ISOLE MEDAS – 12/20 Agosto 2006 - Nautica Treviso

Transcript

ISOLE MEDAS – 12/20 Agosto 2006 - Nautica Treviso
ISOLE MEDAS – 12/20 Agosto 2006
ovvero
Resoconto semiserio di una settimana da Sub
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
LA GENESI
Erano i primi caldi del 2006, e all’attivissimo club Areasub della Nautica Treviso si pensava ad
organizzare le vacanze. Dopo accesi dibattiti e accurate valutazioni si optò per Sharm El Sheik,
si inviarono le e-mail di invito e si raccolsero le prenotazioni.
Ed infatti ecco che, alla sera di sabato 12 agosto, i valenti membri (nel senso di appartenenti)
della Nautica si apprestano a partire per… le Isole Medas!
Stiamo ancora cercando di capire chi è che ha sbagliato strada.
GLI EQUIPAGGI
Saab
A dire il vero i primi erano partiti qualche giorno addietro. A bordo della loro Saab (ho portato
la mia supercar a sistemare prima della partenza ma ciuccia più di prima!) si erano mossi
Federico e Baby, ovvero il politico e… la segretaria del politico. Nessuno li ha mai visti
separati, una foto in cui appaia uno senza l’altra è ormai valutata un bel po’ al mercato nero.
Inoltre, si racconta che siano stati sorpresi nell’atto di segarsi i piedi, che ritengono trovarsi
troppo a Sud… per fortuna i Nautici sono sempre riusciti a bloccarli per tempo.
Furgoneta
Ma torniamo al sabato sera. La notte di Via 4
Novembre si squarcia allo scintillio di un
bellissimo Fiat Ducato Combi 2.8 GTD: è la
mitica Furgoneta! Dopo aver costretto i
negozianti dell’ìsolato a ritirare le tende,
sennò non ci passa, eccola parcheggiare di
fronte alla Nautica. Ne discendono alcuni
individui.
Dal posto di guida ecco Antonio, poi
ribattezzato Main Driver, o anche “Er
Balestra” perchè va in acqua a testa bassa
come l'omonimo pesce, che pur di ripagare
chi si prenderà l’onere di accompagnarlo in
acqua, ha ideato e organizzato il trasporto,
nonché stilato il regolamento.
La mitica “Furgoneta”
Al suo fianco (e anche sua morosa) appare
Barbara, il vero general manager. E’ lei (e le sue “entrature”) che dobbiamo ringraziare se
questa idea si è trasformata in realtà.
Di seguito, appena prelevati dalle rispettive abitazioni, appaiono:
Gabriele, detto Highlander per via delle innumerevoli attività svolte, qualcuno sostiene che il
soprannome derivi dalle sue competenze di maestro d'armi ed esperto di arti marziali... ne
resterà solo uno.
Ombretta, ossia: una donna, un dubbio. Vengo, non vengo, forse sì, forse no. E’ l’unica non
fumatrice dell’equipaggio, quindi ha dovuto adeguarsi e soprattutto intossicarsi. Comunque nel
corso della vacanza è stata vista fare 2 tiri di cicca, ruttare e (censura ☺ ), nonché arrotolarsi un
asciugamano topa-free, quindi ci sono dei margini di recupero.
Skeeo, che se lo chiami Antonio ormai non si gira neanche più, e che pur di seguire il gruppo
ha convertito la morosa alla religione subacquea.
Silvietta detta Apissima, 40 chili di bontà sotto un cespuglio di capelli rasta. Nessuno ha
ancora capito come cavolo fa a mettersi il cappuccio.
Diario di bordo
pag.
2/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
Last but not the least, il Pucito, al secolo Saretta, la figlia della donna del capo: cioè guai a
chi la tocca.
Beviamo uno spritz tutti insieme, godendo delle lacrime di invidia dei presenti non partenti
(Stomorgyl, Giorgia istruttore, Roby, Dindin, e qualche altro masochista), ed il pensiero
corre inevitabilmente agli altri amici che, per un motivo o per l’altro, non condivideranno
questa avventura. In particolare facciamo una pernacchietta a Silvia Apnea, rimasta a casa
suo malgrado, e a Paolo Nemo, che non verrà per precisa scelta di vita (cchiù pilo) e quindi ci
dispiace un po’ meno!
Finalmente si parte insieme agli altri equipaggi. Il tempo è pessimo, piove a dirotto, ma
l’entusiasmo è alle stelle e l’umore è alto. I patti sono chiari per tutti, esiste un regolamento
da rispettare, precedentemente condiviso da tutti:
● Ogni partecipante è invitato a portare 1 (una) musicassetta della propria musica
preferita così da accontentare, a turno, i gusti di tutti.
● Nel furgone si fuma, considerando che siamo 6 fumatori su 7. Avremmo potuto anche
indire votazione democratica ma l'esito mi sembra piuttosto scontato (scusa Ombretta)
:-).
● Ci si alternerà alla guida secondo l'estro del momento, senza obblighi di alcun genere,
fatto salvo il rigoroso rispetto dei limiti di velocità: ogni infrazione costerà una bottiglia
di prosecco da offrire alla comunità.
● Per alleviare le fatiche del conducente di turno, che sarà sempre un uomo visto che
Silvietta non ha la patente e Barbara si è già chiamata fuori, è stato democraticamente
deliberato che una donna volenterosa si sieda a fianco del posto guida ed esegua
(censura ☺ ) ogni 100 km, salvo sopraggiunta morte clinica del suddetto conducente.
● Infine si ricorda che è una vacanza: l'obiettivo di tutto è divertirsi per cui anche il
viaggio sarà un momento di relax. Nessuno ci corre dietro, ci fermiamo quante volte e
per quanto tempo vogliamo, per fare pipì o per mangiarci un panino. Sono comunque
bene accette vivande, bibite e cotillons!
Carnival
Alla
guida
dell’inquietante
monovolume nero, ecco Ale: il
capo. Fa immersioni da quando
l’acqua del mare era dolce. Si
racconta che il Padreterno gli
abbia chiesto consiglio su
quanto sale metterci prima di
buttare la pasta, poi invece ci
ha messo i pesci e ha deciso
che gli piaceva così!
Al suo fianco l’insostituibile
Patty, che se avesse le
branchie non verrebbe più fuori
dall’acqua, ma non fatela mai
incazzare,
perché
potreste
sentirla imprecare “in italiano”
(chiedere a Hugo del diving per
chiarimenti).
I vertici:Grande-capo Ale, Pucito e Patty
C’è poi Giorgia, che i reggiseni
non li compra in boutique, ma li
fa fare dal geometra. Vivrà questa vacanza come un esame divemaster? Lo scopriremo
Diario di bordo
pag.
3/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
insieme al giovanissimo Betto, per qualcuno “Little Bastard”, il frutto dell’amore di lei e
dell’insostituibile Roby, che purtroppo ha dovuto rinunciare alla vacanza.
Kyron
Altro macchinone, altro pazzo.
Stiamo parlando di Antonello, il
vero e unico “camelador” del
gruppo, il figo della compagnia.
Insieme a lui c’è il Ghiozzo, al
secolo Michela, la biologa del
gruppo. Avremmo voluto utilizzarla
anche per orientarci nella fauna
delle notti spagnole ma non è stato
possibile: va a letto dopo Carosello.
Merita una citazione anche Silvia,
che non è esattamente una
persona, ma la sensualissima voce
del navigatore. Non sbaglia una
strada e, anche se succede,
Antonello non ci fa caso.
“el Camelador” Antonello
Sabato 12/8 - IL VIAGGIO
Partita alle 20 in punto dalla Nautica, la Furgoneta fa la prima sosta dopo ben 4 minuti di
percorso: il main driver deve comprare le sigarette. Ne compra 7 pacchetti e poi si sente un
po’ coglione quando Apissima gli fa notare che in Spagna costano decisamente meno… Si
prosegue fino all’autostrada
quando, all’altezza di Dolo,
il prode mezzo comincia a
tirare il culo indietro e si
accende
la
spia
rossa
dell’avaria al motore.
Interrogato
poi
sulle
sensazioni del momento,
Antonio dichiara: “non mi
passava un ago nel (censura
☺)”. Ci si ferma all’area di
servizio e, mentre facciamo
il pieno di gasolio, ci
consultiamo con Ale che
ipotizza
un
semplice
“momento di mona” degli
iniettori,
probabilmente
sporchi
a
causa
del
carburante vecchio.
Fortunatamente, ha ragione
Furgoneta’s people: Ombretta, Apissima, Skeeo & Pucito
lui:
la
Furgoneta
si
Diario di bordo
pag.
4/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
riaccende, risponde al piede esperto con amichevoli mugolii, si riparte.
Bisogna dire che nella Furgoneta si respira (oltre al fumo) aria di A-Team: cellulari con
navigatore, CD portatili collegati con strane diavolerie all’autoradio, walkie talkie con ben 1
chilometro di portata (contro i cinque dichiarati da specifiche tecniche) per tenersi in
comunicazione con gli altri.
L’incarico di marconista viene affidato ad Apissima, e grande è la sua inquietudine quando
qualcuno ci intercetta e afferma che siamo su una frequenza riservata: o spegniamo o ci
sparano. Skeeo, perplesso, decide che in ogni caso non è saggio comunicare la nostra targa,
giusto per non sbagliarci. Ovviamente alla fine si scopre che il minacciatore è Antonello che,
grazie alle sue radici vichinghe, simula un perfetto accento da poliziotto terrone, traendo in
inganno perfino Skeeo, anch’egli di discendenze transalpine.
