Bilancio 2015

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Bilancio 2015
CreditAgri Italia s.c.p.a.
Bilancio 2015
CreditAgri Italia – Ente Italiano di Garanzia Fidi e Assistenza Tecnico Finanziaria in Agricoltura
CreditAgri Italia s.c.p.a. | Ente Intermediario Finanziario Vigilato dalla Banca d’Italia |
Sede legale e Direzione Generale: Via XXIV Maggio n. 43 - 00187 Roma | Tel. 06.47830301 Fax 06.47830317 | www.creditagri.com |
[email protected] | Iscrizione REA di Roma 1285987 | Codice fiscale e n. di iscrizione al Registro Imprese di Roma 02397650926 | P. Iva 02397650926 |
Banca d’Italia n. 19556.0 ex Art. 107 - Elenco Speciale del TUB | Albo Coop. n. A142619
CreditAgri Italia s.c.p.a.
Bilancio 2015
INDICE
ORGANI SOCIALI................................................................................................................................................ 2
RELAZIONE SULLA GESTIONE ............................................................................................................................ 3
PROSPETTI DI BILANCIO.................................................................................................................................. 46
STATO PATRIMONIALE ............................................................................................................................... 47
CONTO ECONOMICO................................................................................................................................... 48
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA....................................................................................... 49
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO ....................................................................... 50
RENDICONTO FINANZIARIO........................................................................................................................ 51
NOTA INTEGRATIVA ........................................................................................................................................ 53
PARTE A - POLITICHE CONTABILI ................................................................................................................ 54
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE ........................................................................ 82
PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO ................................................................................ 97
PARTE D - ALTRE INFORMAZIONI ............................................................................................................. 109
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE......................................................................................................... 135
RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE .................................................................................................. 139
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ORGANI SOCIALI
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
Consigliere Delegato
Vice Presidente Vicario
Vice Presidente
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Sabino Cassese
Roberto Grassa
Aldo Mattia
Franco Angiolino Gatti
Giovanni Barbara*
Sara Landini
Vincenzo Gesmundo
Angelo Della Valentina
Francesco Visco
COMITATO ESECUTIVO NAZIONALE
Presidente
Componenti:
Roberto Grassa
Aldo Mattia
Giovanni Barbara*
Franco Angiolino Gatti
Visco Francesco
COLLEGIO SINDACALE
Presidente
Sindaco effettivo
Sindaco effettivo
Sindaco supplente
Sindaco supplente
Donato Varani
Luciano Calandra
Stefano Melchiorri
Gennaro Auletta
Francesca Volpe
SOCIETA’ DI REVISIONE
Deloitte & Touche S.p.A.
DIREZIONE GENERALE
Direzione Generale
*dimissionario dal 17 marzo 2016
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Roberto Grassa
RELAZIONE SULLA GESTIONE
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IL QUADRO DI RIFERIMENTO MACROECONOMICO
L’anno 2015, come si evince dalle risultanze dei Bollettini Statistici pubblicati dalla Banca d’Italia, è stato
caratterizzato da una dinamica andamentale del credito agrario alquanto preoccupante sotto il profilo
dell’incremento delle sofferenze e della residuale marginalità di crescita di nuovi impieghi.
I dati della Banca Centrale evidenziano che tra il 2014 e il 2015, con particolare riferimento ai dati pubblicati
sul BolStat Terzo 2014 e BolStat Terzo 2015, gli impieghi complessivi in Agricoltura sono cresciuti di appena
700 milioni di euro, registrando un trend di crescita dell’1.6% rispetto all’anno precedente, mentre nello
stesso arco temporale le sofferenze hanno registrato un incremento secco dell’1.5% passando da 4.9 a 5.6
miliardi di euro.
Per la prima volta nell’arco di 10 anni si assiste ad una dinamica di crescita degli impieghi totali (44.6 miliardi
di euro al terzo T. 2015) completamente assorbita dall’incremento delle sofferenze (5.6 miliardi di euro al
terzo T. 2015), con una incidenza di queste ultime pari al 12.5% (il livello più elevato mai registrato negli
ultimi 15 anni).
L’elemento di straordinaria portata è focalizzabile in particolare negli ultimi 4 anni di osservazione, arco
temporale nel quale si sono registrate masse critiche di deterioramento del credito che lasciano poco spazio
a felici interpretazioni.
Nel 2011 gli impieghi totali in Agricoltura ammontavano a 42.9 miliardi di euro (Fonte BolStat Banca d’Italia
Terzo 2011), mentre l’incidenza dei crediti a sofferenza si attestava a 3.2 miliardi di euro con una incidenza
pari al 7.4%. Nell’arco di 4 anni il trend di crescita delle sofferenze - come evidente - ha segnato un + 75%,
mentre la dinamica degli impieghi nello stesso periodo ha evidenziato un insignificante +4%.
Un andamentale che in pochissimo tempo ha segnato una drastica battuta di arresto nei processi di
finanziamento a copertura di investimenti o riposizionamenti debitori destinati ad incrementare o migliorare
gli asset e la gestione delle PMI agricole (+1.7 miliardi di euro tra il 2001 e il 2015), per contro una elevatissima
incidenza dei crediti a sofferenza (+2.4 miliardi di euro tra il 2001 e il 2015).
Anche in questo caso si evidenzia per la prima volta a distanza di circa 20 anni come il trend evolutivo dei
crediti deteriorati sia cresciuto molto più velocemente dello stock degli impieghi e, come ulteriore elemento
aggravante, la irrilevante crescita degli affidamenti è strettamente legata ad operazioni di consolidamento
e/o riposizionamento di passività.
Alla lettura degli elementi quali-quantitativi che oggi caratterizzano il credito agrario – così come lo hanno
caratterizzato nell’ultimo triennio - mal si accompagnano i dati economici afferenti all’agroalimentare
italiano, sempre più trainante sui mercati internazionali e ancor più determinante nella componente PIL
nazionale come unico settore della produzione in crescita costante.
Nell’ultimo biennio l'Italia ha esportato prodotti agroalimentari (una categoria che oltre a frutta e ortaggi
comprende molte altre categorie come carni, latticini, commodities e molto altro) per 33,333 miliardi di euro,
coprendo il 3% della quota mondiale e attestandosi al 10 posto nel ranking mondiale. Nel medesimo arco
temporale le esportazioni sono cresciute del 5% circa.
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Un settore della produzione dunque di elevatissimo standard e di forte appeal per i mercati internazionali e
con particolare afferenza ai nuovi Paesi ricchi che annoverano una potenziale clientela di oltre 300 milioni di
consumatori orientati a beni agroalimentari di eccellente qualità.
Aspetto cruciale dell’intero settore è la capacità di innovare e aggregare processi e dinamiche strategiche di
lungo termine orientate alle politiche dell'UE e relative allo sviluppo rurale nel periodo 2014-2020, ovvero:
-
stimolare la competitività del settore agricolo;
garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l'azione per il clima;
realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali, compresi la
creazione e la difesa dei posti di lavoro.
Da questi percorsi ci si attende una totale ripartenza culturale dell’economia agroalimentare anche sotto il
profilo di nuovi investimenti strutturali, coesi al fine di promuovere il trasferimento di conoscenze e
l'innovazione nel settore agricolo, destinando gli sforzi economici e finanziari a potenziare la redditività e la
competitività di tutti i tipi di agricoltura attraverso tecnologie innovative per le aziende agricole.
Il 2016 e più in generale il prossimo quinquennio saranno dunque caratterizzati dagli interventi di sostegno
agli investimenti, finalizzati a traguardare le nuove strategie economiche comunitarie, forti di una importante
dotazione finanziaria destinata a dare contribuzione alle coperture finanziarie necessarie alla realizzazione
dei progetti innovativi di sviluppo.
I PSR a caratterizzazione regionale, prossimi alla programmazione già dal primo semestre 2016, giocheranno
un ruolo determinante per l’economica agraria del Paese, centralizzando nel comparto bancario-finanziario
importanti attese in termini di accesso al credito ed erogazione di garanzie a sostegno dell’attività di impiego.
Il settore avrà così a disposizione per i prossimi sette anni un budget complessivo di 20,85 miliardi euro da
indirizzare verso le sei priorità individuate per lo sviluppo rurale dal nuovo regolamento. Oltre il 73% del
budget nazionale è stato destinato alla gestione del rischio, con una dotazione di 1.640 milioni di euro di
spesa pubblica assegnata. Seguono gli interventi per il piano irriguo con il 13% (300 mil. euro) e le misure
sulla biodiversità animale con il 9% della dotazione (200 mil. euro).
Infine, alla Rete rurale nazionale saranno destinate risorse per 100 milioni di euro, pari a una quota del 5%
sul totale delle risorse nazionali.
Nella ripartizione dei fondi per i programmi delle singole Regioni: la quota finanziaria di 18,62 miliardi di euro
è stata attribuita alle singole regioni tenendo conto sia della capacità di utilizzazione delle risorse
comunitarie, molto diversificata tra competitività e convergenza, sia del "criterio storico" per cui ciascuna
regione riceve una dotazione FEASR almeno pari a quella della programmazione 2007-2013.
Alle regioni del centro-sud (convergenza e transizione) è stata assicurata la quota aggiuntiva di risorse
pubbliche dell'1,25% in più rispetto a quanto ricevuto nel 2007-2013, per complessivi 92,2 milioni di euro.
Nel contempo, al fine di agevolare il completo utilizzo delle risorse, il tasso di cofinanziamento comunitario
di tali regioni è stato aumentato al 60,5% rispetto al 57,5% della precedente programmazione. L'aumento
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della quota a carico dell'Unione Europea ha in questo modo liberato risorse nazionali che sono state
redistribuite alle regioni competitività, in ragione della buona capacità di spesa dimostrata nell'ultima
programmazione.
Il tasso di partecipazione comunitario di conseguenza è diminuito al 43,12% (rispetto al consueta quota del
44%), sviluppando una maggiore spesa pubblica ma determinando parallelamente un onere aggiuntivo a
carico del bilancio statale e regionale.
Un terzo capitolo è rappresentato dalle regioni in fase di transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna), il cui tasso
di cofinanziamento comunitario si attesta al 48%.
In particolare, assegnazioni aggiuntive specifiche hanno riguardato l'Abruzzo, la Provincia Autonoma di
Trento e la Liguria. L'Abruzzo beneficia di una dotazione supplementare (il 4,85% in più) a compensazione del
passaggio da regione in obiettivo competitività a regione in transizione, mentre la Provincia Autonoma di
Trento e la Regione Liguria hanno ricevuto una dotazione aggiuntiva specifica per bilanciare la quota
regionale più alta pagata nell'attuale programmazione. Il PSR di Trento riceve 14,5 Mil. euro in più, mentre
quello della Liguria 13,4 mil. euro.
Per quanto riguarda il cofinanziamento delle quattro misure nazionali, il 45% delle risorse sono assicurate
dall'Unione Europea, mentre il restante 55% dallo Stato per un importo a carico del bilancio nazionale di circa
1,23 miliardi di euro.
Omogeneo è invece il riparto interno delle risorse, come previsto dall'art. 8 delle legge di stabilità che stanzia
le risorse per la copertura della quota nazionale dei programmi cofinanziati dall'Unione Europea nel settore
dei fondi strutturali, pesca e sviluppo rurale.
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IL RUOLO DEI CONFIDI E LE CRITICITA’
L’attuale contesto economico e finanziario, in modo particolare nell’arco temporale che va dal 2010
al 2015, ha registrato una sempre più articolata e crescente domanda di garanzie destinate a
favorire l’accesso al credito da parte delle PMI.
La stretta creditizia che nell’ultimo quinquennio ha caratterizzato sempre più una diffusa
refrattarietà del sistema bancario a concedere nuove linee di credito e spesso a revocare gli
affidamenti in essere, ha significativamente contribuito ad innescare il rischio di prociclicità, ovvero
ad inasprire ulteriormente la crisi economica e finanziaria mediante la volontaria creazione di un
corto circuito di liquidità in un particolare momento di deficitario reperimento di fonti di copertura
finanziaria.
I risultati dannosi di questa gestione falsamente strategica sono leggibili nella dinamica di crescita
del credito deteriorato, con particolare riferimento alle sofferenze bancarie e ai relativi costi di
copertura che hanno contribuito sensibilmente a pesare sui conti economici degli enti vigilati e
pertanto ad incrementare sostanzialmente il costo del rischio.
In questo contesto si sviluppa con maggiore velocità e progressione il naturale ricorso del sistema
bancario a forme di contenimento/mitigazione del rischio, rubricato come elemento necessario e
quindi determinante per poter concedere nuovi affidamenti alle PMI, ovvero mantenere in vita gli
affidamenti pre-esistenti.
In sintesi le banche hanno attivato nell’ultimo quinquennio una politica creditizia sempre più
selettiva e, in forma di prassi generale, hanno rivalutato il ricorso alle garanzie dei Confidi Vigilati ai
sensi dell’Art. 107 del TUB (attuale Art. 106 del nuovo TUB), quali enti dirimenti per assicurare una
attenta policy di affidamento imprenditoriale e garantire al contempo agli enti finanziatori di poter
mitigare il proprio rischio di credito e ridurre in certa misura i costi di accantonamento a patrimonio
di vigilanza.
Nei fatti e nella sostanza il sistema bancario e la stessa Banca d’Italia riconoscono ai Confidi Vigilati
un ruolo determinante per una equilibrata gestione del credito, non solo sotto l’aspetto di
finanziarie mutualistiche che erogano crediti di firma destinati a favorire l’affidamento di PMI
socie/clienti, ma anche come enti di pubblico interesse generatori di ponderazioni necessarie al
mercato del credito per una più razionale e meno costosa gestione del rischio.
La nuova mission dei Confidi sottoposti a vigilanza prudenziale da parte della Banca d’Italia si
concentrerà nei prossimi anni nel rappresentare una Consulting System per le PMI, un vero
collettore tra sistema bancario e tessuto imprenditoriale in grado di leggere e valutare in modo
sistemico e scientifico le dinamiche andamentali, patrimoniali ed economiche - finanziarie
dell’impresa, ponendosi come vero Personal Advisor specializzato.
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I RISULTATI OTTENUTI NELL’ANNO
Per effetto delle dinamiche sopra citate, il 2015 si chiude con un decremento dei ricavi derivanti
prevalentemente da una riduzione delle attività ordinarie di concessione di garanzia a valere su
affidamenti autoliquidanti (Anticipo contributi PAC, anticipo crediti commerciali su
conferimento/vendita di prodotti agricoli ecc.), ovvero ancora su linee di credito di medio-lungo
termine destinate a sostenere processi di investimento di natura strutturale legati all’incremento
delle dotazioni agrarie e all’ampliamento o miglioria del capitale fondiario.
Il disposto combinato derivante dalla forte riduzione delle attività di concessione di garanzia sui fidi
autoliquidanti e sui finanziamenti a M/L termine, unitamente all’incremento delle componenti
deteriorate con particolare riferimento all’incremento delle sofferenze, ha comportato una
contrazione dei ricavi di circa 1.6 milioni di euro e un aumento dell’incidenza di costi di
accantonamento per deterioramento crediti.
Nel corso del 2015 dunque si è registrato un calo dei ricavi rispetto alla gestione 2014 quale diretta
conseguenza di una riduzione dei volumi garantiti.
In termini generali i costi sono rimasti pressoché allineati rispetto alle previsioni del piano industriale
2016 -2018 recentemente depositato in Banca d’Italia a corredo dell’istanza di abilitazione e
iscrizione all’Albo unico degli Intermediari Finanziari Vigilati e, in taluni casi e per talune macrocomponenti, risultano perfino ridotti rispetto alla pianificazione prospettica.
Sono stati posti in essere nel corso del 2015 importanti investimenti di adeguamento strutturale del
Confidi, con particolare riguardo ai responsabili delle principali funzioni direttive, nell’ottica di
perfezionare l’organico rispetto alle scelte evolutive dell’Azienda e nell’ottica di dare corso agli
importanti cambiamenti derivanti dall’istituzione del nuovo Albo ex Art. 106 del TUB post D. Lgs.
141/10, nonché ai disposti normativi e regolamentari derivanti dalla Circ. 288 di Banca d’Italia e dal
Decreto MEF 53 /2015.
L’intera struttura organizzativa del Confidi è stata pertanto rafforzata in termini di expertise
attraverso l’introduzione di nuove figure professionali, armonizzando una forte coesione tra le
principali funzioni di direzione centrale: dalla direzione crediti, alla direzione amministrativa,
passando al risk manager e la rete tecnico-commerciale, per arrivare alle funzioni di controllo di
secondo e terzo livello.
Nell’ambito di una profonda razionalizzazione funzionale, anche al fine di garantire un esercizio dei
controlli di primo livello sempre più fluido e costante, gli ambiti territoriali sono stati suddivisi in
nove Macro Aree, denominate Region, dirette da un RMA (Regional Manager) che a sua volta riporta
direttamente all’Amministratore Delegato.
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Ogni Region ha un suo NVC (Nucleo Valutazione Crediti) che provvede alla valutazione del merito di
credito delle istanze di competenza territoriale, in coerenza con le policy aziendali in materia di
assunzione di rischio. Il NVC riporta direttamente al Direttore Crediti e non ha alcuna dipendenza
gerarchica e funzionale con l’apparato operativo territoriale, proprio al fine di garantire la massima
indipendenza nell’esercizio delle sue funzioni di analista creditizio.
In ciascuna Region è altresì presente un AMD (Administration Manager) che provvede alla
asseverazione formale e sostanziale dei corredi documentali che compongono il fascicolo credito e
il fascicolo cliente/socio, assicurando con apposito verbale asseverativo la completezza
documentale fisica (cartacea) e informatica (AUI) degli archivi.
L’ADM riporta direttamente al Central Manager Amministrativo presso la direzione centrale e non
ha alcuna dipendenza gerarchica e funzionale con l’apparato operativo territoriale, proprio al fine
di garantire la massima indipendenza nell’esercizio delle sue funzioni di controller.
Tutta la rete distributiva è composta da Local Advisor, figure tecnico-commerciali che rimettono al
coordinamento di macro-area, ovvero ad un Regional Manager. La rete dei Local Advisor è
sottoposta alla direzione tecnico-commerciale del Territory Manager, quale figura direttiva
espressione della direzione centrale deputata alla assegnazione e monitoraggio dei budget
commerciali e alle attività di marketing territoriale.
IL PORTAFOGLIO GARANZIE
Il mercato di riferimento di CreditAgri Italia sono le piccole e medie imprese operanti in ambito
agricolo, agroalimentare, agro meccanico e agro industriale. Al 31.12.2015 i soci di CreditAgri Italia
sono 19.532 di cui affidati 5.839. Se si tiene conto degli attuali impegni (richieste di garanzia
formalmente deliberate ma rispetto alle quali il relativo finanziamento non risulta erogato)
sottoscritti pari ad Euro 18.514.791, non rappresentati nella tabelle di stock sotto riportate, il
numero complessivo degli affidati è pari a 6.321
Nelle tabelle che seguono si descrivono le principali caratteristiche dello stock di garanzie in essere
al 31.12.2015.
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STOCK PER REGIONE
REGIONI
GARANZIE IN ESSERE
31.12.2015
31.12.2014
INCIDENZA %
31.12.2015
31.12.2014
LOMBARDIA
41.428.941
53.288.687
18,96%
24,71%
VENETO
39.614.081
39.117.836
18,13%
18,14%
SICILIA
16.598.105
17.751.305
7,60%
8,23%
FRIULI VENEZIA GIULIA
17.548.961
18.336.938
8,03%
8,50%
EMILIA ROMAGNA
32.473.913
23.741.483
14,87%
11,01%
SARDEGNA
14.005.478
12.748.331
6,41%
5,91%
PIEMONTE
12.557.569
12.473.511
5,75%
5,78%
LAZIO
17.089.157
14.709.008
7,82%
6,82%
TOSCANA
5.624.230
5.062.317
2,57%
2,35%
ABRUZZO
1.828.189
1.933.793
0,84%
0,90%
CAMPANIA
4.313.600
3.253.697
1,97%
1,51%
UMBRIA
3.420.221
3.466.334
1,57%
1,61%
LIGURIA
2.965.738
2.772.784
1,36%
1,29%
PUGLIA
2.097.798
2.010.364
0,96%
0,93%
BASILICATA
1.918.217
1.392.071
0,88%
0,65%
CALABRIA
2.046.359
1.133.322
0,94%
0,53%
TRENTINO ALTO ADIGE
1.555.524
1.290.952
0,71%
0,60%
MARCHE
1.092.319
915.147
0,50%
0,42%
MOLISE
280.236
286.404
0,13%
0,13%
TOTALE
218.458.636
215.684.283
100,00%
100,00%
La classificazione per fasce di importo e relative incidenze sul totale in essere:
STOCK PER CLASSE DI AFFIDAMENTO
CLASSI DI AFFIDAMENTO
GARANZIE IN ESSERE
31.12.2015
31.12.2014
INCIDENZA %
31.12.2015
31.12.2014
< = 50.000
89.590.816
90.843.798
41,01%
42,12%
DA 50.001 A 100.000
53.033.429
48.606.358
24,28%
22,54%
DA 100.001 A 150.000
30.888.090
32.038.302
14,14%
14,85%
DA 150.001 A 200.000
12.769.132
14.203.354
5,85%
6,59%
DA 200.001 A 250.000
11.086.025
9.703.139
5,07%
4,50%
DA 250.001 A 500.000
18.160.364
17.361.873
8,31%
8,05%
DA 500.001
TOTALE
2.930.780
2.927.458
1,34%
1,36%
218.458.636
215.684.283
100,00%
100,00%
In riferimento alla suddivisione per classi di affidamento è da notare che il 41% delle garanzie rilasciate è al
di sotto dei 50.000. Questo conferma la tendenza al contenimento del rischio per singolo affidato e la
generale parcellizzazione del rischio.
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STOCK PER FORMA TECNICA FINANZIAMENTO SOTTOSTANE LA GARANZIA
FORMA TECNICA SOTTOSTANTE
GARANZIE IN ESSERE
31.12.2015
INCIDENZA %
31.12.2014
31.12.2015
31.12.2014
FIDI DI CONTO E FINANZIAMENTI A BREVE
23.456.733
25.608.024
10,74%
11,87%
CHIROGRAFARI
92.955.148
89.365.987
42,55%
41,43%
101.237.134
100.052.503
46,34%
46,39%
77.831
39.174
0,04%
0,02%
731.791
618.595
0,33%
0,29%
218.458.636
215.684.283
100,00%
100,00%
IPOTECARI
LEASING
CONTROGARANZIA SUSSIDIARIA
TOTALE
Qualità del credito
La seguente tabella riporta la suddivisione dello stock di garanzie in essere al 31.12.2015 suddivise per grado
di rischio assegnato all’impresa.
STOCK PER GRADO DI RISCHIO
GRADO DI RISCHIO
GARANZIE IN ESSERE
31.12.2015
IN BONIS
183.922.908
SCADUTO DETERIORATO
INCIDENZA %
31.12.2014
31.12.2015
31.12.2014
185.517.072
84,19%
86,01%
6.479.435
5.111.905
2,97%
2,37%
INADEMPIENZA PROBABILE
10.891.140
12.231.930
4,99%
5,67%
SOFFERENZA
17.165.153
12.823.375
7,86%
5,95%
218.458.636
215.684.283
100,00%
100,00%
TOTALE
GRADO DI RISCHIO
NUM. AZIENDE*
31.12.2015
IN BONIS
INCIDENZA %
31.12.2014
31.12.2015
31.12.2014
5.006
5.775
85,68%
89,01%
SCADUTO DETERIORATO
200
155
3,42%
2,39%
INADEMPIENZA PROBABILE
265
281
4,54%
4,33%
SOFFERENZA
372
277
6,37%
4,27%
5.843
6.488
100,00%
100,00%
TOTALE
Tra le sofferenze si annoverano anche i crediti di cassa derivanti da garanzie escusse che sono rappresentati
nella seguente tabella:
GRADO DI RISCHIO
CREDITI PER CASSA
31.12.2015
31.12.2014
SOFFERENZA DI CASSA
2.211.059
2.210.917
TOTALE
2.211.059
2.210.917
11
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
NUM. AZIENDE
31.12.2015
31.12.2014
53
53
50
50
Si riporta di seguito il dettaglio delle lettere di fideiussione emesse nel corso del 2015 (escluse quelle di contro
– garanzia rilasciate a favore di SGFA):
Lettere di fideiussioni emesse: 1.605 (alla data della redazione del presente bilancio annullate n. 24
fideiussioni per rinuncia clienti/soci o altri fattori equipollenti);
Importo nominale complessivo finanziamenti: Euro 164.706.018;
Valore rischio assunto garanzie (al netto di quelle sinora annullate): Euro 56.772.486;
% media di intervento di garanzia: 35,21%.
La situazione delle lettere di fideiussione suddivise per Regione, emesse per le “Operazioni ordinarie”
(escluse quelle sinora annullate, nonché PAC/Tabacco/SGFA) è la seguente:
Divisione territoriale
Abruzzo
Bas i l i ca ta
Ca l a bri a
Ca mpa ni a
Emi l i a Roma gna
Fri ul i Venezi a Gi ul i a
La zi o
Li guri a
Lomba rdi a
Ma rche
Mol i s e
Pi emonte
Pugl i a
Sa rdegna
Si ci l i a
Tos ca na
Trenti no Al to Adi ge
Umbri a
Veneto
Totale
Numero lettere di
fideiussione emesse
15
15
16
29
171
62
118
37
170
13
2
71
13
149
89
45
10
12
146
1.183
Valore garanzia
Garanzia concessa %
(rischio assunto in
media
euro)
472.850
46,46%
761.000
46,12%
566.679
36,62%
1.798.500
45,94%
12.699.565
35,84%
1.957.000
43,61%
7.458.708
44,41%
1.016.000
40,13%
7.703.918
35,11%
640.000
36,16%
45.500
50,00%
4.072.820
41,73%
587.102
47,11%
3.538.705
40,05%
2.441.921
46,47%
1.379.269
42,64%
655.500
32,82%
368.050
41,07%
7.677.682
38,00%
55.840.768
38,65%
Relativamente all’operatività per alcune specifiche tipologie di interventi abbiamo invece la seguente
situazione:
Anticipo PAC - Lettere di fideiussione emesse (al netto di quelle sinora annullate)
12
Numero lettere di fideiussione emesse
Posizioni garantite
392
744
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Valore garanzia
(rischio assunto)
918.493
Garanzia concessa
5%
Anticipo Tabacco - Lettere di fideiussione emesse
Numero lettere di fideiussione emesse
Posizioni garantite
6
6
Valore garanzia
(rischio assunto)
13.225
Garanzia concessa
Importo garanzia
rilasciata da SGFA
650.000
525.000
30.000
1.205.000
Controgaranzia
concessa
7,5%
7.5%
7.5%
7,5%
5%
Contro-garanzia a favore di SGFA - Lettere di fideiussione emesse
Divisione territoriale
Numero lettere di
fideiussione emesse
2
2
1
5
Pi emonte
Lomba rdi a
Si ci l i a
Totale
Valore rischio assunto controgaranzie: Euro 90.375.
LE RISORSE PROFESSIONALI
Nel corso del 2015 è stata avviata una revisione della struttura della Direzione Generale con la nomina di tre
Central Manager ai quali è stato assegnato il compito di coordinare le diverse funzioni centrali.
Si è, altresì, proceduto alla revisione dei ruoli sulla rete territoriale, con l’introduzione della figura del
Territory Manager, che ha la responsabilità dell’attività commerciale, di budgeting e di nove Regional
Manager che sovraintendono le attività dei responsabili locali.
Le seguenti tabelle riportano la suddivisione del personale dipendente al 31.12.2015.
CATEGORIE
31.12.2015
di cui:
Uomini
Totale
Di ri genti
Qua dri
Qua dri T.D.
Impi ega ti
Impi ega ti T.D.
Totale
1
25
1
57
13
97
di cui :
Donne
31.12.2014
di cui:
Uomini
Totale
1
20
1
34
9
65
0
5
0
23
4
32
31.12.2015
di cui:
Uomini
58
6
1
65
di cui :
Donne
28
3
1
32
2
24
0
51
7
84
1
19
0
29
7
56
VARIAZIONE
di cui :
Donne
Assoluta
0
5
0
22
0
27
%
(1)
1
1
6
6
13
-50,0%
4,2%
11,8%
85,7%
15,5%
COMPOSIZIONE PER CLASSI DI ANZIANITA'
Totale
Fino a 5 anni
Da 6 a 10 a nni
Da 11 a 15 a nni
Ol tre 15 a nni
Totale
13
86
9
1
1
97
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
31.12.2014
VARIAZIONE
Totale
Uomini
Donne
Assoluta
%
76
6
2
0
84
51
4
1
0
56
24
2
1
0
27
10
3
(1)
1
13
13,2%
50,0%
-50,0%
15,5%
COMPOSIZIONE PER FASCE DI ETA'
Totale
Fino a 30 a nni
Da 31 a 40 a nni
Da 41 a 50 a nni
Ol tre 50 a nni
Totale
10
40
26
21
97
31.12.2015
di cui:
Uomini
7
25
18
15
65
31.12.2014
di cui :
Donne
3
15
8
6
32
VARIAZIONE
Totale
Uomini
Donne
Assoluta
%
8
36
28
12
84
6
22
18
10
56
2
13
10
2
27
2
4
(2)
9
13
25,0%
11,1%
-7,1%
75,0%
15,5%
LA DISLOCAZIONE TERRITORIALE: LE DINAMICHE DALLA COSTITUZIONE AD OGGI
ANNO
SEDI OPERATIVE
DIPENDENTI
DISTACCATI
IN SOMM.NE
2010
45
21
13
-
2011
55
43
21
-
2012
59
51
12
-
2013
70
70
24
-
2014
74
83
19
-
2015
73
97
5
1
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Sedi operative
La società dispone di 73 sedi dislocate lungo il territorio italiano.
Nella tabella seguente si riporta l’elenco delle sedi al 31.12.2015, con indicazione del personale operante
presso ogni singola unità operativa.
14
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
15
Regione
Unità Locale
ABRUZZO
ABRUZZO
ABRUZZO
ABRUZZO
BASILICATA
BASILICATA
CALABRIA
CALABRIA
CAMPANIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
EMILIA ROMAGNA
EMILIA ROMAGNA
EMILIA ROMAGNA
EMILIA ROMAGNA
EMILIA ROMAGNA
EMILIA ROMAGNA
EMILIA ROMAGNA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI VENEZIA GIULIA
FRIULI VENEZIA GIULIA
FRIULI VENEZIA GIULIA
FRIULI VENEZIA GIULIA
LAZIO
LAZIO
LAZIO
LAZIO
LAZIO
LAZIO
LIGURIA
LIGURIA
LOMBARDIA
LOMBARDIA
LOMBARDIA
LOMBARDIA
LOMBARDIA
LOMBARDIA
LOMBARDIA
LOMBARDIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
PIEMONTE
PIEMONTE
PIEMONTE
PIEMONTE
PIEMONTE
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SARDEGNA
SARDEGNA
SARDEGNA
SICILIA
SICILIA
SICILIA
SICILIA
SICILIA
TOSCANA
TOSCANA
TOSCANA
TOSCANA
TOSCANA
TOSCANA
TRENTINO A. A.
UMBRIA
VENETO
VENETO
VENETO
VENETO
VENETO
VENETO
VENETO
CEPAGATTI (PE)
SAN GIOVANNI TEATINO (CH)
TERAMO
SULMONA (AQ)
MATERA
POTENZA
CATANZARO
COSENZA
BENEVENTO
NAPOLI
BOLOGNA
FERRARA
FORLI’
MODENA
PARMA
PIACENZA
RAVENNA
REGGIO EMILIA
RIMINI
GORIZIA
PORDENONE
SACILE (PN)
UDINE
FROSINONE
LATINA
RIETI
ROMA
ROMA
VITERBO
ALBENGA (SV)
GENOVA
BERGAMO
BRESCIA
CREMONA
GRANDATE (CO)
MANTOVA
MILANO
PAVIA
SONDRIO
VARESE
ANCONA
CAMPOBASSO
ALESSANDRIA
ASTI
CUNEO
NOVARA
TORINO
VERCELLI
BARI
CAGLIARI
NUORO
ORISTANO
SASSARI
AGRIGENTO
PALERMO
RAGUSA
TRAPANI
PIAZZA ARMERINA (EN)
FIRENZE
LUCCA
PISA
PISTOIA
AREZZO
GROSSETO
BOLZANO
PERUGIA
BELLUNO
PADOVA
PAESE (TV)
ROVIGO
VENEZIA
VERONA
VICENZA
Indirizzo
Via A. del la Val le n. 11
Via Po n. 113
Via Vico del Nardo n. 22-24
Via Borghi n. 2
Vico Fornaci n. 8
Via del l'Edi li zia s n
Via G. Barrio n. 35
Via Oberdan n. 46
Via Mario Vetrone s nc
Via G. Porzio n. 4 Is ola F1
Via Rizzoli n. 9
Via Bol ogna n. 637
Via E. Forlanini n. 11
Via Manfredo Fanti n. 60
Pi azza Sa landra n. 19/A
Via Cris toforo Col ombo n. 35
Via Cura n. 63
Via N. Copernico n. 28/A
Via Pa reto n. 1 – Sa n Vi to
Via Terza Arma ta 117/6
Via le Da nte n. 12/A
Via Ga ri ba ldi n. 36/A
Via Da ni el e Moro n. 22
Pi azza Sa ndro Perti ni s nc
Via Don Mi nzoni n. 1
Via Funda nia Torre A
Via Raffa ele Pi ri a n. 6
Via XXIV Maggio n. 43
Via Frances co Ba ra cca n. 81
Regione Mas sa retti 30/4
Via XX Settembre n. 21/5
Via Mangi li n. 21
Via Sa n Zeno n. 69
Via Gi us eppe Verdi n. 4
Via Pl inio n. 1
Via Pi etro Verri n. 33/35
Via Fi lzi Fa bi o n. 27
Via le Bra mbi ll a n.34
Largo Si ndelfingen n. 9
Via Pi ave n. 9
Via Matteotti n. 7
Via Luigi d'Ama to n. 15
Cors o Cri mea n. 69
Cors o F. Ca vall otti n. 41
Via Ca ragl io n. 16
Via XX Settembre n. 38/40/42
Via Pi o VII n. 97
Pi azza Zumagli ni n. 14
Via Lucera n. 6
Via del l'Arti gianato n. 13
Via De Gas peri n. 24/26
Via Ca vour n. 6
Via Budapest 8/10
Via Es s eneto n. 115
Via Mariano Sta bil e n. 160
Via Ps aumida n. 38
Via Sen Simone Ga tto n. 36
Via Gi aci nto Lo Gi udi ce n. 25
Via del la Vil la Demidoff n. 64/D
Via del le Tagl ia te n. 370
Via Aurel ia Nord n. 4
Via del l’Annona n. 191
Via le Mecenate n. 5/P
Via Rocca s tra da n. 2/4
Via Werner Von Siemens n. 10
Via Setteval li n. 131/F
Via del Bos con n. 15
Via del la Croce Ros sa n. 32
Via le Sante Bia suzzi n. 20
Via Alberto Ma ri o n. 19
Via Tori no n. 180
Via le del Lavoro n. 52
Via le Ludovico Za menhof n. 697
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Cap
REA CCIAA
65012
66020
64100
67039
75100
85100
88100
87010
82100
80142
40125
44124
47121
41037
43126
29122
48121
42121
47922
34170
33170
33077
33100
3100
4100
2100
156
184
1100
17031
16121
24100
25100
26100
22070
46100
20124
27100
23100
21100
60121
86100
15100
14100
12100
28100
10135
13100
70124
9122
8100
9170
7100
92100
90100
97100
91100
94015
50127
55100
56122
51100
52100
58100
39100
6129
32100
35129
31038
45100
30172
37135
36100
142595
171630
152515
131019
80840
131979
188455
223933
134074
853820
493844
208490
329276
395455
259606
180767
205118
295206
324913
75930
96098
96098
276630
170817
184767
66173
1285987
1285987
147195
163688
452139
401765
520751
178228
307080
243007
1946679
269416
70008
331108
193640
126070
244749
119976
284419
225446
1132404
191642
540226
198644
95982
133409
171603
194901
288262
121529
168500
68220
606138
217081
179213
182063
167820
134170
204970
271951
95877
396738
348590
154553
358141
382595
343277
Totale
Diretti
1
1
1
2
5
1
1
2
1
1
1
1
3
1
1
1
3
22
2
2
2
1
1
3
1
1
1
1
3
1
1
1
4
1
2
1
1
3
2
1
2
1
2
1
4
1
1
97
Dipendenti
Distaccati
1
1
1
1
1
5
In somm.
