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Verso gli imballaggi alimentari del futuro: dalla carbon footprint all’ ecoprogettazione Calcolo del Carbon Footprint relativo a vaschette per alimenti freschi in materiale polimerico Progetto co – finanziato dal Ministero Dell’ Ambiente e della Tutela del Mare Programma nazionale per la valutazione dell’impronta ambientale IndIce el n i t u n e Benv ! x o b p o o C o d n o m 2 CHI SIAMO 5 Mission & vision 6 Cosa facciamo 8 Il CArbOn FOOtprInt 10 Il progetto 11 I materiali oggetti dello studio 12 AERPACK 14 Footprint - vaschette in XPS 16 NATURALBOX 20 Footprint - vaschette in XPLA 22 DOT 26 Footprint - vaschette in XPET 28 RESPONSABILITà AMBIENTALE 32 ECO PROgETTAzIONE 34 3 chI sIamo 4 5 coopbox mIssIon & vIsIon grazie al nostro entusiasmo, al nostro lavoro in team e ai nostri valori, siamo al fianco di tutti coloro che amano la qualità della vita e il mangiare sano. Esaltiamo la protezione e la conservazione degli alimenti utilizzando le migliori tecnologie e i prodotti più avanzati che si possano offrire. Vogliamo essere il punto di riferimento della cultura e dell’eccellenza nel campo del fresh food packaging, un’azienda innovativa che propone i migliori prodotti per tutti i luoghi e le occasioni di consumo nel rispetto dell’ambiente e a beneficio delle future generazioni. In tutto quello che facciamo c’è emozione e coinvolgimento intellettuale costantemente orientati alla ricerca, al design e all’innovazione. 6 7 appLIcaZIonI cosa FaccIamo gastronomia carni bianche salumi Coopbox è il partner ideale per la grande distribuzione organizzata, l’industria e i confezionatori in genere grazie alla costante implementazione delle applicazioni d’uso dei propri prodotti e della gamma di materiali a cui è possibile ricorrere. carni rosse gelateria piatti pronti Im aT e PET barrierato XPLA XPS PP XCPET CPET Alluminio formaggi I PLA aL RI 8 PET ortofrutta pasticceria pesce o m a i v r Conse hezza sc e r f a vi l r i t n a ar g r e p tà i l a u q 9 IL caRbon FooTpRInT IL pRogeTTo Il Carbon Footprint o Impronta di Carbonio calcola l’impatto, espresso in termini di emissione di anidride carbonica equivalente (CO2eq), associato alla produzione di un bene o di un servizio lungo l’intero ciclo di vita del sistema indagato. In oltre quarant’anni di attività Coopbox ha raggiunto posizioni di eccellenza competitiva nel packaging alimentare grazie a investimenti continui sulla qualità e sull’innovazione nel calcolo del Carbon Footprint vengono sempre considerate le emissioni di tutti i gas a effetto serra, il cui contributo è determinato da due fattori: la quantità emessa e il loro fattore di impatto misurato in termini di Global Warming potential. le emissioni, infatti, vengono tutte convertite in un valore di CO2 equivalente, come se dal sistema fosse emessa solo CO2, attraverso parametri fissi definiti dall’IPCC, l’Intergovernmental Panel on Climate Change, organismo che opera sotto l’egida delle nazioni Unite. Alcuni esempi di Carbon Footprint: 23,1 kg CO2eq./kg carne bovina (fonte: Dichiarazione ambientale di prodotto della Carne di bovino adulto a marchio Coop, ottobre 2013) 0,20 kg CO2eq./kg mele sfuse (fonte: Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane – ASSOMELA – 2013) 10 Rispetto dell’ambiente, design, qualità e sicurezza alimentare sono i valori che guidano il modo di fare impresa di Coopbox senza tralasciare la tradizione dei valori cooperativi a cui l’azienda appartiene: la centralità della risorsa umana e del lavoro, l’impegno per la cultura, la solidarietà, la mutualità, il radicamento territoriale e lo sviluppo delle comunità locali, ma anche l’apertura al mondo. Coopbox