Articolo - S. Pizzi

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Articolo - S. Pizzi
Esclusiva per il Pizzi: Ivan Cotroneo incontra gli alunni al Teatro Ricciardi!
https://www.youtube.com/watch?v=k4jzO1qf2-w
Il 3 Maggio gli alunni dell’Istituto S.Pizzi incontreranno Ivan Cotroneo, scrittore, sceneggiatore e regista (Insieme a
Ferzan Ozpetek scrive la sceneggiatura del film Mine vagant; La kryptonite nella borsa, Piano, solo, L'uomo che
ama,Viaggio sola, Io e lei, Tutti pazzi per amore, Una grande famiglia, E’arrivata la felicità,ecc)dopo la proiezione
del film “Un Bacio”.
Il film è stato proiettato al Ministero della Pubblica Istruzione il 18 aprile e alcuni giorni prima, è stato oggetto di una
conferenza nella sala stampa della Camera dei Deputati alla presenza della presidente della Commissione Cultura di
Montecitorio, Flavia Piccoli.
Un’occasione voluta dalla scuola, diretta dal prof.Enrico Carafa, per discutere di adolescenza, di bullismo, di cyber
bullismo e di omofobia ma non solo, di tutte quelle forme di disagio esistenziale avvertite dai ragazzi di oggi. Secondo
Il Rapporto Giovani dell’Istituto Toniolo dell’Università Cattolica di Milano (un’indagine effettuata su diecimila
giovani fra 18 e 32 anni), precisa il Dirigente Scolastico, almeno il 20 per cento della popolazione scolastica ha assistito
o subito episodi di bullismo, violenza e razzismo. Per far fronte a tale situazione allarmante, non basta solo l’agire delle
famiglie ma è necessario un’opera di collaborazione delle parti sociali, in primis, delle scuole. Pertanto, nell’ambito
delle iniziative atte a favorire l’inclusione, secondo quanto progettato dalla prof.ssa Iole Esposito, referente del Progetto
Annuale di Inclusione(PAI), si è pensato, con la collaborazione di tutto il corpo docente, di proporre agli alunni la
lettura del libro di Cotroneo da cui è tratto il film e la cui idea nasce da un fatto di cronaca (l'omicidio di Larry King, un
giovane americano omosessuale ucciso dal ragazzo che corteggiava), per parlarne poi insieme.
L’idea è quella di far sì che i ragazzi possano acquisire maggiore consapevolezza della propria e altrui identità senza
aver timore di essere se stessi, di affermare liberamente il proprio io senza escludere o essere esclusi per la paura di
restare soli, di esercitare un ascolto empatico scevro da ogni pregiudizio o omologazione sociale e culturale.
I ragazzi avranno l’occasione di confrontare i due linguaggi comunicativi e di interloquire con lo stesso autore.
Cotroneo è molto bravo nel caratterizzare i suoi giovani protagonisti, descritti con abile sguardo introspettivo. Utilizza
un impianto narrativo ben costruito, la cui scrittura è semplice, immediata, tale da arrivare direttamente al lettore che si
interroga, si riconosce e riflette sull’importanza vitale del rispetto degli altri e della libertà.
Nel romanzo non c’è, come nell’opera cinematografica, la storia di Blu,una ragazza considerata leggera per le sue scelte
libere da pregiudizi; ci sono, invece, Lorenzo ed Antonio un gay, troppo dichiarato per il contesto in cui vive e un
timido-introverso, che passa per stupido. Contro i quali, per diversi motivi, si manifestano i violenti meccanismi di
esclusione del gruppo.
I tre ragazzi hanno vissuti diversi ma sono uniti nell’essere vittime degli altri e di se stessi; tra essi nasce un legame di
amicizia che assieme alla solidarietà possono costituire una reazione a quelle parole capaci di ferire, mortificare,
etichettare quando esprimono emarginazione, esclusione, violenza imposta dal branco o dall’indifferenza.
A rendere ancora più speciale il tutto, la scelta delle musiche per la visione filmica, da Loud like love dei Placebo a
Hurts di Mika in due versioni (il video clip di Hurts, https://www.youtube.com/watch?v=vPKkmu-pBMQ, tratto da
No Place In Heaven, ha fatto registrare centinaia di migliaia di visualizzazioni ed è diventato un simbolo della lotta al
bullismo),e poi Emeli Sande, Lady Gaga, i Lamb, Craig Armstrong, gli Stag, i Brand New Heavies e alcuni pezzi di
fine anni Ottanta di Blondie, dei New Order e di Billy Idol.
“Nothing’s only words”. Le parole sono sempre molto importanti, molto potenti. Il ricordo di quello che abbiamo
provato quando abbiamo sentito delle parole che fanno male, rimane per sempre”! (Mika)
Prof.ssa Iole Esposito