamo a fare la sosta di sicurezza il mare s'incazza davvero: una risacca micidiale sballotta i meno esperti su e giù, Skeeo vede che Antonio dondola a gambe all'aria come una bandiera e decide di aiutarlo spingendolo giù. Ci riesce, ma dimentica qualche basilare principio di fisica e, infatti, si ritrova fuori dall'acqua in men che non si dica. In analoghe difficoltà si trova Apissima, anche lei gambe all’aria, provvidenzialmente aiutata prima dal Pucito che le salta sulla bombola, ma senza risultato, poi da Patty che cerca di tirarla giù afferrandola per la lampada… ne deriva un’assurda giostra dove Apissima gira come una trottola su se stessa facendo scoppiare Patty dal ridere, nonostante l’erogatore. La situazione peggiora ancora quando usciamo in superficie e, in mezzo a onde della Madonna e spruzzi d'acqua come fossero secchiate, ci accorgiamo che la barca non c'è più! Ha rotto l'ormeggio e, a casa del mare e del vento oltre i 20 nodi, non può rischiare di avvicinarsi agli scogli. La vediamo distante un centinaio di metri, assolutamente irraggiungibile con questo mare. Viene in nostro soccorso un piccolo gommone, Pucito, Daniela & Rita partito da un'altra barca. I due occupanti ci gridano delle cose ma non capiamo un'ostia, anche perchè parlano in spagnolo. Finalmente ci buttano una cima e ci fanno capire che dobbiamo tenere gli erogatori in bocca, poi partono di gran carriera con noi “a rimorchiella” che facciamo sci d'acqua, ma senza sci... Quando finalmente arriviamo alla barca, vediamo che il gruppo di Simba è già a bordo. Come avranno fatto? Hanno sbagliato l'uscita e, col culo che si ritrovano, sono capitati giusto dietro la barca! Ma si fanno perdonare aiutandoci a risalire e a spogliarci. Alla fine siamo tutti sani e salvi e, mentre cerchiamo di rientrare in porto con un vento davvero potente, Patty manifesta qualche momento di sconforto (si legge: fifa) e Ale la rassicura spiegandole che questo non è “mare”, perchè il “mare” vero è molto, molto peggio. Comunque alla fine rientriamo in porto e, al momento di attraccare, qualcuno dice ad Antonello che la biondina di stamattina lo ha “notato”. E' questione di un attimo: il camelador punta il suo... ehm.. “radar” verso la graziosa new entry della barca a fianco. Da questo momento, la sua manovra di aggiramento e tacchinaggio sarà martellante ed inesorabile. Rientrati in albergo ceniamo e, al caffè, Patty ci richiama all'ordine ricordandoci che dobbiamo aggiornare questo diario. La candida Ombretta dichiara che “l'unica volta che l'ha avuto in mano gliel'hanno strappato”. Poi i discorsi virano su altri argomenti e, quando si parla di I-Pod e dell'auricolare, sempre lei asserisce che “è l'unica che non riesce mai a infilarlo”, salvo poi correggersi con una peggiore “...non riesco a infilarmela”. A l'Estartit stanno ancora ridendo. Diario di bordo pag. 18/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 Ma il colpo da maestro della giornata è del Pucito: mentre sorseggia una birra, nel silenzio generale, se ne esce con un bel “in bocca è rotondo”. Dobbiamo anche capirla, non vede il moroso da 5 giorni! In questo clima di tempeste ormonali, Patty propone ad Ale di andare in camera a fare “pippa pippotta”, che nello slang di casa Muffato corrisponde ad una coccola nella posizione delle seggioline, e poi si vede cosa ne esce... Ma ecco l'evento più porno della serata. Sconfitti i turbamenti e i gli istinti indecenti, il Pucito va a letto e sta quasi per addormentarsi quando Simba, dal terrazzino dove si trova per l’ultima cicca, fa capolino nella stanza e, con la massima tranquillità, annuncia: “oh, Sara, ci sono due che trombano in giardino…” Le virginee donzelle scattano fuori per gustarsi il porno gratuito, e si trovano ad ammirare le dolci natiche smutandate di una tipa forse appena-maggiorenne, ma sicuramente completamente ubriaca. La osservano ancheggiare e dondolare, come una perfetta