ha sempre investito sull’innovazione raccogliendo una sfida molto importante: non quella di immaginare un mondo migliore, ma di realizzarlo. All’interno di questa politica si inserisce la partecipazione al Bando pubblico per l’accesso al finanziamento di progetti per l’analisi dell’Impronta di Carbonio nel ciclo di vita (D.M. 468 del 19/05/2011). Nell’ambito del Bando Coopbox ha ottenuto un finanziamento per il progetto denominato: “Calcolo del Carbon Footrpint relativo a vaschette per alimenti freschi in materiale polimerico”. I risultati del progetto verranno illustrati nelle pagine successive. 11 I maTeRIaLI oggeTTo deLLo sTUdIo Coopbox estrude e termoforma le vaschette per alimenti freschi. Nei suoi 5 stabilimenti produttivi - Italia, Spagna, Francia e Slovacchia - Coopbox produce la gamma di vaschette espanse partendo dal granulo di materia prima che viene fuso e processato, estruso ed espanso grazie alla tecnologia di iniezione di gas. Coopbox, grazie alla sua esperienza e capacità tecnologica, è in grado di applicare le tecnologie di espansione a diversi polimeri tra cui PS, PET, PLA. Inoltre nello stabilimento spagnolo di Dynaplast vengono prodotte le vaschette rigide realizzate con le tecnologie standard di estrusione e termoformatura per ottenere vaschette compatte in materiali come il PET, il PP e il PS. PLA 12 PET PS PP Coopbox è in grado di laminare diversi tipi di film alla sua foglia ottenendo strutture multistrato che meglio rispondono alle esigenze di alcuni tipi di confezionamento delle industrie più esigenti. Inoltre, Coopbox ha messo a punto tecnologie di rigenerazione interna in modo da incrementare la sostenibilità della sua produzione riutilizzando al 100% gli scarti interni di produzione. AUMENTO DELLA SOSTENIBILTà grazie alla conoscenza diretta di tutti questi materiali e delle tecnologie necessarie alla loro trasformazione è stato possibile accedere a dati diretti che hanno permesso di ottenere delle elaborazioni realistiche e basate su dati concreti. riutilizzzo 100 % Di seguito si riportano i vari prodotti oggetto dello studio e i relativi risultati validati dal Boreau Veritas Italia secondo lo Standard ISO14067. SCARTI INTERNI PRODUzIONE 13 Vaschetta AerPack in Polistirene espanso estruso XPS APPLICAzIONI pasta fresca carni rosse pesce formaggi affettati lunga vita per gli alimenti freschi SISTEMI DI CONFEzIONAMENTO I vassoi barriera AERpack sono realizzati in Polistirene Espanso Estruso e nascono per essere utilizzati nel processo di confezionamento in atmosfera protettiva che assicura agli alimenti un’elevata shelf life. Sono caratterizzati da estrema leggerezza, elevate proprietà barriera e capacità di protezione dell’alimento CARBON FOOTPRINT 56,6g CO2 eq /vASChETTA 14 15 programma nazionale per la valutazione dell’impronta ambientale Confini del sistema e descrizione del processo Il processo oggetto di studio può essere suddiviso nelle seguenti fasi: XPS carbon footprint applicato alla produzione e distribuzione di vaschette per alimenti freschi in xps Collaborazione al progetto “Carbon Footprint” relativo al finanziamento del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (ai sensi del D.M. 468 del 19.05.2011) “progetti per l’analisi dell’impronta di carbonio nel ciclo di vita dei prodotti di largo consumo” introduzione Questo report delle emissioni di gas serra (Carbon Footprint) è stato realizzato in conformità al punto 9.1.2 dello Standard ISO/TS 14067:2013 e sottoposto a verifica di parte terza da parte del Bureau Veritas. Lo studio ha l’obiettivo di calcolare e rendicontare le emissioni di gas serra del prodotto dalla produzione delle materie prime fino all’uscita dello stabilimento: il trasporto al cliente viene stimato sulla base delle possibili distanze dallo stabilimento. Il periodo temporale di riferimento dei dati utilizzati per la redazione del presente studio è il 2012. Non sono disponibili regole di calcolo specifiche (PCR) nella determinazione delle emissioni di gas serra. 