1
1
POLITICHE DI PRICING
La nostra Società, pienamente ispirata e conformata al principio della mutualità, adotta una politica di pricing
non finalizzata alla realizzazione di elevate marginalità, ma strettamente basata sulla corretta copertura dei
costi di rischio, dei costi di accantonamento a patrimonio di vigilanza, dei costi di sostenimento dell’apparato
aziendale essenziale e del suo adeguato funzionamento, dei costi di struttura per l’erogazione dei servizi
connessi e strumentali e/o residuali, nonché delle consistenze di riserva idonee ad assicurare una dinamica
evolutiva del Confidi in linea con le previsioni di crescita delle istanze di garanzia e dei servizi connessi,
strumentali e residuali e con attenzione anche ai principali competitors sul mercato delle garanzie.
CreditAgri Italia anche nel 2015 ha mantenuto una politica coerente con il passato “quotando” il prezzo delle
proprie garanzie e dei propri servizi valutando attentamente il merito creditizio di ciascuna impresa
richiedente, con la massima attenzione a determinare il costo della garanzia in maniera attinente al grado di
rischio dell’Impresa, utilizzando criteri oggettivi e codificati, basati anche su informazioni provenienti da
banche dati creditizie come CRIF e metodologie di calcolo e valutazione collaudate ed oggettivamente
testate. Il costo del rischio è “tarato” anche in funzione del livello di incidenza degli incagli e delle sofferenze
medie registrate dalla Banca d’Italia per il comparto agroalimentare, che rappresenta la quasi totalità del
comparto di riferimento di CreditAgri Italia.
Nel corso dell’anno 2015, e in questi primi mesi del 2016, si sono attivati studi valutativi per rivisitare i criteri
di determinazione e calcolo dei principali elementi di costo che compongono il “prezzo” della garanzia,
modulando attentamente gli aspetti legati al costo del rischio, al costo di accantonamento a PDV (Patrimonio
di vigilanza), al costo industriale e di struttura, alla componente temporale del rischio, alla durata e forma
tecnica dell’affidamento garantito, alla fascia di rating della PMI affidata e garantita e ad altre componenti
variabili il cui mix costituisce il “prezzo di carico” dell’operazione, ovvero il pricing corretto e “su misura” per
ogni operazione.
L’attuale tariffario oltre che sulla base degli elementi sopra descritti, prende in considerazione anche la
diversa tipologia della garanzia concessa, con una differente quantificazione sulla base che la garanzia
rilasciata sia a prima richiesta, ovvero sussidiaria; quest’ultima anche nell’anno 2015 ha rappresentato la
maggioranza, in termini di natura, delle coperture fideiussorie rilasciate, anche se è stata registrata una
crescita continua delle garanzie dirette (a prima richiesta).
Sotto questo aspetto, l’avvio dell’operatività, a partire dal 2016, con il Fondo Centrale di Garanzia “Medio
Credito Centrale (MCC) permetterà di ottenere un minor rischio sulle operazioni contro-garantite dal Fondo
e consentirà, allo stesso tempo, uno sviluppo dell’attività coerente con l’esigenza di crescita delle istanze di
garanzia e di adeguata copertura dei rischi e delle consistenze di riserva idonee ad assicurare una dinamica
evolutiva del Confidi.
Sulla stessa base il sistema bancario convenzionato continua l’attività di aggiornamento e rivisitazione del
pricing basato sulla condivisione anche del “rischio di settore” e di contesto socio economico di riferimento,
in modo tale che il maggior rischio ovvero minor rischio legato al contesto di riferimento rappresenti un
elemento da tenere in considerazione, uscendo così da una logica legata ad una politica di pricing di tipo
16
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
“flat”, per entrare in una logica di politica maggiormente oggettiva e puntuale riguardo al rischio d’impresa
ed ai rischi di contesto.
Medesimi criteri valutativi vengono adottati per le attività connesse e strumentali che, sebbene seguano una
politica di pricing legata ad un tariffario standardizzato, articolano il costo dei servizi ad alcune componenti
variabili, quali per esempio la complessità del servizio di consulenza ed assistenza, il tempo necessario alla
elaborazione del dossier di valutazione patrimoniale, economica e finanziaria, la tipologia della PMI
destinataria dell’intervento, ecc..
ANALISI DELLE DINAMICHE REGISTRATE DAI PRINCIPALI AGGREGATI DI STATO PATRIMONIALE E CONTO
ECONOMICO
DATI ECONOMICI
€/000
Esercizio
2015
Ma rgi ne d'i ntermedi a zi one
di cui : i nteres s i a tti vi
i nteres s i pa s s i vi
commi s s i oni nette
di vi dendi - uti l e/perdi ta da ces s i one
Retti fi che di val ore
Cos ti
Al tri oneri e proventi
Ri s ul ta to del l a ges ti one opera ti va
Uti l e / Perdi ta a l netto del l e i mpos te
Variazione
2014
6.275
138
(14)
6.148
4
(2.123)
(8.721)
476
(4.093)
(4.364)
7.984
194
(19)
7.802
7
(1.132)
(8.124)
1.332
60
(149)
Assoluta
(1.708)
(56)
5
(1.654)
(3)
(991)
(597)
(857)
(4.153)
(4.214)
%
-21,4%
-28,8%
-24,8%
-21,2%
-43,3%
87,6%
7,3%
-64,3%
DATI PATRIMONIALI
€/000
Esercizio
2015
Atti vi tà fi na nzi a ri e di s poni bi l i per l a vendi ta
Credi ti
di cui : Credi ti v/ba nche
Credi ti v/cl i enti
Debi ti
di cui : Debi ti v/ba nche
Debi ti v/enti fi na nzi a ri
Debi ti v/cl i enti
Pa tri moni o netto
4.792
30.314
29.138
1.176
2.451
137
412
1.903
29.667
Variazione
2014
5.448
31.212
29.921
1.291
2.393
148
445
1.801
33.653
Assoluta
(656)
(898)
(783)
(115)
58
(11)
(33)
102
(3.987)
%
-12,0%
-2,9%
-2,6%
-8,9%
2,4%
-7,3%
-7,4%
5,7%
-11,8%
GARANZIE RILASCIATE
€/000
Tota l e Ga ra nzi e ri a l s ci a te
17
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Esercizio
2015
2014
218.138
215.684
Variazione
Assoluta
%
2.453
1,1%
INDICATORI DI GESTIONE
2015
Fondi ri s chi ga ra nzi e/Gara nzi e tota l i
Ga ranzi e ri l a s ci a te nel l 'a nno/Ga ra nzi e tota l i
Es cus s i oni l orde nel l 'a nno/Pa tri moni o netto
3,2%
26,7%
0,5%
2014
2,63%
29,67%
1,03%
INDICATORI DI REDDITIVITA'
2015
Cos ti operati vi /Ma rgi ne i ntermedi a zi one
Atti vi tà i mmobi l i zza te/Tota l e atti vo
Commi s s i oni a tti ve/Ga ra nzi e tota l i
Spes e a mmi ni s tra ti ve/Ga ranzi e ri l a s ci a te nel l 'a nno
139,0%
8,1%
2,8%
14,4%
2014
101,76%
8,3%
3,62%
12,23%
LE PARTECIPAZIONI
Di seguito si riporta l’elenco delle partecipazioni detenute da CreditAgri Italia alla data del 31 dicembre 2015.
Partecipazioni ad influenza notevole:
20% del capitale sociale della Società SIMEC Consulting S.p.A. (Ex Finanziaria Creditagri S.p.A.) pari ad Euro
200.000 su un capitale sociale interamente versato di Euro 1 milione.
Il restante 80% della partecipazione appartiene a Confederazione Nazionale Coldiretti.
Nel corso del 2015 la Società Finanziaria Creditagri S.p.A. ha mutato la denominazione della Società in SIMEC
Consulting S.p.A.. La Società ha in corso il procedimento abilitativo per l’iscrizione all’albo dei Mediatori
creditizi presso l’OAM.
Il valore a bilancio comprende la quota parte di riserve liquide e delle altre componenti patrimoniali.
Partecipazione
SIMEC Cons ulti ng S.p.A.
Totale
31/12/2015
Valore
301.712
301.712
Partecipazioni detenute in società non controllate, non collegate o non soggette a controllo congiunto:
Partecipazioni
Federfidi Lombarda
Ga l -Va ll e bremba na s .r.l .
Ga l Va ll e ca moni ca val di s ca l ve s .c.a.r.l.
Ga l 4 Comunita ' del l e va ll i e dei la ghi s ocieta' cooperati va
Ga l Va ll e s eri a na s .c. a r.l .
Rete Fidi Li guri a Soci eta ' cons orti le di ga ranzia col lettiva f i di s .c.p.a .
So.ge.v.i . s .r.l.
Credi tagri Coldi retti
Cons orzi o regi ona l e garanzia fidi s oci eta ' coopera tiva a r.l
Totale
18
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
31/12/2015
Valore
16.500
506
500
25
600
266
255
3.500
300
22.452
PATRIMONIO ED ADEGUATEZZA
Nel seguente prospetto è riportato l’ammontare del Patrimonio di vigilanza al 31/12/2015.
I requisiti patrimoniali concernenti i rischi di primo pilastro ammontano a Euro 15.016.930 e sono
adeguatamente coperti dal Patrimonio di Vigilanza (29.011.450 Euro). L’indice di solvibilità complessivo
rappresentato dal Totale capital ratio (Patrimonio di Vigilanza / Totale delle attività ponderate per il rischio)
risulta pari a 11,59% contro un requisito minimo regolamentare del 6%.
La quota di Patrimonio di vigilanza non assorbita dai requisiti minimi regolamentari (Euro 13.994.520),
considerando l’attuale percentuale media di garanzia rilasciata e a parità di composizione qualitativa
dell’attuale attivo patrimoniale, consentirebbe lo sviluppo di nuovi finanziamenti per un valore nominale di
Euro 600Mln circa.
Voce
Importo
31/12/2015
Importo
31/12/2014
Patrimonio di base prima del risultato d'esercizio
30.473.597
30.116.239
Risultato d'esercizio: Utile (Perdita)
A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
(4.363.516)
(149.240)
26.110.081
29.966.999
B. Fi l tri prudenzi al i del pa tri monio bas e:
-
-
B.1 Fi l tri prudenzi a l i IAS/IFRS pos i ti vi (+)
-
-
B.2 Fi l tri prudenzi a l i IAS/IFRS nega ti vi (-)
-
-
26.110.081
29.966.999
-
150.856
26.110.081
29.816.143
F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
3.279.487
3.268.032
G. Fi l tri prudenzi a l i del pa tri moni o s uppl ementa re:
(378.118)
(372.390)
G.1 Fi l tri prudenzia l i IAS/IFRS pos i ti vi (+)
-
-
G.2 Fi l tri prudenzia l i IAS/IFRS nega ti vi (-)
378.118
372.390
2.901.369
2.895.642
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B)
D. El ementi da dedurre da l pa tri moni o di ba s e
E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C – D)
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G)
I. El ementi da dedurre da l pa tri moni o s uppl ementa re
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H – I)
M. El ementi da dedurre da l total e pa tri moni o di ba s e e s uppl ementare
N. Patrimonio di vigilanza (E + L – M)
O. Patri moni o di terzo l i vel l o (TIER 3)
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O)
-
150.856
2.901.369
2.744.786
-
-
29.011.450
32.560.930
-
-
29.011.450
32.560.930
LA RETE COMMERCIALE E DISTRIBUTIVA
La Rete commerciale e distributiva rappresenta un elemento essenziale ai fini del raggiungimento degli
obiettivi economici e patrimoniali dell’azienda, essa ha il compito di promuovere, veicolare e distribuire i
prodotti e le soluzioni finanziarie presenti all’interno del catalogo dei prodotti e servizi nonché quello di
sviluppare l’attività istruttoria delle istanze di garanzia e di seguirne l’intero iter fino alla erogazione e
successivo monitoraggio.
19
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Nel corso dell’anno appena concluso, la rete commerciale di livello territoriale ha operato sotto il
coordinamento della Direzione Commerciale, nel primo semestre, ed a seguito di un riassetto organizzativo,
delle due Direzioni Commerciali territoriali - Territory Manager, che hanno coordinato le risorse territoriali
congiuntamente ai Responsabili di Region – Regional Manager.
Il primo presidio al quale è chiamata la rete commerciale è rappresentato dal perseguimento della politica
aziendale caratterizzata essenzialmente dai seguenti aspetti:
1. La specializzazione nell’ambito del settore dell’agricoltura e dell’agroalimentare;
2. La presenza in tutte le regioni d’Italia.
La specializzazione settoriale che CreditAgri ha voluto mantenere e sulla quale ha investito, rappresenta un
elemento distintivo anche rispetto ad altri competitors presenti sul mercato e trova la sua rappresentazione
descrittivo – numerica attraverso il master Istruttorio, con il quale vengono processate le richieste di
finanziamento.
Allo stesso modo, la presenza di CreditAgri in tutto il territorio nazionale, permette di rappresentare al meglio
le esigenze delle imprese e nel contempo di rappresentarle al meglio nei confronti del sistema bancario
convenzionato.
Insieme all’attività distribuiva di prodotti, servizi e soluzioni finanziarie, la rete commerciale ha il compito di
gestire e sviluppare le relazioni con le reti territoriali del sistema bancario convenzionato, sulla base delle
iniziative e delle indicazioni fornite e definite a livello nazionale.
Attraverso la promozione e la distribuzione dei prodotti e dei servizi la rete commerciale esprime e dà valore
alle caratteristiche uniche del Confidi esaltandone il ruolo, la specializzazione e la conoscenza del settore
agricolo e agroalimentare frutto di una nuova e diversa specializzazione, che rappresenta la primaria sfida ed
elemento distintivo del nostro progetto.
Per tale motivo, oltre al sistema bancario, l’attività della rete è orientata a 360 gradi nell’incentivare i rapporti
e le relazioni con altri soggetti quali, imprese, cooperative, consorzi ed Enti che a vario titolo operano nel
settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e della Cooperazione, proponendo soluzioni finanziarie
dedicate e su misura.
Tra le principali iniziative commerciali poste in essere nel 2015 si annovera:
-
Sviluppo del portafoglio “dormiente” costituito da aziende socie che attualmente non hanno in
essere finanziamenti garantiti da CreditAgri;
-
Segmentazione del portafoglio soci in base all’indirizzo produttivo ed alla costituzione di una offerta
di servizi e prodotti dedicate alle specifiche esigenze;
-
Iniziativa “tutti in campo” sviluppata al fine di migliorare le capacità di promozione sul piano
commerciale dei prodotti e delle soluzioni in portafoglio;
20
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
-
“Portafoglio di sviluppo” che consiste nel definire e completare le posizioni già acquisite e in
lavorazione presso gli uffici.
Nel corso dell’anno appena concluso è continuata anche l’azione di sviluppo del Ramo Corporate in termini
di aumento delle posizioni assistite, del perfezionamento di sistemi di valutazione, dello sviluppo delle
convenzioni bancarie e delle soluzioni a disposizione e del Ramo Consulting attraverso la strutturazione di
una nuova offerta di servizi ad alto valore aggiunto.
La rete commerciale è articolata sull’intero territorio nazionale è suddivisa in:
1. Rete Diretta;
2. Rete Alleata.
La Rete Diretta
È l’ossatura portante della rete commerciale e distributiva ed è costituita da personale dipendente diretto e
da personale che opera in forza di contratto di distacco di lavoro. Questa ultima tipologia di contratto, nel
corso dell’anno, è andata via via sempre più riducendosi e parallelamente è aumentata quella del personale
dipendente.
Essa è stata direttamente coordinata dalle due Direzioni Commerciali con il compito fondamentale di
valorizzare il ruolo del Confidi attraverso la promozione dei prodotti, dei servizi e delle soluzioni finanziarie
messe a disposizione delle imprese.
La rete commerciale diretta, si occupa dell’attività istruttoria delle richieste di concessione garanzia acquisite,
sia a canale diretto, sia attraverso il canale delle Reti alleate.
Allo stesso modo, la rete diretta si fa carico delle attività necessarie al fine di permettere il completamento
dell’intero iter della richiesta, fino all’erogazione del finanziamento e/o del servizio.
E’ compito della rete diretta anche lo sviluppo delle relazioni a livello territoriale con le Banche Partner e con
le Reti alleate, al fine di promuovere le attività del Confidi e allo stesso modo valorizzarne i contenuti legati
alle politiche commerciali.
Il risultato finale rappresenta la catena del valore generata dal Confidi, che è la conseguenza dell’insieme dei
processi di strutturazione delle convenzioni, creazione e progettazione di prodotti, promozione, distribuzione
d erogazione delle prestazioni.
Nel corso dell’anno 2015 la rete diretta si è fatta carico della promozione e distribuzione del servizio di
assistenza e consulenza, svolta attraverso le soluzioni presenti nel catalogo dei prodotti, ed erogato
attraverso il ramo aziendale dell’Expertise Consulting Team (ECT).
Nell’ambito delle politiche d’incentivazione produttiva, nell’anno 2015 è stato predisposto il documento di
budget aziendale contenete le indicazione dei traguardi di produzione assegnati a livello personale, di
gruppo, di funzione e manageriale.
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Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Il documento di Budget 2015 è stato sviluppato attraverso i seguenti contenuti:
a)
b)
c)
Un documento che riepiloga gli elementi caratteristici del budget, le modalità redazionali e le attività
di monitoraggio e misurazione;
Una seconda parte numerica con declinazione degli obiettivi attesi a livello territoriale per singola
provincia;
Una terza parte di natura qualitativa che attraverso alcuni parametri oggettivi e certi, agisce
attraverso leve incentivanti e di orientamento delle performance individuali, di area e aziendali.
Per ogni operatore della rete commerciale e per tutte le funzioni aziendali il Budget rappresenta il benchmark
di riferimento per la misurazione ed il monitoraggio delle performance, personali, territoriali ed aziendali.
Budget 2016 e temi di sviluppo.
Il documento di Budget del 2016, nella struttura di fondo ricalca quello dell’anno 2015.
Tra i principali temi di sviluppo si annoverano:
a)
Revisione del portafoglio;
b)
Sviluppo del ramo corporate;
c)
Sviluppo servizio di Assistenza e Consulenza “Continuativa” e “A pacchetto”, a supporto dell’analisi
finanziaria storica e prospettica in ambito agricolo ed agroindustriale
d)
Sviluppo delle relazioni con il Sistema Bancario;
e)
Sviluppo delle relazioni con la Rete Alleata;
f)
Piani di Sviluppo Rurale;
g)
La riforma della Pac;
h)
Iniziative specifiche per singoli territori;
i)
Attivazione Campagne Commerciali tematiche per imprese segmentate già in portafoglio e per la
nuova clientela, relative a settori agricoli produttivi di maggiore interesse in termini di sviluppo
imprenditoriale;
j)
Iniziative rivolte ai vari soggetti che operano a livello di singolo territorio quali cooperative, rivenditori
di macchine e attrezzature, consorzi agrari, ecc..
Per quanto attiene la presenza territoriale e le risorse professionali impiegate si rimanda al successivo
capitolo “STRUTTURA ORGANIZZATIVA”.
22
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
La Rete Alleata
È rappresentata da accordi di collaborazione e condivisione sulla base di elementi comuni di sviluppo delle
rispettive attività, rivolta alle imprese da entrambe le parti assistite.
Nel 2015 la principale rete alleata è stata rappresentata dal Centro di Assistenza Agricola Coldiretti (CAA
Coldiretti), ovvero una rete di servizi tecnici al 100% posseduta dall’organizzazione di rappresentanza
nazionale in ambito agricolo denominata Coldiretti.
Essa ha il compito, nella stretta osservanza delle disposizioni normative e regolamentari, di assistere le
imprese agricole associate alla Coldiretti nella predisposizione di documenti e atti necessari all’allestimento
funzionale di un fascicolo destinato alla presentazione di istanze di credito/garanzia. Ai sensi del D.Lgs. n.
141/2010, art. 12, l’attività svolta non ricade negli ambiti della mediazione creditizia.
Lo strumento attraverso il quale la rete Alleata del CAA Coldiretti s’interfaccia con la nostra rete territoriale
diretta è rappresentato dalla piattaforma Web denominata “CRM – CreditAgri”.
Si tratta di una applicazione che consente di mettere immediatamente in relazione qualsiasi referente della
rete alleata con l’omologo referente della rete diretta, competente per ambito territoriale.
Parallelamente prosegue la collaborazione con la rete della Centrale Cooperativa UE.COOP con la quale sono
stati individuati e condivisi ambiti di collaborazione e sviluppo delle rispettive attività, intese ad assistere al
meglio questa particolare categoria d’imprese a natura mutualistica che sono le cooperative.
In ogni caso, l’attività istruttoria/valutativa delle richieste che provengono dalle reti alleate così come
l’attività di consulenza ed assistenza, resta di esclusiva competenza della rete diretta del Confidi.
Nel corso del corrente anno il sistema delle Reti Alleate avrà un ulteriore sviluppo grazie all’inserimento di
una rete distributiva terza di tipo agenziale con la quale si conta, entro il 31 dicembre 2016, di inserire dieci
agenti in attività finanziaria nei territori dove la presenza del Confidi è meno capillare.
A tale proposito appare utile riepilogare brevemente i principali obiettivi che si intendono perseguire
attraverso la Rete Distributiva Agenziale:
Assicurare capillarità territoriale nella distribuzione;
Introdurre una rete professionale qualificata;
Personalizzare i servizi ed i prodotti offerti rispetto alle esigenze delle imprese;
Ottimizzare i costi connessi con la fase di distribuzione dei prodotti.
-
PROCESSO DI GESTIONE DELLA RETE DISTRIBUTIVA ESTERNA
La rete distributiva sarà presidiata con meccanismi di controllo adeguati al fine di garantire la conformità ai
rispettivo obblighi in materia di:
-
23
Prevenzione fenomeni di usura, riciclaggio e finanziamento al terrorismo;
Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancarie finanziari;
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Correttezza delle relazioni con la clientela.
-
Normativa esterna di riferimento per l’intermediario:
La Circolare della Banca d’Italia n. 288 del 03 aprile 2015 (ed in particolare il Titolo III, Cap. 1, Sez. V
“Esternalizzazione di funzioni aziendali e distribuzione di prodotti e servizi”) rappresenta la principale fonte
normativa ai fini del presente Regolamento.
Tale disciplina rappresenta il contesto di riferimento all’interno del quale l’intermediario deve muoversi
definendo principi e regole sulla base del principio di proporzionalità, ovvero tenendo conto della propria
complessità operativa, dimensionale e organizzativa, nonché della natura dell’attività svolta, pervenendo ad
un impianto normativo sufficientemente flessibile, tale da non porre ostacoli ai processi valutativi e al
contempo di garantire la sana e prudente gestione.
Le citate Disposizioni di Vigilanza di Banca d’Italia stabiliscono, in particolare, che:
per quanto attiene la “promozione e collocamento e/o conclusione di contratti relativi alla concessione di
finanziamenti sotto qualsiasi forma tramite soggetti terzi” gli intermediari devono presidiare i rischi derivanti
dalla scelta di esternalizzazione e mantenere la capacità di controllo del processo distributivo.
Il rispetto di tali requisiti posti dalla Banca d’Italia passa attraverso la definizione del processo di selezione,
gestione e controllo della rete distributiva e di soluzioni organizzative a governo e presidio dei rischi collegati.
A tal fine, per la gestione della rete terza di tipo agenziale l’intermediario definirà:
•
•
•
•
•
•
24
un Regolamento di gestione delle reti terze;
il processo decisionale per il conferimento dei mandati;
le modalità attraverso le quali assicurare che il personale e i soggetti terzi utilizzati per lo svolgimento
delle attività e la distribuzione dei propri prodotti siano adeguatamente formati con riferimento alle
attività prestate, agli adempimenti in materia di prevenzione dei fenomeni di usura, riciclaggio e di
finanziamento al terrorismo, alla normativa in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi
bancari e finanziari e di correttezza delle relazioni con la clientela;
le procedure da adottare – anche informatiche – per accertare che i soggetti di cui intendono
avvalersi siano iscritti, ove previsto, nei rispettivi albi e monitorare il mantenimento nel tempo di tale
condizione;
il contenuto minimo del mandato e gli obblighi del soggetto distributore;
il corretto svolgimento, nel continuo, dell’attività di distribuzione adottando i presidi necessari a:
o assicurare da parte di tali soggetti il rispetto sia delle procedure di distribuzione concordate
con l’intermediario sia delle disposizioni ad essi applicabili (ad esempio, disposizioni in
materia di trasparenza, usura e antiriciclaggio) da cui possono derivare a carico degli
intermediari stessi rischi rilevanti, in particolare di natura legale e reputazionale. Gli
intermediari si dotano di procedure e strumenti informatici per il controllo a distanza
sull’operato della rete ed effettuano - con cadenza regolare - accessi presso la stessa;
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
ai fini della gestione del rischio di credito, monitorare l’andamento dei finanziamenti erogati
tramite la rete distributiva per assicurare la coerenza con le proprie politiche creditizie ed
evidenziare in maniera tempestiva eventuali anomalie o peggioramenti nelle performance
dei finanziamenti erogati in grado di incidere sul proprio profilo di rischio;
i flussi informativi interni volti ad assicurare agli organi aziendali e alle funzioni aziendali di controllo
la piena conoscenza e governabilità dei fattori di rischio relativi al processo di distribuzione; a tal fine,
mantiene e aggiornano costantemente apposita evidenza dei distributori di cui si avvalgono e dei
loro eventuali sub-distributori;
controllare efficacemente il processo di distribuzione e i relativi rischi; in tale ambito, individuano,
all’interno della propria organizzazione, un responsabile del controllo del processo di distribuzione;
identificano le misure attivabili in caso di non corretto svolgimento delle attività affidate al
distributore.
o
•
•
•
Sul piano operativo il processo dei controlli sulla rete distributiva esterna, è da intendersi articolato in base
alle seguenti fasi:
- verifica dei requisiti di onorabilità, professionalità e regolamentari (ex ante e in via ispettiva su base
ricorrente)
- monitoraggio e verifica degli SLA contrattuali di performance e di rischio (nel continuo)
- monitoraggio dei contatti con la clientela, anche in termini di customer satisfaction (nel continuo)
- verifiche di compliance normativa in tema di: trasparenza, privacy, antiriciclaggio e policy interne
dell’intermediario (in via ispettiva su base ricorrente)
POLITICHE DI INCENTIVAZIONE PRODUTTIVA
Il nostro Confidi ha sempre creduto nelle dinamiche evolutive commerciali strettamente connesse al
coinvolgimento di tutto l’apparato aziendale, con particolare riferimento al posizionamento ed assegnazione
di budget personali, di gruppo, di territorio e di funzione.
In linea generale nel corso dell’anno 2015 sono stati assegnati traguardi di produzione sia in termini di valore
nominale dei finanziamenti garantiti, sia in termini di corrispettivi derivanti dall’attività dai servizi di
assistenza e consulenza alle imprese.
L’assegnazione del budget commerciale ha interessato tutte le funzioni provinciali e regionali, riscontrando
difficoltà al raggiungimento degli obiettivi attesi, in funzione del credit crunch che ha investito il nostro paese
negli ultimi anni ed anche in attesa dell’avvio dei Piani di Sviluppo Rurale che da sempre alimentano e
supportano, attraverso la contribuzione pubblica, gli investimenti nel settore agricolo.
La stretta creditizia delle banche, l’incremento delle sofferenze, la riduzione dei processi di investimento, la
crescente difficoltà (in termini di marginalità reddituale) delle imprese agricole ed una politica creditizia più
stringente, hanno determinato l’insieme delle cause che hanno portato ad un ridimensionamento dei risultati
attesi.
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Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Il Budget 2016 vede una riformulazione degli obiettivi definiti per Region/Provincia tenendo conto delle
risorse assegnate, nonché della storicità a livello operativo del Confidi, della numerosità delle aziende e dei
volumi generati in termini di credito agrario da parte delle singole Province.
Le politiche di incentivazione produttiva che l’Intermediario intende gestire, quindi, saranno sempre più
improntate ad una valutazione non solo quantitativa dei volumi gestiti, ma anche di tipo qualitativo.
In particolare a decorrere dall’esercizio 2016 verranno attivati specifici presidi valutativi per verificare con
maggiore attenzione la qualità del portafoglio sviluppato attraverso un sistema di incentivazione modulato
in funzione della valutazione del rischio assunto (misurato in base a parametri di segmentazione dello scoring
assegnato ad ogni impresa), in rapporto ai volumi delle garanzie sviluppate.
PARTENARIATI BANCARI
Nell’ambito delle relazioni con il sistema bancario, nel corso dell’anno 2015 è proseguita l’attività di
convenzionamento con il sistema Bancario che ormai ha raggiunto una buona base di “copertura” in tutte le
Regioni.
Con alcuni Istituti gli accordi vanno oltre la fase di convenzionamento vero e proprio per sviluppare nuovi e
ulteriori elementi di collaborazione continuamente alimentati all’interno di appositi tavoli tecnici e incontri
tra le parti.
Per tali motivi queste Convenzioni vengono definite “Accordi di Partenariato”.
Gli “Accordi di Partenariato”, sviluppati nel corso del 2015 hanno riguardato alcuni Gruppi Bancari che
operano a livello nazionale.
Alla base dello sviluppo delle relazioni vi è la condivisione degli elementi di valutazione del merito di credito
delle Imprese agricole; in tale ambito il nostro modello di valutazione, condiviso con il Consorzio PattiChiari,
è diventato un elemento centrale nella relazione in grado di fornire una rappresentazione oggettiva degli
elementi economico/patrimoniali determinanti e caratterizzanti le imprese agricole.
L’attività dei tavoli tecnici con il sistema Bancario Partner si prefigge lo scopo di sviluppare prodotti e servizi
“a canale dedicato”, da gestire unicamente attraverso la nostra rete commerciale e consistenti in prodotti
esclusivi a condizioni di mercato riservate alle imprese socie, i cosiddetti “prodotti non da sportello
ordinario”.
In tal senso nell’ambito dei tavoli tecnici si sono sviluppate le seguenti aree tematiche:
a) metodologie di valutazione delle imprese agricole, agroalimentari e della Cooperazione;
b) rapporto Banca e Confidi;
c) Le garanzie pubbliche;
d) iniziative congiunte in campo formativo;
e) prodotti dedicati alle imprese assistite dal Confidi;
f) Iniziative di valorizzazione del settore agricolo e della Cooperazione.
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Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Tra le Banche Partner ad oggi possiamo annoverare:
1. Gruppo Cariparma – Credit Agricole;
2. Unicredit Banca Spa;
3. Gruppo Intesa Sanpaolo Spa;
4. Banca Nazionale del lavoro Spa;
5. Gruppo Banco Popolare;
6. Banca della Nuova Terra Spa in collaborazione con la Banca Popolare di Sondrio;
7. Monte dei Paschi di Siena S.p.A.;
8. Albaleasing S.p.A..
PARTENARIATI PUBBLICI
Nel corso degli anni la consolidata collaborazione partecipativa di diversi enti pubblici ha permesso a
CreditAgri, in forza di specifiche leggi di carattere nazionale, di porre in essere un processo di
patrimonializzazione del Confidi, imputando a capitale sociale e ad apposita riserva una importante
componente di dotazioni di pubblica provenienza, nello specifico:
1. Fondi pubblici gestiti dai Consorzi di garanzia fidi esistenti prima della fusione in CreditAgri Italia e
patrimonializzati in virtù delle disposizioni di cui all'art. 1 comma 134 della legge 244/2007 (legge
finanziaria 2008);
2. Fondi pubblici patrimonializzati in virtù delle disposizioni di cui all'art. 13 della Legge 326/2003 (c.d.
“Legge sui Confidi”) a seguito della fusione per incorporazione in Agrifidi Sardegna (poi CreditAgri
Italia) di vari confidi presenti sul territorio nazionale con liberatoria degli enti pubblici interessati;
3. Fondi pubblici patrimonializzati a seguito del c.d. “Decreto Crescita 2.0” (Dl 179/212 convertito con
Legge 221/2012);
4. Fondi pubblici di garanzia in gestione e amministrazione.
Le consistenze patrimonializzate alla data odierna sono:
1. Fondi pubblici gestiti dai Consorzi di garanzia fidi esistenti prima della fusione in CreditAgri Italia e
patrimonializzati in virtù delle disposizioni di cui all'art. 1, comma 134 della legge 244/2007 (legge
finanziaria 2008);
L'art. 1 comma 134 della Legge 244/2007 ha consentito ai confidi di “imputare al fondo consortile, al
capitale sociale o ad apposita riserva i fondi rischi e gli altri fondi o riserve patrimoniali costituiti da
contributi dello Stato, delle Regioni o di altri Enti Pubblici esistenti alla data del 30 giugno 2007. Tali
risorse sono attribuite unitariamente al patrimonio a fini di vigilanza dei relativi confidi, senza vincoli
di destinazione”.
