vicenda della fotografia pubblicata nel Gazzettino

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vicenda della fotografia pubblicata nel Gazzettino
FONDATA NEL 1928
FONDATA NEL 1928
• TRASPORTI
NORMALI ED
ECCEZIONALI VIA
TERRA E VIA MARE
• TRASPORTI
INTERNAZIONALI
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VENERDÌ 12 MAGGIO 2006
REDAZIONE: VIA TORINO 110
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FONDATO NEL 1887
Il nuovo Capo dello Stato: «Più serenità tra i Poli». Casini insiste sull’autonomia dell’Udc
Oggi a Martellago i funerali di Jennifer e del figlio Hevan
Governo, Prodi attende i Ds
IL VOLTO DELL’ANGIOLETTO
Ciampi: «Lunedì accoglierò Napolitano al Quirinale, poi andrò a casa»
Roma
VATICANO-ITALIA
Nonostante Prodi affermi di
avere in tasca la lista dei ministri, il lavorio per la formazione del governo continua in
quanto nei Ds non si è ancora
risolto il dilemma sulla partecipazione di D’Alema e di Fassino. Originariamente Fassino e
Rutelli dovevano essere i due
vicepremier, ma i passi indietro di D’Alema ora vanno "ripagati" e per il presidente diessino una parte dei Ds chiede il
vicepremierato e il dicastero
degli Esteri. Ieri Fassino ha
avuto colloqui sia con D’Alema
che con Prodi, ma il problema è
rimasto. A tutto questo si aggiunga che Pier Ferdinando
Casini si sta facendo promotore di una autonomia d’azione
dell’Udc in seno alla Casa della
Libertà, con uno smarcamento
da Berlusconi, con un primo
passo già avvenuto in occasione del "gradimento" alla candidatura di Napolitano da parte
dei centristi dell’Udc. Al Quirinale si sta preparando la cerimonia dello scambio delle consegne tra il Carlo Azeglio
Ciampi e Giorgio Napolitano.
«Lunedì accoglierò il presidente Napolitano al Quirinale, poi
me ne andrò a casa» ha detto
Ciampi. E Napolitano ha già
annunciato il suo proposito:
«Cercherò di contribuire a una
maggiore serenità tra i Poli».
ALLE PAGINE 2-3-4
DEFICITFUORIMISURA
«L’unione uomo-donna vale, altre forme sono amore debole»
Il Papa: non confondere
il matrimonio con i Pacs
Il segretario generale del Quirinale, Gaetano Gifuni
Gaetano Gifuni non resterà
come segretario al Quirinale
Roma
Gaetano Gifuni cesserà dal suo
incarico di Segretario generale
della Presidenza della Repubblica lunedì prossimo, in coincidenza con l’addio di Ciampi
al Quirinale. Gifuni infatti ha
rifiutato di continuare nel suo
incarico come da richiesta del
nuovo Capo dello Stato, Giorgio
Napolitano, a causa «della gravosa responsabilità» che l’incarico comporta e che egli ha già
esercitato per 14 anni, prima
con Scalfaro e poi con Ciampi.
In segno di riconoscenza,
Ciampi ha firmato un decreto
con cui nomina Gifuni segretario generale onorario della
Presidenza della Repubblica.
A PAGINA 3
ROMA - L’elezione dei vertici
istituzionali aveva messo la
sordina al tema delle unioni di
fatto e al relativo scontro
politico. L’invito del Papa a
evitare «confusioni» tra
matrimonio e altre unioni
riaccende le polemiche sia tra
gli schieramenti, sia dentro
l'Unione che si appresta a
prendere le redini del
governo: la Cdl fa proprio il
monito del Pontefice, e il
centrosinistra si divide tra
chi, come Grillini e
Capezzone, chiede con
urgenza un intervento
legislativo a tutela delle unioni
civili e chi, come la senatrice
Dl, Binetti, difende il valore
della famiglia. Ad un mese
dalle elezioni in cui il
confronto tra i poli si era
incentrato sull’economia e i
poteri istituzionali, tornano
insomma nell'arena politica i
diritti civili, i Pacs e
l’amnistia. Nell'udienza
concessa dal Papa ai
partecipanti a un congresso
internazionale del «Pontificio
Istituto Giovanni Paolo II per
gli studi sul matrimonio e la
famiglia», Benedetto XVI
richiamandosi
all’insegnamento del suo
predecessore, ha sottolineato
che la «differenza sessuale» di
uomo e donna «non è un
semplice dato biologico» ma
esprime la «forma di amore»
volta alla «comunione di
persone aperta alla
trasmissione della vita»; ha
invitato poi a evitare la
«confusione» tra il
matrimonio e altri tipi di
unione basatesu un amore
debole». L’intervento sebbene
privo di riferimenti diretti alla
politica italiana, ha suscitato
accese reazioni, vista la fase di
attesa per la formazione del
nuovo governo e la delicatezza
del tema dei Pacs nella
coalizione guidata da Prodi. Il
Papa, sempre ieri, ha inviato
un messaggio di augurio al
neopresidente Napolitano.