16 • produzione e trasporto delle materie prime utilizzate; • estrusione della foglia; • termoformatura della vaschetta; • rigenerazione degli scarti di processo; • distribuzione della vaschetta ai clienti; • fase d’uso della vaschetta, limitata allo studio del film di chiusura; • smaltimento delle vaschette (analisi condotta per scenari). Dal calcolo del carbon footprint sono stati esclusi i seguenti flussi: • produzione e riempimento del contenuto della vaschetta, perché fuori dallo scopo del lavoro; • trasporto della vaschetta dal confezionatore al punto vendita, perché fuori dallo scopo del lavoro; • trasporto della vaschetta dal punto vendita al luogo di utilizzo (identificato con la casa del consumatore), perché ritenuto un dato poco significativo; • fine vita del packaging primario, secondario e terziario, perché ipotizzato uno scenario 100% recupero. prodotto oggetto del report e unità funzionale tipologie e qualità dei dati utilizzati Il prodotto oggetto di studio è costituito da una vaschetta in polistirene espanso estruso (XPS) prodotta mediante un processo di termoformatura e destinata alla distribuzione di prodotti alimentari (VASCHETTE BIANCHE B5-30 “Aerpack”; PCM0259). I risultati sono riferiti a 1 kg di vaschetta e ad 1 unità (vaschetta). Di seguito viene fornito un quadro sintetico di descrizione dei dati utilizzati per le varie fasi dello studio, rimandano alla descrizione dell’inventario per maggiori informazioni e ulteriori dettagli. 17 Descrizione sommaria delle fasi del processo e delle principali ipotesi utilizzate FASE DESCRIZIONE IPOTESI PRINCIPALI Materie prime Le materie prime costituiscono la ricetta della vaschetta. I dati della ricetta sono di proprietà di Coopbox mentre gli impatti ambientali sono calcolati utilizzando informazioni di tipo secondario. gli impatti dei trasporti delle singole materie prime sono basati sulle distanze tra i fornitori e lo stabilimento di produzione. Materiali per l’imballaggio I materiali per l’imballaggio sono prevalentemente costituiti da film in HDPE e LDPE. I dati relativi alla composizione dell’imballaggio (quantità e tipologia dei materiali) derivano da Coopbox. Le informazioni relative alla produzione dei materiali sono di tipo secondario. I dati provengono dalla contabilità industriale di Coopbox. Distribuzione La distribuzione comprende il trasporto del prodotto in Italia per un raggio di 480 km. Le emissioni dovute all’uso di mezzi di trasporto via strada sono di tipo secondario. Fase d’uso Lo studio della fase d’uso si limita alla valutazione del top film utilizzato per la chiusura della vaschetta dopo il riempimento I dati relativi alla composizione del top film derivano da Coopbox. Le informazioni relative alla produzione dei materiali sono di tipo secondario. Smaltimento delle vaschette Per l’Italia, lo scenario di fine vita ipotizzato è coerente con le statistiche italiane sugli imballaggi e prevede il riuso, il riciclo o l’invio in discarica (CONAI). Le informazioni relative allo scenario di fine vita sono di tipo secondario. carbon footprint 1 1 2 3 Kg di vaschetta 6,43 kg CO2eq/kg di vaschetta 2;3 Unità 56,6 g CO2eq /vaschetta I risultati sono affetti da un errore del 3,2% stimato con il metodo Montecarlo e il Software Simapro. Il valore si riferisce alle emissioni derivanti da fonti fossili. Le emissioni derivanti da fonti biogeniche sono pari