In sintesi, dei fondi patrimonializzati 1.800.000 Euro sono stati portati a capitale sociale e 1.739.066
Euro a riserve.
27
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
2. Fondi pubblici patrimonializzati in virtù delle disposizioni di cui all'art. 13 comma 33 della Legge
326/2003 (c.d. “Legge sui Confidi”) a seguito della fusione per incorporazione in Agrifidi Sardegna
(poi CreditAgri Italia) di vari confidi presenti sul territorio nazionale con liberatoria degli enti pubblici
interessati;
L'art. 13 comma 33 della Legge 326/2003 (c.d. Legge sui Confidi) prevede che i confidi possono, anche
“in occasione delle trasformazioni e fusioni” “imputare al fondo consortile o al capitale sociale i fondi
rischi e gli altri fondi o riserve patrimoniali costituiti da contributi dello Stato, delle Regioni o di altri
Enti pubblici...”
In virtù di questa norma CreditAgri Italia, previa acquisizione di lettere da parte degli Enti Pubblici
erogatori di detti fondi che hanno dato al Confidi la piena disponibilità dei fondi corrisposti ha
costituito un apposita riserva di patrimonio, alimentata con detti fondi, per Euro 7.379.260.
3. Fondi pubblici patrimonializzati a seguito del c.d. “Decreto Crescita 2.0” (D.L. 179/212 convertito con
Legge 221/2012);
L'art. 36 comma 1 della Legge 221/2012 ha stabilito che “i confidi sottoposti entro il 31 dicembre
2013 a vigilanza diretta da parte della Banca d'Italia possono imputare al fondo consortile, al capitale
sociale, ad apposita riserva o accantonare per la copertura dei rischi i fondi rischi e gli altri fondi o
riserve patrimoniali o finanziamenti per la concessione delle garanzie costituiti da contributi dello
Stato, elle Regioni e di altri Enti pubblici esistenti alla data del 31 dicembre 2012.”
Con delibera di assemblea ordinaria del 26 giugno 2013 sono stati patrimonializzati fondi per Euro
12.304.139 di cui Euro 3.691.241 a capitale sociale ed Euro 8.612.898 a riserve
4. Fondi pubblici di garanzia in gestione e amministrazione.
Qui di seguito lo schema riepilogativo dei fondi pubblici in gestione e amministrazione del Confidi, il
cui ammontare al 31.12.2015 è pari ad Euro 3.047.261.
Divisione
Abruzzo
Ca l a bri a
Ca mpa ni a
Emi l i a Roma gna
La zi o
Li guri a
Lomba rdi a
Pes cara
Pi emonte
Sa rdegna
Si ci l i a
Trenti no Al to Adi ge
Veneto
Totale
28
CCIAA
11.221
137.375
305.078
74.227
131.039
35.000
172.093
13.150
67.634
2.011
786.665
1.735.493
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Comune
2.341
3.504
5.845
Provincia
19.269
300.000
319.269
Regione
26.078
301.128
659.448
986.654
Totale
11.221
163.453
305.078
74.227
432.167
35.000
172.093
13.150
67.634
659.448
23.621
300.000
790.169
3.047.261
Si comunica che la CCIAA di Forlì e Cesena ci ha attribuito con determina del 13 Marzo 2015 la somma di Euro
17.913,85 e pre attribuito con determina del 31 Marzo 2015 la somma di Euro 3.733.
Infine si evidenzia che nell’anno 2014 nella provincia di Forlì e Cesena abbiamo erogato garanzie a n. 12
aziende per un totale di Euro 955.829.
Ai sensi delle Direttive per l’attuazione degli interventi dell’attività di garanzia collettiva dei fidi di cui alla L.R.
21 settembre 2005, n. 11 e successive modifiche e integrazioni si riportano le seguenti tabelle relative
all’attività del Confidi sul territorio siciliano:
Tabella 1
Importi (euro) relativi a singolo anno
Ri chi es to
Fi na nzi ato
Ga ranti to
Controga ranti to
Tabella 2
Numero pratiche relative al singolo anno
Del i bera te
Conces s e
Ri ti ra te
Controga ra nti te
Anno 2014
10.706.808,00
4.900.497,00
1.670.201,00
-
Anno 2015
9.445.873,00
5.273.926,95
2.366.871,35
-
Differenza
(1.260.935)
373.429,95
696.670,35
-
Anno 2014
Anno 2015
Differenza
243
204
39
-
198
106
37
-
(45)
(98)
(2)
-
Tabella 3
Anno 2014
Ga ranzi e ril a s ci ate nel s i ngol o a nno s u fi na nzi a menti a
medi o e l ungo termi ne (euro)
Anno 2015
Differenza
1.262.884/1.670.201 1.284.407/2.366.871
(pari a l 75,61%)
(pa ri al 54,27% )
-21,34%
Tabella 4
Numero tota l e pra ti che gara nti te
Numero tota l e pra ti che controgara nti te
Anno 2014
1.256
7
Anno 2015
1.015
3
Differenza
(241)
(4)
Anno 2014
Anno 2015
Differenza
Tabella 5
Importo tota l e ga ranti to
Importo tota l e controga ra nti to
Tabella 6
Importi (euro) relativi al singolo anno
Ammontare fondo ri s chi
Ammontare fondo ri s chi quota regi onal e
Ammontare Pa tri moni o di vi gi l a nza
Es cus s i oni
29
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
17.552.271
17.866.230
313.959
62.455
49.213
(13.242)
Anno 2014
Anno 2015
Differenza
-
-
-
32.560.930
29.011.450
(3.549.480)
28.582
-
(28.582)
Tabella 7
Anno 2014
Anno 2015
Differenza
Numero i mpres e tota l e
Arti gi a na to
Commerci o
1.651
-
1.651
-
-
Indus tri a
Agri col tura
1.651
1.651
-
Tabella 8 Movimenti fondi indisponibili C/Banche
Fondi indisponibili al
31/12/2014
Banche
Per rischi
in garanzia
Per rischi
in
sofferenza
-
-
Totale
-
Fondi indisponibili al
31/12/2015
Movimenti
Trasferime
Prelievi
Recuperi
nti a
definitivi**
sofferenza
(*)
-
-
-
-
-
Incrementi
-
-
Rischi in
garanzia
-
-
-
-
Rischi in
sofferenza
Totale
-
-
-
-
*somme ri entrate come fondi ris chi in gara nzi a dai fondi in s offerenza a s eguito di recuperi . I fondi di garanzia monetari trovano
corri s pondenza nell a voce del pa s si vo fondi ri schi di garanzia . Eventua li differenze trovera nno corri s pondenza i n a ltre pos te del
pa ss i vo
Tabella 9 Movimenti fondi rischi di garanzia
Origine
Saldo al
31/12/2014
Incrementi
Saldo al
31/12/2015
Utilizzi (*) (**)
Contri buti dei cons orzi ati
-
-
-
-
Contri buti di terzi (s peci fi care)
Contri buti del l a Regi one Si ci l i ana
Interes s i maturati
Interes s i maturati s ul l a quota di perti nenza
regi onal e
Al tri
TOTALE
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
*l a quota uti l i zzi (cos ti tui ta dal l e perdi te defi ni ti ve s u i nterventi i n gara nzi a ) s arà ri parti ta pro - quota
Fondo di Prevenzione del Fenomeno dell’usura
In applicazione di quanto disposto dalla Legge n. 108/96, art. 15, CreditAgri Italia è gestore del Fondo di
Prevenzione del Fenomeno dell’Usura.
Al riguardo si rileva come nel corso dell’esercizio 2015 non si sono manifestate le condizioni che abbiano
permesso di garantire operazioni di finanziamento a favore delle imprese socie, attraverso l’utilizzo di tale
strumento.
RICERCA E SVILUPPO: INNOVAZIONE DI PRODOTTI E SERVIZI
Le attività che CreditAgri Italia svolge in questo ambito riguardano lo sviluppo di progetti di assistenza e
consulenza da fornire alle imprese – socie e non solo, in materia di finanza e gestione aziendale.
30
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Lo sviluppo di tali attività riguarda due filoni generici ed uno specifico per la regione Sardegna:
1. Consulenza su finanziamento;
2. Consulenza continuativa;
3. Attività connesse e strumentali – Legge Regionale n.4/2002 Regione Autonoma Sardegna.
1. Consulenza su finanziamento
E’ il servizio di consulenza fornito al socio che presenta una richiesta di rilascio garanzia per un finanziamento
bancario. Questo tipo di prestazione permette di fornire al socio/cliente un ritorno informativo delle attività
di analisi svolte nel processo di valutazione della richiesta di garanzia. Attraverso il nostro applicativo
gestionale viene elaborato un fascicolo aziendale denominato “FARM ADVISORY” che, sfruttando gli stessi
dati utilizzati in istruttoria, riproduce ed evidenzia attraverso riclassificazioni di bilancio e grafici le principali
informazioni e considerazioni economico-finanziarie sull’azienda. Tale fascicolo, associato ad una lettera di
accompagnamento, rappresenta per il cliente l’output dell’attività di consulenza e per CreditAgri Italia il
documento che consente di valorizzare il lavoro svolto. Nel caso in cui l’impresa richiedente garanzia sia una
società di capitali, la fase istruttoria sull’applicativo gestionale ha una strutturazione diversa ed il fascicolo
viene predisposto utilizzando l’applicativo Excel con inserimento manuale dei dati di bilancio. Attualmente è
in fase di implementazione sul gestionale la stampa in automatico del “FARM ADVISORY” anche per le società
di capitali, al fine di ridurre i tempi di elaborazione manuale e standardizzare il formato del dossier
documentale da consegnare alle PMI associate.
Lo sviluppo di questo servizio ha contribuito, da un lato, alla “crescita culturale” delle imprese agricole su una
materia delicata quale l’analisi economico-finanziaria, dall’altro ha consentito al Confidi di diversificare la
propria struttura dei ricavi.
Le commissioni che si incassano sono proporzionali all’importo del finanziamento richiesto dal socio, in base
alle regole di seguito spiegate.
Sono esenti dal pagamento gli affidamenti a breve termine con importo richiesto inferiore o uguale a 25.000
Euro; per quelli di importo superiore è prevista una commissione pari allo 0,5% del finanziamento oltre a una
quota fissa di 100 Euro, che diventa 200 Euro per i finanziamenti a breve termine di importo superiore a
100.000 Euro. Per tutti gli affidamenti chirografari ed ipotecari la commissione è calcolata in funzione dell’1%
dell’importo di finanziamento richiesto, oltre la quota fissa di 250 Euro che diventa 350 Euro per importi
richiesti superiori a 500.000 Euro. E’ previsto un massimale di commissione pari a 8.000 Euro.
Nelle tabelle seguenti vengono riepilogati i risultati conseguiti nel corso del 2015, in termini di numero di
pratiche deliberate e di relative commissioni ECT maturate ed incassate.
31
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Divisione
Credita gri
Credita gri
Credita gri
Credita gri
Credita gri
Credita gri
Credita gri
Credita gri
Credita gri
Credita gri
Credita gri
Credita gri
Credita gri
Credita gri
Credita gri
Credita gri
Credita gri
Credita gri
Credita gri
Totale
Abruzzo
Ba s i li ca ta
Cal a bri a
Campa nia
Emil ia Romagna
Fri uli Venezia Giul ia
La zi o
Li guria
Lombardia
Ma rche
Mol is e
Piemonte
Pugli a
Sardegna
Sici li a
Tos ca na
Trenti no Al to Adi ge
Umbria
Veneto
Numero pratiche
18
19
21
41
206
62
145
43
225
19
7
95
19
123
89
38
16
10
178
1.374
Commissioni da
contratto
19.501
24.107
37.759
56.717
468.969
51.089
278.145
39.888
370.597
33.527
16.897
156.165
26.302
142.809
94.706
42.435
34.941
15.079
328.553
2.238.186
Commissioni
pagate
13.171
23.314
18.459
35.245
324.637
38.548
220.074
31.720
267.449
22.174
14.152
120.838
15.237
116.695
46.028
40.361
27.462
4.343
196.092
1.575.997
2. Consulenza continuativa
Questo tipo di consulenza è rivolto a società o enti che necessitano di un’assistenza qualificata in materia di
gestione finanziaria. Il servizio consiste in un supporto continuativo annuo, strutturato in incontri periodici,
che consente di arrivare, attraverso una serie di analisi e valutazioni, alla produzione di business plan specifici,
contenenti tutte le informazioni sull’azienda utili alla valutazione della sua situazione e anche ad una sua
presentazione a terzi interlocutori (in particolare banche).
Tale consulenza si esplica attraverso l’assistenza nell’individuazione di operazioni di natura ordinaria o
straordinaria, nella gestione dei rapporti con i terzi interlocutori, nel monitoraggio delle azioni intraprese e
nell’eventuale individuazione di azioni correttive.
L’intervento di CreditAgri Italia può consistere anche nell’assistere l’azienda in situazioni specifiche dalla
stessa individuate. Operativamente l’intervento porta, in una prima fase, alla predisposizione di dossier
numerici e descrittivi mirati alla valutazione economico-finanziaria del cliente, all’analisi di sostenibilità
finanziaria, alla determinazione del fabbisogno finanziario dell’impresa, con identificazione di possibili
opzioni attivabili; in una seconda fase si assiste l’azienda nell’eventuale ricerca di Partner finanziari per far
fronte al fabbisogno determinato.
Tuttavia le operazioni proposte nel corso dell’erogazione del servizio di consulenza non sono
necessariamente legate a un finanziamento, ma anche a operazioni strategico- organizzative di altra natura
(es.: fusione, acquisizione o riordino di gruppo).
Gli incarichi sottoscritti nel corso del 2015 sono stati sedici ed hanno determinano i compensi di seguito
riepilogati per area geografica di competenza ed importo:
32
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Divisione
Credi ta gri
Credi ta gri
Credi ta gri
Credi ta gri
Credi ta gri
Credi ta gri
Credi ta gri
Credi ta gri
Totale
Emil ia Romagna
La zi o
Li guri a
Piemonte
Pugli a
Sardegna
Tos cana
Trenti no Alto Adige
Contratti
Importo
195.200
30.500
2.440
1.220
21.960
2.074
4.270
1.220
258.884
Numero contratti
2
1
1
1
1
1
2
1
10
Nel corso degli ultimi mesi del 2015 è stato istituito un terzo filone di consulenza legato alle attività connesse
e strumentali residuali, ma non è risultato operativo nel corso dell’anno. Si tratta di servizi di Consulenza “a
pacchetto”, consistenti in attività di assistenza standard orientate su due filoni, da una parte vi sono analisi
storiche e di posizionamento e dall’altra proiezioni economico-finanziarie. Si tratta di un’offerta consulenziale
standardizzata, sia con riferimento alle prestazioni fornite, che al prezzario applicato, pertanto di facile ed
immediata comprensione e utilizzazione.
3. Attivita’ connesse e strumentali – L.R. n. 4/2002 Regione Autonoma Sardegna
Le attività svolte in questo ambito da CreditAgri Italia – Divisione Sardegna - hanno riguardato la
rendicontazione alla Regione Autonoma della Sardegna (RAS) delle attività di assistenza e consulenza
prestate in favore delle imprese al fine di favorirne l'accesso al credito e migliorarne la gestione finanziaria
aziendale. Le attività sono articolate in due filoni:
•
•
Servizi di assistenza tecnico/finanziaria legati all’emissione della garanzia;
Servizi di assistenza e consulenza specifica.
Servizi di assistenza tecnico/finanziaria legati all’emissione della garanzia
La rendicontazione tiene conto delle garanzie rilasciate ai sensi della Legge Regionale 31 gennaio 2002 n. 4,
nonché delle prestazioni di assistenza e consulenza a favore delle imprese agricole rese ai sensi della citata
norma. Tiene conto, inoltre, della gestione globale del Confidi CreditAgri Italia S.c.p.a. – Sede Operativa
Regione Sardegna - in ordine alle attività di funzionamento, alle modalità di esecuzione delle delibere di
garanzia assunte dai competenti orfani del Confidi, alle prescrizioni di cui alla Legge Regionale n. 4/2002 - e
ad ogni altra osservazione normativa e statutaria.
Dalle risultanze delle delibere assunte e dall'esame di ogni fascicolo documentale ed istruttorio delle istanze
di garanzia e di assistenza e consulenza, risulta che i beneficiari delle prestazioni sono stati esclusivamente
quelli contemplati dalla disciplina di applicazione della citata L.R. n. 4/2002 e le prestazioni dei servizi di
assistenza e consulenza sono state dirette unicamente a favorire l'accesso al credito ed a migliorare la
gestione finanziaria aziendale attraverso l'assistenza e la consulenza tecnico-finanziaria a favore delle
imprese.
33
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
I lavori resi alle imprese sono riferiti esclusivamente a studi per il miglior utilizzo delle fonti di finanziamento,
a progetti di fattibilità, ad analisi dei bilanci e degli indici di valutazione finanziaria, analisi previsionali e
consulenze economiche e contrattuali in materia di finanza d'impresa, quali attività complementari per
l'accesso al credito.
Ogni attività di assunzione del rischio di garanzia è stata posta in essere con delibera del competente organo
societario che ha agito secondo la normativa interna e nel rispetto dell'indipendenza decisionale da
condizionamenti di alcun genere, senza discriminazioni e pregiudizi e secondo valutazioni di merito che
hanno caso per caso verificato la correttezza formale e sostanziale delle richieste.
La rendicontazione presentata nel corso del 2015 si riassume nei dati di seguito illustrati:
Numero pratiche rendicontate
69
Commissioni previste Commissioni incassate
128.542
-
Servizi di assistenza e consulenza specifica
Nel 2015 lo scrivente Istituto ha svolto attività di assistenza e consulenza specifica destinate a una
cooperativa di allevatori di ovini, avente una funzione di supporto alle aziende socie molto importante sul
territorio in cui opera. L’erogazione dei servizi è stata perfezionata – come di consueto - in linea con i dettati
della LR n. 4/2002 Regione Sardegna.
L’attività di consulenza si è svolta con un’analisi finanziaria (check-up) della situazione rinveniente dai bilanci
consolidati, un analisi del cash-flow e la verifica dell’equilibrio finanziario. Il fascicolo elaborato (dossier
descrittivo e numerico) comprende, oltre alle informazioni di natura camerale, l’ultimo bilancio approvato,
una perizia di stima del Patrimonio Sociale, le interrogazioni delle centrali rischi pubbliche (CR - Banca d’Italia)
e private (Eurisc - CRIF) ed una riclassificazione degli ultimi bilanci approvati. Sulla base di questi elaborati è
stato attribuito un rating all’azienda.
In base a quanto osservato in dodici anni di attività gestoria della L.R. n. 4/2002 RAS, l’incasso delle spettanze
derivanti dalle attività sopra descritte seguirà probabilmente una tempistica lenta (due/tre anni).
Di seguito il riepilogo dei contratti sottoscritti nel corso del 2015:
Numero incarichi
1
34
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Spettanze dovute
483.156
SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
CreditAgri Italia in quanto Intermediario Finanziario vigilato, si è dotato di un complesso Sistema dei Controlli
Interni (di seguito anche “SCI”), articolato su diversi livelli e funzioni.
Il SCI è l’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative che mirano ad assicurare il
rispetto delle strategie aziendali ed il conseguimento dell’efficacia e dell’efficienza dei processi, della
salvaguardia del valore delle attività a protezione delle perdite, dell’affidabilità e integrità delle informazioni
contabili e gestionali, del corretto utilizzo delle risorse aziendali, della conformità delle operazioni alla legge,
alla normativa di vigilanza, allo Statuto ed alle disposizioni interne dell’intermediario. Il SCI contribuisce anche
al continuo miglioramento, garantendo azioni correttive per l’eliminazione delle anomalie rilevate e la
coerente evoluzione dei presidi organizzativi rispetto alle strategie aziendali ed al contesto di riferimento.
Il SCI copre tutte le tipologie di rischio significative, cercando, ove possibile, di quantificarne l’impatto. Più
precisamente, gli obiettivi che CreditAgri Italia intende perseguire attraverso l’azione delle proprie funzioni
di controllo e di governo dei rischi sono:
Adeguatezza dell’assetto organizzativo: la struttura organizzativa deve essere adeguata
all’operatività della Società ed alla sua evoluzione, sia in termini di volumi che di complessità, nel
rispetto del principio di proporzionalità dell’organizzazione degli intermediari;
Conformità (Compliance): le procedure aziendali (operative e di controllo) devono essere strutturate
e supportate in modo tale da minimizzare il rischio di non conformità associabile alle operazioni
aziendali rispetto al complesso delle norme applicabili nonché il rischio reputazionale, avendo
sempre riguardo ai volumi, alla complessità ed alla frequenza delle attività aziendali;
Gestione dei rischi aziendali: la cooperazione tra le funzioni di controllo e di governo dei rischi deve
consentire la corretta e tempestiva gestione da parte del Consiglio di Amministrazione dei rischi
aziendali, attraverso flussi informativi al Management idonei ad assicurare la pronta rilevazione, il
continuo monitoraggio ed il periodico reporting dei rischi stessi;
Gestione dei conflitti d’interesse: il sistema dei controlli interni e di governo dei rischi deve consentire
il contenimento, laddove possibile, ovvero la rilevazione e la successiva gestione delle situazioni di
potenziale conflitto d’interessi, sia a livello aziendale che personale;
Qualità del reporting: il sistema di rilevazione e di registrazione degli eventi gestionali deve
consentire la ricostruzione e la verifica delle operazioni e delle aggregazioni dei dati aziendali, a
beneficio degli organi e delle funzioni di controllo, sia interne che esterne alla Società;
Documentabilità delle attività di controllo: il sistema dei controlli interni deve essere strutturato in
modo da consentire in ogni momento le attività di verifica e di ricostruzione delle operazioni
necessarie ai fini della revisione sia interna, che esterna. La documentazione delle attività di controllo
35
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
e di revisione interna, inoltre, deve contribuire a facilitare la produzione delle informazioni per le
eventuali richieste dell’Autorità di Vigilanza;
Trasparenza: il complesso delle attività di controllo e di prevenzione dei rischi deve essere ispirato,
tra l’altro, a criteri di trasparenza nei confronti dei clienti.
Il SCI comprende diverse tipologie di controllo, articolate su tre livelli:
-
Controlli di linea (I° livello);
Controllo sulla gestione dei rischi (II° livello);
Attività di revisione interna (III° livello).
Coerentemente con quanto previsto dalla disciplina emanata da Banca d’Italia e dalla Consob, i livelli di
controllo sono definiti come segue.
I controlli di I° livello sono diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni. Essi sono effettuati
dalle stesse strutture produttive (ad esempio controlli di tipo gerarchico sistematici e a campione) o
incorporati nelle procedure, anche automatizzate, ovvero eseguiti nell’ambito dell’attività di back office.
I controlli di II° livello concorrono alla definizione delle metodologie di misurazione del rischio; in tal caso i
controlli di II° livello sono affidati a strutture dedicate, in particolare alle funzioni di:
-
Risk Management
Antiriciclaggio
Compliance
Le Funzioni di controllo II° livello riportano direttamente all’Organo con funzione di gestione
(Consigliere/Amministratore Delegato) e possono avere accesso diretto all’Organo con funzione di
supervisione strategica (Consiglio di Amministrazione) ed all’Organo con funzione di controllo (Collegio
Sindacale) e comunicano con essi senza restrizioni o intermediazioni.
I controlli di III° livello hanno ad oggetto il complesso dei processi e delle procedure che caratterizzano
l’attività aziendale, sia di business che amministrativi e di back office. Essi comprendono la valutazione
periodica della completezza, della funzionalità e dell’adeguatezza del SCI.
I controlli di III° livello sono svolti dalla funzione di:
-
Internal Audit
La Funzione di controllo di III° livello riporta direttamente all’Organo con funzione di supervisione strategica
ed ha accesso diretto all’organo con funzioni di controllo. Il Consiglio di Amministrazione, l’Alta Direzione ed
il Collegio Sindacale sono regolarmente informati sull’attività da questi svolta. La funzione di Internal Audit si
relaziona costantemente con le altre strutture e funzioni aziendali preposte ai controlli, ed in particolare con
le funzioni di Risk Management, Antiriciclaggio e Compliance.
Tutte le funzioni di controllo di II° e III° livello:
36
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Operano secondo un piano di attività approvato direttamente dal Consiglio di Amministrazione e
comunque in relazione ad eventuali eventi di discontinuità nell’attività aziendale ovvero in presenza
di specifiche esigenze aziendali;
Relazionano gli Organi Sociali con cadenza almeno annuale.
Sulla base delle risultanze che emergono dalle informative periodiche delle funzioni di controllo di II° e III°
livello, la Società stabilisce i correttivi in termini di interventi:
-
Formazione
Adeguamenti organizzativi
Adeguamenti dei sistemi gestionali utilizzati
Modifica/integrazione alla normativa interna (regolamenti, procedure, ecc.)
Il Sistema dei Controlli Interni della Società verrà completato dal Comitato di Direzione dei Controlli Interni,
che è un organo collegiale permanente con compiti consultivi e di coordinamento delle attività delle funzioni
di controllo.
Tenendo conto delle nuove disposizioni di vigilanza, di cui alla circolare Banca d’Italia n. 288 del 3 aprile 2015
il Consiglio di Amministrazione, nel corso dell’esercizio 2015, ha provveduto ad aggiornare e rivedere l’intera
regolamentazione del Sistema dei Controlli Interni.
In particolare:
-
Policy Sistema dei Controlli Interni
Regolamento della Funzione Risk Management
Regolamento della Funzione Antiriciclaggio
Regolamento della Funzione Compliance
Regolamento della Funzione Internal Audit
Con riferimento alle possibilità di ricorrere all’outsourcing per lo svolgimento di funzioni aziendali di
controllo, nel rispetto delle disposizioni dell’Autorità di Vigilanza, la Società ha adottato una policy aziendale
in materia di esternalizzazione finalizzata a definire, da una parte, il relativo processo decisionale, dall’altra,
atta a presidiare i rischi derivanti dalla scelta di esternalizzazione, a mantenere la capacità di controllo e la
responsabilità sulle attività esternalizzate, a preservare le competenze tecniche e gestionali necessarie a reinternalizzare la funzione, ove necessario.
Le funzioni di Compliance e Internal Audit, anche per il 2015, sono state esternalizzate; a fronte di tale scelta,
sono stati identificati, come previsto dall’attuale normativa, i referenti “interni” di tali funzioni, per garantire
un adeguato presidio interno di competenze.
Parallelamente la Società, nel corso dell’esercizio 2015, ha ritenuto opportuno, in attuazione dei principi e
delle norme che disciplinano il Sistema dei Controlli Interni, con lo scopo di rafforzare i presidi organizzativi
in materia di corretto svolgimento delle operazioni ed attività esercitate e proseguire nel percorso di
miglioramento continuo dell’assetto aziendale, dotarsi di una funzione di Ispettorato interno. Tale funzione
è stata esternalizzata, assegnandone il coordinamento ad una specifica area organizzativa.
37
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Con riferimento alle citate funzioni di controllo citate si riporta di seguito un ulteriore dettaglio delle
rispettive competenze e attività.
Risk Management
La funzione presidia il sistema di rilevazione, monitoraggio e gestione dei rischi della Società, secondo quanto
previsto dalle disposizioni di vigilanza e dal modello ICAAP tempo per tempo adottato da CreditAgri Italia,
verificando il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e la coerenza dell'operatività delle
singole aree produttive con gli obiettivi di rischio-rendimento assegnati.
La funzione effettua un’accurata identificazione dei rischi ai quali la società è esposta in relazione alla propria
operatività ed ai mercati di riferimento e misura la propria esposizione ai singoli rischi al fine di verificare la
propria adeguatezza patrimoniale e di garantire la sana e prudente gestione.
La normativa prudenziale di riferimento si articola sui cosiddetti tre “Pilastri”:
•
Il Primo Pilastro introduce un requisito patrimoniale per fronteggiare i rischi tipici dell’attività
finanziaria (di credito, di controparte, di mercato, di cambio e operativi) proponendo agli
intermediari metodologie alternative di calcolo dei requisiti patrimoniali in funzione della loro
dimensione, complessità ed altre loro specifiche caratteristiche.
•
Il Secondo Pilastro richiede agli intermediari di dotarsi di una strategia e di un processo di controllo
dell’adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica (Internal Capital Adequacy Assessment Process
o ICAAP), rimettendo all’Autorità di vigilanza il compito di verificare l’affidabilità e la coerenza dei
relativi risultati e di adottare, ove la situazione lo richieda, le opportune misure correttive
(Supervisory Review and Evaluation Process o SREP).
•
Il Terzo Pilastro introduce obblighi di informativa al pubblico riguardanti l’adeguatezza patrimoniale,
l’esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei relativi sistemi di gestione e controllo.
Tale impianto normativo consente di realizzare per gli intermediari finanziari la vigilanza equivalente a quella
bancaria. In attuazione del principio di proporzionalità, che informa tutta la nuova disciplina, la
regolamentazione tiene conto delle diversità degli intermediari – in termini di dimensioni, complessità e altre
caratteristiche – prevedendo regole differenziate e sollecitando, in via più generale, un’applicazione delle
disposizioni coerente con le specificità di ciascun intermediario.
La tabella seguente riepiloga i rischi cui l’Intermediario è esposto in relazione alle attività tipiche dallo stesso
esercitate.
38
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Pilasto
Pri mo
Secondo
Rischi
Rilevanza a
fini ICAAP
Misurabile
SI/NO
Metodo di misurazione a fini ICAAP
Rischio di credito
Ri s chio di controparte
Sì
No
Si
Sta ndardizzato
Ris chi o di merca to
No
Rischio operativo
Sì
Si
Metodo ba s e (Ba s i c Indi ca tor Approa ch o BIA)
Concentrazione
Sì
Si
Indi ce di Herfi ndahl
Tasso
Si
Si
Sempli fica to
Sempli fica to
Liquidità
Si
Si
Stra tegico
Sì
No
Reputa zi ona le
Sì
No
Res iduo
No
Gli obiettivi e le politiche della Società in materia di assunzione dei rischi e di valutazione dell’adeguatezza
patrimoniale sono esposti in dettaglio, sia in termini qualitativi sia in termini quantitativi, nella parte “D” della
Nota integrativa.
La Società, dopo l’approvazione del bilancio di esercizio, procede attraverso il sito internet aziendale agli
adempimenti di informativa al pubblico previsti dalla normativa di vigilanza sul terzo pilastro.
Antiriciclaggio
La funzione ha il compito di prevenire e contrastare la realizzazione di operazioni di riciclaggio e di
finanziamento del terrorismo, di verificare la coerenza dei processi con l’obiettivo di prevenire la violazione
di norme interne ed esterne in materia, in un’ottica di presidio del rischio di riciclaggio e finanziamento del
terrorismo e di verificare l’adeguatezza dei processi e delle procedure al fine di assicurarne il rispetto.
Alla funzione Antiriciclaggio sono attribuite attività complesse ed eterogene che impattano trasversalmente
sul funzionigramma aziendale, qualificabili come:
-
Attività di natura legale
Attività con valenza organizzativa
Attività di natura operativa
Attività di controllo
Attività formativa
I principali adempimenti che la Funzione Antiriciclaggio è chiamata a svolgere sono:
39
•
Identificare continuativamente le norme applicabili e valutare il loro impatto sui processi e le
procedure interne.
•
Collaborare nell’individuazione del sistema dei controlli interni e delle procedure finalizzate alla
prevenzione e al contrasto dei rischi di riciclaggio.
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
•
Verificare l’idoneità del sistema dei controlli interni e delle procedure adottate e proporre le
modifiche organizzative e procedurali necessarie o opportune al fine di assicurare un adeguato
presidio dei rischi.
•
Verificare l’affidabilità del sistema informativo di alimentazione dell’Archivio Unico Informatico
aziendale.
•
Collaborare nelle attività formative del personale inerenti la conoscenza delle norme applicabili, alla
diffusione di una cultura aziendale fondata sui principi di onestà, correttezza e rispetto dello spirito
e della lettera delle norme, al fine di prevenire comportamenti illeciti e/o non conformi a normative
e regolamenti in materia di riciclaggio e finanziamento del terrorismo.
Nelle sue attività la funzione Antiriclaggio si avvale della collaborazione delle altre funzioni controllo ed in
particolare della funzione Compliance.
Compliance
La funzione ha la finalità di presidiare il rischio di non conformità alle norme e gli associati rischi di eventuali
sanzioni giudiziali e/o amministrative, di rilevanti perdite finanziarie e/o danni alla reputazione dell’azienda,
attraverso sia attività di consulenza, assistenza e formazione (“ex-ante”), sia attività di verifica di adeguatezza
ed efficacia delle procedure ai fini del presidio dei rischi di non conformità (“ex-post”).
In linea generale le attività svolte dalla funzione sono suddivise tra l’attività di consulenza e/o assistenza ex
ante, nella prevenzione e nella gestione dei conflitti di interesse sia tra le diverse attività svolte dalla Società
sia con riferimento ai dipendenti ed agli esponenti aziendali e l’attività di verifica delle procedure ex post ai
fini della prevenzione del rischio di non conformità normativo.
Le attività poste in essere dalla funzione sono principalmente le seguenti:
•
Verificare dell’adeguatezza e dell’efficacia delle procedure adottate in termini di individuazione,
gestione e controllo del rischio di conformità normativa delle stesse.
•
Formulare raccomandazioni basate sui risultati dei lavori realizzati.
•
Prestare consulenza e assistenza agli organi aziendali concernente l’applicazione della normativa che
disciplina l’attività della società e le ricadute organizzative e procedurali legate all’adozione di nuove
normative.
Nel esercizio 2015, la funzione di Compliance è stata svolta da un nuovo outsourcer.
Internal Audit
La funzione presidia l’affidabilità e la funzionalità complessiva del Sistema dei Controlli Interni, l’adeguatezza
e sicurezza del sistema informativo, incluso il piano aziendale di continuità operativa, nonché il monitoraggio,
nel continuo, dei rischi aziendali, riportando al Consiglio d’Amministrazione.
40
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
La funzione svolge un ruolo consultivo nei confronti del Consiglio di Amministrazione e dell’Alta Direzione
per le azioni di miglioramento del Sistema dei Controlli Interni e per la diffusione in ambito aziendale della
“cultura del controllo”.
Inoltre, tra le responsabilità della funzione di Internal Audit, vi è anche quella di interfacciarsi, per le materie
di competenza, con il Collegio Sindacale e la Società di Revisione.