Appena prima del confine con la Francia, Kyron e Carnival devono fermarsi perché hanno sete
di gasolio. Durante la sosta, Patty sbircia nel bar dell’autogrill e individua una siluette figosa
appena ricoperta da un gonnellino poco più che simbolico. Immediatamente allerta Ale e
Antonello che, in tre secondi netti, si ritrovano a traguardare l’obiettivo dall’interno del bar.
Ad una più calma riflessione, la
I puttanoni da paura
siluette si rivela essere due puttanoni
da
paura,
probabilmente
slave,
appoggiate al banco a bere qualcosa,
nella tipica posizione del “se mi guardi
il (censura ☺ ) mi conti le carie”. Tutta
la clientela maschile è rivolta verso di
loro, più di qualcuno ha anche le
bavette agli angoli della bocca. Ale
non può farsi sfuggire una simile
occasione e così, con navigata
indifferenza, scatta un paio di foto a
tiro istintivo, cioè senza mirare: il
risultato è impressionante (v. foto a
lato).
La Furgoneta invece disdegna il
rifornimento perché sostiene che in
Francia costa meno (Antonio), di
conseguenza magno è il gaudio degli
altri equipaggi quando, in prossimità
del primo distributore gallico, leggono
“Gasolio € 1.236”! Ale impietoso
infierisce: che ciavada! ocio che in
Spagna il gasolio lo regalano.
Incassato lo smacco, la Furgoneta
prosegue il viaggio senza ulteriori fatti
salienti. Lungo la strada il tempo
migliora, smette perfino di piovere. Alle 2.15 Gabriele sostituisce alla guida lo stanco
Antonio, si procede mentre il resto dell’equipaggio se la passa tra una ronfata (rara), due
mani a scopa e qualche Red Bull, mentre il Pucito armeggia all’autoradio proponendo un mix
di Marilyn Manson e Pupo (lei sostiene “ritmi anni 80’s”), purché sia tutto sempre a volume di
distorsione.
Diario di bordo
pag.
5/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
Domenica 13/8 - L’ARRIVO
Verso le 6 del mattino Skeeo prende i comando
dell’Enterprise, pardon, Furgoneta, che grazie ai
cambi di autista riesce in parte a compensare la
maggior velocità degli altri mezzi, costretti a
concedersi qualche sosta di riposo. Nonostante
questo si arriva ad Estartit solo alle 9, con una
mezz’ora di ritardo rispetto agli altri, così si decide
di fare una sana colazione spagnola a base di
macro-brioche. Ma un’altra umiliazione attende
questo
nobile
equipaggio
quando,
arrivati
all’albergo, distante non più di 5 minuti da dove ci
si era fermati, si scopre che all’hotel c’è molta più
roba e, soprattutto, gratis!
Per fortuna qui c’è un bel sole. Si scaricano i
bagagli e si prende possesso delle.
Dopo poco, sulla loro Stilo Nera, arrivano
Paolino e figlia, la simpatica Rita, appena
tornata da Parigi con l’unico desiderio di godersi
un po’ di mare, e costretta a cuccarsi 13 ore di
viaggio con il babbo che sbuffa!
Sciroppati i 1.200 km, per una volta in una
direzione diversa dalla Calabria, il vecchio lupo di
mare scruta la Costa Brava e dichiara: “me pare a
tunnara de Palmi”. Nostalgia della vecchia terra?
Rita
La giornata della domenica è
dedicata
al
riposo,
qualche
temerario azzarda una tintarella in
piscina, ma verso mezzogiorno
viene castigato dalle nuvole e, dopo
poco, dalla pioggia. A l’Estartit
dichiarano che erano mesi che la
aspettavano… si può essere più
sfigati?
Patty & Simba
Diario di bordo
Nel pomeriggio Ale si accorge di
aver ricevuto un sms da Silva,
detta Simba, spedito alle 14. La
pazza scatenata, partita da sola
sulla sua Honda Hornet 600 alle 4
del mattino, carica di bagagli come
un asino da soma, ci fa sapere che
arriverà tra circa un’ora e mezza
perché ha appena passato il confine.
Guardiamo l’ora, sono le 16, ormai
dovrebbe essere qui.
Continua a piovere e non la
invidiamo, ma cominciamo un po’ a
pag.
6/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
preoccuparci quando alle 17 non arriva ancora. La chiamiamo, messaggiamo. Nulla.
Finalmente, sono quasi le 18, un omino della Michelin, ma vestito di nero, si presenta
all’entrata del garage. Si leva il casco (nero, ovviamente) e appare una capigliatura bionda. E’
Simba, bagnata come un pulcino, che a richiesta di delucidazioni sul ritardo afferma
candidamente che il suo telefono ha l’ora impostata male, e quindi il messaggio delle 14 era
probabilmente stato spedito alle 15, o alle 16.
Comunque finalmente ci siamo tutti (a
parte Max, Daniela
& sons che
arriveranno dopodomani), si passa il resto
della giornata a sistemare le attrezzature,
chiacchierare, rintuzzare i continui attacchi
di Betto che sfida chiunque a qualsiasi
cosa, insomma a cazzeggiare un po’.
Antonio, dal basso della sua inesperienza,
domanda a grande capo Ale che tipo di
pesci troveremo domani. Lui, serissimo,
risponde che ci sarà qualche ricciola,
qualche sardina e poco altro e Antonio,
boccalone
imberbe,
se
la
beve
tranquillamente. Ovviamente dopo pochi
secondi scoppia a ridere e lo prende in giro
per altri buoni 10 minuti: “votu che te gò
portà fin qua par do sardee?”.
Verso
mezzanotte,
accade
l'evento
peggiore della settimana: dopo di questo,
qualunque disavventura sembrerà una
barzelletta!
Bisogna dire che, per mantenere il rito
dello spritz anche in vacanza, il buon
Gabry aveva provveduto a procurare 2
bottiglie
di
Stomorgyl
e
che,
“Little Bastard” Betto & “Zia” Giorgia
imprudentemente, le aveva affidate ad
Antonio. Questi le ripone con la massima cura sotto il comodino, ma se ne dimentica quando
la sua dolce metà Barbara gli chiede di unire i letti... Immediatamente è sopraffatto da
morbosi pensieri: dài che stasera si (censura ☺ ), ma quando fa per spostare il mobile, succede
l'irreparabile: le bottiglie del prezioso nettare cadono a terra, in un fragore di cocci e schizzi
ovunque. Antonio, autore del disastro, è anche ferito da un vetro sul piede, sanguina
copiosamente, ma non se ne cura affatto! Piuttosto, tra ogni tipo di bestemmia, osserva
sconsolato il rosso liquore spanto per l'intera stanza...
Nei giorni successivi Barbara cercherà di rimediare (perchè è lei la causa prima della tragedia,
avendo chiesto di spostare i letti) ma non riuscirà a trovare la bevanda in nessuno dei
supermercati locali.
Diario di bordo
pag.
7/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
Lunedì 14/8 - LA PRIMA IMMERSIONE
Ci
alziamo
presto, perché i
simpaticoni
del
diving
hanno
programmato le
nostre uscite alle
8,30.
Considerando che
la colazione non
è servita prima
delle 8, abbiamo
giusto il tempo
per
trangugiare
una brioche e
partire.
Non
siamo
proprio
entusiasti
di
questo orario, e
lo
facciamo
presente
al
grande capo Ale
che promette una
fiera battaglia.
Tommy, Daniela & Max
In ogni caso per
oggi va così: alle 8,30 pronti davanti ai box ad aspettare il furgone del diving, con tanto di
carrellino a rimorchio per caricare le attrezzature. Ci sono 8 posti a sedere, gli altri devono
arrivare al porto col cavallo di San Francesco.
Al molo ci aspetta la nostra barca, la Sirena; non è troppo grande ma è attrezzatissima per
posizionare le bombole e vestirsi comodamente. E’ anche dotata di ascensore, ci domandiamo
perché non le fanno tutte così! L'equipaggio è composto dal comandante Capitan Findus e la
conturbante Silvana, detta anche “sììììììììììì”, già oggetto, durante la scorsa vacanza, delle
attenzioni (non ci risulta ricambiate) del grande assente Stomorgyl. Camelador-Antonello la
squadra e decide che l’onta va vendicata, così se ne innamora subito e prima di sera la
inviterà a cena.
La prima immersione è a Salpatxot. Il tempo non è granché, ma la voglia è tanta e si va in
acqua senza esitazioni… entusiasmo premiato: cernie decisamente fuori taglia, addirittura un
po’ allarmanti, branzini che sembrano barracuda, enormi saraghi fasciati e tantissimo pesce di
ogni tipo.
Purtroppo la visibilità è piuttosto compromessa e, a fine immersione, Simba ha modo di
esibire le sue qualità di divemaster conducendo il suo gruppo non verso la barca, non nei
dintorni della cima, ma ESATTAMENTE sulla cima, neanche c'avesse il radar! Culo o classe?
Da segnalare la cagatina di Barbara, uscita con 0 bar e in affanno. Antonio, suo compagno
anche in acqua (per questa volta), ha un lampo di genio: un pensiero sinistro lo pervade e per
un momento valuta che potrebbe far finta di niente… ma alla fine l’amore (e la paura della
galera) ha il sopravvento, quindi la soccorre dandole aria e gonfiandole il GAV a bocca. Lei
ringrazia. Lui si gonfia di autostima come un pesce luna. Ma si sgonfierà presto…
Diario di bordo
pag.
8/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
Torniamo al porto contentissimi e questa volta la gara non è a chi rientra in furgone, ma a chi
va a piedi: abbiamo tutti voglia di chiacchierare e fermarci a bere una cerveza, che si legge
“serveza”, anzi, “servetta”. La servetta sulla strada del ritorno diventerà un rito per tutta la
settimana.
