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Domenica è la Giornata mondiale dell'acqua:
la mostra di Cambellotti a Bari celebra questo bene primario
Palazzo dell’Acquedotto Pugliese, Bari
fino al 14 giugno 2015
Domenica 22 marzo è la Giornata Mondiale dell'Acqua - World Water Day, proclamata
dall'Assemblea delle Nazioni Unite dal 1993. La mostra allestita al Palazzo
dell’Acquedotto Pugliese celebra proprio il primo centenario dell’arrivo dell’acqua nelle
terre assetate di Puglia (1915-2015), con un grande omaggio alla poliedrica personalità
dell’artista Duilio Cambellotti. Le porte di questa “Cattedrale dell’acqua” si aprono sulle
stanze dove l'acqua scorre da grossi vasi dipinti e dalle stele femminili di marmo sulle
pareti, dispensatrici dell'acqua risucchiata dalle vene di un fiume “addomesticato”
COMUNICATO STAMPA
Dal 1993 l'Assemblea delle Nazioni Unite ha proclamato il 22 marzo Giornata Mondiale
dell'Acqua - World Water Day, sviluppando ogni anno un tema specifico su cui richiamare
l'attenzione dell'opinione pubblica. Il 2015 è stato dedicato ad "acqua e sviluppo sostenibile".
La mostra “Duilio Cambellotti. Le grazie e le virtù dell’acqua”, in corso al Palazzo
dell’Acquedotto Pugliese, celebra proprio il primo centenario dell’arrivo dell’acqua nelle terre
assetate di Puglia (1915-2015), con un grande omaggio alla poliedrica personalità dell’artista
Duilio Cambellotti.
Monumento unico in Italia, il Palazzo dell'Acquedotto Pugliese si apre al visitatore come lo
scrigno prezioso delle simbologie dell’acqua, delle sue grazie e delle sue virtù, realizzate da
questo geniale artista. Visitabile fino al 14 giugno, la mostra è promossa dalla Regione Puglia e
la Città di Bari, con il contributo della Banca Popolare di Bari e la preziosa collaborazione della
Wolfsoniana Fondazione regionale per la Cultura e lo Spettacolo di Genova e l’Archivio
Cambellotti di Roma.
“La sede dell’Acquedotto Pugliese – spiega Nicola Costantino, Amministratore Unico di
Acquedotto Pugliese - è insieme contenitore e soggetto, in quanto “macro-opera d’arte” a
scala architettonica, di questa mostra. Quando Duilio Cambellotti accettò, nel 1931, l’incarico di
“direzione delle decorazioni” per la sede dell’Ente, già autonomamente progettata, non
interpretò tale compito in termini di semplice abbellimento, cosmetico e sovrastrutturale, di un
nuovo edificio pubblico, ma come impegno a “concepire immagini, soggetti ed espressioni
ornamentali riferentisi all’impresa dell’Acquedotto di Puglia e ai suoi effetti; e tradurre tutto ciò in
modo che possa risultare permanente sulle pareti a decorazioni degli ambienti e a ricordo
dell’impresa compiuta”. Una “cattedrale laica” quindi, destinata a celebrare l’immane opera di
ingegneria (all’epoca il più grande acquedotto del mondo), la “impresa” appunto, di chi era
riuscito a portare nella sitibonda Puglia, in pochi anni, la più fondamentale delle risorse naturali.
Cambellotti introduce innumerevoli riferimenti all’acqua non solo sulle pareti, ma anche nei
pavimenti, con splendidi inserti in marmo policromo e in metallo, in alcune magnifiche sculture,
negli originalissimi arredi, ed in mille piccoli ma essenziali dettagli: i “corsi d’acqua” dipinti, o in
pietra, o in madreperla, gli ulivi e le spighe stilizzati, le anfore sulle porte e nelle vetrate, le
maniglie a forma di viadotto romano, la fontana nella corte interna, fino alle staffe di fissaggio
dei pluviali, realizzate in ferro battuto con forma di biscia d’acqua.
