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FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON l’arte del Krav Maga D i f e n d e r s i , at ta c c a n d o di Michele Farinetti e Paolo Palumbo – Foto di Michele Farinetti l 29 gennaio 1971 il capitano Meir Dagan, comandate del reparto speciale Rimon delle forze armate israeliane, si aggirava con i suoi uomini a nord della striscia di Gaza per dei controlli di normale routine. Tutti i militari indossavano la loro uniforme, un fatto certamente inusuale per un reparto addestrato ad operare “mista aravim”, come veri e propri arabi. Durante il tragitto, la jeep di Dagan incrociò casualmente un taxi che stava percorrendo la stessa strada: il veicolo israeliano rallentò un attimo, mentre Meir volse rapidamente lo sguardo verso il passeggero. Il mezzo dell’esercito israeliano fece una brusca frenata per bloccare il veicolo palestinese; dentro quel taxi stava comodamente seduto Abu Nimer, un nome che era in cima alla lista dei ricercati dal Mossad. Rapidamente gli israeliani scesero dalla jeep e circondarono l’auto, mentre Dagan, pistola in pugno, stava avvicinandosi alla portiera per intimare al palestinese di arrendersi. Abu Nimer, vistosi circondato, tentò il gesto estremo: scese dal taxi con una bomba in mano, minacciando di farsi esplodere e uccidere tutti. Senza esitare un attimo l’ufficiale israeliano si avventò contro il terrorista, con un’abile mossa lo inchiodò a terra e dopo avergli immobilizzato le braccia, riuscì a strappargli la granata dalla mano. Quello che seguì I TNM ••• 84 non è confortato da dati certi, tuttavia molti giurano di aver visto Dagan uccidere il terrorista a mani nude. La situazione di estremo pericolo e la reattività del comandate israeliano (futuro, leggendario comandante del Mossad) spiegano cosa sia il Krav Maga poiché proprio grazie a questa particolare disciplina, sviluppata in Israele, Abu Nimer fu messo a tacere per sempre (liberamente tratto da “Michael Bar-Zohar, Nissim Mishal, Mossad, Milano 2012). Una storia che viene da lontano Il 26 maggio 1910 in un piccolo quartiere di Budapest nasceva Imre Emerich Lichtenfeld il quale, in giovane età, si trasferì con tutta la sua famiglia nella capitale della Slovacchia, Bratislava. Il padre di Imre, noto con il diminutivo di Imi, era un circense, dal fisico prestante e con una passione innata per le attività sportive. Ovviamente il giovane figlio apprese molto dell’arte paterna e in breve tempo divenne un praticante di arti marziali e un valido boxeur. In pochi anni Imi Lichtenfeld salì molte volte le scalette del ring diventando un campione dal brillante futuro. Per cattiva sorte, nel 1939, l’Europa sprofondò nel secondo conflitto mondiale e per le famiglie di religione ebraica si apriva uno dei periodi più cupi di tutta la loro secolare storia. Nel 1933, Adolf Hitler diventava il capo indiscusso di tutta la Germania, nel 1936 vennero promulgate le leggi di Norimberga che condannavano gli ebrei ad essere una “razza inferiore”, responsabili di tutte le disgrazie del popolo tedesco e quindi oggetto di persecuzione. Per le strade di Bratislava molti cominciarono a sposare le farneticanti teorie naziste e molte volte lo stesso Imi fu coinvolto in risse e combattimenti con alcuni gruppetti di antisemiti. La durezza della vita di strada e la lotta per la sopravvivenza furono la base di partenza del Krav Maga. Nel 1940 dopo varie peripezie, Imi riuscì ad imbarcarsi sulla nave “Pentcho” una delle ultime a liberare gli ormeggi con la falsa destinazione del Paraguay; in verità l’imbarcazione era diretta verso la Palestina britannica. Il viaggio sulla “Pentcho” fu un vero incubo: le condizioni della nave (che in realtà era una barca da fiume) erano disastrose e il comandate un morfinomane. Non appena la nave giunse a largo della coste Rumene, sul mar Nero, le autorità negarono l’approdo; a quel punto la “Pentcho”, a corto di carburante, fece rotta verso le coste bulgare dove fu