pornodiva, sopra ad un tizio che probabilmente si sente un vero “fiol”, e che di sicuro da piccolo è stato una 1000 dollari a chi indovina chi è…. Giovane Marmotta, considerando l’esperienza da “esploratore” che esibisce nel ravanare… chissà cosa cerca con tanta furia lì dentro! L’intera scena si svolge nel giardino della piazzetta, cioè praticamente in mezzo alla strada, per la gioia degli ospiti dell’Hotel Flamingo. Simba capisce che l’occasione è troppo ghiotta per non provare la sua nuova macchina digitale: le foto sono agli atti e non lasciano adito a dubbi! Nel frattempo Pucito, in uno slancio di generosità, decide di condividere questo momento storico con gli amici della 303 e li chiama all’interfono. Risponde Gabriele che, incredulo, ripete le parole appena udite: “come ci sono due che trombano in giardino?” e Antonello, nel tempo di un nano-secondo, è già in terrazzo a godersi la scena. Intanto Simba e Pucito continuano a scattare foto, nascoste dietro il parapetto in perfetto stile “paparazzi”, e ridono come deficienti nell’osservare i tentacoli lunghi e scatenati del “trombador”. Ma ecco che si avvicinano altri 4 baldi I “Trombadores” (notare il ravanamento) giovani, probabilmente anche loro alticci, che non esitano ad accerchiare i porcellini e cominciano a fotografare le grazie della fanciulla da distanza ravvicinata. Simba commenta (esternando una fantasia inconsciamente repressa): “oh mio Dio, adesso se la trombano in 5…”. Diario di bordo pag. 19/33 Medas –Agosto 2006 Nautica Treviso – Areasub Ovviamente le nostre non potevano ignorare il pericolo e così, per puro spirito protettivo, continuano a sorvergliare “The Crime Scene” (Simba) fino a che i gaudenti non realizzano di essere oggetto di un book fotografico mooolto intimo e bloccano ogni attività di “esplorazione”. Allora i 4 intrusi fingono di lasciare il campo di battaglia e quindi… via col secondo tempo del porno, fino a che la notizia si diffonde e i curiosi che si avvicinavano diventano molti di più. A questo Antonello in sublimazione, Pucito e Gabriele punto, finalmente, i copulatori capiscono che non è aria e scappano definitivamente. Pucito & Simba continuano a sganassare e non riescono più a fermarsi, così pensano di far valutare la loro arte fotografica agli amici della 303, ma sottovalutano l’effetto testosteronico delle foto per cui, terminata la mostra, Antonello compiaciuto propone “Andiamo al night?”… Purtroppo non c’è trippa per gatti e, vista la mala parata, ripiega in un rassegnato: “allora passami la Nutella e i biscotti”. …Dovrà sublimare?. Venerdì 18/8 – LA SERATONA Ultimo giorno di immersioni. Lassù qualcuno sembra accorgersene e ci regala la prima giornata di sole veramente estiva di tutta la settimana. Julià & Patty Partiamo per la immersione mattutina, andiamo a Carall Bernat, un grosso scoglio le cui pareti offrono, oltre una certa profondità, delle belle gorgonie. Un gruppo di temerari decide di avventurarvisi ma, raggiunti i 42 metri, si arrende al freddo (13 gradi!!) e manda a cagare anche le gorgonie: si torna su a temperature più accettabili! Diario di bordo pag. 20/33 Medas –Agosto 2006 Nautica Treviso – Areasub Skeeo, “Letal-Weapon” Giorgia, “Arrapation” Antonio & Pucito E qui si scatena l'apoteosi: avvistiamo un aquila di mare! E poi un'altra, e un'altra ancora. Stupende. E come se non bastasse, mentre siamo in sosta di sicurezza, passa un grosso banco di barracuda. Ale non aspettava altro e ci si fionda dentro. Probabilmente la più bella immersione della settimana. Siamo agli sgoccioli, abbiamo quasi finito le immersioni e gli effetti dell’azoto cominciano a farsi sentire. Durante la pausa pranzo Apissima vede uno stormo di uccelli e non riesce a trattenersi: “mama varda quanti osei”. Al pomeriggio il mare è di nuovo grosso, decidiamo di ripetere la bella immersione a Dophi Nord visto che ci sembra la più riparata. In barca con noi c'è un ragazzo, immobilizzato