Al pomeriggio seconda immersione, uscita alle 15 dal porto, destinazione Tasco Petit. Il
tempo è peggiorato e pioviggina. Ovviamente scendiamo lo stesso e troviamo un bel po’ di
corrente, quindi facciamo tutta l’immersione aggrappandoci sulle rocce. Alla fine, fatta la sosta
di
sicurezza,
andiamo
verso
la
superficie, ma il “pesce luna” Antonio si
esibisce in una delle sue migliori
performance, decidendo di scendere
invece di risalire. Ale, che guida il
gruppo, se ne accorge e gli va incontro,
appena Antonio lo vede fa ampi cenni
di ok e si appresta a raggiungerlo. Allora
Ale, rassicurato, riprende la risalita ma,
quando si gira, l'altro è ancora più giù,
perso in un mondo parallelo.
Barbara e Pucito si scambiano gesti
non contemplati nella didattica PADI,
che potremmo riassumere con un “xeo
mona?”, mentre Ale cerca di richiamare
l’attenzione del disperso con ripetute
segnalazioni di lampada, ma niente una
fava:
lui, imperterrito, continua a
scendere. Vista la situazione disperata, e
con una punta di cagotto, Ale inizia una
discesa in posizione plastica, detta “la
mossa del paracadutista incazzato”, e in
men che non si dica si trova di fronte ad
Antonio. Picchiettandogli ripetutamente
la fronte con le nocche, giusto per
Barbara
essere sicuro di avere la massima
attenzione, inizia un turpiloquio subacqueo da far impallidire uno scaricatore, lo convince
finalmente a farsi seguire e, appena guadagnata la superficie, il turpiloquio si trasforma in una
sequenza di improperi in aramaico antico, urlati a più non posso tanto che Patty, dalla barca,
dichiara stupita: ”con chi si sta incazzando se io sono qui?”
Il nostro pesce luna torna alle sue dimensione naturali (praticamente un nudibranco) e non
pronuncerà più verbo per diverse ore.
Nel frattempo, in barca, c'è un po' di preoccupazione per Betto, reduce da questa immersione
decisamente impegnativa. Patty, che lo ha trascinato per tutto il tempo, gli domanda se ha
avuto difficoltà, e lui candidamente risponde: “non me ne sono neanche accorto, però ora
capisco perchè mi sento così stanco!”.
Rientrati in porto, grande-capo Ale e grande-morosa-del-capo Patty si recano al diving.
Vogliono parlare con Hugo, fino a quel momento introvabile, per farci cambiare gli orari delle
uscite. In effetti soprattutto quella del mattino è troppo scomoda, per cui riescono a strappare
il turno delle 11 per almeno 2 giornate, per le altre si vedrà. Per intanto grazie, grandi capi.
Diario di bordo
pag.
9/33
Medas –Agosto 2006
Nautica Treviso – Areasub
Intanto Simba la centaura e Antonello vanno a farsi un giro con la moto in un paese vicino,
ma non ci hanno detto esattamente dove...
Dopo la cena, il gruppo si divide per
affrontare la serata nel modo più
opportuno. Si delineano immediatamente
i “singles impenitenti”, determinati a
passare una serata caliente, mentre il
resto della truppa si limita a qualche
“servetta” in albergo.
Baby
Gli impenitenti, cioè Antonello, Pucito,
Rita, Simba (detta anche Uma Thurman
in versione ridotta) e, per questa
occasione, anche Federico e Baby,
passano la serata a Lloret de Mar. Poi,
tornando indietro, mentre Antonello
ignora
ripetutamente
Silvia
(il
navigatore), che cerca di convincerlo ad
imboccare alcune stradine per i campi,
passano vicino ad un night e decidono di
fermarsi.
Il “camelador” Antonello scende e va ad informarsi
sui costi, sfoggiando il suo perfetto catalano:
“quantos costas l'ingresos?”. Il bodyguard, mosso a
pietà, risponde “20 euros”. Ma Antonello non si
accontenta, spera di contrattare un prezzo ridotto
per le ragazze, e insiste: “E par le chicas?” Ma
questa volta il bodyguard non ha capito bene, e
spiega: “usted contratas con loros direttamente
dentros”. Per intenderci, le donne in quel locale non
possono proprio entrare...
Ma Simba non si rassegna e fa un ultimo tentativo:
con la sfacciataggine che la contraddistingue, si
presenta dal buttafuori dichiarando di essere
lesbica! Niente da fare, questo non sente ragioni: le
donne non possono entrare, la serata finisce qui.
Rientro in hotel alle 4 del mattino. Come da
manuale: il perfetto stile di vita morigerato del
subacqueo.
Baby & Simba
Martedì 15/8 – PIOGGIA, PIOGGIA, PIOGGIA
Se il buongiorno si vede dal mattino, questa sarà una pessima giornata. Piove a catinelle,
l'uscita in barca è in grave pericolo. Un po' alla volta i Nautici si presentano a colazione, si
vedono i segni della seratona sulle facce tirate di qualcuno.
Pochi hanno voglia di fare l'immersione perchè il tempo è veramente brutto. Ecco una buona
scusa per abbuffarsi con la tipica medas-breakfast: si comincia con un paio di uova all'occhio
di bue, abbondantemente foderate di bacon saltato in padella, il tutto inguainato in un due
fette di pane appena tostato. Ma siccome ci piace farci del male, alcuni hanno bissato
aggiungendo una succulenta porzione di frittata e qualche fetta di prosciutto crudo. Ce ne
Diario di bordo
pag.
10/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
sarebbe già abbastanza per vomitare anche l'anima, ma i più temerari si ricordano
improvvisamente delle loro origini latine e quindi decidono che no, la colazione senza qualcosa
di dolce non è una vera colazione. E allora vai di brioche, pastine, fette biscottate, burro e
marmellata, e l’immancabile pessimo cappuccino al Nescafè slavato.
A parte Apissima, che non si è mai
smossa dal suo yogurt con cereali,
tutti gli altri sono seriamente
provati. Sguardi persi nel vuoto,
espressioni inebetite. Ma cosa
importa, tanto l'immersione salta...
E invece no! Sono quasi le 11
quando Hugo si presenta con il
furgone
del
diving
e,
inaspettatamente, si porta dietro
qualche raggio di sole.
Alla vista del nostro astro, e al
profumo di mute sudate che emana
dal furgone, ecco che i Nautici
tornano in sé: in meno di 5 minuti
hanno quasi tutti cambiato idea!
L'immersione si fa, si parte per il
porto.
Skeeo & Apissima
Tocca a Pota del Llop, una bella
paretina ricca di gorgonie gialle e
rosse “sabeis que son las
gorgonias? Siiiiiii???questa pianta
toda
colorata
siiiiiiiiiiiii????”
(Silvana). Insieme alle solite
cernie giganti e ai saraghi,
avvistiamo alici, cefali, scorfani
da paura, polpi. Uno è nella tana,
non riusciamo a farlo uscire ma
deve essere davvero grosso,
perchè intravediamo solo un
tentacolo
grande
come
un
braccio. Usciamo che piove, ma
ormai non ci fa più paura niente!
Arrivati in porto, come al solito
non c'è posto per tutti nel
furgone che ci porterà in albergo,
così Ale, Antonio e Simba si
offrono di scammellare a piedi.
Lungo la strada si fermano per la
tradizionale “servetta” di rito in
un bar lungo la strada. Ma
Barbara, Skeeo, Pucito, Simba & Antonello
rientrati in albergo, Antonio
realizza che ha lasciato l'asciugamano al bar e, ovviamente, deve tornare indietro a
riprenderlo. Arrivato al bar, trova la sedia dove lo aveva lasciato occupata da altra gente, del
Diario di bordo
pag.
11/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
telo nessuna traccia. Così va dal cameriere ed in perfetto inglese domanda: “Did you find a
towel on that chair?” (In realtà durante il percorso aveva ripassato la frase più volte....) e
l'altro risponde: “La tovaja?” e va a recuperarla nel retrobottega.
Nel primo pomeriggio arrivano gli ultimi componenti della comitiva: stiamo parlando di Max &
Family, cioè Daniela e i piccoli Tommy e Vittoria. Ovviamente hanno fame, optano per un
bocadillo nella main street di l'Estartit, poi ribattezzata “via Bafile”, dove aspettano per oltre
un'ora.
Usciamo per la seconda immersione della giornata: Ferranelles. Anche qui cernie e saraghi a
iosa, ormai ci hanno quasi stufato. Ale si immerge con la telecamera, la prima volta in questa
vacanza, e la fortuna che gli è propria si manifesta immediatamente: una cernia grossa come
un cavallo si ferma davanti a lui. E' a una decina di metri, immobile, lo fissa, lo punta.
Improvvisamente la mega-cernia scatta in avanti e, in meno di un secondo è a 20 centimetri
dall'obbiettivo. Ale perde qualche anno di vita e guadagna un ciuffo bianco, ma mantiene il
sangue freddo e resta immobile. Il pesce spalanca le fauci che quasi fa corrente, concedendo
un'inedita inquadratura dell’orifizio anale dalla parte dello stomaco, poi si gira e se ne va.
Ma non è finita qui, non contento di questa ripresa da Pulitzer della subacquea, grande-capopieno-di-culo Ale si imbatte perfino in un polpo fuori dalla tana e lo rincorre per un paio di
minuti buoni.
Gabriele, Ale, Ampissima, Rita, Pucito & Paolino
Torniamo in barca e Ombretta vuole festeggiare: con la scusa che deve cambiarsi il costume
fa vedere le tette a tutti. Il popolo mostra di gradire, ma Baby dichiara “a quasi tutti, perchè
io non le ho viste – non che mi piaccia – e se Fede le ha viste... non me lo ha detto!”
