Morta la vecchia orsa Bel
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Morta la vecchia orsa Bel
Lavis e Rotaliana l'Adige martedì 11 agosto 2015 33 «Piramidi: tre le criticità da sistemare» Segonzano Il sindaco Villaci cercherà di risolvere i problemi del bosco, dei cartelli e dell’area parcheggi te. La prima è il bosco che è cresciuto in modo molto vigoroso sul sito e rende poco visibili le Piramidi; al momento non posso prendere provvedimenti in questo senso perché siamo in piena stagione turistica e ci sono molti visitatori, ma da ottobre in poi sarà mia cura migliorare la situazione. La seconda è la cartellonistica e le mappe presenti sul sito che sono indubbiamente da migliorare e stiamo studiando la situazio- ne. Una terza criticità è la zona parcheggio/ristorante/punto d’accoglienza. Questa zona al momento non è neanche asfaltata (è in terra battuta). I sindaci che mi hanno preceduto non sono riusciti a fare nulla perché non è mai stato trovato un accordo coi privati che sono i proprietari di quasi 3/4 dell’area. Io spero di riuscirci, anche se i segnali di un primo incontro avuto con un loro rappresentante sono tutt’altro che positivi. Non capisco invece le critiche riguardo il piano regolatore appena approvato perché sull’area Piramidi è sostanzialmente uguale al precedente e anche il piano attuativo è in vigore da ben otto anni e ha validità per altri due. Certamente non è intenzione mia né della mia Giunta costruire ed edificare alcunché in un’area delicata geologicamente come quella delle Piramidi; e ci mancherebbe altro». Morta la vecchia orsa Bel Spormaggiore Era l’esemplare più anziano presente in Europa MARIANO MARINOLLI SPORMAGGIORE - Nonna Bel non c’è più. L’orsa più vecchia d’Europa si è spenta di vecchiaia, alla veneranda età di 48 anni. Sì, perché, considerando che la vita media dell’orso è di trent’anni, arrivare alla soglia del mezzo secolo è un record. E Bel, c’era quasi riuscita. Da una settimana, come racconta Andrea Marcolla, presidente della società Parco faunistico di Spormaggiore dove l’orsa era ospite de ventun anni, il plantigrado non si reggeva più sugli arti posteriori. Faceva fatica a camminare e, nonostante i cortisonici somministrati dal veterinario, si è spenta tra i cespugli del recinto del parco. Ieri è stata recuperata con l’aiuto dei vigili del fuoco ed ora Bel continuerà a mostrarsi ai turisti dopo l’imbalsamazione che avverrà nei prossimi giorni. Infatti, il Muse di Trento è interessato per avere Bel al suo ingresso e per mantenere nel tempo il ricordo di una delle prime orse del Trentino. Bel, infatti, fu trasferita nel 1994 dal recinto di Sardagna al parco faunistico di Spormaggiore (all’epoca si chiamava Area Orsi) che venne inaugurato proprio quell’anno; l’orsa fu chiamata Bel proprio perché il maschio con il quale si accoppiò a Spormaggiore si chiamava Fort (ai due orsi si diedero questi nomi ispirandosi al nome di Castel Belfort, simbolo del paese). Bel e Fort vissero poco assieme poiché il maschio, solo un paio d’anni dopo, fu vittima di un virus mortale. Nel 1999 arrivarono dal recinto di Gocciadoro di Trento le due orse gemelle Cleo e Cora, nipotine di Bel. Infatti, l’orsacchiotto partorito da Bel, che vive ancora nel parco naturalistico del passo dell’Aprica (in provincia di Sondrio), è il padre delle due sorelline orse Cleo e Cora. «Bel era un’orsa mansueta - racconta PINÉ/CEMBRA SEGONZANO - Il sindaco Pierangelo Villaci risponde del consigliere Claudio Cia sulle Piramidi di Segonzano. «Sono assolutamente d’accordo con lui - scrive Villaci - che le Piramidi rappresentano un bene inestimabile per tutto il Trentino, e quindi plaudo alla sua iniziativa di farle diventare patrimonio dell’Unesco. Io sono il sindaco del paese da circa tre mesi e mi sono reso conto di alcune criticità che vanno sistema- Aveva 48 anni e proveniva dal recinto di Sardagna e da 21 anni anni