LE CAUSE DELLA PERSECUZIONE ROMANA CONTRO I
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LE CAUSE DELLA PERSECUZIONE ROMANA CONTRO I
LE CAUSE DELLA PERSECUZIONE ROMANA CONTRO I CRISTIANI I romani furono un popolo tollerante verso tutti i culti che incontrarono lungo tutta la storia di conquista dei popoli del mediterraneo. Verso il cristiani le cose andarono diversamente; perché? 1. I cristiani venivano accusati di essere nemici dello stato perché negavano la divinità e il culto dell’imperatore. 2. Erano considerati disertori (rifiutavano le armi e la guerra, spesso rifiutavano di prestare servizio nelle legioni). 3. Erano considerati causa delle sciagure naturali, a motivo del rifiuto di adorare e venerare gli dei dello stato. 4. Nemici del popolo: - rifiutavano di partecipare ai giochi violenti del circo in nome del rispetto di ogni uomo; - non accettavano le differenze sociali accettate nello stato romano (es.: rispetto anche dello schiavo) in nome dell’uguaglianza degli uomini davanti a Dio. LE PERSECUZIONI ROMANE (I-IV SEC. d. C.) Le persecuzione romane non furono mai continuative ma caratterizzarono solo alcuni periodi e territori dell’impero. I sec. d. C. - OSTILITÀ GENERICA - NERONE (64d.C.), cercò di scaricare la responsabilità dell’incendio di Roma. - DOMIZIANO (89d.C.), cercò di colpire tutti coloro che potevano essere di ostacolo al suo potere tirannico e perseguito indistintamente ebrei, aristocratici e cristiani. II sec. d.C. – OSTILITÀ SOLO VERSO I CRISTIANI – Essa è motivata dal fatto che i cristiani disprezzassero gli dei ufficiali e non partecipassero alla vita pubblica (fu tuttavia un periodo di tranquillità) III sec. d. C. – RIPRESA DELLE OSTILITÀ – MOTIVAZIONE: i cristiani sono aumentati e sono un gruppo sociale forte e ben distinto. Per questo alcuni imperatori sactenarono le persecuzioni contro i cristiani che attentavano alla tradizione ed ai valori della religione romana. - DECIO (250d.C.) tutti i cittadini dell’impero dovevano mostrare fedeltà allo stato offrendo sacrifici agli dei. - VALERIANO (257-8 d. C.) perseguita soprattutto i membri del clero. IV sec. d.C. – L’ULTIMA GRANDE PERSECUZIONE – DIOCLEZIANO (303-4d.C.) … - contro il clero, - espulsione dei soldati dall’esercito (molti nel frattempo erano diventati cristiani), - distruzione di luoghi e libri sacri. LE TAPPE DELLA LIBERTÀ: TRE EDITTI. EDITTO DI TOLLERANZA, 311, IMPERATORE GALERIO. Ai cristiani non era data libertà ufficiale di culto ma di fatto li si tollerava non impedendo di professare la fede cristiana. EDITTO DI MILANO, 313, IMPERATORE COSTANTINO. Il cristianesimo diventa la religione dell’imperatore e dell’impero: è riconosciuta PIENA LIBERTÀ DI CULTO. Inizierà un periodo in cui, accanto al cristianesimo continuerà a sopravvivere anche l’antica religione pagana (l’impero non è ancora tutto cristiano). EDITTO DI TESSALONICA, 380, IMPERATORE TEODOSIO. Tutto l’impero è cristiano, coloro che non professano la fede cristiana saranno espulsi dall’impero (non viene più riconosciuta libertà di culto all’antica religione pagana).