Anche Antonio si lamenta di non aver colto l'attimo, ma Ombretta è una donna giusta: il
vero progresso è quando è per tutti, e così si esibisce in un replay. Brava, anzi, bravissima.
Nel frattempo Patty è un po' infreddolita e viene colta da un impellente bisogno fisiologico
(liquido). Ma in barca non c'è il bagno, quindi deve aspettare fino al porto. Appena attraccati,
si fionda verso i servizi ma, ahimè, li trova chiusi, perchè sono già passate le 18. In preda al
panico, in virtù del famoso detto “i veri amici si vedono nel momento del bisogno”, si rivolge al
comandante della Sirena II, sorella maggiore della nostra barchetta, ma anche qui non c'è
niente da fare: hanno già pulito e quindi non se ne parla.
Diario di bordo
pag.
12/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
Non sappiamo come Patty abbia poi risolto il problema, ma sappiamo bene come lo abbia
fatto pesare ad Hugo: “ti parlo in italiano perchè sono troppo incazzata!” e “noi donne non
abbiamo l'uccello!”
In quel mentre, quel gran signore di Paolino, dall'alto della sua infinita saggezza, commenta:
“se per una pisciata deve nascere 'sto casino io me la tengo!”
Barbara, intervistata sull'accaduto, dichiara: “Non avrei saputo fare di meglio! Però vedere la
furia della Patty mi ha fatto capire che dovrò trattarla molto bene.... mi ero già immaginata
Hugo K.O. sulla banchina!”.
Anche Federico, vuole dare il
suo contributo: “Ad un certo
punto la Patty, dopo aver
abbondantemente
riempito
Hugo di parole, aggiunge
gridando a squarciagola: 'Non
me ne frega un cazzo!',
credevo che alla fine gli
tirasse un cagnone sul muso!
Grande Patty! Secondo me
da oggi in poi saremo
autorizzati a
pisciare
in
qualunque
angolo
della
barca.”
Pucito osserva: “Non che tu
ti sia mai fatto problemi a
pisciare dalla barca....”
Apissima invece si lamenta
del trattamento subito da
Federico durante il ritorno in
albergo: “Fede mi ha spenta
come se fossi il suo orso! Io
parlavo ma lui con la sua
arroganza mi contrastava,
Federico
arrivando a paragonarmi ad
un “gatto tacà ai (censura ☺ )”. Sono mortificata... cercavo di esternare la mia gioia per la
splendida immersione ma il politico voleva sempre essere al centro dell'attenzione ed ha
cominciato ad accecare tutti con la lampada della Patty...”. Alla fine però ammette: “Cacchio,
sono ubriaca!”
Rita dal canto suo si congratula con se stessa: “La prima immersione dopo un bel po' di
tempo... dopo la seratona a Lloret de Mar fino alle 4 di mattina... bueno, gò ancora el fisico!”
In serata il gruppo degli irriducibili nottambuli, Gabriele, Simba, Pucito e Antonello (ma
non dormono mai questi?), vanno a cercare la movida a Platja d'Aro, ma si riducono ad una
memorabile battaglia agli autoscontri... che putei!
Gli altri, più umilmente, si accontentano di una sangria “all together”, e tra i fumi dell’alcool,
Max ci racconta del suo viaggio:
“Iero in autostrada, coa mè Audi bea granda, in tersa corsia a dosento all'ora, quando che
sorpasso 'na tipo bianca co' un sbarbà. El me varda, mi o vardo co' aria de dispresso, tipo
“povero sfigà” vara qua che machina... st'altro me varda ancora e el ciapa a testa de a bionda
Diario di bordo
pag.
13/33
Medas –Agosto 2006
Nautica Treviso – Areasub
che g'aveva in fianco e se a butta in mexxo ae gambe... So restà de merda... gò alsà el pie
dall'acceerator e quando ghe me g'ha raggiunto gò ciapà a testa dea Daniela e xo…!
Paolino invece è un uomo serio e, complice una doppia sangria, scrive una poesia tutta per
noi:
Estate
Corpi al sole, profumati, sudati
stanchi, alleghi, divertiti, annoiati.
Vociare di bimbi, qualcuno piange, altri ride.
Capannelli di giovani organizzano la notte.
I meno giovani, vogliosi (…)
organizzano “altro”.
E' estate.
Amori, delusioni, amicizie
nascono e muoiono come bolle di sapone.
Bolle colorate leggere e intriganti
ballano nell'aere e muoiono.
E' estate.
Sogni, illusioni e delusioni
ma, forse qualcuno no.
Affari, bel mondo, donne, lustrini.
Ma è un carosello?
No! E' estate.
Paolino, Federico, Baby & Daniela
Diario di bordo
pag.
14/33
Medas –Agosto 2006
Nautica Treviso – Areasub
Mercoledì 16/8 – IL MATTINO HA L'UOVO IN BOCCA
Finalmente ci svegliamo col sole. Alle 9 tutti giù a colazione per la solita scorpacciata. Alla fine,
provati ma felici, ci sentiamo un po' nauseati da questa sensazione di “freschino” che non ci
abbandona più, al che Antonio conia la frase del giorno “il mattino ha l'uovo in bocca”.
I capi sono riusciti ad ottenere tutte le uscite nell'orario migliore, il prezzo da pagare, per
questa volta, è la barca senza ascensore... ecchissene!
L'immersione è alla Petra de Deu, pesci a gogò come al solito e... come al solito qualcuno
deve pisciare. Questa volta è la zia Giorgia che, non volendo rischiare di doversi “esprimere in
italiano” come ha fatto ieri la Patty, ed essendo donna assai più pragmatica, semplicemente si
smutanda e si mette a farla col e (censura ☺ ) fuori dal pozzetto di poppa. In quel momento
passa un canoista che ringrazia sentitamente.
Pausa pranzo in piscina dell'albergo, qualcuno chiacchiera, qualcun altro prende il sole.
Federico mal sopporta la distanza dalla politica cittadina e cerca disperatamente un
giornalaio, purtroppo però a quest'ora è tutto chiuso, così si spaparanza sull'ultimo lettino
libero. Dopo un po' arriva la Patty che gli rivela il miracolo: c'è un edicola aperta! Incurante
della distanza dall'albergo (anni luce), Federico si alza e parte per l'agognato giornale, ma
neanche quando trova chiuso e torna (dopo ore) deluso intuisce la verità: Patty gli ha detto
una cazzata per farlo alzare dal lettino e mettercisi lei! Patty sei mitica!!!
Al pomeriggio si va a La Vaca, ci
troviamo in barca con qualche intruso: i
francesi vice-campioni del mondo, detti
Pulce & Pojana. Si fanno riconoscere
subito perchè, a causa del rollio della
barca (il mare è piuttosto grosso), la Pulce
fa un bel tonfo con bombola e pinne... W
la PADI!
“Zia” Giorgia
Come già detto non c'è un bel mare,
Daniela che lo soffre parecchio rinuncia
all'uscita, poverina, ci dispiace.
Si entra in acqua tra onde piuttosto alte e
Silvana promette di spostare la barca in
modo da raccoglierci all'uscita in una zona
più tranquilla.
Infatti, a fine immersione, puntiamo tutti
alla “boja amarillas pequeña”… ma la
barca? Non si è mai mossa dalla boa
grande! Ci aspetta una bella nuotata.
Una volta in barca si ripete il rito della
pisciatina.
Questa
volta
l'autore
è
Federico che, arrivato allo specchio di
poppa, sfodera l'arnese e comincia
l'opera, ma la zia Giorgia non si fida e va
a verificare di persona...
L'episodio probabilmente eccita anche
Ombretta che, determinata a stupirci
Diario di bordo
pag.
15/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
ancora una volta, si esibisce in un altro cambio costume con tanto di asciugamano-pareo
indossato topa-free...
Ancora Federico, forse orgoglioso delle sue gesta, prosegue nelle sue scaramucce con
Apissima, e racconta: “Al ritorno dall'immersione Silvietta continuava a rompere le 'balls',
allora prima le ho tirato addosso dei biscotti del mitico Antonello, poi non contento gliene ho
anche sbriciolato uno dentro la maglietta... Però la bastarda si è vendicata in serata tirandomi
dietro lo zucchero...”
Arriva la sera, e la fresca brezza catalana ispira ancora il nostro vate Paolino:
Il dì si è svegliato
cielo sereno e mare beato.
Il branco è in pista
per l'uscita prevista.
Qualche incertezza molta ironia
ma tutto si conclude con giro di sangria.
Siamo tutti commossi da tanta dolcezza, allora il vate ridiscende sulla terra e ci allieta con un
indovinello: “Cosa fa un pulcino nel forno? Pio... Pio... Pio foco”. Ogni commento è superfluo.
Nel frattempo si organizza la solita quinta
colonna di nottambuli, in una nuova
formazione
composta
dagli
irriducibili
Gabriele, Simba, Pucito e Antonello, più la
partecipazione straordinaria di Rita e
Antonio. Si opta per una serata “easy”: un
giro di rhum (gentilmente offerto da
Gabriele) al Rockfeller, ma la serata non
decolla, così poco dopo Simba abbandona il
gruppetto e verso le 23 si decide di andare
via.
Ma ecco che il diabolico camelador Antonello
si ricorda del locale di due sere prima e, con
fare carbonaresco, propone ad Antonio e
Gabriele una puntatina in questo luogo di
perdizione. Pucito e Rita si prodigano in
raccomandazioni: “fate i bravi, guardare ma
non toccare”, Pucito addirittura chiede ad
Antonio cosa deve dire a Barbara,
temendone le ire. Si sta giusto stabilendo una
linea comune (“dite che siamo restati tutti
insieme”) quando un lampo di flash
“squaglia” la comitiva: è Simba che dal
terrazzo della sua stanza immortala il gruppo
in separazione. La frittata è fatta, carta (anzi
foto) canta... si può solo raccontare la verità.