A PAGINA 2
CALCIOCongelatiipoteriaMoggieGiraudo.Laparolapassaagliazionisti.CrollailtitoloinBorsa
Si dimette il Cda della Juve
Corte dei conti,
troppe spese
Lo scandalo si allarga a nove società - Spunta anche il capitolo scommesse
per la sanità
NIGERIA
e la burocrazia Torino
STATI UNITI
A PAGINA 2
RIPRESAECONOMICA
Il 2006 parte
bene: Pil +0,6%
nel primo
trimestre
A PAGINA 9
INBORSA+1,4%
Fiat si allea
con Peugeot
per produrre
in Argentina
A PAGINA 9
Lo scandalo che ha coinvolto il
mondo del calcio sembra essere
senza confini. Dopo aver coinvolto la Federcalcio e la Can
(designatori e arbitri), ora si
trovano sotto inchiesta, da parte
della Procura di Napoli, ben nove società. Precisamente: Juventus, Fiorentina, Lazio, Siena,
Udinese e Messina in serie A;
Avellino, Arezzo e Crotone in
serie B. Ma ora c’è anche l’ombra di un nuovo capitolo del calcio-scommesse con indagini delle procure di Torino e di Parma
con al centro quattro giocatori
della Juventus.
Ieri a Torino il Consiglio di
amministrazione della Juventus
ha rassegnato in blocco le dimissioni. Sono stati congelati
tutti i poteri sia del direttore generale Luciano Moggi che dell'
amministratore delegato Antonio Giraudo. A pronunciarsi sulla vicenda sarà l’assemblea degli azionisti. Ieri in Borsa il titolo Juventus ha perso il 9,3%.
A PAGINA 16
Rapito un tecnico italiano
Spiatein segreto
miliardi di telefonate
degliamericani
Washington
Nigeria. Un tratto dell’impianto Agip a Port Harcourt - A PAGINA 5
Negli Usa è bufera sulla Nsa,
dopo che un giornale ha rivelato come la segretissima agenzia governativa per lo spionaggio elettronico abbia ottenuto
dalle principali società telefoniche statunitensi i tabulati di
tutte le telefonate dagli americani negli ultimi 5 anni, senza
autorizzazione dai giudici. È la
banca-dati più grande del mondo, formata all’insaputa dei cittadini e del Congresso, che ne
ha subito chiesto ragione alla
Casa Bianca. E Bush ha immediatamente difeso la Nsa: «Non
frughiamo nella vita privata
dei cittadini, lo spionaggio domestico è legale e necessario
nella lotta al terrorismo».
A PAGINA 5
Hevan in questa foto scatatta dalla nonna sembra essersi addormentato
di VITTORIO PIEROBON
«Guardi com’è bello il figlio di Jennifer». Anna Maria Giannone, la
mamma della ragazza di Olmo di
Martellago uccisa assieme al bimbo
che teneva in pancia da nove mesi,
non piange. Le lacrime le riserva per
la notte, quando non riesce a dormire, di giorno lotta per onorare la
memoria di sua figlia e del nipote di
cui le resta solo una foto. «Guardi dice passandomi il cellulare con la
foto a colori di Hevan - non le sembra che sia un bambino che sta dormendo?»
Come dare torto a quella mamma e
nonna, che si aggrappa al cellulare
per mandare messaggini alla figlia
che non c’è più, e ammira il bel
nipote che sarebbe nato il 18 maggio.
La foto è dolce, un bambino che sta
dormendo con gli occhi chiusi, il
volto paffuto e sereno, un angioletto,
come si usa dire guardando i neonati.
Anna Maria Giannone mostra la foto
a me e al collega Ario Gervasutti,
che ha seguito la vicenda Jennifer
fin dall’inizio, con una preghiera:
«Pubblicatela. Fate vedere che quello ha spezzato due vite». Il punto su
cui Anna Maria e il marito Tullio
Zacconi insistono è proprio questo:
Hevan non era più un feto, ma un
bambino già completo che, in caso di
parto prematuro, sarebbe stato in
grado di sopravvivere. Lucio Niero ma i genitori non vogliono pronunciare quel nome, non sanno come
chiamarlo, «perché dire bestia sarebbe offensivo per gli animali» dunque ha ucciso due volte. Jennifer
e il figlio. Chiedono la contestazione
del doppio omicidio. E la foto che
pubblichiamo è la prova che Hevan
non era un feto, anche se tecnicamente così andrebbe chiamato, ma
un bambino che è stato ucciso dal
padre. Un distinguo, tra feto e bambino, che presumibilmente sarà materia di dibattito nelle aule di tribunale.
