Bilancio 2015
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CreditAgri Italia s.c.p.a. Bilancio 2015 CreditAgri Italia – Ente Italiano di Garanzia Fidi e Assistenza Tecnico Finanziaria in Agricoltura CreditAgri Italia s.c.p.a. | Ente Intermediario Finanziario Vigilato dalla Banca d’Italia | Sede legale e Direzione Generale: Via XXIV Maggio n. 43 - 00187 Roma | Tel. 06.47830301 Fax 06.47830317 | www.creditagri.com | [email protected] | Iscrizione REA di Roma 1285987 | Codice fiscale e n. di iscrizione al Registro Imprese di Roma 02397650926 | P. Iva 02397650926 | Banca d’Italia n. 19556.0 ex Art. 107 - Elenco Speciale del TUB | Albo Coop. n. A142619 CreditAgri Italia s.c.p.a. Bilancio 2015 INDICE ORGANI SOCIALI................................................................................................................................................ 2 RELAZIONE SULLA GESTIONE ............................................................................................................................ 3 PROSPETTI DI BILANCIO.................................................................................................................................. 46 STATO PATRIMONIALE ............................................................................................................................... 47 CONTO ECONOMICO................................................................................................................................... 48 PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA....................................................................................... 49 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO ....................................................................... 50 RENDICONTO FINANZIARIO........................................................................................................................ 51 NOTA INTEGRATIVA ........................................................................................................................................ 53 PARTE A - POLITICHE CONTABILI ................................................................................................................ 54 PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE ........................................................................ 82 PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO ................................................................................ 97 PARTE D - ALTRE INFORMAZIONI ............................................................................................................. 109 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE......................................................................................................... 135 RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE .................................................................................................. 139 1 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. ORGANI SOCIALI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Consigliere Delegato Vice Presidente Vicario Vice Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Sabino Cassese Roberto Grassa Aldo Mattia Franco Angiolino Gatti Giovanni Barbara* Sara Landini Vincenzo Gesmundo Angelo Della Valentina Francesco Visco COMITATO ESECUTIVO NAZIONALE Presidente Componenti: Roberto Grassa Aldo Mattia Giovanni Barbara* Franco Angiolino Gatti Visco Francesco COLLEGIO SINDACALE Presidente Sindaco effettivo Sindaco effettivo Sindaco supplente Sindaco supplente Donato Varani Luciano Calandra Stefano Melchiorri Gennaro Auletta Francesca Volpe SOCIETA’ DI REVISIONE Deloitte & Touche S.p.A. DIREZIONE GENERALE Direzione Generale *dimissionario dal 17 marzo 2016 2 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Roberto Grassa RELAZIONE SULLA GESTIONE 3 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. IL QUADRO DI RIFERIMENTO MACROECONOMICO L’anno 2015, come si evince dalle risultanze dei Bollettini Statistici pubblicati dalla Banca d’Italia, è stato caratterizzato da una dinamica andamentale del credito agrario alquanto preoccupante sotto il profilo dell’incremento delle sofferenze e della residuale marginalità di crescita di nuovi impieghi. I dati della Banca Centrale evidenziano che tra il 2014 e il 2015, con particolare riferimento ai dati pubblicati sul BolStat Terzo 2014 e BolStat Terzo 2015, gli impieghi complessivi in Agricoltura sono cresciuti di appena 700 milioni di euro, registrando un trend di crescita dell’1.6% rispetto all’anno precedente, mentre nello stesso arco temporale le sofferenze hanno registrato un incremento secco dell’1.5% passando da 4.9 a 5.6 miliardi di euro. Per la prima volta nell’arco di 10 anni si assiste ad una dinamica di crescita degli impieghi totali (44.6 miliardi di euro al terzo T. 2015) completamente assorbita dall’incremento delle sofferenze (5.6 miliardi di euro al terzo T. 2015), con una incidenza di queste ultime pari al 12.5% (il livello più elevato mai registrato negli ultimi 15 anni). L’elemento di straordinaria portata è focalizzabile in particolare negli ultimi 4 anni di osservazione, arco temporale nel quale si sono registrate masse critiche di deterioramento del credito che lasciano poco spazio a felici interpretazioni. Nel 2011 gli impieghi totali in Agricoltura ammontavano a 42.9 miliardi di euro (Fonte BolStat Banca d’Italia Terzo 2011), mentre l’incidenza dei crediti a sofferenza si attestava a 3.2 miliardi di euro con una incidenza pari al 7.4%. Nell’arco di 4 anni il trend di crescita delle sofferenze - come evidente - ha segnato un + 75%, mentre la dinamica degli impieghi nello stesso periodo ha evidenziato un insignificante +4%. Un andamentale che in pochissimo tempo ha segnato una drastica battuta di arresto nei processi di finanziamento a copertura di investimenti o riposizionamenti debitori destinati ad incrementare o migliorare gli asset e la gestione delle PMI agricole (+1.7 miliardi di euro tra il 2001 e il 2015), per contro una elevatissima incidenza dei crediti a sofferenza (+2.4 miliardi di euro tra il 2001 e il 2015). Anche in questo caso si evidenzia per la prima volta a distanza di circa 20 anni come il trend evolutivo dei crediti deteriorati sia cresciuto molto più velocemente dello stock degli impieghi e, come ulteriore elemento aggravante, la irrilevante crescita degli affidamenti è strettamente legata ad operazioni di consolidamento e/o riposizionamento di passività. Alla lettura degli elementi quali-quantitativi che oggi caratterizzano il credito agrario – così come lo hanno caratterizzato nell’ultimo triennio - mal si accompagnano i dati economici afferenti all’agroalimentare italiano, sempre più trainante sui mercati internazionali e ancor più determinante nella componente PIL nazionale come unico settore della produzione in crescita costante. Nell’ultimo biennio l'Italia ha esportato prodotti agroalimentari (una categoria che oltre a frutta e ortaggi comprende molte altre categorie come carni, latticini, commodities e molto altro) per 33,333 miliardi di euro, coprendo il 3% della quota mondiale e attestandosi al 10 posto nel ranking mondiale. Nel medesimo arco temporale le esportazioni sono cresciute del 5% circa. 4 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Un settore della produzione dunque di elevatissimo standard e di forte appeal per i mercati internazionali e con particolare afferenza ai nuovi Paesi ricchi che annoverano una potenziale clientela di oltre 300 milioni di consumatori orientati a beni agroalimentari di eccellente qualità. Aspetto cruciale dell’intero settore è la capacità di innovare e aggregare processi e dinamiche strategiche di lungo termine orientate alle politiche dell'UE e relative allo sviluppo rurale nel periodo 2014-2020, ovvero: - stimolare la competitività del settore agricolo; garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l'azione per il clima; realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali, compresi la creazione e la difesa dei posti di lavoro. Da questi percorsi ci si attende una totale ripartenza culturale dell’economia agroalimentare anche sotto il profilo di nuovi investimenti strutturali, coesi al fine di promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo, destinando gli sforzi economici e finanziari a potenziare la redditività e la competitività di tutti i tipi di agricoltura attraverso tecnologie innovative per le aziende agricole. Il 2016 e più in generale il prossimo quinquennio saranno dunque caratterizzati dagli interventi di sostegno agli investimenti, finalizzati a traguardare le nuove strategie economiche comunitarie, forti di una importante dotazione finanziaria destinata a dare contribuzione alle coperture finanziarie necessarie alla realizzazione dei progetti innovativi di sviluppo. I PSR a caratterizzazione regionale, prossimi alla programmazione già dal primo semestre 2016, giocheranno un ruolo determinante per l’economica agraria del Paese, centralizzando nel comparto bancario-finanziario importanti attese in termini di accesso al credito ed erogazione di garanzie a sostegno dell’attività di impiego. Il settore avrà così a disposizione per i prossimi sette anni un budget complessivo di 20,85 miliardi euro da indirizzare verso le sei priorità individuate per lo sviluppo rurale dal nuovo regolamento. Oltre il 73% del budget nazionale è stato destinato alla gestione del rischio, con una dotazione di 1.640 milioni di euro di spesa pubblica assegnata. Seguono gli interventi per il piano irriguo con il 13% (300 mil. euro) e le misure sulla biodiversità animale con il 9% della dotazione (200 mil. euro). Infine, alla Rete rurale nazionale saranno destinate risorse per 100 milioni di euro, pari a una quota del 5% sul totale delle risorse nazionali. Nella ripartizione dei fondi per i programmi delle singole Regioni: la quota finanziaria di 18,62 miliardi di euro è stata attribuita alle singole regioni tenendo conto sia della capacità di utilizzazione delle risorse comunitarie, molto diversificata tra competitività e convergenza, sia del "criterio storico" per cui ciascuna regione riceve una dotazione FEASR almeno pari a quella della programmazione 2007-2013. Alle regioni del centro-sud (convergenza e transizione) è stata assicurata la quota aggiuntiva di risorse pubbliche dell'1,25% in più rispetto a quanto ricevuto nel 2007-2013, per complessivi 92,2 milioni di euro. Nel contempo, al fine di agevolare il completo utilizzo delle risorse, il tasso di cofinanziamento comunitario di tali regioni è stato aumentato al 60,5% rispetto al 57,5% della precedente programmazione. L'aumento 5 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. della quota a carico dell'Unione Europea ha in questo modo liberato risorse nazionali che sono state redistribuite alle regioni competitività, in ragione della buona capacità di spesa dimostrata nell'ultima programmazione. Il tasso di partecipazione comunitario di conseguenza è diminuito al 43,12% (rispetto al consueta quota del 44%), sviluppando una maggiore spesa pubblica ma determinando parallelamente un onere aggiuntivo a carico del bilancio statale e regionale. Un terzo capitolo è rappresentato dalle regioni in fase di transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna), il cui tasso di cofinanziamento comunitario si attesta al 48%. In particolare, assegnazioni aggiuntive specifiche hanno riguardato l'Abruzzo, la Provincia Autonoma di Trento e la Liguria. L'Abruzzo beneficia di una dotazione supplementare (il 4,85% in più) a compensazione del passaggio da regione in obiettivo competitività a regione in transizione, mentre la Provincia Autonoma di Trento e la Regione Liguria hanno ricevuto una dotazione aggiuntiva specifica per bilanciare la quota regionale più alta pagata nell'attuale programmazione. Il PSR di Trento riceve 14,5 Mil. euro in più, mentre quello della Liguria 13,4 mil. euro. Per quanto riguarda il cofinanziamento delle quattro misure nazionali, il 45% delle risorse sono assicurate dall'Unione Europea, mentre il restante 55% dallo Stato per un importo a carico del bilancio nazionale di circa 1,23 miliardi di euro. Omogeneo è invece il riparto interno delle risorse, come previsto dall'art. 8 delle legge di stabilità che stanzia le risorse per la copertura della quota nazionale dei programmi cofinanziati dall'Unione Europea nel settore dei fondi strutturali, pesca e sviluppo rurale. 6 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. IL RUOLO DEI CONFIDI E LE CRITICITA’ L’attuale contesto economico e finanziario, in modo particolare nell’arco temporale che va dal 2010 al 2015, ha registrato una sempre più articolata e crescente domanda di garanzie destinate a favorire l’accesso al credito da parte delle PMI. La stretta creditizia che nell’ultimo quinquennio ha caratterizzato sempre più una diffusa refrattarietà del sistema bancario a concedere nuove linee di credito e spesso a revocare gli affidamenti in essere, ha significativamente contribuito ad innescare il rischio di prociclicità, ovvero ad inasprire ulteriormente la crisi economica e finanziaria mediante la volontaria creazione di un corto circuito di liquidità in un particolare momento di deficitario reperimento di fonti di copertura finanziaria. I risultati dannosi di questa gestione falsamente strategica sono leggibili nella dinamica di crescita del credito deteriorato, con particolare riferimento alle sofferenze bancarie e ai relativi costi di copertura che hanno contribuito sensibilmente a pesare sui conti economici degli enti vigilati e pertanto ad incrementare sostanzialmente il costo del rischio. In questo contesto si sviluppa con maggiore velocità e progressione il naturale ricorso del sistema bancario a forme di contenimento/mitigazione del rischio, rubricato come elemento necessario e quindi determinante per poter concedere nuovi affidamenti alle PMI, ovvero mantenere in vita gli affidamenti pre-esistenti. In sintesi le banche hanno attivato nell’ultimo quinquennio una politica creditizia sempre più selettiva e, in forma di prassi generale, hanno rivalutato il ricorso alle garanzie dei Confidi Vigilati ai sensi dell’Art. 107 del TUB (attuale Art. 106 del nuovo TUB), quali enti dirimenti per assicurare una attenta policy di affidamento imprenditoriale e garantire al contempo agli enti finanziatori di poter mitigare il proprio rischio di credito e ridurre in certa misura i costi di accantonamento a patrimonio di vigilanza. Nei fatti e nella sostanza il sistema bancario e la stessa Banca d’Italia riconoscono ai Confidi Vigilati un ruolo determinante per una equilibrata gestione del credito, non solo sotto l’aspetto di finanziarie mutualistiche che erogano crediti di firma destinati a favorire l’affidamento di PMI socie/clienti, ma anche come enti di pubblico interesse generatori di ponderazioni necessarie al mercato del credito per una più razionale e meno costosa gestione del rischio. La nuova mission dei Confidi sottoposti a vigilanza prudenziale da parte della Banca d’Italia si concentrerà nei prossimi anni nel rappresentare una Consulting System per le PMI, un vero collettore tra sistema bancario e tessuto imprenditoriale in grado di leggere e valutare in modo sistemico e scientifico le dinamiche andamentali, patrimoniali ed economiche - finanziarie dell’impresa, ponendosi come vero Personal Advisor specializzato. 7 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. I RISULTATI OTTENUTI NELL’ANNO Per effetto delle dinamiche sopra citate, il 2015 si chiude con un decremento dei ricavi derivanti prevalentemente da una riduzione delle attività ordinarie di concessione di garanzia a valere su affidamenti autoliquidanti (Anticipo contributi PAC, anticipo crediti commerciali su conferimento/vendita di prodotti agricoli ecc.), ovvero ancora su linee di credito di medio-lungo termine destinate a sostenere processi di investimento di natura strutturale legati all’incremento delle dotazioni agrarie e all’ampliamento o miglioria del capitale fondiario. Il disposto combinato derivante dalla forte riduzione delle attività di concessione di garanzia sui fidi autoliquidanti e sui finanziamenti a M/L termine, unitamente all’incremento delle componenti deteriorate con particolare riferimento all’incremento delle sofferenze, ha comportato una contrazione dei ricavi di circa 1.6 milioni di euro e un aumento dell’incidenza di costi di accantonamento per deterioramento crediti. Nel corso del 2015 dunque si è registrato un calo dei ricavi rispetto alla gestione 2014 quale diretta conseguenza di una riduzione dei volumi garantiti. In termini generali i costi sono rimasti pressoché allineati rispetto alle previsioni del piano industriale 2016 -2018 recentemente depositato in Banca d’Italia a corredo dell’istanza di abilitazione e iscrizione all’Albo unico degli Intermediari Finanziari Vigilati e, in taluni casi e per talune macrocomponenti, risultano perfino ridotti rispetto alla pianificazione prospettica. Sono stati posti in essere nel corso del 2015 importanti investimenti di adeguamento strutturale del Confidi, con particolare riguardo ai responsabili delle principali funzioni direttive, nell’ottica di perfezionare l’organico rispetto alle scelte evolutive dell’Azienda e nell’ottica di dare corso agli importanti cambiamenti derivanti dall’istituzione del nuovo Albo ex Art. 106 del TUB post D. Lgs. 141/10, nonché ai disposti normativi e regolamentari derivanti dalla Circ. 288 di Banca d’Italia e dal Decreto MEF 53 /2015. L’intera struttura organizzativa del Confidi è stata pertanto rafforzata in termini di expertise attraverso l’introduzione di nuove figure professionali, armonizzando una forte coesione tra le principali funzioni di direzione centrale: dalla direzione crediti, alla direzione amministrativa, passando al risk manager e la rete tecnico-commerciale, per arrivare alle funzioni di controllo di secondo e terzo livello. Nell’ambito di una profonda razionalizzazione funzionale, anche al fine di garantire un esercizio dei controlli di primo livello sempre più fluido e costante, gli ambiti territoriali sono stati suddivisi in nove Macro Aree, denominate Region, dirette da un RMA (Regional Manager) che a sua volta riporta direttamente all’Amministratore Delegato. 8 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Ogni Region ha un suo NVC (Nucleo Valutazione Crediti) che provvede alla valutazione del merito di credito delle istanze di competenza territoriale, in coerenza con le policy aziendali in materia di assunzione di rischio. Il NVC riporta direttamente al Direttore Crediti e non ha alcuna dipendenza gerarchica e funzionale con l’apparato operativo territoriale, proprio al fine di garantire la massima indipendenza nell’esercizio delle sue funzioni di analista creditizio. In ciascuna Region è altresì presente un AMD (Administration Manager) che provvede alla asseverazione formale e sostanziale dei corredi documentali che compongono il fascicolo credito e il fascicolo cliente/socio, assicurando con apposito verbale asseverativo la completezza documentale fisica (cartacea) e informatica (AUI) degli archivi. L’ADM riporta direttamente al Central Manager Amministrativo presso la direzione centrale e non ha alcuna dipendenza gerarchica e funzionale con l’apparato operativo territoriale, proprio al fine di garantire la massima indipendenza nell’esercizio delle sue funzioni di controller. Tutta la rete distributiva è composta da Local Advisor, figure tecnico-commerciali che rimettono al coordinamento di macro-area, ovvero ad un Regional Manager. La rete dei Local Advisor è sottoposta alla direzione tecnico-commerciale del Territory Manager, quale figura direttiva espressione della direzione centrale deputata alla assegnazione e monitoraggio dei budget commerciali e alle attività di marketing territoriale. IL PORTAFOGLIO GARANZIE Il mercato di riferimento di CreditAgri Italia sono le piccole e medie imprese operanti in ambito agricolo, agroalimentare, agro meccanico e agro industriale. Al 31.12.2015 i soci di CreditAgri Italia sono 19.532 di cui affidati 5.839. Se si tiene conto degli attuali impegni (richieste di garanzia formalmente deliberate ma rispetto alle quali il relativo finanziamento non risulta erogato) sottoscritti pari ad Euro 18.514.791, non rappresentati nella tabelle di stock sotto riportate, il numero complessivo degli affidati è pari a 6.321 Nelle tabelle che seguono si descrivono le principali caratteristiche dello stock di garanzie in essere al 31.12.2015. 9 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. STOCK PER REGIONE REGIONI GARANZIE IN ESSERE 31.12.2015 31.12.2014 INCIDENZA % 31.12.2015 31.12.2014 LOMBARDIA 41.428.941 53.288.687 18,96% 24,71% VENETO 39.614.081 39.117.836 18,13% 18,14% SICILIA 16.598.105 17.751.305 7,60% 8,23% FRIULI VENEZIA GIULIA 17.548.961 18.336.938 8,03% 8,50% EMILIA ROMAGNA 32.473.913 23.741.483 14,87% 11,01% SARDEGNA 14.005.478 12.748.331 6,41% 5,91% PIEMONTE 12.557.569 12.473.511 5,75% 5,78% LAZIO 17.089.157 14.709.008 7,82% 6,82% TOSCANA 5.624.230 5.062.317 2,57% 2,35% ABRUZZO 1.828.189 1.933.793 0,84% 0,90% CAMPANIA 4.313.600 3.253.697 1,97% 1,51% UMBRIA 3.420.221 3.466.334 1,57% 1,61% LIGURIA 2.965.738 2.772.784 1,36% 1,29% PUGLIA 2.097.798 2.010.364 0,96% 0,93% BASILICATA 1.918.217 1.392.071 0,88% 0,65% CALABRIA 2.046.359 1.133.322 0,94% 0,53% TRENTINO ALTO ADIGE 1.555.524 1.290.952 0,71% 0,60% MARCHE 1.092.319 915.147 0,50% 0,42% MOLISE 280.236 286.404 0,13% 0,13% TOTALE 218.458.636 215.684.283 100,00% 100,00% La classificazione per fasce di importo e relative incidenze sul totale in essere: STOCK PER CLASSE DI AFFIDAMENTO CLASSI DI AFFIDAMENTO GARANZIE IN ESSERE 31.12.2015 31.12.2014 INCIDENZA % 31.12.2015 31.12.2014 < = 50.000 89.590.816 90.843.798 41,01% 42,12% DA 50.001 A 100.000 53.033.429 48.606.358 24,28% 22,54% DA 100.001 A 150.000 30.888.090 32.038.302 14,14% 14,85% DA 150.001 A 200.000 12.769.132 14.203.354 5,85% 6,59% DA 200.001 A 250.000 11.086.025 9.703.139 5,07% 4,50% DA 250.001 A 500.000 18.160.364 17.361.873 8,31% 8,05% DA 500.001 TOTALE 2.930.780 2.927.458 1,34% 1,36% 218.458.636 215.684.283 100,00% 100,00% In riferimento alla suddivisione per classi di affidamento è da notare che il 41% delle garanzie rilasciate è al di sotto dei 50.000. Questo conferma la tendenza al contenimento del rischio per singolo affidato e la generale parcellizzazione del rischio. 10 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. STOCK PER FORMA TECNICA FINANZIAMENTO SOTTOSTANE LA GARANZIA FORMA TECNICA SOTTOSTANTE GARANZIE IN ESSERE 31.12.2015 INCIDENZA % 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 FIDI DI CONTO E FINANZIAMENTI A BREVE 23.456.733 25.608.024 10,74% 11,87% CHIROGRAFARI 92.955.148 89.365.987 42,55% 41,43% 101.237.134 100.052.503 46,34% 46,39% 77.831 39.174 0,04% 0,02% 731.791 618.595 0,33% 0,29% 218.458.636 215.684.283 100,00% 100,00% IPOTECARI LEASING CONTROGARANZIA SUSSIDIARIA TOTALE Qualità del credito La seguente tabella riporta la suddivisione dello stock di garanzie in essere al 31.12.2015 suddivise per grado di rischio assegnato all’impresa. STOCK PER GRADO DI RISCHIO GRADO DI RISCHIO GARANZIE IN ESSERE 31.12.2015 IN BONIS 183.922.908 SCADUTO DETERIORATO INCIDENZA % 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 185.517.072 84,19% 86,01% 6.479.435 5.111.905 2,97% 2,37% INADEMPIENZA PROBABILE 10.891.140 12.231.930 4,99% 5,67% SOFFERENZA 17.165.153 12.823.375 7,86% 5,95% 218.458.636 215.684.283 100,00% 100,00% TOTALE GRADO DI RISCHIO NUM. AZIENDE* 31.12.2015 IN BONIS INCIDENZA % 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 5.006 5.775 85,68% 89,01% SCADUTO DETERIORATO 200 155 3,42% 2,39% INADEMPIENZA PROBABILE 265 281 4,54% 4,33% SOFFERENZA 372 277 6,37% 4,27% 5.843 6.488 100,00% 100,00% TOTALE Tra le sofferenze si annoverano anche i crediti di cassa derivanti da garanzie escusse che sono rappresentati nella seguente tabella: GRADO DI RISCHIO CREDITI PER CASSA 31.12.2015 31.12.2014 SOFFERENZA DI CASSA 2.211.059 2.210.917 TOTALE 2.211.059 2.210.917 11 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. NUM. AZIENDE 31.12.2015 31.12.2014 53 53 50 50 Si riporta di seguito il dettaglio delle lettere di fideiussione emesse nel corso del 2015 (escluse quelle di contro – garanzia rilasciate a favore di SGFA): Lettere di fideiussioni emesse: 1.605 (alla data della redazione del presente bilancio annullate n. 24 fideiussioni per rinuncia clienti/soci o altri fattori equipollenti); Importo nominale complessivo finanziamenti: Euro 164.706.018; Valore rischio assunto garanzie (al netto di quelle sinora annullate): Euro 56.772.486; % media di intervento di garanzia: 35,21%. La situazione delle lettere di fideiussione suddivise per Regione, emesse per le “Operazioni ordinarie” (escluse quelle sinora annullate, nonché PAC/Tabacco/SGFA) è la seguente: Divisione territoriale Abruzzo Bas i l i ca ta Ca l a bri a Ca mpa ni a Emi l i a Roma gna Fri ul i Venezi a Gi ul i a La zi o Li guri a Lomba rdi a Ma rche Mol i s e Pi emonte Pugl i a Sa rdegna Si ci l i a Tos ca na Trenti no Al to Adi ge Umbri a Veneto Totale Numero lettere di fideiussione emesse 15 15 16 29 171 62 118 37 170 13 2 71 13 149 89 45 10 12 146 1.183 Valore garanzia Garanzia concessa % (rischio assunto in media euro) 472.850 46,46% 761.000 46,12% 566.679 36,62% 1.798.500 45,94% 12.699.565 35,84% 1.957.000 43,61% 7.458.708 44,41% 1.016.000 40,13% 7.703.918 35,11% 640.000 36,16% 45.500 50,00% 4.072.820 41,73% 587.102 47,11% 3.538.705 40,05% 2.441.921 46,47% 1.379.269 42,64% 655.500 32,82% 368.050 41,07% 7.677.682 38,00% 55.840.768 38,65% Relativamente all’operatività per alcune specifiche tipologie di interventi abbiamo invece la seguente situazione: Anticipo PAC - Lettere di fideiussione emesse (al netto di quelle sinora annullate) 12 Numero lettere di fideiussione emesse Posizioni garantite 392 744 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Valore garanzia (rischio assunto) 918.493 Garanzia concessa 5% Anticipo Tabacco - Lettere di fideiussione emesse Numero lettere di fideiussione emesse Posizioni garantite 6 6 Valore garanzia (rischio assunto) 13.225 Garanzia concessa Importo garanzia rilasciata da SGFA 650.000 525.000 30.000 1.205.000 Controgaranzia concessa 7,5% 7.5% 7.5% 7,5% 5% Contro-garanzia a favore di SGFA - Lettere di fideiussione emesse Divisione territoriale Numero lettere di fideiussione emesse 2 2 1 5 Pi emonte Lomba rdi a Si ci l i a Totale Valore rischio assunto controgaranzie: Euro 90.375. LE RISORSE PROFESSIONALI Nel corso del 2015 è stata avviata una revisione della struttura della Direzione Generale con la nomina di tre Central Manager ai quali è stato assegnato il compito di coordinare le diverse funzioni centrali. Si è, altresì, proceduto alla revisione dei ruoli sulla rete territoriale, con l’introduzione della figura del Territory Manager, che ha la responsabilità dell’attività commerciale, di budgeting e di nove Regional Manager che sovraintendono le attività dei responsabili locali. Le seguenti tabelle riportano la suddivisione del personale dipendente al 31.12.2015. CATEGORIE 31.12.2015 di cui: Uomini Totale Di ri genti Qua dri Qua dri T.D. Impi ega ti Impi ega ti T.D. Totale 1 25 1 57 13 97 di cui : Donne 31.12.2014 di cui: Uomini Totale 1 20 1 34 9 65 0 5 0 23 4 32 31.12.2015 di cui: Uomini 58 6 1 65 di cui : Donne 28 3 1 32 2 24 0 51 7 84 1 19 0 29 7 56 VARIAZIONE di cui : Donne Assoluta 0 5 0 22 0 27 % (1) 1 1 6 6 13 -50,0% 4,2% 11,8% 85,7% 15,5% COMPOSIZIONE PER CLASSI DI ANZIANITA' Totale Fino a 5 anni Da 6 a 10 a nni Da 11 a 15 a nni Ol tre 15 a nni Totale 13 86 9 1 1 97 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 31.12.2014 VARIAZIONE Totale Uomini Donne Assoluta % 76 6 2 0 84 51 4 1 0 56 24 2 1 0 27 10 3 (1) 1 13 13,2% 50,0% -50,0% 15,5% COMPOSIZIONE PER FASCE DI ETA' Totale Fino a 30 a nni Da 31 a 40 a nni Da 41 a 50 a nni Ol tre 50 a nni Totale 10 40 26 21 97 31.12.2015 di cui: Uomini 7 25 18 15 65 31.12.2014 di cui : Donne 3 15 8 6 32 VARIAZIONE Totale Uomini Donne Assoluta % 8 36 28 12 84 6 22 18 10 56 2 13 10 2 27 2 4 (2) 9 13 25,0% 11,1% -7,1% 75,0% 15,5% LA DISLOCAZIONE TERRITORIALE: LE DINAMICHE DALLA COSTITUZIONE AD OGGI ANNO SEDI OPERATIVE DIPENDENTI DISTACCATI IN SOMM.NE 2010 45 21 13 - 2011 55 43 21 - 2012 59 51 12 - 2013 70 70 24 - 2014 74 83 19 - 2015 73 97 5 1 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA Sedi operative La società dispone di 73 sedi dislocate lungo il territorio italiano. Nella tabella seguente si riporta l’elenco delle sedi al 31.12.2015, con indicazione del personale operante presso ogni singola unità operativa. 14 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 15 Regione Unità Locale ABRUZZO ABRUZZO ABRUZZO ABRUZZO BASILICATA BASILICATA CALABRIA CALABRIA CAMPANIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA EMILIA ROMAGNA EMILIA ROMAGNA EMILIA ROMAGNA EMILIA ROMAGNA EMILIA ROMAGNA EMILIA ROMAGNA EMILIA ROMAGNA EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA FRIULI VENEZIA GIULIA FRIULI VENEZIA GIULIA FRIULI VENEZIA GIULIA LAZIO LAZIO LAZIO LAZIO LAZIO LAZIO LIGURIA LIGURIA LOMBARDIA LOMBARDIA LOMBARDIA LOMBARDIA LOMBARDIA LOMBARDIA LOMBARDIA LOMBARDIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PIEMONTE PIEMONTE PIEMONTE PIEMONTE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SARDEGNA SARDEGNA SARDEGNA SICILIA SICILIA SICILIA SICILIA SICILIA TOSCANA TOSCANA TOSCANA TOSCANA TOSCANA TOSCANA TRENTINO A. A. UMBRIA VENETO VENETO VENETO VENETO VENETO VENETO VENETO CEPAGATTI (PE) SAN GIOVANNI TEATINO (CH) TERAMO SULMONA (AQ) MATERA POTENZA CATANZARO COSENZA BENEVENTO NAPOLI BOLOGNA FERRARA FORLI’ MODENA PARMA PIACENZA RAVENNA REGGIO EMILIA RIMINI GORIZIA PORDENONE SACILE (PN) UDINE FROSINONE LATINA RIETI ROMA ROMA VITERBO ALBENGA (SV) GENOVA BERGAMO BRESCIA CREMONA GRANDATE (CO) MANTOVA MILANO PAVIA SONDRIO VARESE ANCONA CAMPOBASSO ALESSANDRIA ASTI CUNEO NOVARA TORINO VERCELLI BARI CAGLIARI NUORO ORISTANO SASSARI AGRIGENTO PALERMO RAGUSA TRAPANI PIAZZA ARMERINA (EN) FIRENZE LUCCA PISA PISTOIA AREZZO GROSSETO BOLZANO PERUGIA BELLUNO PADOVA PAESE (TV) ROVIGO VENEZIA VERONA VICENZA Indirizzo Via A. del la Val le n. 11 Via Po n. 113 Via Vico del Nardo n. 22-24 Via Borghi n. 2 Vico Fornaci n. 8 Via del l'Edi li zia s n Via G. Barrio n. 35 Via Oberdan n. 46 Via Mario Vetrone s nc Via G. Porzio n. 4 Is ola F1 Via Rizzoli n. 9 Via Bol ogna n. 637 Via E. Forlanini n. 11 Via Manfredo Fanti n. 60 Pi azza Sa landra n. 19/A Via Cris toforo Col ombo n. 35 Via Cura n. 63 Via N. Copernico n. 28/A Via Pa reto n. 1 – Sa n Vi to Via Terza Arma ta 117/6 Via le Da nte n. 12/A Via Ga ri ba ldi n. 36/A Via Da ni el e Moro n. 22 Pi azza Sa ndro Perti ni s nc Via Don Mi nzoni n. 1 Via Funda nia Torre A Via Raffa ele Pi ri a n. 6 Via XXIV Maggio n. 43 Via Frances co Ba ra cca n. 81 Regione Mas sa retti 30/4 Via XX Settembre n. 21/5 Via Mangi li n. 21 Via Sa n Zeno n. 69 Via Gi us eppe Verdi n. 4 Via Pl inio n. 1 Via Pi etro Verri n. 33/35 Via Fi lzi Fa bi o n. 27 Via le Bra mbi ll a n.34 Largo Si ndelfingen n. 9 Via Pi ave n. 9 Via Matteotti n. 7 Via Luigi d'Ama to n. 15 Cors o Cri mea n. 69 Cors o F. Ca vall otti n. 41 Via Ca ragl io n. 16 Via XX Settembre n. 38/40/42 Via Pi o VII n. 97 Pi azza Zumagli ni n. 14 Via Lucera n. 6 Via del l'Arti gianato n. 13 Via De Gas peri n. 24/26 Via Ca vour n. 6 Via Budapest 8/10 Via Es s eneto n. 115 Via Mariano Sta bil e n. 160 Via Ps aumida n. 38 Via Sen Simone Ga tto n. 36 Via Gi aci nto Lo Gi udi ce n. 25 Via del la Vil la Demidoff n. 64/D Via del le Tagl ia te n. 370 Via Aurel ia Nord n. 4 Via del l’Annona n. 191 Via le Mecenate n. 5/P Via Rocca s tra da n. 2/4 Via Werner Von Siemens n. 10 Via Setteval li n. 131/F Via del Bos con n. 15 Via del la Croce Ros sa n. 32 Via le Sante Bia suzzi n. 20 Via Alberto Ma ri o n. 19 Via Tori no n. 180 Via le del Lavoro n. 52 Via le Ludovico Za menhof n. 697 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Cap REA CCIAA 65012 66020 64100 67039 75100 85100 88100 87010 82100 80142 40125 44124 47121 41037 43126 29122 48121 42121 47922 34170 33170 33077 33100 3100 4100 2100 156 184 1100 17031 16121 24100 25100 26100 22070 46100 20124 27100 23100 21100 60121 86100 15100 14100 12100 28100 10135 13100 70124 9122 8100 9170 7100 92100 90100 97100 91100 94015 50127 55100 56122 51100 52100 58100 39100 6129 32100 35129 31038 45100 30172 37135 36100 142595 171630 152515 131019 80840 131979 188455 223933 134074 853820 493844 208490 329276 395455 259606 180767 205118 295206 324913 75930 96098 96098 276630 170817 184767 66173 1285987 1285987 147195 163688 452139 401765 520751 178228 307080 243007 1946679 269416 70008 331108 193640 126070 244749 119976 284419 225446 1132404 191642 540226 198644 95982 133409 171603 194901 288262 121529 168500 68220 606138 217081 179213 182063 167820 134170 204970 271951 95877 396738 348590 154553 358141 382595 343277 Totale Diretti 1 1 1 2 5 1 1 2 1 1 1 1 3 1 1 1 3 22 2 2 2 1 1 3 1 1 1 1 3 1 1 1 4 1 2 1 1 3 2 1 2 1 2 1 4 1 1 97 Dipendenti Distaccati 1 1 1 1 1 5 In somm. 1 1 POLITICHE DI PRICING La nostra Società, pienamente ispirata e conformata al principio della mutualità, adotta una politica di pricing non finalizzata alla realizzazione di elevate marginalità, ma strettamente basata sulla corretta copertura dei costi di rischio, dei costi di accantonamento a patrimonio di vigilanza, dei costi di sostenimento dell’apparato aziendale essenziale e del suo adeguato funzionamento, dei costi di struttura per l’erogazione dei servizi connessi e strumentali e/o residuali, nonché delle consistenze di riserva idonee ad assicurare una dinamica evolutiva del Confidi in linea con le previsioni di crescita delle istanze di garanzia e dei servizi connessi, strumentali e residuali e con attenzione anche ai principali competitors sul mercato delle garanzie. CreditAgri Italia anche nel 2015 ha mantenuto una politica coerente con il passato “quotando” il prezzo delle proprie garanzie e dei propri servizi valutando attentamente il merito creditizio di ciascuna impresa richiedente, con la massima