In linea con il Sistema dei Controlli Interni adottato da CreditAgri Italia e nel rispetto della vigente normativa,
alla funzione di Internal Audit sono affidati i controlli sovraordinati rispetto a quelli spettanti alle altre funzioni
di controllo, che riguardano:
•
in senso orizzontale, tutte le funzioni aziendali (anche quelle presso le quali sono allocate le funzioni
di Compliance, Risk Management e Antiriciclaggio) e le relative risorse (umane, tecniche ed
informatiche) e i soggetti in favore dei quali la Società ha esternalizzato delle funzioni aziendali;
•
in senso verticale, tutti i livelli funzionali.
I principali obiettivi della funzione di Internal Audit sono:
•
Valutare la completezza, l’adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficacia ed efficienza) e
l’affidabilità del sistema dei controlli interni e, in generale, della struttura organizzativa.
•
Valutare l’adeguatezza, l’affidabilità complessiva e la sicurezza del sistema informativo della società
(“ICT audit”).
•
Valutare l’adeguatezza del piano aziendale di continuità operativa o del piano di disaster recovery.
•
Verificare la regolarità delle diverse attività aziendali, incluse quelle esternalizzate, e dell’evoluzione
dei rischi.
•
Verificare la correttezza dell’operatività della rete distributiva.
•
Verificare il monitoraggio della conformità alle norme dell’attività di tutti i livelli aziendali.
•
Accertare il rispetto dei limiti previsti dai meccanismi di delega adottati dalla società, nonché del
pieno e corretto utilizzo delle informazioni disponibili nelle diverse attività.
•
Verificare la rimozione delle anomalie riscontrate nell'operatività e nel funzionamento dei controlli
(attività di follow-up).
A tali fini, la revisione interna conduce controlli periodici, anche attraverso accertamenti di natura ispettiva,
sulla base del piano di audit. La frequenza delle ispezioni è coerente con l’attività svolta, secondo una logica
risk-based. Tuttavia sono condotti anche accertamenti casuali e non preannunciati. Sono altresì condotti
accertamenti con riguardo a specifiche irregolarità.
41
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Sulla base dei risultati delle verifiche effettuate in base al piano di audit, formula raccomandazioni agli Organi
Aziendali e ne verifica l’osservanza.
Nel corso dell’esercizio 2015 l’attività di Internal Audit si è svolta secondo metodologie consolidate da parte
dell’outsourcer e condivise con la Società, sulla base di quanto indicato nel Piano di Audit 2015 approvato
dal Consiglio di amministrazione. Gli ambiti principali sottoposti a controlli e verifiche della Funzione sono
stati:
-
Processi di governance aziendale;
Processi operativi;
Sistema e processi dei controlli interni.
Le verifiche si sono svolte “in loco” presso le sedi territoriali (con il primario obiettivo di valutare
l’adeguatezza del sistema dei controlli interni a presidio del Processo del Credito), a livello di sede centrale e
da remoto (mediante l’acquisizione e l’analisi di documentazione).
Le conclusioni dell’attività svolta durante l’audit (report) sono state trasmesse al Consiglio di
amministrazione, al Collegio Sindacale ed al Consigliere Delegato, evidenziando i punti di forza e di
miglioramento riscontrati nel sistema di gestione aziendale ed indicando le aree ed i processi suscettibili di
miglioramento in funzione dell’adeguatezza ed efficacia del sistema dei controlli interni.
Ispettorato
L’Ispettorato rappresenta una funzione di controllo, che si affianca alle altre funzioni di controllo di II° e III°
livello. L’obiettivo che si è inteso perseguire con l’istituzione della stessa è stato quello di rafforzare
ulteriormente il sistema dei controlli interni, attraverso un’attività indipendente ed obiettiva.
L’attività è incentrata sulla verifica della regolarità delle diverse attività aziendali, il rispetto delle norme, dei
limiti previsti dai meccanismi di delega, l’adeguatezza e corretto funzionamento dei processi e delle
metodologie di valutazione delle attività aziendali e la rimozione di eventuali anomalie riscontrate nel
funzionamento dei controlli di primo livello. La stessa è risultata funzionale e sinergica rispetto alle verifiche
poste in essere dalle altre funzioni istituzionali di controllo di II° e III° livello.
Le verifiche ispettive sono svolte con sopralluoghi presso le sedi territoriali della Società adottando uno
schema risk oriented, comprendente tutti gli aspetti aziendali, fonti di possibili criticità, sulla base delle
modalità operative adottate, il contesto e gli ambiti di riferimento territoriale ed economico. L’analisi di tali
aspetti è stata effettuata distinguendo i profili di efficacia, efficienza e sicurezza dell’attività svolta, operando
una classificazione tra rischi di non conseguimento degli obiettivi di business, rischi riconducibili a
diseconomie di gestione e rischi di natura patrimoniale, legale e reputazionale.
Le attività poste in essere nel corso dell’esercizio 2015, sono risultate articolare in diverse fasi, quali:
- la preparazione: riconducibile all’analisi delle informazioni qualitative e quantitative concernenti le
strutture oggetto di verifica;
42
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
-
-
-
l’accertamento in sito: comprendente un esame a campione della documentazione riguardante
l’attività di rilascio delle garanzie, la valutazione degli aspetti riguardanti l’azione commerciale e la
verifica delle strutture logistiche e delle problematiche ad esse connesse;
l’analisi: riconducibile all’elaborazione delle risultanze emerse durante la fase di “verifica in loco”,
adottando la metodologia sopra descritta, al fine di pervenire ad un risultato quantitativo relativo
alla struttura ispezionata;
il report: inerente la predisposizione di una specifica relazione sintetica riguardante la sede
territoriale visitata volta a fornire i risultati complessivi, in termini di valutazione espresse e di
rilevanza quantitativa dell’attività di business esaminata.
Le risultanze dell’attività di ispettorato sono state trasmesse, con periodicità trimestrale, al Consigliere
Delegato ed all’area interna di coordinamento.
ALTRE FUNZIONI ESTERNALIZZATE
La Società ha deciso, sin dal 2011, di affidare in outsourcing la fornitura e la gestione degli applicativi, e del
relativo patrimonio informativo, a supporto dell’operatività aziendale, ad un provider ritenuto in possesso
delle competenze tecniche e professionali richieste per l’espletamento dell’attività.
In parallelo, ha provveduto alla nomina di un referente interno per la funzione, al fine di mantenere un
adeguato presidio interno di competenze tecniche.
Il Consiglio di Amministrazione, nell’esercizio 2015, ha adeguato/aggiornato le disposizioni interne inerenti
la policy in materia di esternalizzazione delle funzioni aziendali con lo scopo di adottare un sistema di regole
di riferimento finalizzato a garantire una sempre maggiore trasparenza dei processi di selezione, controllo e
mitigazione dei rischi connessi all’attività svolta dagli outsourcer.
AGGIORNAMENTO DOCUMENTO PROGRAMMATICO SULLA SICUREZZA
La Società pone una particolare attenzione al tema del trattamento e della protezione dei dati personali, sia
nei rapporti interni con i propri dipendenti e collaboratori, sia verso l’esterno nei rapporti con i soci-clienti e
fornitori. A tal riguardo, pur non sussistendo più l’obbligo di redazione del Documento Programmatico della
Sicurezza, come previsto ai sensi del Decreto Legge semplificazioni del 3 febbraio 2012 art. 45 comma D,
CreditAgri Italia ha deciso comunque di mantenere in vigore il suddetto Documento, in quanto rappresenta,
nell’ottica di una sana e prudente gestione, un fondamentale supporto agli adempimenti previsti dalla
normativa in materia. Alla luce di ciò, la Società prevede con cadenza annuale l’attività di revisione del DPS.
ALTRI FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI NELL’ESERCIZIO
Non si rilevano altri fatti di rilievo interventi nell’esercizio.
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Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
CONTINUITA’ AZIENDALE
Per quanto attiene alla continuità aziendale, gli Amministratori del Confidi secondo quanto richiesto da Banca
d’Italia, Consob ed Isvap nei documenti congiunti n° 2 del 6 febbraio 2009 e n° 4 del 3 marzo 2010, hanno
svolto accurate analisi in merito alle incertezze connesse alle problematiche inerenti i rischi di credito e di
liquidità, alla redditività attuale ed attesa del Confidi, al piano di rimborso dei debiti, alla qualità delle garanzie
rilasciate, alla possibilità di accesso a risorse finanziarie, tutti fattori determinanti sulla sussistenza del
presupposto della continuità aziendale in un futuro prevedibile
Svolte accurate valutazioni sulla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, conformemente alle
previsioni di cui al principio contabile IAS 1, il Consiglio di Amministrazione assicura che il progetto di bilancio
del Confidi è stato redatto e predisposto nel presupposto della continuità aziendale, continuità aziendale che
è connessa alla capacità patrimoniale della Società di coprire in maniera più che adeguata i complessivi rischi
ai quali è esposta nonché alla sua capacità reddituale, al fine di assicurare e consentire lo sviluppo
dell’operatività a favore delle Imprese Socie e di rispettare i citati principi di sana e prudente gestione. Al
riguardo, esaminati i rischi e le incertezze connessi all’attuale contesto macroeconomico ed al peggioramento
del portafoglio, considerata la liquidità del Confidi, nonostante il perdurare della congiuntura, che
probabilmente caratterizzerà anche i prossimi mesi, la selettività, la ristrettezza ed i tempi lunghi con cui le
banche accordano il credito, è ragionevole ipotizzare un miglioramento dei livelli di operatività del Confidi
grazie al rilascio della garanzia mutualistica a prima richiesta, controgarantita dal Fondo Centrale di Garanzia
presso cui il Confidi è accreditato.
L’EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
La centralità di CreditAgri Italia e la sua capacità di trasformarsi in leader della garanzia e della consulenza a
favore delle imprese operanti nel settore agro-alimentare già a partire da questo anno 2016 sarà determinata
dalla capacità di porre in essere scelte strategiche legate ai seguenti importanti asseti gestionali e funzionali:
-
-
-
-
44
una rivisitazione della gestione del rischio di credito attraverso l’utilizzo sistematico delle controgaranzie con particolare riferimento alle attività riconducibili ai Fondi gestiti da Medio Credito
Centrale e da Ismea;
un pricing delle garanzie rimodulato in funzione dei costi di maggior accantonamento derivante
dall’incremento delle posizioni deteriorate con particolare riferimento alle sofferenze;
un riassetto delle funzioni commerciali territoriali attraverso un processo di formazione e
qualificazione del personale attivo nelle singole Region che possa maggiormente qualificare l’offerta
di servizi con un taglio consulenziale medio-alto in grado di soddisfare le esigenze delle PMI più
qualificate ed affermate nel mercato;
un “cambio di passo” a livello di direzione centrale in ordine alla esigenza di strutturare in modo
adeguato una direzione commerciale e marketing in grado di apportare scientificità ad ogni processo
di pianificazione e attuazione di azioni di penetrazione commerciale verso un tessuto imprenditoriale
di elevato standing;
una profonda ri-programmazione delle relazioni con il sistema bancario, coesa verso un modello di
partenariato tecnico-commerciale più vicino al territorio, che veda più attiva e dinamica l’attività di
aggiornamento di prodotti/servizi e relative condizioni riservate alla nostra Azienda, maggiormente
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
-
-
-
competitive sotto il profilo della tempistica di gestione delle singole pratiche e certamente più
appetibile sotto l’aspetto del servizio consulenziale di natura “sartoriale”;
una Rete Alleata – come quella dell’Organizzazione Coldiretti- più propositiva e in grado di
interfacciarsi con le PMI più performanti del mercato di riferimento, proattiva nel promuovere
iniziative seminariali e informative a favore della base associativa agro-alimentare, strutturata per
rappresentare al meglio un front desk per le PMI in grado di fare da collettore evoluto tra le esigenze
creditizie e finanziarie d’impresa e gli enti bancari/finanziari specializzati nel tradurre in offerta
avanzata e strutturata ogni qualsivoglia sostenibile iniziativa;
una direzione crediti evoluta e preparata a gestire istanze di garanzia sempre più complesse e
articolate, legate non solo alle comuni esigenze di sostegno per l’accesso al credito agrario
tradizionale, ma anche e soprattutto al credito destinato a realizzare investimenti innovati sul piano
dei processi e dei prodotti, avanzati sotto l’aspetto della tecnologia, strutturati in base
all’articolazione dell’investimento (impianti innovati di biomasse, produzione di agro-energie,
tecniche di coltivazioni idroponiche, internazionalizzazione B2B di prodotti agroalimentari di
eccellenza, ecc.);
il posizionamento di una Rete Distributiva parallela organizzata attraverso l’ingresso di Mediatori
Creditizi e Agenti in Attività Finanziaria iscritti e abilitati in apposito Albo tenuto dall’OAM. La Rete
servirà per ridurre l’impatto dei costi fissi e trasformare quanto più possibile l’attuale imputazione di
costo della distribuzione da fisso a variabile, ma avrà una valenza straordinaria anche in termini di
maggior presidio locale con particolare riguardo alle aree geografiche che in questo momento non
hanno una presenza capillare delle nostre sedi dirette (Campania, Toscana, Calabria, Sicilia e Puglia).
FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
Non si rilevano fatti di rilievo intervenuti nel corso del primo trimestre del 2016.
PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DESTINAZIONE DELL’UTILE
Il Risultato d’esercizio, al netto delle imposte, si chiude con una perdita pari ad Euro 4.363.516, che si propone
di rinviare a nuovo.
45
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
PROSPETTI DI BILANCIO
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Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
STATO PATRIMONIALE
Voci dell'attivo
10. Ca s s a e di s poni bi l i tà l i qui de
31/12/2015
31/12/2014
939
1.261
4.791.573
5.447.791
30.314.122
301.712
31.212.312
301.712
3.858.222
4.014.448
110. Atti vi tà i mma teri a l i
277.010
418.301
120. Atti vi tà fi s ca l i :
a) correnti
180.786
180.786
149.186
149.186
11.450.695
11.994.314
51.175.058
53.539.325
40. Atti vi tà fi na nzi a ri e di s poni bi l i per l a vendi ta
60. Credi ti
90. Pa rteci pa zi oni
100. Atti vi tà ma te ri a l i
140. Al tre a tti vi tà
TOTALE ATTIVO
Voci del passivo e del patrimonio netto
10. Debi ti
70. Pa s s i vi tà fi s ca l i :
a) correnti
90. Al tre pa s s i vi tà
100. Tra tta mento di fi ne ra pporto del pers ona l e
31/12/2015
2.451.428
31/12/2014
2.393.320
270.489
209.135
270.489
17.916.266
209.135
16.601.712
870.298
681.825
120. Ca pi ta l e
10.138.116
9.885.541
150. Sovra pprezzi di emi s s i one
160. Ri s erve
1.277.212
19.520.371
1.167.492
19.669.610
170. Ri s erve da va l uta zi one
180. Uti l e (Perdi ta ) d'es erci zi o
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
47
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
3.094.395
3.079.930
(4.363.516)
(149.240)
51.175.058
53.539.325
CONTO ECONOMICO
Voci
10. Inte re s s i a tti vi e proventi a s s i mi l a ti
20. Inte re s s i pa s s i vi e oneri a s s i mi l a ti
MARGINE DI INTERESSE
30. Commi s s i oni a tti ve
40. Commi s s i oni pa s s i ve
COMMISSIONI NETTE
50. Di vi dendi e prove nti s i mi l i
90. Uti l e/perdi ta da ces s i one o ri a cqui s to di :
a) attività finanziarie
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
100. Retti fi che/ri pres e di va l ore nette per deteri ora mento di :
a) attività finanziarie
b) altre operazioni finanziarie
110. Spes e a mmi ni s tra ti ve
120.
130.
160.
190.
48
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
Retti fi che/ri pres e di va l ore nette s u a tti vi tà ma teri a l i
Retti fi che/ri pres e di va l ore nette s u a tti vi tà i mma teri a l i
Al tri proventi e oneri di ges ti one
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE
Impos te s ul reddi to del l 'es erci zi o del l 'opera ti vi tà corrente
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
31/12/2015 31/12/2014
137.815
(14.127)
123.688
6.155.367
(7.432)
6.147.935
3.788
(14)
(14)
6.275.396
(2.122.593)
(121.270)
(2.001.323)
(8.405.432)
193.618
(18.779)
174.840
7.818.938
(16.562)
7.802.376
3.761
2.895
2.895
7.983.871
(1.131.620)
(164.418)
(967.202)
(7.829.324)
(6.040.754)
(2.364.678)
(174.545)
(141.387)
475.534
(4.093.027)
(4.093.027)
(270.489)
(4.363.516)
(4.363.516)
(5.620.119)
(2.209.205)
(176.646)
(118.509)
1.332.124
59.895
59.895
(209.135)
(149.240)
(149.240)
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA
Voci
10. Utile (Perdita) d'esercizio
31/12/2015
(4.363.516)
31/12/2014
(149.240)
3.009
(121.851)
11.455
14.465
(4.349.052)
313.542
191.691
42.451
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
40. Pi a ni a benefi ci defi ni ti
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
100. Atti vi tà fi na nzi a ri e di s poni bi l i per l a vendi ta
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
140. Redditività complessiva (Voce 10+130)
49
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Capitale
Sovrapprezzo emissioni
Patrimonio netto al
31.12.2014
Redditività complessiva
esercizio 2014
Altre variazioni
Variazioni
strumenti
di capitale
Acquisto
azioni
proprie
Emissioni nuove
azioni
Variazioni di
riserve
Dividenti e altre
destinazioni
Riserve
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazioni de ll'es e rcizio
Ope razioni sul patrim onio netto
Allocazione ris ultato
es ercizio precede nte
Esistenze al 01.01.2014
Modifica saldi apertura
Esistenze al 31.12.2013
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
8.961.375
-
8.961.375
-
-
-
-
-
-
-
924.165
-
9.885.540
999.492
-
999.492
-
-
-
-
-
-
-
168.000
-
1.167.492
873.741
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
a) di utili
b) altre
82.532
956.273
-
18.713.330
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Azioni proprie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
191.691
(149.240)
3.079.937
(149.240)
42.451 33.653.333
Redditività complessiva
esercizio 2015
Altre variazioni
Variazioni
strumenti
di capitale
Emissioni nuove
azioni
Variazioni di
riserve
Dividenti e altre
destinazioni
1.091.990
Variazioni de ll'es e rcizio
Ope razioni sul patrim onio netto
Allocazione ris ultato
es ercizio precede nte
Riserve
Modifica saldi apertura
-
Distribuzione
straordinaria
dividendi
(82.532)
Acquisto
azioni
proprie
82.532
34.118.003 (1.599.110) 32.518.892
Esistenze al 31.12.2014
Patrim onio netto
20.255
2.888.246
-
-
62.277
50.508
(175)
-
Utile (Perdita) di esercizio
2.837.738
-
Strumenti di capitale
Esistenze al 01.01.2015
Riserve da valutazione
873.741
20.383.379 (1.669.874) 18.713.506
Patrimonio netto al
31.12.2015
Riserve:
Capitale
9.885.540
-
9.885.540
-
-
-
-
-
-
-
252.576
-
10.138.116
Sovrapprezzo emissioni
1.167.492
-
1.167.492
-
-
-
-
-
-
-
109.720
-
1.277.212
Riserve:
a) di utili
b) altre
Riserve da valutazione
956.273
-
956.273
18.713.330
-
18.713.330
-
3.079.937
-
-
-
-
-
-
-
-
-
807.041
-
-
-
-
-
-
-
-
18.713.330
-
-
-
-
-
-
-
-
14.464
Strumenti di capitale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Azioni proprie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
149.240
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Utile (Perdita) di esercizio
Patrim onio netto
50
3.079.937
(149.240)
(149.240)
33.653.333
(149.240)
-
33.653.333
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
3.094.395
(4.363.516) (4.363.516)
362.296 (4.349.053) 29.666.577
RENDICONTO FINANZIARIO
Importo
31/12/2015 31/12/2014
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione
- risultato d'esercizio (+/-)
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione
e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
- rettifiche di valore nette per deterioramento (+/-)
- rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immaterali (+/-)
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-)
- imposte e tasse e crediti d’imposta non liquidati (+/-)
- rettifiche di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al
netto dell'effetto fiscale (+/-)
- altri aggiustamenti (+/-)
2. Liquidità generate/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al fair value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche
- crediti verso enti finanziari
- crediti verso la clientela
- altre attività
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti verso banche
- debiti verso enti finanziari
- debiti verso la clientela
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al fair value
- altre passività
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d'azienda
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbIta dall'attività di provvista
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO
51
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
(1.805.395)
(4.363.516)
1.863.464
(149.240)
1.886.618
315.933
234.170
121.303
97
2.187.838
655.287
783.032
237.500
512.019
(727.478)
(10.846)
(32.840)
101.794
(785.586)
(345.038)
1.328.420
295.155
310.327
78.801
(3.672.115)
271.140
(1.705.096)
(305.244)
(1.932.915)
1.216.571
(13.137)
(31.324)
267.244
993.788
(592.084)
3.864
3.864
(21.446)
(21.351)
(95)
(17.582)
(501.330)
(335.395)
(165.935)
(501.330)
362.298
362.298
(322)
1.092.165
1.092.165
(1.249)
RICONCILIAZIONE
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio
52
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Im porto
31/12/2015 31/12/2014
1.261
2.508
(322)
(1.246)
939
1.261
NOTA INTEGRATIVA
53
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
PARTE A - POLITICHE CONTABILI
54
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
A.1. PARTE GENERALE
Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai Principi contabili internazionali
Il bilancio al 31 dicembre 2015 è stato redatto secondo i Principi Contabili Internazionali e gli International
Financial Reporting Standards e relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations
Commitee, emanate dall’International Accounting Standards Board, omologate dalla Commissione Europea,
come stabilito dal Regolamento Comunitario 1606 del 19 luglio 2002 e dai successivi Regolamenti Comunitari
omologati dalla Commissione Europea, in base ai provvedimenti emanati in attuazione dell’articolo 9 del
Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 nr. 38 ed in ottemperanza a quanto previsto dal Provvedimento della
Banca d’Italia del 15 dicembre 2015 «Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari
finanziari ex articolo 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM».
A livello interpretativo e di supporto nell’applicazione dei Principi Contabili Internazionali sono stati utilizzati
i seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione Europea:
- Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements emanato dallo IASB nel 2001;
- Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti, predisposti dallo IASB
e/o dall’IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee) a complemento dei principi
contabili emanati;
- documenti interpretativi sull’applicazione degli IAS/IFRS in Italia, predisposti e redatti dall’Organismo
Italiano di Contabilità (OIC) e dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI).
Sezione 2 – Principi generali di redazione
Il Bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della redditività
complessiva, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario (elaborato
applicando il metodo “indiretto”), dalla Nota Integrativa ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori
sull’andamento della gestione.
Il Bilancio è redatto in Euro: lo Stato Patrimoniale, il Conto Economico, il Rendiconto Finanziario, il Prospetto
della redditività complessiva, il Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto sono esposti all’unità di Euro.
Ai sensi dello IAS 1 paragrafo 18 si dichiara che non sono state effettuate deroghe agli IAS/IFRS.
Il bilancio di esercizio è stato redatto facendo riferimento ai principi generali dettati dallo IAS 1, di seguito
sintetizzati:
Continuità aziendale
Le attività, le passività e le operazioni “fuori bilancio” sono valutate secondo valori di funzionamento della
Società, in quanto destinate a durare nel tempo.
55
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Competenza economica
I costi ed i ricavi sono rilevati in base alla maturazione economica e secondo criteri di correlazione, a
prescindere dal momento del loro regolamento monetario.
Coerenza di presentazione
Nella presentazione e nella classificazione delle voci sono adottati gli schemi predisposti dalla Banca d’Italia
per i Bilanci degli Intermediari Finanziari. Essi sono mantenuti costanti nel tempo, allo scopo di garantire la
comparabilità delle informazioni, salvo che la loro variazione sia richiesta da un Principio Contabile
Internazionale o da una interpretazione, oppure renda più appropriata, in termini di significatività e di
affidabilità, la rappresentazione dei valori. Se un criterio di presentazione e classificazione viene cambiato,
quello nuovo si applica – ove possibile – in modo retroattivo; in tal caso vengono anche indicati la natura ed
il motivo della variazione, nonché le voci interessate.
Informativa comparativa
Le informazioni comparative dell’esercizio precedente sono riportate per tutti i dati contenuti nei prospetti
di bilancio, a meno che un Principio Contabile Internazionale o una interpretazione non prescrivano o
consentano diversamente. Sono incluse anche informazioni di natura descrittiva, qualora utili per una
migliore comprensione dei dati.
Aggregazione e rilevanza
Tutti i raggruppamenti significativi di voci con natura o funzione simili sono riportati separatamente. Gli
elementi di natura o funzione diversa, se rilevanti, vengono presentati in modo distinto.
Divieto di compensazione
Attività e passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro, salvo che ciò non sia richiesto o consentito
da un Principio Contabile Internazionale, o da una interpretazione, oppure dagli schemi predisposti dalla
Banca d’Italia per i bilanci degli Intermediari Finanziari.
Contenuto dei prospetti contabili
Stato Patrimoniale e Conto Economico
Gli schemi di Stato Patrimoniale e Conto Economico rispecchiano fedelmente quelli definiti dalla Banca
d’Italia. Nel Conto Economico i ricavi sono indicati senza segno, mentre i costi sono indicati tra parentesi.
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto
Il prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto è presentato secondo il prospetto previsto dalle “Istruzioni
per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di
pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM” emanate in data 15 dicembre 2015. Nel prospetto vengono
riportate la composizione e la movimentazione dei conti di Patrimonio Netto, intervenuta nell’esercizio di
56
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
riferimento del bilancio ed in quello precedente, suddivisi tra capitale sociale, riserve di capitale, di utili e da
valutazione di attività o passività di bilancio e risultato economico.
Rendiconto finanziario
Il prospetto dei flussi finanziari intervenuti nell’esercizio di riferimento del bilancio ed in quello precedente è
stato predisposto seguendo il metodo “indiretto”, in base al quale l’utile o la perdita dell’esercizio sono
rettificati dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria (costi e ricavi non monetari), da qualsiasi
differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o
costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall’attività di investimento o finanziaria. I flussi finanziari sono
suddivisi tra quelli derivanti dall’attività operativa, quelli generati dall’attività di investimento e quelli
prodotti dall’attività di provvista. Nel prospetto i flussi generatisi nel corso dell’esercizio sono indicati senza
segno, mentre quelli assorbiti sono indicati tra parentesi.
Prospetto della redditività complessiva
Il prospetto, predisposto in base a quanto previsto dal nuovo IAS 1, evidenzia tutti i ricavi ed i costi
dell’esercizio, inclusi quelli che sono rilevati direttamente nel Patrimonio Netto.
Contenuto della Nota integrativa
La Nota integrativa comprende le informazioni previste dai principi contabili internazionali e dal
Provvedimento della Banca d’Italia del 15 dicembre 2015 «Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei
rendiconti degli Intermediari finanziari ex articolo 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle
SGR e delle SIM»., ad eccezione della Sezione 4.2 “I fondi propri e i coefficienti di vigilanza” che decorre dal
bilancio riferito all’esercizio chiuso o in corso al 31 dicembre 2016.
Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del Bilancio
Nel periodo intercorso tra la chiusura del Bilancio e la data di approvazione, non si sono verificati eventi tali
da incidere in misura apprezzabile sui risultati economici e tali che i principi contabili richiedano di darne
menzione nella Nota Integrativa. Si rimanda, comunque, a quanto illustrato nella Relazione sulla Gestione
relativamente agli eventi successivi alla data di riferimento del Bilancio ed all’evoluzione prevedibile della
gestione.
57
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Sezione 4 – Altri aspetti
4.1 Utilizzo di stime ed assunzioni nella predisposizione del bilancio di esercizio
Ai sensi del paragrafo 125 dello IAS 1, si segnala che la redazione del bilancio d’esercizio al 31.12.2015
richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare effetti sui valori iscritti nello stato
patrimoniale e nel conto economico, nonché sull'informativa relativa alle attività e passività potenziali.
L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni
soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli
per la rilevazione dei fatti di gestione.
Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte
della direzione aziendale, anche avvalendosi del supporto di consulenti esterni, sono in particolare:
•
•
•
la determinazione della cosiddetta “quota rischio” dei flussi commissionali relativi alle garanzie
rilasciate per le quali è previsto che le commissioni vengano corrisposte anticipatamente in un’unica
soluzione;
l'utilizzo di modelli valutativi per la quantificazione delle rettifiche e delle riprese di valore delle
esposizioni di rischio ("deteriorate" ed "in bonis") rappresentate dai crediti per cassa e dalle garanzie
rilasciate nonché, più in generale, per la determinazione del valore delle altre attività finanziarie
esposte nella situazione patrimoniale ed economica;
la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri.
Si precisa che, con riferimento alla determinazione del “Fondo rischi per garanzie prestate” a copertura del
rischio di insolvenza latente sulle complessive garanzie rilasciate e con particolare riferimento al comparto
delle garanzie deteriorate, il Confidi ha formulato le proprie stime modulando il processo di valutazione
sottostante secondo un approccio misto, basato sul rischio. In coerenza con le best practices di mercato sono
state effettuate valutazioni analitiche puntuali per tutte le posizioni classificate a sofferenza sopra una
determinata soglia di importo (c.d. soglia di significatività), mentre in tutti gli altri casi - posizioni ad
inadempienza probabile o scadute deteriorate e posizioni sotto soglia - si è proceduto con valutazioni di
portafoglio su base collettiva, seguendo una metodologia storica/statistica mutuata da quanto fatto con
riferimento alla valutazione del portafoglio in bonis, ma differenziando la probabilità di defualt (PD) per le
rispettive categorie di rischio (sofferenze, inadempienze o scadute deteriorate). La soglia di significatività,
fissata a 100 mila Euro, è stata determinata con il duplice obiettivo di evitare l’eccessiva numerosità delle
posizioni da analizzare e di coprire almeno la metà del valore del portafoglio di rischio considerato. Le
valutazioni analitiche si sostanziano in una relazione quali-quantitativa che contiene una sintesi argomentata
delle informazioni collazionate ed una valutazione puntuale dell’intensità e dei tempi delle perdite attese. Le
valutazione analitiche sono effettuate dalla Funzione Legale. La Direzione Processi e Contenzioso, con il
supporto e la supervisione del Central Manager Area Tecnico Operativa e Controlli e con il contributo del Risk
Management, le rivede. Il Risk Management valuta l’adeguatezza ex ante ed ex post del processo e relaziona
gli Organi Sociali sui risultati e sui relativi impatti economico-patrimoniali.
58
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Si evidenzia che il processo di valutazione del portafoglio garanzie così descritto è pienamente operativo a
valere dal presente bilancio e che lo stesso rappresenta un primo punto di arrivo nel percorso di continuo
affinamento e rafforzamento delle politiche di gestione dei rischi. Si osserva inoltre che, in fase di prima
applicazione di tali criteri, considerando che le valutazioni analitiche hanno inciso su uno stock di esposizioni
deteriorate già svalutate, si è stabilito che le risultanze ottenute sull’intero portafoglio deteriorato non
potessero in ogni caso risultare migliorative rispetto alla situazione esistente e, pertanto, non dovessero
essere tali da generare riprese di valore rispetto agli accantonamenti già effettuati.
In particolare, si evidenzia che nel corso dell’esercizio si è verificato un incremento delle garanzie deteriorate,
con particolare riferimento alla categoria “sofferenze”.
Al riguardo, i parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei connessi fondi rischi per garanzie
prestate deteriorate sono significativamente influenzati dalle informazioni assunte in merito
autonomamente, nonché dalla adeguatezza e tempestività delle informazioni ottenute dagli Istituti
convenzionati.
Non si può quindi escludere che, anche nell’immediato futuro, eventi oggi non prevedibili possano produrre
rettifiche dei valori contabili delle diverse componenti esposte nel presente bilancio d’esercizio.
4.2 Aggiornamento della definizione di attività deteriorate
Lo scorso 9 gennaio 2015 la Commissione Europea ha approvato il Regolamento di esecuzione (UE) 2015/227,
di modifica/integrazione del Regolamento (UE) n. 680/2014, con il quale sono state adottate le norme
tecniche di attuazione (ITS) relative alle esposizioni deteriorate (“non-performing exposures”) e a quelle
oggetto di concessioni (“forborne exposures”) e integrato, nell’ambito delle segnalazioni statistiche
consolidate armonizzate (FINREP), il set di informazioni richieste ai gruppi di banche e SIM relativamente alle
due richiamate fattispecie.
Per esposizione non-performing si intende quella che soddisfa entrambe, od anche una sola, delle seguenti
condizioni (par. 145 ITS):
-
il perdurare di uno scaduto (past-due) per oltre 90 giorni, continuativo e non cumulabile per periodi
intermedi parziali;
-
si ritiene che il debitore non sia in grado di fare fronte integralmente (nei termini previsti) alle proprie
obbligazioni senza che venga realizzato un collaterale (garanzia), indipendentemente dalla presenza di
insoluti e dal numero di giorni di ritardo nel pagamento
La classificazione si applica anche agli impegni di firma per il relativo valore nominale, se, quando utilizzato,
determina un’esposizione che presenta il rischio di non essere soddisfatta nei termini previsti senza ricorrere
al realizzo di un collaterale (par. 152 ITS)
L’ITS definisce, inoltre, “esposizioni forborne” quelle derivanti da “concessioni” operate in presenza di
entrambe le seguenti due condizioni:
59
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
il “debitore”, per proprie difficoltà di tipo finanziario, è (o è prossimo a diventare) incapace di rispettare
i termini del contratto;
il finanziatore effettua una concessione favorevole al “debitore” in ragione delle difficoltà evidenziate.
L’identificazione di tali esposizioni è quindi vincolata al verificarsi di specifiche condizioni relative alla
presenza di difficoltà del “debitore” (anche non in atto) nel ripagamento del debito, associate ad azioni
gestionali da parte dell’Istituto finalizzate al superamento di tali difficoltà (misure di forbearance)
Al fine di garantire un’unica nozione di attività finanziarie deteriorate, a livello individuale e consolidato,
applicabile al complesso degli intermediari vigilati, la Banca d’Italia ha esteso il campo di applicazione delle
nozioni EBA di “non-performing exposure” e di “forbearance” anche alle banche e SIM a livello individuale,
nonché agli altri intermediari finanziari, apportando le opportune modifiche alle regole prudenziali collegate.
Tra le principali modifiche apportate si evidenzia che:
-
sono state abrogate le nozioni di “esposizioni incagliate” e di “esposizioni ristrutturate”;
-
le attività finanziarie deteriorate risultano ora ripartite nelle categorie delle sofferenze,
inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate; l’insieme delle categorie
richiamate corrisponde all’aggregato delle “non-performing exposures” di cui all’ITS citato. In linea
di continuità con la precedente regolamentazione, le nuove classificazioni della Banca d’Italia
preservano la differenziazione di rischiosità tra le diverse classi di rischio.