dalla vita in giù. Ha un fisico da paura: 2 metri di spalle e dei bicipiti che sembrano cosce. Lo vediamo preparasi completamente da solo: scende dalla carrozzina e si infila la muta sdraiato a terra. L'unico aiuto che chiede è essere portato in barca, per il resto è assolutamente autonomo. Lo incrociamo anche in acqua: praticamente un pesce. Siamo ammirati. La visibilità è buona questa volta, facciamo ancora altre foto con il delfino, tra cui una poco convenzionale di Antonio e Antonello ritratti in rapporti carnali con la statua... Andiamo su nella “bolla” dove, se ce le fossimo portate, potremmo fumarci una sigaretta! Tutto molto bello, peccato sia l'ultima immersione della vacanza (per quelli che fanno solo una settimana). A fine immersione, Pucito va personalmente a complimentarsi e così si presentano: si chiama Julià ed è di Barcellona ma vive a Madrid. Diario di bordo Antonello & Antonio pag. 21/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 Intanto in barca, si ripete la simpatica usanza della pisciatina. Questa volta è Antonio che, giusto per fare l'originale, decide di farla da prua (anche perchè dietro è pieno di gente), tanto la barca è ancora ferma. Ma anche in queste cose si vede l'inesperienza... avete mai provato a farla contro vento? Rientrati in hotel, quelli del diving ci offrono un bel brindisi di addio a base di 15 litri di sangria, accompagnati da patatine, noccioline, calamari fritti e olive. In Simba, Barbara, Pucito & Patty loro rappresentanza c'è Hugo, il capo, per la delusione di Simba che si augurava il ben più fascinoso Sani, detto anche Occhi-di-ghiaccio... Finita la sangria (tutta!), ci trasferiamo nel ristorante per la solita cena e poi... via per la seratona! Il gruppo quasi al completo si trasferisce al Rockfeller. Ci sono i soliti “quelli della notte”, Gabriele, Pucito, Simba, Rita, ma anche Antonio e Barbara, Skeeo e Apissima e perfino Ale e Patty. Dopo un drink e un secondo giro di tequila, le ragazze danno il via alle danze: Simba, Rita e Pucito guadagnano il centro della pista e cominciano a zoccolare. Dopo pochi secondi, mandrie di inglesi allupati si avvicinano e iniziano una marcatura a uomo, anzi, a donna. Allora gli uomini capiscono che non è il caso di lasciare troppo margine a questi figli di Albione: come si permettono di insidiare il nostro orticello? Ecco allora lanciarsi in danze sfrenate (più o meno) anche Skeeo e Ale, mentre Apissima sale sul tavolo e comincia a dimenarsi come un'indemoniata. E' una sfida: le altre donne salgono sul palco-cubo e si esibiscono in uno show al limite della censura, Barbara e Simba si toccano le tette a vicenda (ragazzi che voglia!!)... Diario di bordo Natalie & Antonello pag. 22/33 Medas –Agosto 2006 Nautica Treviso – Areasub Gli inglesi, al loro 20esimo giro di birra, sono decisamente su di giri, ma il meglio lo offrono i ragazzi del bar che, al ritmo di una ballata travolgente, si esibiscono in uno strip integrale tra gli applausi di tutti. E poi arriva Julià, il nuovo amico di Madrid conosciuto oggi. La dolcissima Pucito lo vede e lo saluta, gli prende le mani e lo porta in pista. Ballano insieme. Davvero bello... e pazienza se qualcuno si commuove. E Antonello? Ce ne siamo dimenticati? Ma figuriamoci se lui poteva mancare a questa festa... A dire il vero lui c'era anche prima degli altri! Il fatto è che il nostro camelador è riuscito ad intortare la biondina del Sirena II, tale Natalie, e le ha dato appuntamento proprio al Rockfeller. Ecco perchè il resto del gruppo è andato là: per fare il tifo! Per tutta la serata le ha ronzato intorno come un moscone, a volte ballando, a volte solo parlando, ma sempre cercando una scusa per avvicinarsi... Ma la biondina, sembra sapere il fatto suo: lo tiene a debita distanza, anche se tutti noi sappiamo che non ha speranza: prima che il gallo canti 3 volte.... gliela darà! Abbiamo solo una perplessità: il nostro sta