Diapositiva 1 - Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale
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Diapositiva 1 - Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale
facoltà di architettura “luigi vanvitelli” corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica docente enrico formato Fondamenti, modelli, tendenze. Lezione n.3 – La fuga dalla città: utopie e macchinismo Nel periodo che val 1815 (Congresso di Vienna) al 1848 (moti rivoluzionari in Europa), prima che la prassi urbanistica europea ripiegasse verso il tecnicismo haussmaniano, si verifica un vasto movimento critico che lega riforme politiche e riforme dell’organizzazione spaziale. Alla ricerca di alternative radicali alla società capitalistica e alla sua forma: la città industriale. Si tratta di quello che Marx definisce il socialismo utopico. Si tratta di soluzioni spesso ingenue ma che hanno il merito di riconoscere la valenza politica dell’urbanistica. Alcune di queste soluzioni saranno anche riprese a più riprese nel ‘900 dando luogo, in sintesi con la prassi tecnica sperimentata negli Usa, alla ipotesi howardiana di città giardino e ad alla visione moderna di “unità di abitazione a dimensione conforme”. Robert Owen (1771-1858) Charles Fourier (1772-1837) Jan Baptiste Godin (1817-1889) Étienne Cabet (1778-1856) corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica enrico formato > Utopie/1: il “movimento cooperativo” di Robert Owen Robert Owen è un industriale (è proprietario delle Filande Lanark in Scozia) che s’impegna nel tentativo di realizzare un modello di società produttiva capace di migliorare le condizioni di vita dei lavoratori: riducendo il loro orario di lavoro, aumentando il salario, migliorando le condizioni di lavoro, fornendo servizi educativi ed alloggi salubri. Owen è convinto che l’ambiente influisca sui comportamenti umani: la sua tutela viene prima degli interessi economici, individuali e collettivi. “Is it not in the interest of the human race that evry one should be so taugt to promote the wellbeing, and happiness, of every man, woman, and child, without regard to their class, sect, party, country or colour?” Robert Owen Filande New Lanark, 1816 corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica enrico formato > Utopie/1: l’educazione come complemento della produzione Sin dal 1818 nelle Filande di New Lanark, Owen introduce un “centro per la formazione del carattere” che può essere considerato il primo esempio di “centro servizi” a disposizione degli operai per l’istruzione gratuita (antesignana di quella pubblica), lo svago e la socialità in specie per i bambini. corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica enrico formato > Utopie/1: il piano generale di Owen: la città come moltiplicazione di unità funzionali autonome e concluse In un discorso al Parlamento inglese, nel 1817, Owen illustra la propria ipotesi di riforma complessiva della produzione e della città industriale. Tutto parte dalla valutazione della distribuzione degli abitanti sul territorio, poiché i “benefici non possono essere procurati agli individui e alle famiglie separate, né a masse troppo numerose”. Owen propone insediamenti iterabili con 800-1200 abitanti ed estensione di 600-800 acri di terreno. Così si consolida l’idea (di origine ellenistica) – poi ripresa dalla città/giardino di Howard – che, superata una certa dimensione l’insediamento vada duplicato, non ampliato senza limite. Si strutturano così unità a dimensione conforme, autosufficienti per produzione e servizi ed in equilibrio con la campagna. corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica enrico formato > Utopie/1: il piano villaggio di Owen Il villaggio di Oward in un dipinto di F.Bate del 1838 Il villaggio è costituito da una grande unità edilizia quadrilatera al cui esterno si trovano gli orti e all’interno gli spazi e gli edifici pubblici (cucina, depositi, scuola e biblioteca). Tre lati dell’edificio di bordo sono destinati alle case, il quarto ai dormitori per i bambini. Inizia la ricerca sulla residenza: le case hanno i soggiorni verso lo spazio pubblico e le camere da letto verso la campagna. corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica enrico formato > Utopie/1: il piano villaggio di Owen All'esterno del quadrilatero orti e giardini, circondati da strade e «al di là di questi, abbastanza distanti per essere schermati da una zona alberata, sorgeranno i laboratori e le industrie». corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica enrico formato > Utopie/1: le origini della “machine a habiter” Il funzionamento del villaggio è paragonato ad una macchina, precorrendo la concezione corbusiana dell’abitare come “machine a habiter” corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica enrico formato > Utopie/1: New Harmony, Indiana, Usa La proposta di Owen è da considerare “il primo piano urbanistico moderno sviluppato in ogni sua parte, dalle premesse politico-economiche al programma edilizio e al preventivo finanziario” (Benevolo, 1963). Tentiativo (fallito) di realizzazione del modello teorico: Planimetria di New Harmony negli Usa (dal 1835, sulla base di una comunità preesistente fondata nel 1815). L’edificio continuo è sostituito da case isolate distribuite su un sistema cardo-decumano asimmetrico di derivazione militare corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica enrico formato > Utopie/2. Fourier: dalla città ideale al regolamento edilizio L’utopia, espressa in un trattato nel 1808 è basata sulla “democrazia pacifica” e l’accordo tra le classi sociali. Secondo Fourier, si raggiungerà l’armonia universale gradualmente, attraverso sette periodi storici: l’umanità si troverebbe al passaggio tra il quarto periodo (barbarie) ed il quinto (civiltà). La “civilità” è caratterizzata dall’assenza del