oggetto di alcuni colpi di avvertimento per farla allontanare. Incredibilmente la nave riuscì ad arrivare in Grecia, Imi sembrava arrivato in un luogo abbastanza sicuro, tuttavia la fortuna sembrava averlo abbandonato. Poco prima che il comandante raggiungesse il porto, una violenta esplosione nel reparto caldaie sconquassò i ponti della sgangherata imbarcazione la quale cominciò ad affondare; i passeggeri saltarono in acqua e per molti il viaggio della speranza si trasformò in tragedia. Buona parte dei sopravvissuti al naufragio cadde nelle mani dell’esercito Italiano che trasferì i fuggitivi prima a Rodi e poi nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia nel cosentino. Imi Lichtenfeld (reduce da una grave infezione) riuscì comunque a fuggire su di una scialuppa di salvataggio e raggiungere le spiagge egiziane dove ad attenderlo c’erano le autorità britanniche. Al suo arrivo in terra egiziana Imi Lichtenfedl si aggregò alla Legione Ceca, un piccolo esercito formatosi a Cracovia, nel 1939, un anno dopo che le truppe tedesche avevano invaso la Cecoslovacchia. Nel maggio del 1941 l’unità ceca fu mandata nel deserto occidentale, poi, a fine mese, fu aggregata alla 23esima brigata inglese nel mandato britannico di Palestina. Lo stesso anno Lichtenfeld partecipò a diverse battaglie che portarono alla sconfitta l’Afrika Korps del generale Rommel. Finalmente nel 1942 Imi raggiunse Israele dove il clima non era assolutamente dei migliori: la minoranza ebraica in Palestina non era sufficientemente tutelata dagli inglesi, agli ebrei fu anche vietato di portare armi cosa che gli esponeva ai continui attacchi da parte degli arabi. Fu in quella circostanza che nacquero le prime unità paramilitari TNM ••• 85 FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON Membri dei reparti israeliani durante fasi di addestramento ebraiche e precisamente il Pal’mach e il Palyam (unità marittima). I reparti della “Stella di Davide” vennero affidati al comando di Yitzhak Sadeh il quale si rivolse subito ai suoi uomini migliori, tra cui Imi, per addestrare le sue truppe; a Lichtenfeld, visti i suoi trascorsi sportivi, fu affidata la preparazione al combattimento corpo a corpo (Kapap – Krav panim l’panim). Dopo la guerra, nel 1948, Israele diventava uno stato indipendente e il primo ministro, David Ben Gurion, optò per lo scioglimento di tutte le unità paramilitari per riunirle in un unico esercito: Israeli Defence Force (IDF). All’interno delle IDF, Imi, cominciò a costruire una lunga e fruttuosa carriera all’interno dell’esercito; egli addestrava gli uomini con nuove tecniche di combattimento, inusuali agli occhi degli europei abituati alle classiche arti marziali orientali o al pugilato. Il Krav Maga (combattimento a contatto) insegnato da Imi divenne la principale tecnica di auto difesa di ogni soldato israeliano: un coacervo di tecniche che prendevano le mosse da diverse arti marziali, ma che erano indirizzate ad un risultato più veloce, immediato, che non richiedesse lunghi anni di apprendimento. Quando nel 1963 l’ungherese lasciò le forze armate decise che quanto aveva insegnato ai soldati poteva essere anche divulgato alle persone comuni: egli aprì, dunque, due scuole di Krav Maga a Tel Aviv e a Netanya. Nel 1972 venne inaugurato il primo corso per civili di Krav Maga al Wingate Institute for Physical Education and Sports, l’ente di riferimento per le attività fisiche degli atleti israeliani. Il Krav Maga in Italia Abbiamo visto come gli israeliani svilupparono un metodo TNM ••• 86 meno complesso rispetto alle Arti Marziali tradizionali da insegnare ai soldati delle I.D.F. e proseguirono affinando e sviluppando tecniche semplici che possono essere assimilate rapidamente, applicando il concetto del “vai verso il pericolo” ovvero la migliore strategia per annientare la minaccia o l’attacco. Il sistema è sempre aperto ai miglioramenti, aggiungendo tecniche, tattiche e addestramenti, adattando metodi di allenamento