sbevacchiando un po' troppo, ha sempre un bicchiere in mano... Si fanno le 2 e i più anzianotti gettano la spugna. Tutti a nanna ad eccezione di Simba, Rita, Pucito, Gabriele e, ovviamente, Antonello. Alle 3 il locale chiude, li buttano fuori tutti. Pucito, Super Max Gabry e Simba rimangono chiacchierare un paio d'ore piazzetta con il nuovo amico Madrid. a in di Di Antonello invece si sono perse le tracce, si sa solo che alle 5 riappare in camera. Nessuno sa esattamente cosa sia successo, ma Gabriele riporta due sue frasi “gioiello”, pronunciate prima di schiantarsi sul cuscino, che possono aiutarci ad inquadrare le situazione: “piuttosto di scopare non voglio stare male” (ma che cazzo significa??) e “se finisco in ospedale non torno più indietro... quanto iera bona però” (anche qui siamo sullo sconclusionato, ma qualche idea iniziamo a farcela...) Diario di bordo Gabry & Baby pag. 23/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 Sabato 19/8 – BARCELLONA E l'ultimo giorno dei mono-settimana, siamo a 150 chilometri di Barcellona, non si può andare via senza almeno farci una puntatina! Ecco quindi che tutto il gruppo si organizza per la gita, indossando la nuovissima t-shirt azzurra fatta fare per l'occasione e indossata per la foto di gruppo in piscina. Dopo qualche incertezza dovuta ad incomprensioni logistiche (in 16 con la sola Furgoneta e un auto non ci si stava!), alle 10 finalmente si parte. Nella mitica Furgoneta, Antonio (main driver), Barbara, Skeeo, Apissima, Gabriele, Pucito, Ombretta, Rita & Simba; nella Kia Ale, Patty, Giorgia e Betto, infine Paolo e il Ghiozzo nella Stilo. Restano a casa Max & family perchè vogliono riposare, Federico & Baby perchè ci sono già stati 2 giorni la settimana scorsa, e Antonello che è ancora in coma dalla scorsa notte, ma che appena si è ripreso non ha perso l’occasione per farsi un giro in spiaggia e mandarci una foto della sua vicina di asciugamano... Durante il viaggio Ombretta riceve una telefonata dal moroso e, quando i discorsi si fanno un po' più privati, dice che non può parlare perchè “ci sono voci che ascoltano”... Immediatamente dopo anche Simba, ancora rinco dalla nottata, spara un “devo fare cacchina, dammi il bicchiere”. I Nautici a spasso. Si nota Apissima, l’unica con la maglietta “in culo” Diario di bordo pag. 24/33 Medas –Agosto 2006 Nautica Treviso – Areasub Ma dopo poco, ad uno ad uno, i reduci della notte cedono al sonno. Rimangono a vigilare (e a guidare, ovviamente!) Antonio e Ombretta. Alle 11,45 arriviamo in Avenida Meridiana, siamo nella splendida Barcellona. La temperatura esterna è alta, quella “inside majeta” MUCHO ALTA! (Ombretta). La prima tappa in programma è la Sagrada Familia, ma bisogna trovare la strada, così ci si rivolge Gabriele che ha il navigatore satellitare sul telefonino. Ma in questa occasione, come in tutte le altre in cui sarebbe servito davvero, l'aggeggio non vuole saperne di funzionare, così ci affidiamo alla memoria di Skeeo che si dimostra un'ottima guida anche per strada e, in men che non si dica, siamo a destinazione. Bisogna parcheggiare, ma non è semplice. Le auto optano per dei garage a pagamento e ci lasciano una ventina di euro l'una, la Furgoneta non può, perchè è troppo alta, e quindi dopo qualche giro trova un posto a pagamento con tassametro. Sorpresa: non si paga niente, perchè oggi è festa... e vai! “Main Driver” Antonio Ale & Patty Finalmente ci siamo tutti. Davanti alla maestosa cattedrale perennemente in costruzione ci guardiamo e ci sentiamo un po' dei boy scout giapponesi in visita turistica, visto che abbiamo tutti la stessa magliettina blu e di sicuro non passiamo inosservati. Fa eccezione Apissima, che considerato el calor della giornata veramente estiva, resta in canottiera e si lega la t-shirt intorno alla vita. Il sacrilegio non sfugge a grande-capo Ale, che subito la apostrofa: “Tutti con la maglietta tranne ti”. E lei, genuina: “io ce l'ho, ma in culo!”