A riguardo si precisa che:
60
-
la definizione di sofferenze è rimasta invariata rispetto alla disciplina precedente;
-
le inadempienze probabili (cd unlikely to pay) sono il risultato della valutazione del Confidi circa
l’improbabilità che il debitore adempia integralmente alle proprie obbligazioni per capitale e
interessi, senza il ricorso ad azioni quali l’escussione delle garanzie. Tale valutazione prescinde dalla
presenza di eventuali importi scaduti e non pagati. La normativa precisa che non è necessario
attendere il sintomo esplicito di anomalia laddove sussistano elementi che implicano una situazione
di rischio di inadempimento del debitore (ad es. crisi del settore industriale in cui opera il debitore);
-
le regole di classificazione tra gli scaduti sconfinanti sono al momento invariate (anche se a breve
potrebbero essere modificate sulla base di nuove indicazioni attese da parte dell’EBA con riferimento
alla soglia di materialità applicabile per il riconoscimento dello scaduto rilevante);
-
viene introdotto il concetto di “forbearance measures” (ovvero, concessioni - attraverso modifiche
ai precedenti termini e condizioni contrattuali o il rifinanziamento totale o parziale del debito accordate al debitore che presenta o sta per presentare difficoltà finanziarie) trasversale alla
categoria (bonis– non performing) del credito, alla stregua di un attributo informativo da assegnare
alle singole esposizioni, indipendentemente dal loro status amministrativo.
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Tale intervento, che ha portato all’aggiornamento delle circolari della Banca d’Italia attinenti l’ambito
segnaletico, è entrato in vigore dal 1° gennaio 2015, con l’eccezione delle modifiche inerenti all’introduzione
della categoria delle “esposizioni performing oggetto di misure di forbearance”, relativamente alla quale, per
gli intermediari tenuti alle segnalazioni su base solo individuale, la decorrenza è rinviata al 1° luglio 2015.
L’adeguamento alle nuove disposizioni in materia di esposizioni forborne richiede significativi interventi sulle
politiche, i processi e le procedure aziendali. In particolare:
-
anche tenuto conto delle implicazioni gestionali del riconoscimento di una misura di forbearance, lo
stesso deve essere sempre volto (i) a sanare le difficoltà del cliente in via definitiva evitando la
concessione di misure molteplici; (ii) prevenire lo stato di default, intervenendo prima che la
posizione entri nel perimetro dei deteriorati. Ne consegue che le rinegoziazioni o i rifinanziamenti in
caso di clienti in difficoltà finanziaria o già forborne devono incardinarsi all’interno di una specifica
politica aziendale, articolata per tipologia di clientela, che prescriva di (e indirizzi come) valutare le
reali prospettive del debitore al fine di evitare che le concessioni si rivelino inefficaci e/o inefficienti;
-
analogamente, devono essere ridefinite le autonomie deliberative/istruttorie inerenti il
riconoscimento di dette misure e disciplinata - all’interno delle attività di valutazione del merito di
credito - la gestione delle informazioni propedeutiche alle nuove classificazioni;
-
devono essere definiti e implementati i processi e i sistemi di monitoraggio che (i) identifichino, in
ottica di “allarme” (early warning), i sintomi di difficoltà finanziaria che individuano la concessione
rientrante nella definizione dell’ITS; (ii) supportino il monitoraggio delle esposizioni forborne durante
l’intero periodo di osservazione cui le stesse sono soggette e l’attivazione delle iniziative per
verificare la possibilità di la tale attribuzione allo scadere del periodo di osservazione, verificate le
condizioni previste dalle disposizioni;
-
devono essere implementate soluzioni applicative, integrate nei moduli interessati (anagrafe,
procedure di PEF e fidi, impairment, ..) sottostanti il motore di monitoraggio e gestione delle
esposizioni forborne;
-
devono essere adeguate le modalità e i criteri di determinazione dell’impairment collettivo e
analitico.
4.3 Altro
In osservanza a quanto disposto dall’art. 2545 del Codice Civile si precisa che i criteri seguiti nella gestione
sociale per il conseguimento degli scopi statutari sono conformi ai principi mutualistici che sorreggono
l’attività della cooperativa.
In relazione a quanto stabilito dalle norme statutarie del Confidi e coerentemente con la specifica normativa
che regola l’attività delle cooperative, l’intero patrimonio sociale è vincolato agli scopi mutualistici per cui il
Confidi è stato costituito. Di conseguenza il patrimonio sociale è posto a garanzia dell’attività di prestazione
di garanzie a fronte dei fidi concessi ai propri soci dagli Istituti di credito convenzionati.
61
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Si ribadisce, inoltre, il carattere di mutualità prevalente del confidi, in quanto:
-
lo stesso, anche nell’esercizio 2015, ha operato senza fini di lucro esclusivamente nei confronti dei
soci, per favorirne l’accesso al credito. Pertanto l’ammontare dei ricavi rappresentati dai corrispettivi
delle prestazioni di garanzia è integralmente riferito ad attività svolte nei confronti dei soci;
-
nel corso del 2015, come previsto dallo statuto sociale all’art. 19, la società ha operato
conformemente all’art. 2514 del codice civile, relativamente al divieto di distribuzione di avanzi e utili
di esercizio o di ogni altro corrispettivo o dividendo, sotto qualsiasi forma o modalità, divieto esteso
anche alla distribuzione di riserve o fondi.
Il Bilancio è sottoposto a revisione contabile della società Deloitte & Touche S.p.A., alla quale è stato conferito
l’incarico per gli esercizi dal 2014-2022 in esecuzione di specifica deliberazione dell’Assemblea dei Soci.
4.4 Adozione dei nuovi principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1 GENNAIO 2015
I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono applicabili dal dal 1° gennaio 2015:
–
–
In data 20 maggio 2013 è stata pubblicata l’interpretazione IFRIC 21 – Levies, che fornisce chiarimenti
sul momento di rilevazione di una passività collegata a tributi (diversi dalle imposte sul reddito)
imposti da un ente governativo. Il principio affronta sia le passività per tributi che rientrano nel
campo di applicazione dello IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali, sia quelle per i
tributi il cui timing e importo sono certi. L’interpretazione si applica retrospettivamente per gli
esercizi che decorrono al più tardi dal 17 giugno 2014 o data successiva.
In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento “Annual Improvements to IFRSs: 20112013 Cycle” che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell’ambito del processo annuale di
miglioramento degli stessi (tra cui: IFRS 3 Business Combinations – Scope exception for joint
ventures, IFRS 13 Fair Value Measurement – Scope of portfolio exception, IAS 40 Investment
Properties – Interrelationship between IFRS 3 and IAS 40). Le modifiche si applicano a partire dagli
esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2015 o da data successiva.
L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio del Confidi.
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS e IFRIC OMOLOGATI DALL’UNIONE
EUROPEA, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DALLA
SOCIETA’ AL 31 DICEMBRE 2015
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Emendamento allo IAS 19 “Defined Benefit Plans: Employee Contributions” (pubblicato in data 21
novembre 2013): relativo alla iscrizione in bilancio delle contribuzioni effettuate dai dipendenti o da
terze parti ai piani a benefici definiti. La modifica si applica al più tardi a partire dagli esercizi che
hanno inizio dal 1° febbraio 2015 o da data successiva.
Emendamento all’IFRS 11 Joint Arrangements – “Accounting for acquisitions of interests in joint
operations” (pubblicato in data 6 maggio 2014): relativo alla contabilizzazione dell’acquisizione di
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
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interessenze in una joint operation la cui attività costituisca un business. Le modifiche si applicano a
partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un’applicazione anticipata.
Emendamenti allo IAS 16 Property, plant and equipment e IAS 41 Agriculture – “Bearer Plants”
(pubblicato in data 30 giugno 2014): le bearer plants, ossia gli alberi da frutto che daranno vita a
raccolti annuali (ad esempio le viti, le piante di nocciole) debbano essere contabilizzate secondo i
requisiti dello IAS 16 (piuttosto che dello IAS 41). Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio
2016 ma è consentita un’applicazione anticipata.
Emendamenti allo IAS 16 Property, plant and Equipment e allo IAS 38 Intangibles Assets –
“Clarification of acceptable methods of depreciation and amortisation” (pubblicati in data 12
maggio 2014): secondo cui un criterio di ammortamento basato sui ricavi è considerato di norma
inappropriato, in quanto, i ricavi generati da un’attività che include l’utilizzo dell’attività oggetto di
ammortamento generalmente riflettono fattori diversi dal solo consumo dei benefici economici
dell’attività stessa, requisito che viene, invece, richiesto per l’ammortamento. Le modifiche si
applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un’applicazione anticipata.
Emendamento allo IAS 1 – “Disclosure Initiative” (pubblicato in data 18 dicembre 2014):
l’obiettivo delle modifiche è di fornire chiarimenti in merito ad elementi di informativa che
possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione dei bilanci. Le
modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un’applicazione anticipata.
Emendamento allo IAS 27 - Equity Method in Separate Financial Statements (pubblicato in data 12
agosto 2014): introduce l’opzione di utilizzare nel bilancio separato di un’entità il metodo del
patrimonio netto per la valutazione delle partecipazioni in società controllate, in società a controllo
congiunto e in società collegate. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è
consentita un’applicazione anticipata.
Infine, nell’ambito del processo annuale di miglioramento dei principi, in data 12 dicembre 2013 lo IASB ha
pubblicato i documenti “Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle” (tra cui IFRS 2 Share Based
Payments – Definition of vesting condition, IFRS 3 Business Combination – Accounting for contingent
consideration, IFRS 8 Operating segments – Aggregation of operating segments e Reconciliation of total of
the reportable segments’ assets to the entity’s assets, IFRS 13 Fair Value Measurement – Short-term
receivables and payables) e in data 25 settembre 2014 “Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle”
(tra cui: IFRS 5 – Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations, IFRS 7 – Financial Instruments:
Disclosure e IAS 19 – Employee Benefits) che integrano parzialmente i principi preesistenti.
Le modifiche si applicano al più tardi rispettivamente a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° febbraio
2015 o da data successiva e a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva.
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL’UNIONE
EUROPEA
Alla data di riferimento del presente bilancio, gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora
concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione degli emendamenti e dei principi sotto
descritti.
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Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
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Principio IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers (pubblicato in data 28 maggio 2014) che
è destinato a sostituire i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonché le
interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction
of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions
Involving Advertising Services. Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi,
che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano
nell’ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d’assicurazione e gli
strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo
modello sono:
o l’identificazione del contratto con il cliente;
o l’identificazione delle performance obligations del contratto;
o la determinazione del prezzo;
o l’allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
o i criteri di iscrizione del ricavo quando l’entità soddisfa ciascuna performance obligation.
Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un’applicazione anticipata.
-
Versione finale dell’IFRS 9 – Strumenti finanziari (pubblicato il 24 luglio 2014). Il documento accoglie
risultati delle fasi relative a Classificazione e valutazione, Impairment, e Hedge accounting, del
progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39:
o introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività
finanziarie;
o Con riferimento al modello di impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle
perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul
modello delle incurred losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili,
disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici;
o introduce un nuovo modello di hedge accounting (incremento delle tipologie di transazioni
eleggibili per l’hedge accounting, cambiamento della modalità di contabilizzazione dei
contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting,
modifiche al test di efficacia)
Il nuovo principio, che sostituisce le precedenti versioni dell’IFRS 9, deve essere applicato dai bilanci
che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.
–
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In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che è destinato a
sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an
Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the
Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.
Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul
controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi,
individuando quali discriminanti: l’identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il
diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall’uso del bene e il diritto
di dirigere l’uso del bene sottostante il contratto.
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
–
-
Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per
il locatario (lessee) che prevede l’iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell’attivo
con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come
leasing i contratti che hanno ad oggetto i “low-value assets” e i leasing con una durata del contratto
pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i
locatori.
Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un’applicazione anticipata, solo
per le Società che hanno applicato in via anticipata l’IFRS 15 - Revenue from Contracts with
Customers.
Documento “Investment Entities: Applying the Consolidation Exception (Amendments to IFRS 10,
IFRS 12 and IAS 28)” (pubblicato in data 18 dicembre 2014), contenente modifiche relative a
tematiche emerse a seguito dell’applicazione della consolidation exception concesse alle entità
d’investimento. Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli
esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva, ne è comunque concessa
l’adozione anticipata.
In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato un emendamento all’IFRS 10 e IAS 28 Sales or
Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Il documento è stato
pubblicato al fine di risolvere l’attuale conflitto tra lo IAS 28 e l’IFRS 10 relativo alla valutazione
dell’utile o della perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non-monetary asset ad una
joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest’ultima. Al momento lo IASB ha
sospeso l’applicazione di questo emendamento.
A.2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
Di seguito sono indicati i principi contabili adottati per predisporre la presente situazione economicopatrimoniale. L’esposizione dei principi contabili adottati è stata effettuata con riferimento alle fasi di
classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell’attivo e del passivo.
1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Non sussistono attività finanziarie detenute per la negoziazione.
2 - Attività finanziarie valutate al fair value
Non sussistono attività finanziarie valutate al fair value.
3 - Attività finanziarie disponibili per la vendita
Criteri di classificazione
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che non sono classificate come Crediti, Attività
finanziarie detenute sino alla scadenza, Attività finanziarie detenute per la negoziazione o Attività valutate al
fair value. Si tratta pertanto di attività finanziarie che si intende mantenere per un periodo di tempo indefinito
e che possono essere vendute per esigenze di liquidità, variazioni nei tassi d’interesse e nei prezzi di mercato.
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Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Possono essere classificati come attività finanziarie disponibili per la vendita i titoli del mercato monetario,
gli altri strumenti di debito e i titoli azionari. In particolare, sono incluse in questa voce le interessenze
azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualificabili di controllo, collegamento e controllo
congiunto.
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale
le attività finanziarie sono contabilizzate al fair value; esso è rappresentato, generalmente, dal corrispettivo
pagato per l’esecuzione della transazione, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente
attribuibili all’attività stessa.
Criteri di valutazione e rilevazione delle componenti reddituali
Successivamente alla rilevazione in bilancio, le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al
fair value, se riguardano titoli di debito quotati in mercati attivi. Nel caso in cui i titoli di debito presenti in
questa categoria siano investimenti in strumenti di capitale non quotati in mercati attivi, si è fatto ricorso alle
quotazioni direttamente fornite dalle banche depositarie o, in mancanza, a quanto previsto dallo IAS 39 in
merito alla valutazione di stime. Per gli strumenti fruttiferi, gli interessi sono calcolati in base alla metodologia
del tasso effettivo di rendimento (cosiddetto “costo ammortizzato”) e sono contabilizzati per competenza.
Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Patrimonio Netto, alla voce 170
“Riserve da valutazione”, fino a quando l’attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite
cumulati sono iscritti nel conto economico.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale le attività sono sottoposte a verifica dell’esistenza di
obiettive evidenze di riduzione di valore (impairment test). In tal caso la perdita cumulata, che è stata rilevata
direttamente nel patrimonio netto, viene stornata e rilevata a conto economico nella voce 100 “Rettifiche di
valore nette per deterioramento di attività finanziarie”, anche se l’attività finanziaria non è stata eliminata.
L’importo trasferito è pari alla differenza tra il valore di carico (costo di acquisizione) e il fair value corrente,
dedotta qualsiasi perdita per riduzione di valore su quell’attività finanziaria rilevata precedentemente nel
conto economico.
Se, in un periodo successivo, il fair value di uno strumento di debito classificato come disponibile per la
vendita aumenta e l’incremento può essere oggettivamente correlato a un evento che si è verificato in un
periodo successivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la
perdita per riduzione di valore viene ripresa, rilevando il corrispondente importo alla medesima voce di conto
economico. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che
risulterebbe dall’applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata.
Le perdite per riduzione di valore rilevate a conto economico per un investimento in uno strumento
rappresentativo di capitale classificato come disponibile per la vendita sono stornate con effetto rilevato non
nel conto economico bensì a Patrimonio Netto.
Criteri di cancellazione
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Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Le attività finanziarie cedute vengono cancellate dalle attività in bilancio solamente se la cessione ha
comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi all’attività stessa. Per contro,
qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi all’attività ceduta, questa continua ad essere iscritta
tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità dell’attività sia stata effettivamente trasferita.
4 - Attività finanziarie detenute fino a scadenza
Non sussistono attività finanziarie detenute fino a scadenza.
5 - Crediti
Criteri di classificazione
I crediti rientrano nella più ampia categoria delle attività finanziarie non derivate e non quotate in un mercato
attivo, con pagamenti fissi o determinabili. Essi comprendono impegni con enti creditizi, enti finanziari e
crediti verso la clientela.
Criteri di iscrizione
La prima iscrizione di un credito avviene alla data di erogazione, quando il creditore acquisisce un diritto,
contrattualmente previsto, al pagamento.
I crediti sono rilevati inizialmente al loro fair value, che normalmente corrisponde all’ammontare erogato
comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili al singolo credito e determinabili sin
dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Ad ogni chiusura di bilancio i crediti in portafoglio sono sottoposti ad impairment test, se ricorrono evidenze
dello stato di deterioramento della solvibilità dei debitori.
L’impairment test sui crediti si articola in valutazioni specifiche, finalizzate all’individuazione dei singoli crediti
deteriorati (impaired) ed alla determinazione delle relative perdite di valore.
I criteri per la determinazione del valore recuperabile dei crediti si basano sull’attualizzazione dei flussi
finanziari attesi per capitale ed interessi, al netto degli oneri di recupero e di eventuali anticipi ricevuti; ai fini
della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati
dall’individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare.
Tutti i crediti problematici sono rivisti ed analizzati ad ogni chiusura periodica di bilancio. Ogni cambiamento
successivo nell’importo o nelle scadenze dei flussi di cassa attesi, che produca una variazione negativa
rispetto alle stime iniziali, determina la rilevazione di una rettifica di valore alla voce di conto economico 100
a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie”.
Qualora la qualità del credito deteriorato risulti migliorata ed esista una ragionevole certezza di recupero
dello stesso, concordemente ai termini contrattuali originari, viene appostata alla medesima voce di conto
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Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
economico una ripresa di valore. La svalutazione per perdite su crediti è iscritta come una riduzione del valore
contabile del credito.
Gli interessi sui crediti sono classificati alla voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati” e sono iscritti in base
al principio della competenza temporale.
Criteri di cancellazione
I crediti sono cancellati dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali, o quando tali attività finanziarie
vengono cedute e la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi
all’attività stessa. Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi all’attività ceduta, questa
continua ad essere iscritta tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità dell’attività sia
stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei
rischi e benefici, l’attività viene cancellata dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo
sulla stessa. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento
delle attività in bilancio in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti
di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
6 – Derivati di copertura
Non sussistono derivati di copertura.
7 – Partecipazioni
Criteri di classificazione
La voce include le partecipazioni detenute in società controllate, collegate o soggette a controllo congiunto.
Criteri di iscrizione
All’atto della rilevazione iniziale le partecipazioni sono contabilizzate al costo.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Le partecipazioni sono mantenute al costo, eventualmente rettificato per perdite di valore. Se ricorrono
evidenze dello stato di deterioramento della solvibilità di una società partecipata, la relativa partecipazione
viene assoggettata ad impairment test, per verificare la presenza di perdite di valore. Le perdite da
impairment sono pari alla differenza tra il valore contabile delle partecipazioni impaired e, se più basso, il
loro valore recuperabile: questo si ragguaglia al maggiore tra il valore d’uso (valore attuale dei flussi di cassa
attesi) e il valore di scambio (presumibile valore di cessione al netto dei costi di transazione) delle medesime
partecipazioni. Eventuali, successive riprese di valore non possono eccedere l’ammontare delle perdite da
impairment in precedenza registrate.
Criteri di cancellazione
Le partecipazioni vengono cancellate quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente
tutti i rischi e i benefici ad essa connessi.
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Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
8 – Attività materiali
Criteri di classificazione
La voce include attività ad uso funzionale e precisamente:
–
immobili
–
mobili e arredi
–
impianti, macchinari e attrezzature.
Si tratta di attività materiali utilizzate nella fornitura di servizi o per scopi amministrativi e che si ritiene di
utilizzare per più di un periodo.
Criteri di iscrizione
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo di acquisto, comprensivo di tutti gli oneri accessori
direttamente imputabili all’acquisto ed alla messa in funzione del bene (costi di transazione, onorari
professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di
smantellamento).
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene, o rilevate come attività
separate, se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il
costo possa essere attendibilmente rilevato.
Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel
conto economico, nell’esercizio nel quale sono sostenute, alla voce 110 b) “Altre spese amministrative”.
Nelle attività materiali confluiscono inoltre le migliorie su beni di terzi qualora le stesse costituiscano spese
incrementative relative ad attività identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle
sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell’attività stessa. Normalmente tali
investimenti sono sostenuti per rendere adatti all’ utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.
Qualora le migliorie e spese incrementative siano relative ad attività materiali identificabili ma non separabili,
le stesse sono invece incluse nella voce 150. “Altre attività”.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Le immobilizzazione sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di
ammortamento il metodo a quote costanti. Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponibile
per l’uso. La vita utile delle attività materiali soggette ad ammortamento viene periodicamente sottoposta a
verifica.
La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo e, se le attese sono
difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l'esercizio corrente e per quelli successivi
viene rettificata.
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Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore, si procede
alla comparazione tra il valore contabile dell’attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair
value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari
futuri che si prevede origineranno dall’attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 120
“Rettifiche di valore nette su attività materiali” di conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un’attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non
può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita
per riduzione di valore dell’attività negli anni precedenti.
Criteri di cancellazione
Un’attività materiale è eliminata dallo Stato Patrimoniale all’atto della dismissione, o quando non sono
previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l’eventuale differenza tra il valore
di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico.
Per i beni ceduti/dismessi nel corso dell’esercizio l’ammortamento è conteggiato fino alla data di cessione o
dismissione.
9 – Attività immateriali
Criteri di classificazione
Le attività immateriali sono attività non monetarie possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale
o indefinito, che soddisfano le seguenti caratteristiche:
-
sono identificabili, se pur prive di consistenza fisica;
-
l’azienda ne detiene il controllo;
-
è probabile che i benefici futuri attesi attribuibili all’attività affluiscano all’azienda;
-
il costo dell’attività può essere valutato in modo attendibile.
In assenza di una delle suddette caratteristiche, la spesa per acquisire o generare la stessa è interamente
rilevata come costo nell’esercizio in cui è stata sostenuta.
La voce è composta da beni relativi a software.
Criteri di iscrizione
Le attività immateriali sono iscritte in bilancio al costo d’acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto
sostenuto per predisporre l’attività all’utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di
valore.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
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Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
La attività immateriali sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in base alla stima della loro vita
utile. Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l’uso.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore, si procede
alla comparazione tra il valore contabile dell’attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair
value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari
futuri che si prevede origineranno dall’attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 130
“Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali” di conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore precedentemente svalutato, il nuovo valore contabile non può eccedere
il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione
di valore dell’attività negli anni precedenti.
Criteri di cancellazione
Un’attività immateriale è eliminata dallo Stato Patrimoniale all’atto della dismissione, o quando non sono
previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l’eventuale differenza tra il valore
di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico.
Per i beni ceduti/dismessi nel corso dell’esercizio l’ammortamento è conteggiato fino alla data di cessione o
dismissione.
10 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione/Passività associate ad attività in via
dismissione
Non sussistono attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione.
11 – Fiscalità corrente e differita
Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto della legislazione fiscale nazionale, sono contabilizzate come
costo in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in
bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate. Esse rappresentano pertanto il saldo della fiscalità corrente
relativa al reddito dell’esercizio.
Le Attività e Passività fiscali correnti accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali del confidi nei confronti
dell’Amministrazione finanziaria italiana. In particolare, tali poste accolgono il saldo netto tra le passività
fiscali correnti dell’esercizio, calcolate in base ad una prudenziale previsione dell’onere tributario dovuto per
l’esercizio, determinato in base alle norme tributarie in vigore, e le attività fiscali correnti rappresentate dagli
acconti versati.
12 – Debiti
Criteri di classificazione
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Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
La voce si riferisce a debiti diversi da quelli ricondotti nelle voci “Passività finanziarie da negoziazione”,
“Passività finanziarie valutate al fair value”, nonchè dai titoli di debito indicati nella voce “Titoli in
circolazione”.
Essi comprendono impegni con enti creditizi, enti finanziari e debiti verso la clientela.
Criteri di iscrizione
I debiti sono inizialmente iscritti al loro fair value, che corrisponde all’ammontare incassato, al netto dei costi
di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Dopo l’iniziale rilevazione, tali strumenti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso
di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulta
trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato ed i cui costi eventualmente imputati sono
attribuiti a conto economico in modo lineare lungo la durata contrattuale delle passività.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione, ovvero quando tutti i rischi
e gli oneri relativi allo strumento stesso sono stati trasferiti a terzi.
13 – Titoli in circolazione
Non sussistono titoli in circolazione.
14 – Passività finanziarie di negoziazione
Non sussistono passività finanziarie di negoziazione.
15 – Passività finanziarie valutate al fair value
Non sussistono passività finanziarie valutate al fair value.
16 - Derivati di copertura
Non sussistono derivati di copertura.
17 – Trattamento di fine rapporto del personale
La passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta in bilancio in base al suo valore
attuariale, in quanto qualificabile quale beneficio dovuto ai dipendenti in base ad un piano a prestazioni
definite. L’iscrizione in bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali
dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell’attività lavorativa prestata
nell’esercizio corrente e in quelli precedenti e l’attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il
valore attuale degli impegni della Società.
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Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
La determinazione del valore attuale degli impegni è effettuata da un perito esterno con il “metodo della
proiezione unitaria del credito” (IAS 19). Tale metodo, che rientra nell’ambito più generale delle tecniche
relative ai Piani a “benefici definiti”, considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l’azienda
come un’unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base delle
sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma riproporzionata
in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e l’anzianità
complessivamente raggiunta all’epoca prevista per la liquidazione del beneficio. Inoltre, il predetto metodo
prevede di considerare i futuri incrementi retributivi, a qualsiasi causa dovuti (inflazione, carriera, rinnovi
contrattuali etc.), fino all’epoca di cessazione del rapporto di lavoro. Il costo per il trattamento di fine
rapporto maturato nell’anno e iscritto a conto economico nell’ambito delle spese per il personale è pari alla
somma del valore attuale medio dei diritti maturati dai lavoratori presenti per l’attività prestata nell’esercizio
(“current service cost”) e dell’interesse annuo maturato sul valore attuale degli impegni della Società ad inizio
anno, calcolato utilizzando il tasso di attualizzazione degli esborsi futuri adottato per la stima della passività
al termine dell’esercizio precedente (“interest cost”).
Gli utili/perdite attuariali sono rilevati direttamente a Patrimonio Netto in apposita riserva da valutazione
classificata nella voce 170 dello Stato Patrimoniale.
18 – Fondi per rischi ed oneri
I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi a rapporti di
lavoro oppure a contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l’esborso di
risorse economiche per l’adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una
stima attendibile del relativo ammontare.
Conseguentemente, la rilevazione di un accantonamento avviene se e solo se:
– vi è un’obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
– è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario l’impiego di risorse atte a produrre
benefici economici; e
– può essere effettuata una stima attendibile dell’importo derivante dall’adempimento dell’obbligazione.
L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere
all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che
inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.
Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi
correnti di mercato.
L’accantonamento e gli incrementi dovuti al fattore temporale sono rilevati a Conto Economico.
L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre benefici
economici per adempiere l’obbligazione oppure quando si estingue l’obbligazione.
73
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
19 – Garanzie rilasciate
Criteri di classificazione
Nel portafoglio dei crediti di firma sono allocate tutte le garanzie rilasciate a fronte di obbligazioni di terzi.
Criteri di iscrizione di valutazione
Le garanzie rilasciate vengono iscritte tra le passività per un importo pari al loro fair value, cioè alla quota
parte delle commissioni incassate anticipatamente, di competenza degli esercizi successivi, determinata con
il metodo del pro rata temporis (IAS18).
Dopo la loro rilevazione iniziale, le “garanzie finanziarie” sono assoggettate al procedimento di valutazione
prescritto dallo IAS 39, secondo il quale occorre scegliere il maggiore fra:
- l’importo delle perdite attese, determinato secondo quanto previsto dallo IAS 37 che impone di procedere
allo stanziamento di uno specifico accantonamento a fronte di rischi derivanti da un determinato
“probabile” evento aleatorio e rischioso. La stima riguarda l’intero portafoglio, che è ripartito in crediti di
firma deteriorati (valutazione analitica) e crediti di firma in bonis (valutazione collettiva) e tiene conto anche
delle eventuali tipologie di copertura del rischio associato alle garanzie;
- l’importo rilevato inizialmente (IAS 39.43) dedotto, ove appropriato, l’ammortamento cumulativo rilevato
in conformità allo IAS 18.
Per le varie categorie di esposizioni si procede poi alla stima delle rispettive perdite attese:
─
─
relativamente alle "esposizioni deteriorate", in coerenza con quanto già riportato nella Sezione 4.1 –
Utilizzo di stime ed assunzioni nella predisposizione del bilancio di esercizio - le perdite attese vengono
stimate sulla scorta di valutazioni specifiche relative a ciascuna di esse o in alternativa effettuando
valutazione di portafoglio sulla base di parametri storici oggettivamente riscontrabili;
sulle "esposizioni in bonis", sulla scorta di valutazioni di portafoglio che fanno ricorso ad appropriati
parametri di rischio; viene determinato su base storica-statistica il tasso medio di migrazione verso
posizioni deteriorate (cosiddetta proxy-PD), nonché la percentuale di perdita in casi di "default"
(cosiddetta proxy-LGD) stimata sulla base delle perdite storiche. L'ammontare complessivo della
svalutazione si ragguaglia al prodotto tra il valore delle garanzie in essere alla data, la proxy-PD e la
proxy-LGD; il valore delle relative perdite attese esprime l'eventuale maggiore valore tra il rischio
stimato sulle garanzie stesse secondo quanto previsto dallo IAS 37 e dallo IAS 39 ed accantonato con
contropartita conto economico, rispetto al valore della quota parte delle commissioni riscontate in base
al pro-rata temporis (IAS 18).
Le rettifiche di valore complessive (relative alle garanzie deteriorate e a quelle "in bonis") registrate nel
tempo e ancora in essere (fondi rettificativi delle garanzie) sono allocate nella voce "altre passività" dello
stato patrimoniale.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
74
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Le commissioni che maturano periodicamente a fronte del rilascio delle garanzie finanziarie sono riportate
nella voce del Conto Economico “Commissioni attive” secondo quanto previsto dallo IAS 18 e nel rispetto dei
principi di competenza economica e di correlazione tra costi e ricavi.
Il Confidi procede all’addebito nei confronti della clientela di:
−
commissioni di garanzia;
−
spese di istruttoria e assistenza;
−
quota contributiva a Fondo Garanzia;
−
spese postali forfettarie.
Il diritto al compenso delle commissioni di garanzia matura nel momento in cui la Banca/Intermediario
Finanziario delibera la concessione del fido e formalizza l’erogazione del finanziamento garantito. Tale
compenso, legato alla durata del rischio, si qualifica come compenso per una prestazione di durata temporale
anche pluriennale, e come tale soggetto all’applicazione del metodo di calcolo del pro rata temporis.
I compensi relativi alle spese di istruttoria e assistenza, alla quota contributiva a Fondo Garanzia e alle spese
postali maturano nel momento in cui il Consiglio di Amministrazione, il Comitato Esecutivo Nazionale o il
Consigliere Delegato assumono formale provvedimento deliberativo e sono dovuti all’atto della
contrattualizzazione.
Le perdite di valore da impairment, nonché le eventuali successive riprese di valore vengono rilevate nella
voce del conto economico “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: b) altre operazioni
finanziarie”.
20 – Contributi pubblici
La Società contabilizza i contributi pubblici in conformità a quanto previsto dallo IAS 20 e dalle leggi e/o altre
norme o regolamenti che ne disciplinano l’erogazione e il trattamento contabile.
In base alla tipologia del contributo ricevuto vengono rilevati contabilmente o in una apposita riserva (Fondi
rischi) nel passivo patrimoniale o come proventi nell’esercizio in cui sono stati deliberati dall’ente erogante.
Fanno eccezione alcuni fondi pubblici (Fondi Antiusura), che vengono contabilizzati rilevando in contropartita
un debito nel passivo patrimoniale nella voce “Debiti”.
A.3 INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE
Con il Regolamento 1004 del 15 ottobre 2008 la Commissione Europea ha recepito le modifiche allo IAS 39
ed all’IFRS 7 “Riclassificazione delle attività finanziarie”, approvate dallo IASB, relativamente alla possibilità
di procedere alla riclassifica, successivamente alla rilevazione iniziale, di determinate attività finanziarie fuori
dai portafogli “detenute per la negoziazione” e “disponibili per la vendita”. In particolare, possono essere
riclassificate:
75
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
- quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita che avrebbero soddisfatto
la definizione prevista dai principi contabili internazionali per il portafoglio crediti (se tali attività non fossero
state classificate rispettivamente come detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita alla
rilevazione iniziale) se l’entità ha l’intenzione e la capacità di possederle nel prevedibile futuro o fino a
scadenza;
- “solo in rare circostanze” quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione che al momento della loro
iscrizione non soddisfacevano la definizione di crediti.
Nel corso del presente esercizio la Società non ha proceduto ad alcuna riclassifica di portafoglio.
A.4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di una attività ovvero che si pagherebbe per il
trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione,
indipendentemente dal fatto che quel prezzo sia osservabile direttamente o che venga stimato utilizzando
una tecnica di valutazione.
La determinazione del fair value di attività e passività si fonda sul presupposto della continuità aziendale della
Società, ovvero sul presupposto che la Società sarà pienamente operativa e non liquiderà o ridurrà
sensibilmente la propria operatività né concluderà operazioni a condizioni sfavorevoli.
Pertanto, il fair value suppone che l’attività o passività venga scambiata in una regolare operazione tra
operatori di mercato per la vendita dell’attività o il trasferimento della passività alla data di valutazione, alle
correnti condizioni di mercato, presumendo che gli operatori di mercato agiscano per soddisfare nel modo
migliore il proprio interesse economico.
Nel determinare il fair value, il Confidi utilizza, ogni volta che sono disponibili, informazioni basate su dati di
mercato ottenute da fonti indipendenti, in quanto considerate come la migliore evidenza di fair value.