attenzione a determinare il costo della garanzia in maniera attinente al grado di rischio dell’Impresa, utilizzando criteri oggettivi e codificati, basati anche su informazioni provenienti da banche dati creditizie come CRIF e metodologie di calcolo e valutazione collaudate ed oggettivamente testate. Il costo del rischio è “tarato” anche in funzione del livello di incidenza degli incagli e delle sofferenze medie registrate dalla Banca d’Italia per il comparto agroalimentare, che rappresenta la quasi totalità del comparto di riferimento di CreditAgri Italia. Nel corso dell’anno 2015, e in questi primi mesi del 2016, si sono attivati studi valutativi per rivisitare i criteri di determinazione e calcolo dei principali elementi di costo che compongono il “prezzo” della garanzia, modulando attentamente gli aspetti legati al costo del rischio, al costo di accantonamento a PDV (Patrimonio di vigilanza), al costo industriale e di struttura, alla componente temporale del rischio, alla durata e forma tecnica dell’affidamento garantito, alla fascia di rating della PMI affidata e garantita e ad altre componenti variabili il cui mix costituisce il “prezzo di carico” dell’operazione, ovvero il pricing corretto e “su misura” per ogni operazione. L’attuale tariffario oltre che sulla base degli elementi sopra descritti, prende in considerazione anche la diversa tipologia della garanzia concessa, con una differente quantificazione sulla base che la garanzia rilasciata sia a prima richiesta, ovvero sussidiaria; quest’ultima anche nell’anno 2015 ha rappresentato la maggioranza, in termini di natura, delle coperture fideiussorie rilasciate, anche se è stata registrata una crescita continua delle garanzie dirette (a prima richiesta). Sotto questo aspetto, l’avvio dell’operatività, a partire dal 2016, con il Fondo Centrale di Garanzia “Medio Credito Centrale (MCC) permetterà di ottenere un minor rischio sulle operazioni contro-garantite dal Fondo e consentirà, allo stesso tempo, uno sviluppo dell’attività coerente con l’esigenza di crescita delle istanze di garanzia e di adeguata copertura dei rischi e delle consistenze di riserva idonee ad assicurare una dinamica evolutiva del Confidi. Sulla stessa base il sistema bancario convenzionato continua l’attività di aggiornamento e rivisitazione del pricing basato sulla condivisione anche del “rischio di settore” e di contesto socio economico di riferimento, in modo tale che il maggior rischio ovvero minor rischio legato al contesto di riferimento rappresenti un elemento da tenere in considerazione, uscendo così da una logica legata ad una politica di pricing di tipo 16 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. “flat”, per entrare in una logica di politica maggiormente oggettiva e puntuale riguardo al rischio d’impresa ed ai rischi di contesto. Medesimi criteri valutativi vengono adottati per le attività connesse e strumentali che, sebbene seguano una politica di pricing legata ad un tariffario standardizzato, articolano il costo dei servizi ad alcune componenti variabili, quali per esempio la complessità del servizio di consulenza ed assistenza, il tempo necessario alla elaborazione del dossier di valutazione patrimoniale, economica e finanziaria, la tipologia della PMI destinataria dell’intervento, ecc.. ANALISI DELLE DINAMICHE REGISTRATE DAI PRINCIPALI AGGREGATI DI STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO DATI ECONOMICI €/000 Esercizio 2015 Ma rgi ne d'i ntermedi a zi one di cui : i nteres s i a tti vi i nteres s i pa s s i vi commi s s i oni nette di vi dendi - uti l e/perdi ta da ces s i one Retti fi che di val ore Cos ti Al tri oneri e proventi Ri s ul ta to del l a ges ti one opera ti va Uti l e / Perdi ta a l netto del l e i mpos te Variazione 2014 6.275 138 (14) 6.148 4 (2.123) (8.721) 476 (4.093) (4.364) 7.984 194 (19) 7.802 7 (1.132) (8.124) 1.332 60 (149) Assoluta (1.708) (56) 5 (1.654) (3) (991) (597) (857) (4.153) (4.214) % -21,4% -28,8% -24,8% -21,2% -43,3% 87,6% 7,3% -64,3% DATI PATRIMONIALI €/000 Esercizio 2015 Atti vi tà fi na nzi a ri e di s poni bi l i per l a vendi ta Credi ti di cui : Credi ti v/ba nche Credi ti v/cl i enti Debi ti di cui : Debi ti v/ba nche Debi ti v/enti fi na nzi a ri Debi ti v/cl i enti Pa tri moni o netto 4.792 30.314 29.138 1.176 2.451 137 412 1.903 29.667 Variazione 2014 5.448 31.212 29.921 1.291 2.393 148 445 1.801 33.653 Assoluta (656) (898) (783) (115) 58 (11) (33) 102 (3.987) % -12,0% -2,9% -2,6% -8,9% 2,4% -7,3% -7,4% 5,7% -11,8% GARANZIE RILASCIATE €/000 Tota l e Ga ra nzi e ri a l s ci a te 17 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Esercizio 2015 2014 218.138 215.684 Variazione Assoluta % 2.453 1,1% INDICATORI DI GESTIONE 2015 Fondi ri s chi ga ra nzi e/Gara nzi e tota l i Ga ranzi e ri l a s ci a te nel l 'a nno/Ga ra nzi e tota l i Es cus s i oni l orde nel l 'a nno/Pa tri moni o netto 3,2% 26,7% 0,5% 2014 2,63% 29,67% 1,03% INDICATORI DI REDDITIVITA' 2015 Cos ti operati vi /Ma rgi ne i ntermedi a zi one Atti vi tà i mmobi l i zza te/Tota l e atti vo Commi s s i oni a tti ve/Ga ra nzi e tota l i Spes e a mmi ni s tra ti ve/Ga ranzi e ri l a s ci a te nel l 'a nno 139,0% 8,1% 2,8% 14,4% 2014 101,76% 8,3% 3,62% 12,23% LE PARTECIPAZIONI Di seguito si riporta l’elenco delle partecipazioni detenute da CreditAgri Italia alla data del 31 dicembre 2015. Partecipazioni ad influenza notevole: 20% del capitale sociale della Società SIMEC Consulting S.p.A. (Ex Finanziaria Creditagri S.p.A.) pari ad Euro 200.000 su un capitale sociale interamente versato di Euro 1 milione. Il restante 80% della partecipazione appartiene a Confederazione Nazionale Coldiretti. Nel corso del 2015 la Società Finanziaria Creditagri S.p.A. ha mutato la denominazione della Società in SIMEC Consulting S.p.A.. La Società ha in corso il procedimento abilitativo per l’iscrizione all’albo dei Mediatori creditizi presso l’OAM. Il valore a bilancio comprende la quota parte di riserve liquide e delle altre componenti patrimoniali. Partecipazione SIMEC Cons ulti ng S.p.A. Totale 31/12/2015 Valore 301.712 301.712 Partecipazioni detenute in società non controllate, non collegate o non soggette a controllo congiunto: Partecipazioni Federfidi Lombarda Ga l -Va ll e bremba na s .r.l . Ga l Va ll e ca moni ca val di s ca l ve s .c.a.r.l. Ga l 4 Comunita ' del l e va ll i e dei la ghi s ocieta' cooperati va Ga l Va ll e s eri a na s .c. a r.l . Rete Fidi Li guri a Soci eta ' cons orti le di ga ranzia col lettiva f i di s .c.p.a . So.ge.v.i . s .r.l. Credi tagri Coldi retti Cons orzi o regi ona l e garanzia fidi s oci eta ' coopera tiva a r.l Totale 18 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 31/12/2015 Valore 16.500 506 500 25 600 266 255 3.500 300 22.452 PATRIMONIO ED ADEGUATEZZA Nel seguente prospetto è riportato l’ammontare del Patrimonio di vigilanza al 31/12/2015. I requisiti patrimoniali concernenti i rischi di primo pilastro ammontano a Euro 15.016.930 e sono adeguatamente coperti dal Patrimonio di Vigilanza (29.011.450 Euro). L’indice di solvibilità complessivo rappresentato dal Totale capital ratio (Patrimonio di Vigilanza / Totale delle attività ponderate per il rischio) risulta pari a 11,59% contro un requisito minimo regolamentare del 6%. La quota di Patrimonio di vigilanza non assorbita dai requisiti minimi regolamentari (Euro 13.994.520), considerando l’attuale percentuale media di garanzia rilasciata e a parità di composizione qualitativa dell’attuale attivo patrimoniale, consentirebbe lo sviluppo di nuovi finanziamenti per un valore nominale di Euro 600Mln circa. Voce Importo 31/12/2015 Importo 31/12/2014 Patrimonio di base prima del risultato d'esercizio 30.473.597 30.116.239 Risultato d'esercizio: Utile (Perdita) A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali (4.363.516) (149.240) 26.110.081 29.966.999 B. Fi l tri prudenzi al i del pa tri monio bas e: - - B.1 Fi l tri prudenzi a l i IAS/IFRS pos i ti vi (+) - - B.2 Fi l tri prudenzi a l i IAS/IFRS nega ti vi (-) - - 26.110.081 29.966.999 - 150.856 26.110.081 29.816.143 F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 3.279.487 3.268.032 G. Fi l tri prudenzi a l i del pa tri moni o s uppl ementa re: (378.118) (372.390) G.1 Fi l tri prudenzia l i IAS/IFRS pos i ti vi (+) - - G.2 Fi l tri prudenzia l i IAS/IFRS nega ti vi (-) 378.118 372.390 2.901.369 2.895.642 C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B) D. El ementi da dedurre da l pa tri moni o di ba s e E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C – D) H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G) I. El ementi da dedurre da l pa tri moni o s uppl ementa re L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H – I) M. El ementi da dedurre da l total e pa tri moni o di ba s e e s uppl ementare N. Patrimonio di vigilanza (E + L – M) O. Patri moni o di terzo l i vel l o (TIER 3) P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) - 150.856 2.901.369 2.744.786 - - 29.011.450 32.560.930 - - 29.011.450 32.560.930 LA RETE COMMERCIALE E DISTRIBUTIVA La Rete commerciale e distributiva rappresenta un elemento essenziale ai fini del raggiungimento degli obiettivi economici e patrimoniali dell’azienda, essa ha il compito di promuovere, veicolare e distribuire i prodotti e le soluzioni finanziarie presenti all’interno del catalogo dei prodotti e servizi nonché quello di sviluppare l’attività istruttoria delle istanze di garanzia e di seguirne l’intero iter fino alla erogazione e successivo monitoraggio. 19 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Nel corso dell’anno appena concluso, la rete commerciale di livello territoriale ha operato sotto il coordinamento della Direzione Commerciale, nel primo semestre, ed a seguito di un riassetto organizzativo, delle due Direzioni Commerciali territoriali - Territory Manager, che hanno coordinato le risorse territoriali congiuntamente ai Responsabili di Region – Regional Manager. Il primo presidio al quale è chiamata la rete commerciale è rappresentato dal perseguimento della politica aziendale caratterizzata essenzialmente dai seguenti aspetti: 1. La specializzazione nell’ambito del settore dell’agricoltura e dell’agroalimentare; 2. La presenza in tutte le regioni d’Italia. La specializzazione settoriale che CreditAgri ha voluto mantenere e sulla quale ha investito, rappresenta un elemento distintivo anche rispetto ad altri competitors presenti sul mercato e trova la sua rappresentazione descrittivo – numerica attraverso il master Istruttorio, con il quale vengono processate le richieste di finanziamento. Allo stesso modo, la presenza di CreditAgri in tutto il territorio nazionale, permette di rappresentare al meglio le esigenze delle imprese e nel contempo di rappresentarle al meglio nei confronti del sistema bancario convenzionato. Insieme all’attività distribuiva di prodotti, servizi e soluzioni finanziarie, la rete commerciale ha il compito di gestire e sviluppare le relazioni con le reti territoriali del sistema bancario convenzionato, sulla base delle iniziative e delle indicazioni fornite e definite a livello nazionale. Attraverso la promozione e la distribuzione dei prodotti e dei servizi la rete commerciale esprime e dà valore alle caratteristiche uniche del Confidi esaltandone il ruolo, la specializzazione e la conoscenza del settore agricolo e agroalimentare frutto di una nuova e diversa specializzazione, che rappresenta la primaria sfida ed elemento distintivo del nostro progetto. Per tale motivo, oltre al sistema bancario, l’attività della rete è orientata a 360 gradi nell’incentivare i rapporti e le relazioni con altri soggetti quali, imprese, cooperative, consorzi ed Enti che a vario titolo operano nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e della Cooperazione, proponendo soluzioni finanziarie dedicate e su misura. Tra le principali iniziative commerciali poste in essere nel 2015 si annovera: - Sviluppo del portafoglio “dormiente” costituito da aziende socie che attualmente non hanno in essere finanziamenti garantiti da CreditAgri; - Segmentazione del portafoglio soci in base all’indirizzo produttivo ed alla costituzione di una offerta di servizi e prodotti dedicate alle specifiche esigenze; - Iniziativa “tutti in campo” sviluppata al fine di migliorare le capacità di promozione sul piano commerciale dei prodotti e delle soluzioni in portafoglio; 20 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. - “Portafoglio di sviluppo” che consiste nel definire e completare le posizioni già acquisite e in lavorazione presso gli uffici. Nel corso dell’anno appena concluso è continuata anche l’azione di sviluppo del Ramo Corporate in termini di aumento delle posizioni assistite, del perfezionamento di sistemi di valutazione, dello sviluppo delle convenzioni bancarie e delle soluzioni a disposizione e del Ramo Consulting attraverso la strutturazione di una nuova offerta di servizi ad alto valore aggiunto. La rete commerciale è articolata sull’intero territorio nazionale è suddivisa in: 1. Rete Diretta; 2. Rete Alleata. La Rete Diretta È l’ossatura portante della rete commerciale e distributiva ed è costituita da personale dipendente diretto e da personale che opera in forza di contratto di distacco di lavoro. Questa ultima tipologia di contratto, nel corso dell’anno, è andata via via sempre più riducendosi e parallelamente è aumentata quella del personale dipendente. Essa è stata direttamente coordinata dalle due Direzioni Commerciali con il compito fondamentale di valorizzare il ruolo del Confidi attraverso la promozione dei prodotti, dei servizi e delle soluzioni finanziarie messe a disposizione delle imprese. La rete commerciale diretta, si occupa dell’attività istruttoria delle richieste di concessione garanzia acquisite, sia a canale diretto, sia attraverso il canale delle Reti alleate. Allo stesso modo, la rete diretta si fa carico delle attività necessarie al fine di permettere il completamento dell’intero iter della richiesta, fino all’erogazione del finanziamento e/o del servizio. E’ compito della rete diretta anche lo sviluppo delle relazioni a livello territoriale con le Banche Partner e con le Reti alleate, al fine di promuovere le attività del Confidi e allo stesso modo valorizzarne i contenuti legati alle politiche commerciali. Il risultato finale rappresenta la catena del valore generata dal Confidi, che è la conseguenza dell’insieme dei processi di strutturazione delle convenzioni, creazione e progettazione di prodotti, promozione, distribuzione d erogazione delle prestazioni. Nel corso dell’anno 2015 la rete diretta si è fatta carico della promozione e distribuzione del servizio di assistenza e consulenza, svolta attraverso le soluzioni presenti nel catalogo dei prodotti, ed erogato attraverso il ramo aziendale dell’Expertise Consulting Team (ECT). Nell’ambito delle politiche d’incentivazione produttiva, nell’anno 2015 è stato predisposto il documento di budget aziendale contenete le indicazione dei traguardi di produzione assegnati a livello personale, di gruppo, di funzione e manageriale. 21 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Il documento di Budget 2015 è stato sviluppato attraverso i seguenti contenuti: a) b) c) Un documento che riepiloga gli elementi caratteristici del budget, le modalità redazionali e le attività di monitoraggio e misurazione; Una seconda parte numerica con declinazione degli obiettivi attesi a livello territoriale per singola provincia; Una terza parte di natura qualitativa che attraverso alcuni parametri oggettivi e certi, agisce attraverso leve incentivanti e di orientamento delle performance individuali, di area e aziendali. Per ogni operatore della rete commerciale e per tutte le funzioni aziendali il Budget rappresenta il benchmark di riferimento per la misurazione ed il monitoraggio delle performance, personali, territoriali ed aziendali. Budget 2016 e temi di sviluppo. Il documento di Budget del 2016, nella struttura di fondo ricalca quello dell’anno 2015. Tra i principali temi di sviluppo si annoverano: a) Revisione del portafoglio; b) Sviluppo del ramo corporate; c) Sviluppo servizio di Assistenza e Consulenza “Continuativa” e “A pacchetto”, a supporto dell’analisi finanziaria storica e prospettica in ambito agricolo ed agroindustriale d) Sviluppo delle relazioni con il Sistema Bancario; e) Sviluppo delle relazioni con la Rete Alleata; f) Piani di Sviluppo Rurale; g) La riforma della Pac; h) Iniziative specifiche per singoli territori; i) Attivazione Campagne Commerciali tematiche per imprese segmentate già in portafoglio e per la nuova clientela, relative a settori agricoli produttivi di maggiore interesse in termini di sviluppo imprenditoriale; j) Iniziative rivolte ai vari soggetti che operano a livello di singolo territorio quali cooperative, rivenditori di macchine e attrezzature, consorzi agrari, ecc.. Per quanto attiene la presenza territoriale e le risorse professionali impiegate si rimanda al successivo capitolo “STRUTTURA ORGANIZZATIVA”. 22 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. La Rete Alleata È rappresentata da accordi di collaborazione e condivisione sulla base di elementi comuni di sviluppo delle rispettive attività, rivolta alle imprese da entrambe le parti assistite. Nel 2015 la principale rete alleata è stata rappresentata dal Centro di Assistenza Agricola Coldiretti (CAA Coldiretti), ovvero una rete di servizi tecnici al 100% posseduta dall’organizzazione di rappresentanza nazionale in ambito agricolo denominata Coldiretti. Essa ha il compito, nella stretta osservanza delle disposizioni normative e regolamentari, di assistere le imprese agricole associate alla Coldiretti nella predisposizione di documenti e atti necessari all’allestimento funzionale di un fascicolo destinato alla presentazione di istanze di credito/garanzia. Ai sensi del D.Lgs. n. 141/2010, art. 12, l’attività svolta non ricade negli ambiti della mediazione creditizia. Lo strumento attraverso il quale la rete Alleata del CAA Coldiretti s’interfaccia con la nostra rete territoriale diretta è rappresentato dalla piattaforma Web denominata “CRM – CreditAgri”. Si tratta di una applicazione che consente di mettere immediatamente in relazione qualsiasi referente della rete alleata con l’omologo referente della rete diretta, competente per ambito territoriale. Parallelamente prosegue la collaborazione con la rete della Centrale Cooperativa UE.COOP con la quale sono stati individuati e condivisi ambiti di collaborazione e sviluppo delle rispettive attività, intese ad assistere al meglio questa particolare categoria d’imprese a natura mutualistica che sono le cooperative. In ogni caso, l’attività istruttoria/valutativa delle richieste che provengono dalle reti alleate così come l’attività di consulenza ed assistenza, resta di esclusiva competenza della rete diretta del Confidi. Nel corso del corrente anno il sistema delle Reti Alleate avrà un ulteriore sviluppo grazie all’inserimento di una rete distributiva terza di tipo agenziale con la quale si conta, entro il 31 dicembre 2016, di inserire dieci agenti in attività finanziaria nei territori dove la presenza del Confidi è meno capillare. A tale proposito appare utile riepilogare brevemente i principali obiettivi che si intendono perseguire attraverso la Rete Distributiva Agenziale: Assicurare capillarità territoriale nella distribuzione; Introdurre una rete professionale qualificata; Personalizzare i servizi ed i prodotti offerti rispetto alle esigenze delle imprese; Ottimizzare i costi connessi con la fase di distribuzione dei prodotti. - PROCESSO DI GESTIONE DELLA RETE DISTRIBUTIVA ESTERNA La rete distributiva sarà presidiata con meccanismi di controllo adeguati al fine di garantire la conformità ai rispettivo obblighi in materia di: - 23 Prevenzione fenomeni di usura, riciclaggio e finanziamento al terrorismo; Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancarie finanziari; Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Correttezza delle relazioni con la clientela. - Normativa esterna di riferimento per l’intermediario: La Circolare della Banca d’Italia n. 288 del 03 aprile 2015 (ed in particolare il Titolo III, Cap. 1, Sez. V “Esternalizzazione di funzioni aziendali e distribuzione di prodotti e servizi”) rappresenta la principale fonte normativa ai fini del presente Regolamento. Tale disciplina rappresenta il contesto di riferimento all’interno del quale l’intermediario deve muoversi definendo principi e regole sulla base del principio di proporzionalità, ovvero tenendo conto della propria complessità operativa, dimensionale e organizzativa, nonché della natura dell’attività svolta, pervenendo ad un impianto normativo sufficientemente flessibile, tale da non porre ostacoli ai processi valutativi e al contempo di garantire la sana e prudente gestione. Le citate Disposizioni di Vigilanza di Banca d’Italia stabiliscono, in particolare, che: per quanto attiene la “promozione e collocamento e/o conclusione di contratti relativi alla concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma tramite soggetti terzi” gli intermediari devono presidiare i rischi derivanti dalla scelta di esternalizzazione e mantenere la capacità di controllo del processo distributivo. Il rispetto di tali requisiti posti dalla Banca d’Italia passa attraverso la definizione del processo di selezione, gestione e controllo della rete distributiva e di soluzioni organizzative a governo e presidio dei rischi collegati. A tal fine, per la gestione della rete terza di tipo agenziale l’intermediario definirà: • • • • • • 24 un Regolamento di gestione delle reti terze; il processo decisionale per il conferimento dei mandati; le modalità attraverso le quali assicurare che il personale e i soggetti terzi utilizzati per lo svolgimento delle attività e la distribuzione dei propri prodotti siano adeguatamente formati con riferimento alle attività prestate, agli adempimenti in materia di prevenzione dei fenomeni di usura, riciclaggio e di finanziamento al terrorismo, alla normativa in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari e di correttezza delle relazioni con la clientela; le procedure da adottare – anche informatiche – per accertare che i soggetti di cui intendono avvalersi siano iscritti, ove previsto, nei rispettivi albi e monitorare il mantenimento nel tempo di tale condizione; il contenuto minimo del mandato e gli obblighi del soggetto distributore; il corretto svolgimento, nel continuo, dell’attività di distribuzione adottando i presidi necessari a: o assicurare da parte di tali soggetti il rispetto sia delle procedure di distribuzione concordate con l’intermediario sia delle disposizioni ad essi applicabili (ad esempio, disposizioni in materia di trasparenza, usura e antiriciclaggio) da cui possono derivare a carico degli intermediari stessi rischi rilevanti, in particolare di natura legale e reputazionale. Gli intermediari si dotano di procedure e strumenti informatici per il controllo a distanza sull’operato della rete ed effettuano - con cadenza regolare - accessi presso la stessa; Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. ai fini della gestione del rischio di credito, monitorare l’andamento dei finanziamenti erogati tramite la rete distributiva per assicurare la coerenza con le proprie politiche creditizie ed evidenziare in maniera tempestiva eventuali anomalie o peggioramenti nelle performance dei finanziamenti erogati in grado di incidere sul proprio profilo di rischio; i flussi informativi interni volti ad assicurare agli organi aziendali e alle funzioni aziendali di controllo la piena conoscenza e governabilità dei fattori di rischio relativi al processo di distribuzione; a tal fine, mantiene e aggiornano costantemente apposita evidenza dei distributori di cui si avvalgono e dei loro eventuali sub-distributori; controllare efficacemente il processo di distribuzione e i relativi rischi; in tale ambito, individuano, all’interno della propria organizzazione, un responsabile del controllo del processo di distribuzione; identificano le misure attivabili in caso di non corretto svolgimento delle attività affidate al distributore. o • • • Sul piano operativo il processo dei controlli sulla rete distributiva esterna, è da intendersi articolato in base alle seguenti fasi: - verifica dei requisiti di onorabilità, professionalità e regolamentari (ex ante e in via ispettiva su base ricorrente) - monitoraggio e verifica degli SLA contrattuali di performance e di rischio (nel continuo) - monitoraggio dei contatti con la clientela, anche in termini di customer satisfaction (nel continuo) - verifiche di compliance normativa in tema di: trasparenza, privacy, antiriciclaggio e policy interne dell’intermediario (in via ispettiva su base ricorrente) POLITICHE DI INCENTIVAZIONE PRODUTTIVA Il nostro Confidi ha sempre creduto nelle dinamiche evolutive commerciali strettamente connesse al coinvolgimento di tutto l’apparato aziendale, con particolare riferimento al posizionamento ed assegnazione di budget personali, di gruppo, di territorio e di funzione. In linea generale nel corso dell’anno 2015 sono stati assegnati traguardi di produzione sia in termini di valore nominale dei finanziamenti garantiti, sia in termini di corrispettivi derivanti dall’attività dai servizi di assistenza e consulenza alle imprese. L’assegnazione del budget commerciale ha interessato tutte le funzioni provinciali e regionali, riscontrando difficoltà al raggiungimento degli obiettivi attesi, in funzione del credit crunch che ha investito il nostro paese negli ultimi anni ed anche in attesa dell’avvio dei Piani di Sviluppo Rurale che da sempre alimentano e supportano, attraverso la contribuzione pubblica, gli investimenti nel settore agricolo. La stretta creditizia delle banche, l’incremento delle sofferenze, la riduzione dei processi di investimento, la crescente difficoltà (in termini di marginalità reddituale) delle imprese agricole ed una politica creditizia più stringente, hanno determinato l’insieme delle cause che hanno portato ad un ridimensionamento dei risultati attesi. 25 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Il Budget 2016 vede una riformulazione degli obiettivi definiti per Region/Provincia tenendo conto delle risorse assegnate, nonché della storicità a livello operativo del Confidi, della numerosità delle aziende e dei volumi generati in termini di credito agrario da parte delle singole Province. Le politiche di incentivazione produttiva che l’Intermediario intende gestire, quindi, saranno sempre più improntate ad una valutazione non solo quantitativa dei volumi gestiti, ma anche di tipo qualitativo. In particolare a decorrere dall’esercizio 2016 verranno attivati specifici presidi valutativi per verificare con maggiore attenzione la qualità del portafoglio sviluppato attraverso un sistema di incentivazione modulato in funzione della valutazione del rischio assunto (misurato in base a parametri di segmentazione dello scoring assegnato ad ogni impresa), in rapporto ai volumi delle garanzie sviluppate. PARTENARIATI BANCARI Nell’ambito delle relazioni con il sistema bancario, nel corso dell’anno 2015 è proseguita l’attività di convenzionamento con il sistema Bancario che ormai ha raggiunto una buona base di “copertura” in tutte le Regioni. Con alcuni Istituti gli accordi vanno oltre la fase di convenzionamento vero e proprio per sviluppare nuovi e ulteriori elementi di collaborazione continuamente alimentati all’interno di appositi tavoli tecnici e incontri tra le parti. Per tali motivi queste Convenzioni vengono definite “Accordi di Partenariato”. Gli “Accordi di Partenariato”, sviluppati nel corso del 2015 hanno riguardato alcuni Gruppi Bancari che operano a livello nazionale. Alla base dello sviluppo delle relazioni vi è la condivisione degli elementi di valutazione del merito di credito delle Imprese agricole; in tale ambito il nostro modello di valutazione, condiviso con il Consorzio PattiChiari, è diventato un elemento centrale nella relazione in grado di fornire una rappresentazione oggettiva degli elementi economico/patrimoniali determinanti e caratterizzanti le imprese agricole. L’attività dei tavoli tecnici con il sistema Bancario Partner si prefigge lo scopo di sviluppare prodotti e servizi “a canale dedicato”, da gestire unicamente attraverso la nostra rete commerciale e consistenti in prodotti esclusivi a condizioni di mercato riservate alle imprese socie, i cosiddetti “prodotti non da sportello ordinario”. In tal senso nell’ambito dei tavoli tecnici si sono sviluppate le seguenti aree tematiche: a) metodologie di valutazione delle imprese agricole, agroalimentari e della Cooperazione; b) rapporto Banca e Confidi; c) Le garanzie pubbliche; d) iniziative congiunte in campo formativo; e) prodotti dedicati alle imprese assistite dal Confidi; f) Iniziative di valorizzazione del settore agricolo e della Cooperazione. 26 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Tra le Banche Partner ad oggi possiamo annoverare: 1. Gruppo Cariparma – Credit Agricole; 2. Unicredit Banca Spa; 3. Gruppo Intesa Sanpaolo Spa; 4. Banca Nazionale del lavoro Spa; 5. Gruppo Banco Popolare; 6. Banca della Nuova Terra Spa in collaborazione con la Banca Popolare di Sondrio; 7. Monte dei Paschi di Siena S.p.A.; 8. Albaleasing S.p.A.. PARTENARIATI PUBBLICI Nel corso degli anni la consolidata collaborazione partecipativa di diversi enti pubblici ha permesso a CreditAgri, in forza di specifiche leggi di carattere nazionale, di porre in essere un processo di patrimonializzazione del Confidi, imputando a capitale sociale e ad apposita riserva una importante componente di dotazioni di pubblica provenienza, nello specifico: 1. Fondi pubblici gestiti dai Consorzi di garanzia fidi esistenti prima della fusione in CreditAgri Italia e patrimonializzati in virtù delle disposizioni di cui all'art. 1 comma 134 della legge 244/2007 (legge finanziaria 2008); 2. Fondi pubblici patrimonializzati in virtù delle disposizioni di cui all'art. 13 della Legge 326/2003 (c.d. “Legge sui Confidi”) a seguito della fusione per incorporazione in Agrifidi Sardegna (poi CreditAgri Italia) di vari confidi presenti sul territorio nazionale con liberatoria degli enti pubblici interessati; 3. Fondi pubblici patrimonializzati a seguito del c.d. “Decreto Crescita 2.0” (Dl 179/212 convertito con Legge 221/2012); 4. Fondi pubblici di garanzia in gestione e amministrazione. Le consistenze patrimonializzate alla data odierna sono: 1. Fondi pubblici gestiti dai Consorzi di garanzia fidi esistenti prima della fusione in CreditAgri Italia e patrimonializzati in virtù delle disposizioni di cui all'art. 1, comma 134 della legge 244/2007 (legge finanziaria 2008); L'art. 1 comma 134 della Legge 244/2007 ha consentito ai confidi di “imputare al fondo consortile, al capitale sociale o ad apposita riserva i fondi rischi e gli altri fondi o riserve patrimoniali costituiti da contributi dello Stato, delle Regioni o di altri Enti Pubblici esistenti alla data del 30 giugno 2007. Tali risorse sono attribuite unitariamente al patrimonio a fini di vigilanza dei relativi confidi, senza vincoli di destinazione”. In sintesi, dei fondi patrimonializzati 1.800.000 Euro sono stati portati a capitale sociale e 1.739.066 Euro a riserve. 27 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 2. Fondi pubblici patrimonializzati in virtù delle disposizioni di cui all'art. 13 comma 33 della Legge 326/2003 (c.d. “Legge sui Confidi”) a seguito della fusione per incorporazione in Agrifidi Sardegna (poi CreditAgri Italia) di vari confidi presenti sul territorio nazionale con liberatoria degli enti pubblici interessati; L'art. 13 comma 33 della Legge 326/2003 (c.d. Legge sui Confidi) prevede che i confidi possono, anche “in occasione delle trasformazioni e fusioni” “imputare al fondo consortile o al capitale sociale i fondi rischi e gli altri fondi o riserve patrimoniali costituiti da contributi dello Stato, delle Regioni o di altri Enti pubblici...” In virtù di questa norma CreditAgri Italia, previa acquisizione di lettere da parte degli Enti Pubblici erogatori di detti fondi che hanno dato al Confidi la piena disponibilità dei fondi corrisposti ha costituito un apposita riserva di patrimonio, alimentata con detti fondi, per Euro 7.379.260. 