viveva al Parco Verrà imbalsamata IN BREVE CEMBRA La tramvia avisana Presentazione del libro «La tramvia avisiana 18911916» e inaugurazione della mostra col medesimo titolo giovedì a Cembra alle ore 20 in biblioteca. PADERGNONE Apre lo svincolo Dopo poco più di un anno di lavori, oggi, sarà aperto al traffico il nuovo svincolo in località Due Laghi a Padergnone. La nuova pista di uscita da Padergnone in direzione di Riva del Garda mette in sicurezza l’immissione sulla Gardesana Occidentale. IL NOME BEL DAL CASTELLO DI BELFORT Due immagini dell’orsa Bel morta a 48 anni di età, un vero e proprio record ancora Andrea Marcolla - che non ha mai infastidito le due nipoti e che non ha mai dato alcun tipo di problema al personale preposto alla sorveglianza e alla manutenzione del parco. Non ha nemmeno mai palesato segni di aggressività o di violenza». Era forse un po’ esibizionista e vanesia perché le piaceva farsi fotografare dagli oltre trentamila visitatori che ogni anno entrano al Parco faunistico. Ma ne aveva ben ragione! Forse, in cuor suo, sapeva di essere l’orsa più anziana del nostro continente e di essere il simbolo del parco. Oggi le sue due nipotine hanno diciannove anni e, probabilmente, a breve avranno un’altra compagna o compagno. Il recinto degli orsi, che si estende su una superficie di cinquemila metri, è autorizzato ad ospitare fino ad un massimo di quattro plantigradi. Quando arriverà il prossimo orso ad occupare la sua tana? «E’ presto per poterlo dire. Intanto dobbiamo espletare tutte le varie formalità per chiedere l’assegnazione di un altro plantigrado al nostro parco. A noi spiace che Bel se ne sia andata in maniera così repentina, perché tutti ci eravamo affezionati a lei. Spiace anche per il fatto che sia venuta a mancare nel pieno della stagione turistica, dove la gente fa la fila davanti alle inferriate del recinto per vedere gli orsi». Pure il sindaco, Mirco Pomarolli, è dispiaciuto per la scomparsa di Bel: «Era diventata la bandiera della nostra comunità, nel senso che gli abitanti l’avevano accolta festosamente al suo arrivo, nel lontano 1994. Diciamo che Bel ha segnato, con la sua presenza, un pezzo di storia di Spormaggiore». VEZZANO Lavori per lo svincolo Con l’approvazione della perizia di variante n. 3 al progetto esecutivo per la realizzazione dello svincolo tra la Statale 45 bis e la Provinciale 84 a Vezzano, il costo dell’opera passa dai 3 milioni e 300 mila euro previsti ai 3 milioni 251 mila euro, con un risparmio di circa 48 mila euro. CAVEDINE Concerto classico Concerto d’organo e violino domani per la rassegna «I suoni del tempo» con Saulo Maestranzi e Luca Martini. Parrocchiale, ore 21. Le pompe sul Regnana non bastano. Rivolta sull’altopiano Piazze, prelievi anche sotto il limite ROBERTA BOCCARDI PINÈ / CEMBRA - Una soluzione a metà: l’impianto d’emergenza per pompare acqua dal rio Regnana, e dare «respiro» al lago delle Piazze, è entrato in funzione, ma l’autorizzazione a prelevare è limitata a un quantitativo minore rispetto a quello richiesto: 20 litri al secondo e non 50, come si sperava di poter immettere direttamente nell’impianto irriguo del Consorzio di miglioramento fondiario di secondo grado della valle di Cembra. Allo stesso tempo il Consorzio viene autorizzato a proseguire i prelievi dal lago delle Piazze sotto la soglia minima prevista dall’accordo esistente, e fino al raggiungimento del limite tecnico posto a 1.018,70 metri sul livello del mare. La siccità e la calura perduranti sono un binomio micidiale per i terrazzamenti vitati della val di Cembra, dove i grappoli sono giunti ad un buon punto di maturazione. Ma per dissetarli, e far funzionare gli impianti irrigui che coprono 900 ettari di terreni coltivati (anche a melo e piccoli frutti) servono 100 litri di acqua al secondo. Il Consorzio di secondo grado cembrano è titolare infatti di una concessione per derivare, tramite