quando richiesto ed eliminando invece le tecniche quando queste risultano inefficaci, difficilmente assimilabili o superate. Oltre che in Israele, il Krav Maga si è diffuso in paesi dove è forte la presenza delle comunità ebraiche o si sono sviluppati solidi canali di collaborazione in ambito militare e di intelligence, ecco perché negli anni ‘80 il Krav-Maga iniziò ad essere insegnato negli Stati Uniti ai Dipartimenti di Polizia. Successivamente venne importato in Europa, dove nei primi anni ’90, in particolare in Francia, ebbe una diffusione capillare e solo da alcuni anni 1999/2000 divulgato in Italia da pochi istruttori diplomati direttamente da esperti israeliani. “Facta Non Verba”: focus sul KRAV MAGA IDS (Israeli Defence Systems®) La Scuola IDS Italia si distingue sempre più nel panorama Nazionale con gli originali programmi di Krav Maga e di Military Close Combat riconosciuti come metodi altamente professionali per la formazione degli operatori della sicurezza e per gli aggiornamenti delle procedure difensive di Agenti dei Comandi delle Polizie Locali; inoltre sono “sperimentati” attualmente presso alcuni importanti centri d’addestramento e Scuole Militari. Proprio per queste situazione (a piedi, in auto, in ambienti chiusi o aperti). referenze certificate possiamo far nostro il motto “Facta Non Quali sono le principali caratteristiche del Krav Maga? Il Krav Maga, offre una preparazione comportamentale Verba”. I pochi e selezionati Insegnanti Tecnici abilitati dai che mette nelle condizioni di evitare, non solo di affrontare, fondatori della scuola IDS Italia, Michele Farinetti e Alberto situazioni pericolose. Coordinamento, riflessi e velocità sono Costanzo, autorizzati alla divulgazione dei programmi sono un punto di riferimento per chi ricerca serietà e qualità alla base di questa disciplina. Una caratteristica importante è quella di non insegnare solamente una serie di tecniche nell’apprendimento dei concetti e delle tecniche di “made d’autodifesa, fine a se stesse, ma i principi per arrivare a in Israel”. Nel continuo studio ed addestramento alla realtà queste; dopo si studiano le tecniche che dovranno essere si avvalgono dei maggiori esperti a livello Internazionale assimilate in modo realistico per e anche per questo giungerà renderle automatiche. direttamente da Israele Sharir Richman Michele Farinetti per un particolare aggiornamento • Direttore Tecnico IDS Italia - Israeli Defence Quali benefici psico-fisici porta la tecnico, di cui faremo puntuale report Systems - Krav Maga - SRT® Close Combat • Responsabile settore Krav Maga per FIAM pratica costante del Krav Maga? nel prossimo numero di TNM… (Federazione Italiana Arti Marziali) Durante l’allenamento l’allievo Passiamo ora a rispondere a una serie • Operatore Professionista della Sicurezza svolge un’attività mista, in parte di di “domande poste frequentemente” (Security Advisor e collaboratore agenzia investigativa) tipo aerobico in parte anaerobico, da chi voglia intraprendere un percorso • Docente presso la Scuola Interregionale in generale si sviluppa forza, formativo di Krav Maga: Polizia Locale (Liguria/Toscana/Emilia equilibrio, agilità e coordinazione Romagna.) neuromuscolare; I benefici più evidenti Il Krav Maga è una disciplina praticabile • Consulente di Close Combat per vari reparti FF.AA / FF.OO risultano l’aumento della resistenza, da qualsiasi persona o ci sono • Consulente tecnico di “Sicurezza a bordo” per maggiore funzionalità dell’apparato limitazioni legate all’età, al sesso, alla Compagnie Aeree (Eurofly-Meridiana-Air Dolomiti) cardio-circolatorio, notevole aumento preparazione atletica? • Docente di tecniche operative presso Polo della capacità percettiva. Anche il fondatore Imi Lichtenfeld, Universitario di Sulmona (Master per Polizia La pratica costante del Krav Maga, adattò il Krav Maga a scopi civili per Locale) oltre che allenare le risposte renderlo praticabile a chiunque, al fine KRAV MAGA - IDS Italia istintive