In ogni caso i nostri tre moschettieri partono
Gabriele “Highlander” al night: avrà visto la
per l'avventura e poco dopo approdano in
Madonna?
questa specie di night. Locale dignitoso e
distinto. Ingresso libero, consumazione obbligatoria 14 euro. Men allowed only. Che per chi
non sa l'inglese vuol dire più o meno “femene fora dai cojoni”.
Diario di bordo
pag.
16/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
All'interno poca gente, luci da discoteca, ragazze in abiti succinti che approcciano e si fanno
pagare da bere. Ce ne sono di spagnole, brasiliane, dell'est; offrono qualche sorriso al prezzo
di una consumazione, molto di più alzando la posta. Le ragazze sono giovani e carine, a turno
una è sul palco ad esibirsi nella lap dance. Ma i nostri non cedono alle tentazioni: un Havana
per Antonello, 2 Gin Lemon per Antonio e Gabriele, un bel po' di “scanociae” e poi via.
Sono a nanna alle 2.
Giovedì 17/8 – DIVING O SCI D'ACQUA?
Come ogni mattina partiamo con la nostra barchetta. Mentre molliamo l'ormeggio, Antonio e
Antonello notano una bella figliola dello staff della Sirena II. Si sbracciano in ampi saluti e lei
risponde con un bel “ciao”.
La prima immersione programmata oggi è a Dophi Nord, praticamente speleologia
subacquea. A pochi metri dalla superficie c'è l'entrata in un tunnel, largo 4 o 5 metri e lungo
una ventina. Dall'altra parte, sul versante sud, c'è la statua di bronzo di un delfino, ideale per
le nostre foto ricordo. Patty scende con la macchina fotografica e ritrae quasi tutti, ma il più
entusiasta è Betto, così felice che si toglie l'erogatore e si mette a baciare ed accarezzare il
delfino!
Mamma Giorgia purtroppo non può gioire insieme al pargolo, costretta da una dolorosa otite a
rinunciare all'immersione: “tutta la noche col mal de reche!! casso! Mi sono persa la
performance del mio niño con il delfino, doman sarà mejor!”.
Anche Ale vuole sfruttare il luogo
particolarmente
suggestivo,
così
scende con la telecamera in coppia
col Pucito, cercando di farle fare la
modella. Lei si esibisce in svariate
pose alla “Savi”, ma si arrende
quando Ale vorrebbe riprenderla
mentre
esce
da
un
cunicolo
strettissimo: “vecio no so cussì
pequeña!” si lamenta, e poi si vendica
mangiandosi l'Apeks del capo e
dichiarando: “gò i denti de fero”.
Antonello & Antonio
Diario di bordo
Al pomeriggio invece andiamo a
Medallot,
nonostante
il
mare
decisamente
minaccioso.
Siamo
ripagati da una bellissima parete ricca
di anemoni, oltre che dalla solita
abbondantissima
fauna:
cernie,
saraghi, ricciole, persino una murena
blu! Peccato solo per un micidiale
termoclino sotto i 15 metri. Lo scoglio
è abbastanza piccolo, ci facciamo un
paio di giri intorno, alla ricerca di
qualcuna delle aragosta stanziali in
questo posto, ma non abbiamo
fortuna.
pag.
17/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
Quando però ci accingiamo a fare la sosta di sicurezza il mare s'incazza davvero: una risacca
micidiale sballotta i meno esperti su e giù, Skeeo vede che Antonio dondola a gambe all'aria
come una bandiera e decide di aiutarlo spingendolo giù. Ci riesce, ma dimentica qualche
basilare principio di fisica e, infatti, si ritrova fuori dall'acqua in men che non si dica.
In analoghe difficoltà si trova Apissima, anche lei gambe all’aria, provvidenzialmente aiutata
prima dal Pucito che le salta sulla bombola, ma senza risultato, poi da Patty che cerca di
tirarla giù afferrandola per la lampada… ne deriva un’assurda giostra dove Apissima gira
come una trottola su se stessa facendo scoppiare Patty dal ridere, nonostante l’erogatore.
La situazione peggiora
ancora quando usciamo in
superficie e, in mezzo a
onde della Madonna e
spruzzi
d'acqua
come
fossero
secchiate,
ci
accorgiamo che la barca
non c'è più! Ha rotto
l'ormeggio e, a casa del
mare e del vento oltre i
20 nodi, non può rischiare
di avvicinarsi agli scogli.
La vediamo distante un
centinaio
di
metri,
assolutamente
irraggiungibile con questo
mare.
Viene in nostro soccorso
un
piccolo
gommone,
Pucito, Daniela & Rita
partito da un'altra barca.
I due occupanti ci gridano delle cose ma non capiamo un'ostia, anche perchè parlano in
spagnolo. Finalmente ci buttano una cima e ci fanno capire che dobbiamo tenere gli erogatori
in bocca, poi partono di gran carriera con noi “a rimorchiella” che facciamo sci d'acqua, ma
senza sci... Quando finalmente arriviamo alla barca, vediamo che il gruppo di Simba è già a
bordo. Come avranno fatto? Hanno sbagliato l'uscita e, col culo che si ritrovano, sono capitati
giusto dietro la barca! Ma si fanno perdonare aiutandoci a risalire e a spogliarci.
Alla fine siamo tutti sani e salvi e, mentre cerchiamo di rientrare in porto con un vento
davvero potente, Patty manifesta qualche momento di sconforto (si legge: fifa) e Ale la
rassicura spiegandole che questo non è “mare”, perchè il “mare” vero è molto, molto peggio.
Comunque alla fine rientriamo in porto e, al momento di attraccare, qualcuno dice ad
Antonello che la biondina di stamattina lo ha “notato”. E' questione di un attimo: il camelador
punta il suo... ehm.. “radar” verso la graziosa new entry della barca a fianco. Da questo
momento, la sua manovra di aggiramento e tacchinaggio sarà martellante ed inesorabile.
Rientrati in albergo ceniamo e, al caffè, Patty ci richiama all'ordine ricordandoci che dobbiamo
aggiornare questo diario. La candida Ombretta dichiara che “l'unica volta che l'ha avuto in
mano gliel'hanno strappato”. Poi i discorsi virano su altri argomenti e, quando si parla di I-Pod
e dell'auricolare, sempre lei asserisce che “è l'unica che non riesce mai a infilarlo”, salvo poi
correggersi con una peggiore “...non riesco a infilarmela”. A l'Estartit stanno ancora ridendo.
Diario di bordo
pag.
18/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
Ma il colpo da maestro della giornata è del Pucito: mentre sorseggia una birra, nel silenzio
generale, se ne esce con un bel “in bocca è rotondo”. Dobbiamo anche capirla, non vede il
moroso da 5 giorni!
In questo clima di tempeste ormonali, Patty propone ad Ale di andare in camera a fare “pippa
pippotta”, che nello slang di casa Muffato corrisponde ad una coccola nella posizione delle
seggioline, e poi si vede cosa ne esce...
Ma ecco l'evento più porno della serata.
Sconfitti i turbamenti e i gli istinti
indecenti, il Pucito va a letto e sta quasi
per addormentarsi quando Simba, dal
terrazzino dove si trova per l’ultima cicca,
fa capolino nella stanza e, con la massima
tranquillità, annuncia: “oh, Sara, ci sono
due che trombano in giardino…”
Le virginee donzelle scattano fuori per
gustarsi il porno gratuito, e si trovano ad
ammirare le dolci natiche smutandate di
una tipa forse appena-maggiorenne, ma
sicuramente completamente ubriaca. La
osservano ancheggiare e dondolare, come
una perfetta pornodiva, sopra ad un tizio
che probabilmente si sente un vero “fiol”,
e che di sicuro da piccolo è stato una
1000 dollari a chi indovina chi è….
Giovane
Marmotta,
considerando
l’esperienza da “esploratore” che esibisce nel ravanare… chissà cosa cerca con tanta furia lì
dentro!
L’intera scena si svolge nel giardino della piazzetta, cioè praticamente in mezzo alla strada,
per la gioia degli ospiti dell’Hotel Flamingo.
Simba capisce che l’occasione è troppo ghiotta per non provare la sua nuova macchina
digitale: le foto sono agli atti e non lasciano adito a dubbi!
Nel frattempo Pucito, in uno slancio di
generosità, decide di condividere questo
momento storico con gli amici della 303 e
li chiama all’interfono. Risponde Gabriele
che, incredulo, ripete le parole appena
udite: “come ci sono due che trombano in
giardino?” e Antonello, nel tempo di un
nano-secondo, è già in terrazzo a godersi
la scena.
Intanto Simba e Pucito continuano a
scattare foto, nascoste dietro il parapetto
in perfetto stile “paparazzi”, e ridono
come deficienti nell’osservare i tentacoli
lunghi e scatenati del “trombador”.
Ma ecco che si avvicinano altri 4 baldi
I “Trombadores” (notare il ravanamento)
giovani, probabilmente anche loro alticci,
che non esitano ad accerchiare i porcellini e cominciano a fotografare le grazie della fanciulla
da distanza ravvicinata. Simba commenta (esternando una fantasia inconsciamente
repressa): “oh mio Dio, adesso se la trombano in 5…”.
Diario di bordo
pag.
19/33
Medas –Agosto 2006
Nautica Treviso – Areasub
Ovviamente le nostre non
potevano
ignorare
il
pericolo e così, per puro
spirito
protettivo,
continuano a sorvergliare
“The Crime Scene” (Simba)
fino a che i gaudenti non
realizzano di essere oggetto
di un book fotografico
mooolto intimo e bloccano
ogni
attività
di
“esplorazione”.