a 0,06 kgCO2eq/kg di vaschetta. Il 79% dell’impatto è da imputare alla CO2, il 15% al metano e il restante 6% all’HFC-134a. 18 Distribuzione 3% Packaging 2% End of life 9% XPS 10,0 9,0 8,0 Stabilimento 3% Termoformatura 7% Carbon Footprint delle vaschette in funzione della distanza di distribuzione - kg CO2eq/kg vaschetta Fase d’uso 4% 7,0 6,0 5,0 Rigenerazione 0% I processi prevedono il consumo di energia elettrica per l’estrusione della foglia, la termoformatura della vaschetta e la rigenerazione degli scarti di processo. Altri aspetti ambientali, che però influenzano in modo trascurabile il calcolo del Carbon Footprint, sono le emissioni in aria e in acqua e la produzione di rifiuti. Processo di estrusione e di termoformatura Carbon Footprint delle vaschette - kg CO2eq/kg vaschetta 4,0 3,0 2,0 1,0 Estrusione 11% 0,0 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1,00E+03 Materie prime 61% Limiti all’utilizzo del carbon Footprint Il carbon footprint è un indicatore parziale degli impatti in quanto rappresenta un unico aspetto ambientale: analoghe valutazioni su differenti aspetti ambientali potrebbero portare a conclusioni differenti. Raccomandazioni Relative alla Confrontabilità Il calcolo del Carbon Foootprint sviluppato secondo requisiti di diversi programmi di comunicazione potrebbe produrre risultati non confrontabili. Il confronto dei prodotti sulla base del loro Carbon Footprint è ammesso solo se il calcolo viene effettuato in base a programmi equivalenti. contatto Dott. Claudio Fornaciari - COOPBOX gROUP S.p.A. Via Vittorio Veneto, 1/A-B - 42021 Bibbiano RE Tel. 0522882000 - Email: [email protected] 19 Vaschetta NATURALbox in Acido Polilattico espanso estruso XPLA APPLICAzIONI pasta fresca carni rosse ortofrutta prodotti da forno pesce formaggi affettati naturalbox in XplA espanso È il primo vassoio al mondo in PLA espanso 100% biodegradabile che proviene da materie prime rinnovabili la prima linea per confezionamento barriera 100% biodegradabile. Garantisce alta igienicità e tutela delle caratteristiche microbiologiche ed organolettiche degli alimenti. Adatta al confezionamento Top-seal con film in PLA è compatibile con tutte le macchine termosaldatrici presenti sul mercato. SISTEMI DI CONFEzIONAMENTO CARBON FOOTPRINT 100 % 62,3 g CO2 eq /vASChETTA 20 BioDEGrADABilE 21 programma nazionale per la valutazione dell’impronta ambientale Confini del sistema e descrizione del processo Il processo oggetto di studio può essere suddiviso nelle seguenti fasi: XPLA carbon footprint applicato alla produzione e distribuzione di vaschette per alimenti freschi in xpla Collaborazione al progetto “Carbon Footprint” relativo al finanziamento del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (ai sensi del D.M. 468 del 19.05.2011) “progetti per l’analisi dell’impronta di carbonio nel ciclo di vita dei prodotti di largo consumo” introduzione Questo report delle emissioni di gas serra (Carbon Footprint) è stato realizzato in conformità al punto 9.1.2 dello Standard ISO/TS 14067:2013 e sottoposto a verifica di parte terza da parte del Bureau Veritas. Lo studio ha l’obiettivo di calcolare e rendicontare le emissioni di gas serra del prodotto dalla produzione delle materie prime fino all’uscita dello stabilimento: il trasporto al cliente viene stimato sulla base delle possibili distanze dallo stabilimento. Il periodo temporale di riferimento dei dati utilizzati per la redazione del presente studio è il 2012. Non sono disponibili regole di calcolo specifiche (PCR) nella determinazione delle emissioni di gas serra. • produzione e trasporto delle materie prime utilizzate; • estrusione della foglia; • termoformatura della