NON C`E` TURISMO SENZA MOBILITA`

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NON C`E` TURISMO SENZA MOBILITA`
Sessa Aurunca, 26 giugno 2010
NON C’E’ TURISMO SENZA MOBILITA’
Solo il 25% degli italiani e il 13,8% degli stranieri si spingono al Sud per le
vacanze. La prima causa è la carenza infrastrutturale che compromette lo
sviluppo economico: l’indotto turistico offre lavoro a 3 milioni di persone in Italia.
L’industria mondiale delle vacanze crescerà del 4% l’anno fino al 2020: occorre
puntare sulla qualità per non perdere quote di mercato.
Rozera (Segretario Generale ACI): “L’Italia ha bisogno di una seria e consolidata
politica del turismo perché le nostre criticità sono la conseguenza del susseguirsi
nel tempo di diversi disegni programmatici. L’approccio è cambiato con il
ripristino di una cabina di regia fondamentale come il Ministero del Turismo”.
“Non può esserci turismo senza mobilità. Non perché il 73% degli italiani sceglie l’automobile per i
propri spostamenti turistici e il 62% degli stranieri entra in Italia a bordo della propria vettura. Ma
perché le carenze infrastrutturali del nostro Paese compromettono le potenzialità turistiche dell’Italia
che deve puntare sulla qualità per vincere la sfida competitiva con gli altri Paesi”. Lo ha dichiarato il
Segretario Generale dell’ACI, Ascanio Rozera, nel suo intervento al convegno “Turismo:
un’occasione di sviluppo del territorio attraverso una mobilità sicura e sostenibile”,
organizzato oggi dall’Automobile Club di Caserta a Sessa Aurunca (CE).
Il Rapporto sul Turismo Italiano, alla cui realizzazione ha contribuito anche l’ACI, evidenzia che il
nostro Paese registra ogni anno oltre 96 milioni di arrivi turistici con almeno un pernottamento
negli esercizi ricettivi. Di questi, solo 18 milioni si spingono nel Mezzogiorno: un turista
italiano su 4 e appena il 13,8% degli stranieri. Il primo fattore che scoraggia i vacanzieri a
scegliere il Sud è la carenza infrastrutturale. Non ne risente soltanto il turismo ma tutta l’economia,
sia nazionale che locale, con forti ripercussioni sui livelli occupazionali e sullo sviluppo del territorio.
Non va infatti dimenticato che l’indotto turistico in Italia offre lavoro a quasi 3 milioni di
persone, pari a circa il 12% dell’occupazione totale, e il settore contribuisce per il 12% al PIL
nazionale.
Servono quindi più infrastrutture, ma anche più formazione, perché tutta l’offerta turistica italiana
deve saper sfruttare la sua infinita gamma di occasioni, prodotti, imprese e territori, superando
vecchie logiche di mercato basate sulle statistiche degli arrivi ed investendo su quelle aree turistiche
in grado di produrre più valore aggiunto.
“L’Italia ha bisogno di una seria e consolidata “politica del turismo” – ha continuato Rozera –
perché le criticità che ci rendono meno competitivi sul mercato globale sono infatti la conseguenza
del susseguirsi nel tempo di diversi disegni programmatici e dei numerosi cambiamenti di strategie e
priorità. L’approccio è finalmente cambiato negli ultimi anni con il ripristino di una cabina di regia
fondamentale come il Ministero del Turismo. L’industria mondiale del turismo crescerà del 4%
l’anno fino al 2020: per non perdere posizioni di mercato l’Italia deve riuscire a coordinare i tanti
punti di forza delle propria offerta, puntando soprattutto sulla qualità”.
AUTOMOBILE CLUB D’ITALIA
Ufficio Stampa
tel. 06.4998.2511-12; fax 06.4998.2319; e-mail: [email protected]
L’AUTOMOBILE CLUB D’ITALIA PER IL TURISMO
L’ACI è in prima linea nella promozione di un turismo di qualità, consapevole ed informato. Il suo
contributo all’incoming e all’outgoing si articola su diversi fronti:
•
A livello politico, con una forte azione di stimolo per lo sviluppo del Paese. L’ultima
edizione della Conferenza del Traffico e della Circolazione - tradizionale appuntamento dell’ACI a
Riva del Garda - è stata dedicata al gap infrastrutturale dell’Italia e alle sue ricadute anche
sull’economia turistica.
