le comete - serena_c_3b
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LE COMETE Serena Cattai Le comete sono tra i corpi celesti più caratteristici e affascinanti, grazie alla loro lunga coda luminosa. Secondo le antiche credenze popolari, le comete erano portatrici di sventure, pestilenze e guerre. In realtà, esse non sono altro che innocue "palle di neve sporca", composte da rocce mescolate a gas congelati, acqua, metano, ammoniaca e polvere. Le comete hanno due origini: quelle di un lungo periodo (oltre 200 anni per completare un'orbita intorno al Sole) provengono dalla "nube di Oort". Questa nube, a forma di guscio sferico, si trova ai confini del Sistema Solare; quelle di breve periodo (meno di 200 anni per completare un'orbita intorno al Sole) nascono nelle fascia di Kuiper, che si trova nell'orbita di Nettuno. Ogni tanto, quando qualche cosa disturba la loro orbita, uno di questi pezzi di roccia ghiacciata sfugge dalla nube e si avvicina al Sole a grande velocità. Esso entra in un'orbita molto allungata e diventa una cometa. Le comete non sono così luminose solo perché emettono luce propria, ma soprattutto perché le particelle che compongono la chioma e la coda diffondono la luce del Sole. La coda di una cometa può raggiungere i 150 milioni di chilometri, pari alla distanza Terra – Sole. Man mano che la cometa si allontana, la coda si accorcia sempre più fino a non essere più visibile. Il nucleo di una cometa ha dimensioni di pochi chilometri ma una buona parte del materiale di cui è composta va dispersa nello spazio. Le comete quindi si "consumano": non sono eterne, ma dopo un certo numero di passaggi si disgregano. Non appena la cometa si avvicina al Sole, il ghiaccio comincia a formare attorno al nucleo roccioso una nube di gas e polveri, detta chioma. Il nome "cometa"deriva dal latino "coma"che significa chioma. Una cometa può impiegare migliaia di anni a compiere un'orbita intorno al Sole. La radiazione del Sole strappa agli atomi del gas i loro elettroni. Il gas diventa quindi un plasma, cioè un insieme di nuclei atomici e di elettroni liberi. Man mano che la cometa si avvicina al Sole, l'intensità e la pressione della radiazione solare aumentano: la quantità di gas e polveri che vaporizzano aumenta, così la coda si allunga. ESISTONO DIVERSI TIPI DI COMETE: -Le comete extrasolari percorrono orbite paraboliche che le portano a uscire permanentemente dal Sistema solare dopo esser passate una volta in prossimità del Sole. -Comete recentemente scoperte nella fascia principale degli asteroidi percorrono orbite semi-circolari. -Esistono infine le comete radenti. Esse hanno breve vita, perché l'intensa radiazione solare le fa evaporare in pochissimo tempo. Sono, inoltre, difficili da osservare. CURIOSITA' La cometa di Encke, identificata per la prima volta nel 1786, detiene due record: per massima frequenza e minor durata: il suo periodo equivale a 1206 giorni (3,3 anni) ed è il più breve che si conosca. Il periodo più lungo, invece, appartiene alla cometa di Delevan, individuata nel 1914, per la quale non è stata determinata con precisione l'orbita: un calcolo approssimativo prevede il suo ritorno fra circa 749 milioni di anni. Mentre la cometa di Halley è forse la più famosa cometa conosciuta. Essa deve il suo nome a Sir Edmond Halley (1656-1742), astronomo inglese che la osservò nel 1682. Egli confrontò l'orbita della cometa con quella di altre, osservate nel 1531 e nel 1607, scoprendo che erano simili. Egli ipotizzò quindi che si trattasse dello stesso oggetto, che si ripresentava ad intervalli di 76 anni. Dopo la sua morte, nel 1758, la cometa fu effettivamente osservata secondo quanto l'astronomo aveva predetto, e fu chiamata "cometa di Halley"in suo onore. La cometa ha compiuto il suo ultimo passaggio vicino al Sole nel 1986. La cometa ha un diametro di pochi chilometri ed è composta da roccia, composti del carbonio e ghiaccio. Anche questa cometa non sarà eterna. Attualmente la sua massa è di circa 200 miliardi di tonnellate, ma si calcola per esempio che, durante l'ultimo passaggio vicino al Sole, essa abbia perso ben 20 tonnellate di materiale al secondo. A questo ritmo, tra 170mila anni non ne resterà nemmeno un grammo. archive.oapd.inaf.it/pianetav/L15_11S.html www.oapd.inaf.it/othersites/sc/starchild/questions/question40.html it.wikipedia.org/wiki/Cometa