ed i riflessi, permette uno di permettere a ogni persona e senza www.ids-italia.com straordinario sviluppo delle capacità di limitazioni legate alla corporatura Segreteria Nazionale (Savona) concentrazione e di autocontrollo. (donne, uomini e ragazzi), di predisporsi +39-349/838.20.21 [email protected] Dal punto di vista psicologico, rende all’autodifesa in qualsiasi luogo e TNM ••• 87 FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON FOCUS ON Michele Farinetti fondatore della IDS italia posa insieme ad alcuni operatori dello SWAT TEAM di Fourt Lauderdale ( Florida ) • la prima, con la fase di riscaldamento, potenziamento, fondamentali e tecniche base; • la seconda dove si studiano esclusivamente le tecniche di Difesa Personale; • la terza, dove si apprendono le tecniche di Close Combat, inoltre si effettuano simulazioni sotto stress indotto e si integra il tutto con il combattimento libero ed altri esercizi avanzati. maggiormente consapevoli dei propri limiti: ne consegue una sicurezza in se stessi che si riflette positivamente nelle varie attività quotidiane (per i civili) ed una sicurezza operativa maggiore per gli operatori di Polizia. Come faccio a riconoscere un vero corso di Krav Maga? Le stesse tecniche, le tattiche ed i concetti del Krav Maga o Israeli Close Combat, sono la vera filosofia della disciplina. Sono gli elementi cardine che la contraddistinguono, infatti, solo seguendo il principio di efficacia e giusta aggressività, di corretta applicazione, possiamo parlare di Krav Maga Israeliano. I tre principi cardine, saranno il veloce apprendimento, la facile esecuzione e la provata efficacia; nessuna tecnica sarà coreografica o fine a se stessa; bella da vedersi, ma inapplicabile in un contesto di vera e reale aggressione. L’addestramento I.D.S. è basato su programmi originali israeliani, creati specificatamente per la difesa personale in situazioni di rischio imminente. Di quali esercizi si compone un allenamento tipo? Più che di allenamento parliamo di “addestramento ” in quanto prepariamo l’allievo sia mentalmente che fisicamente, integrando un intensivo esercizio cardiovascolare al combattimento, con l’addestramento ai metodi di self-defense più avanzati disponibili oggi. La lezione tipo di Krav Maga, è normalmente divisa in tre parti: TNM ••• 88 E vero che si insegna a disarmare? In ambito corsi civili è norma della nostra Scuola non fornisce false illusioni, quindi non divulghiamo le tecniche di disarmo da pistola o coltello che metterebbero in serio pericolo l’incolumità della persona poco addestrata. È già difficile gestire un reale aggressore! Diverso invece nei programmi professionali che IDS riserva alle Forze dell’Ordine/Militari, si studiano diverse strategie e procedure anche perché potrebbe capitare di trovarsi di fronte un’arma da fuoco o da taglio e molte volte non ci sono spazi di negoziazione. La consapevolezza di addestrare persone che, in caso di lotta per la propria incolumità o difesa a persone terze, faranno affidamento su quanto appreso durante la formazione che noi abbiamo fornito, ci vincola ad un altissimo senso di responsabilità e di serietà. Obiettivi futuri? “...studenti della realtà e non maestri dell’illusione...” Risponderei utilizzando il motto della Scuola IDS, ovvero continueremo sempre a studiare ed aggiornarci per fornire ai nostri allievi programmi seri ed efficaci, senza dimenticarci che le soluzioni di sicurezza personale devono essere reali e fruibili da tutti, altrimenti sarebbe solo “show business” . Gli obiettivi futuri ci vedranno impegnati nel divulgare sul territorio Italiano il programma SAFE Donna® (Sistema Autodifesa Femminile) ed il metodo SRT® (Special Response Tactics) specificatamente plasmato per le Forze dell’Ordine rispettosi della legislazione italiana ed ovviamente il Krav Maga IDS quando invece si necessita di altre regole d’ingaggio. Un ringraziamento a TNM che ci supporta in queste iniziative! “Facta Non Verba” TNM ••• 89