vaschetta; • rigenerazione degli scarti di processo; • distribuzione della vaschetta ai clienti; • fase d’uso della vaschetta, limitata allo studio del film di chiusura; • smaltimento delle vaschette (analisi condotta per scenari). Dal calcolo del carbon footprint sono stati esclusi i seguenti flussi: • produzione e riempimento del contenuto della vaschetta, perché fuori dallo scopo del lavoro; • trasporto della vaschetta dal confezionatore al punto vendita, perché fuori dallo scopo del lavoro; • trasporto della vaschetta dal punto vendita al luogo di utilizzo (identificato con la casa del consumatore), perché ritenuto un dato poco significativo; • fine vita del packaging primario, secondario e terziario, perché ipotizzato uno scenario 100% recupero. tipologie e qualità dei dati utilizzati prodotto oggetto del report e unità funzionale 22 Il prodotto oggetto di studio è costituito da una vaschetta in acido polilattico espanso estruso (XPLA) prodotta mediante un processo di termoformatura e destinata alla distribuzione di prodotti alimentari (VASSOI NATURAL BOX LD BIANCHI CX5-30D; PCI6259). I risultati sono riferiti a 1 kg di vaschetta e ad 1 unità (vaschetta). Di seguito viene fornito un quadro sintetico di descrizione dei dati utilizzati per le varie fasi dello studio, rimandano alla descrizione dell’inventario per maggiori informazioni e ulteriori dettagli. 23 Descrizione sommaria delle fasi del processo e delle principali ipotesi utilizzate FASE DESCRIZIONE IPOTESI PRINCIPALI Materie prime Le materie prime costituiscono la ricetta della vaschetta. I dati della ricetta sono di proprietà di Coopbox mentre gli impatti ambientali sono calcolati utilizzando informazioni di tipo secondario. gli impatti dei trasporti delle singole materie prime sono basati sulle distanze tra i fornitori e lo stabilimento di produzione. Materiali per l’imballaggio I materiali per l’imballaggio sono prevalentemente costituiti da film in HDPE e LDPE. Processo di estrusione e di termoformatura I processi prevedono il consumo di energia elettrica per l’estrusione della foglia, la termoformatura della vaschetta e la rigenerazione degli scarti di processo. Altri aspetti ambientali, che però influenzano in modo trascurabile il calcolo del Carbon Footprint, sono le emissioni in aria e in acqua e la produzione di rifiuti. I dati provengono dalla contabilità industriale di Coopbox. Distribuzione La distribuzione comprende il trasporto del prodotto in Italia per un raggio di 480 km. Le emissioni dovute all’uso di mezzi di trasporto via strada sono di tipo secondario. Fase d’uso Lo studio della fase d’uso si limita alla valutazione del top film utilizzato per la chiusura della vaschetta dopo il riempimento I dati relativi alla composizione del top film derivano da Coopbox. Le informazioni relative alla produzione dei materiali sono di tipo secondario. Smaltimento delle vaschette Per l’Italia, lo scenario di fine vita ipotizzato è l’invio in discarica. Le informazioni relative allo scenario di fine vita sono di tipo secondario. 1 I dati relativi alla composizione dell’imballaggio (quantità e tipologia dei materiali) derivano da Coopbox. Le informazioni relative alla produzione dei materiali sono di tipo secondario. Se ipotizzato l’invio a compostaggio, l’impatto si riduce del 7%. carbon footprint 2 3;4 7,97 kg CO2eq/kg di vaschetta Unità 62,3 g CO2eq /vaschetta 2 I risultati sono affetti da un errore del 5,6% stimato con il metodo Montecarlo e il Software Simapro. Il valore si riferisce alle emissioni derivanti da fonti fossili. Le emissioni derivanti da fonti biogeniche sono pari a 0,07 kgCO2eq/kg di vaschetta. 