Allora i 4 intrusi fingono di
lasciare
il
campo
di
battaglia e quindi… via col
secondo tempo del porno,
fino a che la notizia si
diffonde e i curiosi che si
avvicinavano
diventano
molti di più. A questo
Antonello in sublimazione, Pucito e Gabriele
punto,
finalmente,
i
copulatori capiscono che non è aria e scappano definitivamente.
Pucito & Simba continuano a sganassare e non riescono più a fermarsi, così pensano di far
valutare la loro arte fotografica agli amici della 303, ma sottovalutano l’effetto testosteronico
delle foto per cui, terminata la mostra, Antonello compiaciuto propone “Andiamo al night?”…
Purtroppo non c’è trippa per gatti e, vista la mala parata, ripiega in un rassegnato: “allora
passami la Nutella e i biscotti”. …Dovrà sublimare?.
Venerdì 18/8 – LA SERATONA
Ultimo giorno di immersioni. Lassù
qualcuno sembra accorgersene e
ci regala la prima giornata di sole
veramente estiva di tutta la
settimana.
Julià & Patty
Partiamo
per
la
immersione
mattutina, andiamo a Carall
Bernat, un grosso scoglio le cui
pareti offrono, oltre una certa
profondità, delle belle gorgonie.
Un gruppo di temerari decide di
avventurarvisi ma, raggiunti i 42
metri, si arrende al freddo (13
gradi!!) e manda a cagare anche
le gorgonie: si torna su a
temperature più accettabili!
Diario di bordo
pag.
20/33
Medas –Agosto 2006
Nautica Treviso – Areasub
Skeeo, “Letal-Weapon” Giorgia, “Arrapation” Antonio & Pucito
E qui si scatena l'apoteosi:
avvistiamo un aquila di
mare! E poi un'altra, e
un'altra ancora. Stupende. E
come se non bastasse,
mentre siamo in sosta di
sicurezza, passa un grosso
banco di barracuda. Ale non
aspettava altro e ci si fionda
dentro.
Probabilmente la più bella
immersione della settimana.
Siamo
agli
sgoccioli,
abbiamo quasi finito le
immersioni e gli effetti
dell’azoto cominciano a farsi
sentire. Durante la pausa
pranzo Apissima vede uno
stormo di uccelli e non
riesce a trattenersi: “mama
varda quanti osei”.
Al pomeriggio il mare è di nuovo grosso, decidiamo di ripetere la bella immersione a Dophi
Nord visto che ci sembra la più riparata.
In barca con noi c'è un ragazzo, immobilizzato dalla vita in giù. Ha un fisico da paura: 2 metri
di spalle e dei bicipiti che sembrano cosce. Lo vediamo preparasi completamente da solo:
scende dalla carrozzina e si infila la muta sdraiato a terra. L'unico aiuto che chiede è essere
portato in barca, per il resto è assolutamente autonomo. Lo incrociamo anche in acqua:
praticamente un pesce. Siamo ammirati.
La visibilità è buona questa
volta, facciamo ancora altre
foto con il delfino, tra cui
una poco convenzionale di
Antonio
e
Antonello
ritratti in rapporti carnali
con la statua... Andiamo su
nella “bolla” dove, se ce le
fossimo portate, potremmo
fumarci una sigaretta! Tutto
molto bello, peccato sia
l'ultima immersione della
vacanza (per quelli che
fanno solo una settimana).
A fine immersione, Pucito
va
personalmente
a
complimentarsi e così si
presentano: si chiama Julià
ed è di Barcellona ma vive a
Madrid.
Diario di bordo
Antonello & Antonio
pag.
21/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
Intanto in barca, si
ripete
la
simpatica
usanza della pisciatina.
Questa volta è Antonio
che, giusto per fare
l'originale,
decide
di
farla da prua (anche
perchè dietro è pieno di
gente), tanto la barca è
ancora ferma. Ma anche
in queste cose si vede
l'inesperienza...
avete
mai provato a farla
contro vento?
Rientrati in hotel, quelli
del diving ci offrono un
bel brindisi di addio a
base di 15 litri di
sangria,
accompagnati
da patatine, noccioline,
calamari fritti e olive. In
Simba, Barbara, Pucito & Patty
loro rappresentanza c'è
Hugo, il capo, per la delusione di Simba che si augurava il ben più fascinoso Sani, detto anche
Occhi-di-ghiaccio...
Finita la sangria (tutta!), ci trasferiamo nel
ristorante per la solita cena e poi... via per la
seratona!
Il gruppo quasi al completo si trasferisce al
Rockfeller. Ci sono i soliti “quelli della notte”,
Gabriele, Pucito, Simba, Rita, ma anche
Antonio e Barbara, Skeeo e Apissima e
perfino Ale e Patty. Dopo un drink e un
secondo giro di tequila, le ragazze danno il via
alle danze: Simba, Rita e Pucito guadagnano
il centro della pista e cominciano a zoccolare.
Dopo pochi secondi, mandrie di inglesi allupati
si avvicinano e iniziano una marcatura a uomo,
anzi, a donna. Allora gli uomini capiscono che
non è il caso di lasciare troppo margine a questi
figli di Albione: come si permettono di insidiare
il nostro orticello? Ecco allora lanciarsi in danze
sfrenate (più o meno) anche Skeeo e Ale,
mentre Apissima sale sul tavolo e comincia a
dimenarsi come un'indemoniata. E' una sfida: le
altre donne salgono sul palco-cubo e si
esibiscono in uno show al limite della censura,
Barbara e Simba si toccano le tette a vicenda
(ragazzi che voglia!!)...
Diario di bordo
Natalie & Antonello
pag.
22/33
Medas –Agosto 2006
Nautica Treviso – Areasub
Gli inglesi, al loro 20esimo giro di birra, sono decisamente su di giri, ma il meglio lo offrono i
ragazzi del bar che, al ritmo di una ballata travolgente, si esibiscono in uno strip integrale tra
gli applausi di tutti.
E poi arriva Julià, il nuovo amico di Madrid conosciuto oggi. La dolcissima Pucito lo vede e lo
saluta, gli prende le mani e lo porta in pista. Ballano insieme. Davvero bello... e pazienza se
qualcuno si commuove.
E Antonello? Ce ne siamo dimenticati? Ma
figuriamoci se lui poteva mancare a questa festa... A
dire il vero lui c'era anche prima degli altri! Il fatto è
che il nostro camelador è riuscito ad intortare la
biondina del Sirena II, tale Natalie, e le ha dato
appuntamento proprio al Rockfeller. Ecco perchè il
resto del gruppo è andato là: per fare il tifo!
Per tutta la serata le ha ronzato intorno come un
moscone, a volte ballando, a volte solo parlando,
ma sempre cercando una scusa per avvicinarsi... Ma
la biondina, sembra sapere il fatto suo: lo tiene a
debita distanza, anche se tutti noi sappiamo che non
ha speranza: prima che il gallo canti 3 volte.... gliela
darà! Abbiamo solo una perplessità: il nostro sta
sbevacchiando un po' troppo, ha sempre un bicchiere
in mano...
Si fanno le 2 e i più anzianotti gettano la spugna.
Tutti a nanna ad eccezione di Simba, Rita, Pucito,
Gabriele e, ovviamente, Antonello.
Alle 3 il locale chiude, li buttano fuori tutti. Pucito,
Super Max
Gabry
e Simba rimangono
chiacchierare un paio d'ore
piazzetta con il nuovo amico
Madrid.
a
in
di
Di Antonello invece si sono perse le
tracce, si sa solo che alle 5 riappare in
camera.
Nessuno sa esattamente cosa sia
successo, ma Gabriele riporta due
sue frasi “gioiello”, pronunciate prima
di schiantarsi sul cuscino, che possono
aiutarci ad inquadrare le situazione:
“piuttosto di scopare non voglio stare
male” (ma che cazzo significa??) e “se
finisco in ospedale non torno più
indietro... quanto iera bona però”
(anche qui siamo sullo sconclusionato,
ma qualche idea iniziamo a farcela...)
Diario di bordo
Gabry & Baby
pag.
23/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
Sabato 19/8 – BARCELLONA
E l'ultimo giorno dei mono-settimana, siamo a 150 chilometri di Barcellona, non si può andare
via senza almeno farci una puntatina! Ecco quindi che tutto il gruppo si organizza per la gita,
indossando la nuovissima t-shirt azzurra fatta fare per l'occasione e indossata per la foto di
gruppo in piscina.
Dopo qualche incertezza dovuta ad incomprensioni logistiche (in 16 con la sola Furgoneta e un
auto non ci si stava!), alle 10 finalmente si parte. Nella mitica Furgoneta, Antonio (main
driver), Barbara, Skeeo, Apissima, Gabriele, Pucito, Ombretta, Rita & Simba; nella Kia
Ale, Patty, Giorgia e Betto, infine Paolo e il Ghiozzo nella Stilo. Restano a casa Max &
family perchè vogliono riposare, Federico & Baby perchè ci sono già stati 2 giorni la
settimana scorsa, e Antonello che è ancora in coma dalla scorsa notte, ma che appena si è
ripreso non ha perso l’occasione per farsi un giro in spiaggia e mandarci una foto della sua
vicina di asciugamano...
Durante il viaggio Ombretta riceve una telefonata dal moroso e, quando i discorsi si fanno un
po' più privati, dice che non può parlare perchè “ci sono voci che ascoltano”...
Immediatamente dopo anche Simba, ancora rinco dalla nottata, spara un “devo fare cacchina,
dammi il bicchiere”.
I Nautici a spasso. Si nota Apissima, l’unica con la maglietta “in culo”
Diario di bordo
pag.