3. Fondi pubblici patrimonializzati a seguito del c.d. “Decreto Crescita 2.0” (D.L. 179/212 convertito con Legge 221/2012); L'art. 36 comma 1 della Legge 221/2012 ha stabilito che “i confidi sottoposti entro il 31 dicembre 2013 a vigilanza diretta da parte della Banca d'Italia possono imputare al fondo consortile, al capitale sociale, ad apposita riserva o accantonare per la copertura dei rischi i fondi rischi e gli altri fondi o riserve patrimoniali o finanziamenti per la concessione delle garanzie costituiti da contributi dello Stato, elle Regioni e di altri Enti pubblici esistenti alla data del 31 dicembre 2012.” Con delibera di assemblea ordinaria del 26 giugno 2013 sono stati patrimonializzati fondi per Euro 12.304.139 di cui Euro 3.691.241 a capitale sociale ed Euro 8.612.898 a riserve 4. Fondi pubblici di garanzia in gestione e amministrazione. Qui di seguito lo schema riepilogativo dei fondi pubblici in gestione e amministrazione del Confidi, il cui ammontare al 31.12.2015 è pari ad Euro 3.047.261. Divisione Abruzzo Ca l a bri a Ca mpa ni a Emi l i a Roma gna La zi o Li guri a Lomba rdi a Pes cara Pi emonte Sa rdegna Si ci l i a Trenti no Al to Adi ge Veneto Totale 28 CCIAA 11.221 137.375 305.078 74.227 131.039 35.000 172.093 13.150 67.634 2.011 786.665 1.735.493 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Comune 2.341 3.504 5.845 Provincia 19.269 300.000 319.269 Regione 26.078 301.128 659.448 986.654 Totale 11.221 163.453 305.078 74.227 432.167 35.000 172.093 13.150 67.634 659.448 23.621 300.000 790.169 3.047.261 Si comunica che la CCIAA di Forlì e Cesena ci ha attribuito con determina del 13 Marzo 2015 la somma di Euro 17.913,85 e pre attribuito con determina del 31 Marzo 2015 la somma di Euro 3.733. Infine si evidenzia che nell’anno 2014 nella provincia di Forlì e Cesena abbiamo erogato garanzie a n. 12 aziende per un totale di Euro 955.829. Ai sensi delle Direttive per l’attuazione degli interventi dell’attività di garanzia collettiva dei fidi di cui alla L.R. 21 settembre 2005, n. 11 e successive modifiche e integrazioni si riportano le seguenti tabelle relative all’attività del Confidi sul territorio siciliano: Tabella 1 Importi (euro) relativi a singolo anno Ri chi es to Fi na nzi ato Ga ranti to Controga ranti to Tabella 2 Numero pratiche relative al singolo anno Del i bera te Conces s e Ri ti ra te Controga ra nti te Anno 2014 10.706.808,00 4.900.497,00 1.670.201,00 - Anno 2015 9.445.873,00 5.273.926,95 2.366.871,35 - Differenza (1.260.935) 373.429,95 696.670,35 - Anno 2014 Anno 2015 Differenza 243 204 39 - 198 106 37 - (45) (98) (2) - Tabella 3 Anno 2014 Ga ranzi e ril a s ci ate nel s i ngol o a nno s u fi na nzi a menti a medi o e l ungo termi ne (euro) Anno 2015 Differenza 1.262.884/1.670.201 1.284.407/2.366.871 (pari a l 75,61%) (pa ri al 54,27% ) -21,34% Tabella 4 Numero tota l e pra ti che gara nti te Numero tota l e pra ti che controgara nti te Anno 2014 1.256 7 Anno 2015 1.015 3 Differenza (241) (4) Anno 2014 Anno 2015 Differenza Tabella 5 Importo tota l e ga ranti to Importo tota l e controga ra nti to Tabella 6 Importi (euro) relativi al singolo anno Ammontare fondo ri s chi Ammontare fondo ri s chi quota regi onal e Ammontare Pa tri moni o di vi gi l a nza Es cus s i oni 29 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 17.552.271 17.866.230 313.959 62.455 49.213 (13.242) Anno 2014 Anno 2015 Differenza - - - 32.560.930 29.011.450 (3.549.480) 28.582 - (28.582) Tabella 7 Anno 2014 Anno 2015 Differenza Numero i mpres e tota l e Arti gi a na to Commerci o 1.651 - 1.651 - - Indus tri a Agri col tura 1.651 1.651 - Tabella 8 Movimenti fondi indisponibili C/Banche Fondi indisponibili al 31/12/2014 Banche Per rischi in garanzia Per rischi in sofferenza - - Totale - Fondi indisponibili al 31/12/2015 Movimenti Trasferime Prelievi Recuperi nti a definitivi** sofferenza (*) - - - - - Incrementi - - Rischi in garanzia - - - - Rischi in sofferenza Totale - - - - *somme ri entrate come fondi ris chi in gara nzi a dai fondi in s offerenza a s eguito di recuperi . I fondi di garanzia monetari trovano corri s pondenza nell a voce del pa s si vo fondi ri schi di garanzia . Eventua li differenze trovera nno corri s pondenza i n a ltre pos te del pa ss i vo Tabella 9 Movimenti fondi rischi di garanzia Origine Saldo al 31/12/2014 Incrementi Saldo al 31/12/2015 Utilizzi (*) (**) Contri buti dei cons orzi ati - - - - Contri buti di terzi (s peci fi care) Contri buti del l a Regi one Si ci l i ana Interes s i maturati Interes s i maturati s ul l a quota di perti nenza regi onal e Al tri TOTALE - - - - - - - - - - - - *l a quota uti l i zzi (cos ti tui ta dal l e perdi te defi ni ti ve s u i nterventi i n gara nzi a ) s arà ri parti ta pro - quota Fondo di Prevenzione del Fenomeno dell’usura In applicazione di quanto disposto dalla Legge n. 108/96, art. 15, CreditAgri Italia è gestore del Fondo di Prevenzione del Fenomeno dell’Usura. Al riguardo si rileva come nel corso dell’esercizio 2015 non si sono manifestate le condizioni che abbiano permesso di garantire operazioni di finanziamento a favore delle imprese socie, attraverso l’utilizzo di tale strumento. RICERCA E SVILUPPO: INNOVAZIONE DI PRODOTTI E SERVIZI Le attività che CreditAgri Italia svolge in questo ambito riguardano lo sviluppo di progetti di assistenza e consulenza da fornire alle imprese – socie e non solo, in materia di finanza e gestione aziendale. 30 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Lo sviluppo di tali attività riguarda due filoni generici ed uno specifico per la regione Sardegna: 1. Consulenza su finanziamento; 2. Consulenza continuativa; 3. Attività connesse e strumentali – Legge Regionale n.4/2002 Regione Autonoma Sardegna. 1. Consulenza su finanziamento E’ il servizio di consulenza fornito al socio che presenta una richiesta di rilascio garanzia per un finanziamento bancario. Questo tipo di prestazione permette di fornire al socio/cliente un ritorno informativo delle attività di analisi svolte nel processo di valutazione della richiesta di garanzia. Attraverso il nostro applicativo gestionale viene elaborato un fascicolo aziendale denominato “FARM ADVISORY” che, sfruttando gli stessi dati utilizzati in istruttoria, riproduce ed evidenzia attraverso riclassificazioni di bilancio e grafici le principali informazioni e considerazioni economico-finanziarie sull’azienda. Tale fascicolo, associato ad una lettera di accompagnamento, rappresenta per il cliente l’output dell’attività di consulenza e per CreditAgri Italia il documento che consente di valorizzare il lavoro svolto. Nel caso in cui l’impresa richiedente garanzia sia una società di capitali, la fase istruttoria sull’applicativo gestionale ha una strutturazione diversa ed il fascicolo viene predisposto utilizzando l’applicativo Excel con inserimento manuale dei dati di bilancio. Attualmente è in fase di implementazione sul gestionale la stampa in automatico del “FARM ADVISORY” anche per le società di capitali, al fine di ridurre i tempi di elaborazione manuale e standardizzare il formato del dossier documentale da consegnare alle PMI associate. Lo sviluppo di questo servizio ha contribuito, da un lato, alla “crescita culturale” delle imprese agricole su una materia delicata quale l’analisi economico-finanziaria, dall’altro ha consentito al Confidi di diversificare la propria struttura dei ricavi. Le commissioni che si incassano sono proporzionali all’importo del finanziamento richiesto dal socio, in base alle regole di seguito spiegate. Sono esenti dal pagamento gli affidamenti a breve termine con importo richiesto inferiore o uguale a 25.000 Euro; per quelli di importo superiore è prevista una commissione pari allo 0,5% del finanziamento oltre a una quota fissa di 100 Euro, che diventa 200 Euro per i finanziamenti a breve termine di importo superiore a 100.000 Euro. Per tutti gli affidamenti chirografari ed ipotecari la commissione è calcolata in funzione dell’1% dell’importo di finanziamento richiesto, oltre la quota fissa di 250 Euro che diventa 350 Euro per importi richiesti superiori a 500.000 Euro. E’ previsto un massimale di commissione pari a 8.000 Euro. Nelle tabelle seguenti vengono riepilogati i risultati conseguiti nel corso del 2015, in termini di numero di pratiche deliberate e di relative commissioni ECT maturate ed incassate. 31 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Divisione Credita gri Credita gri Credita gri Credita gri Credita gri Credita gri Credita gri Credita gri Credita gri Credita gri Credita gri Credita gri Credita gri Credita gri Credita gri Credita gri Credita gri Credita gri Credita gri Totale Abruzzo Ba s i li ca ta Cal a bri a Campa nia Emil ia Romagna Fri uli Venezia Giul ia La zi o Li guria Lombardia Ma rche Mol is e Piemonte Pugli a Sardegna Sici li a Tos ca na Trenti no Al to Adi ge Umbria Veneto Numero pratiche 18 19 21 41 206 62 145 43 225 19 7 95 19 123 89 38 16 10 178 1.374 Commissioni da contratto 19.501 24.107 37.759 56.717 468.969 51.089 278.145 39.888 370.597 33.527 16.897 156.165 26.302 142.809 94.706 42.435 34.941 15.079 328.553 2.238.186 Commissioni pagate 13.171 23.314 18.459 35.245 324.637 38.548 220.074 31.720 267.449 22.174 14.152 120.838 15.237 116.695 46.028 40.361 27.462 4.343 196.092 1.575.997 2. Consulenza continuativa Questo tipo di consulenza è rivolto a società o enti che necessitano di un’assistenza qualificata in materia di gestione finanziaria. Il servizio consiste in un supporto continuativo annuo, strutturato in incontri periodici, che consente di arrivare, attraverso una serie di analisi e valutazioni, alla produzione di business plan specifici, contenenti tutte le informazioni sull’azienda utili alla valutazione della sua situazione e anche ad una sua presentazione a terzi interlocutori (in particolare banche). Tale consulenza si esplica attraverso l’assistenza nell’individuazione di operazioni di natura ordinaria o straordinaria, nella gestione dei rapporti con i terzi interlocutori, nel monitoraggio delle azioni intraprese e nell’eventuale individuazione di azioni correttive. L’intervento di CreditAgri Italia può consistere anche nell’assistere l’azienda in situazioni specifiche dalla stessa individuate. Operativamente l’intervento porta, in una prima fase, alla predisposizione di dossier numerici e descrittivi mirati alla valutazione economico-finanziaria del cliente, all’analisi di sostenibilità finanziaria, alla determinazione del fabbisogno finanziario dell’impresa, con identificazione di possibili opzioni attivabili; in una seconda fase si assiste l’azienda nell’eventuale ricerca di Partner finanziari per far fronte al fabbisogno determinato. Tuttavia le operazioni proposte nel corso dell’erogazione del servizio di consulenza non sono necessariamente legate a un finanziamento, ma anche a operazioni strategico- organizzative di altra natura (es.: fusione, acquisizione o riordino di gruppo). Gli incarichi sottoscritti nel corso del 2015 sono stati sedici ed hanno determinano i compensi di seguito riepilogati per area geografica di competenza ed importo: 32 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Divisione Credi ta gri Credi ta gri Credi ta gri Credi ta gri Credi ta gri Credi ta gri Credi ta gri Credi ta gri Totale Emil ia Romagna La zi o Li guri a Piemonte Pugli a Sardegna Tos cana Trenti no Alto Adige Contratti Importo 195.200 30.500 2.440 1.220 21.960 2.074 4.270 1.220 258.884 Numero contratti 2 1 1 1 1 1 2 1 10 Nel corso degli ultimi mesi del 2015 è stato istituito un terzo filone di consulenza legato alle attività connesse e strumentali residuali, ma non è risultato operativo nel corso dell’anno. Si tratta di servizi di Consulenza “a pacchetto”, consistenti in attività di assistenza standard orientate su due filoni, da una parte vi sono analisi storiche e di posizionamento e dall’altra proiezioni economico-finanziarie. Si tratta di un’offerta consulenziale standardizzata, sia con riferimento alle prestazioni fornite, che al prezzario applicato, pertanto di facile ed immediata comprensione e utilizzazione. 3. Attivita’ connesse e strumentali – L.R. n. 4/2002 Regione Autonoma Sardegna Le attività svolte in questo ambito da CreditAgri Italia – Divisione Sardegna - hanno riguardato la rendicontazione alla Regione Autonoma della Sardegna (RAS) delle attività di assistenza e consulenza prestate in favore delle imprese al fine di favorirne l'accesso al credito e migliorarne la gestione finanziaria aziendale. Le attività sono articolate in due filoni: • • Servizi di assistenza tecnico/finanziaria legati all’emissione della garanzia; Servizi di assistenza e consulenza specifica. Servizi di assistenza tecnico/finanziaria legati all’emissione della garanzia La rendicontazione tiene conto delle garanzie rilasciate ai sensi della Legge Regionale 31 gennaio 2002 n. 4, nonché delle prestazioni di assistenza e consulenza a favore delle imprese agricole rese ai sensi della citata norma. Tiene conto, inoltre, della gestione globale del Confidi CreditAgri Italia S.c.p.a. – Sede Operativa Regione Sardegna - in ordine alle attività di funzionamento, alle modalità di esecuzione delle delibere di garanzia assunte dai competenti orfani del Confidi, alle prescrizioni di cui alla Legge Regionale n. 4/2002 - e ad ogni altra osservazione normativa e statutaria. Dalle risultanze delle delibere assunte e dall'esame di ogni fascicolo documentale ed istruttorio delle istanze di garanzia e di assistenza e consulenza, risulta che i beneficiari delle prestazioni sono stati esclusivamente quelli contemplati dalla disciplina di applicazione della citata L.R. n. 4/2002 e le prestazioni dei servizi di assistenza e consulenza sono state dirette unicamente a favorire l'accesso al credito ed a migliorare la gestione finanziaria aziendale attraverso l'assistenza e la consulenza tecnico-finanziaria a favore delle imprese. 33 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. I lavori resi alle imprese sono riferiti esclusivamente a studi per il miglior utilizzo delle fonti di finanziamento, a progetti di fattibilità, ad analisi dei bilanci e degli indici di valutazione finanziaria, analisi previsionali e consulenze economiche e contrattuali in materia di finanza d'impresa, quali attività complementari per l'accesso al credito. Ogni attività di assunzione del rischio di garanzia è stata posta in essere con delibera del competente organo societario che ha agito secondo la normativa interna e nel rispetto dell'indipendenza decisionale da condizionamenti di alcun genere, senza discriminazioni e pregiudizi e secondo valutazioni di merito che hanno caso per caso verificato la correttezza formale e sostanziale delle richieste. La rendicontazione presentata nel corso del 2015 si riassume nei dati di seguito illustrati: Numero pratiche rendicontate 69 Commissioni previste Commissioni incassate 128.542 - Servizi di assistenza e consulenza specifica Nel 2015 lo scrivente Istituto ha svolto attività di assistenza e consulenza specifica destinate a una cooperativa di allevatori di ovini, avente una funzione di supporto alle aziende socie molto importante sul territorio in cui opera. L’erogazione dei servizi è stata perfezionata – come di consueto - in linea con i dettati della LR n. 4/2002 Regione Sardegna. L’attività di consulenza si è svolta con un’analisi finanziaria (check-up) della situazione rinveniente dai bilanci consolidati, un analisi del cash-flow e la verifica dell’equilibrio finanziario. Il fascicolo elaborato (dossier descrittivo e numerico) comprende, oltre alle informazioni di natura camerale, l’ultimo bilancio approvato, una perizia di stima del Patrimonio Sociale, le interrogazioni delle centrali rischi pubbliche (CR - Banca d’Italia) e private (Eurisc - CRIF) ed una riclassificazione degli ultimi bilanci approvati. Sulla base di questi elaborati è stato attribuito un rating all’azienda. In base a quanto osservato in dodici anni di attività gestoria della L.R. n. 4/2002 RAS, l’incasso delle spettanze derivanti dalle attività sopra descritte seguirà probabilmente una tempistica lenta (due/tre anni). Di seguito il riepilogo dei contratti sottoscritti nel corso del 2015: Numero incarichi 1 34 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Spettanze dovute 483.156 SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI CreditAgri Italia in quanto Intermediario Finanziario vigilato, si è dotato di un complesso Sistema dei Controlli Interni (di seguito anche “SCI”), articolato su diversi livelli e funzioni. Il SCI è l’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative che mirano ad assicurare il rispetto delle strategie aziendali ed il conseguimento dell’efficacia e dell’efficienza dei processi, della salvaguardia del valore delle attività a protezione delle perdite, dell’affidabilità e integrità delle informazioni contabili e gestionali, del corretto utilizzo delle risorse aziendali, della conformità delle operazioni alla legge, alla normativa di vigilanza, allo Statuto ed alle disposizioni interne dell’intermediario. Il SCI contribuisce anche al continuo miglioramento, garantendo azioni correttive per l’eliminazione delle anomalie rilevate e la coerente evoluzione dei presidi organizzativi rispetto alle strategie aziendali ed al contesto di riferimento. Il SCI copre tutte le tipologie di rischio significative, cercando, ove possibile, di quantificarne l’impatto. Più precisamente, gli obiettivi che CreditAgri Italia intende perseguire attraverso l’azione delle proprie funzioni di controllo e di governo dei rischi sono: Adeguatezza dell’assetto organizzativo: la struttura organizzativa deve essere adeguata all’operatività della Società ed alla sua evoluzione, sia in termini di volumi che di complessità, nel rispetto del principio di proporzionalità dell’organizzazione degli intermediari; Conformità (Compliance): le procedure aziendali (operative e di controllo) devono essere strutturate e supportate in modo tale da minimizzare il rischio di non conformità associabile alle operazioni aziendali rispetto al complesso delle norme applicabili nonché il rischio reputazionale, avendo sempre riguardo ai volumi, alla complessità ed alla frequenza delle attività aziendali; Gestione dei rischi aziendali: la cooperazione tra le funzioni di controllo e di governo dei rischi deve consentire la corretta e tempestiva gestione da parte del Consiglio di Amministrazione dei rischi aziendali, attraverso flussi informativi al Management idonei ad assicurare la pronta rilevazione, il continuo monitoraggio ed il periodico reporting dei rischi stessi; Gestione dei conflitti d’interesse: il sistema dei controlli interni e di governo dei rischi deve consentire il contenimento, laddove possibile, ovvero la rilevazione e la successiva gestione delle situazioni di potenziale conflitto d’interessi, sia a livello aziendale che personale; Qualità del reporting: il sistema di rilevazione e di registrazione degli eventi gestionali deve consentire la ricostruzione e la verifica delle operazioni e delle aggregazioni dei dati aziendali, a beneficio degli organi e delle funzioni di controllo, sia interne che esterne alla Società; Documentabilità delle attività di controllo: il sistema dei controlli interni deve essere strutturato in modo da consentire in ogni momento le attività di verifica e di ricostruzione delle operazioni necessarie ai fini della revisione sia interna, che esterna. La documentazione delle attività di controllo 35 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. e di revisione interna, inoltre, deve contribuire a facilitare la produzione delle informazioni per le eventuali richieste dell’Autorità di Vigilanza; Trasparenza: il complesso delle attività di controllo e di prevenzione dei rischi deve essere ispirato, tra l’altro, a criteri di trasparenza nei confronti dei clienti. Il SCI comprende diverse tipologie di controllo, articolate su tre livelli: - Controlli di linea (I° livello); Controllo sulla gestione dei rischi (II° livello); Attività di revisione interna (III° livello). Coerentemente con quanto previsto dalla disciplina emanata da Banca d’Italia e dalla Consob, i livelli di controllo sono definiti come segue. I controlli di I° livello sono diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni. Essi sono effettuati dalle stesse strutture produttive (ad esempio controlli di tipo gerarchico sistematici e a campione) o incorporati nelle procedure, anche automatizzate, ovvero eseguiti nell’ambito dell’attività di back office. I controlli di II° livello concorrono alla definizione delle metodologie di misurazione del rischio; in tal caso i controlli di II° livello sono affidati a strutture dedicate, in particolare alle funzioni di: - Risk Management Antiriciclaggio Compliance Le Funzioni di controllo II° livello riportano direttamente all’Organo con funzione di gestione (Consigliere/Amministratore Delegato) e possono avere accesso diretto all’Organo con funzione di supervisione strategica (Consiglio di Amministrazione) ed all’Organo con funzione di controllo (Collegio Sindacale) e comunicano con essi senza restrizioni o intermediazioni. I controlli di III° livello hanno ad oggetto il complesso dei processi e delle procedure che caratterizzano l’attività aziendale, sia di business che amministrativi e di back office. Essi comprendono la valutazione periodica della completezza, della funzionalità e dell’adeguatezza del SCI. I controlli di III° livello sono svolti dalla funzione di: - Internal Audit La Funzione di controllo di III° livello riporta direttamente all’Organo con funzione di supervisione strategica ed ha accesso diretto all’organo con funzioni di controllo. Il Consiglio di Amministrazione, l’Alta Direzione ed il Collegio Sindacale sono regolarmente informati sull’attività da questi svolta. La funzione di Internal Audit si relaziona costantemente con le altre strutture e funzioni aziendali preposte ai controlli, ed in particolare con le funzioni di Risk Management, Antiriciclaggio e Compliance. Tutte le funzioni di controllo di II° e III° livello: 36 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Operano secondo un piano di attività approvato direttamente dal Consiglio di Amministrazione e comunque in relazione ad eventuali eventi di discontinuità nell’attività aziendale ovvero in presenza di specifiche esigenze aziendali; Relazionano gli Organi Sociali con cadenza almeno annuale. Sulla base delle risultanze che emergono dalle informative periodiche delle funzioni di controllo di II° e III° livello, la Società stabilisce i correttivi in termini di interventi: - Formazione Adeguamenti organizzativi Adeguamenti dei sistemi gestionali utilizzati Modifica/integrazione alla normativa interna (regolamenti, procedure, ecc.) Il Sistema dei Controlli Interni della Società verrà completato dal Comitato di Direzione dei Controlli Interni, che è un organo collegiale permanente con compiti consultivi e di coordinamento delle attività delle funzioni di controllo. Tenendo conto delle nuove disposizioni di vigilanza, di cui alla circolare Banca d’Italia n. 288 del 3 aprile 2015 il Consiglio di Amministrazione, nel corso dell’esercizio 2015, ha provveduto ad aggiornare e rivedere l’intera regolamentazione del Sistema dei Controlli Interni. In particolare: - Policy Sistema dei Controlli Interni Regolamento della Funzione Risk Management Regolamento della Funzione Antiriciclaggio Regolamento della Funzione Compliance Regolamento della Funzione Internal Audit Con riferimento alle possibilità di ricorrere all’outsourcing per lo svolgimento di funzioni aziendali di controllo, nel rispetto delle disposizioni dell’Autorità di Vigilanza, la Società ha adottato una policy aziendale in materia di esternalizzazione finalizzata a definire, da una parte, il relativo processo decisionale, dall’altra, atta a presidiare i rischi derivanti dalla scelta di esternalizzazione, a mantenere la capacità di controllo e la responsabilità sulle attività esternalizzate, a preservare le competenze tecniche e gestionali necessarie a reinternalizzare la funzione, ove necessario. Le funzioni di Compliance e Internal Audit, anche per il 2015, sono state esternalizzate; a fronte di tale scelta, sono stati identificati, come previsto dall’attuale normativa, i referenti “interni” di tali funzioni, per garantire un adeguato presidio interno di competenze. Parallelamente la Società, nel corso dell’esercizio 2015, ha ritenuto opportuno, in attuazione dei principi e delle norme che disciplinano il Sistema dei Controlli Interni, con lo scopo di rafforzare i presidi organizzativi in materia di corretto svolgimento delle operazioni ed attività esercitate e proseguire nel percorso di miglioramento continuo dell’assetto aziendale, dotarsi di una funzione di Ispettorato interno. Tale funzione è stata esternalizzata, assegnandone il coordinamento ad una specifica area organizzativa. 37 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Con riferimento alle citate funzioni di controllo citate si riporta di seguito un ulteriore dettaglio delle rispettive competenze e attività. Risk Management La funzione presidia il sistema di rilevazione, monitoraggio e gestione dei rischi della Società, secondo quanto previsto dalle disposizioni di vigilanza e dal modello ICAAP tempo per tempo adottato da CreditAgri Italia, verificando il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e la coerenza dell'operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio-rendimento assegnati. La funzione effettua un’accurata identificazione dei rischi ai quali la società è esposta in relazione alla propria operatività ed ai mercati di riferimento e misura la propria esposizione ai singoli rischi al fine di verificare la propria adeguatezza patrimoniale e di garantire la sana e prudente gestione. La normativa prudenziale di riferimento si articola sui cosiddetti tre “Pilastri”: • Il Primo Pilastro introduce un requisito patrimoniale per fronteggiare i rischi tipici dell’attività finanziaria (di credito, di controparte, di mercato, di cambio e operativi) proponendo agli intermediari metodologie alternative di calcolo dei requisiti patrimoniali in funzione della loro dimensione, complessità ed altre loro specifiche caratteristiche. • Il Secondo Pilastro richiede agli intermediari di dotarsi di una strategia e di un processo di controllo dell’adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica (Internal Capital Adequacy Assessment Process o ICAAP), rimettendo all’Autorità di vigilanza il compito di verificare l’affidabilità e la coerenza dei relativi risultati e di adottare, ove la situazione lo richieda, le opportune misure correttive (Supervisory Review and Evaluation Process o SREP). • Il Terzo Pilastro introduce obblighi di informativa al pubblico riguardanti l’adeguatezza patrimoniale, l’esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei relativi sistemi di gestione e controllo. Tale impianto normativo consente di realizzare per gli intermediari finanziari la vigilanza equivalente a quella bancaria. In attuazione del principio di proporzionalità, che informa tutta la nuova disciplina, la regolamentazione tiene conto delle diversità degli intermediari – in termini di dimensioni, complessità e altre caratteristiche – prevedendo regole differenziate e sollecitando, in via più generale, un’applicazione delle disposizioni coerente con le specificità di ciascun intermediario. La tabella seguente riepiloga i rischi cui l’Intermediario è esposto in relazione alle attività tipiche dallo stesso esercitate. 38 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Pilasto Pri mo Secondo Rischi Rilevanza a fini ICAAP Misurabile SI/NO Metodo di misurazione a fini ICAAP Rischio di credito Ri s chio di controparte Sì No Si Sta ndardizzato Ris chi o di merca to No Rischio operativo Sì Si Metodo ba s e (Ba s i c Indi ca tor Approa ch o BIA) Concentrazione Sì Si Indi ce di Herfi ndahl Tasso Si Si Sempli fica to Sempli fica to Liquidità Si Si Stra tegico Sì No Reputa zi ona le Sì No Res iduo No Gli obiettivi e le politiche della Società in materia di assunzione dei rischi e di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale sono esposti in dettaglio, sia in termini qualitativi sia in termini quantitativi, nella parte “D” della Nota integrativa. La Società, dopo l’approvazione del bilancio di esercizio, procede attraverso il sito internet aziendale agli adempimenti di informativa al pubblico previsti dalla normativa di vigilanza sul terzo pilastro. Antiriciclaggio La funzione ha il compito di prevenire e contrastare la realizzazione di operazioni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, di verificare la coerenza dei processi con l’obiettivo di prevenire la violazione di norme interne ed esterne in materia, in un’ottica di presidio del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo e di verificare l’adeguatezza dei processi e delle procedure al fine di assicurarne il rispetto. Alla funzione Antiriciclaggio sono attribuite attività complesse ed eterogene che impattano trasversalmente sul funzionigramma aziendale, qualificabili come: - Attività di natura legale Attività con valenza organizzativa Attività di natura operativa Attività di controllo Attività formativa I principali adempimenti che la Funzione Antiriciclaggio è chiamata a svolgere sono: 39 • Identificare continuativamente le norme applicabili e valutare il loro impatto sui processi e le procedure interne. • Collaborare nell’individuazione del sistema dei controlli interni e delle procedure finalizzate alla prevenzione e al contrasto dei rischi di riciclaggio. Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. • Verificare l’idoneità del sistema dei controlli interni e delle procedure adottate e proporre le modifiche organizzative e procedurali necessarie o opportune al fine di assicurare un adeguato presidio dei rischi. • Verificare l’affidabilità del sistema informativo di alimentazione dell’Archivio Unico Informatico aziendale. • Collaborare nelle attività formative del personale inerenti la conoscenza delle norme applicabili, alla diffusione di una cultura aziendale fondata sui principi di onestà, correttezza e rispetto dello spirito e della lettera delle norme, al fine di prevenire comportamenti illeciti e/o non conformi a normative e regolamenti in materia di riciclaggio e finanziamento del terrorismo. Nelle sue attività la funzione Antiriclaggio si avvale della collaborazione delle altre funzioni controllo ed in particolare della funzione Compliance. Compliance La funzione ha la finalità di presidiare il rischio di non conformità alle norme e gli associati rischi di eventuali sanzioni giudiziali e/o amministrative, di rilevanti perdite finanziarie e/o danni alla reputazione dell’azienda, attraverso sia attività di consulenza, assistenza e formazione (“ex-ante”), sia attività di verifica di adeguatezza ed efficacia delle procedure ai fini del presidio dei rischi di non conformità (“ex-post”). In linea generale le attività svolte dalla funzione sono suddivise tra l’attività di consulenza e/o assistenza ex ante, nella prevenzione e nella gestione dei conflitti di interesse sia tra le diverse attività svolte dalla Società sia con riferimento ai dipendenti ed agli esponenti aziendali e l’attività di verifica delle procedure ex post ai fini della prevenzione del rischio di non conformità normativo. Le attività poste in essere dalla funzione sono principalmente le seguenti: • Verificare dell’adeguatezza e dell’efficacia delle procedure adottate in termini di individuazione, gestione e controllo del rischio di conformità normativa delle stesse. • Formulare raccomandazioni basate sui risultati dei lavori realizzati. • Prestare consulenza e assistenza agli organi aziendali concernente l’applicazione della normativa che disciplina l’attività della società e le ricadute organizzative e procedurali legate all’adozione di nuove normative. Nel esercizio 2015, la funzione di Compliance è stata svolta da un nuovo outsourcer. Internal Audit La funzione presidia l’affidabilità e la funzionalità complessiva del Sistema dei Controlli Interni, l’adeguatezza e sicurezza del sistema informativo, incluso il piano aziendale di continuità operativa, nonché il monitoraggio, nel continuo, dei rischi aziendali, riportando al Consiglio d’Amministrazione. 40 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. La funzione svolge un ruolo consultivo nei confronti del Consiglio di Amministrazione e dell’Alta Direzione per le azioni di miglioramento del Sistema dei Controlli Interni e per la diffusione in ambito aziendale della “cultura del controllo”. Inoltre, tra le responsabilità della funzione di Internal Audit, vi è anche quella di interfacciarsi, per le materie di competenza, con il Collegio Sindacale e la Società di Revisione. In linea con il Sistema dei Controlli Interni adottato da CreditAgri Italia e nel rispetto della vigente normativa, alla funzione di Internal Audit sono affidati i controlli sovraordinati rispetto a quelli spettanti alle altre funzioni di controllo, che riguardano: • in senso orizzontale, tutte le funzioni aziendali (anche quelle presso le quali sono allocate le funzioni di Compliance, Risk Management e Antiriciclaggio) e le relative risorse (umane, tecniche ed informatiche) e i soggetti in favore dei quali la Società ha esternalizzato delle funzioni aziendali; • in senso verticale, tutti i livelli funzionali. I principali obiettivi della funzione di Internal Audit sono: • Valutare la completezza, l’adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficacia ed efficienza) e l’affidabilità del sistema dei controlli interni e, in generale, della struttura organizzativa. • Valutare l’adeguatezza, l’affidabilità complessiva e la sicurezza del sistema informativo della società (“ICT audit”). • Valutare l’adeguatezza del piano aziendale di continuità operativa o del piano di disaster recovery. • Verificare la regolarità delle diverse attività aziendali, incluse quelle esternalizzate, e dell’evoluzione dei rischi. • Verificare la correttezza dell’operatività della rete distributiva. • Verificare il monitoraggio della conformità alle norme dell’attività di tutti i livelli aziendali. • Accertare il rispetto dei limiti previsti dai meccanismi di delega adottati dalla società, nonché del pieno e corretto utilizzo delle informazioni disponibili nelle diverse attività. • Verificare la rimozione delle anomalie riscontrate nell'operatività e nel funzionamento dei controlli (attività di follow-up). A tali fini, la revisione interna conduce controlli periodici, anche attraverso accertamenti di natura ispettiva, sulla base del piano di audit. La frequenza delle ispezioni è coerente con l’attività svolta, secondo una logica risk-based. Tuttavia sono condotti anche accertamenti casuali e non preannunciati. Sono altresì condotti accertamenti con riguardo a specifiche irregolarità. 