4 Il 78% dell’impatto è da imputare alla CO2, il 9% al metano, il 6% all’HFC-134°, ed il restante 7% ad altri gas ad effetto serra. 26 24 Distribuzione 3% Packaging 1% Carbon Footprint delle vaschette in funzione della distanza di distribuzione - kg CO2eq/kg vaschetta Fase d’uso 8% End of life 6% XPLA 10,0 Stabilimento 3% 9,0 8,0 7,0 Rigenerazione 0% 6,0 5,0 4,0 Termoformatura 11% 3,0 2,0 Estrusione 22% Materie prime 46% 1,0 0,0 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1,00E+03 Limiti all’utilizzo del carbon Footprint Il carbon footprint è un indicatore parziale degli impatti in quanto rappresenta un unico aspetto ambientale: analoghe valutazioni su differenti aspetti ambientali potrebbero portare a conclusioni differenti. Raccomandazioni Relative alla Confrontabilità Kg di vaschetta 3 Carbon Footprint delle vaschette - kg CO2eq/kg vaschetta Il calcolo del Carbon Foootprint sviluppato secondo requisiti di diversi programmi di comunicazione potrebbe produrre risultati non confrontabili. Il confronto dei prodotti sulla base del loro Carbon Footprint è ammesso solo se il calcolo viene effettuato in base a programmi equivalenti. contatto Dott. Claudio Fornaciari - COOPBOX gROUP S.p.A. Via Vittorio Veneto, 1/A-B - 42021 Bibbiano RE Tel. 0522882000 - Email: [email protected] 25 27 Vaschetta DOT in Polietilen Tereftalato espanso estruso XcPET Dal freezer al forno senza fare una piega! APPLICAzIONI piatti pronti Non ! a t t sco Superficie sempre fredda al tatto per un uso dal forno alla tavola in massima sicurezza e comodità SISTEMI DI CONFEzIONAMENTO I vassoi per il confezionamento di piatti pronti da cuocere o riscaldare in forno elettrico e/o microonde. I vassoi DOt - Dual Ovenable tray - sono pensati e realizzati appositamente per il confezionamento di piatti pronti, anche surgelati, da cuocere o riscaldare sia nel forno elettrico, che nel microonde. per questo sono realizzati in pEt espanso cristallizzato, un materiale che è in grado di sopportare temperature dai -40° fino a +200° senza fare una piega! CARBON FOOTPRINT -40° +200° 113,2 g CO2 eq /vASChETTA 26 27 programma nazionale per la valutazione dell’impronta ambientale Confini del sistema e descrizione del processo Il processo oggetto di studio può essere suddiviso nelle seguenti fasi: XCPET carbon footprint applicato alla produzione e distribuzione di vaschette per alimenti freschi in xpet Collaborazione al progetto “Carbon Footprint” relativo al finanziamento del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (ai sensi del D.M. 468 del 19.05.2011) “progetti per l’analisi dell’impronta di carbonio nel ciclo di vita dei prodotti di largo consumo” introduzione Questo report delle emissioni di gas serra (Carbon Footprint) è stato realizzato in conformità al punto 9.1.2 dello Standard ISO/TS 14067:2013 e sottoposto a verifica di parte terza da parte del Bureau Veritas. Lo studio ha l’obiettivo di calcolare e rendicontare le emissioni di gas serra del prodotto dalla produzione delle materie prime fino all’uscita dello stabilimento: il trasporto al cliente viene stimato sulla base delle possibili distanze dallo stabilimento. Il periodo temporale di riferimento dei dati utilizzati per la redazione del presente studio è il 2012. Non sono disponibili regole di calcolo specifiche (PCR) nella determinazione delle emissioni di gas serra. prodotto oggetto del report e unità funzionale 26 28 Il prodotto oggetto di studio è costituito da una vaschetta in polietilene tereftalato espanso estruso (XPET) prodotta mediante un processo di termoformatura e destinata alla distribuzione di prodotti alimentari (VASCHETTE DOT BIANCHE D231430; PCK0530). I risultati sono riferiti a 1 kg di vaschetta e ad 1 unità (vaschetta). • produzione e