ALTOPIANO DI ASIAGO Fino a domenica la 79ma Adunata Nazionale - Galan propone Rigoni Stern senatore a vita
SPACCIO AZIENDALE
La grande festa alpina entra oggi nel vivo
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Alpin fa grado. E Maurizio di Agaune è protettore degli Alpini tutti e
dei Generali tutti. Il singolare connubio tra la truppa scelta delle
penne nere e il nobilato delle penne bianche nasce dalla vicenda
tragica della legione tebea. Un legione che con le montagne non
avrebbe mai avuto a che fare, visto che si tratta di una legione di
soldati egiziani intruppati nell’esercito imperiale romano, se non
per via delle decisioni di certi livelli di comando che spostano di qua
e di là i migliori e gli affidabili. In sostanza 6666 legionari arruolati
in pieno sole nella zona egizia di Tebe, comandati da Maurizio, che
ne ha fatto un corpo unico, compatto, solidale e soprattutto
micidiale contro il nemico, vengono trasferiti per nave in Italia.
(Segue a pagina 19)
Asiago
Da stamane a domenica la 79ma
Adunata Nazionale fa dell’Altopiano il cuore della grande festa
alpina, con decine e decine di
migliaia di partecipanti, inaugurata ufficialmente ieri a Montecchio Maggiore con la conferenza stampa di presentazione.
Il presidente della Regione
Veneto, Galan, ha colto l’occasione per proporre la nomina di
un veneto a senatore a vita: ha
fatto il nome di Mario Rigoni
Stern, alpino e scrittore.
LUGARESI E POZZA
NEL NORDEST A PAG. III
Pubblichiamo una foto che suscita
forti emozioni e sicuramente farà
discutere. Ma non è certo una visione raccapricciante. Anzi il piccolo
Hevan fa tenerezza, viene voglia di
prenderlo in braccio. Lo farà oggi
Jenny che sarà sepolta assieme al
bimbo che tanto voleva.
Ai nostri lettori mostriamo questa
foto - su richiesta e con l’esplicita
autorizzazione dei genitori di Jennifer - con il massimo rispetto per la
sensibilità di tutti e dopo un’attenta
riflessione. Televisioni e giornali
quotidianamente mostrano immagini terribili di cadaveri vittime della
barbarie umana, il sangue e la morte
più o meno in diretta, purtroppo,
fanno parte del corollario mediatico.
Noi, sul Gazzettino, abbiamo sempre
cercato di non eccedere in dettagli
truculenti, ed evitiamo di sbattere in
prima pagina situazioni choccanti.
Questa regola vale anche nel caso di
Hevan. La foto è bella: un neonato,
vestito con il completino nuovo, che
dorme.
Per quel bimbo a Olmo di Martellago in via Baracca era già pronta la
cameretta. Nonna Anna Maria mostra con orgoglio, il lettino, la carrozzina, i vestitini. Tutto era pronto
per l’arrivo di Hevan e il bimbo
avrebbe trovato serenità e calore in
quella famiglia e soprattutto una
mamma vera, orgogliosa del figlio.
«Jenny era felice, pensava solo al
bambino e di quell’altro non ne voleva più sapere - racconta Anna Maria - l’avremmo aiutata noi. A Hevan
non sarebbe mancato nulla».
Ma questo non andava bene a Lucio
Niero. Lui voleva essere sicuro di
cancellare quella creatura. Jennifer
non ha mai voluto abortire. È morta
perché voleva quel figlio. Questo
splendido bambino di cui oggi resta
solo una foto.
Servizio di GERVASUTTI
NEL NORDEST A PAGINA IV
Portogruaro. Fuga con sparatoria
presi due banditi, caccia agli altri
Portogruaro
Domani,
in occasione
dell’Adunata
nazionale degli
alpini ad Asiago,
IL GAZZETTINO
pubblicherà
un inserto
di otto pagine
Caccia ai banditi sfuggiti alla
cattura, l’altra notte, dopo un
tentato "colpo" in un supermercato di Concordia Sagittaria.
I malviventi intercettati dai
carabinieri di Portogruaro, non
hanno esitato a sparare più volte contro la "gazzella" dei Cc che hanno risposto al fuoco durante un drammatico inseguimento sulla statale Postumia in direzione di Treviso, sul
filo anche dei duecento chilometri all’ora.
Una delle auto dei banditi è
finita fuori strada e due malvi-
venti sono stati raggiunti nei
campi e arrestati: si tratta di
pluripregiudicati che si dichiarano "giostrai", già processati
per furti, rapine e aggressioni.
Uno, in particolare, era finito
nel mirino degli inquirenti per
complicità nell'omicidio di due
poliziotti durante la drammatica rapina alle Padovanelle a
Padova nel 1991. Nonostante la
loro brillante "carriera" i due
erano ancora liberi di delinquere. Si cerca ora di identificare gli altri complici riusciti a
fuggire, come pure il "palo".
CORAZZA, COLTRO
NEL NORDEST A PAG. I