41 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Sulla base dei risultati delle verifiche effettuate in base al piano di audit, formula raccomandazioni agli Organi Aziendali e ne verifica l’osservanza. Nel corso dell’esercizio 2015 l’attività di Internal Audit si è svolta secondo metodologie consolidate da parte dell’outsourcer e condivise con la Società, sulla base di quanto indicato nel Piano di Audit 2015 approvato dal Consiglio di amministrazione. Gli ambiti principali sottoposti a controlli e verifiche della Funzione sono stati: - Processi di governance aziendale; Processi operativi; Sistema e processi dei controlli interni. Le verifiche si sono svolte “in loco” presso le sedi territoriali (con il primario obiettivo di valutare l’adeguatezza del sistema dei controlli interni a presidio del Processo del Credito), a livello di sede centrale e da remoto (mediante l’acquisizione e l’analisi di documentazione). Le conclusioni dell’attività svolta durante l’audit (report) sono state trasmesse al Consiglio di amministrazione, al Collegio Sindacale ed al Consigliere Delegato, evidenziando i punti di forza e di miglioramento riscontrati nel sistema di gestione aziendale ed indicando le aree ed i processi suscettibili di miglioramento in funzione dell’adeguatezza ed efficacia del sistema dei controlli interni. Ispettorato L’Ispettorato rappresenta una funzione di controllo, che si affianca alle altre funzioni di controllo di II° e III° livello. L’obiettivo che si è inteso perseguire con l’istituzione della stessa è stato quello di rafforzare ulteriormente il sistema dei controlli interni, attraverso un’attività indipendente ed obiettiva. L’attività è incentrata sulla verifica della regolarità delle diverse attività aziendali, il rispetto delle norme, dei limiti previsti dai meccanismi di delega, l’adeguatezza e corretto funzionamento dei processi e delle metodologie di valutazione delle attività aziendali e la rimozione di eventuali anomalie riscontrate nel funzionamento dei controlli di primo livello. La stessa è risultata funzionale e sinergica rispetto alle verifiche poste in essere dalle altre funzioni istituzionali di controllo di II° e III° livello. Le verifiche ispettive sono svolte con sopralluoghi presso le sedi territoriali della Società adottando uno schema risk oriented, comprendente tutti gli aspetti aziendali, fonti di possibili criticità, sulla base delle modalità operative adottate, il contesto e gli ambiti di riferimento territoriale ed economico. L’analisi di tali aspetti è stata effettuata distinguendo i profili di efficacia, efficienza e sicurezza dell’attività svolta, operando una classificazione tra rischi di non conseguimento degli obiettivi di business, rischi riconducibili a diseconomie di gestione e rischi di natura patrimoniale, legale e reputazionale. Le attività poste in essere nel corso dell’esercizio 2015, sono risultate articolare in diverse fasi, quali: - la preparazione: riconducibile all’analisi delle informazioni qualitative e quantitative concernenti le strutture oggetto di verifica; 42 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. - - - l’accertamento in sito: comprendente un esame a campione della documentazione riguardante l’attività di rilascio delle garanzie, la valutazione degli aspetti riguardanti l’azione commerciale e la verifica delle strutture logistiche e delle problematiche ad esse connesse; l’analisi: riconducibile all’elaborazione delle risultanze emerse durante la fase di “verifica in loco”, adottando la metodologia sopra descritta, al fine di pervenire ad un risultato quantitativo relativo alla struttura ispezionata; il report: inerente la predisposizione di una specifica relazione sintetica riguardante la sede territoriale visitata volta a fornire i risultati complessivi, in termini di valutazione espresse e di rilevanza quantitativa dell’attività di business esaminata. Le risultanze dell’attività di ispettorato sono state trasmesse, con periodicità trimestrale, al Consigliere Delegato ed all’area interna di coordinamento. ALTRE FUNZIONI ESTERNALIZZATE La Società ha deciso, sin dal 2011, di affidare in outsourcing la fornitura e la gestione degli applicativi, e del relativo patrimonio informativo, a supporto dell’operatività aziendale, ad un provider ritenuto in possesso delle competenze tecniche e professionali richieste per l’espletamento dell’attività. In parallelo, ha provveduto alla nomina di un referente interno per la funzione, al fine di mantenere un adeguato presidio interno di competenze tecniche. Il Consiglio di Amministrazione, nell’esercizio 2015, ha adeguato/aggiornato le disposizioni interne inerenti la policy in materia di esternalizzazione delle funzioni aziendali con lo scopo di adottare un sistema di regole di riferimento finalizzato a garantire una sempre maggiore trasparenza dei processi di selezione, controllo e mitigazione dei rischi connessi all’attività svolta dagli outsourcer. AGGIORNAMENTO DOCUMENTO PROGRAMMATICO SULLA SICUREZZA La Società pone una particolare attenzione al tema del trattamento e della protezione dei dati personali, sia nei rapporti interni con i propri dipendenti e collaboratori, sia verso l’esterno nei rapporti con i soci-clienti e fornitori. A tal riguardo, pur non sussistendo più l’obbligo di redazione del Documento Programmatico della Sicurezza, come previsto ai sensi del Decreto Legge semplificazioni del 3 febbraio 2012 art. 45 comma D, CreditAgri Italia ha deciso comunque di mantenere in vigore il suddetto Documento, in quanto rappresenta, nell’ottica di una sana e prudente gestione, un fondamentale supporto agli adempimenti previsti dalla normativa in materia. Alla luce di ciò, la Società prevede con cadenza annuale l’attività di revisione del DPS. ALTRI FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI NELL’ESERCIZIO Non si rilevano altri fatti di rilievo interventi nell’esercizio. 43 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. CONTINUITA’ AZIENDALE Per quanto attiene alla continuità aziendale, gli Amministratori del Confidi secondo quanto richiesto da Banca d’Italia, Consob ed Isvap nei documenti congiunti n° 2 del 6 febbraio 2009 e n° 4 del 3 marzo 2010, hanno svolto accurate analisi in merito alle incertezze connesse alle problematiche inerenti i rischi di credito e di liquidità, alla redditività attuale ed attesa del Confidi, al piano di rimborso dei debiti, alla qualità delle garanzie rilasciate, alla possibilità di accesso a risorse finanziarie, tutti fattori determinanti sulla sussistenza del presupposto della continuità aziendale in un futuro prevedibile Svolte accurate valutazioni sulla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, conformemente alle previsioni di cui al principio contabile IAS 1, il Consiglio di Amministrazione assicura che il progetto di bilancio del Confidi è stato redatto e predisposto nel presupposto della continuità aziendale, continuità aziendale che è connessa alla capacità patrimoniale della Società di coprire in maniera più che adeguata i complessivi rischi ai quali è esposta nonché alla sua capacità reddituale, al fine di assicurare e consentire lo sviluppo dell’operatività a favore delle Imprese Socie e di rispettare i citati principi di sana e prudente gestione. Al riguardo, esaminati i rischi e le incertezze connessi all’attuale contesto macroeconomico ed al peggioramento del portafoglio, considerata la liquidità del Confidi, nonostante il perdurare della congiuntura, che probabilmente caratterizzerà anche i prossimi mesi, la selettività, la ristrettezza ed i tempi lunghi con cui le banche accordano il credito, è ragionevole ipotizzare un miglioramento dei livelli di operatività del Confidi grazie al rilascio della garanzia mutualistica a prima richiesta, controgarantita dal Fondo Centrale di Garanzia presso cui il Confidi è accreditato. L’EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE La centralità di CreditAgri Italia e la sua capacità di trasformarsi in leader della garanzia e della consulenza a favore delle imprese operanti nel settore agro-alimentare già a partire da questo anno 2016 sarà determinata dalla capacità di porre in essere scelte strategiche legate ai seguenti importanti asseti gestionali e funzionali: - - - - 44 una rivisitazione della gestione del rischio di credito attraverso l’utilizzo sistematico delle controgaranzie con particolare riferimento alle attività riconducibili ai Fondi gestiti da Medio Credito Centrale e da Ismea; un pricing delle garanzie rimodulato in funzione dei costi di maggior accantonamento derivante dall’incremento delle posizioni deteriorate con particolare riferimento alle sofferenze; un riassetto delle funzioni commerciali territoriali attraverso un processo di formazione e qualificazione del personale attivo nelle singole Region che possa maggiormente qualificare l’offerta di servizi con un taglio consulenziale medio-alto in grado di soddisfare le esigenze delle PMI più qualificate ed affermate nel mercato; un “cambio di passo” a livello di direzione centrale in ordine alla esigenza di strutturare in modo adeguato una direzione commerciale e marketing in grado di apportare scientificità ad ogni processo di pianificazione e attuazione di azioni di penetrazione commerciale verso un tessuto imprenditoriale di elevato standing; una profonda ri-programmazione delle relazioni con il sistema bancario, coesa verso un modello di partenariato tecnico-commerciale più vicino al territorio, che veda più attiva e dinamica l’attività di aggiornamento di prodotti/servizi e relative condizioni riservate alla nostra Azienda, maggiormente Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. - - - competitive sotto il profilo della tempistica di gestione delle singole pratiche e certamente più appetibile sotto l’aspetto del servizio consulenziale di natura “sartoriale”; una Rete Alleata – come quella dell’Organizzazione Coldiretti- più propositiva e in grado di interfacciarsi con le PMI più performanti del mercato di riferimento, proattiva nel promuovere iniziative seminariali e informative a favore della base associativa agro-alimentare, strutturata per rappresentare al meglio un front desk per le PMI in grado di fare da collettore evoluto tra le esigenze creditizie e finanziarie d’impresa e gli enti bancari/finanziari specializzati nel tradurre in offerta avanzata e strutturata ogni qualsivoglia sostenibile iniziativa; una direzione crediti evoluta e preparata a gestire istanze di garanzia sempre più complesse e articolate, legate non solo alle comuni esigenze di sostegno per l’accesso al credito agrario tradizionale, ma anche e soprattutto al credito destinato a realizzare investimenti innovati sul piano dei processi e dei prodotti, avanzati sotto l’aspetto della tecnologia, strutturati in base all’articolazione dell’investimento (impianti innovati di biomasse, produzione di agro-energie, tecniche di coltivazioni idroponiche, internazionalizzazione B2B di prodotti agroalimentari di eccellenza, ecc.); il posizionamento di una Rete Distributiva parallela organizzata attraverso l’ingresso di Mediatori Creditizi e Agenti in Attività Finanziaria iscritti e abilitati in apposito Albo tenuto dall’OAM. La Rete servirà per ridurre l’impatto dei costi fissi e trasformare quanto più possibile l’attuale imputazione di costo della distribuzione da fisso a variabile, ma avrà una valenza straordinaria anche in termini di maggior presidio locale con particolare riguardo alle aree geografiche che in questo momento non hanno una presenza capillare delle nostre sedi dirette (Campania, Toscana, Calabria, Sicilia e Puglia). FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO Non si rilevano fatti di rilievo intervenuti nel corso del primo trimestre del 2016. PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DESTINAZIONE DELL’UTILE Il Risultato d’esercizio, al netto delle imposte, si chiude con una perdita pari ad Euro 4.363.516, che si propone di rinviare a nuovo. 45 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. PROSPETTI DI BILANCIO 46 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. STATO PATRIMONIALE Voci dell'attivo 10. Ca s s a e di s poni bi l i tà l i qui de 31/12/2015 31/12/2014 939 1.261 4.791.573 5.447.791 30.314.122 301.712 31.212.312 301.712 3.858.222 4.014.448 110. Atti vi tà i mma teri a l i 277.010 418.301 120. Atti vi tà fi s ca l i : a) correnti 180.786 180.786 149.186 149.186 11.450.695 11.994.314 51.175.058 53.539.325 40. Atti vi tà fi na nzi a ri e di s poni bi l i per l a vendi ta 60. Credi ti 90. Pa rteci pa zi oni 100. Atti vi tà ma te ri a l i 140. Al tre a tti vi tà TOTALE ATTIVO Voci del passivo e del patrimonio netto 10. Debi ti 70. Pa s s i vi tà fi s ca l i : a) correnti 90. Al tre pa s s i vi tà 100. Tra tta mento di fi ne ra pporto del pers ona l e 31/12/2015 2.451.428 31/12/2014 2.393.320 270.489 209.135 270.489 17.916.266 209.135 16.601.712 870.298 681.825 120. Ca pi ta l e 10.138.116 9.885.541 150. Sovra pprezzi di emi s s i one 160. Ri s erve 1.277.212 19.520.371 1.167.492 19.669.610 170. Ri s erve da va l uta zi one 180. Uti l e (Perdi ta ) d'es erci zi o TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 47 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 3.094.395 3.079.930 (4.363.516) (149.240) 51.175.058 53.539.325 CONTO ECONOMICO Voci 10. Inte re s s i a tti vi e proventi a s s i mi l a ti 20. Inte re s s i pa s s i vi e oneri a s s i mi l a ti MARGINE DI INTERESSE 30. Commi s s i oni a tti ve 40. Commi s s i oni pa s s i ve COMMISSIONI NETTE 50. Di vi dendi e prove nti s i mi l i 90. Uti l e/perdi ta da ces s i one o ri a cqui s to di : a) attività finanziarie MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 100. Retti fi che/ri pres e di va l ore nette per deteri ora mento di : a) attività finanziarie b) altre operazioni finanziarie 110. Spes e a mmi ni s tra ti ve 120. 130. 160. 190. 48 a) spese per il personale b) altre spese amministrative Retti fi che/ri pres e di va l ore nette s u a tti vi tà ma teri a l i Retti fi che/ri pres e di va l ore nette s u a tti vi tà i mma teri a l i Al tri proventi e oneri di ges ti one RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE Impos te s ul reddi to del l 'es erci zi o del l 'opera ti vi tà corrente UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 31/12/2015 31/12/2014 137.815 (14.127) 123.688 6.155.367 (7.432) 6.147.935 3.788 (14) (14) 6.275.396 (2.122.593) (121.270) (2.001.323) (8.405.432) 193.618 (18.779) 174.840 7.818.938 (16.562) 7.802.376 3.761 2.895 2.895 7.983.871 (1.131.620) (164.418) (967.202) (7.829.324) (6.040.754) (2.364.678) (174.545) (141.387) 475.534 (4.093.027) (4.093.027) (270.489) (4.363.516) (4.363.516) (5.620.119) (2.209.205) (176.646) (118.509) 1.332.124 59.895 59.895 (209.135) (149.240) (149.240) PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA Voci 10. Utile (Perdita) d'esercizio 31/12/2015 (4.363.516) 31/12/2014 (149.240) 3.009 (121.851) 11.455 14.465 (4.349.052) 313.542 191.691 42.451 Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 40. Pi a ni a benefi ci defi ni ti Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 100. Atti vi tà fi na nzi a ri e di s poni bi l i per l a vendi ta 130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 49 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Capitale Sovrapprezzo emissioni Patrimonio netto al 31.12.2014 Redditività complessiva esercizio 2014 Altre variazioni Variazioni strumenti di capitale Acquisto azioni proprie Emissioni nuove azioni Variazioni di riserve Dividenti e altre destinazioni Riserve Distribuzione straordinaria dividendi Variazioni de ll'es e rcizio Ope razioni sul patrim onio netto Allocazione ris ultato es ercizio precede nte Esistenze al 01.01.2014 Modifica saldi apertura Esistenze al 31.12.2013 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 8.961.375 - 8.961.375 - - - - - - - 924.165 - 9.885.540 999.492 - 999.492 - - - - - - - 168.000 - 1.167.492 873.741 - - - - - - - - - - - - - - a) di utili b) altre 82.532 956.273 - 18.713.330 - - - - - - - - - - - - - - - - - - Azioni proprie - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 191.691 (149.240) 3.079.937 (149.240) 42.451 33.653.333 Redditività complessiva esercizio 2015 Altre variazioni Variazioni strumenti di capitale Emissioni nuove azioni Variazioni di riserve Dividenti e altre destinazioni 1.091.990 Variazioni de ll'es e rcizio Ope razioni sul patrim onio netto Allocazione ris ultato es ercizio precede nte Riserve Modifica saldi apertura - Distribuzione straordinaria dividendi (82.532) Acquisto azioni proprie 82.532 34.118.003 (1.599.110) 32.518.892 Esistenze al 31.12.2014 Patrim onio netto 20.255 2.888.246 - - 62.277 50.508 (175) - Utile (Perdita) di esercizio 2.837.738 - Strumenti di capitale Esistenze al 01.01.2015 Riserve da valutazione 873.741 20.383.379 (1.669.874) 18.713.506 Patrimonio netto al 31.12.2015 Riserve: Capitale 9.885.540 - 9.885.540 - - - - - - - 252.576 - 10.138.116 Sovrapprezzo emissioni 1.167.492 - 1.167.492 - - - - - - - 109.720 - 1.277.212 Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione 956.273 - 956.273 18.713.330 - 18.713.330 - 3.079.937 - - - - - - - - - 807.041 - - - - - - - - 18.713.330 - - - - - - - - 14.464 Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - Azioni proprie - - - - - - - - - - - - - 149.240 - - - - - - - - - - - - - - Utile (Perdita) di esercizio Patrim onio netto 50 3.079.937 (149.240) (149.240) 33.653.333 (149.240) - 33.653.333 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 3.094.395 (4.363.516) (4.363.516) 362.296 (4.349.053) 29.666.577 RENDICONTO FINANZIARIO Importo 31/12/2015 31/12/2014 A. ATTIVITA' OPERATIVA 1. Gestione - risultato d'esercizio (+/-) - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) - rettifiche di valore nette per deterioramento (+/-) - rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immaterali (+/-) - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) - imposte e tasse e crediti d’imposta non liquidati (+/-) - rettifiche di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-) - altri aggiustamenti (+/-) 2. Liquidità generate/assorbita dalle attività finanziarie - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie valutate al fair value - attività finanziarie disponibili per la vendita - crediti verso banche - crediti verso enti finanziari - crediti verso la clientela - altre attività 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - debiti verso banche - debiti verso enti finanziari - debiti verso la clientela - titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie valutate al fair value - altre passività Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da - vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - vendite di attività materiali - vendite di attività immateriali - vendite di rami d'azienda 2. Liquidità assorbita da - acquisti di partecipazioni - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali - acquisti di rami d'azienda Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento C. ATTIVITA' DI PROVVISTA - emissioni/acquisti di azioni proprie - emissioni/acquisti di strumenti di capitale - distribuzione dividendi e altre finalità Liquidità netta generata/assorbIta dall'attività di provvista LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 51 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. (1.805.395) (4.363.516) 1.863.464 (149.240) 1.886.618 315.933 234.170 121.303 97 2.187.838 655.287 783.032 237.500 512.019 (727.478) (10.846) (32.840) 101.794 (785.586) (345.038) 1.328.420 295.155 310.327 78.801 (3.672.115) 271.140 (1.705.096) (305.244) (1.932.915) 1.216.571 (13.137) (31.324) 267.244 993.788 (592.084) 3.864 3.864 (21.446) (21.351) (95) (17.582) (501.330) (335.395) (165.935) (501.330) 362.298 362.298 (322) 1.092.165 1.092.165 (1.249) RICONCILIAZIONE Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 52 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Im porto 31/12/2015 31/12/2014 1.261 2.508 (322) (1.246) 939 1.261 NOTA INTEGRATIVA 53 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. PARTE A - POLITICHE CONTABILI 54 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. A.1. PARTE GENERALE Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai Principi contabili internazionali Il bilancio al 31 dicembre 2015 è stato redatto secondo i Principi Contabili Internazionali e gli International Financial Reporting Standards e relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Commitee, emanate dall’International Accounting Standards Board, omologate dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario 1606 del 19 luglio 2002 e dai successivi Regolamenti Comunitari omologati dalla Commissione Europea, in base ai provvedimenti emanati in attuazione dell’articolo 9 del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 nr. 38 ed in ottemperanza a quanto previsto dal Provvedimento della Banca d’Italia del 15 dicembre 2015 «Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex articolo 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM». A livello interpretativo e di supporto nell’applicazione dei Principi Contabili Internazionali sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione Europea: - Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements emanato dallo IASB nel 2001; - Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti, predisposti dallo IASB e/o dall’IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee) a complemento dei principi contabili emanati; - documenti interpretativi sull’applicazione degli IAS/IFRS in Italia, predisposti e redatti dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI). Sezione 2 – Principi generali di redazione Il Bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario (elaborato applicando il metodo “indiretto”), dalla Nota Integrativa ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione. Il Bilancio è redatto in Euro: lo Stato Patrimoniale, il Conto Economico, il Rendiconto Finanziario, il Prospetto della redditività complessiva, il Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto sono esposti all’unità di Euro. Ai sensi dello IAS 1 paragrafo 18 si dichiara che non sono state effettuate deroghe agli IAS/IFRS. Il bilancio di esercizio è stato redatto facendo riferimento ai principi generali dettati dallo IAS 1, di seguito sintetizzati: Continuità aziendale Le attività, le passività e le operazioni “fuori bilancio” sono valutate secondo valori di funzionamento della Società, in quanto destinate a durare nel tempo. 55 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Competenza economica I costi ed i ricavi sono rilevati in base alla maturazione economica e secondo criteri di correlazione, a prescindere dal momento del loro regolamento monetario. Coerenza di presentazione Nella presentazione e nella classificazione delle voci sono adottati gli schemi predisposti dalla Banca d’Italia per i Bilanci degli Intermediari Finanziari. Essi sono mantenuti costanti nel tempo, allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni, salvo che la loro variazione sia richiesta da un Principio Contabile Internazionale o da una interpretazione, oppure renda più appropriata, in termini di significatività e di affidabilità, la rappresentazione dei valori. Se un criterio di presentazione e classificazione viene cambiato, quello nuovo si applica – ove possibile – in modo retroattivo; in tal caso vengono anche indicati la natura ed il motivo della variazione, nonché le voci interessate. Informativa comparativa Le informazioni comparative dell’esercizio precedente sono riportate per tutti i dati contenuti nei prospetti di bilancio, a meno che un Principio Contabile Internazionale o una interpretazione non prescrivano o consentano diversamente. Sono incluse anche informazioni di natura descrittiva, qualora utili per una migliore comprensione dei dati. Aggregazione e rilevanza Tutti i raggruppamenti significativi di voci con natura o funzione simili sono riportati separatamente. Gli elementi di natura o funzione diversa, se rilevanti, vengono presentati in modo distinto. Divieto di compensazione Attività e passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro, salvo che ciò non sia richiesto o consentito da un Principio Contabile Internazionale, o da una interpretazione, oppure dagli schemi predisposti dalla Banca d’Italia per i bilanci degli Intermediari Finanziari. Contenuto dei prospetti contabili Stato Patrimoniale e Conto Economico Gli schemi di Stato Patrimoniale e Conto Economico rispecchiano fedelmente quelli definiti dalla Banca d’Italia. Nel Conto Economico i ricavi sono indicati senza segno, mentre i costi sono indicati tra parentesi. Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Il prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto è presentato secondo il prospetto previsto dalle “Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM” emanate in data 15 dicembre 2015. Nel prospetto vengono riportate la composizione e la movimentazione dei conti di Patrimonio Netto, intervenuta nell’esercizio di 56 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. riferimento del bilancio ed in quello precedente, suddivisi tra capitale sociale, riserve di capitale, di utili e da valutazione di attività o passività di bilancio e risultato economico. Rendiconto finanziario Il prospetto dei flussi finanziari intervenuti nell’esercizio di riferimento del bilancio ed in quello precedente è stato predisposto seguendo il metodo “indiretto”, in base al quale l’utile o la perdita dell’esercizio sono rettificati dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria (costi e ricavi non monetari), da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall’attività di investimento o finanziaria. I flussi finanziari sono suddivisi tra quelli derivanti dall’attività operativa, quelli generati dall’attività di investimento e quelli prodotti dall’attività di provvista. Nel prospetto i flussi generatisi nel corso dell’esercizio sono indicati senza segno, mentre quelli assorbiti sono indicati tra parentesi. Prospetto della redditività complessiva Il prospetto, predisposto in base a quanto previsto dal nuovo IAS 1, evidenzia tutti i ricavi ed i costi dell’esercizio, inclusi quelli che sono rilevati direttamente nel Patrimonio Netto. Contenuto della Nota integrativa La Nota integrativa comprende le informazioni previste dai principi contabili internazionali e dal Provvedimento della Banca d’Italia del 15 dicembre 2015 «Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex articolo 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM»., ad eccezione della Sezione 4.2 “I fondi propri e i coefficienti di vigilanza” che decorre dal bilancio riferito all’esercizio chiuso o in corso al 31 dicembre 2016. Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del Bilancio Nel periodo intercorso tra la chiusura del Bilancio e la data di approvazione, non si sono verificati eventi tali da incidere in misura apprezzabile sui risultati economici e tali che i principi contabili richiedano di darne menzione nella Nota Integrativa. Si rimanda, comunque, a quanto illustrato nella Relazione sulla Gestione relativamente agli eventi successivi alla data di riferimento del Bilancio ed all’evoluzione prevedibile della gestione. 57 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Sezione 4 – Altri aspetti 4.1 Utilizzo di stime ed assunzioni nella predisposizione del bilancio di esercizio Ai sensi del paragrafo 125 dello IAS 1, si segnala che la redazione del bilancio d’esercizio al 31.12.2015 richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull'informativa relativa alle attività e passività potenziali. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale, anche avvalendosi del supporto di consulenti esterni, sono in particolare: • • • la determinazione della cosiddetta “quota rischio” dei flussi commissionali relativi alle garanzie rilasciate per le quali è previsto che le commissioni vengano corrisposte anticipatamente in un’unica soluzione; l'utilizzo di modelli valutativi per la quantificazione delle rettifiche e delle riprese di valore delle esposizioni di rischio ("deteriorate" ed "in bonis") rappresentate dai crediti per cassa e dalle garanzie rilasciate nonché, più in generale, per la determinazione del valore delle altre attività finanziarie esposte nella situazione patrimoniale ed economica; la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri. Si precisa che, con riferimento alla determinazione del “Fondo rischi per garanzie prestate” a copertura del rischio di insolvenza latente sulle complessive garanzie rilasciate e con particolare riferimento al comparto delle garanzie deteriorate, il Confidi ha formulato le proprie stime modulando il processo di valutazione sottostante secondo un approccio misto, basato sul rischio. In coerenza con le best practices di mercato sono state effettuate valutazioni analitiche puntuali per tutte le posizioni classificate a sofferenza sopra una determinata soglia di importo (c.d. soglia di significatività), mentre in tutti gli altri casi - posizioni ad inadempienza probabile o scadute deteriorate e posizioni sotto soglia - si è proceduto con valutazioni di portafoglio su base collettiva, seguendo una metodologia storica/statistica mutuata da quanto fatto con riferimento alla valutazione del portafoglio in bonis, ma differenziando la probabilità di defualt (PD) per le rispettive categorie di rischio (sofferenze, inadempienze o scadute deteriorate). La soglia di significatività, fissata a 100 mila Euro, è stata determinata con il duplice obiettivo di evitare l’eccessiva numerosità delle posizioni da analizzare e di coprire almeno la metà del valore del portafoglio di rischio considerato. Le valutazioni analitiche si sostanziano in una relazione quali-quantitativa che contiene una sintesi argomentata delle informazioni collazionate ed una valutazione puntuale dell’intensità e dei tempi delle perdite attese. Le valutazione analitiche sono effettuate dalla Funzione Legale. La Direzione Processi e Contenzioso, con il supporto e la supervisione del Central Manager Area Tecnico Operativa e Controlli e con il contributo del Risk Management, le rivede. Il Risk Management valuta l’adeguatezza ex ante ed ex post del processo e relaziona gli Organi Sociali sui risultati e sui relativi impatti economico-patrimoniali. 58 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Si evidenzia che il processo di valutazione del portafoglio garanzie così descritto è pienamente operativo a valere dal presente bilancio e che lo stesso rappresenta un primo punto di arrivo nel percorso di continuo affinamento e rafforzamento delle politiche di gestione dei rischi. Si osserva inoltre che, in fase di prima applicazione di tali criteri, considerando che le valutazioni analitiche hanno inciso su uno stock di esposizioni deteriorate già svalutate, si è stabilito che le risultanze ottenute sull’intero portafoglio deteriorato non potessero in ogni caso risultare migliorative rispetto alla situazione esistente e, pertanto, non dovessero essere tali da generare riprese di valore rispetto agli accantonamenti già effettuati. In particolare, si evidenzia che nel corso dell’esercizio si è verificato un incremento delle garanzie deteriorate, con particolare riferimento alla categoria “sofferenze”. Al riguardo, i parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei connessi fondi rischi per garanzie prestate deteriorate sono significativamente influenzati dalle informazioni assunte in merito autonomamente, nonché dalla adeguatezza e tempestività delle informazioni ottenute dagli Istituti convenzionati. Non si può quindi escludere che, anche nell’immediato futuro, eventi oggi non prevedibili possano produrre rettifiche dei valori contabili delle diverse componenti esposte nel presente bilancio d’esercizio. 4.2 Aggiornamento della definizione di attività deteriorate Lo scorso 9 gennaio 2015 la Commissione Europea ha approvato il Regolamento di esecuzione (UE) 2015/227, di modifica/integrazione del Regolamento (UE) n. 680/2014, con il quale sono state adottate le norme tecniche di attuazione (ITS) relative alle esposizioni deteriorate (“non-performing exposures”) e a quelle oggetto di concessioni (“forborne exposures”) e integrato, nell’ambito delle segnalazioni statistiche consolidate armonizzate (FINREP), il set di informazioni richieste ai gruppi di banche e SIM relativamente alle due richiamate fattispecie. Per esposizione non-performing si intende quella che soddisfa entrambe, od anche una sola, delle seguenti condizioni (par. 145 ITS): - il perdurare di uno scaduto (past-due) per oltre 90 giorni, continuativo e non cumulabile per periodi intermedi parziali; - si ritiene che il debitore non sia in grado di fare fronte integralmente (nei termini previsti) alle proprie obbligazioni senza che venga realizzato un collaterale (garanzia), indipendentemente dalla presenza di insoluti e dal numero di giorni di ritardo nel pagamento La classificazione si applica anche agli impegni di firma per il relativo valore nominale, se, quando utilizzato, determina un’esposizione che presenta il rischio di non essere soddisfatta nei termini previsti senza ricorrere al realizzo di un collaterale (par. 152 ITS) L’ITS definisce, inoltre, “esposizioni forborne” quelle derivanti da “concessioni” operate in presenza di entrambe le seguenti due condizioni: 59 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. il “debitore”, per proprie difficoltà di tipo finanziario, è (o è prossimo a diventare) incapace di rispettare i termini del contratto; il finanziatore effettua una concessione favorevole al “debitore” in ragione delle difficoltà evidenziate. L’identificazione di tali esposizioni è quindi vincolata al verificarsi di specifiche condizioni relative alla presenza di difficoltà del “debitore” (anche non in atto) nel ripagamento del debito, associate ad azioni gestionali da parte dell’Istituto finalizzate al superamento di tali difficoltà (misure di forbearance) Al fine di garantire un’unica nozione di attività finanziarie deteriorate, a livello individuale e consolidato, applicabile al complesso degli intermediari vigilati, la Banca d’Italia ha esteso il campo di applicazione delle nozioni EBA di “non-performing exposure” e di “forbearance” anche alle banche e SIM a livello individuale, nonché agli altri intermediari finanziari, apportando le opportune modifiche alle regole prudenziali collegate. Tra le principali modifiche apportate si evidenzia che: - sono state abrogate le nozioni di “esposizioni incagliate” e di “esposizioni ristrutturate”; - le attività finanziarie deteriorate risultano ora ripartite nelle categorie delle sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate; l’insieme delle categorie richiamate corrisponde all’aggregato delle “non-performing exposures” di cui all’ITS citato. In linea di continuità con la precedente regolamentazione, le nuove classificazioni della Banca d’Italia preservano la differenziazione di rischiosità tra le diverse classi di rischio. A riguardo si precisa che: 60 - la definizione di sofferenze è rimasta invariata rispetto alla disciplina precedente; - le inadempienze probabili (cd unlikely to pay) sono il risultato della valutazione del Confidi circa l’improbabilità che il debitore adempia integralmente alle proprie obbligazioni per capitale e interessi, senza il ricorso ad azioni quali l’escussione delle garanzie. Tale valutazione prescinde dalla presenza di eventuali importi scaduti e non pagati. La normativa precisa che non è necessario attendere il sintomo esplicito di anomalia laddove sussistano elementi che implicano una situazione di rischio di inadempimento del debitore (ad es. crisi del settore industriale in cui opera il debitore); - le regole di classificazione tra gli scaduti sconfinanti sono al momento invariate (anche se a breve potrebbero essere modificate sulla base di nuove indicazioni attese da parte dell’EBA con riferimento alla soglia di materialità applicabile per il riconoscimento dello scaduto rilevante); - viene introdotto il concetto di “forbearance measures” (ovvero, concessioni - attraverso modifiche ai precedenti termini e condizioni contrattuali o il rifinanziamento totale o parziale del debito accordate al debitore che presenta o sta per presentare difficoltà finanziarie) trasversale alla categoria (bonis– non performing) del credito, alla stregua di un attributo informativo da assegnare alle singole esposizioni, indipendentemente dal loro status amministrativo. Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Tale intervento, che ha portato all’aggiornamento delle circolari della Banca d’Italia attinenti l’ambito segnaletico, è entrato in vigore dal 1° gennaio 2015, con l’eccezione delle modifiche inerenti all’introduzione della categoria delle “esposizioni performing oggetto di misure di forbearance”, relativamente alla quale, per gli intermediari tenuti alle segnalazioni su base solo individuale, la decorrenza è rinviata al 1° luglio 2015. L’adeguamento alle nuove disposizioni in materia di esposizioni forborne richiede significativi interventi sulle politiche, i processi e le procedure aziendali. In particolare: - anche tenuto conto delle implicazioni gestionali del riconoscimento di una misura di forbearance, lo stesso deve essere sempre volto (i) a sanare le difficoltà del cliente in via definitiva evitando la concessione di misure molteplici; (ii) prevenire lo stato di default, intervenendo prima che la posizione entri nel perimetro dei deteriorati. Ne consegue che le rinegoziazioni o i rifinanziamenti in caso di clienti in difficoltà finanziaria o già forborne devono incardinarsi all’interno di una specifica politica aziendale, articolata per tipologia di clientela, che prescriva di (e indirizzi come) valutare le reali prospettive del debitore al fine di evitare che le concessioni si rivelino inefficaci e/o inefficienti; - analogamente, devono essere ridefinite le autonomie deliberative/istruttorie inerenti il riconoscimento di dette misure e disciplinata - all’interno delle attività di valutazione del merito di credito - la gestione delle informazioni propedeutiche alle nuove classificazioni; - devono essere definiti e implementati i processi e i sistemi di monitoraggio che (i) identifichino, in ottica di “allarme” (early warning), i sintomi di difficoltà finanziaria che individuano la concessione rientrante nella definizione dell’ITS; (ii) supportino il monitoraggio delle esposizioni forborne durante l’intero periodo di osservazione cui le stesse sono soggette e l’attivazione delle iniziative per verificare la possibilità di la tale attribuzione allo scadere del periodo di osservazione, verificate le condizioni previste dalle disposizioni; - devono essere implementate soluzioni applicative, integrate nei moduli interessati (anagrafe, procedure di PEF e fidi, impairment, ..) sottostanti il motore di monitoraggio e gestione delle esposizioni forborne; - devono essere adeguate le modalità e i criteri di determinazione dell’impairment collettivo e analitico. 4.3 Altro In osservanza a quanto disposto dall’art. 2545 del Codice Civile si precisa che i criteri seguiti nella gestione sociale per il conseguimento degli scopi statutari sono conformi ai principi mutualistici che sorreggono l’attività della cooperativa. In relazione a quanto stabilito dalle norme statutarie del Confidi e coerentemente con la specifica normativa che regola l’attività delle cooperative, l’intero patrimonio sociale è vincolato agli scopi mutualistici per cui il Confidi è stato costituito. Di conseguenza il patrimonio sociale è posto a garanzia dell’attività di prestazione di garanzie a fronte dei fidi concessi ai propri soci dagli Istituti di credito convenzionati. 61 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Si ribadisce, inoltre, il carattere di mutualità prevalente del confidi, in quanto: - lo stesso, anche nell’esercizio 2015, ha operato senza fini di lucro esclusivamente nei confronti dei soci, per favorirne l’accesso al credito. Pertanto l’ammontare dei ricavi rappresentati dai corrispettivi delle prestazioni di garanzia è integralmente riferito ad attività svolte nei confronti dei soci; - nel corso del 2015, come previsto dallo statuto sociale all’art. 19, la società ha operato conformemente all’art. 2514 del codice civile, relativamente al divieto di distribuzione di avanzi e utili di esercizio o di ogni altro corrispettivo o dividendo, sotto qualsiasi forma o modalità, divieto esteso anche alla distribuzione di riserve o fondi. Il Bilancio è sottoposto a revisione contabile della società Deloitte & Touche S.p.A., alla quale è stato conferito l’incarico per gli esercizi dal 2014-2022 in esecuzione di specifica deliberazione dell’Assemblea dei Soci. 4.4 Adozione dei nuovi principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1 GENNAIO 2015 I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono applicabili dal dal 1° gennaio 2015: – – In data 20 maggio 2013 è stata pubblicata l’interpretazione IFRIC 21 – Levies, che fornisce chiarimenti sul momento di rilevazione di una passività collegata a tributi (diversi dalle imposte sul reddito) imposti da un ente governativo. Il principio affronta sia le passività per tributi che rientrano nel campo di applicazione dello IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali, sia quelle per i tributi il cui timing e importo sono certi. L’interpretazione si applica retrospettivamente per gli esercizi che decorrono al più tardi dal 17 giugno 2014 o data successiva. In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento “Annual Improvements to IFRSs: 20112013 Cycle” che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell’ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi (tra cui: IFRS 3 Business Combinations – Scope exception for joint ventures, IFRS 13 Fair Value Measurement – Scope of portfolio exception, IAS 40 Investment Properties – Interrelationship between IFRS 3 and IAS 40). Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2015 o da data successiva. L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio del Confidi. PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS e IFRIC OMOLOGATI DALL’UNIONE EUROPEA, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DALLA SOCIETA’ AL 31 DICEMBRE 2015 – – 62 Emendamento allo IAS 19 “Defined Benefit Plans: Employee Contributions” (pubblicato in data 21 novembre 2013): relativo alla iscrizione in bilancio delle contribuzioni effettuate dai dipendenti o da terze parti ai piani a benefici definiti. La modifica si applica al più tardi a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° febbraio 2015 o da data successiva. Emendamento all’IFRS 11 Joint Arrangements – “Accounting for acquisitions of interests in joint operations” (pubblicato in data 6 maggio 2014): relativo alla contabilizzazione dell’acquisizione di Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. – – – – interessenze in una joint operation la cui attività costituisca un business. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un’applicazione anticipata. Emendamenti allo IAS 16 Property, plant and equipment e IAS 41 Agriculture – “Bearer Plants” (pubblicato in data 30 giugno 2014): le bearer plants, ossia gli alberi da frutto che daranno vita a raccolti annuali (ad esempio le viti, le piante di nocciole) debbano essere contabilizzate secondo i requisiti dello IAS 16 (piuttosto che dello IAS 41). Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un’applicazione anticipata. Emendamenti allo IAS 16 Property, plant and Equipment e allo IAS 38 Intangibles Assets – “Clarification of acceptable methods of depreciation and amortisation” (pubblicati in data 12 maggio 2014): secondo cui un criterio di ammortamento basato sui ricavi è considerato di norma inappropriato, in quanto, i ricavi generati da un’attività che include l’utilizzo dell’attività oggetto di ammortamento generalmente riflettono fattori diversi dal solo consumo dei benefici economici dell’attività stessa, requisito che viene, invece, richiesto per l’ammortamento. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un’applicazione anticipata. Emendamento allo IAS 1 – “Disclosure Initiative” (pubblicato in data 18 dicembre 2014): l’obiettivo delle modifiche è di fornire chiarimenti in merito ad elementi di informativa che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione dei bilanci. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un’applicazione anticipata. Emendamento allo IAS 27 - Equity Method in Separate Financial Statements (pubblicato in data 12 agosto 2014): introduce l’opzione di utilizzare nel bilancio separato di un’entità il metodo del patrimonio netto per la valutazione delle partecipazioni in società controllate, in società a controllo congiunto e in società collegate. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un’applicazione anticipata. Infine, nell’ambito del processo annuale di miglioramento dei principi, in data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato i documenti “Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle” (tra cui IFRS 2 Share Based Payments – Definition of vesting condition, IFRS 3 Business Combination – Accounting for contingent consideration, IFRS 8 Operating segments – Aggregation of operating segments e Reconciliation of total of the reportable segments’ assets to the entity’s assets, IFRS 13 Fair Value Measurement – Short-term receivables and payables) e in data 25 settembre 2014 “Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle” (tra cui: IFRS 5 – Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations, IFRS 7 – Financial Instruments: Disclosure e IAS 19 – Employee Benefits) che integrano parzialmente i principi preesistenti. Le modifiche si applicano al più tardi rispettivamente a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° febbraio 2015 o da data successiva e a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva. PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL’UNIONE EUROPEA Alla data di riferimento del presente bilancio, gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti. 63 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. – Principio IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers (pubblicato in data 28 maggio 2014) che è destinato a sostituire i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell’ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d’assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono: o l’identificazione del contratto con il cliente; o l’identificazione delle performance obligations del contratto; o la determinazione del prezzo; o l’allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto; o i criteri di iscrizione del ricavo quando l’entità soddisfa ciascuna performance obligation. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un’applicazione anticipata. - Versione finale dell’IFRS 9 – Strumenti finanziari (pubblicato il 24 luglio 2014). Il documento accoglie risultati delle fasi relative a Classificazione e valutazione, Impairment, e Hedge accounting, del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39: o introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie; o Con riferimento al modello di impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici; o introduce un nuovo modello di hedge accounting (incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l’hedge accounting, cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting, modifiche al test di efficacia) Il nuovo principio, che sostituisce le precedenti versioni dell’IFRS 9, deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente. – 64 In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease. Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l’identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall’uso del bene e il diritto di dirigere l’uso del bene sottostante il contratto. Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. – - Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l’iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell’attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i “low-value assets” e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un’applicazione anticipata, solo per le Società che hanno applicato in via anticipata l’IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers. Documento “Investment Entities: Applying the Consolidation Exception (Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28)” (pubblicato in data 18 dicembre 2014), contenente modifiche relative a tematiche emerse a seguito dell’applicazione della consolidation exception concesse alle entità d’investimento. Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva, ne è comunque concessa l’adozione anticipata. In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato un emendamento all’IFRS 10 e IAS 28 Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l’attuale conflitto tra lo IAS 28 e l’IFRS 10 relativo alla valutazione dell’utile o della perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non-monetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest’ultima. Al momento lo IASB ha sospeso l’applicazione di questo emendamento. A.2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO Di seguito sono indicati i principi contabili adottati per predisporre la presente situazione economicopatrimoniale. L’esposizione dei principi contabili adottati è stata effettuata con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell’attivo e del passivo. 1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione Non sussistono attività finanziarie detenute per la negoziazione. 2 - Attività finanziarie valutate al fair value Non sussistono attività finanziarie valutate al fair value. 3 - Attività finanziarie disponibili per la vendita Criteri di classificazione Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che non sono classificate come Crediti, Attività finanziarie detenute sino alla scadenza, Attività finanziarie detenute per la negoziazione o Attività valutate al fair value. Si tratta pertanto di attività finanziarie che si intende mantenere per un periodo di tempo indefinito e che possono essere vendute per esigenze di liquidità, variazioni nei tassi d’interesse e nei prezzi di mercato. 65 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Possono essere classificati come attività finanziarie disponibili per la vendita i titoli del mercato monetario, gli altri strumenti di debito e i titoli azionari. In particolare, sono incluse in questa voce le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto. Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie sono contabilizzate al fair value; esso è rappresentato, generalmente, dal corrispettivo pagato per l’esecuzione della transazione, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili all’attività stessa. Criteri di valutazione e rilevazione delle componenti reddituali Successivamente alla rilevazione in bilancio, le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value, se riguardano titoli di debito quotati in mercati attivi. Nel caso in cui i titoli di debito presenti in questa categoria siano investimenti in strumenti di capitale non quotati in mercati attivi, si è fatto ricorso alle quotazioni direttamente fornite dalle banche depositarie o, in mancanza, a quanto previsto dallo IAS 39 in merito alla valutazione di stime. Per gli strumenti fruttiferi, gli interessi sono calcolati in base alla metodologia del tasso effettivo di rendimento (cosiddetto “costo ammortizzato”) e sono contabilizzati per competenza. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Patrimonio Netto, alla voce 170 “Riserve da valutazione”, fino a quando l’attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale le attività sono sottoposte a verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore (impairment test). In tal caso la perdita cumulata, che è stata rilevata direttamente nel patrimonio netto, viene stornata e rilevata a conto economico nella voce 100 “Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie”, anche se l’attività finanziaria non è stata eliminata. L’importo trasferito è pari alla differenza tra il valore di carico (costo di acquisizione) e il fair value corrente, dedotta qualsiasi perdita per riduzione di valore su quell’attività finanziaria rilevata precedentemente nel conto economico. Se, in un periodo successivo, il fair value di uno strumento di debito classificato come disponibile per la vendita aumenta e l’incremento può essere oggettivamente correlato a un evento che si è verificato in un periodo successivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita per riduzione di valore viene ripresa, rilevando il corrispondente importo alla medesima voce di conto economico. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall’applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. Le perdite per riduzione di valore rilevate a conto economico per un investimento in uno strumento rappresentativo di capitale classificato come disponibile per la vendita sono stornate con effetto rilevato non nel conto economico bensì a Patrimonio Netto. Criteri di cancellazione 66 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Le attività finanziarie cedute vengono cancellate dalle attività in bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi all’attività stessa. Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi all’attività ceduta, questa continua ad essere iscritta tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità dell’attività sia stata effettivamente trasferita. 4 - Attività finanziarie detenute fino a scadenza Non sussistono attività finanziarie detenute fino a scadenza. 5 - Crediti Criteri di classificazione I crediti rientrano nella più ampia categoria delle attività finanziarie non derivate e non quotate in un mercato attivo, con pagamenti fissi o determinabili. Essi comprendono impegni con enti creditizi, enti finanziari e crediti verso la clientela. Criteri di iscrizione La prima iscrizione di un credito avviene alla data di erogazione, quando il creditore acquisisce un diritto, contrattualmente previsto, al pagamento. I crediti sono rilevati inizialmente al loro fair value, che normalmente corrisponde all’ammontare erogato comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Ad ogni chiusura di bilancio i crediti in portafoglio sono sottoposti ad impairment test, se ricorrono evidenze dello stato di deterioramento della solvibilità dei debitori. L’impairment test sui crediti si articola in valutazioni specifiche, finalizzate all’individuazione dei singoli crediti deteriorati (impaired) ed alla determinazione delle relative perdite di valore. I criteri per la determinazione del valore recuperabile dei crediti si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi, al netto degli oneri di recupero e di eventuali anticipi ricevuti; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. Tutti i crediti problematici sono rivisti ed analizzati ad ogni chiusura periodica di bilancio. Ogni cambiamento successivo nell’importo o nelle scadenze dei flussi di cassa attesi, che produca una variazione negativa rispetto alle stime iniziali, determina la rilevazione di una rettifica di valore alla voce di conto economico 100 a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie”. Qualora la qualità del credito deteriorato risulti migliorata ed esista una ragionevole certezza di recupero dello stesso, concordemente ai termini contrattuali originari, viene appostata alla medesima voce di conto 67 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. economico una ripresa di valore. La svalutazione per perdite su crediti è iscritta come una riduzione del valore contabile del credito. Gli interessi sui crediti sono classificati alla voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati” e sono iscritti in base al principio della competenza temporale. Criteri di cancellazione I crediti sono cancellati dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali, o quando tali attività finanziarie vengono cedute e la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi all’attività stessa. Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi all’attività ceduta, questa continua ad essere iscritta tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità dell’attività sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, l’attività viene cancellata dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulla stessa. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento delle attività in bilancio in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse. 6 – Derivati di copertura Non sussistono derivati di copertura. 7 – Partecipazioni Criteri di classificazione La voce include le partecipazioni detenute in società controllate, collegate o soggette a controllo congiunto. Criteri di iscrizione All’atto della rilevazione iniziale le partecipazioni sono contabilizzate al costo. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Le partecipazioni sono mantenute al costo, eventualmente rettificato per perdite di valore. Se ricorrono evidenze dello stato di deterioramento della solvibilità di una società partecipata, la relativa partecipazione viene assoggettata ad impairment test, per verificare la presenza di perdite di valore. Le perdite da impairment sono pari alla differenza tra il valore contabile delle partecipazioni impaired e, se più basso, il loro valore recuperabile: questo si ragguaglia al maggiore tra il valore d’uso (valore attuale dei flussi di cassa attesi) e il valore di scambio (presumibile valore di cessione al netto dei costi di transazione) delle medesime partecipazioni. Eventuali, successive riprese di valore non possono eccedere l’ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate. Criteri di cancellazione Le partecipazioni vengono cancellate quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici ad essa connessi. 68 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 8 – Attività materiali Criteri di classificazione La voce include attività ad uso funzionale e precisamente: – immobili – mobili e arredi – impianti, macchinari e attrezzature. Si tratta di attività materiali utilizzate nella fornitura di servizi o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo. Criteri di iscrizione Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo di acquisto, comprensivo di tutti gli oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto ed alla messa in funzione del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento). Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene, o rilevate come attività separate, se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo possa essere attendibilmente rilevato. Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nell’esercizio nel quale sono sostenute, alla voce 110 b) “Altre spese amministrative”. Nelle attività materiali confluiscono inoltre le migliorie su beni di terzi qualora le stesse costituiscano spese incrementative relative ad attività identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell’attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all’ utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi. Qualora le migliorie e spese incrementative siano relative ad attività materiali identificabili ma non separabili, le stesse sono invece incluse nella voce 150. “Altre attività”. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Le immobilizzazione sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l’uso. La vita utile delle attività materiali soggette ad ammortamento viene periodicamente sottoposta a verifica. La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l'esercizio corrente e per quelli successivi viene rettificata. 69 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore, si procede alla comparazione tra il valore contabile dell’attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall’attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 120 “Rettifiche di valore nette su attività materiali” di conto economico. Qualora venga ripristinato il valore di un’attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell’attività negli anni precedenti. Criteri di cancellazione Un’attività materiale è eliminata dallo Stato Patrimoniale all’atto della dismissione, o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l’eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico. Per i beni ceduti/dismessi nel corso dell’esercizio l’ammortamento è conteggiato fino alla data di cessione o dismissione. 9 – Attività immateriali Criteri di classificazione Le attività immateriali sono attività non monetarie possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale o indefinito, che soddisfano le seguenti caratteristiche: - sono identificabili, se pur prive di consistenza fisica; - l’azienda ne detiene il controllo; - è probabile che i benefici futuri attesi attribuibili all’attività affluiscano all’azienda; - il costo dell’attività può essere valutato in modo attendibile. In assenza di una delle suddette caratteristiche, la spesa per acquisire o generare la stessa è interamente rilevata come costo nell’esercizio in cui è stata sostenuta. La voce è composta da beni relativi a software. Criteri di iscrizione Le attività immateriali sono iscritte in bilancio al costo d’acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l’attività all’utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali 70 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. La attività immateriali sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in base alla stima della loro vita utile. Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l’uso. Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore, si procede alla comparazione tra il valore contabile dell’attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall’attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali” di conto economico. Qualora venga ripristinato il valore precedentemente svalutato, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell’attività negli anni precedenti. Criteri di cancellazione Un’attività immateriale è eliminata dallo Stato Patrimoniale all’atto della dismissione, o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l’eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico. Per i beni ceduti/dismessi nel corso dell’esercizio l’ammortamento è conteggiato fino alla data di cessione o dismissione. 10 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione/Passività associate ad attività in via dismissione Non sussistono attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione. 11 – Fiscalità corrente e differita Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto della legislazione fiscale nazionale, sono contabilizzate come costo in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate. Esse rappresentano pertanto il saldo della fiscalità corrente relativa al reddito dell’esercizio. Le Attività e Passività fiscali correnti accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali del confidi nei confronti dell’Amministrazione finanziaria italiana. In particolare, tali poste accolgono il saldo netto tra le passività fiscali correnti dell’esercizio, calcolate in base ad una prudenziale previsione dell’onere tributario dovuto per l’esercizio, determinato in base alle norme tributarie in vigore, e le attività fiscali correnti rappresentate dagli acconti versati. 12 – Debiti Criteri di classificazione 71 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. La voce si riferisce a debiti diversi da quelli ricondotti nelle voci “Passività finanziarie da negoziazione”, “Passività finanziarie valutate al fair value”, nonchè dai titoli di debito indicati nella voce “Titoli in circolazione”. Essi comprendono impegni con enti creditizi, enti finanziari e debiti verso la clientela. Criteri di iscrizione I debiti sono inizialmente iscritti al loro fair value, che corrisponde all’ammontare incassato, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Dopo l’iniziale rilevazione, tali strumenti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato ed i cui costi eventualmente imputati sono attribuiti a conto economico in modo lineare lungo la durata contrattuale delle passività. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione, ovvero quando tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso sono stati trasferiti a terzi. 13 – Titoli in circolazione Non sussistono titoli in circolazione. 14 – Passività finanziarie di negoziazione Non sussistono passività finanziarie di negoziazione. 15 – Passività finanziarie valutate al fair value Non sussistono passività finanziarie valutate al fair value. 16 - Derivati di copertura Non sussistono derivati di copertura. 17 – Trattamento di fine rapporto del personale La passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta in bilancio in base al suo valore attuariale, in quanto qualificabile quale beneficio dovuto ai dipendenti in base ad un piano a prestazioni definite. L’iscrizione in bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell’attività lavorativa prestata nell’esercizio corrente e in quelli precedenti e l’attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni della Società. 72 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. La determinazione del valore attuale degli impegni è effettuata da un perito esterno con il “metodo della proiezione unitaria del credito” (IAS 19). Tale metodo, che rientra nell’ambito più generale delle tecniche relative ai Piani a “benefici definiti”, considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l’azienda come un’unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e l’anzianità complessivamente raggiunta all’epoca prevista per la liquidazione del beneficio. Inoltre, il predetto metodo prevede di considerare i futuri incrementi retributivi, a qualsiasi causa dovuti (inflazione, carriera, rinnovi contrattuali etc.), fino all’epoca di cessazione del rapporto di lavoro. Il costo per il trattamento di fine rapporto maturato nell’anno e iscritto a conto economico nell’ambito delle spese per il personale è pari alla somma del valore attuale medio dei diritti maturati dai lavoratori presenti per l’attività prestata nell’esercizio (“current service cost”) e dell’interesse annuo maturato sul valore attuale degli impegni della Società ad inizio anno, calcolato utilizzando il tasso di attualizzazione degli esborsi futuri adottato per la stima della passività al termine dell’esercizio precedente (“interest cost”). Gli utili/perdite attuariali sono rilevati direttamente a Patrimonio Netto in apposita riserva da valutazione classificata nella voce 170 dello Stato Patrimoniale. 18 – Fondi per rischi ed oneri I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi a rapporti di lavoro oppure a contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare. Conseguentemente, la rilevazione di un accantonamento avviene se e solo se: – vi è un’obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato; – è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici; e – può essere effettuata una stima attendibile dell’importo derivante dall’adempimento dell’obbligazione. L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’accantonamento e gli incrementi dovuti al fattore temporale sono rilevati a Conto Economico. L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione oppure quando si estingue l’obbligazione. 73 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 19 – Garanzie rilasciate Criteri di classificazione Nel portafoglio dei crediti di firma sono allocate tutte le garanzie rilasciate a fronte di obbligazioni di terzi. Criteri di iscrizione di valutazione Le garanzie rilasciate vengono iscritte tra le passività per un importo pari al loro fair value, cioè alla quota parte delle commissioni incassate anticipatamente, di competenza degli esercizi successivi, determinata con il metodo del pro rata temporis (IAS18). Dopo la loro rilevazione iniziale, le “garanzie finanziarie” sono assoggettate al procedimento di valutazione prescritto dallo IAS 39, secondo il quale occorre scegliere il maggiore fra: - l’importo delle perdite attese, determinato secondo quanto previsto dallo IAS 37 che impone di procedere allo stanziamento di uno specifico accantonamento a fronte di rischi derivanti da un determinato “probabile” evento aleatorio e rischioso. La stima riguarda l’intero portafoglio, che è ripartito in crediti di firma deteriorati (valutazione analitica) e crediti di firma in bonis (valutazione collettiva) e tiene conto anche delle eventuali tipologie di copertura del rischio associato alle garanzie; - l’importo rilevato inizialmente (IAS 39.43) dedotto, ove appropriato, l’ammortamento cumulativo rilevato in conformità allo IAS 18. Per le varie categorie di esposizioni si procede poi alla stima delle rispettive perdite attese: ─ ─ relativamente alle "esposizioni deteriorate", in coerenza con quanto già riportato nella Sezione 4.1 – Utilizzo di stime ed assunzioni nella predisposizione del bilancio di esercizio - le perdite attese vengono stimate sulla scorta di valutazioni specifiche relative a ciascuna di esse o in alternativa effettuando valutazione di portafoglio sulla base di parametri storici oggettivamente riscontrabili; sulle "esposizioni in bonis", sulla scorta di valutazioni di portafoglio che fanno ricorso ad appropriati parametri di rischio; viene determinato su base storica-statistica il tasso medio di migrazione verso posizioni deteriorate (cosiddetta proxy-PD), nonché la percentuale di perdita in casi di "default" (cosiddetta proxy-LGD) stimata sulla base delle perdite storiche. L'ammontare complessivo della svalutazione si ragguaglia al prodotto tra il valore delle garanzie in essere alla data, la proxy-PD e la proxy-LGD; il valore delle relative perdite attese esprime l'eventuale maggiore valore tra il rischio stimato sulle garanzie stesse secondo quanto previsto dallo IAS 37 e dallo IAS 39 ed accantonato con contropartita conto economico, rispetto al valore della quota parte delle commissioni riscontate in base al pro-rata temporis (IAS 18). Le rettifiche di valore complessive (relative alle garanzie deteriorate e a quelle "in bonis") registrate nel tempo e ancora in essere (fondi rettificativi delle garanzie) sono allocate nella voce "altre passività" dello stato patrimoniale. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali 74 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Le commissioni che maturano periodicamente a fronte del rilascio delle garanzie finanziarie sono riportate nella voce del Conto Economico “Commissioni attive” secondo quanto previsto dallo IAS 18 e nel rispetto dei principi di competenza economica e di correlazione tra costi e ricavi. Il Confidi procede all’addebito nei confronti della clientela di: − commissioni di garanzia; − spese di istruttoria e assistenza; − quota contributiva a Fondo Garanzia; − spese postali forfettarie. Il diritto al compenso delle commissioni di garanzia matura nel momento in cui la Banca/Intermediario Finanziario delibera la concessione del fido e formalizza l’erogazione del finanziamento garantito. Tale compenso, legato alla durata del rischio, si qualifica come compenso per una prestazione di durata temporale anche pluriennale, e come tale soggetto all’applicazione del metodo di calcolo del pro rata temporis. I compensi relativi alle spese di istruttoria e assistenza, alla quota contributiva a Fondo Garanzia e alle spese postali maturano nel momento in cui il Consiglio di Amministrazione, il Comitato Esecutivo Nazionale o il Consigliere Delegato assumono formale provvedimento deliberativo e sono dovuti all’atto della contrattualizzazione. Le perdite di valore da impairment, nonché le eventuali successive riprese di valore vengono rilevate nella voce del conto economico “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: b) altre operazioni finanziarie”. 20 – Contributi pubblici La Società contabilizza i contributi pubblici in conformità a quanto previsto dallo IAS 20 e dalle leggi e/o altre norme o regolamenti che ne disciplinano l’erogazione e il trattamento contabile. In base alla tipologia del contributo ricevuto vengono rilevati contabilmente o in una apposita riserva (Fondi rischi) nel passivo patrimoniale o come proventi nell’esercizio in cui sono stati deliberati dall’ente erogante. Fanno eccezione alcuni fondi pubblici (Fondi Antiusura), che vengono contabilizzati rilevando in contropartita un debito nel passivo patrimoniale nella voce “Debiti”. A.3 INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE Con il Regolamento 1004 del 15 ottobre 2008 la Commissione Europea ha recepito le modifiche allo IAS 39 ed all’IFRS 7 “Riclassificazione delle attività finanziarie”, approvate dallo IASB, relativamente alla possibilità di procedere alla riclassifica, successivamente alla rilevazione iniziale, di determinate attività finanziarie fuori dai portafogli “detenute per la negoziazione” e “disponibili per la vendita”. In particolare, possono essere riclassificate: 75 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. - quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita che avrebbero soddisfatto la definizione prevista dai principi contabili internazionali per il portafoglio crediti (se tali attività non fossero state classificate rispettivamente come detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita alla rilevazione iniziale) se l’entità ha l’intenzione e la capacità di possederle nel prevedibile futuro o fino a scadenza; - “solo in rare circostanze” quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione che al momento della loro iscrizione non soddisfacevano la definizione di crediti. Nel corso del presente esercizio la Società non ha proceduto ad alcuna riclassifica di portafoglio. A.4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di una attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione, indipendentemente dal fatto che quel prezzo sia osservabile direttamente o che venga stimato utilizzando una tecnica di valutazione. La determinazione del fair value di attività e passività si fonda sul presupposto della continuità aziendale della Società, ovvero sul presupposto che la Società sarà pienamente operativa e non liquiderà o ridurrà sensibilmente la propria operatività né concluderà operazioni a condizioni sfavorevoli. Pertanto, il fair value suppone che l’attività o passività venga scambiata in una regolare operazione tra operatori di mercato per la vendita dell’attività o il trasferimento della passività alla data di valutazione, alle correnti condizioni di mercato, presumendo che gli operatori di mercato agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Nel determinare il fair value, il Confidi utilizza, ogni volta che sono disponibili, informazioni basate su dati di mercato ottenute da fonti indipendenti, in quanto considerate come la migliore evidenza di fair value. In tal caso, il fair value è il prezzo di mercato dell’attività o passività oggetto di valutazione - ossia senza modifiche o ricomposizioni dello strumento stesso - desumibile dalle quotazioni espresse da un mercato attivo. Un mercato è considerato attivo qualora i prezzi di quotazione riflettono le normali operazioni di mercato, sono regolarmente e prontamente disponibili tramite le Borse, i servizi di quotazioni, gli intermediari e se tali prezzi rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato. Sono di norma considerati mercati attivi: - i mercati regolamentati dei titoli e dei derivati, ad eccezione del mercato della piazza di “Lussemburgo”: - i sistemi di scambi organizzati; 76 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. - alcuni circuiti elettronici di negoziazione OTC, qualora sussistano determinate condizioni basate sulla presenza di un certo numero di contributori con proposte eseguibili e caratterizzate da spread bidask - ovvero dalla differenza tra il prezzo al quale la controparte si impegna a vendere i titoli (ask price) e il prezzo al quale si impegna ad acquistarli (bid ask) - contenuti entro una determinata soglia di tolleranza; - il mercato secondario delle quote OICR, espresso dai Net Asset Value (NAV) ufficiali, in base ai quali la SGR emittente garantisce in tempi brevi la liquidazione delle quote. Trattasi, in particolare, degli OICR aperti armonizzati, caratterizzati per tipologia di investimento, da elevati livelli di trasparenza e di liquidabilità. Quando non è rilevabile un prezzo per un’attività o una passività, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione adatte alle circostanze e per le quali siano disponibili dati sufficienti per valutare il fair value, massimizzando l’utilizzo di input osservabili rilevanti e riducendo al minimo l’utilizzo di input non osservabili. I dati di input dovrebbero corrispondere a quelli che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nel determinare il prezzo dell’attività e passività. L’approccio adottato dal Confidi promuove la ricerca del fair value dapprima in un ambito “di mercato”, seppur non trattandosi di un mercato attivo. Solo in assenza di tali valutazioni è previsto l’utilizzo di metodologie per la costruzione di modelli quantitativi. INFORMATIVA DI NATURA QUALITATIVA A.4.1 – Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati Titoli di debito Relativamente ai titoli di debito, la tecnica di valutazione adottata è quella del discounted cash flow ovvero l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi dello strumento finanziario utilizzando strutture dei tassi di interesse che tengono opportunamente in considerazione il rischio emittente. In presenza di titoli strutturati è necessario valorizzare la componente opzionale. Strumenti rappresentativi di capitale Per i titoli azionari non quotati, inseriti in portafogli non di partecipazione i modelli di valutazione del fair value maggiormente utilizzati nella prassi di mercato appartengono alle seguenti categorie: - modelli di discounted cash flow; - modelli basati sul metodo dei multipli. Tali modelli richiedono la disponibilità di una quantità rilevante di dati per stimare i flussi di cassa futuri prodotti dall’impresa oppure per individuare valori corretti dei multipli di mercato. Si tratta di stimare parametri (cash flows, dividendi, beta, premio per il rischio, costo del capitale proprio, valori patrimoniali, 77 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. ecc.) estremamente aleatori, la cui valutazione risulta soggettiva e difficilmente riscontrabile sul mercato. In alternativa per tale tipologia di strumenti finanziari che non hanno un prezzo quotato in un mercato attivo per uno strumento identico (ossia, un input di Livello 1) sono valutati al costo secondo quanto previsto dallo IAS 39 poiché il loro fair value non può essere determinato attendibilmente (eventualmente rettificato per tener conto di obiettive evidenze di riduzione di valore). Investimenti in quote di OICR e altri fondi I fondi comuni di investimento non quotati in un mercato attivo, per cui il fair value è espresso dal NAV, in base al quale la SGR emittente deve procedere alla liquidazione delle quote sono di regola considerati di Livello 2. Tale NAV può essere opportunamente corretto per tenere conto della scarsa liquidabilità del fondo, ovvero al fine di tener conto di possibili variazioni di valore nell’intervallo di tempo intercorrente tra la data di richiesta di rimborso e quella del rimborso effettivo, nonché per tenere conto di eventuali commissioni di uscita. I fondi hedge caratterizzati da significativi livelli di illiquidità e per i quali si ritiene che il processo di valorizzazione del patrimonio del fondo richieda, in misura significativa, una serie di assunzioni e stime sono di regola considerati di livello 3. La misurazione al fair value viene effettuata sulla base del NAV che potrà essere opportunamente corretto per tener conto della scarsa liquidabilità dell’investimento ossia dell’intervallo temporale intercorrente tra la data di richiesta di rimborso e quella di rimborso effettivo, nonché per tenere conto di eventuali commissioni di uscita. A.4.2 – Processi e sensibilità delle valutazioni Le attività e passività classificate nel livello 3 della gerarchia del fair value sono principalmente costituite da: - investimenti azionari di minoranza, detenuti al fine della valorizzazione e sviluppo dell’attività del Confidi a sostegno del sistema economico delle PMI classificati nel portafoglio “Attività finanziarie disponibili per la vendita”. La situazione dei portafogli appena illustrata, stante il residuale ricorso a metodologie finanziarie di stima, rende la valorizzazione degli stessi non significativamente influenzabile dalla variazione di dati di input. A.4.3 – Gerarchia del fair value Il principio IFRS 13 prevede la classificazione degli strumenti oggetto di valutazione al fair value sulla base di una gerarchia di livelli, che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si distinguono i seguenti livelli: – – 78 Livello 1: gli input di livello 1 sono prezzi di quotazione per attività e passività identiche (senza aggiustamenti) osservabili su mercati attivi a cui si può accedere alla data di valutazione; Livello 2: gli input di livello 2 sono input diversi dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili direttamente (prezzi) od indirettamente (derivati dai prezzi) del mercato anche attraverso il riscorso a tecniche di valutazione: la valutazione dell’attività o della passività non è basata sul prezzo di mercato dello strumento oggetto di valutazione, bensì su prezzi desumibili dalle quotazioni di mercato di attività simili o mediante tecniche di valutazione per le quali tutti i fattori significativi - tra Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. i quali spread creditizi e di liquidità - sono acquisiti da dati osservabili di mercato. Tale livello implica limitati elementi di discrezionalità nella valutazione, in quanto tutti i parametri utilizzati risultano attinti dal mercato (per lo stesso titolo e per titoli similari) e le metodologie di calcolo consentono di replicare quotazioni presenti su mercati attivi; Livello 3: metodi di valutazione basati su input di mercato non osservabili; la determinazione del fair value fa ricorso a tecniche di valutazione che si fondano, in misura rilevante, su input significativi non desumibili dal mercato e comporta, pertanto, stime ed assunzioni da parte del management. – La gerarchia di livelli è allineata alle modifiche dell’IFRS 13 Valutazione del fair value omologate con Regolamento CE 1255 del 11 dicembre 2012, che richiedono di fornire disclosure sul triplice livello di fair value. Con riferimento alle attività e passività finanziarie e non finanziarie valutate al fair value su base ricorrente si rileva che nel corso dell’esercizio 2015 non si sono verificati i trasferimenti tra i diversi livelli di gerarchia del fair value distintamente per le attività e passività finanziarie e le attività e passività non finanziarie. A.4.4 – Altre informazioni Alla data di riferimento del presente bilancio non si hanno informazioni da riportare ai sensi dell’IFRS 13 paragrafi 51, 93 lettera i) e 96, in quanto non esistono attività valutate al fair value in base al “Highest and Best Use” e il Confidi non si è avvalso della possibilità di misurare il fair value a livello di esposizione complessiva di portafoglio, al fine di tenere conto della compensazione del rischio di credito e del rischio di mercato di un determinato gruppo di attività o passività finanziarie. INFORMATIVA DI NATURA QUANTITATIVA A.4.5 – Gerarchia del fair value A.4.5.1 Attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value Attività/Passività misurate al fair value 1. Atti vi tà fi na nzi a ri e detenute per l a negozi a zi one 2. Atti vi tà fi na nzi a ri e va l uta te a l fair value 3. Atti vi tà di s poni bi l i pe r l a ve ndi ta 4. Deri va ti di copertura 5. Atti vi tà ma teri a l i 6. Atti vi tà i mma te ri a l i Totale 1. Pa s s i vi tà fi na nzi a ri e de tenute per l a negozi a zi one 2. Pa s s i vi tà fi na nzi a ri e va l uta te a l fair value 3. Deri va ti di copertura Totale 79 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Livello 1 Livello 2 Livello 3 - - - Totale - 4.173.394 - 594.109 - 24.070 - 4.791.573 - 4.173.394 - 594.109 - 24.070 - 4.791.573 - - - - - A.4.5.2 – Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3) 1. Esistenze iniziali Attività Attività Attività finanziarie finanziarie finanziarie Derivati di Attività Attività detenute per valutate al disponibili per copertura materiali immateriali la fair value la vendita negoziazione 16.340 - 2. Aumenti 2.1.Acquis ti - 2.2.Profi tti imputa ti a : - 7.730 - - - - - - - - - - - - - - - - 2.2.2 Pa tri moni o netto 2.3.Tra s feri menti da a l tri l i ve ll i - - - - - - 2.4.Al tre va ri a zi oni i n a umento - - - - - 3. Diminuzioni - - - - - - 3.1.Vendi te 3.2.Ri mbors i - - - - - - 3.3.Perdi te i mputa te a : 3.3.1 Conto economico - - - - - - di cui: minusvalenze 3.3.2 Pa tri moni o netto - - - - - - - - - - - - - - - - - 2.2.1 Conto economico di cui: plusvalenze 3.4.Tra s feri menti Al tre va ri a zi onia d a l tri l i ve ll i 3.5. i n di mi nuzione 4. Rimanenze finali 7.730 24.070 A.4.5.4 – Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value 31/12/2015 Attività/Passività misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente VB 1. Attività finanzia rie detenute s i no a lla s ca denza 2. Crediti 4. Attività materia li detenute a s copo di i nves ti mento Attività non correnti e gruppi di atti vi tà in via di 5. dis mis s ione Totale L1 - 30.314.122 - 31/12/2014 L2 L3 - - - - VB - 30.314.122 - 31.212.312 - L3 - - - 31.212.312 - - - - - - - 30.314.122 31.212.312 - - 31.212.312 1. Debi ti 2. Ti toli in circola zione 2.451.428 - - - 2.451.428 - 2.393.320 - - - 2.393.320 - 3. Pa s s i vi tà as s oci ate a d a ttività i n vi a di dis mi s s ione Totale 2.451.428 - - 2.451.428 2.393.320 - - 2.393.320 L2=Li vel l o 2 L3=Li vel l o 3 80 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. - L2 - 30.314.122 Legenda: VB=Val ore di bi l anci o L1=Li vel l o 1 - L1 - - A.5 Infomativa sul c.d. “day one profit/loss” Secondo quanto disposto dal paragrafo 28 dell’IFRS 7 è necessario fornire evidenza dell’ammontare del c.d. “day one profit or loss” ovvero delle differenze tra il fair value di uno strumento finanziario acquisito o emesso al momento iniziale (prezzo della transazione) ed il valore determinato alla medesima data attraverso l’utilizzo di una tecniche di valutazione che non sono rilevate immediatamente a Conto Economico, in base a quanto previsto dai paragrafi AG76 e AG76A dello IAS 39. La Società non ha posto in essere operazioni per le quali emerge, al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario, una differenza tra il prezzo della transazione ed il valore dello strumento. 81 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE ATTIVO Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione Totale Totale 31/12/2015 31/12/2014 Voci/Valore a ) Ca s s a e va l ori bol l a ti Totale 939 1.261 939 1.261 Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40 4.1. Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita” Totale 31/12/2015 Voci/Valori Livello 1 1. Ti toli di debi to titoli strutturati - Livello 2 Livello 3 - - 3.166.459 - 551.917 - - 3.166.459 551.917 1.123.818 589.256 3.039.936 - altri titoli di debito 3.039.936 2. Ti toli di ca pi ta l e e quote di OICR 1.133.458 3. Fi na nzia menti Totale Totale 31/12/2014 4.173.394 594.109 594.109 Livello 1 24.070 - Livello 2 - 24.070 4.290.277 Livello 3 - - 16.340 - 1.141.174 16.340 Le attività finanziarie disponibili per la vendita detenute dal Confidi sono principalmente composte da titoli emessi da Governi e Banche Centrali (BTP e CCT), obbligazioni bancarie Fondi Comuni (O.I.C.R.). Nel bilancio al 31.12.2015 le suddette attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono le attività finanziarie costituite da partecipazioni in enti e società diverse da quelle controllate, controllate in modo congiunto, per un totale di Euro 22.452, come da elenco di seguito riportato: Valore 31/12/2014 Partecipazione Federfi di Lomba rda Ga l - Va l le Bremba na s rl 8.770 506 Incrementi (decrementi) 7.730 - Valore 31/12/2015 16.500 506 Ga l - Va l le Ca moni ca Va l di Sca lve s ca rl 500 - Ga l 4 Comuni tà del le va ll i e dei la ghi s c 25 - 25 Ga l Va ll e Seri a na s ca rl 600 - 600 Rete Fi di Liguri a s oci età cons orti le di ga ra nzia coll etti va fi di s cpa 266 - 266 So.ge.vi s rl 255 - 255 3.500 - 3.500 300 - 300 Credi ta gri Col di retti Cons orzi o regiona l e ga ra nzia fi di s oci età coopera ti va a rl Totale 82 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 14.722 7.730 500 22.452 4.2. Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori / emittenti Totale 31/12/2015 Voci/Valori Attività finanziarie a) Governi e Banche Centrali Totale 31/12/2014 2.960.148 b) Altri enti pubblici 3.065.220 - c) Banche - 629.843 1.206.126 d) Enti finanziari 1.195.930 1.170.758 e) Altri emittenti 5.652 5.686 4.791.573 5.447.790 Totale Sezione 6 - Crediti – Voce 60 6.1 Crediti verso banche La voce comprende le somme depositate nei conti correnti bancari che sono nella piena disponibilità del Confidi (26.336.893 Euro) o vincolati (1.521.602 Euro) a favore di enti pubblici e/o banche. Totale 31/12/2015 Composizione 1. 2. Valore di bilancio Depos i ti e conti correnti Fi na nzi a menti 27.858.495 - Totale 31/12/2014 Fair value L1 L2 - - L3 Valore di bilancio 27.858.495 - 28.639.529 - Fair value L1 L2 L3 - - 28.570.164 - 2.1 Pronti contro termi ne 2.2 Lea s i ng fi na nzi a ri o 2.3 Fa ctori ng - - - - - - - - - pro-s ol ve ndo - pro-s ol uto 2.4 Al tri fi na nzi a me nti - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 3. Ti tol i di debi to - ti tol i s truttura ti - a l tri ti tol i di debi to 4. Al tre a ttivi tà Totale 1.279.316 29.137.811 27.858.495 1.281.314 29.920.843 1.281.314 29.851.478 L1=livello 1 L2=livello 2 L3=livello 3 Tra le Altre attività sono ricomprese le somme versate dal Confidi a favore degli enti finanziatori sotto forma di accantonamenti provvisori (collaterale). Tali importi restano, fintanto che la banca non chiede l’addebito definitivo tra i crediti di firma. 83 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 6.3 Crediti verso la clientela Totale 31/12/2015 Valore di bilancio Composizione Deteriorati Bonis Acqui Altri stati Totale 31/12/2014 Fair value L1 L2 Valore di bilancio Deteriorati Bonis Acqui Altri stati L3 Fair value L1 L2 L3 - - - - - - - - 1.1 Lea s i ng fi naopzione nzi a ri o di cui: senza finale d'acquisto - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 1.2 Fa ctori ng - pro-s ol vendo - - - - - - - - - - - - 1. Finanziamenti - pro-s ol uto 1.176.311 1.176.311 1.291.470 1.291.470 - - - - - - - - - - - - - 1.3 Credi to a l cons umo - - - - - - - - - - - - 1.4 Ca rte di credi to 1.5 tti asmenti u pegno 1.6 Pres Fi nainzi conces s i i n rel a zi one a i s ervi zi - - - - - - - - - - - - - - - 1.7 Al naescussione nzi a menti di tri cui fida di garanzie e impegni 2. Titoli di debito - - - - - - - - - - 1.176.311 - - 1.176.311 - - 1.291.470 - - 1.291.470 - - - 1.176.311 - - - 1.176.311 - - - 1.291.470 - - - 1.291.470 - 2.1 ti tol i s truttura ti - - - - - - - - - - - - 2.2 a l tri ti tol i di debi to - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 3. Altre attività Totale 1.176.311 1.176.311 1.291.470 1.291.470 La voce “Altri finanziamenti” comprende le escussioni operate dalle banche al netto delle relative svalutazioni analitiche. Tali crediti sono stati attualizzati in base ai tempi di recupero. 84 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Sezione 9 - Partecipazioni – Voce 90 9.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi Denominazioni imprese Sede legale Sede operativa Vi a XXIV Ma ggi o, 43 Roma Vi a XXIV Ma ggi o, 43 Roma Quota Disponibilità partecipazion voti Valore bilancio Fair value A. Imprese controllate in via esclusiva B. Imprese controllate in modo congiunto C. Imprese sottoposte ad influenza notevole 1. SIMEC Cons ul ti ng SpA 20% 2/10 301.712 301.712 La Società detiene un partecipazione del 20% verso SIMEC Consulting S.p.A. per un totale di Euro 301.712. 9.2 Variazioni annue delle partecipazioni Partecipazioni di Partecipazioni gruppo non di gruppo A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acqui s ti B.2 Ri pres e di val ore B.3 Ri va l uta zi oni B.4 Al tre va ri a zi oni C. Diminuzioni C.1 Vendi te C.2 Retti fi che di va l ore C.3 Al tre va ri azi oni D. Rimanenze finali 85 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Totale - 301.712 - 301.712 - - 301.712 301.712 Sezione 10 - Attività materiali – Voce 100 10.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo La voce accoglie i beni, di proprietà e in leasing finanziario, aventi utilità pluriennale. Le immobilizzazioni materiali sono state iscritte al netto del fondo di ammortamento. Totale Totale 31/12/2015 31/12/2014 Attività/Valori 1. Attività di proprietà a ) terreni 3.343.025 3.479.722 b) fa bbri ca ti c) mobi l i 3.277.391 37.616 3.389.907 45.731 28.018 44.085 Attività acquisite in leasing finanziario 515.196 534.725 a ) terreni b) fa bbri ca ti 515.196 534.725 d) i mpi a nti el ettroni ci e) a l tre 2. c) mobi l i d) i mpi a nti el ettroni ci - e) a l tre Totale 86 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 3.858.222 4.014.448 10.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue Terreni A. Esistenze iniziali lorde A.1 Ri duzioni di va lore total i nette A.2 Esistenze iniziali nette B. Aumenti: B.1 Acqui sti B.2 Spes e per migl iori e ca pital izzate - Fabbricati 3.924.632 - Mobili Impianti elettronici Altre Totale 45.731 - 44.085 - - - - 44.085 8.813 4.173.197 22.183 - 8.813 22.183 - 3.924.632 9.681 45.731 3.689 - 9.681 3.689 4.173.197 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - B.7 Al tre vari azi oni - - - - - - C. Diminuzioni C.1 Vendi te - 141.725 11.804 - 24.880 178.409 - - - - 3.864 3.864 C.2 Ammorta Rettifichementi di val ore da deteri oramento imputate C.3 a: - 141.725 - 11.804 - - 21.016 - 174.545 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 37.616 - - 28.018 - B.3 Ri pres e di val ore B.4 Vari azi oni posi ti ve di fair value i mputate a: a) patri moni o netto b) conto economi co B.5 Differenze posda i ti ve di cambi o Tras ferimenti immobil i detenuti a s copo di B.6 inves ti mento a) patri moni o netto b) conto economi co C.4 Vari azi oni nega ti ve di fair value i mputate a: a) patri moni o netto b) conto economi co C.5 Differenze negati ve di cambi o C.6 Tras ferimenti a : al i detenute a a) a ttività ma teri s copo di i nves timento b) a ttività in via di di smis s ione C.7 Al tre vari azi oni D. Rimanenze finali nette - 3.792.588 - - D.1 Ri duzioni di va lore total i nette - D.2 Rimanenze finali lorde E. Val utazi one a l costo - 3.792.588 37.616 - 28.018 3.858.222 - 3.792.588 37.616 - 28.018 3.858.222 Gli acquisti effettuati nel corso dell’anno si riferiscono a fabbricati, mobili e arredi. Gli ammortamenti sulle attività materiali sono determinati in funzione della vita utile delle stesse. 87 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 3.858.222 - Sezione 11 - Attività immateriali - Voce 110 11.1 Composizione della voce 110 “Attività immateriali” Totale 31/12/2015 Voci/Valutazione Totale 31/12/2014 Atti vi tà Atti vi tà Atti vi tà Atti vi tà va l utate al va l uta te a l va l utate al val uta te a l cos to fair value cos to fa i r va l ue - 1. Avviamento - - - 2. Altre Attività immateriali: 2.1 di propri età - genera te i nterna mente - al tre 2.2 a cqui s i te i n l ea s i ng fi na nzi ari o Totale 2 277.010 - - 418.301 - - 277.010 - - 418.301 - - 277.010 - 418.301 - 3. Attività riferibili al leasing finanziario 3.1 beni i nopta ti - - - - 3.2 beni ri ti ra ti a s egui to di ri s ol uzi one - - - - 3.3 a l tri beni - - - - - - - - Totale 3 4. Attività concesse in leasing operativo Totale (1+2+3+4) Totale 277.010 277.010 - 418.301 418.301 Le immobilizzazioni immateriali sono costituite principalmente dal software contabile e gestionale. 88 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. - 11.2 Attività immateriali: variazioni annue Totale A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore B.3 Variazioni positive di fair value : 418.301 95 95 - - a patrimonio netto - a conto economico B.4 Altre variazioni - C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti 141.387 141.387 C.3 Rettifiche di valore - a patrimonio netto - a conto economico - C.4 Variazioni negative di fair value - a patrimonio netto - a conto economico - C.5 Altre variazioni D. Rimanenze finali 277.010 Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali 12.1 Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate” Totale Totale 31/12/2015 31/12/2014 Voci/Valori Acconti d'i mpos ta Totale La voce accoglie gli acconti IRAP/IRES 2015 versati all’erario. 89 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 180.786 180.786 149.186 149.186 12.2 Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite” Totale Totale 31/12/2015 31/12/2014 Voci/Valori Debi to vers o Era ri o c/IRES Debi to vers o Era ri o c/IRAP Totale 103.462 167.027 270.489 90.091 119.043 209.135 La voce accoglie i debiti IRAP e IRES dell’esercizio. Sezione 14 - Altre attività - Voce 140 14.1 Composizione della voce 140 “Altre attività” Credi ti per depos i ti ca uzi ona l i Ra tei e ri s conti a tti vi Totale Totale 31/12/2015 31/12/2014 17.009 19.256 25.064 131.287 Mi gl i ori e s u beni di terzi 120.000 Credi ti di ve rs i 165.678 109.638 - Credi ti tri buta ri 293.191 414.977 Fa tture da emette re 1.319.144 1.453.834 Credi ti vs . s oci 2.519.899 2.855.372 Credi ti vers o enti pubbl i ci 6.990.710 7.009.951 Totale 11.450.695 11.994.314 La voce “Crediti verso enti pubblici” accoglie contributi concessi dalla Legge Regionale del 31 gennaio 2002 n. 4 della Regione Autonoma della Sardegna. Vengono iscritti in bilancio sulla base della determinazione o altro documento equipollente ricevuto, con il quale viene comunicato l’importo spettate. La voce “Crediti vs. soci” include prevalentemente le somme maturate nel momento in cui gli Organi preposti hanno assunto formale provvedimento deliberativo a favore della PMI e non ancora incassate. La voce “Fatture da emettere” accoglie le commissioni e compensi maturati e non ancora fatturati. La voce “Crediti tributari” accoglie le ritenute subite in sede di liquidazione dei contributi rilasciati dagli enti pubblici e destinati a incrementare i fondi rischi, le ritenute su interessi attivi e il credito IRES maturato negli esercizi precedenti, oltre all’acconto IVA. Gli importi più rilevanti della voce “Crediti diversi” si riferiscono al credito verso la compagnia di assicurazioni Fata Spa relativo all’assicurazione collettiva per l’accantonamento del TFR e al credito maturato al 31/12/2015 per retrocessioni commissioni. La voce “Migliorie su beni di terzi” si riferisce a migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi diverse da quelle riconducibili alla voce “attività materiali”. 90 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. PASSIVO Sezione 1 - Debiti - Voce 10 1.1 Debiti Totale 31/12/2015 1. 2. Voci verso banche Fi na nzi a menti - verso enti finanziari - Totale 31/12/2014 verso clientela verso banche - - verso enti finanziari verso clientela - - 1.1 Pronti contro termi ne 1.2 Al tri fi na nzi a me nti Al tri debi ti Totale 136.765 136.765 412.037 412.037 1.902.627 1.902.627 147.611 147.611 444.877 444.877 1.800.833 1.800.833 Fair value - livello 1 Fair value - livello 2 Fair value - livello 3 Totale Fair value 136.765 136.765 412.037 412.037 1.902.627 1.902.627 147.611 147.611 444.877 444.877 1.800.833 1.800.833 La voce relativa agli altri debiti contiene: • • • Debiti verso banche per operazione di mutuo acceso a seguito dell’acquisto avvenuto nel 2013 del fabbricato che ospita la nuova sede Provinciale di Venezia e la sede Regionale del Veneto; Altri debiti verso enti finanziari per operazioni di leasing finanziario; Debiti verso la clientela, come di seguito specificato: Voci Fondo Ministeriale Antiusura 2015 2014 1.075.318 1.072.356 Regione Piemonte 367.053 366.863 CCIAA di Torino 362.200 361.614 CCI AA di Ra gus a Totale 91 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 98.056 1.902.627 1.800.833 Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70 Per quanto riguarda l’informazione di questa sezione, si rimanda a quanto esposto nella sezione n. 12.2 dell’attivo, della presente Nota Integrativa. Sezione 9 - Altre passività - Voce 90 9.1 Composizione della voce 90 “Altre passività” 31/12/2015 31/12/2014 3.954 2.284 26.146 11.407 Debi ti vs . di pendenti 175.161 182.230 Debi ti tributari 175.308 491.885 Debi ti per contributi previ denzi al i 210.655 199.367 Debi ti vs . s oci 219.979 210.209 Fondo Interbanca rio di ga ra nzi a 333.876 304.753 Debi ti di vers i 367.499 242.314 Depos iti cauzi onal i 637.779 794.952 Debi ti vs . forni tori 828.816 1.715.850 Contri buti pubbli ci 3.047.261 2.882.320 Ri s conti pa s s i vi s u commi s s i oni atti ve 5.098.906 4.774.538 Ratei e Ri s conti pas s ivi Debi ti vs . Ammi ni s tratori Fondi ri s chi per ga ranzi e pres tate Totale 6.790.925 4.789.602 17.916.266 16.601.712 La voce “Risconti passivi su commissioni attive” accoglie i risconti passivi generati dalla ripartizione pro rata temporis delle commissioni attive su garanzie prestate. All’interno dei risconti passivi sono presenti i rischi sul portafoglio in bonis per Euro 919.615 e una quota parte dei rischi sul portafoglio deteriorato per Euro 194.657. I “Fondi rischi per garanzie prestate” accolgono le svalutazioni sul portafoglio delle garanzie deteriorate per un valore complessivo al 31 dicembre 2015 pari ad Euro 6.790.925 a cui si aggiunge la quota parte di rischi pari a Euro 194.657 contenuta nella voce risconti passivi. La voce “Contributi pubblici” accoglie i contributi pubblici concessi dai vari Enti e che non sono nella piena disponibilità del Confidi. La voce “Depositi cauzionali” accoglie i depositi versati dai soci, a garanzia delle operazioni di finanziamento, che verranno rimborsati contestualmente all’estinzione del rapporto di finanziamento e della collegata garanzia. 92 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Sezione 10 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 100 10.1 “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue Totale Totale 31/12/2015 31/12/2014 A. Esistenze iniziali 681.825 409.954 234.170 158.717 B. Aumenti B1. Acca ntona mento del l’es erci zi o B2. Al tre vari a zi oni i n aumento - 131.355 C. Diminuzioni C1. Li qui da zi oni effettua te C2 . Al tre va ri azi oni i n di mi nuzi one D. Esistenze finali 42.688 8.697 3.009 9.504 870.298 681.825 La voce accoglie le rivalutazioni previste dal codice civile, le liquidazioni effettuate nel corso dell’anno e gli effetti del calcolo attuariale effettuato secondo quanto disposto dal principio contabile dello IAS 19. 