24/33
Medas –Agosto 2006
Nautica Treviso – Areasub
Ma dopo poco, ad uno ad uno, i reduci della notte cedono al sonno. Rimangono a vigilare (e a
guidare, ovviamente!) Antonio e Ombretta.
Alle 11,45 arriviamo in Avenida Meridiana,
siamo nella splendida Barcellona. La
temperatura esterna è alta, quella “inside
majeta” MUCHO ALTA! (Ombretta).
La prima tappa in programma è la
Sagrada Familia, ma bisogna trovare la
strada, così ci si rivolge Gabriele che ha
il navigatore satellitare sul telefonino. Ma
in questa occasione, come in tutte le altre
in cui sarebbe servito davvero, l'aggeggio
non vuole saperne di funzionare, così ci
affidiamo alla memoria di Skeeo che si
dimostra un'ottima guida anche per
strada e, in men che non si dica, siamo a
destinazione.
Bisogna parcheggiare, ma non è semplice.
Le auto optano per dei garage a
pagamento e ci lasciano una ventina di
euro l'una, la Furgoneta non può, perchè
è troppo alta, e quindi dopo qualche giro
trova un posto a pagamento con
tassametro. Sorpresa: non si paga niente,
perchè oggi è festa... e vai!
“Main Driver” Antonio
Ale & Patty
Finalmente ci siamo tutti. Davanti alla maestosa
cattedrale perennemente in costruzione ci guardiamo e
ci sentiamo un po' dei boy scout giapponesi in visita
turistica, visto che abbiamo tutti la stessa magliettina
blu e di sicuro non passiamo inosservati. Fa eccezione
Apissima, che considerato el calor della giornata
veramente estiva, resta in canottiera e si lega la t-shirt
intorno alla vita. Il sacrilegio non sfugge a grande-capo
Ale, che subito la apostrofa: “Tutti con la maglietta
tranne ti”. E lei, genuina: “io ce l'ho, ma in culo!”.
Dopo qualche minuto di contemplazione al cospetto
dell'imponente opera, decidiamo di dirigerci verso la
città vecchia. A dire il vero, non è che ci sia proprio
l'unanimità. Soprattutto, i Nautici manifestano delle
divergenze sul modo di spostarsi, così si delineano due
fazioni: i metropolitani e gli scarpinatori. Alla fine sono
questi ultimi a spuntarla e, guidati dalla loro massima
esponente Ombretta (dotata di guida turistica), si
avviano a piedi per le strade di Barcellona.
I metropolitani abbozzano e si rassegnano a seguire il
gruppo, ma da questo momento non perderanno
occasione per evidenziare la fatica inutile, il tempo
perso, il male ai piedi, la rottura di palle e, già che ci
sono, anche l'AIDS. Leader degli scontenti è Barbara,
Diario di bordo
pag.
25/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
che dichiara: “Ho notato che i Supernautici sono tanto organizzati sott'acqua quanto
disorganizzati in terraferma...”.
In effetti bisogna dire che la “passeggiata” si rivela piuttosto impegnativa: quando arriviamo
finalmente nel centro storico siamo piuttosto provati, ma ora c'è un'altra impellenza da
risolvere: sono quasi le 14 e abbiamo fame!
Adocchiamo una bettola completamente vuota, si fanno panini e qualche altra porcheria,
Gabriele, Antonio e Barbara propongono di entrare perchè sarà ben difficile trovare un altro
locale con 16 posti a sederi liberi e vicini. Ma qualcuno non è d'accordo: in particolare Ghiozzo
e Ombretta non sono soddisfatte, cercano qualcosa di più “in”, quindi si prosegue.
Finiremo a mangiare in un enoteca in pieno centro, un bel locale tipico (cioè per turisti) che si
distingue per 2 caratteristiche: i prezzi esorbitanti (un micro-paninetto 2,5 eurini) e il servizio
lentissimo. Le portate arrivano una alla volta, probabilmente usano un fornetto da campeggio
o un bunsen da piccolo chimico, tanto che dopo un'ora qualcuno non ha ancora avuto il suo
pranzo. Allora Patty si esibisce in un altro dei suoi cagnaroni e decide di andare via, ma si
incazza ancora di più quando al momento di pagare le mettono in conto anche le ordinazioni
non ancora arrivate. Finisce che da un conto di 40 euro ne paghiamo 25, e usciamo dal locale
affamati e con Patty furente.
Nel frattempo, capito l'andazzo del posticino, e anche visto l'atteggiamento del personale che,
alla richiesta di sostituire un'acqua appena ordinata con una birra, risponde “non se puede
annular”, Antonio, Barbara, Giorgia e Betto, seguiti dopo pochi minuti da Skeeo,
Apissima e Gabri, sgattaiolano fuori e si infilano nel bar di fianco, molto meno trendy, ma
molto più quick & cheap: spendiamo poco e usciamo con la pancia piena!
Dopo la sosta ci si tuffa nuovamente nelle vie della città e arriviamo alla vecchia cattedrale,
ma siamo sfigati: è in ristrutturazione e quindi la facciata è completamente nascosta dai
ponteggi. Ombretta e Ghiozzo non si arrendono ed entrano comunque a visitarla, anche se
gli costa 4 eurini a cranio. Gli
“Grande Capo” Ale dopo l’acquario…
altri, dopo un veloce briefing,
proseguono verso il porto.
Arriviamo
alle
famosissime
ramblas, non molto affollatisse
visto il periodo e l'ora, anche se
non mancano i soliti mimi e
saltinbanchi. Il più simpatico è
uno
che
fa
il
diavolo:
completamente dipinto di grigio
antracite, sembra appena uscito
dall'inferno! Ghigna beffardo e
punta a turno qualcuno del
pubblico, che risponde divertito
ma anche un po' spaventato.
Ad un certo punto prende di
mira la nostra Patty, che si era
permessa di fotografarlo senza
lasciargli
neanche
una
mancetta... e allora ecco che
l'indemoniato
comincia
a
rincorrerla, mentre lei scappa
tra il pubblico divertitissimo. Lei
però si prende una bella strizza!
Diario di bordo
pag.
26/33
Medas –Agosto 2006
Nautica Treviso – Areasub
Anche il Betto fa la sua parte, quando va a
lasciare qualche moneta nel secchio del
diavolo, e questi di colpo si muove e gli fa un
versaccio: Betto fa un salto e lascia una
frenata nelle mutande…
Arriviamo nella zona del porto, davanti alla
statua
di
Marco
Polo
(Skeeo)
che,
ovviamente, è invece Cristoforo Colombo. Da
questo momento la chiameremo Marco
Colombo.
Simba in una delle sue migliori espressioni
Si decide di andare a visitare l'acquario
(siamo Nautici o no?), uno dei più belli e
grandi d'Europa (sarà...). Simba e Pucito
però non entrano, preferiscono andare a
visitare una copia delle caravelle vicino al
porto, e anche Rita e babbo Paolino ci
abbandonano perchè si incontrano con una
loro amica che li porterà a spasso per
Barceloneta,
inseguendo
divertimenti
alternativi al gruppo.
Infatti l'acquario sarà anche grande, ma una
tristezza... Ci sono pesci di ogni razza (inteso
come specie) e misura, dal gamberetto allo
squalo toro, ma hanno l'occhio spento,
sembrano tristi... del resto vorrei vedere te a
girare in tondo per tutta la vita!
Usciamo tutti demoralizzati, e anche un po' più poveri
(15 euro l'entrata!), Ale addirittura se ne va prima
perchè gli mette troppa malinconia.
Forse l'unico che si diverte davvero è Betto, tanto che
vuole assolutamente comprare un souvenir nel negozio
interno all'acquario. Sceglie un paio di porta chiavi, li
paga... e li lascia lì. Quando mamma Giorgia se ne
accorge lo sbeffeggia un po', poi gli dice di tornare in
negozio a riprenderseli. Betto corre al negozio ma...
sbaglia porta: pretende di entrare dall'uscita, così
mentre gli altri cercano di gridargli di andare dall'altra
parte, lui entra lo stesso approfittando dell'uscita di
qualcuno. E quando viene via si ripete la scena: questa
volta vuole uscire dall'entrata...
Ci chiamano i vari secessionisti, e ci accordiamo per
ritrovarci tutti da Marco Colombo. Sono quasi le 19 e
siamo stanchi, ma qualcuno propone ugualmente di
andare a visitare i giardini di Gaudì. Particolarmente
entusiasta sarebbe Pucito, e nessuno ha il coraggio di
dirle che non ce la si fa più. Decidiamo intanto di
avviarci verso le macchine, che tanto sono nella stessa
direzione, poi quando arriviamo valuteremo cosa fare.
Diario di bordo
“Little Bastard” Betto
pag.
27/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
Questa volta però prendiamo la metro: un euro e mezzo di biglietto e siamo alla Sagrada
Familia in 10 minuti. Quelli delle macchine non hanno esitazioni, vogliono tornare a L'Estartit.
Quelli delle Furgoneta invece... pure, ma hanno il Pucito, la giovane mai stanca, e non
vogliono deluderla.
Antonio propone salomonicamente di provare ad andare a 'sti giardini, con la clausola che se
risultano difficili da trovare o non si trova parcheggio vicino non se ne fa nulla. Siamo tutti
d'accordo e così si va.
Come Antonio supponeva, manco avesse la sfera di cristallo (e a dirla tutta un po' ci
sperava), i giardini non si trovano, anche perchè la cartina di Ombretta finisce
provvidenzialmente prima, e il navigatore di Gabriele come al solito non funziona. Dopo un
paio di giri a vuoto, Pucito si rassegna: “ok ragazzi, a forza di girare mi è passata la voglia,
andiamo a casa”. Nessuno ha avuto nulla da obiettare!