trasporto delle materie prime utilizzate; • estrusione della foglia; • termoformatura della vaschetta; • rigenerazione degli scarti di processo; • distribuzione della vaschetta ai clienti; • fase d’uso della vaschetta, limitata allo studio del film di chiusura; • smaltimento delle vaschette (analisi condotta per scenari). Dal calcolo del carbon footprint sono stati esclusi i seguenti flussi: • produzione e riempimento del contenuto della vaschetta, perché fuori dallo scopo del lavoro; • trasporto della vaschetta dal confezionatore al punto vendita, perché fuori dallo scopo del lavoro; • trasporto della vaschetta dal punto vendita al luogo di utilizzo (identificato con la casa del consumatore), perché ritenuto un dato poco significativo; • fine vita del packaging primario, secondario e terziario, perché ipotizzato uno scenario 100% recupero. tipologie e qualità dei dati utilizzati Di seguito viene fornito un quadro sintetico di descrizione dei dati utilizzati per le varie fasi dello studio, rimandano alla descrizione dell’inventario per maggiori informazioni e ulteriori dettagli. 27 29 Descrizione sommaria delle fasi del processo e delle principali ipotesi utilizzate FASE DESCRIZIONE IPOTESI PRINCIPALI Materie prime Le materie prime costituiscono la ricetta della vaschetta. I dati della ricetta sono di proprietà di Coopbox mentre gli impatti ambientali sono calcolati utilizzando informazioni di tipo secondario. gli impatti dei trasporti delle singole materie prime sono basati sulle distanze tra i fornitori e lo stabilimento di produzione. Materiali per l’imballaggio I materiali per l’imballaggio sono prevalentemente costituiti da film in HDPE e LDPE. I processi prevedono il consumo di energia elettrica per l’estrusione della foglia, la termoformatura della vaschetta e la rigenerazione degli scarti di processo. Altri aspetti ambientali, che però influenzano in modo trascurabile il calcolo del Carbon Footprint, sono le emissioni in aria e in acqua e la produzione di rifiuti. I dati provengono dalla contabilità industriale di Coopbox. Distribuzione La distribuzione comprende il trasporto del prodotto in Italia per un raggio di 480 km. Le emissioni dovute all’uso di mezzi di trasporto via strada sono di tipo secondario. Fase d’uso Lo studio della fase d’uso si limita alla valutazione del top film utilizzato per la chiusura della vaschetta dopo il riempimento. I dati relativi alla composizione del top film derivano da Coopbox. Le informazioni relative alla produzione dei materiali sono di tipo secondario. Smaltimento delle vaschette Per l’Italia, lo scenario di fine vita ipotizzato è coerente con le statistiche italiane sugli imballaggi e prevede il riuso, il riciclo o l’invio in discarica (CONAI) Le informazioni relative allo scenario di fine vita sono di tipo secondario. Processo di estrusione e di termoformatura carbon footprint 1 2 3 I dati relativi alla composizione dell’imballaggio (quantità e tipologia dei materiali) derivano da Coopbox. Le informazioni relative alla produzione dei materiali sono di tipo secondario. 6,12 kg CO2eq/kg di vaschetta 2;3 Unità 113,2 g CO2eq /vaschetta Packaging 2% Fase d’uso 3% End of life 6% XPET 10,0 Stabilimento 3% 9,0 8,0 7,0 Rigenerazione 4% 6,0 5,0 3,0 Termoformatura 14% 2,0 1,0 0,0 Estrusione 21% Materie prime 46% 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1,00E+03 Limiti all’utilizzo del carbon Footprint I risultati sono affetti da un errore del 5,1% stimato con il metodo Montecarlo e il Software Simapro. Il valore si riferisce alle emissioni derivanti da fonti fossili. Le emissioni derivanti da fonti biogeniche sono pari a 0,14 kgCO2eq/kg di vaschetta. Il 93% dell’impatto è da imputare alla CO2, il 5% al metano e il restante 2% ad altri gas ad effetto serra. 