10.2 Altre informazioni Il nuovo IAS19, per i piani a beneficio definito di tipo post-employment, richiede una serie di informazioni aggiuntive, che dovranno essere riportate nella Nota Integrativa di Bilancio, quali: analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale rilevante alla fine dell’esercizio, mostrando gli effetti che ci sarebbero stati a seguito delle variazioni delle ipotesi attuariale ragionevolmente possibili a tale data, in termini assoluti; indicazione del contributo per l'esercizio successivo; indicazione della durata media finanziaria dell'obbligazione per i piani a beneficio definito; erogazioni previste dal piano. Di seguito si riportano tali informazioni. Analisi di sensività dei principali parametri valutativi Ta s s o di turnover +1% DBO al 31.12.2015 865.253,75 Ta s s o di turnover -1% 876.452,77 Ta s s o di i nfl a zi one +0,25% Ta s s o di i nfl a zi one -0,25% 899.061,65 842.773,20 Ta s s o di a ttua l i zza zi one +0,25% 836.215,71 Ta s s o di a ttua l i zza zi one -0,25% 906.414,47 Service Cost e Duration Servi ce Cos t 01.01.2016-31.12.2016 Dura ti on 93 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 229.979,65 22,30 Erogazioni future stimate Anni 1 Erogazioni previste 55.131,16 2 3 31.099,40 36.503,16 4 5 41.920,26 73.385,07 Sezione 11 - Fondi per rischi e oneri - Voce 110 11.1 Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri” 31/12/2015 Altri fondi per rischi ed oneri 31/12/2014 - Totale - 11.2 Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri” 31/12/2015 31/12/2014 A . Esistenze iniziali - 24.442 B. Aumenti B.1 Acca ntona me nto de l l ' es erci zi o - - B.2 Altre va ri a zi oni i n a ume nto C. Diminuzioni - - C.1 Li qui da zi oni e ffettua te C.2 Al tre va ri a zi oni in di minuzi one D. Esistenze finali - 24.442 - 94 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140 e 150 12.1 Composizione della voce 120 “Capitale” Tipologie Importo 1. Ca pi ta l e 10.138.116 1.1 Azi oni ordi na ri e 1.2 Al tre a zi oni (da s peci fi care) 10.138.116 - La presente voce comprende: Capitale sociale costituito dal versamento dei soci per un totale di Euro 4.648.624; Capitale sociale ex art. 1 c. 134 L. 244/2007 contributi pubblici destinati a patrimonializzare i Confidi pari a Euro 1.800.000,00. Si tratta della legge finanziaria del 2008 nella quale veniva data la possibilità ai confidi di imputare a capitale o riserva le quote di contributi pubblici ricevuti ad incremento dei fondi rischi; Capitale sociale L. 221/2012 di Euro 3.691.241 contributi pubblici destinati a patrimonializzare i Confidi. Si tratta della legge 221/2012, articolo 36, commi 1 e 2, del decreto Sviluppo-bis, che ha consentito ai Confidi sottoposti a vigilanza diretta da parte di Banca d’Italia di imputare a fondo consortile, al capitale sociale o ad apposita riserva i fondi rischi e gli altri fondi o riserve patrimoniali costituiti da contributi dello Stato, dalle regioni e di altri enti pubblici esistenti alla data del 31 dicembre 2012. 12.4 Composizione della voce 150 “Sovrapprezzi di emissione” Descrizione Sovra prezzi s u s oci ordi nari 31/12/2015 31/12/2014 1.277.212 1.167.492 L’importo riguarda i contributi corrisposti al Confidi dalla regione Friuli Venezia Giulia come previsto ai sensi dell’articolo 6, comma 46, della legge regionale 18 luglio 2005, n. 15 e del regolamento di esecuzione approvato con DPReg e i contributi concessi dalla Regione Abruzzo ai sensi del PAR FSC 2007-13 Linea I.2.2. 95 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 12.5 Altre informazioni Legale Art. 2545 quater c.c. A. Esistenze iniziali (01/01/2015) B. Aumenti B.1 Attri buzi oni di uti l i B.2 Al tre va ri a zi oni C. Diminuzioni C.1 Util i zzi - copertura perdi te - di s tribuzi one - tra s feri mento a capi ta l e C.2 Al tre va ri a zi oni D. Rimanenze finali (31/12/2015) Composizione Patrimonio Netto Capitale Riserve di capitale: Sovra pprezzo di emis s ione Riserve di utili: Ri s erva legal e Ri s erva s tatutaria Al tre ris erve Altre riserve: Ri s erva indivi s ibi le ex art 12 L.904/77 Ri s erva s traordinaria ex L. 244/2007 Fondi ris chi i ndis ponibil i Ri s erva L.221/2012 Al tre ris erve Riserva di valutazione Utile (perdita) d'esercizio Legale Statutaria Altre - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 217.275 131.586 31/12/2015 Utilizzo 10.138.116 A 1.277.212 A 497.672 131.586 180.358 A A 937.217 1.739.066 A A A A A B A 8.612.897 7.421.575 3.094.395 (4.363.516) Totale 29.666.577 (B) = i ndi s poni bi l e ai s ens i del l 'art.6 del D.Lgs 38/05 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 1.535.238 (2.642.246) (149.240) - 1.287.366 937.217 1.739.066 8.612.897 7.422.752 Totale 131.586 - (2.642.246) Riserva Riserva Riserva indivisibile straordinaria L.221/2012 ex art.12 ex L. L.904/77 244/2007 1.436.606 937.217 1.739.066 8.612.897 Riserve utili a nuovo 217.275 280.397 1.534.061 Riserva FTA 280.396 (A) = per copertura perdi te 96 Altre Riserve di utili 7.421.575 19.669.610 (149.240) 19.520.371 PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO Sezione 1 – Interessi - Voci 10 e 20 1.1 Composizione della voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati” 1. Atti vità fi na nzi a rie detenute per l a negozi a zione 2. Atti vità fi na nzi a rie a l fair value 3. Atti vità fi na nzi a rie di s poni bi l i per l a vendi ta 114.826 - - Totale 31/12/2015 114.826 4. Atti vità fi na nzi a rie detenute s i no a l la s ca denza 5. Crediti 5.1 Crediti vers o ba nche 5.2 Crediti vers o enti fi na nzi a ri 5.3 Crediti vers o cl i entela 6. Altre a tti vi tà 7. Deriva ti di copertura - - - - - 114.826 - 22.989 22.989 22.989 137.815 46.923 193.618 Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Totale - Altre operazioni Totale 31/12/2014 146.695 La voce accoglie gli interessi maturati sulle cedole dei titoli (Euro 114.826) e gli interessi attivi maturati sui conti correnti (Euro 22.989). 1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni Emittenti pubblici Voci/Forme tecniche Atti vi tà fi na nzi a rie di s poni bil i per l a vendita Totale 97 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 112.700 112.700 Emittenti enti Altri emittenti creditizi 2.126 2.126 - Totale 31/12/2015 114.826 114.826 1.3 Composizione della voce 20 “Interessi passivi e oneri assimilati” Voci/Forme tecniche Finanziamenti Titoli Totale 31/12/2015 Altro Totale 31/12/2014 1. Debi ti vers o ba nche - - 720 720 1.420 2. Debi ti vers o enti fi na nzi a ri - - 13.233 13.233 17.352 3. Debi ti vers o cli entel a - - 174 174 4. Ti tol i i n ci rcol a zi one 5. di lnegozi 6. Pa s s ivi tà fi na nzi a rie va uta te aalzi one fair value - - - - - - - - - - 7. Al tre pa s s i vi tà - - - - - 8. Deri va ti di copertura - - Totale 14.127 14.127 7 18.779 La voce accoglie gli interessi maturati per operazioni di leasing finanziario (Euro 13.233) e interessi maturati per operazioni di mutuo (Euro 720). Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40 2.1 Composizione della voce 30 “Commissioni attive” Totale 31/12/2015 Detta gl i o Totale 31/12/2014 1. opera zi oni di l ea s i ng fi na nzi a ri o 2. opera zi oni di fa ctori ng - - 3. credi to a l consumo - - 4. a tti vi tà di mercha nt ba nki ng 5. ga ra nzi e ri l a s ci a te 6.155.367 7.818.938 6. s ervi zi di : - ges ti one fondi per conto terzi - - - i ntermedi a zi one i n ca mbi - - - di stri buzi one prodotti - a l tri - - - - 7. s ervi zi di i nca s so e pa ga mento 8. servicing i n opera zi oni di ca rtol a ri zza zi one 9. a l tre commi s si oni (da s peci fi ca re) Totale 6.155.367 7.818.938 La voce comprende le commissioni derivanti dall’attività di rilascio di garanzia prestata a favore dei soci di competenza dell’esercizio. 98 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 2.2 Composizione della voce 40 “Commissioni passive” Totale 31/12/2015 Dettaglio/Settori 7.432 1. garanzie ricevute Totale 31/12/2014 16.562 2. distribuzione di servizi da terzi - - 3. servizi di incasso e pagamento - - - - 4. altre commissioni (da specificare) Totale 7.432 16.562 La voce accoglie le commissioni passive riconosciute per controgaranzie e riassicurazioni ricevute. Sezione 3 – Dividendi e Proventi simili - Voce 50 3.1 Composizione della voce 50 “Dividendi e proventi simili” 31/12/2015 Proventi da Dividendi quote di O.I.C.R. Voci/Proventi 1 Atti vi tà fina nzi a rie detenute per l a negozi a zi one 2 Atti vi tà fina nzi a rie di s poni bi li per l a vendita 31/12/2014 Proventi da Dividendi quote di O.I.C.R. 3.788 - 3.761 - 3 Atti vi tà fina nzi a rie al fai r val ue - - - - 4 Parteci pa zi oni : - - - - 4.1 per a tti vi tà di merchant ba nking - - - - 4.2 per a ltre a tti vi tà - - - - 3.788 - 3.761 - Totale La voce accoglie i dividendi distribuiti nell’esercizio dai titoli di capitale detenuti verso Banca Popolare di Ragusa, Banca Intesa e Banca Popolare di Bergamo. 99 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Sezione 7 - Utile (Perdita) da cessione o riacquisto – Voce 90 7.1 Composizione della voce 90 “Utile (perdita) da cessione o riacquisto” Totale 31/12/2015 Voci/Componenti reddituali Utile 1.338 1. Attività finanziarie 1.1 Credi ti - 1.2 Atti vi tà di s poni bi l i per l a vendi ta 1.338 1.3 Atti vi tà detenute si no a sca denza Totale (1) 1.338 Perdita (1.353) (1.353) (1.353) Totale 31/12/2014 Risultato netto (14) (14) (14) Utile (7.575) Perdita (4.681) Risultato netto (2.895) - - - (7.575) (4.681) (2.895) - - - (7.575) (4.681) (2.895) - - - - - - 2.1 Debi ti - - - - - - 2.2 Ti tol i i n ci rcol a zi one - - - - - - - - 2. Passività finanziarie Totale (2) Totale (1+2) 100 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 1.338 (1.353) (14) 7.575 (4.681) 2.895 Sezione 8 - Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 100 8.1 “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti” Rettifiche di valore 1. 2. 3. Riprese di valore Totale Totale 31/12/2015 31/12/2014 di di specifiche specifiche portafoglio portafoglio Voci/Rettifiche Credi ti vers o ba nche - - - - - - - per lea s ing - - - - - - - per fa ctoring - - - - - - - a ltri credi ti - - - - - - Credi ti vers o enti fi na nzi a ri - - - - - - Credi ti deteri ora ti a cqui sta ti - - - - - - - per lea s ing - - - - - - - per fa ctoring - - - - - - - a ltri credi ti - - - - - - Altri credi ti - - - - - - - per lea s ing - - - - - - - per fa ctoring - - - - - - - a ltri credi ti - - - - - - Credi ti vers o cl ientela 123.600 - 2.330 - 121.270 164.418 Credi ti deteri ora ti a cqui sta ti - - - - - - - per lea s ing - - - - - - - per fa ctoring - - - - - - - a ltri credi ti - - - - - - Altri credi ti - - - - - - - per lea s ing - - - - - - - per fa ctoring - - - - - - - - - - - 2.330 2.330 - - per credito a l cons umo - a ltri credi ti Totale 123.600 123.600 121.270 121.270 164.418 164.418 La voce comprende, tra le altre, le rettifiche di valore e le attualizzazioni effettuate analiticamente nell’esercizio sulle garanzie escusse (Euro 117.630) e le perdite per insolvenze registrate nell’esercizio (Euro 5.970). 101 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 8.4 Composizione della sottovoce 100.b “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie” Rettifiche di valore 1. Ga ra nzie ril a sci ate 2. Deri va ti su credi ti 3. Impegni a d eroga re fondi 3. Altre operazi oni Riprese di valore Totale Totale di di 31/12/2015 31/12/2014 specifiche specifiche portafoglio portafoglio Operazioni/Componenti reddituali 2.008.957 - 214.650 - 7.635 - 214.650 - 2.001.323 - 967.202 - Totale 2.008.957 214.650 7.635 214.650 2.001.323 967.202 La voce rettifiche di valore - specifiche - accoglie gli accantonamenti effettuati nel corso dell’esercizio per i crediti di firma deteriorati. La voce rettifiche di valore - di portafoglio - accoglie gli accantonamenti effettuati nel corso dell’esercizio per i crediti di firma in bonis. 102 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Sezione 9 - Spese Amministrative - Voce 110 9.1 Composizione della voce 110.a “Spese per il personale” Voci/Settori 1. Personale dipendente a) s a l a ri e s ti pendi b) oneri s oci a l i c) indenni tà di fi ne ra pporto d) s pes e previdenzi a l i Totale 31/12/2015 5.437.044 Totale 31/12/2014 4.575.655 3.664.934 1.103.407 3.097.371 952.995 - e) a cca ntona mento al tratta mento di fine ra pporto f) a cca ntonamento al fondo tra tta mento di qui es cenza e obbl i ghi s i mi l i : 250.426 - - a contri buzi one defi ni ta - a benefi ci defi ni ti g) vers amenti a i fondi di previ denza compl ementa re es terni : - a contri buzi one defi ni ta 163.127 - - - - - - a benefi ci defi ni ti h) a l tre s pes e 418.278 362.162 2. Altro personale in attività 3. Amministratori e Sindaci 372.559 331.379 4. Personale collocato a riposo 5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende - 6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società Totale 231.150 6.040.754 713.085 5.620.119 La voce “Altre spese” ricomprende i costi per viaggi e trasferte, rimborsi chilometrici, corsi di formazione e altre spese del personale. La voce “Amministratori e Sindaci” accoglie i compensi maturati nell’esercizio pari ad Euro 314.875, oltre a spese per viaggi, trasferte e rimborsi pari ad Euro 57.683. 103 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 9.2 Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria 31/12/2015 31/12/2014 Categoria Di ri genti 1 2 Qua dri 26 24 Impi ega ti 70 97 58 84 Totale 9.3 Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative” Voci/Settore Spes e tra s porto Totale Totale 31/12/2015 31/12/2014 2.048 5.531 Spes e di ca ncel l eri a /ma ga zzi no 17.180 18.593 Spes e ma rketi ng 22.744 44.766 Spes e a s s i cura zi oni 23.525 26.175 Spes e di ra ppres enta nza Spes e ba nca ri e 30.343 32.469 24.661 31.820 Spes e l ega l i 45.749 52.992 Spes e tel efoni che e pos ta l i Nol eggi o automezzi 83.574 68.369 114.394 112.627 Spes e s ervi zi IT 183.291 234.377 IVA i ndetra i bi l e 235.497 319.564 Al tre s pes e 290.099 164.883 Compens i a cons ul enti 590.397 540.665 Spes e per a ffi tto l oca l i 693.368 Totale 2.364.678 564.181 2.209.205 La voce “spese per affitto locali” accoglie le spese di locazione sostenute per le diverse unità locali presenti sul territorio italiano. La variazione rispetto al 2014 è da attribuire all’apertura di nuove unità locali. La voce “altre spese” è composta dalle spese sostenute per pulizia, utenze elettriche, noleggio fotocopiatori, spese postali e valori bollati. 104 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120 10.1 Composizione della voce 120 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali” Ammortamento (a) Voci/Rettifiche e riprese di valore 1. Attività ad uso funzionale 174.545 1.1 di propri età 155.016 a) terreni b) fabbri ca ti 122.196 11.804 c) mobi l i d) s trumental i e) al tri 1.2 acquis i te i n l ea s i ng fina nzi a ri o a) terreni b) fabbri ca ti c) mobi l i d) s trumental i e) al tri 2. Attività detenute a scopo di investimento Totale 105 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Rettifiche di valore per deterioramento (b) - Riprese di valore (c) Risultato netto (a) + (b) - (c) - 174.545 - 155.016 - - - - 122.196 11.804 - - - - 21.016 - - 21.016 19.529 - - 19.529 19.529 - - 19.529 - - - - - - - - - - - - - - - - - - 174.545 174.545 Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130 11.1 Composizione della voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali” Ammortamento (a) Voci/Rettifiche e riprese di valore 1. Avviamento 2. Altre Attività immateriali 2.1 di propri età 2.2 a cqui s i te i n l ea s i ng fi na nzi a ri o 3. Attività riferibili al leasing finanziario 4. Attività concesse in leasing operativo Totale 141.387 141.387 141.387 Rettifiche di valore per Riprese di valore deterioramento (c) (b) - - Risultato netto (a) + (b) - (c) 141.387 141.387 141.387 Sezione 14 –Altri proventi e oneri di gestione - Voce 160 14.1 Composizione della voce 160 “Altri proventi di gestione” Tipologia di spese/valori Sopra vveni e nze a tti ve Proventi di ve rs i di ges ti one Affi tti a tti vi Proventi da a tti vi tà re s i dua l i Contri buti regi ona l i Totale Totale 31/12/2015 13.249 43.372 Totale 31/12/2014 101.832 33.106 180.524 263.891 180.571 762.325 613.197 1.114.233 783.986 1.861.819 La voce “Contributi regionali” accoglie i contributi concessi dalla Legge Regionale del 31 gennaio 2002 n. 4 della Regione Autonoma della Sardegna per attività di consulenza e assistenza. La voce “Proventi da attività residuali” accoglie i proventi maturati nel corso dell’esercizio per attività di consulenza e assistenza. 14.2 Composizione della voce 160 “Altri oneri di gestione” Totale 31/12/2015 Tipologia di spese/valori Totale 31/12/2014 Oneri diversi di gestione 415.781 Sopravvenienze passive 222.918 311.976 638.699 529.696 Totale 217.719 Gli “Oneri diversi di gestione” sono costituiti principalmente dai pagamenti effettuati a favore dei soci (Euro 302.237) a fronte del riconoscimento dei fondi cauzionali a suo tempo versati (pre-fusione) dalle PMI a garanzia delle operazioni di finanziamento assistite da garanzia collettiva dei fidi. Precedentemente alla 106 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. costituzione di CreditAgri Italia, nata per effetto della fusione per incorporazione di diversi Confidi ex Art. 155 comma 4 del TUB, era vigente in alcuni Confidi regionali (Abruzzo, Sicilia, Lombardia e Piemonte) la policy aziendale che prevedeva la costituzione di fondi cauzionali da parte delle PMI socie beneficiarie di interventi di garanzia collettiva sui fidi, quale componente dei fondi rischi collettivi destinati a copertura delle perdite subite dai Confidi a fronte di escussioni delle garanzie rilasciate. I fondi cauzionali costituiti dagli incorporati Confidi delle regioni (Abruzzo, Sicilia e Lombardia) sono stati acquisiti dal Confidi nel 2011 a seguito di specifica volontà espressa e deliberata dall’Assemblea generale con lo scopo di mutualizzare le perdite subite in dette regioni a seguito di escussioni per insolvenze in capo ai soci garantiti. Al fine di poter conseguire lo scopo sociale l’Assemblea ha ritenuto necessario acquisire detti fondi cauzionali a titolo definitivo. Sezione 17 - Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 190 17.1 Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente” Totale 31/12/2015 1. Impos te correnti 2. Va ri a zi oni del l e i mpos te correnti dei precede nti es erci zi 270.489 3. Ri duzi one del l e i mpos te correnti del l ’es erci zi o 3.bi s Ri duzi one del l e i mpos te correnti del l 'es erci zi o per credi ti d'i mpos ta di cui a l l a l egge n. 214/2011 Va ri a zi one del l e i mpos te a nti ci pa te 4. 5. Va ri a zi one del l e i mpos te di fferi te Imposte di competenza dell’esercizio Totale 31/12/2014 209.135 - - - - - - - - - - 270.489 209.135 La voce accoglie l’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) per Euro 167.027 e l’imposta sul reddito delle società (IRES) per Euro 103.462. 107 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Sezione 19 – Conto economico: altre informazioni 19.1 - Composizione analitica degli interessi attivi e delle commissioni attive Interessi attivi Voci/Controparte Banche Commissioni attive Enti Clientela finanziari Banche Enti finanziari Clientela Totale Totale 31/12/2015 31/12/2014 1. Leasing finanziario - - - - - - - - - beni i mmobi l i - - - - - - - - - beni mobi l i - beni s trumenta l i - - - - - - - - - beni i mma teri a l i 2. Factoring - - - - - - - - - s u credi ti correnti - s u credi ti futuri a cqui s ta ti a o defi ti vos ta ti a l - stiutol credi ti ani cqui di - - - - - - - - - - - - - - - - - per a l tri fi na nzi a menti 3. Credito al consumo - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 6.155.367 6.155.367 7.818.938 - - - - - 6.155.367 6.155.367 6.155.367 6.155.367 7.818.938 7.818.938 - pres ti ti pers ona l i - pres ti ti fi na l i zza ti - ces s i one del qui nto 4. Garanzie e impegni - di na tura commerci a l e - di na tura fi na nzi a ri a Totale 108 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. PARTE D - ALTRE INFORMAZIONI Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività svolta D - Garanzie rilasciate e impegni D.1 – Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni Importo 31/12/2015 1. Ga ra nzi e ri l a s ci a te di na tura fi na nzi a ri a a pri ma richi e s ta a ) Ba nche - - b) Enti fi na nzi a ri - - c) Cl i entel a 2. 19.766.765 Al tre ga ra nzi e ri l a s ci a te di na tura fi na nzi a ri a a ) Ba nche b) Enti fi na nzi a ri c) Cl i entel a 3. 4. Importo 31/12/2014 8.431.504 - - - - 190.786.674 201.571.188 Ga ra nzi e ri l a s ci a te di na tura commerci a l e a ) Ba nche b) Enti fi na nzi a ri - - c) Cl i entel a - - - - i ) a uti l i zzo certo - - i i ) a uti l i zzo i ncerto - - - - Impe gni i rrevoca bi l i a eroga re fondi a ) Ba nche i ) a uti l i zzo certo i i ) a uti l i zzo i ncerto b) Enti fi na nzi a ri c) Cl i entel a i ) a uti l i zzo certo - - 5. Impe gni s ottos ta nti a i deri va ti s u cre di ti : vendi te di prote zi one i i ) a uti l i zzo i ncerto - - 6. Atti vi tà cos ti tui te i n ga ra nzi a di obbl i ga zi oni di te rzi - - 7. Al tri i mpegni i rrevoca bi l i a ) a ri l a s cia re ga ra nzi e b) a l tri Totale 109 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 18.517.536 26.627.133 229.070.975 236.629.825 D.2 - Finanziamenti iscritti in bilancio per intervenuta escussione Totale 31/12/2015 Voce Rettifiche di valore Valore lordo 1. Attività in bonis - Totale 31/12/2014 Valore netto - Valore lordo - Rettifiche di valore - Valore netto - - - - - - - - - di na tura commerci a l e - - - - - - - di na tura fi na nzi a ri a - - - - - - - da garanzie 2. Attività deteriorate 2.211.059 1.034.747 1.176.312 2.210.917 919.447 1.291.470 - da garanzie 2.211.059 1.034.747 1.176.312 2.210.917 919.447 1.291.470 2.211.059 2.211.059 1.034.747 1.034.747 1.176.312 1.176.312 2.210.917 2.210.917 919.447 919.447 1.291.470 1.291.470 - di na tura commerci a l e - di na tura fi na nzi a ri a Totale D.3 – Garanzie rilasciate: rango di rischio assunto e qualità Garanzie rilasciate non deteriorate Garanzie rilasciate deteriorate: sofferenze Altre garanzie deteriorate Tipologia di rischio assunto Controgarantite Va l ore lordo Gara nzi e ri la s ci ate con a s s unzione di ris chi o di pri ma perdita Altre Controgarantite Altre Controgarantite Altre Retti fi che di Retti fi che di Rettifi che di Retti fiche di Rettifi che di Retti fiche di va l ore Va lore l ordo va l ore Va l ore lordo va l ore Va lore l ordo va l ore Va l ore l ordo va l ore Va lore l ordo va l ore compl es s i ve compl es s i ve compl es s ive compl es s i ve compl es s ive compl es s i ve - - - - - - - - - - - - - ga ra nzi e fina nzi a ri e a pri ma ri chi es ta - a l tre ga ra nzi e fina nzi a ri e - - - - - - - - - - - - - ga ra nzi e di na tura commerci al e - - - - - - - - - - - - Gara nzi e ri la s ci ate con a s s unzione di ris chi o di ti po mezza ni ne - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ga ra nzi e fina nzi a ri e a pri ma ri chi es ta - a l tre ga ra nzi e fina nzi a ri e - ga ra nzi e di na tura commerci al e Gara nzi e ri la s ci ate pro quota - ga ra nzi e fina nzi a ri e a pri ma richies ta - a l tre ga ra nzi e fina nzi a ri e - ga ra nzi e di na tura commerci al e Totale 110 57.069.887 285.349 126.853.021 634.265 311.756 94.878 16.853.397 5.988.985 2.623.995 83.668 14.746.580 818.052 7.430.245 49.639.641 37.151 248.198 12.195.719 114.657.303 60.979 573.286 311.756 94.878 16.853.397 5.988.985 43.035 2.580.960 516 83.152 203.258 14.543.322 6.846 811.206 57.069.887 285.349 126.853.021 634.265 311.756 94.878 16.853.397 5.988.985 2.623.995 83.668 14.746.580 818.052 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. D.5 Garanzie rilasciate in corso di escussione: dati di stock Valore nom inale Tipo garanzia - garanzie finanziarie a prima richiesta Valore di bilancio - - altre garanzie finanziarie - 1.364.666 - garanzie di natura commerciale 633.864 Totale - 1.364.666 633.864 D.6 Garanzie rilasciate in corso di escussione: dati di flusso Valore nom inale Tipo garanzia - garanzie finanziarie a prima richiesta Valore di bilancio - - altre garanzie finanziarie - 493.575 - garanzie di natura commerciale 46.615 Totale - 493.575 46.615 D.7 Variazioni delle garanzie rilasciate deteriorate: in sofferenza Ammontare delle variazioni Garanzie di natura finanziaria a prima richiesta Controgara ntite (A) Valore lordo iniziale (B) Va ri a zi oni i n a umento: - (b1) tra s feri menti da ga ra nzi e i n boni s - (b2) tra s feri menti da a l tre ga ra nzi e deteri ora te - (b3) a l tre va ri a zi oni i n a umento (C) Va ri a zi oni i n di mi nuzi one: - Altre Altre garanzie di natura finanziaria Controgara ntite 37.094 155.719 12.630.562 - - 172.444 - 4.575.147 158.225 - - 164.647 - 37.094 7.797 16.407 - (c1) us ci te vers o ga ra nzi e i n boni s - (c2) us ci te vers o a l tre ga ra nzi e deteri ora te - (c3) es cus s i oni - - - - - - - (c4) a l tre va ri a zi oni i n di mi nuzi one - (D) Valore lordo finale 111 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Altre - 37.094 - 16.407 311.756 Garanzie di natura commerciale Controgara ntite Altre - - - - 4.096.192 - - 320.730 352.313 - - - - 136.967 - - 215.346 16.853.397 - - - - D.8 Variazioni delle garanzie rilasciate deteriorate: altre Ammontare delle variazioni (A) Valore lordo iniziale (B) Va ri a zi oni i n a umento: Garanzie di natura finanziaria a prima richiesta Controgara Altre ntite Altre garanzie di natura finanziaria Controgara ntite Garanzie di natura commerciale Controgara ntite Altre Altre 695.167 25.004 424.773 1.233.569 5.889.093 16.085.262 11.406.622 - - - (b1) tra s feri menti da ga ra nzi e i n boni s - (b2) tra s feri menti da a l tre ga ra nzi e i n s offerenza 694.911 422.758 5.839.219 11.086.886 - - - - - (b3) a l tre va ri a zi oni i n a umento (C) Va ri a zi oni i n di mi nuzi one: - (c1) us ci te vers o ga ra nzi e i n boni s - (c2) us ci te vers o ga ra nzi e i n s offerenza - (c3) es cus s i oni - (c4) a l tre va ri a zi oni i n di mi nuzi one 256 652.132 2.015 246.519 49.874 4.541.702 319.736 12.948.562 - - 620.429 - 187.652 - 3.359.347 271.090 - 5.859.083 3.989.749 - - - 31.703 43.035 58.867 203.258 911.265 2.580.960 3.099.730 14.543.322 - - (D) Valore lordo finale - - - - D.9 Variazioni delle garanzie rilasciate non deteriorate Ammontare delle variazioni Garanzie di natura finanziaria a prima richiesta Controgara ntite Altre Altre garanzie di natura finanziaria Controgaran tite Altre Garanzie di natura commerciale Controgara ntite Altre (A) Valore lordo iniziale 1.958.209 6.455.963 42.088.147 135.014.753 (B) Va ri a zi oni i n a umento: 8.383.741 8.649.481 18.883.381 33.905.537 - - - (b1) ga ra nzi e ri l a s ci a te 7.574.835 8.216.881 14.562.805 27.023.258 - - - (b2) a l tre va ri a zi oni i n a umento - - 808.906 432.600 4.320.576 6.882.279 - - (C) Va ri a zi oni i n di mi nuzi one : 2.911.705 2.909.725 11.331.887 54.262.987 - - - (c1) ga ra nzi e non es cus s e 2.216.794 1.608.956 5.465.956 23.140.906 - - 433.850 5.865.931 11.207.307 - - - (c2) tra s fe ri menti a ga ra nzi e deteri ora te 694.911 - (c3) a l tre va ri a zi oni i n di mi nuzi one (D) Valore lordo finale 112 7.430.245 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 866.919 12.195.719 49.639.641 19.914.774 114.657.303 - - D.10 – Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni Importo 31/12/2015 Portafogli 1. Importo 31/12/2014 Atti vi tà fi na nzi a ri e de tenute per l a negozi a zi one - 2. Atti vi tà fi na nzi a ri e va l uta te a l fair value - - 3. Atti vi tà fi na nzi a ri e di s poni bi l i per l a vendi ta - - 4. Atti vi tà fi na nzi a ri e de tenute s i no a l l a s ca denza 5. Cre di ti vers o ba nche 6. 7. Cre di ti vers o enti fi na nzi a ri Cre di ti vers o cl ie ntel a 8. Atti vi tà ma teri a l i 1.348.570 Totale 113 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 1.348.570 - 1.350.678 1.350.678 H. Operatività con fondi di terzi H.1 – Natura dei fondi e forme di impiego Totale 31/12/2015 Voci/Fondi Fondi pubblici 1. Attività non deteriorate - l ea s i ng fi na nzi a ri o 54.812 - Totale 31/12/2014 Fondi pubblici di cui: a rischio 3.224 - 98.037 - di cui: a rischio 5.468 - - fa ctori ng - a l tri fi na nzi a menti - - - - - di cui: per escussione di garanzie e impegni - pa rteci pa zi oni - - - - 54.812 3.224 98.037 5.468 313.309 251.819 137.393 133.737 317.839 212.422 135.669 129.835 - di cui: per merchant banking - ga ra nzi e e i mpegni 2. Attività deteriorate 2.1 Sofferenze - l ea s i ng fi na nzi a ri o - fa ctori ng - - - - - a l tri fi na nzi a menti - di cui: per escussione di garanzie e impegni 126.233 126.233 126.233 126.233 126.233 126.233 126.233 126.233 - ga ra nzi e e i mpegni 2.2 Inadempienze probabili 125.586 50.909 7.504 2.995 86.189 91.807 3.602 5.043 - l ea s i ng fi na nzi a ri o - fa ctori ng - - - - - a l tri fi na nzi a menti - di cui: per escussione di garanzie e impegni - - - - 50.909 10.581 2.995 661 91.807 13.610 5.043 791 - l ea s i ng fi na nzi a ri o - fa ctori ng - - - - - a l tri fi na nzi a menti - di cui: per escussione di garanzie e impegni - - - - - ga ra nzi e e i mpegni 2.3 Esposizioni scadute dteriorate - ga ra nzi e e i mpegni Totale 10.581 368.121 661 140.617 13.610 415.876 791 141.137 Nella presente tabella sono specificati gli impieghi a valere sui fondi terzi in amministrazione (Fondo Ministeriale Antiusura). 114 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. H.2 – Valori lordi e netti delle attività a rischio proprio Fondi pubblici Voci Valore lordo Rettifiche di Valore netto valore 3.498 274 3.224 1. Attività non deteriorate - l ea s i ng fi na nzi a ri o - fa ctori ng - - - a l tri fi na nzi a menti - - - - di cui: per escussione di garanzie e impegni - ga ra nzi e e i mpegni - - - - pa rteci pa zi oni - - - di cui: per merchant banking 2. Attività deteriorate 2.1 Sofferenze - l ea s i ng fi na nzi a ri o 3.498 274 3.224 140.052 136.161 2.659 2.424 137.393 133.737 - - fa ctori ng - a l tri fi na nzi a menti 126.233 126.233 - di cui: per escussione di garanzie e impegni - - - 126.233 - 126.233 - ga ra nzi e e i mpegni 9.928 2.424 7.504 2.2 Inadempienze probabili - l ea s i ng fi na nzi a ri o 3.222 - 228 - 2.995 - - fa ctori ng - - - - a l tri fi na nzi a menti - di cui: per escussione di garanzie e impegni - - - - ga ra nzi e e i mpegni 3.222 2.3 Esposizioni scadute deteriorate - - a l tri fi na nzi a menti - - di cui: per escussione di garanzie e impegni - ga ra nzi e e i mpegni Totale Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 228 2.995 8 661 669 - l ea s i ng fi na nzi a ri o - fa ctori ng 115 - 669 143.551 8 2.933 661 140.617 Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 3.1 RISCHIO DI CREDITO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali Il rischio di credito, coerentemente con la normativa di Banca di Italia, è definito come il rischio di incorrere in perdite inattese in relazione all’inadempienza della controparte nel rispetto dei propri obblighi contrattuali. Il rischio di credito rappresenta per Creditagri la primaria fonte di rischio, essendo l’attività caratteristica, quella di rilascio di garanzie collettive al mondo delle imprese agricole, agroalimentari, agroindustriali e delle cooperative appartenenti a tutti i settori della produzione di beni e servizi. 2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi Le politiche di gestione del rischio di credito adottate dalla Società sono definite dal Consiglio di Amministrazione e trovano formalizzazione all’interno di un adeguato framework di riferimento costituito da policy, regolamenti, procedure e circolari operative. In particolare si ricordano i seguenti documenti interni: • Regolamento del Credito; • Regolamento di funzionamento degli organi delegati deliberanti in materia creditizia: Comitato Esecutivo Nazionale e Amministratore Delegato; • Procedura operativa per la gestione delle richieste di rilascio garanzia. I principi e le linee guida individuate dal Consiglio di Amministrazione per un’efficace gestione del rischio di credito sono: • strutturazione di un sistema delle deleghe in materia di valutazione e di concessione del credito; • separazione organizzativa e funzionale tra la fase istruttoria e la fase di valutazione; • esecuzione di istruttorie che tengono conto sia di aspetti di tipo quantitativo, andamentale e di tipo qualitativo; • definizione di limiti operativi alla concessione di finanziamenti e di limiti alla concentrazione del rischio per singolo cliente o gruppo di clienti; • definizione di un modello di rating o di scoring interno sinteticamente rappresentativo del merito creditizio delle diverse controparti; 116 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. • definizione di un listino commissionale differenziato in base alla rischiosità, alla tipologia e alle caratteristiche dell’operazione sottostante la garanzia; • attuazione di un programma formativo per le risorse coinvolte nel processo del credito. 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo Creditagri, ai fini regolamentari, ha deciso di procedere alla misurazione di questa categoria di rischi utilizzando l’approccio standardizzato proposto da Banca di Italia. La ECAI scelta è Fitch Ratings per i portafogli “Amministrazioni centrali e banche centrali” e “Intermediari vigilati”. Il rischio di credito è valutato in modo puntuale su base trimestrale ed è oggetto di specifica ed approfondita disamina nell’ambito del processo interno di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale dell’Intermediario (c.d. ICAAP) su base annuale. La dimensione del rischio di credito è adeguatamente integrata all’interno dei modelli di pianificazione strategica e viene sempre misurato e valutato nell’ambito del processo di budgeting annuale ed in previsione dell’introduzione di nuovi prodotti o sviluppo di nuovi rami di attività. 