Un’acqua tanto più benefica in quanto destinata ad alleviare l’atavica sofferenza di un
territorio costituzionalmente arido: “l’acqua è insegnata dalla sete”, recita Emily Dickinson, e
l’opera di Cambellotti ci insegna la preziosità dell’acqua viva, che scorre finalmente abbondante
e salvifica per i nostri territori, contrapposta a quella povera e stagnante dei pochi pozzi e delle
tante cisterne della nostra storia”.
Nella mostra “Duilio Cambellotti. Le grazie e le virtù dell’acqua” le porte di questa “Cattedrale
dell’acqua” si aprono sulle stanze dove l'acqua scorre da grossi vasi dipinti, dalle stele
femminili di marmo sulle pareti, quasi divinità metafisiche, ieratiche e silenziose, dispensatrici
dell'acqua risucchiata dalle vene di un fiume “addomesticato”, fino al trionfo del grande tubo
dipinto sulle tele della Sala del Consiglio, trionfo della tecnologia idraulica accompagnata dalla
danza delle lavandaie che strizzano lunghi panni bianchi mentre sugli ulivi sventolano al sole
grandi bandiere di lenzuola messe ad asciugare. Nel Palazzo delle Acque, pensato e allestito
come una favola, gli arredi sono concepiti come troni di rustiche principesse, gli armadi degli
uffici stilizzate dispense di tesori sui quali vegliano volti femminili dai capelli d'acqua
madreperlata.
Il lavoro che Cambellotti dedica al Palazzo dell’Acquedotto Pugliese rappresenta la sintesi di un
lungo percorso artistico che lo aveva visto protagonista nelle arti plastiche, della scultura,
pittura, scenografia teatrale, ceramica, illustrazione editoriale, architettura e design.
Questo evento espositivo raccoglie la narrazione di questo percorso con oltre centoventi
opere quali dipinti, disegni, illustrazioni, celebri sculture in bronzo come la monumentale “Fonte
della Palude”, ceramiche, terrecotte, vetrate, mobili e quaranta bozzetti preparatori eseguiti per
il Palazzo dell’Acquedotto, in un susseguirsi di argomenti dedicati: la spiga e l’ulivo, le mille e
una notte, il mondo della natura, la grazia delle donne, le virtù dell’acqua, gli stili e gli arredi.
Per informazioni sulla mostra: www.mostracambellotti.it
COORDINATE MOSTRA
Luogo: Palazzo dell’Acquedotto Pugliese, Bari
Durata: 27 febbraio - 14 giugno 2015
Enti promotori: Acquedotto Pugliese, Regione Puglia, Comune di Bari
In collaborazione con: Wolfsoniana Fondazione regionale per la Cultura e lo Spettacolo di
Genova e Archivio Cambellotti di Roma.
Sponsor unico: Banca Popolare di Bari
Organizzazione: Sistema Museo
A cura di: Emanuela Angiuli
Orari di apertura: da martedì a domenica e festivi 10.00 – 18.00. Chiuso lunedì non festivo.
È possibile prenotare l’apertura straordinaria per visite riservate.
Tariffe: intero 6,00 euro; ridotto A 4,00 euro (gruppi di almeno 15 unità, soci TCI, soci Banca
Popolare di Bari); ridotto B 3,00 euro (6-18 anni, soci TCI e soci Banca Popolare di Bari in
gruppi maggiori di 15 unità, soci CRAL AQP, ex-dipendenti Acquedotto Pugliese); omaggio fino
a 5 anni, disabili e accompagnatore, giornalisti accreditati, dipendenti Acquedotto Pugliese e
dipendenti Aseco.
Audioguida: compresa nel biglietto.
Catalogo: Silvana Editoriale
Per informazioni e prenotazioni: Sistema Museo 199 151 123 (dal lunedì al venerdì dalle 9.00
alle 15.00 escluso i festivi) - [email protected] - www.mostracambellotti.it