la dea del beat italiano / patty pravo tra poesia silenziosa, ribellione

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la dea del beat italiano / patty pravo tra poesia silenziosa, ribellione
LA DEA DEL BEAT ITALIANO / PATTY PRAVO TRA POESIA
SILENZIOSA, RIBELLIONE RAFFINATA E “PAZZE IDEE”
redazione | 7 aprile 2016 | 0 Comments
di Annibale Gagliani______ Ma quando si può definire un essere umano “artista”? Basta davvero
esporre le proprie opere al giudizio famelico della critica per poter fregiarsi degli onori del volgo?
Assolutissimamente no. The artist è colui che si issa nell’immaginario collettivo come un’icona
ardente o semplicemente chi pervade il proprio stile di vita con emozioni roboanti. Patty Pravo è
un’artista. Nicoletta è un’icona. Partita dalla lussureggiante Venezia del boom economico
incominciò a incantare e a scatenare il desiderio dei clienti del Piper in una Roma
spaventosamente raffinata. Lei imponeva il suo stile smart con l’estetica di una creatura angelica e
con l’irruenza dell’anima Beat, la prima vera figura “bohémien” del panorama musicale italiano.
Una donna di mondo e di ribellione delicata, apprezzata da Londra ai Faraglioni come fosse un
accordo da possedere fino a che la vibrazione non venga a noia. Noi di leccecronaca.it abbiamo
avuto l’onere (e l’onore) di intervistarla per la nostra rubrica rivoluzionaria “Cafè Barocco”, e siamo
rimasti spiazzati dalle sue risposte filosoficamente cazzute (neologismo tout court). Ci ha narrato
con semplicita disarmante come da ragazzina uno dei più grandi poeti del Novecento, l’americano
vorticista Ezra Pound, l’avesse ispirata nella sua condotta artistica. Non soffermatevi però alla
mera lettura di versi legiardi, ma alla contemplazione di una nuova tipologia di poesia, il
silenzio: “Mi sono ispirata a lui, un grande personaggio… l’ho conosciuto che non parlava, stava
con la moglie… facevamo queste lunghe passeggiate a prendere un gelato… e lì imparai il valore
del silenzio…”. Indubbiamente ha fatto perdere la testa a migliaia di spasimanti tremanti, colpiti al
cuore dalla sua personalità inafferrabile, ma ben quattro volte è stata lei a perdere la trebisonda e
far ribollire il suo sangue per un uomo. Pazza idea di far l’amore con lei! Difficile capire qual è il
“pezzo” per eccellenza che possa riassumere la sua magistrale carriera: da “Il paradiso”, “La
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bambola”, “Ragazzo triste”, “Pensiero stupendo”, fino ad arrivare al fenomero social del momento
“Cieli immensi” (pluripremiata a Sanremo). Patty li ama tutti come al primo eccitante ascolto ed è
pronta a produrne di nuovi da far esplodere on air.
Quando le abbiamo chiesto con quale artista della scena contemporanea le piacerebbe duettare in
un futuro non lontano, la sua risposta ci ha esaltato: “Mi piacerebbe duettare con il rapper Fabri
Fibra, ha scritto e rappato canzoni
meravigliose…”. Caro Fabri prendi nota, tra te e
Patty può uscire una bomba senza precedenti!
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È innegabile come il brano aurorale “Cieli immensi” che campeggia sul paesaggio discografico
“Eccomi”, sia un connubio brulicante tra melodia sognante dall’incedere sensazionale, e una
composizione testuale pattyana in ogni sua accezione. La dea più desiderata agli albori del maggio
caldo francese vi aspetta questa sera nella pancia del Teatro Politeama Greco per un concerto
senza tempo. Lecce è
pronta ad accoglierla con
un “abbraccio immenso” e
la diva beat, oltre a
ricambiare con le hits più
intense della sua carriera e
dell’ultimo disco, proporrà
alcune canzoni scritte per
lei da Giuliano Sangiorgi,
fortificando il legame
indissolubile che ha
maturato con lu Salentu
noscia. Ascoltate
attentamente “A parte te”,
chanson che il frontman dei
Negramaro ha dedicato a
Patty per il suo
compleanno. Chiudiamo il
nostro personale abbraccio alla dea veneziana leggendo una breve e sonante lirica di Ezra Pound:
dopo il silenzio pedagogico precedente, ci rilassiamo con la lettura furtiva, prima di abbandonarci
incantevolmente a un Pensiero stupendo, disteso su note sfavillanti. A lume spento Rendi forti i
vecchi sogni Perché questo nostro mondo non perda coraggio A lume spento.
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