Sfruttando ancora la memoria e l'orientamento di Skeeo, decisamente più efficienti del
navigamerda di Gabriele, dopo qualche giro riusciamo a trovare la strada del ritorno, anche
se prendiamo l'autostrada che costeggia il mare e allunghiamo un po', ma comunque verso le
21,30 siamo in albergo.
Antonello, Ombretta, Rita, Gabriele, Ale, Skeeo, Antonio & Paolino
Diario di bordo
pag.
28/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
Qui ci concediamo una meritata cena a base di paella, poi una birra in compagnia ai tavoli
fuori, per una volta con tutto il gruppo riunito, in questo triste momento di addio. Tra poche
ore ci separeremo, e i one-week-guests partiranno per il suolo patrio...
Chiacchieriamo, aggiorniamo i log book, Patty restituisce i brevetti ai partenti, si scattano
foto, ci facciamo quattro risate. Ma un velo di malinconia aleggia su di noi: per molti la
vacanza è finita, per gli altri non sarà più la stessa.
Gabriele vuole celebrare degnamente e obbliga il barista a tirar fuori dalla cantina un whiskey
imbottigliato molto prima che molti di noi nascessero. Offre da bere e ci lascia mezzo
stipendio, grazie Gabry.
E' il momento dei saluti. Baci, abbracci, ci si vede a Treviso. Ale, Patty e Simba promettono
di salutarci domani, si sveglieranno prima per noi.
Domenica 20/8 – IL RITORNO
I partenti si svegliamo presto, l'appuntamento è alle 7 per la colazione, preparata
eccezionalmente a quest'ora. Oltre all'equipaggio dei furgonauti c'è anche Antonello che però
farà il viaggio da solo, nonostante Ombretta si sia offerta di fargli compagnia, perchè
“preferisce essere indipendente”. In effetti sarà molto indipendente, visto che arriverà a casa
quando la Furgoneta non è neanche a Brescia, ma la pagherà con un'altra foto ricordo a cura
del gentile Corpo della Polizia dello Stato. Tra una cosa e l'altra, 'sta vacanza deve essergli
costata una cifra!
I “Nautici”:
Rita, Antonio, Ale, Gabriele, Federico, Baby, Daniela, Paolino,
Barbara, Ombretta, Patty, Pucito,
Simba, Ghiozzo, Giorgia, Apissima, Max,
Betto, Skeeo, Tommy, Vittoria,
il fantasmino è Antonello che stava ancora smaltendo la balla
Diario di bordo
pag.
29/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
Sono quasi le 8, carichiamo le attrezzature e le valige nella fidata Furgoneta e salutiamo
Simba che, come promesso, è qui insieme a noi. Nessuna traccia invece del Capo e della
Patty, che probabilmente hanno passato una notte de fuego e non hanno sentito la sveglia. Ci
chiameranno tra un'oretta, anche un po' risentiti perchè non li abbiamo svegliati!
Si parte con Skeeo alla guida, gli altri cercano di dormire un po'. Come è ovvio non c'è
neanche un po’ dell'allegria che c'era al viaggio di andata.
Appena prima del confine ci fermiamo a fare il pieno, Antonio dà il cambio alla guida perchè
tanto non riesce a dormire e a non fare niente si rompe le balle. Skeeo gradisce e sostiene
che Antonio non è un vero terrone.
Verso
le
14
ci
fermiamo a mangiare
qualcosa in una bella
area
di
servizio.
Purtroppo il cibo è
veramente
pessimo,
Apissima si becca un
panino
freddo
nel
senso di “ghiacciato da
frigo” e Antonio è
costretto a tracannare
una birra analcolica,
perchè negli autogrill
francesi
non
si
vendono alcolici.
Prima
di
partire
vorremmo andare a
fare pipì, ma i bagni
sono
delle
latrine
fetide. Pucito prova ad
avventurarvisi,
ma
rimane sconvolta dalle
“frenate” che arrivano
perfino sulle porte!
Allora ci ripromettiamo
Apissima & Skeeo
di
fermarci
alla
prossima area di servizio.
Dopo un paio di tentativi, troviamo finalmente il cesso dei nostri sogni. Ognuno lascia il suo
contributo e si riparte con Gabriele alla guida.
Verso le 16 si fa un'altra sosta pipì (o cacca, non sappiamo, ma si può chiedere a Ombretta),
e main driver Antonio torna in possesso del volante. Nei pressi di Montpellier un dubbio lo
assale: bisogna restare su quest’autostrada o svoltare ad un certo punto? Chiede ai furgonauti
la cartina che aveva meticolosamente preparato prima della partenza, ma Barbara non ha
voglia di cercarla e Ombretta interviene rassicurandolo: “Non serve la cartina, la so io la
strada, tranquillo”. E infatti ecco che, arrivati a Nimes, i nostri proseguono imperterriti verso
Avignone, che se main-driver Antonio non avesse intravisto la segnalazione “Marseille” da un
cavalcavia, adesso probabilmente saremmo al Polo Nord! Il Nostro ha un principio di incazzo,
poi, siccome l’uscita successiva è a soli 7 chilometri, fa l’inversione e se la mette via.
Diario di bordo
pag.
30/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
Si prosegue senza altri particolari episodi fino a casa, dove arriveremo verso le 21,30.
Da segnalare solo qualche sosta in più, sempre per il pisciotto/cagotto di Ombretta e qualche
battibecco a causa del solito fumo.
Eccoci finalmente nella nostra meravigliosa terra, ricca di smog e umidità! Già ci manca la
fresca brezza spagnola, e soprattutto ci mancano le serate insieme, così qualcuno propone di
finire in bellezza con una pizza dalla Carla. Pucito e Ombretta declinano, a causa di bisogni
diversi ma ugualmente impellenti, in compenso si uniscono a noi Stomorgyl e Dindin, così ci
facciamo 'sta ultima cena in compagnia.
JULIA’
E’ vero, la vacanza è
finita, ma questa volta ci
siamo portati via qualcosa
di grande. Non è il solito
souvenir, ma qualcosa di
infinitamente più grande.
E’ una nuova amicizia, che
ci onora e riempie di gioia.
Julià ci ha scritto, ci
sembra giusto riportare
integralmente la sua email:
hola!!!
cuanto me alegro de saber
de ti... espero que puedas
comprender mi español.
es
uan
alegria
que
podamos
estar
en
contacto
mediante
el
correo electrónico. ahora
estoy en barcelona y aqui
Julià & Pucito
no tengo internet, ahora
estoy en un cyber. en
cuanto llegue os haré llegar las pocos fotografias que nos hicimos en el barco y que me
encantan. yo te agradezco mucho que me hayas enviado esa foto tan bonita del túnel. parece
de verdad espeleobuceo jeje!!!. nunca me ha visto bajo el agua en fotos y es un enorme
regalo que te agradezco mucho. espero que puedas enviarme el video y el resto de fotos por
correo, via postal. quiero seguir en contacto con vosotros, me alegra mucho poder pensar eso.
teneis un sincero amigo en españa para ahora y para siempre. muchos besos a todos, fue una
gran alegria bucear junto a ti. muchos besos.
Diario di bordo
pag.
31/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
Giovedì 24/8 – AGGIORNAMENTI IMPORTANTI
In memoria della recente vacanza, i furgonauti organizzano una cena celebrativa, nel corso
della quale il Camelador Antonello ci informa che il prossimo week end tornerà a l’Estartit. Ha
già prenotato l’aereo e si è anche informato sugli importanti sconti che si possono ottenere
acquistando il biglietto un paio di settimane prima.
Siamo tutti molto preoccupati, dovremo forse retrocederlo da “Camelador” a “Servo della
Gleba”??
Inoltre pervengono notizie dagli amici ancora in Spagna. In particolare, pare che Simba abbia
ancora una volta dato il meglio di sé: approfittando subdolamente della convivenza forzata
nella stessa stanza del Ghiozzo, la avrebbe iniziata ai riti più perversi, tra cui l’alcolismo e gli
atti osceni (cagotto) in luogo pubblico.
Ci sentiamo tutti moralmente solidali con Michela e le siamo vicini in questo momento di
grande difficoltà e, da grandi amici, la sosteniamo nel momento del bisogno!
Ghiozzo e Simba
Diario di bordo
pag.
32/33
Nautica Treviso – Areasub
Medas –Agosto 2006
FINE DELLA STORIA
La vacanza è finita, ma restano i ricordi di queste giornate intense ma anche riposanti.
Restano le risate e le discussioni, le emozioni delle immersioni, qualche momento di paura,
tantissimi di felicità.
Questo scritto è il modesto tentativo di riunire tutti questi ricordi e i frammentari appunti
scribacchiati qua e là durante il viaggio. E' il tentativo di ottenere qualcosa su cui ridere tutti
insieme, e che possiamo rileggere tra qualche tempo, magari con la lacrimuccia, più o meno
come quando guardiamo le vecchie foto delle medie.
Tutti noi siamo stati, nel bene e nel male, protagonisti di qualcosa. La speranza quindi è che
ognuno se ne ricordi sorridendone, con la giusta ironia, per cui se qualcuno si sente offeso o
trattato ingiustamente in uno o più passi chiediamo scusa, sicuramente non era questa
l'intenzione.
Infine un grazie a coloro che hanno organizzato e reso possibile questa vacanza, svolgendo un
lavoro notevole, che può sfuggire ai più.
Un grazie a tutti quelli che c'erano, e che hanno contributo a renderla indimenticabile.
E soprattutto un grazie alla subacquea, che ci unisce e ci migliora, e ci aiuta ad essere il
fantastico gruppo dei Nautici Areasub.
Diario di bordo
pag.
33/33