In tal caso, il fair value è il prezzo di mercato dell’attività o passività oggetto di valutazione - ossia senza
modifiche o ricomposizioni dello strumento stesso - desumibile dalle quotazioni espresse da un mercato
attivo.
Un mercato è considerato attivo qualora i prezzi di quotazione riflettono le normali operazioni di mercato,
sono regolarmente e prontamente disponibili tramite le Borse, i servizi di quotazioni, gli intermediari e se tali
prezzi rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato.
Sono di norma considerati mercati attivi:
-
i mercati regolamentati dei titoli e dei derivati, ad eccezione del mercato della piazza di
“Lussemburgo”:
-
i sistemi di scambi organizzati;
76
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
-
alcuni circuiti elettronici di negoziazione OTC, qualora sussistano determinate condizioni basate sulla
presenza di un certo numero di contributori con proposte eseguibili e caratterizzate da spread bidask - ovvero dalla differenza tra il prezzo al quale la controparte si impegna a vendere i titoli (ask
price) e il prezzo al quale si impegna ad acquistarli (bid ask) - contenuti entro una determinata soglia
di tolleranza;
-
il mercato secondario delle quote OICR, espresso dai Net Asset Value (NAV) ufficiali, in base ai quali
la SGR emittente garantisce in tempi brevi la liquidazione delle quote. Trattasi, in particolare, degli
OICR aperti armonizzati, caratterizzati per tipologia di investimento, da elevati livelli di trasparenza e
di liquidabilità.
Quando non è rilevabile un prezzo per un’attività o una passività, il fair value è determinato utilizzando
tecniche di valutazione adatte alle circostanze e per le quali siano disponibili dati sufficienti per valutare il
fair value, massimizzando l’utilizzo di input osservabili rilevanti e riducendo al minimo l’utilizzo di input non
osservabili. I dati di input dovrebbero corrispondere a quelli che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nel
determinare il prezzo dell’attività e passività.
L’approccio adottato dal Confidi promuove la ricerca del fair value dapprima in un ambito “di mercato”,
seppur non trattandosi di un mercato attivo. Solo in assenza di tali valutazioni è previsto l’utilizzo di
metodologie per la costruzione di modelli quantitativi.
INFORMATIVA DI NATURA QUALITATIVA
A.4.1 – Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
Titoli di debito
Relativamente ai titoli di debito, la tecnica di valutazione adottata è quella del discounted cash flow ovvero
l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi dello strumento finanziario utilizzando strutture dei tassi di interesse
che tengono opportunamente in considerazione il rischio emittente. In presenza di titoli strutturati è
necessario valorizzare la componente opzionale.
Strumenti rappresentativi di capitale
Per i titoli azionari non quotati, inseriti in portafogli non di partecipazione i modelli di valutazione del fair
value maggiormente utilizzati nella prassi di mercato appartengono alle seguenti categorie:
-
modelli di discounted cash flow;
-
modelli basati sul metodo dei multipli.
Tali modelli richiedono la disponibilità di una quantità rilevante di dati per stimare i flussi di cassa futuri
prodotti dall’impresa oppure per individuare valori corretti dei multipli di mercato. Si tratta di stimare
parametri (cash flows, dividendi, beta, premio per il rischio, costo del capitale proprio, valori patrimoniali,
77
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
ecc.) estremamente aleatori, la cui valutazione risulta soggettiva e difficilmente riscontrabile sul mercato. In
alternativa per tale tipologia di strumenti finanziari che non hanno un prezzo quotato in un mercato attivo
per uno strumento identico (ossia, un input di Livello 1) sono valutati al costo secondo quanto previsto dallo
IAS 39 poiché il loro fair value non può essere determinato attendibilmente (eventualmente rettificato per
tener conto di obiettive evidenze di riduzione di valore).
Investimenti in quote di OICR e altri fondi
I fondi comuni di investimento non quotati in un mercato attivo, per cui il fair value è espresso dal NAV, in
base al quale la SGR emittente deve procedere alla liquidazione delle quote sono di regola considerati di
Livello 2. Tale NAV può essere opportunamente corretto per tenere conto della scarsa liquidabilità del fondo,
ovvero al fine di tener conto di possibili variazioni di valore nell’intervallo di tempo intercorrente tra la data
di richiesta di rimborso e quella del rimborso effettivo, nonché per tenere conto di eventuali commissioni di
uscita. I fondi hedge caratterizzati da significativi livelli di illiquidità e per i quali si ritiene che il processo di
valorizzazione del patrimonio del fondo richieda, in misura significativa, una serie di assunzioni e stime sono
di regola considerati di livello 3. La misurazione al fair value viene effettuata sulla base del NAV che potrà
essere opportunamente corretto per tener conto della scarsa liquidabilità dell’investimento ossia
dell’intervallo temporale intercorrente tra la data di richiesta di rimborso e quella di rimborso effettivo,
nonché per tenere conto di eventuali commissioni di uscita.
A.4.2 – Processi e sensibilità delle valutazioni
Le attività e passività classificate nel livello 3 della gerarchia del fair value sono principalmente costituite da:
-
investimenti azionari di minoranza, detenuti al fine della valorizzazione e sviluppo dell’attività del
Confidi a sostegno del sistema economico delle PMI classificati nel portafoglio “Attività finanziarie
disponibili per la vendita”.
La situazione dei portafogli appena illustrata, stante il residuale ricorso a metodologie finanziarie di stima,
rende la valorizzazione degli stessi non significativamente influenzabile dalla variazione di dati di input.
A.4.3 – Gerarchia del fair value
Il principio IFRS 13 prevede la classificazione degli strumenti oggetto di valutazione al fair value sulla base di
una gerarchia di livelli, che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni.
Si distinguono i seguenti livelli:
–
–
78
Livello 1: gli input di livello 1 sono prezzi di quotazione per attività e passività identiche (senza
aggiustamenti) osservabili su mercati attivi a cui si può accedere alla data di valutazione;
Livello 2: gli input di livello 2 sono input diversi dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili
direttamente (prezzi) od indirettamente (derivati dai prezzi) del mercato anche attraverso il riscorso
a tecniche di valutazione: la valutazione dell’attività o della passività non è basata sul prezzo di
mercato dello strumento oggetto di valutazione, bensì su prezzi desumibili dalle quotazioni di
mercato di attività simili o mediante tecniche di valutazione per le quali tutti i fattori significativi - tra
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
i quali spread creditizi e di liquidità - sono acquisiti da dati osservabili di mercato. Tale livello implica
limitati elementi di discrezionalità nella valutazione, in quanto tutti i parametri utilizzati risultano
attinti dal mercato (per lo stesso titolo e per titoli similari) e le metodologie di calcolo consentono di
replicare quotazioni presenti su mercati attivi;
Livello 3: metodi di valutazione basati su input di mercato non osservabili; la determinazione del fair
value fa ricorso a tecniche di valutazione che si fondano, in misura rilevante, su input significativi non
desumibili dal mercato e comporta, pertanto, stime ed assunzioni da parte del management.
–
La gerarchia di livelli è allineata alle modifiche dell’IFRS 13 Valutazione del fair value omologate con
Regolamento CE 1255 del 11 dicembre 2012, che richiedono di fornire disclosure sul triplice livello di fair
value.
Con riferimento alle attività e passività finanziarie e non finanziarie valutate al fair value su base ricorrente si
rileva che nel corso dell’esercizio 2015 non si sono verificati i trasferimenti tra i diversi livelli di gerarchia del
fair value distintamente per le attività e passività finanziarie e le attività e passività non finanziarie.
A.4.4 – Altre informazioni
Alla data di riferimento del presente bilancio non si hanno informazioni da riportare ai sensi dell’IFRS 13
paragrafi 51, 93 lettera i) e 96, in quanto non esistono attività valutate al fair value in base al “Highest and
Best Use” e il Confidi non si è avvalso della possibilità di misurare il fair value a livello di esposizione
complessiva di portafoglio, al fine di tenere conto della compensazione del rischio di credito e del rischio di
mercato di un determinato gruppo di attività o passività finanziarie.
INFORMATIVA DI NATURA QUANTITATIVA
A.4.5 – Gerarchia del fair value
A.4.5.1 Attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair
value
Attività/Passività misurate al fair value
1. Atti vi tà fi na nzi a ri e detenute per l a negozi a zi one
2. Atti vi tà fi na nzi a ri e va l uta te a l fair value
3. Atti vi tà di s poni bi l i pe r l a ve ndi ta
4. Deri va ti di copertura
5. Atti vi tà ma teri a l i
6. Atti vi tà i mma te ri a l i
Totale
1. Pa s s i vi tà fi na nzi a ri e de tenute per l a negozi a zi one
2. Pa s s i vi tà fi na nzi a ri e va l uta te a l fair value
3. Deri va ti di copertura
Totale
79
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Livello 1
Livello 2
Livello 3
-
-
-
Totale
-
4.173.394
-
594.109
-
24.070
-
4.791.573
-
4.173.394
-
594.109
-
24.070
-
4.791.573
-
-
-
-
-
A.4.5.2 – Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
1. Esistenze iniziali
Attività
Attività
Attività
finanziarie
finanziarie finanziarie Derivati di Attività
Attività
detenute per
valutate al disponibili per copertura materiali immateriali
la
fair value
la vendita
negoziazione
16.340
-
2. Aumenti
2.1.Acquis ti
-
2.2.Profi tti imputa ti a :
-
7.730
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2.2 Pa tri moni o netto
2.3.Tra s feri menti da a l tri l i ve ll i
-
-
-
-
-
-
2.4.Al tre va ri a zi oni i n a umento
-
-
-
-
-
3. Diminuzioni
-
-
-
-
-
-
3.1.Vendi te
3.2.Ri mbors i
-
-
-
-
-
-
3.3.Perdi te i mputa te a :
3.3.1 Conto economico
-
-
-
-
-
-
di cui: minusvalenze
3.3.2 Pa tri moni o netto
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2.1 Conto economico
di cui: plusvalenze
3.4.Tra
s feri
menti
Al tre
va ri
a zi onia d a l tri l i ve ll i
3.5. i n di mi nuzione
4. Rimanenze finali
7.730
24.070
A.4.5.4 – Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente:
ripartizione per livelli di fair value
31/12/2015
Attività/Passività misurate al fair value o misurate al fair value su
base non ricorrente
VB
1. Attività finanzia rie detenute s i no a lla s ca denza
2. Crediti
4. Attività materia li detenute a s copo di i nves ti mento
Attività non correnti e gruppi di atti vi tà in via di
5.
dis mis s ione
Totale
L1
-
30.314.122
-
31/12/2014
L2
L3
-
-
-
-
VB
-
30.314.122
-
31.212.312
-
L3
-
-
-
31.212.312
-
-
-
-
-
-
-
30.314.122
31.212.312
-
-
31.212.312
1. Debi ti
2. Ti toli in circola zione
2.451.428
-
-
-
2.451.428
-
2.393.320
-
-
-
2.393.320
-
3. Pa s s i vi tà as s oci ate a d a ttività i n vi a di dis mi s s ione
Totale
2.451.428
-
-
2.451.428
2.393.320
-
-
2.393.320
L2=Li vel l o 2
L3=Li vel l o 3
80
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
-
L2
-
30.314.122
Legenda:
VB=Val ore di bi l anci o
L1=Li vel l o 1
-
L1
-
-
A.5 Infomativa sul c.d. “day one profit/loss”
Secondo quanto disposto dal paragrafo 28 dell’IFRS 7 è necessario fornire evidenza dell’ammontare del c.d.
“day one profit or loss” ovvero delle differenze tra il fair value di uno strumento finanziario acquisito o
emesso al momento iniziale (prezzo della transazione) ed il valore determinato alla medesima data attraverso
l’utilizzo di una tecniche di valutazione che non sono rilevate immediatamente a Conto Economico, in base a
quanto previsto dai paragrafi AG76 e AG76A dello IAS 39.
La Società non ha posto in essere operazioni per le quali emerge, al momento della prima iscrizione di uno
strumento finanziario, una differenza tra il prezzo della transazione ed il valore dello strumento.
81
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide – Voce 10
1.1
Cassa e disponibilità liquide: composizione
Totale
Totale
31/12/2015 31/12/2014
Voci/Valore
a ) Ca s s a e va l ori bol l a ti
Totale
939
1.261
939
1.261
Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40
4.1. Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”
Totale
31/12/2015
Voci/Valori
Livello 1
1. Ti toli di debi to
titoli strutturati
-
Livello 2
Livello 3
-
-
3.166.459
-
551.917
-
-
3.166.459
551.917
1.123.818
589.256
3.039.936
-
altri titoli di debito
3.039.936
2. Ti toli di ca pi ta l e e quote di OICR
1.133.458
3. Fi na nzia menti
Totale
Totale
31/12/2014
4.173.394
594.109
594.109
Livello 1
24.070
-
Livello 2
-
24.070
4.290.277
Livello 3
-
-
16.340
-
1.141.174
16.340
Le attività finanziarie disponibili per la vendita detenute dal Confidi sono principalmente composte da titoli
emessi da Governi e Banche Centrali (BTP e CCT), obbligazioni bancarie Fondi Comuni (O.I.C.R.).
Nel bilancio al 31.12.2015 le suddette attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono le attività
finanziarie costituite da partecipazioni in enti e società diverse da quelle controllate, controllate in modo
congiunto, per un totale di Euro 22.452, come da elenco di seguito riportato:
Valore
31/12/2014
Partecipazione
Federfi di Lomba rda
Ga l - Va l le Bremba na s rl
8.770
506
Incrementi
(decrementi)
7.730
-
Valore
31/12/2015
16.500
506
Ga l - Va l le Ca moni ca Va l di Sca lve s ca rl
500
-
Ga l 4 Comuni tà del le va ll i e dei la ghi s c
25
-
25
Ga l Va ll e Seri a na s ca rl
600
-
600
Rete Fi di Liguri a s oci età cons orti le di ga ra nzia coll etti va fi di s cpa
266
-
266
So.ge.vi s rl
255
-
255
3.500
-
3.500
300
-
300
Credi ta gri Col di retti
Cons orzi o regiona l e ga ra nzia fi di s oci età coopera ti va a rl
Totale
82
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
14.722
7.730
500
22.452
4.2. Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori / emittenti
Totale
31/12/2015
Voci/Valori
Attività finanziarie
a) Governi e Banche Centrali
Totale
31/12/2014
2.960.148
b) Altri enti pubblici
3.065.220
-
c) Banche
-
629.843
1.206.126
d) Enti finanziari
1.195.930
1.170.758
e) Altri emittenti
5.652
5.686
4.791.573
5.447.790
Totale
Sezione 6 - Crediti – Voce 60
6.1 Crediti verso banche
La voce comprende le somme depositate nei conti correnti bancari che sono nella piena disponibilità del
Confidi (26.336.893 Euro) o vincolati (1.521.602 Euro) a favore di enti pubblici e/o banche.
Totale
31/12/2015
Composizione
1.
2.
Valore di
bilancio
Depos i ti e conti correnti
Fi na nzi a menti
27.858.495
-
Totale
31/12/2014
Fair value
L1
L2
-
-
L3
Valore di
bilancio
27.858.495
-
28.639.529
-
Fair value
L1
L2
L3
-
-
28.570.164
-
2.1 Pronti contro termi ne
2.2 Lea s i ng fi na nzi a ri o
2.3 Fa ctori ng
-
-
-
-
-
-
-
-
- pro-s ol ve ndo
- pro-s ol uto
2.4 Al tri fi na nzi a me nti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.
Ti tol i di debi to
- ti tol i s truttura ti
- a l tri ti tol i di debi to
4.
Al tre a ttivi tà
Totale
1.279.316
29.137.811
27.858.495
1.281.314
29.920.843
1.281.314
29.851.478
L1=livello 1
L2=livello 2
L3=livello 3
Tra le Altre attività sono ricomprese le somme versate dal Confidi a favore degli enti finanziatori sotto forma
di accantonamenti provvisori (collaterale). Tali importi restano, fintanto che la banca non chiede l’addebito
definitivo tra i crediti di firma.
83
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
6.3 Crediti verso la clientela
Totale
31/12/2015
Valore di bilancio
Composizione
Deteriorati
Bonis Acqui
Altri
stati
Totale
31/12/2014
Fair value
L1
L2
Valore di bilancio
Deteriorati
Bonis Acqui
Altri
stati
L3
Fair value
L1
L2
L3
-
-
-
-
-
-
-
-
1.1 Lea
s i ng
fi naopzione
nzi a ri o
di cui:
senza
finale d'acquisto
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2 Fa ctori ng
- pro-s ol vendo
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1. Finanziamenti
- pro-s ol uto
1.176.311
1.176.311
1.291.470
1.291.470
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.3 Credi to a l cons umo
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.4 Ca rte di credi to
1.5
tti asmenti
u pegno
1.6 Pres
Fi nainzi
conces s i
i n rel a zi one a i s ervi zi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.7 Al
naescussione
nzi a menti
di tri
cui fida
di garanzie e impegni
2. Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.176.311
-
-
1.176.311
-
-
1.291.470
-
-
1.291.470
-
-
-
1.176.311
-
-
-
1.176.311
-
-
-
1.291.470
-
-
-
1.291.470
-
2.1 ti tol i s truttura ti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 a l tri ti tol i di debi to
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Altre attività
Totale
1.176.311
1.176.311
1.291.470
1.291.470
La voce “Altri finanziamenti” comprende le escussioni operate dalle banche al netto delle relative svalutazioni
analitiche. Tali crediti sono stati attualizzati in base ai tempi di recupero.
84
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Sezione 9 - Partecipazioni – Voce 90
9.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi
Denominazioni imprese
Sede legale
Sede
operativa
Vi a XXIV
Ma ggi o, 43
Roma
Vi a XXIV
Ma ggi o, 43
Roma
Quota
Disponibilità
partecipazion
voti
Valore
bilancio
Fair value
A. Imprese controllate
in via esclusiva
B. Imprese controllate
in modo congiunto
C. Imprese sottoposte
ad influenza notevole
1. SIMEC Cons ul ti ng SpA
20%
2/10
301.712
301.712
La Società detiene un partecipazione del 20% verso SIMEC Consulting S.p.A. per un totale di Euro 301.712.
9.2 Variazioni annue delle partecipazioni
Partecipazioni di Partecipazioni
gruppo
non di gruppo
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acqui s ti
B.2 Ri pres e di val ore
B.3 Ri va l uta zi oni
B.4 Al tre va ri a zi oni
C. Diminuzioni
C.1 Vendi te
C.2 Retti fi che di va l ore
C.3 Al tre va ri azi oni
D. Rimanenze finali
85
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Totale
-
301.712
-
301.712
-
-
301.712
301.712
Sezione 10 - Attività materiali – Voce 100
10.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
La voce accoglie i beni, di proprietà e in leasing finanziario, aventi utilità pluriennale.
Le immobilizzazioni materiali sono state iscritte al netto del fondo di ammortamento.
Totale
Totale
31/12/2015 31/12/2014
Attività/Valori
1.
Attività di proprietà
a ) terreni
3.343.025
3.479.722
b) fa bbri ca ti
c) mobi l i
3.277.391
37.616
3.389.907
45.731
28.018
44.085
Attività acquisite in leasing finanziario
515.196
534.725
a ) terreni
b) fa bbri ca ti
515.196
534.725
d) i mpi a nti el ettroni ci
e) a l tre
2.
c) mobi l i
d) i mpi a nti el ettroni ci
-
e) a l tre
Totale
86
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
3.858.222
4.014.448
10.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Terreni
A.
Esistenze iniziali lorde
A.1 Ri duzioni di va lore total i nette
A.2 Esistenze iniziali nette
B.
Aumenti:
B.1 Acqui sti
B.2 Spes e per migl iori e ca pital izzate
-
Fabbricati
3.924.632
-
Mobili
Impianti
elettronici
Altre
Totale
45.731
-
44.085
-
-
-
-
44.085
8.813
4.173.197
22.183
-
8.813
22.183
-
3.924.632
9.681
45.731
3.689
-
9.681
3.689
4.173.197
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.7 Al tre vari azi oni
-
-
-
-
-
-
C. Diminuzioni
C.1 Vendi te
-
141.725
11.804
-
24.880
178.409
-
-
-
-
3.864
3.864
C.2 Ammorta
Rettifichementi
di val ore da deteri oramento imputate
C.3 a:
-
141.725
-
11.804
-
-
21.016
-
174.545
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
37.616
-
-
28.018
-
B.3 Ri pres e di val ore
B.4 Vari azi oni posi ti ve di fair value i mputate a:
a) patri moni o netto
b) conto economi co
B.5 Differenze
posda
i ti ve
di cambi
o
Tras ferimenti
immobil
i detenuti
a s copo di
B.6 inves ti mento
a) patri moni o netto
b) conto economi co
C.4 Vari azi oni nega ti ve di fair value i mputate a:
a) patri moni o netto
b) conto economi co
C.5 Differenze negati ve di cambi o
C.6 Tras
ferimenti
a : al i detenute a
a) a ttività
ma teri
s copo di i nves timento
b) a ttività in via di di smis s ione
C.7 Al tre vari azi oni
D. Rimanenze finali nette
-
3.792.588
-
-
D.1 Ri duzioni di va lore total i nette
-
D.2 Rimanenze finali lorde
E. Val utazi one a l costo
-
3.792.588
37.616
-
28.018
3.858.222
-
3.792.588
37.616
-
28.018
3.858.222
Gli acquisti effettuati nel corso dell’anno si riferiscono a fabbricati, mobili e arredi.
Gli ammortamenti sulle attività materiali sono determinati in funzione della vita utile delle stesse.
87
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
3.858.222
-
Sezione 11 - Attività immateriali - Voce 110
11.1 Composizione della voce 110 “Attività immateriali”
Totale
31/12/2015
Voci/Valutazione
Totale
31/12/2014
Atti vi tà
Atti vi tà
Atti vi tà
Atti vi tà
va l utate al va l uta te a l va l utate al val uta te a l
cos to
fair value
cos to
fa i r va l ue
-
1. Avviamento
-
-
-
2. Altre Attività immateriali:
2.1 di propri età
- genera te i nterna mente
- al tre
2.2 a cqui s i te i n l ea s i ng fi na nzi ari o
Totale 2
277.010
-
-
418.301
-
-
277.010
-
-
418.301
-
-
277.010
-
418.301
-
3. Attività riferibili al leasing finanziario
3.1 beni i nopta ti
-
-
-
-
3.2 beni ri ti ra ti a s egui to di ri s ol uzi one
-
-
-
-
3.3 a l tri beni
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale 3
4. Attività concesse in leasing operativo
Totale (1+2+3+4)
Totale
277.010
277.010
-
418.301
418.301
Le immobilizzazioni immateriali sono costituite principalmente dal software contabile e gestionale.
88
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
-
11.2 Attività immateriali: variazioni annue
Totale
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Riprese di valore
B.3 Variazioni positive di fair value :
418.301
95
95
-
- a patrimonio netto
- a conto economico
B.4 Altre variazioni
-
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
141.387
141.387
C.3 Rettifiche di valore
- a patrimonio netto
- a conto economico
-
C.4 Variazioni negative di fair value
- a patrimonio netto
- a conto economico
-
C.5 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
277.010
Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali
12.1 Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”
Totale
Totale
31/12/2015 31/12/2014
Voci/Valori
Acconti d'i mpos ta
Totale
La voce accoglie gli acconti IRAP/IRES 2015 versati all’erario.
89
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
180.786
180.786
149.186
149.186
12.2 Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”
Totale
Totale
31/12/2015 31/12/2014
Voci/Valori
Debi to vers o Era ri o c/IRES
Debi to vers o Era ri o c/IRAP
Totale
103.462
167.027
270.489
90.091
119.043
209.135
La voce accoglie i debiti IRAP e IRES dell’esercizio.
Sezione 14 - Altre attività - Voce 140
14.1 Composizione della voce 140 “Altre attività”
Credi ti per depos i ti ca uzi ona l i
Ra tei e ri s conti a tti vi
Totale
Totale
31/12/2015 31/12/2014
17.009
19.256
25.064
131.287
Mi gl i ori e s u beni di terzi
120.000
Credi ti di ve rs i
165.678
109.638
-
Credi ti tri buta ri
293.191
414.977
Fa tture da emette re
1.319.144
1.453.834
Credi ti vs . s oci
2.519.899
2.855.372
Credi ti vers o enti pubbl i ci
6.990.710
7.009.951
Totale 11.450.695
11.994.314
La voce “Crediti verso enti pubblici” accoglie contributi concessi dalla Legge Regionale del 31 gennaio 2002
n. 4 della Regione Autonoma della Sardegna. Vengono iscritti in bilancio sulla base della determinazione o
altro documento equipollente ricevuto, con il quale viene comunicato l’importo spettate.
La voce “Crediti vs. soci” include prevalentemente le somme maturate nel momento in cui gli Organi preposti
hanno assunto formale provvedimento deliberativo a favore della PMI e non ancora incassate.
La voce “Fatture da emettere” accoglie le commissioni e compensi maturati e non ancora fatturati.
La voce “Crediti tributari” accoglie le ritenute subite in sede di liquidazione dei contributi rilasciati dagli enti
pubblici e destinati a incrementare i fondi rischi, le ritenute su interessi attivi e il credito IRES maturato negli
esercizi precedenti, oltre all’acconto IVA.
Gli importi più rilevanti della voce “Crediti diversi” si riferiscono al credito verso la compagnia di assicurazioni
Fata Spa relativo all’assicurazione collettiva per l’accantonamento del TFR e al credito maturato al
31/12/2015 per retrocessioni commissioni.
La voce “Migliorie su beni di terzi” si riferisce a migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi
diverse da quelle riconducibili alla voce “attività materiali”.
90
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
PASSIVO
Sezione 1 - Debiti - Voce 10
1.1
Debiti
Totale
31/12/2015
1.
2.
Voci
verso
banche
Fi na nzi a menti
-
verso enti
finanziari
-
Totale
31/12/2014
verso
clientela
verso
banche
-
-
verso enti
finanziari
verso
clientela
-
-
1.1 Pronti contro termi ne
1.2 Al tri fi na nzi a me nti
Al tri debi ti
Totale
136.765
136.765
412.037
412.037
1.902.627
1.902.627
147.611
147.611
444.877
444.877
1.800.833
1.800.833
Fair value - livello 1
Fair value - livello 2
Fair value - livello 3
Totale Fair value
136.765
136.765
412.037
412.037
1.902.627
1.902.627
147.611
147.611
444.877
444.877
1.800.833
1.800.833
La voce relativa agli altri debiti contiene:
•
•
•
Debiti verso banche per operazione di mutuo acceso a seguito dell’acquisto avvenuto nel 2013 del
fabbricato che ospita la nuova sede Provinciale di Venezia e la sede Regionale del Veneto;
Altri debiti verso enti finanziari per operazioni di leasing finanziario;
Debiti verso la clientela, come di seguito specificato:
Voci
Fondo Ministeriale Antiusura
2015
2014
1.075.318
1.072.356
Regione Piemonte
367.053
366.863
CCIAA di Torino
362.200
361.614
CCI AA di Ra gus a
Totale
91
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
98.056
1.902.627
1.800.833
Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70
Per quanto riguarda l’informazione di questa sezione, si rimanda a quanto esposto nella sezione n. 12.2
dell’attivo, della presente Nota Integrativa.
Sezione 9 - Altre passività - Voce 90
9.1 Composizione della voce 90 “Altre passività”
31/12/2015 31/12/2014
3.954
2.284
26.146
11.407
Debi ti vs . di pendenti
175.161
182.230
Debi ti tributari
175.308
491.885
Debi ti per contributi previ denzi al i
210.655
199.367
Debi ti vs . s oci
219.979
210.209
Fondo Interbanca rio di ga ra nzi a
333.876
304.753
Debi ti di vers i
367.499
242.314
Depos iti cauzi onal i
637.779
794.952
Debi ti vs . forni tori
828.816
1.715.850
Contri buti pubbli ci
3.047.261
2.882.320
Ri s conti pa s s i vi s u commi s s i oni atti ve
5.098.906
4.774.538
Ratei e Ri s conti pas s ivi
Debi ti vs . Ammi ni s tratori
Fondi ri s chi per ga ranzi e pres tate
Totale
6.790.925
4.789.602
17.916.266
16.601.712
La voce “Risconti passivi su commissioni attive” accoglie i risconti passivi generati dalla ripartizione pro rata
temporis delle commissioni attive su garanzie prestate. All’interno dei risconti passivi sono presenti i rischi
sul portafoglio in bonis per Euro 919.615 e una quota parte dei rischi sul portafoglio deteriorato per Euro
194.657.
I “Fondi rischi per garanzie prestate” accolgono le svalutazioni sul portafoglio delle garanzie deteriorate per
un valore complessivo al 31 dicembre 2015 pari ad Euro 6.790.925 a cui si aggiunge la quota parte di rischi
pari a Euro 194.657 contenuta nella voce risconti passivi.
La voce “Contributi pubblici” accoglie i contributi pubblici concessi dai vari Enti e che non sono nella piena
disponibilità del Confidi.
La voce “Depositi cauzionali” accoglie i depositi versati dai soci, a garanzia delle operazioni di finanziamento,
che verranno rimborsati contestualmente all’estinzione del rapporto di finanziamento e della collegata
garanzia.
92
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Sezione 10 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 100
10.1 “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue
Totale
Totale
31/12/2015 31/12/2014
A. Esistenze iniziali
681.825
409.954
234.170
158.717
B. Aumenti
B1. Acca ntona mento del l’es erci zi o
B2. Al tre vari a zi oni i n aumento
-
131.355
C. Diminuzioni
C1. Li qui da zi oni effettua te
C2 . Al tre va ri azi oni i n di mi nuzi one
D. Esistenze finali
42.688
8.697
3.009
9.504
870.298
681.825
La voce accoglie le rivalutazioni previste dal codice civile, le liquidazioni effettuate nel corso dell’anno e gli
effetti del calcolo attuariale effettuato secondo quanto disposto dal principio contabile dello IAS 19.
10.2 Altre informazioni
Il nuovo IAS19, per i piani a beneficio definito di tipo post-employment, richiede una serie di informazioni
aggiuntive, che dovranno essere riportate nella Nota Integrativa di Bilancio, quali:
analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale rilevante alla fine dell’esercizio, mostrando gli
effetti che ci sarebbero stati a seguito delle variazioni delle ipotesi attuariale ragionevolmente
possibili a tale data, in termini assoluti;
indicazione del contributo per l'esercizio successivo;
indicazione della durata media finanziaria dell'obbligazione per i piani a beneficio definito;
erogazioni previste dal piano.
Di seguito si riportano tali informazioni.
Analisi di sensività dei principali parametri valutativi
Ta s s o di turnover +1%
DBO al 31.12.2015
865.253,75
Ta s s o di turnover -1%
876.452,77
Ta s s o di i nfl a zi one +0,25%
Ta s s o di i nfl a zi one -0,25%
899.061,65
842.773,20
Ta s s o di a ttua l i zza zi one +0,25%
836.215,71
Ta s s o di a ttua l i zza zi one -0,25%
906.414,47
Service Cost e Duration
Servi ce Cos t 01.01.2016-31.12.2016
Dura ti on
93
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
229.979,65
22,30
Erogazioni future stimate
Anni
1
Erogazioni previste
55.131,16
2
3
31.099,40
36.503,16
4
5
41.920,26
73.385,07
Sezione 11 - Fondi per rischi e oneri - Voce 110
11.1 Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”
31/12/2015
Altri fondi per rischi ed oneri
31/12/2014
-
Totale
-
11.2 Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”
31/12/2015
31/12/2014
A . Esistenze iniziali
-
24.442
B. Aumenti
B.1 Acca ntona me nto de l l ' es erci zi o
-
-
B.2 Altre va ri a zi oni i n a ume nto
C. Diminuzioni
-
-
C.1 Li qui da zi oni e ffettua te
C.2 Al tre va ri a zi oni in di minuzi one
D. Esistenze finali
-
24.442
-
94
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140 e 150
12.1 Composizione della voce 120 “Capitale”
Tipologie
Importo
1. Ca pi ta l e
10.138.116
1.1 Azi oni ordi na ri e
1.2 Al tre a zi oni (da s peci fi care)
10.138.116
-
La presente voce comprende:
Capitale sociale costituito dal versamento dei soci per un totale di Euro 4.648.624;
Capitale sociale ex art. 1 c. 134 L. 244/2007 contributi pubblici destinati a patrimonializzare i Confidi
pari a Euro 1.800.000,00. Si tratta della legge finanziaria del 2008 nella quale veniva data la possibilità
ai confidi di imputare a capitale o riserva le quote di contributi pubblici ricevuti ad incremento dei
fondi rischi;
Capitale sociale L. 221/2012 di Euro 3.691.241 contributi pubblici destinati a patrimonializzare i
Confidi. Si tratta della legge 221/2012, articolo 36, commi 1 e 2, del decreto Sviluppo-bis, che ha
consentito ai Confidi sottoposti a vigilanza diretta da parte di Banca d’Italia di imputare a fondo
consortile, al capitale sociale o ad apposita riserva i fondi rischi e gli altri fondi o riserve patrimoniali
costituiti da contributi dello Stato, dalle regioni e di altri enti pubblici esistenti alla data del 31
dicembre 2012.
12.4 Composizione della voce 150 “Sovrapprezzi di emissione”
Descrizione
Sovra prezzi s u s oci ordi nari
31/12/2015 31/12/2014
1.277.212
1.167.492
L’importo riguarda i contributi corrisposti al Confidi dalla regione Friuli Venezia Giulia come previsto ai sensi
dell’articolo 6, comma 46, della legge regionale 18 luglio 2005, n. 15 e del regolamento di esecuzione
approvato con DPReg e i contributi concessi dalla Regione Abruzzo ai sensi del PAR FSC 2007-13 Linea I.2.2.
95
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
12.5 Altre informazioni
Legale
Art. 2545
quater c.c.
A. Esistenze iniziali (01/01/2015)
B. Aumenti
B.1 Attri buzi oni di uti l i
B.2 Al tre va ri a zi oni
C. Diminuzioni
C.1 Util i zzi
- copertura perdi te
- di s tribuzi one
- tra s feri mento a capi ta l e
C.2 Al tre va ri a zi oni
D. Rimanenze finali (31/12/2015)
Composizione Patrimonio Netto
Capitale
Riserve di capitale:
Sovra pprezzo di emis s ione
Riserve di utili:
Ri s erva legal e
Ri s erva s tatutaria
Al tre ris erve
Altre riserve:
Ri s erva indivi s ibi le ex art 12 L.904/77
Ri s erva s traordinaria ex L. 244/2007
Fondi ris chi i ndis ponibil i
Ri s erva L.221/2012
Al tre ris erve
Riserva di valutazione
Utile (perdita) d'esercizio
Legale
Statutaria
Altre
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
217.275
131.586
31/12/2015
Utilizzo
10.138.116
A
1.277.212
A
497.672
131.586
180.358
A
A
937.217
1.739.066
A
A
A
A
A
B
A
8.612.897
7.421.575
3.094.395
(4.363.516)
Totale 29.666.577
(B) = i ndi s poni bi l e ai s ens i del l 'art.6 del D.Lgs 38/05
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
1.535.238
(2.642.246)
(149.240)
-
1.287.366
937.217
1.739.066
8.612.897
7.422.752
Totale
131.586
-
(2.642.246)
Riserva
Riserva
Riserva
indivisibile straordinaria
L.221/2012
ex art.12
ex L.
