il cubismo - classe IIIB

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il cubismo - classe IIIB
consegnato marzo 2012
IL CUBISMO
Movimento pittorico fondato da
Pablo Picasso e Georges Braque nel
1907. Il termine cubismo viene fatto
risalire ad un'osservazione di Henri
Matisse davanti al dipinto, Case a
l'Estaque, esposto da Georges Braque
al Salon d'Automne del 1908. La frase
di Matisse, che parlò di piccoli cubi, fu
raccolta dal critico d'arte Louis
Vauxcelles che, per primo, usò la
parola cubismo in un suo articolo.
Il termine Cubismo intendeva definire
uno stile di pittura che si proponeva di
offrire all'osservatore una visione totale
della realtà, vista da più punti di
vista. Gli esponenti principali, oltre ai
suoi fondatori, furono: Fernand Léger,
Juan Gris e Robert Delaunay. Il
soggetto dipinto veniva quindi
rappresentato
in
diverse
sfaccettature,
attraverso
la
semplificazione
in
forme
geometriche solide, come per
esempio il cubo. Colui che
INSPIRO’ il Cubismo fu PAUL
CEZANNE,
che appartenne
al
movimento impressionista, si dedicò
prevalentemente alla rappresentazione
del
paesaggio
attraverso
la
scomposizione
in
forme
solide
geometriche. L'organizzazione in una
stessa immagine di lati diversi di uno
stesso oggetto o figura è in
contraddizione con le regole della
prospettiva tradizionale che impongono
la scelta di un unico punto di vista,
inoltre è ovvio che, per esempio,
guardando la facciata di una casa, non ne
possiamo vedere certo il lato che sta
dietro! I pittori cubisti invece
vogliono oltrepassare i limiti
imposti dalla percezione dell’occhio
umano, analizzando le forme da
differenti
punti
di
vista
contemporaneamente.
I quadri cubisti sono il risultato di un
procedimento d’analisi della realtà, ma
una realtà che non corrisponde alla
visione dell’occhio.
Propongono invece una nuova visione
che travalica ogni regola della
percezione umana, sviluppando un
nuovo approccio con il mondo reale.
Raffigurano forme d’oggetti reali e di
figure
scomposte
in
frammenti
geometrici elementari. I frammenti in
molti casi assomigliano a sfaccettature
di cubi o ad elementi sferici, da cui
appunto
la
denominazione.
L'atteggiamento analitico e distaccato
nei confronti della realtà, creò una
rottura con l'Impressionismo, che si
basava invece, sulla raffigurazione della
realtà, nella sua componente transitoria
e fugace. Si contrapponeva, inoltre,
all'Espressionismo, che si fondava sulla
rappresentazione dello stato d'animo
dell'artista e sulle sue pulsioni. A
subirne l'influenza furono, invece, varie
correnti e movimenti successivi, si
tratta di movimenti che, con sfumature
diverse, si caratterizzarono
per
l'impostazione razionale: il Futurismo,
il Costruttivismo, il Suprematismo,
,
La scoperta dell'Arte Africana
Fino agli inizi del XIX secolo l'Africa
era stata per l'Europa poco più di una
linea costiera. Le vie di accesso
seguivano spesso i corsi dei grandi
fiumi consentendo così una conoscenza
del continente africano molto parziale.
La scoperta dell'interno divenne vera
conquista coloniale soltanto alle soglie
del '900, quando, dopo il congresso di
Berlino (1884), si ebbe la prima
spartizione del continente fra le potenze
europee. In concomitanza con la
politica di espansione coloniale,
nacquero, in Europa e negli Stati Uniti
d'America, i grandi musei di Etnografia
che raccoglievano e classificavano
armi, utensili ed ogni altro tipo di
oggetto, come prove del livello
evolutivo di quei popoli allora definiti
"selvaggi" o "primitivi"
Picasso scopre l’arte africana da H.
Matisse che gli mostrò una maschera da
lui acquistata ad un mercatino. L'arte
tribale africana, per Picasso, voleva
anzitutto dire spontaneità, , ma anche
superamento delle tradizionali leggi
prospettiche. Picasso ha sentito il
fascino di quest'arte e, come
intellettuale insoddisfatto dei canoni
occidentali, l'ha indirizzato verso una
distruzione sistematica di questi stessi
canoni.
Maschera dello Zaire
Il Cubismo si divide in 3 periodi
diversi:
1) CUBISMO DELLE FORME
SOLIDIFICATE, O CUBISMO ORIGINARIO
2) CUBISMO ANALITICO
3) CUBISMO SINTETICO
1) CUBISMO DELLE FORME
SOLIDIFICATE (1907-1909)
Quello dei primi quadri di Braque, che
s’ispira direttamente alla pittura di Paul
Cezanne. rappresenta in modo
schematico e semplificato le forme, i
temi più frequenti sono i paesaggi e
nature morte. L’opera che prelude il
cubismo è Les demoiselles d'Avignon
di Picasso, risalente al 1907, in cui si
notano molti degli elementi tipici
dello stile cubista, oltre a quelli già
esposti, sono evidenti: la passione per
la scultura africana, che porta l’autore a
concepire i volumi come fossero
ottenuti dal legno scavato, caratterizzati
da piani perpendicolari o paralleli tra di
loro, molto spigolosi; la linea di
contorno dominante, le superfici piatte,
la
semplificazione
delle
forme
(elementi che il cubismo deve a Henri
Matisse); l’assenza di ambientazione; la
non distinzione tra immagine e fondo;
le campiture di colore piatte e
omogenee.
