Il monachesimo forzato_2

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Il monachesimo forzato_2
Il Monachesimo
Per Monachesimo si intende una
vita dedicata a Dio ,scelta da
uomini e donne, rispettando
delle regole come la rinuncia
alla ricchezza personale e la
castità.
Legge del maggiorascato…
Era il diritto del primogenito di
ereditare tutto il patrimonio
familiare affinché la dinastia, il
prestigio e il fasto della casata
potessero durare nel tempo.
E gli altri figli?
I MASHI
Le FEMMINE
potevano scegliere tra la
carriera militare, l’essere al
servizio del primogenito,
provare ad arricchirsi per
conto proprio e, in casi
particolari, erano costretti a
farsi monaci.
non avevano scelta, non
esistevano mestieri e l’unica
possibilità era il matrimonio,
altrimenti erano costrette a
farsi monache contro la
propria volontà e senza che
venisse chiesto il loro parere.
La legge del Maggiorascato
fu abolita con l’introduzione del
Codice Napoleonico
il quale riconosceva
una quota legittima
del patrimonio
di famiglia a tutti i figli
che fino ad allora
erano stati esclusi.
In Letteratura
Alcuni famosi autori italiani
si sono occupati di questo
argomento…
Alessandro Manzoni
Nel cap. IX e X del romanzo
« I Promessi Sposi »
racconta di Gertrude , la
Monaca di Monza, che “era
ancor nascosta nel ventre
della madre, che la sua
condizione era già
irrevocabilmente stabilita”..
https://www.youtube.com/watch?v
=LOwgURF3R0A
Giovanni Pascoli
Nel 1903 scrive, con tanta compassione, sul tema delle giovani sepolte nei conventi, la poesia
« Le Monache di Sogliano» mentre si stava laureando in letteratura e le sue sorelle, Ida e
Maria, orfane, soggiornavano nel convento –collegio della stessa città.
Dal profondo geme l’organo
tra ’l fumar de’ cerei lento:
c’è un brusìo cupo di femmine
nella chiesa del convento:
n vegliardo austero mormora
dall’altar suoi brevi appelli:
dietro questi s’acciabattano
delle donne i ritornelli.
Ma di mezzo a un lungo gemito,
da invisibile cortina,
s’alza a vol secura ed agile
una voce di bambina;
e dintorno a questa ronzano,
tutte a volo, unite e strette,
e la seguono e rincorrono,
voci d’altre giovinette.
Per noi prega, o santa Vergine,
per noi prega, o Madre pia;
per noi prega, esse ripetono,
o Maria! Maria! Maria!
Quali note! Par che tinnino
nell’infrangersi del cuore:
paion umide di lagrime,
paion ebbre di dolore.
Oh! qual colpa macchiò l’anima
di codeste prigioniere?
qual dolor potè precorrervi
la fiorita del piacere?
Queste bimbe, queste vergini
in che offesero Dio santo,
che perdóno ne sospirano
con sì lungo inno di pianto?
Manda l’organo i suoi gemiti
tra ’l fumar de’ cerei lento:
di lontane plaghe sembrano
cupe e fredde onde di vento...
Dalle plaghe inaccessibili
cupo e freddo il vento romba:
già sottentra ai lunghi gemiti
il silenzio della tomba.
Giovanni Verga
In «Storia di una Capinera»
racconta di una giovane
siciliana, Maria, vittima di una
monacazione forzata ancora
diffusa, nella seconda metà
dell’ottocento, soprattutto nella
società meridionale.
http://www.youtube.com/watch?v=j2cW95dT-a0
SITOGRAFIA
http://www.agoravox.it/la-monacazione-forzata-nella.html
http.//www.atuttascuola.it/alissa/italiano/presentazione
monaca monza.html
http.//www.litterary.it/dati/pdv/coletto/la monaca un tema
poetico.html
http.//www.cultura-barocca.com/abczeta/donna11.html
http.//www.wikipedia.org/wiki/monaca di monza.html
http.//www.wikipedia.org/wiki/storia di una capinera.html