. Dopo qualche minuto di contemplazione al cospetto dell'imponente opera, decidiamo di dirigerci verso la città vecchia. A dire il vero, non è che ci sia proprio l'unanimità. Soprattutto, i Nautici manifestano delle divergenze sul modo di spostarsi, così si delineano due fazioni: i metropolitani e gli scarpinatori. Alla fine sono questi ultimi a spuntarla e, guidati dalla loro massima esponente Ombretta (dotata di guida turistica), si avviano a piedi per le strade di Barcellona. I metropolitani abbozzano e si rassegnano a seguire il gruppo, ma da questo momento non perderanno occasione per evidenziare la fatica inutile, il tempo perso, il male ai piedi, la rottura di palle e, già che ci sono, anche l'AIDS. Leader degli scontenti è Barbara, Diario di bordo pag. 25/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 che dichiara: “Ho notato che i Supernautici sono tanto organizzati sott'acqua quanto disorganizzati in terraferma...”. In effetti bisogna dire che la “passeggiata” si rivela piuttosto impegnativa: quando arriviamo finalmente nel centro storico siamo piuttosto provati, ma ora c'è un'altra impellenza da risolvere: sono quasi le 14 e abbiamo fame! Adocchiamo una bettola completamente vuota, si fanno panini e qualche altra porcheria, Gabriele, Antonio e Barbara propongono di entrare perchè sarà ben difficile trovare un altro locale con 16 posti a sederi liberi e vicini. Ma qualcuno non è d'accordo: in particolare Ghiozzo e Ombretta non sono soddisfatte, cercano qualcosa di più “in”, quindi si prosegue. Finiremo a mangiare in un enoteca in pieno centro, un bel locale tipico (cioè per turisti) che si distingue per 2 caratteristiche: i prezzi esorbitanti (un micro-paninetto 2,5 eurini) e il servizio lentissimo. Le portate arrivano una alla volta, probabilmente usano un fornetto da campeggio o un bunsen da piccolo chimico, tanto che dopo un'ora qualcuno non ha ancora avuto il suo pranzo. Allora Patty si esibisce in un altro dei suoi cagnaroni e decide di andare via, ma si incazza ancora di più quando al momento di pagare le mettono in conto anche le ordinazioni non ancora arrivate. Finisce che da un conto di 40 euro ne paghiamo 25, e usciamo dal locale affamati e con Patty furente. Nel frattempo, capito l'andazzo del posticino, e anche visto l'atteggiamento del personale che, alla richiesta di sostituire un'acqua appena ordinata con una birra, risponde “non se puede annular”, Antonio, Barbara, Giorgia e Betto, seguiti dopo pochi minuti da Skeeo, Apissima e Gabri, sgattaiolano fuori e si infilano nel bar di fianco, molto meno trendy, ma molto più quick & cheap: spendiamo poco e usciamo con la pancia piena! Dopo la sosta ci si tuffa nuovamente nelle vie della città e arriviamo alla vecchia cattedrale, ma siamo sfigati: è in ristrutturazione e quindi la facciata è completamente nascosta dai ponteggi. Ombretta e Ghiozzo non si arrendono ed entrano comunque a visitarla, anche se gli costa 4 eurini a cranio. Gli “Grande Capo” Ale dopo l’acquario… altri, dopo un veloce briefing, proseguono verso il porto. Arriviamo alle famosissime ramblas, non molto affollatisse visto il periodo e l'ora, anche se non mancano i soliti mimi e saltinbanchi. Il più simpatico è uno che fa il diavolo: completamente dipinto di grigio antracite, sembra appena uscito dall'inferno! Ghigna beffardo e punta a turno qualcuno del pubblico, che risponde divertito ma anche un po' spaventato. Ad un certo punto prende di mira la nostra Patty, che si era permessa di fotografarlo senza lasciargli neanche una mancetta... e allora ecco che l'indemoniato comincia a rincorrerla, mentre lei scappa tra il pubblico divertitissimo. Lei però si prende una bella strizza! Diario di bordo pag. 26/33 Medas –Agosto 2006 Nautica Treviso – Areasub Anche il Betto fa la sua parte, quando va a lasciare qualche moneta nel secchio del diavolo, e questi di colpo si muove e gli fa un versaccio: Betto fa un salto e lascia una frenata nelle mutande… Arriviamo nella zona del porto, davanti alla statua di Marco Polo (Skeeo) che, ovviamente, è invece Cristoforo Colombo. Da questo momento la chiameremo Marco Colombo. Simba in una delle sue migliori espressioni Si decide di andare a visitare l'acquario (siamo Nautici o no?), uno dei più belli e grandi d'Europa (sarà...). Simba e Pucito però non entrano, preferiscono andare a visitare una copia delle caravelle vicino al porto, e anche Rita e babbo Paolino ci abbandonano perchè si incontrano con una loro amica che li porterà a spasso per Barceloneta, inseguendo divertimenti alternativi al gruppo. Infatti l'acquario sarà anche grande, ma una tristezza... Ci sono pesci di ogni razza (inteso come specie) e misura, dal gamberetto allo squalo toro, ma hanno l'occhio spento, sembrano tristi... del resto vorrei vedere te a girare in tondo per tutta la vita! Usciamo tutti demoralizzati, e anche un po' più poveri (15 euro l'entrata!), Ale addirittura se ne va prima perchè gli mette troppa malinconia. Forse l'unico che si diverte davvero è Betto, tanto che vuole assolutamente comprare un souvenir nel negozio interno all'acquario. Sceglie un paio di porta chiavi, li paga... e li lascia lì. Quando mamma Giorgia se ne accorge lo sbeffeggia un po', poi gli dice di tornare in negozio a riprenderseli. Betto corre al negozio ma... sbaglia porta: pretende di entrare dall'uscita, così mentre gli altri cercano di gridargli di andare dall'altra parte, lui entra lo stesso approfittando dell'uscita di qualcuno. E quando viene via si ripete la scena: questa volta vuole uscire dall'entrata... Ci chiamano i vari secessionisti, e ci accordiamo per ritrovarci tutti da Marco Colombo. Sono quasi le 19 e siamo stanchi, ma qualcuno propone ugualmente di andare a visitare i giardini di Gaudì. Particolarmente entusiasta sarebbe Pucito, e nessuno ha il coraggio di dirle che non ce la si fa più. Decidiamo intanto di avviarci verso le macchine, che tanto sono nella stessa direzione, poi quando arriviamo valuteremo cosa fare. Diario di bordo “Little Bastard” Betto pag. 27/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 Questa volta però prendiamo la metro: un euro e mezzo di biglietto e siamo alla Sagrada Familia in 10 minuti. Quelli delle macchine non hanno esitazioni, vogliono tornare a L'Estartit. Quelli delle Furgoneta invece... pure, ma hanno il Pucito, la giovane mai stanca, e non vogliono deluderla. Antonio propone salomonicamente di provare ad andare a 'sti giardini, con la clausola che se risultano difficili da trovare o non si trova parcheggio vicino non se ne fa nulla. Siamo tutti d'accordo e così si va. Come Antonio supponeva, manco avesse la sfera di cristallo (e a dirla tutta un po' ci sperava), i giardini non si trovano, anche perchè la cartina di Ombretta finisce provvidenzialmente prima, e il navigatore di Gabriele come al solito non funziona. Dopo un paio di giri a vuoto, Pucito si rassegna: “ok ragazzi, a forza di girare mi è passata la voglia, andiamo a casa”. Nessuno ha avuto nulla da obiettare! Sfruttando ancora la memoria e l'orientamento di Skeeo, decisamente più efficienti del navigamerda di Gabriele, dopo qualche giro riusciamo a trovare la strada del ritorno, anche se prendiamo l'autostrada che costeggia il mare e allunghiamo un po', ma comunque verso le 21,30 siamo in albergo. Antonello, Ombretta, Rita, Gabriele, Ale, Skeeo, Antonio & Paolino Diario di bordo pag. 28/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 Qui ci concediamo una meritata cena a base di paella, poi una birra in compagnia ai tavoli fuori, per una volta con tutto il gruppo riunito, in questo triste momento di addio. Tra poche ore ci separeremo, e i one-week-guests partiranno per il suolo patrio... Chiacchieriamo, aggiorniamo i log book, Patty restituisce i brevetti ai partenti, si scattano foto, ci facciamo quattro risate. Ma un velo