•
Nello scenario internazionale, con una grande attività di promozione del turismo made in Italy
attraverso la collaborazione con il Ministero del Turismo per il portale www.italia.it, vetrina online del Belpaese aggiornata costantemente in cinque lingue.
•
Al fianco dei viaggiatori, italiani e stranieri, anche con il contributo delle massime autorità
governative ed istituzionali. Ne è un esempio il portale www.viaggiaresicuri.it, realizzato
d’intesa con il Ministero degli Affari Esteri, attraverso il quale vengono fornite informazioni su oltre
200 Paesi nel mondo circa i documenti necessari per l’espatrio, i livelli di sicurezza socio-sanitaria,
e tutto quanto può interessare chi vuole varcare i confini nazionali.
A ciò si accompagnano i servizi di assistenza al veicolo e alla persona che tradizionalmente
contraddistinguono l’ACI e che rispondono, 24 ore su 24, al numero verde 803.116.
L’impegno per la mobilità sostenibile è evidente anche nel campo dell’infomobilità, con i servizi
“Muoversi in Campania”, “Luce Verde – Infomobilità Roma” e “Luce Verde –
Infomobilità Milano”, Radio Traffic e CCISS Viaggiare Informati, il servizio pubblico
essenziale coordinato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministero dell’Interno.
Il panorama di prodotti e servizi dell’ACI per i viaggiatori si arricchisce oggi della nuova tessera
multifunzionale per i soci che – soprattutto per quelli più giovani – costituisce un elemento
imprescindibile per una vacanza serena: dalle funzioni di carta di credito prepagata alla
disponibilità di personale medico o specializzato a casa o fuori casa.
•
A supporto di chi delinea le strategie nazionali e locali, l’Automobile Club d’Italia realizza
studi e ricerche come l’ultimo rapporto ACI-CENSIS Turismo che evidenzia i nuovi trend del
mercato turistico: calo delle mete tradizionali, aumento delle vacanze brevi e boom delle
prenotazioni on-line.
Un innovativo strumento per i decisori pubblici e privati sarà poi il nuovo Osservatorio
Permanente del Turismo, curato dall’Automobile Club d’Italia su incarico diretto del Ministero
del Turismo. Il progetto è in fase avanzata di realizzazione, forte della recente firma del protocollo
d’intesa tra le parti.
AUTOMOBILE CLUB D’ITALIA
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L’APPORTO DEGLI AUTOMOBILE CLUB PROVINCIALI
Per una maggiore efficacia della sua azione a livello territoriale, l’ACI sfrutta appieno le grandi
potenzialità della Federazione di 106 Automobile Club provinciali. In stretta sinergia con gli
interlocutori pubblici e privati locali, sono impegnati in una forte azione di educazione e
sensibilizzazione - soprattutto dei giovani - per la valorizzazione del territorio.
L’ACI mira ad esaltare al massimo le “eccellenze” che contraddistinguono il turismo made in
Italy, anche con la definizione di percorsi alternativi ai grandi itinerari turistici che riscoprano i centri
minori e gli angoli più nascosti del grande patrimonio italiano.
Prendendo spunto dai turismi tematici che hanno caratterizzato la domanda negli ultimi anni e che
hanno portato alla nascita e al successo di 140 Strade del Vino in Italia, l’ACI sta lavorando alla
creazione di un insieme di “Strade” che attraversano il Paese, promuovendo e valorizzando in chiave
turistica tutte le componenti dei nostri territori.
Non ci sono infatti solo alberghi, musei e grandi attrazioni: il vero punto di forza dell’Italia nel
mercato globale del turismo è costituito dai mille borghi, castelli, botteghe, parchi, aziende,
ristoranti, locande, fattorie e caseifici che da soli non sono in grado di attirare flussi turistici nazionali
e soprattutto internazionali, ma che coordinati riescono ad avere un appeal unico ed irresistibile.
In quest’ottica gli Automobile Club provinciali si pongono come gatekeeper strategici dei
sistemi turistici locali, ossia coloro che consegnano al turista le chiavi di accesso al territorio
indicandogli le traiettorie di percorrenza.
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