30 26 Distribuzione 1% Carbon Footprint delle vaschette in funzione della distanza di distribuzione - kg CO2eq/kg vaschetta 4,0 1 Kg di vaschetta Carbon Footprint delle vaschette - kg CO2eq/kg vaschetta Il carbon footprint è un indicatore parziale degli impatti in quanto rappresenta un unico aspetto ambientale: analoghe valutazioni su differenti aspetti ambientali potrebbero portare a conclusioni differenti. Raccomandazioni Relative alla Confrontabilità Il calcolo del Carbon Foootprint sviluppato secondo requisiti di diversi programmi di comunicazione potrebbe produrre risultati non confrontabili. Il confronto dei prodotti sulla base del loro Carbon Footprint è ammesso solo se il calcolo viene effettuato in base a programmi equivalenti. contatto Dott. Claudio Fornaciari - COOPBOX gROUP S.p.A. Via Vittorio Veneto, 1/A-B - 42021 Bibbiano RE Tel. 0522882000 - Email: [email protected] 31 27 ResponsabILITà ambIenTaLe Due sono le strategie adottate da Coopbox per migliorare la sostenibilità ambientale delle sue produzioni: 1 32 26 2 Miglioramento del profilo ambientale delle Attività i miglioramenti tecnologici dei nostri processi produttivi da sempre si concentrano sulla riduzione dei consumi delle risorse naturali e dell’energia. Tutti gli investimenti in macchinari e attrezzature vengono selezionati anche in base al risparmio energetico che permettono di ottenere rispetto allo stato dell’arte della tecnologia attuale. Molta attenzione è riposta anche alla corretta gestione dei rifiuti, negli ultimi anni una frazione sempre maggiore di rifiuti è inviata a recupero o trova sbocchi verso processi di riciclaggio. Miglioramento del profilo ambientale dei Prodotti: da sempre lo sviluppo dei nostri prodotti si è focalizzato sulla riduzione dei consumi di materia prima adottando tecnologie che preservano le prestazioni e la funzionalità degli imballaggi riducendo nel contempo il peso degli imballaggi stessi. La sfida tecnologica è ora rivolta alla cosiddetta “chiusura del cerchio” ovvero ad ottenere imballaggi realizzati completamente con materiali plastici riciclati derivanti dalla raccolta dei rifiuti domestici. 33 27 eco pRogeTTaZIone Si tratta di un approccio innovativo applicato alla progettazione degli imballaggi alimentari e alle attività di miglioramento degli imballaggi esistenti. Un buon packaging è quello che, a parità di funzione svolta, utilizza la minor quantità di materiale possibile e consente un facile riutilizzo o riciclo dei componenti. L’approccio COOPBOX è focalizzato alla chiusura del cerchio, il life cycle thinking, ovvero individuare il miglior rapporto tra le prestazioni tecniche dell’imballaggio necessarie a garantire la protezione e la conservazione dell’alimento e le prestazioni ambientali legate all’impatto complessivo della vaschetta e alla sua possibilità di essere recuperata all’interno di un ciclo produttivo 34 26 eco L’eco progettazione come strumento per ridurre il consumo di materiali, di energia, dell’inquinamento sull’intero arco di vita del prodotto dalla culla alla tomba L’eco progettazione come strumento per chiudere il cerchio ed evitare la generazione di rifiuti valutando tutti gli impatti potenziali di un prodotto lungo l’intero arco di vita e descrivere l’impatto complessivo del prodotto confrontando tra loro prodotti differenti aventi la stessa funzione. Il tutto supportato da basi scientifiche e dati attendibili e da strumenti di calcolo semplici e affidabili come il tool messo a punto nell’ambito del progetto. 35 COOPBOX GROUP SPA Via Gandhi, 8 42100 Reggio Emilia Tel 0522 2991 - Fax 0522 292817 - [email protected]