di malinconia aleggia su di noi: per molti la vacanza è finita, per gli altri non sarà più la stessa. Gabriele vuole celebrare degnamente e obbliga il barista a tirar fuori dalla cantina un whiskey imbottigliato molto prima che molti di noi nascessero. Offre da bere e ci lascia mezzo stipendio, grazie Gabry. E' il momento dei saluti. Baci, abbracci, ci si vede a Treviso. Ale, Patty e Simba promettono di salutarci domani, si sveglieranno prima per noi. Domenica 20/8 – IL RITORNO I partenti si svegliamo presto, l'appuntamento è alle 7 per la colazione, preparata eccezionalmente a quest'ora. Oltre all'equipaggio dei furgonauti c'è anche Antonello che però farà il viaggio da solo, nonostante Ombretta si sia offerta di fargli compagnia, perchè “preferisce essere indipendente”. In effetti sarà molto indipendente, visto che arriverà a casa quando la Furgoneta non è neanche a Brescia, ma la pagherà con un'altra foto ricordo a cura del gentile Corpo della Polizia dello Stato. Tra una cosa e l'altra, 'sta vacanza deve essergli costata una cifra! I “Nautici”: Rita, Antonio, Ale, Gabriele, Federico, Baby, Daniela, Paolino, Barbara, Ombretta, Patty, Pucito, Simba, Ghiozzo, Giorgia, Apissima, Max, Betto, Skeeo, Tommy, Vittoria, il fantasmino è Antonello che stava ancora smaltendo la balla Diario di bordo pag. 29/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 Sono quasi le 8, carichiamo le attrezzature e le valige nella fidata Furgoneta e salutiamo Simba che, come promesso, è qui insieme a noi. Nessuna traccia invece del Capo e della Patty, che probabilmente hanno passato una notte de fuego e non hanno sentito la sveglia. Ci chiameranno tra un'oretta, anche un po' risentiti perchè non li abbiamo svegliati! Si parte con Skeeo alla guida, gli altri cercano di dormire un po'. Come è ovvio non c'è neanche un po’ dell'allegria che c'era al viaggio di andata. Appena prima del confine ci fermiamo a fare il pieno, Antonio dà il cambio alla guida perchè tanto non riesce a dormire e a non fare niente si rompe le balle. Skeeo gradisce e sostiene che Antonio non è un vero terrone. Verso le 14 ci fermiamo a mangiare qualcosa in una bella area di servizio. Purtroppo il cibo è veramente pessimo, Apissima si becca un panino freddo nel senso di “ghiacciato da frigo” e Antonio è costretto a tracannare una birra analcolica, perchè negli autogrill francesi non si vendono alcolici. Prima di partire vorremmo andare a fare pipì, ma i bagni sono delle latrine fetide. Pucito prova ad avventurarvisi, ma rimane sconvolta dalle “frenate” che arrivano perfino sulle porte! Allora ci ripromettiamo Apissima & Skeeo di fermarci alla prossima area di servizio. Dopo un paio di tentativi, troviamo finalmente il cesso dei nostri sogni. Ognuno lascia il suo contributo e si riparte con Gabriele alla guida. Verso le 16 si fa un'altra sosta pipì (o cacca, non sappiamo, ma si può chiedere a Ombretta), e main driver Antonio torna in possesso del volante. Nei pressi di Montpellier un dubbio lo assale: bisogna restare su quest’autostrada o svoltare ad un certo punto? Chiede ai furgonauti la cartina che aveva meticolosamente preparato prima della partenza, ma Barbara non ha voglia di cercarla e Ombretta interviene rassicurandolo: “Non serve la cartina, la so io la strada, tranquillo”. E infatti ecco che, arrivati a Nimes, i nostri proseguono imperterriti verso Avignone, che se main-driver Antonio non avesse intravisto la segnalazione “Marseille” da un cavalcavia, adesso probabilmente saremmo al Polo Nord! Il Nostro ha un principio di incazzo, poi, siccome l’uscita successiva è a soli 7 chilometri, fa l’inversione e se la mette via. Diario di bordo pag. 30/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 Si prosegue senza altri particolari episodi fino a casa, dove arriveremo verso le 21,30. Da segnalare solo qualche sosta in più, sempre per il pisciotto/cagotto di Ombretta e qualche battibecco a causa