L.904/77
244/2007
1.436.606
937.217
1.739.066
8.612.897
Riserve utili
a nuovo
217.275
280.397
1.534.061
Riserva FTA
280.396
(A) = per copertura perdi te
96
Altre
Riserve di
utili
7.421.575
19.669.610
(149.240)
19.520.371
PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
Sezione 1 – Interessi - Voci 10 e 20
1.1
Composizione della voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati”
1. Atti vità fi na nzi a rie detenute per l a negozi a zione
2. Atti vità fi na nzi a rie a l fair value
3. Atti vità fi na nzi a rie di s poni bi l i per l a vendi ta
114.826
-
-
Totale
31/12/2015
114.826
4. Atti vità fi na nzi a rie detenute s i no a l la s ca denza
5. Crediti
5.1 Crediti vers o ba nche
5.2 Crediti vers o enti fi na nzi a ri
5.3 Crediti vers o cl i entela
6. Altre a tti vi tà
7. Deriva ti di copertura
-
-
-
-
-
114.826
-
22.989
22.989
22.989
137.815
46.923
193.618
Voci/Forme tecniche
Titoli di debito Finanziamenti
Totale
-
Altre
operazioni
Totale
31/12/2014
146.695
La voce accoglie gli interessi maturati sulle cedole dei titoli (Euro 114.826) e gli interessi attivi maturati sui
conti correnti (Euro 22.989).
1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
Emittenti
pubblici
Voci/Forme tecniche
Atti vi tà fi na nzi a rie di s poni bil i per l a vendita
Totale
97
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
112.700
112.700
Emittenti enti
Altri emittenti
creditizi
2.126
2.126
-
Totale
31/12/2015
114.826
114.826
1.3
Composizione della voce 20 “Interessi passivi e oneri assimilati”
Voci/Forme tecniche
Finanziamenti
Titoli
Totale
31/12/2015
Altro
Totale
31/12/2014
1. Debi ti vers o ba nche
-
-
720
720
1.420
2. Debi ti vers o enti fi na nzi a ri
-
-
13.233
13.233
17.352
3. Debi ti vers o cli entel a
-
-
174
174
4. Ti tol i i n ci rcol a zi one
5.
di lnegozi
6. Pa s s ivi tà fi na nzi a rie va
uta te aalzi one
fair value
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
7. Al tre pa s s i vi tà
-
-
-
-
-
8. Deri va ti di copertura
-
-
Totale
14.127
14.127
7
18.779
La voce accoglie gli interessi maturati per operazioni di leasing finanziario (Euro 13.233) e interessi maturati
per operazioni di mutuo (Euro 720).
Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40
2.1 Composizione della voce 30 “Commissioni attive”
Totale
31/12/2015
Detta gl i o
Totale
31/12/2014
1. opera zi oni di l ea s i ng fi na nzi a ri o
2. opera zi oni di fa ctori ng
-
-
3. credi to a l consumo
-
-
4. a tti vi tà di mercha nt ba nki ng
5. ga ra nzi e ri l a s ci a te
6.155.367
7.818.938
6. s ervi zi di :
- ges ti one fondi per conto terzi
-
-
- i ntermedi a zi one i n ca mbi
-
-
- di stri buzi one prodotti
- a l tri
-
-
-
-
7. s ervi zi di i nca s so e pa ga mento
8. servicing i n opera zi oni di ca rtol a ri zza zi one
9. a l tre commi s si oni (da s peci fi ca re)
Totale
6.155.367
7.818.938
La voce comprende le commissioni derivanti dall’attività di rilascio di garanzia prestata a favore dei soci di
competenza dell’esercizio.
98
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
2.2 Composizione della voce 40 “Commissioni passive”
Totale
31/12/2015
Dettaglio/Settori
7.432
1. garanzie ricevute
Totale
31/12/2014
16.562
2. distribuzione di servizi da terzi
-
-
3. servizi di incasso e pagamento
-
-
-
-
4. altre commissioni (da specificare)
Totale
7.432
16.562
La voce accoglie le commissioni passive riconosciute per controgaranzie e riassicurazioni ricevute.
Sezione 3 – Dividendi e Proventi simili - Voce 50
3.1 Composizione della voce 50 “Dividendi e proventi simili”
31/12/2015
Proventi da
Dividendi
quote di
O.I.C.R.
Voci/Proventi
1 Atti vi tà fina nzi a rie detenute per l a negozi a zi one
2 Atti vi tà fina nzi a rie di s poni bi li per l a vendita
31/12/2014
Proventi da
Dividendi
quote di
O.I.C.R.
3.788
-
3.761
-
3 Atti vi tà fina nzi a rie al fai r val ue
-
-
-
-
4 Parteci pa zi oni :
-
-
-
-
4.1 per a tti vi tà di merchant ba nking
-
-
-
-
4.2 per a ltre a tti vi tà
-
-
-
-
3.788
-
3.761
-
Totale
La voce accoglie i dividendi distribuiti nell’esercizio dai titoli di capitale detenuti verso Banca Popolare di
Ragusa, Banca Intesa e Banca Popolare di Bergamo.
99
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Sezione 7 - Utile (Perdita) da cessione o riacquisto – Voce 90
7.1 Composizione della voce 90 “Utile (perdita) da cessione o riacquisto”
Totale
31/12/2015
Voci/Componenti reddituali
Utile
1.338
1. Attività finanziarie
1.1 Credi ti
-
1.2 Atti vi tà di s poni bi l i per l a vendi ta
1.338
1.3 Atti vi tà detenute si no a sca denza
Totale (1)
1.338
Perdita
(1.353)
(1.353)
(1.353)
Totale
31/12/2014
Risultato
netto
(14)
(14)
(14)
Utile
(7.575)
Perdita
(4.681)
Risultato
netto
(2.895)
-
-
-
(7.575)
(4.681)
(2.895)
-
-
-
(7.575)
(4.681)
(2.895)
-
-
-
-
-
-
2.1 Debi ti
-
-
-
-
-
-
2.2 Ti tol i i n ci rcol a zi one
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività finanziarie
Totale (2)
Totale (1+2)
100
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
1.338
(1.353)
(14)
7.575
(4.681)
2.895
Sezione 8 - Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 100
8.1 “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”
Rettifiche di valore
1.
2.
3.
Riprese di valore
Totale
Totale
31/12/2015 31/12/2014
di
di
specifiche
specifiche
portafoglio
portafoglio
Voci/Rettifiche
Credi ti vers o ba nche
-
-
-
-
-
-
- per lea s ing
-
-
-
-
-
-
- per fa ctoring
-
-
-
-
-
-
- a ltri credi ti
-
-
-
-
-
-
Credi ti vers o enti fi na nzi a ri
-
-
-
-
-
-
Credi ti deteri ora ti a cqui sta ti
-
-
-
-
-
-
- per lea s ing
-
-
-
-
-
-
- per fa ctoring
-
-
-
-
-
-
- a ltri credi ti
-
-
-
-
-
-
Altri credi ti
-
-
-
-
-
-
- per lea s ing
-
-
-
-
-
-
- per fa ctoring
-
-
-
-
-
-
- a ltri credi ti
-
-
-
-
-
-
Credi ti vers o cl ientela
123.600
-
2.330
-
121.270
164.418
Credi ti deteri ora ti a cqui sta ti
-
-
-
-
-
-
- per lea s ing
-
-
-
-
-
-
- per fa ctoring
-
-
-
-
-
-
- a ltri credi ti
-
-
-
-
-
-
Altri credi ti
-
-
-
-
-
-
- per lea s ing
-
-
-
-
-
-
- per fa ctoring
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.330
2.330
-
- per credito a l cons umo
- a ltri credi ti
Totale
123.600
123.600
121.270
121.270
164.418
164.418
La voce comprende, tra le altre, le rettifiche di valore e le attualizzazioni effettuate analiticamente
nell’esercizio sulle garanzie escusse (Euro 117.630) e le perdite per insolvenze registrate nell’esercizio (Euro
5.970).
101
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
8.4 Composizione della sottovoce 100.b “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre
operazioni finanziarie”
Rettifiche di valore
1. Ga ra nzie ril a sci ate
2. Deri va ti su credi ti
3. Impegni a d eroga re fondi
3. Altre operazi oni
Riprese di valore
Totale
Totale
di
di
31/12/2015 31/12/2014
specifiche
specifiche
portafoglio
portafoglio
Operazioni/Componenti reddituali
2.008.957
-
214.650
-
7.635
-
214.650
-
2.001.323
-
967.202
-
Totale 2.008.957
214.650
7.635
214.650
2.001.323
967.202
La voce rettifiche di valore - specifiche - accoglie gli accantonamenti effettuati nel corso dell’esercizio per i
crediti di firma deteriorati.
La voce rettifiche di valore - di portafoglio - accoglie gli accantonamenti effettuati nel corso dell’esercizio per
i crediti di firma in bonis.
102
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Sezione 9 - Spese Amministrative - Voce 110
9.1 Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”
Voci/Settori
1. Personale dipendente
a) s a l a ri e s ti pendi
b) oneri s oci a l i
c) indenni tà di fi ne ra pporto
d) s pes e previdenzi a l i
Totale
31/12/2015
5.437.044
Totale
31/12/2014
4.575.655
3.664.934
1.103.407
3.097.371
952.995
-
e) a cca ntona mento al tratta mento di fine ra pporto
f) a cca ntonamento al fondo tra tta mento di qui es cenza e obbl i ghi s i mi l i :
250.426
-
- a contri buzi one defi ni ta
- a benefi ci defi ni ti
g) vers amenti a i fondi di previ denza compl ementa re es terni :
- a contri buzi one defi ni ta
163.127
-
-
-
-
-
- a benefi ci defi ni ti
h) a l tre s pes e
418.278
362.162
2. Altro personale in attività
3. Amministratori e Sindaci
372.559
331.379
4. Personale collocato a riposo
5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende
-
6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società
Totale
231.150
6.040.754
713.085
5.620.119
La voce “Altre spese” ricomprende i costi per viaggi e trasferte, rimborsi chilometrici, corsi di formazione e
altre spese del personale.
La voce “Amministratori e Sindaci” accoglie i compensi maturati nell’esercizio pari ad Euro 314.875, oltre a
spese per viaggi, trasferte e rimborsi pari ad Euro 57.683.
103
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
9.2 Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria
31/12/2015 31/12/2014
Categoria
Di ri genti
1
2
Qua dri
26
24
Impi ega ti
70
97
58
84
Totale
9.3 Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”
Voci/Settore
Spes e tra s porto
Totale
Totale
31/12/2015 31/12/2014
2.048
5.531
Spes e di ca ncel l eri a /ma ga zzi no
17.180
18.593
Spes e ma rketi ng
22.744
44.766
Spes e a s s i cura zi oni
23.525
26.175
Spes e di ra ppres enta nza
Spes e ba nca ri e
30.343
32.469
24.661
31.820
Spes e l ega l i
45.749
52.992
Spes e tel efoni che e pos ta l i
Nol eggi o automezzi
83.574
68.369
114.394
112.627
Spes e s ervi zi IT
183.291
234.377
IVA i ndetra i bi l e
235.497
319.564
Al tre s pes e
290.099
164.883
Compens i a cons ul enti
590.397
540.665
Spes e per a ffi tto l oca l i
693.368
Totale 2.364.678
564.181
2.209.205
La voce “spese per affitto locali” accoglie le spese di locazione sostenute per le diverse unità locali presenti
sul territorio italiano. La variazione rispetto al 2014 è da attribuire all’apertura di nuove unità locali.
La voce “altre spese” è composta dalle spese sostenute per pulizia, utenze elettriche, noleggio fotocopiatori,
spese postali e valori bollati.
104
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120
10.1 Composizione della voce 120 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”
Ammortamento
(a)
Voci/Rettifiche e riprese di valore
1. Attività ad uso funzionale
174.545
1.1 di propri età
155.016
a) terreni
b) fabbri ca ti
122.196
11.804
c) mobi l i
d) s trumental i
e) al tri
1.2 acquis i te i n l ea s i ng fina nzi a ri o
a) terreni
b) fabbri ca ti
c) mobi l i
d) s trumental i
e) al tri
2. Attività detenute a scopo di
investimento
Totale
105
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
-
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a) + (b) - (c)
-
174.545
-
155.016
-
-
-
-
122.196
11.804
-
-
-
-
21.016
-
-
21.016
19.529
-
-
19.529
19.529
-
-
19.529
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
174.545
174.545
Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130
11.1 Composizione della voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”
Ammortamento
(a)
Voci/Rettifiche e riprese di valore
1. Avviamento
2. Altre Attività immateriali
2.1 di propri età
2.2 a cqui s i te i n l ea s i ng fi na nzi a ri o
3. Attività riferibili al leasing finanziario
4. Attività concesse in leasing operativo
Totale
141.387
141.387
141.387
Rettifiche di
valore per
Riprese di valore
deterioramento
(c)
(b)
-
-
Risultato netto
(a) + (b) - (c)
141.387
141.387
141.387
Sezione 14 –Altri proventi e oneri di gestione - Voce 160
14.1 Composizione della voce 160 “Altri proventi di gestione”
Tipologia di spese/valori
Sopra vveni e nze a tti ve
Proventi di ve rs i di ges ti one
Affi tti a tti vi
Proventi da a tti vi tà re s i dua l i
Contri buti regi ona l i
Totale
Totale
31/12/2015
13.249
43.372
Totale
31/12/2014
101.832
33.106
180.524
263.891
180.571
762.325
613.197
1.114.233
783.986
1.861.819
La voce “Contributi regionali” accoglie i contributi concessi dalla Legge Regionale del 31 gennaio 2002 n. 4
della Regione Autonoma della Sardegna per attività di consulenza e assistenza.
La voce “Proventi da attività residuali” accoglie i proventi maturati nel corso dell’esercizio per attività di
consulenza e assistenza.
14.2 Composizione della voce 160 “Altri oneri di gestione”
Totale
31/12/2015
Tipologia di spese/valori
Totale
31/12/2014
Oneri diversi di gestione
415.781
Sopravvenienze passive
222.918
311.976
638.699
529.696
Totale
217.719
Gli “Oneri diversi di gestione” sono costituiti principalmente dai pagamenti effettuati a favore dei soci (Euro
302.237) a fronte del riconoscimento dei fondi cauzionali a suo tempo versati (pre-fusione) dalle PMI a
garanzia delle operazioni di finanziamento assistite da garanzia collettiva dei fidi. Precedentemente alla
106
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
costituzione di CreditAgri Italia, nata per effetto della fusione per incorporazione di diversi Confidi ex Art. 155
comma 4 del TUB, era vigente in alcuni Confidi regionali (Abruzzo, Sicilia, Lombardia e Piemonte) la policy
aziendale che prevedeva la costituzione di fondi cauzionali da parte delle PMI socie beneficiarie di interventi
di garanzia collettiva sui fidi, quale componente dei fondi rischi collettivi destinati a copertura delle perdite
subite dai Confidi a fronte di escussioni delle garanzie rilasciate. I fondi cauzionali costituiti dagli incorporati
Confidi delle regioni (Abruzzo, Sicilia e Lombardia) sono stati acquisiti dal Confidi nel 2011 a seguito di
specifica volontà espressa e deliberata dall’Assemblea generale con lo scopo di mutualizzare le perdite subite
in dette regioni a seguito di escussioni per insolvenze in capo ai soci garantiti. Al fine di poter conseguire lo
scopo sociale l’Assemblea ha ritenuto necessario acquisire detti fondi cauzionali a titolo definitivo.
Sezione 17 - Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 190
17.1 Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”
Totale
31/12/2015
1.
Impos te correnti
2.
Va ri a zi oni del l e i mpos te correnti dei precede nti es erci zi
270.489
3.
Ri duzi one del l e i mpos te correnti del l ’es erci zi o
3.bi s Ri duzi one del l e i mpos te correnti del l 'es erci zi o per credi ti d'i mpos ta di
cui a l l a l egge n. 214/2011
Va ri a zi one del l e i mpos te a nti ci pa te
4.
5.
Va ri a zi one del l e i mpos te di fferi te
Imposte di competenza dell’esercizio
Totale
31/12/2014
209.135
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
270.489
209.135
La voce accoglie l’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) per Euro 167.027 e l’imposta sul reddito
delle società (IRES) per Euro 103.462.
107
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Sezione 19 – Conto economico: altre informazioni
19.1 - Composizione analitica degli interessi attivi e delle commissioni attive
Interessi attivi
Voci/Controparte
Banche
Commissioni attive
Enti
Clientela
finanziari
Banche
Enti
finanziari
Clientela
Totale
Totale
31/12/2015 31/12/2014
1. Leasing finanziario
-
-
-
-
-
-
-
-
- beni i mmobi l i
-
-
-
-
-
-
-
-
- beni mobi l i
- beni s trumenta l i
-
-
-
-
-
-
-
-
- beni i mma teri a l i
2. Factoring
-
-
-
-
-
-
-
-
- s u credi ti correnti
- s u credi ti futuri
a cqui s ta ti a
o defi
ti vos ta ti a l
- stiutol
credi
ti ani
cqui
di
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- per a l tri fi na nzi a menti
3. Credito al consumo
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
6.155.367
6.155.367
7.818.938
-
-
-
-
-
6.155.367
6.155.367
6.155.367
6.155.367
7.818.938
7.818.938
- pres ti ti pers ona l i
- pres ti ti fi na l i zza ti
- ces s i one del qui nto
4. Garanzie e impegni
- di na tura commerci a l e
- di na tura fi na nzi a ri a
Totale
108
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
PARTE D - ALTRE INFORMAZIONI
Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività svolta
D - Garanzie rilasciate e impegni
D.1 – Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni
Importo
31/12/2015
1.
Ga ra nzi e ri l a s ci a te di na tura fi na nzi a ri a a pri ma richi e s ta
a ) Ba nche
-
-
b) Enti fi na nzi a ri
-
-
c) Cl i entel a
2.
19.766.765
Al tre ga ra nzi e ri l a s ci a te di na tura fi na nzi a ri a
a ) Ba nche
b) Enti fi na nzi a ri
c) Cl i entel a
3.
4.
Importo
31/12/2014
8.431.504
-
-
-
-
190.786.674
201.571.188
Ga ra nzi e ri l a s ci a te di na tura commerci a l e
a ) Ba nche
b) Enti fi na nzi a ri
-
-
c) Cl i entel a
-
-
-
-
i ) a uti l i zzo certo
-
-
i i ) a uti l i zzo i ncerto
-
-
-
-
Impe gni i rrevoca bi l i a eroga re fondi
a ) Ba nche
i ) a uti l i zzo certo
i i ) a uti l i zzo i ncerto
b) Enti fi na nzi a ri
c) Cl i entel a
i ) a uti l i zzo certo
-
-
5.
Impe gni s ottos ta nti a i deri va ti s u cre di ti : vendi te di prote zi one
i i ) a uti l i zzo i ncerto
-
-
6.
Atti vi tà cos ti tui te i n ga ra nzi a di obbl i ga zi oni di te rzi
-
-
7.
Al tri i mpegni i rrevoca bi l i
a ) a ri l a s cia re ga ra nzi e
b) a l tri
Totale
109
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
18.517.536
26.627.133
229.070.975
236.629.825
D.2 - Finanziamenti iscritti in bilancio per intervenuta escussione
Totale 31/12/2015
Voce
Rettifiche di
valore
Valore lordo
1. Attività in bonis
-
Totale 31/12/2014
Valore netto
-
Valore lordo
-
Rettifiche di
valore
-
Valore netto
-
-
-
-
-
-
-
-
- di na tura commerci a l e
-
-
-
-
-
-
- di na tura fi na nzi a ri a
-
-
-
-
-
-
- da garanzie
2. Attività deteriorate
2.211.059
1.034.747
1.176.312
2.210.917
919.447
1.291.470
- da garanzie
2.211.059
1.034.747
1.176.312
2.210.917
919.447
1.291.470
2.211.059
2.211.059
1.034.747
1.034.747
1.176.312
1.176.312
2.210.917
2.210.917
919.447
919.447
1.291.470
1.291.470
- di na tura commerci a l e
- di na tura fi na nzi a ri a
Totale
D.3 – Garanzie rilasciate: rango di rischio assunto e qualità
Garanzie rilasciate non deteriorate
Garanzie rilasciate deteriorate: sofferenze
Altre garanzie deteriorate
Tipologia di rischio assunto
Controgarantite
Va l ore lordo
Gara nzi e ri la s ci ate con a s s unzione
di ris chi o di pri ma perdita
Altre
Controgarantite
Altre
Controgarantite
Altre
Retti fi che di
Retti fi che di
Rettifi che di
Retti fiche di
Rettifi che di
Retti fiche di
va l ore
Va lore l ordo
va l ore
Va l ore lordo
va l ore
Va lore l ordo
va l ore
Va l ore l ordo
va l ore
Va lore l ordo
va l ore
compl es s i ve
compl es s i ve
compl es s ive
compl es s i ve
compl es s ive
compl es s i ve
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- ga ra nzi e fina nzi a ri e a pri ma ri chi es ta
- a l tre ga ra nzi e fina nzi a ri e
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- ga ra nzi e di na tura commerci al e
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Gara nzi e ri la s ci ate con a s s unzione
di ris chi o di ti po mezza ni ne
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- ga ra nzi e fina nzi a ri e a pri ma ri chi es ta
- a l tre ga ra nzi e fina nzi a ri e
- ga ra nzi e di na tura commerci al e
Gara nzi e ri la s ci ate pro quota
- ga ra nzi e fina nzi a ri e a
pri ma richies ta
- a l tre ga ra nzi e fina nzi a ri e
- ga ra nzi e di na tura commerci al e
Totale
110
57.069.887
285.349
126.853.021
634.265
311.756
94.878
16.853.397
5.988.985
2.623.995
83.668
14.746.580
818.052
7.430.245
49.639.641
37.151
248.198
12.195.719
114.657.303
60.979
573.286
311.756
94.878
16.853.397
5.988.985
43.035
2.580.960
516
83.152
203.258
14.543.322
6.846
811.206
57.069.887
285.349
126.853.021
634.265
311.756
94.878
16.853.397
5.988.985
2.623.995
83.668
14.746.580
818.052
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
D.5 Garanzie rilasciate in corso di escussione: dati di stock
Valore
nom inale
Tipo garanzia
- garanzie finanziarie a prima richiesta
Valore di
bilancio
-
- altre garanzie finanziarie
-
1.364.666
- garanzie di natura commerciale
633.864
Totale
-
1.364.666
633.864
D.6 Garanzie rilasciate in corso di escussione: dati di flusso
Valore
nom inale
Tipo garanzia
- garanzie finanziarie a prima richiesta
Valore di
bilancio
-
- altre garanzie finanziarie
-
493.575
- garanzie di natura commerciale
46.615
Totale
-
493.575
46.615
D.7 Variazioni delle garanzie rilasciate deteriorate: in sofferenza
Ammontare delle variazioni
Garanzie di natura
finanziaria a prima
richiesta
Controgara
ntite
(A) Valore lordo iniziale
(B) Va ri a zi oni i n a umento:
- (b1) tra s feri menti da ga ra nzi e i n boni s
- (b2) tra s feri menti da a l tre ga ra nzi e
deteri ora te
- (b3) a l tre va ri a zi oni i n a umento
(C) Va ri a zi oni i n di mi nuzi one:
-
Altre
Altre garanzie di natura
finanziaria
Controgara
ntite
37.094
155.719
12.630.562
-
-
172.444
-
4.575.147
158.225
-
-
164.647
-
37.094
7.797
16.407
- (c1) us ci te vers o ga ra nzi e i n boni s
- (c2) us ci te vers o a l tre ga ra nzi e
deteri ora te
- (c3) es cus s i oni
-
-
-
-
-
-
- (c4) a l tre va ri a zi oni i n di mi nuzi one
-
(D) Valore lordo finale
111
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Altre
-
37.094
-
16.407
311.756
Garanzie di natura
commerciale
Controgara
ntite
Altre
-
-
-
-
4.096.192
-
-
320.730
352.313
-
-
-
-
136.967
-
-
215.346
16.853.397
-
-
-
-
D.8 Variazioni delle garanzie rilasciate deteriorate: altre
Ammontare delle variazioni
(A) Valore lordo iniziale
(B) Va ri a zi oni i n a umento:
Garanzie di natura
finanziaria a prima
richiesta
Controgara
Altre
ntite
Altre garanzie di natura
finanziaria
Controgara
ntite
Garanzie di natura
commerciale
Controgara
ntite
Altre
Altre
695.167
25.004
424.773
1.233.569
5.889.093
16.085.262
11.406.622
-
-
- (b1) tra s feri menti da ga ra nzi e i n boni s
- (b2) tra s feri menti da a l tre ga ra nzi e i n
s offerenza
694.911
422.758
5.839.219
11.086.886
-
-
-
-
- (b3) a l tre va ri a zi oni i n a umento
(C) Va ri a zi oni i n di mi nuzi one:
- (c1) us ci te vers o ga ra nzi e i n boni s
- (c2) us ci te vers o ga ra nzi e i n s offerenza
- (c3) es cus s i oni
- (c4) a l tre va ri a zi oni i n di mi nuzi one
256
652.132
2.015
246.519
49.874
4.541.702
319.736
12.948.562
-
-
620.429
-
187.652
-
3.359.347
271.090
-
5.859.083
3.989.749
-
-
-
31.703
43.035
58.867
203.258
911.265
2.580.960
3.099.730
14.543.322
-
-
(D) Valore lordo finale
-
-
-
-
D.9 Variazioni delle garanzie rilasciate non deteriorate
Ammontare delle variazioni
Garanzie di natura
finanziaria a prima
richiesta
Controgara
ntite
Altre
Altre garanzie di natura
finanziaria
Controgaran
tite
Altre
Garanzie di natura
commerciale
Controgara
ntite
Altre
(A) Valore lordo iniziale
1.958.209
6.455.963
42.088.147
135.014.753
(B) Va ri a zi oni i n a umento:
8.383.741
8.649.481
18.883.381
33.905.537
-
-
- (b1) ga ra nzi e ri l a s ci a te
7.574.835
8.216.881
14.562.805
27.023.258
-
-
- (b2) a l tre va ri a zi oni i n a umento
-
-
808.906
432.600
4.320.576
6.882.279
-
-
(C) Va ri a zi oni i n di mi nuzi one :
2.911.705
2.909.725
11.331.887
54.262.987
-
-
- (c1) ga ra nzi e non es cus s e
2.216.794
1.608.956
5.465.956
23.140.906
-
-
433.850
5.865.931
11.207.307
-
-
- (c2) tra s fe ri menti a ga ra nzi e deteri ora te
694.911
- (c3) a l tre va ri a zi oni i n di mi nuzi one
(D) Valore lordo finale
112
7.430.245
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
866.919
12.195.719
49.639.641
19.914.774
114.657.303
-
-
D.10 – Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni
Importo
31/12/2015
Portafogli
1.
Importo
31/12/2014
Atti vi tà fi na nzi a ri e de tenute per l a negozi a zi one
-
2.
Atti vi tà fi na nzi a ri e va l uta te a l fair value
-
-
3.
Atti vi tà fi na nzi a ri e di s poni bi l i per l a vendi ta
-
-
4.
Atti vi tà fi na nzi a ri e de tenute s i no a l l a s ca denza
5.
Cre di ti vers o ba nche
6.
7.
Cre di ti vers o enti fi na nzi a ri
Cre di ti vers o cl ie ntel a
8.
Atti vi tà ma teri a l i
1.348.570
Totale
113
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
1.348.570
-
1.350.678
1.350.678
H. Operatività con fondi di terzi
H.1 – Natura dei fondi e forme di impiego
Totale 31/12/2015
Voci/Fondi
Fondi
pubblici
1. Attività non deteriorate
- l ea s i ng fi na nzi a ri o
54.812
-
Totale 31/12/2014
Fondi pubblici
di cui:
a rischio
3.224
-
98.037
-
di cui:
a rischio
5.468
-
- fa ctori ng
- a l tri fi na nzi a menti
-
-
-
-
- di cui: per escussione di garanzie e impegni
- pa rteci pa zi oni
-
-
-
-
54.812
3.224
98.037
5.468
313.309
251.819
137.393
133.737
317.839
212.422
135.669
129.835
- di cui: per merchant banking
- ga ra nzi e e i mpegni
2. Attività deteriorate
2.1 Sofferenze
- l ea s i ng fi na nzi a ri o
- fa ctori ng
-
-
-
-
- a l tri fi na nzi a menti
- di cui: per escussione di garanzie e impegni
126.233
126.233
126.233
126.233
126.233
126.233
126.233
126.233
- ga ra nzi e e i mpegni
2.2 Inadempienze probabili
125.586
50.909
7.504
2.995
86.189
91.807
3.602
5.043
- l ea s i ng fi na nzi a ri o
- fa ctori ng
-
-
-
-
- a l tri fi na nzi a menti
- di cui: per escussione di garanzie e impegni
-
-
-
-
50.909
10.581
2.995
661
91.807
13.610
5.043
791
- l ea s i ng fi na nzi a ri o
- fa ctori ng
-
-
-
-
- a l tri fi na nzi a menti
- di cui: per escussione di garanzie e impegni
-
-
-
-
- ga ra nzi e e i mpegni
2.3 Esposizioni scadute dteriorate
- ga ra nzi e e i mpegni
Totale
10.581
368.121
661
140.617
13.610
415.876
791
141.137
Nella presente tabella sono specificati gli impieghi a valere sui fondi terzi in amministrazione (Fondo
Ministeriale Antiusura).
114
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
H.2 – Valori lordi e netti delle attività a rischio proprio
Fondi pubblici
Voci
Valore lordo Rettifiche di Valore netto
valore
3.498
274
3.224
1. Attività non deteriorate
- l ea s i ng fi na nzi a ri o
- fa ctori ng
-
-
- a l tri fi na nzi a menti
-
-
-
- di cui: per escussione di garanzie e impegni
- ga ra nzi e e i mpegni
-
-
-
- pa rteci pa zi oni
-
-
-
di cui: per merchant banking
2. Attività deteriorate
2.1 Sofferenze
- l ea s i ng fi na nzi a ri o
3.498
274
3.224
140.052
136.161
2.659
2.424
137.393
133.737
-
- fa ctori ng
- a l tri fi na nzi a menti
126.233
126.233
- di cui: per escussione di garanzie e impegni
-
-
-
126.233
-
126.233
- ga ra nzi e e i mpegni
9.928
2.424
7.504
2.2 Inadempienze probabili
- l ea s i ng fi na nzi a ri o
3.222
-
228
-
2.995
-
- fa ctori ng
-
-
-
- a l tri fi na nzi a menti
- di cui: per escussione di garanzie e impegni
-
-
-
- ga ra nzi e e i mpegni
3.222
2.3 Esposizioni scadute deteriorate
-
- a l tri fi na nzi a menti
-
- di cui: per escussione di garanzie e impegni
- ga ra nzi e e i mpegni
Totale
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
228
2.995
8
661
669
- l ea s i ng fi na nzi a ri o
- fa ctori ng
115
-
669
143.551
8
2.933
661
140.617
Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
3.1 RISCHIO DI CREDITO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
Il rischio di credito, coerentemente con la normativa di Banca di Italia, è definito come il rischio di incorrere
in perdite inattese in relazione all’inadempienza della controparte nel rispetto dei propri obblighi
contrattuali.
Il rischio di credito rappresenta per Creditagri la primaria fonte di rischio, essendo l’attività caratteristica,
quella di rilascio di garanzie collettive al mondo delle imprese agricole, agroalimentari, agroindustriali e delle
cooperative appartenenti a tutti i settori della produzione di beni e servizi.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
2.1 Aspetti organizzativi
Le politiche di gestione del rischio di credito adottate dalla Società sono definite dal Consiglio di
Amministrazione e trovano formalizzazione all’interno di un adeguato framework di riferimento costituito da
policy, regolamenti, procedure e circolari operative.
In particolare si ricordano i seguenti documenti interni:
•
Regolamento del Credito;
•
Regolamento di funzionamento degli organi delegati deliberanti in materia creditizia: Comitato
Esecutivo Nazionale e Amministratore Delegato;
•
Procedura operativa per la gestione delle richieste di rilascio garanzia.
I principi e le linee guida individuate dal Consiglio di Amministrazione per un’efficace gestione del rischio di
credito sono:
•
strutturazione di un sistema delle deleghe in materia di valutazione e di concessione del credito;
•
separazione organizzativa e funzionale tra la fase istruttoria e la fase di valutazione;
•
esecuzione di istruttorie che tengono conto sia di aspetti di tipo quantitativo, andamentale e di tipo
qualitativo;
•
definizione di limiti operativi alla concessione di finanziamenti e di limiti alla concentrazione del
rischio per singolo cliente o gruppo di clienti;
•
definizione di un modello di rating o di scoring interno sinteticamente rappresentativo del merito
creditizio delle diverse controparti;
116
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
•
definizione di un listino commissionale differenziato in base alla rischiosità, alla tipologia e alle
caratteristiche dell’operazione sottostante la garanzia;
•
attuazione di un programma formativo per le risorse coinvolte nel processo del credito.
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
Creditagri, ai fini regolamentari, ha deciso di procedere alla misurazione di questa categoria di rischi utilizzando
l’approccio standardizzato proposto da Banca di Italia.
La ECAI scelta è Fitch Ratings per i portafogli “Amministrazioni centrali e banche centrali” e “Intermediari
vigilati”.
Il rischio di credito è valutato in modo puntuale su base trimestrale ed è oggetto di specifica ed approfondita
disamina nell’ambito del processo interno di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale dell’Intermediario
(c.d. ICAAP) su base annuale. La dimensione del rischio di credito è adeguatamente integrata all’interno dei
modelli di pianificazione strategica e viene sempre misurato e valutato nell’ambito del processo di budgeting
annuale ed in previsione dell’introduzione di nuovi prodotti o sviluppo di nuovi rami di attività.
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
La Società non ricorre all’attualità a tecniche di attenuazione dei rischio di credito.
In ottica prospettica si evidenzia che il Confidi inizierà ad avvalersi della controgaranzia rilasciata dal Fondo
Centrale di Garanzia nel corso del I semestre 2016 così come previsto nel piano industriale (2016-2018)
approvato in sede di istanza di iscrizione all’albo unico del “nuovo T.U.B..