Les
Demoiselles
d'Avignon, che raffigura un gruppo di
prostitute, si riferisce ad un bordello di
Barcellona situato proprio in Carrer
d'Avinyó (in Catalano). Picasso
compone a partire dalla Primavera del
1906, una serie di 17 schizzi, con ogni
tecnica possibile, mentre assai più
numerosi sono gli schizzi delle singole
figure che poi andranno a comporre il
quadro finito.
Il titolo iniziale del quadro, doveva
essere infatti “Bordel d'Avignon”. Nel
primo progetto, si contemplava un
ragazzo (uno studente) che irrompeva
nella scena, dopo aver scostato la tenda,
con un teschio nelle mani. Vi verrà
inserito un paniere al centro della
scena, per alludere al fatto che le donne
raffigurate sono pronte a mangiare.
Pablo Ricasso, Les demoiselles d'Avignon, 1906-1907
L’influsso di Paul Cezanne è forte anche in quest’opera, infatti proprio nel 1906
Cezanne sta lavorando a quella che sarà la sua ultima opera “Le grandi bagnanti”.
I riferimenti sono evidenti, soprattutto nell’uso dei colori; l’azzurro per lo sfondo il
rosa per i nudi.
La donna all' estrema sinistra, solleva una tenda rossa. Ha un profilo duro, che sembra
ricordarci quello visto su alcuni dipinti dell' antico Egitto. Le due figure al centro,
hanno maggiore affinità con alcuni affreschi medioevali della Catalogna. Le due figure
più a destra, presentano dei volti che sembrano maschere, slegate al corpo. L' influenza
in questi ultimi visi con l' arte africana, è molto evidente. (vedi riproduzione maschera
africana) Come forse avete capito, il progetto di questa opera, fu tra i più faticosi per l'
artista Picasso. Dopo aver lavorato mesi e mesi, sugli schizzi e sui disegni, prima di
poter giungere alla sua vera e propria esecuzione finale, passo molto tempo.
Ma a questa grande fatica, Picasso dovette aggiungere anche la grande delusione dei
suoi amici, insieme alle forti critiche ricevute verso la sua opera.
Le grandi bagnanti, Paul Cezanne, 1906
Tra gli amici di Picasso, vi erano artisti
come Matisse, Braque, Derain, audaci
collezionisti come Gertrude e Leo
Stein, tutte persone influenti nel campo
dell' arte, che però non capirono
immediatamente il senso della nuova
strada che Ricasso. Leo Stein, alla vista
del quadro, scoppia in una grassa risata,
e pensa che Pablo sia diventato matto.
Comunque tutti questi amici dell'artista,
chi prima e chi dopo, si ricrederanno
verso Ricasso, e faranno poi a gara a
comprare gli schizzi preparatori che
portano all' opera finita.
IL CUBISMO ANALITICO
(1909-1912) Gli oggetti sono guardati
da vari punti di vista, scomposti in
piani diversi. E’ come se immagini
diverse fossero dipinte su lastre di vetro
sovrapposte.
L’immagine risulta così spezzata da
linee spigolose e si ha la sensazione che
gli oggetti siano stati osservati da più
punti di vista. Il colore perde
importanza, fino a diventare quasi
monocromo: prevalgono i grigi, i
marroni e il bianco e nero.
IL CUBISMO SINTETICO
(1912-1921)
Le
caratteristiche
compositive
principali del cubismo sintetico
risiedono nella scelta di giustapporre o
sovrapporre parti distinte di una
rappresentazione, spesso avvalendosi di
significative tecniche quali il collage ed
il papier collé, privilegiando quindi le
composizioni di oggetti a visioni
polioculari dello stesso oggetto.
Nell'opera del 1912, ad esempio,
Picasso dipinse separatamente su cerata
la trama intrecciata della seduta e poi la
incollò alla tela. La stessa tecnica è
stata utilizzata da Braque, che la
perfezionò nel suo Piatto di frutta e
bicchiere. Tra le tecniche preferite dai
cubisti sintetici figura anche il lettering,
e grande importanza ha l'utilizzo di
carta stampata. Non è raro che le opere
di
questo
periodo
siano
monocromatiche e si avvalgano di
tecniche sperimentali. Tra i più
importanti seguaci di questa corrente,
oltre a Picasso e Braque che ne
gettarono le basi, figura lo spagnolo
Juan Gris.
Pablo Picasso, 1921, I tre Musicisti.
Juan Gris, 1912, Ritratto di Pablo Picasso