apposito acquedotto dal lago delle Piazze, la portata media continua d’acqua di 71 litri al secondo (con punte fino a 300) nel periodo tra il 1° giugno e il 30 settembre di ogni anno. La derivazione è vincolata all’accordo con i Comuni di Baselga di Piné e di Bedollo per il «rispetto delle esigenze paesaggistiche e di fruizione turistica del territorio», secondo il quale per scendere al di sotto di quota 1.020 e fino a 1.019 metri i comuni rivieraschi devono esprimere il loro consenso vincolante. Consenso che è stato finora dato «obtorto collo», e tra le proteste degli operatori turistici dei due laghi, con la mediazione della Provincia. In cambio finora i due comuni rivieraschi hanno ottenuto la sistemazione delle spiagge (peraltro prevista dall’accordo): sono stati stesi centinaia e e centinaia di metri cubi di ghiaino bianco per consentire l’accesso all’acqua ai turisti e ai villeggianti che, complice il gran caldo, affollano l’altopiano. Ma non è bastato. Il livello del lago si abbassa, e le rive continuano ad arretrare lasciando spazio a melma e cemento. La quota minima di 1.019 è stata raggiunta: ieri mattina il lago era sopra di un solo centimetro. E la lettera del dirigente del Servizio gestione risorse idriche, ingegner Franco Pocher, che informava dell’ulteriore deroga a prelevare fino a 1.018,70, giunta in concomitanza con l’ultima misurazione, non è stata ben accolta. La reazione non si è fatta attendere: i due sindaci di Baselga e Bedollo, Ugo Grisenti e Francesco Fantini, hanno manifestato la loro contrarietà in una lettera indirizzata al presidente della Provincia Ugo Rossi, agli assessori all’agricoltura Michele Dallapiccola e all’ambiente Mauro Gilmozzi, nonché agli enti interessati. Grisenti e Fantini ricordando che le due amministrazioni «non hanno rilasciato alcun consenso alla deroga della quota stabilita dall’accordo del 2010 e che negli incontri presso l’assessorato provinciale, valutate le esigenze del Consorzio di miglioramento fondiario della valle di Cembra, si dava l’assenso al prelievo fino alla quota di 1.019 metri, a condizione di un’immediata e tempestiva sistemazione delle spiagge di balneazione». Ora a fronte dell’ultima comunicazione i due sindaci scrivono: «Considerata la necessità di salvaguardare la fruibilità turistica del lago e la sicurezza sanitaria, stante la vostra volontà di procedere ulteriormente a prelievi fino a quota 1018,70 metri, le amministrazioni comunali si oppongono a tale decisione, dichiarandosi disponibili a valutare questa ulteriore deroga solo dopo aver ottenuto l’impegno formale che le spiagge di balneazione siano immediatamente e tempestivamente sistemate a spese della Provincia / Consorzio di miglioramento fondiario della valle di Cembra con la stesura di ghiaino come già avvenuto La spiaggia Laguna dopo il ritiro del lago a fine luglio nei recenti interventi e con la formale assicurazione che non verranno autorizzate ulteriori deroghe sotto la quota di 1018,70 metri sul livello del mare». Il nuovo intervento per garantire la balneazione delle spiagge, a questo punto a rischio anche dal punto di vista sanitario per la presenza di fanghi, con un danno che sarebbe gravissimo per i gestori dei lidi, dovrebbe aggirarsi sui 30 mila euro (dopo quelli già spesi nei precedenti interventi). Altri 70 mila - 80 mila euro dovrebbe essere costato il sistema di pompaggio dal rio Regnana (escluse le spese di funzionamento). E anche in questo caso sono emerse delle criticità: lo stato ecologico del tratto interessato e la portata in alveo sono compatibili con il prelievo concesso di 20 litri al secondo, ma non di più. Inoltre, tra le prescrizioni, è prevista che sia verificata la necessità di procedere al recupero, a valle del punto di derivazione, della fauna ittica, anche attraverso l’intervento dell’Associazione pescatori concessionaria del diritto di pesca sul corso d’acqua.