controllo sulla proprietà e dal disordine, condizioni negative da eliminare sin dal sesto periodo. Ricostruzione della mitica città di Atlantide Per la città del sesto periodo è tracciato un vero e proprio regolamento edilizio. Ad esempio: 1) La città è fatta di tre zone concentriche di differente densità e funzione (città centrale, sobborgo + fabbriche, periferia con avenues nel verde); 2) Ogni casa (pensata come collettiva) ha un rapporto “standard” con l’area scoperta (il moderno “rapporto di copertura pari a 1 nella città centrale, a 0,5 nel sobborgo, a 0,33 nella periferia); 3) Tutte le case sono isolate con una distanza minima tra i fronti pari alla metà dell’altezza della facciata che lo fronteggia; 4) Le recinzioni vanno realizzate con muri bassi; 5) Le strade avranno come fondale la campagna o un monumento 6) Le piazze dovranno occupare almeno 1/8 della superficie; corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica enrico formato > Utopie/2. Provenienze: dal regolamento edilizio alla composizione funzionale. La regola dell’asse eliotermico Edifici iso-orientati nel quartiere Dammerstock a Karlsruhe, W. Gropius, 1928 corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica enrico formato > Utopie/2. Fourier: il falansterio Nel settimo periodo della storia si svilupperanno invece le “falangi” insediate in appositi falansteri. Il falansterio è un’unità edilizia che accoglie circa 1500 persone e coincide con una città. In esso si integrano le funzioni della residenza (collettiva) con i servizi e la produzione. L’iterazione dei falansteri isolati nella campagna sostituirà le città. corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica enrico formato > Utopie/2. Fourier: il falansterio I collegamenti tra le “zone funzionali” avvengono al coperto,attraverso la stradagalleria (4) posta al primo livello. La strada è a tripla altezza e su di essa affacciano tutte le stanze dell’edificio. E’ collegata trasversalmente da passerelle soprelevate su porticati (8). Al piano terra sono i magazzini (7), laboratori e passaggi carrabili, mentre nel sottotetto vi sono i serbatoi per l’acqua (2) e la foresteria per gli ospiti (1). Gli spazi comuni per lo svago sono al primo livello (5) e si affacciano direttamente sulla strada galleria (4). Gli alloggi privati sono al terzo e quarto livello (3) mentre quelli per i ragazzi sono nel mezzanino (6) corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica enrico formato > Utopie/3. Il “familisterio” di Godin a Guisa Il Familisterio è un rimpicciolimento del Falansterio. Il Complesso è ugualmente scomposto in tre blocchi chiusi, ma i cortili sono di modeste dimensioni ed essendo coperti, svolgono le funzioni di collegamento e sociali della rues interieures. Al blocco principale si accostano nel tempo un edificio pubblico del tipo di Owen (un “teatro-scuola”) ed altri edifici di servizio e per ulteriori appartamenti. corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica enrico formato > Utopie/3. Il “familisterio” di Godin a Guisa L’esperimento, economicamente basato sulla cooperazione e socialmente sulla famiglia, è realmente realizzato a Guisa, ove Godin ha le industrie, a partire dal 1859: si accorpano i servizi ma si conserva il nucleo della famiglia. Nel 1939 le attività sono ancora in corso. corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica enrico formato > Utopie/3. Il “familisterio” di Godin a Guisa corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica enrico formato > Utopie/3. Il “familisterio” di Godin a Guisa corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica enrico formato > Utopie/2. Provenienze. Edificio-città: dal falansterio all’ “unità d’abitazione” Unitè d’habitation, Le Corbusier, Firminy, 1965. Esterno e strada e spazi comuni interni corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica enrico formato > Utopie/4: il movimento icariano di Cabet Cabet è un politico che prende parte attivamente alla rivoluzione del 1830; fonda un giornale diretto ai lavoratori, Le Populaire, in cui sferra violenti attacchi contro il governo di Luigi Filippo, tanto da essere costretto all'esilio in Inghilterra dove entra in contatto con Robert Owen. Étienne Cabet pubblica nel 1840, dopo essere tornato in Francia dall'esilio inglese, Voyage en Icarie, un romanzo utopico ispirato all‘Utopia di Moro. Nel libro si contrappone al sistema capitalistico un sistema di stampo socialista-comunitario. Accanto al piano di riforma sociale è descritta la città in cui questa dovrebbe trovare attuazione: Icara è di forma circolare, attraversata nel mezzo da un fiume rettilineo, che sdoppiandosi dà vita a sua volta ad un isola; le strade a scacchiera sono attraversate da due anelli di boulevard. corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica enrico formato Ad Icara i negozi sono sostituiti dai magazzini e dagli atelier statali, previsti nella nuova società; i cimiteri, gli ospedali e le officine sono fuori dalla città, immersi nel verde. Nella circolazione si presta particolare attenzione all'incolumità dei pedoni: essi possono percorrere appositi passaggi coperti, mentre le vetture devono circolare all'interno di apposite rotaie, da cui non possono uscire. Come scrive Buonarroti nel 1828: “non più una capitale, non più grandi città, a poco a poco il paese si sarebbe coperto di villaggi (…) disposti in modo da comunicare facilmente tra loro per mezzo di strade e di numerosi canali”. corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica enrico formato Riferimenti bibliografici Benevolo L., 1963, Le origini dell’urbanistica moderna, Laterza, Bari Calabi D., 2004, Storia dell’urbanistica europea, Bruno Mondadori, Milano Sica P., 1977, Storia dell’urbanistica. L’ottocento 1°, Laterza, Bari corso di analisi e tecniche di pianificazione urbanistica enrico formato