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito La Società non ricorre all’attualità a tecniche di attenuazione dei rischio di credito. In ottica prospettica si evidenzia che il Confidi inizierà ad avvalersi della controgaranzia rilasciata dal Fondo Centrale di Garanzia nel corso del I semestre 2016 così come previsto nel piano industriale (2016-2018) approvato in sede di istanza di iscrizione all’albo unico del “nuovo T.U.B.. Ancorché non rientranti nell’ambito delle tecniche di mitigazione del rischio di credito regolamentari si evidenzia che la Società ha in essere garanzie personali ricevute a fronte delle garanzie rilasciate pari ad Euro 77.655.126. 2.4 Attività finanziarie deteriorate La classificazione dei crediti nelle categorie previste dalla normativa di vigilanza avviene sulla base delle informazioni rivenienti dai flussi informativi dalle banche partner e sulla base di quanto definito nelle specifiche procedure interne. In particolare sono stabilite le responsabilità della proposta di variazione del grado di rischio della controparte e di delibera delle variazioni stesse. Inoltre è riportata l’esemplificazione delle casistiche che si possono presentare e delle regole a cui ci si deve attenere nel effettuare la proposta di variazione. In linea generale le proposte vengono fatte sulla base delle comunicazione delle banche e in caso di più banche per singola controparte in base a alla quota del rischio deteriorato rispetto al rischio complessivo. Per quanto riguarda l’attività di recupero delle posizioni deteriorate di cassa rinvenienti dall’escussione di crediti di firma è in essere dal 2012 un’attività legale giudiziale/stragiudiziale volta a massimizzare i recuperi dalle posizioni escusse. L’attività è affidata in outsourcing ad un unico studio legale. 117 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (Valore di bilancio) Portafogli/qualità 1. Atti vi tà fi na nzi a ri e di s poni bi l i per l a vendi ta 2. Atti vi tà fi na nzi a ri e detenute s i no a l l a s ca denza 3. Credi ti vers o ba nche 4. Credi ti vers o cl i entel a Atti vi tà fi na nzi a ri e va l uta te 5. a l fa i r va l ue Atti vi tà fi na nzi a ri e i n cors o 6. di di s mi s s i one Totale 31/12/2015 Totale 31/12/2014 118 Inadempienz Sofferenze e probabili Esposizioni scadute deteriorate Esposizioni scadute non deteriorate Altre esposizioni non deteriorate Totale - - - - 4.791.573 - - - - - - - - - 29.137.810 29.137.810 1.176.311 - - - - 1.176.311 - - - - - - - - - - 1.176.311 1.291.470 - - - 33.929.383 35.368.633 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. - - - 4.791.573 - 35.105.694 36.660.103 2. Esposizioni creditizie 2.1 Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi, netti e fasce di scaduto Rettifiche di Rettifiche di valore valore di specifiche portafoglio Esposizione lorda Esposizione netta Da oltre 6 mesi fino a 1 anno A. ESPOSIZIONI PER CASSA a) Sofferenze - di cui: es pos i zi oni oggetto di conces s i oni b) Inadempi enze probabil i - - - 2.211.059 - - 1.034.747 - - 1.176.311 - - di cui: es pos i zi oni oggetto di conces s i oni c) Es pos i zi oni s ca dute deteri ora te - di cui: es pos i zi oni oggetto di conces s i oni d) Es pos i zioni s cadute non deteri ora te - - - - - - - - - di cui: es pos i zi oni oggetto di conces s i oni e) Al tre es pos i zioni non deteri ora te - di cui: es pos i zi oni oggetto di conces s i oni TOTALE A - - - 2.211.059 - 1.034.747 - 1.176.311 Totale B - - - 34.535.728 - 183.922.908 34.535.728 183.922.908 6.985.583 6.985.583 919.615 919.615 27.550.146 183.003.293 210.553.439 Totale (A + B) - - - 36.746.787 183.922.908 8.020.330 919.615 211.729.750 Tipologie esposizioni/valori B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: a) Deteri ora te b) Non deteri ora te 119 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Oltre 1 anno Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Attività non deteriorate Attività deteriorate 2.2 Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi, netti e fasce di scaduto Rettifiche di Rettifiche di Esposizione valore valore di netta specifiche portafoglio Esposizione lorda Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 29.784.420 - - 29.784.420 - - - - - - - - - - - - 29.784.420 - - 29.784.420 a ) Deteri ora te - - - - - - - - b) Non deteriora te - - - - - - - - Totale B - - - - 29.784.420 - - Totale (A + B) - - - - 29.784.420 - Tipologie esposizioni/valori Oltre 1 anno Fino a 3 mesi Attività non deteriorate Attività deteriorate A. ESPOSIZIONI PER CASSA a ) Sofferenze - di cui: es pos izioni oggetto di conces si oni b) Ina dempienze proba bili - di cui: es pos izioni oggetto di conces si oni c) Esposi zioni sca dute deteri ora te - di cui: es pos izioni oggetto di conces si oni d) Esposi zioni sca dute non deteriora te - di cui: es pos izioni oggetto di conces si oni e) Al tre esposi zioni non deteri ora te - di cui: es pos izioni oggetto di conces si oni TOTALE A B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: 120 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 29.784.420 - 29.784.420 2.3 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni 2.3.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" per classi di rating esterni Classi di rating esterni Esposizioni Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6 Senza rating Totale - - 1.608.220 - - - - 34.532.223 - B.1 Deri va ti fi na nzi a ri - - - - - - - B.2 Deri va ti s u credi ti - - - - - - - C. Garanzie rilasciate - - - - - - D. Impegni a erogare fondi - - - - - - - - E. Altre - - 1.608.220 - - - 252.990.859 254.599.079 A. Esposizioni per cassa B. Derivati Totale 218.458.636 36.140.443 218.458.636 Nella tabella di seguito si riporta il nome della società di rating e il raccordo (mapping) utilizzato. 121 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 3. Concentrazione del credito 3.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per settore di attività economica della controparte Settore attività economica In Bonis As s oci a zi oni Fra Impres e Non Fi na nzi a ri e Esposizioni fuori bilancio Esposizioni Scadute Incagli Deteriorate Sofferenze Esposizioni per cassa Sofferenze per escussioni 260.656 143.252.617 5.471.296 9.484.361 7.446 14.239.702 8.036 1.799.008 Impres e Pri va te Is ti tuzi oni Senza Scopo Di Lucro Al Servi zi o Del l e Fa mi gl i e 25.677.255 910.234 607.302 1.975.440 261.622 Soci eta ’ Non Fi na nzi a ri e Al tre Soci eta ’ Non Fi na nzi a ri e Arti gi a ne 14.067.399 551.845 97.906 - 799.476 - 853.090 89.474 142.393 - Totale 183.922.908 6.479.435 10.891.140 17.165.153 2.211.059 Fa mi gl i e Produttri ci 113.136 - - - - 3.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per area geografica della controparte Area geografica In Bonis Nord-oves t Nord-es t Esposizioni fuori bilancio Esposizioni Scadute Incagli Deteriorate 46.975.544 80.029.630 1.346.026 2.423.752 3.260.325 3.419.000 Centro 24.413.085 1.239.826 Sud 11.190.325 426.924 Is ol e 21.314.323 1.042.907 Es tero Totale 183.922.908 6.479.435 Sofferenze Esposizioni per cassa Sofferenze per escussioni 5.370.352 5.320.095 345.200 359.061 1.149.830 423.187 27.050 455.082 412.068 19.812 2.606.903 5.639.450 1.459.935 10.891.140 17.165.153 2.211.059 3.3 Grandi esposizioni La società ha deciso di adottare i fattori di ponderazione definiti per i “grandi rischi” di cui all’allegato J della Circolare Banca d’Italia 216. Al 31/12/2015 non risultano grandi rischi. 122 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 4. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di credito Il metodo adottato per la valutazione del rischio di credito è il metodo standardizzato così come definito dalla Circolare Banca d’Italia 216, con la suddivisione delle esposizioni in portafogli regolamentari in base al tipo di controparte o di attività sottostante. La ECAI scelta è Fitch Ratings per i portafogli “Amministrazioni centrali e banche centrali” e “Intermediari vigilati”. 3.2 RISCHI DI MERCATO Il Rischio di Mercato è il rischio che si determinino delle perdite a causa dell’avverso andamento dei prezzi di mercato. La Società non è tenuta al rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato poiché il “portafoglio di negoziazione” a fini di vigilanza è di norma inferiore al 5% del totale dell’attivo e in ogni caso non è superiore ai 15 milioni di euro. Gli strumenti finanziari di proprietà detenuti in portafoglio, sono interamente riconducibili alla categoria AFS (Available for Sale), la cui funzione economica è quella di procurare un rendimento finanziario sotto forma di interessi e cedole e non sotto forma di utile da negoziazione. 3.2.1 RISCHIO DI TASSO D’INTERESSE INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali Il rischio strutturale di tasso di interesse si configura come il rischio di incorrere in perdite dovute alle avverse fluttuazioni dei tassi interesse. Il rischio di tasso viene valutato in sede di ICAAP per quanto attiene le attività diverse da quelle per negoziazione. Esso si riferisce agli elementi dell’attivo e del passivo sensibili alle variazioni dei tassi di interesse. 123 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. 2. Durata indetermin ata Oltre 10 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Fino a 3 mesi A vista Voci /dura ta res i dua Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi 1. Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie Attività 26.339.227 1.519.501 79.788 609.804 3.190.226 1.569.239 55.837 - 1.1 Ti tol i di debi to 1.2 Cre di ti 26.339.227 1.519.501 79.788 - 609.804 1.335.071 1.855.155 1.569.239 - 55.837 - - 1.3 Al tre a tti vi tà Passività 828.172 1.222.710 397.583 - - - - - 2.1 De bi ti 2.2 Ti tol i di debi to 2.3 Al tre pa s s i vi tà 828.172 - 1.222.710 - 397.583 - - - - - - 3. Derivati finanziari Opzioni 3.1 Pos i zi oni l unghe 3.2 Pos i zi oni corte - - - - - - - - Altri derivati 3.3 Pos i zi oni l unghe - - - - - - - - 3.4 Pos i zi oni corte - - - - - - - - 2. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di tasso d’interesse In coerenza di quanto disposto nell’allegato M della Circolare Banca d’Italia 216, la misurazione del rischio di tasso d’interesse avviene applicando la metodologia semplificata, confrontando le scadenze di attivo e passivo ed applicando agli sbilanciamenti per fascia periodale i coefficienti previsti. 3.2.2 RISCHIO DI PREZZO La Società non è soggetta al rischio di prezzo. 3.2.3 RISCHIO DI CAMBIO La Società non è soggetta al rischio di cambio. 124 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 3.3 RISCHI OPERATIVI INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio Operativo Il rischio operativo, in base alla normativa di Banca di Italia, è definito come il rischio di perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Tale definizione ricomprende il rischio legale; non sono invece inclusi i rischi strategici e di reputazione. Al fine di rendere la propria accezione di rischio operativo il più possibile allineata a quella del Regolatore, CreditAgri ha ritenuto opportuno adottare la seguente definizione: “Per Rischi operativi s’intende i rischi di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza, dalla disfunzione o dell’inefficienza di processo, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni (incluse l’attività di fornitori di servizi). Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi (interna od esterna), errori umani (ad esempio nell’esecuzione e gestione di processi, inadempienze, involontarie o per negligenza, relativi ad obblighi professionali), interruzioni dell'operatività, disfunzione dei sistemi, inadempienze contrattuali, danni a beni materiali (catastrofi naturali). Nella macro-categoria dei rischi operativi è stati inserito anche quello legale (possibilità di essere coinvolti in cause legali ed impossibilità di far valere un contratto).” La società ha disciplinato l’operatività aziendale con appositi regolamenti interni e procedure operative. Tali strumenti, unitamente all’adozione delle procedure informatiche rappresentano il presidio dei rischi operativi. Il requisito patrimoniale sul rischio operativo viene calcolato secondo il metodo base contemplato dalle richiamate disposizioni della Banca d’Italia. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA MARGINE DI INTERMEDIAZIONE - METODO BASE Ma rgi ne di Intermedi a zi one Anno 2015 Ma rgi ne di Intermedi a zi one Anno 2014 Ma rgi ne di Intermedi a zi one Anno 2013 Medi a Ari tmeti ca Coeffi ci ente ASSORBIMENTO DI CAPITALE 125 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. IMPORTO 6.275.396 7.983.871 6.065.639 6.774.969 15% 1.016.245 3.4 RISCHIO DI LIQUIDITA’ INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità. Il rischio di liquidità, coerentemente con la circolare 216 emanata dalla Banca d’Italia, si manifesta nel momento in cui l’intermediario non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza ovvero, da un lato, che la discronia (“ristratch”) tra le e gli incassi causi un deficit di tesoreria, dall’altro, la possibilità che la rigidità di talune poste attive dello Stato Patrimoniale non ne consenta il pronto smobilizzo qualora si debba far fronte alle esigenze di tesoreria che si dovessero manifestare nel medio periodo. Il rischio di liquidità si manifesta pertanto sotto forma di possibilità di puntuale inadempimento dell’Intermediario ai propri impegni di pagamento, che può essere causata da incapacità di reperire tempestivamente fondi (funding liquidity risk) ovvero dalla presenza di limiti allo smobilizzo delle attività (market liquidity risk). Nell’ambito dei rischi di liquidità si ricomprende anche il rischio di fronteggiare i propri impegni di pagamento a costi non di mercato, ossia sostenendo un elevato costo della provvista ovvero (e talora in modo concomitante) incorrendo in perdite in conto capitale in caso di smobilizzo di attività. Per Creditagri, per le specificità dell’attività svolta e per l’attuale struttura patrimoniale, il rischio di liquidità dipende principalmente dalle escussioni delle garanzie prestate e, quindi, dalla disponibilità di sufficienti riserve di liquidità (o equivalenti) disponibili per fronteggiare le stesse. Il rischio di liquidità è valutato in sede di ICAAP. 126 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Voci /dura ta re s i dua A vi s ta Da oltre 1 Da ol tre 7 Da oltre Da oltre 1 Da ol tre 3 Da ol tre 6 Da ol tre 1 Da ol tre 3 gi orno a 7 giorni a 15 gi orni mes e fino mes i fi no mes i fi no a nno fi no a nni fi no giorni 15 gi orni a 1 mes e a 3 mes i a 6 mes i a 1 a nno a 3 a nni a 5 a nni Oltre 5 a nni Durata indeterminata 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie Attività per cassa A.1 Ti tol i di Sta to - - - - 53.294 A.2 Altri ti tol i di debi to A.3 Fi na nzi a menti - - - - - - - - A.4 Altre a tti vi tà 27.518.357 1.519.501 1.050 298 - 54.344 145.000 - 80.000 - 609.804 842.995 - Enti fina nzi a ri - Cl ientel a 1.012.161 1.312.000 - - - - - 1.012.161 Passività per cassa B.1 Debi ti vers o: - Ba nche 1.016.000 1.431 - - - 23.954 827.308 - - - 1.072.356 7.209 32.594 96.298 - - - 104.493 - 302.686 - - B.2 Ti tol i di debi to - - - - - - - - - - - B.3 Altre pa s s i vi tà Operazioni C.1 Deri va"fuori ti fi nabilancio" nzia ri con s ca mbi o di ca pi ta l e - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - C.5 Ga ra nzi e fi na nzi a ri e ri l a s cia te - - - - - 91.138 C.6 Ga ra nzi e fi na nzi a ri e ri cevute - - - - - 1.977 - Pos izioni lunghe - Pos C.2 Deri vaizioni ti finacorte nzi a ri s enza s ca mbi o di ca pi ta l e - Differenzi a l i pos i tivi - Differenzi a l i nega ti vi C.3 Fina nzi a menti da ri cevere - Pos izioni lunghe - Pos izioni corte C.4 Impegni i revoca bi li a eroga re fondi - Pos izioni lunghe - Pos izioni corte 127 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 522.765 - 3.564.890 2.001.033 1.120.365 - 160.591 43.640 1.148.548 - Sezione 4 – Informazioni sul patrimonio 4.1 Il patrimonio dell’impresa 4.1.1 Informazioni di natura qualitativa La disciplina sul patrimonio riveste un ruolo centrale nella normativa di vigilanza; esso rappresenta infatti il primo presidio a fronte dei rischi connessi con la complessiva attività finanziaria svolta dagli Intermediari. Il patrimonio costituisce inoltre il principale parametro di riferimento per le valutazioni dell’Autorità di Vigilanza in merito alla solidità degli Intermediari. Il calcolo del patrimonio di vigilanza della Società, è effettuato secondo le modalità indicate nelle Istruzioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari iscritti nell’elenco speciale (circolare della Banca d’Italia n. 216/1996 – 7° aggiornamento del 09/07/2007 – Cap. V- Sez. II). Al computo del patrimonio di vigilanza non concorrono i fondi, costituiti generalmente da contributi pubblici, finalizzati alla copertura di rischi connessi a specifiche operazioni, destinati a particolari settori economici e/o circoscritti a determinati territori. 128 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 4.1.2 Informazioni di natura quantitativa 4.1.2.1 Patrimonio dell’impresa: composizione Importo 31/12/2015 Voci /va l ori Importo 31/12/2014 1. Ca pi ta l e 2. Sovra pprezzi di emi s s i one 10.138.116 1.277.212 9.885.541 1.167.492 3. Ri s e rve 19.520.371 19.669.610 - - a ) l ega l e 497.672 472.672 b) s ta tuta ri a 131.586 131.586 - di uti l i c) a zi oni propri e d) a l tre - a l tre 4. (Azi oni propri e ) - - 180.358 328.421 18.710.755 18.711.932 - - 3.094.394 3.079.930 756.236 744.781 2.523.251 2.523.251 - Atti vi tà i mma te ri a l i - - - Cope rtura di i nves ti me nti e s teri - - - Cope rtura dei fl us s i fi na nzi a ri - - - Di ffe renze di ca mbi o di s mi s s i one - - - - - Leggi s pe ci a l i di ri va l uta zi one - - (185.093) - (188.102) - (4.363.516) (149.240) 29.666.577 33.653.334 5. Ri s e rve da va l uta zi one - Atti vi tà fi na nzi a ri e di s poni bi l i per l a vendi ta - Atti vi tà ma teri a l i - Uti l i /pe rdi te a ttua ri a l i rel a ti vi a pi a ni previ denzi a l i a benefi ci defi ni ti pa rte ci pa zi oni va l uta te a l pa tri moni o netto 6. Strumenti di ca pi ta l e 7. Uti l e (pe rdi ta ) d’es erci zi o Totale 129 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 4.1.2.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione Importo 31/12/2015 Atti vi tà /va l ori 1. Ti tol i di de bi to 2. Ti tol i di ca pi ta l e 3. Quote di O.I.C.R. 4. Fi na nzi a me nti Totale Importo 31/12/2014 Riserva positiva 466.668 180.007 112.640 Riserva negativa (249) (1.182) (1.649) Riserva positiva 470.884 174.369 103.818 Riserva negativa (1.427) (1.665) (1.199) 759.315 (3.080) 749.071 (4.290) 4.1.2.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Titoli di debito 1. Esistenze iniziali Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 469.458 172.704 102.619 - 2. Variazioni positive - 6.121 8.372 - 2.1 Incrementi di fa i r va l ue - 6.121 8.372 - 2.2 Ri gi ro a conto economi co di ri s erve nega ti ve - da deteri ora mento - - - - - - - - - da rea l i zzo 2.3 Al tre va ri a zi oni 3. Variazioni negative 3.1 Ri duzi oni di fa i r va l ue 3.2 Ri Retti fi che da deteri ora mento 3.3 gi ro a conto economi co da ri s erve pos i ti ve: da rea l i zzo 3.4 Al tre va ri a zi oni 4. Rimanenze finali 130 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. - - - - (3.038) (3.038) - - - - - - - - - - - 466.420 178.825 110.991 - 4.2 I fondi propri e i coefficienti di vigilanza 4.2.1 Fondi propri 4.2.1.1 Informazioni di natura qualitativa Il Patrimonio di Vigilanza si compone del patrimonio di base e di quello supplementare. Tra gli elementi positivi che compongono il patrimonio ci sono il capitale e le riserve comprese le riserve da valutazione che includono quelle derivanti da leggi speciali di rivalutazione che quelle a fronte delle attività finanziarie disponibili per la vendita. 4.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa Voce A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali Importo 31/12/2015 Importo 31/12/2014 26.110.081 29.966.999 B. Fi l tri prudenzi a l i del patri moni o bas e: - - B.1 Fi l tri prudenzi al i IAS/IFRS pos i ti vi (+) - - B.2 Fi l tri prudenzi al i IAS/IFRS nega ti vi (-) - - 26.110.081 29.966.999 - 150.856 26.110.081 29.816.143 F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 3.279.487 3.268.032 G. Fi l tri prudenzi a l i del pa tri moni o s uppl ementare: (378.118) (372.390) G.1 Fi l tri prudenzi a l i IAS/IFRS pos i ti vi (+) - - G.2 Fi l tri prudenzi a l i IAS/IFRS nega ti vi (-) 378.118 372.390 2.901.369 2.895.642 C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B) D. El ementi da dedurre dal pa tri moni o di ba s e E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C – D) H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G) I. El ementi da dedurre dal pa tri moni o s uppl ementa re L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H – I) M. El ementi da dedurre da l tota l e pa tri moni o di bas e e s uppl ementa re N. Patrimonio di vigilanza (E + L – M) O. Pa tri moni o di terzo l i vel l o (TIER 3) P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 131 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. - 150.856 2.901.369 2.744.786 - - 29.011.450 32.560.930 - - 29.011.450 32.560.930 4.2.2 Adeguatezza patrimoniale 4.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa A fronte di un Patrimonio di Vigilanza di complessivi Euro 29.011.450 al 31/12/2015, l’assorbimento patrimoniale per i rischi di I Pilastro è pari a Euro 15.016.930. CreditAgri Italia dispone quindi di un’eccedenza patrimoniale pari ad Euro 13.994.520. La percentuale di assorbimento è quindi del 11,59%. 4.2.2.2 Informazioni di natura quantitativa Im porti non ponderati Categorie/Valori Im porto 31/12/2015 Im porti ponderati/requisiti Im porto 31/12/2014 Im porto 31/12/2015 Im porto 31/12/2014 A. ATTIVITÀ DI RISCHIO 269.305.843 289.281.486 233.344.720 232.786.477 A.1 Rischio di credito e di controparte 269.305.843 289.281.486 233.344.720 232.786.477 269.305.843 274.534.355 233.344.720 234.461.342 - - - - - - - - - - - - 14.000.685 14.067.681 1. Metodologia standardizzata 2. Metodologia basata sui rating interni 2.1 Base 2.2 Avanzata 3. Cartolarizzazioni B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 Rischio di credito e di controparte B.2 Rischio di aggiustam ento della valutazione del credito B.3 Rischio di regolam ento B.4 Rischi di m ercato - - 1. Metodologia standard - - 2. Modelli interni - - 3. Rischio di concentrazione - - 1.016.245 936.698 1. Metodo base - - 2. Metodo standardizzato - - 3. Metodo avanzato - - - - B.5 Rischio operativo B.6 Altri requisiti prudenziali B.7 Altri elem enti del calcolo - - 15.016.930 14.903.887 C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA 250.285.524 248.335.664 C.1 Attività di rischio ponderate 250.285.524 250.076.098 10,43% 11,92% 11,59% 13,02% B.8 Totale requisiti prudenziali C.2 Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate (CET 1 capital ratio) C.3 Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) C.4 Totale fondi propri/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 132 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività complessiva Voci 10. Utile (Perdita) d'esercizio Im porto lordo Im posta sul reddito Im porto netto (4.093.027) (270.489) (4.363.516) 3.009 - 3.009 11.455 - 11.455 11.455 - 11.455 14.464 - 14.464 (4.078.563) (270.489) (4.349.052) Altre com ponenti reddituali senza rigiro a conto econom ico 20. Attività m ateriali 30. Attività im m ateriali 40. Piani a benefici definiti 50. 60. Attività non correnti in via di dism issione Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrim onio netto Altre com ponenti reddituali con rigiro a conto econom ico 70. Copertura di investim enti esteri: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 80. Differenze di cam bio: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico 90. c) altre variazioni Copertura di flussi finanziari: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni 110. Attività non correnti in via di dism issione: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrim onio netto: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni 130. Totale altre com ponenti reddituali 140. Redditività com plessiva (Voce 10+130) 133 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Sezione 6 – Operazioni con parti correlate 6.1 Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica I compensi riconosciuti agli amministratori per l’attività prestata nell’anno 2015 ammontano a complessivi Euro 249.184. I Sindaci hanno maturato compensi per complessivi Euro 65.000. 6.2 Crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci CreditAgri Italia ha rilasciato garanzie a favore di Componenti del Consiglio di Amministrazione per complessivi Euro 2.049.500. Il totale dell’esposizione al 31 dicembre 2015 è pari ad Euro 2.044.000. Non sussistono garanzie rilasciate a favore del Collegio Sindacale. 6.3 Informazioni sulle transazioni con parti correlate Si evidenzia che alla chiusura del presente bilancio non risultano essere stati sottoscritti contratti di fornitura con alcuni soggetti rientranti nella definizione di parti correlate. 134 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE CREDITAGRI ITALIA S.C.P.A. Via XXIV Maggio, 43 – Roma Capitale Sociale interamente versato Euro 10.138.116 Iscritto alla C.C.I.A.A. di Roma Codice Fiscale, Partita Iva e Numero iscrizione Registro Imprese 02397650926 N. REA: RM – 1285987 Albo delle società cooperative a mutualità prevalente n.A142619 Iscritta nell’Elenco Speciale ex art. 107 del TUB al n.19556.0 * * * RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE AI SENSI DELL’ART. 2429 COMMA 2 DEL CODICE CIVILE AL BILANCIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2015 Signori Soci, il Collegio Sindacale ha esaminato il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, predisposto e approvato dal Consiglio di Amministrazione il 5 aprile 2016. Il bilancio che è sottoposto al Vostro esame e alla Vostra approvazione è composto dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal prospetto della redditività complessiva, dal rendiconto finanziario, dalla Nota integrativa ed è corredato dalla Relazione sulla Gestione. Esso è stato redatto sulla base dei principi contabili IAS/IFRS, approvati dall’International Financial Reporting Standards, omologati dalla Commissione Europea e delle istruzioni sui bilanci e sui rendiconti degli intermediari finanziari ex art. 107 del TUB emanate dalla Banca d’Italia con provvedimento del 15 dicembre 2015. Nelle note informative di bilancio sono illustrati i principi generali adottati nella redazione del bilancio stesso. Premesse Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 17.01.2003 n.6, che ha apportato importanti modifiche alla normativa societaria, al Collegio Sindacale è stata attribuita un’attività di vigilanza ai sensi degli articoli 2403 e 2403-bis del Codice Civile oltre che, nei casi consentiti dalla legge, una eventuale funzione di controllo contabile ai sensi degli articoli 2409-bis e seguenti del Codice Civile. 135 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. In data 29 aprile 2014, l’Assemblea dei Soci, scaduto il precedente mandato, ha deliberato di affidare l’incarico per la revisione legale dei bilanci relativi agli esercizi 2014 - 2022 alla società di revisione Deloitte & Touche SpA – con sede in Milano via Tortona 25, codice fiscale, partita IVA e numero di iscrizione al registro imprese 030049560166, iscritta all’Albo Speciale delle Società di revisione con delibera Consob del 29 luglio 2003 al n.46. Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, l’attività del Collegio è stata ispirata alle disposizioni di legge, alle norme di comportamento del Collegio Sindacale emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ed alle disposizioni emanate in materia dalla Banca d’Italia. Funzione di vigilanza Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, nello svolgimento della propria attività, l’Organo di Controllo ha vigilato sull’osservanza della legge, dello Statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione. Il Collegio Sindacale ha seguito questo complesso e articolato insieme di attività nello svolgimento del suo mandato attraverso la partecipazione alle riunioni consiliari ed assembleari, svoltesi nel rispetto delle norme statutarie e legislative che ne disciplinano il funzionamento e per le quali è ragionevolmente possibile assicurare che le deliberazioni assunte sono state conformi alla legge ed allo Statuto, nonchè coerenti e compatibili con le dimensioni e con il patrimonio sociale. L’Organo di Controllo ha acquisito dagli Amministratori, durante le riunioni svolte, informazioni sul generale andamento della gestione e sulla prevedibile evoluzione della stessa. Sulla base delle informazioni acquisite, per quanto di competenza e conoscenza del Collegio, non vi sono osservazioni particolari da riferire. Il Collegio Sindacale ha mantenuto un costante scambio di informazioni con il soggetto incaricato della revisione legale dei conti, nel corso del quale non sono emersi dati ed informazioni rilevanti che debbano essere evidenziati nella presente relazione. Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di propria competenza, sull’adeguatezza e sul funzionamento dell’assetto organizzativo della Società, nonché ha valutato e vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo e contabile. A tale riguardo, il Collegio Sindacale ritiene adeguato il citato sistema con particolare riferimento sia alla struttura organizzativa che all’affidabilità della struttura amministrativo/contabile ed alla sua capacità di rappresentare correttamente i fatti di gestione, che continuano ad evolversi in relazione alla crescita della Società. Il Collegio ha preso cognizione del sistema di controllo interno e ha vigilato sulla sua adeguatezza e sul suo funzionamento, in relazione alle dimensioni ed alla complessità della Società; esso risulta opportunamente strutturato su tre livelli. Al riguardo, in relazione al tasso di sviluppo e alla correlata necessità di implementare il sistema dei controlli, la Società ha provveduto, nel corso dell’esercizio, ad internalizzare la funzione di Risk Management, accorpando nella stessa la funzione Antiriciclaggio e, nominandone il nuovo Responsabile nella persona del dott. Michele Soriani. Il Collegio ha dedicato particolare attenzione ai principali processi 136 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. aziendali, sulla base dei controlli effettuati ai vari livelli e dei rischi percepiti. Alla luce di quanto precede, riteniamo di potere esprimere un giudizio di adeguatezza della struttura dei controlli interni, anche in relazione alla programmata attivazione del Comitato dei Controlli Interni, quale strumento di migliore coordinamento tra le diverse funzioni di controllo. Non sono pervenute al Collegio Sindacale denunce ai sensi dell’art. 2408 del Codice Civile né esposti su atti o fatti riguardanti la gestione della Società tali da richiederne la menzione nella presente relazione. Ai sensi dell'art. 2545 del c.c., si dà atto che la Società ha svolto la propria attività prevalentemente nei riguardi dei propri soci. Bilancio di esercizio Il Collegio ha esaminato il Bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2015. La responsabilità della redazione del bilancio compete agli Amministratori della Società. Non essendo demandato al presente Organo di Controllo la revisione legale del bilancio, si è provveduto a vigilare sull’impostazione generale data allo stesso, sulla generale conformità alla legge e alle norme di vigilanza per quel che riguarda la sua formazione e struttura e a tale riguardo non vi sono osservazioni particolari da riferire. Il progetto di bilancio redatto dagli amministratori presenta fatti e informazioni coerenti con quanto siamo venuti a conoscenza nella nostra attività di vigilanza. Il Collegio ha verificato l’osservanza delle norme di legge inerenti alla predisposizione della relazione sulla gestione e a tale riguardo non vi sono osservazioni particolari da riferire. Si precisa, che con riferimento alla determinazione del “Fondo rischi per garanzie prestate” a copertura del rischio di insolvenza latente sulle complessive garanzie rilasciate classificate sofferenze, la Società ha formulato le proprie stime sulla base di una metodologia analitica di valutazione che ha interessato oltre il 50% del portafoglio di tale tipologia di credito con un importo minimo della posizione pari ad euro 100.000. Le rimanenti partite deteriorate sono state valutate utilizzando dati storici con riferimento alla probabilità di default e al tasso di perdita atteso. Inoltre, il Collegio Sindacale dà atto che la Società rispetta i requisiti patrimoniali dettati dalla normativa di vigilanza e che la nota integrativa contiene un’adeguata illustrazione dei principali rischi a cui il Confidi è esposto. Gli amministratori, nella redazione del bilancio, per quanto a conoscenza del Collegio Sindacale, non hanno derogato alle norme di legge ai sensi del quarto comma dell’articolo 2423 del Codice Civile. Il bilancio di esercizio 2015 si chiude con una perdita pari ad euro 4.363.516 che il Consiglio di Amministrazione propone di rinviare a nuovo. Rispetto a questo risultato – cui hanno concorso anche fattori esogeni di carattere straordinario legati al settore di attività della Società - gli Amministratori si sono già attivati al fine di porre in essere le necessarie azioni finalizzate al recupero dell’equilibrio economico. 137 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. Egregi Soci, tenendo conto delle considerazioni sopra espresse, considerando anche le risultanze dell’attività svolta dal soggetto incaricato della revisione del bilancio, alla quale si fa rimando per gli aspetti di propria competenza, il Collegio Sindacale non ravvisa motivi ostativi all’approvazione del bilancio d’esercizio, nonché alla proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione riguardo alla perdita di esercizio. Roma 13 aprile 2016 Il Collegio Sindacale Donato Varani – Presidente Luciano Calandra – Sindaco Effettivo Stefano Melchiorri – Sindaco Effettivo 138 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE 139 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a. 140 Bilancio 2015 - CreditAgri Italia s.c.p.a.