Ancorché non rientranti nell’ambito delle tecniche di mitigazione del rischio di credito regolamentari si
evidenzia che la Società ha in essere garanzie personali ricevute a fronte delle garanzie rilasciate pari ad Euro
77.655.126.
2.4 Attività finanziarie deteriorate
La classificazione dei crediti nelle categorie previste dalla normativa di vigilanza avviene sulla base delle
informazioni rivenienti dai flussi informativi dalle banche partner e sulla base di quanto definito nelle
specifiche procedure interne.
In particolare sono stabilite le responsabilità della proposta di variazione del grado di rischio della
controparte e di delibera delle variazioni stesse. Inoltre è riportata l’esemplificazione delle casistiche che si
possono presentare e delle regole a cui ci si deve attenere nel effettuare la proposta di variazione. In linea
generale le proposte vengono fatte sulla base delle comunicazione delle banche e in caso di più banche per
singola controparte in base a alla quota del rischio deteriorato rispetto al rischio complessivo.
Per quanto riguarda l’attività di recupero delle posizioni deteriorate di cassa rinvenienti dall’escussione di
crediti di firma è in essere dal 2012 un’attività legale giudiziale/stragiudiziale volta a massimizzare i recuperi
dalle posizioni escusse. L’attività è affidata in outsourcing ad un unico studio legale.
117
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia
(Valore di bilancio)
Portafogli/qualità
1. Atti vi tà fi na nzi a ri e di s poni bi l i
per l a vendi ta
2. Atti vi tà fi na nzi a ri e detenute
s i no a l l a s ca denza
3. Credi ti vers o ba nche
4. Credi ti vers o cl i entel a
Atti vi tà fi na nzi a ri e va l uta te
5. a l fa i r va l ue
Atti vi tà fi na nzi a ri e i n cors o
6. di di s mi s s i one
Totale 31/12/2015
Totale 31/12/2014
118
Inadempienz
Sofferenze
e probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Altre
esposizioni
non
deteriorate
Totale
-
-
-
-
4.791.573
-
-
-
-
-
-
-
-
-
29.137.810
29.137.810
1.176.311
-
-
-
-
1.176.311
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.176.311
1.291.470
-
-
-
33.929.383
35.368.633
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
-
-
-
4.791.573
-
35.105.694
36.660.103
2. Esposizioni creditizie
2.1 Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi, netti e fasce di scaduto
Rettifiche di Rettifiche di
valore
valore di
specifiche portafoglio
Esposizione lorda
Esposizione
netta
Da oltre 6 mesi fino a 1
anno
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
a) Sofferenze
- di cui: es pos i zi oni oggetto di conces s i oni
b) Inadempi enze probabil i
-
-
-
2.211.059
-
-
1.034.747
-
-
1.176.311
-
- di cui: es pos i zi oni oggetto di conces s i oni
c) Es pos i zi oni s ca dute deteri ora te
- di cui: es pos i zi oni oggetto di conces s i oni
d) Es pos i zioni s cadute non deteri ora te
-
-
-
-
-
-
-
-
- di cui: es pos i zi oni oggetto di conces s i oni
e) Al tre es pos i zioni non deteri ora te
- di cui: es pos i zi oni oggetto di conces s i oni
TOTALE A
-
-
-
2.211.059
-
1.034.747
-
1.176.311
Totale B
-
-
-
34.535.728
- 183.922.908
34.535.728 183.922.908
6.985.583
6.985.583
919.615
919.615
27.550.146
183.003.293
210.553.439
Totale (A + B)
-
-
-
36.746.787 183.922.908
8.020.330
919.615
211.729.750
Tipologie esposizioni/valori
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO:
a) Deteri ora te
b) Non deteri ora te
119
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Oltre 1 anno
Fino a 3 mesi
Da oltre 3 mesi fino a 6
mesi
Attività non deteriorate
Attività deteriorate
2.2 Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi, netti e fasce di scaduto
Rettifiche di Rettifiche di
Esposizione
valore
valore di
netta
specifiche portafoglio
Esposizione lorda
Da oltre 3 mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6 mesi fino a 1
anno
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
29.784.420
-
-
29.784.420
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
29.784.420
-
-
29.784.420
a ) Deteri ora te
-
-
-
-
-
-
-
-
b) Non deteriora te
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale B
-
-
-
-
29.784.420
-
-
Totale (A + B)
-
-
-
-
29.784.420
-
Tipologie esposizioni/valori
Oltre 1 anno
Fino a 3 mesi
Attività non deteriorate
Attività deteriorate
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
a ) Sofferenze
- di cui: es pos izioni oggetto di conces si oni
b) Ina dempienze proba bili
- di cui: es pos izioni oggetto di conces si oni
c) Esposi zioni sca dute deteri ora te
- di cui: es pos izioni oggetto di conces si oni
d) Esposi zioni sca dute non deteriora te
- di cui: es pos izioni oggetto di conces si oni
e) Al tre esposi zioni non deteri ora te
- di cui: es pos izioni oggetto di conces si oni
TOTALE A
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO:
120
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
29.784.420
-
29.784.420
2.3 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni
2.3.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" per classi di rating
esterni
Classi di rating esterni
Esposizioni
Classe 1 Classe 2
Classe 3
Classe 4 Classe 5 Classe 6
Senza rating
Totale
-
-
1.608.220
-
-
-
-
34.532.223
-
B.1 Deri va ti fi na nzi a ri
-
-
-
-
-
-
-
B.2 Deri va ti s u credi ti
-
-
-
-
-
-
-
C. Garanzie rilasciate
-
-
-
-
-
-
D. Impegni a erogare fondi
-
-
-
-
-
-
-
-
E. Altre
-
-
1.608.220
-
-
-
252.990.859
254.599.079
A. Esposizioni per cassa
B. Derivati
Totale
218.458.636
36.140.443
218.458.636
Nella tabella di seguito si riporta il nome della società di rating e il raccordo (mapping) utilizzato.
121
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
3. Concentrazione del credito
3.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per settore di attività
economica della controparte
Settore attività economica
In Bonis
As s oci a zi oni Fra Impres e
Non Fi na nzi a ri e
Esposizioni fuori bilancio
Esposizioni
Scadute
Incagli
Deteriorate
Sofferenze
Esposizioni per
cassa Sofferenze per
escussioni
260.656
143.252.617
5.471.296
9.484.361
7.446
14.239.702
8.036
1.799.008
Impres e Pri va te
Is ti tuzi oni Senza Scopo Di Lucro
Al Servi zi o Del l e Fa mi gl i e
25.677.255
910.234
607.302
1.975.440
261.622
Soci eta ’ Non Fi na nzi a ri e Al tre
Soci eta ’ Non Fi na nzi a ri e Arti gi a ne
14.067.399
551.845
97.906
-
799.476
-
853.090
89.474
142.393
-
Totale
183.922.908
6.479.435
10.891.140
17.165.153
2.211.059
Fa mi gl i e Produttri ci
113.136
-
-
-
-
3.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per area geografica della
controparte
Area geografica
In Bonis
Nord-oves t
Nord-es t
Esposizioni fuori bilancio
Esposizioni
Scadute
Incagli
Deteriorate
46.975.544
80.029.630
1.346.026
2.423.752
3.260.325
3.419.000
Centro
24.413.085
1.239.826
Sud
11.190.325
426.924
Is ol e
21.314.323
1.042.907
Es tero
Totale
183.922.908
6.479.435
Sofferenze
Esposizioni per
cassa Sofferenze per
escussioni
5.370.352
5.320.095
345.200
359.061
1.149.830
423.187
27.050
455.082
412.068
19.812
2.606.903
5.639.450
1.459.935
10.891.140
17.165.153
2.211.059
3.3 Grandi esposizioni
La società ha deciso di adottare i fattori di ponderazione definiti per i “grandi rischi” di cui all’allegato J della
Circolare Banca d’Italia 216.
Al 31/12/2015 non risultano grandi rischi.
122
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
4. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di credito
Il metodo adottato per la valutazione del rischio di credito è il metodo standardizzato così come definito dalla
Circolare Banca d’Italia 216, con la suddivisione delle esposizioni in portafogli regolamentari in base al tipo di
controparte o di attività sottostante.
La ECAI scelta è Fitch Ratings per i portafogli “Amministrazioni centrali e banche centrali” e “Intermediari
vigilati”.
3.2 RISCHI DI MERCATO
Il Rischio di Mercato è il rischio che si determinino delle perdite a causa dell’avverso andamento dei prezzi di
mercato.
La Società non è tenuta al rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato poiché il “portafoglio
di negoziazione” a fini di vigilanza è di norma inferiore al 5% del totale dell’attivo e in ogni caso non è
superiore ai 15 milioni di euro. Gli strumenti finanziari di proprietà detenuti in portafoglio, sono interamente
riconducibili alla categoria AFS (Available for Sale), la cui funzione economica è quella di procurare un
rendimento finanziario sotto forma di interessi e cedole e non sotto forma di utile da negoziazione.
3.2.1 RISCHIO DI TASSO D’INTERESSE
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
Il rischio strutturale di tasso di interesse si configura come il rischio di incorrere in perdite dovute alle avverse
fluttuazioni dei tassi interesse. Il rischio di tasso viene valutato in sede di ICAAP per quanto attiene le attività
diverse da quelle per negoziazione. Esso si riferisce agli elementi dell’attivo e del passivo sensibili alle
variazioni dei tassi di interesse.
123
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1.
2.
Durata
indetermin
ata
Oltre 10
anni
Da oltre 5
anni fino a
10 anni
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Fino a 3
mesi
A vista
Voci /dura ta res i dua
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
1. Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie
Attività
26.339.227
1.519.501
79.788
609.804
3.190.226
1.569.239
55.837
-
1.1 Ti tol i di debi to
1.2 Cre di ti
26.339.227
1.519.501
79.788
-
609.804
1.335.071
1.855.155
1.569.239
-
55.837
-
-
1.3 Al tre a tti vi tà
Passività
828.172
1.222.710
397.583
-
-
-
-
-
2.1 De bi ti
2.2 Ti tol i di debi to
2.3 Al tre pa s s i vi tà
828.172
-
1.222.710
-
397.583
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
Opzioni
3.1 Pos i zi oni l unghe
3.2 Pos i zi oni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
Altri derivati
3.3 Pos i zi oni l unghe
-
-
-
-
-
-
-
-
3.4 Pos i zi oni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di tasso d’interesse
In coerenza di quanto disposto nell’allegato M della Circolare Banca d’Italia 216, la misurazione del rischio di
tasso d’interesse avviene applicando la metodologia semplificata, confrontando le scadenze di attivo e
passivo ed applicando agli sbilanciamenti per fascia periodale i coefficienti previsti.
3.2.2 RISCHIO DI PREZZO
La Società non è soggetta al rischio di prezzo.
3.2.3 RISCHIO DI CAMBIO
La Società non è soggetta al rischio di cambio.
124
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
3.3
RISCHI OPERATIVI
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio Operativo
Il rischio operativo, in base alla normativa di Banca di Italia, è definito come il rischio di perdite derivanti
dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi
esogeni. Tale definizione ricomprende il rischio legale; non sono invece inclusi i rischi strategici e di
reputazione.
Al fine di rendere la propria accezione di rischio operativo il più possibile allineata a quella del Regolatore,
CreditAgri ha ritenuto opportuno adottare la seguente definizione:
“Per Rischi operativi s’intende i rischi di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza, dalla disfunzione o
dell’inefficienza di processo, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni (incluse l’attività di
fornitori di servizi). Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi (interna od esterna),
errori umani (ad esempio nell’esecuzione e gestione di processi, inadempienze, involontarie o per negligenza,
relativi ad obblighi professionali), interruzioni dell'operatività, disfunzione dei sistemi, inadempienze
contrattuali, danni a beni materiali (catastrofi naturali). Nella macro-categoria dei rischi operativi è stati
inserito anche quello legale (possibilità di essere coinvolti in cause legali ed impossibilità di far valere un
contratto).”
La società ha disciplinato l’operatività aziendale con appositi regolamenti interni e procedure operative. Tali
strumenti, unitamente all’adozione delle procedure informatiche rappresentano il presidio dei rischi
operativi.
Il requisito patrimoniale sul rischio operativo viene calcolato secondo il metodo base contemplato dalle
richiamate disposizioni della Banca d’Italia.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE - METODO BASE
Ma rgi ne di Intermedi a zi one Anno 2015
Ma rgi ne di Intermedi a zi one Anno 2014
Ma rgi ne di Intermedi a zi one Anno 2013
Medi a Ari tmeti ca
Coeffi ci ente
ASSORBIMENTO DI CAPITALE
125
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
IMPORTO
6.275.396
7.983.871
6.065.639
6.774.969
15%
1.016.245
3.4
RISCHIO DI LIQUIDITA’
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità.
Il rischio di liquidità, coerentemente con la circolare 216 emanata dalla Banca d’Italia, si manifesta nel
momento in cui l’intermediario non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza
ovvero, da un lato, che la discronia (“ristratch”) tra le e gli incassi causi un deficit di tesoreria, dall’altro, la
possibilità che la rigidità di talune poste attive dello Stato Patrimoniale non ne consenta il pronto smobilizzo
qualora si debba far fronte alle esigenze di tesoreria che si dovessero manifestare nel medio periodo. Il rischio
di liquidità si manifesta pertanto sotto forma di possibilità di puntuale inadempimento dell’Intermediario ai
propri impegni di pagamento, che può essere causata da incapacità di reperire tempestivamente fondi
(funding liquidity risk) ovvero dalla presenza di limiti allo smobilizzo delle attività (market liquidity risk).
Nell’ambito dei rischi di liquidità si ricomprende anche il rischio di fronteggiare i propri impegni di pagamento
a costi non di mercato, ossia sostenendo un elevato costo della provvista ovvero (e talora in modo
concomitante) incorrendo in perdite in conto capitale in caso di smobilizzo di attività.
Per Creditagri, per le specificità dell’attività svolta e per l’attuale struttura patrimoniale, il rischio di liquidità
dipende principalmente dalle escussioni delle garanzie prestate e, quindi, dalla disponibilità di sufficienti
riserve di liquidità (o equivalenti) disponibili per fronteggiare le stesse.
Il rischio di liquidità è valutato in sede di ICAAP.
126
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Voci /dura ta re s i dua
A vi s ta
Da oltre 1 Da ol tre 7 Da oltre Da oltre 1 Da ol tre 3 Da ol tre 6 Da ol tre 1 Da ol tre 3
gi orno a 7 giorni a
15 gi orni mes e fino mes i fi no mes i fi no a nno fi no a nni fi no
giorni
15 gi orni a 1 mes e a 3 mes i a 6 mes i a 1 a nno
a 3 a nni
a 5 a nni
Oltre 5
a nni
Durata indeterminata
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie
Attività per cassa
A.1 Ti tol i di Sta to
-
-
-
-
53.294
A.2 Altri ti tol i di debi to
A.3 Fi na nzi a menti
-
-
-
-
-
-
-
-
A.4 Altre a tti vi tà
27.518.357
1.519.501
1.050
298
-
54.344
145.000
-
80.000
-
609.804
842.995
- Enti fina nzi a ri
- Cl ientel a
1.012.161
1.312.000
-
-
-
-
-
1.012.161
Passività per cassa
B.1 Debi ti vers o:
- Ba nche
1.016.000
1.431
-
-
-
23.954
827.308
-
-
-
1.072.356
7.209
32.594
96.298
-
-
-
104.493
-
302.686
-
-
B.2 Ti tol i di debi to
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.3 Altre pa s s i vi tà
Operazioni
C.1
Deri va"fuori
ti fi nabilancio"
nzia ri con s ca mbi o di
ca pi ta l e
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.5 Ga ra nzi e fi na nzi a ri e ri l a s cia te
-
-
-
-
-
91.138
C.6 Ga ra nzi e fi na nzi a ri e ri cevute
-
-
-
-
-
1.977
- Pos izioni lunghe
- Pos
C.2 Deri
vaizioni
ti finacorte
nzi a ri s enza s ca mbi o di
ca pi ta l e
- Differenzi a l i pos i tivi
- Differenzi a l i nega ti vi
C.3 Fina nzi a menti da ri cevere
- Pos izioni lunghe
- Pos izioni corte
C.4 Impegni i revoca bi li a eroga re fondi
- Pos izioni lunghe
- Pos izioni corte
127
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
522.765
-
3.564.890
2.001.033
1.120.365
-
160.591
43.640
1.148.548
-
Sezione 4 – Informazioni sul patrimonio
4.1 Il patrimonio dell’impresa
4.1.1 Informazioni di natura qualitativa
La disciplina sul patrimonio riveste un ruolo centrale nella normativa di vigilanza; esso rappresenta infatti il
primo presidio a fronte dei rischi connessi con la complessiva attività finanziaria svolta dagli Intermediari.
Il patrimonio costituisce inoltre il principale parametro di riferimento per le valutazioni dell’Autorità di
Vigilanza in merito alla solidità degli Intermediari.
Il calcolo del patrimonio di vigilanza della Società, è effettuato secondo le modalità indicate nelle Istruzioni
di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari iscritti nell’elenco speciale (circolare della Banca d’Italia n.
216/1996 – 7° aggiornamento del 09/07/2007 – Cap. V- Sez. II).
Al computo del patrimonio di vigilanza non concorrono i fondi, costituiti generalmente da contributi pubblici,
finalizzati alla copertura di rischi connessi a specifiche operazioni, destinati a particolari settori economici e/o
circoscritti a determinati territori.
128
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
4.1.2 Informazioni di natura quantitativa
4.1.2.1 Patrimonio dell’impresa: composizione
Importo
31/12/2015
Voci /va l ori
Importo
31/12/2014
1. Ca pi ta l e
2. Sovra pprezzi di emi s s i one
10.138.116
1.277.212
9.885.541
1.167.492
3. Ri s e rve
19.520.371
19.669.610
-
-
a ) l ega l e
497.672
472.672
b) s ta tuta ri a
131.586
131.586
- di uti l i
c) a zi oni propri e
d) a l tre
- a l tre
4. (Azi oni propri e )
-
-
180.358
328.421
18.710.755
18.711.932
-
-
3.094.394
3.079.930
756.236
744.781
2.523.251
2.523.251
- Atti vi tà i mma te ri a l i
-
-
- Cope rtura di i nves ti me nti e s teri
-
-
- Cope rtura dei fl us s i fi na nzi a ri
-
-
- Di ffe renze di ca mbi o
di s mi s s i one
-
-
-
-
- Leggi s pe ci a l i di ri va l uta zi one
-
-
(185.093)
-
(188.102)
-
(4.363.516)
(149.240)
29.666.577
33.653.334
5. Ri s e rve da va l uta zi one
- Atti vi tà fi na nzi a ri e di s poni bi l i per l a vendi ta
- Atti vi tà ma teri a l i
- Uti l i /pe rdi te a ttua ri a l i rel a ti vi a pi a ni previ denzi a l i a benefi ci defi ni ti
pa rte ci pa zi oni va l uta te a l pa tri moni o netto
6. Strumenti di ca pi ta l e
7. Uti l e (pe rdi ta ) d’es erci zi o
Totale
129
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
4.1.2.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
Importo 31/12/2015
Atti vi tà /va l ori
1. Ti tol i di de bi to
2. Ti tol i di ca pi ta l e
3. Quote di O.I.C.R.
4. Fi na nzi a me nti
Totale
Importo 31/12/2014
Riserva
positiva
466.668
180.007
112.640
Riserva
negativa
(249)
(1.182)
(1.649)
Riserva
positiva
470.884
174.369
103.818
Riserva
negativa
(1.427)
(1.665)
(1.199)
759.315
(3.080)
749.071
(4.290)
4.1.2.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni
annue
Titoli di debito
1. Esistenze iniziali
Titoli di
capitale
Quote di
O.I.C.R.
Finanziamenti
469.458
172.704
102.619
-
2. Variazioni positive
-
6.121
8.372
-
2.1 Incrementi di fa i r va l ue
-
6.121
8.372
-
2.2 Ri gi ro a conto economi co di ri s erve nega ti ve
- da deteri ora mento
-
-
-
-
-
-
-
-
- da rea l i zzo
2.3 Al tre va ri a zi oni
3. Variazioni negative
3.1 Ri duzi oni di fa i r va l ue
3.2 Ri
Retti
fi che
da deteri
ora mento
3.3
gi ro
a conto
economi
co da ri s erve
pos i ti ve: da rea l i zzo
3.4 Al tre va ri a zi oni
4. Rimanenze finali
130
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
-
-
-
-
(3.038)
(3.038)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
466.420
178.825
110.991
-
4.2 I fondi propri e i coefficienti di vigilanza
4.2.1 Fondi propri
4.2.1.1 Informazioni di natura qualitativa
Il Patrimonio di Vigilanza si compone del patrimonio di base e di quello supplementare.
Tra gli elementi positivi che compongono il patrimonio ci sono il capitale e le riserve comprese le riserve da
valutazione che includono quelle derivanti da leggi speciali di rivalutazione che quelle a fronte delle attività
finanziarie disponibili per la vendita.
4.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa
Voce
A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
Importo
31/12/2015
Importo
31/12/2014
26.110.081
29.966.999
B. Fi l tri prudenzi a l i del patri moni o bas e:
-
-
B.1 Fi l tri prudenzi al i IAS/IFRS pos i ti vi (+)
-
-
B.2 Fi l tri prudenzi al i IAS/IFRS nega ti vi (-)
-
-
26.110.081
29.966.999
-
150.856
26.110.081
29.816.143
F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
3.279.487
3.268.032
G. Fi l tri prudenzi a l i del pa tri moni o s uppl ementare:
(378.118)
(372.390)
G.1 Fi l tri prudenzi a l i IAS/IFRS pos i ti vi (+)
-
-
G.2 Fi l tri prudenzi a l i IAS/IFRS nega ti vi (-)
378.118
372.390
2.901.369
2.895.642
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B)
D. El ementi da dedurre dal pa tri moni o di ba s e
E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C – D)
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G)
I. El ementi da dedurre dal pa tri moni o s uppl ementa re
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H – I)
M. El ementi da dedurre da l tota l e pa tri moni o di bas e e s uppl ementa re
N. Patrimonio di vigilanza (E + L – M)
O. Pa tri moni o di terzo l i vel l o (TIER 3)
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O)
131
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
-
150.856
2.901.369
2.744.786
-
-
29.011.450
32.560.930
-
-
29.011.450
32.560.930
4.2.2
Adeguatezza patrimoniale
4.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa
A fronte di un Patrimonio di Vigilanza di complessivi Euro 29.011.450 al 31/12/2015, l’assorbimento
patrimoniale per i rischi di I Pilastro è pari a Euro 15.016.930. CreditAgri Italia dispone quindi di un’eccedenza
patrimoniale pari ad Euro 13.994.520. La percentuale di assorbimento è quindi del 11,59%.
4.2.2.2 Informazioni di natura quantitativa
Im porti non ponderati
Categorie/Valori
Im porto
31/12/2015
Im porti ponderati/requisiti
Im porto
31/12/2014
Im porto
31/12/2015
Im porto
31/12/2014
A. ATTIVITÀ DI RISCHIO
269.305.843
289.281.486
233.344.720
232.786.477
A.1 Rischio di credito e di controparte
269.305.843
289.281.486
233.344.720
232.786.477
269.305.843
274.534.355
233.344.720
234.461.342
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
14.000.685
14.067.681
1. Metodologia standardizzata
2. Metodologia basata sui rating interni
2.1 Base
2.2 Avanzata
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte
B.2 Rischio di aggiustam ento della valutazione del credito
B.3 Rischio di regolam ento
B.4 Rischi di m ercato
-
-
1. Metodologia standard
-
-
2. Modelli interni
-
-
3. Rischio di concentrazione
-
-
1.016.245
936.698
1. Metodo base
-
-
2. Metodo standardizzato
-
-
3. Metodo avanzato
-
-
-
-
B.5 Rischio operativo
B.6 Altri requisiti prudenziali
B.7 Altri elem enti del calcolo
-
-
15.016.930
14.903.887
C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
250.285.524
248.335.664
C.1 Attività di rischio ponderate
250.285.524
250.076.098
10,43%
11,92%
11,59%
13,02%
B.8 Totale requisiti prudenziali
C.2 Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate (CET 1 capital ratio)
C.3 Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
C.4 Totale fondi propri/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)
132
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività complessiva
Voci
10.
Utile (Perdita) d'esercizio
Im porto lordo
Im posta sul
reddito
Im porto netto
(4.093.027)
(270.489)
(4.363.516)
3.009
-
3.009
11.455
-
11.455
11.455
-
11.455
14.464
-
14.464
(4.078.563)
(270.489)
(4.349.052)
Altre com ponenti reddituali senza rigiro a conto
econom ico
20.
Attività m ateriali
30.
Attività im m ateriali
40.
Piani a benefici definiti
50.
60.
Attività non correnti in via di dism issione
Quota delle riserve da valutazione delle
partecipazioni valutate a patrim onio netto
Altre com ponenti reddituali con rigiro a conto
econom ico
70.
Copertura di investim enti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
80.
Differenze di cam bio:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
90.
c) altre variazioni
Copertura di flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
110. Attività non correnti in via di dism issione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
120. Quota delle riserve da valutazione delle
partecipazioni valutate a patrim onio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
130. Totale altre com ponenti reddituali
140. Redditività com plessiva (Voce 10+130)
133
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Sezione 6 – Operazioni con parti correlate
6.1 Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica
I compensi riconosciuti agli amministratori per l’attività prestata nell’anno 2015 ammontano a complessivi
Euro 249.184.
I Sindaci hanno maturato compensi per complessivi Euro 65.000.
6.2 Crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci
CreditAgri Italia ha rilasciato garanzie a favore di Componenti del Consiglio di Amministrazione per
complessivi Euro 2.049.500.
Il totale dell’esposizione al 31 dicembre 2015 è pari ad Euro 2.044.000.
Non sussistono garanzie rilasciate a favore del Collegio Sindacale.
6.3 Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Si evidenzia che alla chiusura del presente bilancio non risultano essere stati sottoscritti contratti di fornitura
con alcuni soggetti rientranti nella definizione di parti correlate.
134
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
CREDITAGRI ITALIA S.C.P.A.
Via XXIV Maggio, 43 – Roma
Capitale Sociale interamente versato Euro 10.138.116
Iscritto alla C.C.I.A.A. di Roma
Codice Fiscale, Partita Iva e Numero iscrizione Registro Imprese 02397650926
N. REA: RM – 1285987
Albo delle società cooperative a mutualità prevalente n.A142619
Iscritta nell’Elenco Speciale ex art. 107 del TUB al n.19556.0
* * *
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
AI SENSI DELL’ART. 2429 COMMA 2 DEL CODICE CIVILE AL
BILANCIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2015
Signori Soci,
il Collegio Sindacale ha esaminato il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, predisposto e
approvato dal Consiglio di Amministrazione il 5 aprile 2016. Il bilancio che è sottoposto al Vostro esame e alla
Vostra approvazione è composto dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal prospetto delle
variazioni di patrimonio netto, dal prospetto della redditività complessiva, dal rendiconto finanziario, dalla
Nota integrativa ed è corredato dalla Relazione sulla Gestione.
Esso è stato redatto sulla base dei principi contabili IAS/IFRS, approvati dall’International Financial Reporting
Standards, omologati dalla Commissione Europea e delle istruzioni sui bilanci e sui rendiconti degli
intermediari finanziari ex art. 107 del TUB emanate dalla Banca d’Italia con provvedimento del 15 dicembre
2015. Nelle note informative di bilancio sono illustrati i principi generali adottati nella redazione del bilancio
stesso.
Premesse
Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 17.01.2003 n.6, che ha apportato importanti modifiche alla
normativa societaria, al Collegio Sindacale è stata attribuita un’attività di vigilanza ai sensi degli articoli 2403
e 2403-bis del Codice Civile oltre che, nei casi consentiti dalla legge, una eventuale funzione di controllo
contabile ai sensi degli articoli 2409-bis e seguenti del Codice Civile.
135
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
In data 29 aprile 2014, l’Assemblea dei Soci, scaduto il precedente mandato, ha deliberato di affidare
l’incarico per la revisione legale dei bilanci relativi agli esercizi 2014 - 2022 alla società di revisione Deloitte &
Touche SpA – con sede in Milano via Tortona 25, codice fiscale, partita IVA e numero di iscrizione al registro
imprese 030049560166, iscritta all’Albo Speciale delle Società di revisione con delibera Consob del 29 luglio
2003 al n.46.
Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, l’attività del Collegio è stata ispirata alle disposizioni di
legge, alle norme di comportamento del Collegio Sindacale emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori
Commercialisti e degli Esperti Contabili ed alle disposizioni emanate in materia dalla Banca d’Italia.
Funzione di vigilanza
Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, nello svolgimento della propria attività, l’Organo di
Controllo ha vigilato sull’osservanza della legge, dello Statuto e sul rispetto dei principi di corretta
amministrazione.
Il Collegio Sindacale ha seguito questo complesso e articolato insieme di attività nello svolgimento del suo
mandato attraverso la partecipazione alle riunioni consiliari ed assembleari, svoltesi nel rispetto delle norme
statutarie e legislative che ne disciplinano il funzionamento e per le quali è ragionevolmente possibile
assicurare che le deliberazioni assunte sono state conformi alla legge ed allo Statuto, nonchè coerenti e
compatibili con le dimensioni e con il patrimonio sociale.
L’Organo di Controllo ha acquisito dagli Amministratori, durante le riunioni svolte, informazioni sul generale
andamento della gestione e sulla prevedibile evoluzione della stessa. Sulla base delle informazioni acquisite,
per quanto di competenza e conoscenza del Collegio, non vi sono osservazioni particolari da riferire.
Il Collegio Sindacale ha mantenuto un costante scambio di informazioni con il soggetto incaricato della
revisione legale dei conti, nel corso del quale non sono emersi dati ed informazioni rilevanti che debbano
essere evidenziati nella presente relazione.
Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di propria competenza, sull’adeguatezza
e sul funzionamento dell’assetto organizzativo della Società, nonché ha valutato e vigilato sull’adeguatezza
del sistema amministrativo e contabile.
A tale riguardo, il Collegio Sindacale ritiene adeguato il citato sistema con particolare riferimento sia alla
struttura organizzativa che all’affidabilità della struttura amministrativo/contabile ed alla sua capacità di
rappresentare correttamente i fatti di gestione, che continuano ad evolversi in relazione alla crescita della
Società.
Il Collegio ha preso cognizione del sistema di controllo interno e ha vigilato sulla sua adeguatezza e sul suo
funzionamento, in relazione alle dimensioni ed alla complessità della Società; esso risulta opportunamente
strutturato su tre livelli. Al riguardo, in relazione al tasso di sviluppo e alla correlata necessità di implementare
il sistema dei controlli, la Società ha provveduto, nel corso dell’esercizio, ad internalizzare la funzione di Risk
Management, accorpando nella stessa la funzione Antiriciclaggio e, nominandone il nuovo Responsabile nella
persona del dott. Michele Soriani. Il Collegio ha dedicato particolare attenzione ai principali processi
136
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
aziendali, sulla base dei controlli effettuati ai vari livelli e dei rischi percepiti. Alla luce di quanto precede,
riteniamo di potere esprimere un giudizio di adeguatezza della struttura dei controlli interni, anche in
relazione alla programmata attivazione del Comitato dei Controlli Interni, quale strumento di migliore
coordinamento tra le diverse funzioni di controllo.
Non sono pervenute al Collegio Sindacale denunce ai sensi dell’art. 2408 del Codice Civile né esposti su atti
o fatti riguardanti la gestione della Società tali da richiederne la menzione nella presente relazione.
Ai sensi dell'art. 2545 del c.c., si dà atto che la Società ha svolto la propria attività prevalentemente nei
riguardi dei propri soci.
Bilancio di esercizio
Il Collegio ha esaminato il Bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2015. La responsabilità della redazione
del bilancio compete agli Amministratori della Società. Non essendo demandato al presente Organo di
Controllo la revisione legale del bilancio, si è provveduto a vigilare sull’impostazione generale data allo stesso,
sulla generale conformità alla legge e alle norme di vigilanza per quel che riguarda la sua formazione e
struttura e a tale riguardo non vi sono osservazioni particolari da riferire.
Il progetto di bilancio redatto dagli amministratori presenta fatti e informazioni coerenti con quanto siamo
venuti a conoscenza nella nostra attività di vigilanza.
Il Collegio ha verificato l’osservanza delle norme di legge inerenti alla predisposizione della relazione sulla
gestione e a tale riguardo non vi sono osservazioni particolari da riferire.
Si precisa, che con riferimento alla determinazione del “Fondo rischi per garanzie prestate” a copertura del
rischio di insolvenza latente sulle complessive garanzie rilasciate classificate sofferenze, la Società ha
formulato le proprie stime sulla base di una metodologia analitica di valutazione che ha interessato oltre il
50% del portafoglio di tale tipologia di credito con un importo minimo della posizione pari ad euro 100.000.
Le rimanenti partite deteriorate sono state valutate utilizzando dati storici con riferimento alla probabilità di
default e al tasso di perdita atteso.
Inoltre, il Collegio Sindacale dà atto che la Società rispetta i requisiti patrimoniali dettati dalla normativa di
vigilanza e che la nota integrativa contiene un’adeguata illustrazione dei principali rischi a cui il Confidi è
esposto.
Gli amministratori, nella redazione del bilancio, per quanto a conoscenza del Collegio Sindacale, non hanno
derogato alle norme di legge ai sensi del quarto comma dell’articolo 2423 del Codice Civile.
Il bilancio di esercizio 2015 si chiude con una perdita pari ad euro 4.363.516 che il Consiglio di
Amministrazione propone di rinviare a nuovo. Rispetto a questo risultato – cui hanno concorso anche fattori
esogeni di carattere straordinario legati al settore di attività della Società - gli Amministratori si sono già
attivati al fine di porre in essere le necessarie azioni finalizzate al recupero dell’equilibrio economico.
137
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
Egregi Soci,
tenendo conto delle considerazioni sopra espresse, considerando anche le risultanze dell’attività svolta dal
soggetto incaricato della revisione del bilancio, alla quale si fa rimando per gli aspetti di propria competenza,
il Collegio Sindacale non ravvisa motivi ostativi all’approvazione del bilancio d’esercizio, nonché alla proposta
formulata dal Consiglio di Amministrazione riguardo alla perdita di esercizio.
Roma 13 aprile 2016
Il Collegio Sindacale
Donato Varani – Presidente
Luciano Calandra – Sindaco Effettivo
Stefano Melchiorri – Sindaco Effettivo
138
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE
139
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.
140
Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.