Misura ed Analisi del Movimento Umano
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Misura ed Analisi del Movimento Umano
Misura ed Analisi del Movimento Umano Programma 1- Introduzione 2- Pedana EMG 3- Laboratorio biomeccanica 4- Cinematica 5- Laboratorio biomeccanica 6- TMS e imaging 7- Laboratorio TMS 8- Laboratorio di Informatica Studiare il movimento umano • Controllo motorio • Sviluppo motorio • Apprendimento motorio • Disabilità Controllo Motorio • Campi di studio dei sistemi di controllo coinvolti nell’esecuzione di movimenti – Bio-meccanica: • La cinematica e la dinamica del movimento. La descrizione del movimento – Robotica • La modellizzazione dei movimenti. Previsione comprensione dei maccanismi possibili – Neuro-fisiologia • Relazione cervello-movimento – Psicologia • Relazione fra percezioni ed azioni Biomeccanica Robotica • La cinematica del movimento – Studiare come i segmenti corporei si spostano nel tempo e nello spazio nell’esecuzione di un movimento • La dinamica del movimento – Studiare come le forze impresse dai segmenti corporei generino un movimento Robotica • Modellizzazione dei meccanismi possibili che producono movimenti • Comprensione attraverso i modelli di quali possono essere le variabili rilevanti • Tutto quello che non posso costruire posso spiegare? Neurofisiologia, Psicologia – Studiare la distinzione fra i movimenti automatici e quelli che richiedono un controllo volontario – Misure di Imaging: studiare la connessione fra l’attività neuronale e il movimento Obbiettivi • Conoscere le diverse descrizioni del movimento umano ed i relativi strumenti utilizzati • Sapere come attraverso l’uso di questi strumenti avviene l’acquisizione ed l’elaborazione dei segnali • Saper costruire e analizzare modelli del movimento umano Perché studiare tutto ciò? • Perché l’osservazione ad occhio nudo non è sufficiente e spesso risulta non corretta • Perché ogni movimento è ridondante e presenta variabilità • Perché è necessario definire quali sono i pattern motori stabili e quali no • Il che significa: – Calcolare modelli del movimento analizzato – Trovare le variabili indipendentemente controllate Che cosa dobbiamo conoscere • Gli strumenti utilizzati per l’analisi del movimento • La natura del segnale registrato • I modelli ed i test sui modelli • Le applicazioni • Le interpretazioni In sintesi • Strumenti • Analisi • Modelli • Applicazioni Strumenti • Cinematica 3D: – Telecamere (Cinematografia); Accelerometri; Goniometri • Dinamica 3D: – Pedane di Forza ; Pedane Stabilometriche; Celle di Forza; Bracci robotici • Elettromiografia (EMG): – Di Superficie; Ad ago. • Transcranial Magnetic Stimulation (TMS): – Potenziali Motori Variabili calcolate • Cinematica 3D: – Spostamenti, Velocità, Accelerazioni del corpo o dei diversi segmenti corporei • Dinamica 3D: – Forze e momenti delle forze del corpo o dei diversi segmenti del corpo • EMG: – Attività elettrica del muscolo, agonisti antagonisti, intensità e velocità della contrazione, tempi di intervento della attivazione. • TMS: – Potenziali evocati, inibizione neuronale, localizzazione del sistema motorio Esempi • Sinergie articolari (vincoli e gradi di libertà) • Posture (migrazione del centro di pressione, COP) • Sinergie delle forze espresse EMG • Rappresentazione del movimento a livello cerebrale La riproducibilità del movimento • Data la ridondanza dei gradi di libertà del corpo umano un certo compito motorio: – non potrà mai essere soddisfatto esattamente allo stesso modo …ma – Alcune stabilità possono essere osservate • L’analisi del movimento può essere utilizzata per ricercare queste stabilità La variabilita’ a livello delle articolazioni e’ molto piu’ elevata rispetto a quella a livello del martello (il compito motorio). Diminuzione dei gradi di liberta’? • Fra tutte le traiettorie possibili scegliamo: – le piu’ “comode”: limitiamo l’ampiezza dei singoli movimenti articolari (Rosenbaum, 1998) – le piu’ “scorrevoli”: minimizziamo la derivata prima dell’accelerazione (Hogan &Flash,1987) – minimizziamo l’energia spesa (Alexander, 1984) – creiamo sinergie muscolari utilizzando il vincolo del compito motorio (Bernstein,1967) Speed-accuracy trade-off L’analisi del movimento può essere utilizzata per ricercare stabilità (Leggi) • Movimenti balistici – Curva della velocità a campana • Movimenti veloci e di precisione – Accelerazione e decelerazione asimmetrica • Legge di Fitts W W A IDa 40 10 10 IDb = 1.79 15 5 5 MT MT=a+b[ID] T2 b ID=[log2 (2A/W)] T1 a 1.79 2.07 Le sinergie nei movimenti • Sinergie neuromuscolari – Tri-fasica sinergie agonista antagonista in movimenti balistici EMG Le sinergie nei movimenti • Sinergie neuromuscolari – La velocità del movimento e le accelerazioni decelerazioni Curva della velocità Le sinergie nei movimenti • Sinergie neuromuscolari – Sequenze di movimenti apertura chiusura di angoli articolari in movimenti sani e non Escursione dei segmenti articolari Le sinergie nei movimenti • Sinergie neuromuscolari – Dita\Forze\Dimensioni oggetti Forza fra le dita 50 2Digits 3Digits 4Digits 5Digits Mean Impulse (Ns) 40 30 20 10 0 0 1 2 3 4 5 6 Participants 7 8 9 10 11 Le sinergie nei movimenti • Sinergie neuromuscolari – Efficacia\efficienza del movimento Consumo energetico\pattern motorio Che cosa sono i movimenti normali per una persona disabile? L’analisi dei movimenti “diversi” • • • • • Diagnosi Interventi (fisioterapici, farmacologici) Test sugli interventi eseguiti Analisi sul controllo Analisi sull’apprendimento Dove stanno le difficoltà? • • • • La ridondanza dei GdL I vincoli Movimenti “normali”, “atipici” Il movimento come soluzione finale che emergente fra vincoli e gradi di liberta’ • Il controllo centrale e periferico del movimento • Le proprieta’ adattative dei movimenti • Lo sport come palestra di soluzioni motorie adattative GdL e Vincoli • GdL = la capacità che un segmento articolare ha di muoversi indipendentemente – 7 gradi di libertà – arto superiore • Vincolo = impossibilità di effettuare movimento totale o parziale – Circonduzione arto inferiore E’ positivo avere un numero ridondante di GdL? • Permette di operare opzioni diverse nel risolvere problemi motori di tutti i giorni. E’ positivo avere vincoli? • Fondamentale per mantere stabilità e direzionare I movimenti Azione come proprietà emergente fra Vincoli e GdL corporei Percezione-Azione vincoli ambientali percettivi Movimento Controllo centrale e periferico • Controllo centrale: dal cervello ai muscoli – Relazione comando centrale sinergie distali • Controllo distale: – Relazione percezioni comandi centrali Controllo centrale Controllo periferico Come gestisce il SNC questa ridondanza? • La scelta di un pattern di controllo fra tanti possibili si basa sulla definizione di priorità (leggi di coordinazione motoria) che sono a tutt’oggi sconosciute. • Pattern motori osservati in popolazioni “atipiche”, mostrano l’esistenza di queste priorità. …continua • L’ipotesi è che in condizioni “atipiche” inclusi problemi di ordine percettivo (Sindrome di Down), biochimico (Parkinson), strutturali (danni alla spina dorsale, e amputati), il SNC potrebbe riconsiderare queste priorità I movimenti adattivi • Le “nuove priorità” rifletteranno lo stato del sistema mostrando schemi di movimento volontario molto diversi. • I pattern motori che appaiono essere così diversi, non dovrebbero essere considerati “patologici” ma “adattativi” rispetto alla patologia, • Questi infatti potrebbero essere visti come movimenti “ottimali” per quel sistema di produzione di azioni. Come intervenire allora? • Gli approcci riadattativi non dovrebbero essere diretti al riportare il pattern motorio il più vicino possibile a quello “normale”, ma piuttosto dovrebbero essere concentrati alla risoluzione di problemi che emergono dal pattern motorio osservato durante l’esecuzione di un compito motorio I movimenti normali e atipici: definizione classica • In genere l’assunzione che viene fatta è che: • Un pattern motorio “diverso” (che si differenzia dal movimento normale), e’ da considerarsi negativo. – i pattern di movimenti volontari osservati nella norma sono gli unici corretti – le deviazioni dai pattern motori normali riflettono una incapacita’ di controllo del SNC – noi conosciamo di piu’ il SNC del SNC stesso Ipotesi • La scelta di un pattern motorio, fra molti possibili, si basa sulla definizione di priorita’(regole) che sono definite da vincoli e gradi di liberta’ fisici, percettivi ed ambientali in relazione fra loro. • La scelta dara’ vita ad un pattern di coordinazione motoria unico che potra’ essere adattativo rispetto al compito motorio da compiere I Movimenti “Normali” Cambi delle priorita’ del SNC Bambini scoordinati Cambi delle priorita’ del SNC Media Jordan Lottatori di Sumo I Movimenti “normali” e “atipici” Cambi delle priorita’ del SNC Patologie neuro-motorie Bambini scoordinati Cambi delle priorita’ del SNC Media Jordan Lottatori di Sumo I cambi di priorita’ del SNC: “la scelta” • Le sinergie neuromuscolari dipendono: – dal compito motorio – dall’intenzionalita’ – dalle condizioni ambientali – e... – dalle condizioni fisiche Il controllo e’ a livello centrale • Reazioni preprogrammate: – 70ms di latenza – inferiore al TR – superiore al riflesso monosinaptico Il controllo e’ a livello distale • Animali spinalizzati mostrano movimenti a piu’ gradi di liberta’: – – – – precisi coordinati finalizzati in grado di “compensare” perturbazioni esterne Il movimento come “Proprieta’ Emergente” • Fine dell’idea dell’homunculus • Il movimento come noi lo osserviamo e’ il risultato finale della relazione fra la parte centrale e quella periferica in accoppiamento con l’ambiente (il compito motorio) Il movimento come “Pattern Dinamico” • Il SNC sceglie i parametri principali che devono essere considerati per far emergere un pattern motorio che sia adattivo al compito motorio e funzionale ai vincoli esistenti Il movimento “atipico” • Il sistema motorio che ha subito delle lesioni dovra’ ri-elaborare: – nuove priorita’ e/o leggi coordinative – nuove soluzioni motorie in virtu’ dei vincoli emersi (la patologia) utilizzando i gradi di liberta’ a disposizione • Diverso pattern motorio ma funzionale ! Cambiare i comandi centrali e/o le sinergie motorie • Cambiare comando centrale: – imparare a scrivere con la mano non dominante – imparare sequenze di movimenti alternative • Cambiare le sinergie motorie: – il tempo di apertura e chiusura degli angoli articolari Lo studio del movimento: (cinematica, dinamica, EMG ecc.) • Definisce di un gesto la modalita’ di controllo e/o di “scelta”: – E’ cambiato il comando centrale? – Sono cambiate le sinergie muscolari? • Scinde di un gesto le componenti adattative da quelle non adattative • Definisce quali sono le condizioni motorie utili ed utilizzabili