del solito fumo. Eccoci finalmente nella nostra meravigliosa terra, ricca di smog e umidità! Già ci manca la fresca brezza spagnola, e soprattutto ci mancano le serate insieme, così qualcuno propone di finire in bellezza con una pizza dalla Carla. Pucito e Ombretta declinano, a causa di bisogni diversi ma ugualmente impellenti, in compenso si uniscono a noi Stomorgyl e Dindin, così ci facciamo 'sta ultima cena in compagnia. JULIA’ E’ vero, la vacanza è finita, ma questa volta ci siamo portati via qualcosa di grande. Non è il solito souvenir, ma qualcosa di infinitamente più grande. E’ una nuova amicizia, che ci onora e riempie di gioia. Julià ci ha scritto, ci sembra giusto riportare integralmente la sua email: hola!!! cuanto me alegro de saber de ti... espero que puedas comprender mi español. es uan alegria que podamos estar en contacto mediante el correo electrónico. ahora estoy en barcelona y aqui Julià & Pucito no tengo internet, ahora estoy en un cyber. en cuanto llegue os haré llegar las pocos fotografias que nos hicimos en el barco y que me encantan. yo te agradezco mucho que me hayas enviado esa foto tan bonita del túnel. parece de verdad espeleobuceo jeje!!!. nunca me ha visto bajo el agua en fotos y es un enorme regalo que te agradezco mucho. espero que puedas enviarme el video y el resto de fotos por correo, via postal. quiero seguir en contacto con vosotros, me alegra mucho poder pensar eso. teneis un sincero amigo en españa para ahora y para siempre. muchos besos a todos, fue una gran alegria bucear junto a ti. muchos besos. Diario di bordo pag. 31/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 Giovedì 24/8 – AGGIORNAMENTI IMPORTANTI In memoria della recente vacanza, i furgonauti organizzano una cena celebrativa, nel corso della quale il Camelador Antonello ci informa che il prossimo week end tornerà a l’Estartit. Ha già prenotato l’aereo e si è anche informato sugli importanti sconti che si possono ottenere acquistando il biglietto un paio di settimane prima. Siamo tutti molto preoccupati, dovremo forse retrocederlo da “Camelador” a “Servo della Gleba”?? Inoltre pervengono notizie dagli amici ancora in Spagna. In particolare, pare che Simba abbia ancora una volta dato il meglio di sé: approfittando subdolamente della convivenza forzata nella stessa stanza del Ghiozzo, la avrebbe iniziata ai riti più perversi, tra cui l’alcolismo e gli atti osceni (cagotto) in luogo pubblico. Ci sentiamo tutti moralmente solidali con Michela e le siamo vicini in questo momento di grande difficoltà e, da grandi amici, la sosteniamo nel momento del bisogno! Ghiozzo e Simba Diario di bordo pag. 32/33 Nautica Treviso – Areasub Medas –Agosto 2006 FINE DELLA STORIA La vacanza è finita, ma restano i ricordi di queste giornate intense ma anche riposanti. Restano le risate e le discussioni, le emozioni delle immersioni, qualche momento di paura, tantissimi di felicità. Questo scritto è il modesto tentativo di riunire tutti questi ricordi e i frammentari appunti scribacchiati qua e là durante il viaggio. E' il tentativo di ottenere qualcosa su cui ridere tutti insieme, e che possiamo rileggere tra qualche tempo, magari con la lacrimuccia, più o meno come quando guardiamo le vecchie foto delle medie. Tutti noi siamo stati, nel bene e nel male, protagonisti di qualcosa. La speranza quindi è che ognuno se ne ricordi sorridendone, con la giusta ironia, per cui se qualcuno si sente offeso o trattato ingiustamente in uno o più passi chiediamo scusa, sicuramente non era questa l'intenzione. Infine un grazie a coloro che hanno organizzato e reso possibile questa vacanza, svolgendo un lavoro notevole, che può sfuggire ai più. Un grazie a tutti quelli che c'erano, e che hanno contributo a renderla indimenticabile. E soprattutto un grazie alla subacquea, che ci unisce e ci migliora, e ci aiuta ad essere il fantastico gruppo dei Nautici Areasub. Diario di bordo pag. 33/33